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MONIQUE PISTOLATO La lettura condivisa come laboratorio d’umanità C ari libri

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“La lettura è certo un lievito per ogni esistenza con risultati diversi a seconda degli ingredienti celati con cui si mescola. In questo lavoro d’impasto – tra letture e storie – sono stata chiamata ad avviare dei gruppi che condividono la stessa passione […] così si esprime l'autrice, Monique Pistolato. »»» vai alla presentazione completa:

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Monique Pist ol at o vive e lavora a Vene-zia. Scrittrice, educatrice-animatrice con una formazione in psicologia sociale dei gruppi, è una convinta promotrice della « lettura per piacere » e dei suoi poteri benefici.

Ha esordito al premio Emilio Salgari nel 1997 e ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali per i suoi racconti. Diversi testi sono diventati allestimenti per il teatro.

Tra le sue ultime pubblicazioni: Un tempo necessario (2007), Venezia. Guida alla città invisibile. Dieci itinerari insoliti e curiosi per calli e canali (2010), La carta non è impaziente. Lettura e scrittura: piccole forme di eternità (2012).

« La lettura è certo un lievito per ogni esistenza con risultati diversi a seconda degli ingredienti celati con cui si mescola.

In questo lavoro d’impasto – tra letture e sto-rie – sono stata chiamata ad avviare dei gruppi che condividono la stessa passione.

Dopo anni di esperienze, ho sentito la necessità di affidare alla carta riflessioni e strumenti su questi potenti laboratori umani. Luoghi che per nascere necessitano di due condizioni primarie: un affetto autentico per la lettura e il desiderio di incontrare “un altro”, senza pregiudizi, a partire dal protagonista di un romanzo o dalle tavole di un fumetto scartando le armature mentali.

Uscire dal proprio ruolo sociale, dal rapporto solitario e intimo con la lettura per il desiderio di un confronto, implica un lavoro emotivo che bisogna essere disposti a fare... Vi racconto il mio “come” senza pretesa di assoluto ».

Monique Pistolato

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I

Il libro nasce da esperienze di grup-pi di lettori appassionati che decidono di intraprendere un percorso di condi-visione degli effetti della lettura. I libri, attraversati da emozioni, prendono forme, paesaggi, odori.

L’autrice, grazie alla sua capacità di animare le pagine, è stata invitata in diversi contesti: biblioteche, asso-ciazioni, parrocchie, per dare vita a piccole comunità, sperimentando un « metodo di lavoro » che racconta nella prima parte del libro: far incontrare persone che, a partire dalle proprie rubriche affettive di titoli, possono condividere i sentimenti della lettura solitaria rimettendo in circolo pensieri, emozioni, idee, in uno spazio pubblico.

Ma quali sono le condizioni ne-cessarie, affinché ogni gruppo possa costruire la propria « astronave » per poi organizzare insoliti viaggi con qualcuno con cui spartire una rotta? Nella seconda parte del libro, l’autrice espone un possibile sentiero tracciato dal pensare, fare, raccogliere le espe-rienze, corredato di « schede operative » che aiutano coloro che desiderano arruolare o condurre gruppi di lettori « per piacere », e quindi socializzare, attraverso la convivialità dell’esperienza della lettura.

D 11,00

Illustrazione di copertina: © npine

MONIQUE PISTOL ATO

La lettura condivisa come laboratorio

d’umanità

Cari libri

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LIBROTECA PAOLINE

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Monique Pistolato

CARI LIBRILa lettura condivisa

come laboratorio di umanità

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PAOLINE Editoriale Libri

© FIGLIE DI SAN PAOLO, 2014 Via Francesco Albani, 21 - 20149 Milano www.paoline.it [email protected] Distribuzione: Diffusione San Paolo s.r.l. Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)

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A Flora e Narcisoche mi hanno nutrito con latte e storie.

E ai miei Maestri:non sarei quella che sono se non li avessi incontrati.

 

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… Mio padre aveva questo atteggiamento da porco-spino: il porcospino non insegna ai figli i cibi velenosi e i cibi commestibili, ma li presenta tutti ai propri figli.

