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Caserta Film Lab e Duel Village Caserta presentano il cineforum per ragazzi, un percorso formativo composto da 5 proiezioni, per stimolare la riflessione del giovane pubblico su tematiche di interesse sociale e culturale oggi fortemente sentite, come il bullismo, l’immigrazione, il terrorismo, attraverso film d’autore appositamente selezionati per il loro linguaggio spesso ironico e dolce-amaro. Un percorso quindi che propone ai ragazzi di medie, biennio e triennio tematiche ogni volta differenti, per fornire spunti di riflessione e confronto sempre nuovi e per stimolare la creazione di uno spirito critico sui fenomeni che viviamo ormai quotidianamente e che caratterizzano la società contemporanea. Per educare gli alunni a diventare spettatori consapevoli e accrescere la loro sensibilità estetica e capacità critica. Ma anche fornire occasione per un vero e proprio apprendimento, grazie alla visione di film in lingua originale (inglese). La proposta, infatti, include tre percorsi da 5 proiezioni ognuno, come da schede in allegato: - ciclo medie/biennio con film in italiano - ciclo triennio con film in italiano - ciclo triennio con film in versione originale (lingua inglese con sottotitoli in italiano) DOVE Le proiezioni verranno effettuate presso il multisala del Duel Village per offrire la possibilità ai ragazzi di guardare i film selezionati su grande schermo in una vera e propria sala cinematografica insieme ai propri compagni, per divertirsi, condividere emozioni, affrontare tematiche difficili insieme, il tutto approfondendo il linguaggio del cinema e avendo un’opportunità di crescita sociale ed interculturale. COSTO 3,50€ a studente per proiezioni con meno di 200 studenti 3,00€ a studente per proiezioni con più di 200 studenti

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Caserta Film Lab e Duel Village Caserta presentano il cineforum per ragazzi, un percorso formativo composto da 5 proiezioni, per stimolare la riflessione del giovane pubblico su tematiche di interesse sociale e culturale oggi fortemente sentite, come il bullismo, l’immigrazione, il terrorismo, attraverso film d’autore appositamente selezionati per il loro linguaggio spesso ironico e dolce-amaro. Un percorso quindi che propone ai ragazzi di medie, biennio e triennio tematiche ogni volta differenti, per fornire spunti di riflessione e confronto sempre nuovi e per stimolare la creazione di uno spirito critico sui fenomeni che viviamo ormai quotidianamente e che caratterizzano la società contemporanea. Per educare gli alunni a diventare spettatori consapevoli e accrescere la loro sensibilità estetica e capacità critica. Ma anche fornire occasione per un vero e proprio apprendimento, grazie alla visione di film in lingua originale (inglese).

La proposta, infatti, include tre percorsi da 5 proiezioni ognuno, come da schede in allegato: - ciclo medie/biennio con film in italiano - ciclo triennio con film in italiano - ciclo triennio con film in versione originale (lingua inglese con sottotitoli in italiano)

DOVE Le proiezioni verranno effettuate presso il multisala del Duel Village per offrire la possibilità ai ragazzi di guardare i film selezionati su grande schermo in una vera e propria sala cinematografica insieme ai propri compagni, per divertirsi, condividere emozioni, affrontare tematiche difficili insieme, il tutto approfondendo il linguaggio del cinema e avendo un’opportunità di crescita sociale ed interculturale.

COSTO 3,50€ a studente per proiezioni con meno di 200 studenti 3,00€ a studente per proiezioni con più di 200 studenti

LA TRAMA Paula Bélier ha sedici anni e da altrettanti è interprete e voce della sua famiglia. Perché i Bélier, agricoltori della Normandia, sono sordi. Paula, che intende e parla, è il loro ponte col mondo: il medico, il veterinario, il sindaco e i clienti che al mercato acquistano i formaggi prodotti dalla loro azienda. Paula, divisa tra lavoro e liceo, scopre a scuola di avere una voce per andare lontano. Incoraggiata dal suo professore di musica, si iscrive al concorso canoro indetto da Radio France a Parigi. Indecisa sul da farsi, restare con la sua famiglia o seguire la sua vocazione, Paula cerca in segreto un compromesso impossibile. Ma con un talento esagerato e una famiglia (ir)ragionevole niente è davvero perduto.

IL TEMA C'è il tema della famiglia, una famiglia affetta da handicap e ripresa in una quotidianità difficile, soprattutto per una società ipercompetitiva come quella odierna. A questo vengono aggiunte poi le vicende adolescenziali di Paula, presa nel suo momento di trasformazione in donna con i primi amori, le incertezze, i dubbi, la voglia di fuga e allo stesso tempo l'amore per la famiglia.

