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BUSINESS PLAN 2003 - 2005

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Page 1: Business plan

BUSINESS PLAN

2003 - 2005

Page 2: Business plan

2

IndiceIndice

1. Executive Summary2. Andamento generale del mercato3. Business Model - Piano a tre anni 4. Operations

4.1 Linee strategiche di sviluppo operativo4.2 Pianificazione e Programmazione (Livello di Servizio, Scorte)4.3 Capacità produttiva4.4 Interventi di recupero efficienza

5. Risorse5.1 Assetto 5.2 Organici

6. Investimenti7 Economics

7.1 Ipotesi di riferimento7.2 Economics: CE e Stato Patrimoniale

Allegati

Page 3: Business plan

3

1. 1. EXECUTIVE SUMMARYEXECUTIVE SUMMARY

Premessa Il Business plan 2003 – 2005 è stato svolto in piena collaborazione e

condivisione con il management team della Società., al fine di verificarne e garantirne il più possibile:

Comprensione degli interventi individuati e proposti Fattibilità

Il Piano ha interessato la capogruppo, incorporando senza specifiche analisi le valutazioni relative alle società partecipate

Non sono state eseguite certificazioni a carattere contabile/legale delle voci di conto economico e di bilancio, per le quali sono stati assunti come validi i dati forniti dall’azienda

Le elaborazioni economico/finanziarie sono state svolte dal team amministrativo dell’azienda in base alle indicazioni definite dal team di progetto

Page 4: Business plan

4

La Società opera principalmente nel mercato italiano delle tele e della biancheria casa

La situazione attuale è caratterizzata da: Posizionamento riconosciuto dal Trade tradizionale e dall’ingrosso, ma con

margini in tensione Buon product concept e Brand Image nel confezionato Eccessiva complessità di offerta Inefficienze operative Dilatazione del circolante, e conseguente esposizione a livelli difficilmente

sopportabili E’ stato definito un Piano a tre anni basato su:

Drastica riduzione degli stock e stretto controllo degli investimenti Forte recupero di redditività Difesa della posizione attuale (Tele,Tagli, Ingrosso) Sviluppo del retail per il prodotto di marca Sviluppo della presenza estera (in particolare sul mercato USA)

Il piano appare in grado di raggiungere gli obiettivi di: Miglioramento della redditività (EBIT da 4,4%(2002) a 16,9%(2005) Recupero dell'equilibrio finanziario (MP/MT: 0,47 nel 2005)

1. Executive Summary

Page 5: Business plan

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IndiceIndice

1. Executive Summary2. Andamento generale del mercato3. Business Model - Piano a tre anni 4. Operations

4.1 Linee strategiche di sviluppo operativo4.2 Pianificazione e Programmazione (Livello di Servizio, Scorte)4.3 Capacità produttiva4.4 Interventi di recupero efficienza

5. Risorse5.1 Assetto 5.2 Organici

6. Investimenti7 Economics

7.1 Ipotesi di riferimento7.2 Economics: CE e Stato Patrimoniale

Allegati

Page 6: Business plan

6

2. 2. ANDAMENTO GENERALE DEL MERCATOANDAMENTO GENERALE DEL MERCATO

Mercato Biancheria Casa tendenzialmente in lieve contrazione, con marcata flessione nel secondo semestre 2001, e nel primo semestre 2002

Il segmento più rilevante (Teleria Letto, in sostanziale tenuta (2002 --> 2001 1° semestre: -0,5%),

più critici Bagno (-6,4%), Tavola (-8,1%);

in crescita Coperture Letto Cotone (+13,9%) e Piuma (+6,4%), Arredo Casa (+2,7%)

2.12.1 Biancheria CasaBiancheria Casa

Italia

Mercato Biancheria Casa (ml €)

19991999 20002000 20012001

11891189 11531153

770770 770770

ConsumoConsumo

Valore produz.Valore produz.

Composizione segmenti (%)

2,9

1,3

6,4 11

14,4

38,8

25,2

Bagno

Cop. LettoCotone

Teleria Letto

Tavola Arredamento

Cop letto piuma

Cucina

Fonte: ATI

Fonte: Largo Consumo

Page 7: Business plan

7

In generale, il mercato si sta fortemente segmentando Upper-medium segment

Buona tenuta/sviluppo es. nel mercato USA (consumo emozionale) Prevalenza prodotti branded Crescente rilievo distribuzione organizzata

Lower segment Price competition "Commodizzazione" Dominio dei prodotti di importazione Consumo funzionale (sostituzione)

Aspettative di (prudente) ripresa dei consumi a partire dal 2003 Consumi famiglie area Euro*:

2002: 1,2% 2003: 2,5% 2004: 2,6%

segue - 2.1 Biancheria Casa2.1 Biancheria Casa

* Fonte: CSC

2. Andamento generale del mercato

Page 8: Business plan

8

Andamento stabile fino al 2001, con brusca caduta nel 2002 (primo semestre 2002 vs secondo semestre 2001: -27%(1))

Nello stesso periodo, produzione europea diminuita del 9%(2)

Peso a valore crescente delle importazioni, in particolare nei prodotti basici

"Risalita" dei prodotti "overseas" lungo la filiera (da filati a tessuti)

Crisi di alcuni players di rilievo (es. Linificio Canapificio Nazionale: vendite 2000 --> 2002 (1° semestre): - 36% 2)

2.22.2 Andamento Industria LinieraAndamento Industria Liniera

Produzione Liniera

(ml €)

19991999 20002000

FatturatoFatturato 465465 542542

54,9%54,9% 55%55%Export %Export %

Fonte: Largo Consumo

(1) Fonte Ati (2) Fonte Bilans Marzotto

2. Andamento generale del mercato

Page 9: Business plan

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IndiceIndice

1. Executive Summary2. Andamento generale del mercato3. Business Model - Piano a tre anni 4. Operations

4.1 Linee strategiche di sviluppo operativo4.2 Pianificazione e Programmazione (Livello di Servizio, Scorte)4.3 Capacità produttiva4.4 Interventi di recupero efficienza

5. Risorse5.1 Assetto 5.2 Organici

6. Investimenti7 Economics

7.1 Ipotesi di riferimento7.2 Economics: CE e Stato Patrimoniale

Allegati

Page 10: Business plan

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3. BUSINESS MODEL - PIANO A TRE ANNI3. BUSINESS MODEL - PIANO A TRE ANNI

