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BILANCIO SOCIALE 2011-12 Associazione Centro Servizi Bottega del Volontariato della provincia di Bergamo

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Il bilancio sociale del Centro Servizi Bottega del Volontariato della provincia di Bergamo per il biennio 2011-2012

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BILANCIO SOCIALE2011-12

AssociazioneCentroServiziBottega delVolontariatodella provinciadi Bergamo

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BilancioSociale 2011-12

AssociazioneCentroServiziBottega delVolontariatodella provinciadi Bergamo

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Sommario

0 Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70.2 Nota Metodologica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

1 Identità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131.1 Mission . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141.2 Obiettivi e strategie del biennio 2011/2012 . . . . . . . . . . . . 151.3 Governo e struttura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

1.3.1 La compagine sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171.3.2 Il sistema di governo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181.3.3 La struttura organizzativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .231.3.4 Risorse umane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

1.4 Portatori di interesse (stakeholder) . . . . . . . . . . . . . . . . . 261.4.1 Stakeholder di missione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261.4.2 Finanziatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .271.4.3 Stakeholder che concorrono al governo di CSV . .271.4.4 Partner . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .271.4.5 Risorse umane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

2 Le risorse economiche e finanziarie . . . . 312.1 Analisi proventi e oneri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 312.2 Informazioni di carattere patrimoniale . . . . . . . . . . . . . . 342.3 Il Fondo Speciale per il Volontariato e l’Accordo del

23/06/2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

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3 Il Perseguimento della Mission . . . . . . . . . . . . .373.1 Quadro generale su servizi e utenti . . . . . . . . . . . . . . . . . .37

3.1.1 Come vengono erogati i servizi . . . . . . . . . . . . . . . .373.1.2 Come vengono promossi i servizi . . . . . . . . . . . . . 383.1.3 I servizi realizzati nel biennio . . . . . . . . . . . . . . . . . 403.1.4 Monitoraggio e valutazione dei servizi . . . . . . . . . 403.1.5 Gli utenti dei servizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41

3.2 Erogazione di servizi “a domanda rispondo” . . . . . . . . . 443.2.1 Servizi per rispondere ad esigenze tecnico . . . . . . . . logistiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 443.2.2 Servizi per rispondere ad esigenze in ambito . . . . . . giuridico, amministrativo, fiscale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 453.2.3 Servizi per rispondere ad esigenze in . . . . . . . . . . . . . ambito progettuale e fund raising . . . . . . . . . . . . . . . . . . 473.2.4 Ricerca e orientamento al volontariato . . . . . . . . . 473.2.5 Servizi per rispondere ad esigenze . . . . . . . . di comunicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

3.3 Accompagnamento a singole associazioni . . . . . . . . . . . 503.3.1 Favorire e sostenere la crescita e il cambiamento nelle organizzazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 513.3.2 Accompagnare alla realizzazione di percorsi di forma-zione 543.3.3 Accogliere nuovi volontari e gestire le risorse umane 543.3.4 Accompagnare allo sviluppo di azioni di progettazione sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .55

3.4 Supporto e accompagnamento alle reti . . . . . . . . . . . . . .573.4.1 Avvio e manutenzione della rete . . . . . . . . . . . . . 583.4.2 Promozione di sé e visibilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . 613.4.3 Accompagnamento allo sviluppo della mission della rete 64

3.5 Promozione culturale verso la comunità . . . . . . . . . . . . . 673.5.1 Favorire e sostenere l’incontro tra giovani e volontaria-to 673.5.2 Far conoscere il mondo del volontariato al territorio e alla popolazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 713.5.3 Sostenere e promuovere occasioni di riflessione . .73

3.6 Promozione dello sviluppo territoriale . . . . . . . . . . . . . . . .763.6.1 Generare nuove risorse e opportunità a partire dall’in-terazione tra soggetti differenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .763.6.2 Costruire reti di prossimità . . . . . . . . . . . . . . . . . . 823.6.3 Favorire i processi di partecipazione dei giovani . 843.6.4 Sostenere il volontariato nel ruolo di promotore dello sviluppo del territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .87

3.7 Obiettivi di miglioramento per il biennio 2013/2014 . . . . 92

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Premessa

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12

www.csvbg.org0 Premessa

0.1 Introduzione

Come ormai da tradizione pubblichiamo la terza edizione del Bilan-cio Sociale relativa al biennio 2011/2012, una scansione temporale che coincide con la programmazione strategica e l’erogazione dei fondi destinati al Volontariato attraverso l’Associazione Centro Servizi Bot-tega del Volontariato della provincia di Bergamo, ente gestore del Centro di Servizio .

Con questa edizione abbiamo riorganizzato i contenuti e la stesura grafica per rendere la rendicontazione più leggibile e comprensibile, anche in relazione alle evoluzioni organizzative attuate dal’Associa-zione, senza penalizzare le informazioni sull’attività, i servizi erogati e i contenuti dei programmi per il prossimo biennio . Con il Bilancio So-ciale vogliamo comunicare alle Organizzazioni di Volontariato e alla comunità bergamasca le attività e i servizi attivati per promuovere e sostenere il volontariato e sviluppare tra i cittadini le dimensione della gratuità e della solidarietà .

I Centri di Servizio al Volontariato sono infatti istituti dalla Legge qua-dro sul Volontariato (L . 266/1991), che affida loro il compito di soste-nere e qualificare l’attività delle organizzazioni di volontariato, pre-sidiandone l’autonomia e l’originalità e mettendole nella condizione di interpretare i bisogni delle comunità fornendo risposte con servizi puntuali e innovativi . Sosteniamo da tempo l’esigenza che il volon-tariato sia formato e messo nella condizione di agire con competen-za e consapevolezza, sostenuto nell’arduo compito di interpretare i cambiamenti indotti da una società complessa che ha perso i legami tradizionali e sta faticosamente ricostruendo nuove forme di welfare .

Si tratta di una missione difficile e articolata, che non può prescindere dalle condizioni sociali ed economiche in continuo mutamento, dalla situazione di precarietà e di vulnerabilità in cui versano tante perso-ne in conseguenza della crisi e dalle risorse umane, economiche e dei territori disponibili per far emergere i bisogni e garantire risposte adeguate . In questo quadro diverse sono le soluzioni e gli strumenti a nostra disposizione, e di conseguenza gli assetti organizzativi interni .

L’Associazione in questi anni ha saputo sviluppare e integrare diffe-renti modalità e strategie per promuovere e sostenere il volontariato, dotandosi progressivamente di una strutturazione organizzativa che ha garantito l’erogazione dei servizi tradizionali di Centro di Servi-zio (consulenza, formazione, promozione, informazione), e la speri-mentazione di nuove modalità di intervento e di lavoro con i territori . Una collaborazione sempre più caratterizzata dal progettare insie-me, dall’essere partner nello sviluppo di nuovi progetti utilizzando in modo integrato i servizi e le competenze interni all’Associazione, dall’apertura di relazioni con le istituzioni locali, con le organizzazioni di Terzo Settore e anche con le realtà economiche del Profit .

Diverse occasioni di studio e di confronto con la realtà bergamasca hanno di fatto evidenziato questo nuovo “mestiere” dell’Associazione: la sua capacità di fare sistema nel contesto in cui opera e di promuo-vere la cultura della solidarietà e della partecipazione attiva dei citta-dini nella costruzione di una società più giusta e solidale . Ricordiamo le giornate di studio in occasione dell’Anno Europeo del Volontariato e di quello dell’Invecchiamento Attivo e il recente convegno, in col-

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laborazione con la Fondazione della Comunità Bergamasca, che ha coinvolto esperienze del profit e del non profit .

Restano comunque aperte diverse questioni intorno alle quali dob-biamo aprire un confronto non solo con le Organizzazioni di Volonta-riato, ma anche con tutti i nostri interlocutori . Ne cito solo alcune che ritroverete dettagliate nel bilancio sociale:

•la necessità di avviare processi di valutazione interni ed esterni at-traverso la definizione di indicatori di qualità dell’agire volontario e del lavoro dell’Associazione;

•la possibilità di definire strategie di medio termine maggiormente condivise, in una logica di partecipazione e di corresponsabilità con il Volontariato bergamasco;

•il rafforzamento delle relazioni istituzionali che legano l’Associa-zione ai propri stakeholder (enti locali, ambiti territoriali, centrali associative e organizzazioni imprenditoriali);

•il presidio di una funzione di intermediazione fra enti locali e asso-ciazioni, all’interno dei rapidi e inattesi cambiamenti sociali in atto nel welfare lombardo e nell’assetto istituzionale che interesserà gli enti locali partendo dalle provincie;

•la questione dell’instabilità delle risorse, avviando una riflessione sulla capacità dell’Associazione di diversificare le proprie fonti di entrata integrando le risorse pubbliche con le risorse delle comu-nità, dell’associazionismo, del volontariato e quelle dell’impresa for profit;

•la richiesta di una maggiore visibilità e attenzione da parte dei me-dia per il contributo e le forze che il volontariato mette in campo quotidianamente e non solo nelle emergenze .

Dentro i cambiamenti, nella quotidianità faticosa accanto alle persone fragili, alle famiglie in difficoltà rese ancor più vulnerabili dalla crisi, ci proponiamo di consolidare il rapporto di fiducia con i nostri stakehol-der attraverso una comunicazione costante, puntuale e trasparente . E il Bilancio Sociale rappresenta un primo passo . Insieme possiamo attrezzarci e avere il coraggio di immaginare e perseguire uno svi-luppo sostenibile, più giusto e più equo, attento alle relazioni umane e agli stili di vita proponendo sinergie e collaborazioni tra pubblico e privato, tra profit e non profit .

Il PresidenteGiorgio Gotti

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La Tavola di Verifica

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0.2 Nota Metodologica

Finalità del Bilancio socialeCon il bilancio sociale, di cui questo documento costituisce la terza edi-zione, l’Associazione Centro Servizi Bottega del Volontariato della pro-vincia di Bergamo si propone di rendere conto dell’attività svolta e dei risultati ottenuti rispetto al perseguimento della propria missione . Ciò al fine sia di garantire trasparenza ai propri diversi interlocutori, sia di cre-are un’occasione di analisi critica del proprio operato attraverso una let-tura che prenda in esame non solo le prestazioni e i servizi realizzati, ma anche la loro corrispondenza con i bisogni del volontariato, favorendo in tal modo processi di miglioramento .

Perimetro, ambito e periodo di rendicontazione Il periodo preso in esame per la rendicontazione è il biennio 2011-2012 . La rendicontazione è relativa all’attività svolta dall’Associazione sia con i contributi del Fondo Speciale Volontariato in quanto ente gestore del Centro di Servizio per il Volontariato di Bergamo sia con risorse di altra provenienza . L’Associazione non ha legami rilevanti con altri soggetti tali da richiedere un più ampio perimetro di rendicontazione . Si ritiene di aver considerato nel documento tutte le attività svolte dall’or-ganizzazione e tutte le questioni più rilevanti ai fini della rendicontazione . Si segnala che gli aspetti relativi alla dimensione ambientale non sono stati esaminati; tali aspetti risultano comunque di non primaria rilevanza date le caratteristiche operative dell’organizzazione .

Processo di elaborazioneIl processo di elaborazione è stato coordinato da un gruppo operativo interno (costituito da Antonio Porretta e Silvia Boccia) e da un esperto esterno (Giovanni Stiz della società SENECA), con la supervisione di al-cuni membri del Consiglio Direttivo (Giorgio Gotti, Oscar Bianchi, Ivan Cortinovis) e con la responsabilità del Presidente del CSV Giorgio Gotti . La bozza elaborata dal gruppo operativo è stata presentata e discussa in una seduta dedicata del Comitato Direttivo in data 10 aprile 2013 e in seguito presentata e approvata nell’Assemblea dei Soci in data 7 maggio 2013 .

Riferimenti metodologiciPer l’elaborazione del documento sono stati adottati come principali riferimenti il “Modello per il Bilancio Sociale dei CSV . Guida operativa per la redazione” (2006), proposto da CSVnet (Coordinamento Na-zionale dei Centri di Servizio per il volontariato) e le “Linee Guida per la redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni Non Profit” re-datte dall’Agenzia per il Terzo Settore . Come si può verificare dal-la tabella in allegato, il bilancio contiene l’81,8% (+1,8% parzialmente) delle 55 informazioni essenziali e il 25,9% delle 58 informazioni volon-tarie richieste dal modello dell’Agenzia per il Terzo Settore . Si segnala che 8 su 9 delle informazioni essenziali non presenti si riferiscono alla gestione dell’impatto ambientale, aspetto di rilevanza secondaria ri-spetto all’operatività effettiva dell’Associazione .

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Fonte dei datiI dati e le informazioni riportati nel bilancio sociale provengono da sta-tuto, bilancio di esercizio, piano biennale, banca dati CsvSystem e dal sistema di contabilità Sic et Simpliciter .

Struttura e contenutiIl bilancio sociale è articolato in tre parti:

•identità, che fornisce una descrizione generale dell’Associazione (storia, missione, strategie, assetto istituzionale, struttura organiz-zativa, risorse umane, portatori di interessi); in particolare viene effettuata una presentazione sintetica del programma biennale 2011/2012 approvato dall’Assemblea dei Soci, dei relativi risultati conseguiti alla fine del 2012 e degli sviluppi previsti per il biennio 2013/2014;

•perseguimento della missione, che rende conto in dettaglio dell’o-perato svolto per perseguire la missione dell’Associazione . Ciò av-viene in primo luogo con alcuni dati statistici significativi relativi all’attività di CSV sulla base della tradizionale (e adottata da tutti i CSV) articolazione per tipologia di servizio (informazione e docu-mentazione, consulenza, comunicazione, promozione) . Poi con un approfondimento sulla base di una differenziazione dei “mestieri” praticati dal Centro: erogazione diretta di servizi “a domanda ri-spondo”, accompagnamento alle singole organizzazioni, supporto e accompagnamento alle reti di organizzazioni, promozione cultu-rale verso la comunità, sviluppo territoriale;

•risorse economico-finanziarie, che forniscono un quadro di insie-me degli aspetti economici della gestione .

Diffusione del documento e contatti per informazioniIl documento è stato stampato in 250 copie e viene reso disponibile sul sito internet dell’organizzazione (www .csvbg .org) unitamente al bilancio di esercizio .

Per contatti in relazione al Bilancio sociale:telefono 035.234723e-mail [email protected]

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Identità

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La Storia

Le Caratteristiche

Lo Statuto

Il Regolamento

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Alcuni dati di particolare rilievo

Dati rilevanti 2011 2012

N . collaboratori retribuiti 16 12

Ricavi e proventi complessivi € 749 .944,00 € 704 .328,00

Utenti che hanno richiesto ed usufruito dei servizi di CSV

1 .0149 920

% OdV che hanno richiesto ed usufruito dei servizi di CSV

68,7% 59,8%

1 Identità

L’Associazione Centro Servizi Bottega del Volontariato della provincia di Bergamo è un ente di secondo livello senza personalità giuridica che dal 1998 opera sul territorio della provincia di Bergamo . Il suo principale ambito di attività è la gestione del Centro di Servizi per il Volontariato della provincia di Bergamo grazie ai contributi ricevuti dal Fondo Speciale per il Volontariato in base alla L . 266/91 .In allegato:

le principali tappe della storia dell’Associazione;

le caratteristiche dei Centri di Servizio per il Volontariato;

lo Statuto

il Regolamento dell’Associazione

La sua base sociale è costituita da 105 soci, di cui 84 organizzazioni di volontariato, 15 associazioni di promozione sociale, 4 associazioni generiche e 2 fondazioni . I servizi erogati sono rivolti a tutte le associazioni di volontariato della provincia di Bergamo; i servizi sono rivolti inoltre alle associazioni di promozione sociale, anche grazie ad una convenzione con la Provin-cia di Bergamo in vigore fino al 30/05/2012, e alle altre realtà che vedono attive al proprio interno risorse volontarie .La sede principale di CSV è ubicata nel comune di Bergamo; a dicem-bre 2012 gli uffici si sono trasferiti, sempre in città, in via Longuelo n . 83, essendo stata individuata una nuova soluzione che, oltre a garan-tire un notevole risparmio economico, risulta maggiormente accessi-bile alle organizzazioni di volontariato . Per favorire l’avvicinamento al territorio nel corso degli anni sono stati aperti 4 tra sportelli e punti informativi nell’intera bergamasca; gli sportelli territoriali non sono più concepiti come sedi decentrate di CSV, ma sono strettamente fun-zionali alle attività di animazione territoriale sulla base delle richieste delle organizzazioni, delle reti e degli altri soggetti locali .

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1.1 Mission

L’Associazione Centro Servizi Bottega del Volontariato della provincia di Bergamo ha lo scopo di sostenere e qualificare le organizzazioni di volontariato e gli enti del terzo settore che vedono la presenza di vo-lontari al proprio interno e di diffondere e promuovere la cultura della solidarietà e la realizzazione di iniziative di carattere sociale, civile e culturale presso le comunità della provincia di Bergamo .Per fare ciò l’Associazione progetta, realizza ed eroga servizi di infor-mazione, comunicazione, documentazione, consulenza, progettazio-ne, formazione e promozione . Tali servizi sono pensati e costruiti in stretta sinergia con le organizzazioni che ne sono al contempo pro-motrici e fruitrici .L’Associazione si riconosce nei seguenti valori guida:

•la solidarietà, intesa come interpretazione del vivere sociale, pro-mozione della cultura del volontariato e dell’impegno sociale;

•le pari opportunità, intese come garanzia per ogni associazione di accedere ai servizi e alle risorse;

•la gratuità, intesa come vicinanza e prossimità all’altro e come ga-ranzia di indipendenza da interessi economici;

•le relazioni e le reti, intese come possibilità di dialogo fra sogget-ti diversi per esperienza, natura e provenienza, come vicinanza al territorio e valorizzazione dell’esistente;

•la progettualità, intesa come ascolto dei bisogni e capacità di ela-borare le risposte adeguate in collaborazione con le organizzazioni e le reti territoriali;

•l’educazione e la formazione, intese come strumento di crescita e indipendenza delle OdV;

•la comunicazione, intesa come trasparenza delle azioni e dialogo tra i soggetti .

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Bilancio Sociale2009/2010

Lo Statuto

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1.2 Obiettivi e strategie del biennio 2011/2012

Obiettivi e strategie del biennio 2011/2012

Obiettivi e strategie programmatiMaggiore coinvolgimento degli aderenti alla vita associativa nella progettazione e pianificazione delle attività, sia attraverso la doppia convocazione annuale dell’Assemblea dei soci sia grazie al lavoro delle Commissioni (Politiche Sociali, Eventi, Comunicazione, Comitato tecnico Scientifico, Statuto) .

Azioni realizzate e risultati raggiunti•Stabilizzazione della scelta di convocare due volte all’anno l’Assemblea degli

Aderenti per l’approvazione del Programma Annuale e del Bilancio Consuntivo .•Attivazione delle Commissioni consultive . > pag. 19

Approvazione del nuovo statuto dell’Associazione, con una presenza all’Assemblea dell’86% degli aderenti .

•Realizzazione di una ricerca-azione che ha coinvolto un campione di 20 aderenti rispetto alla definizione di possibili strategie di ingaggio e coinvolgimento della base sociale, i cui risultati sono confluiti nella programmazione 2013/2014 .

•Non raggiunto appieno l’obiettivo di aumento della partecipazione degli aderenti, che risulta ancora bassa .

Obiettivi e strategie programmatiFavorire un maggiore coinvolgimento e collaborazione con gli stakeholder del territorio, estendendo per il biennio 2011/2012 le collaborazioni con i 14 Ambiti territoriali, intensificando i rapporti con i soggetti del terzo settore (forum e reti) e riprendendo la collaborazione con la Fondazione Comunitaria .

Azioni realizzate e risultati raggiunti•Riconoscimento di CSV come partner per la coprogrammazione di attività

inerenti il volontariato all’interno di 11 su 14 Piani di Zona approvati nel marzo 2012 .

•Collaborazioni con aziende consortili locali, centrali cooperative, organizzazioni di secondo livello, forum e consulte tematiche e territoriali .

•Rafforzamento delle collaborazioni con la rete lombarda dei CSV: convenzioni per attività di progettazione sociale e per il supporto amministrativo a CSVnet Lombardia e ai CSV di Lecco e Sondrio; Progetto di Sistema con Fondazione Sodalitas e con il Co .Ge . e Fondazione Cariplo (progetti In Volo, Amministratore di Sostegno, Bando Volontariato) .

Obiettivi e strategie programmatiImplementare sistemi di valutazione e qualità in grado di leggere la nuova struttura organizzativa e la sempre maggiore integrazione delle azioni svolte .

Azioni realizzate e risultati raggiuntiRedazione del Bilancio Sociale 2009/2010 .

•Realizzazione di un precorso sperimentale di valutazione sulla base delle linee guida di CSVnet in collaborazione con IRS e Coordinamento Regionale, da cui è stato prodotto un Report di Valutazione .

•Non applicato in modo definitivo un sistema di valutazione per le attività .•Non applicato un sistema premiale per la valutazione dei collaboratori

dell’Associazione .

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Obiettivi e strategie del biennio 2011/2012

Obiettivi e strategie programmatiRafforzare la funzione di motore sociale capace di stimolare bisogni, progettare interventi e realizzare azioni a fianco delle OdV, offrendo strumenti e chiavi di lettura che siano in grado di far riflettere le associazioni sul proprio ruolo, identità e struttura . In questo modo CSV può intraprendere la sfida di un volontariato più consapevole e capace di leggere e “stare” all’interno dei cambiamenti e delle sollecitazioni che emergono dai territori e dalle comunità, superando la logica dell’offerta di servizi di base e incentivando l’attività di co-progettazione .

Azioni realizzate e risultati raggiunti•Cocostruzione con gli utenti delle azioni di animazione territoriale delle OdV

per garantire un supporto ai bisogni locali > pag. 74 e quelle delle azioni di sviluppo associativo delle OdV . > pag. 48

•Erogazione integrata di azioni formative, consulenziali e di attività di accompagnamento e supporto a organizzazioni e reti . > pag. 56

•Erogazione di azioni consulenziali e di accompagnamento alle associazioni per il consolidamento della propria autonomia finanziaria sul territorio .

Obiettivi e strategie programmatiMantenere gli standard raggiunti nei servizi di base di consulenza, formazione e orientamento al volontariato, sviluppando le competenze professionali dei dipendenti e dei collaboratori interni, diminuendo sempre più le collaborazioni esterne .

Azioni realizzate e risultati raggiunti•Mantenimento delle prestazioni erogate dall’Area Servizi (consulenze, interventi

formativi, colloqui di orientamento) . > pag. 38 •Realizzazione di azioni formative per gli operatori di CSV . > pag. 23•Diminuzione delle prestazioni rese da consulenti esterni . > pag. 23

Obiettivi e strategie programmatiProseguire la diversificazione delle fonti di entrata, attraverso la compartecipazione di alcuni costi, l’aumento delle sponsorizzazioni e la stipula di nuove convenzioni con enti locali .

Azioni realizzate e risultati raggiunti•Realizzazione di interventi di sviluppo organizzativo e territoriale attraverso

forme di cofinanziamento con i partner dei progetti .•Realizzazione, in collaborazione con alcune amministrazioni locali, di due azioni

attraverso un finanziamento tramite Bando Anci per le Politiche Giovanili . > pag 84 e > pag. 85

Obiettivi e strategie programmatiProseguire nella promozione del volontariato diversificando i “Progetti Giovani”, aprendo collaborazioni con scuole di ogni ordine e grado e forme di promozione del volontariato giovanile innovative . L’obiettivo è quello di responsabilizzare sempre più le agenzie educative e le organizzazioni di volontariato nella progettazione e realizzazione dei percorsi . Inoltre proseguire le attività dello Sportello Scuola Volontariato .Mantenere la ricorrenza del 5 dicembre (Giornata Mondiale del Volontariato) come occasione per proporre alla cittadinanza riflessioni sul tema del volontariato e proporre eventi e azioni collegati alla celebrazione del 2011 – Anno Europeo del Volontariato .

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Elenco associazioniaderenti

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1.3 Governo e struttura

1.3.1 La compagine socialePossono aderire all’Associazione in qualità di soci le Organizzazioni di Volontariato iscritte o non iscritte al registro regionale; le associazioni, fondazioni ed altri enti che, operando con finalità analoghe, sviluppano e promuovono attività di volontariato . Almeno i due terzi dei soci de-vono essere organizzazioni di volontariato, ai sensi degli art . 2 e 3 della L .366/91 . Le organizzazioni che svolgono la loro attività attraverso se-zioni, gruppi, sedi operative presenti sul territorio provinciale possono aderire solo tramite l’organizzazione provinciale o regionale di appar-tenenza . Non è prevista alcuna quota associativa . La domanda deve essere presentata al Consiglio Direttivo che la esamina, accettandola o respingendola con motivato rifiuto . Hanno diritto a intervenire e a votare nell’Assemblea le Associazioni aderenti che risultino iscritte a Libro soci da almeno 90 giorni .Al 31/12/2012 le organizzazioni aderenti al CSV sono 105 (nel corso del biennio si sono registrate 7 nuove adesioni e 2 dimissioni da parte di as-sociazioni non più attive) .

In allegato:Elenco delle associazioni aderenti

Il 76% di esse risulta iscritto al Registro Provinciale del Volontariato di Bergamo; considerando anche le organizzazioni non iscritte, sono as-sociazioni di volontariato l’80% degli enti soci del CSV, a fronte di una percentuale minima indicata nel D .M . 8/10/97 del 75% .

Obiettivi e strategie del biennio 2011/2012

Azioni realizzate e risultati raggiunti•Gestione, in convenzione con alcuni CSV della rete lombarda, di servizi di

amministrazione e di progettazione sociale .• In fase di discussione la possibilità di avviare attività commerciali in forma

accessoria e marginale .• Ideazione e accompagnamento alla realizzazione e alla gestione di “progetti

giovani” (azioni di promozione del volontariato giovanile, Sportello Scuola Volontariato), in collaborazione con scuole di ogni ordine e grado e con altre agenzie educative . > pag. 65

•Organizzazione di occasioni di visibilità delle OdV (eventi locali, feste del volontariato di ambito) . > pag. 69

•Cura del matching tra domanda e offerta di volontariato (colloqui, azioni orientative, corsi di formazione) . > pag. 45

•Avvio di sperimentazioni finalizzate a mettere in relazione il volontariato tradizionale con nuove forme di partecipazione (reti sociali, associazionismo familiare, associazionismo giovanile, reti di prossimità, partecipazione individuale o informale) e con i mondi attigui (in particolare promuovendo rapporti con il mondo della cooperazione e delle imprese for profit) . > pag. 74

•Realizzazione di un evento di grande richiamo per la Giornata Mondiale del Volontariato 2011 (spettacolo teatrale “Raccontare il futuro: condivisione, mutazione e altre storie” di e con Baricco, Vacis, Tarasco) .

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Base sociale

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Il 19% delle OdV iscritte al Registro è anche socia di CSV . Si segnala che il calcolo è stato fatto escludendo i livelli locali delle organizzazioni struttu-rate su più livelli territoriali, in quanto CSV per statuto accoglie tra i propri soci i livelli provinciali e non locali per questa tipologia di ente .In allegato:

tabelle di approfondimento sulla composizione della base sociale dell’Associazione .

