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Cataloghi collettivi Nel 1951 nasce il centro nazionale per il catalogo unico e per le informazioni bibliografiche (che diviene nel 1975 Istituto Centrale per il Catalogo Unico). Progetta il Primo catalogo collettivo delle biblioteche italiane, per censire e catalogare dettagliatamente le edizioni stampate tra 1500 e 1957 possedute da 11 biblioteche statali, ritenute particolarmente significative.

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Cataloghi collettivi. Nel 1951 nasce il centro nazionale per il catalogo unico e per le informazioni bibliografiche (che diviene nel 1975 Istituto Centrale per il Catalogo Unico). - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Cataloghi collettivi

Cataloghi collettivi

Nel 1951 nasce il centro nazionale per il catalogo unico e per le informazioni bibliografiche (che diviene nel 1975 Istituto Centrale per il Catalogo Unico).

Progetta il Primo catalogo collettivo delle biblioteche italiane, per censire e catalogare dettagliatamente le edizioni stampate tra 1500 e 1957 possedute da 11 biblioteche statali, ritenute particolarmente significative.

Escono 11 v. – lavori interrotti nel 1976

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L’ICCU mantiene il compito di programmare e di coordinare l’attività di catalogazione e di informazione bibliografica sul territorio nazionale.

Pubblica e diffonde norme comuni per la descrizione bibliografica e la scelta dell’intestazione

Regole Italiane di Catalogazione per Autori

International standard Bibliographic Description

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Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN)

Rete di biblioteche promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali

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- libro moderno (17.500.000 titoli; 3.000.000 autori)- libro antico (500.000 titoli)-Musica-censimento edizioni italiane del XVI secolo- manoscritti in alfabeto latino conservati in italia-anagrafe Biblioteche italiane (con informazioni su circa 15.000 biblioteche)-cataloghi storici (215 cataloghi di 35 biblioteche – pagine digitalizzate di volumi e cataloghi a schede)

Le Basi di Dati di SBN

Page 5: Cataloghi collettivi

È possibile scaricare dati bibliografici da SBN utilizzando un programma di Bibliography Formatting (End Note).

L’OPAC dell’indice SBN è accessibile da tutti gli utenti che utilizzino il protocollo Z39.50 (che stabilisce modalità di colloqui e trasmissione dati) attraverso programmi diffusi commercialmente o di pubblico dominio.

Indirizzo IP: opac.sbn.it; porta: 2100; nome della base dati nopac; sintassi del record SUTRS (Simple Unstructured Text Record Standard)

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Altri cataloghi:

- ACNP (Archivio Collettivo Nazionale delle Pubblicazioni Periodiche)a cura del Centro Interbibliotecario dell’Università di Bologna e dell’Istituto di Studi sulla Ricerca e Documentazione Scientifica del CNR

- MAI (Meta Opac Azalai Italiano)permette di interrogare simultaneamente centinaia di cataloghi in linea di biblioteche e sistemi di biblioteche italiani. Sono presenti soprattutto cataloghi di biblioteche che non hanno aderito a SBN

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Clavis Scientiarum

Progetto di catalogazione del fondo storico della Biblioteca Interdipartimentale di Fisica “A. Volta” e dei volumi di Fisica conservati nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria.Circa 9.000 titoli (sec. XVIII-XIX) consultabili nell’OPAC di Ateneo.

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Opac e metaopac internazionali:

- Metaopac di Karlsruhe

- Gateway della Libray of Congress Permette di interrogare una lista predefinita di server Z39.50 presenti sulla rete (http://www.loc.gov/z3950/gateway.html)

-Bibliothèque Nationale de France

- COPAC

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Integrazione delle risorse di biblioteche, archivi, musei:

Internet Culturale

promozione e valorizzazione della conoscenza e della fruibilità del patrimonio turistico-culturale italiano sia a livello nazionale che internazionale.

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Catalogazione materiale museale

ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la documentazione)

referente istituzionale per la programmazione, l’elaborazione metodologica e la pianificazione dei progetti e delle attività connessi alla catalogazione del patrimonio culturale italiano.