Azienda presente in tre segmenti principali tele e tagli lino, in pezze, per clienti principalmente all'ingrosso prodotti confezionati o semiconfezionati, commercializzati su diversi

canali (ingrosso, dettaglio multimarca, grandi superfici, retail mono marca diretto/indiretto)

prodotti, principalmente confezionati, private label designer retailer

Business model bassi margini (margine industriale netto forecast 2002: 24,9%) bassi costi fissi (G&A: 7,7%)

3.13.1 Situazione di riferimentoSituazione di riferimento

Page 11: Business plan

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Brand conosciuto e rinomato nell'industry per qualità del prodotto e delle lavorazioni, supportate da alcune caratteristiche del processo

Posizionamento riconosciuto nel segmento classico dell'offerta

Sinergie con offerta di confezionato (tele fantasia)

Erosione quote nei prodotti basici da parte dei competitor far east ( prezzo 30%)

Basso valore aggiunto (MP da sola è il 51% prezzo medio di vendita)

Pressione sui margini

Vendite sostenute, sul canale ingrosso, da pesanti azioni promozionali

FORZAFORZA

Tele e TagliTele e Tagli

++ --

DEBOLEZZADEBOLEZZA

3. Business Model - Piano a tre anni

Page 12: Business plan

12

Crescita della awareness del Brand al consumo, ottenuta con limitati investimenti (solo materiale POP)

Buone strutture di offerta nel Letto e nel Bagno, supportato da buon sell-out, in particolare nei negozi diretti

Outlet in grado di esitare gli stock con limitati oneri di svalorizzazione

Grande complessità di offerta (v. tav. 3.1) con una gestione poco efficiente (con conseguente esplosione degli stock e quindi del circolante e dell'indebitamento)

Presenza su aree di dettaglio marginali, con conseguente dilatazione dei crediti, e quindi del circolante

Presenza limitata all'estero

Alcun segmenti di offerta (Tavola, Coperture) poco rilevanti o addirittura sotto-margine

Posizionamento Brand su canali da affinare

Produzione MarcaProduzione Marca

++ --

FORZAFORZA DEBOLEZZADEBOLEZZA

3. Business Model - Piano a tre anni

Page 13: Business plan

13

53%53%18%18%29%29%

Tav. 3.1 - Linea Letto Tav. 3.1 - Linea Letto

Cod.Cod. Fatt.Fatt. Sc.Sc.

111 17% 27% 4% 46 7% Cod. 28%

654 60% 68% 5% 149 14% Fatt. 79%

154 49% 7% 2% 4 1% Sc. 52%

29 4% 33 5% 58 9% Cod. 18%

28 3% 31 3% 50 5% Fatt. 11%

35 11% 9 3% 6 2% Sc. 16%

36 8% 59 9% 241 37% Cod. 54%

16 1% 22 2% 71 7% Fatt. 10%

62 20% 15 5% 20 7% Sc. 32%

Cod.

Fatt.

Sc.

Cod.

Fatt.

Sc.

Cod.

Fatt.

Sc.

Cod.

Fatt.

Sc.

Cod.

Fatt.

Sc.

Cod.

Fatt.

Sc.

Cod.

Fatt.

Sc.

Cod.

Fatt.

Sc.

Cod.

Fatt.

Sc.

64%64% 80%80% 10%10% 10%10% 10%10% 3%3% TOTALETOTALETOTTOT

Cod.Cod. Fatt.Fatt. Sc.Sc. Cod.Cod. Fatt.Fatt. Sc.Sc.

Codici26%

Fatturato9%

Scorte45%

Onerosità

Codici37%

Fatturato7%

Scorte7%

ComplessitàScorte

Fatturato

3. Business Model - Piano a tre anni

Page 14: Business plan

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Alcuni clienti prestigiosi (Designer) e retailer (USA)

Sviluppo Know-how Retail e Business Fashion

Volatilità del parco clienti (rischio uscita)

Comportamenti di acquisto "aggressivi" Retail

N° ristretto di clienti

Debole supporto nella creazione/sviluppo prodotto

Private LabelPrivate Label

++ --

FORZAFORZA DEBOLEZZADEBOLEZZA

3. Business Model - Piano a tre anni

Page 15: Business plan

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Il piano intende definire lo sviluppo dei prossimi tre anni (03-05) alla luce delle iniziative (commerciali e operative) che abbiano una significativa probabilità di realizzazione

i progetti innovativi ma rischiosi e/o le accelerazioni di sviluppo sono state valutate ma non hanno impatto sul piano stesso

Il piano: non è un "business as usual": prevede infatti profondi interventi

soprattutto in area gestionale tiene conto delle capability dell'azienda e delle normali tempistiche di

evoluzione del business non prevede iniezioni di capitale e quindi rispetta i pesanti vincoli

finanziari dettati dalla situazione attuale

Nel piano non si sono formulate ipotesi sulla sostenibilità a breve della posizione finanziaria

I valori sono deinflazionati

3.23.2 Piano a tre anni: Linee guida di sviluppoPiano a tre anni: Linee guida di sviluppo

3. Business Model - Piano a tre anni

Page 16: Business plan

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Linee guida generali del piano Linee guida generali del piano

Portafoglio dell’offerta prodotto/canale Tele/tagli: segmento maturo, da difendere come generazione di margini Private Label e industria:

Generazione di Know how su retail moderno Apertura dei mercati esteri chiave (USA)

Marca Rafforzamento valori Crescita volumi visibilità all’end user con iniziative retail

Redditività Focus sul recupero dei margini anziché sui volumi Recupero della redditività operando prima di tutto sull’efficienza operativa

e sulla riduzione della complessità Indebitamento

Drastica riduzione degli stock modificando radicalmente i meccanismi operativi

Piano di smaltimento overstock Stretto controllo degli investimenti

3. Business Model - Piano a tre anni

Page 17: Business plan

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Linee guida: posizionamento e sviluppo commercialiLinee guida: posizionamento e sviluppo commerciali

Segmento Tele / Tagli – marca

Mantenimento del posizionamento attuale e dei prezzi/margini, anche a scapito di una lieve flessione delle quantità

Miglioramento del livello di servizio, con conseguente recupero di fatturato a prezzo pieno

Riduzione dell'incidenza % vendite promozionali

Possibile inserimento prodotti importazione(non quantificato nel piano) per:

difesa fascia bassa offerta

sviluppo volumi

3. Business Model - Piano a tre anni

Page 18: Business plan

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Segmento: Prodotti MarcaSegmento: Prodotti Marca