La fotografia del volontariato bergamasco, mappato nella banca dati dell’Associazione, vede presenti in città e provincia 2 .901 associazioni, di

Composizione della base sociale del CSV per tipologia di organizzazione

Tipologia di organizzazione 2012

OdV iscritte al registro regionale 75

OdV non iscritte al registro regionale 9

Associazioni di promozione sociale 15

Associazioni generiche 4

Fondazioni 2

Totale 105

cui 1 .127 di volontariato (712 iscritte al Registro Provinciale del Volonta-riato) e 796 facenti parti del mondo dell’associazionismo (166 iscritte al Registro Provinciale delle Associazioni di Promozione Sociale) .Obiettivo costante di CSV è avere una base associativa quanto più possibile rappresentativa della composizione del volontariato ber-gamasco, secondo il presupposto che solo in tal modo sia possibile progettare e realizzare servizi che possano realmente rispondere alle esigenze di tutto il volontariato . CSV considera strategico allargare la propria base sociale alle reti associative, territoriali o tematiche, for-malmente costituite, che possano pertanto garantire maggiore rap-presentatività all’ associazione .

1.3.2 Il sistema di governo

Collegio dei Sindaci Revisori

Assemblea dei Soci

Consiglio Direttivo

Giunta di Presidenza

Collegio dei Probiviri

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Assemblea dei SociL’ Assemblea è l’organo sovrano dell’Associazione ed è composta dai rappresentanti dei soci con piena parità di diritti e doveri . Da Statuto, l’Assemblea viene convocata dal Presidente almeno una volta all’anno e ogni qualvolta lo ritenga necessario il Consiglio Direttivo o su richiesta di almeno un quinto dei soci . Approva il bilancio economico sia consuntivo sia preventivo e, ogni tre anni, elegge il Consiglio Direttivo .

Assemblee realizzate nel biennio 2011-2012

Data Oggetto % adesione

04/05/2011 Approvazione bilancio di esercizio 2010 28%

27/10/2011 Revisione e aggiornamento programma 2012 26%

14/12/2011 Modifica Statuto CSV (assemblea straordinaria) 85%

17/05/2012 Approvazione bilancio di esercizio 2011 e Assemblea elettiva Consiglio Direttivo 40%

30/10/2012 Approvazione Progetto biennale 2013/2014 47%

Il dato del funzionamento dell’Assemblea dei soci indica come la com-pagine sociale del CSV abbia risposto con una partecipazione media del 35% (escludendo l’Assemblea straordinaria), maggiore rispetto ai bienni precedenti (2007/2008 una media del 24%, 2009/2010 una media del 26%)

Consiglio DirettivoIl Consiglio Direttivo, direttamente eletto dall’Assemblea dei Soci, è costituito da 11 membri, che non percepiscono alcuna remunerazione per il loro incarico1 . Esso dura in carica tre anni ed i suoi componenti, secondo lo Statuto in vigore dal dicembre 2011, sono rinnovabili con il limite di tre mandati . Il Consiglio Direttivo si riunisce almeno sei volte l’anno e ogni qualvolta il Presidente o un terzo dei suoi membri lo ri-tenga necessario; ha il compito di attuare il Programma biennale deli-berato dall’Assemblea dei Soci e approvato dal Comitato di Gestione .Il Consiglio Direttivo nomina al suo interno il Presidente, il Vice Presi-dente, l’Amministratore .

1 I criteri per i rimborsi spese dei componenti de-gli Organi sociali e dei vo-lontari di CSV sono definiti nell’art . 10 del Regolamento, disponibile sul sito internet dell’Associazione

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Composizione del Consiglio Direttivo (giugno 2012-giugno 2015)2

Ruolo Consigliere N° mandati ProfessioneRuoli presso altre organizzazioni

Presidente GiorgioGotti

6(di cui 3 come

Presidente)Pensionato

Volontario ACLI Lombardia e Associazione Amici di Pusdosso, Consigliere in diverse società cooperative a mutualità prevalente .

Vice Presidente Oscar Bianchi 2 Direttore di filiale di banca

Presidente Avis Provinciale Bergamo

Amministratore Giacomo Invernizzi 2

Direttore Associazione nonprofit

Consigliere Conferenza San Vincenzo de’ Paoli

Consigliere CarloBiava 4 Pensionato

Consigliere ANTEAS provinciale BG

Consigliere Brunella Conca 2 Pensionata Consigliere LILT

Consigliere Angelo Locatelli 1 Pensionato Presidente AUSER

Provinciale

Consigliere Marisa Mazzoleni 1 Educatrice

Consigliere Associazione Volontari CARITAS

Consigliere Paolo Lorenzo Gamba 1 Avvocato

Consigliere CAI e responsabile commissione sociale

Consigliere Ivan Cortinovis 1 Ricercatore

StatisticoConsigliere UILDM

Consigliere Simona Angioletti 1 Sindacalista Consigliere

Famigliaperta

RappresentanteCo .Ge

Leonida Pozzi

6 (di cui 3 come

presidente)Pensionato

Presidente di AIDO Regionale, Consigliere Fondazione Astino

2 La composizione del Consiglio Direttivo in carica da giugno 2009 a giugno 2012 è pubblicata sul prece-dente Bilancio Sociale .

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L’Assemblea del 17 maggio 2012 ha eletto un Consiglio Direttivo com-posto da 5 consiglieri al primo mandato . Il rinnovamento ha riguarda-to anche le organizzazioni da cui gli eletti provengono (4 organizza-zioni nuove su 11) .

Giunta di PresidenzaSi tratta di un organismo individuato dal Consiglio Direttivo come strumento in grado di aumentare l’interazione fra livello politico e staff operativo; esso è composto dal Presidente, dal Vice-Presidente, dall’Amministratore .

PresidenteIl Presidente è il legale rappresentante dell’Associazione ed è titolare della firma sociale . Convoca le riunioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo . Può adottare provvedimenti d’urgenza sottoponendoli en-tro 15 giorni per la ratifica al Consiglio Direttivo .Dal giugno 2012 il Presidente del CSV è Giorgio Gotti, già presidente nel precedente mandato e membro del Consiglio Direttivo dalla co-stituzione di CSV, di cui è anche stato vicepresidente (3 mandati) e amministratore (2 mandati) . In caso di impedimento il Presidente è sostituito dal Vicepresidente, che ne assume anche la firma sociale . Dal giugno 2012 il Vicepresidente del CSV è Oscar Bianchi .Il mandato del Presidente e del Vicepresidente coincidono temporal-mente con quello del Consiglio Direttivo .

CommissioniPreviste dal Regolamento di CSV, le Commissioni sono gruppi di lavo-ro istituiti dal Consiglio Direttivo con lo scopo di sviluppare e appro-fondire alcune questioni di particolare importanza; esse hanno esclu-siva funzione consultiva e sono formate da Consiglieri, membri dello staff e esperti esterni . Con la decadenza del Consiglio in carica fino al maggio 2012 hanno concluso il loro mandato le Commissioni:

•Statuto: incaricata di aggiornare lo Statuto dell’Associazione, ha concluso il proprio mandato con l’Assemblea Straordinaria del 14/12/11, durante la quale è stato approvato il nuovo documento;

•Promozione Eventi: si è occupata di pianificare le strategie orga-nizzative dei principali eventi pubblici di CSV;

•Comitato Tecnico Scientifico: ha operato come strumento di col-legamento con l’Università degli Studi di Bergamo, con cui negli anni ha progettato percorsi di alta formazione, convegni, ricerche .

Funzionamento del Consiglio Direttivo

2010 2011

Sedute Presenze Sedute Presenze

10 61,8% 9 71,8%

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Composizione del collegio dei Sindaci Revisori3

Nome Ruolo N° Mandati

Titolo di studio Professione

Federica Origo

Presidente 1Laurea Economia e commercio

Docente universitaria

Marco Carminati

Sindaco Revisore

3Laurea Economia e commercio

Commercialista revisore contabile

Lauro Montanelli

Sindaco Revisore (nominato dal Co .Ge .)

6Laurea Economia e commercio

Commercialista revisore contabile

Composizione del Collegio dei Probiviri4

Nome Ruolo

Nosari Peppino Probiviro

Romagnoli Rina Traini Probiviro

Signori Silvana Probiviro

Il Collegio dei Probiviri è formato da tre componenti effettivi e da due supplenti, è organo di garanzia statutaria, regolamentare e di giurisdizione interna . Interpreta le norme statutarie e regolamentari e fornisce pareri sulla loro corretta applicazione; dirime le controversie insorte tra i soci, tra questi e gli organi dirigenti e fra organi sociali . Nel biennio non c’è mai stata necessità di convocarlo .

Il nuovo Consiglio, confermando la validità di tale istituto, ha delibera-to nel dicembre 2012 l’avvio di due nuove Commissioni:

•Bilancio Sociale, con il compito di istruire il processo di redazione della rendicontazione sociale relativa al biennio 2011/2012;

•Giustizia Riparativa, con il mandato di esplorare la possibilità per CSV di attivare servizi specifici su questo argomento .

Organi di Controllo e GaranziaSono organi di controllo e garanzia il Collegio dei Sindaci Revisori e il Collegio dei Probiviri . Entrambi i Collegi vengono nominati dall’As-semblea dei Soci, durano in carica tre anni e prestano la loro opera gratuitamente . Le cariche di membro del Collegio dei Probiviri e del Collegio dei Sindaci Revisori sono incompatibili con qualsiasi altra ca-rica all’interno del CSV .

Il Collegio dei Sindaci Revisori è organo di controllo amministrativo, è formato da tre componenti effettivi e da due supplenti . Il Collegio ha il compito di: esprimere parere di legittimità inerenti gli atti di natura contabile e patrimoniale; verificare il corretto andamento amministra-tivo dell’associazione, la regolare tenuta della contabilità, la corrispon-denza dei bilanci alle scritture; partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea dei soci . Ogni anno il Collegio presenta all’Assemblea una relazione scritta allegata al bilancio consuntivo . Il Collegio si riunisce ogni anno trimestralmente e una quinta volta in sede di approvazione del bilancio .

3 La composizione del Collegio dei Sindaci Revisori in carico da giugno 2009 a giugno 2012 è pubblicata sul precedente Bilancio Sociale .

4 La composizione del Collegio dei Probiviri in cari-ca da giugno 2009 a giugno 2012 è pubblicata sul prece-dente Bilancio Sociale .

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1.3.3 La struttura organizzativaIl Consiglio Direttivo si avvale di uno staff di dipendenti e collaborato-ri, coordinati da un Direttore, nominato ad aprile 2012, già Coordina-tore da novembre 2010 .La struttura organizzativa si è progressivamente modificata nel corso del biennio per rispondere all’aumento della richiesta di servizi e di interventi da parte delle associazioni di volontariato e alle esigenze di ridimensionamento dei fondi disponibili . Il seguente organigramma rappresenta la situazione a dicembre 2012 .

Giunta Di Presidenza

Area tecnicaSegreteria, Amministrazione

Area ServiziConsulenza, Formazione,

Orientamento

Area Sviluppo Territoriale

Animazione Territoriale, Promozione del Volontariato,

Comunicazione

Area Sviluppo OrganizzativoProgettazione sociale, sviluppo organizzativo

ConsiglioDirettivo

Assemblea degli aderenti

Direttore

Responsabile Area Sviluppo Organizzativo

Responsabile Area Sviluppo

Territoriale

Responsabile Area Servizi

La funzione di responsabile della sicurezza è attribuita ad un soggetto esterno .

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Consistenza e dinamica del personale per tipologia contrattuale

Contratto 01/01/2011 Entrate Uscite 31/12/2012

Tempo indeterminato 10 1 3 8

di cui part-time 7 - 3 4

Tempo determinato 1 1 2 -

di cui part-time - 1 1 -

Contratto interinale - - - -

Collaborazioni (co .pro . e co .co .) 1 4 1 4

Totale 12 12

Nel corso del 2012 hanno interrotto la loro collaborazione 2 dipenden-ti con contratto a tempo indeterminato, che il Consiglio Direttivo ha stabilito di non sostituire: tale scelta, resa praticabile dalla disponibi-lità di alcuni operatori di spostarsi su altre mansioni e di aumentare il proprio orario di lavoro, è stata presa anche come ulteriore misura di contenimento dei costi fissi e ha reso possibile, a fine 2012, la trasfor-mazione in tempo indeterminato di un contratto precario .

Nel biennio 2011/2012 hanno lavorato per CSV: Pamela Arioli, Silvia Boccia, Marzia Canini, Beatrice Catini, Daniela Covacev, Agnese Gra-ticola, Sara Leidi, Maurizio Merisio, Giusy Musci, Claudia Ponti, Angela Petrignano, Antonio Porretta, Chiara Roncelli, Alessandro Seminati, Ileana Sirtoli, Laura Zanoncelli .

L’Associazione seleziona i propri dipendenti sia attraverso avvisi pub-blici (tramite sito web e canali comunicativi propri) sia attraverso la valutazione di curricula inviatici . La visione dei cv e la gestione dei col-loqui vengono realizzati dalla giunta di Presidenza e dai Responsabili delle aree interessate e infine i candidati selezionati sono sottoposti

1.3.4 Risorse umane

Personale retribuito Fin dalla sua apertura l’Associazione ha investito sulla creazione e sul-la formazione continua di un gruppo stabile di collaboratori retribuiti in grado di gestire in forma autonoma e qualificata le attività e i servizi del Centro . Tale politica di gestione delle risorse umane si è rivela-ta fondamentale nella fase di ridimensionamento dei servizi e della struttura durante la crisi finanziaria del biennio 2009/2010, avendo consentito la progressiva riduzione delle collaborazioni professionali esterne e il sostanziale mantenimento dei servizi . A fine 2012 il personale del Centro è costituito da 8 persone con con-tratto a tempo indeterminato (di cui 4 part-time) e 4 collaboratori a progetto: questo assetto garantisce, secondo le indicazioni del Consi-glio Direttivo, il contenimento dei costi fissi, consentendo al contem-po di attivare collaborazioni su progetti specifici secondo necessità e disponibilità di risorse .

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Il Personale

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al vaglio del Consiglio Direttivo, unico organo titolato a deliberare in merito all’ opportunità di attivare nuove collaborazioni .

Per il personale dipendente viene applicato il CCNL del Commercio . L’Associazione assicura i propri dipendenti, collaboratori e volontari per la responsabilità civile verso terzi e gli infortuni .Nel corso dell’anno non si sono registrati infortuni sul lavoro, sanzioni in materia di salute e sicurezza né alcun tipo di contenzioso con i col-laboratori (retribuiti e volontari) .

In allegato:

Tabelle di dettaglio sulla situazione del personale .

Per favorire la comunicazione, la collaborazione e il coinvolgimento del personale sono stati individuati i seguenti strumenti:

•incontri quindicinali di coordinamento dello staff direttivo;

•incontri periodici di coordinamento del personale;

•4-5 incontri all’anno di aggiornamento continuo del personale all’anno;

•newsletter quindicinale interna a CSV con aggiornamento sulle at-tività .

CSV da sempre ritiene che la formazione degli operatori sia uno dei punti di forza per poter garantire servizi di qualità e aderenti al con-tinuo aggiornamento degli strumenti e delle conoscenze necessari per il mondo del volontariato e i suoi bisogni . Nel corso del 2011/2012 sono stati realizzati i seguenti corsi: analisi e consulenza organizzati-va (direttore); scuola di sviluppo di comunità (due operatrici dell’area sviluppo organizzativo e sviluppo territoriale); formazione all’orienta-mento di casi complessi (operatrice area servizi); percorsi formativi in collaborazione con CSVnet Lombardia (operatori area consulenza, amministrazione, sviluppo organizzativo); accompagnamento e mo-nitoraggio da parte di un consulente esterno per le equipe delle aree servizi, sviluppo territoriale e sviluppo organizzativo .Inoltre, nell’ottobre 2012 è iniziato un percorso formativo interno, ri-volto sia alle risorse umane interne sia ai Consiglieri, con lo scopo di condividere cornici culturali di senso e di riferimento nelle quali collo-care i propri interventi ed elaborare ipotesi intorno ai fenomeni e alle dinamiche sociali che si incontrano; il percorso, con un taglio di tipo laboratoriale, verte su tematiche quali il welfare, l’impresa di comuni-tà, gli enti locali, ed è aperto anche ad altri CSV lombardi .Per garantire un supporto formativo continuo, oltre che aiutare lo staff nell’elaborare strategie di progettazione, monitoraggio e valu-tazione degli interventi, sono state messe a disposizione delle equipe delle aree Sviluppo Organizzativo e Sviluppo Territoriale alcune risor-se professionali esterne .

Collaborazioni esterneIn affiancamento al personale retribuito, CSV ha individuato singoli professionisti e alcune società come partner con la finalità di miglio-rare la propria capacità di intervento su alcuni servizi specifici .In particolare si possono evidenziare tre diverse tipologie di collabo-razioni esterne:

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5 Servizi di consulenza nelle aree fiscali, giusla-voristiche, legali, privacy, D .Lgs . 196/2003 .

6 Tutoring per lo Spor-tello Scuola e Volontaria-to; consulenza su attività di sviluppo territoriale e organizzativo .

7 Corsi di formazione e progetti di promozione del volontariato; attività di comunicazione e pro-gettazione .

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•collaborazioni specialistiche per l’Area Servizi con Società e Azien-de specializzate tramite convenzioni ad hoc5;

•collaborazioni connesse ad alcune progettualità specifiche con singoli professionisti6;

•collaborazioni occasionali legate a brevi interventi tematici (for-mazione, progettazione, comunicazione e promozione) con singoli professionisti7 .

N° di collaborazioni esterne

Tipologia 2011 2012

Collaborazioni specialistiche 4 4

Collaborazioni per progetti 5 7

Collaborazioni libero professionali

44 15

1.4 Portatori di interesse (stakeholder)

Tutti coloro che sono titolari di diritti, interessi, aspettative legittime rispetto all’attività di un’organizzazione sono denominati “stakehol-der” dell’organizzazione . Essi sono condizionati dall’attività dell’orga-nizzazione e possono a loro volta condizionarla . Gli stakeholder principali dell’Associazione sono di seguito presentati aggregati in categorie omogenee:

•stakeholder di missione (OdV della provincia di Bergamo; comuni-tà sociale);

•finanziatori (fondazioni di origine bancaria; Provincia di Bergamo; banche locali);

•stakeholder che concorrono al governo di CSV (organizzazioni so-cie; Comitato di Gestione);

•partner (rete dei CSV; Università e scuole; enti locali; enti ecclesia-stici; altre organizzazioni del Terzo Settore; mass media);

•risorse umane (personale retribuito; collaboratori esterni, volontari) .

1.4.1 Stakeholder di missioneLe associazioni di volontariato presenti sul territorio della provincia di Bergamo e registrate nella Banca Dati di CSV al 31/12/2012 sono 1 .127, di cui 712 iscritte al registro provinciale del volontariato . La finalità primaria dell’Associazione è di sostenere e qualificare tali organizzazioni attraver-so la propria attività . CSV si pone inoltre lo scopo di promuovere il volontariato e la cultura so-lidale in tutta la comunità sociale (singole persone e organizzazioni) della provincia di Bergamo: pertanto sono destinatari delle attività di CSV an-che i singoli cittadini, la comunità sociale, il mondo dell’associazionismo e del Terzo Settore in generale .

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1.4.2 Finanziatori Le fondazioni di origine bancaria finanziano l’attività dei CSV attraver-so una quota dei propri proventi, come previsto dalla legge 266/91 . L’impegno di CSV è utilizzare le risorse ricevute in modo efficace ed efficiente, nonché di rendicontare in modo completo, trasparente e puntuale il loro utilizzo .In occasione di alcune attività particolari, come eventi promozionali e attività formative, concorrono al sostegno delle attività anche altri enti finanziatori . In particolare si sottolinea l’intervento di istituti di credito locali quali Credito Bergamasco e Cassa Rurale di Treviglio .Inoltre CSV ha erogato servizi di informazione, formazione e consu-lenza alle Associazioni di Promozione Sociale sulla base di una con-venzione (chiusa il 30/05/2012) con la Provincia di Bergamo, che ha in tal modo concorso a coprirne le spese . Dopo la chiusura della conven-zione, CSV ha continuato a erogare servizi alle Associazioni di Promo-zione Sociale, limitatamente al mantenimento dei requisiti per i registri provinciali, in base a una convenzione tra CSVnet Lombardia e Regio-ne Lombardia per il biennio 2012/2013 . Provincia e CSV collaborano a diverse iniziative promosse a favore del mondo del volontariato: at-tività di promozione del volontariato (Festa del Volontario/Bergamo Solidale, tavoli di confronto e progettazione, accompagnamento ai servizi extrascuola); avvisi di selezione per progetti delle associazioni (operatori di CSV e Provincia partecipano regolarmente alle rispettive commissioni valutatrici); attività di formazione; trattamento dei dati relativi alle associazioni iscritte al Registro del Volontariato .

1.4.3 Stakeholder che concorrono al governo di CSV Le organizzazioni socie di CSV al 31 dicembre 2012 sono 105 . CSV si assume l’impegno di favorire la partecipazione dei soci e mantiene la massima disponibilità all’ampliamento della base sociale .Il Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato della Lombardia ha il compito di individuare e rendere pubblici i criteri per l’istituzione dei CSV e per la ripartizione, tra i Centri della Lombardia, delle risorse finanziare scritturate nel Fondo regionale per il volonta-riato . Riceve periodicamente da CSV il programma delle iniziative e i rendiconti sull’attività svolta e ne verifica la rispondenza con le norme e i compiti assegnati ai CSV . Ha inoltre il potere di nominare un pro-prio componente nel Consiglio Direttivo e uno nel Collegio dei Sindaci Revisori di CSV .

1.4.4 Partner CSV è socio di CSVnet e di CSVnet Lombardia, rispettivamente co-ordinamento nazionale e regionale dei CSV . Partecipa regolarmente alle attività assembleari, di approfondimento e studio per il coordina-mento e la crescita dei singoli CSV; inoltre, attraverso specifiche con-venzioni, nel corso del biennio ha svolto una azione di accompagna-mento e supervisione alla tenuta amministrativa e contabile (CSVnet Lombardia, CSV Lecco, CSV Sondrio) e ha gestito la Commissione Regionale per la Progettazione Sociale . Il Presidente di CSV è, da set-tembre 2011, anche Presidente di CSVnet Lombardia . CSV si impegna a continuare lo sviluppo di un lavoro di rete con i singoli CSV locali che consenta lo scambio di esperienze, confronto, valorizzazione del-le buone prassi operative e crescita delle competenze .

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CSV ha in essere una Convenzione Quadro con l’Università degli Studi di Bergamo per l’erogazione di formazione di alta qualità, per la rea-lizzazione di studi e ricerche speciali, per l’avvio di tirocini, per l’utiliz-zo della Biblioteca del Volontario .

Le scuole, di ogni ordine e grado, sono riconosciuti come soggetti fondamentali per l’azione di promozione del volontariato e della cul-tura solidale presso la popolazione giovanile . In tale prospettiva, CSV è impegnato in intensi rapporti di collaborazione, concretizzatesi in numerosi progetti giovani negli istituti scolastici di ogni ordine e gra-do della provincia di Bergamo . Dal 2005 è attiva una Convenzione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e con la Caritas Diocesana Ber-gamasca per la gestione dello Sportello Scuola Volontariato . Inoltre sono attive collaborazioni con numerosi istituti primari e secondari della provincia .

CSV mantiene con numerosi Enti Locali proficue relazioni volte so-prattutto a favorire l’azione congiunta, nel rispetto della reciproca identità e autonomia, di istituzioni pubbliche e di OdV per affrontare i problemi del territorio . Nel biennio sono stati stipulati accordi e con-venzioni con diverse amministrazioni comunali .

Le organizzazioni di natura ecclesiale (Caritas, Curia, oratori e parroc-chie) costituiscono una realtà molto attiva sul territorio bergamasco . Per tale motivo CSV mantiene e sviluppa relazioni di collaborazione e di partnership utili alla diffusione dei valori della gratuità e della solidarietà .

CSV vuole mantenere un confronto con gli organismi che collegano le OdV e gli enti del terzo settore, quali ad esempio le Consulte locali del volontariato; il Forum del Terzo Settore; la Fondazione della Comuni-tà Bergamasca Onlus; l’Azienda Bergamasca Formazione; Consorzio Coesi e altre cooperative sociali . Nel marzo 2007 il Centro Servizi ha aperto un fondo patrimoniale presso la Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus, rafforzando così un rapporto sinergico che negli anni ha portato alla formulazione di bandi specifici a condizioni pri-vilegiate per le piccole OdV: nel 2011, attraverso tale bando, 10 OdV della provincia hanno potuto realizzare i propri progetti a favore del territorio bergamasco . Il fondo patrimoniale a fine 2012 è pari a € 45 .164 .

CSV collabora anche con gli operatori locali dell’informazione per dif-fondere la cultura della solidarietà e per promuovere le attività delle organizzazioni e le proprie iniziative .

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1.4.5 Risorse umaneAll’interno dell’Associazione operano:

•volontari: ovvero i membri degli organi statutari;

•personale retribuito: risorsa indispensabile per perseguire la pro-pria missione di CSV, che si impegna a garantire una retribuzione congrua, un ambiente e una modalità di lavoro stimolanti e gratifi-canti, un’attenzione specifica alla crescita professionale delle per-sone;

•collaboratori esterni: alcuni servizi realizzati da CSV si avvalgono della collaborazione di professionisti esterni; la politica di CSV è di selezionare collaboratori che abbiano già una precedente espe-rienza nel mondo del volontariato e di favorire lo sviluppo di com-petenze specialistiche che costituiscano una risorsa per tutto il vo-lontariato locale .

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Le risorseeconomichee finanziarie

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www.csvbg.org2 Le risorse economiche

e finanziarieIl sistema contabile adottato dall’Associazione per la rappresentazio-ne delle risultanze di fine esercizio segue in linea generale il principio della competenza economica .Il Bilancio di esercizio si compone di Stato Patrimoniale, Conto econo-mico, Nota integrativa e Rendiconto gestionale ed è stato redatto co-erentemente con il modello previsto nelle “Linee guida e schemi per la redazione del bilancio di esercizio degli enti non profit” dell’Agenzia per le Onlus, come recepito nel “Modello unificato di rendicontazione dei CSV” approvato da CSVnet e dalla Consulta Nazionale dei Co .Ge .

2.1 Analisi proventi e oneri

Il risultato gestionale (dato dalla differenza tra proventi ed oneri com-plessivi) dell’esercizio 2012 è stato negativo per € 1 .879; anche il risul-tato dell’esercizio 2011 è stato negativo per € 341 . Il biennio pertanto si chiude con un disavanzo complessivo pari a € 2 .220, che è stato coperto attraverso il Fondo di Riserva vincolato alle azioni di Centro di Servizio per il Volontariato .

