capitolo 3 le trasformazioni chimiche della materia …. 3 - le... · cosa intendiamo per...

35
LE TRASFORMAZIONI CHIMICHE DELLA MATERIA La teoria particellare un po' più da vicino Capitolo 3 N.B I concetti proposti sulle slide, in linea di massima seguono l’ordine e i contenuti del libro, ma!!!! Ci possono essere delle variazioni Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 1

Upload: buidung

Post on 15-Feb-2019

216 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

LE TRASFORMAZIONI CHIMICHE DELLA MATERIA La teoria particellare un po' più da vicino

Capitolo 3

N.B I concetti proposti sulle slide, in linea di massima seguono l’ordine e i contenuti del libro, ma!!!!

Ci possono essere delle variazioni

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 1

GLI OBIETTIVI PER PARAGRAFO

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 2

Cosa sono gli obiettivi del paragrafo ? Sono i concetti che bisogna essere capaci di esprimere a voce, attraverso rappresentazioni scritte alla lavagna (disegni, grafici, equazioni, schemi ecc.), senza l’ausilio visivo di appunti, schemi o libri.

1.Qual è la differenza tra una trasformazione fisica e una chimica?

Trasformazione fisica: le sostanze modificano il loro stato di aggregazione (solido, liquido, gassoso) ma non cambiano le proprietà chimico-fisiche. Trasformazione chimica: le sostanze cambiano le loro proprietà chimico-fisiche.

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 3

Proprietà chimiche: sono proprietà che si manifestano quando una sostanza interagisce con un’altra sostanza (le scopriremo in seguito)

Proprietà fisiche: -Stato fisico ( solido, liquido, gas) -Colore -Sapore -Densità -Temperatura di fusione -Temperatura di ebollizione

COSA INTENDIAMO PER PROPRIETÀ CHIMICHE E FISICHE ?

Quando si verifica una trasformazione chimica?

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 4

Una trasformazione chimica è un processo che avviene in seguito a una reazione chimica, tra sostanze dette REAGENTI da cui si formano nuove sostanze dette PRODOTTI con proprietà chimico-fisiche differenti dai reagenti. IN UNA REAZIONE CHIMICA QUALI SONO I REAGENTI E QUALI SONO I PRODOTTI?

In realtà attraverso i nostri organi di senso non possiamo determinare con certezza se una trasformazione è chimica o fisica. Per farlo è necessaria un’analisi chimica.

Quali fenomeni possono produrre le reazioni chimiche?

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 5

• formazione di bollicine;

• variazione di colore;

• formazione o scomparsa di un solido;

• liberazione di prodotti gassosi profumati o maleodoranti;

• riscaldamento o raffreddamento del recipiente in cui avviene la reazione.

Lasciando un pezzo di ferro all’aria questo si arrugginisce, si trasforma cioè in ossido di ferro. A livello molecolare, gli atomi di ferro interagiscono con le molecole di ossigeno atmosferico per formare una nuova sostanza, l’ossido di ferro, le cui proprietà hanno poco in comune con entrambi gli elementi da cui si è formata.

Esempi di trasformazioni fisiche e chimiche

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 6

Obiettivi paragrafo 1

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 7

1.Qual è la differenza tra una trasformazione fisica ed una chimica?

2. Cosa intendiamo per proprietà chimiche e fisiche ?

3.Quando si verifica una trasformazione chimica?

4. In una reazione chimica quali sono i reagenti e quali sono i

prodotti?

Esercizi per casa, dal libro: p. 56 da numero 1 a 4.

2.QUAL È LA DIFFERENZA TRA UN ELEMENTO E UN COMPOSTO?

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 8

Gli elementi (atomi) non possono essere scomposti in sostanze più semplici. Questo significa che non posso scindere l’atomo di ossigeno o idrogeno in parti più piccole. I composti (molecole) possono essere scomposte negli atomi che le compongono. Ad esempio l’acqua può essere scomposta in due atomi di idrogeno e uno di ossigeno.

Atomo (elemento)

Molecola di acqua (composto, sostanza)

Abbiamo già sentito parlare del termine sostanza?

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 9

Una sostanza può essere costituita da atomi uguali, ovvero dallo stesso elemento chimico (ad esempio O2, O3, Au) o da atomi differenti (ad esempio H2O, CO2, NaCl). In questo caso si parla di COMPOSTO CHIMICO.

