"cani, gatti e dintorni"
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Libro creato dagli alunni della classe 5^A della Scuola Primaria "G:Pascoli" di Novi LigureTRANSCRIPT
Anno Scolastico 2008/2009
1° Circolo di Novi Ligure ~ Scuola Primaria “Pascoli”
Classe 5^ A
“Cani, gatti e dintorni”
PROGETTO DI ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA
“ Cani, gatti e dintorni”
OBIETTIVI:
Il progetto è rivolto ai bambini della Scuola Primaria. Il progetto prevede delle
variazioni a seconda delle fasce di età:
Bambini di 6 anni di età: in questa fascia di età il bambino tende a proiettare se
stesso sull’animale e ad antropomorfizzarlo: non riesce ancora a capire i bisogni
dell’animale e soprattutto le sue reazioni.
Se instaura un corretto rapporto con l’animale, è in questo periodo che imparerà a
esprimere le proprie pulsioni.
L’obiettivo del progetto sarà quindi rivolto ad avvicinare il bambino all’animale, più
attraverso il gioco che tramite nozioni teoriche.
Bambini di età dai 7 ai 10 anni:
in questa fascia di età il bambino vede l’animale come membro del suo gruppo
familiare e inizia a capire la diversità dell’animale e i suoi bisogni: passa dal
proiettare se stesso sull’animale ad osservare l’animale.
La lezione prevede un’ attenzione maggiore alle nozioni teoriche-pratiche rispetto al
gioco.
Il bambino inoltre riesce a capire le caratteristiche peculiari degli animali.
Prevale l’aspetto esplorativo e c’è il rischio di maltrattamento.
Il bambino è incuriosito dalle relazioni tra le varie specie animali.
Può nascere un interesse a dissezionare alcuni animali.
REALIZZAZIONE:
Il progetto prevede la partecipazione degli insegnanti di classe e di un operatore.
I lezione: gli animali del mondo.
Quali animali conosci? Quali animali vivono vicino a te? Quali i loro bisogni? Quali
le proprietà in comune? Quali le differenze? A sangue caldo o freddo?
Le diverse forme del corpo e lo stile di vita. Differenza tra animali domestici e
selvatici.
II lezione: il cane.
Il cane è il miglior amico dell’uomo? Perché? Quali razze di cani conoscete? Il cane
aiuta l’uomo in qualche modo?
I mestieri del cane.
III lezione: cane, nascita e sviluppo.
Il cucciolo: caratteristiche alla nascita e bisogni.
Il cane animale sociale.
Cane si diventa non si nasce.
Il premio.
La punizione.
IV lezione: i sensi del cane.
La percezione.
La comunicazione.
La motivazione.
In che modo interagire con il cane?
V lezione: gatto, nascita e sviluppo.
Il gattino, caratteristiche alla nascita e bisogni
Il gatto animale solista
Gatto non si nasce...si diventa
Il premio
La punizione
VI lezione: i sensi del gatto.
La percezione
La comunicazione
La motivazione
In che modo interagire con il gatto?
Bibliografia:
“L’dentita’ del cane”: R.Marchesini -Alberto Perdisa Editore-Bologna
“Canone di Zooantropologia Applicata” : R.Marchesini – Alberto Perdisa Editore-
Bologna
“L’educazione del gatto” Joel Dehasse – Alberto Perdisa Editore-Bologna
“A lezione dal mondo animale” R. MarchesiniAlberto Perdisa Editore –Bologna
“Patologia Comportamentale del cane” P.Pageat – Point Veterinarie Italie-
“Medicina Comportamentale del Cane e del Gatto” R.Col angeli- S.Giussani –
Paletto Editore-
“Dal canile a casa vostra” : L.Notari-Edizione Calderoni de Il Sole 24 ore”
“Atti Corso Avanzato di Zooantropologia Applicata alla Didattica SISCA 2002
“Lezioni Master Universitario di Patologia Comportamentale del Cane e del Gatto
2005”
Dedichiamo questo nostro libro al Dr. Giorgio che con pazienza e passione ci ha
accompagnato nel mondo a quattro zampe.
