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1 BILANCIO DI PREVISIONE 2017 – 2019 NOTA INTEGRATIVA (punto 9.3 del principio della programmazione, allegato al DPCM 23/12/2011)

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BILANCIO DI PREVISIONE 2017 – 2019

NOTA INTEGRATIVA (punto 9.3 del principio della programmazione, allegato al DPCM 23/12/2011)

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NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2017-2019

PREMESSA

Dal 2015 è entrata in vigore, dopo un periodo di sperimentazione della durata di tre esercizi (2012-2014), la riforma della contabilità degli enti locali, ad opera del D.Lgs. 118/2011, successivamente modificato ed integrato, proprio in esito ai risultati ottenuti dalla sperimentazione, dal D.Lgs. 126/2014. L’ingresso previsto dal Legislatore nella nuova contabilità armonizzata è risultato graduale: nell’anno 2015, infatti, gli enti che non hanno partecipato al periodo di sperimentazione hanno avuto l’obbligo di adeguare la gestione ai nuovi principi contabili armonizzati: tutti i fatti gestionali (transazioni elementari) sono stati gestiti quindi secondo le regole contabili nuove. Sono invece stati mantenuti con pieno valore autorizzatorio gli schemi di bilancio già in uso, ovvero quelli previsti dal DPR 194/1996, affiancando, a soli fini conoscitivi, quelli previsti dal D.Lgs. 118/2011. Dal 2016 la riforma è entrata a pieno regime: tutti gli enti locali, sia quelli che hanno partecipato alla sperimentazione, sia quelli che non hanno partecipato, hanno abbandonato definitivamente i vecchi schemi per adottare esclusivamente gli schemi armonizzati. Numerose sono state le modifiche apportate dal nuovo sistema contabile armonizzato, sia sotto il profilo finanziario-contabile, sia per quanto attiene agli aspetti programmatori e gestionali. Tra le innovazioni apportate, si richiamano quelle maggiormente significative:

il Documento Unico di Programmazione DUP che ha sostituito la Relazione Previsionale e Programmatica, ampliandone inoltre le finalità;

schemi di bilancio strutturati diversamente, in coerenza con gli schemi di bilancio previsti per le amministrazioni dello Stato, con una diversa struttura di entrate e spese;

reintroduzione della previsione di cassa per il primo esercizio del bilancio di previsione;

diversa disciplina delle variazioni di bilancio: aumentano le casistiche e si modificano le competenze; ad esempio, vengono introdotte le variazioni compensative all’interno di categorie di entrata e macroaggregati di spesa, di competenza dei dirigenti, viene attribuita la competenza per le variazioni relative agli stanziamenti di cassa in capo alla giunta comunale;

vengono adottati nuovi principi contabili, tra cui quello di sicuro maggior impatto è quello della competenza finanziaria potenziata;

viene prevista la disciplina del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE) e del Fondo Pluriennale Vincolato (FPV), secondo regole precise;

viene introdotto il piano dei conti integrato sia a livello finanziario che a livello economico-patrimoniale;

la struttura del bilancio armonizzato risulta più sintetica rispetto allo schema previgente; l’unità elementare di voto sale di un livello.

Nel corso del 2016 i principi e gli schemi contabili sono stati oggetto, anche a seguito di

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approfondimenti e confronti in seno alla Commissione per l’armonizzazione degli enti territoriali (Commissione Arconet), a numerosi aggiornamenti, alcuni di rilevante portata. Non va inoltre dimenticato l’aggiornamento anche della normativa di riferimento, quale, ad esempio, quella relativa ai vincoli di finanza pubblica, per i quali è stata emanata la Legge n. 164/2016 di modifica della Legge 243/2012, al fine di rendere i vincoli del pareggio di bilancio costituzionale coerenti con la nuova contabilità armonizzata. Le entrate sono classificate in titoli e tipologie, anziché in titoli, categorie e risorse, mentre le spese sono classificate in missioni, programmi e titoli, sostituendo la precedente struttura per titoli, funzioni, servizi e interventi.

Il bilancio di previsione finanziario è il documento nel quale vengono rappresentate contabilmente le previsioni di natura finanziaria riferite a ciascun esercizio compreso nell’arco temporale considerato nei Documenti di programmazione dell’ente (DUP), attraverso il quale gli organi di governo di un ente, nell’ambito dell’esercizio della propria funzione di indirizzo e di programmazione, definiscono la distribuzione delle risorse finanziarie tra i programmi e le attività che l’amministrazione deve realizzare, in coerenza con quanto previsto nel documento di programmazione. Il bilancio di previsione finanziario è triennale. Le previsioni riguardanti il primo esercizio costituiscono il bilancio di previsione finanziario annuale.

Il bilancio di previsione finanziario svolge le seguenti finalità:

politico-amministrative in quanto consente l’esercizio delle prerogative di indirizzo e di controllo che gli organi di governance esercitano sull’organo esecutivo ed è lo strumento fondamentale per la gestione amministrativa nel corso dell’esercizio;

di programmazione finanziaria poiché descrive finanziariamente le informazioni necessarie a sostenere le amministrazioni pubbliche nel processo di decisione politica, sociale ed economica;

di destinazione delle risorse a preventivo attraverso la funzione autorizzatoria, connessa alla natura finanziaria del bilancio;

di verifica degli equilibri finanziari nel tempo e, in particolare, della copertura delle spese di funzionamento e di investimento programmate; per le regioni il bilancio di previsione costituisce sede per il riscontro della copertura finanziaria di nuove o maggiori spese stabilite da leggi della regione a carico di esercizi futuri;

informative in quanto fornisce informazioni agli utilizzatori interni (consiglieri ed amministratori, dirigenti, dipendenti, organi di revisione, ecc.) ed esterni (organi di controllo, altri organi pubblici, fornitori e creditori, finanziatori, cittadini, ecc.) in merito ai programmi in corso di realizzazione, nonché in merito all’andamento finanziario dell’amministrazione.

Stante il livello di estrema sintesi del bilancio armonizzato, come sopra indicato, la relazione è integrata con una serie di tabelle, con l’obiettivo di ampliarne la capacità informativa Con la “nota integrativa”, quindi, si completano ed arricchiscono le informazioni del bilancio.

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La nota integrativa integra i dati quantitativi esposti negli schemi di bilancio al fine di rendere più chiara e significativa la lettura dello stesso e svolge le seguenti funzioni:

- descrittiva: illustra i dati che per la loro sinteticità non possono essere pienamente compresi;

- informativa, apporta ulteriori dati non inseriti nei documenti di bilancio, che hanno una struttura fissa e non integrabile;

- esplicativa, indica le motivazioni delle ipotesi assunte e dei criteri di valutazione adottati per la determinazione dei valori di bilancio.

GLI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE ED IL PAREGGIO DI BILANCIO Gli Strumenti della programmazione. La Giunta Comunale predispone e presenta all’esame ed all’approvazione del Consiglio Comunale il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017-2019 ed annessi allegati. Lo schema di bilancio, ed annessi allegati, è stato redatto in collaborazione con i Responsabili dei Servizi sulla base delle indicazioni fornite da questa Amministrazione, coordinate in particolare dall’attività dell’Assessore alle Finanze, in linea con gli impegni assunti con l’approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP). Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e che consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative. Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e della coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). Il bilancio di previsione è stato predisposto nel pieno rispetto di tutti i principi contabili generali contenuti nel succitato D.lgs. 118/2011, che garantiscono il consolidamento e la trasparenza dei conti pubblici secondo le direttive dell’Unione Europea e l’adozione di sistemi informativi omogenei e interoperabili. Il Pareggio di bilancio. Il Bilancio di Previsione per gli esercizi finanziari 2017-2019 chiude con i seguenti totali a pareggio:

Competenza Entrata/Spesa

Cassa Entrata Cassa Spesa

Esercizio 2017 € 9.817.242,00 € 14.333.445,01 € 11.464.539,85

Esercizio 2018 € 9.662.773,00

Esercizio 2019 € 9.028.573,00

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Gli equilibri di bilancio. I principali equilibri di bilancio relativi agli esercizi 2017-2019, da rispettare in sede di programmazione e di gestione, sono i seguenti: - pareggio complessivo di bilancio, secondo il quale il bilancio di previsione deve essere deliberato in pareggio finanziario, ovvero la previsione del totale delle entrate deve essere uguale al totale delle spese (tabella 1); - equilibrio di parte corrente (tabella 2); - equilibrio di parte capitale (tabella 3);

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Equilibrio complessivo (tabella 1):