Questo è il motivo per cui è molto resistente al vele-no, anche a quello di vipera, può mangiare qualsiasi cosa; è immune proprio per questo sistema indifferen-ziato che gli viene trasmesso.

Io facevo le mie scelte alimentari nel suo immenso deposito di libri. Permetteva che noi assaggiassimo tutto...

Erri De Luca1

1 Cfr. E. De Luca, Altre prove di risposta, Libreria Dante & Descartes, Napoli 2000.

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I.

I LIBRI DEGLI ALTRI

... Una casa di parole che raddoppia e sostiene la casa di travi e mattoni

in cui scorre la quotidianità: una casa spirituale, più ampia di quella materiale,

in cui la vita acquista risonanze e armonie,in cui il significato di ogni piccolo gesto

si moltiplica in una fuga di stanze...Paolo Jedlowski1

Uscire dalla propria stanza, dal rapporto silenzioso con le vicissitudini che si imprimono sulla carta, è un’im-presa. Chi scrive ha poco a che fare con la voce fisica e un corpo che non ritiene indispensabile alle sue storie. Eppure per mettere i pattini ai libri è necessario pren-derli per mano, affrontare l’esperienza pubblica di talpa che esce allo scoperto.

Così, in tanti viaggi carichi di trepidazioni e sorprese, mi capita di aprire il mio Diario di letture per la curiosi-tà sincera di qualcuno che incontro.

 

1 Cfr. P. Jedlowski, Storie comuni. La narrazione nella vita quotidiana, Mondadori, Milano 2000.

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In quelle occasioni, il pudore si libera dal dover par-lare delle creature partorite per frugare invece nella dispensa delle storie mangiate.

Non temo le mode, né i morti né i viventi, perché so che la mia imbottitura è fatta di piume che si chiamano Pinocchio, Moby Dick, La porta, La donna di Gilles, Sud a caro prezzo... Potrei fare una rubrica di titoli incongruenti, temporanei, che arrivano come cormorani riemersi dalla pesca per poi tornarsene nelle pinete interne di Monique.

Alzarmi in piedi a parlare dei libri degli altri mi trova audace, senza rossori, convinta promotrice di corpi vi-tali. Riesco a essere contagiosa dell’energia buona assi-milata dalle parole che mi hanno nutrito. Ho titoli ve-lieri. Titoli cuscini. Titoli sensualità profonde. Titoli neri. Titoli puzzole. Titoli striglie. Titoli camomilla.

Le storie sono legate a un momento, un anno, un gior-no, una stagione, uno stato d’animo: « noi e quelle pagi-ne », un’istantanea che si ferma con il suo carico di senti-menti scambiabili come figurine di bambini. Rare.

« I libri sono anche un mondo che non ci tradisce. L’età che abbiamo ci detta le nostre preferenze, limitan-do e circoscrivendo la nostra capacità di assimilazione. A seconda delle varie epoche della nostra vita cerchiamo e troviamo, nel medesimo romanzo, elementi diversi: so perfettamente quel che cercavo in Mont-Oriol di Mau-passant a dieci, a quindici, a venti, a quaranta, a cin-quant’anni... »2.

Per quel che mi riguarda, ne ho fatto testamento in La carta non è impaziente. Lettura e scrittura: piccole forme di

2 Cfr. V. Šalamov, I libri della mia vita. Tavola di moltiplicazione per giovani poeti, Ibis, Pavia 2012.

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eternità, con la consapevolezza che la biblioteca di ciascu-no è una questione esclusiva come le impronte digitali.

Così, aprire la propria custodia privata è altrettanto un atto di fiducia e amore.

Sorrido quando colleghi scrittori, poeti, giornalisti, alla domanda di esprimere la predilezione per qualche autore contemporaneo imbarazzati affermano che la grande letteratura appartiene al passato – a parte se stes-si naturalmente – oppure che non se la sentono di fare un nome per non fare torto a qualcun altro. Paraventi.

Il lettore autentico ha il coraggio di esporsi, di lasciar-si contaminare, anche di dire non conosco, non ho letto. Mi piace e non mi piace. Non teme ritorsioni.