I proventi del 2012 ammontano complessivamente a € 704 .328, con una riduzione del 6,1% rispetto al 2011 (ma con un aumento del 7,8% sul 2010) .La quota di risorse provenienti dal Fondo Speciale per il Volontariato per l’attività di gestione del Centro di Servizio per il Volontariato ri-sulta nel biennio ancora molto rilevante, anche se si riscontra nel 2012 un considerevole aumento di proventi derivanti da altre attività, con particolare riferimento ai contributi derivanti dalla gestione di servi-zi per conto del sistema regionale dei CSV (Commissione Regionale Progettazione e supporto amministrativo a CSVnet Lombardia, Sole-vol Lecco, Lavops Sondrio) .

Proventi per provenienza

2010 2011 2012

Importo % Importo % Importo %

Fondo Speciale Volontariato 615 .346 94,2 715 .058 95,3 622 .000 88,3

Contributi su progetti - - 3 .240 0,4 34 .069 4,8

Convenzioni e contributi da Enti Pubblici

10 .000 1,5 24 .500 3,3 40 .733 5,8

Proventi diversi 26 .381 4,0 2 .640 0,4 1 .299 0,2

Proventi finanziari 1 .836 0,3 4 .506 0,6 6 .227 0,9

Totale 653 .563 100 749 .944 100 704 .328 100

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1 Nel corso del bien-nio non sono stati in cor-so contenziosi relativi a contratti con la Pubblica Amministrazione .

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Dettaglio contributi su progetti

2011 2012

Ente Oggetto Importo Oggetto Importo

CSVnet Lombardia vari 3 .240 vari 29 .569

Coordinamento Bergamasco Integrazione

- -Progetto“Liberi

Legami”4 .500

Totale 3 .240 34 .069

Dettaglio convenzioni e contributi da Enti Pubblici1

2011 2012

Ente Oggetto Importo Oggetto Importo

Regione Lombardia

progetto Ammini-stratore di sostegno

3 .200 - -

Provincia di Bergamo

Convenzione per servizi di consulenza e formazione all’Associa-zionismo

10 .000

Convenzione per servizi di consulenza e formazione all’Associa-zionismo

10 .000

Comune di Bergamo - -

Patrocinio manifesta-zione per la Giornata Internaziona-le del Volon-tariato

1 .600

Comuni di Credaro e di Albino

Accordo per realizzazione progetto “Bando Anci Politiche Giovanili 2009” Veci e Bocia

11 .300

Accordo per realizzazione progetto “Bando Anci Politiche Giovanili 2009” Veci e Bocia

22 .150

Azienda consortile Valle Imagna

Convenzione per attività di promozione del volontariato giovanile

6 .000

Comune di Bolgare

Patrocinio per la Festa del Volontariato di Bolgare

983

Totale 24 .500 40 .733

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12

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Gli oneri del 2012 ammontano complessivamente a € 706 .207 (-5,9% rispetto al 2011) .

Dalla tabella si evince come, dal 2010, sia in atto una politica di ridu-zione degli oneri di supporto generale (che rappresentano i costi di funzionamento dell’Associazione e si riferiscono alle spese di mante-nimento della struttura e del personale amministrativo non imputabile alle singole aree); in costante trend di crescita invece gli oneri del-le attività di progettazione sociale e di animazione territoriale, come conseguenza delle scelte strategiche di potenziamento del ruolo del Centro nelle attività di sviluppo organizzativo e territoriale delle orga-nizzazioni di volontariato e delle reti associative .Utilizzando una classificazione per natura, nella seguente tabella sono indicati alcuni oneri, con la relativa percentuale sul totale:

Oneri per destinazione

2010 2011 2012

Importo % Importo % Importo %

Consulenza ed assistenza 82 .531 12,1 62 .358 8,3 37 .475 5,3

Formazione 71 .424 10,5 65 .680 8,8 63 .545 9,0

Informazione e comunicazione 28 .200 4,1 43 .050 5,7 22 .732 3,2

Ricerca e documentazione 14 .683 2,2 23 .572 3,1 38 .318 5,4

Supporto logistico 4 .387 0,6 - - - -

Progettazione sociale e animazione territoriale

121 .650 17,8 95 .861 12,8 193 .181 27,4

Promozione del volontariato

84 .938 12,5 159 .408 21,2 137 .577 19,4

Oneri sportelli operativi

- - 2 .254 0,3 4 .699 0,7

Altre attività tipiche

- - 74 .804 10,0 33 .074 4,7

Oneri finanziari e patrimoniali

- - 1 .328 0,2 732 0,2

Oneri straordinari 895 0,1 634 0,1 - -

Oneri di supporto generale

273 .443 40,1 221 .337 29,5 174 .872 24,7

Totale 682 .151 100 750 .285 100 706 .206 100

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12www.csvbg.org

Si rileva che la percentuale del costo del personale dipendente resta per entrambi gli anni al di sotto del 45% dei proventi, soglia identifica-ta come limite all’interno della politica di contenimento dei costi fissi adottata dal Consiglio Direttivo .

2.2 Informazioni di carattere patrimoniale

Al 31 .12 .2012 l’Associazione Centro Servizi Bottega del Volontariato della provincia di Bergamo dispone di un patrimonio pari a € 73 .787, di cui:

•€ 30 .563 di patrimonio libero;

•€ 43 .224 vincolati in un Fondo formato dalla quota di immobiliz-zazioni materiali e immateriali acquisite nel 2012 non ancora am-mortizzate .

Inoltre, in base a quanto previsto dall’accordo fra CSVnet e Consulta Co .Ge . del 24 marzo 2011 che ha previsto l’introduzione del “Model-lo unificato di rendicontazione delle attività dei CSV e dei Co .Ge .”, la quota parte di patrimonio vincolato all’esercizio delle attività CSV formatosi negli anni attraverso residui di gestione è stata girata in un Fondo per rischi e oneri, pari a € 156 .820 .

2.3 Il Fondo Speciale per il Volontariato e l’Accordo del 23/06/2010

Le risorse che i CSV utilizzano a sostegno del volontariato derivano in forma prioritaria dal Fondo Speciale per il Volontariato istituito dalla legge 266/91, che nell’articolo 15 individua la fonte per il sostentamen-

Oneri per natura

2011 2012

Ente Importo % Importo %

Personale dipendente 291 .028 38,8 297 .170 42,1

Collaboratori a progetto 87 .134 11,6 98 .190 13,9

Collaboratori occasionali e consulenze professionali

170 .475 22,7 104 .019 14,7

Acquisto beni e servizi 102 .674 13,7 109 .672 15,5

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12

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to dei Centri di Servizio al Volontariato in una quota dei proventi delle fondazioni di origine bancaria . In Lombardia gli enti che finanziano i Centri sono la Fondazione Cariplo e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia .Tali risorse hanno visto un costante incremento negli anni fino ad arrivare nel 2009, quando la grave crisi ha determinato una forte diminuzione dei proventi delle fondazioni di origine bancaria e, di conseguenza, delle risorse finanziarie a disposizione dei CSV per la realizzazione delle attività a favore del volontariato . In questo quadro il 23 giugno 2010 ACRI (Associazione delle Fonda-zioni delle Casse di Risparmio), Forum Terzo settore, Consulta nazio-nale del Volontariato presso il Forum Terzo Settore, ConVol (Confe-renza permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato), Consulta Nazionale dei Comitati di Gestione e CSVnet hanno sottoscritto un Accordo in base al quale si predeterminano – per il quinquennio 2011-2016 – le risorse disponibili, quantificandole – a livello nazionale – in 60 milioni di euro, di cui una quota - decre-scente da 49 a 46 milioni - utilizzabile dai CSV d’intesa con i rispettivi Comitati di Gestione ed il resto per la progettazione sociale, d’intesa anche con le Fondazioni . L’Accordo prevede che ulteriori 24,4 milioni di euro all’anno vengano messi a disposizione della Fondazione del Sud, che dovrà utilizzarne almeno 5 per le OdV del Mezzogiorno . L’Accordo cambia anche il meccanismo con cui le Fondazioni ripar-tiscono le risorse da destinare al Fondo speciale per il Volontariato, individuando criteri concertati tra le parti firmatarie, allo scopo di ri-durre le differenze nelle risorse disponibili tra i diversi Fondi regionali .

Nel dicembre 2011, sempre in attuazione dell’accordo del 26 giugno 2010, CSVnet Lombardia, Co .Ge . Lombardia e Fondazione Cariplo hanno pubblicato il Bando Volontariato 2012, rendendo disponibili per progetti di reti di organizzazioni di volontariato € 2 .500 .000 su base regionale e assegnando € 233 .832 nella provincia di Bergamo .

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Il Perseguimento della mission

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12

www.csvbg.org3 Il Perseguimento della Mission

Per rappresentare le attività realizzate ed i risultati ottenuti nel bien-nio 2011/2012, si fornisce in primo luogo una sintetica presentazione della tipologia e della quantità di servizi forniti e dei relativi utenti, oltre che delle modalità per accedervi . Successivamente si effettua un approfondimento basato su una diffe-renziazione delle modalità di intervento (“mestieri”) attuate dal CSV verso il volontariato e la comunità territoriale di riferimento . Tali mo-dalità, che sono svolte attraverso l’utilizzo dei servizi prima presentati, sono le seguenti:

•erogazione di servizi “a domanda rispondo”;

•supporto e accompagnamento a singole organizzazioni;

•supporto e accompagnamento alle reti di organizzazioni;

•promozione culturale verso la comunità;

•promozione dello sviluppo territoriale .

Questa articolazione è sembrata più corrispondente alla progressiva evoluzione che l’Associazione ha avuto nel tempo e che l’ha portata a elaborare una strategia e una operatività più complessa rispetto a quella iniziale di mero erogatore di servizi gratuiti su richiesta dei soggetti aventi diritto .

3.1 Quadro generale su servizi e utenti

3.1.1 Come vengono erogati i serviziL’Associazione, ente gestore del Centro di Servizio al Volontariato di Bergamo, rivolge i propri servizi in modo prioritario alle OdV; inoltre, in vista del raggiungimento delle proprie finalità statutarie, eroga atti-vità finalizzate alla promozione del volontariato anche a singoli citta-dini, associazioni e altre organizzazioni sociali, comunità e enti locali .Tutti i servizi erogati da CSV sono gratuiti . CSV persegue la propria missione erogando, anche in forma integra-ta, le seguenti tipologie di servizi:

•informazioni di base e fornitura di documentazione;

•consulenze;

•seminari e percorsi di formazione;

•iniziative promozionali;

•colloqui di orientamento;

•attività della Biblioteca del Volontario .

L’accesso ai servizi di CSV può avvenire attraverso i seguenti canali:

•sede provinciale a Bergamo, con i seguenti orari di apertura al pub-blico: lunedì, martedì e giovedì dalle 9 .00 alle 12 .00 e dalle 15 .00 alle 18 .00 e venerdì dalle 9 .00 alle 12 .00;

•sito internet: www .csvbg .org;

•telefono, skype e posta elettronica .

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12www.csvbg.org

CSV dispone anche di 4 sportelli decentrati, che nel corso degli anni hanno modificato la loro funzione in coerenza con l’evoluzione più generale delle modalità operative del Centro, divenendo in modo pri-oritario punti di appoggio per gli operatori di territorio:

•Albino: 4 ore di apertura settimanale (mercoledì mattina);

•Trescore: apertura su appuntamento;

•Treviglio: 40 ore di apertura settimanali (in collaborazione con il Consorzio Cum Sortis);

•Villongo: 4 ore di apertura settimanale (martedì pomeriggio) .

Molte attività dell’ associazione vengono progettate e realizzate diret-tamente nei contesti territoriali nei quali operano le associazioni e gli enti partner di CSV .

3.1.2 Come vengono promossi i servizi

Sito internet e social networkIl sito è suddiviso in 8 sezioni, una di presentazione dell’ associazione e una per ogni area in cui si struttura CSV nella sua azione: promozione, formazione, consulenza, comunicazione, progettazione, orientamen-to, eurodesk . Ogni sezione è suddivisa a sua volta in più sottosezioni, ciascuna dedicata ad una specifica area di intervento .La homepage è dedicata alle notizie più rilevanti pubblicate nelle va-rie sezioni, o alle notizie che non appartengono a nessuna sezione specifica . Un riquadro specifico è quello “In evidenza”, dove viene in-serita la notizia che in un determinato periodo di tempo risulta essere la più interessante e urgente per le organizzazioni di volontariato .

Accessibilità dei servizi

Tipologia servizi Sedi Sportelli Sito Email Tel/

Skype Territorio

Informazioni e documen-tazione

Consulenze

Formazione

Iniziative di promozione

Colloqui di orientamento

Servizi biblioteca

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12

www.csvbg.org

Dati di utilizzo del sito1

2011 2012

Visitatori diversi 5 .655 9 .668

Accessi 8 .892 15 .304

Visualizzazione di pagina 27 .728 44 .553

Percentuale nuove visite 62,2% 61,6%

Dati su Buone Notizie dal Volontariato

2011 2012

Totale uscite 2 2

Tiratura totale 12 .000 12 .000

Dati su Newsletter

2011 2012

N . uscite 27 231 Fonte dati: Google Analytics

Inoltre è attivo un profilo di CSV su diversi social network: facebook, twitter, uidu .

Buone Notizie dal Volontariato e altre pubblicazioniIl periodico Buone Notizie dal Volontariato, la cui pubblicazione è sta-ta ridotta nel corso del biennio come effetto dei tagli provocati dalla crisi, rimane un importante strumento di diffusione della cultura del volontariato; viene pubblicato due volte all’anno, in occasione della Festa del Volontario e della Giornata Internazionale del Volontariato (che ogni anno ricorre il 5 dicembre), e viene distribuito in circa 3 .600 copie con spedizione postale e in circa 2 .400 copie con altri mezzi di diffusione (circuito bibliotecario, corsi, convegni, etc .) . Il giornale ha come obiettivo diffondere la cultura del volontariato, con l’ambizione di essere una porta sul mondo dell’associazionismo bergamasco e non solo .

Ogni anno viene pubblicato il Libretto Corsi, contenente l’offerta for-mativa di CSV .Nel 2011 infine sono stati pubblicati l’ultima edizione della Carta Servi-zi di CSV e il Bilancio Sociale relativo al biennio 2009/2010 .

NewsletterOgni cittadino può reperire informazioni puntuali e aggiornate sulle novità dal mondo del volontariato iscrivendosi alla newsletter di CSV in formato digitale, alla quale è possibile iscriversi gratuitamente e che a fine 2012 conta 1 .353 indirizzi .

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Il Bando Volontario

Bilancio Sociale2009/2010

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12www.csvbg.org

3.1.3 I servizi realizzati nel biennioLa tabella riporta il totale dei servizi erogati, suddivisi per tipologia di servizio, così come vengono mappati dalla banca dati di CSV (CSV System) .

Servizi realizzati per tipologia

2011 2012

Fornitura di informazioni di base 588 404

Consulenza 1 .093 1 .259

Formazione (n . corsi e seminari) 83 34

Promozione (n . iniziative) 98 76

Orientamento (n . colloqui) 109 124

Prestiti biblioteca 1 .321 1 .286

I dati del biennio sembrano essere sostanzialmente in linea con la mole delle attività evidenziati nel bilancio sociale del biennio precedente

In particolare sembra interessante rilevare che:

•sono significativamente aumentate le consulenze nel 2012, soprat-tutto come conseguenza della pubblicazione nell’anno di alcuni bandi di finanziamento che hanno suscitato molte richieste di in-formazioni e accompagnamenti (bando Legge 1/2008; bando volontariato)

•il numero di interventi formativi risulta fortemente diminuito nel 2012: il dato non riguarda i corsi direttamente proposti da CSV, il cui numero è costante, ma si spiega con la conclusione di alcu-ni interventi formativi coprogettati con alcuni partner territoriali, che nel 2011 avevano prodotto numerosi percorsi (in particolare i seminari di promozione della nuova scheda per il mantenimen-to dell’iscrizione ai registri provinciale/regionali; la formazione dei volontari nell’ambito del progetto Amministratore di Sostegno e di quelli dei progetti Extrascuola);

•in costante trend di crescita sono i colloqui di orientamento al vo-lontariato .

3.1.4 Monitoraggio e valutazione dei serviziL’Associazione si è dotata negli anni di alcuni strumenti di monitorag-gio e valutazione dei servizi resi con l’obiettivo di: verificare la qualità degli interventi e la loro congruenza con le istanze delle associazioni di volontariato; rendicontare ai propri stakeholder l’attività svolta; do-tarsi di indicatori significativi per la riprogettazione delle azioni . Ad ogni modo restano ancora da affrontare compiutamente alcune questioni ineludibili, quali l’efficacia delle prestazioni, la pertinenza e la sostenibilità rispetto alle specifiche condizioni di un contesto, in

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12

www.csvbg.org

merito alle quali gli attuali strumenti di monitoraggio e valutazione sembrano non adeguati .

Sperimentazione IRSNella primavera del 2010 CSV ha aderito alla sperimentazione delle “Linee guida per la valutazione” edite da CSVnet con la collabora-zione dell’IRS Istituto di Ricerca Sociale, rendendosi disponibile ad adottare alcuni strumenti di valutazione e un “modello valutativo” in grado di accompagnare la struttura verso una maggiore e più chiara consapevolezza del proprio operato e verso un miglioramento delle proprie attività . Tale modello di analisi, articolato in tre macro aree (contesto di riferimento, azioni di sostegno e qualificazione del volon-tariato, azioni di sostegno alla promozione del volontariato), ha preso in esame i dati monitorati nell’anno 2009 ed è stato pubblicato nella primavera del 2011 . Da tale sperimentazione è stato attivato un grup-po di lavoro per una richiesta di revisione delle “Linee guida” che si è interrotta con il termine della collaborazione tra CSVnet e IRS a fine 2011 .

Sic et simpliciterIl software contabile “SIC et simpliciter” è stato adottato dal 2010 da tutti i CSV lombardi e rappresenta un progetto pilota a livello nazio-nale, finanziato dal Comitato di Gestione lombardo: esso consente di elaborare bilanci e rendicontazioni molteplici e maggiormente ade-renti alle necessità del sistema dei CSV (rispondendo alle istanze dei Co .Ge e delle “Linee guida per la rendicontazione” di CSVnet), ma an-che alle esigenze di rendicontazione specifiche dell’Associazione, in particolare rispetto a finalità, obiettivi e strategie dei progetti annuali e biennali . Ad oggi è in corso una condivisione definitiva tra Consulta Co .ge . e CSVnet, con l’obiettivo che il software possa essere adottato da tutto il sistema nazionale dei CSV .

Csv SystemAttivato nel 2008 in accordo con Coordinamento lombardo dei Cen-tri di Servizio, CSV System è un sistema di raccolta dati per valoriz-zare e strutturare il patrimonio informativo gestito dai singoli CSV; in particolare nella banca dati di Bergamo sono presenti oltre 3 .000 organizzazioni, di cui circa 1 .200 associazioni di volontariato, 350 as-sociazioni di promozione sociale e 1 .400 associazioni generiche, fon-dazioni e gruppi informali .A partire dal 2012 il sistema è stato sviluppato con l’aggiunta dei nuovi moduli “reti” e “tutoring” .

3.1.5 Gli utenti dei serviziL’Associazione eroga le proprie prestazioni in via prioritaria alle orga-nizzazioni di volontariato iscritte o non iscritte ai Registri di cui alla Legge 266/91, in conformità al mandato di ente gestore del Centro di Servizio al volontariato per la provincia di Bergamo; inoltre, per il perseguimento delle proprie finalità statutarie, e in particolare in relazione alla promozione della cultura della solidarietà e della parte-cipazione, offre i propri servizi a tutti quei soggetti che, coinvolgendo operatori volontari, hanno i medesimi obiettivi .

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12www.csvbg.org

Utenti per tipologia che hanno usufruito nell’anno di almeno un servizio (tra consulenza, formazione, orientamento, promozione)

Tipologia di utenti 2011 2012

Organizzazione di Volontariato iscritta al Registro (L .R . 22/93) 318 248

Organizzazione di Volontariato non iscritta al Registro (L .R . 22/93)

84 89

Associazioni di promozione sociale (L .383/2000 - L .R .28/96)

130 142

Associazione generica 181 152

Associazione senza scopo di lucro (L .R .28/96)

90 83

Gruppo informale 48 44

Cittadini 109 124

Scuole 13 3

Enti locali 4 4

Enti ecclesiastici 6 3

Cooperative 14 10

Associazioni di categoria 6 6

Fondazioni 3 3

Organizzazioni Non Governative 2 3

Pro Loco 2 3

Altro 4 3

Totale 1 .014 920

In particolare si fornisce il dato delle Organizzazioni di Volontariato che hanno avuto accesso ad almeno un servizio di CSV rispetto al potenziale bacino di utenza del CSV di Bergamo (totale OdV iscritte al Registro provinciale); per le associazioni dotate di un livello provin-ciale (Avis, Aido, Auser, Cif, San Vincenzo) il dato è considerato solo in relazione alla sede provinciale .

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Dati e utenti servizi

0

50

100

150

200

250

300

350

400

339 346233 207

2011 2012

Orgnizzazione di Volontariatoiscritta al Registro (L-R- 22/93)senza sezioni locali

Di cui hanno usu-fruito dei servizidi CSV

43

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12

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Dalla lettura di tali dati risulta che, rispetto al target specifico delle or-ganizzazioni di volontariato iscritte al Registro, CSV si è interfacciato con il 68,7% delle associazioni iscritte nel 2011 e con il 59,8% nel 2012 per l’erogazione di almeno un servizio .

In allegato:Tabelle di dettaglio sulla provenienza territoriale e sui settori pre-valenti di intervento degli utenti .

ODV che hanno usufruito dei servizi di CSV

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12www.csvbg.org

3.2 Erogazione di servizi “a domanda rispondo”

Si tratta dei servizi “storici” e consolidati di CSV, messi in atto per rispondere alle domande e alle necessità che vengono presentate in maniera già definita non solo dalle associazioni, ma anche dai cittadi-ni, dagli enti pubblici e da altri soggetti . I volontari e i cittadini che si rivolgono a CSV vengono accolti dalla segreteria che, dopo una prima analisi della domanda, si occupa di indirizzare la persona al consulente incaricato di rispondere al tipo di problema presentato . In tal senso CSV svolge una funzione eminentemente erogativa, di “problem solving”, i cui tratti essenziali sono la capacità di analizzare la domanda posta, la congruenza e la competenza della risposta for-nita, la tempistica e la fruibilità del servizio . E’ la funzione più visibile di CSV, quella grazie alla quale viene intercettato il più alto numero di associazioni .

3.2.1 Servizi per rispondere ad esigenze tecnico logistiche CSV mette a disposizione delle organizzazioni di volontariato beni e attrezzature per lo svolgimento delle proprie attività . Il servizio con-siste in:

•prestito di attrezzature;

•utilizzo della sala riunioni e della sala corsi attrezzata con ingresso indipendente a Bergamo e della sala corsi a Treviglio;

•stampa e fotocopie (utilizzo in sede e solo per un massimo di 100 fotocopie b/n e 20 a colori) .

Il Consiglio Direttivo di CSV ha stabilito un regolamento per discipli-nare la concessione in uso gratuito delle sale e delle attrezzature di cui CSV dispone . Possono accedere a questo servizio le organizzazio-ni di volontariato iscritte al Registro e i soci di CSV, impegnandosi al ritiro delle attrezzature o delle chiavi delle sale e alla restituzione delle stesse nelle medesime condizioni in cui le hanno ricevute .

Strumenti e beni a disposizione

6 pc portatili 2 videoproiettori

1 telo per proiettare 1 lavagna luminosa

1 fotocopiatrice 7 gazebo mt . 3x3

1 gazebo mt . 4x4 1 aula corsi Bergamo

1 sala riunioni Bergamo 1 aula corsi Treviglio

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3.2.2 Servizi per rispondere ad esigenze in ambito giuridico, amministrativo, fiscale

Messa a disposizione di documentazione e aggiorna-mentiCSV offre un costante servizio di aggiornamento sulle novità di inte-resse per il volontariato e il non profit in generale in ambito normativo, giuridico, fiscale, formativo, ecc ., attraverso una serie di strumenti: sito internet, newsletter, campagne informative specifiche .

ConsulenzaCSV offre un supporto professionale su quesiti specifici negli ambiti amministrativo, gestionale, fiscale/contabile, legale, notarile, assicu-rativo, giuslavoristico, privacy, sicurezza sul lavoro . Il servizio viene gestito sia tramite prestazioni di professionisti esperti esterni al Cen-tro sia tramite propri dipendenti . CSV è in grado di rispondere ed evadere le domande pervenute in circa 10 giorni, utilizzando i canali della consulenza diretta, telefonica, via posta elettronica, via skype .Nel corso del biennio sono emerse alcune questioni rilevanti: il mol-tiplicarsi delle domande di start up di associazioni; la prevalenza di richieste da parte del mondo dell’associazionismo rispetto al volon-tariato; la perdurante fatica delle associazioni di sostenere adempi-menti burocratici (in particolare con l’introduzione del Modello EAS e l’informatizzazione delle schede per il mantenimento dell’iscrizione ai Registri provinciali) .

Dati di utilizzo

2011 2012

n . prestiti attrezzature 8 20

n . prestiti sale 27 19

n . associazioni che hanno avuto accesso al servizio

8 15

Consulenze

2011 2012

Fiscale: tenuta contabilità, attività commerciali, sponsorizzazioni, dichiarazioni 130 124

Giuridica, legale, notarile: nascita associazione, statuto, richiesta personalità giuridica, … .

324 310

Amministrativa, gestionale: registrazione atti privati, iscrizione ai Registri Provinciali e Regionali, convenzioni

355 338

Giuslavoristica: regolazioni rapporti di lavoro, assistenza contrattuale, assistenza sindacale

9 11

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2011/12www.csvbg.org

Consulenze

2011 2012

Assicurativa 6 6

Organizzativa 15 1

Promozione 38 73

Informatica 19 5

Altro 2 14

Totale 898 882

Corsi di formazione e seminariSempre in riferimento alle tematiche sopra identificate per la consu-lenza, CSV progetta e realizza percorsi formativi per volontari di circa 12 ore ciascuno, suddivisi generalmente in 3/4 incontri e volti a dotare i partecipanti di competenze di base per affrontare le diverse questio-ni in parziale autonomia . Il servizio viene gestito sia tramite professio-nisti esperti sia tramite propri dipendenti e collaboratori qualificati . Il dato quantitativo nel biennio evidenzia un forte calo dei percorsi organizzati da CSV, e conseguentemente del numero di iscritti: ciò in ragione del fatto che in misura sempre maggiore CSV ha scelto di realizzare percorsi formativi in coprogettazione con le associazioni e con altri soggetti territoriali, riducendo pertanto il numero di interven-ti a titolarità esclusiva del Centro (e come tali ascrivibili come servizi “a domanda rispondo”) .