ENTRATE

CASSA

ANNO DI

RIFERIMENTO DEL

BILANCIO

2017

COMPETENZA ANNO

DI RIFERIMENTO DEL

BILANCIO

2017

COMPETENZA

ANNO

2018

COMPETENZA

ANNO

2019

SPESE

CASSA

ANNO DI

RIFERIMENTO DEL

BILANCIO

2017

COMPETENZA ANNO

DI RIFERIMENTO DEL

BILANCIO

2017

COMPETENZA ANNO

2018

COMPETENZA ANNO

2019

Fondo di cassa presunto all'inizio

dell'esercizio1.827.518,53

- - -

Utilizzo avanzo presunto di

amministrazione 0,00 0,00 0,00

Disavanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato 365.926,95 0,00 0,00

Titolo 1 - Entrate correnti di natura

tributaria, contributiva e perequativa

3.297.343,54 1.978.000,00 1.988.000,00 1.988.000,00

Titolo 1 - Spese correnti

6.884.094,11 5.910.904,97 5.771.508,00 5.831.908,00

- di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00

Titolo 2 - Trasferimenti correnti 3.072.943,29 2.480.542,00 2.412.462,00 2.411.262,00

Titolo 3 - Entrate extratributarie 2.144.423,45 1.625.379,70 1.612.146,00 1.608.146,00

Titolo 4 - Entrate in conto capitale 2.544.303,34 2.302.228,35 2.070.000,00 1.956.000,00

Titolo 2 - Spese in conto capitale3.150.563,79 2.685.012,03 2.670.100,00 1.991.200,00

- di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00

Titolo 5 - Entrate da riduzione di

attività finanziarie0,00 0,00 515.000,00 0,00

Titolo 3 - Spese per incremento di

attività finanziarie0,00 0,00 0,00 0,00

- di cui fondo pluriennale vincolato

Totale entrate finali………………….11.059.013,62 8.386.150,05 8.597.608,00 7.963.408,00

Totale spese finali………………….10.034.657,90 8.595.917,00 8.441.608,00 7.823.108,00

Titolo 6 - Accensione di prestiti 362.474,65 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 239.087,99 156.160,00 156.000,00 140.300,00di cui Fondo anticipazioni di liquidità (DL

35/2013 e succesive modifiche e

rifinanziamenti)

Titolo 7 - Anticipazioni da istituto

tesoriere/cassiere

0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni da

istituto tesoriere/cassiere

0,00 0,00 0,00 0,00

Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e

partite di giro1.084.438,21 1.065.165,00 1.065.165,00 1.065.165,00

Titolo 7 - Spese per conto terzi e

partite di giro1.190.793,96 1.065.165,00 1.065.165,00 1.065.165,00

Totale titoli 12.505.926,48 9.451.315,05 9.662.773,00 9.028.573,00 Totale titoli 11.464.539,85 9.817.242,00 9.662.773,00 9.028.573,00

TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE14.333.445,01 9.817.242,00 9.662.773,00 9.028.573,00

TOTALE COMPLESSIVO SPESE11.464.539,85 9.817.242,00 9.662.773,00 9.028.573,00

Fondo di cassa finale presunto 2.868.905,16

* Indicare gli anni di riferimento N,

N+1 e N+2.

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Equilibrio di parte corrente (tabella 2): COMPETENZA

ANNO DI

RIFERIMENTO DEL

BILANCIO 2017

COMPETENZA

ANNO

2018

COMPETENZA

ANNO

2019

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 0,00 1.827.518,53

A) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese

correnti (+) 30.674,27 0,00 0,00

AA) Recupero disavanzo di amministrazione

esercizio precedente (-) 0,00 0,00 0,00

B) Entrate Titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 (+) 6.083.921,70 6.012.608,00 6.007.408,00

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti

direttamente destinati al rimborso dei prestiti da

amministrazioni pubbliche (+) 0,00 0,00 0,00

D)Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-) 5.910.904,97 5.771.508,00 5.831.908,00

di cui:

- fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00

- fondo crediti di dubbia esigibilità 95.524,11 96.824,11 96.824,11

E) Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto

capitale (-) 0,00 0,00 0,00

F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to dei

mutui e prestiti obbligazionari (-) 156.160,00 156.000,00 140.300,00

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

di cui Fondo anticipazioni di liquidità (DL 35/2013 e

successive modifiche e rifinanziamenti)

G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F) 47.531,00 85.100,00 35.200,00

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE E DA PRINCIPI CONTABILI, CHE HANNO

H) Utilizzo risultato di amministrazione presunto per spese correnti (**) (+) 0,00 - -

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge o dei

principi contabili (+) 0,00 0,00 0,00

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge

o dei principi contabili (-) 0,00 0,00 0,00

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (+) 0,00 0,00 0,00

O=G+H+I-L+M 47.531,00 85.100,00 35.200,00

ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE E DA PRINCIPI CONTABILI, CHE HANNO EFFETTO SULL’EQUILIBRIO EX ARTICOLO

162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (***)

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P) Utilizzo risultato di amministrazione presunto per spese di investimento (**) (+) 0,00 - -

Q) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese in conto capitale (+) 335.252,68 0,00 0,00

R) Entrate Titoli 4.00-5.00-6.00 (+) 2.302.228,35 2.585.000,00 1.956.000,00

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati al

rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (-) 0,00 0,00 0,00

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche

disposizioni di legge o dei principi contabili (-) 0,00 0,00 0,00

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (-) 0,00 0,00 0,00

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine (-) 0,00 0,00 0,00

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria (-) 0,00 0,00 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche

disposizioni di legge o dei principi contabili (+) 0,00 0,00 0,00

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (-) 0,00 0,00 0,00

U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-) 2.685.012,03 2.670.100,00 1.991.200,00

di cui fondo pluriennale vincolato di spesa 0,00 0,00 0,00

V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00

E) Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto capitale (+) 0,00 0,00 0,00

Z = P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-V+E -47.531,00 -85.100,00 -35.200,00

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

Equilibrio di parte capitale (tabella 3):

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (+) 0,00 0,00 0,00

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine (+) 0,00 0,00 0,00

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria (+) 0,00 0,00 0,00

X1) Spese Titolo 3.02 per Concessione crediti di breve termine (-) 0,00 0,00 0,00

X2) Spese Titolo 3.03 per Concessione crediti di medio-lungo termine (-) 0,00 0,00 0,00

Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00

W = O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y 0,00 0,00 0,00

EQUILIBRIO FINALE

C) Si tratta delle entrate in conto capitale relative ai soli contributi agli investimenti destinati al rimborso prestiti corrispondenti

E) Si tratta delle spese del titolo 2 per trasferimenti in conto capitale corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario

S1) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle riscossione crediti di breve termine corrispondenti alla voce del piano

S2) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle riscossione crediti di medio-lungo termine corrispondenti alla voce del

T) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle altre entrate per riduzione di attività finanziarie corrispondenti alla voce

X1) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle concessione crediti di breve termine corrispondenti alla voce del piano

X2) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle concessione crediti di medio-lungo termine corrispondenti alla voce del

Y) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle altre spese per incremento di attività finanziarie corrispondenti alla voce

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Di seguito sono analizzate le principali voci di entrata al fine di illustrare i dati di bilancio, riportare ulteriori dati che non possono essere inseriti nei documenti quantitativo-contabili ed evidenziare le motivazioni assunte ed i criteri di valutazione adottati dei singoli cespiti.

TITOLO 1° ENTRATE TRIBUTARIE

Con riferimento alle entrate tributarie, occorre sottolineare che la legge di stabilità per il 2016 (L. 208/2015) ha previsto la sospensione degli aumenti tributari rispetto al livello fissato nell’anno 2015. Detta sospensione è riproposta anche nel disegno di legge di bilancio per l’anno 2017. IMU - Imposta Municipale Propria L’IMU è stata introdotta in via sperimentale, a decorrere dal 1° gennaio 2012, dall’art. 13 del DL 6.12.2011 n. 201 convertito nella Legge 22/12/2011 n. 214, ed ha sostituito l’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI). L’art. 1 comma 639 della Legge n. 127 del 27/12/2013 (Legge di stabilità 2014) ha introdotto la IUC - Imposta Unica Comunale – ed ha trasformato l’IMU dal 2014 a regime e non più in via sperimentale. La IUC è composta da: Imposta Municipale propria (IMU); tassa sui rifiuti (TARI) e tributo per i servizi indivisibili (TASI). La IUC è stata confermata anche per l’anno 2015 dall’art. 1 comma 679 della Legge 23/12/2014 n. 190 (Legge di Stabilità per il 2015). La Legge n. 208/2015 (Legge di Stabilità 2016) ha previsto alcune modifiche alla IUC, in particolare per quanto riguarda l’imposizione su terreni agricoli, immobili concessi in comodato, immobili di cooperative edilizie a proprietà indivisa, immobili situati all'estero, immobili a canone concordato ed “imbullonati”. Le previsioni iscritte nel bilancio tengono conto di tali novità normative e gli importi previsti sono pari ad euro 1.075.000,00 per il triennio 2017-2019. Le aliquote previste per il 2017 sono le seguenti:

FATTISPECIE IMPONIBILE ALIQUOTA DETRAZIONE

1. Abitazione principale e relative pertinenze (nel limite di un oggetto immobiliare per ciascuna delle categorie catastali C/2-C/6 e C/7) del contribuente ivi residente per le sole categorie catastali A1/A8/A9

4 per mille

200 Euro

2. Gli alloggi assegnati dagli istituti autonomi per le case popolari

4 per mille

200 Euro

3. Abitazioni e relative pertinenze concesse in uso gratuito/comodato ai parenti di primo grado in linea retta e affini, ivi residenti.