N.B sostanza e sostanza pura sono sinonimi

Atomo (elemento)

Molecola (composto, sostanza)

Ricapitolando

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 10

Cosa sono le miscele ? È un insieme di due o più sostanze, le quali possono essere separate attraverso metodi fisici. Perché?

I mattoni dell’universo in una tabella: gli elementi della tavola periodica

11

Gli elementi sulle tavole periodiche più aggiornate sono 118, di cui 96 sono stati rinvenuti sulla Terra mentre i restanti 22 sono stati ottenuti artificialmente. Gli elementi vengono rappresentati sulla tavola periodica da una o più lettere. Ogni atomo ha delle caratteristiche chimico-fisiche specifiche

Che dimensioni hanno atomi e molecole?

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 12

Per avere un'idea della dimensione di un atomo, può essere utile confrontare tale dimensione con la dimensione di oggetti più grandi, ad esempio: •il diametro di un capello umano corrisponde a circa un milione di atomi di carbonio disposti in fila; •una goccia d'acqua contiene 2 × 1021 atomi di ossigeno e 4 × 1021 atomi di idrogeno;

Ogni elemento chimico (atomo) possiede delle proprietà chimico-fisiche specifiche (peso, densità, temperatura di fusione, temperatura di ebollizione, stato fisico) che possiamo trovare sulla tavola periodica. Anche ogni molecola ha caratteristiche chimico-fisiche specifiche, ma non esiste una tavola periodica delle molecole.

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 13

Obiettivi paragrafo 2

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 14

1-Qual è la differenza tra un elemento e un composto? 2-Dove troviamo rappresentati gli elementi e le loro caratteristiche chimico-fisiche? 3-Cosa sono le miscele ? Esercizi per casa, da libro: p. 56 da numero 5 a 12

3. JOHN DALTON (1803): LA TEORIA ATOMICA

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 15

Nel 1803, John Dalton (1766-1844) formulò una teoria che spiegava molte delle proprietà della materia. La teoria di Dalton si fondava su i seguenti punti: 1-La materia è costituita da particelle piccolissime indivisibili dette atomi 2-Un composto è costituito da due o più atomi differenti. 3-Gli atomi sono indivisibili, pertanto in una reazione chimica non cambiano la massa. In altre parole non possono essere né creati né distrutti, varia semplicemente il modo con cui si legano tra loro.

Obiettivi capitolo 3

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 16

1- Quali sono i punti principali della teoria di John Dalton ? Esercizi per casa, da libro: p. 56 numero 10

4.COME POSSONO ESSERE RAPPRESENTATE LE MOLECOLE ? Modelli molecolari e formule chimiche

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 17

Modello molecolare a sfere e bastoncini

Modello molecolare a calotta

Come si leggono le formule chimiche ?

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 18

Obiettivi paragrafo 4

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 19

1-Come possono essere rappresentate le molecole ? 2-Come si leggono le formule chimiche ? Esercizi per casa, da libro: p. 57 da numero 14 a 22.

5.LE REAZIONI CHIMICHE E LA TEORIA ATOMICA

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 20

a)La legge di conservazione della massa (Lavoisier)

b)Legge della composizione costante (Prust)

c)La legge delle proporzioni multiple (Dalton)

Le reazioni chimiche, obbediscono a leggi ben precise note come leggi ponderali, (cioè relative al peso delle sostanze), che sono considerate i pilastri fondamentali della chimica. Queste sono:

a)La legge di conservazione della massa

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 21

Antoine Lavoisier (1743-1794) Considerato uno dei padri della chimica moderna.