Prodotto Messa a regime linea Baby Differenziazione gamma canale ingrosso – confezionato per vendita a

Canvass

Brand Mantenimento e sviluppo identità di marca

Storica Updated Percepita come appartenente al segmento superiore (da operatori e

consumatori) Investimenti misurati in comunicazione per sviluppare awareness Sviluppo visibilità sul punto di vendita (corner)

3. Business Model - Piano a tre anni

Page 19: Business plan

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Canali

Ingrosso moderato sviluppo per inserimento nuova linea

Retail Italia (attuale negozi mondo: 2 negozi diretti, 1 outlet, 6 franchisee) messa a regime struttura (retail manager) e superfici aperte nell '02 fine 2003: apertura 1 PdV diretto, con impatto sul 2004 upgrade posizionamento (listino 03 + 5%) sviluppo franchising:

previsti '03 2 aperture, 1 nello ‘04,1 nel ’05partnership per l’apertura in tre anni di 70 PdV(*) franchising multimarca, oltre che per sviluppo (BP Venture) di outlet

sviluppo corner Da 70 a 90 nel 2003

segue - - Segmento: Prodotti MarcaSegmento: Prodotti Marca

3. Business Model - Piano a tre anni

(*) di cui solo 60 valutati nel piano

Page 20: Business plan

20

Dettaglio Italia semplificazione gamma (obiettivo ’02- '03: - 30% codici con recupero risorse

sviluppo prodotto e riduzione stock) focalizzazione PdV

top 200: gestione direttaFascia media: gestione via agenti (miglioramento ponderata)Fascia bassa: eliminazione 200 clienti su totale di 900 (l'ultima 45% dei clienti, pari a 350 PdV, copre il 6% fatturato)

miglioramento livello servizio (puntualità/ completezza: attuale 77%)

Estero Germania

Chiusura della subsidiarySelezione della clientela significativa (da 400 a 250 PdV) e aumento penetrazione

Apertura 1 PdV franchising inizio 2005 Europa

Sviluppo 20 corner in due anni USA

1 PdV diretto inizio 2005 a New York Sviluppo sinergico con Private Label Accordi per co marketing con altri produttori

segue - Segmento: Prodotti MarcaSegmento: Prodotti Marca

3. Business Model - Piano a tre anni

Page 21: Business plan

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Focalizzazione su: Segmento Retail Posizionamento medio – alto Mercati Esteri (USA: crescita del segmento superiore e delle fibre naturali)

Crescita numerica parco clienti per ridurre rischio volatilità dei rapporti Sviluppo fatturato (in particolare su mercato USA) grazie a:

Potenziamento contenuti innovativi dell’ offerta (oggi carente) con: Utilizzo sinergie con ricerca tessuti abbigliamento Inserimento 2 risorse (2003) per industrializzazione prodotto

confezionato Focalizzazione struttura commerciale (responsabilità diretta della Dir.

Comm.) Accordi con fornitori di prodotti complementari (es. fornitore - prodotto

Jacquard) Private Label di fascia bassa solo per:

Destoccaggi Grandi volumi di articoli standard

Segmento: Private LabelSegmento: Private Label

3. Business Model - Piano a tre anni

Page 22: Business plan

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La crescita del fatturato, significativa dal 2004, è generata principalmente La crescita del fatturato, significativa dal 2004, è generata principalmente dalle iniziative retail (diretti, alleanze, corner, franchising)dalle iniziative retail (diretti, alleanze, corner, franchising)

3. Business Model - Piano a tre anni

Consuntivo Prec. Ottobre BUDGET PIANO PIANO

RICAVI & MARGINI 2001 Anno 2002 2003 2004 2005

ITALIA €*1000 % €*1000 % €*1000 % €*1000 % €*1000 %

ABBIGLIAMENTO :

Abbigliamento : Ricavi Netti 2.376 100 2.342 100 2.400 100 2.500 100 2.500 100

Margini Ind.li 250 10,5 242 10,3 240 10,0 250 10,0 250 10,0

Tessuti a Terzi : Ricavi Netti 323 100 175 100 100 100 100

Margini Ind.li 1 0,3 27 15,4 0,0 0,0 0,0

Stock Abb.to : Ricavi Netti 31 100,0 3 100,0 100,0 100,0 100,0

Margini Ind.li (81) (261,3) (11) (366,7) 0,0 0,0 0,0

Tot. Abbigliam : Ricavi Netti 2.730 100,0 2.520 100,0 2.400 100,0 2.500 100,0 2.500 100,0

Margini Ind.li 170 6,2 258 10,2 240 10,0 250 10,0 250 10,0

BIANCHERIA

Dettaglio : Ricavi Netti 4.628 100 4.900 100 5.212 100 6.100 100 7.000 100

Margini Ind.li 1.850 40,0 2.046 41,8 2.184 41,9 2.623 43,0 3.080 44,0

Ingrosso : Ricavi Netti 7.416 100 6.956 100 7.079 100 7.200 100 7.200 100

Margini Ind.li 1.964 26,5 1.899 27,3 2.308 32,6 2.340 32,5 2.340 32,5

Industria : Ricavi Netti 2.514 100 1.636 100 1.691 100 2.000 100 2.400 100

Margini Ind.li 589 23,4 425 26,0 460 27,2 540 27,0 648 27,0

L. Baby : Ricavi Netti 100 364 100 427 100 480 100 580 100

Margini Ind.li 0,0 158 43,4 190 44,5 206 43,0 255 44,0

Negozi : Ricavi Netti 1.542 100 1.782 100 2.087 100 2.450 100 2.550 100

(senza scampoli ) Margini Ind.li 696 45,1 923 51,8 1.198 57,4 1.421 58,0 1.492 58,5

Tot.Biancheria : Ricavi Netti 16.100 100,0 15.638 100,0 16.496 100,0 18.230 100,0 19.730 100,0

Margini Ind.li 5.099 31,7 5.451 34,9 6.340 38,4 7.130 39,1 7.815 39,6

Tot. ITALIA : Ricavi Netti 18.830 100,0 18.158 100,0 18.896 100,0 20.730 100,0 22.230 100,0

Margini Ind.li 5.269 28,0 5.709 31,4 6.580 34,8 7.380 35,6 8.065 36,3

Page 23: Business plan

23

Lo sviluppo estero è guidato dalle iniziative sul mercato USA Lo sviluppo estero è guidato dalle iniziative sul mercato USA