5,6 per mille

4. Altri immobili, terreni agricoli (diversi da quelli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola), aree fabbricabili, fabbricati

7,6 per mille

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diversi dall’abitazione principale e dai fabbricati rurali ad uso strumentale.

TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) La TASI è uno dei tributi di cui si compone la IUC – Imposta Unica Comunale – istituita dall’art. 1, comma 639, della Legge 27/12/2013 n. 147 (Legge di Stabilità per il 2014), confermata, anche per l’anno 2015, dall’art. 1, comma 679, della Legge 23/12/2014 n. 190. Presupposto della TASI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, ivi compresa, fino al 2015, l’abitazione principale, e di aree fabbricabili, così come definiti ai fini dell’Imposta Municipale Propria (IMU), fatta eccezione, in ogni caso, per i terreni agricoli e, dal 2016, dell'abitazione principale. Come indicato nel paragrafo riguardante l’IMU, la legge di stabilità per il 2016 ha modificato l’imposizione fiscale su abitazione principale, rendendo la fattispecie completamente esente, ad eccezione degli immobili cosiddetti di lusso (categorie A1, A8 e A9). Il comma 14 dell'art 1 della L. 208/2015, modificando il comma 669 della Legge 147/2013, ha previsto infatti la modifica del presupposto impositivo, escludendo di fatto l'abitazione principale dal presupposto. La normativa sopra riportata ha come conseguenza la riduzione consistente del gettito TASI iscritto in bilancio: a fronte di tale riduzione è previsto un ristoro relativo al mancato gettito effettivo IMU /TASI derivanti dalle abitazioni principali e dai terreni agricoli 2015 per euro 260.707,00. Il tributo è destinato alla parziale copertura dei seguenti servizi indivisibili. Il gettito previsto di € 343.000,00 sarà rivolto alla copertura parziale, pari al 90,68%, dei costi dei servizi indivisibili, così come indicati nell’allegato A alla delibera del consiglio comunale n.69 del 20.12.2016. A seguito dell’approvazione del quinto decreto del 4 agosto 2016 del Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell’interno e la Presidenza del Consiglio dei ministri, è stata modificata la modalità di accertamento in bilancio delle somme relative alla lotta all’evasione dei tributi in autoliquidazione. In particolare il nuovo principio prevede che siano accertate per cassa anche le entrate derivanti dalla lotta all’evasione delle entrate tributarie riscosse per cassa, salvo i casi in cui la lotta all’evasione sia attuata attraverso l’emissione di avvisi di liquidazione e di accertamento, di ruoli e liste di carico, accertate sulla base di documenti formali emessi dall’ente e imputati all’esercizio in cui l’obbligazione scade (per tali entrate si rinvia ai principi riguardanti l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità e la rateizzazione delle entrate). Pertanto la previsione dell’IMU e dell’ICI da attività di accertamento è stata rivista rispetto al passato sulla base di tale principio, con corrispondente accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità. ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF Questa amministrazione non ha mai applicato l’addizionale IRPEF. TASSA RIFIUTI - TARI La determinazione delle tariffe TARI (Tributo sui rifiuti) è tale da garantire la copertura

integrale dei costi così come previsti nel Piano Finanziario 2017 approvato con delibera del

consiglio comunale n.67 del 20.12.2016;

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IMPOSTA PUBBLICITA' E DIRITTO PUBBLICHE AFFISSIONI La gestione è effettuata in concessione alla ditta STEP srl sede di Codroipo per il periodo dal 1.1.2017 al -30.6.2017 in attesa dell’espletamento di nuova gara con la CUC di Porcia. Il gettito previsto per l’imposta comunale sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni è pari a € 40.000,00 per il 2017 e 2018 e 2109. Con la legge di stabilità 2016 è stata definitivamente abrogata l’Imposta comunale secondaria, mai entrata in vigore. TITOLO 2° - TRASFERIMENTI CORRENTI

trasferimenti dallo stato I trasferimenti erariali dallo Stato si sono praticamente ridotti: in tale voce sono iscritti: € 23.280,00 come contributo minimo vitale. Trasferimenti correnti dalla Regione Sono stati previsti in base all’anno scorso tenendo conto però per quanto concerne i trasferimenti ordinari della regione di una riduzione del 10% rispetto a quanto stanziato nel 2016 in via del tutto precauzionale. Per eventuali scostamenti o maggiori accertamenti, in corso d’anno si provvederà alla ridefinizione delle poste iscritte. E’ prevista in questa voce lo 0,5 per mille devoluto al comune da parte dei cittadini e destinato a finalità sociali quali l’acquisto di voucher per lavoratori disoccupati. La stima è stata effettuata in base all’ultima comunicazione del Ministero delle Finanze, riferita alle scelte effettuate dai contribuenti nell’anno di imposta 2013 per euro 4.000,00. E’ stato previsto il ristoro da parte dello Stato –Regione per quanto concerne il minor gettito derivante dall’abolizione della TASI per l’abitazione principale e dell’IMU per i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti agricoli professionali in euro 260.708,00. Inoltre è stato mantenuto il trasferimento per il minor introito ICI per euro 203.948,00.

TITOLO 3° – ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

Entrate Extratributarie Le entrate da vendita ed erogazione di servizi, sono state previste sulla base dell’andamento storico, del numero degli utenti e modalità di erogazione dei servizi. I proventi di beni sono previsti in base a contratti e convenzioni in essere per quanto attiene canoni, locazioni e affitti; all’andamento storico consolidato per le concessioni cimiteriali. Le sanzioni per violazione del codice della strada sono state stimate in base alle attività sanzionatorie previste dal servizio di vigilanza, con riferimento a strumentazione tecniche e modalità consolidate. Gli interessi attivi sono iscritti in base al rendimento delle giacenze di cassa medie. I rimborsi e altre entrate correnti sono stati iscritti in base a documentazione agli atti dell’ente, ed in relazione alle relative previsioni di spesa per quanto attiene ai rimborsi per elezioni. Il rimborso dell’ATO per la quota investimenti effettuata negli anni pregressi sulla rete idrica è stato iscritto conformemente al relativo piano di ammortamento.

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TITOLO 4° – ENTRATE IN CONTO CAPITALE

Contributi regionali già concessi:

euro 53.875,06 per anticipo spese di progettazione scuola elementare.

euro 1.800.000,00 suddiviso nel triennio in base al cronoprogramma per l’ampliamento della scuola elementare e precisamente 300.000,00 nel 2017; euro 1.000.000,00 nel 2018 ed euro 500.000,00 nel 2019. L’erogazione del contributo verrà disposta a seguito di apposite richieste e di certificazioni di stati d’avanzamento dell’intervento da parte del comune;

euro 1.200.000,00 nel 2017 per realizzazione centro di catalogazione, contributo riassegnatoci con decreto n.4145 del 4.12.2015 per la prosecuzione dei lavori già iniziati dal comune di Cordenons quale capofila Aster. L’erogazione del contributo sarà disposta, come previsto dall’art.10 della legge regionale 6.8.15, n.20 comma 50 a seguito di apposite richieste e di certificazioni di stati d’avanzamento dell’intervento da parte del comune.

euro 750.000,00 suddiviso tra il 2017 per euro 345.000,00 e 2018 per euro 390.000,00 in base al cronoprogramma per la realizzazione del 2^ lotto della sistemazione del fabbricato adiacente alla casa anziani . Con la Legge regionale 18/15, art.16 è stato istituito un Fondo Regionale per la conversione degli incentivi pluriennali concessi agli enti locali, rientra in questo fondo anche il contributo ventennale di euro 60.000,00 concessoci nel 2013 con decreto n. PMT/SEDIL/UD/6156/ERCM -519 per l’opera.

euro 300.000,00 per l’ampliamento del cimitero di S.Foca concesso con decreto n.5340 del 10.12.2014. L’erogazione del contributo verrà disposta a seguito di apposite richieste e di certificazioni di stati d’avanzamento dell’intervento da parte del comune.

