calcio2000 190

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diretto da Fabrizio Ponciroli n.190 ottobre 2013 L’enciclopedia del calcio CALCIO2000 pag.8 pag.72 pag.54 pag.60 SERIE B IL CESENA HA UN ARMA IN PIÙ AI MIEI TEMPI ALLENAVO COSÌ SONETTI E I SUOI ANNI D’ORO ESCLUSIVA ZAPATA “CHE COPPIA IO E MEXES”! MITI DEL CALCIO IL GRANDE PUSKAS LA STORIA DELLA CHAMPIONS ANCORA REAL... LIGUE 1 PSG VS MONACO, DUELLO TRA TITANI LE ROSE AGGIORNATE Nuovi acquisti, moduli e statistiche Guida Serie A 2013 / 2014 pag.14 F ROMA 1927 1906 pag.66 pag.88

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Un numero per veri intenditori!! Il n.190 di Calcio2000 è davvero imperdibile per ogni appassionato di calcio che si rispetti!!! In copertina spazio a Zapata, il difensore rossonero sempre più leader della retroguardia milanista che racconta la sua esperienza a Milanello e la voglia matta di Mondiale. Poi inizia l’intrigante viaggio alla scoperta della nuova Serie A. Il mercato si è concluso che cosa chiedere di meglio se non una guida con tutte le rose aggiornate, i moduli in campo e le amate statistiche. Insomma per i fautori del Fantacalcio una guida da non perdere! Non mancheranno i consueti appuntamenti storici con una bella intervista a mister Sonetti e una biografia del grandissimo Puskas e i focus on i campionati di Serie B, LegaPro e Serie D.

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Page 1: Calcio2000 190

diretto da Fabrizio Ponciroli

n.190ottobre 2013

L’enciclopedia del calcio CALCIo2000

pag.8

pag.72

pag.54

pag.60

serie BiL cesena ha un arma in più

ai miei tempi aLLenavo cosìsonetti e i suoi anni d’oro

escLusiva zapata“che coppia io e mexes”!

miti deL caLcio iL grande puskas

La storia deLLa champions ancora reaL...

Ligue 1 psg vs monaco, dueLLo tra titani

Le rose aggiornatenuovi acquisti, moduli e statistiche

Guida Serie A 2013 / 2014

pag.14

F

ROMA1927

1906

pag.66

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calcio2000_pag_fami_trek.pdf 1 28/05/13 10.55

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3ott 2013calcio2000

CARo VECCHIo CAMPIoNAto…

inalmente è tornato tutto alla normalità… Il gran caldo è alle spalle (vacanze comprese), il calciomercato, con le sue follie quotidiane, è in archivio, ora i riflettori sono tutti puntati sul campo verde. 20 squadre in gioco, tutti alla caccia della solida e affamata Juventus.

Come tutti gli anni, non potevamo mancare l’appuntamento e, allora, spazio alla Guida Serie A 2013/14. Ovviamente, come tradizione impone, focus sulle rose aggiornate, con tutti i cambi, anche gli ultimissimi… Tante cu-riosità, un’analisi tecnico/tattica di ogni squadra e, ovviamente, anche quei voti che, ogni stagione, vengono spesso (ma non sempre) disattesi… Una Guida che, ne sono certo, sarà utile a molti. Avere le rose complete è gra-devole, soprattutto per chi si dedica al fantacalcio o, semplicemente, ama le statistiche senza imperfezioni. Guida ma non solo… Il numero presenta tanti altri spunti intriganti, a partire dall’intervista, esclusiva, a Zapata. Da punto di domanda, il colombiano, si è tramutato in una certezza nella pur vacillante difesa rossonera. Cordiale e ricco di sorprese, ci ha diver-tito con la sua storia… Da non perdere anche le classiche rubriche legate, rispettivamente, a Serie B, LegaPro e Serie D e, in particolare, la bella chiacchierata con Sonetti, un allenatore che ha sempre lasciato il segno, ovunque è stato… Intrigante anche la seconda puntata legata alla storia della Coppa Campioni (l’attuale Champions League), così come il punto sui massimi campionati europei (di notevole godimento il racconto dei due giovani inglesi diventati allenatori di una nazionale…). Prima di lasciarvi

alla lettura, lasciatemi spendere due parole su un tema a me caro, ovvero l’importanza dell’azzurro in Europa. Quest’anno, finalmente, abbiamo tre

squadre in Champions League. Juventus, Napoli e Milan, probabilmente il meglio del nostro calcio. Beh, alla faccia di chi spende milioni di euro (senza

freno) per pseudo Top player, non sarebbe affatto male se un’italiana riuscisse a sbaragliare le super e ricche potenze europee (leggi Real Madrid, Chelsea,

Bayern Monaco e Barcellona) e arrivasse fino in fondo. Vincere con i soldi è difficile, vincere tirando la cinghia quasi impossibile, ho detto quasi…

Fdiretto da Fabrizio Ponciroli

n.190ottobre 2013

L’enciclopedia del calcio CALCIo2000

pag.8

pag.72

pag.54

pag.60

serie BiL cesena ha un arma in più

ai miei tempi aLLenavo cosìsonetti e i suoi anni d’oro

escLusiva zapata“che coppia io e mexes”!

miti deL caLcio iL grande puskas

La storia deLLa champions ancora reaL...

Ligue 1 psg vs monaco, dueLLo tra titani

Le rose aggiornatenuovi acquisti, moduli e statistiche

Guida Serie A 2013 / 2014

pag.14

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ROMA1927

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pag.66

pag.88

di Fabrizio Poncirolieditoriale

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soMMARIo190

6 LaboccadelleonediFabrizioPonciroli

8 IntervistaEsclusivaZapatadiFabrizioPonciroli

54 SerieB–CesenadiLucaManes

56 RubricaLegaPro-LeccediGabrieleCantella

58 RubricaSerieD–ArezzodiRiccardoBonelli

sERIE A

AltRI CAMPIoNAtI ItAlIA

serie A

60 Imitidelcalcio-PuskásdiLucaGandini

64 AccadeaOttobrediSimoneQuesiti

66 SpecialeChampionsLeaguediGabrielePorri

70 Aunpassodallagloria-ComandinidiAlfonsoScintiRoger

72 Aimieitempiallenavocosì-SonettidiPierfrancescoTrocchi

76 Spagna-DaTitoalTata,mafedelialTiqui-Taca80 Inghilterra-L’impresadiMatt&Paul84 Germania-Lastrettadelboa88 Francia-Unapoltronaperdue

Il CAlCIo RACCoNtA

14 GuidaSerieA–Atalanta16 GuidaSerieA–Bologna18 GuidaSerieA–Cagliari20 GuidaSerieA–Catania22 GuidaSerieA–Chievo24 GuidaSerieA–Fiorentina26 GuidaSerieA–Genoa28 GuidaSerieA–Inter30 GuidaSerieA–Juventus32 GuidaSerieA–Lazio

34 GuidaSerieA–Livorno36 GuidaSerieA–Milan38 GuidaSerieA–Napoli40 GuidaSerieA–Parma42 GuidaSerieA–Roma44 GuidaSerieA–Sampdoria46 GuidaSerieA–Sassuolo48 GuidaSerieA–Torino50 GuidaSerieA–Udinese52 GuidaSerieA–Verona

toP CAlCIo RICky è RIENtRAto A CAsA PER toRNARE gRANdE

sE VUoI Il NUMERo CoMPEto dI stAtIstICHE

CoRRI IN EdIColA

lo tRoVI Al PREZZo

stRAoRdINARIo dI € 3,90!!!

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5ott 2013calcio2000

soMMARIo190Direttore resPonsabilealfonso Giambelli

Direttore eDitorialeFabrizio [email protected]

resPonsabile iniziative sPecialiriccardo [email protected]

caPoreDattoresergio [email protected]

reDazionetania [email protected] boschi

Hanno collaboratoDaniele chiti, renato Maisani, antonio longo, Deborah bassi, luca Gandini, alvise cagnazzo, Gianpiero versace, luca Manes, Flavio sirna, Paolo Mandarà, stefano De Martino, antonio Giusto, nicola Pagano, eleonora ronchetti, simone Grassi, Gianluigi bagnulo, antonio vespasiano, Matteo Perri, Francesco Del vecchio, antonio Modaffari, Gabriele Porri, Paolo camedda, alessandro basile, Francesco schirru, Pasquale romano, elvio Gnecco, Dario lisi, Francesco ippolito, roberto zerbini, andrea rosati, silvia saccani, lorenzo stillitano, riccardo cavassi, antonello schiavello, alfonso scinti roger, elmar bergonzini, alessandro casaglia, simone Quesiti, Pierfrancesco trocchi, stefano benetazzo, nicolò bonazzi, Gianni bellini, Francesco scabar, Daniele berrone, irene calonaci, simone beltrambini, Gabriele cantella

realizzazione GraFicaFrancesca crespi

FotoGraFie agenzia fotografica liverani

statisticHeaction GroUP srl champions league a cura di soccerdata

concessionaria esclUsiva Per la PUbblicitàaction GroUP srlvia londonio 222o154 Milanotel. 02.345.38.338cell. 338.900.53.33e-mail: [email protected]

5ott 2013calcio2000

calcio2000

Numero chiuso il 2 settembre 2013

Il prossimo numero sarà in edicola il 15 ottobre 2013

RICky è RIENtRAto A CAsA PER toRNARE gRANdE

eDitore action Group s.r.l.via londonio, 22

20154 Milanotel: 02 345.38.338

Fax: 02 34.93.76.91

registrazione del tribunale di Milano n.362 del 21/06/97

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6 ott 2013calcio2000

MAtRI INUtIlE…Gentile Direttore,sono un tifoso milanista di lunga data. Oggi il Milan ha acquistato Matri e sembra che sia arrivato a giocare da noi il fuoriclasse che sposterà gli equilibri. Ma dai, ma nessuno pensa che questo non giocava titolare alla Juve e che Conte lo impiegava solo quando non aveva i titolari pronti? Direttore, che ne pensa lei, è un grandissimo attaccante o, come credo io, un giocatore normalissimo. Ma poi mi prende il 9 di Inzaghi, dai…Paolo, mail firmata

Caro Paolo, purtroppo non sono esattamente della tua opi-nione. A me Matri piace davvero tanto. Chiaro che non stiamo parlando di un fuoriclasse assoluto, definizione che, personalmente, impiego per tre giocatori al mondo (Cri-stiano Ronaldo, Messi, Neymar). Tuttavia considero Matri l’elemento giusto per Allegri. Si conoscono, è una prima punta, proprio quello che andava cercando, da tempo, il tecnico rossonero. Ci andrei piano anche con Conte. Appena l’hanno venduto, il tecnico ha spiegato: “Una cessione che ho dovuto subire, fosse stato per me non sarebbe partito…”. Non mi paiono parole but-tate lì per caso, secondo me, uno come Matri, fa comodo a tutti, in particolare al Diavolo…

MA tHoHIR è UN PACCo?Cara redazione,ho un messaggio per voi e per il Direttore: Thohir esiste o un’invenzione dei media? Ogni giorno è lì per firmare, un giorno sì e l’altro pure pare che il contratto sia fatto ma, poi, alla fine, non si sa nulla. Intanto la mia Inter non compra nessuno e va allo sbando. Mazzarri mica può fare i miracoli. Complimenti per la storia della Champions, per uno della mia età (54 anni), è bello ripensare al passato. Chissà se vedrò ancora un’Inter vincente, mi sa di no.Lucio, mail firmata

No, caro Lucio, Thohir non è un fantasma… La trattativa è di quelle storiche, credo sia normale che si possa pro-lungare su tempistiche piuttosto lunghe. Per il mercato, era ovvio… Quale presidente uscente (o comunque pronto a cedere buona parte della società) investirebbe soldi freschi per acquistare nuovi giocatori? Stai tranquillo, l’Inter tor-nerà grande e Thohir darà una grossa mano. Quest’anno ci sarà da soffrire ma non sottovaluterei due fattori: Mazzarri, uno che sa far rendere al meglio chiunque, e il non dover partecipare alle fatiche delle coppe europee, vantaggio non da poco… Peggio del nono posto dello scorso anno la vedo impossibile…

CoME tRoVo glI ARREtRAtI?Alla c.a. del Dott. Fabrizio Ponciroli,Buongiorno mi chiamo Sillano Marco, sono un vs. affezio-nato lettore possiedo tuti i numeri della rivista dal n.01 al n.182. L’edicola a cui mi rivolgevo per l’acquisto della rivista mi aveva comunicato che dal n.183 la stessa non ve-niva più distribuita a livello cartaceo ma solo on line. Per puro caso, in questi ultimi giorni in una località di mare ho trovato il n. 189. Sono rimasto molto sorpreso. Ora gradi-rei ricevere i numeri arretrati ovvero il: 183, 184, 185, 186, 187, 188… come devo procedere? Li pago in contrassegno, oppure vi anticipo il pagamento via bonifico bancario?Marco, mail firmata

Gentile Marco, il tuo edicolante ti ha detto una cosa vera… Dal numero 183, per scelta dell’editore, Calcio2000 non è stato più di-stribuito in edicola ma solo in versione on-line. Per fortuna però, le tante proteste ricevute dai lettori, hanno convin-to l’editore a tornare anche alla classica versione cartacea (mantenendo l’on-line) e quindi, dal numero 189, Cal-cio2000 è tornato fortunatamente in edicola!!! Purtroppo però non esistono arretrati per i numeri che vanno dal 183 al 187 (compresi) perché la rivista non è proprio stata rea-lizzata per la versione cartacea, l’unica alternativa che hai, è scaricarla gratuitamente dalla piattaforma di issuu.com e

Per scriverci – [email protected]

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7ott 2013calcio2000

di Fabrizio Ponciroli

poi stamparla in autonomia. Mi rendo conto del fatto che non sia la stessa cosa… Chissà, forse in futuro riusciremo a soddisfare noi questa richiesta, che è la stessa di altri… Al momento però è l’unica soluzione, anche se ci sto lavoran-do. Rispondo a te, caro Marco, per informare i tanti che mi hanno fatto la stessa domanda…

Il PIù sIMPAtICo…Direttore,lei ha intervistato moltissimi calciatori, mi dice chi le è risultato più simpatico ed affabile e chi, invece, non le è piaciuto affatto? Mi raccomando la Guida Serie A, ci tengo ad averla come tutti gli anni…Roberto, mail firmata

Ciao Roberto, che domanda strana… Allora, innanzitutto avrai già visto che la Guida Serie A c’è, come sempre… Per rispondere al tuo quesito. Tra i più simpatici, ci met-to sicuramente Materazzi, Cannavaro (Fabio) e Miccoli. Quello che mi ha sorpreso maggiormente come “mente” ti dico Bierhoff e Tommasi. I più antipatici? Ma, sai, molto dipende anche dal contesto, dal momento dell’intervista. Ti posso dire che le due volte che ho intervistato Ibrahimovic non è che si sia creato un grande feeling…

il flipper sportivo è una disciplina gestita nel mondo dalla ifpa (international Flipper Pinball asso-ciation), associazione americana no profit attualmente rappresentata in 21 paesi, la quale ha creato, nel 2005, il World Pinball Player rankings (WPPr), ovvero, la classifica ufficiale dei migliori giocatori al mondo, che si possono quindi considerare oggi i “professionisti” del flipper. Dal mo-mento della creazione del ranking ad oggi, i dati hanno registrato una escalation continua di questa disciplina: ad oggi sono ben 18mila i giocatori iscritti al rankings con una media mensile di tornei ufficiali che ha superato la quota di 70 eventi nel 2012, mentre nel 2011 aveva toccato il picco massimo con 64 tornei al mese, per un incremento del 10 percento. e se il trend è di continua crescita a livello generale, l’italia è senza dubbio uno dei maggiori interpreti di questo fenomeno, contribuendo probabilmente con il peso maggiore negli ultimi 3 anni a questo incredibile sviluppo. basti pensare che, fino a due anni fa, la media di tornei ufficiale validi per il circuito internazionale organizzati durante l’an-no era di appena 3, mentre nell’anno corrente il calendario di ifpa italia conta già 22 eventi, con tanto di una league permanente che si svolge ormai da un anno a Fontaniva, in provincia di Padova, con un torneo fisso ogni settimana. e con il numero di giocatori italiani iscritti al ranking internazionale che ha sfiorale 450 unità (Dati ifpa, luglio 2013). Per ulteriori informazioni: www.ifpaitalia.it

Riceviamo & Pubblichiamo

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8 ott 2013calcio2000

“sE soNo CoNCENtRAto...”

iornata importante quella odierna, si intervista, in esclusiva, Zapata. Mentre attendiamo il colombiano,

assistiamo ad uno splendido siparietto da vero cabaret, protagonisti Nocerino e Balotelli. Si discute sulla distanza che intercorre tra le città di Napoli e Capri. SuperMario non ha dubbi: “In 15’ ci ar-rivi”, afferma… “Se prendi un jet…”, gli risponde il centrocampista, aggiun-gendo: “Oh magari se corri sugli sco-gli… Ci sarà almeno un’oretta di strada, te lo dico io”… Il divertente siparietto prosegue (per la cronaca, la ragione sta con Nocerino) ma arriva Zapata e quin-di è tempo di fare due chiacchiere con un giocatore che, giorno dopo giorno, è diventato una colonna della difesa di Allegri…

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intervista - cristian zapata di Fabrizio Ponciroli

Allora Cristian, raccontaci un po’ di come hai scoperto il pallone da calcio e di come sei diventato un difensore?“Beh, ero piccolissimo, mi sono appas-sionato subito al calcio… Ho sempre giocato in difesa, ho avuto subito una grande passione per il ruolo di difenso-re. Ho iniziato in difesa e tutt’ora gioco in difesa, era destino…”.Tu sei di Padilla, città facente parte del dipartimento di Cauca, in Colom-bia. Lì sarai un eroe ormai…“A dire il vero, non sono di Padilla (Ride). In realtà io sono di una frazio-ne che si chiama El Tetillo, Padilla è la zona centrale, io ero di fuori…”.Poi, da El Tetillo, sei finito al Depor-tivo Cali…“Deportivo e America sono le due re-altà più importanti, a livello calcisti-

co, della Colombia, quindi, per fare il grande salto, dovevi per forza arrivare lì e, per fortuna, io ci sono arrivato ab-bastanza in fretta”.Quando hai capito che il calcio sareb-be stata la tua professione?“Sicuramente quando sono entrato a far parte della prima squadra del Deporti-vo Cali e ho firmato il mio primo vero contratto da professionista. In quel mo-mento ho compreso che potevo farcela per davvero”.Poi, a 19 anni, è arrivata la chiama-ta dell’Udinese… Ci racconti come è andata?“A dire il vero, c’erano due squadre che mi volevano. C’era una squadra argen-tina e una italiana. Mi hanno chiesto cosa preferivo e io ho risposto l’Italia. Guardavo sempre il calcio italiano e

arrivato tra lo scetticismo generale, zapata è ora un punto fermo della difesa rossonera e se si concentra…

i

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9ott 2013calcio2000

Un momento dell’intervista, a Milanello, con il Direttore Ponciroli

“sE soNo CoNCENtRAto...”quindi non ho avuto dubbi nello sce-gliere di trasferirmi a Udine”. Come è stato l’impatto con la città di Udine?“È stata dura. Durante i primi due mesi, volevo tornare in Colombia. Poi le cose sono migliorate. Ho avuto la fortuna di incontrare la famiglia di Barbadillo che mi è stata molto vicina e mi ha aiuta-to tantissimo ad ambientarmi. Ancora oggi è una famiglia a cui tengo tantissi-mo. Sono sempre al mio fianco”.All’Udinese sei diventato un signor giocatore…“Sono stati sei anni bellissimi, davvero importanti. Lì sono diventato un vero giocatore e mi sono trovato benissimo. Non ho nessun ricordo negativo, anzi, Udine mi è rimasta nel cuore…”.Ti sarà rimasta meno nel cuore, inve-ce, l’avventura al Villarreal…“È stata una stagione strana, in cui nulla è andato come speravo. Per me è ini-ziata subito male, visto che mi hanno messo a giocare come terzino destro. La squadra non era male ma è entrata in un vortice di risultati negativi e non ne è più uscita (il Villarreal è retrocesso in quell’annata ndr). Anche io ci sono fini-to dentro, non sono riuscito a far vedere quello che so fare. Mi hanno comprato a caro prezzo (nove milioni di euro, ndr) e avrei tanto voluto dimostrare di valere quei soldi ma non è andata bene”.Male al Villarreal ma arriva la chia-mata del Milan…“È stato incredibile, non saprei cos’al-tro dire per spiegare la felicità che ho provato quando mi hanno detto che mi voleva il Milan. Sin da quando ero pic-colo, conoscevo e amavo il Milan. Una squadra piena di campioni, da sempre

ai vertici, insomma non potevo certo neanche starci a pensare, era un’occa-sione da prendere al volo e l’ho fatto”.Ti ricordi del tuo primo giorno a Mi-lanello?“Milanello è un luogo pazzesco. È una struttura che ti emoziona tantissimo. Sei circondato da foto enormi che raf-figurano grandi campioni, è impossibi-le non restarne affascinato. Fantastico, davvero fantastico”.E dire che tu sei arrivato in un mo-mento molto delicato…“(Ride) Più che delicato… Sapevo che non sarebbe stato facile. Sono arriva-to nel momento in cui due fuoriclasse come Thiago Silva e Nesta smettevano di giocare con il Milan. Insomma, il momento più difficile e, inoltre, io ero reduce da una stagione negativa al Vil-

Zapata non ha ancora segnato una rete in rossonero ma conta di rimediare presto

larreal ed ero senza fiducia in me stes-so. Per fortuna, grazie al duro lavoro, ai compagni, al mister Allegri e alla socie-tà, tutto è andato per il verso giusto…”.L’hai già citato ma, onestamente, quanto ha contato Allegri per il tuo pieno recupero?“Il mister mi conosceva dai tempi dell’Udinese e sapeva cosa potevo fare e dare. Mi ha dato grande fiducia. Non potevo deluderlo, mi sono messo a la-vorare e, alla fine, sono rinato, sicura-mente anche grazie al suo aiuto”.Ora, con Mexes, formi la coppia cen-trale titolare del Milan, non male…“Tutti dicono che Mexes è uno che si addormenta e io pure ma, alla fine, ci siamo trovati bene e abbiamo fatto buo-ne cose in campo. L’importante è con-tinuare a far bene e sbagliare il meno possibile”.Bene in difesa ma in attacco il gol non arriva…“(Ride) Non ancora… Guarda, è due anni che ci provo, ci sono anche andato vicino un paio di volte… Speriamo di segnare presto, non mi dispiacerebbe affatto tornare a segnare…”.Cristian, hai affrontato tanti grandi attaccanti nel corso della tua carrie-ra. Chi ti ha messo più in difficoltà?“Guarda, io ho un mio credo: “Se sono concentrato, non ce n’è per nessuno”. L’importante è restare sempre concen-trati (Ride)”.Quest’anno sono arrivati grandissimi giocatori, da Gomez a Tevez… Chi è stato il miglior acquisto secondo te?“Higuain, credo proprio che Il Pipita sia stato l’acquisto per eccellenza. Lui ha tutto, è un goleador, ha dribbling e velocità. È un giocatore completo, sarà difficile affrontarlo e fermarlo”.Chi è la squadra da battere per la vo-lata scudetto?“La Juventus è la squadra più forte ma noi ci proveremo e lotteremo fino alla fine, abbiamo una buona squadra e ot-timi giocatori, quindi abbiamo tutte le carte in regola per mettere in difficoltà chiunque”.Parliamo un po’ della tua vita extra calcio. Come ti trovi a Milano? Trop-po caotica?

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10 ott 2013calcio2000

“sE soNo CoNCENtRAto…”intervista - cristian zapata

“No, mi trovo benissimo. Vivo legger-mente in periferia, quindi non vivo tan-to il centro e la vita caotica. Sono un tipo tranquillo, la vita notturna la lascio ai giovani, ai vari Balotelli e Niang (Ride)”.Che ti piace fare quando non sei im-

pegnato con il calcio?“Mi piace tanto stare con la mia fami-glia e la mia bimba. Vado al parco, mi rilasso, insomma faccio una vita tran-quilla, da padre di famiglia”.…ma ti concederai pure qualcosa, magari in cucina?

in colombia il calcio è di casa. zapata l’ha conosciuto da giovanissimo. Dotato, sin da piccolo, di un gran fisico, debutta nel massimo campionato colombiano nel 2004, con la casacca del Deportivo cali. le sue doti vengono notate dall’Udinese che, nell’estate del 2005, lo acquistano per una cifra irrisoria (circa 500.000 euro). a novembre dello stesso anno debutta con i friulani in serie a (contro il Messina). a Udine resta per sei stagioni, collezionando 194 presenze (con cinque reti). nell’estate del 2011, per nove milioni di euro, viene preso dal villarreal. sembra l’anno della consacrazione ma non è così: gioca fuori ruolo e male, la stagione si conclude con la retrocessione dei sottomarini. torna in italia, lo chiama il Milan. non viene accolto con entusiasmo ma, alla sua prima stagione rossonera, si guadagna spazio e rispetto, diventando un titolare. ora, insieme a Mexes, rappresenta la coppia centrale del Diavolo.

U N O C H E S I è F A T T O D A S O L O …

“Beh, vado pazzo per i primi piatti ita-liani, in particolare ai frutti di mare. Di-ciamo che, se capita, non mi tiro certo indietro…”.Non ti dovrai tirare indietro neanche il prossimo anno. In Colombia c’è un’attesa incredibile per il Mondia-le…“È vero, c’è tanta attesa per il Mondia-le in Colombia. Abbiamo creato una grande aspettativa e bisognerà arrivare a quell’appuntamento al meglio della condizione”.Tu e Yepes, ora all’Atalanta, vi ritro-verete nella stessa squadra, nella na-zionale colombiana…“Speriamo… (Ride). Mario mi ha aiu-tato molto lo scorso anno quando sono arrivato al Milan e spero tanto che sa-remo insieme in nazionale il prossimo anno. Io farò di tutto per conquistarmi un po-sto nella selezione colombiana. Solo facendo bene con il Milan, potrò essere preso in considerazione”.Quindi, ci sarà da lavorare tanto quest’anno…“Come sempre, bisogna sempre lavora-re per migliorare…”.Il sempre gentilissimo Riccardo dell’uf-ficio stampa ci intima di concludere l’intervista. Saremmo andati avanti a lungo, Cristian è un ragazzo con tanta energia… “Grazie, è stato divertente, ci siamo fat-ti due risate”, ci dice mentre ci saluta… Ci siamo divertiti anche noi. Tanto serio in campo, tanto affabile fuori dal terreno di gioco. Davvero una bella sorpresa!Il colombiano è diventato un grande giocatore tra le fila dell’Udinese, il club che lo ha lanciato

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ONLINE LA NUOVA SEZIONE SPORT E IL LIVE BETTING

Juventus vincente per il terzo anno consecutivo, Balotelli re del goal davanti a Gomez e Higuain, il Palermo dominerà la serie B

Massima fiducia nella Juventus. Per i quotisti di Mybet e gli scom-mettitori italiani dovrebbe proseguire il dominio bianconero nel nostro campionato. La stagione è appena iniziata e il successo juventino è in lavagna a 1,72. Una quota bassissima, conside-rando che le prime alternative sono il Napoli e il Milan rispetti-vamente a 7,00 e 8,00 volte la posta. Secondo un sondaggio circa il 55% ha puntato a favore della squadra di Antonio Conte, mentre la quota più interessante e la convinzione di un eventuale crollo dei bianconeri hanno portato il 27% degli scommettitori italiani a puntare sul Napoli. La cessione di Cavani non ha quindi smorzato l’entusiasmo nei confronti della squadra azzurra. Male il Milan. I rossoneri non convincono e poco più del 7% ha pun-tato sulla squadra di Massimiliano Allegri. Quote e percentuali da outsider per Inter, Fiorentina e Roma. Nerazzurri proposti a 11 volte la posta, mentre per i viola e per i giallorossi la vittoria si gioca a 13 e 23 volte la posta. Percentuali tutte sotto il 5%. Super Mario Balotelli (4,00) dovrebbe invece vincere la sfida con Mario Gomes (5,50) per il titolo di capocannoniere della Serie A con il partenopeo Higuain in agguato a 7,00. In Serie B invece è il Palermo di Gattuso il gran favorito per la promozione in quota a 2,75 seguito da Siena a 4,50 e Pescara a 7,50.

SPAGNA, TRE PARTITE DI LIGA SOTTO INDAGINESpagna, tre partite della Liga e sei della serie cadetta sono sot-to inchiesta per presunte irregolarità, legate a flussi anomali di scommesse. Sulla vicenda sta indagano la magistratura penale. Lo ha confermato il presidente della lega calcio spagnola Javier Tebas che ha preferito non rivelare i nomi delle squadre coinvolte per non pregiudicare le indagini. Tebas si è limitato a dire che “ci sono forti sospetti legati anche al livello anomalo delle scom-messe su questi match”. Secondo il giornale sportivo ‘Marca’, le tre partite di prima divisione sono Levante-Deportivo La Coruna, Levante-Celta Vigo e Saragozza-Atletico Bilbao.

(Le quote sono soggette a variazione)

di Fabrizio Gerolla

Juventus 1.72

Napoli 7.00

Milan 8.00

Inter 11.00

Fiorentina 13.00

Roma 23.00

Lazio 30.00

Altro 125.00

Vincente Serie ABalotelli 4.00

Gomez 5.50

Higuain 7.00

Di Natale 7.50

Tevez C. 8.00

Klose M. 12.00

Palacio R. 12.00

Llorente F. 15.00

El Shaarawy 15.00

Rossi G. 17.00

Altro 18.00

Toni L. 18.00

Milito D. 20.00

Icardi M. 25.00

Vucinic M. 35.00

Denis G.G. 35.00

Pazzini G. 35.00

Totti F. 35.00

Gilardino 50.00

Amauri C. 60.00

Sau M. 60.00

Pinilla M. 60.00

Pandev G. 65.00

Immobile C. 75.00

Gabbiadini 75.00

Bianchi R. 80.00

Thereau C. 85.00

Paulinho 85.00

Bergessio 85.00

capocannoniere serie a

Palermo 2.75

Siena 4.5

Pescara 7.5

Novara 8.00

Empoli 7.00

Spezia 9.00

Brescia 15.00

Varese 28.00

Cesena 25.00

Altro 25.00

Padova 41.00

Modena 51.00

Bari 75.00

Vincente Serie b

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12 ott 2013calcio2000

PERFETTO CONTROLLOMASSIMA STAbILITà.

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Page 13: Calcio2000 190

13ott 2013calcio2000

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4-3-3

All: Colantuono

DIFESA 7Il reparto è ben assortito. Oltre ai vari Stendardo e Canini, è giunto un giocatore di grande esperienza con Yepes. Il colombiano, nell’anno dei Mondiali, non vorrà sbagliare nulla. Da osservare, con attenzione, anche l’altro neo arrivato romeno Nica (classe 1993). Colantuono, da sempre, è molto attento alla fase difensiva. Le fortune dell’Atalanta partono sempre dalle retrovie.

CENTROCAMPO 6 Qualche dubbio sulla solidità del centrocampo c’è. Cigarini ha i numeri per tirare le fila del gioco ma, tolta “la fantasia” dell’ex Siviglia, c’è poco altro. Migliaccio porta tanta sostanza ma non ha altre doti. Colantuono ha voluto tenersi Brienza, sperando che possa dare una mano. Dovesse saltare uno dei titolari, non ci sarebbero alternative in grado di dare garanzie. Reparto da valutare…

ATTACCO 6,5Il vero colpo d’estate è stata la conferma di Denis. L’argentino è il finalizzatore principe della squadra, l’uomo sul quale fare affidamento. Ovviamente Livaja, “testa” a parte, rappresenta un giocatore di indubbia qualità, così come Bonaventura. Marilungo e De Luca potrebbero, sul lungo periodo, diventare alternative da prendere in considerazione. Tutto, comunque, passa da Denis.

LA STELLA – DENISA 32 anni, El Tanque è l’anima della squadra. Dopo i 31 gol segnati in due stagioni, Denis, al suo terzo anno a Bergamo, dovrà ripetersi, per il bene dell’Atalanta. In tanti lo volevano ma la società non ha ceduto, certa che, senza Denis, non si va da nessuna parte. Forza fisica, gran colpo di testa e fiuto del gol, Denis è un attaccante completo, di quelli che fanno reparto da solo…

di Fabrizio Ponciroliatalanta

Consigli

NICA YEPES Stendardo Del Grosso

Carmona MIGLIACCIOCigarini

DenisBonaventura Livaja

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6,5voto

ATALANTA

AllenAtore: Stefano Colantuono nAto il 23-10-1962 A Romalo scorso Anno: Atalanta (Serie A, 15°) Miglior piAzzAMento in serie A: 8° (2006-2007)gAre in serie A: 136 Vittorie: 43 (32%) pAreggi: 44 (32%) sconfitte: 49 (36%)

1 25 ago. 2013 Cagliari-AtAlAntA 2 1 set. 2013 AtAlAntA-torino 3 15 set. 2013 napoli-AtAlAntA 4 22 set. 2013 AtAlAntA-Fiorentina 5 25 set. 2013 Parma-AtAlAntA 6 29 set. 2013 AtAlAntA-Udinese 7 6 ott. 2013 Chievo-AtAlAntA 8 20 ott. 2013 AtAlAntA-lazio 9 27 ott. 2013 Sampdoria-AtAlAntA 10 30 ott. 2013 AtAlAntA-Inter 11 3 nov. 2013 livorno-AtAlAntA 12 10 nov. 2013 AtAlAntA-Bologna 13 24 nov. 2013 Sassuolo-AtAlAntA 14 1 dic. 2013 AtAlAntA-Roma 15 8 dic. 2013 Verona-AtAlAntA 16 15 dic. 2013 Genoa-AtAlAntA 17 22 dic. 2013 AtAlAntA-Juventus 18 6 gen. 2014 Milan-AtAlAntA 19 12 gen. 2014 AtAlAntA-Catania 20 19 gen. 2014 AtAlAntA-Cagliari 21 26 gen. 2014 torino-AtAlAntA 22 2 feb. 2014 AtAlAntA-napoli 23 9 feb. 2014 Fiorentina-AtAlAntA 24 16 feb. 2014 AtAlAntA-Parma 25 23 feb. 2014 Udinese-AtAlAntA 26 2 mar. 2014 AtAlAntA-Chievo 27 9 mar. 2014 lazio-AtAlAntA 28 16 mar. 2014 AtAlAntA-Sampdoria 29 23 mar. 2014 Inter-AtAlAntA 30 26 mar. 2014 AtAlAntA-livorno 31 30 mar. 2014 Bologna-AtAlAntA 32 6 apr. 2014 AtAlAntA-Sassuolo 33 13 apr. 2014 Roma-AtAlAntA 34 19 apr. 2014 AtAlAntA-Verona 35 27 apr. 2014 AtAlAntA-Genoa 36 4 mag. 2014 Juventus-AtAlAntA 37 11 mag. 2014 AtAlAntA-Milan 38 18 mag. 2014 Catania-AtAlAntA

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 52Miglior piAzzAMento: 5°gAre DisputAte: 1770Vittorie: 500 (28%)pAreggi: 586 (33%)sconfitte: 684 (39%)gol fAtti: 1881 (1,06 media partita)gol subiti: 2310 (1,30 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

18 Baselli Daniele C 12-03-1992 Cittadella 37 1

6 Bellini Giampaolo D 27-03-1980 Atalanta 11 -

10 Bonaventura Giacomo C 22-08-1989 Atalanta 35 7

23 Brienza Franco A 19-03-1979 Palermo/Atalanta 17/6 1/-

28 Brivio Davide D 17-08-1988 Atalanta 20 -

13 Canini Michele D 5-06-1985 Genoa/Atalanta 14/12 -/-

17 Carmona Carlos Emilio tello C 21-02-1987 Atalanta 20 2

44 Cazzola Riccardo C 8-10-1985 Atalanta 22 -

21 Cigarini luca C 20-06-1986 Atalanta 27 2

47 Consigli Andrea P 27-01-1987 Atalanta 35 -49

91 De luca Giuseppe A 22-06-1991 Varese/Atalanta 1/18 -/2

27 Del Grosso Cristiano D 24-03-1983 Siena/Atalanta 16/13 -/1

19 Denis German Gustavo A 10-09-1981 Atalanta 36 15

78 Frezzolini Giorgio P 21-01-1976 Atalanta - -

Gagliardini Roberto C 7-04-1994 Atalanta - -

5 Giorgi luigi C 19-04-1987 Palermo/Atalanta 10/15 2/2

Gouano Prince Désir D 24-12-1993 lanziano/Vicenza 1/- -/-

90 Koné Moussa C 12-02-1990 Varese 31 5

7 livaja Marko A 26-08-1993 Inter/Atalanta 6/11 -/2

3 lucchini Stefano D 2-10-1980 Atalanta 21 -

89 Marilungo Guido A 9-08-1989 Atalanta 2 -

8 Migliaccio Giulio C 23-06-1981 Palermo/Fiorentina 1/24 -/1

11 Moralez Maximiliano A 27-02-1987 Atalanta 29 1

93 nica Constantin D 18-03-1993 Dinamo Bucarest 19 -

Pettinari leonardo C 23-07-1986 Atalanta - -

16 Polito Ciro P 12-04-1979 Atalanta 4 -7

77 Raimondi Cristian C 30-04-1981 Atalanta 26 1

5 Scaloni lionel C 16-05-1978 lazio/Atalanta 4/7 -/-

37 Sportiello Marco P 10-05-1992 Carpi 30 -27

2 Stendardo Guglielmo D 6-05-1981 Atalanta 32 2

33 Yepes Mario D 13-01-1976 Milan 14 -

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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4-2-3-1

All: Pioli

DIFESA 6Mantovani, pupillo di Pioli, rinforza la difesa dello scorso anno. C’è anche l’innesto, sulla corsia sinistra, di Cech, navigato slovacco arrivato a costo zero dopo esperienze vissute in Portogallo, Inghilterra e Turchia. Per la porta, dopo un non breve peregrinare, si è optato per la conferma di Curci, che nella passata stagione ha vinto la concorrenza di Agliardi e che deve trovare la tranquillità assoluta per rendere a dovere.