Disabilità / Un'adolescente dà voce alla diversità

SCHEDE FILM MEDIE / BIENNIO

LA TRAMA Dopo aver lavorato per 45 anni come operaio ospite ("Gastarbeiter") Hüseyin Yilmaz, annuncia alla sua vasta famiglia di aver deciso di acquistare una casetta da ristrutturare in Turchia. Vuole che tutti partano con lui per aiutarlo a sistemarla. Le reazioni però non sono delle più entusiaste. La nipote Canan poi è incinta, anche se non lo ha ancora detto a nessuno, e ha altri problemi per la testa. Sarà però lei a raccontare al più piccolo della famiglia, Cenk, come il nonno e la nonna si conobbero e poi decisero di emigrare in Germania dall'Anatolia.

IL TEMA Cosa significa oggi essere "stranieri" e qual è il ruolo dello straniero nello sviluppo socio-economico di un paese europeo? Il film risponde a questa domanda con un armonico e travolgente racconto agrodolce e poetico, condito con un pizzico di comicità. Una tematica di fondo, quindi, serissima e più che mai attuale: l'immigrazione, l'accettazione di chi - per cultura, religione o tradizioni - è diverso da noi, il multiculturalismo. Il tono, però, è colorato, spesso scanzonato. Una pellicola davvero divertente, capace di fare dell’ironia intelligente sull’emigrazione e sulle difficoltà di un incontro culturale non sempre facile.

Integrazione / Essere immigrati tra memoria e sorriso

LA TRAMA Edhel è una bambina nata con una malformazione al padiglione auricolare che fa apparire le sue orecchie a punta. Ella affronta il disagio cercando di evitare qualunque rapporto umano che non sia strettamente necessario. La scuola e i compagni sono un incubo. L’unico posto in cui si sente felice è il maneggio in cui Caronte, il suo cavallo, la aspetta tutti i pomeriggi così come aspettava suo padre prima che lui morisse in un incidente durante una gara. Edhel vive con la madre Ginevra. Il rapporto tra le due èconflittuale: la madre, per il bene della figlia, preme perché si operi per diventare una bambina normale. Ma dopo l’incontro con Silvano, il bizzarro bidello amante del fantasy che avanza l’ipotesi che quelle orecchie siano il segno della sua appartenenza alla stirpe degli Elfi, Edhel inizia a vedersi con occhi nuovi.

IL TEMA Un film che abbraccia tematiche importanti come quella della perdita di un genitore, ma anche il tema attualissimo del bullismo, piaga sempre più diffusa e che tende ad assumere connotazioni sempre più aggressive e violente. Il tutto cucito sapientemente insieme in una storia coinvolgente che conquista l’attenzione grazie al realismo delle tematiche e all'utilizzo di scene e ambientazioni fantasy per veicolare un messaggio fondamentale: quello che conta alla fine sono i rapporti umani, gli affetti, e l'imparare ad amarsi, ritrovarsi. In virtù di questa profonda esigenza, poco conta poi se un mondo "altro", un mondo magico realmente esista.

Bullismo / Quando essere diversi è "fantastico"

LA TRAMA Ben e sua moglie sono hippie rivoluzionari del terzo millennio. Crescono i loro sei figli nel bosco, rifiutando radicalmente ogni forma di consumismo. Cacciano con arco e frecce, coltivano l'orto e barattano, di tanto in tanto, i loro piccoli oggetti artigianali con le merci di un negozio nel vicino paese. La morte improvvisa della moglie ed il funerale che lei, a differenza dei suoi genitori, avrebbe voluto dissacrante e scansonato, metterà in crisi il rapporto di Ben con i figli e con quella vita.

IL TEMA Selvaggi. Ma anche acculturati. In armonia con la natura, ma a proprio agio con i libri, con la civiltà letteraria e scientifica. Liberi di esprimersi, ma confinati in un luogo che è fuori da ogni luogo, in fuga, in esilio. Captain fantastic è una bellissima favola moderna. Ci racconta che possiamo ancora resistere al "pensiero unico" ed al conformismoglobalizzato. Che possiamo ancora batterci per un nuovo umanesimo; contro lo stile di vita ottusamente consumistico/compulsivo sempre meno sostenibile e senza futuro. 

Educazione / Una vita libera, fuori dal consumismo

LA TRAMA Greg è un ragazzo di talento ma incapace di relazionarsi con il prossimo. Preferisce sfuggire la profondità nei rapporti e crogiolarsi nella sua eterna adolescenza insieme a Earl, il suo migliore amico, da lui definito solo "collega". Quando la madre di Greg lo costringe a far compagnia a Rachel, una ragazza del suo liceo malata di leucemia, le barriere emozionali di Greg cominciano lentamente a crollare, lasciando spazio a un'inaspettata maturità.