Contributi regionali per i quali si chiede il finanziamento

euro 250.000,00 nel 2019 per sistemazione cimitero capoluogo, contributo iscritto in bilancio ma non ancora concesso.

Euro 100.000,00 nel 2019 per la sistemazione area brolo

Euro 500.000,00 nel 2019 per la manutenzione dei roielli

Euro 550.000,00 nel 2019 per costruzione del nuovo asilo nido

Euro 175.000,00 nel 2018 per i lavori di recupero del municipio

Euro 109.000,00 anno 2018 quale quota parte per il completamento del centro di catalogazione

Altre in conto capitale da altri enti - euro 6.000,00 di fondi BIM per acquisto patrimonio librario per la biblioteca comunale. Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali Nel Bilancio 2017 è stata prevista la somma di euro 36.000,00 per l’alienazione di una casa di civile abitazione, mentre nell’anno 2018 la vendita della vecchia sede municipale per euro 340.000,00. Entrate da permessi di costruire In questa voce sono classificati gli ex-oneri di urbanizzazione il cui importo è stato previsto in € 50.000,00 per l'anno 2017, in €50.000,00 per l’anno 2018 e in € 50.000,00 per l’anno 2019. I proventi per permessi di costruire sono stati destinati esclusivamente al finanziamento di spese di investimento e sono stati previsti in base all’andamento degli anni precedenti. TITOLO 5° - ENTRATE DA RIDUZIONE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE Per quanto concerne invece la riduzione di entrate da attività finanziare è stata posta in bilancio la

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somma di euro 515.000,00 per l’alienazione delle quote Atap nel 2018. TITOLO 6° - ACCENSIONE DI PRESTITI Il bilancio finanziario 2017-2019 non prevede l’accensione di prestiti per la realizzazione di opere pubbliche, ciò al fine di non gravare l’ente di nuovi oneri finanziari a cui con difficoltà potrebbe fare fronte.

Il residuo debito dei mutui al 01.01.2017 risulta essere pari ad € 1.451.052,25. Gli oneri di ammortamento sulle spese correnti, relativi alle quote interessi dei prestiti già contratti, rientrano nei limiti fissati dalla legge sul totale delle entrate correnti accertate nell’ultimo esercizio chiuso. Il comma 539 della Legge di stabilità 2015 (Legge 190/2014) ha modificato l’art. 204 del D.Lgs. n. 267/2000, elevando dall’8 al 10 per cento, a decorrere dal 2015, l’importo massimo degli interessi passivi rispetto alle entrate dei primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione dei mutui, al fine di poter assumere nuovi mutui o finanziamenti. TITOLO 7° - ANTICIPAZIONE DA ISTITUTO TESORIERE/CASSIERE Sulla base dell’attuale fondo di cassa e dell’osservazione storica sull’andamento della liquidità, non è stato previsto un apposito stanziamento, sia in entrata che al corrispondente titolo dell’Uscita. TITOLO 9° - ENTRATE PER CONTO DI TERZI E PARTITE DI GIRO. I servizi per conto di terzi e le partite di giro comprendono le transazioni poste in essere per conto di altri soggetti in assenza di qualsiasi discrezionalità ed autonomia decisionale da parte dell’ente, quali quelle effettuate come sostituto di imposta. Non comportando discrezionalità ed autonomia decisionale, le operazioni per conto di terzi non hanno natura autorizzatoria. In deroga alla definizione di “Servizi per conto terzi”, sono classificate tra tali operazioni le transazioni riguardanti i depositi dell’ente presso terzi, i depositi di terzi presso l’ente, la cassa economale, le anticipazioni erogate dalla tesoreria statale alle regioni per il finanziamento della sanità ed i relativi rimborsi. Ai fini dell’individuazione delle “operazioni per conto di terzi”, l’autonomia decisionale sussiste quando l’ente concorre alla definizione di almeno uno dei seguenti elementi della transazione: ammontare, tempi e destinatari della spesa. Le entrate per conto di terzi e partite di giro sono state previste a pareggio con le relative spese, stimando gli importi sulla base dell’osservazione storica degli aggregati corrispondenti.

IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO iscritto in entrata

Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata. Trattasi di un saldo finanziario che garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello in corso, che nasce dall’esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria, e rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei

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finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse. Il fondo pluriennale vincolato è formato solo da entrate correnti vincolate e da entrate destinate al finanziamento di investimenti, accertate e imputate agli esercizi precedenti a quelli di imputazione delle relative spese. Prescinde dalla natura vincolata o destinata delle entrate che lo alimentano, il fondo pluriennale vincolato costituito: a) in occasione del riaccertamento ordinario dei residui al fine di consentire la reimputazione di un impegno che, a seguito di eventi verificatisi successivamente alla registrazione, risulta non più esigibile nell’esercizio cui il rendiconto si riferisce; b) in occasione del riaccertamento straordinario dei residui, effettuato per adeguare lo stock dei residui attivi e passivi degli esercizi precedenti alla nuova configurazione del principio contabile generale della competenza finanziaria. Il fondo riguarda prevalentemente le spese in conto capitale ma può essere destinato a garantire la copertura di spese correnti, ad esempio per quelle impegnate a fronte di entrate derivanti da trasferimenti correnti vincolati, esigibili in esercizi precedenti a quelli in cui è esigibile la corrispondente spesa, ovvero alle spese per il compenso accessorio del personale. L’ammontare complessivo del fondo iscritto in entrata, distinto in parte corrente e in c/capitale, è pari alla sommatoria degli accantonamenti riguardanti il fondo stanziati nella spesa del bilancio dell’esercizio precedente, nei singoli programmi di bilancio cui si riferiscono le spese, dell’esercizio precedente. Il fondo pluriennale iscritto in entrata nel triennio è pari a:

FPV 2017 2018 2019

FPV – parte corrente € 30.674,27 € 0,00 € 0,00

FPV – parte capitale € ____335.252,68 € _0,00_ € 0,00

FONDO CREDITI DUBBIA ESGIBILITA’

Gli articoli n. 167 del D.Lgs. 267/2000 e n. 46 del D.Lgs. 118/2011 prevedono che nella missione "Fondi e Accantonamenti", all'interno del programma fondo crediti di dubbia esigibilità, sia stanziato l'accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, il cui ammontare è determinato in considerazione dell'importo degli stanziamenti di entrata di dubbia e difficile esazione, secondo le modalità indicate nel principio applicato della contabilità finanziaria di cui all'allegato n. 4/2 al presente decreto; L’art. 11 comma 5 del medesimo D.Lgs. 118/2011, si sensi del quale nella nota integrativa allegata al bilancio di previsione sono indicati i criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti di dubbia esigibilità, dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l'accantonamento a tale fondo Le modalità di calcolo dello stanziamento del bilancio di previsione relativo al fondo crediti dubbia esigibilità sono disciplinate dall’allegato 4/2 al D.Lgs. 118/2011, concernente il principio applicato della contabilità finanziaria, ed in particolare al punto 3.3 e nell’esempio 5 dell’appendice tecnica al medesimo allegato 4/2, di cui costituisce parte integrante; Il fondo crediti di dubbia esigibilità in contabilità finanziaria deve intendersi come un fondo rischi, diretto ad evitare che le entrate di dubbia esigibilità, previste ed accertate nel corso dell’esercizio, possano finanziare delle spese esigibili nel corso del medesimo esercizio;

La procedura per la definizione dello stanziamento da iscrivere nel bilancio di previsione,

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così come disciplinato dall’allegato 4/2 al D.lgs. 118/2011 è la seguente: 1) individuazione delle categorie di entrate stanziate che possono dare luogo a crediti

di dubbia e difficile esazione. L’Ente ha scelto come livello di analisi delle entrate il capitolo, ritenendolo di massimo dettaglio.

Non richiedono l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità: a) i crediti da altre amministrazioni pubbliche, in quanto destinate ad essere accertate

a seguito dell’assunzione dell’impegno da parte dell’amministrazione erogante, b) i crediti assistiti da fidejussione, c) le entrate tributarie che, sulla base dei nuovi principi, sono accertate per cassa. Non sono altresì oggetto di svalutazione le entrate di dubbia e difficile esazione

riguardanti entrate riscosse da un ente per conto di un altro ente e destinate ad essere versate all’ente beneficiario finale. Il fondo crediti di dubbia esigibilità è accantonato dall’ente beneficiario finale.