CENTROCAMPO 6 Reparto quadrato, che sembrava destinato a perdere Perez. Forse illuso da qualche big l’uru-guaiano aveva già fatto le valigie, salvo poi tornare sui propri passi e mettersi a disposizione di Pioli anche per la prossima stagione. La perdita di Taider non è di poco conto, ma consentirà a elementi come Krhin di trovare maggiore spazio. Guarente bocciato, ma forse sarebbe stato ancora utile.

ATTACCO 7Bianchi lo volevano un po’ tutti, a spuntarla sono stati i rossoblù che sono passati da un bom-ber molto prolifico, come Gilardino, a un altro. E non era facile. Alle spalle del bergamasco, con la bacchetta magica, ci sarà il solito Diamanti, accompagnato da Kone. Minor spazio, invece, per Moscardelli, sempre più fenomeno mediatico. Cristaldo il colpo dell’ultima ora: l’argentino possiede buone credenziali.

LA STELLA – DIAMANTIÈ uno degli elementi di maggiore talento del panorama calcistico italiano e sembra avere trovato la sua dimensione a Bologna, dove può giocare con continuità e prendersi le responsabilità tipi-che di un leader. Questa squadra non può prescindere dalla sua fantasia e dalla sua personalità, se è arrivato Bianchi è anche per la sua presenza: in quanto ad assist Alino non è secondo a nessuno.

di Giulio SacchiBOLOGNA

Curci

MANTOVANI Antonsson Cherubin CECH

Khrin Perez

Koné LazarosDiamanti

BIANCHI

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6,5voto

BOLOGNA

AllenAtore: Stefano Pioli nAto il 20-10-1965 A Parmalo scorso Anno: Bologna (Serie A, 13°) Miglior piAzzAMento in serie A: 9° (2011-12, subentrato)gAre in serie A: 131 Vittorie: 38 (29%) pAreggi: 41 (31%) sconfitte: 52 (40%)

1 25 ago. 2013 Napoli-BologNA 2 1 set. 2013 BologNA-Sampdoria 3 15 set. 2013 Udinese-BologNA 4 22 set. 2013 BologNA-Torino 5 25 set. 2013 BologNA-Milan 6 29 set. 2013 Roma-BologNA 7 6 ott. 2013 BologNA-Verona 8 20 ott. 2013 Sassuolo-BologNA 9 27 ott. 2013 BologNA-livorno 10 30 ott. 2013 Cagliari-BologNA 11 3 nov. 2013 BologNA-Chievo 12 10 nov. 2013 Atalanta-BologNA 13 24 nov. 2013 BologNA-Inter 14 1 dic. 2013 Parma-BologNA 15 8 dic. 2013 BologNA-Juventus 16 15 dic. 2013 Fiorentina-BologNA 17 22 dic. 2013 BologNA-genoa 18 6 gen. 2014 Catania-BologNA 19 12 gen. 2014 BologNA-lazio 20 19 gen. 2014 BologNA-Napoli 21 26 gen. 2014 Sampdoria-BologNA 22 2 feb. 2014 BologNA-Udinese 23 9 feb. 2014 Torino-BologNA 24 16 feb. 2014 Milan-BologNA 25 23 feb. 2014 BologNA-Roma 26 2 mar. 2014 Verona-BologNA 27 9 mar. 2014 BologNA-Sassuolo 28 16 mar. 2014 livorno-BologNA 29 23 mar. 2014 BologNA-Cagliari 30 26 mar. 2014 Chievo-BologNA 31 30 mar. 2014 BologNA-Atalanta 32 6 apr. 2014 Inter-BologNA 33 13 apr. 2014 BologNA-Parma 34 19 apr. 2014 Juventus-BologNA 35 27 apr. 2014 BologNA-Fiorentina 36 4 mag. 2014 genoa-BologNA 37 11 mag. 2014 BologNA-Catania 38 18 mag. 2014 lazio-BologNA

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 67Miglior piAzzAMento: 1°gAre DisputAte: 2232Vittorie: 813 (36%)pAreggi: 713 (32%)sconfitte: 706 (32%)gol fAtti: 2973 (1,33 media partita)gol subiti: 2667 (1,19 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

12 Acquafresca Robert A 11-09-1987 Bologna/levante 6/13 -/3

25 Agliardi Federico P 11-02-1983 Bologna 22 -31

11 Alibec Denis A 5-01-1991 Viitorul 23 5

5 Antonsson Mikael D 31-05-1981 Bologna 31 -

9 Bianchi Rolando A 15-02-1983 Torino 32 11

35 Cech Marek D 26-01-1983 Trabzonspor 14 -

21 Cherubin Nicolò D 2-12-1986 Bologna 29 1

19 Christodoulopoulos lazaros C 19-12-1986 Panathinaikos/Bologna 11/12 3/1

75 Crespo José D 9-02-1987 Verona 14 -

Cristaldo Jonathan A 5-03-1989 Metalist 22 9

1 Curci gianluca P 12-07-1985 Bologna 14 -12

7 Della Rocca Francesco C 14-09-1987 Fiorentina/Siena -/17 -/-

23 Diamanti Alessandro A 2-05-1983 Bologna 34 7

26 Ferrari Alex D 1-07-1994 Bologna - -

8 garics györgy D 8-03-1984 Bologna 27 -

77 giménez Henry Damiàn A 13-03-1986 Bologna/grosseto 2/15 -/1

grandi Daniele A 5-02-1993 Milazzo/Como 13/1 -/-

33 Kone Panagiotis C 26-07-1987 Bologna 31 6

4 Krhin Rene C 21-05-1990 Bologna 21 -

13 laxalt Diego Sebastian C 7-02-1993 Defensor 15 1

29 Maini Marco D 14-04-1995 Bologna - -

22 Mantovani Andrea D 22-06-1984 Palermo 6 -

3 Morleo Archimede D 26-09-1983 Bologna 32 -

10 Moscardelli Davide A 3-02-1980 Chievo/Bologna 7/9 -/1

14 Natali Cesare D 5-04-1979 Bologna 5 -

24 Pazienza Michele C 5-08-1982 Bologna 15 -

15 Perez Diego Fernando C 18-05-1980 Bologna 23 -

31 Radakovic Uros D 31-03-1994 Bologna - -

6 Sörensen Frederik Hillesborg D 14-04-1992 Bologna 25 1

32 Stojanovic Dejan P 19-07-1993 Bologna 4 -9

92 Yaisien Abdallah C 23-04-1994 Paris S.g. B 10 1

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Page 18: Calcio2000 190

4-3-3

All: Pulga-Lopez

DIFESA 6Agazzi, molto apprezzato in Italia, è rimasto con piacere sull’isola a presidiare i pali rossoblu. Il portiere bergamasco è l’ultimo difensore di un reparto, quello arretrato, particolarmente va-lido nel gioco aereo e apprezzabile nella spinta sulle fasce, uno dei cavalli di battaglia del duo Pulga-Lopez a cui Cellino (deciso nel trattenere Astori) ha affidato la squadra nel corso della passata stagione venendo ripagato con una comoda salvezza.

CENTROCAMPO 6,5 Daniele Conti è il totem del centrocampo dei sardi. Certo, non sarà arrivato ai livelli di papà Bruno, ma sarebbe stato impossibile. Da Ekdal, a volte troppo lezioso, ci si aspetta sempre la giocata di fino. Per gli altri, a partire dall’insostituibile Nainggolan, la grinta è da sempre il migliore biglietto da visita. Interessante la scommessa sul macedone Ibraimi, uno che ha fantasia e vede la porta.

ATTACCO 7Da anni i tridenti del Cagliari mettono in difficoltà le formazioni avversarie: Ibarbo sta se-guendo le orme di Suazo, forse manca un Mboma, ma Pinilla non è l’ultimo arrivato. Quello visto in Sardegna è il migliore dei Pinilla visti all’opera in Italia. Che dire poi di Sau, per il quale l’orgoglio è doppio: il premio della maglia azzurra che gli ha dato Prandelli è stato am-piamente meritato.

LA STELLA – IBARBOCalciatore dalla velocità impressionante, ha fatto passi da gigante dal punto di vista tattico da quando è arrivato in Italia, tanto da attrarre su di sé l’interesse di alcuni dei più importanti club del Vecchio Continente. Deve soltanto essere più calmo al momento di concludere in porta, ma la formazione isolana non può prescindere dalla sua capacità di svariare su più fronti.

di Giulio SacchiCAGLIARI

Agazzi

Dessena Rossettini Astori Murru

Ekdal Conti Nainggolan

Pinilla Ibarbo Sau

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Page 19: Calcio2000 190

6,5voto

CAgLIARI

AllenAtori: Diego Luis Lopez (22-08-1974, Montevideo) e iVo puLgA (20-06-1964, Modena)lo scorso Anno: Cagliari (Serie A, 11°) Miglior piAzzAMento in serie A: 11° (2012-13, subentrati)gAre in serie A: 32 Vittorie: 12 (38%) pAreggi: 9 (28%) sconfitte: 11 (34%)

1 25 ago. 2013 CAgliAri-Atalanta 2 1 set. 2013 Milan-CAgliAri 3 15 set. 2013 Fiorentina-CAgliAri 4 22 set. 2013 CAgliAri-Sampdoria 5 25 set. 2013 livorno-CAgliAri 6 29 set. 2013 CAgliAri-inter 7 6 ott. 2013 Udinese-CAgliAri 8 20 ott. 2013 CAgliAri-Catania 9 27 ott. 2013 lazio-CAgliAri 10 30 ott. 2013 CAgliAri-Bologna 11 3 nov. 2013 Verona-CAgliAri 12 10 nov. 2013 CAgliAri-Torino 13 24 nov. 2013 roma-CAgliAri 14 1 dic. 2013 CAgliAri-Sassuolo 15 8 dic. 2013 CAgliAri-genoa 16 15 dic. 2013 Parma-CAgliAri 17 22 dic. 2013 CAgliAri-Napoli 18 6 gen. 2014 Chievo-CAgliAri 19 12 gen. 2014 CAgliAri-Juventus 20 19 gen. 2014 Atalanta-CAgliAri 21 26 gen. 2014 CAgliAri-Milan 22 2 feb. 2014 CAgliAri-Fiorentina 23 9 feb. 2014 Sampdoria-CAgliAri 24 16 feb. 2014 CAgliAri-livorno 25 23 feb. 2014 inter-CAgliAri 26 2 mar. 2014 CAgliAri-Udinese 27 9 mar. 2014 Catania-CAgliAri 28 16 mar. 2014 CAgliAri-lazio 29 23 mar. 2014 Bologna-CAgliAri 30 26 mar. 2014 CAgliAri-Verona 31 30 mar. 2014 Torino-CAgliAri 32 6 apr. 2014 CAgliAri-roma 33 13 apr. 2014 Sassuolo-CAgliAri 34 19 apr. 2014 genoa-CAgliAri 35 27 apr. 2014 CAgliAri-Parma 36 4 mag. 2014 Napoli-CAgliAri 37 11 mag. 2014 CAgliAri-Chievo 38 18 mag. 2014 Juventus-CAgliAri

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 34Miglior piAzzAMento: 1°gAre DisputAte: 1140Vittorie: 340 (30%)pAreggi: 392 (34%)sconfitte: 408 (36%)gol fAtti: 1250 (1,10 media partita)gol subiti: 1365 (1,20 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

1 Agazzi Michael P 3-07-1984 Cagliari 34 -45

3 Ariaudo lorenzo D 11-06-1989 Cagliari 17 -

13 Astori Davide D 7-01-1987 Cagliari 32 -

8 Avelar Danilo Fernando C 9-06-1989 Cagliari 20 -

25 Avramov Vlada P 5-04-1979 Cagliari 5 -7

22 Cabrera Matias C 16-05-1986 Nacional Montevideo/Cagliari 9/7 -/-

28 Carboni Werther P 4-04-1996 Cagliari - -

5 Conti Daniele C 9-01-1979 Cagliari 29 3

7 Cossu Andrea C 3-05-1980 Cagliari 24 -

34 Del Fabro Dario D 24-03-1995 Cagliari 3 -

36 Demontis Andrea C 10-01-1995 Cagliari - -

21 Dessena Daniele C 10-05-1987 Cagliari 31 3

20 Ekdal Albin C 28-07-1989 Cagliari 31 1

16 Eriksson Sebastian D 31-01-1989 Cagliari 8 -

gallon Mattia C 30-05-1992 Savona 26 2

23 ibarbo Segundo Víctor C 19-05-1990 Cagliari 34 6

ibraimi Agim C 29-08-1988 Maribor 25 6

29 Murru Nicola D 16-12-1994 Cagliari 13 -

4 Nainggolan radja C 4-05-1988 Cagliari 34 2

18 Nenê Anderson Miguel da Silva A 28-07-1983 Cagliari 23 3

19 Oikonomou Marios D 6-10-1992 PAS giannina 13 -

24 Perico gabriele D 11-03-1984 Cagliari 16 -

51 Pinilla Mauricio A 4-02-1984 Cagliari 23 7

14 Pisano Francesco D 29-04-1986 Cagliari 28 1

15 rossettini luca C 9-05-1985 Cagliari 28 -

30 rui Sampaio Fernando C 29-05-1987 Olhanense/Beira-Mar 1/12 -/1

9 Sau Marco A 3-11-1987 Cagliari 30 12

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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4-2-3-1

All: Maran

DIFESA 7Reparto solido, quello arretrato rossoazzurro, del resto non potrebbe essere altrimenti vista la provenienza della maggior parte dei suoi elementi. Per la porta confermato Andujar, che nella passata stagione ha sensibilmente diminuito le sue amnesie. Marchese ormai non aveva più le motivazioni per restare, a sinistra è arrivato Monzon, che ha un tiro mancino piuttosto velenoso. E non va dimenticato nonno Legrottaglie.

CENTROCAMPO 6 La perdita di Lodi è notevole, dai piedi del napoletano sono partite giocate che al ‘Massimino’ dimenticheranno difficilmente. Con coraggio si è deciso di puntare su Tachtsidis, greco che Ze-man considerava più utile di De Rossi, ma che ha Roma non ha confermato il buono mostrato in quel di Verona. Toccherà al navigato Izco (e ad Almiron) prenderlo per mano almeno all’inizio, ma l’ellenico ha grinta sudamericana. In extremis al gruppo di Maran si è unito il navigato ceco Plasil.

ATTACCO 6,5Non solo da Bergessio si aspettano gol in una squadra molto brava nell’attaccare con molti ele-menti, lasciando così l’ex Saint-Etienne come boa. Barrientos e Castro hanno classe e vedono la porta, lo stesso ci si aspetta da Leto, argentino dai ritmi compassati (presto verrà soprannominato ‘Andamento Leto’) ma in grado di svariare alle spalle del puntero partendo da sinistra.

LA STELLA – BERGESSIOPupillo di Diego Pablo Simeone è rimasto anche dopo l’addio del ‘Cholo’ e ha dimostrato con il tempo di non essere certo inferiore a Maxi Lopez, uno che a Catania ha vissuto i momenti più brillanti della sua carriera. Finalizzatore spietato, non si tira indietro nemmeno quando c’è da creare spazi per gli inserimenti dei tre fantasiosi elementi che Maran gli mette a supporto.

di Giulio SacchiCATANIA

Andujar

Alvarez Bellusci Spolli MONZON

Izco

LETO

TACHTSIDIS

BarrientosPLASIL

Bergessio

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6,5voto

CATANIA

AllenAtore: Rolando MaRan nAto il 14-07-1963 A Trentolo scorso Anno: Catania (Serie A, 8°) Miglior piAzzAMento in serie A: 8° (2012-13)gAre in serie A: 38 Vittorie: 15 (39%) pAreggi: 11 (29%) sconfitte: 12 (32%)

1 25 ago. 2013 Fiorentina-CATAniA 2 1 set. 2013 CATAniA-inter 3 15 set. 2013 Livorno-CATAniA 4 22 set. 2013 CATAniA-Parma 5 25 set. 2013 Lazio-CATAniA 6 29 set. 2013 CATAniA-Chievo 7 6 ott. 2013 CATAniA-Genoa 8 20 ott. 2013 Cagliari-CATAniA 9 27 ott. 2013 CATAniA-Sassuolo 10 30 ott. 2013 Juventus-CATAniA 11 3 nov. 2013 napoli-CATAniA 12 10 nov. 2013 CATAniA-Udinese 13 24 nov. 2013 Torino-CATAniA 14 1 dic. 2013 CATAniA-Milan 15 8 dic. 2013 Sampdoria-CATAniA 16 15 dic. 2013 CATAniA-Verona 17 22 dic. 2013 Roma-CATAniA 18 6 gen. 2014 CATAniA-Bologna 19 12 gen. 2014 Atalanta-CATAniA 20 19 gen. 2014 CATAniA-Fiorentina 21 26 gen. 2014 inter-CATAniA 22 2 feb. 2014 CATAniA-Livorno 23 9 feb. 2014 Parma-CATAniA 24 16 feb. 2014 CATAniA-Lazio 25 23 feb. 2014 Chievo-CATAniA 26 2 mar. 2014 Genoa-CATAniA 27 9 mar. 2014 CATAniA-Cagliari 28 16 mar. 2014 Sassuolo-CATAniA 29 23 mar. 2014 CATAniA-Juventus 30 26 mar. 2014 CATAniA-napoli 31 30 mar. 2014 Udinese-CATAniA 32 6 apr. 2014 CATAniA-Torino 33 13 apr. 2014 Milan-CATAniA 34 19 apr. 2014 CATAniA-Sampdoria 35 27 apr. 2014 Verona-CATAniA 36 4 mag. 2014 CATAniA-Roma 37 11 mag. 2014 Bologna-CATAniA 38 18 mag. 2014 CATAniA-Atalanta

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 16Miglior piAzzAMento: 8°gAre DisputAte: 564Vittorie: 154 (27%)pAreggi: 173 (31%)sconfitte: 237 (42%)gol fAtti: 583 (1,03 media partita)gol subiti: 796 (1,41 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

4 Almirón Sergio C 7-11-1980 Catania 30 4

22 Álvarez Pablo Sebastián C 17-04-1984 Catania 27 -

21 Andújar Mariano P 30-07-1983 Catania 34 -39

30 Barisics Maks A 6-03-1995 Catania - -

28 Barrientos Pablo César C 17-01-1985 Catania 31 5

14 Bellusci Giuseppe D 21-08-1989 Catania 26 -

9 Bergessio Gonzalo Rubén A 20-07-1984 Catania 32 13

Biraghi Cristiano C 1-09-1992 Cittadella 33 -

23 Boateng Kingsley A 7-04-1994 Milan - -

31 Cabalceta Erick Giacchero D 9-01-1993 Catania - -

33 Capuano Ciro D 10-07-1981 Catania 14 -

19 Castro Lucas nahuel C 9-04-1989 Catania 36 4

37 Donnarumma Alfredo A 30-11-1990 Como 30 14

20 FreireFederico C 6-11-1990 VélezSársfield 7 -

1 Frison Alberto P 22-01-1988 Catania 4 -7

Guarente Tiberio C 1-11-1985 Bologna 20 2

24 Gyömber norbert D 3-07-1992 Banská Bystrica 26 -

13 izco Mariano Julio C 13-03-1983 Catania 35 1

26 Keko Sergio Gontán C 28-12-1991 Catania 4 1

6 Legrottaglie nicola D 20-10-1976 Catania 27 3

11 Leto Sebastián Eduardo C 30-08-1986 Panathinaikos - -

10 Maxi López Gaston A 3-04-1984 Sampdoria 17 4

18 Monzón Luciano Fabian D 13-04-1987 nizza/Ol. Lione/Fluminense 1/5/3 -/-/-

2 PeruzziGino D 9-06-1992 VélezSársfield 23 1

32 Petkovic Bruno A 16-09-1994 Catania 1 -

Plasil Jaroslav C 5-01-1982 Bordeaux 33 2

5 Rolín Alexis D 7-02-1989 Catania 11 -

3 Spolli nicolàs Federico D 20-02-1985 Catania 29 2

7 Tachtsidis Panagiotis C 15-02-1991 Roma 21 1

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 22: Calcio2000 190

4-4-2

All: SANNINO

DIFESA 5Manca un portiere con la necessaria esperienza della massima serie e con un reparto dall’età media avanzata (31 anni e mezzo) sembra davvero dura. L’innesto del mancino croato Pamic potrebbe non bastare ad irrobustire il pacchetto difensivo e tra i ricambi emergono solo il cen-trale brasiliano Claiton – allenato dal neo-tecnico Sannino ai tempi del Varese – ed il possente Dramé per la fascia sinistra.

CENTROCAMPO 6,5 A Radovanovic dovrebbe spettare il compito di dettare i tempi della manovra, ma non vanno dimenticati il polivalente finlandese Hetemaj e l’ex senese Calello. Interessanti in prospettiva le opzioni per le fasce, dove i giovani Acosty, Improta e Lazarević rivaleggeranno per un posto con Sestu e l’ex Juve e Samp Estigarribia, quest’ultimo particolarmente adatto al modulo di Sannino.

ATTACCO 6,5Senza altri infortuni a tarpargli le ali, potrebbe scoccare, finalmente, l’ora di Paloschi. Al suo fianco Théréau, capace di continui rientri ed affondi, garantisce alla squadra di Sannino la giu-sta profondità. Non dovrebbe figurare titolare, ma unicamente per ragioni anagrafiche, l’inos-sidabile Pellissier, sempre affidabile quando viene chiamato in causa. Occhio ad Ardemagni, che dopo l’ottima stagione modenese (23 reti) merita la chance in A.

LA STELLA – THÉRÉAUIl trentenne francese, con 11 marcature nell’ultimo torneo, ha trascinato la compagine verone-se verso lidi tranquilli. Corteggiato da altri club, è restato ed è questo il miglior colpo piazzato dal ds Sartori. Gran fisico e buon fiuto del gol, dovrà ripetersi per regalare all’undici gialloblù la salvezza, che altrimenti per i “mussi” potrebbe restare un’utopia.

di Alfonso Scinti Rogerchievo

Puggioni

Sardo Dainelli Cesar PAMIC

Sestu L. Rigoni RADOVANOVIC

Paloschi

ESTIGARRIBIA

Théréau

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Page 23: Calcio2000 190

voto

CHIEvO

AllenAtore: Giuseppe sannino nAto il 30-04-1957 A Ottaviano (NA)lo scorso Anno: Palermo (Serie A, 18° sostituito-subentrato) Miglior piAzzAMento in serie A: 14° (2011-12)gAre in serie A: 51 Vittorie: 14 (27%) pAreggi: 14 (27%) sconfitte: 23 (45%)

1 25 ago. 2013 Parma-ChievO 2 1 set. 2013 ChievO-Napoli 3 15 set. 2013 Lazio-ChievO 4 22 set. 2013 ChievO-Udinese 5 25 set. 2013 ChievO-Juventus 6 29 set. 2013 Catania-ChievO 7 6 ott. 2013 ChievO-Atalanta 8 20 ott. 2013 Genoa-ChievO 9 27 ott. 2013 ChievO-Fiorentina 10 30 ott. 2013 Roma-ChievO 11 3 nov. 2013 Bologna-ChievO 12 10 nov. 2013 ChievO-Milan 13 24 nov. 2013 verona-ChievO 14 1 dic. 2013 ChievO-Livorno 15 8 dic. 2013 Sassuolo-ChievO 16 15 dic. 2013 ChievO-Sampdoria 17 22 dic. 2013 Torino-ChievO 18 6 gen. 2014 ChievO-Cagliari 19 12 gen. 2014 inter-ChievO 20 19 gen. 2014 ChievO-Parma 21 26 gen. 2014 Napoli-ChievO 22 2 feb. 2014 ChievO-Lazio 23 9 feb. 2014 Udinese-ChievO 24 16 feb. 2014 Juventus-ChievO 25 23 feb. 2014 ChievO-Catania 26 2 mar. 2014 Atalanta-ChievO 27 9 mar. 2014 ChievO-Genoa 28 16 mar. 2014 Fiorentina-ChievO 29 23 mar. 2014 ChievO-Roma 30 26 mar. 2014 ChievO-Bologna 31 30 mar. 2014 Milan-ChievO 32 6 apr. 2014 ChievO-verona 33 13 apr. 2014 Livorno-ChievO 34 19 apr. 2014 ChievO-Sassuolo 35 27 apr. 2014 Sampdoria-ChievO 36 4 mag. 2014 ChievO-Torino 37 11 mag. 2014 Cagliari-ChievO 38 18 mag. 2014 ChievO-inter

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 11Miglior piAzzAMento: 5°gAre DisputAte: 406Vittorie: 129 (32%)pAreggi: 124 (30%)sconfitte: 153 (38%)gol fAtti: 450 (1,11 media partita)gol subiti: 502 (1,24 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

6

22 Acosty Maxwell A 10-09-1991 Juve Stabia 37 1

2 Aldrovandi Simone D 2-04-1994 Modena - -

Ardemagni Matteo A 26-03-1987 Modena 39 23

9 Bentivoglio Simone C 29-05-1985 Chievo - -

Bernardini Alessandro D 21-01-1987 Livorno 41 1

32 Brighenti Nicolò D 1-08-1989 vicenza 27 1

14 Calello Adrián Daniel C 14-05-1987 Dinamo Zagabria/Siena 6/9 -/-

12 Cesar Bostjan D 9-07-1982 Chievo 22 -

3 Dainelli Dario D 9-06-1979 Chievo 34 -

4 Dos Santos Machado Claiton D 7-09-1984 Bari 35 2

93 Dramé Boukary D 22-07-1985 Chievo 22 1

estigarribia Marcelo Alejandro C 21-07-1987 Sampdoria 34 2

Falzerano Marcello A 12-04-1991 Grosseto 4 -

21 Frey Nicholas D 6-03-1984 Chievo 21 -

5 Guana Roberto C 21-01-1981 Chievo 23 -

56 hetemaj Perparim C 12-12-1986 Chievo 30 -

16 improta Riccardo A 19-12-1993 Juve Stabia 27 6

Kupisz Tomasz C 2-02-1990 Jagiellonia 30 1

7 Lazarevic Dejan C 15-02-1990 Modena 34 6

43 Paloschi Alberto A 4-01-1990 Chievo 20 7

15 Pamic Manuel C 20-04-1986 Sparta Praga 19 -

33 Papp Paul D 11-11-1989 Chievo 8 1

31 Pellissier Sergio A 12-04-1979 Chievo 24 5

1 Puggioni Christian P 17-01-1981 Chievo 17 -17

8 Radovanovic ivan D 29-08-1988 Atalanta 16 -

27 Rigoni Luca C 7-12-1984 Chievo 31 1

11 Samassa Mamadou A 1-05-1986 valenciennes/Chievo 3/8 1/-

17 Sardo Gennaro C 8-05-1979 Chievo 23 -

10 Sestu Alessio C 29-09-1983 Siena 28 1

28 Silvestri Marco P 2-03-1991 Padova 25 -26

18 Squizzi Lorenzo P 20-06-1974 Chievo 1 -2

39 Stoian Adrian Marius C 11-02-1991 Chievo 20 3

77 Théréau Cyril A 24-04-1983 Chievo 37 11

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 24: Calcio2000 190

3-5-2

All: Montella

DIFESA 6Per una delle retroguardie meno perforate dell’anno scorso conferma in blocco, compreso il serbo Tomovic, alternativa a Roncaglia. Dolenti note tra i pali: partito Viviano, Neto, nono-stante la fiducia espressagli dalla società, non rassicura del tutto e l’esperto uruguaiano Mu-nua, gradito a Montella, si è subito infortunato.

CENTROCAMPO 7,5 Un invidiabile terzetto di palleggiatori sopraffini – Aquilani, Pizarro e Borja Valero – con il valore aggiunto del travolgente Cuadrado (sapesse anche difendere…), mentre Pasqual, a sinistra, dovrà conferire il giusto equilibrio tra fase attiva e passiva. Rispetto al passato, tanti i ricambi, nuovi di zecca, al centro con Ambrosini (non ha certo bisogno di presentazioni!) ed il possente e prolifico Ilicic, sulle fasce col duo iberico Joaquin-Marcos Alonso, tutti titolari aggiunti.

ATTACCO 7,5Come dire: meno fantasia e più concretezza. Sulla carta due bomber veri come Mario Gomez e Pepito Rossi promettono sfracelli e dovrebbero rimpiazzare alla grande punte prolifiche ma pure atipiche come Jovetic e Ljajic, sebbene il tedesco non abbia brillato nell’ultima Bunde-sliga (solo 11 gol) e l’italo-americano debba dimostrare di aver superato, soprattutto mental-mente, l’infortunio al legamento crociato del ginocchio destro. Interessanti il croato Rebic e l’ucraino Iakovenko.

LA STELLA – ROSSIDegnamente spalleggiato da super-Mario Gomez, Pepito, se torna a giocare ed entusiasmare come nel Villareal e in Nazionale, potrebbe essere per Montella il Top player capace di far accomodare stabilmente la squadra dei fratelli Della Valle nel salotto buono delle grandi.

di Alfonso Scinti RogerFIORENTINA

Neto

Roncaglia G. Rodriguez Savić

Aquilani Pizarro B. Valero

GOMEZ

PasqualCuadrado

G. Rossi

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Page 25: Calcio2000 190

voto 7FIORENTINA

AllenAtore: Vincenzo Montella nAto il 18-06-1974 A Pomigliano d’ Arco (NA)lo scorso Anno: Fiorentina (Serie A, 4°) Miglior piAzzAMento in serie A: 4° (2012-13)gAre in serie A: 89 Vittorie: 39 (44%) pAreggi: 25 (28%) sconfitte: 25 (28%)

1 25 ago. 2013 FioreNtiNA-Catania 2 1 set. 2013 Genoa-FioreNtiNA 3 15 set. 2013 FioreNtiNA-Cagliari 4 22 set. 2013 Atalanta-FioreNtiNA 5 25 set. 2013 inter-FioreNtiNA 6 29 set. 2013 FioreNtiNA-Parma 7 6 ott. 2013 Lazio-FioreNtiNA 8 20 ott. 2013 FioreNtiNA-Juventus 9 27 ott. 2013 Chievo-FioreNtiNA 10 30 ott. 2013 FioreNtiNA-Napoli 11 3 nov. 2013 Milan-FioreNtiNA 12 10 nov. 2013 FioreNtiNA-Sampdoria 13 24 nov. 2013 Udinese-FioreNtiNA 14 1 dic. 2013 FioreNtiNA-Verona 15 8 dic. 2013 roma-FioreNtiNA 16 15 dic. 2013 FioreNtiNA-Bologna 17 22 dic. 2013 Sassuolo-FioreNtiNA 18 6 gen. 2014 FioreNtiNA-Livorno 19 12 gen. 2014 torino-FioreNtiNA 20 19 gen. 2014 Catania-FioreNtiNA 21 26 gen. 2014 FioreNtiNA-Genoa 22 2 feb. 2014 Cagliari-FioreNtiNA 23 9 feb. 2014 FioreNtiNA-Atalanta 24 16 feb. 2014 FioreNtiNA-inter 25 23 feb. 2014 Parma-FioreNtiNA 26 2 mar. 2014 FioreNtiNA-Lazio 27 9 mar. 2014 Juventus-FioreNtiNA 28 16 mar. 2014 FioreNtiNA-Chievo 29 23 mar. 2014 Napoli-FioreNtiNA 30 26 mar. 2014 FioreNtiNA-Milan 31 30 mar. 2014 Sampdoria-FioreNtiNA 32 6 apr. 2014 FioreNtiNA-Udinese 33 13 apr. 2014 Verona-FioreNtiNA 34 19 apr. 2014 FioreNtiNA-roma 35 27 apr. 2014 Bologna-FioreNtiNA 36 4 mag. 2014 FioreNtiNA-Sassuolo 37 11 mag. 2014 Livorno-FioreNtiNA 38 18 mag. 2014 FioreNtiNA-torino

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 75Miglior piAzzAMento: 1°gAre DisputAte: 2496Vittorie: 983 (39%)pAreggi: 769 (31%)sconfitte: 744 (30%)gol fAtti: 3434 (1,38 media partita)gol subiti: 2856 (1,14 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

21 Ambrosini Massimo C 29-05-1977 Milan 20 -

10 Aquilani Alberto C 7-07-1984 Fiorentina 25 7

8 Bakic Marko C 1-11-1993 Mogren/torino 3/1 -/-

20 Borja Valero iglesias C 12-01-1985 Fiorentina 37 1

31 Capezzi Leonardo C 28-03-1995 Fiorentina - -

5 Compper Marvin D 14-06-1985 Hoffenheim/Fiorentina 16/7 -/-

11 Cuadrado Juan Guillermo Bello C 26-05-1988 Fiorentina 36 5

14 Fernández Matías C 15-05-1986 Fiorentina 22 1

33 Gómez Mario A 10-07-1985 Bayern Monaco 21 11

6 Hegazy Ahmed D 25-01-1991 Fiorentina 2 -

77 iakovenko oleksandr C 23-07-1987 Anderlecht 25 7

72 ilicic Josip C 29-01-1988 Palermo 31 10

17 Joaquín Sánchez C 21-07-1981 Málaga 34 4

24 Lezzerini Luca P 24-03-1995 Fiorentina - -

12 Lupatelli Cristiano P 21-06-1978 Fiorentina 1 -1

3 Marcos Alonso Mendoza D 28-12-1990 Bolton W. 26 4

30 Matos Pinto ryder C 27-02-1993 Bahia 5 1

78 Munúa Gustavo P 27-01-1978 Levante 29

1 Neto Norberto Murara P 19-07-1989 Fiorentina 6 -9

83 olivera ruben C 4-05-1983 Fiorentina/Genoa 4/5 -/-

23 Pasqual Manuel D 13-03-1982 Fiorentina 35 2

7 Pizarro David Cortes C 11-09-1979 Fiorentina 29 3

rebic Ante A 21-09-1993 rNK Spalato 29 10

2 rodríguez Gonzalo D 10-04-1984 Fiorentina 35 6

4 roncaglia Facundo Sebastián D 10-02-1987 Fiorentina 24 3

49 rossi Giuseppe A 1-02-1987 Villarreal/Fiorentina -/1 -/-

15 Savic Stefan D 8-01-1991 Fiorentina 26 2

40 tomovic Nenad D 30-08-1987 Fiorentina 26 -

66 Vargas Juan Manuel risco C 5-10-1983 Genoa 20 -

18 Vecino Matías C 24-08-1991 Nacional Montevideo 4 1

27 Wolski rafal C 10-11-1992 Legia Varsavia/Fiorentina -/1 -/-

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 26: Calcio2000 190

4-3-2-1

All: LIVERANI

DIFESA 5La scelta di affidarsi a Perin, al posto di un Frey ormai a fine corsa, ha un suo perché. Bizzarri gli farà da chioccia. Difficile da digerire dai tifosi è invece lo smembramento della retroguar-dia, che per ultimo ha perso uno degli elementi più positivi della passata stagione, Granqvist. Si è però riusciti a fare mettere nero su bianco ad Antonini, ormai di troppo al Milan.

CENTROCAMPO 7 Il ‘colpo’ Lodi è da applausi, perché l’ex Catania piaceva a tanti. A centrocampo, insieme a lui, gente che unisce quantità e qualità, come preteso dal nuovo allenatore, Fabio Liverani, uno che il reparto nevralgico lo faceva girare come un orologio. E c’è Santana, all’ennesima squadra italiana. Ora come esterno alto c’è anche il promettente Centurion, un Di Maria in erba. E attenzione a Fetfatzidis, che ha grandi giocate nel suo repertorio. Ovviamente vitale la conferma di Kucka.

ATTACCO 6A volte ritornano. È il caso di Alberto Gilardino, che sembrava avere definitivamente chiuso la sua esperienza in Liguria e invece è tornato alla corte di Enrico Preziosi. Ci sarà spazio anche per Bertolacci, uno pericoloso anche con le conclusioni dalla distanza. Grande interesse suscita il giovane Konate, Calaiò e Stoian sono arrivati a filo di sirena per rinforzare il reparto offensivo.

