belice c'è - ottobre 2009

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Direttore Responsabile: Lucia Pedone Redazione: Via Santa Croce, 5 - 91018 SALEMI (TP) email: [email protected] [email protected] Tel/Fax 0924.983783 Iscritto al Nr 166 del registro dei giornali e dei periodici presso il Tribunale di Marsala. Anno III n° 9 Pubblicato: Centro Studi Solidale Stampa: "Fashion Graphic" Gibellina Tiratura: 8000 copie Gibellina : V ita : PROFESSIONALITA’ E TRASPARENZA MARSALA Via Verdi, 15 tel 0923 715900 SALEMI Via P. Maurizio Damiani, 15 tel 0924 64386 Cala taf imi COPIA GRATUITA Santa Ninf a : pag. 14 pag. 8 pag. 12 «Sicilia Bedda», ancora un successo Nuova vita al castello di Rampinzeri Cinema sotto le stelle, ci sono poche risorse Consiglio, debiti fuori bilancio e interrogazioni Giovanni Loiacono Ora siamo in onda! Periodico di Opinioni, Politica, Attualità e Cultura di SALEMI - VITA - CALATAFIMI SEGESTA - GIBELLINA - SANTA NINFA - PARTANNA P ar tanna : pag. 15 La battaglia di Piera Aiello pag. 13 OTTOBRE 2009 Toscani alza bandiera bianca Il noto creativo dichiara di dimettersi: Sgarbi deluso lo anticipa con la revoca della delega In stampa il 19 Ottobre L L a «Belice Ambiente Spa» provvederà a riscuotere un'anticipazione sulla Tia 2009. Lo ha deciso l’assemblea dei soci alla presenza dei rappresentanti di tutti i comuni soci e della Provincia di Trapani (rappresentata dall’assessore Francesco Regina). E' stata, infatti, approvata la rimo- dulazione del piano finanziario 2009 e deli- berata la riscossione di un acconto per la tariffa d’igiene ambientale, avendo preso atto che i consigli comunali non hanno approvato i nuovi criteri per la Tia 2009 pro- posti dalla società. L’acconto che sarà chie- sto con bollettazione volontaria agli utenti sarà pari al 65% della Tia e sarà calcolato applicando i parametri della tariffa emessa nel 2008, con il riconoscimento delle agevo- lazioni collettive ed individuali. La decisione è scaturita dalla difficoltà finanziaria che sta attraversando la società e che potrebbe met- tere a rischio il servizio di raccolta dei rifiu- ti. «Per nove mesi abbiamo garantito il ser- vizio senza chiedere nulla ai cittadini - ha detto l’amministratore unico, Francesco Truglio - ma, nelle more degli impegni dei massimi consessi civici nell’approvazione della tariffa, chiederemo questo acconto agli utenti». A votare contro è stato soltanto il vice sindaco di Mazara, Giovanni Quinci, che in assemblea ha così ribadito: «Siamo un’amministrazione nuova e stiamo verifi- cando i numeri dei bilanci. Abbiamo anche appreso dalla stampa che è imminente una riforma degli Ato e quindi sull’incertezza del quadro normativo, esprimiamo il nostro voto contrario». «Come sindaci abbiamo la responsabilità di garantire il servizio di rac- colta rifiuti - ha detto il sindaco di Castelvetrano Gianni Pompeo, presidente dell’assemblea intercomunale di controllo - ma ad oggi, se continua questo atteggiamen- to del Comune di Mazara, è a rischio il futu- ro della società, dei suoi dipendenti e del servizio». Il vice sindaco di Mazara, infatti, è stato l’unico dei soci presenti ad esprime- re voto contrario al via libera per la presen- tazione alla Regione Siciliana della richiesta all’accesso al fondo di rotazione per 10,4 milioni di euro. Nel 2006 la società d’Ambito ha già ottenuto un fondo di rota- zione di 5 milioni di euro, non ancora resti- tuito. Intanto la «Belice Ambiente» ha chie- sto ai comuni-soci il pagamento delle quote di compartecipazione per l’anno in corso. «Nella Tia 2009 - ha detto ancora l’ammini- stratore unico - non sarà applicata l’Iva del 10%,bensì il Tap (tributo ambientale provin- ciale) del 3%». Maurizio Marchese Tia 2009, l’Ato Belice Ambiente riscuoterà l’anticipo B B elice c'è varca i confini locali. La sua crescente diffu- sione ha attirato l'interesse, oltre che della gente, che già ci conosceva perché mensilmente ci legge attraver- so le numerose copie che inviamo, anche della princi- pale radio di Vigevano, «Radio Inchiesta Vigevano», un'emittente che fa parte del circuito «InBlu», il network comprendente circa 200 radio italiane, con un ascolto gior- naliero di ben trentamila utenti che raggiunge i cento- cinquantamila la domenica. Il suo direttore, il dinamico Salvatore D'Angelo, nostro concittadino, ci ha fatto una sorpresa graditissima invitan- doci a partecipare in diretta telefonica alla trasmissione che conduce ogni mattina nel suo studio insieme agli ospiti della puntata, alcuni nostri compaesani che da tempo risiedono a Vigevano. La nostra giovane Letizia, nel porgere i saluti della redazio- ne, si è soffermata sull'attivi- tà, gli impegni, il lavoro e gli interessi del mensile, preci- sando la cura da noi posta nell'evidenziare avvenimenti di attualità, cultura e società, insieme a ricordi, curiosità, storie ed aneddoti riguardanti il nostro passato. Io, anche per soddisfare la richiesta dell'intervistatore, ho riper- corso momenti del passato legati a numerosi personaggi che come tanti altri sono stati accolti dalla civilissima Vigevano. Commovente, poi, il ricordo di Giovanni Calvitto, conosciuto dalla cit- tadina lombarda per avervi organizzato una Cena di San Giuseppe molti anni fa. Alla fine abbiamo raccolto l'invito a ripetere l’esperienza, maga- ri sotto forma di appuntamen- to fisso, unitamente ad asso- ciazioni ed enti che vorranno dare il loro contributo, con l'impegno di risentirci presto in una successiva trasmissio- ne. A Milano, Vercelli e Novara, le città raggiunte da Radio Inchiesta, esce mensil- mente, "La Lomellina", gior- nale col quale abbiamo stabi- lito un ideale gemellaggio. Grazie all’approdo in radio speriamo così di continuare a mantenere il legame con le comunità di salemitani che vivono in altre regioni d’Italia o all’estero. Lenendone in qualche modo l’inevitabile nostalgia con le notizie e i racconti dal sapore locale del nostro mensile. C C ’era una volta un celebre fotografo che progettava grandi cambiamenti per la città attraverso una serie di ini- ziative provocatorie, d’effetto e di portata internazionale. E un critico d’arte di fama che acca- rezzava con lui il sogno di dare visibilità a un centro da sempre trascurato e malgestito. I due andavano nella stessa direzio- ne, volevano far rivivere il cen- tro storico e avevano perciò lanciato l’idea delle “case a un euro”, promosso mostre d’arte, convegni, festival del cinema e manifestazioni riprese da stam- pa e televisione. Nonostante innumerevoli intoppi e disagi, l’idillio sembrava destinato a non tramontare. Finché un giorno il pubblicitario, stanco di aspettare che le sue idee prendessero forma e sostanza in azioni concrete, mollò tutto e sbattendo la porta se ne andò senza voltarsi indietro. Inutile dire che i protagonisti della nostra storia altri non sono che Oliviero Toscani e Vittorio Sgarbi. Il loro connubio che a molti era sembrato inossidabile non ha retto al tempo e agli ostacoli e si è concluso nel peg- giore dei modi con le esterna- zioni di Toscani pubblicate a tutta pagina sull’edizione sici- liana del quotidiano «la Repubblica». Dichiarazioni all’indirizzo dei salemitani in particolare e dei siciliani in generale per molti versi ecces- sive, pesanti e immeritate. «La creatività è l’opposto della sici- lianità - ha esordito infatti il fotografo nella lettera intitolata significativamente “Me ne vado, questa terra seppellisce la speranza” -. Qui, si opera in un sistema compromesso, fra ras- segnazione e malcostume. Qui ogni forma di vita creativa come ogni pezzetto di vita atti- va è perennemente mortificata dall’ignobile becera conve- nienza, dall’indifferenza e dal- l’assistenzialismo. Qui, ogni idea creativa deve prendere la forma dell’imbecillità burocra- tica; qualsiasi progetto intelli- gente, utile e valido viene sem- pre abortito. Un territorio con una natura straordinaria, dove però chi vuol fare, non riesce ad evitare d’infangarsi. Io, non posso più stare al gioco che questa politica mi vorrebbe imporre, sto con Merlo (Francesco, giornalista de “la Repubblica”, ndr) e con chi ama veramente la Sicilia. Ecco perché non continuo il mio mandato di assessore alla Creatività». Se all’inizio il suo era sembrato più che altro uno sfogo, dettato dalle lentezze e pastoie burocratiche che imbri- gliano e frenano anche le pro- poste più meritevoli, con il pas- sare delle ore e con l’aggiun- gersi di nuove affermazioni quella che era apparsa come l’ennesima provocazione ha assunto i toni di un rimprovero a Sgarbi, definito in un’intervi- sta rilasciata qualche giorno dopo al giornale di Ezio Mauro come “generoso e buono, ma ingenuo, con le mani legate da Giammarinaro, i cui uomini controllano tutto”. Alle dure critiche del fotografo ha repli- cato con veemenza il sindaco Sgarbi che in mancanza di una lettera di dimissioni, strana- mente non presentata da Toscani a dispetto delle sue proclamazioni pubbliche, ha annunciato la revoca dell’inca- rico per il pubblicitario milane- se. «Toscani? A questo punto lo caccio io - è sbottato il critico d’arte -. Riguardo a Giammari- naro è privo di capacità politi- ca, o meglio, di capacità di condizionamento. Se Toscani ha le prove le tiri fuori». Sul progetto case a un euro, uffi- cialmente il vero pomo della discordia fra i due, Sgarbi ha smentito seccamente: «Non è tutto fermo, il piano sta andan- do avanti, ho già firmato per l’acquisizione di ben mille case su un totale di tremila. Se Toscani avesse aspettato i tempi della burocrazia, invece di gettare la spugna, avrebbe condiviso con me questo pro- getto. Il suo è un comporta- mento ingeneroso e stereotipa- to, dettato da voglia di protago- nismo». Ma il modo in cui il fotografo ha messo la parola fine alla sua avventura salemi- tana ha scatenato ben più di una polemica. All’interno della giunta comunale con le consi- derazioni del vicesindaco Antonella Favuzza che ha pian- to per la resa di Toscani ma ha ribadito di voler continuare «la rivoluzione culturale avviata con Sgarbi» e dell’assessore Bernardo Tortorici che ha minacciato di querelarlo per «il danno all’immagine della città». Ma anche in altri ambienti dove molti hanno storto il naso all’accusa di mancanza di creatività lanciata a un’Isola che può vantare poeti, letterati e scrittori di tutto rispetto che hanno elevato sia la cultura siciliana sia quel- la nazionale. E che nemmeno Toscani, dall’alto della sua sicumera, può far finta di igno- rare. Così il Creativo creò la sua morte! Io boia? Boia chi molla! Letizia Loiacono [email protected]

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Edizione di Ottobre del Mensile locale Belice c'è

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Page 1: Belice c'è - Ottobre 2009

Dir ettore Responsabile: Lucia PedoneRedazione: Via Santa Croce, 5 - 91018 SALEMI (TP) email:[email protected]@infobelice.itTel/Fax 0924.983783Iscritto al Nr 166 del registro dei giornali edei periodici presso il Tribunale di Marsala.Anno III n° 9Pubblicato: Centro Studi SolidaleStampa: "Fashion Graphic" GibellinaTiratura: 8000 copie

WWW.infobelice.it

Gibellina:Vita:

PROFESSIONALITA’ E TRASPARENZA

MARSALAVia Verdi, 15

tel 0923 715900

SALEMIVia P. Maurizio Damiani, 15

tel 0924 64386

Calatafimi:

COPIA GRATUITA

Santa Ninfa: pag. 14pag. 8 pag. 12

«Sicilia Bedda», ancora un successo

Nuova vita al castellodi Rampinzeri

Cinema sotto le stelle,ci sono poche risorse

Consiglio, debiti fuoribilancio e interrogazioni

Giovanni Loiacono

Ora siamo in onda!

Periodico di Opinioni, Politica, Attualità e Cultura di

SALEMI - VITA - CALATAFIMI SEGESTA - GIBELLINA - SANTA NINFA - PARTANNA

Partanna: pag. 15

La battaglia diPiera Aiello

pag. 13

OTTOBRE 2009

Toscani alza bandiera biancaIl noto creativo dichiara di dimettersi: Sgarbi deluso lo anticipa con la revoca della delega

In stampa il 19 Ottobre

LLa «Belice Ambiente Spa» provvederà ariscuotere un'anticipazione sulla Tia2009. Lo ha deciso l’assemblea dei

soci alla presenza dei rappresentanti di tuttii comuni soci e della Provincia di Trapani(rappresentata dall’assessore FrancescoRegina). E' stata, infatti, approvata la rimo-dulazione del piano finanziario 2009 e deli-berata la riscossione di un acconto per latariffa d’igiene ambientale, avendo presoatto che i consigli comunali non hannoapprovato i nuovi criteri per la Tia 2009 pro-posti dalla società. L’acconto che sarà chie-sto con bollettazione volontaria agli utentisarà pari al 65% della Tia e sarà calcolato

applicando i parametri della tariffa emessanel 2008, con il riconoscimento delle agevo-lazioni collettive ed individuali. La decisioneè scaturita dalla difficoltà finanziaria che staattraversando la società e che potrebbe met-tere a rischio il servizio di raccolta dei rifiu-ti. «Per nove mesi abbiamo garantito il ser-vizio senza chiedere nulla ai cittadini - hadetto l’amministratore unico, FrancescoTruglio - ma, nelle more degli impegni deimassimi consessi civici nell’approvazionedella tariffa, chiederemo questo acconto agliutenti». A votare contro è stato soltanto ilvice sindaco di Mazara, Giovanni Quinci,che in assemblea ha così ribadito: «Siamo

un’amministrazione nuova e stiamo verifi-cando i numeri dei bilanci. Abbiamo ancheappreso dalla stampa che è imminente unariforma degli Ato e quindi sull’incertezza delquadro normativo, esprimiamo il nostro votocontrario». «Come sindaci abbiamo laresponsabilità di garantire il servizio di rac-colta rifiuti - ha detto il sindaco diCastelvetrano Gianni Pompeo, presidentedell’assemblea intercomunale di controllo -ma ad oggi, se continua questo atteggiamen-to del Comune di Mazara, è a rischio il futu-ro della società, dei suoi dipendenti e delservizio». Il vice sindaco di Mazara, infatti,è stato l’unico dei soci presenti ad esprime-

re voto contrario al via libera per la presen-tazione alla Regione Siciliana della richiestaall’accesso al fondo di rotazione per 10,4milioni di euro. Nel 2006 la societàd’Ambito ha già ottenuto un fondo di rota-zione di 5 milioni di euro, non ancora resti-tuito. Intanto la «Belice Ambiente» ha chie-sto ai comuni-soci il pagamento delle quotedi compartecipazione per l’anno in corso.«Nella Tia 2009 - ha detto ancora l’ammini-stratore unico - non sarà applicata l’Iva del10%,bensì il Tap (tributo ambientale provin-ciale) del 3%».