Corsi e seminari proposti da CSV

N . iniziative N . iscritti

2011 2012 2011 2012

Gestionale amministrativa 14 11 406 133

Gestionale organizzativa relazionale 4 5 62 123

Gestionale organizzativa tecnica

14 6 236 96

Promozione del volontariato

8 1 121 12

Tecnica specifica 3 0 95 0

Totale 43 23 920 364

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3.2.3 Servizi per rispondere ad esigenze in ambito progettuale e fund raisingCSV offre un supporto professionale su quesiti specifici in materia di fund raising, azioni di finanziamento e partecipazione a bandi di concorso . Si tratta sostanzialmente di azioni di tipo consulenziale (so-prattutto per domande specifiche sulla progettazione) e di diffusione di informazioni (come nel caso delle campagne per il 5x1000) .Il dato è più rilevante nel 2012 in quanto nel periodio di riferimento erano aperti sia il Bando Regionale Legge 1/2008 sia il Bando Volon-tariato .

3.2.4 Ricerca e orientamento al volontariato

Corsi di formazioneCSV progetta e realizza percorsi di orientamento al volontariato “Sco-priti Volontario!” per tutti coloro che sono interessati a svolgere atti-vità di volontariato, rispondendo in questo modo anche all’esigenza delle organizzazioni di trovare sempre nuove risorse umane in termini di aiuti, creatività ed energia . I percorsi studiati per gli aspiranti vo-lontari mirano a indagare motivazioni, aspettative e competenze per-sonali e a offrire la possibilità di sperimentarsi in un periodo di stage all’interno di un’associazione di volontariato .I corsi sono strutturati in due parti: la prima è composta da incontri di riflessione/formazione e di contatto con realtà associative locali, la seconda consiste in un tirocinio di circa 40 ore da svolgersi all’interno di un’organizzazione di volontariato .

Corsi di Formazione

N . corsi realizzati N . iscritti N . associazioni coinvolte

2011 2012 2011 2012 2011 2012

1 2 12 30 11 22

Consulenze

2011 2012

Progettuale: finanziamenti e fund raising, bandi di concorso (nazionali, regionali, locali, pubblici e privati)

125 261

In particolare per celebrare il 2012, “Anno europeo per l’invecchia-mento attivo”, CSV ha riproposto il corso di formazione Scopriti Vo-lontario Over 50 . Il corso era rivolto ai cittadini sopra i 50 anni per aiu-tarli ad avvicinarsi consapevolmente al mondo del volontariato e della solidarietà, attraverso spazi di riflessione su tematiche care al mondo del volontariato (ascolto, relazione d’aiuto, collaborazione ecc . . .) ed una esperienza concreta all’interno di organizzazioni di volontariato del territorio .

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Bacheca A .A .A . Cercasi VolontariCSV supporta la ricerca di nuovi volontari anche attraverso la bache-ca “A .A .A . Cercasi Volontari” presente sul sito internet di CSV . Grazie a tale strumento le associazioni possono pubblicare, sempre tramite il filtro di CSV, le loro inserzioni (tipologia di richiesta, tempi, luogo, utenti) . Questo strumento serve poi per rimandare alle associazioni eventuali segnalazioni da parte degli aspiranti volontari . Questa ba-checa si “specializza” nel periodo invernale ed estivo con due bache-che specifiche “Bacheca Natalizia” e “Aperto per ferie” per le richieste relative a quei particolari periodi dell’anno .

Orientamenti

2011 2012

Colloqui personali 50 57

Informazione e consegna documentazione 15 26

Totale 65 83

CSV non effettua in modo strutturato azioni di monitoraggio succes-sive all’inserimento degli aspiranti volontari in associazione .

Colloqui per aspiranti volontariSi tratta di incontri tra un’operatrice dedicata di CSV e una persona che vuole avvicinarsi al mondo del volontariato, secondo differenti modalità . I colloqui personali sono incontri di circa un’ora in cui si analizza approfonditamente la richiesta dell’aspirante volontario e si ricercano e presentano le diverse possibilità di ingaggio nel mondo associativo . Nel caso in cui si tratti invece di brevi scambi, spesso anche via mail o telefono, si forniscono esclusivamente riferimenti ne-cessari a contattare le organizzazioni scelte .Oltre al dato in costante trend di crescita, va sottolineato il fatto che accedono al servizio sempre più utenti portatori di fragilità (econo-mica, lavorativa, psichica): per sostenere al meglio tali evenienze, l’o-peratrice ha seguito uno specifico corso di aggiornamento realizza-to da CSVnet Lombardia . Inoltre è al vaglio del Consiglio Direttivo la possibilità di avviare azioni di orientamento al volontariato per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità presso le associazioni di vo-lontariato .CSV non effettua in modo strutturato azioni di monitoraggio succes-sive all’inserimento degli aspiranti volontari in associazione; tuttavia nel luglio 2012 è stata realizzata una ricerca a campione su 24 utenti (anni 2010/2011), da cui emerso che:

•il 100% degli intervistati si è detto soddisfatto del servizio;

•il 54% degli intervistati ha contattato l’associazione individuata;

•il 67% di questi ultimi ha proseguito l’attività di volontariato .

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Sportello EurodeskNel 2011, Anno Europeo del Volontariato, CSV ha rafforzato il suo im-pegno sui temi europei diventando Punto Locale per Bergamo e pro-vincia della rete Eurodesk . Il servizio viene gestito sulla base di una convenzione con la Cooperativa Sociale Spazio Giovani Onlus . Il Punto Locale Eurodesk è in grado di offrire ai giovani, ai volontari e alle associazioni tutte le informazioni per muoversi e crescere se-guendo gli obiettivi di sviluppo delle strategie europee, che fanno più volte riferimento al volontariato come a uno dei principali strumenti per la realizzazione di sé . Eurodesk è la rete europea ufficiale di infor-mazione e orientamento sul programma Gioventù in Azione, ossia sul piano di finanziamenti europei dedicati all’educazione non formale, al volontariato e all’incontro culturale .Oltre alle azioni di sportello (consulenze e colloquio previo appun-tamento presso la sede provinciale di CSV), gli operatori del Punto Locale hanno presenziato ad alcuni eventi organizzati da CSV sul ter-ritorio provinciale .

3.2.5 Servizi per rispondere ad esigenze di comunicazione

Sito internetDal dicembre 2010 il Centro Servizi del Volontariato e la redazione di BergamoAvvenimenti hanno avviato una collaborazione finalizzata a dare visibilità agli eventi legati al mondo del volontariato, offrendo alle Organizzazioni di Volontariato un nuovo spazio per diffondere le proprie iniziative . BergamoAvvenimenti ha infatti creato sul proprio sito un’apposita categoria dedicata al mondo del volontariato: le as-sociazioni possono inserire i propri avvenimenti direttamente sul sito di Bergamo Avvenimenti, previa creazione di un account . Nella fase di inserzione di un avvenimento ogni ente può attivare la voce “volon-tariato”, e in tal modo l’evento viene automaticamente catalogato e pubblicato sul sito di CSV nell’apposita agenda dedicata a eventi del

Attività sportello Eurodesk

2011 2012

Colloqui 11 13

Consulenze 3 1

Interventi promozionali (scuole, eventi) 7 5

Inserzioni sulla Bacheca

2011-2012

Bacheca generale 35

Bacheche specifiche (natalizia e estiva) 23

Totale 58

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mondo del volontariato . Inoltre gli eventi e le notizie provenienti dalle associazioni e ritenuti di particolare rilevanza vengono pubblicati nelle news dell’home page di CSV .

Trasmissione televisiva “Pianeta V”L’Associazione ha avviato nel 2011 una collaborazione con l’emitten-te televisiva VideoBergamo per la realizzazione di una trasmissione dedicata interamente alle esperienze di volontariato presenti sul ter-ritorio di Bergamo e provincia . Si tratta di un format settimanale di quindici minuti, in onda la domenica sera e in replica per due volte nel corso della settimana; ogni settimana viene presentata una realtà associativa o un’esperienza di volontariato differente .Nello specifico, il Centro Servizi Bottega del Volontariato si occupa di: contattare e reperire le associazioni per la trasmissione; realizzare un incontro preliminare con le associazioni; preparare la stesura re-dazionale delle puntate; raccogliere e rielaborare il materiale video e fotografico messo a disposizione dalle associazioni; assistere le asso-ciazioni in fase di registrazione .Ogni anno partecipano alla trasmissione circa 50 associazioni, con la realizzazione di altrettante puntate .

Corsi di formazioneNel biennio sono stati progettati e proposti 3 percorsi formativi su questo tema (rispettivamente 2 nel 2011 e 1 nel 2012); le tematiche si differenziano tra loro passando da corsi molto tecnici, ad esempio la realizzazione di video digitali per promuovere l’associazione, alla creazione e gestione di siti internet, alla capacità personale di ogni singolo volontario di parlare in pubblico, ecc . Dei 3 percorsi proposti ne è stato realizzato solo uno nel 2011 in quan-to negli altri casi non è stato raggiunto il numero minimo di iscritti .

Ufficio stampa e consulenzeIl servizio consente alle associazioni di usufruire dell’Ufficio Stampa di CSV per essere condotte e accompagnate nella diffusione di notizie inerenti le proprie attività e la promozione dei propri eventi; attraver-so il servizio di consulenza è anche possibile entrare in contatto con i media locali e organizzare conferenze stampa . Nel biennio 2011-2012 sono state realizzate 70 consulenze (38 nel 2011 e 32 nel 2012) e sono stati inviati 100 comunicati stampa (60 nel 2011 e 40 nel 2012) .

3.3 Accompagnamento a singole associazioni

Una prima evoluzione dei servizi “a domanda rispondo” è la messa a disposizione per le associazioni di accompagnamenti finalizzati non solo alla soluzione dei problemi evidenziati, ma anche alla costruzione dei problemi stessi, intesa come possibilità di sviluppare nuovi sguar-di, più complessi e competenti, attorno alla capacità dell’organizza-zione di perseguire la propria missione .Per realizzare tali servizi, CSV sviluppa in accordo con l’associazio-ne destinataria un processo di accompagnamento nel quale i diver-si strumenti a disposizione dell’ Associazione (consulenze, interventi

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formativi, azioni promozionali, …) sono integrati fra di loro e le diverse risorse umane (interne ed esterne) concorrono agendo in modo si-nergico . Il servizio di accompagnamento prevede un impegno reci-proco fra CSV e organizzazione utente rispetto al perseguimento di un obiettivo di cambiamento predefinito: è proprio tale accordo, con la consapevolezza del percorso di medio/lungo termine che esso im-plica, a distinguere l’accompagnamento dalla serie, per quanto colle-gata, di servizi “a domanda rispondo” .

3.3.1 Favorire e sostenere la crescita e il cambia-mento nelle organizzazioniL’obiettivo di CSV è quello di agire sulla capacità progettuale delle as-sociazioni, per facilitarne la ri-strutturazione interna e l’apertura di un dialogo con le altre realtà organizzative presenti e gli enti territoriali: in questo modo è possibile attivare processi di reale programmazione sociale che includano sia uno sviluppo delle capacità di pianificazione delle proprie attività, sia uno sviluppo delle opportunità di relazioni virtuose tese al confronto e all’accrescimento di sinergie .L’articolazione dei percorsi segue indicativamente le seguenti fasi: analisi di contesto dell’organizzazione (mappatura risorse e strumen-ti); lettura dei bisogni e pianificazione degli obiettivi strategici; consu-lenza formativa mirata per l’applicazione di nozioni e strumenti diret-tamente “sul campo”; verifica e valutazione degli obiettivi .Il metodo di lavoro utilizzato in questi interventi si configura come capacity building e capacity developement, intese come capacità di potenziare le abilità di sviluppo di un ente rafforzando elementi socia-li, culturali, strumentali anche di tipo auto-adattivo, costruendo pro-cessi volti alla creazione di funzioni per risolvere problemi e porre e raggiungere obiettivi in maniera organizzata e sostenibile . Le caratteristiche degli interventi portano inevitabilmente alla costru-zione di interventi di accompagnamento di medio periodo (dai 12 ai 30 mesi), proprio perché il lavoro sul cambiamento necessita di per-corsi di sedimentazione delle proposte di lavoro e di crescita reale delle risorse coinvolte .

I percorsi specifici di accompagnamento finalizzati a favorire e soste-nere la crescita e il cambiamento nelle organizzazioni attivati e svilup-pati nel biennio 2011/2012 hanno interessato 6 associazioni:

•Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Bergamo;

•NAP – Volontari Nuovo Albergo Popolare;

•Aeper;

•Uildm - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare;

•Anteas;

•Società San Vincenzo de Paoli .

Si riportano di seguito i dettagli dei progetti di due associazioni; per le altre il materiale è disponibile online .

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Scheda 1UILDM - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: giugno 2012 - data fine progetto: giugno 2013

Elenco soggetti coinvoltiConsiglio Direttivo e dipendenti di UILDM

Contesto e obiettiviLa UILDM di Bergamo nasce nel 1968 e negli anni diventa punto di riferimento provinciale per le persone con malattie neuromuscolari, le famiglie e le istituzioni . Negli anni si accredita come soggetto generativo di politiche sociali innovative e porta il proprio contributo su diversi tavoli di progettazione sociale collaborando con diversi soggetti e istituzioni .A distanza di molti anni dalla sua costituzione l’associazione segnala il bisogno di ripensare modelli e strumenti di gestione della responsabilità di gestione .Il progetto si prefigge, quindi, di accompagnare l’associazione nella rilettura organizzativa e nella definizione di strumenti di governo, in vista del ricambio generazionale, affinché si raggiunga una funzione di governo maggiormente diffusa e condivisa .

Azioni realizzateIl percorso di accompagnamento ha previsto due ambiti d’intervento distinti, ma necessariamente complementari: A . lavoro con la funzione direttiva, relativo alla condivisione del modello di

governance;B . lavoro con dipendenti e volontari, relativo all’assetto organizzativo e alla

condivisione di competenze .Le azioni fin qui realizzate, inerenti il percorso A, sono: analisi e lettura del modello attuale, restituzione dell’analisi con i membri del Consiglio Direttivo, costruzione di ipotesi condivise per reimmaginare l’assetto organizzativo dell’associazione, formazione/accompagnamento verso la definizione del nuovo modello di governance . Gli strumenti utilizzati sono stati: interviste individuali, interviste collettive e osservazione (dove opportuno), incontri di restituzione/verifica, interventi formativi di tipo laboratoriale .Risorse: cabina di regia, operatore CSV, Consiglio Direttivo .

Risultati ottenutiI primi risultati già alla fine del percorso A hanno portato il Consiglio Direttivo uscente ad elaborare questioni nodali dell’organigramma associativo e all’identificazione di ruoli e funzioni nuove da introdurre per una gestione più partecipata della governance . Il Consiglio uscente ha prodotto un documento di indirizzo per quello entrante lasciando quindi un compito che verrà ripreso nella seconda parte del progetto che partirà da gennaio 2013 .

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Scheda 2 Società San Vincenzo de’ Paoli

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: gennaio 2011 - data fine progetto: giugno 2013

Elenco soggetti coinvoltiUfficio di Presidenza San Vincenzo; conferenze locali Presezzo, Malpensata, Nembro, Villa di Serio, Fiorano al serio, Vertova, Chiuduno, Zonale Val Seriana, Clusone

Contesto e obiettiviL‘associazione Società San Vincenzo De Paoli è iscritta al registro del volontariato dal 2001, ma da più di mezzo secolo è presente sul territorio provinciale con quasi 100 conferenze e con oltre 1 .200 volontari . Il bisogno segnalato è di ricomporre il divario progettuale tra le conferenze locali e tra queste e il nucleo centrale di gestione dell’associazione, favorendo l’apertura all’ingresso di nuovi volontari e la riscoperta della mission originaria dell’azione di prossimità dell’organizzazione .Il percorso ha voluto accompagnare l’associazione nella rilettura identitaria e nella definizione di strumenti di governo, con l’obiettivo di raggiungere una migliore organizzazione interna ed una maggiore efficacia degli interventi sul territorio .

Azioni realizzateIl progetto è stato realizzato nel corso di due annualità:•prima annualità (2011): costituzione di una équipe di lavoro per la conduzione

del progetto; individuazione delle conferenze campione con cui lavorare individualmente; organizzazione di focus group e di interviste per mappare il funzionamento delle conferenze; analisi dei bisogni e definizione dei progetti individualizzati; avvio dei percorsi di supporto ed erogazione dei servizi individuati; rilettura finale dei bisogni e condivisione dei percorsi con l’Associazione; condivisione di strategie di governo con l’Ufficio di Presidenza e accompagnamento al nuovo Consiglio;

•seconda annualità (2012): realizzazione di sessioni formative tematiche nell’ambito delle riunioni dei consigli centrali; realizzazione di momenti di accompagnamento individualizzato delle singole conferenze sotto forma di laboratori; realizzazione di sessioni laboratoriali con direzione e ufficio di presidenza per lettura dei rimandi dalle conferenze e creazione di ipotesi di lavoro per la definizione di strumenti di governo; definizione di un modello di accompagnamento interno e supporto ai volontari delle conferenze; individuazione di funzione ad hoc .

Risultati ottenutiAlla fine delle due annualità il modello è stato non solo prodotto ma anche testato, dando la possibilità all’associazione di cominciare ad autogestire forme complesse di assistenza e di presa in carico dei casi che le conferenze locali sottopongono all’ufficio di presidenza . In particolare l’importanza della gestione delle risorse umane volontarie come oggetto di realizzazione delle strategie associative, sia con logiche di inserimento sia con logiche di recupero motivazionale, è stata uno degli elementi di ripensamento dell’assetto organizzativo sia a livello locale che a livello di Ufficio di Presidenza, attraverso l’introduzione di una figura dedicata .L’organizzazione ha iniziato nel gennaio 2013 la terza annualità del percorso che prevede la definizione delle linee strategiche per gli interventi di accompagnamento, aiutando le conferenze a ridiscutere la propria presenza territoriale e la propria capacità di prendersi carico delle domande delle comunità di riferimento . Ciò anche attuando processi di rete al di fuori dei partenariati storici, proprio alla luce della ridefinizione della propria modalità di agire nel rispetto della mission originaria .

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3.3.2 Accompagnare alla realizzazione di percorsi di formazioneFare formazione è per il CSV di Bergamo una delle azioni che, fin dalla sua nascita, ne hanno contraddistinto tanto la missione quanto la cifra di ente di servizio . E non solo in virtù di precise indicazioni normative, che assegnano a CSV il compito di offrire “iniziative di formazione e qualificazione nei confronti degli aderenti ad organizzazioni di vo-lontariato”, ma di una convinzione radicata, quella cioè che la qualità dell’azione volontaria passa necessariamente anche per la prepara-zione di chi la svolge .Fare formazione non è solo trasmettere nozioni: significa anche in-terrogare e smentire, sollecitare domande, sostenere ripensamenti e riposizionamenti, favorire nuove prospettive e punti di vista, nella consapevolezza che solo attraverso un cambiamento si può crescere, come volontari e come organizzazioni . Per questo motivo, accanto agli interventi formativi interamente pensati e gestiti da CSV, vengono realizzati servizi di accompagnamento alla realizzazione di percorsi di formazione, nei quali l’azione stessa della coprogettazione dell’in-tervento diventa azione di cambiamento e crescita per l’associazione partner di CSV: nel condividere la responsabilità del processo di ela-borazione del percorso formativo, l’associazione trova infatti la possi-bilità di ripensare i propri obiettivi e il modo per affrontarli .

3.3.3 Accogliere nuovi volontari e gestire le risorse umaneLe organizzazioni di volontariato manifestano in modo palese e priori-tario il bisogno di reperire, motivare, stimolare e valorizzare le risorse umane dell’associazione, mosse dalla necessità di prendersi cura di chi quotidianamente si prende cura dell’altro e dalla preoccupazione di garantire la continuità delle attività della propria associazione . In questo senso CSV da una parte fornisce alle associazioni strumenti e opportunità per rafforzare le risorse umane già presenti in organiz-zazione e per incontrare nuove risorse volontarie che intendono co-noscere il mondo del volontariato, dall’altra offre ai cittadini (giovani e adulti) l’occasione di avvicinarsi al mondo del volontariato attraverso momenti di sensibilizzazione e di esperienze dirette con le associazio-ni . >> pag 45

Accompagnamenti su percorsi di formazione

2011 2012

Seminari 2 1

Corsi di formazione 11 10

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Progetto CoachNel 2011 CSV Bergamo ha promosso, in collaborazione con altri cin-que Centri Servizi per il Volontariato (Belluno, Bolzano, Mantova, Trento e Vicenza), una ricerca dal titolo “Incentivare il volontariato”, a partire dalla considerazione che, se le associazioni incontrano di fre-quente difficoltà nel valorizzare a pieno il contributo dei volontari in una prospettiva di miglioramento della qualità e dell’impatto sociale della propria azione, d’altra parte i volontari non sempre riescono a vivere la propria esperienza come un momento di crescita personale e professionale, spendibile anche in altri contesti . Gli esiti della ricer-ca sono stati propedeutici alla presentazione di un progetto europeo con capofila CSVnet, ad oggi in attesa di esito, e hanno costituito la base per l’avvio di un percorso formativo che ha visto coinvolti, oltre a Bergamo, i CSV di Belluno, Bolzano, Trento e Vicenza, con l’obiettivo di formare “coach” del volontariato, ovvero volontari o operatori in grado di:

•comprendere le implicazioni relazionali e organizzative determina-te dalla gestione dei volontari;

•progettare e applicare politiche, sistemi e strumenti specifici di ge-stione dei volontari;

•sviluppare il bagaglio di competenze relazionali (comunicazione, ascolto, mediazione, ecc .) funzionali ad un’efficace gestione del ruolo;

•acquisire competenze specifiche di analisi e diagnosi di un sistema organizzativo .

Al percorso formativo partecipano volontari ed operatori inviati dai CSV aderenti; in particolare per Bergamo partecipano una dipenden-te di CSV, una dipendente di un’organizzazione di volontariato di 2° livello, una referente di una rete di associazioni di un ambito territoria-le, con lo scopo di creare delle funzioni locali a disposizione delle as-sociazioni che possano operare anche in una logica di moltiplicazione e diffusione di buone pratiche . Il percorso, avviato alla fine del 2012, si concluderà nel giugno 2013 .

3.3.4 Accompagnare allo sviluppo di azioni di pro-gettazione socialeNel dicembre 2011 è stato pubblicato un bando regionale promosso dal CSVnet Lombardia, da Fondazione Cariplo e dal Comitato di Ge-stione del Fondo Speciale per il Volontariato della Lombardia . http://www .bandovolontariato .it/Il bando, rivolto alle organizzazioni di volontariato, si proponeva di sostenere progetti finalizzati a: comprendere meglio la complessità dei bisogni delle comunità territoriali; rispondere meglio ai bisogni, evitando duplicazioni e massimizzando la capacità di incidere sul proprio contesto; garantire maggiore capacità di interlocuzione del volontariato col territorio per diventare soggetto riconosciuto e per potenziare la capacità di coinvolgere nuovi volontari; mappare i pro-cessi sociali di specifiche comunità territoriali e individuare funzioni trasversali, anche con logiche di economia di scala, che possano es-sere condivise e governate da più soggetti .Il bando è scaduto il 30 marzo 2012; gli esiti sono stati comunicati il 5 luglio 2012 . I progetti hanno preso avvio tra settembre e ottobre 2012 .

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I progetti finanziati coinvolgono 216 enti, che compongono reti etero-genee e complesse: in tal senso il lavoro di CSV nella fase di accom-pagnamento alla progettazione è stato anche finalizzato a costruire convergenze e sinergie in grado di far emergere i bisogni dei territori e di esprimere risorse per fronteggiarli .

Esiti bando in connessione con servizi erogati dal CSV

Servizio erogato finanziato ammesso ma

non finanziato non ammessi

accompagnamento 15 0 0

consulenza 5 4 1

contatto 0 7 4

totale 20 11 5

Fase di accompagnamento alla progettazione

Associazione2 Titolo del progetto contributo assegnato

Abilitare Convivendo Vivi la diversità a casa tua 9 .310

Arcisolidarietà Bergamo Chiudere il cerchio 14 .219

Associazione CAF Romano L .dia

Tra radici e futuro: diventare bene comune per la città 17 .500

Associazione Fanti Calusco Onlus

Comunità in cammino per crescere insieme 17 .500

2 Viene riportato il nome dell’associazione capofila amministrativa del progetto; si ricorda che il bando prevedeva una rete minima di alme-no due organizzazioni di volontariato .

CSV nel corso del biennio ha operato su tre livelli:

•partecipando al tavolo regionale di progettazione del bando, in quanto CSVnet Lombardia affida, tramite apposita convenzione, a CSV Bergamo la gestione delle azioni regionali di progettazione sociale;

•affiancando le associazioni nella stesura dei progetti, promuoven-do in particolare la costruzione di partenariati forti e progettuali-tà congrue ai bisogni dei territori: sono stati erogati 180 servizi di consulenza, a fronte di 54 enti che hanno fatto richiesta di assi-stenza (23 enti hanno usufruito di una sola prestazione);

•avviando azioni di accompagnamento alla progettazione esecuti-va per la realizzazione dei progetti finanziati .

In provincia di Bergamo hanno partecipato al bando 36 enti (finanzia-mento totale richiesto: € 569 .762), di cui sono stati finanziati 20 pro-getti (importo totale finanziato: € 233 .832) . Non sono stati ammes-se a valutazione di merito 5 associazioni per vizi formali . Non hanno partecipato soggetti che non hanno avuto contatti con CSV, mentre la probabilità di successo è risultata direttamente proporzionale alla qualità dell’accompagnamento garantito da CSV .

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3.4 Supporto e accompagnamento alle reti

Si tratta di servizi di supporto e/o accompagnamento alle reti di Or-ganizzazioni di Volontariato (o che coinvolgono OdV) attraverso un percorso progettuale che, a partire dall’analisi del contesto specifico territoriale o tematico, elabori strategie e azioni per favorire la nascita e l’avvio della rete, la promozione della rete stessa già esistente, la crescita della rete attraverso lo sviluppo della propria missione .

Fase di accompagnamento alla progettazione

Associazione2 Titolo del progetto contributo assegnato

Associazione Nucleo Volontari Prevenzione Incendi Boschivi e simili di Bagnatica

Naturalmente… insieme 17 .500

Associazione Spazio Famiglia Onlus

Per crescere un bambino ci vuole un villaggio 17 .410

Associazione Volontariato Valle Seriana

Ripartire, certamente non volare …ma viaggiare! 17 .500

Auser Città di Bergamo Onlus Indovina chi viene a scuola? 13 .960

Auser Fiordaliso San Paolo d'Argon A braccia aperte 16 .890

Auser Volontariato Provinciale E’ tempo di cittadinanza 15 .030

Avis San Pellegrino Tessere volontariato nelle terre brembane 17 .500

CAV Alzano lombardo .CAV: un portale per intercettare 17 .450

Disvela Lago della bussola 16 .475

Filo Amico Bokk massar 17 .410

Liberamente Mio fratello che guardi il mondo 17 .500

Mani Amiche - Volontari per il Sociale e la Terza età Famiglie in reti solidali 17 .500

Oltre il Cortile Trovarsi a scuola 16 .345

Scuola della Gente Vivere il paese, costruire l'integrazione 9 .185

Uildm Generazioni in azione 17 .468

Volontari San Martino in Boltiere

CCS: il luogo dove trovare l'altro 17 .390

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Il tema della rete, ovvero della capacità delle associazioni di superare logiche di frammentazione e di autoreferenzialità per costruire con-vergenze e accordi all’interno di medesime aree territoriali o ambiti tematici, è indubbiamente uno di quelli che sollecita maggiormente CSV e, più in generale, l’immaginario di riferimento del volontariato . Solo citandone alcune, le motivazioni che rendono opportuno alle-stire percorsi di accompagnamento alla strutturazione di reti di or-ganizzazioni sono: la necessità, insita anche nel dettato normativo, di esprimere forme di rappresentanza quanto più consapevoli e radi-cate; l’importanza di ricomporre l’innata tendenza alla parcellizzazio-ne del volontariato; la possibilità per singole associazioni di ottenere maggiore riconoscimento attraverso aggregazioni di secondo livello .La logica di lavoro è la stessa applicata per i servizi di accompagna-mento alle singole organizzazioni > pag. 48 , ma con un maggiore livel-lo di complessità degli interventi .