LA STELLA – LODIHa tutte le carte in regole per diventare il nuovo faro del centrocampo rossoblù. Sembrava desti-nato ad andare in una big, ma non ha voluto fare il comprimario: è approdato a Genova per gio-care con continuità ed è quello che farà. Specialista sui calci piazzati, non ha perso la confidenza con i gol accumulata quando – e non è stato per poco tempo – veniva impiegato come attaccante.

di Mattia TremoladaGenoa

PERIN

ANTONINI Portanova GAMBERINI Antonelli

Kucka LODI COFIE

GILARDINO

FETFATzIDIs sANTANA

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Page 27: Calcio2000 190

voto

GENOA

AllenAtore: Fabio Liverani nAto il 29-04-1976 A Romalo scorso Anno: Genoa (giovanili) Miglior piAzzAMento in serie A: esordientegAre in serie A: – Vittorie: – pAreggi: – sconfitte: –

1 25 ago. 2013 Inter-Genoa 2 1 set. 2013 Genoa-Fiorentina 3 15 set. 2013 Sampdoria-Genoa 4 22 set. 2013 Genoa-Livorno 5 25 set. 2013 Udinese-Genoa 6 29 set. 2013 Genoa-napoli 7 6 ott. 2013 Catania-Genoa 8 20 ott. 2013 Genoa-Chievo 9 27 ott. 2013 Juventus-Genoa 10 30 ott. 2013 Genoa-Parma 11 3 nov. 2013 Lazio-Genoa 12 10 nov. 2013 Genoa-Verona 13 24 nov. 2013 Milan-Genoa 14 1 dic. 2013 Genoa-Torino 15 8 dic. 2013 Cagliari-Genoa 16 15 dic. 2013 Genoa-atalanta 17 22 dic. 2013 Bologna-Genoa 18 6 gen. 2014 Genoa-Sassuolo 19 12 gen. 2014 Roma-Genoa 20 19 gen. 2014 Genoa-Inter 21 26 gen. 2014 Fiorentina-Genoa 22 2 feb. 2014 Genoa-Sampdoria 23 9 feb. 2014 Livorno-Genoa 24 16 feb. 2014 Genoa-Udinese 25 23 feb. 2014 napoli-Genoa 26 2 mar. 2014 Genoa-Catania 27 9 mar. 2014 Chievo-Genoa 28 16 mar. 2014 Genoa-Juventus 29 23 mar. 2014 Parma-Genoa 30 26 mar. 2014 Genoa-Lazio 31 30 mar. 2014 Verona-Genoa 32 6 apr. 2014 Genoa-Milan 33 13 apr. 2014 Torino-Genoa 34 19 apr. 2014 Genoa-Cagliari 35 27 apr. 2014 atalanta-Genoa 36 4 mag. 2014 Genoa-Bologna 37 11 mag. 2014 Sassuolo-Genoa 38 18 mag. 2014 Genoa-Roma

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 46Miglior piAzzAMento: 2°gAre DisputAte: 1554Vittorie: 494 (32%)pAreggi: 477 (31%)sconfitte: 583 (37%)gol fAtti: 1969 (1,27 media partita)gol subiti: 2174 (1,40 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

6

13 antonelli Luca D 11-02-1987 Genoa 33 1

antonini Luca C 4-08-1982 Milan 6 -

91 Bertolacci andrea C 11-01-1991 Genoa 29 4

8 Biondini Davide C 24-01-1983 atalanta 24 -

Bizzarri albano P 9-11-1977 Lazio 5 - 10

Blaze allan D 24-06-1994 Genoa - -

Calaiò emanuele a 8-01-1982 Siena/napoli 18/6 4/-

Centurion Ricardo adrian C 19-01-1993 Racing Club 26 4

14 CofieIsaac C 5-04-1991 Chievo 27 2

4 De Maio Sebastian D 5-03-1987 Brescia 38 3

32 Donnarumma antonio P 7-07-1990 Genoa 1 -

Fetfatzidis Giannis C 21-12-1990 olympiakos 12 -

5 Gamberini alessandro D 27-08-1981 napoli 25 1

11 Gilardino alberto a 5-07-1982 Bologna 36 13

93 Jara Daniel Martínez a 22-12-1993 Palermo - -

77 Konaté Moussa a 3-04-1993 Krasnodar 10 1

33 Kucka Juraj C 26-02-1987 Genoa 33 3

10 Lodi Francesco C 23-03-1984 Catania 33 6

21 Manfredini Thomas D 27-05-1980 atalanta/Genoa 15/14 -/-

15 Marchese Giovanni D 17-10-1984 Catania 30 2

Matuzalem Francelino C 10-06-1980 Genoa 15 1

1 Perin Mattia P 10-11-1992 Pescara 29 -66

90 Portanova Daniele D 17-12-1978 Bologna/Genoa 5/15 1/1

19 Rafati Jami C 26-04-1994 West Ham United - -

2 Sampirisi Mario C 31-10-1992 Genoa/Chievo 16/3 -/-

17 Santana Mario alberto C 23-12-1981 Torino 27 4

Stoian adrian Marius C 11-02-1991 Chievo 20 3

69 Sturaro Stefano C 9-03-1993 Modena 8 -

Tozser Dániel C 12-05-1985 Genoa 22 -

Velocci Tiberio a 23-07-1995 Genoa - -

20 Vrsaljko Sime C 10-01-1992 Dinamo Zagabria 25 -

Zima Lukas P 9-01-1994 Genoa - -

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 28: Calcio2000 190

3-5-2

All: MAZZARRI

DIFESA 5,5Non ci siamo. Samuel non è più quello di un tempo, Ranocchia e Juan Jesus non sono impec-cabili. Tolto Campagnaro (buono), la difesa non sembra impenetrabile. Da valutare l’impatto che potranno dare Andreolli e Rolando. Certo, ci sarebbe un tuttofare come Zanetti, voglioso di tornare a mordere ma 40 anni non sono pochi, neppure per una leggenda come lui… Bisognerà pregare San Handanovic…

CENTROCAMPO 7 Sulle fasce si poteva fare di più. Mazzarri sperava in qualche arrivo importante, non è stato accontentato (sarà fondamentale dare fiducia ai vari Nagatomo e Jonathan). Taider, in mezzo, è una buona presa e, probabilmente, giocherà più di Cambiasso ma, non dovesse girare Kovacic, la manovra potrebbe risultare stagnante. Pe fortuna c’è un Guarin che pare pronto a fare l’ultimo salto di qualità. Il colombiano potrebbe essere la gallina dalle uova d’oro, anzi nerazzurre…

ATTACCO 7Con El Principe Milito alle prese con gli acciacchi dell’età e un fisico non più sublime, Palacio pare l’uomo destinato a prendersi sulle spalle l’attacco nerazzurro. Toccherà a lui far crescere i vari Icardi e Belfodil, giovani di belle speranze ma che devono ancora dimostrare tutto. Manca il centravanti da 20 gol garantiti ma attenzione ad Alvarez, uno che, con Mazzarri, segnerà tanto e giocherà spesso in avanti.

LA STELLA – HANDANOVICCorteggiato a lungo dal Barcellona, Handanovic è rimasto, per la felicità del popolo interista, nerazzurro. Tra i primi cinque portieri al mondo, è una sicurezza assoluta. In circolazione, a 28 anni, ci sono pochi altri portieri che fanno la differenza in una partita come l’ex Udinese. È lui il vero Top player dell’Inter, Mazzarri sa che, su Samir, può sempre contare ed è un bel contare.

di Thomas SaccaniINTER

Handanovic

CAMPAGNARO Ranocchia Juan Jesus

Nagatomo

TAIDER Guarin

Palacio ICARDI

Jonathan

Kovacic

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Page 29: Calcio2000 190

6,5voto

INTER

AllenAtore: Walter Mazzarri nAto il 1-10-1961 A San Vincenzo (LI)lo scorso Anno: Napoli (Serie A, 2°) Miglior piAzzAMento in serie A: 2° (2012-13)gAre in serie A: 335 Vittorie: 134 (40%) pAreggi: 101 (30%) sconfitte: 100 (30%)

1 25 ago. 2013 INter-Genoa 2 1 set. 2013 Catania-INter 3 15 set. 2013 INter-Juventus 4 22 set. 2013 Sassuolo-INter 5 25 set. 2013 INter-Fiorentina 6 29 set. 2013 Cagliari-INter 7 6 ott. 2013 INter-roma 8 20 ott. 2013 torino-INter 9 27 ott. 2013 INter-Verona 10 30 ott. 2013 Atalanta-INter 11 3 nov. 2013 Udinese-INter 12 10 nov. 2013 INter-Livorno 13 24 nov. 2013 Bologna-INter 14 1 dic. 2013 INter-Sampdoria 15 8 dic. 2013 INter-Parma 16 15 dic. 2013 Napoli-INter 17 22 dic. 2013 INter-Milan 18 6 gen. 2014 Lazio-INter 19 12 gen. 2014 INter-Chievo 20 19 gen. 2014 Genoa-INter 21 26 gen. 2014 INter-Catania 22 2 feb. 2014 Juventus-INter 23 9 feb. 2014 INter-Sassuolo 24 16 feb. 2014 Fiorentina-INter 25 23 feb. 2014 INter-Cagliari 26 2 mar. 2014 roma-INter 27 9 mar. 2014 INter-torino 28 16 mar. 2014 Verona-INter 29 23 mar. 2014 INter-Atalanta 30 26 mar. 2014 INter-Udinese 31 30 mar. 2014 Livorno-INter 32 6 apr. 2014 INter-Bologna 33 13 apr. 2014 Sampdoria-INter 34 19 apr. 2014 Parma-INter 35 27 apr. 2014 INter-Napoli 36 4 mag. 2014 Milan-INter 37 11 mag. 2014 INter-Lazio 38 18 mag. 2014 Chievo-INter

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 81Miglior piAzzAMento: 1°gAre DisputAte: 2696Vittorie: 1336 (50%)pAreggi: 756 (28%)sconfitte: 604 (22%)gol fAtti: 4526 (1,68 media partita)gol subiti: 2792 (1,04 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

11 Álvarez ricardo Gabriel C 12-04-1988 Inter 23 5

6 Andreolli Marco D 10-06-1986 Chievo 28 2

7 Belfodil Ishak A 19-01-1992 Parma 33 8

19 Cambiasso esteban Matias C 18-08-1980 Inter 33 3

14 Campagnaro Hugo Armando D 27-06-1980 Napoli 28 1

30 Carrizo Juan P 6-05-1984 Lazio/Inter -/1 -/-1

12 Castellazzi Luca P 19-07-1975 Inter 2 -3

26 Chivu Christian D 26-10-1980 Inter 10 1

13 Guarín Freddy C 30-06-1986 Inter 32 4

1 Handanovic Samir P 14-07-1984 Inter 35 -53

9 Icardi Mauro emanuel A 19-02-1993 Sampdoria 31 10

2 Jonathan Cícero Moreira D 27-02-1986 Inter 8 -

5 Juan Jesus Nunes Guilherme D 10-06-1991 Inter 31 1

10 Kovacic Mateo C 6-05-1994 Dinamo Zagabria/Inter 11/13 1/-

17 Kuzmanovic Zdravko C 22-09-1987 Stoccarda/Inter 12/13 -/-

77 Mariga McDonald C 4-04-1987 Inter/Parma 1/2 -/-

22 Milito Diego Alberto A 12-06-1979 Inter 20 9

16 Mudingayi Gaby C 1-10-1981 Inter 9 -

55 Nagatomo Yuto D 12-09-1986 Inter 25 -

Olsen Patrick Haakon C 23-04-1994 Inter - -

8 Palacio rodrigo A 5-02-1982 Inter 26 12

31 Pereira Alvaro Daniel C 28-11-1985 Inter 28 1

23 ranocchia Andrea D 16-02-1988 Inter 32 2

35 rolando Jorge Pires D 31-08-1985 Porto/Napoli 1/7 -/-

25 Samuel Walter Adrián D 23-03-1978 Inter 16 1

21 taider Saphir Sliti C 29-02-1992 Bologna 34 3

18 Wallace Oliveira dos Santos D 1-05-1994 Fluminense 18 1

4 Zanetti Javier C 10-08-1973 Inter 33 -

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 30: Calcio2000 190

3-5-2

All: Conte

DIFESA 9Reparto di una solidità impressionante. Forse Buffon non è più il portiere più forte del mondo, ma è comunque tra i primi tre. Barzagli garantisce un rendimento costante, Chiellini non lo si scopre oggi (e in più può fare male in attacco), Bonucci è sempre meno lezioso. A completare il settore, ecco Angelo Ogbonna, altro calciatore nel giro della Nazionale. Un blocco veramente granitico.

CENTROCAMPO 9 Che paura per i tifosi quando si è vociferato di un interessamento del Real Madrid per Arturo Vidal, l’anima di questa squadra insieme ad Andrea Pirlo, un campione con la C maiuscola. C’è anche un aspirante campione, Paul Pogba, oltre ad Asamoah, Lichtsteiner e, non certo ultimo, Marchisio. Insomma un reparto unitissimo, all’interno del quale le alternative non mancano proprio.

ATTACCO 8Il doppio colpo Llorente-Tevez ha infiammato l’ambiente che pure non era stato abituato male negli anni passati, con i gol di Quagliarella (trattenuto) e Matri (ceduto al Milan) e i colpi di bi-liardo di Vucinic. Il montenegrino resta uno dei pupilli di Antonio Conte, che sembra perdonargli sempre (quasi) tutto in nome dell’estro dell’ex romanista. Giovinco smania di dimostrare che l’annata 2012-13 in chiaroscuro è stata solo un caso.

LA STELLA – TEvEzDopo un lunghissimo e infruttuoso inseguimento ai Top player o presunti tali del pianeta, final-mente Marotta ha piazzato il colpo con l’ingaggio dell’Apache. L’argentino si è preso subito la maglia numero 10 che fu di Del Piero. Del resto fece lo stesso al Boca Juniors ereditando quella di un certo Diego Armando Maradona. Non si può dire che il ragazzo difetti in quanto a personalità.

di Mattia TremoladaJUVENTUS

Buffon

Barzagli

Lichtsteiner

Bonucci Chiellini

TEVEZ Vucinic

Vidal Pirlo Marchisio

Asamoah

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Page 31: Calcio2000 190

8,5voto

JuvENTuS

AllenAtore: Antonio Conte nAto il 31-07-1969 A Leccelo scorso Anno: Juventus (Serie A, 1°) Miglior piAzzAMento in serie A: 1° (2011-12 e 2012-13)gAre in serie A: 89 Vittorie: 53 (60%) pAreggi: 25 (28%) sconfitte: 11 (12%)

1 25 ago. 2013 Sampdoria-JuventuS 2 1 set. 2013 JuventuS-Lazio 3 15 set. 2013 Inter-JuventuS 4 22 set. 2013 JuventuS-verona 5 25 set. 2013 Chievo-JuventuS 6 29 set. 2013 torino-JuventuS 7 6 ott. 2013 JuventuS-Milan 8 20 ott. 2013 Fiorentina-JuventuS 9 27 ott. 2013 JuventuS-Genoa 10 30 ott. 2013 JuventuS-Catania 11 3 nov. 2013 Parma-JuventuS 12 10 nov. 2013 JuventuS-napoli 13 24 nov. 2013 Livorno-JuventuS 14 1 dic. 2013 JuventuS-udinese 15 8 dic. 2013 Bologna-JuventuS 16 15 dic. 2013 JuventuS-Sassuolo 17 22 dic. 2013 Atalanta-JuventuS 18 6 gen. 2014 JuventuS-Roma 19 12 gen. 2014 Cagliari-JuventuS 20 19 gen. 2014 JuventuS-Sampdoria 21 26 gen. 2014 Lazio-JuventuS 22 2 feb. 2014 JuventuS-Inter 23 9 feb. 2014 verona-JuventuS 24 16 feb. 2014 JuventuS-Chievo 25 23 feb. 2014 JuventuS-torino 26 2 mar. 2014 Milan-JuventuS 27 9 mar. 2014 JuventuS-Fiorentina 28 16 mar. 2014 Genoa-JuventuS 29 23 mar. 2014 Catania-JuventuS 30 26 mar. 2014 JuventuS-Parma 31 30 mar. 2014 napoli-JuventuS 32 6 apr. 2014 JuventuS-Livorno 33 13 apr. 2014 udinese-JuventuS 34 19 apr. 2014 JuventuS-Bologna 35 27 apr. 2014 Sassuolo-JuventuS 36 4 mag. 2014 JuventuS-Atalanta 37 11 mag. 2014 Roma-JuventuS 38 18 mag. 2014 JuventuS-Cagliari

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 80Miglior piAzzAMento: 1°gAre DisputAte: 2658Vittorie: 1408 (53%)pAreggi: 755 (28%)sconfitte: 495 (19%)gol fAtti: 4577 (1,72 media partita)gol subiti: 2573 (0,97 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

22 Asamoah Kwadwo C 9-12-1988 Juventus 27 2

15 Barzagli Andrea D 8-05-1981 Juventus 34 -

19 Bonucci Leonardo D 1-05-1987 Juventus 33 -

1 Buffon Gianluigi P 28-01-1978 Juventus 32 -19

4 Cáceres Martin D 7-04-1987 Juventus 18 1

3 Chiellini Giorgio D 14-08-1984 Juventus 24 1

11 De Ceglie Paolo D 17-09-1986 Juventus 14 -

12 Giovinco Sebastian A 26-01-1987 Juventus 31 7

33 Isla Mauricio Anibal C 12-06-1988 Juventus 11 -

26 Lichtsteiner Stefan D 16-01-1984 Juventus 28 4

14 Llorente Fernando A 26-02-1985 Athletic Bilbao 26 4

8 Marchisio Claudio C 19-01-1986 Juventus 29 6

16 Motta Marco D 14-05-1986 Bologna 19 1

5 Ogbonna Angelo Obinze D 23-05-1988 torino 22 -

20 Padoin Simone C 18-03-1984 Juventus 20 -

13 Peluso Federico D 20-01-1984 Atalanta/Juventus 13/12 1/-

7 Pepe Simone C 30-08-1983 Juventus 1 -

21 Pirlo Andrea C 19-05-1979 Juventus 32 5

6 Pogba Paul C 15-03-1993 Juventus 27 5

27 Quagliarella Fabio A 31-01-1983 Juventus 27 9

34 Rubinho Rubens Fernando Moedim P 4-08-1980 Juventus 1 -

30 Storari Marco P 7-11-1977 Juventus 6 -5

10 tévez Carlos Alberto C 5-02-1984 Manchester City 34 11

23 vidal Arturo C 22-05-1987 Juventus 31 10

9 vucinic Mirko A 1-10-1983 Juventus 31 10

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 32: Calcio2000 190

4-5-1

All: Petkovic

DIFESA 7Marchetti è più di una sicurezza per un reparto arretrato che - nonostante la partenza shock in Supercoppa - è di sicuro affidamento, grazie all’esperienza dei suoi componenti. Il reintegro di Cavanda, insieme all’arrivo di Novaretti, ha dato nuova linfa a un settore che, carta d’identità alla mano, può avere bisogno di rifiatare nel corso della lunghissima stagione che si prospetta per il team.

CENTROCAMPO 7 Estro brasiliano, grinta argentina, ‘garra’ uruguaiana. C’è un po’ di tutto nel reparto nevralgico della Lazio, l’asse portante della formazione di Petkovic. Insieme ai sudamericani (e ora c’è anche Biglia), però, non vanno dimenticati Onazi, Lulic e, soprattutto Candreva. Il ragazzo ha saputo vincere la diffidenza data dalle sue simpatie per la Roma sfornando una prestazione più buona dell’altra. Ora i tifosi sono con lui.

ATTACCO 7L’insostituibile è Klose, ma uno come Floccari è la dimostrazione che non mollare mai dà i suoi frutti quando hai un allenatore pronto a riconoscere i propri errori. E così il calabrese ha convinto Petkovic, che gradualmente gli ha dato maggiore spazio. Detto addio al gigantesco Kozak, già bomber di Europa League, non si è arrivati a concretizzare il sogno Yilmaz e si è messo sotto contratto Perea.

LA STELLA – KLOSEÈ vero che è nato nel 1978, ma raramente in Italia si è visto un calciatore straniero con il suo fiuto del gol. Mai una parola fuori posto, per il tedesco, che ha saputo regalare moltissime sod-disfazioni ai suoi tifosi e che potrebbe decidere di chiudere la sua brillantissima carriera proprio con la casacca biancoceleste. Non prima, però, di avere dato altri dispiaceri alle squadre rivali.

di Giulio SacchiLAZIO

Marchetti

Radu Biava CavandaCana

Hernanes

Candreva Lulic

LedesmaGonzalez

Klose

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Page 33: Calcio2000 190

voto

LAzIO

AllenAtore: Vladimir PetkoVic nAto il 15-08-1963 A Sarajevolo scorso Anno: Lazio (Serie A, 7°) Miglior piAzzAMento in serie A: 7° (2012-13)gAre in serie A: 38 Vittorie: 18 (47%) pAreggi: 7 (18%) sconfitte: 13 (34%)

1 25 ago. 2013 LAzio-Udinese 2 1 set. 2013 Juventus-LAzio 3 15 set. 2013 LAzio-Chievo 4 22 set. 2013 Roma-LAzio 5 25 set. 2013 LAzio-Catania 6 29 set. 2013 Sassuolo-LAzio 7 6 ott. 2013 LAzio-Fiorentina 8 20 ott. 2013 Atalanta-LAzio 9 27 ott. 2013 LAzio-Cagliari 10 30 ott. 2013 Milan-LAzio 11 3 nov. 2013 LAzio-Genoa 12 10 nov. 2013 Parma-LAzio 13 24 nov. 2013 Sampdoria-LAzio 14 1 dic. 2013 LAzio-Napoli 15 8 dic. 2013 Torino-LAzio 16 15 dic. 2013 LAzio-Livorno 17 22 dic. 2013 Verona-LAzio 18 6 gen. 2014 LAzio-inter 19 12 gen. 2014 Bologna-LAzio 20 19 gen. 2014 Udinese-LAzio 21 26 gen. 2014 LAzio-Juventus 22 2 feb. 2014 Chievo-LAzio 23 9 feb. 2014 LAzio-Roma 24 16 feb. 2014 Catania-LAzio 25 23 feb. 2014 LAzio-Sassuolo 26 2 mar. 2014 Fiorentina-LAzio 27 9 mar. 2014 LAzio-Atalanta 28 16 mar. 2014 Cagliari-LAzio 29 23 mar. 2014 LAzio-Milan 30 26 mar. 2014 Genoa-LAzio 31 30 mar. 2014 LAzio-Parma 32 6 apr. 2014 LAzio-Sampdoria 33 13 apr. 2014 Napoli-LAzio 34 19 apr. 2014 LAzio-Torino 35 27 apr. 2014 Livorno-LAzio 36 4 mag. 2014 LAzio-Verona 37 11 mag. 2014 inter-LAzio 38 18 mag. 2014 LAzio-Bologna

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 70Miglior piAzzAMento: 1°gAre DisputAte: 2358Vittorie: 862 (37%)pAreggi: 714 (30%)sconfitte: 781 (33%)gol fAtti: 3172 (1,34 media partita)gol subiti: 2930 (1,24 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

7

30 Alfaro Emilio Toscano A 28-04-1988 Lazio - -

Berisha Etrit P 10-03-1989 Kalmar 22

20 Biava Giuseppe D 8-05-1977 Lazio 31 1

5 Biglia Lucas Rodrigo C 30-01-1986 Anderlecht 36 5

27 Cana Lorik C 27-07-1983 Lazio 24 -

87 Candreva Antonio C 28-02-1987 Lazio 35 6

39 Cavanda Luis Pedro D 2-01-1991 Lazio 14 -

2 Ciani Michael D 6-04-1984 Bordeaux/Lazio 3/18 -/-

Crecco Luca C 6-09-1995 Lazio 1 -

3 Dias André Gonçalves D 15-05-1979 Lazio 27 -

10 Ederson Honorato Campos C 13-01-1986 Lazio 15 1

Elez Josip D 25-04-1994 Hajduk Spalato 2 -

7 Felipe Anderson Pereira C 15-04-1993 Santos 35 6

99 Floccari Sergio A 12-11-1981 Lazio 22 5

15 González Álvaro Rafael C 29-10-1984 Lazio 34 1

8 Hernanes Anderson de Carvalho C 29-05-1985 Lazio 34 11

14 Keita Balde Diao A 8-03-1995 Lazio - -

11 Klose Miroslav A 9-06-1978 Lazio 29 15

29 Konko Abdoulay C 9-03-1984 Lazio 25 1

24 Ledesma Cristian C 24-09-1982 Lazio 36 1

19 Lulic Senad D 18-01-1986 Lazio 33 1

22 Marchetti Federico P 7-02-1983 Lazio 33 -32

6 Mauri Stefano C 8-01-1980 Lazio 26 3

85 Novaretti Diego Martin D 9-05-1985 Toluca 31 1

23 onazi ogenyi C 25-12-1992 Lazio 15 1

34 Perea Brayan A 25-02-1993 Cali 16 5

17 Pereirinha Bruno Alexandre C 2-03-1988 Sporting Lisbona/Lazio -/8 -/-

26 Radu Stefan D 22-10-1986 Lazio 23 1

32 Stankevicius Marius D 15-07-1981 Lazio 3 -

95 Strakosha Thomas P 19-03-1995 Lazio - -

28 Vinícius Ribeiro de Freitas D 7-03-1993 Cruzeiro - -

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 34: Calcio2000 190

3-5-2

All: Nicola

DIFESA 6La scommessa numero uno è sul portiere, Bardi, che ha indubbie qualità ma che è anche assai giovane. Per il resto c’è grande esperienza, a partire da quella del brasiliano Emerson: Nico-la, suo compagno di squadra al Lumezzane, lo ha voluto in amaranto ed è stato ripagato alla grande. L’argentino Valentini porta grinta, qualità molto apprezzata dalle parti dello stadio ‘Picchi’.

CENTROCAMPO 6,5 Molta quantità nel reparto nevralgico degli amaranto, nel quale spiccano, insieme agli esperti Luci e Schiattarella, i giovani di scuola Inter, come Duncan (già assai positivo nel 2013) e Benassi, che in nerazzurro ha già assaggiato la massima serie. Greco, ormai stanco dell’espe-rienza… greca, voleva tornare in Italia: ci ha pensato Spinelli, che ha preso pure Biagianti.

ATTACCO 7Paulinho, molto più maturo rispetto alla sua prima esperienza in A, non avrà su di sé tutto il peso dell’attacco amaranto: l’arrivo del guizzante Emeghara, che tanto bene ha fatto nel 2013 a Siena, dovrebbe garantire ulteriori gol, oltre a maggiore velocità nelle ripartenze. E poi, in rosa, c’è anche Siligardi, uno che non hanno fatto mancare il suo apporto nella cavalcata del passato torneo.

LA STELLA – PAULINHOProtagonista assoluto del ritorno in A della formazione amaranto con la bellezza di 23 gol, il brasiliano sembrava destinato a lasciare Livorno, questa volta definitivamente e non come fece, in prestito, per andare prima a Grosseto e poi a Sorrento. Spinelli, invece, ha stroncato sul nascere i tentativi delle pretendenti, facendo richieste eccessive per il suo cartellino. Ma il bomber è tutt’altro che demotivato.

di Mattia TremoladaLIVORNO

BARDI

VALENTINI

Duncan

Emerson Bernardini

EMEGHARA Paulinho

Schiattarella

Luci GRECO

BENASSI

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Page 35: Calcio2000 190

6,5voto

LIvORNO

AllenAtore: DaviDe Nicola nAto il 5-03-1973 A Luserna (TO)lo scorso Anno: Livorno (Serie B, 3°) Miglior piAzzAMento in serie A: esordientegAre in serie A: – Vittorie: – pAreggi: – sconfitte: –

1 25 ago. 2013 LivOrnO-roma 2 1 set. 2013 Sassuolo-LivOrnO 3 15 set. 2013 LivOrnO-Catania 4 22 set. 2013 Genoa-LivOrnO 5 25 set. 2013 LivOrnO-Cagliari 6 29 set. 2013 verona-LivOrnO 7 6 ott. 2013 napoli-LivOrnO 8 20 ott. 2013 LivOrnO-Sampdoria 9 27 ott. 2013 Bologna-LivOrnO 10 30 ott. 2013 LivOrnO-Torino 11 3 nov. 2013 LivOrnO-Atalanta 12 10 nov. 2013 inter-LivOrnO 13 24 nov. 2013 LivOrnO-Juventus 14 1 dic. 2013 Chievo-LivOrnO 15 8 dic. 2013 LivOrnO-Milan 16 15 dic. 2013 Lazio-LivOrnO 17 22 dic. 2013 LivOrnO-Udinese 18 6 gen. 2014 Fiorentina-LivOrnO 19 12 gen. 2014 LivOrnO-Parma 20 19 gen. 2014 roma-LivOrnO 21 26 gen. 2014 LivOrnO-Sassuolo 22 2 feb. 2014 Catania-LivOrnO 23 9 feb. 2014 LivOrnO-Genoa 24 16 feb. 2014 Cagliari-LivOrnO 25 23 feb. 2014 LivOrnO-verona 26 2 mar. 2014 LivOrnO-napoli 27 9 mar. 2014 Sampdoria-LivOrnO 28 16 mar. 2014 LivOrnO-Bologna 29 23 mar. 2014 Torino-LivOrnO 30 26 mar. 2014 Atalanta-LivOrnO 31 30 mar. 2014 LivOrnO-inter 32 6 apr. 2014 Juventus-LivOrnO 33 13 apr. 2014 LivOrnO-Chievo 34 19 apr. 2014 Milan-LivOrnO 35 27 apr. 2014 LivOrnO-Lazio 36 4 mag. 2014 Udinese-LivOrnO 37 11 mag. 2014 LivOrnO-Fiorentina 38 18 mag. 2014 Parma-LivOrnO

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 17Miglior piAzzAMento: 2°gAre DisputAte: 588Vittorie: 165 (28%)pAreggi: 165 (28%)sconfitte: 258 (44%)gol fAtti: 678 (1,15 media partita)gol subiti: 952 (1,62 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

37 Aldegani Gabriele P 10-05-1976 nocerina 13 -17

Anania Luca P 21-06-1980 Padova 19 -24

1 Bardi Francesco P 18-01-1992 novara 37 -43

7 Belingheri Luca C 6-04-1983 Livorno 38 14

24 Benassi Marco C 8-09-1994 inter 6 -

27 Biagianti Marco C 19-04-1984 Catania 28 -

Borja Miguel Angel A 26-01-1993 Cortuluá/La Equidad 11/2 4/4

Botta rubén Alejandro C 31-01-1990 Tigre 20 5

17 Ceccherini Federico D 11-05-1992 Livorno 32 1

85 Coda Andrea D 25-04-1985 Udinese/Parma 11/8 -/-

De Lucia Alfonso P 12-11-1983 Livorno/nocerina -/11 -/-9

5 Decarli Saulo D 4-02-1992 Chiasso/Livorno 10/16 1/-

8 Dionisi Federico A 16-06-1987 Livorno 38 13

41 Duncan Joseph Alfred C 10-03-1993 inter/Livorno 3/23 -/2

20 Emeghara innocent A 27-05-1989 Lorient/Siena 1/17 -/7

23 Émerson ramos Borges D 16-08-1980 Livorno 45 3

3 Gemiti Giuseppe C 3-05-1981 Livorno 39 -

19 Greco Leandro C 19-07-1986 Olympiakos 24 -

11 Lambrughi Alessandro D 19-05-1987 Livorno 39 -

10 Luci Andrea C 30-03-1985 Livorno 39 1

15 Mbaye ibrahima D 19-11-1994 inter - -

14 Mosquera Jhonny Ferney C 17-02-1991 Envigado 14 -

9 Paulinho Paulo Sergio Betanin A 10-01-1986 Livorno 45 22

2 Piccini Cristiano D 26-09-1992 Spezia 31 -

6 regno riccardo D 12-08-1992 Gubbio 18 -

77 rinaudo Leandro D 9-05-1983 napoli - -

28 Schiattarella Pasquale C 30-05-1987 Livorno 38 3

26 Siligardi Luca C 26-01-1988 Livorno 22 14

14 Torri Leonardo D 7-09-1993 Livorno - -

33 valentini nahuel D 19-09-1988 rosario Central 28 2

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 36: Calcio2000 190

4-3-1-2

All: Allegri

DIFESA 7Non c’è più Yepes ma sono arrivati Vergara e Silvestre, quest’ultimo per colmare l’infortunio di Bonera. La difesa titolare (Abate, Zapata, Mexes e De Sciglio) dà buone garanzie, dubbi sui sostituti. La difesa a quattro pare l’unica possibilità, viste le caratteristiche dei vari giocatori, per Allegri. Dovesse tornare affidabile come ai tempi del Catania, Silvestre potrebbe rivelarsi utilissimo alla causa.

CENTROCAMPO 8 Le novità si chiamano Poli e De Jong. Il primo è un volto nuovo, il secondo, di fatto, anche causa infortunio, si è visto con il contagocce lo scorso anno. Molto dipenderà, ancora una volta, da Montolivo, l’unico vero regista in squadra. Buone le alternative in panchina. Per il 4-3-1-2 che ha in mente Allegri, Kakà, il grande colpo dell’estate, sarà il titolare, con Honda pronto a dare una mano a gennaio.

ATTACCO 9Boateng è volato in Bundesliga, allo Schalke 04, ma il Milan è decisamente completo in attac-co. Balotelli è il fulcro dell’attacco, con l’ex bianconero Matri perfetto nel ruolo di spalla. In panchina, pronti a subentrare, attaccanti del calibro di El Shaarawy, Robinho, Niang e, quando sarà pronto, Pazzini. Un attacco atomico, con mille soluzioni.

LA STELLA – BALOTELLIL’incedibilissimo è chiamato alla consacrazione. Se starà bene, fisicamente e di testa, po-trà concorrere anche al titolo di capocannoniere. Devastante e ormai capace di reggere certe pressioni, SuperMario è l’anima del Milan. Unico dubbio: la sua solidità a livello mentale. Il Diavolo non può permettersi di perderlo per strada per troppe partite…

di Fabrizio PonciroliMilan

Abbiati

Abate Zapata Mexes De Sciglio

POLI Montolivo De Jong

KAKà

MATRI Balotelli

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Page 37: Calcio2000 190

MILAN

AllenAtore: MassiMiliano allegri nAto il 11-08-1967 A Livornolo scorso Anno: Milan (Serie A, 3°) Miglior piAzzAMento in serie A: 1° (2010-11)gAre in serie A: 185 Vittorie: 95 (51%) pAreggi: 42 (23%) sconfitte: 48 (26%)

1 25 ago. 2013 Verona-MiLAn 2 1 set. 2013 MiLAn-Cagliari 3 15 set. 2013 Torino-MiLAn 4 22 set. 2013 MiLAn-napoli 5 25 set. 2013 Bologna-MiLAn 6 29 set. 2013 MiLAn-Sampdoria 7 6 ott. 2013 Juventus-MiLAn 8 20 ott. 2013 MiLAn-Udinese 9 27 ott. 2013 Parma-MiLAn 10 30 ott. 2013 MiLAn-Lazio 11 3 nov. 2013 MiLAn-Fiorentina 12 10 nov. 2013 Chievo-MiLAn 13 24 nov. 2013 MiLAn-Genoa 14 1 dic. 2013 Catania-MiLAn 15 8 dic. 2013 Livorno-MiLAn 16 15 dic. 2013 MiLAn-Roma 17 22 dic. 2013 inter-MiLAn 18 6 gen. 2014 MiLAn-Atalanta 19 12 gen. 2014 Sassuolo-MiLAn 20 19 gen. 2014 MiLAn-Verona 21 26 gen. 2014 Cagliari-MiLAn 22 2 feb. 2014 MiLAn-Torino 23 9 feb. 2014 napoli-MiLAn 24 16 feb. 2014 MiLAn-Bologna 25 23 feb. 2014 Sampdoria-MiLAn 26 2 mar. 2014 MiLAn-Juventus 27 9 mar. 2014 Udinese-MiLAn 28 16 mar. 2014 MiLAn-Parma 29 23 mar. 2014 Lazio-MiLAn 30 26 mar. 2014 Fiorentina-MiLAn 31 30 mar. 2014 MiLAn-Chievo 32 6 apr. 2014 Genoa-MiLAn 33 13 apr. 2014 MiLAn-Catania 34 19 apr. 2014 MiLAn-Livorno 35 27 apr. 2014 Roma-MiLAn 36 4 mag. 2014 MiLAn-inter 37 11 mag. 2014 Atalanta-MiLAn 38 18 mag. 2014 MiLAn-Sassuolo

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 79Miglior piAzzAMento: 1°gAre DisputAte: 2636Vittorie: 1278 (48%)pAreggi: 786 (30%)sconfitte: 572 (22%)gol fAtti: 4346 (1,65 media partita)gol subiti: 2663 (1,01 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

8voto

20 Abate ignazio C 12-11-1986 Milan 27 -

32 Abbiati Christian P 8-07-1977 Milan 28 -22

1 Amelia Marco P 2-04-1982 Milan 11 -17

45 Balotelli Barwuah Mario A 12-08-1990 Manchester City/Milan 14/13 1/12

14 Birsa Valter A 7-08-1986 Torino 17 2

25 Bonera Daniele D 31-05-1981 Milan 13 -

21 Constant Kévin C 15-05-1987 Milan 25 -

35 Coppola Ferdinando P 10-06-1978 Torino 1 -2

24 Cristante Bryan C 3-03-1995 Milan - -

34 De Jong nigel C 30-11-1984 Manchester City/Milan 1/12 -/1

2 De Sciglio Mattia D 20-10-1992 Milan 27 -

92 El Shaarawy Stephan A 27-10-1992 Milan 37 16

28 Emanuelson Urby D 16-06-1986 Milan/Fulham 12/13 1/1

59 Gabriel Vasconcelos Ferreira P 27-09-1992 Milan - -

22 Kakà Ricardo izecson C 22-04-1982 Real Madrid 19 3

9 Matri Alessandro A 19-08-1984 Juventus 22 8

5 Mexès Philippe D 30-03-1982 Milan 25 1

18 Montolivo Riccardo C 18-01-1985 Milan 32 4

4 Muntari Alì Sulley C 27-08-1984 Milan 15 1

78 niang M’Baye A 19-12-1994 Milan 20 -

23 nocerino Antonio C 9-04-1985 Milan 26 2

11 Pazzini Giampaolo A 2-08-1984 Milan 30 15

16 Poli Andrea C 29-09-1989 Sampdoria 31 3

7 Robinho Robson de Souza A 25-01-1984 Milan 23 2

8 Saponara Riccardo A 21-12-1991 Empoli 40 13

26 Silvestre Matías Agustín D 25-09-1984 inter 9 -

12 Traoré Bakaye A 6-03-1985 Milan 7 -

33 Vergara Jherson Amu D 26-05-1994 Uni Popayán 4 -

81 Zaccardo Cristian D 21-12-1981 Parma/Milan 15/1 1/-

17 Zapata Cristian Eduardo D 30-09-1986 Milan 23 -

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 38: Calcio2000 190

38 set 2013calcio2000

4-2-3-1

All: BENITEZ

DIFesA 7Acquisti mirati e lungimiranti. Salutato De Sanctis, ecco Reina, uno che Benitez conosce perfettamente. Albiol sa impostare come piace al tecnico spagnolo e, le vecchie guardie Can-navaro e Britos sono già ampiamente vaccinati. Poi, sulle fasce, i vari Maggio e Zuniga (oltre ad Armero) sanno come correre e far male all’avversario di turno. Difesa registrata…

CeNtROCAMPO 8 Che spettacolo. Behrami a “rompere” il gioco altrui, Inler a dettare i tempi e Hamsik sempre più leader indiscusso del gruppo. Un centrocampo di lusso, capace di adattarsi a qualsiasi tipo di avversario. Forse, in panchina, non ci sono alternative di pari livello ma i cosiddetti “titola-rissimi” sono di primissimo livello. In pochi hanno il centrocampo degli azzurri…

AttACCO 9Cavani insostituibile? E chi l’ha detto? Higuain è un Top player. Dribbling, velocità, senso del gol, il Pipita è un fuoriclasse, uno di quelli che fanno la differenza. Al suo fianco, Callejon, Pandev e Mertens, elementi che rendono l’attacco azzurro potenzialmente inarrestabile. Come ciliegina sulla torta, è arrivato anche Zapata. Classe 1991, il colombiano avrà tempo di cresce-re e diventare importante.