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Sono stati definiti gli standard per diverse tipologie di beni mobili, immobili e urbanistico territoriali:

Beni Mobili -Scheda RA: reperto archeologico; - Scheda OA-D: opere e oggetti d'arte; - Scheda OAC: opere d’arte contemporanea; - Scheda S-MI: stampe e matrici d'incisione; - Scheda F: fotografia; - Scheda STS: beni storico scientifici (superata dalla scheda PST); - Scheda PST: patrimonio scientifico e tecnologico; - Scheda BDM (FKO): beni demoetnoantropologici materiali; - Scheda BDI: beni demoantropologici immateriali; - Scheda TMA: tabella di materiale archeologico; - Scheda SMO: strumenti musicali – organi; - Scheda NU: numismatica

Beni Immobili - Scheda A: architettura; - Scheda PG: parchi e giardini; - Schede SU/TP: settore urbano/settore extraurbano; - Scheda MA-CA: monumenti e complessi archeologici; - Scheda SAS: saggio stratigrafico

Beni Urbanistico Territoriali - Scheda SI: sito archeologico; - Scheda T: territorio comunale; - Scheda CS: centro storico

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Protocollo d’intesa CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane - MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) – ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente) per la ricerca, gli studi e la formazione nel settore della catalogazione.

Firmato nel marzo 2005Università e iccd hanno collaborato per la

formulazione di alcuni tracciati catalografici

Page 13: Cataloghi collettivi

Aggiornamenti e integrazioni alla struttura delle schede, che sono strutturate ad albero, in paragrafi, campi e sottocampi.

Ogni bene è legato ad altri beni e al territorio per ricomporre e evidenziare l’unità del patrimonio culturale e ambientale (che per esigenze operative viene censito e analizzato in modo frazionato).Tutte le tipologie di schede hanno in comune un insieme di nuclei informativi (paragrafi trasversali), che si presentano con una struttura uguale nei diversi tracciati.

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Sono stati istituiti gruppi di lavoro per:-Scheda Patrimonio storico scientifico e Tecnologico-Beni Naturalistici

definizione di 5 tracciati, con una serie di paragrafi in comune e paragrafi specifici per i diversi ambiti

disciplinari di applicazione.Botanica (scheda BNB), Mineralogia (scheda BNM), Zoologia (scheda BNZ), Petrologia (scheda BNPE), Planetologia (scheda BNPL).

-Reperti Antropologici-Progetti di Architettura-Orti Botanici- Beni Paleontologici

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Progetto SIGEC (Sistema Informativo Generale del Catalogo)

Catalogazione dei beni nel rapporto dialettico che li lega al territorio.

Si propone anche di dialogare con sistemi informativi costituiti per la conoscenza di altre tipologie di beni.

Si articola in quattro sottosistemi-alfanumerico (dati testuali e catalografici)

- multimediale (documentazione grafica, fotografica e audiovisivi)-cartografico (documentazione cartografica)

- utente (i dati vengono elaborati e organizzati secondo esigenze diversificate di fruizione)

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SIRBEC

Sistema di catalogazione elaborato dalla Regione Lombardia

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Progetti di integrazione di risorse digitali:

-Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze

Galileo/thek@Biblioteca digitale telematica che raccoglie testi, immagini, documenti, records bibliografici,repertori cronologici, lessici, indici tematici, cataloghi di oggetti ed esperimenti

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-Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze

Archivio digitale integratocostituito dall'integrazione in un unico ambiente operativo di nove archivi finalizzati alla gestione e consultazione del materiale archivistico e multimediale disponibile presso l'IMSS.Le tipologie di dati coinvolte sono: Strumenti scientifici, Immagini, Schede ipertestuali e multimediali, Nomi persone ed enti, Materiale bibliografico, Materiale archivistico.I dati sono fra loro strettamente correlabili grazie alla presenza di numerosi legami, col risultato di rendere più agevole la consultazione. Attualmente il sistema consente la ricerca semplice sull'insieme degli archivi e la ricerca avanzata sui singoli database.

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-Istituto e Museo di Storia della Scienza

Panopticon Lavoisier