Maurizio Marchese

Tia 2009, l’Ato Belice Ambiente riscuoterà l’anticipo

BBelice c'èvarca ic o n f i n i

locali. La suacrescente diffu-sione ha attiratol'interesse, oltreche della gente,che già ci conosceva perchémensilmente ci legge attraver-so le numerose copie cheinviamo, anche della princi-pale radio di Vigevano,«Radio Inchiesta Vigevano»,un'emittente che fa parte delcircuito «InBlu», il networkcomprendente circa 200 radioitaliane, con un ascolto gior-naliero di ben trentamilautenti che raggiunge i cento-cinquantamila la domenica. Ilsuo direttore, il dinamicoSalvatore D'Angelo, nostroconcittadino, ci ha fatto unasorpresa graditissima invitan-doci a partecipare in direttatelefonica alla trasmissioneche conduce ogni mattina nelsuo studio insieme agli ospitidella puntata, alcuni nostricompaesani che da temporisiedono a Vigevano. Lanostra giovane Letizia, nelporgere i saluti della redazio-ne, si è soffermata sull'attivi-tà, gli impegni, il lavoro e gliinteressi del mensile, preci-sando la cura da noi postanell'evidenziare avvenimentidi attualità, cultura e società,insieme a ricordi, curiosità,storie ed aneddoti riguardantiil nostro passato. Io, ancheper soddisfare la richiestadell'intervistatore, ho riper-corso momenti del passatolegati a numerosi personaggiche come tanti altri sono statiaccolti dalla civilissimaVigevano. Commovente, poi,il ricordo di GiovanniCalvitto, conosciuto dalla cit-tadina lombarda per averviorganizzato una Cena di SanGiuseppe molti anni fa. Allafine abbiamo raccolto l'invitoa ripetere l’esperienza, maga-ri sotto forma di appuntamen-to fisso, unitamente ad asso-ciazioni ed enti che vorrannodare il loro contributo, conl'impegno di risentirci prestoin una successiva trasmissio-ne. A Milano, Vercelli eNovara, le città raggiunte daRadio Inchiesta, esce mensil-mente, "La Lomellina", gior-nale col quale abbiamo stabi-lito un ideale gemellaggio.Grazie all’approdo in radiosperiamo così di continuare amantenere il legame con lecomunità di salemitani chevivono in altre regioni d’Italiao all’estero. Lenendone inqualche modo l’inevitabilenostalgia con le notizie e iracconti dal sapore locale delnostro mensile.

CC’era unavolta unc e l e b r e

fotografo cheprogettava grandicambiamenti perla città attraversouna serie di ini-ziative provocatorie, d’effetto edi portata internazionale. E uncritico d’arte di fama che acca-rezzava con lui il sogno di darevisibilità a un centro da sempretrascurato e malgestito. I dueandavano nella stessa direzio-ne, volevano far rivivere il cen-tro storico e avevano perciòlanciato l’idea delle “case a uneuro”, promosso mostre d’arte,convegni, festival del cinema emanifestazioni riprese da stam-pa e televisione. Nonostanteinnumerevoli intoppi e disagi,l’idillio sembrava destinato anon tramontare. Finché ungiorno il pubblicitario, stancodi aspettare che le sue ideeprendessero forma e sostanzain azioni concrete, mollò tutto esbattendo la porta se ne andòsenza voltarsi indietro. Inutiledire che i protagonisti dellanostra storia altri non sono cheOliviero Toscani e VittorioSgarbi. Il loro connubio che amolti era sembrato inossidabilenon ha retto al tempo e agliostacoli e si è concluso nel peg-giore dei modi con le esterna-zioni di Toscani pubblicate atutta pagina sull’edizione sici-liana del quotidiano «laRepubblica». Dichiarazioniall’indirizzo dei salemitani inparticolare e dei siciliani in

generale per molti versi ecces-sive, pesanti e immeritate. «Lacreatività è l’opposto della sici-lianità - ha esordito infatti ilfotografo nella lettera intitolatasignificativamente “Me nevado, questa terra seppellisce lasperanza” -. Qui, si opera in unsistema compromesso, fra ras-segnazione e malcostume. Quiogni forma di vita creativacome ogni pezzetto di vita atti-va è perennemente mortificatadall’ignobile becera conve-nienza, dall’indifferenza e dal-l’assistenzialismo. Qui, ogniidea creativa deve prendere laforma dell’imbecillità burocra-tica; qualsiasi progetto intelli-gente, utile e valido viene sem-

pre abortito. Un territorio conuna natura straordinaria, doveperò chi vuol fare, non riescead evitare d’infangarsi. Io, nonposso più stare al gioco chequesta politica mi vorrebbeimporre, sto con Merlo(Francesco, giornalista de “laRepubblica”, ndr) e con chiama veramente la Sicilia. Eccoperché non continuo il miomandato di assessore allaCreatività». Se all’inizio il suoera sembrato più che altro unosfogo, dettato dalle lentezze epastoie burocratiche che imbri-gliano e frenano anche le pro-poste più meritevoli, con il pas-sare delle ore e con l’aggiun-gersi di nuove affermazioni

quella che era apparsa comel’ennesima provocazione haassunto i toni di un rimproveroa Sgarbi, definito in un’intervi-sta rilasciata qualche giornodopo al giornale di Ezio Maurocome “generoso e buono, maingenuo, con le mani legate daGiammarinaro, i cui uominicontrollano tutto”. Alle durecritiche del fotografo ha repli-cato con veemenza il sindacoSgarbi che in mancanza di unalettera di dimissioni, strana-mente non presentata daToscani a dispetto delle sueproclamazioni pubbliche, haannunciato la revoca dell’inca-rico per il pubblicitario milane-se. «Toscani? A questo punto lo

caccio io - è sbottato il criticod’arte -. Riguardo a Giammari-naro è privo di capacità politi-ca, o meglio, di capacità dicondizionamento. Se Toscaniha le prove le tiri fuori». Sulprogetto case a un euro, uffi-cialmente il vero pomo delladiscordia fra i due, Sgarbi hasmentito seccamente: «Non ètutto fermo, il piano sta andan-do avanti, ho già firmato perl’acquisizione di ben mille casesu un totale di tremila. SeToscani avesse aspettato itempi della burocrazia, invecedi gettare la spugna, avrebbecondiviso con me questo pro-getto. Il suo è un comporta-mento ingeneroso e stereotipa-to, dettato da voglia di protago-nismo». Ma il modo in cui ilfotografo ha messo la parolafine alla sua avventura salemi-tana ha scatenato ben più diuna polemica. All’interno dellagiunta comunale con le consi-derazioni del vicesindacoAntonella Favuzza che ha pian-to per la resa di Toscani ma haribadito di voler continuare «larivoluzione culturale avviatacon Sgarbi» e dell’assessoreBernardo Tortorici che haminacciato di querelarlo per «ildanno all’immagine dellacittà». Ma anche in altriambienti dove molti hannostorto il naso all’accusa dimancanza di creatività lanciataa un’Isola che può vantarepoeti, letterati e scrittori ditutto rispetto che hanno elevatosia la cultura siciliana sia quel-la nazionale. E che nemmenoToscani, dall’alto della suasicumera, può far finta di igno-rare.

Così il Creativo creò la sua morte!

Io boia?Boia chi molla!

Letizia [email protected]

Page 2: Belice c'è - Ottobre 2009

NNella splendi-da cornicedel castello

arabo-normanno diSalemi si è svolto,nei giorni di sabato25 e domenica 26settembre, ilConsiglio Federaledella FederazioneItaliana VoloU l t r a l e g g e r o(F.I.V.U.). Arrivativenerdì sera dalleproprie sedi, dietroinvito del presidente dell'AvioclubSalemi Angelo Calistro, il presidentearch. Flavio Giacosa, il vice presidentecol. Giuseppe Casalino e gli altri com-ponenti il consiglio, dopo un giro turi-stico per le vie del centro storico,durante il quale hanno potuto visitaregli edifici storici e le chiese del centrobelicino, e la doverosa visita pressol'aviosuperficie Bovarella, si sono riu-niti nel pomeriggio di sabato pressouna sala del castello appositamentearredata e messa a disposizionedall'Amministrazione Comunale. LaF.I.V.U. conta più di 2.000 tesserati intutta Italia ed ha la propria sede socialeed il centro tecnico federale nella riden-te cittadina di Castiglione del Lago inprovincia di Perugia, sul LagoTrasimeno, dove ogni anno, nel weekend prossimo alla festività del 25 aprileorganizza il prestigioso aeroradunochiamato "Meeting di Primavera",dove atterrano sullo storico aeroporto"F. Eleuteri" circa un migliaio tra aero-plani, elicotteri, deltaplani a motore edautogiri provenienti da ogni parted'Italia e naturalmente anchedall'Avioclub Salemi. La caratteristicadel Consiglio Federale è quella di riu-nirsi ogni volta presso un club di volodiverso, avendo così la possibilità dimantenere il contatto diretto con tutti i

piloti sparsi nelterritorio nazio-nale. Durante idue giorni di riu-nione nel castellodi Salemi, i consi-glieri hanno potu-to discutere suivari punti all'ordi-ne del giorno, trai quali l'adesionead una splendidainiziativa propo-sta dallaF o n d a z i o n e

"Angelo D'Arrigo" che prevede l'istitu-zionalizzazione di una giornata nazio-nale del volo da svolgersi contempora-neamente in tutti i campi di volo d'Italiaintitolata al compianto campione mon-diale e recordman di volo libero nostrocorregionale. Nella serata di sabato, inun noto ristorante salemitano, si è tenu-ta una cena di gala per festeggiarel'evento di portata nazionale, durante laquale il Presidente della Federazione haconsegnato il brevetto di volo agli ulti-mi quattro neopiloti formati dalla loca-le scuola di volo "Vola…che ti passa",diretta dall'istruttore Angelo Calistro. Inuovi piloti che solcheranno i cielidella nostra Provincia sono: NinoChiarelli di Alcamo, GiuseppeGiacalone ed Enzo Timo di Marsala eNicola Voluti di Salemi. Nella stessasessione d'esame hanno conseguitol'abilitazione al trasporto di passeggeri ipiloti Vincenzo Benenati di Alcamo eGiampiero Grassa di Salemi. "E' statauna splendida occasione - dice AngeloCalistro - per l'Avioclub Salemi, impe-gnato ormai da molti anni, oltre chenella diffusione dello sport del volo amotore, anche nella promozione turisti-ca del territorio trapanese". (Nella fotoIl presidente Flavio Giacosa conAngelo Calistro)

Eugenia Loiacono

22 Cronache dal comune di Salemi

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Partanna

Disagi in contrada Bagnitelli

«IItombini dell’illuminazio-ne pubblica sono comple-tamente allagati a causa

delle infiltrazioni d’acqua». E’ladenuncia di Giuseppe Rizzuto,proprietario di un terreno agricoloin contrada Bagnitelli dove daquasi un anno tutti i pozzetti collo-cati lungo la strada e contenenti icavi elettrici dei pali della lucerisultano invasi da acqua e fango.Credendo si trattasse di un guastonella condotta idrica in un primomomento Rizzuto aveva contattatol’Eas. Dopo aver effettuato ilsopralluogo richiesto l’Ente avevachiarito che il problema derivavada una sorgente naturale che haorigine all’inizio della strada. «Lasorgente - spiega il proprietario -bypassa la rete idrica e s’incanalanella linea dell’illuminazione. Sedurante l’estate il flusso si riduce aun rigagnolo nei mesi invernalicon l’aumento delle precipitazionil’acqua fuoriesce a cascata daitombini posti sotto i pali fino adallagare il mio terreno sul quale daqualche tempo ho smesso di farelavori per il timore di rimanere fol-gorato da una scarica elettrica. E’una questione che va risolta. Ne vadi mezzo non solo la mia sicurezzama anche quella dei tanti residentidi questa zona». Il problema èstato segnalato in diverse occasio-ni all’amministrazione comunaleche non avrebbe riscontrato lasituazione descritta dal signorRizzuto. «Ho esposto più volte laquestione all'amministrazione maad oggi non è stato ancora predi-sposto alcun intervento - continua -e negli ultimi mesi al danno si èaggiunta la beffa. Infatti, a dispettodello stato in cui si trovano i tom-bini, quest’estate è stato collocato

un altro palo dell’illuminazione».Dopo le ripetute segnalazioni ilsignor Rizzuto si è quindi rivolto aun legale che ha indirizzato unalettera formale, protocollata neigiorni scorsi, al Sindaco,all’Uf ficio Tecnico e alla PoliziaMunicipale. «Mi auguro che que-st’ulteriore tentativo serva a qual-cosa - conclude - anche perché ilpericolo è reale visto che in questacontrada vivono numerose fami-glie con bambini che ogni giorno,da un anno a questa parte, corronoun serio rischio». (marma)

Enel, tombini allagatiLa Federazione Italiana Volo Ultraleggero ospite della nostra città

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GGrande successo ha riscosso l'accordo tra l'oleificio Tantaro e un TourOperator di Palermo per la promozione dell' Olio extravergine di oliva pro-dotto nel territorio di Salemi e imbottigliato dallo stesso oleificio. Quasi

3000 turisti tedeschi nei mesi di Settembre e Ottobre hanno visitato l'azienda sita inVia Mokarta,70 a Salemi e hanno assaggiato e apprezzato il prodotto che viene pre-sentato in bottiglie di vario taglio. Un buon auspicio, questo, per la nuova campagnaolearia che si appresta ad iniziare.

NNell'ex Chiesa di S.Giovanni si è svolto un convegno dedicato al progetto "TheSquare", un nuovo metodo di insegnamento dell'inglese. L'ideatrice del metodo,Santina Spiriti, ha presentato il progetto e ne ha illustrato le applicazioni anche

per gli studenti ipovedenti. L'iniziativa è stata promossa fra gli altri dal Comune, dalRotary club Salemi, dall'Unione Italiana Cechi di Catania, dalla Onlus Stamperia regio-nale Braille e dagli Istituti superiori "Leonardi". Alla conferenza hanno preso parte ilsindaco Vittorio Sgarbi, Pino Nobile, direttore della Stamperia Braille U.I.C. di Catania,Giacomo Piazza, presidente del Rotary club di Salemi, Flavia Tagliabue dell'Accademiadel Merletto di Cantù e il professore Edoardo Lo Meo, docente di Storia dell'Arte. A col-laborare attivamente nell’organizzazione del convegno e della concomitante mostra dimanufatti realizzati da alcune artigiane e artiste siciliane, è stata la prof.ssa FaraArdagna con un gruppo di sue allieve dell’IPSIA«M. O. Corbino di Partinico» e la rap-presentante del comune di Borgetto Marina Trainita. (aran)

The square, nuovo metodo per insegnare l’inglese

Tantaro: olio e turismo

PPiù di venti famiglie in contrada Torretta sono senza luce da alcuni giorni. Aprovocare forti disagi ai residenti, costretti a dotarsi di gruppi elettrogeni perovviare alla mancanza di corrente elettrica, il furto dei fili di rame da parte di

una banda che ha messo a segno il colpo nei giorni scorsi in tarda serata. Il furto,in tutto sette i pali presi di mira dai ladri, è avvenuto a pochi metri dalla cantinaTorretta, in piena attività per la vendemmia. Ad accorgersi del furto i residenti dellacontrada che insospettiti dall'improvvisa mancanza di luce e dalla presenza di estra-nei in zona hanno subito avvertito i carabinieri che hanno messo in fuga i ladriprima che potessero rubare altri fili dai pali dell'Enel. Gli abitanti hanno quindisegnalato il problema all'Ente che ha stimato in almeno un mese il tempo necessa-rio per ripristinare la linea elettrica. Una situazione che i residenti giudicano inso-stenibile. "Non possiamo restare un mese o forse più senza elettricità - ha protesta-to il signor Nino Gaudino - non solo per esigenze di carattere igienico e domesticoma anche per motivi di lavoro. In questa contrada, infatti, si trova anche ilCaseificio di Liborio Cucchiara che produce latticini e formaggi. La mancanza dicorrente elettrica significa per lui la perdita di mesi e mesi di lavoro e un consisten-te danno economico. In fondo stiamo parlando di un tratto di circa trecento metriche non richiede una quantità di fili di rame eccessiva". I residenti hanno avvisatodel problema anche l'amministrazione che ha promesso di occuparsi della questio-ne e nel frattempo intendono recarsi nella sede Enel di Castelvetrano da cui dipen-de la linea per sollecitare il ripristino della corrente elettrica. (ll)

Rubano i fili di rame, venti famiglie al buio

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55Cronache dal comune di Salemi

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Visioni, grandi nomi per il festival del cinema religioso

QQuale città migliore se nonSalemi avrebbe potutoospitare un tale festival!