IL TEMA Commedia dolce-amara sui turbamenti di un'adolescenza costretta a crescere in fretta, osteggiata ma reattiva, inquadrata nella capacità di portare a casa la lezione della vita. Reagire al trauma di una malattia precoce o all'inquietudine di un'asocialità consapevole, poi sfogata in un'artisticità originale e ispirata. Il film cavalca con tenerezza e armonia il tempo storico di una sintonia tra tre ragazzi dotati di una maturità adulta, presto consapevoli di dover guardare oltre (la vita e la morte) per provare a conoscere davvero il proprio prossimo. Perché l'amore che resta è il solo mezzo per comprendere davvero chi se ne va.

Malattia / Il passaggio dall'adolescenza alla maturità attraverso la malattia per comprendere il valore puro dell'amicizia.

LA TRAMA 7 luglio 2005. A Londra esplodono bombe sui mezzi pubblici causando 56 vittime e 700 feriti. Mrs. Sommers e Ousmane sono due genitori come tanti, con la loroquotidianità scandita da un lavoro fatto con passione. Le fedi differenti (lei protestante lui musulmano) potrebbero dividerli, secondo quanti predicano (da una parte e dall'altra) l'odio e la divisione. Si incontrano casualmente proprio perché l'odio seminato a piene mani tra la folla potrebbe aver reclamato i loro figli come vittime. A partire da una iniziale diffidenza costruiranno un percorso comune sostenendosi a vicenda in una ricerca che sperano sia a lieto fine. Nel frattempo impareranno molto su se stessi e anche sui figli di cui in fondo non conoscevano le scelte.

IL TEMA Sappiamo cercare e assecondare in pace, nella lotta sanguinosa tra estremismi culturali, economici e religiosi, l'incontro, l'intesa, tra culture e religioni diverse nel nome della convivenza e dell'umanità? London River si interroga e ci interroga sul dialogo/scontro tra culture costrette a convivere, fenomeno alle basi delle nostre società multietniche. La pellicola offre tanti spunti di riflessione, non solo sul razzismo e i preconcetti dell’uomo, ma anche sul rapporto tra genitori e figli e sulla ricerca del modo per affrontare il dolore e le avversità della vita.

Terrorismo / Un film sulla distanza che separa le culture ed un invito alla comunicazione tra i popoli.

SCHEDE FILM TRIENNIO

LA TRAMA Rainer Wenger, insegnante di educazione fisica con un passato da anarchico rockettaro, per spiegare ai suoi studenti liceali il concetto di autocrazia li coinvolge in un esperimento di "regime dittatoriale" fra i banchi di scuola. Per una settimana dovranno rispondere al rigido sistema disciplinare di "Herr Wenger", conformarsi ad un codice di abbigliamento e lavorare assieme in un'ottica di organismo gerarchico, isolando o reprimendo eventuali dissidenti. In pochissimo tempo, i ragazzi scoprono uno spirito di cameratismo vincente, dominano le proprie insicurezze e paure attorno alla figura del carismatico "cattivo maestro" e si sentono legittimati ad animare atti di violenza e vandalismo, in un'operazione che arriva presto a fuoriuscire dalle mura dell'edificio scolastico.

IL TEMA L'esperimento intento ad indagare l'espansione del nazional-socialismo e l'indottrinamento della popolazione germanica realmente messo in piedi dal docente di storia Ron Jones nel 1967 in un liceo californiano, viene ripreso e ricontestualizzato da Dennis Gansel nell'attuale Germania con l'intento di ampliare le implicazioni di tale esperienza ed incidere sulle coscienze di quelle nuove generazioni che si considerano immuni dall'avvento di un nuovo totalitarismo. Il film di Gansel dimostra che la società odierna è ben lontana dall'aver rigettato i dogmi fondativi della dittatura, ma che anzi è convinta a sottostarvi in modo facile e banale. E che negare la spinta dell'uomo verso la volontà di sopraffare altri uomini è profondamente sbagliato e ancor di più pericoloso, perchè ci rende incapaci di riconoscere il problema perfino se lo abbiamo sotto gli occhi.