LA steLLA – HAMsIKA 25 anni, lo slovacco, complice l’addio di Cavani, ha preso in mano le redini del Napoli. Ha scelto di restare in azzurro e ora il San Paolo gli appartiene. Alla sua settima stagione a Napoli, Hamsik è già nella storia. è sempre andato in doppia cifra e quest’anno potrebbe anche raddoppiare i suoi numeri. Giocatore sublime, personalità senza fine, il Top player per eccellenza…

di Fabrizio PonciroliNAPOLI

REINA

Maggio Cannavaro ALBIOL Zuniga

Behrami Inler

Hamsik MERTENSCALLEJON

HIGUAIN

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Page 39: Calcio2000 190

39set 2013calcio2000

voto 8NAPOLI

AllenAtore: Rafael Benitez nAto il 16-04-1960 A Madridlo scorso Anno: Chelsea (Premier League, 3 subentrato) Miglior piAzzAMento in serie A: sostituito (2010-11)gAre in serie A: 15 Vittorie: 6 (40%) pAreggi: 5 (33%) sconfitte: 4 (27%)

1 25 ago. 2013 NaPoLi-Bologna 2 1 set. 2013 Chievo-NaPoLi 3 15 set. 2013 NaPoLi-atalanta 4 22 set. 2013 Milan-NaPoLi 5 25 set. 2013 NaPoLi-Sassuolo 6 29 set. 2013 Genoa-NaPoLi 7 6 ott. 2013 NaPoLi-Livorno 8 20 ott. 2013 Roma-NaPoLi 9 27 ott. 2013 NaPoLi-Torino 10 30 ott. 2013 Fiorentina-NaPoLi 11 3 nov. 2013 NaPoLi-Catania 12 10 nov. 2013 Juventus-NaPoLi 13 24 nov. 2013 NaPoLi-Parma 14 1 dic. 2013 Lazio-NaPoLi 15 8 dic. 2013 NaPoLi-Udinese 16 15 dic. 2013 NaPoLi-inter 17 22 dic. 2013 Cagliari-NaPoLi 18 6 gen. 2014 NaPoLi-Sampdoria 19 12 gen. 2014 Verona-NaPoLi 20 19 gen. 2014 Bologna-NaPoLi 21 26 gen. 2014 NaPoLi-Chievo 22 2 feb. 2014 atalanta-NaPoLi 23 9 feb. 2014 NaPoLi-Milan 24 16 feb. 2014 Sassuolo-NaPoLi 25 23 feb. 2014 NaPoLi-Genoa 26 2 mar. 2014 Livorno-NaPoLi 27 9 mar. 2014 NaPoLi-Roma 28 16 mar. 2014 Torino-NaPoLi 29 23 mar. 2014 NaPoLi-Fiorentina 30 26 mar. 2014 Catania-NaPoLi 31 30 mar. 2014 NaPoLi-Juventus 32 6 apr. 2014 Parma-NaPoLi 33 13 apr. 2014 NaPoLi-Lazio 34 19 apr. 2014 Udinese-NaPoLi 35 27 apr. 2014 inter-NaPoLi 36 4 mag. 2014 NaPoLi-Cagliari 37 11 mag. 2014 Sampdoria-NaPoLi 38 18 mag. 2014 NaPoLi-Verona

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 67Miglior piAzzAMento: 1°gAre DisputAte: 2204Vittorie: 819 (37%)pAreggi: 714 (32%)sconfitte: 671 (31%)gol fAtti: 2787 (1,26 media partita)gol subiti: 2546 (1,15 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

33 albiol Raúl C 4-09-1985 Real Madrid 18 1

27 armero Pablo Estifer D 2-11-1986 Udinese/Napoli 10/15 -/-

13 Bariti Davide D 7-07-1991 avellino 21 1

85 Behrami Valon C 19-04-1985 Napoli 33 -

5 Britos Miguel angel D 17-07-1985 Napoli 22 -

7 Callejón José María a 11-02-1987 Real Madrid 30 3

28 Cannavaro Paolo D 26-06-1981 Napoli 32 1

15 Colombo Roberto P 24-08-1975 Napoli - -

20 Dzemaili Blerim C 12-04-1986 Napoli 34 7

21 Fernández Federico D 22-02-1989 Napoli/Getafe 2/14 -/1

17 Hamsik Marek C 27-07-1987 Napoli 38 11

9 Higuaín Gonzalo a 10-12-1987 Real Madrid 28 16

88 inler Gokhan C 27-06-1984 Napoli 31 6

24 insigne Lorenzo a 4-06-1991 Napoli 37 5

11 Maggio Christian D 11-02-1982 Napoli 31 4

14 Mertens Dries a 6-05-1987 PSV Eindhoven 29 16

16 Mesto Giandomenico C 25-05-1982 Genoa/Napoli 1/16 -/1

19 Pandev Goran a 27-07-1983 Napoli 33 6

22 Radosevic Josip C 3-04-1994 Hajduk Spalato/Napoli 17/- -/-

1 Rafael Cabral Barbosa P 20-05-1990 Santos 25

25 Reina Jose Manuel P 31-08-1982 Liverpool 31

Tutino Gennaro a 20-08-1996 Napoli - -

3 Uvini Bruno Bortolança D 3-06-1991 Napoli/Siena -/- -/-

Zapata Duván Esteban a 1-04-1991 Estudiantes 31 13

18 Zúñiga Juan Camilo Mosquera D 14-12-1985 Napoli 32 -

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 40: Calcio2000 190

F

3-5-2

All: Donadoni

DIFESA 6,5Si parte a tre dietro, ma all’occasione vedremo anche una linea di quattro uomini. Paletta, uomo in più del reparto, e Lucarelli sono i senatori, Benalouane possibile sorpresa con Rosi prezioso jolly. Tra i nuovi Cassani, all’occorrenza anche esterno alto, e Felipe daranno una grossa mano. Pedro Mendes, invece, è tutto da scoprire. In porta c’è Mirante, una garanzia per questi livelli.

CENTROCAMPO 6,5 Come lo scorso anno la regia è sempre affidata al cileno Valdés, con Jorquera pronto a rubargli il mestiere. Nel ruolo di mezzali giostreranno Parolo, e il neoacquisto Gargano, che porta in dote dinamismo ed esperienza. Marchionni è molto più che un’alternativa, mentre il cavallone Acquah e Munari lotteranno per un posto al sole. Sulla fascia destra ci sarà sempre Biabiany con i suoi guizzi, a sinistra, invece, Gobbi o Mesbah daranno equilibrio al reparto. Obi dovrà scalare le gerarchie.

ATTACCO 7Partito Belfodil, Ghirardi ha piazzato il colpo Cassano che insieme ad Amauri compone una coppia gol che potrebbe davvero fare le fortune di Donadoni. Sansone parte dalla panchina ma si ritaglierà il suo spazio. Se gli infortuni lasciano in pace Palladino ci sarà gloria anche per lui, mentre Okaka è chiamato all’ennesima prova d’appello.

LA STELLA – CASSANOProbabilmente questa è davvero l’ultima chance che ha Fanta Antonio di lasciare un segno nella sua carriera. Il talento non si è mai discusso ma il carattere gli ha fatto sempre difetto. Geniale è stata l’intuizione di Ghirardi di riproporlo in una piazza tranquilla come Parma, dove potrebbe davvero trovare la serenità. Obiettivo: salvare il Parma e convincere Prandelli a portarlo in Brasile.

di Antonio VespasianoPARMA

Mirante

Paletta FELIPE

Parolo Valdés OBI

Amauri

GobbiBiabiany

CASSANO

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CASSANI

Page 41: Calcio2000 190

voto 6,5PARMA

AllenAtore: RobeRto DonaDoni nAto il 9-09-1963 A Cisano Bergamasco (BG)lo scorso Anno: Parma (Serie A, 10°) Miglior piAzzAMento in serie A: 7° (2011-12, subentrato)gAre in serie A: 146 Vittorie: 53 (36%) pAreggi: 42 (29%) sconfitte: 51 (35%)

1 25 ago. 2013 PArmA-Chievo 2 1 set. 2013 Udinese-PArmA 3 15 set. 2013 PArmA-roma 4 22 set. 2013 Catania-PArmA 5 25 set. 2013 PArmA-Atalanta 6 29 set. 2013 Fiorentina-PArmA 7 6 ott. 2013 PArmA-Sassuolo 8 20 ott. 2013 Verona-PArmA 9 27 ott. 2013 PArmA-milan 10 30 ott. 2013 Genoa-PArmA 11 3 nov. 2013 PArmA-Juventus 12 10 nov. 2013 PArmA-Lazio 13 24 nov. 2013 Napoli-PArmA 14 1 dic. 2013 PArmA-Bologna 15 8 dic. 2013 Inter-PArmA 16 15 dic. 2013 PArmA-Cagliari 17 22 dic. 2013 Sampdoria-PArmA 18 6 gen. 2014 PArmA-Torino 19 12 gen. 2014 Livorno-PArmA 20 19 gen. 2014 Chievo-PArmA 21 26 gen. 2014 PArmA-Udinese 22 2 feb. 2014 roma-PArmA 23 9 feb. 2014 PArmA-Catania 24 16 feb. 2014 Atalanta-PArmA 25 23 feb. 2014 PArmA-Fiorentina 26 2 mar. 2014 Sassuolo-PArmA 27 9 mar. 2014 PArmA-Verona 28 16 mar. 2014 milan-PArmA 29 23 mar. 2014 PArmA-Genoa 30 26 mar. 2014 Juventus-PArmA 31 30 mar. 2014 Lazio-PArmA 32 6 apr. 2014 PArmA-Napoli 33 13 apr. 2014 Bologna-PArmA 34 19 apr. 2014 PArmA-Inter 35 27 apr. 2014 Cagliari-PArmA 36 4 mag. 2014 PArmA-Sampdoria 37 11 mag. 2014 Torino-PArmA 38 18 mag. 2014 PArmA-Livorno

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 22Miglior piAzzAMento: 2°gAre DisputAte: 780Vittorie: 306 (39%)pAreggi: 231 (30%)sconfitte: 243 (31%)gol fAtti: 1029 (1,32 media partita)gol subiti: 928 (1,19 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

F

30 Acquah Afriyie C 5-01-1992 Parma 13 -

11 Amauri Carvalho De Oliveira A 3-06-1980 Parma 33 10

91 Bajza Pavol P 4-09-1991 Parma 1 -

28 Benalouane Yohan D 28-03-1987 Parma 21 1

7 Biabiany Jonathan Ludovic C 28-04-1988 Parma 33 2

2 Cassani mattia D 26-08-1983 Fiorentina/Genoa 8/5 -/-

99 Cassano Antonio A 12-07-1982 Inter 28 7

9 Cerri Alberto A 16-04-1996 Parma 1 -

19 Felipe Dal Belo Da Silva D 31-07-1984 Siena 34 -

Fotias Lazaros D 26-04-1991 Anagennisi Epanomi/Kaposvár 5/1 -/-

8 Galloppa Daniele C 15-05-1985 Parma 12 1

Garcia Carlos Wilhem D 17-01-1993 Perugia 5 -

Gargano Walter Alejandro C 23-07-1984 Inter 28 -

18 Gobbi massimo D 31-10-1980 Parma 34 1

22 Jankovic Filip C 17-01-1995 Stella rossa - -

Jorquera Cristóbal Andrés C 4-08-1988 Genoa 13 -

25 Konè mory D 21-04-1994 Le mans 23 -

6 Lucarelli Alessandro D 22-07-1977 Parma 32 1

3 macEachen Emilio D 5-04-1992 Parma - -

32 marchionni marco C 22-07-1980 Parma 28 1

mauri José C 16-05-1996 Parma - -

3 mesbah Djamel C 9-10-1984 milan/Parma 1/7 -/-

83 mirante Antonio P 8-07-1983 Parma 33 -41

modolo marco D 23-03-1989 Pro Vercelli 18 2

24 munari Gianni C 24-06-1983 Sampdoria 27 3

Obi Joel Chukwuma C 22-05-1991 Inter 2 -

14 Okaka Chuka Stefano A 9-08-1989 Spezia 38 7

29 Paletta Gabriel C 15-02-1986 Parma 35 1

17 Palladino raffaele A 17-04-1984 Parma 8 1

16 Parolo marco C 25-01-1985 Parma 36 3

1 Pavarini Nicola P 24-02-1974 Parma 6 -5

23 Pedro mendes Filipe Teodósio D 1-10-1990 Sporting Lisbona 2 -

95 Petkovic Lazar P 17-04-1995 milan - -

87 rosi Aleandro C 17-05-1987 Parma 26 3

21 Sansone Nicola C 10-10-1991 Parma 26 6

10 Valdés Jaime C 11-01-1981 Parma 29 4

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 42: Calcio2000 190

ROMA1927

4-3-3

All: GARCIA

DIFESA 5,5De Sanctis tra i pali è una sicurezza, ma il riciclato Maicon non ha mai brillato quanto a ca-pacità difensiva (essendo, semmai un esterno avanzato), Balzaretti sembra vivere dall’annata scorsa una fase calante e al centro l’incerto Castán giostra con Benatia, abituato ad Udine ad una difesa a tre, per cui si potrebbe imporre la riscoperta di Burdisso. Attesa per il giovanis-simo croato Jedvaj.

CENTROCAMPO 8 L’asse mediano rappresenta un formidabile mix di tecnica (Pjanić) e potenza (Strootman), impostato secondo dinamismo ed intercambiabilità, con la valida alternativa di Florenzi, jolly quanto mai prezioso per la sua duttilità tattica e la confidenza con il gol, e del sempre affidabile Bradley. Se poi De Rossi gioca e primeggia da par suo, nessun obiettivo è precluso.

ATTACCO 7,5Motivi economici – per Lamela – e ambientali – per Osvaldo – hanno imposto il sacrificio della superba coppia di finalizzatori dell’ultima stagione (31 reti in due). Ljajić ha i numeri del fuoriclasse, a lui ed all’esotico e funambolico Gervinho, reduce da una grigia annata in Premier League, l’arduo compito di raccogliere la pesante eredità dei partenti e di assecondare la classe dell’intramontabile Totti, sperando che Garcia sappia rifinire l’ancora acerbo Destro e prolungare la prolificità di Borriello, corteggiato invano da altri club.

LA STELLA – TOTTIChe dire? Totti è la Roma, la Roma è Totti. E 12 centri nell’ultimo torneo dimostrano che, a 37 anni, il fiuto del gol resta intatto, sempre che venga usato come terminale della manovra e non oberato di sfiancanti compiti di copertura. Se non tramonta, resta il sole giallorosso.

di Alfonso Scinti RogerROMA

DE SANCTIS

MAICON BENATIA Castán

Totti

De Rossi Pjanić

GERVINHO LJAJIĆ

Balzaretti

STROOTMAN

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Page 43: Calcio2000 190

7voto

ROMA

AllenAtore: Rudi GaRcia nAto il 20-02-1964 A Nemourslo scorso Anno: Lille (Ligue 1, 6°) Miglior piAzzAMento in serie A: esordientegAre in serie A: – Vittorie: – pAreggi: – sconfitte: –

1 25 ago. 2013 Livorno-Roma 2 1 set. 2013 Roma-Verona 3 15 set. 2013 Parma-Roma 4 22 set. 2013 Roma-Lazio 5 25 set. 2013 Sampdoria-Roma 6 29 set. 2013 Roma-Bologna 7 6 ott. 2013 Inter-Roma 8 20 ott. 2013 Roma-Napoli 9 27 ott. 2013 Udinese-Roma 10 30 ott. 2013 Roma-Chievo 11 3 nov. 2013 Torino-Roma 12 10 nov. 2013 Roma-Sassuolo 13 24 nov. 2013 Roma-Cagliari 14 1 dic. 2013 atalanta-Roma 15 8 dic. 2013 Roma-Fiorentina 16 15 dic. 2013 milan-Roma 17 22 dic. 2013 Roma-Catania 18 6 gen. 2014 Juventus-Roma 19 12 gen. 2014 Roma-Genoa 20 19 gen. 2014 Roma-Livorno 21 26 gen. 2014 Verona-Roma 22 2 feb. 2014 Roma-Parma 23 9 feb. 2014 Lazio-Roma 24 16 feb. 2014 Roma-Sampdoria 25 23 feb. 2014 Bologna-Roma 26 2 mar. 2014 Roma-Inter 27 9 mar. 2014 Napoli-Roma 28 16 mar. 2014 Roma-Udinese 29 23 mar. 2014 Chievo-Roma 30 26 mar. 2014 Roma-Torino 31 30 mar. 2014 Sassuolo-Roma 32 6 apr. 2014 Cagliari-Roma 33 13 apr. 2014 Roma-atalanta 34 19 apr. 2014 Fiorentina-Roma 35 27 apr. 2014 Roma-milan 36 4 mag. 2014 Catania-Roma 37 11 mag. 2014 Roma-Juventus 38 18 mag. 2014 Genoa-Roma

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 80Miglior piAzzAMento: 1°gAre DisputAte: 2658Vittorie: 1074 (40%)pAreggi: 814 (31%)sconfitte: 770 (29%)gol fAtti: 3796 (1,43 media partita)gol subiti: 3040 (1,14 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

ROMA1927

42 Balzaretti Federico D 6-12-1981 Roma 27 -

17 Benatia mehdi D 17-04-1987 Udinese 19 2

88 Borriello marco a 18-06-1982 Genoa 28 12

4 Bradley michael C 31-07-1987 Roma 30 1

29 Burdisso Nicolas andres D 12-04-1981 Roma 25 1

18 Caprari Gianluca C 30-07-1993 Pescara 24 2

5 Castán Leandro da Silva D 5-11-1986 Roma 30 1

16 De Rossi Daniele C 24-07-1983 Roma 25 -

26 De Sanctis morgan P 26-03-1977 Napoli 34 -28

22 Destro mattia a 20-03-1991 Roma 21 6

3 Dodô José Rodolfo D 6-02-1992 Roma 11 -

24 Florenzi alessandro C 11-03-1991 Roma 36 3

27 Gervinho Yao Kouassi a 27-05-1987 arsenal 18 5

33 Jedvaj Tin D 28-11-1995 Dinamo Zagabria 13 1

12 Júlio Sérgio Bertagnolli P 8-11-1978 Roma - -

Ljajic adem C 29-09-1991 Fiorentina 28 11

1 Lobont Bogdan P 18-01-1978 Roma 5 -2

13 maicon Douglas D 26-07-1981 manchester City 9 -

7 marquinho marco antonio C 3-07-1986 Roma 26 4

15 Pjanic miralem C 2-04-1990 Roma 27 3

46 Romagnoli alessio D 12-01-1995 Roma 2 1

28 Skorupski Lukasz P 5-05-1991 Górnik Zabrze 27

6 Strootman Kevin C 13-02-1990 PSV Eindhoven 32 5

11 Taddei Rodrigo Ferante C 6-03-1980 Roma 4 -

35 Torosidis Vassilis D 10-06-1985 olympiakos/Roma 12/11 1/1

10 Totti Francesco a 27-09-1976 Roma 34 12

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 44: Calcio2000 190

3-5-2

All: Rossi

DIFESA 6,5Grandissima esperienza nel reparto arretrato della formazione blucerchiata, con Palombo che nella sua nuova esperienza in Liguria sta dando il meglio a presidio della propria area, preferi-bilmente in compagnia di Gastaldello, uno che non molla mai, e di Costa. Lo schieramento a tre difensori, se supportato da un centrocampo reattivo, è diventato uno dei punti di forza del Delio Rossi-pensiero.

CENTROCAMPO 6,5 Obiang è uno dei centrocampisti più di prospetto dell’intera A e la Samp è stata brava nel non lasciarselo scappare. Stesso discorso si può fare per Krsticic, altro elemento che è stato molto corteggiato nel corso dell’estate. Regini ha fatto molto bene nell’Empoli, interessante anche la promozione di Eramo, che a Crotone è migliorato tantissimo e ora può dire la sua anche nella massima serie. In A i blucerchiati hanno fatto restare anche l’islandese ex Pescara Bjarnason.

ATTACCO 6,5Impossibile trattenere Icardi, ma la cessione dell’argentino è stata conveniente a livello eco-nomico. Via, senza rimpianti, anche Maxi Lopez, ecco che il club ha deciso di puntare molto sulla crescita di Gabbiadini, che a Bologna, per quanto non fosse impegnato con continuità, ha lasciato il segno. Eder graviterà al suo fianco e il promettente Petagna sarà la sua alternativa al centro del reparto.

LA STELLA – OBIANGCentrocampista per il quale la Sampdoria ha speso poco più di 100mila euro, ha visto il proprio valore moltiplicarsi in maniera esponenziale negli ultimi due anni. Sia pure giovanissimo (è un classe 1992), lo spagnolo ha preso posto con continuità all’interno del reparto nevralgico dei liguri, unendo quantità e qualità. Delio Rossi, quando ha capito che non sarebbe partito, ha stap-pato una bottiglia di champagne.

di Giulio Sacchisampdoria

Da Costa

Gastaldello Palombo Costa

Obiang Krsticic BJARNASON

Eder

REGINIDe Silvestri

GABBIADINI

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Page 45: Calcio2000 190

6,5voto

SAMPDORIA

AllenAtore: Delio Rossi nAto il 26-11-1960 A Riminilo scorso Anno: Sampdoria (Serie A, 14° subentrato) Miglior piAzzAMento in serie A: 3° (2006-07)gAre in serie A: 355 Vittorie: 130 (37%) pAreggi: 90 (25%) sconfitte: 135 (38%)

1 25 ago. 2013 SAmpdoRiA-Juventus 2 1 set. 2013 Bologna-SAmpdoRiA 3 15 set. 2013 SAmpdoRiA-Genoa 4 22 set. 2013 Cagliari-SAmpdoRiA 5 25 set. 2013 SAmpdoRiA-Roma 6 29 set. 2013 milan-SAmpdoRiA 7 6 ott. 2013 SAmpdoRiA-Torino 8 20 ott. 2013 Livorno-SAmpdoRiA 9 27 ott. 2013 SAmpdoRiA-Atalanta 10 30 ott. 2013 Verona-SAmpdoRiA 11 3 nov. 2013 SAmpdoRiA-Sassuolo 12 10 nov. 2013 Fiorentina-SAmpdoRiA 13 24 nov. 2013 SAmpdoRiA-Lazio 14 1 dic. 2013 inter-SAmpdoRiA 15 8 dic. 2013 SAmpdoRiA-Catania 16 15 dic. 2013 Chievo-SAmpdoRiA 17 22 dic. 2013 SAmpdoRiA-parma 18 6 gen. 2014 Napoli-SAmpdoRiA 19 12 gen. 2014 SAmpdoRiA-Udinese 20 19 gen. 2014 Juventus-SAmpdoRiA 21 26 gen. 2014 SAmpdoRiA-Bologna 22 2 feb. 2014 Genoa-SAmpdoRiA 23 9 feb. 2014 SAmpdoRiA-Cagliari 24 16 feb. 2014 Roma-SAmpdoRiA 25 23 feb. 2014 SAmpdoRiA-milan 26 2 mar. 2014 Torino-SAmpdoRiA 27 9 mar. 2014 SAmpdoRiA-Livorno 28 16 mar. 2014 Atalanta-SAmpdoRiA 29 23 mar. 2014 SAmpdoRiA-Verona 30 26 mar. 2014 Sassuolo-SAmpdoRiA 31 30 mar. 2014 SAmpdoRiA-Fiorentina 32 6 apr. 2014 Lazio-SAmpdoRiA 33 13 apr. 2014 SAmpdoRiA-inter 34 19 apr. 2014 Catania-SAmpdoRiA 35 27 apr. 2014 SAmpdoRiA-Chievo 36 4 mag. 2014 parma-SAmpdoRiA 37 11 mag. 2014 SAmpdoRiA-Napoli 38 18 mag. 2014 Udinese-SAmpdoRiA

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 56Miglior piAzzAMento: 1°gAre DisputAte: 1898Vittorie: 635 (34%)pAreggi: 611 (32%)sconfitte: 652 (34%)gol fAtti: 2359 (1,24 media partita)gol subiti: 2348 (1,24 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

Barillà Antonino C 1-04-1988 Reggina 37 2

13 Berardi Gaetano d 21-08-1988 Sampdoria 21 -

Bjarnason Birkir C 27-05-1988 pescara 24 2

7 Castellini paolo d 25-03-1979 Sampdoria 7 -

3 Costa Andrea d 1-02-1986 Sampdoria 27 1

1 da Costa Junior Angelo p 12-11-1983 Sampdoria 4 -7

29 de Silvestri Lorenzo C 23-05-1988 Sampdoria 24 2

23 Eder martins Citadin A 15-11-1986 Sampdoria 30 7

27 Eramo mirko d 12-07-1989 Crotone 40 7

30 Fiorillo Vincenzo p 13-01-1990 Livorno 28 -26

44 Fornasier michele d 22-08-1993 macheter Utd. - -

11 Gabbiadini manolo A 26-11-1991 Bologna 30 6

28 Gastaldello daniele d 25-06-1983 Sampdoria 33 1

79 Gavazzi davide C 7-05-1986 Vicenza 10 1

33 Gentsoglou Savvas C 19-09-1990 Livorno 34 1

10 Krsticic Nenad C 3-09-1990 Sampdoria 25 1

8 MustafiShkodran D 17-04-1992 Sampdoria 17 -

14 obiang pedro mba C 27-03-1992 Sampdoria 34 1

17 palombo Angelo C 25-09-1981 Sampdoria 15 -

petagna Andrea A 30-06-1995 milan - -

9 pozzi Nicola A 30-06-1986 Sampdoria/Siena 6/3 1/-

19 Regini Vasco d 9-09-1990 Empoli 45 1

5 Renan Fernandes García C 19-06-1986 Sampdoria 5 -

6 Rodríguez matías Nicolás d 14-04-1986 Universidad de Chile/Sampdoria 27/1 12/-

4 Salamon Bartosz C 1-05-1991 Brescia/milan 21/- 3/-

12 Sansone Gianluca C 12-05-1987 Torono/Sampdoria 14/14 1/2

21 Soriano Roberto C 8-02-1991 Sampdoria 24 -

92 Tozzo Andrea p 30-08-1992 portogruaro 33 -37

15 Wszolek pawel C 30-04-1992 polonia Varsavia 27 7

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 46: Calcio2000 190

4-3-3

All: Di Francesco

DIFESA 5,5Gli ingaggi di Rossini e Ziegler hanno portato maggiore esperienza al reparto, ora non resta che attendere il rientro di Acerbi, come noto costretto allo stop da uno sgradevolissimo con-trattempo. Tra i pali si era pensato di dare fiducia a Rosati, che Di Francesco avrebbe già vo-luto a Lecce, salvo poi decidere di andare a ingaggiare nell’ultimo giorno di mercato Pegolo, lo scorso anno stakanovista a Siena

CENTROCAMPO 6,5 Magnanelli è la storia del Sassuolo, ma dovrà dimostrare di essere in grado di dire la propria anche nella massima serie. Stesso discorso si può fare sia per Missiroli, che la categoria però l’ha già assaggiata con la Reggina e con il Cagliari, che per Kurtic, reduce dalla retrocessio-ne palermitana. Schelotto cerca rivincite. L’arrivo dell’ultima ora del richiestissimo Marrone rappresenta una bella iniezione di fiducia.

ATTACCO 6Segnare in Serie B non vuole dire riuscire a farlo anche in A. Basta guardare gli almanacchi. Il compito di Berardi, ma soprattutto di Zaza, si presenta arduo. L’ex Ascoli, per esempio, nella passata stagione ha realizzato gol a grappoli fino a Primavera, quando si è inceppato fatal-mente. Farias è una scommessona, sul filo di lana il club nero verde ha messo sotto contratto Floro Flores.

LA STELLA – BERARDIBerardi vorrà dimostrare di meritare una maglia importante come quella della Juventus, che più di altre ha scelto di voler puntare su di lui. In B ha confermato di essere un grande prospet-to, al cospetto di difensori più abili ci sarà da vedere: a neppure 20 anni sono pochi i giocatori che in Italia hanno fatto la differenza, con una neopromossa sarà ancora più complicato.

di Mattia Tremoladasassuolo

ROSATI

Gazzola Terranova ROSSINI

ZAZA

Magnanelli SCHELOTTO

Berardi FLORO FLORES

ZIEGLER

MARRONE

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Page 47: Calcio2000 190

6voto

SASSuOLO

AllenAtore: EusEbio Di FrancEsco nAto il 8-09-1969 A Pescaralo scorso Anno: Sassuolo (Serie B, 1°) Miglior piAzzAMento in serie A: sostituito (2011-12)gAre in serie A: 13 Vittorie: 2 (15%) pAreggi: 2 (15%) sconfitte: 9 (69%)

1 25 ago. 2013 Torino-SaSSuolo 2 1 set. 2013 SaSSuolo-livorno 3 15 set. 2013 Verona-SaSSuolo 4 22 set. 2013 SaSSuolo-Inter 5 25 set. 2013 Napoli-SaSSuolo 6 29 set. 2013 SaSSuolo-lazio 7 6 ott. 2013 Parma-SaSSuolo 8 20 ott. 2013 SaSSuolo-Bologna 9 27 ott. 2013 Catania-SaSSuolo 10 30 ott. 2013 SaSSuolo-udinese 11 3 nov. 2013 Sampdoria-SaSSuolo 12 10 nov. 2013 Roma-SaSSuolo 13 24 nov. 2013 SaSSuolo-atalanta 14 1 dic. 2013 Cagliari-SaSSuolo 15 8 dic. 2013 SaSSuolo-Chievo 16 15 dic. 2013 Juventus-SaSSuolo 17 22 dic. 2013 SaSSuolo-Fiorentina 18 6 gen. 2014 Genoa-SaSSuolo 19 12 gen. 2014 SaSSuolo-Milan 20 19 gen. 2014 SaSSuolo-Torino 21 26 gen. 2014 livorno-SaSSuolo 22 2 feb. 2014 SaSSuolo-Verona 23 9 feb. 2014 Inter-SaSSuolo 24 16 feb. 2014 SaSSuolo-Napoli 25 23 feb. 2014 lazio-SaSSuolo 26 2 mar. 2014 SaSSuolo-Parma 27 9 mar. 2014 Bologna-SaSSuolo 28 16 mar. 2014 SaSSuolo-Catania 29 23 mar. 2014 udinese-SaSSuolo 30 26 mar. 2014 SaSSuolo-Sampdoria 31 30 mar. 2014 SaSSuolo-Roma 32 6 apr. 2014 atalanta-SaSSuolo 33 13 apr. 2014 SaSSuolo-Cagliari 34 19 apr. 2014 Chievo-SaSSuolo 35 27 apr. 2014 SaSSuolo-Juventus 36 4 mag. 2014 Fiorentina-SaSSuolo 37 11 mag. 2014 SaSSuolo-Genoa 38 18 mag. 2014 Milan-SaSSuolo

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: esordiente

Miglior piAzzAMento: –gAre DisputAte: –Vittorie: –pAreggi: –sconfitte: –gol fAtti: –gol subiti: –

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

15 acerbi Francesco D 10-02-1988 Milan/Chievo 6/7 -/-

11 alexe Marius a 22-02-1990 Dinamo Bucarest 31 15

5 antei luca D 19-04-1992 Sassuolo 2 -

25 Berardi Domenico a 1-08-1994 Sassuolo 37 11

20 Bianco Paolo D 20-08-1977 Sassuolo 33 -

30 Castelletto Eros C 11-08-1995 Sassuolo - -

45 Chibsah Yussif Raman C 10-03-1993 Sassuolo 28 2

70 Farias Diego Da Silva a 10-05-1990 Padova 34 10

Floro Flores antonio a 18-06-1983 Granada/Genoa 10/11 1/2

23 Gazzola Marcello C 3-04-1985 Sassuolo 32 1

13 Gomes alberto de Pina a 21-10-1993 aprilia 21 3

27 Kurtic Jasmin C 10-01-1989 Palermo 31 -

21 laribi Karim C 20-04-1991 Sassuolo 9 -

3 longhi alessandro D 25-06-1989 Sassuolo 41 1

4 Magnanelli Francesco C 12-11-1984 Sassuolo 40 1

Marrone luca C 28-03-1990 Juventus 10 -

24 Marzorati lino D 12-10-1986 Sassuolo 20 -

14 Masucci Gaetano a 26-10-1984 Sassuolo 14 4

7 Missiroli Simone C 23-05-1986 Sassuolo 37 6

Pegolo Gianluca P 25-03-1981 Siena 38 -57

1 Pomini alberto P 17-03-1981 Sassuolo 41 -39

Pucino Raffaele D 3-05-1991 Varese 34 2

22 Rosati antonio P 26-06-1983 Napoli 4 -8

35 Rossini Jonathan C 5-04-1989 Sampdoria 25 -

37 Schelotto Matias Ezequiel C 23-05-1989 atalanta/Inter 16/12 -/1

26 Terranova Emanuele D 14-04-1987 Sassuolo 37 11

16 Valeri Carl C 14-08-1984 Sassuolo 3 1

10 Zaza Simone a 25-06-1991 ascoli 34 18

86 Ziegler Reto C 16-01-1986 lokomotiv Mosca/Fenerbahçe 6/7 -/-

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 48: Calcio2000 190

1906

3-5-2

All: Ventura

DIFESA 6,5Tanta grinta nella retroguardia granata, da ‘Cuore Toro’, insomma, soprattutto in Rodriguez e in Glik, che però a volte dovrebbe darsi una calmatina. Salutato Ogbonna si sono aggiunti al reparto due elementi di sicura esperienza, provenienti dal Genoa, come Moretti e Bovo, altri due a cui il piglio non è mai mancato. Perso Gillet per i noti motivi, si è deciso di dare a guantoni a Padelli, con Berni pronto a subentrare.

CENTROCAMPO 6,5 Ventura ha ottenuto Bellomo, che conosce bene fin dai tempi del Bari, ed El Kaddouri, che a Napoli ha sofferto ancora più del previsto il passaggio dalla serie cadetta a una big. Farnerud può essere una sorpresa, ma non è un fulmine di guerra. Così come Vives, l’esperto Brighi è rimasto in organico: la sua utilità troppo spesso messa in dubbio rimane un valore aggiunto. Sono partiti tanti comprimari, per un motivo o per l’altro.

ATTACCO 6,5Prima o poi la storia con Rolando Bianchi doveva terminare e non si può non sospettare che l’assenza del bomber orobico non sarà pesante. Però le alternative non mancano: insieme a un Cerci che migliora in continuazione, ecco Immobile, ex juventino smanioso di rilanciarsi dopo la brutta annata a Genova, e Larrondo, che può fornire il suo onesto contributo. Da non dimenticare il sempre generoso Meggiorini.