Una città le cui pietre hanno senti-to i suoni linguistici e le preghieredi numerosi popoli di diversaappartenenza religiosa e che hannolasciato i loro timbri nelle architet-ture dei quartieri della città. Edecco rievocare tramite i films pecu-liarità e sofferenze, storicizzarepercorsi di tre tra le più grandi reli-gioni monoteiste: ebraica, islamicae cristiana. A caratterizzare l’even-to alcuni dei più grandi capolavoricinematografici tra cui Persepolis,il Vangelo Secondo Matteo, laSettima Stanza, Le belle Famiglie,l’Ora di Religione il Sorriso di miaMadre, Madri, Nazarin, Amen e lapartecipazione di alcuni grandiregisti come Gualtiero Jacopetti,Ugo Gregoretti, Marco Bellocchio,Barbara Cupisti (David diDonatello 2008), grandi artisticome il musicista e autore ebreoMoni Ovadia, l’artista e scenografoCesare Inzerillo, il direttore delmensile «Ciak» Piera Detassis,l’amico di Pasolini e critico cine-matografico Padre VirgilioFantuzzi e ancora AndreaBettinetti, Omar Camiletti, Karim

Hannachi, il responsa-bile degli studenti ira-niani a Milano AmirSeradji. Una settimanaintensa, ricca di films edialoghi su tematiche,avvenimenti e questionireligiose volte ad esalta-re principi universalicome quelli della tolle-ranza e del rispettoverso gli altri popoli e leloro diversità e impian-tare solidamente il principio deldemocrazia cinematografia che stasempre più diventando una proble-matica fortemente nazionale.Promotori dell’evento il sindacoVittorio Sgarbi e l’assessore alla

creatività Oliviero Toscani che incollaborazione con «Ciak», il piùimportante mensile italiano di cine-matografia diretto da PieraDetassis, hanno voluto e voglionolanciare l’immagine di Salemicome città fulcro di un cinemaindipendente da ogni potestà e for-temente democratica nella proie-zione di film di ogni genere ematrice. Così come ha sottolineatoil grande giornalista GregorioNapoli è necessario che si riprodu-ca un tipo di cinema che evada lacolonizzazione moderna e soprat-tutto straniera e ripristini la conce-zione del cinema non come piaceredi iloti o uno spettacolo da baracco-ne ma come arte che valorizzi leidee dell’uomo e in cui vi sia unriaffermarsi di una confluenza diforma e contenuto verso la poesia,verso l’arte così come è stata gran-demente generata dai FratelliLumiere. Proprio in nome di questa

ideologia questa prima e sperimen-tale edizione del «FestivalInternazionale del CinemaReligioso», si propone con la colla-borazione di Kim, numerosi pro-getti con l’università Kore di Enna,i cui studiosi potranno attingereall’archivio cinematografico dellanostra città e collaborazioni con laBiennale di Venezia. Inoltre sonoprevisti progetti che riguarderannoi giovani, da un nuovo concorsocinematografico in collaborazionecon Ciak e la possibilità di proietta-re film e video amatoriali. Salemisi volge così ad inaugurare unnuovo panorama cinematograficofortemente libero da ogni dispoti-smo mediatico e quindi informati-co. A rendere ancor più risolutol’assunto oltre alla presenza di PierPaolo Pasolini e Carmelo Bene«rivissuti» artisticamente mediantedelle mummie create dall’artistaCesare Inzerillo e che daranno ilnome alle due sale del Cinema,l’omaggio a Luciano Emmer e lapresenza dal vivo del grande docu-mentarista Gualtiero Jacopetti

insignito del primo «Premio Kimalla carriera», consegnato dallostesso Yongman Kim. L’evento haavuto il suo corso nell’arco di unaintera settimana, ha visto comun-que una scarsa partecipazione dellacittadinanza salemitana piuttostocoinvolta non dallo spessore cultu-rale dell’evento ma da un’ignoran-te curiosità che l’ha portata a pre-sentarsi numerosa solo nel giornodell’inaugurazione del festival enel penultimo giorno in cui ospitedella serata è stato FabrizioCorona. Naturalmente tale diser-zione ha portato anche a non capireil nesso tra il festival e la presenzadel vip. Piuttosto presi infatti da uninsolubile cultura autoctona e mas-sificata, strategicamente creata daun «imperiosa volontà» non hannosaputo nemmeno intendere chedurante la proiezione di Videocrazyil pannello fungeva da specchio«del reame».

Yongman Kim dialoga con gli studenti del liceo

«LLa mia prima impressio-ne di Salemi è statamolto positiva. In que-

sto bellissimo territorio avete lapossibilità di costruire al meglio lavostra città a patto che vi apriateagli altri. Da parte mia spero dipotervi essere utile con i progettiche intendiamo realizzare qui conla collaborazione del sindacoVittorio Sgarbi e con l’aiuto dellavostra energia, creatività e impe-gno». E’ un messaggio fiduciosoquello che il cinefilo americano diorigini coreane Yongman Kim halanciato ieri mattina agli studentidel Liceo Classico «F. D’Aguirre»,riuniti nei locali dell’aula magnaper ascoltarlo. Il collezionista incittà per partecipare al «Festival

internazionale del CinemaReligioso» ha spiegato le ragioniche l’hanno spinto a donare alComune il suo archivio di oltre 55mila film in lingua originale. «Lamia scelta - ha detto - si è basata sutre requisiti: la collezione dovevaessere accessibile al pubblico,essere ospitata in uno spazio dialmeno tremila metri quadri e unprofessionista doveva archiviarla ecurarla. Tutte condizioni rispettatedal Comune e che unite alla pas-sione e all’interesse dimostratoverso la raccolta mi hanno convin-to. Ai media e agli stessi abitanti diNew York che hanno criticato lamia decisione ho risposto di avergià fatto tanto per loro e che eraarrivato il momento di dare la rac-

colta a qualcun altro in grado diapprezzarla». Il primo film italianovisto e acquistato dal cinefilo fu«Ladri di biciclette» di Vittorio DeSica e da lì nacque il suo interesseper il nostro cinema e la nostranazione. «Delle 130 mila pellicoleche ho raccolto nella mia vita hodonato a voi la fetta più grande.Questi film sono qui per voi easpettano solo voi. Per questononostante la barriera della linguavi invito a vederli con un’attenzio-ne ancora maggiore e a sforzarvi diguardarli anche una seconda voltaper aprire la vostra mente ad altrerealtà e comprenderle. Non a casoil film che preferisco non è ameri-cano o coreano, idiomi che com-prendo bene, bensì il russo “La

madre” di Pudovkin che tantainfluenza ha avuto sul cinema neo-realista italiano mentre non amopellicole come “Mamma ho persol’aereo” o “Rambo”». Al terminedell’incontro il cinefilo ha dialoga-to a lungo con gli studenti, inclusii 32 stagisti del liceo e dell’I.T.C.che dal 15 giugno al 17 luglio scor-so hanno svolto un progetto curatodall’assessorato alla Creatività diOliviero Toscani che prevedeva lacatalogazione e archiviazione dicirca quattromila film della colle-zione Kim, dei workshop su video,fotografia e grafica e la realizza-zione di un cortometraggio che iragazzi hanno ambientato all’inter-no del Castello normanno svevo.

Letizia Loiacono

Francesca Agostina Marchese

Ha aperto i battenti il nuovo centro sociale

PProprio congiuntamente all'apertura del festival del cinema religioso si è inaugurato il nuovo centro socia-le che ha al suo interno un'ala riservata a sala cinematografica. La progettazione del centro risale al lon-tano 1988, anno in cui l'amministrazione comunale conferì agli architetti Umberto Riva, Marcella Aprile

e Vita Maria Trapani l'incarico per la progettazione di un Centro Sociale e Culturale che potesse fornire servi-zi ed attività ricreative alle residenze, ricostituite dopo il sisma, nel nuovo centro urbano. Ebbene, dopo tantipassaggi burocratici si è arrivati alla sua approvazione da parte del Provveditorato alle OO.PP. solo nel 2000.Il costo complessivo dell'opera ammonta complessivamente a circa di due milioni e 800 mila euro. La cifra èastronomica e l’edificio non è stato ancora completamente portato a termine proprio perché i fondi non sonostati sufficienti. Il progetto iniziale, oltre ai locali realizzati: sala delle feste e sala delle conferenze, il bar e glialloggi nel piano superiore, prevedeva un poliambulatorio, una banca, un ufficio postale, una chiesa, una biblio-teca e negozi. Al loro posto oggi troviamo un immenso spazio vuoto che funge da spiazzale. Un'opera pubbli-ca costata parecchio che poteva però essere progettata e realizzata per la creazione di un centro sociale moltopiù capiente e fruibile in modo polivalente, considerato che per molte manifestazioni, fino ad ora abbiamodovuto chiedere in prestito il centro sociale di Vita e ultimamente usare, in modo improprio il palazzetto dellosport. Evidentemente chi l’ha commissionato e chi lo ha progettato non ha considerato le vere esigenze diSalemi. In ogni caso ora la struttura è realizzata e si pone il solito interrogativo su come e chi la gestirà e se èpossibile evitare il rischio che venga lasciata all'incuria come la solita cattedrale nel deserto. (fragoma)

Marco Bellocchio con l’autrice dell’articolo

Gualtiero Jacopetti

Amir Seradji

Fabrizio Corona

Page 6: Belice c'è - Ottobre 2009

NNel 2010 SALEMI sede di unconvegno medico-naziona-le, da Siena a Salemi. Il 10

ottobre scorso si è svolto in Toscanail convegno nazionale sulle malattierare, organizzato dalla società ita-liana di neuropsicologia edall'Azienda Ospedaliera Universi-taria di Siena. Un seminario diaggiornamento medico voluto dalcomitato Scientifico Associativo eproposto dall'Ass. SclerosiTuberosa Nazionale. Alla fine deilavori tutti i rappresentati dellevarie regioni d'Italia hanno votatoall'unanimità la proposta della dele-gazione Regione Sicilia, rappresen-tata da Vita Armata ed Emilio

Bellomo e hanno deliberato di tenere a Salemi il prossimo Convegno Nazionale sulle patologie rareche si svolgerà nell'ottobre 2010. La scelta di Salemi come sede d'incontro tra medici specialisti, pedia-tri, ricercatori e studiosi di fama Nazionale, volontari e soci dell'A.S.T. (Associazione SclerosiTuberosa) è stata accolta con entusiasmo e tutti hanno mostrato grande curiosità all'idea di venire aconoscere le preziosità artistiche ed architettoniche della nostra ridente cittadina. Un ricco programmasociale farà da sfondo al corso di aggiornamento medico-scientifico. Salemi, alla pari di Erice, acco-glierà con orgoglio luminari di fama Nazionale ed Internazionale. (aran)

Anche quest'anno l'Associazione Pro LocoSalemi ha inserito nel suo calendario dellemanifestazioni la realizzazione della secon-da edizione della mostra bonsai e suiseki. Lesale del suggestivo castello Normanno-Svevo nelle giornate del 14 e 15 Novembresaranno protagoniste dell' evento che nellascorsa edizione ha riscosso tanto successo.La manifestazione vedrà impegnati in primapersona gli espositori con le loro piante esuiseki e tutti i visitatori che, interessati aquesta antica e particolare forma d'arte, vor-ranno visitare la mostra. Sono previsti deipremi per i primi tre classificati, targhe per iselezionati e pergamene ricordo per tutti gliespositori. Per ulteriori informazioni contat-tare la Pro Loco Salemi ai seguenti recapiti:Pro Loco Salemi, P.zza Libertà 8, 91018Salemi Tel/fax.: 0924 981426Web: www.prolocosalemi.it - e-mail: [email protected]

Drago M. Cristina

66 Cronache dal comune di Salemi

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Attività della Pro loco

Mostra di Bonsai e Suiseki

NNelle giornate diSabato 3 eDomenica 4

Ottobre, la Pro Loco diSalemi è scesa in piaz-za per sostenerel’UNICEF, principaleorganizzazione mon-diale per la difesa deidiritti e delle condizio-ni di vita dell’infanziae dell’adolescenza intutto il mondo.L’ iniziativa “OrchideaUNICEF” è nata perfinanziare un pacchettodi interventi capaci disalvare la vita ai bam-bini dell’AfricaOcciden-tale e per dar-gli il diritto di nasceree crescere sani. Graziealla sensibilità dei cit-tadini Salemitani, laPro Loco locale si ritiene soddisfatta per il contributodato a questa Associazione, il cui unico scopo è quellodi garantire un aiuto concreto con piccoli gesti; infattiil simbolo dell’orchidea è stato solo un approccio per itanti sostenitori ma così prezioso perché necessario asalvare la vita di tanti bambini nel mondo. (Nella fotoda sinistra: Francesco Paolo Giglio, M.CristinaDrago e Titti Angelo).