Nel tempo, mi sono liberata dalle convenzioni che se non hai letto tutti i russi o i classici il tuo patrimonio è una bancarella di seconda mano.

La biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges ci insegna che abbiamo a disposizione materia infinita, per il tem-po di qualsiasi umano, e l’acqua che custodiamo è quel-la di una conchiglia riempita da un bambino in mare.

Le pagine ci vogliono umili, anche nella ricerca, e bisogna gustarle piano piano. Possono così diventare un piccione viaggiatore di bocca in bocca, di tasca in tasca, di mano in mano.

Se non è la cattedra a oliare i nostri gesti, i numeri da collezionare, la bulimia di parole da esibire come trofei, allora possiamo fare le nostre scelte senza patemi.

La lettura per piacere non conosce vergogna. Assolti gli obblighi scolastici, è un incontro lontano da confe-renze letterarie e salotti. Per me restano validi i diritti imprescindibili del lettore fissati da Daniel Pennac nel saggio Come un romanzo.

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Ecco, non mi faccio venire l’orticaria perché il Gio-vane Holden di Salinger non mi ha lasciato nulla. Forse, ha sbagliato indirizzo o io non avevo la chiave giusta, non me ne cruccio e procedo oltre. Non c’è colpa nell’abbandonare un libro, nel leggerlo a salti, nello spizzicarlo, non mi scandalizzo se alcuni diventano combustibile per il caminetto. Questo nel privato. Nel-la propria dispensa di narrazioni ciascuno è libero di fare le sue scelte.

Così parlare di libri mi trova serena come ascoltare le pagine che altri hanno amato o detestato. Mi piace l’arringa che viene dalla pancia e ha il fuoco della difesa.

Il parere di un lettore convinto è più affascinante di una recensione o di un premio. Studio gli occhi del mio interlocutore, il modo in cui le vicende fanno muovere le sue mani, il luccichio dello sguardo. So riconoscere quando un libro è stato per quella persona ginseng, vi-tamina, bacca di Goji, allora ho voglia di assaggiarlo e fare scorta dei suoi brividi.

Mi incuriosiscono anche le repulsioni violente: pagi-ne spine, ricino, vischio.

Comunque, tengo memoria di tutte le reazioni: una persona che incontra un libro è sempre una storia. La sua. Lo stesso corpo di parole ha effetti diversi per cia-scuno, ho interesse per quelli secondari.

Svicolo dai lettori pavoni che sciorinano citazioni e titoli come prestigiatori, illusionisti di emozioni che non hanno interiorizzato, fratelli di quelli che ingurgitano ed evacuano saperi. Schopenhauer scrive: « Come si rovina lo stomaco con troppo cibo, così possiamo soffocare e riempire lo spirito con un’eccessiva alimentazione spi-rituale. Tanto più si legge, tanto meno ciò che si è letto

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lascia tracce nello spirito: diventa come una lavagna su cui si è scritto troppo e in modo confuso. Quindi non è possibile la rumina: ma solo attraverso quest’ultima si assimila ciò che si legge; come il cibo che ci nutre attra-verso la digestione e non quando mangiamo. Al contra-rio se si legge ininterrottamente senza poi riflettere, non si mettono le radici e si perde la maggior parte di ciò che si è letto »3.

Infatti, non è detto che le stesse narrazioni siano nu-trienti per tutti, dipende sempre dalla composizione del terreno inconscio in cui attecchiscono. C’è un bel pas-saggio di Michèle Petit: « La lettura, come abbiamo visto, non può rimediare ai mali del mondo. Non garantisce automaticamente una carriera scolastica brillante. Non rende virtuosi: Freud sottolineava anzi che i perversi sono grandi consumatori di libri. Non sono convinta che essere lettori significhi necessariamente essere più rispet-tosi degli altri, più democratici, anche se la lettura è probabilmente un fattore necessario, proprio alla demo-cratizzazione della società, ma non sufficiente »4.

La lettura è certo un lievito per ogni esistenza con risultati diversi a seconda degli ingredienti celati con cui si mescola.

Allora, in questo lavoro d’impasto tra letture e storie sono stata chiamata, in istituzioni, ad avviare dei gruppi che condividono la stessa passione.