3.4.1 Avvio e manutenzione della rete Una prima area di intervento riguarda le azioni a supporto dell’avvio e/o della manutenzione delle reti .Nel primo caso CSV svolge una funzione di accompagnamento alla identificazione delle condizioni che consentano la definizione di una aggregazione di secondo livello (obiettivi comuni, dati di contesto, bisogni locali, ipotesi di formalizzazione), coprogettando con le orga-nizzazioni coinvolte le strategie, le azioni e la tempistica che conduca-no alla nascita della rete (consulte locali, forum, coordinamenti, …) . Nel secondo caso CSV eroga una azione di consulenza organizzativa alla rete preesistente, promuovendone il superamento delle problemati-che che ne limitano la crescita e la capacità di perseguimento della mission identitaria .Tratto comune della logica di intervento di CSV è la distinzione fra oggetti e processi: attorno alla identificazione di un comune oggetto di lavoro, vicino agli interessi e alle aspettative delle diverse associa-zioni coinvolte, si attiva un processo in grado di aiutare tutti i soggetti a stare all’interno di un processo di cambiamento, tanto più delicato e complesso quanto più riguarda l’identità stessa di tali soggetti .Nel biennio CSV ha sostenuto l’avvio e la crescita di 8 reti associative, sia tematiche che territoriali:

•Coordinamento Salute Mentale;

•Rete trasporto sociale Ambito 12 - Isola Bergamasca;

•Rete trasporto sociale Ambito 1 – Bergamo;

•Rete associazioni Martinengo;

•Fa…rete Treviglio;

•Rete Centri Aiuto alla Vita;

•Consulta di Boltiere;

•Consulta di Dalmine .

Si riportano di seguito i dettagli dei progetti di due reti, una tematica e l’altra territoriale; per le altre il materiale è disponibile online .

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Scheda 3Coordinamento Salute Mentale

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: settembre 2011 - data fine progetto: ottobre 2013

Elenco soggetti coinvoltiAssociazione Liberamente, associazione Arcobaleno, Associazione l’Approdo ONLUS, Associazione l’orizzonte, Piccoli passi per…, Associazione senza fili, Associazione volo del cuculo, associazione Aiutiamoli

Contesto e obiettiviLa rete si è costituita nel 2000 con l’obiettivo di condividere politiche di programmazione territoriale dei servizi per la salute mentale, in particolare per gli utenti solo parzialmente in carico ai servizi sociali . La rete vuole essere un tavolo progettuale sui dipartimenti della salute mentale e sui servizi psichiatrici di diagnosi e cura .L’obiettivo dell’accompagnamento di CSV era di aiutare il tavolo ad aumentare la comunicazione interna nel tentativo di superare elementi di possibile autoreferenzialità e dare più incisività al loro coordinamento; in particolare si voleva sviluppare la capacità di rappresentanza degli enti .

Azioni realizzateLe azioni realizzate sono state:•costituzione di una cabina di regia stabile (presidenti e rappresentati principali

delle associazioni e operatori e consulenti CSV);•progettazione di un modello di mappatura dei bisogni dei volontari e di un

laboratorio di osservazione dei casi per ogni singolo ente;•facilitazione dello scambio delle best practice;•attivazione di modelli di facilitazione progettuale;•attivazione di una mappatura dei bisogni di gestione dei processi;•attivazione della cabina di regia con cadenza mensile per la progettazione dei

modelli di comunicazione e promozione e degli strumenti di mappatura interna per gli operatori volontari .

Da questo lavoro di potenziamento è stato presentato un progetto a valenza provinciale sul Bando Volontariato 2012 che è stato finanziato ed è a tutt’oggi in atto . CSV garantisce un accompagnamento consulenziale specifico su tale attività .

Risultati ottenuti Il percorso è ancora in atto ma i primi risultati, oltre alla sopracitata partecipazione ad un unico bando come rete, è misurabile nell’univoca campagna di comunicazione provinciale avviata già nella fase finale del 2012 e l’apertura di un primo contatto, sempre come rete, con il distretto della Valle Imagna . Si devono comunque sottolineare ancora elementi di criticità più progettuale, che portano la rete a misurarsi con rischi di autoreferenzialità interna e che in parte ostacolano la maturazione di una visione complessa e libera il più possibile da reciproci pregiudizi .

Caratteristiche della reteLa rete, già costituita da qualche anno, è stata implementata per permettere l’avvio dei processi previsti dal progetto . È attualmente in fase di consolidamento e ha prodotto lavori comuni, quali la coprogettazione e partecipazione al Bando Volontariato 2012, che ha visto il progetto finanziato tra i 20 della provincia bergamasca .Inoltre il lavoro di comunicazione, contatto e coprogettazione con gli enti locali attivi su tale tema sarà uno degli obiettivi specifici di questo accompagnamento .

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Scheda 4Consulta di Dalmine

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: luglio 2011 - data fine progetto: maggio 2013

Elenco soggetti coinvoltiAVIS, Circolo fotografico Dalmine, Boomerang, OPEC, ARCI, UNITALSI, Coop . sociale La Solidarietà, Circolo fotografico Marianese, Ufficio di Piano di Dalmine

Contesto e obiettiviIl contesto di Dalmine è particolarmente articolato: il paese si divide in 5 frazioni, ognuna caratterizzata da una parrocchia particolarmente attiva e organizzata, tanto da sembrare 5 paesi differenti . Da qui la prima difficoltà per le associazioni di appartenere ad un unico ente come la Consulta delle associazioni che raggruppa le realtà associative (sociali, culturali, sportive etc…) delle 5 frazioni, per un totale di un centinaio di organizzazioni . Il rimando è quello di un contesto frammentato con la presenza di associazioni autoreferenziali . La questione più rilevante concerne il fatto che la Consulta è stata fortemente voluta e creata dall’Amministrazione comunale e non nasce come espressione diretta delle realtà che la compongono: da qui l’emergere di una serie di problematiche relative alla rappresentatività della Consulta per gruppi provenienti da ambiti territoriali e di intervento diversi . Obiettivo chiaro fin dall’inizio del lavoro è stato quello di ridare senso alla Consulta e rimotivare le associazioni del territorio, facendo comprendere loro l’importanza di fare parte di un gruppo e il valore aggiunto che il territorio di Dalmine acquisisce dal loro operato sia di singole associazioni sia di associazioni facenti parte di una rete in relazione con gli altri enti del territorio (Comune, Scuole, Aziende etc .) .

Azioni realizzateCSV ha collaborato con la Consulta fin dalla sua nascita (2003) dal punto di vista amministrativo e contabile, realizzando per le associazioni della Consulta percorsi formativi o interventi mirati di carattere tecnico che aiutassero le associazioni nella gestione quotidiana dell’ente e organizzando la festa del volontariato annuale per 3 anni consecutivi . A partire dal 2011 CSV, l’Ufficio di Piano di Dalmine e il Consiglio Direttivo della Consulta hanno deciso di intraprendere un percorso che desse un nuovo significato e motivazione al contenitore, diventato ormai vuoto e sterile, della Consulta . Il gruppo Direttivo della Consulta, con l’aggiunta di alcuni volontari di altre associazioni sotto la supervisione di un consulente CSV, si sono riuniti con costanza per un anno con l’obiettivo di dare un significato ricompositivo alla Consulta in una funzione di servizio verso il territorio, ottimizzando la coesione del gruppo . In quest’ottica si è aggiornato il vecchio statuto e si è chiesto alle associazioni che ne vogliono far parte di aderire in modo spontaneo e consapevole, senza che ci sia un’obbligatorietà a farne parte dettata dall’Amministrazione comunale . Si riqualifica in questo modo la singolarità di ogni associazione che diventano una risorsa per il “gruppo” Consulta . Le nuove funzioni della Consulta sono quindi quelle di progetto, promozione, rappresentanza e servizio .

Risultati ottenutiLa Consulta ha ripreso nuovo vigore e senso, animata e trainata da associazioni rimotivate e convinte nel riconoscere alla stessa un potere di rappresentanza sul territorio, di sinergia e collaborazione tra le realtà associative che mantengono le proprie peculiarità ma si muovono in un’ottica comune di ottimizzazione di risorse umane, economiche, esperienziali e conoscitive .

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3.4.2 Promozione di sé e visibilità La seconda area di intervento concerne il bisogno delle reti di dare promozione e visibilità alle attività proprie e dei propri aderenti; si tratta di una istanza che riguarda innanzitutto la ricerca di riconosci-bilità e di riconoscimento all’interno del contesto territoriale in cui si opera . Riconoscibilità intesa come possibilità di essere visti, conosciu-ti, sostenuti; è una esigenza connaturata anche alla ricerca di nuove risorse, finanziarie e umane, e alla legittima richiesta di gratificazione sociale del proprio agire . Riconoscimento inteso invece come possi-bilità che quanto fatto dalle associazioni sia segnato da valore e con-senso, condizione necessaria per significare e dare senso alla propria mission e presupposto fondamentale per intrecciare nuove relazioni e alleanze in grado di rafforzare gli esiti delle iniziative della rete e delle associazioni ad essa collegate .

In questo senso le azioni copromosse da CSV con le associazioni sono caratterizzate dalla costante ricerca di nuove connessioni e collega-menti con gli altri soggetti che operano nel medesimo territorio (enti locali, agenzie educative, altri soggetti del terzo settore e del profit), che vengono sollecitati a sviluppare piccole iniziative in grado di pro-muovere riconoscimento reciproco . Le reti che CSV ha sostenuto nel biennio 2011/2012 rispetto all’esigen-za specifica di promuoversi e di ottenere maggiore visibilità sono di tipo territoriale, nei comuni di: Valbrembo, Bolgare, Ponte S . Pietro, Almenno S . Salvatore, Brembate .

Si riportano di seguito i dettagli dei progetti di due reti territoriali; per le altre il materiale è disponibile online .

Scheda 4Consulta di Dalmine

Caratteristiche della reteIl percorso di accompagnamento alla Consulta delle associazioni di Dalmine prevedeva una rete iniziale di un centinaio di associazioni . E’ apparsa evidente fin da subito l’impossibilità di lavorare con un gruppo così elevato di associazioni, oltretutto demotivato . Si è creato quindi un sottogruppo operativo di 8 associazioni, composto da una parte del Direttivo della Consulta e un gruppo di nuovi volontari . A oggi la nuova Consulta è composta da 20 associazioni .

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Scheda 5 Rete associazioni Almenno San Salvatore

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: marzo 2012 - data fine progetto: settembre 2012

Elenco soggetti coinvoltiParrocchia di Almenno San Salvatore, Amministrazione Comunale, Amici Di Bruno, Antincendio Boschivo, Alpini, Amicissimi, Santa Francesca Romana, Acli, Aido, Almenno Rock, Alpini, Il Samaritano, Lirica Almennese, Auser, Avis, Azione Cattolica, Caritas Parrocchiale, Comitato Genitori, Coop L’albero, Coop Lumaca, Corpo Musicale, Junior Band, Coro Oratorio, Schola Cantorum, Con Il Cielo Dentro, Comitato S .Nicola, Gamass, Gruppo Madri Cristiane, Gruppo Missionario Parrocchiale, Gruppo Del Sorriso, Ente Fiera Uccelli, Originalmen, Polisportiva, Protezione Civile, Croce Azzurra, Pro Loco, S . Vincenzo, Spazio Famiglia, Volontari Oratorio

Contesto e obiettiviAlmenno San Salvatore, comune situato ai piedi della Valle Imagna (Ambito 11), conta circa 5 .800 abitanti . Da diversi anni le associazioni del territorio realizzano una festa del volontariato, ma negli ultimi anni si è percepito un calo di interesse da parte delle associazioni stesse nel proporre e partecipare all’iniziativa .

Contesto e obiettiviLa Caritas si è proposta di provare a ritessere le fila della rete delle associazioni . La collaborazione di CSV è stata richiesta in questa fase per provare a sostenere le associazioni nel ripensare alcune azioni promozionali sul territorio, da realizzare in modo condiviso .Il lavoro si è così articolato rispetto alle seguenti direttrici: aumentare la conoscenza reciproca fra le associazioni; creare spazi di dialogo e collaborazione fra di esse; individuare strategie per proporsi alla comunità .

Azioni realizzateSono stati realizzati: incontri di condivisione e costruzione dell’iniziativa con le associazioni del territorio; condivisione delle aspettative e individuazione di questioni di interesse trasversale alle associazioni (incontro intergenerazionale); ripensamento del senso della festa; individuazione di strategie per promuovere la propria associazione e il volontariato attraverso la festa; individuazione delle possibilità di promozione e comunicazione dell’evento e del suo significato alla cittadinanza; approfondimento con le associazioni, anche in gruppi ristretti, rispetto a quali sono i bisogni/questioni emergenti che rintracciano nel territorio e nel loro operare quotidiano; supporto organizzativo e logistico nella costruzione della giornata; apertura di canali di dialogo con l’amministrazione e con alcuni gruppi giovani; coinvolgimento dei giovani del CRE e dell’Oratorio nel pensare e organizzare momenti di incontro con le associazioni e di supporto alla realizzazione della giornata di festa; costruzione di un gruppo di lavoro sul tema del volontariato giovanile, che si è occupato di elaborare e costruire un momento ricreativo e di approfondimento durante la festa; realizzazione della Festa del Volontariato che ha coinvolto sia le associazioni che giovani del paese, costruendo dei momenti specifici a loro dedicati .

Risultati ottenutiLe diverse realtà associative si sono ripensate attraverso la riprogettazione dell’evento, cui è stato dato un nuovo senso per il contesto e per le stesse associazioni; inoltre è stata avviata una prima interlocuzione stabile con l’amministrazione comunale e si sono gettate le basi per un possibile lavoro di consolidamento della rete territoriale .

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Scheda 5 Rete associazioni Almenno San Salvatore

Caratteristiche della reteLe associazioni sono numerose e di diversa tipologia . La preparazione e la partecipazione alla festa è stata di comune accordo aperta a tutte . La Caritas ha ricoperto il ruolo importante di “capofila” . Il lavoro è stato positivo .

Scheda 6Rete associazioni Brembate

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: marzo 2011 - data fine progetto: ottobre 2012

Elenco soggetti coinvoltiComune di Brembate, Pro Loco Brembate e Grignano, Oratorio, Scuola Primaria, Protezione Civile, Gruppo Scout, C’entro C .A .G ., ADMO, AGE, AGESCI, AIDO, ANA Brembate, ANA Grignano, Amici del Roseto, Associazione Pensionati e Anziani, Associazione Tavolo Coraggio, AVIS, Centro Culturale Anni d’Argento, Comitato Sagra di San Vittore, Complesso Bandistico Brembatese, Conferenza San Vincenzo, La Nuova Filarola, Laboratorio Il Roseto, Operazione Mato Grosso, Primo Ascolto Alzheimer, Volontariato Sociale, Gruppo Missionario, Caritas, Il passo, Associazione Daniele Onlus, Progetto Chopin

Contesto e obiettiviBrembate è un comune che conta circa 8 .300 abitanti, diviso in 3 frazioni, ognuna ben rappresentata a livello associativo . Il primo contatto tra CSV e Brembate avviene tramite l’amministrazione comunale che, viste le feste del volontariato realizzate nei comuni limitrofi grazie alla collaborazione di CSV, ha pensato di contattare CSV per chiedere il suo intervento per la progettazione della festa delle associazioni 2011 . Nel 2011 il contesto associativo appare molto autoreferenziale, vale a dire che le 32 associazioni mappate non collaborano mai tra loro; l’unico caso è stata la Festa delle Associazioni 2010, durante la quale su spinta dell’amministrazione comunale sono state chiamate una domenica a presentarsi alla popolazione attraverso l’esposizione dei loro materiali ad una bancarella esposta nella piazza principale, senza nessun momento di preparazione . Non esiste quindi un luogo di raccordo e di rappresentanza per le associazioni che non si riconoscono in un ente di secondo livello . Obiettivo principale è stato quello di utilizzare i momenti di raccordo e preparazione programmati per la realizzazione della seconda festa delle associazioni come mezzo per raggiungere il fine di far lavorare insieme le associazioni, al di là delle sollecitazioni dell’amministrazione comunale, per creare una rappresentanza del volontariato che agisca a beneficio del territorio .

Azioni realizzateLa collaborazione tra CSV e il territorio di Brembate si è articolata in due anni, durante i quali l’evento finale è sempre stato la festa delle associazioni di volontariato . Le due annualità hanno visto programmare riunioni operative in plenaria e in sottogruppi per le questioni pratiche della festa, alle quali si sono aggiunti momenti di riflessione sul senso del volontariato e soprattutto del volontariato giovanile, tematica calda sul territorio di Brembate per le innumerevoli associazioni sportive presenti, ma poco collaborative verso le altre realtà . Nelle due annualità la festa delle associazioni si è sviluppata in due momenti forti, la presenza in piazza per farsi conoscere e conoscere la cittadinanza e un convegno di riflessione sui temi sopracitati . Su richiesta delle associazioni si sono realizzati anche momenti formativi sulle tematiche fiscali e amministrative .

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3.4.3 Accompagnamento allo sviluppo della mis-sion della reteLa terza area di intervento relativa ai processi di accompagnamento alle reti di organizzazioni riguarda la gestione di processi finalizzati a sostenere la capacità di tali reti di perseguire la propria mission in modo adeguato tanto alle proprie aspettative quanto alle istanze pro-venienti dal contesto di riferimento . A differenza delle altre tipologie di accompagnamento, questa è fortemente influenzata dall’oggetto di lavoro della rete destinataria: CSV di fatto prende in carico le proget-tualità della rete, diventandone, per la durata dell’accompagnamento, partner nell’ideazione e nell’erogazione delle attività specifiche . L’a-zione consulenziale si sviluppa così su almeno due livelli: da una parte, attraverso l’utilizzo integrato dei propri servizi e delle proprie compe-tenze, CSV interviene direttamente a supporto delle attività della rete, affinandone la funzionalità e la congruità; dall’altra, operando in back office con il gruppo dirigente della rete, accompagna un processo autoriflessivo destinato ad aumentarne le competenze di governo e di programmazione .Nel biennio 2011/2012 CSV ha sviluppato progetti con 8 reti, sia terri-toriale che tematiche:

•Forum delle Associazioni Socio Sanitarie Bergamasche;

•CBI – Coordinamento Bergamasco per l’Integrazione;

•Consulta di Calusco d’Adda;

•Consulta di Nembro;

•Extrascuola;

•Osservatorio per le politiche educative e giovanili, della famiglia e dei minori Asta del Serio;

•Liberi Legami – progetto Amministratore di Sostegno;

•Non solo cibo .

Scheda 6Rete associazioni Brembate

Risultati ottenutiIl percorso ha permesso alle associazioni di conoscersi a vicenda e di accedere a momenti formativi su tematiche trasversali; per la prima volta il Centro di Aggregazione Giovanile ha accolto il progetto della Festa delle associazioni come momento aggregativo anche per i ragazzi, aprendo a nuove possibilità di incontri intergenerazionali sul territorio .

Caratteristiche della reteLa rete delle realtà di Brembate ha visto un evolversi non solo nei contenuti ma anche nella rappresentanza . Alle realtà associative (volontariato, sportive e culturali) si sono aggiunti anche gli enti presenti sul territorio, dai centri di aggregazione giovanile, all’oratorio, alla scuola, agli scout alle cooperative, al Comune che hanno permesso alla rete di avere uno sguardo più complessivo sul territorio e di raggiungere un maggior numero di cittadini . Scelta voluta è stata quella di non costituirsi in una consulta o in una rete formalizzata, idea troppo precoce che sarebbe andata a bruciare alcune tappe fondamentali di presa di consapevolezza della creazione di una realtà di secondo livello di rappresentanza del mondo associativo .

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Scheda 7Osservatorio per le politiche educative e giovanili, della famiglia e dei minori Asta del Serio

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: gennaio 2011 - data fine progetto: settembre 2012

Elenco soggetti coinvoltiOsservatorio per le politiche educative e giovanili, della famiglia e dei minori .Vicariato di Ardesio-Gromo .Comuni di: Ardesio, Gandellino, Gromo, Oltressenda Alta, Piario, Valbondione, Valgoglio, Villa d’Ogna .Associazioni del territorio .

Contesto e obiettiviIl territorio dell’Asta del Serio comprende 8 comuni dell’Ambito 9 . L’Osservatorio per le politiche educative e giovanili, della famiglia e dei minori è un gruppo formato da rappresentanti delle associazioni del territorio, della scuola, delle amministrazioni e delle parrocchie . L’Osservatorio negli anni si è proposto di realizzare iniziative volte alla formazione dei genitori, alla prevenzione dei disagi giovanili e alla promozione del volontariato .In riferimento a quest’ultima prospettiva è stata richiesta la collaborazione di CSV, al fine di accompagnare i soggetti aderenti al tavolo nello strutturare strategie di coinvolgimento della cittadinanza, e in particolare dei giovani, rispetto alla portata educativa delle azioni prodotte dal volontariato sul territorio .

Azioni realizzatePer la realizzazione del progetto sono state realizzate le seguenti azioni:•accompagnamento alla rete dei soggetti che formano l’Osservatorio per

l’individuazione di strategie volte a valorizzare il volontariato nel territorio ed in particolare il volontariato giovanile;

•supporto operativo nella costruzione e realizzazione di interventi mirati e specifici . In particolare: accompagnamento progettuale e operativo per la realizzazione della prima Festa del Volontariato territoriale; accompagnamento progettuale e operativo per la realizzazione di un convegno di presentazione del volontariato territoriale; accompagnamento progettuale e operativo per la realizzazione di progetti giovani all’interno dell’IC di Gromo, Ardesio e Valbondione; accompagnamento progettuale e operativo per la realizzazione di esperienze di stage con i ragazzi degli oratori del vicariato .

Risultati ottenutiMaggiore riconoscimento tra le associazioni e l’Osservatorio rispetto alla capacità di lavorare insieme sul tema della promozione del volontariato; buon coinvolgimento della cittadinanza, soprattutto nei momenti pubblici (convegno e festa); consolidamento dell’interlocuzione con l’Istituto Comprensivo per la realizzazione di progetti di impegno giovanile; avvio dell’interlocuzione con i referenti del vicariato per progettualità comuni .

Caratteristiche della reteDalla gestione diretta di alcune iniziative, l’Osservatorio si sta sempre più strutturando come luogo di ideazione e condivisione, cercando di lavorare sempre più sul coinvolgimento dei soggetti territoriali come partner nella progettazione e realizzazione delle specifiche attività . Da ciò deriva il crescente coinvolgimento del CSV, del vicariato e di altri soggetti nella corresponsabilità ad iniziative legate alla mission della rete .

Si riportano di seguito i dettagli dei progetti di due reti, per le altre il materiale è disponibile online .

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Scheda 8Forum delle Associazioni Socio Sanitarie Bergamasche

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: settembre 2011 - data fine progetto: luglio 2012

Elenco soggetti coinvoltiForum delle Associazioni Socio Sanitarie Bergamasche, Coordinamento Bergamasco per l’Integrazione, Ufficio di Piano Ambito 1 - Bergamo

Contesto e obiettiviIl Forum delle Associazioni Socio Sanitarie Bergamasche riunisce circa 30 associazioni e, nel contesto bergamasco, risulta essere la più significativa realtà di rappresentanza del volontariato . Fin dal 2008 ha attivato una collaborazione con CSV per avviare processi di sostegno alla partecipazione e alla rappresentanza nella programmazione delle politiche sociali così come delineata dalla Legge 328/00 . In particolare in questi anni sono stati realizzati, anche con la collaborazione dell’Ufficio di Piano e dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito di Bergamo, numerosi interventi formativi e promozionali .Il progetto, che si è posto in continuità con quanto precedentemente realizzato, si è dato come obiettivi di sviluppare azioni in grado di:•presidiare forme di comunicazione interassociativa maggiormente adeguate,

capaci di sostanziare la presenza dei rappresentanti del volontariato e dell’associazionismo ai tavoli e di innalzare il livello di conoscenza e scambio fra organizzazioni appartenenti alle medesime aree di intervento;

•predisporre azioni di accompagnamento alle associazioni rispetto alla possibilità di acquisire elementi di orientamento e comprensione che ne facilitino la possibilità di avviare processi di ripensamento della propria identità in relazione ai cambiamenti di scenario in atto .

Azioni realizzateGli obiettivi del progetto si sono concretizzati in quattro differenti tipologie di azioni:•costruzione di un tavolo di governo del progetto con CSV, referenti associativi

e Ufficio di Piano;•realizzazione di una mappatura delle associazioni di volontariato attive nei 6

comuni dell’Ambito 1, suddivise per ambiti di intervento (in riferimento ai tavoli tematici attivati dall’Ufficio di Piano);

•realizzazione di 5 incontri, in ognuno dei quali il coordinatore del tavolo tematico ha incontrato e discusso con le associazioni di quell’ambito (disabilità, anziani, minori, grave emarginazione, salute mentale) le condizioni per il rafforzamento della partecipazione al tavolo stesso;

•coprogettazione con tutti i soggetti di un Progetto Legge 22/93 per dare continuità ai processi avviati .

Risultati ottenutiLe azioni realizzate hanno consentito di rafforzare le relazioni politico-istituzionali fra le associazioni che hanno preso parte agli incontri e l’Assemblea dei Sindaci e hanno ulteriormente accreditato il Forum quale soggetto significativo per la programmazione delle politiche sociali zonali .

Risultati ottenutiInoltre è stato costruito un data base contenente quasi 200 item aggiornati con i dati delle associazioni socio sanitarie dell’Ambito 1 .Infine la rete ha partecipato, con successo, al Bando Legge 22/93, ottenendo un finanziamento di € 16 .816 per sostenere le attività dell’anno 2012/2013 .