Drago M. Cristina

In piazza a sostegno dell’Unicef

AAnche quest'anno gli studenti del Liceo Classico, dell'Istituto Tecnico Commerciale e dell'Ipsia"F. D'Aguirre" hanno aderito allo sciopero nazionale contro il decreto Gelmini contestato per-ché "sta mettendo in ginocchio la scuola peggiorando la qualità dell'istruzione". Al grido

"abbasso la Gelmini" i ragazzi hanno sfilato lungo le strade principali della città mostrando slogan iro-nici all'indirizzo del ministro dell'Istruzione. Il corteo partito dal Liceo é passato dalla centralissimapiazza Libertà, e dalla via principale (via A. Lo Presti) per recarsi all'Istituto Tecnico per poi ritornareal Liceo. "Non vogliamo assistere passivamente alla morte della scuola pubblica - afferma FabiolaGiglio, studentessa dell'ITT- e continueremo a protestare e contestare le scelte del ministro Gelminiorganizzando altri scioperi in sintonia con l'Unione degli Studenti Nazionale di Roma". (picri)

Studenti protestano contro la riforma Gelmini

Celebrato il ventennale di Sciascia

«UUnritor-n o

all’antimafia delfare e non solodel dire, quel-l’antimafia chesenza gridarecolpisce la crimi-nalità nei suoiinteressi vitali.E’ la lezione cheLeonardo Sciascia ci ha insegnato, attuale oggi più di ventianni fa». A parlare è il Sottosegretario di Stato con delegaalla Pubblica sicurezza Alfredo Mantovano, fra gli ospiti delconvegno su «Mafia e Antimafia» promosso dal Comune alCastello normanno svevo per ricordare il grande scrittoresiciliano nel ventesimo anniversario della scomparsa. «Ciòche dà fastidio oggi al mafioso - continua Mantovano - nonsono tanto l’arresto e la detenzione, messi in conto comepossibili incidenti di percorso, quanto la confisca dei beni,dei simboli del potere: dalla villa di lusso agli appalti milio-nari». Un concetto, secondo il Sottosegretario, che l’autoredi Racalmuto, bersaglio di accese polemiche dopo la pubbli-cazione nel 1987 sulle pagine del Corriere della Seradi unarticolo sui «professionisti dell’antimafia», aveva compresomolto prima degli altri. «Da intellettuale - precisaMantovano - Sciascia capì, seppur dietro una visione vena-ta di amarezza e pessimismo, che per debellare Cosa Nostrasiciliana occorreva colpirla nei suoi interessi finanziari e,sulla scorta della celebre frase “Tutto il mondo è Sicilia,tutta l’Italia è il Sud”, bisognava impedirne l’espansione sulterritorio nazionale e all’estero». Le riflessioni formulatenegli anni Ottanta dallo scrittore per il presidente dellaCommissione regionale antimafia, Calogero Speziale, nonavrebbero più attinenza con la situazione attuale. «La Siciliadi oggi - osserva - è diversa dal quadro dipinto da Sciascia.Se la sconfitta della mafia, da lui percepita come irraggiun-gibile, è diventata possibile lo dobbiamo alle forze dell’or-dine, alla magistratura e ai movimenti antimafia che dopo il

’92 agironopiù in fretta econ maggioredeterminazio-ne rispetto almondo politi-co. Se moltisettori del-l ’ e c o n o m i aoggi sono libe-ri e la mentali-tà è cambiata è

proprio grazie a loro. Anche se esistono ancora delle con-traddizioni fra leggi che consentono giustamente alleRegioni di costituirsi parte civile nei processi di mafia e l’at-tuale decreto sicurezza che afferma che gli enti locali nonhanno titolo per richiedere dei risarcimenti. Senza tralascia-re la mancata previsione di incentivi e benefici fiscali perchi denuncia, strumento indispensabile per incoraggiarecommercianti e imprenditori a rompere il muro del silen-zio». L’incontro è stato l’occasione per ripercorrere la figu-ra dell’intellettuale non solo alla luce dei cambiamenti inter-corsi nella società e nelle strategie di lotta alla mafia, maanche per ricordarne la sensibilità più squisitamente lettera-ria. Il sindaco Vittorio Sgarbi l’ha infatti definito «il piùgrande scrittore civile dopo Manzoni, trasformava in perso-naggi da romanzo i protagonisti del suo tempo. Sciascia hauna sua capacità di resistenza alla morte, forse perché haavuto il coraggio di mettersi in gioco sporcandosi le manicon la politica prima come consigliere poi come deputato.Ed è vivo, straordinariamente vivo per l’attenzione delle sueidee». Un ricordo sentito espresso anche da MarioAndreose, direttore editoriale del gruppo «Rcs Libri» che hafortemente voluto la pubblicazione per le edizioni Bompianidi «Panta Sciascia», la raccolta di testimonianze sullo scrit-tore concesse dai maggiori intellettuali del Novecento. «Eraun uomo di poche parole, editore attento nel segnalare auto-ri raffinati come Bufalino o Camilleri e un operatore cultu-rale instancabile fino all’ultimo giorno della sua vita».

Letizia Loiacono

IIconsiglieri del Pd Calogero Angelo e Domenico Venutihanno presentato un interrogazione al sindaco e all'am-ministrazione comunale per chiedere spiegazioni su un

contributo di 20 mila euro deliberato dalla Giunta l'11 ago-sto scorso e assegnato alla Società Cooperativa Solidarietàper la realizzazione di iniziative a favore degli anziani."Premesso - puntualizzano i due esponenti dell'opposizione- che le risorse a disposizione del Comune sono, di per sé,limitate e quindi richiedono un impiego oculato e proficuo,specie per quanto riguarda il settore dei Servizi Sociali econsiderato che non risulta documentata l'attività svolta inpassato dalla Soc. Coop. beneficiaria del contributo, nessu-na sede operativa o altri elementi che, apparentemente, giu-stifichino il trasferimento, chiediamo i motivi di tale lautaconcessione, oltre che eventuali elementi integrativi chepossano giustificarla, atteso che si faranno ulteriori appro-fondimenti circa il progetto di attività presentato, lo Statutoed i requisiti, anche storici di tale società". A questa interro-gazione ha replicato l'assessore ai Servizi sociali KettyBivona chiarendo che "la proposta progettuale pervenutaall'amministrazione è stata considerata degna di attenzionepoiché favorisce l'impiego di 12 persone con turnazione tri-mestrale scelte da un'equipe di esperti tra tutte le domandepervenute alla Cooperativa". "L'avviso che consentiva atutti di partecipare alle selezioni è stato pubblicato all'albo

pretorio del Comune - prosegue l'assessore - e grazie a que-sto progetto, l'unico pervenuto fino ad oggi, l'amministra-zione ha avuto la possibilità di conseguire il duplice obietti-vo di agire sulla fascia sociale svantaggiata degli anziani aiquali è rivolto il progetto e di favorire l'inserimento lavora-tivo di disoccupati". L'assessore Bivona ha quindi concluso:"l'amministrazione è fiera di questo progetto che nulla ha datemere. I consiglieri Venuti ed Angelo non ricordano che lepassate amministrazioni hanno finanziato dei progetti comequello che consentiva di accompagnare i bambini in piscina(assessore ai Servizi Sociali Roberto Benenati del Pd) o ilprogetto che consentiva di fare il doposcuola ai bambiniattraverso associazioni. E in passato sono state fatte tantecompartecipazioni con diversi enti e cooperative vicine alPd che il consigliere Angelo dovrebbe ricordare bene". Sulfronte delle interrogazioni presentate dall'opposizione siregistra anche quella presentata da Venuti per ottenere alcu-ne delucidazioni sulla concessione a privati del bar sitoall'interno del Nuovo Cineteatro in occasione del FestivalInternazionale del Cinema Religioso. In particolare Venutichiede quali siano stati i criteri e i documenti prodotti perl'assegnazione del servizio considerato che "nell'affidare ingestione servizi, specie se con finalità di lucro, la pubblicaamministrazione deve garantire meccanismi di trasparenzanell'individuazione dei soggetti gestori". (ll)

Associazioni, il Pd interviene sui contributi

OOgni promessa è debito.L'amministrazione comuna-le, su interessamento dell'as-

sessore con delega alle ManutenzioniAngelo Calistro, ha infatti stanziatola somma di 10 mila euro e predispo-sto un intervento per la frana che daoltre un anno e mezzo ostruisce piùdi metà della carreggiata in contradaKarbinarusa. I lavori di sommaurgenza per la messa in sicurezzaprovvisoria della strada, in attesa diun intervento definitivo, sono statiaffidati alla ditta di Mimmo Armata eprevedono una gabbionatura poggia-ta a una profondità di circa tre metrisul terreno e il rifacimento della pavi-mentazione stradale. Una riparazione

che consentirà il passaggio di vetture e mezzipesanti, il cui flusso, per la presenza a pochipassi dalla frana di un Oleificio privato, aumen-ta proprio in ottobre in concomitanza con la rac-colta delle olive. "Abbiamo già avviato uno stu-dio di massima in altre aree della città - spiegal'assessore Calistro che aveva annunciato qual-che settimana fa l'intenzione di effettuare con itecnici comunali un sopralluogo in contradaKarbinarusa proprio per prendere dei provvedi-menti - e presto effettueremo altri interventi dicarattere manutentivo che riguarderanno nonsolo la rete viaria ma anche l'illuminazione pub-blica, la rete fognaria e quella idrica. Una voltaquantificate le somme necessarie avvieremoquindi tutta una serie di misure per la manuten-zione ordinaria e straordinaria". (ll)

Patologie rare, un convegno a Salemi nel 2010

Da sinistra dott. Nicola Migone, dott.ssa Gabriella Bartalini,Velia Lapadula (presidente naz. AST), Vita Armata, CalogeroBellomo, dott. Martino Ruggeri, Emilio Bellomo

Frana Karbinarusa, iniziati i lavori

Page 7: Belice c'è - Ottobre 2009

77Cronache di Salemi

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La sfida combattuta a colpi di volantini, minacce di querele e comunicati stampa

UUno scontro senza esclusione di colpibassi. Combattuto per mezzo dicomunicati stampa e volantini su

giornali e riviste. Non è di certo cominciatain sordina la querelle fra Luigi Crimi e il sin-daco Vittorio Sgarbi, sfociata in alcunimomenti in un dialogo nel quale sono vola-ti epiteti e parole grosse. Un duello che si èprospettato “infuocato” fin dalle prime bat-tute, data anche la natura non proprio mode-rata dei due contendenti. Ad aprire le danzeè stato proprio l’ex sindaco di An che dopoun anno di inusuale silenzio ha rispolveratola ben nota vena polemica. Crimi, infatti, hadenunciato come alcuni immobili comunaliutilizzati come uffici o concessi a privati atitolo gratuito non sono “adeguati allenorme sulla sicurezza dei lavoratori” crean-do un “grave rischio per l’incolumità deglistessi” e che “i locali dell’ex Caserma deiCarabinieri non possono essere adibiti percontratto stipulato tra il Comune e l’Ufficiodel Territorio di Trapani, ad ufficio tecnicocomunale manutentivo e non possono altre-sì essere oggetto di modificazione, ancheparziale, dello stato in cui si trovavanoall’atto della consegna”. Crimi ha poi estesole sue contestazioni al modo in cui vieneamministrato il Comune definendone lagestione priva di “trasparenza e legalità”,con l’aggravante che “a causa dell’assenzacontinua di Sgarbi, il vice sindaco AntonellaFavuzza, pur non eletta direttamente dalpopolo, esercita le attribuzioni di Sindaco,in via continuativa”. L’esponente del Pdlrincara la dose e attacca duramente “ladebolezza, la faciloneria, l’inesperienza e/ol’incapacità politica del vice sindaco e degliassessori nonché la volontà del Sindaco ditenere all’interno del palazzo personaggiingombranti che condizionano l’operatodella giunta mentre i Consiglieri Comunaliin carica” continua l’ex sindaco “non riesco-no ad esercitare le attribuzioni di program-mazione e controllo che la legge gli attribui-sce”. L’ex sindaco di An conclude con l’ac-

cusa: “E’in atto un tentativodi inquinamento istituziona-le sol perché alcuni notabilipolitici salemitani hannochiesto ed ottenuto l’aiuto diVittorio Sgarbi la cui elezio-ne a sindaco si è rivelata unatrovata democristiana per farguidare dall’esterno coloroche agli occhi di tutti, alleultime elezioni amministrati-ve, non erano presentabilicome Pino Giammarinaro,Peppe Cascio, NinoScimemi e Totò Angelo”. Apochi giorni di distanza èarrivata immancabile lareplica del sindaco VittorioSgarbi. “Crimi è un fascistasopravvissuto - affermaSgarbi - la cui presenza nel-l’area del Pdl è inquietante”.Per il critico d’arte l’ostilitàdell’ex sindaco di An sarebbe dovuta allasconfitta rimediata nelle ultime elezioni“nonostante il vantaggio delle corazzate delPdl”. Sulla presunta copertura fornita a per-sone che avrebbero problemi con la loroimmagine Sgarbi precisa: “Si riferisce, inmaniera non originale, al solitoGiammarinaro, che da me ha avuto più mor-tificazioni che esaltazioni. La candidaturaalle scorse elezioni comunali fu una cosa,l’attuale amministrazione è totalmente altra.Ho solo preso atto di una realtà, e non hoconcesso assolutamente nulla aGiammarinaro in nessun momento e in nes-suna linea politica. Quanto ai riferimentinegativi al vice sindaco la Favuzza è statascelta per la sua laboriosità e il suo impegnoe Crimi forse non sa che lei e Giammarinaronon si salutano”. Nella stoccata finale

Sgarbi annuncia una querela e attacca:“Crimi combatte questa crociata in nome eper conto della moglie, impiegata comunalespostata di recente ad altro incarico. Apparescandaloso che dopo anni di inattivitàall’Uf ficio Informagiovani sua moglie nonabbia nessuna disponibilità ad affrontarealtri incarichi corrispondenti non ai suodesideri ma alle necessità del comune». Alla

risposta di Sgarbi potevaCrimi sottrarsi? Ovviamenteno. Ed infatti la lite è prose-guita con un altro comunica-to nel quale l’esponente delPdl ha rivangato i trascorsidel sindaco. “Ci vuole unabella faccia tosta per darmidel fascista sopravvissutoquando Sgarbi per sopravvi-vere si è dovuto candidare intutti i partiti. Se per replicarealle verità rivelate con il miodocumento ha ritenutonecessario chiamare in causaun componente della miafamiglia e l’ufficio del qualeè responsabile da anni, vuoldire che o è a corto di argo-menti o è prigioniero di per-sone che incapaci di reagir-gli sperano che altri lo fac-ciano per loro conto. In que-

sto momento a Sgarbi servirebbel’amiciziacon il Ministro dell’Interno cui competedecretare la sua decadenza da sindaco inquanto sin da quando è stato eletto non haespletato le attribuzioni previste dalla legge.Non entro nel merito di quanto dichiaratosul vice sindaco perché rappresenta esclusi-vamente un suo problema amministrativo. Ilfatto che non si saluta con PinoGiammarinaro prova soltanto che in questacittà è tutto “finto”.La nostra gente ha giàcapito che la vera novità portata da Sgarbiconsiste in una ricca passerella di “discussipersonaggi” e nella presentazione di nume-rosi libri con preferenza per quelli editi dallaCasa Editrice Bompiani di cui sua sorellaElisabetta Sgarbi è Direttore Editoriale.Ingenti sono i danni materiali, morali edeconomici causati alla città e al bilancio

comunale dal sindaco e dalla sua combric-cola per debiti e spese non preventivamentedeliberate. In tal senso valuterò l’opportuni-tà di querelare Sgarbi”. Attacchi pesanti cheil critico d’arte ha rinviato al mittente conuna nuova replica nella quale accusa Crimidi aver “contribuito a stuprare la città, anchecon lo scempio delle pale eoliche su cui nonha mai mostrato alcuna contrarietà. So cherispondendogli ancora ridò vita a un fanta-sma, fascista non sopravvissuto, al qualenessun Popolo della Libertà darà più il mini-mo spazio. Con la spudoratezza di chi non èin grado di capire se non l’inerzia e il servi-lismo di quelli che ritiene dipendenti, Criminon avverte la trasformazione radicale diSalemi nella percezione che oggi ne ha ilmondo, come testimonia tutta la stampainternazionale che ha descritto cosa è acca-duto da quando io sono sindaco, ignorandopersino il nome di Salemi prima di quelmomento, quando sindaco era Crimi”.“Trovo grottesco, oltre che falso – prosegueil sindaco - il riferimento a un «inquinamen-to istituzionale», di cui forse parla per pre-gressa esperienza personale. Con ciò misuggerisce di andare a verificare le deliberedella sua amministrazione (si fa per dire) perrendermi conto di come funzionasse la mac-china amministrativa al suo tempo, pensan-do per esempio ai continui abbattimenti edistruzioni di case nel centro storico. D’altraparte, della sostanziale incapacità di Crimi,è prova il fatto che il suo mandato non è sca-duto naturalmente, ma in seguito ad una sfi-ducia del Consiglio comunale, votata peral-tro anche da esponenti del suo stesso partito.Le insinuazioni sui libri della casa editriceBompiani tentano di coprire la difesa degliinteressi della consorte di Crimi, con la dif-ferenza che mia sorella lavora con tenacia eostinazione, mentre sua moglie con ostina-zione e tenacia non ha fatto mai nulla. Su unsolo punto concordo con Crimi: sulla inop-portunità di querelarlo. Per difetto di esi-stenza». (ll)

"Nun si cumanna cu 'a testa di lignufacennu notti e jornu u burattinu:

lu misteri di Sinnacu t'insignueu chi lu fici u primu cittadinu!"