Con riferimento alle entrate che l’ente non considera di dubbia e difficile esazione, per le quali non si provvede all’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, è necessario dare adeguata illustrazione nella Nota integrativa al bilancio.

2) Calcolo, per ciascuna entrata di cui al punto 1), della media tra incassi in c/competenza e accertamenti degli ultimi 5 esercizi, tenendo conto anche degli incassi in c/residui per gli anni il cui bilancio è redatto secondo i vecchi principi. Per le entrate che negli esercizi precedenti all’adozione dei nuovi principi erano state accertate per cassa, il fondo crediti di dubbia esigibilità è determinato sulla base di dati extra-contabili. L’Ente, già dall’anno precedente, ha scelto come modalità di calcolo della media la media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti, registrato in ciascun anno del quinquennio, con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e lo 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio. Si è optato per tale metodo poiché privilegia l’andamento delle riscossioni degli ultimi anni, nei quali la percentuale di evasione tributaria è calata grazie al passaggio alla riscossione diretta della tassa rifiuti.

3) Il fondo crediti di dubbia esigibilità dell’esercizio è determinato applicando all’importo complessivo degli stanziamenti di ciascuna delle entrate di cui al punto 1) una percentuale pari al complemento a 100 della media di cui al punto 2).

E’ possibile effettuare svalutazioni di importo maggiore, dandone adeguata motivazione nella relazione al bilancio Il servizio finanziario ha provveduto ad individuare i capitoli d’entrata considerati di dubbia e difficile esazione. Tra questi non figurano la mensa scolastica, i diritti di pesa pubblica, i diritti di segreteria dei vari uffici, i canoni cimiteriali che vengono accertati “per cassa” e nemmeno per i proventi derivanti dalla cava, il cui versato dipende dai quantitativi estratti come da convenzione.

Tenuto conto del calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità, dettagliatamente illustrato nella tabella allegata quale parte integrante e sostanziale del presente atto, che tra l’altro evidenzia il conteggio del fondo mediante tutti i metodi previsti dal decreto, si precisa che:

I capitoli 80 ed 83, in cui vengono rispettivamente incassate TARSU (fino al 2013) e TARI (dal 2014) sono stati considerati insieme per omogeneità di dati, visto che si tratta di tassa rifiuti;

Nel caso in cui per un capitolo l’accertato e l’incassato per l’anno siano pari a zero (e pertanto il rapporto per il conteggio della media ponderata non può essere calcolato) si è forzato il rapporto a 1;

Per i capitoli 22, 82, 101, 601, 766 relativi all’incasso di tributi di nuova istituzione è stata accantonata a fondo una percentuale forfettaria del 10%,

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ritenuta congrua sulla base dell’andamento storico delle riscossioni, della negativa congiuntura economica e del numero sempre maggiore di procedure concorsuali che interessano le aziende locali;

Per il capitolo 487, relativo all’incasso delle sanzioni amministrative fatte alle imprese, istituito nel 2016 per il quale mancano dati storici, è stata accantonata la stessa percentuale del capitolo 486, relativo all’incasso delle sanzioni per le famiglie;

Per il capitolo 505, in cui vengono incassati i fitti degli immobili comunali, vista la difficoltà a riscotere quanto spettante nonostante i numerosi solleciti, si è provveduto ad accantonare oltre il 50% dello stanziamento annuo;

Non è previsto accantonamento al cap. 789 relativo agli incassi del servizio centro diurno, visto che storicamente le rette della casa anziani vengono pagate praticamente regolarmente;

Per i capitoli con stanziamento iniziale a zero, il fondo verrà adeguato in corso d’anno nel caso in cui si proceda a stanziare delle somme.

L’accantonamento teorico al fondo crediti dubbia esigibilità nel bilancio di previsione, così come calcolato secondo la metodologia di cui ai punti precedenti, risulta essere il seguente:

2017 2018 2019 PARTE

CORRENTE € 95.524,11 € 96.824,11 € 96.824,11

PARTE CAPITALE

€ 0,00 € 0,00 € 0,00

Il punto 3.3 del principio 4/2 allegato al D.Lgs. 118/2011, si precisa che fin dall’anno 2015 l’Ente ha effettuato l'accantonamento al fondo per l'intero importo, anziché il 70% nel 2017, l’85% nel 2018 e il 100% dal 2019. Lo stanziamento al fondo crediti dubbia esigibilità iscritto in bilancio, che verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale, presenta i seguenti importi effettivi:

STANZIAMENTO EFFETTIVO

2017 2018 2019

Parte corrente € 95.524,11 € 96.824,11 € 96.824,11 Parte capitale € 0,00 € 0,00 € 0,00

PARTE SPESA Di seguito sono analizzate le principali voci di spesa, riepilogate per macroaggregato, al fine di illustrare i dati di bilancio, riportare ulteriori dati che non possono essere inseriti nei documenti quantitativo-contabili ed evidenziare le motivazioni assunte ed i criteri di valutazione adottati delle stesse.

Vengono sinteticamente analizzati i singoli macroaggregati: REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE Le previsioni di bilancio tengono conto del personale in servizio e della nuova assunzione per mobilità da destinarsi all’ufficio segreteria, prevedendo inoltre gli importi per il rinnovo

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contrattuale. IMPOSTE E TASSE A CARICO DELL’ENTE - In questa voce sono classificate, come poste principali: - IRAP dovuta sulle retribuzioni lorde erogate ai dipendenti; il Comune di San Quirino non applica il metodo cosiddetto commerciale sui servizi a rilevanza commerciale (art. 10 comma 2 D.Lgs. 446/1997): IRAP iscritta per € 78.358,47, oltre all’IRAP per gli amministratori in euro 5.500,00, LSU per euro 2.000,00 e occasionali per euro 400,00 ; - tassa di circolazione sui veicoli, calcolata sul parco mezzi in dotazione all’ente: tali spese rientrano nei limiti di spesa per le autovetture di cui al D.L. 78/2010 ed al D.L. 95/2012: tassa di circolazione iscritta per € 2.300,00; - imposta di bollo virtuale per euro 3.500,00; - tasse e tributi a carico dell’ente per euro 12.500,00 ACQUISTO DI BENI E SERVIZI – Sono classificate in questa voce le spese per gli acquisti di beni e di servizi necessari per garantire il regolare funzionamento e la buona gestione dei servizi: a titolo di esempio, i carburanti per i mezzi, la cancelleria, l’equipaggiamento ed il vestiario, la spesa per le utenze (acqua, luce, gas, telefonia, manutenzione applicativi informatici). Fanno parte di questo macroaggregato anche le spese per incarichi professionali e quelle relative ai contratti di appalto per l’erogazione dei servizi pubblici, non svolti quindi direttamente dal personale dell’ente (mensa e trasporto scolastico, manutenzione del patrimonio comunale, servizi per il settore sociale, organizzazione di manifestazioni turistiche e culturali, ecc) sul fabbisogno storico delle spese. TRASFERIMENTI CORRENTI - in questa voce risultano classificati i contributi annualmente riconosciuti dall’ente a terzi, ed i più rilevanti sono: - Trasferimento alla scuola materna per euro 135.000,00; - Trasferimenti nel settore scolastico per euro 50.000,00; - Trasferimenti alle associazioni sportive per euro 39.000,00; _Trasferimenti alle associazioni culturali e ricreative per euro 24.000,00; - Trasferimento all’associazione di volontariato per euro 7.500,00; - Trasferimento per abbattimento rette agli ospiti residenti in casa di risposo per euro 55.000,00; - Trasferimenti nel settore sociale per euro 158.200,00; - Restituzione entrata alla Regione per maggior gettito Imu per euro 335.150,00; - Trasferimenti nel settore economico per euro 3.000,00; INTERESSI PASSIVI - La spesa per interessi passivi è prevista in € 64.900,00 per il 2017, in € 57.850,00 per il 2018 ed in € 51.150,00 per il 2019 e si riferisce alle quote interessi degli ammortamenti dei mutui passivi. L’evoluzione nel triennio in ribasso dipende dal termine dei piani di rimborso dei prestiti, giunti alla fine del periodo di ammortamento. RIMBORSI E POSTE CORRETTIVE DELLE ENTRATE In base alla nuova classificazione di bilancio di cui al D.Lgs. 118/2011, in questo macroaggregato sono classificati gli sgravi, i rimborsi e i trasferimenti di quote indebite ed inesigibili di imposte ed entrate e proventi diversi. La previsione viene fatta prudenzialmente sulla base del trend storico.