Noi bambini della classe V A e V B abbiamo deciso di dedicarci allo
studio degli animali, perché, a noi, basta parlare di un cane o di un gatto e
subito si illumina il sorriso sulle nostre labbra.
In questo percorso siamo stati guidati dal Dottor Giorgio, un medico
veterinario che ci ha fatto entrare nel “mondo a quattro zampe”.
Inizialmente l’argomento era semplice, poi è diventato gradualmente
sempre più complesso.
Abbiamo parlato addirittura dell’anatomia, cioè delle parti del corpo
dell’animale, della fisiologia, cioè del loro funzionamento e del
comportamento del cane e del gatto in particolare in rapporto con l’uomo.
Abbiamo anche imparato che gli animali devono essere rispettati…tenere
un cane o un gatto è impegnativo: non sono un oggetto con cui giocare e
basta; sono animali con abitudini e necessità che devono essere sempre
tenute in considerazione.
E adesso...noi cercheremo di far entrare anche voi in questo splendido ed
interessantissimo “mondo a quattro zampe”.
Il progetto “Cani, gatti e dintorni” ci ha tenuto impegnati per cinque anni, cioè per
tutto il ciclo della Scuola Primaria.
E’ stato un progetto interdisciplinare: infatti abbiamo trattato l’argomento
nell’ambito linguistico, nell’ambito scientifico e nell’ambito storico.
Interessanti e coinvolgenti sono stati gli approfondimenti trattati in lingua inglese;
sono state fatte traduzioni dall’Inglese all’Italiano mediante l’uso del dizionario e
traendo informazioni dalle nostre conoscenze acquisite in L2.
Il tutto è stato completato da divertenti momenti di drammatizzazione delle situazioni
proposte.
La drammatizzazione infatti si è resa necessaria per una completa comprensione
dell’argomento vista talvolta la difficoltà del percorso di passaggio dalla lingua
inglese alla lingua italiana.
Inoltre abbiamo creato immagini e prodotto storie realistiche e fantastiche
sull’argomento.
Questo percorso ha richiesto l’utilizzo dei mezzi informatici e talvolta dell’uso della
rete come mezzo di ricerca.
Autori vari:
Allievi Riccardo
Artioli Tommaso
Carrella Biagio
Cavanna Giulia
Costante Martina
Demicheli Luca
Giraudo Martina
Lanati Silvia
Longone Sabrina
Moreti Giulia
Muhametay Franko
Palenzona Federico
Pasquali Christian
Picchio Niccolò
Porta Silvia
Repetto Monica
Repetto Virginia
Ricotti Martina
Russo Matteo
Stagnetta Federico
Tatti Antonio
Trivellato Ginevra Emma
Mi presento “Sono Blue”!!!
Ciao! Sono Blue, sono un simpatico e buffo cagnolino tutto blu!!!
Vi sembrerà un po’ strano questo colore, ma sono nato così e vi confesso che…mi
piaccio tantissimo!!!
Molti bambini però mi considerano una specie di morbido pupazzo di pelo… Mi
coccolano quando e come vogliono, mi stropicciano, mi spiegazzano…e si lamentano
poi se io do qualche segno di insofferenza!
Altri invece mi credono una specie di moderno lupo cattivo… Mi evitano, mi
temono, qualcuno addirittura scappa urlando e correndo per mettersi in salvo!
Ma forse chi ha paura di me non mi conosce e non è abituato a vivere con un
animale…
Vi devo però confidare una cosa molto importante: “I cani che fanno male,
aggrediscono e mordono esistono!!!”… Bisogna quindi essere sempre prudenti…
Io invece sono soltanto un cane con le mie abitudini, con i miei gusti, con il mio
carattere, con la mia indole, con i miei difetti, ma soprattutto con il diritto di essere
rispettato in quanto cane!
Spero che questo viaggio nel mio mondo a quattro zampe e questo breve percorso di
studio ci aiuti a conoscerci meglio…
Insieme forse ci potremmo divertire e potremmo farci buona compagnia… Qualche
volta magari dovremo sopportare i nostri reciproci difetti…ma così è la vita…
In fondo voi uomini e noi cani siamo destinati a vivere insieme…
E allora perché non diventare buoni amici???