3. Business Model - Piano a tre anni

Consuntivo Prec. Ottobre BUDGET PIANO PIANORICAVI & MARGINI 2001 Anno 2002 2003 2004 2005

ESTERO €*1000 % €*1000 % €*1000 % €*1000 % €*1000 %

Dettaglio : Ricavi Netti 753 100 933 100 1.029 100 1.200 100 1.400 100

Margini Ind.li 334 44,4 458 49,1 509 49,5 600 50,0 700 50,0

Ingrosso : Ricavi Netti 503 100 348 100 271 100 400 100 600 100

Margini Ind.li 179 35,6 126 36,1 100 37,0 148 37,0 222 37,0

Industria : Ricavi Netti 1.895 100 1.505 100 1.642 100 1.700 100 2.000 100

Margini Ind.li 542 28,6 290 19,3 361 22,0 374 22,0 440 22,0

Stati Uniti : Ricavi Netti 412 100,0 987 100,0 1.200 100,0 1.700 100,0 2.475 100,0

Margini Ind.li 146 35,4 337 34,1 420 35,0 595 35,0 866 35,0

Germania : Ricavi Netti 770 100,0 609 100,0 775 100,0 800 100,0 950 100,0

Margini Ind.li 252 32,7 284 46,6 394 50,8 408 51,0 485 51,0

Altro Germania: Ricavi Netti 73 100 0 100 100 100 100

Margini Ind.li 19 26,0 0 0,0 0,0 0,0 0,0

Tot. ESTERO : Ricavi Netti 4.406 100,0 4.383 100,0 4.917 100,0 5.800 100,0 7.425 100,0

Margini Ind.li 1.472 33,4 1.495 34,1 1.784 36,3 2.125 36,6 2.713 36,5

Page 24: Business plan

24

3.3 Piano smaltimento stock 3.3 Piano smaltimento stock

Fine serie e seconde scelteFine serie e seconde scelte

3. Business Model - Piano a tre anni

Consuntivo Prec. Ottobre BUDGET PIANO PIANO

RICAVI & MARGINI 2001 Anno 2002 2003 2004 2005

FINE SERIE, 2^ SCELTA €*1000 % €*1000 % €*1000 % €*1000 % €*1000 %

Vend. Fine Serie : Ricavi Netti 511 100,0 316 100,0 370 100,0 400 100,0 400 100,0

Ingrosso Margini Ind.li (130) (25,4) (133) (42,1) (37) (10,0) (40) (10,0) (40) (10,0)

Vend. Fine Serie : Ricavi Netti 393 100,0 560 100,0 490 100,0 500 100,0 500 100,0

Dettaglio Margini Ind.li 5 1,3 (37) (6,6) (49) (10,0) (50) (10,0) (50) (10,0)

Vend. Fine Serie : Ricavi Netti 321 100,0 16 100,0 140 100,0 150 100,0 150 100,0

Estero Margini Ind.li (35) (10,9) 4 25,0 (14) (10,0) (15) (10,0) (15) (10,0)

Tot. Vend. Spec.li : Ricavi Netti 1.225 100 892 100 1.000 100 1.050 100 1.050 100

Costi Ind.li 1.385 1.058 1.100 1.155 1.155

Margini Ind.li (160) -13,1 (166) -18,6 (100) -10,0 (105) -10,0 (105) -10,0

Page 25: Business plan

25

Smaltimento filati, tessuti e scampolameSmaltimento filati, tessuti e scampolame

3. Business Model - Piano a tre anni

Page 26: Business plan

26

IndiceIndice

1. Executive Summary2. Andamento generale del mercato3. Business Model - Piano a tre anni 4. Operations

4.1 Linee strategiche di sviluppo operativo4.2 Pianificazione e Programmazione (Livello di Servizio, Scorte)4.3 Capacità produttiva4.4 Interventi di recupero efficienza

5. Risorse5.1 Assetto 5.2 Organici

6. Investimenti7 Economics

7.1 Ipotesi di riferimento7.2 Economics: CE e Stato Patrimoniale

Allegati

Page 27: Business plan

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4. OPERATIONS 4. OPERATIONS

4.14.1 Situazione di riferimentoSituazione di riferimento

Forte Know – how produttivo nelle fasi di orditura e tessitura riconosciuto dal mercato

Accordi con fornitori di nobilitazione eccellenti

Buona capacità di acquisto della M.P. Liniera

Parco macchine aggiornato nelle larghezze e nella tecnologia tradizionale liniera

Pianificazione poco focalizzata (metodologia non differenziata, con lotti minimi eccessivi di produzione e stampa, mono tecnologia sulla stampa, ecc.) che genera stock elevati e forti oneri di svalutazione

Basso livello di servizio su prodotti Brandizzati (77%)

Eccesso di capacità produttiva interna in orditura e tessitura, con conseguenti extracosti e rigidità

Alcune aree di inefficienza (es. logistica)

Ciclo di confezione esterno oneroso

++ --

FORZAFORZA DEBOLEZZADEBOLEZZA

Page 28: Business plan

28

4.2 Linee strategiche di sviluppo operativo 4.2 Linee strategiche di sviluppo operativo

Cambiamento del modello di Pianificazione e Programmazione

Riduzione/flessibilizzazione della capacità produttiva interna

Recupero di efficienza

4. Operations

Page 29: Business plan

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Spostamento della responsabilità in area Operations, a fronte di livelli di servizio e scorta definiti e concordati con la Direzione Aziendale e il settore Commerciale

Introduzione di:

Merchandising Plan in area Mktg/Commerciale per definire ampiezza e focalizzazione della struttura di offerta

Previsioni di vendita con aggiornamento rolling

Modello di Pianificazione / programmazione diversificato:

A flusso per gli item ad alto volume

A lotto minimo ridotto e copertura fissa per gli item complementari (modulando conseguentemente le tecnologie produttive)

Riduzione degli stock di Semi lavorati ottimizzando le coperture

Pianificazione e programmazione Pianificazione e programmazione

4. Operations

Page 30: Business plan

30

Riduzione/flessibilizzazione della capacità produttiva Riduzione/flessibilizzazione della capacità produttiva

A fronte di un eccesso di capacità produttiva (2 milioni mt/anno con un fabbisogno di 1,5 milioni mt/anno) nel 2003:

Riduzione di 1 turno (da 3 a 2) di tessitura Riduzione dell’organico di orditura (con ulteriore efficienze nel 2004 Riduzione del costo medio orario del 10% circa

Gestione dei picchi produttivi e dei previsti aumenti di volumi (2004-2005) con capacità produttiva esterna monitorata da expertise interne.