Omologazione / Da una storia vera, un film pedagogico sull'ombra del totalitarismo nella società contemporanea

LA TRAMA Berlino, 23 ottobre 2014. In un preciso luogo della città (quale sia verrà esplicitato nel corso del film) Adolf Hitler ritorna in vita. La sua presenza viene casualmente registrata da un reporter di una televisione il quale, dopo aver subito il licenziamento, se ne accorge e decide di andarlo a cercare per utilizzarlo come attrazione che gli consenta di farsi riassumere. L'imitazione (così crede lui e credono anche alla tv) è perfetta e ilFührer inizia a fare audience e ad attrarre consensi.

IL TEMA Il quesito che domina l'intero film (che sui titoli di coda trova la sua esplicitazione più diretta e inquietante) è: come gli attuali mezzi di comunicazione veicolerebbero un messaggio come quello nazista e quanto, in realtà, non lo stanno già facendo? Oggi come allora Hitler non nasconde mai i propri obiettivi e le modalità con cui vuole raggiungerli. Alcuni vi aderiscono, pochi si oppongono e la massa li legge come elementi di uno show mediatico di successo non rendendosi conto che, come un veleno a lento rilascio di tossine, ne vengono progressivamente intossicati. Ma anche un film sull'importanza della memoria. Una memoria che tanti (troppi) stanno facendo di tutto perché si trasformi in oblio.

Nuova comunicazione politica / Come gli attuali mezzi di comunicazione veicolerebbero un messaggio come quello nazista?

LA TRAMA Il lustrascarpe Marcel Marx vive a Le Havre tra la casa che divide con la moglie Arletty e la cagnolina Laika, il bar del quartiere e la stazione dei treni, dove esercita di preferenza il proprio lavoro. Il caso lo mette contemporaneamente di fronte a due novità di segno opposto: la scoperta che Arletty è malata gravemente e l'incontro con Idrissa, un ragazzino immigrato dall'Africa, approdato in Francia in un container e sfuggito alla polizia. Con l'aiuto dei vicini di casa - la fornaia, il fruttivendolo, la barista - e la pazienza di un detective sospettoso ma non inflessibile, Marcel si prodiga per aiutare Idrissa a passare la Manica e raggiungere la madre in Inghilterra.

IL TEMA A Kaurismaki non stanno bene le leggi sull’immigrazione. Le reputa, a ragione, antiumane. Fermare, arrestare, bloccare in campi di concentramento, che hanno cambiato solo il nome, i flussi migratori che giungono dal sud del mondo, appare ai suoi occhi come un crimine.

Immigrazione / Un gesto di fratellanza verso i più umili

LA TRAMA Newcastle. Daniel Blake è sulla soglia dei sessant'anni e, dopo aver lavorato per tutta la vita, ora per la prima volta ha bisogno, in seguito a un attacco cardiaco, dell'assistenza dello Stato. Fa quindi richiesta del riconoscimento dell'invalidità con il relativo sussidio ma questa viene respinta.

IL TEMA Ken Loach (il regista) continua a proporci le esistenze di persone qualunque con la forza di chi non descrive ma partecipa attivamente al dolore di chi subisce una delle umiliazioni più profonde (la perdita o l'impossibilità del lavoro) Non è necessario andare a Newcastle essendo sufficiente passare nelle prime ore del giorno dinanzi ai punti di distribuzione di associazioni anche laiche come, ad esempio, Pane Quotidiano a Milano per vedere lunghe file di persone che attendono di poter ricevere la razione alimentare. Il numero di coloro che non sono extracomunitari aumenta ogni giorno. 

Crisi economica in Europa / Quanto vale la dignità di una persona?

LA TRAMA Liverpool, 1955. John è un quindicenne studente svogliato che vive con gli zii Mimi e George. Non sa nemmeno dove siano i suoi genitori, fin quando non scopre che la madre Julia abita a pochissima distanza da lui e vive con un compagno e le sue due piccole figlie. Tra Julia e John nasce una grande complicità tanto che quando lui viene sospeso dalla scuola dopo l'ennesima bravata, di nascosto da Mimi, lei lo ospita in casa insegnandogli a suonare il banjo e introducendolo all'ascolto della musica rock.

IL TEMA Il film biografico intende raccontare come il periodo adolescenziale, fatto di travagli, delusioni e aspirazioni, risulti in realtà una condizione universale e normale, anche per John che si trova a dover fare i conti con il proprio passato e a muovere i primi passi nel mondo della musica, ancora inconsapevole del suo destino e prima di diventare un musicista noto in tutto il mondo.