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ALTRE SPESE CORRENTI In questa voce sono classificate tutte le spese che non trovano collocazione nei precedenti macroaggregati. Fondo di riserva il fondo di riserva è iscritto per € 20.743,27 nel 2017, per € 18.356,02 nel 2018 e per € 29.050,00 nel 2019 – in particolare, lo stanziamento rispetta i limiti previsti dall’art. 166 TUEL, in base al quale lo stanziamento non deve essere inferiore allo 0,30 e non può superare il 2 per cento del totale delle spese correnti di competenza inizialmente previste in bilancio; ai sensi del comma 2bis del citato art. 166, la metà della quota minima prevista dai commi 1 e 2ter è riservata alla copertura di eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporta danni certi all'amministrazione. Fondo di riserva di cassa: con la nuova contabilità armonizzata, a seguito della reintroduzione della previsione di cassa, è stato previsto l’obbligo di stanziare nel primo esercizio del bilancio di previsione finanziario un fondo di riserva di cassa, non inferiore allo 0,2 per cento delle spese finali, utilizzato con deliberazioni dell'organo esecutivo (art. 166 comma 2quater TUEL): lo stanziamento iscritto in bilancio, rispettoso di tale limite, ammonta ad € 20.743,27. Fondo crediti di dubbia esigibilità Per i crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio è effettuato un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, vincolando una quota dell’avanzo di amministrazione.

A tal fine è stanziata nel bilancio di previsione una apposita posta contabile, denominata “Accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità”, il cui ammontare è stato calcolato secondo i principi contabili ed è stato ampiamente descritto nei punti precedenti e precisamente da pagina 15 a 17 della presente nota integrativa. Il legislatore ha concesso la facoltà di applicare gradualmente la norma per quanto concerne l'accantonamento da effettuare nel FCDE. Questo Ente ha accantonato il 100% del Fondo Crediti di dubbia esigibilità già dal 2016 anche se la percentuale di accantonamento poteva essere la seguente:

2016 55%

2017 70%

2018 85%

Dal 2019 in poi 100%

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TITOLO 2 – SPESE IN CONTO CAPITALE INVESTIMENTI FISSI LORDI E ACQUISTO DI TERRENI In questa voce sono classificate le spese relative alla realizzazione di nuove opere, agli interventi di manutenzione straordinaria ed alle spese di progettazione previste nel piano delle opere pubbliche, tenendo conto delle spese finanziate a mezzo del fondo pluriennale vincolato, e le spese re-imputate da esercizi precedenti. Non sono previsti fondi per l’acquisto di terreni e fabbricati.

ELENCO DEGLI INTERVENTI PROGRAMMATI PER SPESE DI INVESTIMENTO FINANZIATI COL RICORSO AL DEBITO E CON LE RISORSE DISPONIBILI.

Di seguito si riporta l’elenco degli interventi di manutenzione straordinaria e degli acquisti in conto capitale, articolato secondo la differente natura delle risorse disponibili, nonché l’elenco dei lavori pubblici stanziati nel triennio.

ENTRATE CORRENTI Particolare attenzione deve essere posta all'analisi delle entrate correnti (titoli 1, 2 e 3) non destinate al finanziamento delle spese correnti ed al rimborso dei prestiti. Le risorse correnti costituiscono copertura finanziaria alle spese di investimento, con modalità differenti per impegni imputati all’esercizio in corso di gestione o per gli impegni imputati agli esercizi successivi. Per gli impegni concernenti investimenti imputati all’esercizio in corso di gestione, la copertura è costituita dall’intero importo del saldo positivo di parte corrente previsto nel bilancio di previsione per l’esercizio in corso di gestione. Con riferimento agli esercizi compresi nel bilancio di previsione, costituisce copertura agli investimenti la quota del margine corrente che può considerarsi “consolidata”, di importo non superiore al minore valore tra:

la media dei saldi di parte corrente in termini di competenza registrati negli ultimi tre esercizi rendicontati, se sempre positivi, determinati al netto dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione e dell’accertamento di entrate non ricorrenti che non hanno dato copertura a impegni;

la media dei saldi di parte corrente in termini di cassa registrati negli ultimi tre esercizi rendicontati, se sempre positivi, determinati al netto dell’utilizzo del fondo di cassa e degli incassi di entrate non ricorrenti che non hanno dato copertura a pagamenti. Per ciascun esercizio compreso nel bilancio di previsione successivo a quello in corso di

gestione, tale saldo positivo è distinto nelle seguenti componenti: A) una quota di importo non superiore al minore valore tra la media dei saldi di parte

corrente in termini di competenza e la media dei saldi di parte corrente in termini di cassa registrati negli ultimi tre esercizi rendicontati, se sempre positivi, determinati al netto dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, del fondo di cassa, e delle entrate non ricorrenti che non hanno dato copertura a impegni, o pagamenti (limite previsto dal principio contabile generale n. 16, specificato dal principio applicato della contabilità finanziaria n. 5.3.6), che consente di identificare la quota consolidata del margine corrente previsto in bilancio,

B) una quota costituita dal 50% del margine corrente derivante dall’applicazione di nuove o maggiori aliquote fiscali e dalla maggiorazione di oneri concessori e sanzioni, formalmente deliberate,

C) una quota derivante da riduzioni permanenti di spese correnti, già realizzate, risultanti da un titolo giuridico perfezionato.

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Si riporta l’elenco dei capitoli/articoli di spesa concernenti gli investimenti che si prevede di stanziare nel bilancio gestionale/PEG per l'esercizio in corso di gestione:

ENTRATE CORRENTI (TITOLI 1, 2 E 3) NON DESTINATE AL FINANZIAMENTO DELLE SPESE CORRENTI E DEL RIMBORSO DEI PRESTITI

2017

Quota di margine corrente

Descrizione intervento Capitolo/Articolo

5.500,00 Manutenzione straordinaria immobili comunali 2940/000

1.500,00 Spesa per restauro porte lignee Villa Cattaneo 2941/001

5.350,00 Acquisto attrezzature 2959/000

30.181,00 Acquisto sistemi di sicurezza per il territorio 2960/000

2.000,00 Acquisto attrezzature sanitarie casa anziani 4552/000

3.000,00 Acquisto altre attrezzature casa anziani 4555/000 47.531,00 TOTALE COMPLESSIVO

Per gli impegni concernenti investimenti imputati agli esercizi successivi a quello in corso di gestione (2018 e 2019), al fine di garantire che la copertura sia credibile, sufficientemente sicura, non arbitraria o irrazionale, la copertura è costituita solo da quota parte del saldo positivo di parte corrente previsto per ciascun esercizio, e devono essere rispettate una serie di condizioni previste dal principio contabile generale della competenza finanziaria, specificate nel principio applicato della contabilità finanziaria (da 5.3.5 a 5.3.10).

ENTRATE CORRENTI (TITOLI 1, 2 E 3) NON DESTINATE AL FINANZIAMENTO DELLE SPESE CORRENTI E DEL RIMBORSO DEI PRESTITI

2018

Quota di margine corrente

Descrizione intervento Capitolo/Articolo

5.300,00 Manutenzione straordinaria immobili comunali 2940/000

3.000,00 Acquisto attrezzature 2959/000

5.500,00 Manutenzione straordinaria scuola media 3215/000

5.000,00 Manutenzione straordinaria palestra comunale 3400/000

50.000,00 Sistemazione strade capoluogo e frazioni 4626/000

11.300,00 Acquisto arredi per la casa di riposo a seguito ampliamento 4554/000

2.000,00 Acquisto attrezzature sanitarie casa anziani 4552/000

3.000,00 Acquisto altre attrezzature casa anziani 4555/000 85.100,00 TOTALE COMPLESSIVO

ENTRATE CORRENTI (TITOLI 1, 2 E 3) NON DESTINATE AL FINANZIAMENTO DELLE SPESE CORRENTI E DEL RIMBORSO DEI PRESTITI

2019

Quota di Descrizione intervento Capitolo/

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margine corrente

Articolo

16.600,00 Manutenzione straordinaria immobili comunali 2940/000

3.000,00 Acquisto attrezzature 2959/000

5.500,00 Manutenzione straordinaria scuola media 3215/000

5.000,00 Manutenzione straordinaria palestra comunale 3400/000

2.000,00 Acquisto attrezzature sanitarie casa anziani 4552/000

3.100,00 Acquisto altre attrezzature casa anziani 4555/000 35.200,00 TOTALE COMPLESSIVO

Sono state finanziate spese in conto capitale per gli anni 2017-2019 con il margine delle

entrate correnti margine che deriva dal risparmio della spesa corrente che ha subito una riduzione permanente di euro 333.101,66 dal 2015 per effetto dell’estinzione anticipata di n.3 consistenti mutui e dalla estinzione per scadenza di altri n.52 mutui. Alla luce di questo l’ente ha ritenuto di applicare per l’anno 2017 una quota pari al 15%, del 25% per il 2018 e dell’11% per il 2019 del risparmio conseguito dall’operazione effettuata.