Dopo anni di esperienze, ho sentito la necessità di affidare alla carta riflessioni e strumenti su questi potenti laboratori umani. Luoghi che per nascere necessitano di

3 Cfr. A. Schopenhauer, Sulla lettura e sui libri, La Vita felice, Milano 2008.4 Cfr. M. Petit, Elogio della lettura, Ponte alle Grazie, Milano 2010.

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due condizioni primarie: un affetto autentico per la lettu-ra e il desiderio di incontrare « un altro », senza pregiudi-zi, a partire dal protagonista di un romanzo o dalle tavo-le di un fumetto scartando le armature mentali.

Non sempre questi due aspetti viaggiano insieme: uscire dal proprio ruolo sociale, infatti, dal rapporto solitario e intimo con la lettura per il desiderio di un confronto, implica un lavoro emotivo che bisogna esse-re disposti a fare...

Vi racconto il mio « come » senza pretesa di assoluto, focalizzando alcuni strumenti affinché ogni gruppo possa costruire la sua astronave per poi organizzare in-credibili viaggi in pianeti da scoprire con qualcuno con cui condividere una rotta.

   

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INDICE

Introduzione pag. 9  

Parte primai liBri appartenGono a molte vite

I. I libri degli altri » 15 II. La lettura per passione » 21 III. Nutrimenti di storie » 25

IV. Diari di letture » 32 V. La stanza » 35 VI. Il tempo » 50 VII. Il capitano, animatore alla lettura, referente del gruppo » 54 VIII. Il compito: letture da spartire » 58

IX. I corpi dei libri » 64 X. Carburanti secondari » 67 

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XI. Parole per comunicare l’attività pag. 71 XII. Proposte per le letture da condividere » 75 

Parte secondaavviare un laBoratorio

schede operative XIII. Avviare e animare un gruppo di lettori » 79 sCheda operativa 1 Chi può animare un gruppo di lettori? » 81 sCheda operativa 2 Riconoscere i sintomi » 82 sCheda operativa 3 Lo spazio per organizzare l’attività » 84 sCheda operativa 4 Comunicare l’attività ovvero come arruolare un gruppo » 85 sCheda operativa 5 Partecipazione libera » 87 Partecipazione con iscrizione » 87 sCheda operativa 6 I materiali promozionali vanno inviati, distribuiti o posizionati nei luoghi strategici del territorio » 89 sCheda operativa 7 Creare un gruppo » 90 sCheda operativa 8 Le coordinate che sostengono l’esperienza » 91

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sCheda operativa 9 Il primo incontro pag. 92 sCheda operativa 10 È importante… » 94 sCheda operativa 11 La scelta » 96 sCheda operativa 12 Stimolare la discussione su un’opera » 97

XIV. Gioco » 98 sCheda operativa 13 Il processo a un libro » 99 sCheda operativa 14 I libri devono essere sempre fisicamente presenti » 101 XV. Alcuni esempi di annuncio di laboratori diversi » 102 Laboratorio avviato da una biblioteca » 102 Laboratorio organizzato da un gruppo di pensionate » 106 Laboratorio avviato in una spiaggia » 107 Laboratorio avviato dai servizi educativi di quartiere » 109 

Conclusione » 111

Appendice » 115 Bibliografia » 119 

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Collana

LIBROTECA PAOLINE

Come « scrigno » di sorprese variegate ma piacevoli, la collana offre a un vasto numero di lettori e lettrici pagine di letture accattivanti sotto il profilo letterario e tematico, puntando di volta in volta l’attenzione anche su personaggi e argo-menti di attualità.