Utilizzo di parte del recupero costi per flessibilizzare la produzione interna (riduzione dei lotti minimi)

4. Operations

Page 31: Business plan

31

Recupero efficienza Recupero efficienza

Riduzione costi esterni di roccatura (utilizzando efficienze di orditura)

Riduzione costi medi di tessitura (v. punto precedente)

Riduzione costi lavorazione tagli (parziale automazione, eliminazione ridondanza C.Q. e spostamento su esterno) nel 2003, e decentramento nel 2004.

Riduzione nel 2003 dell’organico area programmazione (-3 unità) e area logistica (- 4 unità, anche grazie al miglioramento Sistemi, es. spunta colli in spedizione)

Confezione esterna: 1^ step (2003): spostamento verso aree a minor costo in Italia 2^ step (2004): delocalizzazione estera

Riduzione strutture (Jolly e Servizi generali) 6 risorse in due anni

4. Operations

Page 32: Business plan

32

IndiceIndice

1. Executive Summary2. Andamento generale del mercato3. Business Model - Piano a tre anni 4. Operations

4.1 Linee strategiche di sviluppo operativo4.2 Pianificazione e Programmazione (Livello di Servizio, Scorte)4.3 Capacità produttiva4.4 Interventi di recupero efficienza

5. Risorse5.1 Assetto 5.2 Organici

6. Investimenti7 Economics

7.1 Ipotesi di riferimento7.2 Economics: CE e Stato Patrimoniale

Allegati

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33

5. RISORSE 5. RISORSE

5.1 Assetto: situazione attuale5.1 Assetto: situazione attuale

VICE PRESIDENZA

AMMINISTRAZIONE E FINANZA

PRODUZIONE COMMERCIALE DIREZIONE STILE

CONTROLLO DI GESTIONE SERV.GENERALI

LOGISTICA

PIANIFICAZIONE/PROGRAMMAZIONE

TESSITURA

SVILUPPO PRODOTTO

GESTIONE NEGOZI

VENDITE DETTAGLIO

VENDITE INGROSSO

5. Risorse

Page 34: Business plan

34

Si prevede inserimento di responsabilità formale su Brand e Si prevede inserimento di responsabilità formale su Brand e struttura di offerta (coperta a interim da Direzione), oltre che piena struttura di offerta (coperta a interim da Direzione), oltre che piena autonomia dell’area Pianificazione autonomia dell’area Pianificazione

VICE PRESIDENZA

AMMINISTRAZIONE E FINANZA

PRODUZIONE COMMERCIALE DIREZIONE STILE

CONTROLLO DI GESTIONE SERV.GENERALI

LOGISTICA

PIANIFICAZIONE/PROGRAMMAZIONE

TESSITURA

SVILUPPO PRODOTTO

GESTIONE NEGOZI

VENDITE DETTAGLIO

VENDITE INGROSSO

MARKETING

Potenziamento Area Private Label

5.1 Assetto: situazione prevista 5.1 Assetto: situazione prevista

5. Risorse

Page 35: Business plan

35

5.2 Organici: situazione attuale 5.2 Organici: situazione attuale

AreaArea OrganiciOrganici

Direzione/CEDDirezione/CED 22

Amm, Fin&Controllo Amm, Fin&Controllo 9,759,75

Area CommercialeArea Commerciale 1919

OperationsOperations 116116

AcquistiAcquisti 22

Stile/ProdottoStile/Prodotto 1212

GeneraliGenerali 1111

ProgrammazioneProgrammazione 77

Logistica e trasportiLogistica e trasporti 19,519,5

C.QualitàC.Qualità 1010

Incorsatura e OrdituraIncorsatura e Orditura 1212

TessituraTessitura 27,527,5

Taglio, ConfezioneTaglio, Confezione 1515

Totale AziendaTotale Azienda 146,75146,75

5. Risorse

Page 36: Business plan

36

Organici Organici

Gli interventi individuati portano a una riduzione netta di circa 30 unità (-32, 3 inserimenti) nel corso del biennio 2003-2004

Gli oneri di ristrutturazione legati alla riduzione di organici sono stati stimati complessivamente in circa 430.000 € (14.000€/addetto), tenendo conto dello storico aziendale (interventi del 99/00)

5. Risorse

Page 37: Business plan

37

Risorse/CompetenzeRisorse/Competenze

Il piano richiede: Un forte presidio manageriale della attuazione del piano:

Realizzazione degli interventi e degli obiettivi individuati, con estrema determinazione

ComplessitàEfficienzaSviluppo

Rispetto con rigore dei limiti finanziari definiti, anche a discapito di opportunità economiche che potessero ulteriormente presentarsi

Il mantenimento delle competenze tecniche/operative (a rischio in parte per il processo di ristrutturazione)

Lo sviluppo di alcune competenze (es. offerta segmento Private Label) Un approccio manageriale che coniughi

Snellezza propria di una media azienda Maggiore responsabilizzazione delle prime linee Maggior strutturazione e formalizzazione dei meccanismi operativi

5. Risorse

Page 38: Business plan

38

IndiceIndice

1. Executive Summary2. Andamento generale del mercato3. Business Model - Piano a tre anni 4. Operations

4.1 Linee strategiche di sviluppo operativo4.2 Pianificazione e Programmazione (Livello di Servizio, Scorte)4.3 Capacità produttiva4.4 Interventi di recupero efficienza

5. Risorse5.1 Assetto 5.2 Organici

6. Investimenti7 Economics

7.1 Ipotesi di riferimento7.2 Economics: CE e Stato Patrimoniale

Allegati

Page 39: Business plan

39

6. INVESTIMENTI 6. INVESTIMENTI

Gli investimenti complessivi di piano tengono conto della situazione attuale (estremamente critica dal punto di vista finanziario) e delle necessità future di riduzione dell’esposizione:

il cash flow generato dalle attività operative deve essere utilizzato prioritariamente per la riduzione del debito

il cash flow disponibile per gli investimenti è stato valutato in circa 1,2 milioni € nei tre anni, ripartito fra le diverse aree in relazione alla priorità degli interventi .