"Ma eu lu sugnu ancora e fazzu focu,tu senza Fiamma nun addumi nenti:

si prima o poi finisci lu tò iocuputemu stari 'npaci finalmente!""Finiscila, o ti portu di finutu:

si duni ancora focu eu t'astutu!"

I danni causati alle abitazioni pri-vate e alle arterie viarie principali eperiferiche della città dalle precipi-tazioni autunnali che puntualmentesi ripetono all'inizio della stagionediventano ogni anno più gravi. Leinvasioni di fango e detriti nei pianibassi di molte case o i cumuli diterra accompagnati da massi che siriversano sulle strade del centroabitato o delle contrade, ostruendole carreggiate e bloccando il traffi-co, ormai non sono più una novità.Una situazione che si verifica datroppi anni ma che in tempi di allu-vioni e disastri idrogeologici comeil caso di Messina non andrebbepresa sottogamba. Se infatti levicende di Giampilieri e ScalettaZanclea possono sembrare appa-rentemente lontane basta fare ungiro per la città o ascoltare i tantiallarmi lanciati dalla Protezionecivile per rendersi conto che i rischiesistono anche qui e interessanomolti quartieri altamente popolati.A cominciare dal caso di Montedelle Rose, soggetto a frane già dal1700. L'ultimo e più grave episodiosi è registrato nel 2007 quando unmasso di grandi dimensioni, crolla-to per alcuni metri, ha richiesto l'in-tervento urgente della Protezionecivile Regionale e del Comune e losgombero per un mese dalle abita-zioni dei residenti di via Ettore

Scimemi. Il dissesto idrogeologicodella zona riguarda non solo il ver-sante sud che dà su Piano Filecciama anche il versante ovest che dàin via Marsala dove negli ultimi seianni sono aumentati i crolli di pic-coli blocchi di roccia e la discesa didetriti e fango che hanno interessa-to il centro abitato e più a valleanche il nuovo centro. E se da unlato la colpa è sicuramente ascrivi-bile alle lavorazioni agricole amonte del costone roccioso e aldisboscamento selvaggio che haeliminato l'unica barriera oppostaalle frane e rappresentata dalleradici degli alberi, dall'altro non sipuò non osservare che le istituzionipreposte, a partire da quelle comu-

nali, non hanno potuto realizzarequegli interventi per la messa insicurezza del monte come la crea-zione di un canale di gronda (esi-stente in passato ma ostruito pro-prio dai continui lavori agricoli)che potrebbe essere realmente riso-lutivo. Ma i problemi non si con-centrano solo su Monte delle Rose.Molte altre zone, infatti, versano in

condizioni precarie. ViaDuca degli Abbruzzi, giàcolpita da una frana nelmarzo del 2007, si trova adesempio ai margini di unagrossa faglia che a lungoandare potrebbe creare pro-blemi anche nel quartiere diSan Francesco di Paola e alRabato. Dissesti idrogeolo-

gici riguardano anche le vieLo Presti, Giotto eCremona sotto le quali conogni probabilità scorronodelle falde acquifere sotter-ranee che rendono instabiletutta l'area. Ultimo in ordi-ne di tempo il caso di con-trada Gessi nel quale si stamonitorando ormai da cin-

que anni un fenomeno curioso: lapresenza di doline e voragini di ori-gine carsica dovute in parte allanatura e in parte all'interferenzadell'uomo. Va detto che in molticasi l'amministrazione comunaleha più volte presentato all'assesso-rato regionale Territorio eAmbiente dei progetti preliminari oesecutivi per il consolidamento e la

messa in sicurezza dei versanti sude ovest del Monte delle Rose, per levie Duca degli Abbruzzi, Lo Presti,Giotto e Cremona, incaricando findagli anni ottanta anche dei profes-sionisti esterni per la loro stesura.Proposte rimaste chiuse negliarchivi comunali o totalmenteignorate dalle istituzioni regionali.Ai dissesti idrogeologici del terri-torio e all'indifferenza degli enticompetenti si somma, inoltre, lascarsa pulizia e manutenzione dicanali, tombini, ponti e cunette chealle prime piogge di quest'annohanno provocato enormi disaginelle vie centrali della città e innumerose contrade. Uno dei casipiù recenti ed emblematici riguardal'allagamento dei bagni pubblici inpiazza Martiri d'Ungheria. I locali,già da tempo in pessime condizio-ni, sono stati invasi da fango e

detriti a causa di una strozzaturanelle tubazioni della rete fognariache non consente il normale deflus-so delle acque piovane provenientipoco più sopra dal canale che siaffianca al vicolo Scurto, passasotto la piazza e arriva poi in viaFavara. "Il problema - spiegano iresidenti - si trascina dal 2000quando all'imboccatura del canalevenne fissata una griglia per frena-re la discesa dei detriti. A questamisura si accompagnò l'installazio-ne di una sola tubazione del diame-tro di circa trenta centimetri, insuf-ficiente ad accogliere tutta l'acquapiovana. Con l'unico risultato di farsaltare ad ogni pioggia i tombini divia Lo Presti e di intasare la reteall'altezza dei bagni che adessosono completamente inutilizzabi-li". Una vicenda paradossale che siè tradotta negli ultimi tempi nel-l'uso indiscriminato e poco igienicodegli angoli meno esposti dellapiazza da parte di anziani spessocostretti ad arrangiarsi per poterfare i propri bisogni. E che gli abi-tanti del quartiere, esasperati dauna situazione insostenibile, chie-dono sia risolta al più presto dal-l'amministrazione. Da notare che inmolti dei casi citati il pagamentodei danni causati dalle alluvionirisulta più costoso che provvederealla normale manutenzione e puli-zia della rete fognaria. Per dirla conun proverbio che mai come in que-sto caso potrebbe essere più calzan-

A rischio Monte delle Rose e le vie Duca degli Abbruzzi, Lo Presti, Giotto e Cremona

Paese che vai, dissesto idrogeologico che troviLetizia Loiacono

Sgarbi e Crimi ai ferri corti

Scalinata di piazza Martiri d’Ungheria

Il canale che affianca vicolo Scurto

Bagni pubblici in piazza Martiri d’Ungheria

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Consiglio comunale, debiti fuori bilancio e interrogazioni

GGeneralmente, con ottobre, riaprono le associazioni cattoliche giovanili.Educare è "trasmettere il senso della vita". Educare così, come dicevadon Bosco, è questione di cuore. Si tratta di far innamorare i giovani

del bene. Per questo dobbiamo invogliare i nostri giovani a partecipare e ren-dere vivaci le nostre associazioni cattoliche giovanili. Domandavo ad un gio-vane ventenne di Calatafimi, che però abita al nord, notizie sulla sua vita spi-rituale e mi rispose. Mi voglio divertire. È giusto; ma onestamente. Divertirsinon significa drogarsi, alcolizzarsi, profanare il sesso peggio che gli animali.Nel nostro paese ci sono una cinquantina di coppie divorziate ed alcune di con-viventi. Non voglio giudicare, solo Dio può giudicare le sofferenze e le trage-die di certe situazioni; però mi chiedo: Se queste persone avessero avuto dagiovani una formazione cristiana, forse oggi avrebbero delle famiglie meravi-gliose, come grazie a Dio ce ne sono molte. Qualche settimana fa ho assistitoalla Messa di ringraziamento per il 25° di nozze di Dino Pidone ed AngelaAdamo. Ho ricordato come Dino da presidente dei giovani di azione Cattolicaaccudì, ogni sera, per anni, Domenico, assieme ad altri giovani del circolo gio-vanile San Giovanni Bosco. Quella, come mille altre opere di bene erano cer-tamente il frutto della partecipazione all'A.C. Chi non ricorda come dallenostre associazioni ecclesiali sono venute fuori centinaia di buoni genitori?Chi non ricorda come dalle nostre associazioni sono venute fuori ottimi sinda-ci o amministratori come Giuseppe di Stefano, Amico Leonardo, AntonioPisano, ecc... Cari genitori e cari giovani, non dimentichiamo che raccoglie-remo ciò che abbiamo saputo seminare. I veri valori arricchiscono la vita, ilrelativismo produce il niente. Desidero incoraggiare il gruppo "Idea Giovani"che hanno il desiderio di far qualcosa per la gioventù, ma vorrei invitarli a nonportare avanti solamente attività ludiche che lasciano poco nella personalitàdelle nuove generazioni. La Chiesa Italiana, nel prossimo decennio si interes-serà in modo particolare dei giovani e cioè di come trasmettere alla gioventù ivalori della fede. Per concludere vorrei ricordare ai genitori, anche se spessola comunicazione con le nuove generazioni non è facile, l'impegno di seguirei giovani e non lasciarli allo sbando, ed alla gioventù l'importanza di frequen-tare le associazioni religiose, da dove sono uscite, nei secoli, le persone chehanno meglio saputo servire la nostra società.

Padre Francesco Campo

Le associazioni cattoliche riprendono l’attività

Volontari della protezione civile in Abruzzo

RRitorna per la seconda edizione il premio provinciale di giorna-lismo scolastico «Mauro Rostagno», promosso dall’associazio-

ne «Libera - Nomi e Numeri contro le mafie» e in particolare dalCoordinamento Provinciale di Trapani, su progetto del Presidio«Peppino Impastato» di Calatafimi Segesta. Anche quest’anno iprotagonisti della manifestazione saranno gli studenti degli Istitutisuperiori che potranno partecipare nelle vesti di giornalisti, un per-sonaggio di spicco nell’ambito dell’antimafia in qualità d'intervista-to e un gruppo di giornalisti nel ruolo di commissione giudicatrice.L'obiettivo del premio è consentire agli alunni di sperimentare letecniche giornalistiche e affacciarsi sul mondo della carta stampatapermettendo loro un “Faccia a Faccia” con personalità impegnatenell’antimafia. Il progetto incentrato sul tema “La Mafia, da orga-nizzazione a sistema” prevede dei lavori di studio e approfondimen-to che gli studenti porteranno avanti presso la propria sede scolasti-ca, coordinati dagli insegnanti. Il bando di concorso, inviato agliIstituti Superiori della Provincia, è scaricabile dai siti webwww.liberainformazione.it, www.libera.it e www.liberatrapani.it.L'adesione va presentata entro il 9 novembre. Per maggioriInformazioni sul concorso si può contattare lo Staff, all’indirizzo e-mail [email protected] o l’associazione LiberaInformazione, agli indirizzi [email protected] [email protected]. (marma)

Seconda edizione premio di giornalismo

IIl 28 settembre scorso a Castellammare nellaParrocchia di San Paolo è stato celebrato da unaventina di sacerdoti il funerale per il nostro com-

paesano, il passionista Dionisio Mazarese. Aveva 75anni di cui 45 spesi, come sacerdote, al servizio diDio e dei fratelli. Il Padre Provinciale che ha presie-duto la concelebrazione ha osservato commosso:“La Chiesa è piena come solamente a Natale”.L’arrivo della salma in Chiesa è stato accolto da unlungo e caloroso applauso, ripetuto alla fine dellafunzione e prima della deposizione del feretro nellamacchina che l'ha trasportato a Borgetto per latumulazione nella tomba dei padri passionisti. Lagrande e sentita partecipazione della gente trovaragione nella natura di Padre Dionisio, un uomosemplice, mite, sempre pronto ad ascoltare, generoso ed umile. Era presenteal sacro rito un gruppo di persone venute dalla Parrocchia di Santa Cristina diPalermo, dove il nostro padre era stato parroco ed aveva messo su un'associa-zione: “Amici del Crocifisso”. A nome di tutti un rappresentante dell’associa-zione, alla fine della Messa, ha rivolto un saluto al vecchio parroco. Negli ulti-mi cinque anni Padre Mazarese era stato ospite della casa di riposo gestita daigiovani di Comunione e Liberazione di Alcamo, perché invalido, ma primaaveva esercitato la sua missione sacerdotale come parroco nella ParrocchiaSan Paolo di Castellammare, dove tra l'altro aveva fondato “Comunione eLiberazione” ed aveva incoraggiato il movimento “laicale passionista” e ilgruppo del Rinnovamento nello Spirito. Veniva da una famiglia di undici figli(ora rimangono Gaspare, Totò, Vitina, Pina, e Teresa in Venezuela) e quindiera abituato al lavoro. Il fratello Gaspare mi ha confessato: “Era infaticabile etutto Chiesa”. Le ultime volte che lo vidi mi ripeté: “Voglio l'olio degli infer-mi, desidero essere sepolto con la tunica da passionista e offro le mie soffe-renze, che sono pesanti, per la Chiesa ed anche per la parrocchia Immacolatache fu la mia parrocchia di nascita”. Non dimentichiamo l'esempio lasciatoci.Invochiamo per lui la misericordia di Dio e preghiamolo per la nostra Chiesa.

