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Marco Gozzi Caposala Ospedale di Comunità e Hospice ASL 7 Siena Castelvetro 3 Giugno 2010 Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010TRANSCRIPT
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno
2010
La gestione dell'incontinenza e dell'igiene dell'anziano in
RSA
Castelvetro 3 Giugno 2010
Marco Gozzi
Caposala Ospedale di Comunità e Hospice ASL 7 Siena
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Programma• L'organizzazione della RSA per la
corretta risposta ai bisogni degli ospiti;
• Incontinenza urinaria: definizione del problema ed epidemiologia;
• Valutazione dell’anziano incontinente e predisposizione del progetto assistenziale;
• Utilizzo dei sistemi per fronteggiare la perdita involontaria di urina;
• L'incontinenza fecale;
• L'igiene personale dell'anziano in RSA.
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno
2010
Perché è così difficile gestire l'incontinenza in RSA?
Presunta facilità della tecnica;
Gap di conoscenze teoriche di base;
Attività faticosa e poco gratificante;
Gap di conoscenze su nuove procedure e nuovi prodotti;
Gap di conoscenze specifiche.
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Perché è importante gestire al meglio l’anziano con I.
• Perché l’I.U.si presenta in modo molto diverso da caso a caso;
• perché l'anzinano con I. è maggiormente a rischio di: lesioni cutanee, depressione,infezioni urinarie;
• per le risorse che questa attività assorbe.
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Obiettivo
• Conoscere le basi di una corretta gestione dell’incontinenza urinaria al fine di migliorare la qualitàdelle prestazioni assistenziali fornite agli ospiti della Casa di Riposo.
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno
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Qualità
“ Insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un bene o di un servizio che gli conferiscono la capacità di soddisfare i bisogni (…) dei destinatari” (M. Brusoni, 2000)
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Ma perché migliorare la qualità?
Aumentate aspettative degli utenti;
Condizioni di salute degli ospiti;
Modificazione mission dell'assistenza all'anziano;
Alti costi dell’assistenza;
Necessità dei servizi di essere accreditati;
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La mission della RSA
– Valorizzazione delle capacità e delle
risorse personali;
– Sostegno all'autonomia dei soggetti permanentemente o temporaneamente
non autosufficienti
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Ma come migliorare la qualità?
1. Assistenza incentrata su progetti personalizzati;
2. Attività di controllo;
3. Attività di valutazione;
4. Idonee strategie formative.
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Perché sviluppare la formazione?
• La capacità della struttura di dare servizi adeguati dipende essenzialmente dalle caratteristiche del personale esistente (…) sono le competenze, le conoscenze ed i comportamenti del personale (…) a determinare in modo rilevante la quantità e la qualità delle prestazioni” (E. Borgonovi, 1991)
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Perché è così difficile dare risposte assistenziali adeguate?
Perchè si deve passare
DA UNA ASSISTENZA GENERALISTA SVOLTA ALL'INTERNO DI UNA STRUTTURA SANITARIA PER ACUTI
A UN SISTEMA ORGANIZZATIVO
BASATO SULLA SPECIFICITA' DELL'ASSISTENZA ALL'ANZIANO ISTITUZIONALIZZATO
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Perché è così difficile dare risposte assistenziali adeguate?
Perchè si deve passare
DA UN SISTEMA ORGANIZZATIVO
BASATO SULLE FUNZIONI
A UN SISTEMA ORGANIZZATIVO
BASATO SUI PROGETTI
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Regole generali di attività
Piano di lavoro
Protocolli
Procedure
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Adottando uno strumento nel quale venganodichiarati gli obiettivi e gli interventi
della RSA al fine di:
Accrescere la soddisfazione degli ospiti e dei familiari;
Accrescere la professionalità e la motivazione
delle proprie risorse umane.
Mantenere, migliorare e potenziare gli strumenti
e le infrastrutture.
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Protocolli e procedure:strumenti essenziali dell'assistenza
Cosa è un protocollo?