Page 40: Business plan

40

2003: Investimenti principalmente focalizzati sull’area retail 2003: Investimenti principalmente focalizzati sull’area retail (negozio, new co) (negozio, new co)

6. Investimenti

Page 41: Business plan

41

2004: Investimenti di mantenimento della struttura operativa2004: Investimenti di mantenimento della struttura operativa

6. Investimenti

Page 42: Business plan

42

2005: Focus sullo sviluppo retail in USA 2005: Focus sullo sviluppo retail in USA

6. Investimenti

Page 43: Business plan

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IndiceIndice

1. Executive Summary2. Andamento generale del mercato3. Business Model - Piano a tre anni 4. Operations

4.1 Linee strategiche di sviluppo operativo4.2 Pianificazione e Programmazione (Livello di Servizio, Scorte)4.3 Capacità produttiva4.4 Interventi di recupero efficienza

5. Risorse5.1 Assetto 5.2 Organici

6. Investimenti7 Economics

7.1 Ipotesi di riferimento7.2 Economics: CE e Stato Patrimoniale

Allegati

Page 44: Business plan

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7. ECONOMICS7. ECONOMICS

Perimetro dei piano: Analisi relativa solo alla Società; i dati relativi alle partecipate sono stati

assunti senza analisi specifiche da parte del team di progetto come comunicati dalle singole unità .

Finanza Nessuna variazione nel capitale proprio (solo autofinanziamento) Riduzione del debito in relazione:

Agli adempimenti esistenti (rate a scadenza) Alle possibilità derivanti dallo stato dei flussi di cassa

Sostenibilità del livello di indebitamento (attualmente critico) Tassi interesse: attuali Cambi a livello attuale Non sono stati ipotizzati interventi sulla struttura del debito

Valori deinflazionati Circolante:

Tempi fornitori e clienti in linea con i valori attuali (pur essendo ipotizzabile un miglioramento dovuto alla selezione del dettaglio multimarca ed al maggior peso del canale diretto)

7.1 Ipotesi di riferimento 7.1 Ipotesi di riferimento

Page 45: Business plan

45

Conto economico Conto economico

7. Economics

Page 46: Business plan

46

Conto economico: considerazioni Conto economico: considerazioni

Il risanamento è basato principalmente sul recupero di contribuzione più che sullo sviluppo dei volumi, con una forte impulso già nel 2003:

Margine commerciale netto da 12,1% a 15,9%)

L’effetto dei volumi, significativo a partire dal 2004, si somma agli interventi di recupero efficienza ed alla riduzione degli oneri finanziari, portando a livelli di margine operativo decisamente interessanti (EBIT 2004 13,7%)

Gli oneri finanziari dal 2004 avvicinano il livello critico (3%), per scendere sotto di esso a partire dal 2005

7. Economics

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47

Stato Patrimoniale: AttivitàStato Patrimoniale: Attività 7. Economics

Consunt. Consunt. Forec Budget PIANO PIANOSTATO PATRIMONIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005

ATTIVITA'

IMMOBILIZZ. TECNICHE 8.837 9.511 9.761 10.116 10.431 10.756IMMOBILIZZ. IMMATERIALI 430 324 231 191 151 121

FONDO DI AMMORTAMENTO 5.616 5.786 6.283 6.783 7.283 7.783

ATTIVITA' FISSE NETTE 3.650 4.050 3.709 3.524 3.299 3.094

IMMOBIL. FINANZ : DEPOSITI 0 0 PARTECIPAZIONI 2.630 3.233 4.163 4.001 4.001 4.001 CREDITI USA - Lump Sum, Loan 424 424 424 374 324 274CREDITI CONTROLLATA 1 718 1.665 983 983 983 983 CREDITI COLLEGATE 17 32 32 32 32 CREDITI ALTRI 49 37 37 37 37

MERCI E SCORTE 11.234 9.966 8.730 7.200 6.500 6.200CREDITI CLIENTI TERZI 7.930 8.391 7.932 7.988 8.970 10.110CREDITI USA 38 52 49 50 50 50CREDITI CONTR. GERMANIA 1.134 787 550 146 151 161CREDITI CONTROLLATA 1 2.829 1.061 1.980 1.807 1.807 1.807CREDITI CONTROLLATA 2 629 554 605 550 560 600CREDITI COLLEGATE 669 653 630 532 530 530CREDITI DIVERSI 699 764 753 750 750 750

TOT.ATTIVO DISPONIBILE 25.160 22.228 21.229 19.023 19.318 20.208

CASSA E C/C ATTIVI 390 142 138 380 420 600RATEI,RISCONTI ATTIVI 208 129 130 130 130 130

ATTIVITA' CORRENTI 25.758 22.499 21.497 19.533 19.868 20.938

CAPITALE INVESTITO 33.181 31.936 30.845 28.484 28.544 29.359

Page 48: Business plan

48

Stato Patrimoniale: PassivitàStato Patrimoniale: Passività 7. Economics

PASSIVITA' 0 0 0 0 0 0

FONDO TFR 1.966 2.125 2.282 2.236 2.346 2.456

FINANZIAMENTI M/L 3.873 4.978 4.335 3.577 3.061 2.529SIMEST 353 703 1.053 843TOT.PASSIVITA' M/L 3.873 4.978 4.688 4.280 4.114 3.372

PASSIVITA' MEDIO/LUNGO 5.840 7.103 6.970 6.516 6.460 5.828

BANCHE C/C 112 1.117 2.286 200 200 150BANCHE C. ANTICIP. 6.822 5.373 4.501 4.158 3.950 1.469BANCHE C.ANT.IMP/EXP 5.143 5.421 3.733 3.200 1.300 700DEBITI FORNITORI 8.025 6.357 6.302 6.300 7.307 8.143DEBITI da Titoli di Credito ( Sabatini ) 241 213 180 150 120DEBITI ALTRI Finanziatori 103 196 871 871 871 871DEBITI DIVERSI 1.295 1.411 1.400 1.900 1.400 1.400FONDO IMPOSTE 236 169 245 245 252 1.301

TOT PASSIVO BREVE TERMINE 21.735 20.284 19.551 17.054 15.430 14.154RATEI,RISC.PASSIVI 55 14 14 14 14 14

PASSIVITA' CORRENTI 21.789 20.298 19.565 17.068 15.444 14.168

CAPITALE SOCIALE 2.686 2.686 2.686 2.686 2.686 2.686 RISERVE 2.740 2.866 1.849 1.624 2.214 3.954UTILE NETTO / PERDITA 127 -1.017 -225 590 1.740 2.723

CAPITALE PROPRIO 5.552 4.535 4.310 4.900 6.640 9.363

FONTI DI INVESTIMENTO 33.181 31.936 30.845 28.484 28.544 29.359

MP / MT 0,20 0,17 0,16 0,21 0,30 0,47

Page 49: Business plan

49

Cash flow Cash flow

7. Economics

Cons. ConsuntivoCASH FLOW 2000

Situazione Mov Sit.