LA STELLA – CERCICi voleva la pazienza di Ventura per portare il ‘Thierry Henry di Valmontone’ a grandi livelli e a ritrovare la serenità. Del resto il tecnico genovese lo conosce fin dai tempi del Pisa, quando il ragazzo cominciava a farsi le ossa in giro per l’Italia dopo essere cresciuto nel vivaio della Roma. A giugno ci saranno i Mondiali, uno stimolo in più per l’esterno offensivo che in Italia, per caratteristiche, ha pochi simili.

di Giulio Sacchitorino

PADELLI

Glik Rodriguez MORETTI

Brighi BELLOMO EL KADDOURI

IMMOBILE

D’AmbrosioDarmian

Cerci

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Page 49: Calcio2000 190

6,5voto

TORINO

AllenAtore: Gian Piero Ventura nAto il 14-01-1948 A Genovalo scorso Anno: Torino (Serie A, 16°) Miglior piAzzAMento in serie A: 10° (2009-10)gAre in serie A: 161 Vittorie: 42 (26%) pAreggi: 44 (27%) sconfitte: 75 (47%)

1 25 ago. 2013 Torino-Sassuolo 2 1 set. 2013 Atalanta-Torino 3 15 set. 2013 Torino-Milan 4 22 set. 2013 Bologna-Torino 5 25 set. 2013 Torino-Verona 6 29 set. 2013 Torino-Juventus 7 6 ott. 2013 Sampdoria-Torino 8 20 ott. 2013 Torino-inter 9 27 ott. 2013 napoli-Torino 10 30 ott. 2013 Livorno-Torino 11 3 nov. 2013 Torino-roma 12 10 nov. 2013 Cagliari-Torino 13 24 nov. 2013 Torino-Catania 14 1 dic. 2013 Genoa-Torino 15 8 dic. 2013 Torino-Lazio 16 15 dic. 2013 Udinese-Torino 17 22 dic. 2013 Torino-Chievo 18 6 gen. 2014 Parma-Torino 19 12 gen. 2014 Torino-Fiorentina 20 19 gen. 2014 Sassuolo-Torino 21 26 gen. 2014 Torino-Atalanta 22 2 feb. 2014 Milan-Torino 23 9 feb. 2014 Torino-Bologna 24 16 feb. 2014 Verona-Torino 25 23 feb. 2014 Juventus-Torino 26 2 mar. 2014 Torino-Sampdoria 27 9 mar. 2014 inter-Torino 28 16 mar. 2014 Torino-napoli 29 23 mar. 2014 Torino-Livorno 30 26 mar. 2014 roma-Torino 31 30 mar. 2014 Torino-Cagliari 32 6 apr. 2014 Catania-Torino 33 13 apr. 2014 Torino-Genoa 34 19 apr. 2014 Lazio-Torino 35 27 apr. 2014 Torino-Udinese 36 4 mag. 2014 Chievo-Torino 37 11 mag. 2014 Torino-Parma 38 18 mag. 2014 Fiorentina-Torino

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 69Miglior piAzzAMento: 1°gAre DisputAte: 2268Vittorie: 635 (34%)pAreggi: 611 (32%)sconfitte: 652 (34%)gol fAtti: 2359 (1,24 media partita)gol subiti: 2348 (1,24 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

1906

10 Barreto Paulo Vitor A 12-07-1985 Udinese/Torino 4/16 -/3

4 Basha Migjen C 5-01-1987 Torino 21 1

63 Bellomo nicola C 18-02-1991 Bari 35 6

Berni Tommaso P 6-03-1983 Sampdoria 3 -5

5 Bovo Cesare D 14-01-1983 Genoa 13 -

33 Brighi Matteo C 14-02-1981 Torino 23 2

11 Cerci Alessio C 23-07-1987 Torino 35 8

3 D’Ambrosio Danilo C 9-09-1988 Torino 28 2

36 Darmian Matteo D 2-12-1989 Torino 30 -

7 El Kaddouri omar C 21-08-1990 napoli 7 -

8 Farnerud Alexander A 10-05-1984 Young Boys 34 6

14 Gazzi Alessandro C 28-01-1983 Torino 34 2

1 Gillet Jean Francois P 31-05-1979 Torino 37 -53

25 Glik Kamil D 3-02-1988 Torino 32 1

23 Gomis Lys P 6-10-1989 Torino/Ascoli -/6 -/-9

9 immobile Ciro A 20-02-1990 Genoa 33 5

isoardi Luca D 9-02-1993 Vallee d’Aoste 25 -

16 Larrondo Marcelo Paez A 16-08-1988 Siena/Fiorentina 3/7 -/2

18 Maksimovic nikola D 25-11-1991 Stella rossa 13 1

17 Masiello Salvatore C 31-01-1982 Torino 24 -

69 Meggiorini riccardo A 4-09-1985 Torino 31 3

24 Moretti Emiliano D 11-06-1981 Genoa 33 -

30 Padelli Daniele P 25-10-1985 Udinese 9 -13

26 Pasquale Giovanni D 5-01-1982 Udinese 18 1

2 rodríguez Guillermo Daniel D 21-03-1984 Torino 22 -

20 Vives Giuseppe C 14-07-1980 Torino 25 -

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 50: Calcio2000 190

3-4-1-2

All: Guidolin

DIFESA 6,5Reparto inevitabilmente indebolito dalla partenza di Benatia. Chiamato a sostituire il franco-marocchino è quell’Herteaux già testato lo scorso anno e che ha ben figurato durante il pre-campionato. Per il resto tutto come prima, con Danilo e Domizzi a reggere gli assalti avversa-ri. Tra i nuovi Naldo è il primo ricambio, mentre il croato Kelava non dovrà far rimpiangere l’assenza di Brkić.

CENTROCAMPO 6,5 Anche in mediana tutto come l’anno scorso, Basta a presidiare la fascia destra mentre sull’out opposto si spera nella crescita di Gabriel Silva. Le alternative sono i giovani Widmer e Dou-glas Santos. In mezzo diverse le soluzioni per Guidolin. Sicuro del posto il brasiliano “di sostanza” Allan, nel ruolo di mezzali Lazzari, Pinzi, Badu garantiscono la solita affidabilità, mentre Pereyra, deve confermare le buone cose fatte vedere lo scorso anno.

ATTACCO 8La coppia gol dei friulani è il pezzo forte della squadra. Di Natale a Udine è ormai un’istitu-zione, incapace di arrendersi al tempo, va in gol con una disarmante regolarità, è in assoluto il faro della squadra, Muriel, invece, è chiamato finalmente al definitivo salto di qualità. Alle loro spalle occhio al possibile riscatto di Maicosuel e alla sorpresa Zieliński, polacco classe ’94, pallino di Guidolin. Curiosità, infine, per Nico López.

LA STELLA – MURIELCitare Di Natale come la stella dell’Udinese è praticamente scontato, ecco perché “azzardiamo” il nome del colombiano Luis Muriel, centravanti che ha lasciato intravedere potenzialità illimi-tate. Ha tutto, tecnica, accelerazione, carattere, può davvero diventare un big, a condizione però che Guidolin riesca a disciplinarlo.

di Antonio Vespasianoudinese

Kelava

Danilo Heurtaux Domizzi

Pereyra Allan Gabriel Silva

Lazzari

Muriel

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Di Natale

Basta

Page 51: Calcio2000 190

7voto

UDINESE

AllenAtore: Francesco Guidolin nAto il 3-10-1955 A Castelfranco Veneto (TV)lo scorso Anno: Udinese (Serie A, 5°) Miglior piAzzAMento in serie A: 3° (2011-12)gAre in serie A: 517 Vittorie: 198 (38%) pAreggi: 143 (28%) sconfitte: 176 (34%)

1 25 ago. 2013 Lazio-UdineSe 2 1 set. 2013 UdineSe-Parma 3 15 set. 2013 UdineSe-Bologna 4 22 set. 2013 Chievo-UdineSe 5 25 set. 2013 UdineSe-Genoa 6 29 set. 2013 Atalanta-UdineSe 7 6 ott. 2013 UdineSe-Cagliari 8 20 ott. 2013 Milan-UdineSe 9 27 ott. 2013 UdineSe-Roma 10 30 ott. 2013 Sassuolo-UdineSe 11 3 nov. 2013 UdineSe-inter 12 10 nov. 2013 Catania-UdineSe 13 24 nov. 2013 UdineSe-Fiorentina 14 1 dic. 2013 Juventus-UdineSe 15 8 dic. 2013 napoli-UdineSe 16 15 dic. 2013 UdineSe-Torino 17 22 dic. 2013 Livorno-UdineSe 18 6 gen. 2014 UdineSe-Verona 19 12 gen. 2014 Sampdoria-UdineSe 20 19 gen. 2014 UdineSe-Lazio 21 26 gen. 2014 Parma-UdineSe 22 2 feb. 2014 Bologna-UdineSe 23 9 feb. 2014 UdineSe-Chievo 24 16 feb. 2014 Genoa-UdineSe 25 23 feb. 2014 UdineSe-Atalanta 26 2 mar. 2014 Cagliari-UdineSe 27 9 mar. 2014 UdineSe-Milan 28 16 mar. 2014 Roma-UdineSe 29 23 mar. 2014 UdineSe-Sassuolo 30 26 mar. 2014 inter-UdineSe 31 30 mar. 2014 UdineSe-Catania 32 6 apr. 2014 Fiorentina-UdineSe 33 13 apr. 2014 UdineSe-Juventus 34 19 apr. 2014 UdineSe-napoli 35 27 apr. 2014 Torino-UdineSe 36 4 mag. 2014 UdineSe-Livorno 37 11 mag. 2014 Verona-UdineSe 38 18 mag. 2014 UdineSe-Sampdoria

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 40Miglior piAzzAMento: 2°gAre DisputAte: 1372Vittorie: 454 (33%)pAreggi: 414 (30%)sconfitte: 504 (37%)gol fAtti: 1764 (1,29 media partita)gol subiti: 1911 (1,39 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

3 Allan Marques Loureiro C 8-01-1991 Udinese 36 -

7 Badu emmanuel Agyemang C 2-12-1990 Udinese 25 -

8 Basta dusan d 18-08-1984 Udinese 28 1

99 Benussi Francesco P 15-10-1981 Palermo 5 -8

41 Berra Filippo d 6-02-1995 Udinese - -

42 Bertoia Marco C 24-05-1995 Udinese - -

1 Brkic Zeljko P 9-07-1986 Udinese 31 -32

6 Bubnjic igor d 18-08-1984 Slaven Belupo 25 1

5 danilo Larangeira d 10-05-1984 Udinese 32 2

10 di natale Antonio A 13-10-1977 Udinese 33 23

11 domizzi Maurizio d 28-06-1980 Udinese 30 2

douglas Santos de Melo d 22-03-1994 nautico - -

32 Fernandes Bruno Miguel C 8-09-1994 novara 21 4

43 Frison Marco d 24-03-1995 Udinese - -

34 Gabriel Silva Moisés Antunes d 13-05-1991 Udinese 18 1

75 Heurtaux Thomas d 3-07-1988 Udinese 17 -

Jadson Alves dos Santos C 30-08-1993 Botafogo 30 1

30 Kelava ivan P 20-02-1988 dinamo Zagabria 33

21 Lazzari Andrea C 3-12-1984 Udinese 24 1

17 López nicolás Federico A 1-10-1993 Roma 6 1

70 Maicosuel Reginaldo de Matos C 16-06-1986 Udinese 20 2

52 Merkel Alexander C 22-02-1992 Genoa/Udinese 6/5 1/-

Mlinar Frano C 30-03-1992 inter Zapresic 30 2

9 Muriel Luis Fernando A 18-04-1991 Udinese 22 11

4 naldo Gomes Pereira d 25-08-1988 Granada/Bologna -/5 -/-

37 Pereyra Roberto Maximiliano C 7-01-1991 Udinese 37 5

66 Pinzi Giampiero C 11-03-1981 Udinese 19 3

13 Ranégie Mathias A 14-06-1984 Malmö/Udinese 19/20 10/1

22 Scuffet Simone P 31-05-1996 Udinese - -

27 Widmer Silvan C 5-03-1993 Aarau 34 8

94 Zielinski Piotr C 20-05-1994 Udinese 9 -

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 52: Calcio2000 190

4-3-3

All: Mandorlini

DIFESA 6Diversi nuovi innesti e qualche riconferma importante. Rafael (o Mihaylov) puntano a farsi notare, la difesa a quattro può contare su buoni elementi come Moras e Maietta. In generale, Mandorlini ha più alternative per imbastire un pacchetto arretrato che possa reggere l’impatto con la Serie A. Tanti sono alla “prima” nel massimo campionato, potrebbe essere un limite…

CENTROCAMPO 6,5 Il nome da tenere in grande considerazione è quello di Cirigliano. Classe 1992, l’ex River Plate, potenzialmente, è un giocatore da top club. Dovesse riuscire ad ambientarsi in fretta… Importanti le riconferme di Jorginho e Halfredsson, notevole l’acquisto di Donati, giocatore che conosce la categoria. Forse manca un uomo che possa dettare i ritmi, che possa creare dal nulla.

ATTACCO 7Il miglior reparto dell’Hellas. Toni, Campione del Mondo 2006, può ancora dare tanto, Longo ha voglia di crescere, Cacia, dopo l’exploit dello scorso anno in Serie B (24 gol nell’anno della promozione), vuole dimostrare di potersi difendere bene anche nella massima serie. Attenzio-ne anche al riconfermato Gomez (l’argentino potrebbe tornare molto utile) e occhio al talento di Iturbe, ex Porto…

LA STELLA – TONIAvrebbe voluto restare a Firenze ma la Viola ha puntato su altri. E allora, ecco la scommessa Verona. Per alcuni è bollito ma, in una squadra come l’Hellas, Toni sarà decisivo. Conosce la Serie A, sa cosa serve per farsi rispettare e, di testa, è ancora tra i migliori in circolazione. Un colpo da maestri per un Verona che, con Toni, guarda alla salvezza con ottimismo.

di Paolo TraceVERONA

Rafael

Rubin RAFAEL MARQuES MORAS Agostini

DOnATi JorginhoROMuLO

TOni JAnKOViCiTuRbE

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Page 53: Calcio2000 190

voto 6,5VERONA

AllenAtore: AndreA MAndorlini nAto il 17-07-1960 A Ravennalo scorso Anno: Verona (Serie B, 2°) Miglior piAzzAMento in serie A: sostituito (2004-05 e 2007-08)gAre in serie A: 27 Vittorie: 1 (4%) pAreggi: 13 (48%) sconfitte: 13 (48%)

1 25 ago. 2013 VeRona-Milan 2 1 set. 2013 Roma-VeRona 3 15 set. 2013 VeRona-Sassuolo 4 22 set. 2013 Juventus-VeRona 5 25 set. 2013 Torino-VeRona 6 29 set. 2013 VeRona-Livorno 7 6 ott. 2013 Bologna-VeRona 8 20 ott. 2013 VeRona-Parma 9 27 ott. 2013 Inter-VeRona 10 30 ott. 2013 VeRona-Sampdoria 11 3 nov. 2013 VeRona-Cagliari 12 10 nov. 2013 Genoa-VeRona 13 24 nov. 2013 VeRona-Chievo 14 1 dic. 2013 Fiorentina-VeRona 15 8 dic. 2013 VeRona-atalanta 16 15 dic. 2013 Catania-VeRona 17 22 dic. 2013 VeRona-Lazio 18 6 gen. 2014 Udinese-VeRona 19 12 gen. 2014 VeRona-napoli 20 19 gen. 2014 Milan-VeRona 21 26 gen. 2014 VeRona-Roma 22 2 feb. 2014 Sassuolo-VeRona 23 9 feb. 2014 VeRona-Juventus 24 16 feb. 2014 VeRona-Torino 25 23 feb. 2014 Livorno-VeRona 26 2 mar. 2014 VeRona-Bologna 27 9 mar. 2014 Parma-VeRona 28 16 mar. 2014 VeRona-Inter 29 23 mar. 2014 Sampdoria-VeRona 30 26 mar. 2014 Cagliari-VeRona 31 30 mar. 2014 VeRona-Genoa 32 6 apr. 2014 Chievo-VeRona 33 13 apr. 2014 VeRona-Fiorentina 34 19 apr. 2014 atalanta-VeRona 35 27 apr. 2014 VeRona-Catania 36 4 mag. 2014 Lazio-VeRona 37 11 mag. 2014 VeRona-Udinese 38 18 mag. 2014 napoli-VeRona

gior. DAtA pArtitA

il cAMMino nellA serie A 2013-2014

pArtecipAzioni AllA serie A: 24Miglior piAzzAMento: 1°gAre DisputAte: 752Vittorie: 195 (26%)pAreggi: 263 (35%)sconfitte: 294 (39%)gol fAtti: 750 (1,00 media partita)gol subiti: 957 (1,27 media partita)

lA rosA Dei cAlciAtori AD inizio stAgione

33 agostini alessandro C 23-07-1979 Torino/Verona -/13 -/-

3 albertazzi Michelangelo D 7-01-1991 Verona 12 1

13 Bianchetti Matteo D 17-03-1993 Inter/Verona -/7 -/-

29 Cacciatore Fabrizio D 8-10-1986 Verona 38 2

8 Cacia Daniele a 23-08-1983 Verona 39 24

14 Cirigliano adrián ezequiel C 24-01-1992 River Plate 20 -

Donadel Marco C 21-04-1983 napoli 4 -

5 Donati Massimo C 26-03-1981 Palermo 28 -

21 Gomez Juan Ignacio Taleb a 20-05-1985 Verona 37 10

23 González alejandro D 13-03-1988 Peñarol 27 -

10 Hallfredsson emil C 29-06-1984 Verona 34 3

Iturbe Juan Manuel C 4-06-1993 Porto/River PLate 1/17 -/3

11 Jankovic Bosko a 1-03-1984 Genoa 19 4

19 Jorginho Jorge Luiz Frello C 21-12-1991 Verona 41 2

4 Laner Simon C 28-01-1984 Verona 28 2

7 Longo Samuele a 12-01-1992 espanyol 18 3

22 Maietta Domenico D 3-08-1982 Verona 40 1

Marques Rafael Pinto D 21-09-1983 atlético Mineiro 20 -

6 Martinho Rahpael alves C 15-04-1988 Verona 30 10

31 Mihaylov nikolay P 28-06-1988 Twente 26

18 Moras Vangelis D 26-08-1981 Verona 35 1

12 nícolas David andrade P 12-04-1988 Verona 2 -3

1 Rafael De andrade P 3-03-1982 Verona 40 -29

32 Ragatzu Daniele a 21-09-1991 Cagliari/Pro Vercelli -/17 -/3

2 Rômulo Souza orestes D 22-05-1987 Fiorentina 20 2

Rubin Matteo D 9-07-1987 Siena 25 -

26 Sala Jacopo C 5-12-1991 amburgo 8 -

9 Toni Luca a 26-05-1977 Fiorentina 27 8

cAlciAtore r nAto il stAgione scorsA pr. gol

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Page 54: Calcio2000 190

54 ott 2013calcio2000

a fidelity card? La gestisco-no i tifosi. A Cesena è in atto una mini-rivoluzione che potrebbe costituire un prece-

dente virtuoso soprattutto nel contesto non sempre roseo dei club di media e piccola caratura. A metà luglio è stata infatti lanciata ufficialmente “Insieme a te”, slegata dai circuiti bancari e dal vaglio preventivo della questura loca-le imposto dal meccanismo introdotto nel 2010 con la tanto strombazzata Tessera del Tifoso – l’ok per l’emis-sione arriva in tempo reale dal Centro Elettronico Nazionale di Napoli.Uno strumento simile a quelli già ideati dalla Roma e poi da Bologna, Fiorentina e Napoli in Serie A e dalla Ternana in Serie B, con la differenza

che a occuparsene in tutti i suoi aspet-ti sono i supporter del Cavalluccio. Basterà presentarsi allo stadio e ri-chiedere la card, che costerà 10 euro per under 18 e over 65 e 20 per tutti gli altri. I possessori di “Insieme a te” avranno così la prelazione per la sottoscrizione di abbonamenti e per comprare i biglietti delle partite in casa e in trasferta, oltre a godere di una serie di agevolazioni sull’acqui-sto delle maglie da gioco e di altri prodotti ufficiali del Cesena. Il tes-serino rimarrà tale, senza prendere la “forma” di un bancomat o di una carta di credito, come previsto per le varie tipologie sparse per l’Italia. In realtà si tratta così della piena applicazione dello spirito e dei contenuti della Car-

L

serie B - cesena di Luca Manes

ta del Tifoso, ideata dall’imprendito-re anglo-italiano Anthony Weatherill dopo la bufera di “calciopoli” proprio per soddisfare i bisogni e rafforzare l’identità dei supporter di una squa-dra di calcio, puntando sul dialogo costruttivo con le società. Poi sappia-mo tutti come è andata a finire, con la Tessera del Tifoso voluta dal ministe-ro degli Interni e fortemente avversata da molti appassionati, non solo dagli ultrà. E che anche Weatherill ha sem-pre visto come una “usurpatrice”, agli antipodi della sua creatura. “Già la scorsa stagione c’era stato un tentativo di sganciarsi dalla Tessera del Tifoso con l’emissione di mini-abbonamenti, che erano stati accolti abbastanza bene anche da una fetta

IL Cesena rIparte daI tIfosI

B

si dice sempre che le squadre di calcio siano dei tifosi: in romagna l’hanno presa alla lettera...

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55ott 2013calcio2000

degli ultrà bianconeri” ci racconta Giovanni Guiducci del Corriere Ro-magna. “La tifoseria cesenate segue da sempre con grande passione la squadra, basti pensare che nonostante la grandi difficoltà sul campo anche nel 2012-13 le presenze medie era-no intorno alle 10mila unità, con cir-ca 7.500 abbonati. In Serie B l’anno scorso meglio ha fatto solo il Verona” aggiunge Guiducci che tiene a preci-sare come tutti gli introiti della card saranno gestiti in maniera trasparente dai tifosi “per il bene del club”.E qui è necessario fare un passo indie-tro e spiegare rapidamente proprio il ruolo che i supporter bianconeri han-no avuto nei mesi scorsi, segnati da una grave crisi finanziaria per la com-pagine romagnola. Dopo la retroces-sione dalla Serie A nel 2011-2012, i problemi si sono moltiplicati su tutti i fronti. La squadra si ritrova invischia-ta nella zona calda della classifica, i debiti schizzano oltre i 20 milioni di euro e in tanti pensano che un’even-tuale retrocessione possa coincidere con il fallimento – poi per fortuna il salto in Lega Pro sarà evitato, ma solo in extremis. Si fanno i miracoli per pagare gli stipendi e non incorre-re in penalizzazioni, ma è necessario un serio piano di rientro e una decisa inversione di tendenza. Il presidente Igor Campedelli (ora diventato vice-presidente dei portoghesi dello Spor-ting Club Olhanense) passa la mano alla famiglia Lugaresi, che così fa il suo ritorno in società. Ma per aiutare concretamente il club nasce “Cesena per sempre”. L’obiettivo è di avere almeno mille iscritti, ciascuno dei quali verserà una quota di minimo mille euro, massimo 5mila, destina-ta a rimpinguare le casse esangui dei bianconeri nell’ambito dell’aumento di capitale. Il progetto funziona, gli obiettivi vengono raggiunti. Ancora più importante, il nuovo assetto socie-tario prevede due posti nel consiglio di amministrazione per esponenti di “Cesena per sempre”. Come si legge sul sito dell’iniziativa, i tifosi avranno così la possibilità di “vigilare e con-

trollare, dalla stanza dei bottoni, la gestione del Cesena Calcio”.In una città dove il football è seguitis-simo – ora c’è anche il Romagna Cen-tro, neo-promosso in Serie D – non sorprende che sia in atto un’iniziativa

del genere. Ovviamente bisognerà ve-dere che cosa accadrà a medio e lungo termine, ma le premesse per fare bene ci sono tutte. Sperando che anche la squadra faccia dormire sonni tranquil-li alla tifoseria.

Con Campedelli al timone, il Cesena ha centrato due promozioni di fila

Roberto Checchia è il presidente del Coordinamento Cesena Clubs, nonché uno dei due tifosi membri del consiglio d’amministrazione della compagine romagnola. Roberto, come nasce l’idea della nuova fidelity card?Sin dal primo momento ho sposato il progetto di Anthony Weatherill della Carta del Tifoso. Appena c’è stata l’occasione, ho spinto affinché si potesse realizzare qui a Cesena.Come vanno i rapporti con la società?Bene, tutto si è potuto realizzare grazie alla disponibilità del vice-presidente Mauro Urbini e alle conoscenze tecniche del responsabile della sicurezza e della biglietteria Gianluca Campana. Ci stiamo dando una mano a vicenda e la cosa positiva è che ci sono molti altri progetti in rampa di lancio che spero possano fare del bene al club e ai supporter bianconeri.Le altre tifoserie come hanno accolto la vostra iniziativa?Per ora si sta spargendo la voce, sebbene vorrei far notare che sia la nostra fidelity che il ruolo innovativo dell’iniziativa “Cesena per Sempre” a livello nazionale non hanno ricevuto l’attenzione che meritavano. Un po’ di tifosi di altre squadre ci chiedono come abbiamo fatto, vedremo se poi ci emuleranno. Quello che posso dire è che se la nostra fidelity ci fosse stata quattro anni fa – quando nacque la Tessera del Tifoso, ndr – le cose sarebbero andate in maniera ben diversa.

F I D E L I T Y P E R S E M P R E

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56 ott 2013calcio2000

opo la delusione per una promozione sfuggita all’ultimo atto, nella fina-le playoff contro il Carpi,

il Lecce ci riprova, stavolta con un Miccoli in più. L’ex attaccante di Ju-ventus e Palermo, che i colori giallo-rossi li ha sempre portati nel cuore, ha accettato di “scendere” in Lega Pro, per realizzare il sogno di una vita, quello di giocare nella squadra della propria città. A 34 anni appena com-piuti, Fabrizio sbarca in Salento per infondere nuovo entusiasmo in una tifoseria frustrata dai recenti avveni-menti che hanno portato a due retro-cessioni consecutive, una arrivata sul campo, l’altra in un’aula di tribunale. In una categoria che sicuramente gli sta stretta per quello che è il suo reale

valore, Miccoli può risultare un fatto-re determinante a vantaggio del Lecce, che, anche in considerazione di ciò, si presenta ai blocchi di partenza come la candidata maggiormente accredita-ta alla promozione in serie B. Lecce ai leccesi, sembra questa la formula, vin-cente si augurano i tifosi, scelta dalla famiglia Tesoro, per riportare in alto il club giallorosso. In panchina, si ripar-tirà infatti da quel Francesco Moriero, che a Lecce non soltanto ci è nato, ma ci è anche cresciuto calcisticamente. L’ex allenatore di Frosinone e Gros-seto potrà contare, oltre che sull’estro e i gol del già citato Miccoli, su una rosa di livello sicuramente superiore per gli standard della categoria, che ha i suoi punti di forza nel portiere Massimiliano Benassi, nel difensore

d

lega pro - lecce di Gabriele Cantella

Gilberto Martinez, nel centrocampi-sta Mariano Bogliacino e nei giovani attaccanti, Luigi Falcone, prodotto del vivaio, e Gianmarco Zigoni, in presti-to dal Milan. A disposizione di Moriero non ci sarà invece Guillermo Giacomazzi, storica bandiera giallorossa, che ha deciso di salutare, dopo undici anni di fedele militanza, intervallati da due brevi pa-rentesi al Palermo e all’Empoli. La ragione di questo addio sarebbe da ricercarsi nella scelta del neo tecnico giallorosso di togliere all’uruguaiano la fascia da capitano per affidarla al nuovo acquisto Miccoli, cui spetterà il non semplice compito di riaccen-dere, nel pubblico del Via Del Mare, la passione per una squadra, che ora più che mai ha bisogno del sostegno e

IL LeCCe aI LeCCesI

Miccoli e Moriero, i salentini puntano sui talenti di casa…

LP

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57ott 2013calcio2000

del calore dei propri tifosi, per centra-re l’obiettivo di riportare il Lecce nel calcio che conta. Se Miccoli è la certezza, la sorpresa potrebbe essere il giovane Daniele Casiraghi, classe 1993, trequartista dai piedi raffinati e dallo spiccato sen-so del gol, già convocato da Gigi Di Biagio nella nazionale italiana Under 20. C’è da scommettere a occhi chiusi sul talento di questo ragazzo, indicato dagli addetti ai lavori come il giovane più interessante della Lega Pro, e da molti visto come la possibile rivela-zione di questo Lecce. Un Lecce che si troverà a dover fronteggiare una

concorrenza di sicuro agguerrita, a cominciare dalla Cremonese di Vin-cenzo Torrente, rinforzatasi con l’ex Toro Abbruscato, un altro che, al pari di Miccoli, rappresenta un lusso per la categoria. Ma il rivale più temibile sulla strada verso la promozione, per il Lecce, sarà il Lecce stesso. Se la squadra riuscirà a scrollarsi di dosso la paura di vincere, retaggio dello sfortunato doppio confronto con il Carpi, allora i giallorossi potranno puntare al massimo traguardo e rag-giungerlo, per la gioia di una tifoseria e di una città intera.

Dopo tanta attesa, Miccoli è finalmente uno del Lecce

Mister, come vede il nuovo Lecce con Moriero in panchina e Miccoli in campo?“Credo e spero che possano arrivare tante belle soddisfazioni per questo Lecce, un club che io porto sempre nel mio cuore, che è sempre presente nei miei ricordi, così come Francesco Moriero, al quale sono legato da un grande affetto”.Lei conosce bene Moriero per averlo allenato proprio a Lecce e poi anche a Cagliari e a Roma, si capiva già allora che sarebbe diventato un allenatore?“È difficile dirlo, perchè essere giocatore è tutt’altra cosa dall’essere allenatore, la differenza è davvero enorme. Francesco era un ragazzo serio, sempre molto attento, concentrato, disponibile. Queste sono doti fondamentali per chi deve comandare e guidare un gruppo. Fare l’allenatore non è una passeggiata, oltre alle componenti tecniche, infatti, bisogna possedere pure quelle psicologiche, che sono innate, non si possono apprendere”.Che tipo di allenatore è Francesco Moriero? E quanto del Moriero calciatore che lei ha allenato ritrova oggi nel Moriero allenatore?“Francesco è un allenatore moderno, al passo con il calcio di oggi, che è molto più offensivo rispetto al passato. E a Lecce chiedono proprio questo tipo di calcio. Ricordo bene la piazza di Lecce, è una piazza che vuol vedere la propria squadra giocare ben al calcio e vincere. Per questo mi auguro che Moriero faccia da allenatore ciò che faceva da giocatore. Lui deve ricordarsi quanto gli piaceva da calciatore giocare un calcio offensivo, di possesso, di manovra e riproporre lo stesso calcio adesso da allenatore”.Lei conosce bene la piazza e l’ambiente di Lecce e sa bene cosa voglia dire allenare la squadra della propria città, quella in cui si è cresciuti calcisticamente e della quale si è tifosi, sarà più facile o più difficile per il leccese Moriero allenare il Lecce?“Credo che a Francesco tornerà molto utile la sua esperienza da calciatore a Roma, perchè l’ambiente di Lecce è molto simile a quello della Capitale, per la grande partecipazione del pubblico e il modo di sentire, di vivere il calcio. Per cui, penso che non incontrerà particolari difficoltà in questa sua avventura da allenatore in quella che è la sua città”.Quale sarà, a suo parere, l’impatto di Miccoli in Lega Pro? Pensa che un calciatore di livello superiore come l’ex palermitano possa rivelarsi un fattore nella categoria oppure paradossalmente potrebbe incontrare qualche difficoltà di ambientamento? “Miccoli è un campione, uno che sa giocare a calcio e quindi sono sicuro che farà bene, gli auguro il meglio, farò il tifo per lui. Gli auguro di togliersi ancora tante soddisfazioni, perchè parliamo di un ragazzo che finora ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato”.Pronostico secco: riuscirà Moriero a riportare il Lecce in serie B?“Me lo auguro e glielo auguro di cuore, ne sarei felicissimo, perchè so quanto ci tiene lui e quanto ci tengono la sua città e la sua gente”.

M A Z Z O N E C I C R E D E …

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58 ott 2013calcio2000

Arezzo riparte per un nuo-vo anno di serie D, dove milita dal 2010, anno in cui, succede di tutto. Una

serie B sfumata a fine maggio nono-stante la vittoria sul campo di Cre-mona, il Presidente Piero Mancini e il Direttore Sportivo Franco Ceravolo che fanno a gara per rassicurare l’am-biente promettendo di riprovarci l’an-no seguente. Ma le dichiarazioni sono contrastanti, come potente è il contra-sto tra due personaggi dalla forte per-sonalità e i dubbi su queste scaramuc-ce sono solo il preludio di quanto, di catastrofico, calcisticamente parlando, sta per avvenire. Piero Mancini il 16 giugno 2010 annuncia “In prossimità della scadenza del 25 giugno, la socie-tà dovrebbe adempiere a degli impe-gni che consentirebbero il regolare fu-turo della gestione, ma stante l’attuale

situazione essa non sarà in grado di assolvere”. Dopo 10 anni di gestione a dir poco naif, di programmazioni “sprogram-mate”, dopo che si sono alternati sulla panchina amaranto allenatori del ca-libro di Somma, Marino, Gustinetti, Conte, tanto per citarne alcuni, dopo aver assaggiato una serie B di lus-so giocata con il pesante fardello di una assurda penalizzazione di 6 punti (l’assurdità sta nel fatto che nella re-visione del processo per illecito l’A-rezzo sarà, in seguito, pienamente sca-gionato) vista la presenza, tra le altre, della Juventus, l’Arezzo piomba nel buio più completo. Si susseguono giorni in cui si fanno avanti varie cordate, ma il destino de-gli amaranto è segnato, bene che vada sarà serie D, ma perché ciò accada qualcuno deve, in tempi stretti, forma-

L’

serie D - arezzo di Riccardo Bonelli

re una nuova società. Si susseguono cordate alcune fantomatiche, altre in cerca solo di pubblicità, tante parole, ma i fatti, quelli che occorrerebbero in questi casi, sono latitanti. Intanto nasce il Comitato Orgoglio Amaranto, unico nel suo genere in Italia che en-trerà a far parte (e lo è tutt’ora) della società, detenendo il 2% di quote. Un gruppo di duecento persone che con la loro fervente attività hanno dato modo all’Arezzo di poter rina-scere e continuare a vivere. Tutto fino all’avvento, quest’anno, del Presiden-te Mauro Ferretti. Uno che pare possa essere lo spartiacque tra un passato recente anonimo ed un futuro roseo con il nome di Arezzo, una società che ha appena compiuto 90 anni, nuova-mente nel calcio che conta. Ferretti, romano, è un uomo abituato a fare impresa, ad intrattenere rapporti con

La d non fa per LeI

con l’arrivo di Ferretti l’arezzo punta a tornare in alto, nella categoria che le compete

D

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59ott 2013calcio2000

La d non fa per LeIamministratori e politici e a difendersi dalla concorrenza. Un carattere forte, si presenta ad Arezzo con idee chiare, nonostante sia la prima esperienza cal-cistica; mette subito le cose in chiaro affermando la volontà di non essere un Presidente di passaggio ma di vo-ler iniziare un ciclo e la condizione essenziale è uscire subito dal settore dilettantistico e di rientrare in quello professionistico, svolta importante an-che in vista della riforma della serie C. Vuole aumentare la presenza dei tifo-si, elemento indispensabile, e per far questo promuove una campagna ab-bonamenti a prezzi stracciati, che sta dando i suoi frutti. Quest’anno fa le cose in grande e la certezza nelle sue convinzioni lo porta a non prendere in considerazione la domanda di ripe-scaggio in una C 2 di passaggio con l’incognita di ben 9 retrocessioni per girone, nonostante l’Arezzo avesse una graduatoria di merito superiore alle squadre che poi sarebbero state ripescate e cioè Real Vicenza e Foggia Virtus (Vecomp Verona, Casertana, Cosenza le altre salite di categoria).

Prima mossa, prendere un allenatore di categoria dalla forte personalità: l’identikit porta al nome di Davide Mezzanotti ex giocatore amaranto e allenatore di un Sansepolcro che lo scorso anno ha sfiorato la promozione. Queste le prime parole da neo allena-tore dell’Arezzo: “Per me è un onore essere qua. Tanti allenatori vorrebbero sedere sul-la panchina amaranto. La base della trattativa è stata quella di costruire una squadra per tornare al più presto tra i professionisti. Sono convinto che qui si possono raggiungere traguardi importanti anche se c’è molto da lavo-rare. Tutti insieme potremo fare passi importanti, perché la squadra che ha un pubblico numeroso può fare bene. Spero di essere il condottiero giusto per riportare l’Arezzo dove merita. Sono contento che la società abbia lavorato per confermare Pecorari, Zaccanti, Rubechini, Martinez, Men-carelli riuscendo a prendere anche Es-soussi. Ogni anno l’Arezzo ha cambiato alle-natore? Questa è una sedia che scotta. A volte manca il feeling tra società e allenatore, ma io credo che se uno

lavora al massimo dando il cuore poi alla fine non ci saranno mai rimpianti anche se la panchina è di quelle im-portanti”.Mister Mezzanotti ha seguito l’evol-versi del calciomercato, suggerendo i nomi dei giocatori adatti al suo mo-dulo, ed essendo esperto della catego-ria non ci ha messo molto ad indicare al Presidente Ferretti gli obiettivi di mercato. Squadra altamente competi-tiva quella amaranto con un attacco da sogno vista la presenza di quattro at-taccanti di razza. Adnane Essoussi, 29 anni il prossimo 21 giugno. Di origine marocchina, Essoussi, ha realizzato ben 19 reti nell’ultima stagione con il Sansepolcro, nonostante un’assenza prolungata. Forte di piede, di testa e fisicamente, in serie D è in grado di fare la differenza. Horacio Martinez, argentino di Sarcento Cabral, colonna portante dell’Arezzo degli ultimi anni, attaccante duttile che può ricoprire, grazie alla sua tecnica sudamericana, tutti i ruoli offensivi. Walter Alexis Invernizzi, 32 anni, ori-gine uruguaiana, che ha militato anche con Sansepolcro e Città di Castello e l’anno scorso al Bastia, dove ha se-gnato 19 reti. Diego Alejandro Ville-gas Cubillos. L’attaccante nell’ultima stagione ha indossato le maglie del Real Vicenza, collezionando 11 pre-senze e 3 gol e del Real Spal con 19 gettoni e 6 gol. Un attacco multietni-co che è solo il completamento di una rosa composta di 24 giocatori di pari valore, una volontà, quella di Mister Mezzanotti, di riuscire ad avere una squadra dove le sostituzioni non devo-no variare gli equilibri della squadra e crearne scompensi. “Un doppione per ogni ruolo” questa la teoria del tecnico romano.L’Arezzo, inserita nel girone E della LND giocherà con Flaminia C., Ostia Mare, Bastia, Deruta, Foligno, Gual-doCasacastalda, Narnese, Pontevec-chio, Sansepolcro, Trestina, Voluntas Spoleto, Fiesole Caldine, Jolly Mon-temurlo, Olimpia Colligiana, Pianese, Pistoiese, Scandicci. Arezzo e la serie D… una stagione per dirsi addio!