La legge di Lavoisier nota anche come legge di conservazione della

massa(1789) afferma che nel corso di una reazione chimica la

somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse

dei prodotti. In altre parole, nulla si crea, nulla si distrugge ma

tutto si trasforma.

a)La legge di conservazione della massa

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 22

b) Legge della composizione costante (Proust)

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 23

La legge di Proust (1799) detta anche legge delle proporzioni definite afferma, che in un composto chimico gli elementi che lo costituiscono sono sempre presenti in rapporti in massa costanti e definiti. Spiegazione della legge di Proust: se si vuole preparare in laboratorio del solfuro di ferro (pirite), occorre fare reagire ferro e zolfo nel rapporto di 1 g di ferro per 0,57 g di zolfo. Quindi il RAPPORTO DI COMBINAZIONE tra ferro e zolfo è 1 : 0,57. Come si può notare dall’immagine se non viene rispettato questo rapporto, l’elemento in eccesso rimane in parte non combinato.

b) Legge della composizione costante (Proust)

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 24

Reazione tra ferro e zolfo a livello particellare.

Percentuale in massa di un elemento in un composto =

Rapporto di combinazione

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 25

Esercizi «rapporto di combinazione»

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 26

1-Un composto di azoto e l'ossigeno del peso di 100g è costituito da 46,67% di azoto e 53,33% di ossigeno. Calcola il rapporto di combinazione tra le masse di azoto e ossigeno in tale composto. 2-Se 27g di acqua hanno dato all’analisi 3,0g di idrogeno e 24,0g di ossigeno, qual è la composizione percentuale di ciascun elemento nell’acqua. 3-Il rapporto di combinazione tra le masse di magnesio e ossigeno nella formazione di ossido di magnesio è (Mg)0,36:(O)0,24g. Conoscendo quindi il rapporto di combinazione dell’ossido di magnesio calcola quanto magnesio si combina con 0,85g .

Le proporzioni sono essenziali per la chimica

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 27

c) La legge delle proporzioni multiple

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 28

Essa enuncia: quando due elementi si combinano in modi diversi per formare diversi composti, posta fissa la quantità di uno dei due elementi, la quantità dell'altro elemento necessaria a reagire per formare un diverso composto, risulterà essere un multiplo o sottomultiplo di se stessa, in rapporti esprimibili con numeri piccoli ed interi.

c) La legge delle proporzioni multiple

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 29

La legge delle proporzioni multiple può anche essere espressa in questo modo: gli elementi di un composto reagiscono tra di loro secondo rapporti ben definiti che possono essere espressi secondo numeri interi piccoli.

Obiettivi paragrafo 5

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 30

1-Cosa dice la legge di Lavoisier? 2-Cosa dice la legge di Lavoisier riguardo le reazioni chimiche? 3-Cosa dice la legge di Proust ? 4-Cosa si intende, quindi fare un esempio del significato di rapporto di combinazione. 5-Quale concetto esprime la legge delle proporzioni multiple per quanto riguarda gli elementi di un composto?

Esercizi per casa, da libro: p.57 e 58 da numero 23 a 30.

6. LEGGE DEI VOLUMI DI COMBINAZIONE (Gay-Lussac)

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 31

Gay-Lussac (1778-1850) studiando le reazioni chimiche tra sostanze allo stato gassoso (alle stesse condizioni di temperatura e pressione) trovo che: in una reazione chimica i volumi dei gas che si combinano e quelli che si formano, sono esprimibili attraverso numeri interi piccoli.

In pratica ha lo stesso significato della legge delle proporzioni multiple

Obiettivi paragrafo 6

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 32

1-Cosa espone la legge dei volumi di combinazione di Gay-Lussac? Esercizi per casa, da libro: p 58 da numero 31 a 32

7. LEGGE DI AVOGADRO

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 33

Nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, volumi uguali di gas diversi contengono lo stesso numero di molecole. Con la sua legge, Avogadro afferma che il volume di un gas dipende solo dal numero di molecole presenti e non dalle dimensioni e dal tipo di molecole. Come possiamo spiegare questo fenomeno ? Come abbiamo già studiato le particelle dello stato gassoso sono distanti fra loro. Se misuriamo le dimensioni delle particelle e le distanze che ci sono tra le particelle, ci renderemo conto che le molecole sono molto piccole rispetto alle distanze che le separano.

Risvolto pratico della legge di Avogadro

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 34

Nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, volumi uguali di gas diversi contengono lo stesso numero di molecole.

Obiettivi paragrafo 7

Prof. Vincenzo Leo - Chimica - ITA Emilio Sereni 35

1-Cosa dice la legge di Avogadro? 2-Come possiamo spiegare a livello particellare la legge di Avogadro? Esercizi per casa, da libro: p. 58 numero 34