1 ) TOT. FONTI DA OPERAZIONI CORRENTI 80 702 1.453 2.580 3.563

1.1.1 UTILE -1.017 -225 590 1.740 2.723

1.2 AMMORTAMENTI : Materiali 450 497 494 500 500

1.3 " : Immateriali 313 173 130 130 130

1.4 VALORE RESIDUO DISMISSIONE 70

1.5 COSTI CHE NON MOVIMENTANO LA CASSA 266 257 239 210 210

2 ) CAPITALE CIRCOLANTE 16.149 -1.600 14.549 -1.013 13.536 -2.462 11.074 -179 10.895 -815 10.080

2.1 MAGAZZINO 11.234 -1.268 9.966 -1.236 8.730 -1.530 7.200 -700 6.500 -300 6.200

2.2.1 CREDITI CLIENTI TERZI 7.930 461 8.391 -459 7.932 56 7.988 982 8.970 1.140 10.110

2.2.2 CREDITI USA 38 14 52 -3 49 1 50 0 50 0 50

2.2.3 CREDITI CONTR. GERMANIA 1.134 -348 787 -237 550 -404 146 5 151 10 161

2.2.4 CREDITI CONTROLLATA 1 2.829 -1.767 1.061 919 1.980 -173 1.807 0 1.807 0 1.807

2.2.4 CREDITI CONTROLLATA 2 629 -74 554 51 605 -55 550 10 560 40 600

2.2.6 CREDITI COLLEGATA 669 -15 653 -23 630 -98 532 -2 530 0 530

2.3 FORNITORI -8.025 1.668 -6.357 55 -6.302 2 -6.300 -1.007 -7.307 -836 -8.143

2.4 ALTRI -288 -270 -558 -80 -638 -261 -899 533 -366 -869 -1.235

3 ) MOVIMENTI IN CONTO CAPITALE 7.423 2.846 9.437 581 9.348 227 8.951 355 8.676 375 8.421

3.1 INVESTIMENTI : Materiali 3.221 1.024 3.725 250 3.478 349 3.333 315 3.148 325 2.973

3.2 " Immateriali 430 207 324 80 231 90 191 90 151 100 121

3.3 PARTECIPAZIONI 2.630 602 3.233 930 4.163 -162 4.001 0 4.001 0 4.001

3.5 CREDITI USA - Lump Sum, Loan 424 0 424 0 424 -50 374 -50 324 -50 274

3.7 CREDITI CONTROLLATA 1 718 947 1.665 -682 983 0 983 0 983 0 983

3.8 CREDITI COLLEGATE 0 17 17 15 32 0 32 0 32 0 32

3.9 CREDITI ALTRI 0 49 49 -12 37 0 37 0 37 0 37

4 ) CAPITALE NETTO INVESTITO ( 2+3 ) 23.571 23.985 22.884 20.025 19.571 18.501

5 ) TOTALE IMPIEGHI OPERATIVI ( 2+3 ) 1.246 -431 -2.235 176 -440

6 ) CASH FLOW OPERATIVO ( 1 - 5 ) -1.166 1.133 3.688 2.404 4.003

7 ) FONTI FINANZIARIE 23.571 1.166 23.985 -1.134 22.884 -3.688 20.025 -2.404 19.571 -4.003 18.501

7.1 DEBITI BREVE : C/ C 112 1.005 1.117 1.169 2.286 -2.086 200 0 200 -50 150

" " : Conto Anticipo ( R.B. ) 6.822 -1.449 5.373 -872 4.501 -343 4.158 -208 3.950 -2.481 1.469

" " : Anticipo Import/ Export 5.143 278 5.421 -1.688 3.733 -533 3.200 -1.900 1.300 -600 700

7.2 DEBITI A MEDIO 3.873 1.105 4.978 -643 4.335 -758 3.577 -516 3.061 -532 2.529

7.3 FINANZ. SIMEST 0 0 0 353 353 350 703 350 1.053 -210 843

7.4 T.F.R. 1.966 -107 2.125 -100 2.282 -285 2.236 -100 2.346 -100 2.456

7.5 CAPITALE SOCIALE 2.686 0 2.686 0 2.686 0 2.686 0 2.686 0 2.686

7.6 RISERVE 2.866 1.849 1.624 2.214 3.954 6.677

7.7 DEBITI da Titoli di Credito ( Sabatini ) 0 241 241 -28 213 -33 180 -30 150 -30 120

7.8 ALTRI FINANZIATORI 103 93 196 675 871 0 871 0 871 0 871

8 ) SURPLUS / DEFICIT 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Preconsuntivo BUDGET20052002

PIANOPIANO2001 20042003

Page 50: Business plan

50

Elementi patrimoniali/finanziari Elementi patrimoniali/finanziari

Il trend di riduzione del capitale investito, avviato nel 2001, prosegue incisivamente fino al 2004 per:

Riduzione del magazzino Stretto controllo degli investimenti

Nel 2005 è previsto un lieve incremento delle attività, a fronte di un incremento significativo delle vendite.

Il ROE (v. All. 10) elevato già dal 2003 per il forte leverage, migliora qualitativamente oltre che qualitativamente:

Riduzione della leva finanziaria (eccessiva) Miglioramento di ROS e Asset turnover

A partire dal 2004 l’assetto finanziario è già più equilibrato Ac/Pc=1,28 Mp/Mt = 0,3

Il flusso finanziario generato dalle operazioni correnti e la riduzione del circolante permettono un significativo alleggerimento dell’utilizzo delle fonti finanziarie

7. Economics

Page 51: Business plan

51

A L L E G A T IA L L E G A T I

Page 52: Business plan

52

All.1: 2002 - Fatturato/Margine Commerciale Netto per linea (€ x 1000)All.1: 2002 - Fatturato/Margine Commerciale Netto per linea (€ x 1000)

Recuperi/Filati/Orditi

Abbigliamento

Comp. Arredo

Tavola

Copertura

Letto + mix

Bagno

Tele classiche collez.