Il protocollo rappresenta la modalità assistenziale codificata da preferire nell’erogazione di una data prestazione, in una data situazione. Il protocollo può essere considerato tale solo quando, nelle sue diverse componenti, è in grado di dettagliare:
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Protocolli e procedure:strumenti essenziali dell'assistenza
1) la situazione clinica del paziente per la quale il protocollo deve o può essere attivato ;
2) il problema (o i problemi) di pertinenza infermieristica o dell'operatore che il protocollo si propone di affrontare e gestire e/o, ancora, i risultati che si intendono raggiungere.
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Protocolli e procedure:strumenti essenziali dell'assistenza3) le azioni (che in letteratura troviamo denominate
anche atti, interventi, comportamenti, tecniche ecc.) e le procedure da attivare
4) infine, gli indicatori e gli standard per la valutazione di efficacia.
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I protocolli devono essere elaborati considerando:
• Caratteristiche degli ospiti ed i loro obiettivi assistenziali;
• Risorse ambientali, strumentali e di materiale;
• Numero e cultura operativa del personale.
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Protocolli e procedure:strumenti dell'assistenza
Cosa è una procedura?
formalizzazione di una sequenza di comportamenti, anche piccoli, allo scopo di standardizzare un’attivitàassistenziale.
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Protocolli e procedure:strumenti dell'assistenza
1)procedure dirette alla standardizzazione della pratica assistenziale;
2)procedure dirette alla standardizzazione dei metodi e degli strumenti per la pratica assistenziale;
3)procedure dirette alla standardizzazione dell’organizzazione delle attività assistenziali e tecnico-alberghiere;
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Caratteristiche del gruppo di lavoro
-Adozione di valori condivisi;
-Valorizzazione delle professionalità;
-Conoscenze tecnico-scientifiche.
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Incontinenza urinaria
“Condizione nella quale la perdita involontaria di urina rappresenta un problema sociale od igienico e sia effettivamente dimostrabile. (National Institute of Health, 1990)”
“Problema di minzione inadeguata per spazio, tempo e situazione” ( E. Zanetti, 1993)
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Incontinenza: dimensioni del problema
• TRA LE PERSONE CON PIU’ DI 65 ANNI:- 15/30% DEI RESIDENTI AL PROPRIO
DOMICILIO
- 50% DEI RICOVERATI NELLE NURSING HOME (A.H.C.P.R; USA 2002)
IN ITALI TRA GLI UOMINI > 50 ANNI: 3,4%
IN ITALIA TRA LE DONNE:
12% DELLE DONNE > 5O ANNI:
DA 51 A 60 ANNI: 11,6%
DA 61 A 70 ANNI: 10%
DA 71 IN POI: 16,5%
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Prevalenza incontinenza in percentuale per
fascia di età (Minocci, 1990)
0 20 40 60
20- 30 anni
31-40 anni
41-50 anni
51-60 anni
> 60 anni
I.U. Quotidiana (una
perdita/di)
I.U. Significativa (2 ep.
Mese)
I.U. Saltuaria
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Incidenza percentuale della popolazione oltre
65 anni sulla popolazione totale (OCSE 2000)
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Giappone Italia Francia Germania
2000
2030
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Incontinenza: dimensioni del problema
• Si stima che in Italia vi siano circa 3 milioni di persone incontinenti (fonte: “Il sole 24 ore Sanità”, 2002);
• Fatturato totale del mercato degli ausili assorbenti nel 1999: 329 miliardi di lire (fonte: idem)
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Limitazioni di una persona incontinente:
• Riduzione delle interazioni sociali per la paura di bagnarsi, per la paura dell’odore e per il “fruscio dell’assorbente”;
• Modificazioni degli spostamenti abituali, abbandono del lavoro e degli hobbies;
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Limitazioni di una persona incontinente:
• Uso di particolari vestiti per nascondere l’assorbente;
• Considerazione dell’I.U. come normale fenomeno legato all’invecchiamento o a particolari situazioni.