24. Sulle strade di Madre Teresa, di Mario Bertini29. L’arte di non lasciarsi manipolare. Guida pratica, di Isabelle Nazare-Aga36. Etty Hillesum. Un itinerario spirituale. Amsterdam 1941 - Auschwitz 1943, di

Paul Lebeau51. Maddalena. Gesù e la donna che lo amava, di Gordon Thomas56. I santi di tutto l’anno, di Myriam Castelli64. I miracoli eucaristici in Italia, di Raffaele Iaria65. Moby Prince. Un caso ancora aperto, di Enrico Fedrighini67. Storia di Gesù. Tratti di vita e ritratti d’umanità, di Rodolfo Doni69. La Parola che amo. Conversazioni con…, di Cristina Uguccioni70. Gli occhi dell’altro. Il dovere del dialogo ricordando Giovanni Paolo II, di Aldo

Maria Valli71. Delle onde e del mare. L’avventura di un cristiano in dialogo con lo Zen, di

Luciano Mazzocchi72. Piccolo trattato della fede cattolica, di Jacques Perrier73. Santiago. La fuerza del Camino, di Letterio Pomara74. Possessioni diaboliche ed esorcismo. Come riconoscere l’astuto ingannatore, di

Francesco Bamonte75. Lasciarsi amare da Dio. Conversazioni sul Padre nostro con…, di Cristina Uguc-

cioni77. Aspettatemi… sto arrivando! Storia di una bambina veramente speciale e della

sua maestra, di Pasqua Onorino e Miryam Spinazzola78. Bocchescucite. Voci dai Territori Occupati, di Nandino Capovilla e Betta Tusset79. Angeli sulla mia strada. Storie vere, di Enza Paola Cela80. I miei anni in Scientology, di Maria Pia Gardini e Alberto Laggia82. Mio amato profeta. Lettere d’amore di Kahlil Gibran e Mary Haskell, a cura di

Virginia Hilu83. Leggere le tracce. Guide e Scouts d’Europa nella Fraternità internazionale, di Aa.vv.84. Il diavolo esiste, io l’ho incontrato, di Fra Benigno85. Voce che grida dal deserto, di Michel Sabbah86. Alla mia bambina dagli occhi a mandorla. La tenace storia di un’adozione, di

Cristina Rolla88. Gli angeli ribelli. Il mistero del male nell’esperienza di un esorcista, di Francesco

Bamonte89. Testamenti spirituali di donne e uomini illustri, a cura di Lucio Coco

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91. Lasciarsi guardare da Dio. Conversazioni sul Padre nostro con..., di Cristina Uguccioni

92. La speranza non delude, di Luigi Ginami 93. Un cuoricino di nome Chiara. Una storia vera, di Valentina Olivi 95. Ali bruciate. I bambini di Scampia, di Alessandro Pronzato e Davide Cerullo 96. Amare. Storie di madri coraggiose, di Licia Campi Pezzi 97. Essere comunità per fare missione. Storia, spiritualità e attività, della Comunità

Missionaria di Villaregia (con DVD) 99. Madre Maria Teresa dell’Eucarestia. Dalla clausura a una nuova forma di vita

contemplativa, di Sergio Zavoli, Eliana Pasini e Enrico Garlaschelli100. Sentieri per lo spirito. Trekking per tutti nei luoghi della fede, di Gianni Di

Santo e Carlo Finocchietti102. Il coraggio di parlare. Storie di fuoriusciti da Scientology, di Alberto Laggia103. La Chiesa nella società secolarizzata. Proposte pastorali, di Aa.vv.104. Da che palpito viene la predica. Un prete si racconta, di Paolo Tammi e Giam-

piero Guadagni105. Un parroco all’inferno. Abuna Manuel tra le macerie di Gaza, di Nandino Capovilla106. Via crucis in Terra Santa. Dalla croce la pace, di Nandino Capovilla e Betta Tusset107. Pezzi di vita. Sperare è possibile, di Diego Motta108. Non esistono ragazzi cattivi. Esperienze educative di un prete al Beccaria di

Milano, di Claudio Burgio109. La Sindone. Storia di una immagine, di Gian Maria Zaccone110. San Francesco di Sales e la sua lotta contro il diavolo, di Gilles Jeanguenin111. Il cielo non ha frontiere. Storie di confine, di Marco Girardo112. Cristiani a Sarajevo. Intervista di Roberto Morozzo della Rocca, di Vinko Puljic113. Palestina. Lo Stato impossibile?, di Gianluca Mazzini114. Io, madre di mia suocera. Vivere accanto a un malato di Alzheimer, di Monica