Mezzanotti è l’uomo scelto per il grande salto di qualità

Credits Photo: Cirinei

Ferretti alla prima esperienza nel calcio ha voglia di iniziare un nuovo ciclo

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60 ott 2013calcio2000

iù avvincente di un romanzo d’avventura, più emozionan-te di un kolossal. Ci sono leggendari campioni, amici-

zie inossidabili, tournée trionfali, glorie e baldorie. Ma ci sono anche carri ar-mati, sogni infranti, misteri e omeriche scazzottate. Quella di Ferenc Puskás è una storia che continua ad appassionare. Sarà perché i suoi record sono ancora lì che resistono, più forti di una sequoia; sarà perché l’arte espressa dalle squa-dre in cui giocò fu talmente innovativa da adattarsi ad ogni stagione, come un album dei Beatles o un dipinto di Leo-nardo. Oppure sarà, più semplicemente, perché il tempo ha contribuito a creare attorno alla sua figura e alle sue imprese un alone di leggenda.

NEL NOME DEL PADREGià intorno alla sua nascita e al suo nome vi furono aneddoti curiosi. Ferenc Purczeld nacque infatti a Budapest il 1° aprile 1927, ma lui stesso andava dichia-rando di essere nato il giorno successivo, in modo da evitare di far coincidere la festa di compleanno con l’usanza degli scherzi del 1° aprile così diffusa anche in Ungheria. Fu invece il padre (Ferenc pure lui), negli anni ‘30, a cambiare il cognome Purczeld, di origine tedesca, in un più magiaro Puskás. Era infatti un’e-poca di nazionalismi emergenti, quella, quindi meglio nascondere o addirittura cancellare tutto ciò che richiamasse alle radici straniere. Ma ci fu un’altra cosa

P

miti del calcio - Ferenc Puskás di Luca Gandini

LA MAGIA DEL MAGIARo

come la Grande muraglia cinese, le Piramidi di Giza, le cascate Vittoria o la statua della libertà. il sinistro di Ferenc Puskás è patrimonio dell’umanità.

che il genitore lasciò in eredità al figlio: l’amore per il calcio. Ferenc senior era stato un famoso giocatore del Kispest e fu il primo ad incoraggiare il rampollo a seguirne le orme. Proprio nel 1943, Puskás junior debuttò ufficialmente in quello che era stato il club del padre, e da lì iniziò una rapida e travolgente scalata alla gloria. Due anni più tardi era già un punto fermo della Nazionale. Una buo-na squadra, d’accordo, ma non ancora la schiacciasassi che avrebbe dominato il mondo nel decennio successivo. Nella

stagione 1949/50, intanto, Ferenc iniziò a saggiare il dolce sapore del successo. Con 31 reti in sole 30 partite, trascinò infatti la Honvéd (questo il nome assun-to dal Kispest dopo l’avvento del regime comunista) alla vittoria del campionato, impresa ripetuta l’anno seguente. Una gioia doppia, per la famiglia Puskás, visto che l’allenatore della squadra era proprio Ferenc senior, il primo ad accor-gersi delle qualità del figlio ed il primo a sospettare che l’allievo stesse ormai per superare il maestro...

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61ott 2013calcio2000

ARANYCSAPATSe negli anni ‘50 fosse esistito Twitter, l’hashtag #Aranycsapat sarebbe stato il più cliccato dagli amanti del calcio. Aranycsapat significava “Squadra d’O-ro” ed era il termine con cui veniva definita la Nazionale ungherese prota-gonista in quel periodo. Baciata da una fortunata quanto irripetibile fioritura di talenti e con il nostro Puskás fiore all’occhiello, la compagine magiara ini-ziò a stupire tutti ai Giochi Olimpici di Helsinki ‘52, conquistando la medaglia d’oro dopo strabilianti esibizioni di cal-cio-spettacolo. L’anno successivo umi-liò l’Italia nella gara di inaugurazione dello Stadio Olimpico di Roma, mente in autunno, a Wembley, piegò la Nazio-nale inglese con un eloquentissimo 6-3. Non contenti di ciò, Puskás e compa-gni, il 23 maggio 1954, replicarono il trionfo a Budapest, con quel famoso 7-1 che rappresenta tuttora la più pesante sconfitta mai subita dall’Inghilterra. Al Mondiale di Svizzera, l’Aranycsapat era dunque considerata la candidata nume-ro uno al titolo. Giocava un calcio of-fensivo e brillante, scandito dai numeri d’alta scuola dei suoi raffinati interpreti. Adottava un modulo di gioco insolito per l’epoca: la “Doppia M”. In pratica, se la retroguardia era disposta a “M” come nel Sistema, con due terzini, uno stopper e due mediani, dalla cintola in su ecco che spiccava un’altra “M”, con la novità del centravanti arretrato (il ce-lebre Nándor Hidegkuti) e con le due mezzali piazzate davanti a tutta la squa-dra in funzione di punte (Ferenc Puskás, ovviamente, e il micidiale ariete Sándor Kocsis). Il tutto, con l’appoggio del ge-niale Zoltán Czibor a sinistra e di László Budai, più portato ai ripiegamenti, sulla destra. L’inizio fu travolgente. L’Un-gheria batté 9-0 la Corea del Sud e poi 8-3 la Germania Ovest, ma proprio nel corso di questa gara, Puskás rimase vit-tima di un brutto infortunio alla caviglia che gli impedì di affrontare il Brasile ai quarti, in quella che fu una delle partite più drammatiche di tutto il Mondiale. I magiari vinsero 4-2, ma la vera battaglia iniziò dopo il triplice fischio, quando

una colossale rissa richiese l’intervento della forza pubblica, la quale non riuscì comunque a impedire che uno scatenato Puskás spaccasse una bottiglia di vetro sulla testa del brasiliano Pinheiro. Meno turbolenta, ma ancor più esaltante, fu la semifinale con l’Uruguay. I magiari vinsero nuovamente 4-2, dando così al loro numero 10 la possibilità di giocarsi la partita attesa da una vita.

IL CROLLO DI UN SOGNONon era ancora al meglio, Puskás. La ca-viglia faceva male, ma la Coppa era lì, a un passo. La Germania Ovest, del resto, non era imbattibile. Già nel primo turno era stata stracciata, perciò solo un cata-clisma avrebbe potuto impedire il primo trionfo magiaro. Tutto si mise bene già nei primi minuti, con i gol di Puskás e Czibor, ma poi un po’ la stanchezza degli ungheresi, provati dopo le batta-glie con Brasile e Uruguay, e un po’ la brillantezza dei tedeschi, che correvano come stalloni, rovesciarono le sorti della finale. Si parlò tanto di quella partita. Le accuse di doping rivolte alla Germania Ovest campione del mondo si sono fatte negli anni sempre più decise e, sebbene tuttora il mistero non sia stato risolto, fonti molto attendibili sembrano gettare

benzina sul fuoco dei sospetti. Fatto sta che la Coppa era svanita e che l’Unghe-ria era stata sconfitta dopo 4 anni e 31 partite utili di fila. M non era nemmeno il peggiore dei mali. Nell’autunno 1956, il Paese piombò nel caos. La rivoluzione era fallita e il regime comunista mostrò il suo volto più truce. I carri armati so-vietici su Budapest, le esecuzioni som-marie, la Honvéd in trasferta a Bilbao che rifiutò di rimpatriare. Le tournée in giro per l’Europa e il Sudamerica, in cui Puskás e compagni, con il lutto al brac-cio, mostrarono di essere i fenomeni di sempre. E poi il lungo braccio di ferro tra la Federcalcio ungherese e i “ribelli”. Alcuni rientrarono in Patria, altri, tra cui Puskás, no. Era troppo. Arrivò la squa-lifica di un anno, arrivò l’incertezza, la depressione. Ingrassò di 15 chili, sicuro che mai sarebbe potuto tornare il cam-pione che fu. Poi, la luce.

FURIA BLANCAIl Real Madrid gli lanciò il salvagen-te, lui lo raccolse. Recuperò la forma e trovò in Alfredo Di Stéfano, il celebre fuoriclasse argentino, non solo l’idea-le spalla d’attacco, ma anche un amico vero. Insomma: dopo tante peripezie, il grande Puskás stava tornando. Nel

Nel 2006, il biografo di Puskas presenzia al Golden Foot con tanto di orme del campione

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miti del calcio - Ferenc Puskás LA MAGIA DEL MAGIARo

suo primo anno in maglia merengue, il 1958/59, aiutò la squadra a vincere la Coppa dei Campioni, ma, a causa di un infortunio, non poté prendere parte alla finale. Si rifece, e con gli interessi, la sta-gione dopo, quando rivinse la “Cham-pions” schiantando nell’atto conclusivo i tedeschi dell’Eintracht Francoforte con 4 micidiali golazos. Ciliegina sulla torta, fece sua anche l’edizione inaugurale del-la Coppa Intercontinentale, mettendo a segno il primo gol della manifestazione. Nel 1962, dopo essere stato naturalizzato spagnolo, venne convocato da Helenio Herrera per i Mondiali cileni, ma sta-volta non riuscì a incidere. Era dunque sul viale del tramonto? Macché. Due stagioni dopo, ormai 37enne, si laureò capocannoniere della Coppa Campioni, trascinando il Real Madrid all’ennesi-ma finale. Perse contro l’Inter di Sandro Mazzola, il figlio di quel Valentino che, tanti e tanti anni prima, era stato suo av-versario in una partita della Nazionale. Corsi e ricorsi storici. Il tempo passava,

ma il sinistro di Ferenc Puskás, come il buon vino, migliorava sempre più. L’ul-tima zampata la piazzò nel 1965/66. Vo-levano un’altra Coppa, lui e il Real, e, dopo tanta fatica, la ottennero. Il magiaro giocò solo 3 partite, ma utili, comunque, per mettere a referto altri 5 gol determi-nanti per il successo finale. Ora sì che poteva ritirarsi felice.

L’EROE DI UN POPOLOAndava così in pensione uno tra i più fa-mosi attaccanti di tutti i tempi. Forse non è mai esistito un sinistro come il suo, così dinamitardo e così tremendamente preci-so. Ma ridurre la grandezza di Puskás al solo piede mancino sarebbe persino in-generoso. Basso e tarchiato, sapeva sop-perire alla non eccezionale rapidità con un’innata eleganza del tocco che faceva di lui un autentico ballerino di valzer. Per non parlare, poi, dell’intelligenza calci-stica. Grazie alla sua visione di gioco, riusciva infatti a essere il faro della squa-dra. E non dimentichiamo la straordinaria

forza di volontà: solo un guerriero come lui avrebbe potuto superare con autorità il brutto periodo dell’esilio e della conse-guente squalifica. Innamorato del pallo-ne, Puskás intraprese poi la carriera di al-lenatore, insegnando calcio di qualità in ogni angolo del mondo: dall’Australia al Canada, dal Cile all’Egitto, dalla Grecia (con il Panathinaikos fu addirittura fina-lista in Coppa Campioni nel 1971) alla sua Ungheria, dove sarebbe tornato per guidare la Nazionale. Ma i tempi erano cambiati, la grandezza della scuola ma-giara era ormai svanita e l’avventura si chiuse presto e male. Questo piccolo in-cidente di percorso non scalfì però la sua fama, visto che, nel 2002, proprio a lui venne intitolato il Népstadion di Buda-pest, lo stadio più famoso del Paese. Fe-renc Puskás morì il 17 novembre 2006, a 79 anni, lasciandosi dietro la gratitudine di quanti un tempo ebbero la fortuna di ammirarlo e la nostalgia di chi ne risco-pre oggi la grandezza, attraverso vecchi filmati in bianco e nero.

62 sEt 2013calcio2000

Nel Real Madrid dominatore degli anni ‘50-’60 imperversava il magiaro

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64 ott 2013calcio2000

ottobre 1961. Che derby, quel derby. La prima volta di Helenio Herrera contro Nereo Rocco. Una storia datata oltre mezzo secolo

ma già diventata leggenda. La storia di due eroi, di un calcio lontano dagli ec-cessi finanziari e mediatici di oggi. Due persone che si stimavano pur essendo molto diverse, quasi uno all’opposto dell’altro. Herrera, il Mago argentino, è un uomo internazionale, nato povero e diventato ricchissimo. Il Paron provie-ne invece da una famiglia borghese di Trieste dal cognome asburgico Roch. L’uno parla quattro lingue e dà del lei ai calciatori; l’altro dei giocatori si ritie-ne come un fratello maggiore e con loro parla uno slang italo-triestino. Il primo è astemio, il secondo ama il buon vino. Questa contrapposizione è diventata il tema centrale della mostra “La Leg-genda del Mago e del Paron” (esposta a Palazzo Reale a Milano) che, attraverso centinaia di fotografie, installazioni, nu-merosi filmati d’epoca e oggetti di culto appartenuti ai due allenatori (tra cui la famosa lavagna tattica del Mago), ha dipinto un ritratto veritiero e assai uma-no di due personaggi che hanno fatto la storia del calcio.

IL MAGOIl Mago, ritenuto allora il più bravo al-lenatore al mondo, era stato strappato dal presidente nerazzurro Angelo Mo-ratti niente meno che al Barcellona ed era approdato nel capoluogo lombardo nell’estate del 1960. “Chi non dà tutto non dà niente” o ancora “Nella vita si deve avere l’ambizione di raggiungere

accadde a... - ottobre 1961 di Simone Quesiti

DUE GENI A CoNFRoNto

un derby indimenticabile, la sfida infinita tra Herrera e rocco…

1

il traguardo più alto possibile: il tuo tra-guardo è il titolo” non sono solo alcuni dei leggendari cartelli appesi ai muri dello spogliatoio interista, bensì la pro-va più lampante di come il Mago avesse rivoluzionato mentalità, metodi di al-lenamento, modo di comunicare con i calciatori.

“SQUADRA FAVORITA, SQUADRA CHE PERDE”Estate ’61. Convinto dal presidente Andrea Rizzoli e dal suo braccio de-stro Mimmo Carraro, Nereo Rocco la-scia Padova e approda a Milano, solo dodici mesi più tardi rispetto al Mago. A onor del vero, i due tecnici si erano già incontrati la stagione precedente,

quando Rocco e il suo Padova firma-rono la prima sconfitta di Herrera nel campionato italiano. Ma all’indomani del primo derby della nuova stagione, i pronostici erano tutti a favore della Be-neamata. L’Inter, dopo sei turni di cam-pionato, è in testa con 10 punti, segui-ta da Samp, Vicenza, Atalanta e da un gruppetto di squadre a quota sette punti, tra cui il Milan. Complice l’assenza di Salvadore e Altafini, rispettivamente stopper e centravanti titolari dei rosso-neri, i tifosi dell’Inter scommettono sul-lo scarto di gol che i propri beniamini avrebbero inflitto ai cugini. A non aver paura dell’Inter è soprattutto lui, Nereo Rocco, il quale, reduce dalla sconfitta contro la Samp, è perfetto nel preparare

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65ott 2013calcio2000

tatticamente la gara, sistemando marca-ture ferree (David su Corso, Trapattoni su Hitchens, Zagatti su Mereghetti solo per citarne alcune). “Il Milan non par-te battuto, spero che durante la partita succeda qualcosa”, confida alla stampa il tecnico triestino. E ha ragione, perché davanti a oltre 56.000 spettatori suc-cede veramente di tutto. Passano poco più di 15 minuti e il Milan è già in van-taggio grazie alla rete di Pivatelli, che sfrutta al meglio l’assist di David e non fa rimpiangere Altafini. L’Inter, ancora lontana dalla Grande Inter che sarà di Facchetti e di Mazzola, viene colpita ancora, questa volta da una semirove-sciata del discusso Jimmy Greaves, che risponde così coi fatti alla multa inflit-tagli pochi giorni prima dalla società per scarso rendimento. L’Inter reagi-sce, va all’assalto e accorcia le distanze con Luisito Suarez (appena arrivato da Barcellona su precisa indicazione del Mago) che riesce a segnare nonostante la pressione di Cesare Maldini. “Venivo da Barcellona, lì – racconta Suarez- la partita dell’anno era quella con il Real Madrid. Ma l’atmosfera di quei derby di Milano era meravigliosa, unica e forse irripetibile e per capirlo impiegai trenta secondi: il tempo di entrare in campo”. L’ultimo quarto d’ora è un vero assedio interista che si spinge in avanti alla ri-

cerca del pareggio. A pochi minuti dal termine è Conti che, dopo aver scarta-to Guarneri, lascia andare un tiro che si stampa sul palo prima di rotolare sul-la linea e infilarsi in rete. È la rete che chiude definitivamente il match, che spazza via i proclami del Mago Herre-ra, che esalta il plumbeo pragmatismo di Paron Rocco. Da questo derby nasce il proverbio “squadra favorita, squadra che perde”: in realtà l’Inter risultò scon-fitta per via di una prestazione fredda, distaccata e priva di nerbo di troppi suoi interpreti.

FORTUNE ALTERNEL’Inter non tarda però a prendersi la ri-vincita sui rivali: nonostante il campio-nato vada al Milan, gli uomini di Her-rera si impongono per 2-0 nella gara di ritorno, a testimonianza dell’egemonia rosso-nerazzurra che proseguirà anche l’anno seguente. Il 22 maggio del 1963 il Milan di Nereo Rocco vince infatti

la Coppa Campioni mentre il 26 mag-gio dello stesso anno l’Inter festeggia la conquista dello Scudetto. Da qui alla fine degli anni Sessanta si snoda una serie di stagioni irripetibili, nelle qua-li i due allenatori faranno di Milano la capitale europea e mondiale del calcio, alternandosi nella conquista di trofei nazionali, mondiali ed europei. Su tut-ti la Coppa Campioni vinta dall’Inter nel 1964: intere generazioni di tifosi, ancora oggi, dopo quasi cinquant’anni, recitano a memoria quella formazione. Insomma, due grandissimi allenatori alla guida di tantissimi fuoriclasse senza tempo. In tutti gli interisti, i milanisti e in tutti coloro che tengono veramente al calcio, compresi coloro che non li hanno visti all’opera, sfileranno sempre imma-gini di grandi miti come Nereo Rocco e Helenio Herrera. Un grande e diretto tributo alla memoria, al calcio, a due uo-mini, soprattutto, che mezzo secolo non ha coperto di polvere.

Nereo Rocco mentre festeggia la Coppa Campioni con al fianco Cesare Maldini

*Si ringrazia Ufficio Stampa Skira per immagini articolo

Herrera, ancora oggi, è un mito per il popolo dell’Inter

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66 ott 2013calcio2000

a seconda edizione di Coppa Campioni vede l’aumento delle partecipanti a 22 (di 21 nazioni, la Spagna ha il Real

detentore e l’Atletico Bilbao campione nazionale). La formula non varia, ma serve un turno preliminare prima degli ottavi.Con l’URSS unica delle grandi a restare fuori, tra gli esordienti spicca l’Inghil-terra con il Manchester United. L’anno precedente il Chelsea si era lasciato con-vincere dalla FA a rinunciare per non in-tasare il calendario nazionale, ma stavol-ta il manager dei Reds, Matt Busby, lotta per prendere parte alla nuova competi-zione. Ha una squadra fortissima, che ha letteralmente dominato il campionato. Lo scozzese pensa che la Coppa Europa sia un’ottima vetrina per tutto il movi-mento e la FA, a quel punto, è costretta a cedere. Anch’essa nuova iscritta, la Tur-chia è l’unica Federazione a non inviare i campioni nazionali per una semplice ragione: non c’è ancora il campionato e non ci sarà fino al 1959. Partecipa per-tanto il Galatasaray, campione di Istan-bul.La sfida tra Manchester United e An-derlecht è il clou del turno preliminare, con gli inglesi che mettono al sicuro il risultato già all’andata con un 2-0 secco in trasferta. Al ritorno i Red Devils dila-gano: non si gioca all’Old Trafford, pri-vo di illuminazione, ma al Maine Road, casa dei cugini del City. I campioni del Belgio sono travolti e il “povero” Felix Week è costretto a raccogliere la sfera nella propria porta per ben dieci volte. La partita rimarrà il primo dei sette 10-0 fino ad oggi registrati in tutta la storia del torneo. La vittoria dello United fa

L

LA RICoNFERMA DEI BLANCos

anche la seconda edizione della coppa campioni sorride al real madrid, per la delusione viola…

scrivere al “Times” che i “Busby Babes” (età media 22 anni) sono i più seri con-tendenti del Real per la vittoria finale.Sempre nei preliminari, sfiora la sorpre-sa lo Spora Lussemburgo, sconfitto 4-3 a Dortmund, ma vincitore sul Borussia 2-1 in casa. Con le regole di oggi la squadra del Granducato si sarebbe clamorosa-mente qualificata, nel 1956, invece, c’è lo spareggio e i tedeschi si impongono per 7-0. Bilbao, CDNA Sofia (l’attuale CSKA), Nizza e Slovan Bratislava sono le altre qualificate.Abbiamo trascurato un po’ l’Italia, ma i campioni della Fio-rentina entrano in scena soltanto agli ot-tavi, in novembre. Fulvio Bernardini ha compiuto un vero e proprio capolavoro, portando in riva all’Arno uno scudetto a quasi 30 anni dalla fondazione. Una vittoria per distacco (12 punti sul Mi-

lan), con una sola sconfitta. La Coppa Campioni inizialmente non è una prio-rità per “Fuffo”. Gli ottavi si disputano tardi rispetto alle altre, contro gli svedesi del Norrköping. Al Comunale gli ospiti passano subito con Bild, la Fiorentina risponde con Bizzarri, ma non va ol-tre il pari. Fortuna vuole che in Svezia tutti i campi siano innevati, il ritorno si gioca quindi a Roma e basta il gol del rientrante Virgili per passare. Trema in-vece il Real, che sulla carta ha un esor-dio facile con il Rapid Vienna (sepolto di gol l’anno prima dal Milan), ancor più considerando che gli spagnoli si sono rinforzati con Raymond Kopa. All’an-data al Bernabeu il Real vince 4-2, ma uno scatenato Ernst Happel, nello stadio che porterà il suo nome, con una tripletta porta i viennesi allo spareggio. Come il

sPeciale coPPa camPioni 1956/1957 di Gabriele Porri

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67ott 2013calcio2000

FiorentinaGiuliano SartiArdico MagniniSergio Cervato (Cap.)Giuseppe ChiappellaAlberto OrzanArmando SegatoJulinhoGuido GrattonGiuseppe VirgiliMiguel Angel MontuoriMaurilio Prini ct: Fulvio Bernardini

Fiorentina-SteLLa roSSa 0-0

SteLLa roSSaVladimir BearaNovak TomicMiljan ZekovicVladimir PopovicLjubomir SpajicLazar TasicDragoslav SekularacJovan CokicRajko Mitic (Cap.)Borivoje KosticAnton Rudinski ct: Milovan Ciric

MancheSter UtdRaymond WoodWilliam FoulkesRoger Byrne (Cap.)Edward ColmanJohn BlanchflowerDuncan EdwardsJohn James BerryWilliam WhelanThomas Taylor Robert Charlton David Peggct: Matthew Busby

MancheSter Utd-reaL Madrid 2-2 (0-2)

reaL MadridJuan AlonsoManuel TorresMarquitosRafael LesmesMiguel Muñoz (Cap.)José Maria ZarragaRaymond Kopa Enrique MateosAlfredo Di StefanoJosé Hector Rial Francisco Gentoct: José Villalonga

Mercoledì 17 aprile 1957 - FirenZe (Stadio “comunale”)arbitro: Klaas SchiPPer (ned) - Spettatori: 70.000

Giovedì 25 aprile 1957 - MancheSter (Stadio “Maine road”)arbitro: Marcel LeQUeSne (Fra) - Spettatori: 65.000 reti: 25’ Raymond Kopa, 33’ José Hector Rial, 52’ Thomas Taylor, 85’ Robert Charlton

SteLLa roSSaSrboljub KrivokucaVladimir PopovicMiljan ZekovicRajko Mitic (Cap.)Ljubomir SpajicLazar TasicDragoslav SekularacIvan ToplakJovan CokicBorivoje KosticAnton Rudinski ct: Milovan Ciric

SteLLa roSSa-Fiorentina 0-1 (0-0)

FiorentinaGiuliano SartiArdico MagniniSergio Cervato (Cap.)Giuseppe ChiappellaAlberto OrzanArmando SegatoJulinhoGuido GrattonGiuseppe VirgiliMiguel Angel MontuoriMaurilio Prini ct: Fulvio Bernardini

reaL MadridJuan AlonsoJosé BecerrilMarquitosRafael LesmesMiguel Muñoz (Cap.)José Maria ZarragaRaymond KopaEnrique Mateos Alfredo Di Stefano José Hector Rial Francisco Gentoct: José Villalonga

reaL Madrid-MancheSter Utd 3-1 (0-0)

MancheSter UtdRaymond Wood William FoulkesRoger Byrne (Cap.)Edward ColmanJohn BlanchflowerDuncan EdwardsJohn James BerryWilliam WhelanThomas Taylor Dennis ViolletDavid Pegg ct: Matthew Busby

Mercoledì 3 aprile 1957 - BeLGrado (Stadio “narodna armije”)arbitro: albert aLSteen (BeL) - Spettatori: 40.000 reti: 88’ Maurilio Prini

Giovedì 11 aprile 1957 - Madrid (Stadio “Santiago Bernabeu”)arbitro: Leopold horn (ned) - Spettatori: 120.000 reti: 61’ José Hector Rial, 73’ Alfredo Di Stefano, 82’ Thomas Taylor, 83’ Enrique Mateos

sEMIFINALI

reaL MadridJuan AlonsoManuel TorresMarquitosRafael LesmesMiguel Muñoz (Cap.)José Maria ZarragaRaymond KopaEnrique MateosAlfredo Di Stefano José Hector RialFrancisco Gento ct: José Villalonga

reaL Madrid-Fiorentina 2-0 (0-0)

FiorentinaGiuliano SartiArdico MagniniSergio Cervato (Cap.)Aldo ScaramucciAlberto OrzanArmando SegatoJulinhoGuido GrattonGiuseppe VirgiliMiguel Angel MontuoriClaudio Bizzarrict: Fulvio Bernardini

Giovedì 30 maggio 1957 - Madrid (Stadio “Santiago Bernabeu”)arbitro: Leopold horn (ned) - Spettatori: 124.000 reti: 69’ Rig. Alfredo Di Stefano, 75’ Francisco Gento

FINALE

Borussia, anche il Real sarebbe stato eliminato, con le regole attuali, invece la “bella” al Bernabeu porta i detentori ai quar-ti dopo un 2-0 maturato già nei primi minuti. Passano anche Bilbao, Manchester Utd (sul Borussia Dortmund), Grasshop-per, CDNA, Stella Rossa. Va avanti anche il Nizza, dopo lo spareggio con i Rangers, con qualche disordine nella gara di ritorno quando il nizzardo Bravo, espulso, non vuole uscire dal campo e l’arbitro italiano Pieri dovette lasciare lo stadio su una volante della polizia. Il match-clou dei quarti è Bilbao-United, che per i Red Devils è la prova del fuoco, visto che i baschi, ol-tre a essere campioni di Spagna, agli ottavi hanno eliminato la Honved di Puskas. Al San Mames si gioca sotto una tormenta di neve e il primo tempo si conclude con l’Atletico avanti 3-0. I soliti Taylor e Viollet iniziano la rimonta, ma i baschi vanno sul 5-2, prima che Whelan accorci definitivamente. Lo United ha 150.000 richieste di biglietti, meno della metà siederanno sulle tribune di Maine Road ad assistere alla rimonta, completata da Berry, il cui tiro lambisce il palo prima di entrare. In semifinale vanno anche i viola, che battono il Grasshoppers nonostante Bernardini non schieri i titolari e il pubblico sia quanto mai

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68 ott 2013calcio2000

sPeciale coPPa camPioni 1956/1957

I Quaderni di Soccerdata I Giocatori Impiegati

Giocatore Presenze RetiRuoloNazData Nascita

REAL MADRID

COPPA CAMPIONI 1956/57

Juan ALONSO 7 -10PortiereESP13.12.1927

Javier BERASALUCE 1 0PortiereESP04.01.1931

Rafael LESMES 8 0DifensoreESP09.11.1926

José Maria ZARRAGA 8 0DifensoreESP15.08.1930

MARQUITOS (Marcos Alonso Imaz) 6 0DifensoreESP16.04.1933

Angel ATIENZA 4 0DifensoreESP16.03.1931

José BECERRIL 2 0DifensoreESP21.08.1926

Joaquin OLIVA 2 0DifensoreESP11.11.1926

Manuel TORRES 2 0DifensoreESP19.04.1930

Enrique MATEOS 6 3CentrocampistaESP15.07.1934

Miguel MUÑOZ 6 0CentrocampistaESP19.01.1922

JOSEITO (José Iglesias Fernandes) 4 3CentrocampistaESP23.12.1926

Ramon MARSAL 3 2CentrocampistaESP12.12.1934

José Hector RIAL 3 2CentrocampistaESP14.10.1928

Juan SANTISTEBAN 2 0CentrocampistaESP08.12.1936

Alfredo DI STEFANO 8 7AttaccanteESP04.07.1926

Francisco GENTO 8 1AttaccanteESP21.10.1933

Raymond KOPA 8 2AttaccanteFRA13.10.1931

José VILLALONGA 8AllenatoreESP04.12.1919

CoPPA CAMPIoNI 1956/57 - REAL MADRID

esiguo. Finisce 5-3 nel totale, ma la sfida dura 12 minuti, quanto basta ai viola per segnare tre reti decisive. Diversamente dagli ottavi, il Real ha vita facile contro il Nizza: vittorie per 3-0 in casa e 3-2 fuori. Le semifinali sono quindi Real-Manchester e Stella Rossa-Fiorentina. La prima mette di fronte il meglio del calcio spagnolo e di quello inglese (entrambe stanno vincendo i rispettivi campionati), ma sul campo è il Real a prendere il largo con il 3-1 del Bernabeu. Accade tutto nella ripresa: Rial segna di testa su cross di Gento, poi raddoppia

Di Stefano. Taylor illude i suoi all’82’ ma 1’ dopo Mateos ristabilisce i due gol di scarto. Al Maine Road il Real va sul 2-0 e solo a 5’ dalla fine Charlton riesce a salvare l’onta della sconfitta in casa (in gol anche Taylor, in precedenza).Al contrario di Real e United, la Fiorentina deve dire addio allo scudetto e si con-centra sulla coppa. A Belgrado si difen-de e colpisce a due minuti dalla fine con Prini, che su assist di Virgili batte Krivo-luca dai dodici metri. Al ritorno, finisce 0-0, col controllo dei campioni d’Italia. La finale è Real-

Fiorentina: i madridisti hanno il fattore campo e 124.000 spettatori dalla loro. Nonostante ciò, Julinho e compagni re-sistono agli assalti dei favoriti spagnoli, fino a 20’ dal termine quando l’arbitro olandese Horn assegna un rigore al Real per fallo di Magnini su Mateos, proba-bilmente – come ammetterà anni dopo Gento – commesso fuori area. Di Ste-fano segna, i viola vanno alla ricerca del pari, ma vengono puniti da Gento in contropiede. Il Real si conferma sul tetto d’Europa, ma per la splendida Fiorenti-na c’è molto da recriminare.