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Conseguenze dell’incontinenza:
• Aumento della comparsa di lesioni da compressione, infezioni delle vie urinarie (fonte: E. Zanetti, 1998);
• causa diretta di depressione, perdita di autostima, limitazione dei contatti sociali, disfunzioni sessuali (fonte: idem);
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Conseguenze dell’incontinenza:
• principale causa di ricovero in strutture per non autosufficienti (fonte: idem);
• associata a minore spettanza di vita di tre anni(fonte: idem).
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PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO DI I. U.:
OBESITA’; STROKE; STIPSI; USO DI CAFFEINA; GRAVIDANZA E PUERPERIO; USO DI DIURETICI OD ALTRI FARMACI; INFEZIONI URINARIE RICORRENTI; STATI CONFUSIONALI ACUTI; GRAVI DISABILITA’; BARRIERE AMBIENTALI; CARENZA DI ESTROGENI;
• DANNI IATROGENI QUALI INSERIMENTO DI CATETERI VESCICALE O MALDESTRA GESTIONE DELL’ASSISTENZA
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Perché l’ I.U. è frequente nell’anziano?
1) declino della capacità vescicale;2) aumento del volume residuo;
3) presenza di contrazioni involontarie della vescica;
4) diminuzione del trofismo uretrale;
5) maggiore frequenza di problemi cognitivi.
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Perché l’ I.U. è frequente nell’anziano?
• Il soggetto non è motivato alla continenza;
• Non è fruibile un luogo adatto alla minzione
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Vari tipi di incontinenza
TRANSITORIA PERSISTENTE;
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Gradi di incontinenza:
LIEVE
MODERATA
GRAVE
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Caratteristiche della perdita di urina:
• Frequenti emissioni di piccole quantità:
• Stress incontinence
• Overflow incontinence
• Emissioni di grandi quantità:
• Urge incontinence
• Functional incontinence
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Importanza di una gestione corretta:
• 30% delle forme di incontinenza dovute a
cause iatrogene od ambientali (fonte:
Morishita,1989);
• 60% dei casi di incontinenza possono essere
migliorati con opportune misure
terapeutico/assistenziali (fonte: idem).
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•
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Valutazione dell’ospite incontinente
• Confermare la presenza di I.U.;
• Valutazione del soggetto incontinente:– abilità fisiche;
– capacità intellettive;
• Valutare il tipo di I.U.:– condizioni di incontinenza reversibile;
– caratteristiche della perdita di urina;
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La valutazione:
1. Valutazione di 1° livello;
•Anamnesi
•Scheda minzionale
•RPM
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Cosa deve contenere il perogetto assistenziale dell'utente incontinente
• Pianificazione;
• Realizzazione;
• Valutazione in itinere ed alla chiusura del progetto;
• Riprogrammazione dell'attività.
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Norme generali di attività:
• Impedire danni iatrogeni;
• Approccio incentrato su:
- educazione e rispetto
- cura della relazione;
- informazione;
- cura della privacy;
• Uso elettivo del bagno.
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Predisposizione del progetto assistenziale:
• Terapia Medica;
• Terapia Chirurgica;
• Terapia Riabilitatativa:• Toilette Training
• Norme dietetiche;
• Scelta del presidio di raccolta delle urine.
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La prevenzione
L’incontinenza non adeguatamente gestita complica in modo significativo una corretta opera di prevenzione provocando una costante umidità della cute (E. Zanetti, 2000)
La macerazione è definita come un rammollimento ed una fessurazione cutanea in seguito ad una prolungata espozione ad eccessiva umidità proveniente da differenti sorgenti.La cute, sottoposta a questo prolungato eccesso di umidità si satura e perde la sua funzione di barriera….(Kutting e White, 2003)
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno
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Interventi per la gestionedell'incontinenza nell'anziano
Urocontrol (o guaina o profilattico);
Catetere vescicale (intermittente ed a permanenza);
Presidi assorbenti;
Stimolazione all'uso del bagno;
Interventi sulla somministrazione della terapia;
Interventi sull'intake di liquidi.
Interventi per laprevenzione della stipsi.