Follador115. La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi, di Francesco Bamonte116. Suore. Vent’anni dopo, di Maria Pia Bonanate117. La Chiesa di carta. I vaticanisti raccontano, di Rodolfo Lorenzoni e Ferdinando

Tarsitani118. Profondo come il mare. Io e i miei amici disabili, di Myriam Altamore119. Francesco e la chiave del suo mondo. Autismo e musicoterapia, di Franca Bianchi

e Antonia D’Arcangelo120. Nati altrove. Storie di adozioni internazionali, di Ambra Enrico, Barbara Ganz

ed Elena Volponi121. Come pietra solcata dal vento. Diario di un’anima, di Cecilia Poli122. Quando il silenzio parla. La vita dei Certosini, di Tim Peeters123. Guarire le ferite dell’anima con san Francesco di Sales, di Gilles Jeanguenin124. Il buttafuori di Dio. Una storia vera, di John Pridmore e Greg Watts125. La speranza non fa rumore. Storie speciali di persone normali, di Chiara Bertoglio126. Da Cristo al Guru andata e ritorno. L’esperienza di un cercatore di Dio, di

P. Joseph-Marie Verlinde127. Fratelli d’Italia. I grandi personaggi del Risorgimento, la musica e l’unità, di

Adriano Bassi128. La penisola proibita. Esperienza al Monte Athos, di Alain Durel

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129. Io cristiano come voi, di Gino Rigoldi130. Osare la missione. Spiritualità e profezia in padre Francesco Pianzola, di Enrico

Masseroni131. Quella volta un angelo. Incontri che cambiano la vita, a cura di Patrizia Ruscio132. Una speranza per l’Italia. Dal Sud una proposta per educare alla vita buona del

Vangelo, di Antonio Staglianò134. I rom di via Rubattino. Una scuola di solidarietà, a cura di Elisa Giunipero e

Flaviana Robbiati135. La camera vuota. Riflessi di una vita interrotta, di Maria Elena Sacchini136. Un’anima per l’Europa. Colloqui su Dio, ateismo e dintorni, di Lorenzo Fazzini137. Oltre le mura del tempio. Cristiani tra obbedienza e profezia. Conversazione con

Aldo Maria Valli, di Bartolomeo Sorge138. La meraviglia di un sorriso. Il mio primo anno da papà, di Roberto Allegri139. Un gancio in mezzo al cielo, di Giulia Gabrieli140. Gesù. Il Messia della pace, di Alberto Vitali142. Ernesto Balducci. La parola di Dio nella storia, di Rosario Giuè143. Voglia di normalità. Finestre di resistenza nonviolenta palestinese, di Nandino

Capovilla e Betta Tusset144. Sul palmo della tua mano. Storie di speranza e miracoli d’amore, di Gianni Mattia145. Unmilioneottocentomila passi. Io, il mio bambino e il Cammino di Santiago, di

Elisabetta Orlandi146. « Mi basta che tu mi vuoi bene ». Il mio viaggio con i Rom, di Vincenzo De Florio,

a cura di Alba Monti147. Viva di nuovo. Come sono guarita dall’anoressia, di Clara Brunello148. Più forte della violenza, di Marie Deliesse149. Nate invisibili. Voci emerse dal silenzio, di Laura Badaracchi150. La mia ’ndrangheta, di Rosy Canale e Emanuela Zuccalà151. La danza delle ombre. Con Mohammed nel mondo degli ultimi, di Marina Scardavi152. Quel poco di fede che mi porto dentro. Il sacerdote e lo scrittore. Pagine scelte, a

cura di Laura Bosio e Bruno Nacci154. Un Papa a Cipro. Viaggio nella cultura e nella storia di un Paese, di George

Poulides155. Parole in libertà. Diario semiserio della madre di un disabile, di Laura Previdi156. Credere sperare amare con san Francesco di Sales, di Gilles Jeanguenin157. Lettere all’anima. Pensieri vaganti e disordinati su Dio, sul vivere e sul morire,

di Alba Marcoli159. Primavera araba. Dalle rivolte a un nuovo patto nazionale, a cura di Vittorio