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3.5 Promozione culturale verso la comunità

Il quarto orientamento di lavoro assunto da CSV riguarda il tema della promozione culturale: le organizzazioni di volontariato, da destinata-rie dei servizi, diventano così tramite per testimoniare presso la comu-nità il sistema valoriale di cui sono portatrici, assumendo una funzione educativa e formativa nei confronti delle nuove generazioni e della cittadinanza in generale .In tal senso, CSV opera per diffondere conoscenza attorno al mondo del volontariato, attivando interventi in tre direzioni diverse, sia attra-verso l’ideazione di eventi specifici sia presidiando questa attenzione in maniera trasversale negli altri progetti e ambiti di attività:

•promuovendo occasioni di conoscenza reciproca tra i giovani e il mondo del volontariato e dell’impegno sociale, allestendo oppor-tunità orientative e formative costruite a partire dalla sperimen-tazione di esperienze dirette nelle quali le associazioni diventano incubatrici sociali per le nuove generazioni;

•diffondendo conoscenza sul mondo del volontariato, attraverso l’organizzazione di eventi che diano visibilità alle associazioni, an-che tramite la simbolica “occupazione” delle piazze durante le Fe-ste del Volontariato, e attraverso la promozione della cultura del volontariato, per la quale un ruolo fondamentale è svolto dalla Bi-blioteca del Volontario;

•progettando e realizzando convegni, seminari, giornate di studio che consentano di avviare riflessioni dentro la comunità a partire dalle istanze portate dalle associazioni di volontariato e dalla cono-scenza da esse prodotta .

3.5.1 Favorire e sostenere l’incontro tra giovani e volontariato

Sportello Scuola VolontariatoLo Sportello Scuola e Volontariato della provincia di Bergamo è stato avviato nel 2004 tramite una convenzione stretta tra Ufficio Scolasti-co Provinciale e Caritas Diocesana Bergamasca, allargata nel 2005 al CSV . Il progetto si prefigge di implementare le proposte di volontariato ne-gli istituti scolastici di ogni ordine e grado attraverso il rafforzamento

Scheda 8Forum delle Associazioni Socio Sanitarie Bergamasche

Caratteristiche della reteUno dei risultati principali del progetto è relativo al rafforzamento della rete proponente: di fatto il gruppo di lavoro che ha ideato gli interventi è stato riconosciuto come luogo di sintesi del terzo settore per l’Ambito 1 . Resta difficoltoso sostenere la partecipazione attiva delle associazioni .

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del ruolo dello Sportello Scuola Volontariato come regia in grado di favorire lo scambio di buone prassi, la circolazione dei progetti e la costruzione di azioni di sistema a livello provinciale . Inoltre il progetto intende promuovere negli studenti la cultura della solidarietà e del senso civico e la sua traduzione in buone pratiche sociali; favorire lo scambio di buone pratiche delle scuole nel settore della solidarietà tra studenti, docenti e genitori; favorire la circolazione delle iniziative degli istituti scolastici che promuovono il volontariato .Lo Sportello Scuola Volontariato ha la sede presso l’ISIS Maria Grazia Mamoli di Bergamo . Inoltre in provincia sono 25 Punti Scuola e Vo-lontariato, ovvero commissioni composte da docenti e studenti degli istituti superiori che lavorano, all’interno delle loro scuole, per pro-muovere e realizzare iniziative di volontariato e solidarietà .Nel biennio 2011/2012 lo Sportello ha realizzato le seguenti attività:

•incontri mensili degli studenti afferenti ai Punti Scuola e Volonta-riato, con lo scopo di mettere a confronto le diverse progettualità e supportarne la capacità di essere soggetti promotori di buone prassi di incontro fra scuola e associazioni di volontariato;

•elaborazione di proposte di attivazione diretta in esperienze di vo-lontariato per gli studenti degli Istituti secondari della provincia;

•erogazione di percorsi formativi a supporto della competenza nella promozione del volontariato a scuola per i docenti;

•ideazione di un concorso grafico dal titolo “Vestiamoci di volonta-riato” per la realizzazione di una maglietta distribuita alla Festa del Volontario 2012 e utilizzata per una raccolta fondi a favore delle scuole alluvionate della Liguria .

Sportello Scuola Volontariato: soggetti coinvolti nel biennio 2011/2012

Istituti Secondari 2° grado 25

Docenti (istituti di ogni ordine e grado) 32

Studenti (istituti secondari 2° grado) 180

Associazioni di volontariato 25

Il ruolo di CSV all’interno dello Sportello si concretizza attraverso la presenza nei tavoli di governo politico e tecnico del progetto; il co-ordinamento dello Sportello affidato ad un proprio collaboratore; il finanziamento di alcune delle attività dello Sportello; il supporto alle attività dei Punti Scuola Volontariato attraverso gli interventi dei Pro-getti Giovani .Per l’anno scolastico 2011/2012 l’attività dello sportello è stata finan-ziata direttamente dal CSV . L’annualità 2012/2013 è stata finanziata attraverso il bando della legge 1/2008, presentato dall’associazione Volontari Caritas .

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Progetti giovaniQueste iniziative, costruite in stretta collaborazione con le scuole e le altre agenzie educative, rappresentano una delle attività principali dell’ Associazione e si concretizzano in quattro diverse tipologie di in-tervento: iniziative conoscitive e esplorative (ricerche e focalizzazioni su singoli temi o realtà) attorno alle tematiche del bisogno sociale e delle forme di risposta presenti sul territorio; messa in atto di testimo-nianze di tipo valoriale, simboliche o concrete, finalizzate a lasciare un segno (mostre, raccolte fondi, cene solidali, incontri); progettazione e realizzazione di “microprogetti” di esperienza diretta di impegno, per assumere una parte del bisogno territoriale; percorsi di sensibilizza-zione, orientamento, formazione all’impegno, finalizzati a far crescere la consapevolezza degli ragazzi e la loro capacità di scelta . Nel corso del biennio 2011-2012 si sono attivate iniziative di vario ge-nere, con tutti gli ordini e i gradi delle scuole bergamasche e con altre agenzie educative del territorio (in particolare, oratori e progetti gio-vani comunali, solitamente gestiti da cooperative sociali) . Tratto distintivo delle progettualità di questo biennio è il progressi-vo arretramento del ruolo di CSV, che gestisce sempre meno diret-tamente i progetti, svolgendo invece una funzione di affiancamento progettuale alle agenzie educative (scuole soprattutto, ma anche ora-tori, centri di aggregazione e altre realtà informali), cui vengono resi disponibili relazioni e connessioni sul territorio, competenze metodo-logiche, strumentazioni operative . In tal senso la titolarità e la respon-sabilità degli interventi resta in capo alle agenzie educative stesse, sollecitate a istituzionalizzare tali modalità operative, rendendole rea-le patrimonio degli enti e del territorio .Nel 2011 sono stati realizzati 26 progetti; 28 quelli nel 2012 .

Progetti Giovani: soggetti coinvolti

Tipologia di soggetti coinvolti 2011 2012

Studenti (Istituti comprensivi) 755 746

Studenti (Istituti superiori 2° grado) 178 955

Giovani (progetti extrascolastici) 255 286

Istituti scolastici 16 18

Associazioni 119 118

Enti locali 7 10

Agenzie educative 6 10

Progetto di volontariato estivo A/R: idee per vacanze diverseIl progetto è nato nel 2009 da una collaborazione con il Comune di Bergamo, al fine di raccogliere e presentare ai ragazzi dai 15/16 ai 25/30 anni le opportunità di vacanze estive (in Italia e all’estero) per sensibilizzare i giovani al tema del fare gratuitamente qualcosa per gli altri, avvicinandoli al tema del volontariato e della cittadinanza attiva . L’obiettivo è di permettere ai giovani di mettersi alla prova sia rispetto

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A/R idee per vacanze diverse: aree tematiche delle esperienze proposte

Area tematica 2011 2012

Minori 4 5

Disabilità 5 4

Disagio 1 3

Anziani 2 1

Ambiente 1 0

Cultura 1 2

Totale 14 15

ad un impegno di volontariato che rispetto alla sperimentazione di modalità differenti di viaggio, per conoscere ed incontrare nuove per-sone ed avere nuovi stimoli e spunti di riflessione .In particolare, per l’edizione 2011 l’apporto specifico di CSV al proget-to è stato, oltre alla raccolta delle esperienze di volontariato estivo proposte dalle associazioni bergamasche, di predisporre per i giovani interessati alla proposta due incontri formativi specifici per sostenere al meglio l’intera iniziativa . Il colloquio individuale di orientamento è stato lo strumento più utilizzato nella fase di scelta della tipologia di esperienza . Nella fase di monitoraggio i rapporti sono stati tenuti con i ragazzi e le associazioni prevalentemente via mail .Per l’anno 2012 CSV ha modificato l’impegno e l’impostazione del progetto “A/R: idee per vacanze”, non obbligando i ragazzi interes-sati a realizzare un accompagnamento formativo, giudicato troppo faticoso, ma elencando solo le possibili esperienze di volontariato da realizzare in estate a Bergamo e provincia .Grazie alla disponibilità delle associazioni sono state coperte molte aree tematiche, così da offrire ai giovani aderenti al progetto una buo-na possibilità di scelta rispetto alle specifiche competenze, inclinazio-ni ed interessi, nonché una buona panoramica delle diverse tipologie e possibilità di impegno .

Hanno avuto accesso al programma CSV 15 ragazzi nel 2011 e 20 nel 2012; i partecipanti hanno restituito a conclusione dell’esperienza un’ottima valutazione e diversi di loro hanno segnalato la volontà di continuare l’impegno in associazione . Hanno inoltre indicato come l’e-sperienza sia servita loro per conoscere meglio certe questioni prima affrontate superficialmente e per sviluppare competenze relazionali e comunicative .

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3.5.2 Far conoscere il mondo del volontariato al territorio e alla popolazione

Feste del VolontarioCSV da oltre 10 anni promuove e accompagna reti di associazioni a livello comunale e di ambito per l’organizzazione di eventi locali, nei quali le associazioni del territorio possano incontrarsi fra di loro e in-contrare la cittadinanza, per presentare le proprie iniziative e attività . Le aspettative che le organizzazioni di volontariato ripongono nella partecipazione alle feste e alle manifestazioni pubbliche sono prin-cipalmente di farsi conoscere, sensibilizzare la cittadinanza e incon-trarsi:

•farsi conoscere, per promuovere la propria mission associativa, raccontando le proprie attività e finalità e cercando il consenso e supporto nella cittadinanza;

•sensibilizzare la cittadinanza, per incoraggiare l’incontro con l’im-pegno sociale e la solidarietà, con l’obiettivo di diffondere la cul-tura e lo stile del volontariato, soprattutto guardando alle nuove generazioni;

•incontrarsi, per favorire la conoscenza reciproca tra volontari e tra organizzazioni, nel tentativo di costruire una rete in grado di soste-nere progettualità condivise e di rafforzare il capitale sociale dei contesti locali .

Raccogliendo tali richieste, CSV fornisce fin dal 2003 alle associazioni strumenti e opportunità per costruire insieme spazi di promozione e incontro con la cittadinanza, sia a livello provinciale che locale .In particolare, va sottolineato che il lavoro di ideazione e organizza-zione delle diverse “feste del volontariato” diventa sempre più spesso l’occasione per attivare processi di progettazione partecipata e cor-responsabile fra CSV e associazioni, che si pongono come obiettivo non solo la realizzazione dell’evento in sé, ma anche l’innalzamento del livello di consapevolezza dei volontari rispetto al loro essere risor-sa qualificata e significativa per le loro comunità .In tal senso questi interventi si costruiscono in una logica promozio-nale e si caratterizzano come vere e proprie azioni di animazione ter-ritoriale per la creazione e il sostegno di reti associative .Inoltre dal 2003 CSV promuove e organizza in città la manifestazio-ne BergamoSolidale, festa delle associazioni di volontariato di Ber-gamo e provincia . La manifestazione è un’importante occasione di conoscenza e scambio tra associazioni e cittadinanza, uno spazio di confronto tra volontariato e territorio, un luogo di festa e di incontro innanzi tutto per i volontari stessi, grazie alla collaborazione di tutte le realtà coinvolte .Nell’edizione 2011 di questo evento è stato elaborato un progetto che ha permesso alle associazioni di scegliere, in base alle esigenze e op-portunità di ogni realtà, sia una partecipazione esclusiva alla giornata di festa, sia una presenza alle diverse fasi di progettazione dell’even-to stesso . Per il 2012 l’attenzione è stata centrata sulla necessità di incontro e scambio tra le associazioni stesse, che anche attraverso questi momenti di festa e condivisione hanno avuto la possibilità di conoscersi reciprocamente, comprendendo l’importanza di lavorare insieme e di attivare collaborazioni per raggiungere obiettivi comuni e migliorare la qualità delle proprie azioni .

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Prestito bibliotecarioLa Biblioteca del Volontario è il servizio bibliotecario di CSV, specia-lizzato nell’ambito delle pubblicazioni riguardanti il sociale e il volon-tariato . Garantisce l’aggiornamento rispetto alle pubblicazioni riguar-danti il volontariato e fornisce materiale informativo e formativo, oltre che ad un servizio di consulenza specifico . La Biblioteca del Volonta-rio fa parte del Circuito Biblioteche della Provincia di Bergamo (Siste-ma OPAC) e del Circuito Bibliotecario Nazionale e Regionale (SBN) . La Biblioteca è abilitata all’iscrizione della cittadinanza al servizio di prestito e interprestito bibliotecario .

N . prestiti

2011 2012

Volumi a domicilio 175 144

Prestito Interbibliotecario da altre biblioteche

572 484

Prestito Interbibliotecario verso altre biblioteche

574 658

Totale 1 .321 1 .286

Il dato riguardante l’incremento del patrimonio librario è misurato in termini di nuove catalogazioni, che, a loro volta, sono suddivise in volumi donati (in omaggio, donazione, etc) e in volumi acquistati: nel 2011 ci sono state 1 .436 nuove catalogazioni, nel 2012 462 (di queste solo un 20% è costituito da acquisti) . Il dato del 2011 comprende an-che il numero di ricatalogazioni di libri già da tempo appartenenti alla BdV, ma inserite solamente nel catalogo SBN e non ancora nel cata-logo b-evolution . Nel corso del 2011 è stato infatti ultimato il lavoro di inserimento dell’intero patrimonio documentale della BdV all’interno dell’OPAC (On line Public Access Catalogue) della Provincia di Ber-gamo b-evolution, al quale CSV con la sua biblioteca ha aderito nel corso dell’anno 2009 . A fine 2012 il patrimonio librario della Biblioteca del Volontario consta di 3 .244 volumi e 5 documenti multimediali .L’attività dell’emeroteca prevede la presenza di 43 testate in archivio disponibili per la consultazione, mentre sono attivi a fine 2012 gli ab-

Feste del Volontariato

2011 2012

N . eventi 18 19

Associazioni coinvolte 384 424

Altri partner territoriali 61 57

Nei prossimi anni, lo sforzo delle associazioni e di CSV dovrà essere orientato alla capacità di innovarsi e rinnovarsi per poter rendere i giovani sempre più partecipi e protagonisti della vita del volontariato bergamasco .

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bonamenti solo a 4 testate fondamentali (Animazione Sociale, Terzo Settore, Enti non profit e Ratio non profit) .La Biblioteca del Volontario svolge anche una importante funzione di supporto alla documentazione bibliografica per la stesura di tesi di laurea e ricerche (nel biennio sono state realizzate 11 tesi) .Oltre a questo sono state date consulenze bibliografiche anche a semplici cittadini e volontari che dovevano produrre elaborati o sem-plicemente approfondire determinate tematiche .Infine, la Biblioteca supporta l’attività di altre aree del Centro: in par-ticolare vengono elaborate bibliografie ragionate per i corsi di forma-zione di CSV e vengono realizzate presentazioni di libri a tema .

Convenzione con l’Università degli Studi di BergamoCSV ha rinnovato nel 2011 la Convenzione Quadro con l’Università degli Studi di Bergamo, stipulata con lo scopo di garantire uno stretto legame fra mondo accademico e realtà del volontariato e del terri-torio e di realizzare in collaborazione iniziative di alta formazione e ricerca .In virtù di tale accordo, nel biennio è stata realizzata, grazie alla con-sulenza scientifica della Facoltà di Economia, una ricerca sul “Valore economico del Volontariato in provincia di Bergamo”, finalizzata a sti-mare il valore macroeconomico prodotto dalle organizzazioni iscritte nel Registro provinciale del Volontariato nel periodo di riferimento 2005/2009 . Questi alcuni dei risultati più interessanti:

•13 .500 volontari sistematici attivi;

•80 .000 ore di volontariato alla settimana;

•PIL prodotto oltre € 40 .500 .000 .

La ricerca è disponibile on line . inserire link esterno

3.5.3 Sostenere e promuovere occasioni di riflessione

Realizzazione e gestione a titolarità esclusiva di CSVSi tratta di convegni organizzati in modo autonomo da CSV, su tema-tiche indicate dal Piano Attività biennale del Centro e pertanto ritenu-te di particolare rilevanza; destinatari degli eventi sono innanzitutto le associazioni di volontariato e, in secondo luogo, la cittadinanza intesa come insieme di soggetti interessati al ruolo, ai problemi, alle prospet-tive del mondo del volontariato .

Il volontariato in tempo di crisi: scenari e prospettive fra identità e cambiamento, 25 novembre 2011In occasione della chiusura dell’Anno Europeo del Volontariato CSV ha deciso di interrogarsi sul valore del volontariato alla luce dei cam-biamenti economici e sociali . Un dialogo tra alcuni esponenti di diversi settori sociali, che hanno provato a riflettere sulla situazione italiana attuale, sul rapporto tra crisi e volontariato, su quale ruolo il volonta-riato può assumere in questa fase di criticità . Sono intervenuti don Vittorio Nozza, Direttore della Caritas Naziona-le; Mariella Enoc, Vicepresidente di Fondazione Cariplo; Marco Gra-nelli, Assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Pro-tezione Civile, Volontariato del Comune di Milano; Ivo Lizzola, Preside

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della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Bergamo . Moderatore Franco Cattaneo, Vicedirettore de L’Eco di Bergamo .

Raccontare il futuro: condivisione, mutazione e altre sto-rie, 5 dicembre 2011In occasione della Giornata Internazionale del Volontariato CSV ha or-ganizzato uno spettacolo rivolto a tutta la cittadinanza per dar voce e spazio al volontariato bergamasco . Uno spettacolo costruito su misu-ra per il volontariato bergamasco da tre autori che hanno raccontato attraverso suggestioni artistiche e letterarie il mondo del volontariato, con uno sguardo rivolto al futuro, ai giovani, alle generazioni e alle relazioni che si intrecciano all’interno di questo spazio così ricco che è il volontariato . Alessandro Baricco, scrittore, Gabriele Vacis, regista, e Roberto Tarasco, “scenofono”, hanno proposto delle storie e dei rac-conti, intrecciando la letteratura e l’arte con alcune testimonianze di volontariato provenienti dal nostro territorio, raccontate attraverso la voce di alcuni volontari che si impegnano in alcune delle numerose organizzazioni presenti nella provincia di Bergamo .

Il valore del volontariato, 27 maggio 2011Il convegno ha preso il via da alcune considerazioni rispetto alla fun-zione del volontariato, spesso relegato a ruolo di puro esecutore e non percepito come forza motrice di sviluppo e welfare economico e sociale . Qual è la dimensione dei servizi e dei progetti avviati? Qual è il valore del volontariato? Quale peso, quale impatto ha questo valore nel sistema di welfare provinciale?Da questi interrogativi ha preso avvio un progetto di ricerca che ha visto protagonisti il Centro Servizi Volontariato e l’Università degli Studi di Berga-mo, che ha avuto la sua conclusione a dicembre del 2012 .>> pag 74Si sono indagate la dimensione economica e la dimensione dell’im-patto sociale che le organizzazioni producono nella nostra provincia e quali possibili esiti questa nuova percezione potrà produrre sia nel volontariato stesso sia nei suoi naturali stakeholder .

Realizzazione in collaborazione con altri soggettiSi tratta di eventi la cui titolarità è di CSV ma che sono stati oggetto di una coprogettazione con le associazioni di volontariato interessate e/o attive sulla materia oggetto di riflessione; in questo senso le asso-ciazioni diventano al tempo stesso promotrici e fruitrici delle iniziative .

Sostenere l’abitare: spazi, relazioni, luoghi, bisogni, 7 maggio 2011Il convegno è stata l’occasione per indagare i temi dell’housing socia-le, con particolare attenzione alle esperienze di volontariato sviluppa-tesi attorno a questo settore sia nella provincia di Bergamo che in altri contesti; la giornata è stata coordinata da Gabriele Rabaiotti .

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La mia vita con la SLA, 12 ottobre 2011In vista del convegno, CSV ha lavorato per coinvolgere nella progetta-zione e nella promozione dell’evento le organizzazioni di volontariato che a vario titolo si sono trovare ad affrontare la malattia oggetto del convegno e le problematiche ad essa associate, nonché a prendersi cura dei malati stessi . All’interno del convegno è stato presentato il libro “Io sono qui” di Mario Melazzini (edizioni San Paolo 2011) .

Tra dire e fare…, 30 settembre 2011La giornata di studi è stata organizzata da Provincia di Bergamo, ASL di Bergamo, Enaip, Confcooperative, Anep, Università degli Studi di Bergamo e CSV nell’ambito delle azioni promosse dal tavolo interisti-tuzionale “Intreccio di sguardi sulle professioni sociali”, che promuove percorsi interdisciplinari per educatori, assistenti sociali, psicologi e figure socio-sanitarie .A partire da questa edizione, vista la centratura del convegno sulla valorizzazione delle risorse informali e volontarie, la partecipazione al tavolo è stata allargata a CSV, che, oltre a partecipare attivamente alla giornata del 30 settembre, è divenuto componente stabile del gruppo di lavoro .

“Anziani per una città solidale” - L’invecchiamento attivo, 26 maggio 2012In occasione dell’anno europeo dell’invecchiamento attivo, CSV ha coinvolto le organizzazioni di volontariato che si occupano di anziani in un tavolo di lavoro preliminare al convegno, per far emergere bi-sogni e far sì che il seminario fosse un passaggio per poter diventare consapevoli della comunanza di bisogni e dell’importanza del lavoro di rete . All’interno della giornata si è affrontata sotto vari punti di vista la possibilità per la popolazione anziana di scoprire nuove forme di partecipazione alla vita pubblica, ricostruendosi così una nuova iden-tità sociale . Hanno partecipato al convegno Sergio Tramma, Laura Balbo e Paola Molinatto .

Partecipazione di CSV ad altri convegni e seminariSi tratta di eventi realizzati da Enti Locali, associazioni o reti di as-sociazioni nei quali CSV è stato chiamato a partecipare portando la propria esperienza o il proprio punto di vista intorno ai temi oggetto di riflessione .

Reti sociali a Bergamo: azioni e funzioni delle comunità educanti, 14 maggio 2011CSV ha partecipato al convegno organizzato dal Comune di Bergamo a seguito della collaborazione a un progetto sulle reti sociali del Co-mune . L’intervento di CSV a sostegno di tali progetti, molto disconti-nui quanto a presenza e ruolo del volontariato organizzato, si motiva in un’ottica di valorizzazione delle risorse volontarie individuali attive nei contesti locali, anche in una logica di riconoscimento di nuove forme di disponibilità solidaristica e di rinnovamento delle forme tra-dizionali di volontariato organizzato .

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Facciamo insieme la differenza, 23 settembre 2011In occasione dell’Anno Europeo del Volontariato, l’Amministrazione comunale di Chignolo d’Isola ha organizzato una Assemblea pubbli-ca, invitando tutti i cittadini impegnati in azioni di volontariato e soli-darietà . CSV ha partecipato all’iniziativa insieme alle associazioni e ai gruppi di volontariato del territorio, portando una riflessione sul signi-ficato della propria presenza e del proprio agire in ambito comunale .

Tu fai rete, 24 settembre 2012Il convegno è nato con l’intento di creare un momento di riflessione durante la festa annuale Stradafacendo che si svolge a Curno . Du-rante la serata è stato lanciato un messaggio di rispetto e impegno reciproco nei confronti della cittadinanza e delle realtà associative presenti nel paese interrogando i cittadini su come generare nuovo capitale sociale e come formare nuove risorse competenti . Partendo dall’assioma che un paese esiste se le persone che lo abitano lo fanno vivere, l’obiettivo che ci si è dati è stato quello di costruire e valorizza-re una rete condivisa, in grado di valorizzare le risorse sociali esistenti e stimolare la presa di responsabilità nei confronti di un paese che ha bisogno di nuove alleanze e di sicurezza sociale . Il tutto mosso da uno spirito di inclusione, accoglienza e mediazione delle risorse cognitive, economiche, umane, strutturali e relazionali presenti sul territorio .

3.6 Promozione dello sviluppo territoriale

La promozione dello sviluppo territoriale è un ambito di lavoro in cui CSV esercita un ruolo proattivo non solo verso il volontariato, ma all’interno del contesto territoriale più generale e complessivo, con l’obiettivo di superare la frammentazione, rinforzare la collaborazio-ne e la capacità di fare massa critica a livello territoriale, stimolare il cambiamento e la realizzazione di azioni integrate sulla base di una comune lettura dei bisogni e precise priorità e strategie di intervento .Dentro questo “mestiere” si sta sempre più costruendo una funzio-ne di CSV connotato come soggetto di supporto al volontariato che opera attraverso azioni di service territoriale in grado di allestire a livello locale opportunità e strumenti (di ogni livello e tipologia) per le associazioni, assumendo un posizionamento terzo e neutrale, fra le associazioni, il territorio e i soggetti che lo animano, e promuovendo qualità e cultura dell’agire volontario . Tale logica di lavoro presuppone d’altra parte per CSV la piena as-sunzione di alcuni presupposti politico-organizzativi, quali: il rafforza-mento delle relazioni istituzionali con enti, ambiti territoriali, centrali associative; la costruzione di forti legami fiduciari con gli interlocutori locali; lo sviluppo di una sempre più accentuata funzione di interme-diazione; la centralità di logiche di lavoro cooperative e promozionali dentro i territori .In questo senso, CSV svolge una funzione di promozione e di costru-zione di coesione sociale .

3.6.1 Generare nuove risorse e opportunità a parti-re dall’interazione tra soggetti differentiLa questione della crisi e della contrazione delle risorse è negli ultimi anni una delle questioni prioritarie con le quali le associazioni e i con-

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testi in cui esse si muovono sono chiamate a confrontarsi: di fronte a tali istanze, CSV ha scelto di muoversi nella logica di aiutare il territorio a stare dentro il cambiamento con una posizione attiva e propositiva, aiutando la crescita del livello di comprensione di queste dinamiche . In questo senso i progetti finalizzati a promuovere nuova implicazio-ne e interazione fra soggetti diversi sono improntati alla costruzio-ne di infrastrutture sociali che funzionino come spazi di elaborazione culturale e allo stesso tempo garantiscano la possibilità di mettere a punto nuove concretizzazioni e opportunità per il territorio, a partire dallo smuovere posizionamenti ricorrenti, cambiando le prospettive reciproche e immaginando nuove connessioni tra soggetti differenti . Tema di fondo è la possibilità di far vedere come un territorio può as-sumersi la responsabilità di costruire il proprio futuro .