Blue
* Alcune immagini sono tratte dal testo utilizzato: “The Blue Dog Parent Guide and CD”
BREVE INTRODUZIONE ALLA STORIA DI “BLUE”
(DOMANDE GUIDA ALL'APPROFONDIMENTO DELL'ARGOMENTO)
What about our dog? Che cosa sappiamo del nostro cane?
How to prevent difficult situations? Come possiamo prevenire situazioni difficili?
La storia della pulce - Sara sulla spiaggia
Sara sta costruendo un castello sulla sabbia. Blue è interessato e viene a vedere cosa
sta facendo. Si siede di fianco alla buca e Sara inizia ad accarezzarlo. Inizialmente è
contento di essere toccato e chiude gli occhi con piacere. Ma improvvisamente il
cane inizia a ringhiare. Sara non bada ai brontolii e continua ad accarezzare Blue
dolcemente… finché “oh cielo!” Blue si gira verso di lei, abbaia e cerca di
morsicarla! Adesso Sara ha capito e smette di accarezzare Blue.
La storia della pulce - Simon e il suo coniglio lilla
Simon sta montando sul suo camion giocattolo, portando Fluffy il coniglio lilla sotto
il suo braccio. Blue si sta divertendo rincorrendo Simon e provando a prendere il
coniglio. Alla fine Blue si dà da fare per acchiappare e tenere l’orecchio di Fluffy e
non lo lascerà andare. Simon si arrabbia e gli dà uno schiaffo sulla testa. “Oh mamma
mia” Blue immediatamente ringhia e fa uno scatto verso la mano di Simon. Simon
adesso si spaventa e se ne va via velocemente.
La storia della pulce - Sara nel giardino
Sara è coricata su una coperta e sta disegnando nel suo libro da colorare mentre Blue
sta correndo nel giardino. Quando Blue corre vicino a lei Sara tira fuori la sua mano
per toccarlo. Blue comunque non si ferma e continua a correre tutto intorno. Sara
solleva la coperta e inizia a seguirlo, ma Blue non è contento di essere seguito e si
nasconde sotto il tavolo del giardino. Sara non è consapevole delle intenzioni di Blue
in questo momento e vuole avvicinarsi a lui. Oh… Blue si gira e ringhia a Sara.
La storia del bagno - Sara e il suo libro preferito
Blue sta placidamente russando sul divano. Sara entra nel soggiorno con l’intenzione
di leggere il suo libro illustrato preferito. “Oh, pensa… Blue è coricato proprio dove
voglio sedermi”. Sara si avvicina a Blue, lascia cadere il suo libro sul pavimento ed
inizia a spingere il cane via dal divano.
Quando Blue sente Sara che lo spinge, è confuso ed inizia a ringhiare. Sara non
capisce i segni di protesta di Blue e continua a spingere. Poi… “Oh”… Blue mostra i
suoi denti a Sara e lei si spaventa e smette di spingere via Blue dal divano.
La storia del bagno - Simon e il cibo di Blue
Simon sta giocando in cucina. Vuole fare il cane e gattona sulle mani e sulle
ginocchia. Questo è un grande divertimento. Quando raggiunge la ciotola del cibo di
Blue, Simon pensa, “Dovrei assaggiare queste palline marroni?”… Simon si lecca le
labbra in anticipo e si allunga verso la ciotola del cibo di Blue. Ma Blue sta
guardando verso Simon. E’ turbato e mostra i suoi denti come se dicesse: “Vai
lontano dal mio cibo, piccolo amico!”
La storia del bagno - Simon e il suo gelato alla fragola
Simon sta gustando il suo gelato alla fragola. E’ fantastico. Blue è interessato e
piagnucola come se dicesse, “Ei Simon, dammi un po’ di gelato”. Simon tiene il suo
gelato e così Blue salta e prova a prenderselo. Simon si arrabbia e solleva le sue mani
in aria per tenere il suo gelato lontano da lui. Ma Blue è troppo forte e saltando in alto
graffia la faccia di Simon e il gelato cade sul pavimento. Blue lecca il gelato e Simon
inizia a piangere.
La storia del bagno – La cuccia di Blue dentro casa (al coperto)
Blue e’accucciato (sdraiato) nella sua cuccia, aspettando il suo bagno settimanale.