Padre Francesco Campo

LL 'associazione di volontari dellaProtezione Civile si è recata in

Abruzzo dall'1 al 9 settembre peroffrire il proprio aiuto alle popola-zioni colpite dal sisma del 6 aprilescorso. Il gruppo di volontari, for-mato da esperti elettricisti e autisti,si è messo a disposizione delDipartimento di Protezione Civiledella Regione Sicilia con mezzi eattrezzature. L'associazione, guidatadal presidente Vincenzo Pampalone(nella foto) e da Salvatore Mazzara,ha operato per tutta la settimana conprofessionalità e serietà nelle tendo-poli che ospitano i terremotati delComune di Tornimparte, inProvincia dell'Aquila. Per maggioriinformazioni sull'associazione orichieste di iscrizione contattare il335-6604140. (dani)

Continua la prevenzione al randagismo

LL ’amministrazione comunale si è attivata per risolvere il proble-ma del randagismo. Nelle scorse settimane, infatti, sono stati

catturati diversi esemplari di cani dalla società Arca di Alcamo incollaborazione con la Polizia municipale che ha svolto un indispen-sabile servizio di supporto. Gli animali sono stati trasferiti a Trapani,all’Uf ficio veterinario provinciale per la cura farmacologica, nei casiin cui è stata necessaria, per la sterilizzazione, l’applicazione deimicrochip e la successiva reintroduzione sul territorio. «Questa pro-cedura è essenziale- dichiara l’assessore Francesco Gruppuso - per-ché in questo modo i cani diventano più docili, perdendo l’aggressi-vità e la tendenza a raggrupparsi in branco. Continueremo la pre-venzione del randagismo in attesa che si concretizzi il Consorzio perla costituzione di un canile intercomunale». Intanto a breve entreràin attività l’ambulatorio veterinario comunale per l’applicazione deimicrochip in base a quanto previsto dalla normativa regionale cheprevede l’obbligo di identificare i cani e di renderne individuabile laprovenienza. (gaba)

LL 'amministrazione comunale, coadiuvata dal personale della pro-tezione civile di Calatafimi Segesta, nei prossimi giorni inizie-

rà la consegna dei kit per la raccolta differenziata. Per illustrare agliutenti il nuovo sistema di raccolta rifiuti saranno allestiti dei puntiinformativi il 16 ottobre dalle 9 alle 12 presso la piazzetta BeatoArcangelo, il 23 dalle 9 alle 12 presso il mercato rionale di zona S.Maria, il 4 novembre dalle 17 alle 20 presso il supermercato Sisa dicontrada Sasi e il 6 dalle 9 alle 12 presso il mercato rionale semprein contrada Sasi. Sono previsti inoltre degli incontri di concertazio-ne con le associazioni di categoria il 21 ottobre alle 15,30 al museoS. Francesco, un incontro con gli studenti dell'Istituto Comprensivo«F.Vivona» il 14 ottobre dalle 9 alle 13 e uno con i cittadini l’11novembre alle 19 nei locali del cinema «Alhambra». «Speriamo -dichiarano dall’amministrazione- che il servizio possa avere unpositivo riscontro sulla strada della premialità (per quei comuni lacui percentuale di raccolta differenziata raggiungerà la soglia del 65per cento entro il 2012 sono previste infatti delle agevolazioni, ndr)e del rispetto dell’ambiente. Inoltre entro il due novembre prossimol’Ato Tp1 Terra dei fenici dovrebbe diventare operativo». (gaba)

Nuovo sistema di raccolta rifiuti

E' ritornato al Padre don Dionisio Mazarese

DDue consigli comu-nali all'insegna didebiti fuori bilan-

cio e interrogazioni. Nellaprima seduta il consessocivico ha approvato laricognizione sullo stato diattuazione dei programmie gli equilibri e variazionedi bilancio 2009. Partedell'avanzo di ammini-strazione 2008 è stato uti-lizzato per la coperturadei debiti fuori bilancio,ma anche per la riqualifi-cazione di zone del centrostorico in grave degrado strutturale ed igienico-sani-tario, per l'acquisto di un pulman che, tramite un ser-vizio sociale, permetterà il collegamento tra Sasi edil centro storico di Calatafimi Segesta, per la compar-tecipazione al progetto PIT, già finanziato, che vedràla nascita di una zona artigianale in c/da Sasi. I puntiall'ordine del giorno sono passati con il voto positivodella maggioranza mentre l'opposizione ha lamenta-to uno scarso coinvolgimento nella programmazionedello strumento finanziario e per questo ha dichiara-to di astenersi. All'astensione è poi seguito l'abbando-no dell'aula della minoranza durante la trattazione deidebiti fuori bilancio che sono stai votati, quindi, solodalla maggioranza. Non sono mancate interrogazionie interpellanze. L'opposizione ha chiesto dei chiari-menti sulla situazione degli operatori socio-assisten-ziali, sull'evasione del pagamento del tributo per ilservizio acquedotto. L'opposizione ha quindi sottoli-neato la mancata presentazione di progetti di video-sorveglianza e potenziamento della polizia urbanaprevisti dal bando emanato dal ministero degli Esteri.Sul piano della crisi dell'agricoltura e del settore viti-vinicolo il consigliere Aguanno ha sollecitato l'ado-zione di provvedimenti a sostegno del comparto erichiesto una presa di posizione chiara da parte del-l'amministrazione in difesa degli agricoltori. Nelcorso della seduta, inoltre, sono stati eletti i compo-nenti del Consiglio dell'Unione dei Comuni "Valledegli Elimi", con l'accoglimento dalla maggioranzadella proposta avanzata dall'opposizione di dareuguale rappresentanza alle componenti consiliari. Iconsiglieri eletti sono stati: Francesco Marino eSalvatore Lanza per la maggioranza e DanieleCataldo e Filippo Cangemi per l'opposizione.

L'ultima riunione è iniziata come al solito con leinterrogazioni. Ad iniziare è stato Filippo Cangemiche ha polemizzato sulla mancata assegnazione delladelega del vicesindaco, sull'assemblea aperta che ilsindaco doveva organizzare sulla relazione annuale,sul piano del traffico cittadino, sul recupero deglistrumenti musicali e ha criticato il dispositivo delleordinanze sindacali. Il consigliere Salvatore Lanza hamanifestato vicinanza alle popolazioni colpite dall'al-luvione e ha chiesto le condizioni del comune e se cisono progetti per evitare che possano accadere even-ti simili anche a Calatafimi. Il Consigliere Adamo hachiesto lo stato d'attuazione delle aree artigianali edel parcheggio del sito archeologico di Segesta.Cataldo ha chiesto delucidazioni sulle delibere d'in-carico nei vari settori e soprattutto per il medico sani-tario, ritenute illegittime, ha contestato contributi alleassociazioni e soprattutto al comitato Idea Giovane,un gruppo che il consigliere del Pdl ha accusato diessere "schierato politicamente e di fare riferimentoal consigliere Bica e all'assessore Mazarese". Quindiha chiesto di inviare alla Corte dei conti tutte le ordi-nanze sindacali sull'assegnazione degli incarichi ealla procura della Repubblica le delibere di conces-sione dei contributi all'associazione Idea giovane. Ilsindaco Nicolò Ferrara ha replicato che non è poicosì grave non aver ancora nominato il vicesindacovista la presenza costante del sindaco e rimandandol'incarico si è avuto un abbattimento dei costi. Per laviabilità, ha spiegato Ferrara, si stanno pianificandointerventi per dare una soluzione ai problemi esisten-ti. Già sono stati fatti degli interventi sulla segnaleti-ca e si completerà appena ci saranno a disposizionealtri fondi. Sul dissesto idrogeologico l'amministra-

zione si è già attivataper ottenere dei finan-ziamenti per la messain sicurezza delle zonepiù a rischio. Sullearee artigianali si stan-no portando avanti leprocedure per farapprovare il progettodall'assessorato entrodicembre e si prevededi assegnare le areeentro il 2010. Sul par-cheggio di Segestasono sorti problemiburocratici fra alcuni

enti ma si sta individuando un'altra zona non sogget-ta a vincolo in modo che il parcheggio sia pronto eoperativo per la prossima stagione teatrale. Cataldousa dei termini impropri, continua Ferrara, in quantole sue accuse sono state sempre smentite dall'attivitàlineare dell'amministrazione comunale. Gli incarichisono dettati da incombenze della cittadinanza, da dif-fide e urgenze per rispettare la legge. E in ogni casoè stata valutata l'economicità delle offerte presentatenelle more dell'approvazione dei provvedimentinecessari alla definizione degli incarichi. Il sindacoha annunciato di aver raggiunto un accordo per evi-tare la chiusura dell'ufficio di collocamento.L'assessore Salvatore Lanza sugli strumenti musicaliha comunicato di aver iniziato le procedure per il lororecupero e di essere pronto ad adire le vie legali.L'assessore Mimmo Scavuzzo ha riferito che sonostati raccolti i frutti di un lavoro svolto da qualcheanno e sono stati ottenuti risultati lusinghieri conriconoscimenti e finanziamenti cospicui per il teatrodi Segesta, entrato nel progetto della Regione"Palcoscenico Sicilia" che racchiude in rete i piùimportanti teatri al chiuso e i due all'aperto diSiracusa e Segesta e promuove la produzione di spet-tacoli in loco sponsorizzati dalla Regione con ricadu-te economiche, sociali e culturali positive nel territo-rio. L'assessore Gruppuso ha dato notizie sul nuovopiano di raccolta differenziata. L'opposizione haattaccato la maggioranza sui debiti fuori bilancio,dalla cui votazione si è astenuta più volte dichiaran-do di non condividere il ricorso costante e consuetoda parte dell'amministrazione Ferrara ai debiti fuoribilancio per gestire l'ordinaria amministrazione.

Gaspare Baudanza

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Si è insediato il 2 otto-bre, nella sede della«Belice Ambiente», il

direttore generale VitoBonanno. Dalla sua costi-tuzione, nel 2004, è laprima volta che la societàd’Ambito ha al suo internola figura del direttore gene-rale che coordinerà tutti gliuffici. Vito Bonanno, 40anni, laureato inGiurisprudenza, è dal 2000sindaco di Gibellina e haricoperto già l’incarico dipresidente dell’assembleaintercomunale di controlloall’interno della società. Lanomina è avvenuta condecreto da parte dell’am-ministratore unico dellasocietà, Francesco Truglio,a seguito di una selezioneper bando pubblico.Bonanno ha incontrato tutti i dipendenti amministratividella «Belice Ambiente»: «La mia politica - ha detto - saràquella della società guidata dall’amministratore unico edai sindaci che daranno direttive. Credo nel lavoro disquadra e non nelle isolate professionalità. L’obiettivocomune - ha ribadito davanti ai dirigenti - sarà quello dimigliorare tutti insieme il servizio e creare gli spazi perridurre l’onere finanziario che grava sulle famiglie attra-verso la tariffa d’igiene ambientale». Bonanno, nel giornodel suo insediamento, ha fatto anche cenno alla riformadegli Ato, questione attualmente sul tavolo del governoregionale: «Non entro nel merito della discussione politi-ca; nel mio ruolo di direttore generale devo confrontarmicon la struttura e con le normative vigenti per farle rispet-tare». Sulla nomina è però intervenuto, con un duro docu-mento, il Comitato Mosaico di Gibellina. «Dopo la presi-denza del Comitato intercomunale di controllo (del qualeBonanno rimane membro) e insieme al ruolo di sociodella stessa società, adesso l'attuale sindaco di Gibellinaottiene l’incarico di direttore generale, ruolo di primopiano all'interno della società che gestisce i rifiuti. VitoBonanno - scrive Mosaico - è il sindaco di Gibellina,Comune che fa parte della "Belice Ambiente" e in quantotale partecipa all’assemblea dei soci. L’assemblea dei sociè l’organo rappresentativo degli 11 comuni dell’Ato nelcui ambito devono farsi valere gli interessi degli enti loca-li mediante lo strumento del voto; tramite il voto l’assem-

blea dei soci esprime con-senso o dissenso rispettoalle delibere proposte dal-l’organo amministrativo,rappresentato da FrancescoTruglio; l’organo ammini-strativo, Francesco Truglio,rappresenta il governo dellasocietà che ha interesse afare cassa; Vito Bonanno,come membro dell’assem-blea dei soci, ha il compitodi approvare le deliberedell’organo amministrativo(Truglio) e come direttoregenerale ha il compito dieseguirle». Mosaico chiedepolemicamente se tutto ciòsia normale. Il Comitatomuove anche accuse sul-l'assunzione nella societàd'ambito di parenti dellostesso sindaco di Gibellina.Secca la replica che Vito

Bonanno ha rilasciato durante la conferenza di presenta-zione nella sede della Belice Ambiente del progetto"Kleos - Città sempre pulita"che prevede l'avvio a partireda Mazara del Vallo del servizio di spazzamento integra-tivo pomeridiano e la sua estensione entro un mese aglialtri comuni della Società d'Ambito. Nel corso dell'incon-tro Bonanno ha esordito nel neoruolo di direttore genera-le rispondendo al comitato e chiarendo:«Non c'è dubbioche quello di Mosaico è un attacco personale, che nasce aGibellina e che si proietta sullo scenario non troppo lonta-no delle elezioni amministrative della prossima primave-ra. Con un metodo appartenente ad anni bui, ma da qual-che tempo rispolverato. I cosiddetti giovani del ComitatoMosaico di Gibellina chiedono il rispetto della legge, maquando si tratta di mortificare le professionalità usanorimestare nel fango, ignorando le leggi vigenti che hannorisolto a monte il problema dell'incompatibilità da loro,artatamente, sollevata, con l’unico motivo di attaccareoltre che me, anche professionisti che hanno la sola colpadi avermi come congiunto, non avendo ottenuto nulla permio interessamento, ma avendo semplicemente partecipa-to a pubbliche e trasparenti selezioni. Per eccessivo zelo erispetto di tutti, ho delegato, prima di accettare l’incaricodi direttore generale, le mie competenze di sindaco inseno all’Ato, integralmente e senza limitazioni all’asses-sore Nino Plaja, che le eserciterà in assoluta autonomia».

Gaspare Baudanza

IIl comitato provinciale Unpli (Unione NazionalePro Loco d'Italia) - Trapani anche durante il mesedi Settembre è stato impegnato, con la struttura

del servizio civile, nella promozione del territorio,con le Pro Loco di Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice,Gibellina, Partanna, Petrosino, Salemi, Valderice eVita, . Dall' 11 al 13 Settembre è stato presente allamanifestazione "PLAS" - Per Le Antiche Scale - aCastellammare del Golfo, la cui kermesse ricca diconcerti, mostre, incontri e proiezioni è stata dedicataa tutti quei migranti morti nel tentativo di raggiunge-re le coste siciliane; il tutto si è svolto per le "antiche

scale" che si snodano dal centro storico al mare e cheper secoli sono state crocevia dei popoli delMediterraneo. Invece a San Vito Lo Capo dal 18 al 20settembre con la manifestazione «Tempu di capuna»e dal 22 al 27 dello stesso mese ha partecipato alla XIIedizione del Cous Cous fest, manifestazione di inte-resse culturale all'insegna dello scambio e del con-fronto tra popoli diversi attraverso il cous cous, defi-nito il piatto della pace. A tal proposito il suddettocomitato, in ciascuna delle occasioni, ha allestito ecurato uno stand espositivo per la valorizzazione delproprio territorio, mettendo in mostra le diverse real-tà che rappresentano ogni singola cittadina facenteparte della provincia.