Scheda 9Grumello del Monte

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: settembre 2011 - data fine progetto: giugno 2012

Elenco soggetti coinvoltiAmici Fondazione Madonna del Boldesico, Associazione Eikon, Conferenza San Vincenzo de Paoli, Associazione In Cordata onlus, Azione Cattolica, Corpo Musicale Don Sennhauser, Istituto Comprensivo, ANA Grumello del Monte e Protezione civile ANA, Volontari RSD Istituto Palazzolo, Gruppo Alfa, AVIS – AIDO, Pro Loco, Gruppo Volontari N’dolagira, Il Villaggio della Gioia onlus, Croce Rossa Italiana, Gruppo Giovanile Boldesico, Oratorio San Filippo Neri, Amministrazione comunale

Contesto e obiettiviÈ dal 2009 che il CSV collabora con il territorio di Grumello del Monte per la realizzazione di iniziative legate al tema della promozione del volontariato . Attorno al tema della visibilizzazione del volontariato sul territorio si è costruita una rete stabile di soggetti di natura diversa (associazioni, organizzazioni di volontariato, amministrazione comunale, cooperazione, scuola, oratorio) che si incontrano mensilmente per dare avvio a sperimentazioni e a spazi di riflessione rispetto alla loro capacità di lavorare insieme .Obiettivo della rete è dare visibilità all’attività delle associazioni del territorio e promuovere esperienze di promozione del volontariato giovanile .

Azioni realizzateDurante il progetto sono stati realizzati:•24 settembre 2011, Open day delle associazioni di Volontariato presso la scuola

media di Grumello del Monte: incontri testimonianza con le realtà associative per gli studenti delle classi seconde . Con l’Open Day si è dato avvio alle attività di promozione del volontariato con il coinvolgimento diretto degli insegnanti delle classi seconde nella progettazione e realizzazione delle iniziative: incontri valoriali, realizzazione del laboratori creativo e del laboratorio multimediale per la realizzazione del TG del Volontariato;

•24-25 settembre 2011, 3^ festa del Volontariato . Durante la giornata le realtà associative, i gruppi e le organizzazioni si sono presentate alla cittadinanza attraverso i propri stand e attività laboratoriali . Hanno inoltre presentato il progetto “Dona un’ora del tuo tempo”: campagna di sensibilizzazione per la ricerca di nuovi volontari;

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Scheda 9Grumello del Monte

•12 dicembre 2011, “Bancarelle di Santa Lucia” . L’istituto comprensivo ha partecipato agli stand della solidarietà durante l’iniziativa promossa dal Comune . La partecipazione è stata garantita grazie alla collaborazione dell’Associazione genitori che ha curato la preparazione dei manufatti presentati durante la giornata e al coinvolgimento diretto degli studenti che hanno incontrato la cittadinanza e indagato il tema della partecipazione e della solidarietà;

•Gennaio-Giugno 2012, percorso di accompagnamento alle associazioni per la verifica e la riprogettazione della 4^ festa del Volontariato;

•Settembre 2011-Marzo 2012, realizzazione del Tg del Volontariato;•29 marzo 2013, convegno di restituzione finale e presentazione del Tg del

Volontariato . La serata ha visto la partecipazione di tutti gli studenti delle classi seconde, dell’Amministrazione comunale, delle realtà associative protagoniste nel TG e presenti sul territorio e dei genitori coinvolti nel progetto .

Ruolo di CSVCSV ha accompagnato la rete territoriale agendo su due piani: la messa in campo di azioni consulenziali e formative per la realizzazione delle attività ideate; l’accompagnamento alla elaborazione del significato e del valore, per il contesto e per le associazioni coinvolte, dei processi messi in atto .

Risultati ottenutiIl Tg del volontariato ha creato un’opportunità d’incontro tra ragazzi e volontari e tra ragazzi e la cittadinanza . La ricerca di sempre nuove forme di comunicazione tra generazioni ha permesso l’avvicinamento tra gli studenti e volontari, coinvolti insieme nella realizzazione di un progetto condiviso .L’esperienza del progetto “Dona un’ora del tuo tempo” ha permesso di sperimentare nuove forme di coinvolgimento di nuovi volontari .

Linee di sviluppoLa rete si è attivata per ripensare e riprogettare la prossima festa del Volontariato . Inoltre, l’attenzione a ripensare delle nuove modalità di coinvolgimento dei giovani ha aperto la partecipazione ad altre realtà associative all’interno della rete .

Scheda 10Laboratorio “Cooperazione e Volontariato Valle Seriana”

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: marzo 2011 - data fine progetto: ottobre 2012

Elenco soggetti coinvoltiCentro Servizi Bottega del Volontariato di Bergamo; Consorzio Solco del Serio; cooperative sociali (Sottosopra, La Fenice, Interculturando, Calimero); organizzazioni di volontariato (AVVS, L’Orizzonte, Ge .Di ., Centro Ascolto Caritas Albino, Anteas Albino, CIS); Ambito Valle Seriana ; Società Servizi Socio Sanitari della Valle Seriana; UPEE

Contesto e obiettiviIl territorio dell’ambito della Valle Seriana (bassa e alta) comprende 42 comuni e registra circa 300 realtà associative di diversa natura . Il progetto è nato nel 2009 da un primo confronto tra CSV e Consorzio del Solco del Serio attorno alla possibilità di attivare nuove forme di sostegno per il volontariato e all’importanza di lavorare sul contesto territoriale per tener agganciato il volontariato tradizionale ai cambiamenti delle politiche sociali .

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Scheda 10Laboratorio “Cooperazione e Volontariato Valle Seriana”

Per tale ragione è stato allestito un gruppo di lavoro come esperienza di organizzazione temporanea per sperimentare posizionamenti diversi rispetto a quanto avviene solitamente . Il Laboratorio “Cooperazione e Volontariato” si pone così come obiettivo la creazione di spazi di riflessione affinché soggetti diversi possano lavorare attorno all’idea di costruire impresa di comunità, confrontandosi e movimentando idee . Luoghi dove i soggetti possano parlare alla comunità, nel desiderio che i problemi sociali non siano delegati a qualcuno, ma oggetto di interesse collettivo .

Azioni realizzateIn questa fase del progetto sono stati realizzati i seguenti interventi:•azioni di consolidamento del Tavolo “Cooperazione e Volontariato”: il tavolo

si è riunito 4 volte durante l’anno, con il compito di definire le linee strategiche di indirizzo progettuale, di monitorare le azioni da realizzare . Si sono avviati due sottogruppi di lavoro che hanno approfondito il tema dell’extrascuola e del tempo libero e disabili;

•Tavolo tempo libero e disabili: il tavolo, costituito dai soggetti che sul territorio storicamente si occupano di tempo libero per i disabili sia fisici che psichici, ha lavorato insieme per pensare a nuove forme di accoglienza dei disabili nel territorio . Il gruppo di lavoro ha avviato una coprogettazione per l’elaborazione di un progetto condiviso per la partecipazione al Bando Volontariato 2012;

Azioni realizzate •Tavolo Extrascuola: composto dai coordinatori degli spazi extrascuola, dalla

cooperazione sociale, dai volontari e da un referente CSV, ha lavorato sui seguenti filoni di intervento: la formazione per i volontari e gli operatori degli spazi; la progettazione di sperimentazioni in due spazi extrascuola; la promozione del volontariato giovanile attraverso la costruzione di un progetto formativo che coinvolgesse gli studenti degli istituti superiori della Valle;

•Seminario “Cooperazione e volontariato”, 31 marzo 2011: il seminario aveva l’obiettivo di offrire al territorio una restituzione di quanto emerso nella fase di ricerca e indagine del progetto, con l’idea di poter condividere con un ampio pubblico alcune sollecitazioni e indicazioni raccolte sul rapporto tra volontariato, cooperazione e ente pubblico .

•Convegno “Generare risorse di comunità in Val Seriana”, 24 ottobre 2012: nelle sperimentazioni presentate nel convegno (l’Amministratore di Sostegno, la Rete dei Gruppi di Acquisto Solidale e il Mercato Agricolo di Albino, il welfare aziendale di RadiciGroup, l’esperienza dell’amministrazione comunale di Nembro) si rinvengono trasversalmente delle affinità, non tanto negli esiti, quanto nel modo, diverso, di approcciare le questioni e i problemi sociali, in una logica di costruzione di comunità: in esse cambia il paradigma dei rapporti fra le persone e fra i soggetti, sempre più improntato alla simmetria e alla promozione di legami e diritti .

Ruolo di CSVCSV condivide con il Consorzio Solco del Serio la responsabilità del progetto, che ha ideato e accompagnato fin dal 2009; il ruolo svolto è in ordine alla tenuta organizzativa dell’impianto progettuale e al presidio del senso e delle direzioni strategiche; inoltre CSV rende disponibili ai tavoli di lavoro le proprie risorse metodologiche e strumentali per il perseguimento dei loro obiettivi .

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Scheda 10Laboratorio “Cooperazione e Volontariato Valle Seriana”

Risultati ottenutiSi è consolidato il riconoscimento del laboratorio “Cooperazione e Volontariato” sia come spazio di elaborazione culturale (funzione processuale) sia come dispositivo per la messa a punto di opportunità concrete per il territorio (funzione progettuale) .Si è avviato una coprogettazione tra soggetti diversi che si occupano del tema della disabilità e dell’extrascuola .

Linee di sviluppoProseguono le attività specifiche pianificate nei sottogruppi di lavoro .Il tavolo Cooperazione e Volontariato sta orientando le sue riflessioni nei confronti di nuove sollecitazioni provenienti dal territorio (il tema delle famiglie e il disagio psichico) .

Scheda 11Laboratorio del Bene Comune (LBC) Treviglio

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: gennaio 2011 - data fine progetto: in corso

Elenco soggetti coinvoltiI soggetti che compongono la Cabina di Regia del LBC sono: CSV Bergamo, Forum del Terzo Settore, Auser Treviglio, consorzio di cooperative sociali Cum Sortis Solco Bassa Bergamasca, sindacati CGIL, CISL e UIL, Associazione Artigiani, Fondazione Cassa Rurale di Treviglio, aziende consortili degli ambiti 13 e 14 Risorsa Sociale Gera d’Adda e Solidalia, Università degli Studi di Bergamo .Oltre ai soggetti promotori nel LBC sono coinvolti: i cittadini, le associazioni, le amministrazioni, i referenti delle cooperative, delle imprese e delle banche interessate al lavoro .

Contesto e obiettiviSempre più spesso le trasformazioni economiche e sociali che interessano i nostri territori sono pervasive dei diversi aspetti della vita delle persone ed è necessario agire secondo una logica sussidiaria . I cambiamenti accelerati o resi più evidenti dalla cosiddetta “crisi”, se poco indagati e compresi, spesso rischiano di causare maggiore isolamento e deterioramento dei legami sociali piuttosto che delinearsi come condizioni nelle quali provare ad immaginare nuove opportunità . L’esperienza del LBC nasce dall’idea di trovare un nuovo modo per stare nelle questioni che interessano il territorio della pianura bergamasca, cercando di innescare dei processi di partecipazione che dal basso attivino i vari attori del territorio nel condividere visioni e comprensioni sui cambiamenti che li stanno interessando, per dare il via a percorsi che generino sinergie, elementi di creatività e opportunità di sviluppo . L’attenzione è quindi rivolta su due versanti: •da un lato la necessità di comprendere e “governare” le trasformazioni affinché

queste non siano semplicemente subite;•dall’altro l’importanza di comprendere e sperimentare una modalità efficace

per “stare dentro” tali processi, in particolare attraverso esperienze di corresponsabilità agita e non solo auspicata .

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Scheda 11Laboratorio del Bene Comune (LBC) Treviglio

Azioni realizzateFinora sono stati realizzati:•costruzione del primo gruppo di lavoro stabile che si è occupato di iniziare

a tematizzare alcune questioni di particolare rilevanza per il territorio della Geradadda;

•convegno “Il cantiere per il futuro del territorio: il lavoro nella nuova Geradadda” (8 aprile 2011);

•ricerca di partner territoriali con i quali condividere il lavoro di emersione delle dinamiche socio-economiche del territorio: realizzazione di incontri con assessori e con le assemblee dei sindaci degli ambiti, con i referenti degli Uffici di Piano, con i referenti delle Banche di Credito Cooperativo del territorio, con associazioni e imprenditori;

•coinvolgimento dell’Università degli Studi di Bergamo come referente scientifico del LBC;

•allargamento del gruppo di lavoro e formazione di una Cabina di Regia che si è occupata di elaborare un progetto di ricerca-azione dal titolo “Laboratorio per il Bene Comune”;

•seminario (30 novembre 2012) nel quale è stata restituita una prima fotografia della situazione socio-economica del territorio, è stata presentata la proposta di ricerca-azione e si è iniziato a lavorare intorno a tre direttrici: lavoro, welfare, territorio .

Ruolo di CSVCSV è un membro della Cabina di regia del LBC; a differenza degli altri, è l’unico soggetto tecnico che non agisce un ruolo di rappresentanza . CSV in particolare svolge un ruolo di connettore fra le diverse componenti della Cabina, fornendo un supporto sia rispetto all’ambito organizzativo che all’elaborazione strategico-progettuale .

Risultati ottenutiAttivazione di tre gruppi di lavoro rispetto alle tre macro-aree (lavoro, welfare, territorio) nei quali partecipano associazioni, amministratori, sindacati, referenti di cooperative, studenti universitari, artigiani e referenti delle banche del territorio .Inizio di interlocuzioni fra soggetti del territorio che difficilmente trovano luoghi di dialogo stabili (ad es: realtà profit e non profit) .Avvio di un lavoro di emersione e condivisione di buone pratiche presenti sul territorio che vedono nella collaborazione fra soggetti diversi il valore aggiunto per l’individuazione di modalità di risposta ai bisogni più efficaci o innovative .

Linee di sviluppoRealizzazione di un’ulteriore fase di approfondimento delle tre macro-aree e individuazione di questioni, anche trasversali, attorno alle quali i diversi soggetti possano provare a costruire delle sperimentazioni .Supporto alle associazioni del territorio nel continuare a costruire strumenti di comprensione, analisi e lettura per contribuire in modo sempre più efficace al dialogo con gli altri soggetti territoriali (istituzionali, imprenditoriali e di terzo settore) .

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3.6.2 Costruire reti di prossimità Reticoli e relazioni fiduciarie interpersonali e istituzionali sono alcuni dei fattori che concorrono a costruire il capitale sociale di un territorio: esso si produce non solo nel riconoscersi in un medesimo contesto e nel condividere norme e valori, ma si rigenera anche e soprattutto attraverso una politica della vita quotidiana fatta di pratiche culturali, di azioni concrete di avvicinamento o distanziamento, di apertura o chiusura all’altro . Fenomeni che interrogano e sollecitano l’intera co-munità e intorno ai quali sembra oggi fondamentale tenere aperto uno spazio di osservazione e riflessione .Per questo CSV nel corso nel 2012 ha attivato alcune azioni sperimen-tali finalizzare a promuovere e valorizzare esperienze di attivazione dei cittadini per la propria comunità vissute nella quotidianità: tenere aperti spazi di confronto e dialogo fra queste sperimentazioni e il vo-lontariato “tradizionale” significa non solo rigenerare il tessuto sociale dei nostri contesti, ma anche offrire alle organizzazioni di volontariato e, più in generale, a chi detiene funzioni di responsabilità, occasioni di attualizzazione di concetti come implicazione, cittadinanza attiva, prossimità .

Scheda 12Avvio “Reti di prossimità”

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: giugno 2012 - data fine progetto: in fase di realizzazione

Elenco soggetti coinvoltiA partire dall’idea di coinvolgere, responsabilizzare e attivare i soggetti e gli attori sociali presenti sul territorio affinchè si facciano carico dei problemi della comunità, si è deciso di avviare tre sperimentazioni di “sviluppo di reti di prossimità” in tre contesti territoriali differenti: il comune di Paladina (comune della prima periferia di Bergamo); il comune di Corna Imagna (piccolo paese dell’ambito della Valle Imagna); le case dell’Aler di via Luzzati Bergamo (i condomini popolari del quartiere Malpensata) .L’avvio delle tre sperimentazioni è stato sostenuto e finanziato dal Comitato di Gestione attraverso l’utilizzo dei Fondi di Riserva accantonati .Le sperimentazioni hanno coinvolto i soggetti più significativi dei territori e gli stessi cittadini, sia come fruitori che come attori:•Paladina: amministrazione comunale, servizi sociali, le cooperative sociali,

l’Ambito, l’Asl, le organizzazioni del volontariato del territorio, gruppi informali, singoli cittadini, parrocchia . Il progetto nelle sue azioni specifiche è finanziato direttamente dal Comune e vede coinvolti operativamente due operatori, un coordinatore e un consulente esterno;

Elenco soggetti coinvolti•Corna Imagna: amministrazione comunale, servizi sociali, ambito territoriale,

cittadini, parrocchia . Le azioni progettuali sono sostenute dall’amministrazione comunale e promosse da un gruppo attivo di cittadini con la collaborazione di un consulente esterno;

•Via Luzzati: residenti via Luzzati, Nap, portierato sociale, Aler, cooperativa Rhua, servizi sociali, quartiere Malpensata, progetto Coesione Abitare la Malpensata . Il progetto è sostenuto dal CSV e dal progetto Coesione Abitare la Malpensata e vede attivamente coinvolti 2 operatori, un consulente e i membri del tavolo Abitare- sviluppo reti di prossimità .

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Scheda 12Avvio “Reti di prossimità”

Contesto e obiettiviLe azioni di prossimità si propongono di: rilevare i bisogni legati alla vita quotidiana delle famiglie con o senza difficoltà residenti sul territorio; valorizzare la rete di relazioni già presenti sul territorio favorendo una cultura della solidarietà; promuovere azioni sinergiche tra servizi sociali e le associazioni di volontariato presenti sul territorio . Inoltre, vuole valorizzare e stimolare le relazioni, le reti di cittadini e i gruppi formali e informali presenti sul territorio .Ogni territorio esprime una propria peculiarità e propri bisogni che richiedono un alto livello di flessibilità organizzativa e di metodologia di approccio .Il progetto “Abitare Paladina” si propone di rendere consapevoli e partecipi i cittadini sul vantaggio offerto da una comunità più coesa, attenta ai propri bisogni e capace di svelare e generare risorse di mutualità nel contesto della quotidianità del vivere . Promuovere, accompagnare e sostenere tutta la cittadinanza per l’idea di un paese che individua i punti di forza e i nodi critici, costruisce nel tempo alternative biografiche di carattere evolutivo per i soggetti coinvolti, partecipa alle scelte fondanti che qualificano la vita del paese a fronte delle numerose sfide sociali che si offrono ai cittadini nelle diverse età di vita e nei ruoli privati e pubblici .La sperimentazione “Progetto per comunità di Corna Imagna” si pone come obiettivo principale il consolidamento della Comunità di Corna; rafforzare conoscenza e consapevolezza del ruolo e della funzione che agisce sul territorio nella risoluzione dei problemi sociali . A Corna emerge in modo significativo la necessità di trovare forme nuove di aggregazione per attivare e realizzare progetti che potrebbero essere utili per la stessa comunità .Il progetto “Case Luzzati” vuole essere l’inizio di un lavoro di valorizzazione delle risorse presenti nel quartiere Malpensata . Il micro contesto di azione permette di dedicare particolare cura alla rilevazione dei bisogni legati alla vita quotidiana delle famiglie e dei residenti e in parallelo alla valorizzazione delle risorse di questa piccola comunità inserita in un contesto di quartiere più ampio .

Azioni realizzateLa natura dell’agire azioni di prossimità obbliga gli attori coinvolti ad una continua rimodulazione della progettazione e dell’operatività .In tutte e tre le sperimentazioni al momento, si è realizzata la prima fase di mappatura, di rilevazione dei bisogni e di analisi del contesto . Si stanno delineando le prime fasi della progettazione territoriale .

Ruolo di CSVCSV svolge funzioni differenti all’interno dei tre progetti: diversamente che da altre progettualità, in queste CSV non detiene una titolarità né sul tema né sulle competenze . Di fatto CSV affianca soggetti già attivi offrendo contributi in ordine alla propria capacità di visione, alle proprie esperienze, alla peculiarità del suo sguardo; inoltre, come gli altri soggetti, sostiene con risorse economiche e professionali gli interventi che vengono ideati .

Linee di sviluppoAl termine del primo anno di sperimentazioni verrà realizzato un convegno nel quale discutere con interlocutori istituzionali e con il mondo del volontariato i risultati emersi . Inoltre, in base agli esiti riscontrati, verrà condivisa la riprogettazione delle singole progettualità e definito il ruolo specifico di CSV .

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3.6.3 Favorire i processi di partecipazione dei giovani A partire dalle esperienze maturate nell’ambito dei “Progetti giovani”, CSV sta assumendo negli ultimi anni una funzione legata non solo al supporto metodologico alle agenzie educative per allestire percorsi formativi e di orientamento al volontariato, ma sta sperimentando la possibilità di promuovere processi di partecipazione dei giovani alla vita sociale del loro territorio, sviluppando sinergie con la molteplici-tà dei soggetti locali diversamente interessati alla opportunità che le nuove generazioni abbiano un ruolo nel futuro di quegli stessi territori . L’ipotesi da cui CSV si muove è che le associazioni di volontariato possano e debbano legittimamente giocare una funzione educativa nei confronti dei giovani, che attraverso la sperimentazione di espe-rienze di impegno e di cura trovano l’occasione di riscoprire spazi di protagonismo e di appartenenza alla propria comunità: si può arrivare a sostenere che proprio nell’essere perno e motore di una comunità educante le associazioni assolvano appieno la loro missione di sog-getti al servizio della collettività .In tali processi CSV svolge quindi una doppia funzione: gestendo la regia e curando le relazioni fra i soggetti che promuovono partecipa-zione; accompagnando le associazioni nell’assunzione di tale ruolo .

Scheda 13Volontariato Volentieri

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: novembre 2010 - data fine progetto: ottobre 2011

Elenco soggetti coinvoltiVolontario Volentieri è un progetto nato nell’ambito di Giovani Energie in Comune, promosso dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri, e dall’A .N .C .I . . Vede coinvolti Comune di Albino (ente capofila), Comune di Nembro, Comune di Alzano Lombardo, Comune di Ranica e Comune di Villa di Serio . Nel progetto sono partner il CSV, il Consolato Boliviano e l’Istituto Superiore Oscar Romero di Albino . La fase esecutiva del progetto è affidata alla Cooperativa Sociale Il Cantiere di Albino e al CSV .

Contesto e obiettiviLa finalità è di offrire ai giovani della Valle Seriana l’opportunità di intraprendere un percorso di cura di sé e degli altri tramite stage di volontariato estivo e occasioni di convivenza interculturale: un’esperienza che può rappresentare per le giovani generazioni una forma di avvicinamento alla propria appartenenza sociale e alle relazioni che in essa hanno luogo . Inoltre il progetto ha anche una finalità rivolta al tema del rapporto con altri popoli, favorendo l’incontro e lo scambio tra un gruppo di giovani del nostro territorio e un gruppo di giovani migranti di un Paese del sud del mondo, perché la cornice sociale di riferimento non guarda solo al localismo delle relazioni ma alle interconnessioni ormai consolidate, soprattutto tra i giovani, tra popolazioni anche molto distanti tra di loro che rendono i problemi dei Paesi più poveri questioni che ci toccano direttamente .

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Scheda 13Volontariato Volentieri

Azioni realizzateLe tappe del progetto sono state:•costruzione della Cabina di Regia . La Cabina coordinata dalla cooperativa Il

Cantiere ha visto la partecipazione costante, oltre che del referente CSV, degli assistenti sociali dei 5 comuni . Si è riunita una volta al mese con il compito di monitorare, verificare e riprogettare le azioni . Al fine di condividere le scelte strategiche del progetto sono stati organizzati 3 incontri che hanno visto coinvolti, oltre ai membri della cabina di Regia, anche gli assessori alle politiche sociali e giovanili;

•per garantire una migliore condivisione e progettazione delle attività di coinvolgimento delle associazioni nei singoli comuni, si è posta particolare attenzione alla costruzione della presentazione del progetto con le assistenti sociali e gli assessori nei singoli comuni;

•alle associazioni e ai giovani è stato proposto di partecipare ad una vacanza di volontariato . Ai volontari è stato chiesto di costruire per i giovani esperienze di accoglienza interessanti e coinvolgenti per i ragazzi da realizzare durante l’ultima settimana di agosto 2011;

• le associazioni che nei 5 comuni si sono rese disponibili (25 in totale) hanno intrapreso un percorso di accompagnamento per individuare quale esperienza proporre ai ragazzi e per identificare il ruolo e l’attenzione che i volontari avrebbero dovuto mettere in campo;

•contemporaneamente sono state promosse iniziative di presentazione pubblica del progetto all’interno del Liceo Amaldi di Alzano e presso l’Istituto Romero di Albino;

• i ragazzi interessati, come le associazioni, hanno intrapreso un percorso formativo che li aiutasse ad avvicinarsi al mondo del volontariato e a identificare ruoli e funzioni nella relazione con i giovani;

• i percorsi di accompagnamento si sono conclusi con alcuni momenti condivisi tra i ragazzi e le associazioni;

•gli incontri con le singole amministrazioni hanno avviato inoltre percorsi formativi su misura per le associazioni di Ranica e un progetto giovani con la scuola media di Nembro;

•realizzazione della settimana di vacanza-volontariato (fine agosto) presso la Cà Matta, Bergamo;

•costruzione e realizzazione di un momento pubblico di restituzione dell’esperienza presso l’auditorium di Albino a ottobre 2011;

•mappatura dei gruppi giovani del territorio e realizzazione della Fiera delle idee (settembre 2011) .

Ruolo di CSVCSV è stato partner dei Comuni nella presentazione del Progetto ad Anci, ha partecipato alla Cabina di Regia e ha gestito direttamente alcune azioni del progetto, in particolare gli interventi di promozione del volontariato verso i giovani e l’affiancamento consulenziale e formativo alle associazioni .

Risultati ottenutiL’esperienza di stage di volontariato è stata particolarmente interessante sia per i ragazzi che per i volontari per le occasioni di dialogo e di confronto che si sono generate . La costruzione delle esperienze e l’attivazione delle stesse hanno contribuito allo sviluppo delle competenze relazionali, organizzative sia dei volontari che dei ragazzi .Inoltre, il progetto ha permesso di stabilizzare una cabina di regia attorno al tema del protagonismo e della partecipazione giovanile, un luogo di confronto tecnico politico impegnato a ragionare e a sostenere forme di impegno giovanile .

Linee di sviluppoLa Cabina di Regia ha promosso e sostenuto il Progetto “Giovani Energie in Comune” legato al tema della valorizzazione e promozione di iniziative di impegno giovanile . Si è allargato il numero dei comuni partecipanti alla cabina di regia .

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Scheda 14Veci e Bocia

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: dicembre 2011 - data fine progetto: dicembre 2012

Elenco soggetti coinvoltiVeci e Bocia è un progetto nato nell’ambito di Giovani Energie in Comune, promosso dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’A .N .C .I . - Associazione Nazionale Comuni Italiani .L’iniziativa è promossa dai Comuni di Credaro (ente capofila), Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Foresto Sparso, Gandosso, Parzanica, Predore, Tavernola Bergamasca, Viadanica, Vigolo . Nel progetto sono partner il CSV, l’Ufficio IAT Basso Sebino, ISS Serafino Riva di Sarnico; un importante ruolo assumono le associazioni partner quali l’Associazione Simira, Laboratorio Famiglie Solidali, Associazione Anziani e Pensionati di Sarnico, Oasi Basso Sebino, UGO, Gruppo Ricerca Storica, Centro Anziani Il Passatempo, nella realizzazione delle specifiche azioni legate al recupero della memoria del lavoro, delle tradizioni culturali e del territorio .