Si sente un po’ansioso all’idea di essere lavato e così abbaia (lamentandosi): “bau …
bau!”
Sara arriva e vede il suo amico Blue.
“Oh…” pensa, “mi piacerebbe accarezzare Blue attraverso l’entrata della cuccia.
Penso che gli piacerebbe molto.”
Così Sara si avvicina alla cuccia e mette la sua mano sulla testa di Blue.
Blue si infastidisce e ringhia. O mamma mia! Sara non sembra capire che Blue ha
bisogno di essere lasciato solo e si rannicchia ancora di più nella cuccia. Blue fa un
salto verso la chioma di Sara.
La storia dell’orsetto - L’osso preferito di blue.
Blu corre dentro il soggiorno con l'orsetto di Sara in bocca. Quando vede il suo osso
preferito sul tappeto lancia l' orsetto sotto la credenza e inizia a masticare il suo osso
gustoso. Sara sta cercando il suo orsetto e vede Blue che sta masticando il suo osso.
Tira fuori la mano (allunga) e vuole accarezzare Blue. Ma a quel punto ... oh! ... Blue
ringhia e mostra i denti , come per dire : “Allontanati dal mio osso.”
La storia dell’orsetto - Blue prende il coniglio lilla.
Blue ha trovato Fluffy, il coniglio lilla sul pavimento. Lo prende in bocca e salta sul
divano. Mentre Simon sta cercando il suo coniglio vede Blue che lo sta rosicchiando.
Allunga la mano e la tende verso il coniglio. Blue mostra i denti come se dicesse:
”Lasciami stare, questo ADESSO è il mio coniglio”.
La storia dell’orsetto - Blue sta dormendo nella sua cesta
Blue sta pacificamente dormendo nella sua cesta. Sara vuole dire buona notte a Blue
e si avvicina per baciarlo gentilmente.
Blue apre gli occhi e vede Sara che si sta chinando sopra la sua testa. Blue sembra
spaventato e ringhia. Sara non capisce il messaggio e bacia Blue di nuovo. Oh
cielo!… adesso Blue mostra i denti e Sara va via piangendo.
La storia dell’orsetto - Simon rincorre Blue.
Simon sta giocando sul tappeto quando Blue viene (si avvicina) per sedersi vicino a
lui. Simon inizia a coccolare Blue e per un momento Blue è contento.
Poi, all’improvviso Blue decide che vuole giocare da solo, Simon sembra triste
poiché era contento di accarezzare Blue e non riesce a capire perché Blue se ne sia
andato via.
Così Simon inizia a rincorrerlo dappertutto. Inizialmente a Blue piace essere rincorso,
ma alla fine decide che ne ha avuto abbastanza.
Si ferma e mostra i denti a Simon come se dicesse: ”Lasciami solo Simon”.
La storia del pesce giallo - Blue sta mangiando.
Blue ha un nuovo regalo, un pesce giocattolo giallo che fa un rumore stridulo! È
orgoglioso di questo nuovo giocattolo e va in cucina con il pesce in bocca. Poi lo
lascia cadere e inizia a mangiare dalla sua scodella.
Simon si avvicina e si siede vicino a Blue. Lo accarezza gentilmente sulla schiena.
Poi all’improvviso…O cielo!
Blue si gira verso Simon mostrando i denti e tentando di mordere come per dire:
”Non voglio essere accarezzato quando mangio”.
La storia del pesce giallo - Sara rincorre Blue.
Blue sta correndo tutt’intorno con il suo pesce giallo, mentre Sara sta giocando con il
suo puzzle sul pavimento. Quando Sara vede Blue correre tutt’intorno, lasca il suo
puzzle e inizia un nuovo eccitante gioco, strisciando all’inseguimento. Poi,
all’improvviso, Blue si ferma e si gira. Oh cielo… adesso Blue mostra i suoi denti.
Sara si ferma sorpresa e va via piangendo.
La storia del pesce giallo - Blue ruba il telecomando
Blue va nel soggiorno portando il pesce giallo in bocca, mentre Simon si siede sul
divano, guardando il suo programma televisivo preferito.
Poi all’improvviso, Blue vede un nuovo gioco interessante sul divano, il
telecomando.