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Il cateterismo in geriatria
Il C.V. è usato in geriatria di solito:
1.ritenzione urinaria;2.incontinenza;3.ulcere da decubito;4.cancro vescicale;5.miglioramento del confort dell'anziano;6. cercare di diminuire il carico assistenziale.
“JAMA”-2006
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Il cateterismo in geriatria
1 CU su 4 in Ospedale non è necessario nei pazienti ultra 70 enni
1 CU su 3 in Ospedale non è necessario nei pazienti ultra 85 enni
![Page 51: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/51.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Gestione dell'ospite con CV
–Evitare lavaggi e/o irrigazioni;
–Inserire il cv solo quando richiesto dalle indicazioni cliniche;
–Rimuovere non appena l'indicazione cessi di esistere
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Evoluzione dei sistemi assorbenti:1975 rettangolari con barriera;
1980 pannolino mutandina ad 1 pezzo senza elastici;
1985 pannolino mutandina ad 1 pezzo con elastici;
1990 introduzione polimeri assorbenti,
sistema 2 pezzi, barriere fecali,
doppio strato a compr. differenziata,
chiusure riposizionabili;
1995 indicatore di cambio,
strato di acquisizione rapida;
2000 sistema ad 1 pezzo “pull-up” con rivestimento in TNT;
2002 sistema ad 1 pezzo con cintura “belt pad”;(fonte:”il Sole 24 ore sanità, 2002”)
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Uso degli assorbenti:
E’ opportuno minimizzare
l’esposizione della cute
all’umidità…..utilizzare
presidi in grado di
assorbire l’umidità
mantenendo asciutta la
pelle. Si possono anche
utilizzare agenti topici che
agiscano da barriera
(Prova IIA).
![Page 54: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/54.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Incontinenza: dimensioni del problema
• Nel 1999 in Italia sono stati venduti 604 milioni di prodotti assorbenti per incontinenti:- 344 milioni di pezzi pannolino mutandina (di cui 230 milioni di taglia grande!) ;- 89 milioni di pezzi di pannolino sagomato;- 69 milioni di rettangolari;- 111 milioni di traverse assorbenti.
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Segmentazione per prodotto, totale n° pezzi
venduti in Italia nel 1999
0
50
100
150
200
250
Pannolino Mutandina Pannolino sagomato
Grande
Medio
Piccolo
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Sezione di un assorbente per incontinenti
Barriere impermeabili
Ovatta sintetica
Elastici inguinali
Polpa di cellulosa
Filtrante in TNT
PSAFilm di polietilene
![Page 57: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/57.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Principi basilari su cui si fonda la costruzione
dei prodotti assorbenti monopaziente:
• Acquisizione delle sostanze organiche;
• Contenimento delle stesse;
• Ritenzione
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Caratteristiche qualitative:
• Funzionalità (performance tecnica);
• Comfort (comodità, benessere,
discrezione);
• Praticità (semplicità di utilizzo).
![Page 59: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/59.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Scelta del presidio assorbente:
• valutazione della persona e del tipo di
incontinenza;
• prescrizione del presidio;
• verifica dell’efficacia del presidio;
![Page 61: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/61.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Scelta del presidio assorbente:
• Incontinenza leggera o
moderata
• Incontinenza grave
• presidio che motiva e
permette l’uso del
bagno;
• presidio con buona tenuta
che non provoca problemi
iatrogeni
![Page 62: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/62.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
• riduzione del numero di cambi;
• diminuzione dei problemi iatrogeni;• riduzione dei costi indiretti (es:
biancheria piana e personale degli ospiti);
• maggior comfort per gli utenti;• riduzione del costo medio giornaliero
per la gestione dell’incontinenza.
Vantaggi di una scelta personalizzata ed oculata dei presidi assorbenti e della
loro corretta gestione:
![Page 63: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/63.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
L'incontinenza fecale
danni alla mucosa e/o alla zona anocutanea, conseguenze di operazioni sull'ano e sul retto
lesioni dell'apparato sfinterico muscolare, consecutiva a traumi accidentali, chirurgici od ostetrici
patologie neurologiche, per lesioni cerebrali o dei nervi periferici
diarrea continua con scariche incontrollabili
scarsa elasticità del retto per malattie infiammatorie
presenza di fecaloma.