QUADRO DI RIEPILOGO DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO Si riporta infine il quadro di riepilogo delle fonti di finanziamento delle spese in conto capitale previste nel bilancio di previsione 2017-2019, piano triennale delle opere pubbliche 2017-2019 ed investimenti provenienti da esercizi precedenti e traslati di competenza, nonché spese per incremento di attività finanziarie:

2017 2018 2019

Totale spesa investimenti 2.685.012,03 2.670.100,00 1.991.200,00

Quota finanziata a carico FPV entrata 335.252,68 0 0

Saldo da finanziare 2.349.759,35 2.670.100,00 1.991.200,00

Fonte di finanziamento

Entrate correnti 47.531,00 85.100,00 35.200,00

Contributi regionali 2.210.228,35 1.674.000,00 1.900.000,00

Contributi provinciali 0 0 0

Contributi altri enti 6.000,00 6.000,00 6.000,00

Alienazione attività finanziarie 0 515.000,00 0

Alienazione beni immobili 36.000,00 340.000,00 0

Permessi costruire 50.000,00 50.000,00 50.000,00

2.349.759,35 2.670.100,00 1.991.200,00 Le spese d’investimento sopra riportate nei totali , sono dettagliatamente sotto riportate:

cap Descrizione 2017 2018 2019 Finanziam.

2889 Realizz.ne centro catalogazione dei magredi

1.200.000,00 0,00 0,00 Contr. Reg.

2990 Complet.centro 36.000,00 964.000,00 0,00 Alienazioni.+

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catalogazione dei magredi contr. Reg.le

2940 Manutenzione straord.immobili comunali

5.500,00 5.300,00 16.600,00 Entrate correnti

2941 Spesa per restauro porte lignee villa cattaneo

1.500,00 0,00 0,00 Entrate correnti

2954 Ristrutt.ne villa cattaneo 175.000,00 Contr.reg.

2957 Incarichi profess.per opere 65.228,35 0,00 0,00 Contr.reg. e Bim

2959 Acquisto attrezzature 5.350,00 3.000,00 3.100,00 Entrate corr.

2960 Acquisto sistemi di sicurezza per il territorio

30.181,00 0,00 0,00 Entrate correnti

3104 Costruzione nuovo asilo nido

0,00 0,00 550.000,00 Contr.reg.

3110 Ampliamento scuola primaria

300.000,00 1.000.000,00 500.000,00 Contr. Reg.

3215 Manutenz. straord. scuola media

5.500,00 5.500,00 Entrate corr.

3223 Acquisto materiale bibliografico

6.000,00 6.000,00 6.000,00 Fondi BIM

3400 Manutenzione palestra 0,00 5.000,00 5.000,00 Entrate corr.

4100 Realizzazione scuola speleologia

335.252,68 0,00 0,00 FPV

3910 Sistemazione area brolo 0,00 0,00 100.000,00 Contr.reg.

3784 Sistemazione roielli 0,00 0,00 500.000,00 Contr. Reg.

4600 Sistem.ampliam.ill.ne pubb.

50.000,00 0,00 0,00 Oneri urb.

4626 Sistemazione strade capoluogo e frazioni

0,00 100.000,00 0,00 Entrate corr. e oneri urb.

4652 Sistemazione strade com.li 0,00 0,00 50.000,00 Oneri urb.

4552 Acq. Attr.sanitarie casa anz.

2.000,00 2.000,00 2.000,00 Entrate corr.

4554 Acquisto arredi casa anziani

0,00 11.300,00 0,00 Entrate corr.

4555 Acquisto attrezz. Casa anz. 3.000,00 3.000,00 3.000,00 Entrate corr.

4557 Ampliamento casa anziani 345.000,00 390.000,00 0,00 Contr. Reg.

3748 Sistem.cimitero capoluogo 0,00 0,00 250.000,00 Contr. Reg.

3749 Ampliam.cimitero S.Foca 300.000,00 0,00 0,00 Contr.Reg.

TOTALE COMPLESSIVO 2.685.012,03 2.670.100,00 1.991.200,00 Titolo IV - RIMBORSO DI PRESTITI Il residuo debito dei mutui al 01.01.2017 risulta essere pari ad € 1.451.052,25. Gli oneri di ammortamento relativi alla quota capitale dei mutui in essere ammontano ad € 156.160,00 per il 2017, €156.000,00 per il 2018 ed € 140.300,00 per il 2019. TITOLO VII – SPESE PER CONTO DI TERZI E PARTITE DI GIRO

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Le spese per conto di terzi e partite di giro, come indicato nella parte entrata, sono state previste a pareggio con le relative entrate. PREVISIONE DEI FLUSSI DI CASSA I flussi di cassa, ed i relativi stanziamenti di previsione sono stati stimati: per quanto riguarda l’entrata in relazione a: - effettiva esigibilità dei crediti iscritti in bilancio (tenuto quindi conto dei crediti di dubbia esigibilità svalutati in sede di rendiconto), - previsioni di incasso di tributi, fondi perequativi, contributi e trasferimenti di parte corrente e di parte capitale, - per quanto riguarda la spesa in relazione a: - ai debiti maturati, - flussi di uscita periodici o continuativi per spese consolidate (personale, interessi passivi, quote capitale mutui, utenze, ecc.) - scadenze contrattuali - cronoprogrammi degli investimenti E’ stato verificato che in vigenza della normativa attuale, non sono prevedibili ipotesi di squilibrio di cassa e conseguente ricorso ad anticipazione di tesoreria. Nel corso della gestione vengono sottoposti a monitoraggio e verifica costante tutti i saldi, finanziari e di competenza, al fine di: - attivare esclusivamente le spese di investimento che possono essere anche pagate rispettando comunque i vincoli del patto - rispettare puntualmente i termini di pagamento delle fatture ULTERIORI ELEMENTI DI VALUTAZIONE Garanzie prestate dall’ente: - L’ente non ha prestato alcuna garanzia principale o sussidiaria a favore di enti e di altri soggetti. Strumenti finanziari derivati -L’ente non ha in essere alcun contratto relativo a strumenti finanziari derivati Elenco degli organismi partecipati L’ente non ha alcun organismo strumentale. Si riporta di seguito l’elenco delle partecipazioni direttamente possedute. Si fa presente che nell’anno 2015 è stata dismessa la partecipazione in COMET. Denominazione società

P.Iva/C.F Data inizio % Partec.

Oggetto sociale Oneri a carico Ente

A.T.A.P. Spa 00188590939 16/2/2000 1,045 Trasporto e magazzinaggio Nessuno

Sistema Ambiente 00092480938 19/2/1996 1,82 Fornitura di acqua,reti fognarie,attività di gestione dei rifiuti e risanamento

nessuno

CEV Consorzio Energia Veneto

03274810237 23/12/2002 0,09 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

1.002,00

ATO Occidentale 91068690931 13/11/2006 2,238 Organizzare il servizio idrico e svolgere le funzioni di controllo della gestione medesima

0,00

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RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE

Di seguito si riporta il prospetto dimostrativo del risultato presunto di amministrazione 2017. TABELLA DIMOSTRATIVA DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO

ESERCIZIO 2017

1) Determinazione del risultato di amministrazione al 31/12/2016

(+) Risultato di amministrazione iniziale dell'esercizio 2016 2.156.789,95

(+) Fondo pluriennale vincolato iniziale dell'esercizio 2016 401.352,71

(+) Entrate già accertate nell'esercizio 2016 6.286.053,03

(-) Uscite già impegnate nell'esercizio 2016 7.180.850,82

+/- Variazioni dei residui attivi già verificatesi nell'esercizio 2016 -4.650,08

-/+ Variazioni dei residui passivi già verificatesi nell'esercizio 2016 128.677,76

= Risultato di amministrazione dell'esercizio 2016 e alla data di redazione del bilancio dell'anno 2016

1.530.017,03

+ Entrate presunte per il restante periodo dell`esercizio 2016 0,00

- Uscite presunte per il restante periodo dell`esercizio 2016 188.828,35

+/- Variazioni dei residui attivi, presunte per il restante periodo dell`esercizio 2016