Blue lascia cadere il suo pesce, ruba il telecomando e il programma televisivo
cambia. Simon si arrabbia, salta giù dal divano e si avvicina a Blue per riprendere
l’oggetto rubato. Simon tira e tira, ma Blue non vuole restituirlo e ringhia.
Adesso Simon si arrabbia e corre via in lacrime.
La storia del pesce giallo - Blue seppellisce il suo pesce giallo
Blu sta camminando in giardino e (calpesta) va nell’aiuola.
Vuole seppellire il suo pesce giocattolo così lo lascia cadere e inizia a scavare una
buca. Una volta che la buca è abbastanza grande, vi lascia cadere dentro il giocattolo,
lo copre e orgogliosamente ci si siede sopra. Quando Sara entra nel giardino, non
ha idea che Blue sta nascondendo il suo prezioso giocattolo, così gli si avvicina per
salutarlo e per accarezzarlo. Poi, quando Sara gli va più vicino Blu mostra tutti i
suoi denti e ringhia, come per dire : “Va via Sara “. Sara va via piangendo.
Fufi dorme nella cuccia
Un giorno di primavera, Fufi stava dormendo nella sua cuccia. Era una cuccia molto
comoda e molto bella… decorata con dei disegni a forma d’osso.Ad un certo punto,
Silvia e Sabrina erano andate ad accarezzarlo sulla schiena.
Lui stava dormendo e quindi si era infastidito molto… si era svegliato e aveva
iniziato così a rincorrerle… alla fine era riuscito quasi a morsicarle … poi si era
riavviato verso la cuccia e aveva ricominciato a dormire.
Le due bambine non volevano arrendersi al fatto che il cagnolino non volesse essere
disturbato e per questo avevano chiamato Giulia ed Elisa, due amiche, in loro aiuto;
tutte e quattro erano andate ad accarezzare Fufi sulla pancia.
Lui aveva reagito malissimo ed aveva iniziato a ringhiare contro le quattro bambine.
Loro però continuavano ad accarezzarlo per fargli capire che gli volevano bene!
Fufi però credeva volessero svegliarlo per infastidirlo…
Le bambine si erano allontanate proprio prima che Fufi morsicasse loro una mano.
Finalmente Fufi capì che non volevano disturbarlo e” fece pace” con le quattro
bambine rompiscatole.
Questo racconto ci insegna che i cani, quando dormono, non devono essere
disturbati anche se i loro padroni vogliono solo accarezzarli gentilmente.
Pongo il golosone
In un giorno d'estate, mentre Pongo mangiava, Silvia e Martina giocavano sull'erba
ricoperta di rugiada.
Le due ragazze, dopo aver giocato, decisero di andare a comprare un regalo a Pongo;
lui era così occupato a mangiare, che non si era accorto di niente, neanche che le due
padroncine si erano allontanate.
Arrivate al supermercato, Silvia e Martina entrarono e videro un gioco adatto al
loro cagnolino: una paperella che faceva uno strano suono e diceva “prendimi!”.
Arrivate a casa, la fecero vedere alle loro mamme Simona e Lorella.
Uscirono poi in giardino e presero della carta per incartare il gioco; il cagnolino si
sarebbe divertito anche a scartare il regalo rosicchiandolo! Decisero addirittura di
organizzare un gioco per Pongo “la caccia al regalo!”.
Ma Pongo non era interessato alla caccia al tesoro organizzata dalle padroncine; così
Martina e Silvia per attirare la sua attenzione iniziarono a tirargli via la ciotola, la sua
grossa ciotola tutta rossa con dei puntini bianchi a forma di cuore. Pongo si arrabbiò
molto, mostrò i denti e ringhiò con gran rabbia. Le due ragazzine capirono e
lasciarono stare Pongo, perché lui voleva mangiare in pace! Poi, dopo aver finito di
sgranocchiare con gusto le sue crocchette, Pongo che era buono e bravo iniziò a
giocare alla caccia al tesoro.
Quando un animale mangia bisogna lasciarlo stare e non bisogna giocare con il suo
cibo. Si può giocare solo quando lui vuole.