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Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Trattamento
Trattamento rieducativo della incontinenza fecale:
- esercizio per rinforzare gli sfinteri
- biofeedback
- Neurostimolazione sacrale
cambiamento alimentare
farmaci costipanti
trattamento chirurgico- riparazione chirurgica degli sfinteri- trasposizione del muscolo gracile (sfintere artificiale autologo): graciloplastica dinamica- sfintere anale completamente artificiale
trattamento assistenziale
![Page 65: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/65.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
CAUSE DI INCONTINENZA FECALE NELL’ANZIANO
Fecalomi Causa più comune nei pazienti anziani lungodegenti
Compromissione funzionale mentale o fisica
Ridotta capacità del resevoir rettale Causato dall’invecchiamento, dalla radioterapia, da tumori, da ischemia, da resezione chirurgica
Ridotta sensibilità rettale
(Causata dal diabete, dal megaretto, dai fecalomi)
• Ridotta funzione dello sfintere anale e del muscolo puborettale
Causata da traumi, interventi, lesioni del midollo spinale o da cause sconosciute
![Page 66: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/66.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Trattamento assistenziale
Trattamento e prevenzione del fecaloma;
Protezione igienica con presidi per la raccolta del materiale fecale;
Trattamento dietetico;
![Page 67: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/67.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
La prevenzione delle complicanze
• Le lesioni cutanee;
• Il disconfort dell'utente;
• Il mancato mantenimento di condizioni igieniche dignitose.
![Page 68: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/68.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
![Page 69: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/69.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Obiettivo
Conoscere le principali caratteristiche della funzione di igiene in RSA al fine di promuovere i migliori sistemi di risposta assistenziale.
![Page 70: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/70.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Come migliorare l'attività di igiene
Quali prodotti è possibile utilizzare
Come è fatta la cutedi una persona anziana
Quali procedure è possibile utilizzare
![Page 71: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/71.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
La cute: anatomia
• Epidermide;
• Derma;
• Ipoderma;
![Page 72: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/72.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Cute di una persona anziana:
Riduzione dell’idratazione e del film idrolipidico;
Riduzione dell’elasticità, spessore e perfusione;
Riduzione della capacità proliferativa;
A cui si aggiungono spesso:
1. Difficoltà di movimento;2. Presenza di incontinenza;3. Disturbi nutriozionali;4. Completa dipendenza
![Page 73: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/73.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Perché è così importante l’igiene personale?
Per le risorse che questa attività assorbe;
Per favorire il comfort e la dignità degli ospiti;
Per diminuire i problemi iatrogeni legati all’uso di tecniche e prodotti impropri;
Perchè il mantenimento di una cute sana è il primo passo nella prevenzione delle lesioni cutanee;
![Page 74: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/74.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
La prevenzione delle lesioni cutanee (linee guida IIS)
Fasi della prevenzione:
Identificazione dei soggetti a rischio;
Mantenimento e miglioramento del grado di tolleranza del tessuto cutaneo alla pressione alla frizione ed allo stiramento;
Protezione dagli effetti negativi provocate da forze meccaniche;
Riduzione dell’incidenza attraverso la realizzazione di programmi educativi.
![Page 75: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/75.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno
2010
Perché è così difficile dare risposte assistenziali adeguate?
Presunta facilità della tecnica;
Gap di conoscenze teoriche di base;
Gap di produzione/conoscenze di linee guida;
Gap di conoscenze su nuove procedure e nuovi prodotti;
Gap di conoscenze geriatriche.
![Page 76: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/76.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
![Page 77: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/77.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Adesione alle linee guida
di prevenzione delle LDC:E’ opportuno minimizzare l’esposizione della
cute all’umidità…..utilizzare presidi in
grado di assorbire l’umidità mantenendo
asciutta la pelle. Si possono anche
utilizzare agenti topici che agiscano da
barriera (Prova IIA).