0,00

-/+ Variazioni dei residui passivi, presunte per il restante periodo dell`esercizio 2016

0,00

- Fondo pluriennale vincolato finale presunto dell'esercizio 2016 365.926,95

= A) Risultato di amministrazione al 31/12/2016 975.261,73

2) Composizione del risultato di amministrazione al 31/12/2016

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Parte accantonata

Fondo crediti di dubbia esigibilità al 31/12/2016 293.970,08

Fondo accantonamento per indennità sindaco 994.16

Fondo accantonamento per liq.ne diritti rogito al segretario per eventuale esito

Fondo spese e rischi

30.000,00

20.000,00

B) Totale parte accantonata 344.964,24

Parte vincolata

Vincoli derivanti da trasferimenti 69.510,48

Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui 28.775,78

C) Totale parte vincolata 98.286,26

Parte destinata agli investimenti

D) Totale destinata a investimenti 454.878,78

E) Totale parte disponibile (E=A-B-C-D) 77.132,45

3) Utilizzo quote vincolate del risultato di amministrazione presunto al 31/12/2016

0,00

Utilizzo vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili

Utilizzo vincoli derivanti da trasferimenti

Utilizzo vincoli derivanti dalla contrazione di mutui

Utilizzo vincoli formalmente attribuiti dall'ente

Utilizzo altri vincoli da specificare

Totale utilizzo avanzo di amministrazione presunto 0

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ALTRE INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE PREVISIONI, RICHIESTE DALLA LEGGE O NECESSARIE PER L’INTERPRETAZIONE DEL BILANCIO

EQUILIBRI COSTITUZIONALI

Con la legge n. 243/2012 sono disciplinati il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci pubblici e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni, nonché degli altri aspetti trattati dalla legge costituzionale n. 1 del 2012 .

Ad opera della Legge 12 agosto 2016, n. 164 “Modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 201 del 29-8-2016 ed entrata in vigore il 13/09/2016, è stata revisionata la disciplina sugli equilibri di bilancio per le Regioni e gli Enti locali, sia in fase di programmazione che di rendiconto.

Pertanto gli enti in questione dall’esercizio 2017 dovranno conseguire un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, come eventualmente modificato ai sensi dell'articolo 10 della medesima legge.

Per l'anno 2016, tuttavia, la disciplina di cui all'art. 9 della Legge 243/2012 era stata sostituita da quella indicata all'art. 1 commi 707 e seguenti della Legge 208/2015 (Legge di stabilità 2016).

Dal 2017 la novità più rilevante per gli enti riguarda il fondo pluriennale vincolato sia in entrata che in spesa. L’attuale testo di legge prevede infatti che, per gli anni 2017-2019, con la legge di bilancio, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica e su base triennale, è prevista l'introduzione del fondo pluriennale vincolato, di entrata e di spesa. A decorrere dall'esercizio 2020, tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali.

Ad oggi il disegno di legge di bilancio per il 2017 prevede la stabilizzazione nel saldo del fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, al netto di quello proveniente dall’assunzione di mutui: tale disposizione consentirà, se approvata senza modifiche, una migliore programmazione degli investimenti degli enti, ampliando la possibilità di intervento in tali ambiti.

Si riportano le tabelle dimostrative del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica di cui all'art. 9 della L. 243/2012, sia in termini di competenza che di cassa, nella versione modificata dalla Legge n. 164/2016:

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EQUILIBRIO ENTRATE FINALI - SPESE FINALI (Art.1 comma 711 Legge stabilità 2016

Competenza anno di

riferimento del bilancio

2017

competenza anno 2018

competenza anno 2019

A Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti (dal 2020 quota finanziata da entrate finali) (+)

€ 30.674,27

B Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese in conto capitale al netto delle quote finanziate da debito (dal 2020 quota finanziata da entrate finali) (+)

€ 335.252,68

Fondo pluriennale vincolato di entrata per partite finanziarie (dal 2020 quota finanziata da entrate finali)

€ 0,00

C Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (+)

€ 1.978.000,00 € 1.988.000,00 € 1.988.000,00

D1 Titolo 2- Trasferimenti correnti (+) € 2.480.542,00 € 2.412.462,00 € 2.411.262,00

D2 (-) € 0,00

D Titolo 2 - Trasferimenti correnti validi ai fini dei saldi di finanza pubblica (D=D1-D2-D3) (+)

€ 2.480.542,00 € 2.412.462,00 € 2.411.262,00

E Titolo 3 - Entrate extratributarie (+) € 1.625.379,70 € 1.612.146,00 € 1.608.146,00

F Titolo 4 - Entrate in c/capitale (+) € 2.302.228,35 € 2.070.000,00 € 1.956.000,00

G Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie (+) € 0,00 € 515.000,00 € 0,00

H ENTRATE FINALI VALIDE AI FINI DEI SALDI DI FINANZA PUBBLICA (H=C+D+E+F+G) (+)

€ 8.386.150,05 € 8.597.608,00 € 7.963.408,00

I1 Titolo 1 - Spese correnti al netto del fondo pluriennale vincolato (+)

€ 5.910.904,97 € 5.723.015,00 € 5.700.915,00

I2 Fondo pluriennale vincolato di parte corrente (dal 2020 quota finanziata da entrate finali) (+)

€ 0,00

I3 A detrarre: Fondo crediti di dubbia esigibilità di parte corrente (1) (-)

€ 95.424,11 € 96.824,11 € 96.824,11

I4 Fondo contenzioso (destinato a confluire nel risultato di amministrazione) (-)

€ 0,00 € 0,00 € 0,00

I5 Altri accantonamenti (destinati a confluire nell'avanzo di amministrazione) (2) (-)

€ 0,00 € 0,00 € 0,00

I6 Spese correnti per interventi di bonifica ambientale di cui all'art.1, comma 716, Legge di stabilità 2016 (solo 2016 per gli enti locali) (-)

€ 0,00

I7 Restituzione di somme dagli enti locali alla Regione (art. 20, comma 2, L.R. 18/2015) (3)

(-)

€ 0,00

I Titolo 1 - Spese correnti valideai fini dei saldi di finanza pubblica (I=I1+I2-I3-I4-I5-I6-I7)

(+) € 5.815.480,86 € 5.626.190,89 € 5.604.090,89

L1 Titolo 2 - Spese in c/capitale al netto del fondo pluriennale vincolato (+)

€ 2.685.012,03 € 2.643.000,00 € 1.964.100,00

L2 Fondo pluriennale vincolato in c/capitale al netto delle quote finanziate da debito (dal 2020 quota finanziata da entrate finali) (+)

€ 0,00

L3 A detrarre: Fondo crediti di dubbia esigibilità in c/capitale (1) (-) € 0,00 € 0,00 € 0,00

L4 Altri accantonamenti (destinati a confluire nell'avanzo di amministrazione) (2) (-)

€ 0,00 € 0,00 € 0,00

Page 28: BILANCIO DI PREVISIONE 2017 2019 - San Quirino...Gli equilibri di bilancio. I principali equilibri di bilancio relativi agli esercizi 2017-2019, da rispettare in sede di programmazione

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L5 Spese per edilizia scolastica di cui all'art.1, comma 713, legge di stabilità 2016 (solo 2016 per gli enti locali)

(-)

€ 0,00

L6 Spese in c/capitale per interventi di bonifica ambientale di cui all'art.1, comma 716, Legge di stabilità 2016 (solo 2016 per gli enti locali) (-)

€ 0,00

L7 Restituzione di somme dagli enti locali alla Regione (art. 20, comma 2, L.R. 18/2015) (3)

(-) € 0,00

L Ttitolo 2 - Spese in c/capitale valide ai fini dei saldi di finanza pubblica (L=L+L1+L2-L3-L4-L5-L6-L7-L8) (+)

€ 2.685.012,03 € 2.643.000,00 € 1.964.100,00

M Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziaria (+)

€ 0,00 € 0,00 € 0,00

N SPESE FINALI VALIDE AI FINI DEI SALDI DI FINANZA PUBBLICA (N=I+L+M)

€ 8.500.492,89 € 8.269.190,89 € 7.568.190,89

O SALDO TRA ENTRATE E SPESE FINALI VALIDE AI FINI DEI SALDI DI FINANZA PUBBLICA (O=A+B+H-N)

€ 251.584,11 € 328.417,11 € 395.217,11

P Necessità di spazi finanziari

(+)

€ 0,00

Q Spazi finanziari che si intende cedere (-)

€ 0,00

EQ. FIN.

EQUILIBRIO FINALE (compresi gli effetti dei patti regionali e nazionali)

€ 251.584,11 € 328.417,11 € 395.217,11