Un giorno d’autunno Monica, Antonio e Martina, tre fratellini, facevano colazione
sul terrazzo. Minnie, la loro gattina bianca, iniziò a miagolare perché aveva fame.
Iniziò a gironzolare vicino alle loro gambe e sotto il tavolo in attesa di qualche
squisito boccone.
Allora Martina si precipitò a darle la colazione: crocchette al pesce con verdure e una
gustosa lisca di sogliola da sgranocchiare.
Quando Minnie ebbe finito, entrò in casa, si coricò sul divano della sala con la sua
panciona piena all’aria…ma la sua bellissima coda bianca penzolava e ondeggiava
giù dal morbido cuscino.
Passò la mattina; i tre fratellini dopo la scuola ritornavano a casa.
La pigra micetta stava ancora raggomitolata con la coda a penzoloni nel vuoto…Che
tentazione!
Antonio si precipitò e…una bella, forte e divertente tirata!
La gatta si svegliò di colpo e contraccambiò con una veloce e precisa graffiata!
MORALE: le code dei gatti non sono state inventate per essere tirate…saresti
contento se qualcuno per gioco ti tirasse un orecchio mentre dormi tranquillo?
Le vacanze con Pucci e Toby
I tre amici Biagio, Martina e Giulia, nelle vacanze estive, partirono per la Sardegna
con i loro genitori.
I genitori decisero di partire con la nave per la Sardegna.
Giunti nel luogo, andarono in un hotel a cinque stelle.
I bambini corsero per il corridoio ed entrarono nella loro stanza…
Appena la videro rimasero stupiti. Era bellissima, aveva due bagni, tre letti adatti a
loro; due salotti, una cucina enorme ed un poggiolo dove si vedeva tutto il panorama.
Anche i genitori rimasero stupiti della loro camera!
Sistemate tutte le loro cose, il papà di Biagio chiese ai bambini se volevano andare in
spiaggia.
Martina e Giulia risposero di sì, ma Biagio era troppo stanco e voleva riposarsi un po’
con Pucci. Così il papà portò con sé le due bambine.
Mentre le bambine giocavano a schizzarsi l’acqua, dal sentiero che portava alla
spiaggia un bambino gridava:“Eccomi arrivo”!
Era Biagio con Toby. Entrambi entrarono in acqua con una palla tutta colorata di
verde e di viola.
I bambini giocarono per un’ora e mezza, finche il papà di Biagio andò a chiamarli.
Al ritorno delle vacanze, che durarono un mese, ogni bambino aveva un sacchetto
pieno di conchiglie di tutte le forme.
I bambini avevano preso un regalo per gli animali cioè: per Pucci un gomitolo di lana
e al cane Toby avevano preso un osso di gomma con tante scritte sopra…
Per Martina, Biagio, Giulia e i loro genitori quella era stata la vacanza più bella della
loro vita!
Due bambine e un cane
Sabrina e Virginia erano due bambine molto simpatiche.
Loro avevano una bellissima cagnolina che si chiamava Bidowx.
La cagnolina era molto vivace, infatti quando si metteva a correre non si fermava più.
Passato qualche anno, Bidowx era cresciuta. Un giorno la cagnolina giocava con
Virginia e Sabrina, ad un certo punto arrivò il postino Agostino che passava ogni
giorno e lasciava la stampa in giardino.
Un giorno un bambino di nome Riccardo stava per tirare la coda a Bidowx, ma
arrivarono Virginia e Sabrina che dissero a Riccardo che gli animali si lasciano in
pace.
Dopo aver detto a Riccardo di lasciare in pace Bidowx entrarono in casa a fare
merenda e a giocare con lei.
Gli animali non devono essere trattati male, anzi si devono trattare come dei
“gioielli”.
Gigi e i regali
Sabrina e Franko erano due cugini che desideravano un cane.
Un giorno, quando tornarono a casa, trovarono ad aspettarli sull’uscio di casa un bel
cagnolino:aveva il pelo nero, le orecchie a punta e gli occhi castani.
Subito gli diedero un nome: Gigi.
Sabrina e Franko uscirono con Gigi a comprare una pallina per il nuovo cagnolino.