Ridurre al minimo i fattori ambientali che
possono causare la secchezza della pelle,
ossia scarsa umidità dell’ambiente. La cute
secca dovrebbe essere trattata con
prodotti idratanti (Prova III B).
![Page 78: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/78.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Adesione alle linee guida
di prevenzione delle LDC:Si possono ridurre i danni da frizione
attraverso l’uso di prodotti emollienti ed
idratanti, pellicole e film barriera e
medicazioni protettive (Prova VI A);
La detersione giornaliera dei piedi, delle
ascelle e della sede perineale è indicata nella
maggior parte degli assistiti costretti a letto. Il
bagno completo o la doccia quotidiani,
tuttavia, possono danneggiare l’integrità
della cute nei pazienti geriatrici (Prova VI
B)
![Page 79: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/79.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Adesione alle linee guida di
prevenzione delle LDC:
La cute dovrebbe essere pulita non appena si sporca. Evitare di utilizzare: acqua troppo calda, detergenti che richiedano eccessivo risciacquo o irritanti per la cute. Durante la pulizia prestare estrema attenzione a ridurre al minimo indispensabile la forza e la frizione applicate alla cute (Prova VI A);
L’applicazione regolare di idratanti cutanei
rappresenta un elemento fondamentale
della prevenzione… L’uso di questi prodotti
deve essere programmato in particolare subito
dopo ogni atto di detersiane (Prova VI B);
![Page 80: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/80.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
da ricordare:
Igiene della pelle
Skin-care
![Page 81: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/81.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Igiene personale in RSA
• Metodo tradizionale
• Metodo con detergenti che non richiedono il risciacquo.
![Page 82: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/82.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Fasi della detersione:
Uso del detergente;Rimozione del detergente;Asciugatura;Applicazione della crema base;
![Page 83: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/83.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno
2010
Diversi tipi di detergenti:
Detergenti tradizionali:
Sapone e sapone di
Marsiglia;
Sapone antisettico;
Spugne o guanti o
salviette pre-
insaponate;
Detergenti a pH acido;
Bagno schiuma;
Shampoo
Detergenti senza
risciacquo:
Olio da bagno;
Crema detergente;
Schiuma detergente;
Salviette pre-
umidificate;
![Page 84: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/84.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno
2010
Materiale occorrente:
Igiene tradizionale:guantiacqua tiepida;detergente;padella;manopola;traversa;telo;asciugamano;crema base.
Igiene con detergente che non necessita di
risciacquo:guanticrema o schiuma detergente;salvietta bagnata o manopola monouso;
![Page 85: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/85.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Attenzioni da porre nell’azione detergente
• Cute sporca (errori di applicazione della tecnica):
• Uso dei guanti;• Igiene intima nell’uomo;• Igiene intima nella donna;• Pieghe cutanee;
![Page 86: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/86.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Da considerare al momento della scelta del metodo:
1. Abilità tecnica degli operatori;
2. Per quale tipo di igiene verrà
utilizzato;
3. Per quale tipologia di persone
verrà utilizzato;
Tempo a disposizione
![Page 87: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/87.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Altri prodotti usati come integrazione alle manovre di
igiene
• Crema allo Zinco;
• Crema barriera;
• Polveri o pomate con vitamine;
• Sofargen o simili;
• Spray vari;
![Page 88: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/88.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
Asciugatura:
Asciugamano di
stoffa:
1. Personale;
2. Fornito dalla
struttura.
Monouso
![Page 89: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/89.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
La prevenzione: le superfici di contatto
• Utilizzo di materassi antidecubito
• Rifacimento del letto
![Page 90: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/90.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
![Page 91: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/91.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno
2010
Ricordate comunque che…
“…..le vecchie consuetudini sono dure a morire….tutte le innovazioni teoriche e pratiche stimolano una reazione contraria anche se non sempre uguale.”
(D.S. Landes, 1999)
![Page 92: Castelvetro - Gozzi](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022050821/568bf1571a28ab893392cee0/html5/thumbnails/92.jpg)
Castelvetro Piacentino, 3 Giugno 2010
GRAZIE DELL’ATTENZIONE