Adolescenza / Crescere non è facile per nessuno, neanche se sei una star

SCHEDE FILM TRIENNIO IN LINGUA INGLESE

LA TRAMA Dopo essere rimasta incinta da adolescente nell’Irlanda conservatrice del 1952, Philomena viene considerata una “donna caduta nel peccato” e quindi chiusa nel convento di Roscrea, separata dal figlio che viene dato in adozione in America. Con una nota di immancabile humor inglese, il regista Stephen Frears racconta la storia vera di Philomena, una donna che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca del figlio, ma senza alcun successo. L’incontro con il giornalista Martin Sixsmith, affascinato dalla sua storia, si rivela fondamentale per la ricerca del bambino e  insieme partono per l’America per affrontare un viaggio che non solo avrebbe gettato luce sulla storia straordinaria del figlio di Philomena, ma avrebbe anche creato un legame inaspettato tra Philomena e il giornalista.

IL TEMA Attraverso la storia di Philomena e della sua lotta contro il rigore dell’educazione cattolica subita, la pellicola intende accendere i riflettori su un altro volto dell’estremismo religioso, che non si manifesta in eventi violenti di tipo terroristico ma attraverso rigidi canoni culturali ed educativi imposti dalla fede che si trasformano in chiusura nei confronti di chi non vi si conforma. La biografia di una donna forte insegna che si può avere fede senza ricadere in estremismi e senza essere bigotti.

Culture e religioni / La fede e i suoi estremismi

LA TRAMA Estate 1984, il governo inglese è guidato dalla Tatcher e il sindacato dei minatori sta affrontando un lungo sciopero di protesta contro le politiche vessatorie della Premier  Lady di ferro. Nel corso del Gay Pride un gruppo di attivisti gay e lesbiche decide di sostenere i minatori al grido di “Lesbians and gays support the miners!” e mediante la raccolta di fondi in favore dei lavoratori scioperanti ma l’iniziativa è accolta con diffidenza, considerando il sostegno di lesbiche e gay inopportuno e imbarazzante. Tuttavia l’intento solidaristico si rivela più forte del pregiudizio e l’iniziale scetticismo lascerà il posto a un duraturo legame di solidarietà e a un'amicizia esilarante e commovente.

IL TEMA Il regista Matthew Warchus fa incontrare sullo schermo due mondi in netta contrapposizione e, indagando sulle differenze e sui motivi delle diffidenze, svela come in assoluto un profondo sentimento di solidarietà possa rivelarsi vincente nei confronti di qualsiasi pregiudizio. 

Diversità  / Quando l’unione fa la forza

LA TRAMA Selma è la cittadina dell’Alabama da un gruppo di manifestanti scelta da un gruppo di manifestanti guidati dal reverendo Martin Luther King nella primavera del 1965 un gruppo di manifestanti per manifestare pacificamente contro gli impedimenti opposti ai cittadini afroamericani nell'esercitare il proprio diritto di voto. L'afroamericana 42enne Ava DuVernay sceglie e ripropone questo episodio storico che costituisce la pietra angolare nella lotta per l’affermazione  dei diritti degli afroamericani negli Stati Uniti, dando nuova vita ai noti discorsi di Martin Luther King sull’utilizzo della fede come strumento di elevazione morale e non come mezzo di oppressione e di umiliazione, concetti che che si rivelano lezioni sempre attuali.

IL TEMA La biografia proposta da Ava DuVernay delinea l’immagine di un leader politico e ideologico, che trae dalla fede, dall’educazione pastorale e dal senso civico  gli strumenti per poter indirizzare la sua missione verso un fine comune a sostegno del riconoscimento universale dei diritti civili e politici. 

Discriminazione / I diritti civili sono per tutti

LA TRAMA Inghilterra 1983. Shaun è un dodicenne cresciuto solo con la madre in un paesino della provincia e in assenza di una figura maschile di riferimento e spesso irriso dai compagni di classe. Durante le vacanze estive Shaun entra a far parte di un gruppo di skinhead che lo prendono sotto la loro ala protettiva e lo iniziano alle ideologie estetiche e politiche tipiche degli skinhead. Tra Dr. Martens e camicie Ben Sherman, le amicizie di Shaun segneranno il suo passaggi dall’infanzia all’adolescenza. In questo paesino della provincia inglese Shaun crescerà con i nuovi amici, tra Dr. Martens e contraddizioni, in un periodo difficile per la nazione coinvolta nella guerra delle Falkland.

IL TEMA L’incontro con il gruppo di skinhead dona a Shaun, finora pigro e senza interessi, una nuova visione del mondo e un senso di appartenenza a un gruppo e a una ideologia che abbraccia quasi come una fede. Il forte coinvolgimento nel “branco” lo indurrà però a rivisitare la sua idea di amicizia e a trovare una propria identità non più negli altri ma in se stesso.

Amicizia / L’individuo e l’identità nel gruppo