Drago M. Cristina

IIl Consiglio dell'Unione deicomuni Valle del Belice ha unnuovo presidente: si tratta di

Francesco Bellafiore, 39 anni,attuale capogruppo di maggioranzaal Consiglio comunale di SantaNinfa. Subentra a Lucia Blunda, diSalaparuta, e rimarrà in carica unanno. All'elezione di Bellafiore(che peraltro era assente per motivifamiliari) si è però giunti in unclima tutt'altro che sereno. Controla proposta avanzata da GiuseppeLombardino si è infatti espressaEnza Murania (anch'essa di SantaNinfa), la quale ha annunciato diastenersi. Cosa che ha fatto inalbe-rare Lombardino, che ha chiesto sela critica avanzata fosse di merito onel metodo: «Se la candidatura èostile - ha detto Lombardino - laritiriamo». La Murania ha chiaritoche con la sua posizione volevamettere fine ad una situazione incui non esistono né partiti né coali-zioni e le decisioni vengono votateall'unanimità. La critica all'unani-mismo da parte della Murania hadato la stura ad interventi polemici

di altri consiglieri, che hannoespresso riserve sul funzionamentoe sull'utilità dell'Unione. Tra essi siè contraddistinto il consigliere diPartanna Salvatore Bevinetto, ilquale, tra l'altro, ha lamentato unascarsa attività del Consiglio,dimentico forse del fatto che inmancanza del presidente (la

Blunda è infatti deca-duta a giugno) dovevaessere lui, in quanto vicepresiden-te, a programmare l'attività dell'or-gano. L'autocritica "castrante" diquesti consiglieri fa sorgere unlegittimo quesito: se ritengono chel'Unione non serva, perché alloranon si dimettono? Alla fine, dopo

l'intervento in qualchesenso "pacificatore" di

Giovanni Navarra (Gibellina), laproposta è passata. A Bellafiore havoluto fare gli auguri il presidenteuscente della Giunta dell'Unione,Vito Bonanno: «Ritengo possaessere il miglior presidente delConsiglio per la classe, la compe-

tenza e la passione con la qualesvolge il suo ruolo di consiglierecomunale; saprà certamente daredecoro alle istituzioni». Bellafiore,invece, contattato nei giorniseguenti, non ha voluto rilasciarealcuna dichiarazione. Lo farà, hadetto, solo dopo essersi insediato.Si è poi passati all'esame dello

stato di attuazione dei programmi,approvato all'unanimità. Sullepolemiche è però voluto tornareBonanno: «Più che le critiche steri-li, oggi conta la volontà concreta didistaccarsi dagli individualismi edai localismi per affidarsiall’Unione. Solo così si può fardecollare questo organismo. Adoggi - ha aggiunto il sindaco diGibellina - sono state investite tuttele risorse destinale in bilancio el’attività programmatica è stataquasi interamente portata a termi-ne. L’unico capitolo rimasto è quel-lo della valorizzazione dei prodottitipici per mancanza di programma-zione da parte della seconda com-missione (quella degli Affari gene-rali, presieduta proprio daBevinetto, uno dei più critici - ndr),che non ha rilasciato il parere vin-colante per procedere all’impegnodi spesa».(Nella foto grande l'ulti-ma seduta del Consigliodell'Unione dei comuni del Belice;in quella piccola FrancescoBellafiore).

Gaspare Baudanza

Bellafiore nuovo presidente del Consiglio dell'Unione

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Cronache dal BeliceSeduta agitata dalle rimostranze di diversi consiglieri. Vito Bonanno: "Critiche sterili"

Gibellina: Corso di pedagogia della Mediazione dell’Università di Venezia

Bonanno direttore generaleBelice Ambiente: l'insediamento è avvenuto il 2 ottobreL'insediamento è avvenuto lo scorso 2 ottobre Le pro loco UNPLI Trapani promuovono il territorio

Manifestazione di San Vito Lo Capo.

Manifestazione di Castellammare del Golfo

AA lta formazione per docenti, operatori psico-pedagogici, educatori professionali e studenti universitari. L'Universitàdegli studi Ca'Foscari di Venezia organizza a Gibellina, presso il polo associato del "Centro Studi - CE.FO.PRO.",

il corso di formazione sul Programma di Arricchimento Strumentale (PAS) del Prof. Reuven Feuerstein. Il modulo pre-vede, il rilascio di regolare attestato per il riconoscimento di CFU (Crediti Formativi Universitari) per un massimo din. 10, ai sensi del D.M. 509/99 e il Diploma internazionale di Applicatore PAS. Maggiori informazioni: www.cefopro.ito contattare la Segreteria Amministrativa dell'Ente tel. 0924 69934 nei giorni di Martedì e Giovedì dalle ore 16.00 alleore 19.00. Cell. 338 2411896 dal Lunedì al Venerdì dalle ore 16.00 alle 19.00.

LL ’associazione Papa Boys Onlus, costituita di recente, ha programmato, nei mesi di novembre e dicembre nella pro-pria sede in via Bellini, un corso sull’alimentazione corretta e sulla salute rivolto a 30 pensionati. Il gruppo dirigen-

te della neo associazione è costituito dalla presidente Dina Maria Bianco, dalla vice presidente Paola Giglio e dallasegretaria Rosaria Marrone. Le iscrizioni si possono effettuare presso la sede dell’associazione aperta tutti i lunedì emercoledì dalle 16 alle 18.

II l consigliere comunale Vito Cascio, già segretario provinciale Ugl pensionati della provincia di Trapani, è stato elet-to di recente componente del Consiglio regionale e delegato al Consiglio nazionale. Il sindacalista coordinerà un cen-

tro polifunzionale di assistenza ai pensionati in via Bellini che sarà a disposizione degli utenti nei pomeriggi di lunedì,mercoledì e giovedì dalle 15 alle 19.

Alimentazione corretta e salute, corso per anziani a Gibellina

Nasce a Gibellina un nuovo centro polifunzionale per l’assistenza ai pensionati

Duro attacco del Comitato Mosaico.La replica: "Non c'è incompatibilità"

Francesco Truglio e Vito Bonanno

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MMia madre amava tanto,anche per necessità,allevare animali da

cortile. Abitavamo in una dellestrade più belle di Vita, viaRoma, che era parallela allastrada nazionale. Allora tutte lefamiglie tenevano accanto allaporta d’ingresso, la nassacondentro i polli per uso domestico.Ogni anno quando qualche galli-na cominciava a chiocciare miamadre si forniva di uova, nel cuipollaio c’era il gallo, li mettevain un vecchio paniere, nel fondodel quale c’era della paglia e poivi posava sopra la chioccia acovare. Le uova dovevano esse-re sempre in numero dispari. Perquesta particolarità, alla miadomanda di sapere, non mi èstata data mai, da mia madre,una spiegazione chiara:«Picchì» diceva lei, «accussìtruvai lu munnu e accussì lulassu.»Per quanto riguardava lepapere da allevare, mia madrepreferiva, invece, comprarle giànate e così ogni anno le acqui-stava dal venditore ambulante,che passando per tutte le stradedel paese, gridava con quantofiato aveva in gola: «Haiu pud-dicini e papareddi vispivispi ebeddi, fimmini viniti ccà, chi vili vinnu a prezzu bonu».Asecondo di quanti soldi era riu-scita a risparmiare faceva il suoacquisto di papere e così comin-ciava il lavorio di nutrimento ditutti questi piccoli animali. Tragalline, pulcini e papere miamadre era molto indaffarata, matra i primi animali e le paperec’era molta differenza, perchégalline e pulcini andavano d’ac-cordo, mentre non era la stessacosa con le papere. Questi goffianimali erano attaccabrighe e ipulcini ne avevano paura. Ognitanto mia madre ricorreva allascopa per farle rigare dritto ediceva loro: «Prestu vi lu fazzufiniri nta la pignata ssu spirituchi aviti.»Era una minaccia perle papere, ma era anche una con-ferma per noi bambini che franon molto avremmo mangiatoun po’di carne, di cui, noi era-vamo molto ghiotti. Per farleingrassare molto bene, ognimattina faceva loro ingoiare unamanciata di fave secche. Era unaoperazione abbastanza facile perlei, perché stando seduta, tenevauna papera stretta fra le gambe,le apriva il becco e le infilavanella gola una fava per volta. Lepoverine pativano un bel po’perché, sicuramente, faceva loromale la gola, ma non c’era nien-te da fare, era il loro destino dianimali da macello. Le paperemangiavano anche li babbalu-

ceddi,cioè le lumachine piccolepiccole, che andavamo a racco-gliere nei campi e lungo i bordidelle strade di campagna. Per lepapere era una gran festa ognivolta che mia madre dava loroquesto cibo. Siccome eravamomolto poveri, per lei era un granrisparmio dar loro li babbalu-ceddi e per le papere un ottimopranzo. Questi piccoli animalisono anche una pietanza moltoprelibata per noi siciliani. Dopoaverli sbollentati si cucinanocon olio, aglio schiacciato epomodoro, poi per mangiarli sitirano fuori dal loro guscio conuno stuzzicadenti, oppure facen-do un buchetto nella parte poste-riore del guscio e poi sorbirlifinché vengono fuori. Vi assicu-ro che sono molto buoni, ancheperché si intinge il pane nelsughetto in cui vengono cotti.Una volta mia madre volle fareun esperimento, cioè volle met-tere alla prova l’intelligenzadelle papere. Fu una di quellevolte in cui mangiammo li bab-baluceddi. Alla fine del pranzoportò alle papere i gusci vuotidelle lumachine mentre noibambini, curiosi, guardavamo lascena per vedere se avesseroriconosciuto i gusci vuoti, oppu-re no. Le papere, appena miamadre si allontanò di qualchepasso, vi si buttarono sopra acapofitto starnazzando comesempre, mentre noi ci sbellica-vamo dalle risate, perché erava-mo riusciti a prendere in giroquelle stupide papere, ma...Meraviglia delle meraviglie!Dopo aver finito di ingurgitaretutti i gusci vuoti, le stupidepapere cominciarono a buttarfuori tutto quello che avevanoingoiato, mentre noi bambini eanche mia madre le guardavamosenza parole. Uno di quegli anniin cui ero bambina e che ricordosempre con nostalgia, successeun fatto che fece tanto incavola-re mia madre. Aveva compratodieci papere e come sempre leteneva nella nassa,accanto allaporta d’ingresso. Questi animalicrescevano bene e si ingrassava-no a vista d’occhio, con grandesoddisfazione di tutti noi, perchépiù diventavano grossi, piùcarne ci sarebbe stata sullanostra misera tavola. Quell’annoperò c’era una nota stonata nel

gruppo delle papere. Nove sta-vano crescendo molto bene,mentre una rimaneva più picco-la. Mia madre molto dispiaciutaaumentava la porzione giorna-liera di fave, ma la povera pape-rella, che io chiamavo laNicaredda non raggiunse mai ilpeso delle altre. Quando miamadre doveva pulire la nassa, lefaceva uscire un po’e alloratutte e dieci si mettevano in filaindiana, per ultima restava sem-pre la Nicaredda e camminava-no lungo il marciapiede vicinocasa nostra. Questo fatto avven-ne nel 1958 e a quei tempi inpaese c’erano si e no due o tremacchine, quindi le papere noncorrevano nessun pericolo. Noibambini ci divertivamo a guar-darle camminare, perché nelloro movimento dondolavano ilposteriore ed era un grandespasso per chi le osservava. Laloro libertà li rendeva contenti ementre aprivano le ali per sgran-chirle un po’, con il loro qua quaqua ci comunicavano la lorogioia. Proprio le loro ali hanno ache fare con questa storia. Hoancora presente nella memoriaquello che accadde un giorno, inun momento di libertà quotidia-na dei pennuti. Mentre miamadre puliva la nassa,le paperepasseggiavano come al solito;ad un tratto, però, mio fratellocomincia a rincorrerle ridendo.Loro, prese dal panico si metto-no ad andare di qua e di là e astarnazzare nella strada congrande confusione. La via doveabitavamo era in leggera discesae le papere inseguite, andandoverso la discesa acquistavanouna considerevole velocità. Io,mia sorella e mio fratello rideva-mo di cuore, ma mia madre conun occhio alla pulizia che stavafacendo e un occhio alle papereimprecava, preoccupata, contromio fratello. Ad un tratto, inquel movimento goffo e ridicolodegli animali in questione,vedemmo una papera librarsi involo con la scioltezza di unqualsiasi uccello abituato a vola-re libero nel cielo. Noi tre guar-davamo ammirati la paperavolante senza profferir parola,poi il grido di mia madre ci feceraggelare la risata in gola. «Lapapara, la mèpapara sta vulan-nu!» Si era accorta in quel

momento di quello che stavasuccedendo. Prese la scopa cheaveva lì vicino e agitandola fre-neticamente verso l’alto, comin-ciò a correre nella direzione delvolo che l’animale aveva intra-preso. Quel volatile non sembra-va più una papera. A guardarlacosì in alto libera e in quelmomento sicuramente felice,somigliava a un’aquila o che soio, a un grande uccello, di quelliche vedevamo solo raffiguratisui libri di scuola, anche perchédalle nostre parti non avevamomai visto passare uccelli moltogrossi. Gli occhi di tutti noiseguivano il suo volo, sicuri chedopo un po’avrebbe finito colridiscendere a terra, magari perpietà verso mia madre, chepoverina continuava a correresempre seguendo con lo sguardol’animale traditore. «Appenat’acchiappu, ti fazzu viriri eu lafini chi ti fazzu fari.» Ma non eradestino che la papera sarebbestata mangiata da noi, sullanostra tavola. Dopo un pò lavedemmo posarsi sul tetto diuna casa di tre piani, in cui c’erauna finestra che serviva comelucendario e che volendo sipoteva usare anche per andaresul tetto. In questa casa vi abita-va una vecchia signora moltoscorbutica e che con mia madrenon andava tanto d’accordo.L’anziana donna sempre vestitadi nero era un po’il nostro spau-racchio. A quei tempi, quando ledonne rimanevano vedove, peril resto della loro vita vestivanodi nero. I loro abiti lisi e rattop-pati per il lungo indossare dava-no loro l’aspetto di streghe.Donna Saridda,così si chiama-va la vecchia signora in questio-ne, dico signora perchè non miviene facile dire vecchina vistoche di lei non mi sono rimastidei bei ricordi; se ci sentiva gri-dare mentre giocavamo, siaffacciava alla finestra e ci sgri-dava con i peggiori epiteti.L’astio nella sua voce penetravanel nostro inconscio di bambinisemplici e amanti dei bei giochiall’aria aperta in quella stradalibera e grande. Appena miamadre vide dove era andata afinire la sua papera, andò subitoa tuppuliari alla porta di donnaSaridda. Dopo qualche momen-to la donna aprì per metà l’uscio

e mia madre con la voce che letremava per il nervoso, le rac-contò il fatto e le chiese di ridar-le la papera, anzi, addolcendo unpo’ la voce, le disse: «Vistu chivossia è cristianaranni, ncapulu tettu ci vaiu eu stessa e mipigghiu la papara. Appena poila cociu ci dugnu nnacusciared-da.».DonnaSariddasi grattò latesta non sapendo come fare,perché effettivamente ancoranon si era accorta di nulla. Lepromise che se la papera era sulsuo tetto «pi l’armicedda di mèmaritu lapapara ti la dugnu, masi ncapu lu tettu nun c’è chi tipozzu fari?»“All’insistenza dimia madre la vecchia strega,come la definimmo noi bambininel raccontare a mio padre il fat-taccio, la spinse con finta genti-lezza fuori dalla porta e chiusela medesima mettendo il ferro dichiusura. Le donne del vicinatointanto si erano affacciate e cer-cavano di consolarla, che con unocchio al tetto e l’altro allepapere che stavano sulla strada,ci impose di aiutarla a rimetterlenella nassa. Mentre svolgevamoquell’operazione le venne fra ipiedi la Nicareddae come se lacolpa fosse la sua, la poverinane buscò tante. Io non so se glianimali se ne sappiano fare unaragione delle cose che succedo-no a loro, ma fatto sta che la pic-cola paperaquando fu offesamolto vivacemente da miamadre, si accovacciò mogia,mogia in un angolo della nassa:«Nun sulu ti facisti nica, mamancu sai vulari!»Noi ragazzicapimmo al volo il significato diquel rimprovero. Certo. Se fossestata la Nicaredda a volare via,la perdita sarebbe stata moltoinferiore e invece... Dopo unabuona mezz’ora mia madretornò a bussare alla porta didonna Saridda, ma lei nonrispose e per un paio di giorninon aprì manco una finestra.Ricordo, come fosse adesso, cheil nervoso nella voce di miamadre per diversi giorni non lepassò e noi ragazzi preferimmostarle alla larga per moltotempo. Nella sua mente moltosveglia passò come un lampo disospetto: «E si l’autri paparivolanu puru?»«Detto e fatto siarmò di forbici ben affilate etagliò loro la punta delle ali. Per