Contesto e obiettiviIl progetto “Veci e Bocia” è finalizzato a sostenere e promuovere nuove forme di volontariato giovanile in continuità con le attività di valorizzazione del territorio già esistenti e delle specificità locali . La prospettiva dell’incontro generazionale, avviata nelle azioni di promozione dell’associazionismo e del protagonismo giovanile sostenute dal CSV e dall’Osservatorio Nuove Generazioni del Basso Sebino, viene ripresa nel progetto, che vuole sostenere la capacità delle nuove energie di realizzare esperienze sociali e imprenditoriali a partire dai concetti chiave della memoria e dell’incontro intergenerazionale e interculturale .

Azioni realizzateIl piano progettuale individuava 4 macro aree di intervento, all’interno delle quali sono state realizzate diverse azioni: giovani e volontariato; recupero delle tradizioni locali; giovani immigrati; giovani e imprenditività .Ogni azione ha visto la realizzazione di specifiche attività . Nel dettaglio l’area del volontariato sì è occupata della promozione del volontariato giovanile attraverso la realizzazione dei progetti giovani all’interno dell’Istituto Serafino Riva (sostegno al punto scuola e Volontariato; l’attivazione di percorsi valoriali nelle classi IV); l’apertura di uno sportello territoriale di CSV a Villongo; la realizzazione di percorsi formativi e di accompagnamento alle associazioni del territorio; la mappatura delle realtà associative che si occupano di anziani .Inoltre sono stati realizzati momenti pubblici di presentazione del progetto e di monitoraggio delle attività .

Ruolo di CSVCSV è stato partner dei Comuni nella presentazione del Progetto ad Anci, ha partecipato alla Cabina di Regia e ha gestito direttamente alcune azioni del progetto, in particolare gli interventi di promozione del volontariato verso i giovani e l’affiancamento consulenziale e formativo alle associazioni .

Risultati ottenutiIl progetto ha consentito di mantenere attive le progettualità dell’Osservatorio Nuove Generazioni, uno spazio di riflessione e coprogettazione fra i soggetti del territorio che si occupano di politiche giovanili .Il progetto ha visto il coinvolgimento di circa una cinquantina di giovani che hanno partecipato alle iniziative e a esperienze di impegno .

Linee di sviluppoE’ proseguita l’attività dell’Osservatorio Nuove Generazioni e si sono condivise le azioni progettuali nei confronti dei giovani dell’ambito .

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3.6.4 Sostenere il volontariato nel ruolo di promo-tore dello sviluppo del territorio La coesione sociale di un territorio dipende, fra gli altri, anche da fat-tori rispetto ai quali il volontariato, oggi più che mai, può svolgere un ruolo determinante, soprattutto in ordine al modello di welfare e di struttura sociale di quello stesso territorio . Superando, pur senza ab-bandonare, una funzione in grado di garantire la mera erogazione di servizi, le associazioni possono promuovere, nella pratica e attraverso il coinvolgimento di attori e di risorse differenti per natura e per fina-lità, pubblici e privati, profit e non profit, un’idea d’intervento sociale come investimento per lo sviluppo di un territorio, i cui esiti riguarda-no il benessere dell’intera comunità .In questo senso CSV si muove nella prospettiva di sollecitare le orga-nizzazioni ad assumere appieno tale funzione, riconoscendola come propria, e di avviare la coprogettazione di processi e interventi in gra-do di favorire il superamento delle frammentazioni e delle autorefe-renzialità che contraddistinguono non solo il volontariato ma spesso anche altre tipologie di soggetti locali; lo sviluppo di maggiori con-nessioni e conoscenza reciproca; il potenziamento della capacità di leggere i bisogni del territorio; il consolidamento dell’attitudine a co-struire convergenze e azioni integrate per il benessere e la coesione del contesto che si abita .

Scheda 15Valle Brembana

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: gennaio 2011 - data fine progetto: settembre 2012

Elenco soggetti coinvoltiComunità Montana Valle Brembana, Vicariato Alta Valle, Istituto Turoldo di Zogno, CFP di San Giovanni Bianco, IC di Brembilla, Comune di Brembilla, Comune di Zogno, Comune di San Pellegrino, Comune di San Giovanni Bianco, Comune di Serina e associazioni e organizzazioni di volontariato presenti sul territorio della valle, in particolare: AVIS San Pellegrino, Pro Loco Piazza Brembana, ANTEA km 28, Comunità Solidale Brembilla, CRI San Pellegrino, Non Solo Sogni, AGAPE .

Contesto e obiettiviIl territorio dell’Ambito Valle Brembana è composto da 38 comuni e si divide in una “valle principale” sul cui asse sorgono i tre comuni più grandi (Zogno, San Pellegrino Terme e San Giovanni Bianco) e da valli laterali (Val Brembilla, Val Serina, Val Taleggio e Valle dell’Olmo) . Le sotto-aree che spesso ruotano attorno al comune di maggiore dimensione della zona hanno sempre cercato di attrezzarsi in autonomia sia da un punto di vista sociale che economico . In generale sono scarse le relazioni interassociative; si riscontra una buona disponibilità e messa a disposizione di risorse volontarie, che però faticano a concretizzarsi in forme di volontariato organizzato e che si attivano soprattutto in modo informale e attorno ai bisogni contingenti e/o emergenziali della sub-area territoriale in cui si collocano . L’invecchiamento della popolazione si rispecchia anche nell’invecchiamento delle associazioni .Il lavoro di CSV si è quindi posto l’obiettivo di:•sollecitare il tessuto sociale e attivare iniziative di protagonismo delle

associazioni a livello di micro-contesto per sostenere il volontariato nella capacità di costruire contesti territoriali più favorevoli, di essere agente di coesione sociale e motore di sviluppo;

•messa in rete delle esperienze locali, per iniziare ad attivare un percorso collaborativo a livello vallare .

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Scheda 15Valle Brembana

Azioni realizzateÈ stato effettuato un lavoro di “immersione nel territorio”, momento di conoscenza per mettere a punto delle coordinate di base con le quali orientarsi nel contesto, costruire legami di fiducia con i soggetti del territorio, portare alla luce esperienze poco visibili, dinamiche di comunicazione, relazioni e buone pratiche a volte poco consapevoli o scarsamente riconosciute come patrimonio-risorsa condivisa del territorio . In particolare sono stati fatti incontri con le associazioni e le istituzioni a livello locale per far emergere bisogni e desideri e condividere percorsi comuni e trasversali interessanti per le diverse realtà .Per sperimentare nuovi modi di collaborare a livello locale si è lavorato in particolare sulla costruzione e realizzazione di progetti giovani con le scuole e feste del volontariato . Sono state realizzate 2 feste nel 2011 e 6 nel 2012, mentre per i progetti giovani sono stati coinvolti 2 istituti superiori e un istituto comprensivo .Si sono realizzati incontri con i referenti della Comunità Montana e dell’Ufficio di Piano rispetto al ruolo del volontariato nel tessuto della valle, delle potenzialità e delle problematicità che esprime .Si è costruito un gruppo di lavoro con i referenti istituzionali e associativi dei diversi contesti locali (Alta Valle, San Giovanni Bianco, San Pellegrino, Brembilla, Serina) che negli anni si sono attivati sul tema della promozione del volontariato . Sono state condivise le esperienze, i contatti, problemi e possibili soluzioni . Si è lavorato sulla promozione degli eventi attraverso un calendario unico per l’intero ambito territoriale . È stato realizzato un logo comune della “Rete Volontariato Valle Brembana” . Sono state individuate iniziative di collegamento fra le varie feste al fine di rendere visibile, simbolicamente e concretamente, il lavoro di connessione che si stava realizzando .

Ruolo di CSVCSV ha affiancato le associazioni e i gruppi coinvolti nelle singole progettualità (eventi ed iniziative locali) e al contempo ha promosso la possibilità di mettere in rete e connettere le diverse esperienze, creando le condizioni per la creazione di un gruppo di lavoro stabile, trasversale ai diversi contesti, e per la partecipazione di una rete di ambito al Bando Volontariato 2012 .

Risultati ottenutiLe feste e i progetti giovani hanno risposto al bisogno di creare delle occasioni di conoscenza e scambio fra le associazioni . Lavorare insieme per l’organizzazione di questi momenti ha permesso di iniziare a lavorare “secondo una logica progettuale” al di là della singola mission associativa . In particolare ha permesso di creare una sinergia fra le associazioni e le istituzioni che in questa occasione hanno trovato spazi per sperimentare forme di dialogo e collaborazione nuove .Il lavoro di costruzione di un coordinamento vallare ha permesso di creare un luogo favorevole nel quale associazioni e istituzioni delle diverse aree hanno potuto dialogare e apprendere reciprocamente in una logica collaborativa . Si è iniziato a delineare un sistema di connessione nel quale ciascun referente territoriale agisce da moltiplicatore . È stato importante partire dal riconoscimento dell’identità e della peculiarità di ciascuno; da qui si è potuto lavorare sullo scambio di informazioni e sulla concertazione di azioni .

Linee di sviluppoSi è condiviso di continuare a lavorare per implementare la rete del volontariato vallare, provando ad affiancare allo scambio di informazioni e alla concertazione di azioni separate, l’ideazione e lo sviluppo di azioni comuni . Il gruppo di lavoro del coordinamento ha così sviluppato una progettualità che è stata presentata e finanziata dal bando Volontariato 2012 e interesserà l’annualità 2013 .

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Scheda 16Romano di Lombardia

Periodo di realizzazionedata inizio progetto: gennaio 2011 - data fine progetto: luglio 2012

Elenco soggetti coinvoltiComune di Romano di Lombardia, Consulta delle associazioni di Romano di Lombardia

Contesto e obiettiviRomano di Lombardia è il comune capofila dell’Ambito Territoriale 14 . Dal 2010 è partito, su spinta dell’Assessorato ai Servizi Sociali, un lavoro per riattivare la Consulta del Volontariato Sociale . La realtà associativa della città è molto composita, da una precedente mappatura dell’assessorato risultavano 65 realtà associative, 22 gruppi sportivi e varie associazioni sindacali e di categoria .CSV ha accompagnato il lavoro, da un lato sostenendo la progettualità delle associazioni che hanno aderito alla Consulta, dall’altro accompagnando l’amministrazione nel trovare spazi e modi per costruire collaborazioni efficaci con e tra le realtà associative del territorio .Il lavoro si è posto i seguenti obiettivi:• lavorare sull’identità delle diverse associazioni e del rapporto con il

territorio;•sviluppare esperienze collaborative tra le associazioni .

Azioni realizzateÈ stato realizzato un percorso nel quale sono state affrontate le seguenti questioni: l’identità associativa; come progettare l’attività dell’associazione in una direzione strategica; la presentazione dei servizi istituzionali e le possibilità e modalità di interazione con essi; la funzione dei dirigenti del volontariato nello scenario dell’welfare che cambia; il senso del promuovere le associazioni attraverso feste e manifestazioni .In particolare è stato sviluppato un lavoro sul tema della promozione del volontariato che ha coinvolto le associazioni sia nel ripensare il modo di comunicare la propria associazione sia nell’individuare modalità efficaci per promuovere il volontariato del territorio . Sono state realizzate due edizioni della festa del Volontariato (ed . 2011-ed . 2012) . In questi due anni il lavoro si è strutturato soprattutto rispetto al conoscersi e “riconoscersi” competenze, esperienze, ecc . Nel lavoro di preparazione della festa si sono creati quattro gruppi di lavoro che hanno visto la partecipazione di diverse associazioni: logistica e allestimento; animazione; promozione e comunicazione; monitoraggio e verifica .Si è iniziato anche a lavorare sul coinvolgimento dei giovani, in particolare, creando un primo collegamento con i progetti giovani degli istituti superiori presenti sul territorio .In occasione del bando Volontariato 2012 si è creato un gruppo di lavoro che, a partire dalle istanze discusse in consulta, si è incaricato di redigere un progetto volto a sostenere la consulta nella propria azione di individuazione e vicinanza ai bisogni che attraversano il territorio e di motore di coesione sociale .

Ruolo di CSVCSV ha accompagnato la rete territoriale agendo su due piani: la messa in campo di azioni consulenziali e formative per la realizzazione delle attività ideate; l’accompagnamento alla elaborazione del significato e del valore, per il contesto e per le associazioni coinvolte, dei processi messi in atto .

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Scheda 17Mozzanica

Periodo di realizzazionedata inizio progetto:settembre 2011 - data fine progetto: giugno 2012

Elenco soggetti coinvoltiComune di Mozzanica, scuola secondaria di I grado, le 29 associazioni del territorio comunale (che comprendono volontariato, associazionismo e realtà sportive)

Contesto e obiettiviMozzanica è un piccolo comune dell’ambito 13 di circa 4 .600 abitanti . La scuola secondaria di primo grado di Mozzanica, supportata da CSV, ormai da diversi anni sta sviluppando un percorso educativo sul tema dell’impegno giovanile, dello sviluppo di competenze democratiche e di cittadinanza . Il percorso della scuola si è ampliato negli anni coinvolgendo l’amministrazione comunale e tutte le associazioni che operano nella comunità, diventando di fatto un progetto “di territorio” . Se negli anni precedenti il progetto ha inteso costruire dei primi momenti formativi di avvicinamento e conoscenza tra gli studenti e i volontari, l’a .s . 2011-2012 ha puntato l’attenzione sul consolidare tali relazioni e aprire spazi in cui i ragazzi possano sperimentarsi concretamente, attraverso il supporto dei volontari,

Scheda 16Romano di Lombardia

Risultati ottenutiÈ migliorato il livello di riconoscimento e di interlocuzione tra le associazioni che hanno aderito all’esperienza della consulta e tra di esse e l’amministrazione comunale . Sono via via aumentate le esperienze promosse da una singola realtà nelle quali è stato richiesto il coinvolgimento di altre associazioni . Diverse associazioni, non aderenti alla consulta in questa fase, hanno richiesto di poter partecipare agli incontri e di poter far conoscere agli altri anche la propria realtà e le problematiche sociali che intercettano .Si è iniziato a condividere un metodo di lavoro . Lavorare su un oggetto concreto (la festa), ha permesso di sperimentare forme di collaborazione e di iniziare a creare e riconoscere delle referenze interne, creando prime esperienze di leadership diffusa, non più unicamente riferita all’assessore . La presenza dell’assessore resta comunque molto forte e importante per le associazioni .

Risultati ottenutiIl lavoro sulla promozione e l’occasione della progettazione per il bando ha permesso alle associazioni di riflettere su come proporre istanze di sensibilizzazione che portino ad evidenziare “povertà sociali” che diversamente non sarebbero viste o comprese né dalle associazioni né dalla cittadinanza, e di attivarsi rispetto all’individuazione e accoglienza di tali tematiche anche se non direttamente legate allo specifico di una singola mission associativa .

Linee di sviluppoIl lavoro proseguirà attraverso il finanziamento del Bando Volontariato 2012 al progetto “Tra radici e futuro . Diventare Bene Comune per la città”, volto a sostenere le associazioni della consulta nella capacità di lavorare in rete e di aprirsi al territorio . L’obiettivo sarà quello di continuare a lavorare affinché le risorse di ciascuna associazione vengano trasformate in competenze e possano essere messe a disposizione della consulta stessa, per osservare e comprendere i bisogni del territorio e delle altre associazioni e sperimentare modi per affrontare insieme i bisogni nuovi che sollecitano la comunità .

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Scheda 17Mozzanica

in azioni di impegno e servizio all’interno delle associazioni e della comunità . Negli anni, inoltre, il progetto da una classe pilota è stato esteso a tutte le classi della scuola secondaria di primo grado .

Contesto e obiettiviCSV ha lavorato per:•supportare la scuola nell’elaborare e sostenere il progetto volto ad

accompagnare i ragazzi nel percorso di conoscenza del volontariato e delle realtà presenti sul territorio e ad accrescerne competenze relazionali e sociali;

•accompagnare e sostenere le associazioni nell’interagire con gli studenti impostando percorsi di accoglienza adeguati;

• implementare la rete di collaborazione tra la scuola, amministrazione e associazioni del territorio .

Azioni realizzateLe tappe di realizzazione del progetto hanno previsto:•costruzione e condivisione del progetto tra scuola, amministrazione e

associazioni;•costruzione, somministrazione e analisi di un questionario ai ragazzi sulle

loro idee e aspettative rispetto alla possibilità di fare delle esperienze di volontariato:

•realizzazione di momenti di approfondimento e testimonianza con alcune classi in orario scolastico;

• ideazione, costruzione e realizzazione di 16 opportunità di stage di volontariato con i ragazzi in orario extrascolastico;

•realizzazione di incontri periodici tra scuola e associazioni di monitoraggio;

•realizzazione della terza festa del volontariato a chiusura del progetto;•realizzazione di incontri di verifica e riprogettazione fra gli studenti per

individuare criticità e azioni migliorative e fra la scuola e le associazioni .

Ruolo di CSVCSV ha accompagnato la rete territoriale agendo su due piani: la messa in campo di azioni consulenziali e formative per la realizzazione delle attività ideate; l’accompagnamento alla elaborazione del significato e del valore, per il contesto e per le associazioni coinvolte, dei processi messi in atto .

Risultati ottenutiNegli stage sono stati coinvolti circa un centinaio di studenti della scuola secondaria di primo grado; alcuni ragazzi hanno chiesto di poter partecipare a più di uno stage . Gli studenti hanno restituito una valutazione molto positiva del progetto, evidenziando che è stata una buona modalità di approfondimento e conoscenza delle associazioni . Nel momento della valutazione alcuni ragazzi hanno proposto di aprire l’opportunità di stage anche agli studenti delle superiori e al resto dei cittadini adulti .

Risultati ottenutiAlcuni studenti del territorio ormai usciti dalla scuola secondaria di I grado e che gli scorsi anni hanno partecipato al progetto si sono resi disponibili a partecipare ai lavori soprattutto nell’organizzazione della festa del volontariato . In particolare si sono occupati della realizzazione della locandina, dell’animazione serale e del servizio a tavola durante la cena fra i volontari .Le associazioni sono riuscite a costruire delle esperienze positive, sostenendosi anche reciprocamente nella realizzazione di alcune attività .Le associazioni e l’amministrazione hanno mantenuto una presenza attiva e costante in tutte le fasi del progetto .

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3.7 Obiettivi di miglioramento per il biennio 2013/2014

Di seguito vengono riportati obiettivi e strategie/azioni di migliora-mento così come sono stati previsti nel Progetto biennale 2013/2014, presentato al Comitato di Gestione nell’ottobre 2012 .

La governance di CSV

Obiettivi•garantire un maggiore coinvolgimento degli associati alla governance di CSV;•allargare la base sociale con l’obiettivo di garantire una adeguata

rappresentatività delle diverse aree territoriali e di intervento .

Strategie / Azioni• identificare possibili nuovi Aderenti a CSV, per territorio e per aree tematiche

oggi scarsamente rappresentate; •rilanciare le Commissioni su temi inerenti le attività delle associazioni;•rendere evidenti e far conoscere le attività degli Aderenti per un utile scambio

di esperienze e per definire strategie comuni .

Le relazioni istituzionali

Obiettivi•rafforzare le relazioni istituzionali che legano CSV ai propri stakeholder (enti

locali, ambiti territoriali, centrali associative e organizzazioni imprenditoriali) per dare la necessaria garanzia politica alle azioni territoriali svolte da CSV;

•presidiare sempre di più una funzione di intermediazione fra enti locali e associazioni, all’interno dei rapidi e inattesi cambiamenti sociali in atto nel welfare lombardo e nell’assetto istituzionale che interesserà gli enti locali .

Strategie / Azioni•presidiare maggiormente la presenza di CSV sul territorio, rafforzando gli

interventi di animazione territoriale e progettazione sociale anche attraverso accordi specifici con le Istituzioni locali e moltiplicando le occasioni di incontro fra il Consiglio Direttivo di CSV e i rappresentanti del volontariato e delle istituzioni del territorio;

•associazioni ed enti vanno accompagnati nel ripensare il proprio ruolo e il proprio posizionamento reciproco, con lo scopo di definire una diversa e più funzionale modalità di collaborazione, nel rispetto delle specifiche prerogative e competenze e soprattutto in relazione alla loro capacità e possibilità di fornire risposte adeguate ai bisogni sociali per cui si sono attivati;

•dare continuità e sviluppo alle collaborazioni avviate con la rete dei CSV e il Co .Ge . (Comitato di Gestione del fondo speciale per il volontariato), quali progetti comuni come: il Bando Volontariato, il progetto In .Volo, il sostegno alle associazioni giovanili e quello relativo all’Amministratore di Sostegno; il supporto alle competenze progettuali di CSV Lombardia che vede CSV Bergamo direttamente coinvolto; gli incontri di formazione per operatori; l’accompagnamento alla valutazione e alla rendicontazione e il percorso del Progetto di Sistema in atto con Sodalitas indirizzato a realizzare sinergie, scambio di buone prassi ed efficientamento del sistema dei CSV lombardi .

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Il perseguimento della mission

Obiettivi•aprire un confronto interno a CSV su: le esigenze e le aspettative del

volontariato; le ricadute organizzative interne; la valorizzazione degli apprendimenti organizzativi e delle competenze professionali; la reciprocità, nella distinzione, fra operatori e politici; la centralità di logiche di lavoro cooperative e promozionali dentro i territori;

•proseguire l’evoluzione di CSV da semplice fornitore di servizi ad attore delle politiche sociali;

• investire sull’accompagnamento e sulla crescita della conoscenza e delle competenze delle organizzazioni locali e delle loro reti .

Strategie / Azioni•sostenere e fare crescere le reti associative, territoriali o tematiche che siano,

e metterle nella condizione di lavorare al meglio e diventare interlocutori delle istituzioni locali, senza esporsi al rischio che lo stesso CSV si sostituisca o si sovrapponga alle autonomie delle singole OdV;

•sostenere la costruzione di forti legami relazionali e fiduciari fra gli operatori di CSV Bergamo e gli interlocutori locali, con la conseguente necessità di stabilizzare tali operatori, che non solo detengono il know how messo a punto da CSV Bergamo in questi anni, ma di fatto rappresentano il Centro nei contesti e negli ambiti in cui intervengono;

•mantenere gli standard raggiunti nell’erogazione dei servizi di base nonostante il taglio dei fondi, sviluppando altresì le competenze professionali dei dipendenti e dei collaboratori interni al Centro e diminuendo sempre più le collaborazioni esterne, attraverso un forte investimento sulla professionalizzazione, sulla formazione e sulla stabilità del personale;

•sviluppare ipotesi di erogazione dei servizi in grado di reggere i cambiamenti in atto (di bisogno, di contesto, di sostenibilità), avvicinandosi maggiormente all’utenza, avviando logiche sussidiarie, agendo più una funzione di presidio e di garanzia che di erogazione diretta;

•utilizzare il Bilancio Sociale e la valutazione dei servizi erogati (in relazione alla loro efficacia rispetto ai bisogni espressi dalle OdV) come strumenti non solo di rendicontazione, ma anche e soprattutto di rafforzamento della capacità di programmazione delle attività di CSV .

Le risorse

Obiettivi•affrontare la questione dell’instabilità delle risorse, avviando una riflessione

sulla capacità di CSV di diversificare le proprie fonti di entrata . Tale questione inoltre impone di aprire un dibattito sull’identità e sul ruolo di CSV, interno al Consiglio e allargato anche al volontariato bergamasco, che risponda anche alla definizione di un nuovo modello, di senso e di funzione, del volontariato stesso .

Strategie / Azioni•avviare sperimentazioni in grado di restituire maggiori elementi di

comprensione rispetto all’efficacia e all’efficienza dei due modelli, fra un CSV come organizzazione con una propria missione e che si muove come impresa sociale e un CSV come ente gestore che eroga risorse determinate da altri;

•ampliare progressivamente i proventi extra L . 266/91, anche ipotizzando l’erogazione di servizi a pagamento a soggetti diversi dalle Organizzazioni di Volontariato .

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Gli esiti della VI Conferenza Nazionale del Volontariato

ObiettiviNella Lettera al Paese il Volontariato:•chiede più riconoscimento e sottolinea la necessità di un confronto e di una

revisione dei rapporti con enti e istituzioni nel rispetto e nel riconoscimento dei reciproci compiti per non correre il rischio in un momento di crisi di essere schiacciato sulla erogazione di servizi;

•chiede più visibilità per il contributo e le forze che mette in campo quotidianamente e non solo nelle emergenze;

•rivendica il ruolo di advocacy e di difesa, di presa in carico dei bisogni di chi vive in situazioni di disagio e difficoltà denunciando la disattenzione nei confronti delle esigenze e dei problemi del mondo del volontariato;

•sottolinea il ruolo educativo e pedagogico del Volontariato e la capacità di moltiplicare le poche risorse disponibili .

Strategie / Azioni•assumere alcune nuove questioni fra cui: il sostegno all’associazionismo degli

stranieri; la promozione del volontariato informale o non strutturato come nuovo luogo della partecipazione e della responsabilità; la possibilità di garantire visibilità e rilevanza alle connessioni fra associazioni; la capacità del volontariato di dialogare con i mondi attigui (cooperazione e profit in particolare) .

La rappresentanza

Obiettivi•aiutare il volontariato a ri-orientare la propria missione, acquisendo elementi di

analisi, comprensione, interpretazione dei fenomeni sociali che lo riguardano, con lo scopo di reggere tale cambiamento senza esserne travolto .

Strategie / Azioni•rispetto al problema di rappresentanza del Terzo Settore, il ruolo che CSV

Bergamo intende svolgere è quello del facilitatore, di organismo tecnico capace di stimolare e far crescere la rappresentanza nei confronti delle istituzioni e di altre forme organizzate;

•svolgere una funzione di tenuta culturale e di presidio al pensiero all’interno del mondo del volontariato, promuovendo riflessioni e approfondimenti, con lo scopo non solo di restituire dignità agli apprendimenti prodotti dai volontari e dalle loro organizzazioni, ma anche di lavorare alla prefigurazione di un orizzonte di riferimento verso il quale accompagnare il volontariato più in sintonia con il mondo che questa crisi, non solo finanziaria ma anche economica, sociale, valoriale, sta delineando .

Il nuovo che avanza

Obiettivi•preservare gli spazi di innovazione e sperimentazione all’interno delle

progettualità più consolidate che in questi anni hanno rappresentato una efficace strategia per aprire nuovi terreni di lavoro, per sviluppare nuove competenze e capacità, per allargare le proprie visioni, per garantire la capacità di CSV di stare dentro quel cambiamento che altrimenti rischia di inficiarne le possibilità di intervento .

Strategie / Azioni•assumere alcune nuove questioni fra cui: il sostegno all’associazionismo

degli stranieri; la promozione del volontariato informale o non strutturato come nuovo luogo della partecipazione e della responsabilità; la possibilità di garantire visibilità e rilevanza alle connessioni fra associazioni; la capacità del volontariato di dialogare con i mondi attigui (cooperazione e profit in particolare) .

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AssociazioneCentro Servizi Bottega del Volontariatodella provincia di Bergamo

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