Giocatore N° Minuti% Titol.Rig. N°Partite Giocate

CLASSIFICA MARCATORI

N° OgniRig. Falliti

RetiMaxReti

Dennis VIOLLET (Manchester UTD) 6 540 0,0 6 0 0 9 60' 4

Thomas TAYLOR (Manchester UTD) 8 720 0,0 8 0 0 8 90' 3

Alfredo DI STEFANO (Real Madrid) 8 720 0,0 8 1 0 7 103' 2

Alfred PREISSLER (Borussia D.) 5 450 0,0 5 0 0 6 75' 2

José Luis ARTECHE (Atletico Bilbao) 5 450 0,0 5 1 0 5 90' 3

Jacques FOIX (Nizza) 7 630 0,0 7 0 0 5 126' 1

Borivoje KOSTIC (Stella Rossa) 6 540 0,0 6 0 0 5 108' 2

Jacques FAIVRE (Nizza) 7 630 0,0 7 0 0 4 158' 2

CLAssIFICA CANNoNIERI

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Giocatore N° TotMinuti PTitol. V N Aut. Rig.Reti SubitePartite

I PORTIERI

Prima Partita Ultima PartitaN°Rigori Parati Rete Inviolata

Ogni %Partite Imbatt.Minuti

%

Henry FROM (AGF Aarhus) 2 6 180 1 2 0 1 0 0 19.09.1956 27.09.1956 0 030' 0,0 0,0 61

Felix WEEK (Anderlecht) 2 12 180 2 2 0 0 0 0 12.09.1956 26.09.1956 0 015' 0,0 0,0 49

Carmelo CEDRUN (Atletico Bilbao) 6 14 540 1 6 4 1 0 0 20.09.1956 06.02.1957 0 039' 0,0 0,0 146

Heinz KWIATKOWSKI (Borussia D.) 5 8 450 2 5 2 1 0 0 01.08.1956 21.11.1956 0 256' 40,0 0,0 152

Georgi NAYDENOV (Cska Sofia) 4 8 360 2 4 2 0 0 3 21.10.1956 24.02.1957 0 045' 0,0 0,0 77

Florea BIRTASU (Dinamo Bucarest) 2 9 180 1 2 1 0 0 0 26.08.1956 21.10.1956 0 020' 0,0 0,0 68

Iuliu UTU (Dinamo Bucarest) 2 4 180 1 2 1 0 0 0 30.09.1956 30.12.1956 0 045' 0,0 0,0 47

Giuliano SARTI (Fiorentina) 4 3 360 1 4 1 2 0 1 21.11.1956 30.05.1957 0 2120' 50,0 0,0 331

Riccardo TOROS (Fiorentina) 3 3 270 0 3 2 1 0 0 28.11.1956 27.02.1957 0 190' 33,3 0,0 121

Seren TURGAY (Galatasaray) 2 4 180 1 2 1 0 0 0 26.08.1956 30.09.1956 0 045' 0,0 0,0 59

Karl ELSENER (Grasshopper-Club) 4 6 360 2 4 1 1 0 0 24.10.1956 27.02.1957 0 160' 25,0 0,0 163

Lajos FARAGO (Honved Budapest) 2 6 180 1 2 0 1 0 0 22.11.1956 21.12.1956 0 030' 0,0 0,0 66

Bengt NYHOLM (IFK Norrköping) 2 2 180 1 2 0 1 0 0 21.11.1956 28.11.1956 0 090' 0,0 0,0 91

Edward SZYMKOWIAK (Legia Varsavia) 2 4 180 1 2 1 0 0 1 12.09.1956 19.09.1956 0 145' 50,0 0,0 112

Raymond WOOD (Manchester UTD) 8 12 720 2 8 4 2 0 0 12.09.1956 25.04.1957 0 460' 50,0 0,0 248

Dominique COLONNA (Nizza) 7 12 630 3 7 3 1 0 1 19.09.1956 14.03.1957 0 053' 0,0 0,0 156

ACURCIO (Porto) 2 5 180 2 2 0 0 0 1 20.09.1956 26.09.1956 0 036' 0,0 0,0 67

George NIVEN (Rangers Glasgow) 3 6 270 2 3 1 0 0 0 24.10.1956 28.11.1956 0 045' 0,0 0,0 145

Henricus VROOMEN (Rapid Heerlen) 2 6 180 2 2 0 0 0 0 03.11.1956 08.11.1956 0 030' 0,0 0,0 52

Walter ZEMAN (Rapid Vienna) 2 3 180 1 2 1 0 0 0 14.11.1956 13.12.1956 0 060' 0,0 0,0 67

Herbert GARTNER (Rapid Vienna) 1 4 90 1 1 0 0 0 0 01.11.1956 01.11.1956 0 023' 0,0 0,0 39

Juan ALONSO (Real Madrid) 7 10 630 1 7 5 1 0 2 01.11.1956 30.05.1957 0 263' 28,6 0,0 155

Javier BERASALUCE (Real Madrid) 1 0 90 0 1 1 0 0 0 13.12.1956 13.12.1956 0 1- 100,0 0,0 90

Viliam SCHROJF (Slovan Bratislava) 4 4 360 2 4 2 0 0 0 12.09.1956 12.12.1956 0 290' 50,0 0,0 192

Fredy KOCH (Spora) 3 12 270 2 3 1 0 0 0 01.08.1956 16.09.1956 0 023' 0,0 0,0 86

Vladimir BEARA (Stella Rossa) 5 6 450 1 5 3 1 0 1 03.11.1956 17.04.1957 0 275' 40,0 0,0 187

Srboljub KRIVOKUCA (Stella Rossa) 1 1 90 1 1 0 0 0 0 03.04.1957 03.04.1957 0 090' 0,0 0,0 88

LA RICoNFERMA DEI BLANCos

I PoRtIERI

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70 ott 2013calcio2000

e luci di San Siro le ha spen-te da solo. Senza la nostalgia cantata da Roberto Vecchioni, uscendo di scena per riscoprire

una dimensione diversa, più autentica. Il nome di Gianni Comandini rammenta tanto agli appassionati di calcio, e non solo per essere stato campione d’Euro-pa under 21 con la nazionale allenata da Marco Tardelli nel 2000. Classe 1977, si affaccia al calcio professionistico in B, con la squadra della sua città natale, Cesena (anno 1995-1996), giusto per l’esordio proprio con Tardelli, all’epo-ca trainer bianconero. Dopo la gavetta a Montevarchi (’96-’97, C1, 28 presen-ze con 3 reti), torna nel club romagnolo e affianca in avanti l’esperto “condor” Massimo Agostini, contribuendo con 6 goal in 26 partite al ritorno tra i cadetti (‘97-’98). Acquistato dal Vicenza, resta ancora nel club romagnolo per la definitiva affer-mazione, che giunge puntuale: Coman-dini, presente in 36 occasioni, scalza dal ruolo di titolare Agostini e fa coppia con Emiliano Bonazzoli, centrando 14 volte il bersaglio. Di seguito, torna alla base vicentina, da dove inizia la scala-ta al successo. La stagione 1999-2000 segna la promozione in A del team al-lenato da Eddy Reja, davanti ad Ata-lanta, Brescia e Napoli. Gianni vince la concorrenza interna di Pasquale Luiso e Cristian Bucchi (a segno, rispettiva-mente, 13 e 10 volte), svettando a quo-ta 20 reti in 34 gare. Nel giugno 2000, inoltre, trionfa con l’under, facendo coppia col bolognese Nicola Ventola in attacco e giocando insieme a Rober-

L

a un Passo dalla Gloria... - Gianni comandini di Alfonso Scinti Roger

C’È CHI DICE No…

comandini si presenta con un biglietto da visita di lusso ma poi sbiadisce nel tempo…

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71ott 2013calcio2000

Comandini ha giocato anche nel Milan, segnando due reti in campionato

to Baronio, Morgan De Sanctis, Rino Gattuso ed Andrea Pirlo, fra gli altri. Il periodo d’oro si arricchisce anche della partecipazione alle Olimpiadi del 2000 a Sydney, dove, peraltro, sigla una dop-pietta contro l’Honduras, liquidato per 3-1, prima dell’eliminazione per 1-0 ai quarti contro la Spagna di Puyol, Xavi e del futuro compagno d’armi José Mari. In ogni caso, con 18 presenze in azzurro e 6 reti Gianni si accredita per un futuro ingresso nel giro della Nazionale mag-giore, dove rivaleggiano attaccanti dal pedigree indiscusso come Alex Del Pie-ro, Pippo Inzaghi, Vincenzo Montella, Francesco Totti e Bobo Vieri. Il più che lusinghiero biglietto di pre-sentazione gli vale la corte spietata del Milan, pronto a fiondarsi sul rampante bomber, ingaggiato per il torneo 2000-2001. In panchina siede Alberto Zac-cheroni e Comandini deve misurarsi con Oliver Bierhoff, José Mari, Leonar-do e, soprattutto Andriy Shevchenko. Non ha vita facile e il suo consuntivo registra appena 13 partite disputate con 2 soli gol. Esordisce in A alla prima giornata proprio contro i suoi ex com-pagni del Vicenza (2-0), subentrando a quattro minuti dalla fine a Bierhoff, poi praticamente salta buona parte del giro-ne d’andata per seri problemi alla schie-na, riapparendo in campo alla quattor-dicesima nella batosta esterna contro la Fiorentina (4-0) e giocando dal primo minuto solo alla prima di ritorno, anco-ra contro il Vicenza in un’altra trasferta negativa (2-0). Totalizza appena 7 presenze da titolare, guadagnandosi un effimero pomeriggio di gloria nel derby di ritorno con l’Inter del suo ex mentore cesenate ed azzurro Tardelli, bistrattata al trentesimo turno con un tennistico 6-0 anche grazie ad una sua doppietta, messa a segno dal 3’ al 19’ del primo tempo, con la quale eguaglia il precedente record di Pablito Rossi di due reti nella prima sfida stra-cittadina disputata. Due perle ancora impresse nella memoria dei fans mi-lanisti, due lampi di quel repertorio da punta completa che piegano la resisten-za del portiere nerazzurro Frey prima con una staffilata di sinistro in area su

servizio radente dalla fascia mancina di Serginho, poi svettando di testa su tra-versone sempre dell’inarrestabile Ser-ginho. Anche in un’annata poco felice quella partita ha dimostrato quanto po-tesse risultare devastante sotto la porta avversaria la potenza d’urto del bomber romagnolo. Alla fine, però, tutto questo non si è tradotto in altro che annotazioni stati-stiche e di colore, che non bastano per riscattare un torneo deludente – il Mi-lan, rilevato in corso d’opera dal duo Maldini senior-Tassotti, si piazza solo sesto, due punti dietro i cugini interisti – e per restare all’ombra della Maduni-na, dove Sheva, intanto, fa sfracelli e per la seconda volta consecutiva tocca la mostruosa quota di 24 reti in campio-nato, lasciando ai compagni d’attacco solo le briciole delle comparsate al suo fianco. D’altronde, la dirigenza di via Turati non deve credere tanto in lui e nelle sue capacità di recupero se, per il 2001-2002, rinsalda il reparto offensivo garantendosi le prestazioni di Pippo In-zaghi e del nazionale iberico Javi More-no e lo lascia andare all’Atalanta, dove rimane due stagioni e mezza (tra A e B), giocando molto e segnando poco nella prima (30 presenze, 4 reti), vivacchian-do per il resto (16 volte in campo, 3 a bersaglio), fino ad emigrare al Genoa, sempre in B, nel gennaio 2004, con sole 10 gare giocate e 1 rete. Altri due tornei quasi anonimi, ancora a Bergamo (in A) e poi alla Ternana (tra i cadetti, to-talizzando 9 apparizioni e 1 gol), quindi Gianni decide di ritirarsi per il permane-re di quei guai fisici che lo hanno porta-to sotto i ferri per ben due volte. Senza nutrire rimpianti per la gloria che fu e che poteva ancora essere, come ha dichiarato in interviste successive, Co-mandini ha ripudiato il mondo abba-gliante delle prime pagine e dei riflet-

tori sempre accesi, di una vita spesso artefatta e di un agonismo pronto ad anteporre il conseguimento dei risultati alla guarigione dai malanni fisici. Oggi si dedica solo al calcio amatoriale e si diverte a giostrare perfino in difesa. La passione per il pallone è inalterata, ma coltivata in quel contesto di quotidiani-tà che ha rappresentato il suo maggior rimpianto durante gli anni luminosi del-la professione calcistica. Gianni ha de-siderato riscoprire la vita reale lontano dalle luci della ribalta e non si è fatto vincere dalla nostalgia del periodo mi-lanista, ancora oggi il momento topico della sua carriera. Piuttosto che vivere di ricordi ha detto no, ha riscoperto il gusto per la vita semplice della sua ter-ra di Romagna, che non è solo liscio e piadina, ma amore per l’autenticità e la schiettezza. Così, al netto di sole tre annate da titolare e protagonista, si è conclusa l’avventura di un attaccante moderno come pochi, capace di giostra-re da prima e seconda punta, ma anche in grado di chiudere col football quando ha capito che la sua voglia di divertirsi non bastava più.

Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini

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guardo contratto, occhio severo e quel piglio sala-ce, tipicamente toscano, che non l’ha mai abban-

donato. Riconoscibile subito tra mille altri, Nedo Sonetti percorre ricordi, racconta aneddoti e s’inventa raffinato analista per Calcio2000, dimostrando fin dalla prima risposta che, da quando allenava ad ora, non è cambiato nulla. O quasi.Signor Sonetti, lei ha allenato più di venti squadre nella sua carrie-ra, l’hanno definita “Il Caronte di Piombino”.“Si tratta di un’espressione creata da voi giornalisti. Può darsi che nell’ul-tima parte della mia carriera abbia raccolto le sorti di alcune squadre per raggiungere la salvezza, ma non bisogna dimenticarsi che ho vinto 8 campionati, raggiungendo altrettante promozioni”.Quando decise di diventare allenato-re?“Ho sempre avuto intenzione di farlo, già i miei allenatori dicevano che ave-vo una certa predisposizione a guidare i compagni in campo. La mia prima squadra fu il Viareggio, che allora era in quarta serie, poi Casertana e Spezia, dove rimasi per 3 anni conquistando la C1. Fu un ritorno, perché lì avevo già giocato 3 anni. In seguito, andai a Co-senza, dove vinsi il mio primo campio-nato”.Poi l’esperienza alla Sambenedet-tese, la squadra-icona del calcio di provincia targato anni ‘80. Ci vuole raccontare qualche aneddoto?“Il primo anno arrivammo primi in C1,

s

ai miei temPi allenaVo così - nedo sonetti di Pierfrancesco Trocchi

NoN CHIAMAtEMI tRAGHEttAtoRE

soprannominato “il caronte di Piombino”, eppure qualcuno dimentica gli 8 campionati vinti…

conquistando la Serie B. In quella squa-dra c’erano anche un certo ragazzotto di nome Zenga, grande protagonista di quella promozione, e il mio capitano, Gigi Cagni. Con la Samb misi in prati-ca quello che avevo visto in Inghilter-ra e su cui scrissi anche una relazione: l’attacco del portiere, che per primo trattai. Da lì ottenemmo delle grosse soddisfazioni”. Dopo la Samb, l’Atalanta, dove rag-giunse anche una finale di Coppa Italia nel 1987.“Sì, venimmo subito promossi nel mas-simo campionato, dove arrivai dopo aver vinto 4 campionati. Sa, una volta era diverso, bisognava farsi una certa

gavetta perché la Serie A era considera-ta l’università del calcio, mentre ora vi allenano anche esordienti. Non lo dico per polemica, semplicemente si tratta-va di un sistema diverso”.Quindi secondo lei alcuni allenatori di Serie A non sono preparati a do-vere oppure sono comunque compe-tenti?“No, sono sicuramente molto prepa-rati, basta sentire come parlano, sem-bra – e lo dico senza malizia – di stare davvero all’università. Ai miei tempi bisognava prima fare tutta la trafila; mi viene in mente, ad esempio, Fa-scetti. Ora anche le grandi squadre sono allenate da allenatori con poca

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esperienza, ma non per questo meno competenti”.Torniamo all’Atalanta.“Furono 4 anni coronati dalla finale di Coppa Italia contro il Napoli di Mara-dona, che era a dir poco stratosferico. Fu un’esperienza molto bella, perché portai la squadra per la prima volta in Coppa delle Coppe, anche se poi non partecipati al torneo la stagione succes-siva in quanto venni sostituito da Mon-donico”.Sono stati gli anni migliori del suo operato?“Mi sono affezionato molto all’Atalan-ta e a Bergamo, al punto che lì mi sono trasferito con tutta la famiglia da quasi 30 anni. Ho conosciuto un presidente straordinario come Bortolotti, mi sono trovato molto bene dal punto di vista professionale e umano”.Dopo gli orobici, una nuova promo-zione con l’Udinese e poi l’Avellino.“In Campania ebbi la prima delusione della mia carriera. Nonostante in rosa ci fossero giovani interessanti come Baiano e Ravanelli, emersero con la società dei problemi, di cui potrei par-lare tanto, ma su cui preferisco sorvo-lare”.Nel 1990/1991 portò in Serie A l’A-scoli e tra il 1998 e il 2000 due pro-mozioni con Lecce e Brescia. In tut-ti questi casi, non ha mai seguito la squadra nella categoria superiore. Può spiegarci perché? È singolare.“Mi chiamavano per raddrizzare le sor-ti delle squadre, poi alcuni “professo-ri” decidevano che non ero adatto per continuare, così cambiavano guida, ma i risultati non mi sono sembrati così eclatanti. Non saprei perché, forse mi è stata data poco fiducia, forse in alcuni casi sono risultato scomodo. Avrei po-tuto fare molto di più”.Lei non le ha mai mandate a dire.“Diciamo che ho sempre espresso il mio parere, cosa che ad alcuni presi-denti e dirigenti ha dato fastidio. Io ho sempre ascoltato tutti, confrontandomi con serenità, ma c’è chi non l’ha accet-tato. Sono comunque contento di esse-re così”.Mi viene in mente Cagliari. E’ vero

che Cellino le contestò addirittura una spigola?“Penso che Cellino abbia i cosiddetti “colpi di sole”, come si dice in Tosca-na. Se ne uscì con questo discorso della spigola, quando feci ricorso la gente che mi ascoltava raccontare la storia si metteva a ridere. È una persona fatta così, non ho nessun tipo di stima nei suoi confronti, anche se devo ricono-scere che è intelligente e che capisce di calcio. A livello umano è inqualificabi-le, mi ha fatto promesse che non ha mai mantenuto e, addirittura, vanto ancora dei crediti nei suoi confronti”.

A tal proposito, non fu solare nem-meno il modo con cui la liquidò.“Sì, era il periodo di Natale, lo ricor-do bene. Ero a Parigi e mi arrivò una lettera vergognosa da parte della socie-tà, che interrompeva unilateralmente il contratto. Ripeto, Cellino è inqualifica-bile, solo a parlarne mi innervosisco”.Lei ha avuto a che fare con un altro presidente mangia-allenatori come Zamparini. Cosa li distingue secon-do lei?“Quando andai a Palermo, nella sta-gione 2002/2003, la squadra era in un cattivo periodo, mi raccontarono che i

Tanti i campioni allenati dal tecnico Sonetti, qui è con Francis e Stromberg

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giocatori venivano presi a sassate per strada. Andai là e vinsi quasi tutte le partite, dando il la ad una scalata che ci portò a un passo dalla promozione, da giocarsi nell’ultima partita contro il Lecce di Vucinic. Alla fine non vin-cemmo e io non fui confermato. An-che in quel caso mi vennero promessi mari e monti e io dissi a Zamparini quel che pensavo di lui. Diciamo che lui e Cellino sono due personaggi si-mili, molto umorali, la differenza fate-la voi, dai (ride, ndr)”.Ha comunque dei buoni ricordi di Palermo?“Assolutamente, molti tifosi ancora mi scrivono o mi telefonano in ricor-do di quell’incredibile recupero. Basti pensare che, dopo Lecce-Palermo, no-nostante noi fossimo rimasti in Serie B, alle 3 del mattino, in occasione del nostro ritorno, in aeroporto c’erano quasi 3000 persone”.Quella di Vicenza, nel 2010, fu la sua ultima esperienza su una pan-china. Come mai?“Come si dice qui in Toscana, io a Vicenza andai per fare merenda (ride, ndr). Dopo Brescia, ho deciso di an-dare là, ma rimasi soltanto 15 giorni, il tempo di 3 partite. Ma si rende con-to? La dirigenza mi aveva fatto firma-re un contratto di un paio d’anni, poi richiamarono subito l’allenatore che avevano prima di me. È incredibile come alcune persone possano lavorare ai massimi livelli del calcio nazionale. Rimasi molto deluso da questo episo-dio, dunque decisi di smettere”.Passiamo alle domande “di resocon-to”. Chi è il giocatore più forte che ha allenato?“Ho avuto la fortuna di lavorare con diversi calciatori molto forti, basti pensare a Donadoni, che ebbi sotto la mia guida quando era giovanissimo ai tempi dell’Atalanta, o Stromberg. Come non citare, poi, Zenga e Gianni-ni, tra gli altri”.Ho mantenuto i rapporti con qual-cuno dei suoi “allievi”?“Proprio qualche giorno fa mi ha chiamato Arturo Di Napoli, che ho conosciuto ai tempi del Palermo, chie-

dendomi quando andrò a vederlo a Riccione, e anche Zenga non manca mai di ringraziarmi pubblicamente”.Veniamo al capitolo Serie A. Il livel-lo sulla carta del nostro campionato pare aumentato, con l’arrivo di al-cuni tra quelli chiamati “top play-er”. Lei come la pensa?“C’è sicuramente un ritorno di simpa-tia dei grandi giocatori nei confronti dell’Italia e questo non può che giova-re al nostro calcio. Top-player, però, è un’espressione che non mi piace per nulla, fa parte di quella schiera di nuove definizioni, come “intermedio” per definire una mezz’ala, che servono solo a confondere le idee”.Staniamo il veggente che è in lei: chi vincerà il campionato?“Credo che la Juventus sia superiore alle altre, anche perché Tevez e Llo-rente sono giocatori molto importanti che, se dovessero fare bene, aiutereb-bero i bianconeri a riconfermarsi. Tut-tavia, delle squadre di vertice, quella che più mi stimola è la Fiorentina, per-ché Montella è un ragazzo che si me-rita di essere ai massimi livelli: è sere-no, non vuole fare il fenomeno a tutti i costi e fa giocare bene le sue squadre. Il Napoli, invece, a mio parere deve migliorare molto, anche perché viene da 3 anni di gestione Mazzarri, quindi i giocatori devono abituarsi al nuovo modulo di Benitez. Bisognerà vedere quanto si sentirà la mancanza di Cava-ni, che mi ricorda Cruyff e Di Stefano, ai tempi definiti splendidi fuoriclasse e non... top-player (ride, ndr)”.Tanti allenatori di successo, come Allegri e Mazzarri, sono toscani. Ci sarà un motivo?“Non saprei, forse quello che ci con-traddistingue è che riusciamo a soste-nere un dialogo con tutti, rimanendo sinceri e schietti; inoltre, possediamo una buona proprietà dell’italiano, diffi-cilmente incappiamo in errori grossola-ni, come talvolta capita di sentire”.Molti allenatori diventano, dopo aver lasciato la panchina, dirigenti. Apprezza questa scelta?“Sì, perché, come insegna il sistema inglese, chi ha allenato per tanto tem-

ai miei temPi allenaVo così NoN CHIAMAtEMI tRAGHEttAtoRE

po ed è competente va affiancato ai più giovani, così da portare migliora-menti alla società intera. Mi dispiace quando l’esperienza di alcune persone viene messa in secondo piano”.Ha qualche rimpianto nella sua car-riera?“Sono contento di quello che ho fat-to, perché sono partito dalla Serie D e sono arrivato al massimo, la Serie A. Di certo, mi sarebbe piaciuto tanto po-ter allenare una grande squadra.Tornerà a sedersi su una panchina?“Ho una bellissima panchina nel mio giardino, mi basta quella (ride, ndr).Agilità nella conversazione e battuta sempre pronta: Sonetti non si smenti-sce mai”.

Ricordato più per le salvezze ottenute, Sonetti ha vinto ben otto campionati

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DA tIto AL tAtA, MA FEDELI AL tIQUI-tACA

hi la spunterà? Il Barça stel-lare di Messi e Neymar o il Real Madrid di Carlo Ance-lotti? Fiducia ed euforia non

mancano a nessuna delle due pretenden-ti, con l’Atletico che incalza cercando di accorciare il gap.Camminando per le Ramblas ci si ac-corge che Barcellona ha cambiato mano, ma non passo. L’arrivo di Neymar prima e dell’esperto “Tata” Martino poi ha ad-dolcito il boccone amaro di quest’estate.

Cambiano gli interpreti

ma il Barça resta

fedele al suo solito

credo calcistico…

Prima con la rinuncia del club a rinno-vare il contratto in scadenza di Abidal, beniamino di tifosi e compagni di squa-dra, alle prese con le cure conseguenti a un trapianto di fegato e subito arruolato dal Monaco di Rybolovlev. Il malumore per la decisione è stato percepito chia-ramente. Dani Alves non ha avuto peli sulla lingua: “Non mi è piaciuto che la società non abbia creduto in Abidal, lo conosco ed è una persona straordinaria. Per questo in questa stagione ho inten-

ligaspagna

C

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77ott 2013calcio2000

DA tIto AL tAtA, MA FEDELI AL tIQUI-tACA

zione di portare il suo numero, il 22”. La doccia gelata dell’addio di Tito Vila-nova, costretto a rinunciare all’incarico di guida tecnica del club blaugrana per i noti problemi di salute, ha aperto la strada alla venuta di un altro “migran-te” del calcio, Gerardo Daniel Martino, il lucano di Rosario. “El Tata” Martino ha i nonni originari della Basilicata e una storia da autentica bandiera del Newell’s Old Boys, dove si è consacrato prima come centrocampista e poi, negli ultimi due anni, come allenatore di successo. Le sue fortune sono iniziate e prosegui-te in Paraguay, con i molti successi alla guida del Libertad e del Cerro Porteño e con i quattro anni alla guida della nazio-nale “Albirroja”, culminati con i quarti di finale al mondiale in Sud Africa e con il secondo posto in Coppa America l’an-no successivo. Dopo la nuova parentesi di successi al Newell’s Old Boys il cin-

quantenne tecnico di Rosario, sulla brec-cia da oltre un decennio, ha finalmente avuto la sua occasione, rispondendo di volata alla chiamata di Sandro Rosell. Con il beneplacito e la benedizione del suo connazionale e concittadino Lionel Messi, ça va sans dire. Così la tournée estiva della squadra più titolata degli ultimi cinque anni è potuta proseguire senza intoppi, dipanandosi in miriadi di amichevoli internazionali e gare di esi-bizione, alternando avversarie di tutti i tipi: dall’improbabile pareggio di Danzi-ca contro il Lechia Gdansk alla sconfitta contro i Campioni d’Europa del Bayern Monaco, adesso guidati dal grande ex, Pep Guardiola: un’altra severa lezione di calcio ai blaugrana, come quella im-partita dal Barcellona stesso in casa delle compagini più modeste; dalla goleada al Valerenga norvegese, a quella contro la Tailandia (che ha visto il battesimo del

gol anche per Neymar), passando per la roboante vittoria del Trofeo Joan Gam-per contro il Santos. Battendo gli ex compagni con un umiliante 8-0 Neymar non poteva fare un regalo peggiore alla squadra che lo ha lanciato nell’Olimpo del calcio. Poche ma buone le indica-zioni provenienti da queste amichevoli: la “Pulce” si è ristabilita perfettamente dall’infortunio che lo aveva frenato nel finale della scorsa stagione, contribuen-do con una doppietta a demolire 7-0 il Levante, in un festival del gol propizia-to dalle invenzioni di un sontuoso Cesc Fábregas. Nel precampionato Neymar ha lasciato intravedere più di qualche sprazzo di gran classe, attingendo al suo vasto repertorio. Da seguire i gio-vani Sergi Roberto, Jonathan Dos San-tos, Dongou e Joan Ángel Román, che si sono messi in mostra nei ritagli delle amichevoli assieme agli altri attaccanti.

di Daniele Chiti

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ligaspagna

Il ballottaggio per un posto da titolare a fianco dei due mostri sacri vede Pedro Rodríguez ancora avvantaggiato sul “Niño Maravilla” Alexis Sánchez (suo il primo gol in campionato), e sul giovane Cristian Tello, che spinge per incremen-tare il minutaggio. Bene il centrocampo anche dopo la dolorosa cessione di Thia-go Alcántara, complice la promozione a titolare in pianta stabile di Adriano, meno bene la difesa che almeno nelle prime amichevoli è parsa un colabrodo. I culé si presentano ai nastri di partenza pronti per fare quello che hanno sempre fatto: vincere divertendo. Con un picco-lo sassolino nella scarpa: Messi avrebbe richiesto un adeguamento del suo farao-nico ingaggio dopo aver buttato l’occhio al portafogli del suo collega brasiliano appena arrivato… Solo uno dei mal di testa che affliggono il presidente Sandro Rosell, alle prese con uno dei momenti più difficili da quando è alla guida del club. Il suo arcinemico di sempre, l’ex presidente del Barcellona Joan Laporta, dopo una breve avventura in politica è tornato a dargli battaglia sulle pagine dei giornali. In passato sono state ogget-to di critica la sostituzione dello storico marchio dell’Unicef con quello della Qatar Foundation o la vicenda Abidal, scelte dettate dal portafogli più che dal-la passione sportiva, che a Laporta non ha mai fatto difetto. La sua candidatura alle prossime elezioni, nel 2014, sarà

nella finale della Guinness International Champions Cup ha avuto il dolce sapore della vendetta, perché ottenuta proprio contro il Chelsea dello Special One, la-sciatosi molto male con l’ambiente dopo avere spaccato lo spogliatoio. Secondo “Marca” Mourinho avrebbe salutato solo 8 dei 24 giocatori dello scorso anno, confermando così la tesi della sua idio-sincrasia totale con il club merengue. Cristiano Ronaldo ha castigato i Blues con una doppietta ed è parso rispondere coi fatti a una nuova gaffe di Mourinho, reo di aver dichiarato di ritenere Luis Nazario da Lima l’unico “vero” Ronal-

La Coppa del Re ha sorriso all’Atletico Madrid di Falcao, una bella rivincita per i biancorossi

L’obiettivo di Ancelotti è portare il Real Madrid al vertice, in Spagna e in Europa

una brutta gatta da pelare per Rosell se le cose non dovessero andare secondo le aspettative.

CRISTIANO CAVALIERE DI RE CARLO, SCONFITTO MOU A SINGOLAR TENZONECon la vittoria in rimonta sul Betis, pro-piziata da Isco, Carletto ha superato a pieni voti anche il battesimo del Berna-beu, ma i media spagnoli erano già andati in brodo di giuggiole per il rendez-vous di Miami tra Mourinho e il suo ex club. La vittoria del Real Madrid sul Chelsea

le mosse delle altre bigL’Atletico Madrid ha incassato quasi 60 milioni di euro per la cessione di Radamel Falcão al Monaco, ripianando una bella fetta della montagna di debiti che grava ancora sulle spalle del club. Con l’innesto di David Villa, costato “appena” 5 milioni di euro, il problema dell’attaccante è stato risolto brillantemente: il massimo realizzatore della Selección ed ex partner d’attacco di Messi nel Barça è ancora in grado di esprimersi ad alti livelli, come dimostrato in coppia con Diego Costa nelle prime amichevoli in maglia biancorossa. Al suo arrivo è scoppiato il finimondo, con una presentazione caotica con tanto di invasione di campo e rissa finale: tra i tifosi “Colchoneros” è già scoppiata la “Guaje-mania”. Assieme all’arrivo di Leo Baptistão, esterno brasiliano di grande prospettiva, hanno rafforzato il reparto difensivo del “Cholo” Simeone l’esperto Demichelis, centrale argentino, il jolly uruguagio José María Giménez e il portiere Aranzubía come vice Courtois. La squadra che ha cambiato di più è il Siviglia, che dopo la cessione di Negredo e Jesús Navas al Manchester City per una cifra complessiva di quasi 50 milioni di euro ha rinnovato completamente la propria linea offensiva a prezzo di saldo. Ottimo il lavoro del ds Monchi, che in un momento di grave difficoltà economica è riuscito a restituire linfa ed entusiasmo ad un ambiente in crisi per i guai giudiziari del presidente Del Nido. C’è curiosità di vedere all’opera il nuovo acquisto, il 26enne francese Kevin Gameiro, prelevato dal PSG in cambio di 10 milioni di euro; altro bel colpo il prestito dal Chelsea dell’astro tedesco Marko Marín, mentre completano il reparto offensivo di Unai Emery gli arrivi delle punte

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do. Un malinteso su cui è stato ricamato molto, e a cui Cristiano ha risposto prima coi fatti e poi sbrigativamente a parole: “Non vale la pena parlare di questa per-sona”. Per l’asso portoghese, prima criti-cato e poi sminuito dal suo ex allenatore, si è trattato proprio di una bella rivincita. Nonostante il grande gelo con Casillas e Cristiano, con buona parte dello staff José ha mantenuto rapporti cordiali, ma le sberle prese sono la riprova di un ambiente madrileno completamente ri-generato. La “pretemporada” del Real Madrid evidenzia l’ottima preparazio-ne mentale ed agonistica: nonostante il caldo e i continui trasferimenti, il valo-re degli avversari e la fatica accumulata durante la preparazione, i campioni di re Carlo Ancelotti sono apparsi sereni, mo-tivati, desiderosi di tornare a vincere e a divertirsi. Insomma, ai nastri di partenza si presentano quali degni rivali del Bar-cellona e i bookmakers sono incerti. La stampa madrilena rimarca l’importanza di Zinédine Zidane, vice di Ancelotti nonché uomo immagine del club, uomo di campo sempre presente agli allena-menti. Che qualcosa sia cambiato nei rapporti tra la stampa e la società è una realtà tangibile, così come l’aria serena che si respira finalmente a Madrid dopo tre anni passati in trincea, in ostaggio della filosofia della vittoria a tutti i costi di José Mourinho che aveva contagiato anche Florentino Pérez. Dal precampio-

nato Ancelotti ha ricevuto conferme più che indicazioni: tra le sorprese il difenso-re Casemiro, che è piaciuto molto per la sua capacità di ricoprire più ruoli, anche a centrocampo. La cessione al Napoli di tre pezzi pregiati come Raul Albiol, Callejón e il “Pipita” Higuaín ha sfoltito la rosa in modo significativo, portando 60 milioni sonanti nelle casse della società (più altri 50 per la cessione di Ozil) e aprendo spazi ai nuovi difensori (Casemiro e Carvajal) e soprattutto ad Isco per un ruolo da pro-

tagonista dietro le punte. L’infortunio di Illarramendi, acquistato per uno spropo-sito (40 milioni) dalla Real Sociedad, ne ha guastato l’inserimento. In compenso l’assalto a Gareth Bale ha riempito le pa-gine dei giornali di tutto il mondo, con la richiesta esosa di 110 milioni di euro che è rimbalzata tra Madrid e Londra (sponda Tottenham) come un flipper impazzito per settimane. L’ala sinistra gallese dal sinistro dinamitardo è il tassello decisivo per il de-finitivo salto di qualità nella corsa al titolo.

IL MERCATO DELLE PULCI AI TEMPI DELLA CRISI Con tutti i club alle prese con la crisi, i debiti con il fisco e con le banche, era prevedibile che il patrimonio tecnico della Liga spagnola venisse sacrificato in nome delle voci di bilancio. Ciononostante qualche buon affare è stato fatto anche in entrata, a dimostrazione della bravura e dell’abitudine dei dirigenti spagnoli a fare le nozze coi fichi secchi. Il Granada della famiglia Pozzo si è rafforzato con l’innesto di Piti, Riki, Iturra e Brahimi, mentre il Celta Vigo di Luis Enrique ha preso il bomber Charles e fatto incetta di giovani (Fontás, Nolito, Rafinha e Aurtenetxe). Il Rayo Vallecano a fronte dei soliti problemi finanziari ha comunque rafforzato l’attacco con l’arrivo del messicano Nery Castillo e di Alberto Bueno dal Valladolid. Bella operazione anche per il neopromosso Villarreal, che si è accaparrato il talento di Giovani Dos Santos, assieme al portiere Asenjo, al difensore clivense Jokic e ai centrocampisti Pina e Pantic. Il genio di Beñat Etxebarría e il bomber Kike Sola vanno ad impreziosire la rosa di Valverde, il successore di Bielsa alla guida dei Leones di Bilbao. Anche il Betis di Pepe Mel si è rafforzato attingendo esclusivamente al low cost e all’usato sicuro: lo sprinter Cedric dal Numancia, Verdú dall’Espanyol, Juanfran dal Castilla, il portiere Andersen dall’Evian, Didác Vilá dal Milan e Xavi Torres dal Getafe. Con i tempi che corrono scusate se è poco….

Carlos Bacca dal Bruges per 7 milioni e di Víctor Machín detto Vitolo dal Las Palmas per 3 milioni. Pezzo pregiato anche il centrocampista Nico Pareja, in prestito con diritto di riscatto dallo Spartak Mosca. In difesa si registra il ritorno tra i pali di Javi Varas, richiamato alla casa madre dopo la partenza di Palop, e gli ingressi di Diogo, Rusescu e Carriço al posto dei partenti Spahic, Alexis e Botía. A centrocampo adesso tocca a Cristóforo sostituire al meglio il tignoso Gary Medel, ceduto al Cardiff City per la considerevole cifra di 10 milioni di sterline. Un gradino sotto a queste potenze troviamo un club che ha cambiato poco, come la Real Sociedad: sostituito Montanier con il vice Arrasate, il club basco sul mercato si è mosso pochissimo, ma non è detto che l’acquisto di José Ángel dalla Roma e del centravanti Seferovic dalla Fiorentina (per soli 3 milioni) non siano mosse azzeccate. Ristrutturazione generale per il Málaga di Schuster, che ha scelto di abbassare drasticamente il monte ingaggi sbarazzandosi di tutti i pezzi da novanta (Isco al Real, Joaquín alla Fiorentina, Lugano al WBA, Saviola all’Olympiakos, Baptista al Cruzeiro, Toulalan al Monaco…). Il ridimensionamento è radicale, ma c’è un certo interesse per i nuovi acquisti: Angeleri e Chen in difesa, la vecchia conoscenza Tissone e l’ivoriano Bobley Anderson a centrocampo, il polacco Pawlowski in prestito all’attacco. Anche il Valencia di Djukic si è ridimensionato: al posto di Soldado, ceduto al Tottenham per 30 milioni, è arrivato dal Saragozza il navigato Hélder Postiga. Riuscirà a non farlo rimpiangere?

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L’IMPRESA DI MAtt & PAUL

possibile che dei perfetti sconosciuti possano alle-nare una nazionale di cal-cio e, addirittura, portarla a

vincere il primo match internazionale della propria storia? Milioni di fanati-ci sparsi per il mondo sognerebbero di essere i protagonisti di una simile av-ventura. Per la stragrande maggioran-za di loro, però, tutto ciò è destinato a rimanere solamente fantasia. Ma non per Matt Conrad e Paul Watson, due ventenni inglesi che, senza uno straccio di esperienza alle spalle, hanno scritto

Come si può allenare

una selezione

nazionale da perfetti

sconosciuti?

una bellissima pagina di sport, diven-tando i più giovani e inattesi commis-sari tecnici di sempre. Ma non pensiate che la loro sia stata un’impresa facile. Anzi, tutt’altro. Per coronare questo sogno, i due coach im-provvisati hanno dovuto percorrere la strada più dura, abbandonare famiglia, amici e carriere appena avviate, fin tan-to da trasferirsi a 15.000 chilometri di distanza da casa. Tutto ciò per realizza-re una pazza idea, nata quasi per caso la sera del 21 novembre 2007, ovvero proprio quando, a Wembley, la na-

è

premier leagueinghilterra

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zionale dei Tre Leoni veniva umiliata dalla Croazia, dicendo addio al sogno di partecipare ad Euro 2008. In un con-testo simile, i due londinesi decidono di gettarsi in una nuova impresa. Quale modo migliore per rompere gli schemi se non quello di provare ad allenare, personalmente, una squadra nazionale di perfetti “underdogs” e, magari, por-tarla alla vittoria? “Ero assolutamente frustrato per il modo in cui il calcio veniva rappre-sentato dai media in Inghilterra - rac-conta Matt Conrad - Mi pareva che ci stessimo allontanando troppo dalla sua vera essenza. In Europa, il calcio si era trasformato in un circo mediatico”. De-terminati ad accaparrarsi un ruolo da CT ma privi di prestigiosi curriculum sportivi da mostrare, Matt e Paul co-minciano a setacciare il web per trova-re la soluzione ai loro problemi. Dopo

giorni di ricerca infruttuosa, una pagina di Wikipedia, che riporta la definizione “la peggiore squadra di calcio al mon-do”, li porta a scoprire la loro futura destinazione, ovvero la sconosciuta Pohnpei. Ex protettorato americano facente parte degli Stati Federati di Mi-cronesia, l’isola di Pohnpei non vanta, per usare un eufemismo, una brillante tradizione calcistica. La selezione lo-cale, infatti, non ha mai fatto registrare una vittoria in campo internazionale e l’ultimo risultato ufficiale parla di un 16-1 rifilato dai vicini, e acerrimi riva-li, di Guam: “Sull’isola non c’era nes-suno che avesse esperienza o i mezzi necessari per fare qualcosa del genere - svela Matt - Credo che fossero già contenti che qualcuno avesse preso a cuore la loro causa. Abbiamo mostrato a loro passione e determinazione e, fin dall’inizio, siamo stati incoraggiati da

Jim Tobin, il presidente del comitato olimpico. Lui ha capito subito che, non avendo chiesto nessun compenso, era-vamo decisamente determinati a fare qualcosa di buono”. Una volta sbarcati sull’isola del Pacifi-co, dopo un viaggio di ben 72 ore, i due ragazzi si rendono conto dell’enormità della sfida che li attende. Pohnpei, con i suoi 34.000 abitanti, è uno dei luoghi più piovosi al mondo e ha un tasso di obesità del 91%, dovuto principalmen-te ad una dieta composta principal-mente da cibo in scatola made in USA. Anche dal punto di vista prettamente calcistico, la situazione è abbastanza desolante. L’unico rettangolo di gioco presente sull’isola si trova nel bel mez-zo di un terreno acquitrinoso costante-mente preso d’assalto da rospi selvati-ci. La “locale selezione nazionale”, in realtà, è composta da un gruppo di ra-

di Matteo Civillini

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gazzi che, saltuariamente, si dà appun-tamento per tirare quattro calci ad un pallone: “Non c’era nessuna squadra, nel vero senso della parola, quando sia-mo arrivati. Abbiamo dovuto crearla da zero - confidano Matt e Paul - Solo al-cuni dei giocatori che si sono presentati alla prima sessione di allenamenti sono poi finiti nella selezione che ha parte-cipato al tour di Guam”. Come se non bastasse, grosse differenze culturali si palesano fin da subito. Oltre alla diffi-coltà di farsi comprendere in una lingua straniera, i due allenatori in erba devo-no fare i conti con la rigorosa pacatezza caratteristica della cultura Pohnpeiana. Paul racconta del suo stupore di fron-te al silenzio religioso che i giocatori tengono per tutta la durata della prima partitella. Gli è immediatamente chiaro che, se si vuole guadagnare il loro ri-spetto, sbraitare come si farebbe su un campetto di provincia non è un’opzio-ne fattibile: “La vera sfida è stata far comunicare i giocatori tra di loro sul campo – continua Matt - Sono persone estremamente gentili che tendono ad evitare il confronto. Abbiamo dovuto cambiare questo tipo di mentalità”. Sul terreno di gioco, i giovani dilettanti, tuttavia, presentano una spontaneità che affascina i due neo tecnici inglesi. La maggior parte di loro non ha mai visto giocatori professionisti in azione e, di conseguenza, non sente il bisogno di imitare i loro atteggiamenti, dando spazio al puro istinto: “La gente imi-ta i propri modelli ma a Pohnpei non guardano molto calcio in televisione e

quindi sono sempre se stessi e agiscono in modo naturale. Loro non si tuffano e non si lamentano con l’arbitro. Si al-lenano duramente e si divertono, tutti qui”, il commento di Matt.Senza un team affiatato e strutture ade-guate su cui contare, Matt e Paul si rimboccano le maniche e costruisco-no una nuova realtà calcistica a partire dalle sue fondamenta. Con il prezioso supporto di alcune associazioni locali, i due riescono a formare cinque squadre e organizzano un primo campionato sperimentale. Si rivelerà un’occasione

premier leagueinghilterra

più unica che rara per scovare talenti da inserire nella rosa di giocatori che formerà la prima, vera nazionale di Pohnpei. Dopo aver selezionato i mi-gliori giocatori dell’isola, a Matt e Paul non rimane altro che fissare un obiettivo concreto, ovvero vincere la prima partita ufficiale della propria sto-ria. Convincere i prescelti ad allenarsi con costanza si rivela un’impresa non da poco e aggiungere un elemento di competizione sembra l’unico modo per spronarli a dare il massimo. Dopo un’attenta valutazione, si decide per

I due londinesi che hanno reso Pohnpei una vera nazionale di calcio

In un’estate segnata dalla anche un po’ stucchevole telenovelas di mercato “quando partono Bale & Rooney”, alla fine si è pure incominciato a giocare. E il Manchester United ha ripreso da dove aveva finito la scorsa stagione: ha vinto una competizione, sebbene giocata su partita secca e senza un immenso prestigio come il Community Shield. È la ventesima volta che il club dell’Old Trafford si aggiudica il trofeo – compreso le quattro che lo ha tenuto in bacheca per soli sei mesi, quando si chiamava Charity Shield e dopo il pareggio non si andava ai rigori ma al pub a festeggiare insieme agli avversari. Forse poche volte come quest’anno i Red Devils hanno avuto un compito così agevole, visto che il Wigan Athletic disputa la Championship e, dopo la clamorosa vittoria in FA Cup sul Manchester City e la quasi contestuale retrocessione, si è per forza di cose indebolito. Subito sugli scudi Robin Van Persie, che poi ha confermato l’ottimo stato segnando al Liberty Stadium di Swansea due goal già in lizza per il titolo di marcatura dell’anno. Non si poteva augurare inizio migliore il buon David Moyes, alle prese con un’eredità, quella di Alex Ferguson, che definire pesante sarebbe un velato eufemismo.