Ricavi lordi

Marg. Comm. Netto-39 (-7,8%)

499

128 (4,5)2823

78 (25,5%)308

- 68 (-14,6%)467

87 (10,3%)848

944 (12%)7869

290 (12%)2413

2023 (17,7%)11420

CONFEZIONATI

ABBIGLIAMENTOE ALTRI

Totale AttivitàRicavi: 26.649Margine Comm. netto: 3443 (12,9%)

Fonte: Forecast 2002

Page 53: Business plan

53

All.2:All.2: 2002 - Fatturato/Margine Commerciale Netto per canale - 2002 - Fatturato/Margine Commerciale Netto per canale - Biancheria (€ x 1000)Biancheria (€ x 1000)

Negozi

Dettaglio

Ingrosso/industriale

Ricavi lordi

Marg. Comm. Netto

599 (27,8%)

2156

436 (7,8%)

697 (11,5%)

6067

9479

1621 (17,1%)

RETAIL

Totale BiancheriaRicavi: 23.325Margine Comm. netto: 3.354 (14,4%)

5622BIANCHERIA ESTERO

BIANCHERIA ITALIA

Fonte: Forecast 2002

Page 54: Business plan

54

All. 3: Profilo scorte a valore : 2003- 2005All. 3: Profilo scorte a valore : 2003- 2005

Magazzini - Valore €

2002Tele

Greggi/Fin 3900 3400 2900 2600

Confezionato 2400 2000 1730 1750

Abbigliamento 400 100 100 100

Vari 420 400 400 400Recupero

ProveScampoli

Filati 1100 800 870 900

Accessori Casa 510 500 500 450

Totale 8730 7200 6500 6200

2004 20052003

Page 55: Business plan

55

All. 4: Profilo scorte a quantità: 2003-2005All. 4: Profilo scorte a quantità: 2003-2005

Page 56: Business plan

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All. 5: Scorte / rotazioni 2001 - 2005 All. 5: Scorte / rotazioni 2001 - 2005

Page 57: Business plan

57

All. 6: Riconciliazione ricavi All. 6: Riconciliazione ricavi

Page 58: Business plan

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All. 7: Vendite/margini segmento: Prodotti marcaAll. 7: Vendite/margini segmento: Prodotti marca

BUDGET PIANO PIANO

MARCA 2003 2004 2005

Ric. Lordi Ric. Netti Marg.Ind % Ric. Lordi Ric. Netti Marg.Ind % Ric. Lordi Ric. Netti Marg.Ind %

NEGOZI PROPRIETA' 2.550 2.550 1.198 47,0 2.900 1.385 48,0 3.000 1.465 49,0

DETTAGLIO ITALIA 4.820 4.599 1.640 34,0 5.850 2.162 37,0 6.900 2.755 40,0

LINEA BABY 457 427 190 41,6 500 205 41,0 600 240 40,0

DETTAGLIO e DISTR. ESTERI 2.694 2.517 1.151 42,7 3.100 1.333 43,0 3.850 1.655 43,0

TOT. DETTAGLIO 10.521 10.093 4.179 39,7 12.350 5.085 41,2 14.350 6.115 42,6

INGROSSO CONFEZIONATO 892 873 129 14,5 1.100 160 14,5 1.200 174 14,5

TOT. MARCA 11.413 10.966 4.308 37,7 13.450 5.245 39,0 15.550 6.289 40,4

Page 59: Business plan

59

All. 8: Vendite / margini segmento Tele/Tagli All. 8: Vendite / margini segmento Tele/Tagli

BUDGET PIANO PIANOTELE & TAGLI 2003 2004 2005

Ric. Lordi Ric. Netti Marg.Ind % Ric. Lordi Ric. Netti Marg.Ind % Ric. Lordi Ric. Netti Marg.Ind %

DETTAGLIO: Tele Classiche 784 739 363 46,3

Tele Collezione 273 259 79 28,9

Tagli 112 105 53 47,3

TOT. DETTAGLIO TELE 1.169 1.103 495 42,3 1.100 451 41,0 1.000 410 41,0

INGROSSO: Tele Classiche 4.442 4.335 1.340 30,2 4.450 1.342 30,2 4.450 1.340 30,2

Tele Collezione 462 451 121 26,2 500 131 26,2 500 130 26,2

Tagli 1.842 1.788 681 37,0 1.800 665 37,0 1.700 625 37,0

Altro ( scampoli ) 87 87 0 0,0 150 0 0,0 150 0 0,0

TOT. DETTAGLIO TELE 6.833 6.661 2.142 31,3 6.900 2.139 31,0 6.800 2.095 30,8

TOT. FATTURATO TELE 8.002 7.764 2.637 33,0 8.000 2.590 32,4 7.800 2.505 32,1

Page 60: Business plan

60

All. 9: Vendite/margini segmento Private Label All. 9: Vendite/margini segmento Private Label

BUDGET PIANO PIANOPRIVATE LABLE 2003 2004 2005

INDUSTRIA Ric. Lordi Ric. Netti Marg.Ind % Ric. Lordi Ric. Netti Marg.Ind % Ric. Lordi Ric. Netti Marg.Ind %

USA 900 900 252 28,0 1.200 336 28,0 1.600 448 28,00

FRANCIA 1.100 1.078 220 20,0 1.000 220 22,0 1.000 230 23,00

TOT. PRIVATE LABLE 2.000 1.978 472 23,6 2.200 556 25,3 2.600 678 26,1

INDUSTRIA ITALIA 2.204 2.191 470 21,3 2.400 588 24,5 2.800 700 25

INDUSTRIA ESTERO 571 564 147 25,7 700 189 27,0 1.000 270 27

TOT. INDUSTRIA ALTRO 2.775 2.755 617 22,2 3.100 777 25,1 3.800 970 25,5

ABBIGLIAMENTO 2.400 2.400 240 10,0 2.500 250 10,0 2.500 250 10

TOT. FATTURATO P.L. 7.175 4.733 1.089 15,2 7.800 1.583 20,3 8.900 1.898 21,3

ALTRI PROGETTI 200 420

TOTALE FATTURATO 26.590 25.863 8.274 31,1 29.450 9.417 32,0 32.670 10.692 32,7

Page 61: Business plan

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All. 10: Analisi ROE 2003 - 2005All. 10: Analisi ROE 2003 - 2005

1,1

1,03

0,93

Asset Turnover

283,138,3

264,295,9

11,95,812,2

ROELeverageROS

2005

2004

2003

Anno