Appena comprata gliela diedero subito e andarono a giocare nel grande parto di casa
loro. Gigi si stava divertendo molto con la sua nuova pallina, i suoi padroncini
volevano giocare con lui, ma lui ringhiò e allora lo lasciarono stare e andarono a
giocare per i fatti loro.
Gigi era un cane molto affettuoso e giocherellone e, ogni volta, dopo aver mangiato e
fatto un “pisolino” si metteva a giocare con la sua pallina.
Un giorno Gigi giocando con la sua pallina, si accorse che Franko e Sabrina stavano
preparando una sorpresa per lui. Infatti stavano chiedendo ai loro genitori di andare a
comprare un regalo per Gigi: una bellissima ciotola rossa a pois bianchi e con sopra
scritto il suo nome.
Anche gli animali gradiscono regali inaspettati se fatti con affetto.
Un giorno un gatto di nome Pulce stava gironzolando tranquillo in cortile.
Ad un tratto i suoi padroncini, tre vivaci e pestiferi bambini, furono attirati dal
micetto che, fermo davanti alla porta di casa, si leccava con insistenza le zampette e
la pancia.
Sembrava volesse grattarsi…Che cosa stava succedendo?!
Alcuni piccoli e fastidiosi ospiti gli stavano facendo il solletico!
Allora i bambini decisero di corrergli in aiuto…Volevano liberare Pulce da quel
fastidioso prurito…
Iniziarono prima a grattargli la schiena,poi la pancia e poi…Che fastidioso
solletico!!! Pulce perse la pazienza,”soffiò” e… “zac”, una bella graffiata alla prima
mano che trovò a disposizione!
Morale: dobbiamo rispettare le abitudini e i gusti dei gatti…
Non sempre ciò che noi facciamo viene da loro capito!
Un giorno d’estate Toby e la sua padroncina , avevano intrapreso un viaggio da
un’amica che aveva un cane di nome Stanley.
Arrivati lì Toby e Stanley iniziarono a guardarsi e ad annusarsi per cercarsi.
La padroncina di Toby era una bambina curiosa, noiosa e capricciosa.
Stanley si era poi pericolosamente avvicinato e la bambina gli aveva sottratto il suo
osso di gomma preferito.
Stanley si arrabbiò e cominciò ringhiare …poi iniziò a correre e ad inseguirla per
tutto il giardino …la “mocciosa”riuscì a mettersi in salvo arrampicandosi su un
albero!
Morale: non bisogna prendere ad un cane il suo gioco preferito.
Amici animali
Un giorno sereno Andrea e Giuliano incontrano un cucciolo di cane, mentre stavano
andando a comprare un gattino. Tornati a casa i due fratelli di venti anni l’uno
diedero i nomi ai due cuccioli. I due fratelli non sapevano che nomi dare loro; i due ci
pensarono su per tutta la notte. La mattina seguente i due fratelli decisero di dare al
gatto il nome Fuffi e al cane il nome Gullit; i due animaletti per la prima volta stettero
insieme. Dopo due o tre giorni diventarono amici.
I gatti nella storia
Certamente conoscerete parecchi gatti. C’è il gatto della zia, grasso e viziato; c’è il
gatto del cortile, con il nasino sempre all’aria; c’è il gatto furbo che abita vicino al
pescivendolo .
Poiché sono bestie un po’ speciali, i gatti non passano inosservati e per questo,
attraverso i secoli, hanno saputo suscitare negli uomini i sentimenti più contrastanti:
chi li ha temuti come esseri diabolici, chi li ha adorati come divinità, per molti sono
stati solo deliziosi compagni di giochi, per altri astuti profittatori.
Gli uomini delle caverne non degnarono il gatto neppure di un graffito e per una
ragione molto semplice: non era né apprezzato come preda né temuto come pericolo;
quindi non se ne curavano affatto.
Gli antichi Egizi, invece, ne fecero addirittura una divinità nazionale con il nome di
Bastet, la dea gatta, simbolo della gioia e della musica: quando la dea gatta moriva,
gli Egizi si radevano le sopracciglia in segno di lutto.
I Greci, al contrario, non ebbero mai gran simpatia per il nostro animale: forse
perché, da coraggiosi navigatori quali erano, provavano un certo disprezzo per uno
che non sa nuotare e ha paura dell’acqua!