F I N A L M E N T E I N C A M P O … di Luca Manes

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La cacciata dal paradiso della Premier League può costare molto caro, specialmente se non ci si torna immediatamente. Ne è un esempio molto calzante la storia del Coventry City, dal 1967 al 2001 inquilino della massima divisione inglese, ma da 12 anni relegato nel limbo. Un limbo che non si chiama nemmeno Championship, ma dal 2012 addirittura League One. Come a tante compagini dal destino simile, gli Sky Blues hanno dovuto far fronte a crisi debitorie e alla condotta non sempre illuminata – per usare un eufemismo – delle proprietà che si sono succedute. L’ultimo atto della storia è di quelli che fanno male al cuore (e al portafoglio). Il Coventry, infatti, a partire da quella appena iniziata e per almeno tre stagioni disputerà le sue partite casalinghe al Sixfields Stadium di Northampton, una cinquantina di chilometri dal suo luogo d’origine. Robetta, se paragonata alla distanza tra Cagliari e Trieste, ma, al di là delle facili battute, è evidente che la cosa è stata presa con enorme rancore dalla tifoseria. Per giunta l’esilio è dovuto a stucchevoli litigi ormai di lunga data tra l’opaco consorzio proprietario del club, il SISU, e la società che gestisce l’impianto, con tanto di progetto per costruire un ulteriore stadio nella periferia di Coventry. La stragrande maggioranza dei supporter ha promesso un ferreo boicottaggio e un giornale locale ha promosso una petizione contro il provvedimento che in pochi giorni ha raccolto ben 12mila firme. All’esordio contro il Bristol City erano solo in 2mila, compresi i tifosi in trasferta. La media per il 2012-13 alla Richo Arena era di 10mila unità...

T I F O S I I N F U R I A T I …far partecipare la selezionale ad un tour estero. Cosi facendo, gli inesperti pohnpeiani possono entrare in contatto con un movimento calcistico più evo-luto e, al contempo, avere la chance di aggiudicarsi il primo match internazio-nale della storia. La scelta del Paese da visitare ricade inevitabilmente su Guam, protettorato americano a 1700 chilometri più a Nord, e, soprattutto, storica rivale dell’arcipelago micro-nesiano. Dal punto di vista calcistico, Guam rappresenta un motivo d’orgo-glio per la FIFA. Dal 1996, anno in cui viene riconosciuta ufficialmente dal massimo organo calcistico, ad oggi, l’i-sola di Guam ha fatto passi da giganti. Nonostante sia ancora anni luce dalle potenze mondiali, questa semiscono-sciuta realtà calcistica ha fatto registra-re una serie di vittorie contro squadre decisamente più blasonate e sta, len-tamente ma inesorabilmente, scalando posizioni importanti nel ranking FIFA. Tutto merito dei cospicui finanziamen-ti (circa 200,000 euro all’anno) versati dalla stessa federazione internazionale che hanno permesso di costruire infra-strutture all’avanguardia e garantisco-no un futuro roseo alle giovani pro-messe locali. In un futuro non troppo lontano, Pohnpei potrebbe raggiungere lo status di Guam ed aggiudicarsi una fetta dei preziosissimi fondi FIFA. Prima, tuttavia, c’è da dimostrare che il lavoro fatto da due anonimi ragaz-zi inglesi, animati da buona volontà e con pochissime risorse, non è stato vano. Dopo aver sudato sette camicie per racimolare i 10.000 dollari neces-sari a finanziare il viaggio, la selezione di Pohnpei approda a Guam. Per Matt Conrad e Paul Watson è il momento della verità, il coronamento di tre lun-ghi anni di fatiche, gioie e dolori. Una performance convincente ripagherebbe gli sforzi fatti e aiuterebbe ad impres-sionare gli ufficiali FIFA in tribuna. Una figuraccia, invece, potrebbe far naufragare l’intero progetto. Come in ogni bella storia che si rispetti il lieto fine non manca. Dopo aver digerito la sconfitta patita nel primo incontro sull’isola, l’undici di Pohnpei impar-

tisce una lezione di calcio al Crushers FC, club che milita nella Guam Pre-mier League. Il risultato finale recita 7-1 a favore della selezione di Pohnpei. Non solo la figuraccia tanto temuta vie-ne evitata alla grande ma, nello stesso tempo, la nazionale guidata da Matt e Paul è riuscita in quello in cui tutti i loro predecessori avevano fallito, ossia vincere una partita internazionale. Al triplice fischio finale, i due coach rie-scono a stento a trattenere le lacrime. Il miracolo è avvenuto, ora possono sa-lutare l’isola di Pohnpei senza nessun rammarico. Quella che era nata come una semplice scommessa, si è trasfor-mata in qualcosa di molto più grande. Matt e Paul sull’isola micronese han-no lasciato un pezzo di cuore. Per loro due, il Pohnpei FC rappresenta la loro creatura, quella che hanno plasmato e cresciuto, nel corso di tre lunghi anni, personalmente. Adesso, però, è arrivato il momento di farsi da parte e lasciarla crescere con le proprie forze, sicuri che non fallirà. Per il movimento calcistico di Pohnpei, la strada è ancora lunga e piena di insidie. Il prossimo passo sarà ricevere il supporto degli organismi in-ternazionali: “Pohnpei, come parte de-gli Stati Federati della Micronesia, sta facendo richiesta per essere riconosciu-to come membro associato della FIFA. Se questo avverrà, il calcio potrà essere apprezzato e vissuto anche dalle future generazioni di micronesiani, non solo a Pohnpei ma anche nelle limitrofe iso-le di Yap, Chuk e Kusrae. C’è solo da sperare che avvenga” conclude Matt, sottolineando l’importanza di questo passaggio burocratico. I due ragazzi di Londra, invece, lasciatasi alle spalle l’esperienza sulla panchina di Pohn-pei, sono ritornati alle loro vite, con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di speciale che resterà nella storia del calcio per sempre. Come scrive Paul Watson nelle prime pagine del suo li-bro “Up Pohnpeì”, lui e Matt “sono ar-rivati a Pohnpei con la speranza di ispi-rare la prossima generazione calcistica. La parola fine non è ancora stata scritta, ma se queste sono le premesse, si potrà presto dichiarare missione compiuta”.

di Luca Manes

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LA StREttA DEL boA

n fulmine a ciel sereno. Quando la finestra di mer-cato in terra tedesca si stava per chiudere, senza

grossi botti di mercato, ecco la scel-ta, che non ti aspetti, del Boa. Stan-co di doversi sempre giocare il posto, il centrocampista nativo di Berlino Ovest, ha deciso di tornare nell’ama-ta Bundesliga, accettando l’offerta dello Schalke 04, il club, parole sue

a sorpresa, il

rossonero va

allo schalke, nel

campionato che ha

sempre amato…

“con cui i rapporti erano iniziati già un anno fa”. Una scelta di vita, una scelta importante, figlia della volontà del giocatore di tornare protagonista assoluto e non più di essere uno dei tanti (con l’arrivo di Kakà al Milan, per Prince le possibilità di giocare si sarebbero ridotte sensibilmente(. Con-tento il giocatore, altrettanto il Milan che, con la cessione del Boa ha incas-sato i soldi necessari per arrivare a

U

Bundesligagermania

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Matri (12 milioni il giro d’affari tota-le). Per Boateng una nuova avventu-ra che sa tanto di sfida. Allo Schalke, tanto per mettere le cose in chiaro, ha scelto la maglia numero 9, non un nu-mero insignificante: “Ho sempre detto di voler giocare in Germania perché la Bundesliga è il miglior campionato al mondo con i migliori calciatori del mondo, di gran lunga. Ho ammesso di essere tifoso del Borussia Dortmund? Ora la situazione è cambiata. La mia nuova squadra preferita è lo Schalke 04”, le sue parole durante lo show della presentazione. E la bella Satta, la compagna della vita del Boa? Tran-quilli, la showgirl sarà, anche lei, un nuovo acquisto del calcio tedesco. La promessa sposa di Prince, infatti, ha fatto sapere che, pur mantenendo i

di Flavio Sirna

suoi impegni lavorativi in Italia, non abbandonerà il compagno. Dalla Mi-lano da bere a Gelsenkirchen, questo il nuovo “tragitto”, per motivi amoro-si, della bellissima Melissa: “Non sto sparendo dal mondo, ora inizia una nuova avventura ma una casa a Mila-no ce l’avremo sempre… Il mio lavo-ro è qui il cuore in Germania. Vivre-mo a Dusseldorf… ma un’ora di volo e sono a Milano pronta a lavorare”, le parole dell’ex velina.

ALTRI COLPI…Il mercato tedesco non si è ferma-to nemmeno con l’inizio dell’edi-zione 2013-2014 della Bundesliga. Sicuramente il colpo più importan-te, Boateng a parte, lo ha piazzato il Wolfsburg, che si è assicurato dal Ba-

yern Monaco le prestazioni del cen-trocampista brasiliano Luiz Gustavo, non considerato da Guardiola come un titolare nonostante nella scorsa sta-gione sia stato uno dei migliori gioca-tori della compagine di Heynckes. Il sudamericano ha firmato un contratto di cinque anni ed è costato, anche se non si è parlato di cifre ufficiali, cir-ca 18 milioni di euro ai Lupi. Impor-tante colpo di mercato ma per quanto riguarda il reparto avanzato, anche l’Augsburg, che ha acquistato dal Ba-silea l’attaccante Raul Bobadilla, che nella scorsa stagione con la maglia dello Young Boys ha fatto male all’U-dinese in Europa League. Bobadil-la, argentino classe 1987, ha firmato un contratto sino a giugno del 2016. Sempre dal Basilea, ma al Mainz, è

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invece arrivato il difensore coreano Joo-Ho Park. Nuovi goal sono arri-vati anche dalla Premier League per i biancoverdi del Werder Brema: gli anseatici hanno prelevato dal retro-cesso Wigan l’attaccante argentino Franco Di Santo, 24enne di Mendoza. L’Hannover ha invece acquisito dagli olandesi del Psv Eindhoven il difen-sore centrale brasiliano Marcelo, che ha firmato un contratto sino al 2017. Ha pensato al futuro invece il Bayer Leverkusen, che è riuscito a strappare al Bayern Monaco il 19enne tedesco ma di origine turca Emre Can, media-no considerato come uno dei possibili crack del calcio tedesco nel prossimo futuro al livello di Gotze e di Reus. Nessun addio invece per Mandzukic, che nonostante le voci di mercato resterà al Bayern Monaco, come ha sottolineato il suo procuratore: “Non ho mai parlato con i dirigenti della Roma per trattare il trasferimento del giocatore. Sono solo voci di mercato, non c’è assolutamente nulla di vero in quello che hanno scritto i giornali in Italia. Non c’è alcuna possibilità che Mario lasci il Bayern Monaco in que-sta stagione. Sta bene in Germania”. A proposito di nuovi arrivi dal cal-ciomercato c’è da segnalare come le prime giornate di Bundesliga abbiano già dato qualche segnale in ordine alla positività o meno di qualche operazio-ne: di sicuro si stanno leccando i baffi

germaniaBundesliga

Già un trofeo per il Pep, la Supercoppa Europea ai danni del Chelsea

i tifosi del Dortmund, che hanno potu-to ammirare la tripletta messa a segno dal bomber francese, appena arriva-to dal Saint-Etienne, Pierre Emerick Aubameyang. Non può invece dire lo stesso l’Amburgo, che in occasio-ne della prima giornata di campiona-to non ha potuto portare a casa i tre punti dal campo dello Schalke 04 a causa della papera del suo nuovo por-tiere, ex-Leverkusen, Renè Adler. Nel contempo gli anseatici hanno dovuto vedere il bomber coreano Heung-Min Son mettere a segno la sua prima rete proprio con la maglia delle Aspirine. Bene anche il nuovo bomber dell’Her-

tha Sami Allagui, autore di una dop-pietta contro l’Eintracht Francoforte. Si sta mostrando inoltre un’ottima spalla per il Cacciatore Huntelaar l’ex-attaccante del Mainz, l’unghere-se Szalai. L’attacco a disposizione di Jens Keller, non si deve dimenticar-lo, è completato dal finlandese Tee-mo Pukki, in crescita esponenziale. E non si deve dimenticare nemmeno l’instancabile esterno peruviano Jef-ferson Farfan. Spera di aver trovato in Max Kruse il nuovo Marco Reus il Borussia Monchengladbach, che pri-ma dell’inizio della stagione è stata indicata dal tecnico del Bayern Mona-co Pep Guardiola come una delle pos-sibili candidate alla prima posizione. Reus è però classe 1989, un anno più piccolo rispetto al nuovo idolo dei ti-fosi del ‘secondo Borussia’. I sei punti del Werder Brema di Dutt dimostrano inoltre come abbia portato buoni frutti l’innesto in difesa dell’ex-Inter Luca Caldirola. Piace molto, e potrebbe far rivivere dei sogni europei, la nuova coppia d’attacco del Mainz di Thomas Tuchel, formata dall’ex-Fortuna Dus-seldorf Dani Schahin e dal giapponese ex-Stoccarda Okazaki. Il secondo, pur non mettendo a segno tantissimi goal, già in maglia biancorossa ha dimo-strato di poter essere un’ottima spal-la per qualunque tipo di attaccante. A proposito di Stoccarda sembra un po’ difficile l’inserimento negli schemi e

Dagli anni ‘70 in poi, secondo l’Università Humboldt di Berlino, per decenni gli atleti della Germania Ovest avrebbero utilizzato anabolizzanti, testosterone, estrogeni, Epo. Tra loro per la ricerca, ovviamente anche i calciatori della Nazionale. Johan Cruijff, simbolo dell’Olanda di quegli anni, battuta diverse volte dai tedeschi nelle grande manifestazioni, sia Europei che Mondiali, non pare affatto credere a tali utilizzi. La loro forza era dei Muller, degli Overath, dei Beckenbauer. K.o in finale ai Mondiali 1974 contro la Nazionale teutonica, il leggendario olandese ricorda tutto in modo diverso: “Non ho visto nulla di strano in quell’occasione, non ricordo ad essere onesto. Ho sentito tutte queste cose, ma non ricordo nemmeno se c’erano i test o meno all’epoca. Non sapevamo perchè erano sempre più grandi e forti di noi, pensavamo fosse un fatto fisico, meglio sviluppati. Ma probabilmente era semplicemente perchè bevevano più birra di noi...”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche una delle bandiere del calcio tedesco di quegli anni, Franz Beckenbauer: “Ho fatto il calciatore professionista per 20 anni e mai nessun manager, allenatore o medico, mi ha chiesto di prendere sostanze che non conoscevo. Ci facevano iniezioni di vitamine, almeno così ci diceva il medico”. Ha parlato anche Rudi Voeller: “Non credo affatto che ci sia stato doping in quell’epoca, anche perché in quel periodo c’erano già dei controlli continui”.

A n n i ‘ 7 0 ’ , s o s p e t t o d e l d o p i n g

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nell’undici iniziale di Labbadia del bomber marocchino ma naturalizzato giapponese Abdellaoue, ex-Hannover. Difficile infatti spodestare uno tra Ibi-sevic ed Harnik, che rappresentano una coppia di tutto rispetto che in pas-sato ha portato goal ma non risultati e certo non a causa delle prestazioni sciorinate dai due sia in campionato che in campo europeo.

L’ORGOGLIO DEL PEP…Non era cominciata nel migliore dei modi l’avventura in Germania per il tecnico del Bayern Monaco Pep Guardiola, arrivato solamente da po-chi mesi in Germania. La Supercop-pa, primo trofeo stagionale, era infatti andata al Borussia Dortmund di Jur-gen Klopp, vittorioso per 4-2. Non era bastato un Robben ancora in ver-sione Champions League (l’olandese ha messo a segno una doppietta) per poter portare a casa l’ennesimo trofeo. I gialloneri, guidati da uno strepitoso Marco Reus, autore di una doppiet-

ta e di una prestazione super in grado di far subito dimenticare l’ex-Gotze, avevano avuto la meglio siglando nel corso della ripresa ben tre goal nel giro di pochi minuti. Innegabile che nella vittoria della squadra del West-falen Stadion abbia sicuramente influ-ito la maggior fame di vittoria dopo la sconfitta nella finale di Champions League ed il fatto di essere più affiata-ti rispetto ai ragazzi di Guardiola, alle prese con una full-immersion delle le-zioni tenute dal tecnico spagnolo. Ma c’è anche da dire, per sottolineare il lavoro di Klopp, che il guru giallonero ha inserito subito alla perfezione negli schemi della squadra il francese Au-bameyang e non sta risentendo affat-to della mancanza di fantasia dovuta proprio all’addio di Gotze, passato ai nemici. La sconfitta con i giallo-neri aveva suscitato molte polemiche in casa bavarese, con Guardiola che, visibilmente contrariato, aveva voluto subito rispondere alle critiche: “Qui si aspettano di vincere tutte le par-

tite per 7-0, ma è impossibile. So in quale club sono e per me non è facile, perché ti chiedono di vincere sempre. Tutto il mondo vuole di più da te, e di più, di più...”. Tuttavia, mai scommet-tere contro il Pep. Partito benissimo in Bundes, tanto da prendersi subito la vetta del campionato, Guardiola si è subito riscattato. Nella finale di Su-percoppa Europea, al cospetto del suo rivale storico Mourinho, ora alla guida del Chelsea, il Pep si è portato a casa il primo trofeo da allenatore del Bayern. Una vittoria sofferta, arrivata ai rigo-ri, dopo aver pareggiato i conti al 121’ ma pur sempre un trionfo (tra l’altro la prima Supercoppa Europea mai vinta da un club tedesco). Un successo che ha subito rimesso tutto a posto, ricor-dando a tutti che il Pep non è uno che va facilmente al tappeto… Come se non bastasse, in casa bavarese c’è un Ribery che, fresco di titolo di Uefa Best Player (edizione 2012/13), pare intenzionato a seguire il suo tecnico ovunque… Attenzione al Pep…

Dopo aver perso la Supercoppa tedesca, il Bayern ha trionfato in Supercoppa Europea sul Chelsea

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uando, sotto il sole esti-vo, il pallone non rotola e prova anch’esso a rifiatare dopo nove mesi di fatica,

è il calciomercato ad animare le gior-nate dei calcio-maniaci. Ci si diverte ad improvvisarsi direttori sportivi, ci si arrabbia per le decisioni prese dal-la propria società e ci si entusiasma

psg o monaco, la

sfida è aperta in una

ligue 1 mai così ricca

di talento…

per l’arrivo di volti nuovi. Iniziano i pronostici in vista del via del nuovo campionato, vengono creati gli undici tipo che ‘sulla carta’ si ritroveranno ad affrontare la stagione. Tutto mol-to divertente, pare. In realtà, invece, è soltanto un modo per lenire l’attesa aspettando che quella sfera, artefice di emozioni e delusioni, torni a roto-

Q

ligue 1franCia

UNA PoLtRoNA PER DUE…

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lare. E così, quando il ‘seguitissimo’ mercato vive le proprie battute fina-li - solitamente le più importanti ed emozionanti – viene inesorabilmente offuscato dall’inizio del calcio vero. Quello fatto di goal e non di parole, di rigori dubbi e non di trattative, di ri-sultati e non di trasferimenti ufficiali. L’attesa è finita, si riparte...

UNA POLTRONA PER DUE: MONACO PIÙ CHE PSGCapita raramente che una matricola, neopromossa in massima serie, venga considerata la favorita per la vittoria finale. In questo caso, però, si tratta di un’eccezione pienamente comprensi-

bile. Il Monaco, dopo aver dominato la Ligue 2, torna in Ligue 1 con l’am-bizione di conquistare per lo meno un posto in Champions League e, per far-lo, può disporre di uno degli organici più forti del campionato. Soltanto il PSG, forse, vanta una rosa superiore a quella dei monegaschi, ma quella a di-sposizione di Claudio Ranieri sembra assortita con maggior raziocinio, un minor numero di primedonne e pare avere alle spalle un progetto decisa-mente più chiaro.Il testa a testa, tuttavia, appare già scontato. Monaco e PSG, le due ‘su-perpotenze’ guidate da Ranieri e Blanc e figlie dei milioni di Rybolovlev ed

di Renato Maisani

Al-Khelaifi, si contenderanno il titolo fino all’ultima giornata. I campioni in carica del PSG possono far leva su un organico ricco di cam-pioni, ma il Monaco convince – for-se persino di più – per la linearità del proprio progetto. La squadra bianco-rossa, infatti, è stata costruita attorno a Radamel Falcao, probabilmente il ‘numero 9’ più forte al Mondo. Sebbe-ne i nomi roboanti siano pochi, sotto-valutare il Monaco sarebbe un errore clamoroso. Emmanuel Riviere, prele-vato dal Tolosa dietro il pagamento di appena 4 milioni, è uno dei più talen-tuosi attaccanti dell’intero panorama francese: il 23enne franco-martinica-

UNA PoLtRoNA PER DUE…

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no non ha nulla da invidiare, insom-ma, ad uno Javier Pastore che il PSG ha pagato più di 40 milioni. Ricardo Carvalho ed Eric Abidal non saranno certo dei difensori ‘di primo pelo’, ma per una squadra destinata a fare spes-so e volentieri la partita, l’esperienza ed il senso della posizione sono fon-damentali al fine di non perdere punti preziosi nei minuti finali. È chiaro, il PSG dispone di Thiago Silva – il mi-glior difensore al Mondo – ma, anche in questo caso, seppur con nomi meno eclatanti, il Monaco pare non aver nulla da invidiare ai parigini. Il por-tiere argentino Sergio Romero, James Rodriguez e Joao Moutinho – pagati a peso d’oro al Porto – i centrocampisti Obbadi e Toulalan, i terzini Fabinho e Kurzawa: nomi non certo ‘da urlo’, ma di sicura affidabilità. E se, infine, i giovanissimi Ocampos e Ferreira-Carrasco riusciranno a dimostrare già nel corso della stagione appena iniziata il loro inestimabile valore, il Monaco potrebe davvero vivere un campionato da favorita. Sarebbe folle da parte nostra, tuttavia, non ammette-re che il PSG sia la potenza numero 1 del campionato francese: Ibrahimovic, Cavani, Sirigu, Verratti, Thiago Silva, Lavezzi e tanti, tantissimi altri, non necessitano di alcuna presentazione. Due squadre costruite con una ‘ratio’ diversa, ma che daranno vita – ne sia-mo certi – ad un testa a testa entusia-smante.

ligue 1franCia

L’anno scorso fu Zlatan Ibrahimovic: 30 goal in 34 presenze, un dominio pressoché totale della classifica cannonieri, vinta con 11 goal in più rispetto ad Aubameyang del Saint Etienne e Cvitanich del Nizza. Quest’anno, però, Ibra avrà sicuramente del filo da torcere. Innanzitutto per via della presenza, proprio nel PSG, di Edinson Cavani col quale lo svedese sarà costretto a dividere la scena. Il ‘Matador’ è una vera e propria ‘primadonna’ e non avendo più una squadra costruita attorno a sè, lo svedese potrebbe faticare. Il favorito numero 1 alla conquista del trono, però, è Radamel Falcao. L’attaccante colombiano del Monaco è un bomber di razza che mister Ranieri sta mettendo nelle condizioni ideali per esaltarsi. Il pensiero è unanime: è proprio il ‘Tigre’ il superfavorito alla conquista del titolo di re dei goal. Oltre ai ‘big’ citati, però, sono tanti altri gli attaccanti che con ogni probabilità andranno in doppia cifra e che potrebbero persino ambire al titolo: oltre al già citato Cvitanich, ci sono Aladiere del Lorient, Djordjevic del Nantes, Oliveira del Rennes, Yatabarè del Guingamp (fresco vincitore del titolo di capocannoniere in Ligue 2), Gignac del Marsiglia e Lacazette del Lione.

I L T R O N O D E I B O M B E R

tissimi sulle panchine, le due compa-gini hanno un anno in più di rodaggio alle spalle e restano sicuramente le uniche outsider in grado di poter pro-vare di sgambettare Monaco e PSG. Nessuno dei due club ha impreziosito il proprio organico con ‘pezzi da no-vanta’: i centrocampisti Imbula e Pa-yet sono gli acquisti di punta del Mar-siglia, Bedimo ed il 31enne Danic gli unici innesti del Lione che, peraltro, si è privato di Lisandro Lopez, Bastos, Monzon e Lovren. Nonostante ciò e in attesa di possibili acquisti dell’ul-

ALLE SPALLE DEI GIGANTI:GLI ‘OLYMPIQUE’Tener testa alle due superpotenze del campionato francese sarà praticamen-te impossibile per tutti. Le uniche due squadre che, a bocce ferme, possono permettersi di sognare l’impresa e che, più realisticamente, si contende-ranno un posto per la prossima Cham-pions League, sono l’Olympique Marsiglia e, soprattutto l’Olympique Lione. Concluso lo scorso campionato rispettivamente al secondo e al terzo posto e con Baup e Garde conferma-

Cavani uno dei candidati al titolo di bomber della Ligue 1

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tim’ora (al momento in cui scriviamo il mercato è infatti ancora aperto), le due squadre sembrano in grado di po-ter fare davvero bene.

OUTSIDER A CONFRONTO: CHI SALE E CHI SCENDE Bordeaux e Saint Etienne, Lille e Ren-nes, Nizza e Montpellier: tante sono state - negli ultimi anni - le compagini in grado di dire la loro e sorprendere tutti pur partendo senza i favori del pronostico. Lille e Montpellier sono riuscite persino a conquistare l’He-xagoal, ma negli ultimi anni Nizza e Saint Etienne hanno fatto evidenziare una clamorosa crescita esponenziale. La Ligue 1 ha ultimamente dimostra-to di essere un campionato in grado di offrire spazio alle outsider, sicuramen-te più di quanto non accada negli altri ‘top’ campionati europei. Quest’anno, però, è una la compagine che – più delle altre – stimola la nostra curio-sità: si tratta del Rennes di Philippe Montanier, tecnico che dopo aver tra-scinato in Champions League la Real Sociedad proverà a ripetere l’impresa con il Rennes, reduce da una delu-dente stagione conclusa al 13° posto. Ceduti Brahimi (passato al Granada), Mavinga (finito in Russia, al Rubin Kazan) e Montano (girato al Montpel-lier), la squadra è stata arricchita da-gli innesti dell’attaccante portoghese Nelson Oliveira, dal difensore rumeno Valencia Gaman e, soprattutto, dagli

esperti Armand (proveniente dal PSG) e Makoun, costato 3 milioni di euro. Così, una compagine che poteva già far leva su giocatori del calibro di Co-stil, Kana-Biyik, Danzè, Alessandrini e Pitroipa potrà puntare a sognare in grande. La nostra scommessa, per la Ligue 1 2013-2014, è proprio la com-pagine rossonera.Diverso è il discor-so relativo a Lille e Saint Etienne. Iniziamo dal LOSC: per la squadra biancorossa si tratta di una sorta di “anno 0”. Partito il guru Rudi Garcia, insieme con Digne, Bonnart, Chedjou, Payet e Pedretti, i campioni di Francia 2011 hanno sicuramente perso parte della colonna portante della squadra. Simon Kjaer, unico volto nuovo di “primo livello” arrivato alla corte del noetecnico René Girard non ha certo ammortizzato le tante partenze. Tut-tavia, le indubbie capacità del tecnico e la presenza in organico di atleti di indubbio valore potrebbero permette-re al Lille di sorprendere tutti. Il Saint Etienne, invece, dovrà riuscire nell’ar-duo compito di non far rimpiangere la stella Aubameyang, finita al Borussia Dortmund. Gli arrivi di Tabanou e Corgnet non sembrano sufficienti a colmare la partenza del bomber fran-co-gabonese e Brandao non sembra in grado di raccoglierne l’eredità. Con-vincono ancor meno Nizza e Montpel-lier, mentre per il Bordeaux potrebbe registrarsi una stagione da dimentica-re. Staremo a vedere...

RETROCESSIONEDue squadre, più delle altre, sembra-no le principali indiziate a conservare un posto in Ligue 1. Ci sbilanciamo subito citando Guin-gamp ed Evian. Dopo aver conquistato la promozione, il Guingamp ha scelto di operare poco sul mercato, perdendo inoltre il cen-trocampista Imbula, passato al Mar-siglia. Yatabarè è un ottimo terminale offensivo, ma il resto dell’organico non appare all’altezza di un campio-nato come quello francese e l’avvio di stagione è stato decisamente poco confortante. Appena un gradino sopra troviamo l’Evian: dopo la salvezza conquistata con fatica lo scorso anno, la squadra di Pascal Dupraz, seppur molto attiva sul mercato, ispira decisamente poca fiducia. A rendere ancor più ardua la lotta per la salvezza è il valore di due delle tre neopromosse: Monaco e Nantes, infatti, difficilmente resteranno coin-volte nella lotta per non retrocedere e dunque, inevitabilmente, il numero di “contendenti” si assottiglia. Le due ‘corse’ Ajaccio e Bastia, il Sochaux ed il Reims appaiono le principali in-diziate ma attenzione al Tolosa e per-sino al Bordeaux ed al Montpellier: chiaramente è un azzardo – il nostro – ma anche una di loro potrebbe cla-morosamente farsi risucchiare nelle zone basse della classifica.

Non c’è più Carlo Ancelotti alla guida del PSG, ma c’è Claudio Ranieri sulla panchina del Monaco. L’Italia, insomma, mantiene un proprio rappresentante nei vertici del campionato francese, con l’ex tecnico di Roma e Juventus chiamato a riportare i monegaschi sul tetto di Francia. Altro allenatore sulla panchina di un club francese è Fabrizio Ravanelli il quale, attratto dalle sirene dell’Ajaccio, ha fatto ritorno nella ‘sua’ amata Francia per guidare il club corso. Oltre ai due allenatori, anche 6 calciatori faranno parte del ‘roster’ della Ligue 1. Tre di loro sono reduci dalla conquista del campionato con addosso la maglia del PSG, si tratta di Salvatore Sirigu, Marco Verratti e dell’italo-brasiliano Thiago Motta. A loro si sono aggiunti Andrea Raggi e Flavio Roma, al Monaco già lo scorso anno ma in Ligue 2, e Denis Tonucci, difensore che l’Ajaccio ha prelevato dal Cesena. E’ stato così battuto il record di italiani presenti in Ligue 1, il cui numero non aveva mai superato le 4 unità. L’ultima volta in occasione della stagione 2005-2006 quando ad arricchire il campionato francese c’erano Marco Di Vaio e Christian Vieri (entrambi in forza al Monaco), Luigi Lavecchia (al Le Mans) e proprio quel Flavio Roma che dal 2001 veste la maglia del Monaco, eccezion fatta per una breve parentesi al Milan.

U N P O ’ D ’ I T A L I A I N L I G U E 1

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93 ago 2013calcio2000

Special one all’attacco“Non sono sicuro che il Bayern di oggi sia così forte come sotto la gestione di Heynckes”.

José Mourinho alla vigilia della Supercoppa Europea Chelsea-Bayern Monaco – Bild

toni quaSi roSSonero...“Fui a un passo dal Milan. Era il mio ultimo anno a Firenze, sape-vo che sarei andato via. Era tutto fatto: Galliani prese tempo per avere l’okay definitivo di Berlusconi per chiudere l’operazione. Poi arrivò il Bayern Monaco: vennero in Italia, Rummenigge mi conquistò col suo entusiasmo e mi impegnai con loro. Pochi giorni dopo arrivò l’okay di Berlusconi ma troppo tardi: avevo già detto sì al Bayern.”

Toni – La Gazzetta dello Sport

il Solito ringhio anche in panchina!“Le sensazioni? Mi sto toccando da due-tre giorni... Sappiamo che dovremo vincere il campionato a tutti i costi, anche mia nonna l’ha detto”

Gennaro Gattuso – Conferenza Stampa pre-partita Modena-Palermo

SuperMario al vetriolo“Veronesi, vorrei presentarvi un bresciano”

Mario Balotelli - Twitter alla vigilia di Verona-Milan

“Se faccio qualcosa di spettacolare nel mio lavoro ma commet-to degli errori come persona, non sono contenti. Perchè vogliono che io sia prima un uomo e dopo un grande giocatore. Brescia è casa mia, è il posto in cui andrò a vivere il giorno in cui smetterò di giocare a calcio. Quando sono andato al Manchester City ero un ragazzo e sono tornato in Italia, al Milan, che ero diventato un uomo. Se i giovani mi considerano un modello per me è una gran-de responsabilità”.

Mario Balotelli – Sport Illustrated

di Elisa Palmieri

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le previSioni dell’eSperto..“Nella lotta per lo scudetto la Juventus è favorita anche quest’an-no. La vedo ancora un gradino sopra a tutte le altre, subito dietro i bianconeri di Conte metto il Napoli: la squadra azzurra è la vera anti-Juventus, la principale antagonista per lo scudetto”.

Marcello Lippi – Il Mattino

a ciro non va giù“L’esonero con la Samp mi brucia molto di più di quello con la Juve. Con i bianconeri avevamo fallito gli obiettivi, con i blucer-chiati invece eravamo in linea con le aspettative. Dovevamo sal-varci e non siamo mai stati negli ultimi tre posti”.

Ciro Ferrara – TuttoSport

proMeSSe azzurre“Cavani è andato via e sarà ricordato per i tanti goal segnati. Io sono qui e vorrei entrare nella storia del club come Maradona, per-ché il mio unico obiettivo è vincere”.

Higuain – La Gazzetta dello Sport

i SaSSolini di oSvaldo“Una parte del tifo della Roma si è comportata molto male con me senza un motivo preciso. Ogni volta che entravo in campo in questi due anni ho dato il massimo per la Roma e una minoranza dei tifosi si è comportata male, ma non solo con me. (...) In Italia il giocatore viene molto maltrattato e quindi ho risposto alla chiama-ta del Southampton”.

Osvaldo – Sky Sport

very norMal people“Giocherei a calcio anche se non mi pagassero. Sceglierei sempre e comunque questa professione. Noi calciatori non siamo star del cinema. Quando non ci alleniamo o non giochiamo, rimaniamo a casa con le nostre famiglie. Ad esempio a me piace giocare con mio figlio o fare altre cose, come guardare film o giocare ai vide-oagame”.

Leo Messi - Maxim

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