Ianari160. Frammenti di infinito. Pensieri, riflessioni, ricordi. Trascritti da Paola Vivarelli,

a cura di Paola Vivarelli161. Riscatto, di Melo Freni162. Tenacemente donne, di Alessandra Buzzetti e Cristiana Caricato163. Non mi rimaneva che pregare e piangere. Donne cristiane in Pakistan, di Daniel

Gerber164. Come un’oasi nel deserto. Piccoli sorsi di speranza, di Luciagnese Cedrone166. Il violinista di Schindler. Storia di un’amicizia, di Angela Krumpen 167. Requiem per un giovane soldato. Montecassino 1944, di Reneé Bonneau

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168. A Medjugorie Dio ha parlato al mio cuore. Storia di una conversione, di Angela Grignani Scainelli

169. Storie da Lourdes. Incontri di speranza, di Francesco Durante170. Appassionata. Incontro con il soprano Daniela Dessì, di Mario Dal Bello171. Nasser, da clandestino a cittadino, di Luciano Zanardini172. Al di là del cielo. Una storia straordinaria di amicizia, di Gianni Baini e Luigi

Falco173. Parole dal cuore. Lettera alla mia sposa, di Vincenzo Testa174. Cari libri. La lettura condivisa come laboratorio di umanità, di Monique Pisto-

lato

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Monique Pistolato vive e lavora a Vene-zia. Scrittrice, educatrice-animatrice con una formazione in psicologia sociale dei gruppi, è una convinta promotrice della « lettura per piacere » e dei suoi poteri benefici.

Ha esordito al premio Emilio Salgari nel 1997 e ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali per i suoi racconti. Diversi testi sono diventati allestimenti per il teatro.

Tra le sue ultime pubblicazioni: Un tempo necessario (2007), Venezia. Guida alla città invisibile. Dieci itinerari insoliti e curiosi per calli e canali (2010), La carta non è impaziente. Lettura e scrittura: piccole forme di eternità (2012).

« La lettura è certo un lievito per ogni esistenza con risultati diversi a seconda degli ingredienti celati con cui si mescola.

In questo lavoro d’impasto – tra letture e sto-rie – sono stata chiamata ad avviare dei gruppi che condividono la stessa passione.

Dopo anni di esperienze, ho sentito la necessità di affidare alla carta riflessioni e strumenti su questi potenti laboratori umani. Luoghi che per nascere necessitano di due condizioni primarie: un affetto autentico per la lettura e il desiderio di incontrare “un altro”, senza pregiudizi, a partire dal protagonista di un romanzo o dalle tavole di un fumetto scartando le armature mentali.

Uscire dal proprio ruolo sociale, dal rapporto solitario e intimo con la lettura per il desiderio di un confronto, implica un lavoro emotivo che bisogna essere disposti a fare... Vi racconto il mio “come” senza pretesa di assoluto ».

Monique Pistolato

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Il libro nasce da esperienze di grup-pi di lettori appassionati che decidono di intraprendere un percorso di condi-visione degli effetti della lettura. I libri, attraversati da emozioni, prendono forme, paesaggi, odori.

L’autrice, grazie alla sua capacità di animare le pagine, è stata invitata in diversi contesti: biblioteche, asso-ciazioni, parrocchie, per dare vita a piccole comunità, sperimentando un « metodo di lavoro » che racconta nella prima parte del libro: far incontrare persone che, a partire dalle proprie rubriche affettive di titoli, possono condividere i sentimenti della lettura solitaria rimettendo in circolo pensieri, emozioni, idee, in uno spazio pubblico.

Ma quali sono le condizioni ne-cessarie, affinché ogni gruppo possa costruire la propria « astronave » per poi organizzare insoliti viaggi con qualcuno con cui spartire una rotta? Nella seconda parte del libro, l’autrice espone un possibile sentiero tracciato dal pensare, fare, raccogliere le espe-rienze, corredato di « schede operative » che aiutano coloro che desiderano arruolare o condurre gruppi di lettori « per piacere », e quindi socializzare, attraverso la convivialità dell’esperienza della lettura.

D 11,00

Illustrazione di copertina: © npine

MONIQUE PISTOL ATO

La lettura condivisa come laboratorio

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