ultimo toccò a Nicaredda cheper difendersi, finalmente, labeccò con forza e le sfuggì dimano, scappando fuori e corren-do per la strada con vigore. Nonl’avesse mai fatto! Mia madre,con la scopa in mano incomin-ciò a rincorrerla e allora... alloralei andando verso la discesaprese il volo e si librò in alto,fece un paio di giravolte e conti-nuò a volare mentre mia madrela guardava, almeno questavolta, tra il serio e il faceto. Dadietro una finestra della casa didonna Saridda si vide un’ombranera minacciosa che osservava ilvolo della papera. Non si sapràmai se fu questo il motivo, ma lapiccola papera planò nella stradacon forza e poi a testa alta ritor-nò vicino la nassae rassegnata,si lasciò prendere e tagliare lapunta delle ali. Non seppimo piùnulla della papera volata sullacasa di donna Saridda, ma dopoqualche giorno delle penne dipapera furono viste nel conci-maio «di lu Vadduneddu.»Aduna ad una le papere finironosulla nostra tavola per la felicitàdi noi ragazzi, ma pregammo lamamma di non ammazzare maila Nicaredda, lei per un po’ciaccontentò dicendo che l’avreb-be fatto solo in caso di grandenecessità. Purtroppo quel giornovenne e fu quando mio padre permolto tempo non trovò lavoro agiornata, perchè, a detta deisignori padroni, «li tempi eranustritti pì tutti». La Nicareddavenne sacrificata la notte diNatale del 1958 di nascosto danoi bambini, per far sì che quelgiorno di festa, fosse un Natalecome tutti gli altri passati e nonun Natale da non dimenticare acausa della troppa povertà. Miamadre disossò per bene la pape-rella, tagliò a piccoli pezzi lacarne e fece uno spezzatinoaggiungendo anche alcune pata-te. A tavola ci fu detto che eracarne di vitello che aveva com-prato nostro padre la vigiliadella festa. Avevo circa dodicianni ma non ho mai dimenticatoquel Natale. L’indomani lamamma ci disse che laNicareddaera volata via, forseanche lei sul tetto di donnaSaridda e noi, piccoli la pian-gemmo per morta. Dopo qual-che anno capii la fine dellapaperella e l’unica soddisfazio-ne che mi è rimasta è stata quel-la di sapere che almeno laNicaredda era morta per unanobile causa, mentre la paperache volò sul tetto di donnaSariddafece una fine meno glo-riosa, perchè fu mangiata dinascosto da una vecchia stregache, sicuramente, per la frettanon la digerì manco per niente.

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Storia & Cultura

La decima papera di mia madreMaria Stabile

Storie dal passato fra ristrettezze e indelebili ricordi d’infanzia

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NNella ricorrenza del centenario dellanascita di Don Gaspare Bruno, assu-me un valore particolare il ricordare

questa personalità che ha dato un contributofondamentale ad intere generazioni dellacomunità vitese. Nacque a New York il 21ottobre del 1909 da emigranti vitesi.Condotto ancora piccolo in Italia, compì isuoi studi a Palermo e a Mazara del Vallopresso il seminario diocesano. Nel 1932 fuordinato sacerdote e svolse per alcuni anni ilsuo apostolato a Vita e ad Alcamo. Si recòanche a Sfax in Tunisia, nel 1937, dove feceil cappellano e insegnò presso la scuola di lin-gua italiana. Ritornato in Sicilia, nel 1943,conseguì la laurea in Pedagogia presso ilmagistero di Messina città nella quale prece-dentemente aveva intrapreso gli studi univer-sitari. Si stabilì definitivamente a Vita, nel '44dove seguitò a svolgere la sua duplice missio-ne pedagogica e pastorale. Il suo nome èlegato fondamentalmente all'istituzione dellascuola media privata a Vita, avvenuta nel1946. Erano gli anni del dopoguerra. Lamiseria, lo sbandamento, lo squallore domi-navano lo scenario sociale del paese.Numerose famiglie avevano visto sacrificarei loro uomini, altri attendevano un loro possi-bile ritorno. La fame divorava i corpi e glianimi. Alla crisi economica si accompagnavauno sbandamento morale, culturale e un dif-fuso analfabetismo. Fu in questa realtà chevenne fondata la scuola media che assunse

per i vitesi il significato di una redenzione."La scuola" inizialmente consisteva di soli 12alunni, accomodati peraltro nella sua stessaabitazione. Con la sua attenzione e dedizionepedagogica, consentì a molti giovani vitesi diintraprendere un percorso di studio che prestoavrebbe determinato un miglioramento gene-rale del livello culturale e sociale dell'interacomunità. Don Bruno gestì con prestigio lascuola da lui fondata, intervenne incorag-giando la comunità vitese dell’epoca, masoprattutto sostenendo i meno abbienti a pro-seguire gli studi. Fu possibile allora elevareil tenore di vita, togliere dall’ignoranza tanticittadini che non potevano certo permettersidi mantenere un figlio in collegio, accessibi-le allora solo a pochi privilegiati. Nel giro dipochi anni fu una fioritura di studiosi, diesperti, di professionisti che riversarono leloro competenze nel paese e altrove. Insiemealla scuola cresceva tutta la comunità, avvia-ta ormai verso uno sviluppo concreto, versomete civicamente decorose. La scuolamedia, dopo qualche anno fu «legalmentericonosciuta» e divenne statale nel 1960.Sostenuto da una solida cultura e con unostile di vita improntato a semplicità e prag-matismo, Padre Bruno, da preside o da edu-catore, costituì sempre il principale punto diriferimento dell’istruzione. La sua saggiaazione ha lasciato un'impronta indelebilenegli animi dei numerosi giovani vitesi cheha formato, educato e sostenuto. Minuto distatura occhi azzurri penetranti, dotato di un

intelligenza viva e riflessiva, colto e pertinen-te; le sue peculiarità erano schiettezza, prag-maticità, equilibrio e intuito. Associava allasua vasta cultura umanistica un particolarerigore nell'insegnamento che nella memoriadi molti suoi allievi è tutt'ora vivo e per cui inmolti glisono riconoscenti. Alcuni in partico-lare ricordano il valore simbolico e non solo,della famosa "Titidda", l'inseparabile regoloche l' accompagnava nel condurre a maggiorragione gli spiriti più "ribelli". Si spense,compianto dalla cittadinanza all'età di 81 anniil 16 maggio 1990. (Si ringrazia per la colla-borazione prestata il preside prof. VitoTibaudo)

«reliquie»: un sonettopetrarchesco e tre canzoniin dialetto che paiono risen-tire della lezione dellaScuola siciliana. Allamaniera di uno StefanoProtonotaro piuttosto che diun Giacomo da Lentini.Paladino nasce a SantaNinfa il 23 ottobre 1690, daAntonino Paladino e RosaGanci, ed è battezzato ilgiorno seguente, dal sacer-dote Giuseppe Mauro,come Francesco SaverioCarlo: nomi della devozio-ne gesuitica, ma nel testodell’atto di battesimo, amargine, è aggiunto il nomeGiuseppe. Un errore forse.O forse un equivoco. O,pure possibile, un contrasto.Mistero della storia.Paladino segue gli studi tra-

dizionali per un chierico (retorica efilosofia) al Seminario vescovile diMazara, dove diventa magisterartium (solo dopo l’ordinazionesacerdotale potrà fregiarsi del titolodi sacrae theologiae doctor).Ordinato suddiacono il 17 dicembredel 1712, sarà fornito di un suopatrimonio, come prescriveva ilConcilio di Trento. Il 24 febbraiodel 1714 è diacono; il 16 marzo1715 viene ordinato sacerdote.«Dopo la presentazione canonica –precisa Placenti – che spettava perdiritto di patronato al principeFederico di Napoli e Barresi, ilvescovo Alessandro Caputo firmala bolla di nomina il 29 marzo e il 2

aprile 1733 avviene la presa di pos-sesso». Paladino, in sostanza, divie-ne l’arciprete della Chiesa Madre diSanta Ninfa, all’interno della qualea quel tempo fervono i lavori (saràultimata e benedetta solennementeil 12 ottobre 1734). Paladino contri-buirà con propri fondi all’arredodell’edificio di culto: spese effet-tuate, oltre che «per affetto e amordi Dio», anche per ammenda «desoi peccati». La morte lo coglieanziano, mezz’ora prima del tra-monto di un mercoledì di fine apri-le (il 27) del 1774, a «83 anni, quat-tro mesi e tredici giorni», comeannota, scrupoloso, l’estensore delsuo atto di trapasso.In mezzo all’intensa attività parroc-chiale, c’è, appunto, la passione perla poesia. Il sonetto Son già canuto,el piè già fermo e forte, scritto vero-similmente intorno al 1753, è unpiccolo capolavoro: una gemma dirara precisione stilistica, che contie-ne un prezioso toscanismo («pic-cando») nella seconda quartina, eche reca una plumbea immagine didisfacimento fisico nelle terzine. Selo stile è petrarchesco, non lo è iltema. Come appare evidente nellecanzoni, dove è viva la meditazionesulla carne, il mondo e il diavolo.Emblematica Si Diu vulissi e iuputissi aviri (volume decimo delLiber coniugatorum), nella qualel’adorazione della Madonna simuta, negli ultimi due versi, in unarichiesta pressante: «Si vuoi chit’ami quantu di duviri/ dunamin’autru cori e n’autru amuri».

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Storia & Cultura

Maria Scavuzzo

LLa luce pallida del sole diottobre forava le nubi grigiedel mattino. L’uomo rimase

a guardare per qualche minuto lostrano effetto d’aureola cui quellamescolanza dava vita. In quel gior-no d’autunno del 1753, a 63 anni,Giuseppe Paladino, arciprete dellaChiesa Madre di Santa Ninfa,avvertiva la morte come imminen-te. «Son già canuto, el piè giàfermo e forte/ or misura cadenteinfermo, è lasso./ Corrono al cen-tro suo le membra smorte/ persalutar la morte il capo abbasso».Così scriveva in un sonetto anno-tato a margine del volume ottavodel Liber defunctorum. Eppuresarebbe campato altri vent’anni.Alla faccia di chi gli voleva male.Ma saranno lustri, gli ultimi dellasua vita, caratterizzati da un’osses-sione vivissima: quella per il pec-cato. Ne è testimonianza la canzo-ne Pazzu chi cosa speru e chi pre-tendu? (ottava di endecasillabi arima alterna), che, stando al volu-me nono del Liber defunctorum,sarebbe stata scritta tra il 1753 e il1774. Qui Paladino si arrovella,chiedendosi se mai cesserà di pec-care, dal momento che «notti egiornu e di continuu offendu aCristu». In che modo peccasse nonè dato sapere, ma l’ossessionedoveva essere di quelle compulsi-ve se negli ultimi versi arriva ascrivere che «lu peccatu è orrendu

(…) e si moru a ‘stu puntuohime mi dannu».Giuseppe Paladino, emulodi Petrarca, rimatore ano-malo nella Santa Ninfa delSettecento, fu anzitutto unservo di Dio: chiericoprima, suddiacono poi,diacono in seguito, sacer-dote più avanti, arcipreteinfine. Con una passioneo, se si vuole, una mania:quella della scrittura. Unamania di cui portano isegni i registri parrocchia-li: i libri dei matrimoni edei defunti in particolare.Quelli compilati tra il1726 e il 1774 recano, alato, i segni della sua atti-vità prediletta. È solo gra-zie a questa mania diappuntare che quattro suoicomponimenti poeticihanno attraversato indenni duesecoli e mezzo. Componimentiinediti, ancora da valutare appienonella loro portata, ma che certorivelano la presenza di un finepoeta.La scoperta delle poesie diPaladino si deve all’opera attentadi Orazio Placenti, sacerdoteanch’egli e anch’egli raffinatopoeta (oltre che elegante traduttoredei lirici inglesi del XVII secolo).Fu Placenti, mettendo ordine, tra il1994 e il 1999, nell’archivio par-rocchiale, di fatto mai compiuta-mente sistemato dopo il terremotodel 1968, a scoprire quelle che eglistesso non ha esitato a definire

La singolare vicenda di Giuseppe Paladino, arciprete della Chiesa Madre nella Santa Ninfa del Settecento

Vincenzo Di Stefano

Il sacerdote-poeta ossessionato dal peccato

Son già canuto, el piè già fermo e forteor misura cadente infermo, è lasso.

Corrono al centro suo le membra smorteper salutar la morte il capo abbasso.

Per che al sepolcro mio m’apra le portevuo coll’appoggio ogn’or piccando il sasso.

Col zoppicante piè corro a la morteriverisco la tomba ad ogni passo.

Mentre il tergo curvato al suol si piombasepolcro di me stesso io già m’incedoche su gl’homeri miei porto la tomba.

Scema ho la vista e più la morte io vedocol rauco fiato ho continua tromba

che m’intima il morire, e pur nol credo.Giuseppe Paladino

(dal Liber defunctorum, volume VIII, 1737-1753)

Son già canuto, el piè già fermo e forte

Un sonetto e tre canzoni è quantoresta della sua produzione letteraria

La Chiesa Madre prima del terremoto

Don Gaspare Bruno, figura di prestigio nel campo dell’istruzione vitese

L’educatore con la «Titidda» A cento anni dalla nascita del sacerdote Gaspare Brunoricordarlo nel paese di Vita

è un riconoscente dovereche inver i vitesi invita

a far memoria del suo essere

di presbitero e professoretutto dedito all'istruzione,per tanto gli si deve onore.

Presbitero a Vita, Alcamoe nell'africana Tunisia

Egli potè dire allora: amo

il Vangelo a tutti insegnare e per i vitesi, in difficoltà

nell'istruirsi, la scuola pensare

facendo nascere quella Mediacon sacrifici ammirevoli,

affrontati con vera perizia.

Vantaggi preziosi il popolovitese ne ebbe e ne avrà

giacchè la scuola è giusto polo

dell'umana società che guardaa un futuro migliore e bello;ne avrà benefico traguardo.

E' cosa perentoria da fare;davanti la Scuola Mediala piazza a Lui intestare.

Evidenzierà riconoscenzaal sacerdote Gaspare Bruno

per l'opera fatta con sapienza!

Don Giuseppe MarchelloArciaprete di VitaGaspare Bruno seminarista

Gaspare Bruno sacerdote

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GGli equilibri di bilancio e le variazioni collegatesono state approvate a maggioranza con il votocontrario dell'opposizione nell'ultima seduta del

Consiglio comunale. Ma nel corso della riunione nonsono mancate interrogazioni e discussioni accese. Sullevariazioni di bilancio si è accesa la polemica fra presi-dente del Consiglio Vincenzo Mannone e il consigliereVito Messina che a nome dell'opposizione aveva pre-

sentato un emendamento respinto dalla presidenza per-chè presentato in ritardo. Dai consiglieri di minoranzaè arrivata la richiesta di un resoconto sui alcuni proget-ti «che hanno visto più volte l'amministrazione recarsiin Russia e in Canada» per conoscere «l'entità dei costitotali sostenuti dal Comune e dei finanziamenti ottenu-ti, il numero di viaggi organizzati e i partecipanti e lericadute in termini di ritorno economico e d'immagineper la città». Il sindaco ha replicato all'opposizionechiarendo che tranne per due progetti è partito semprea proprie spese e che i costi complessivi sono statisostenuti in gran parte dal ministero degli Esteri. «Sitratta di visite importanti, soprattutto in un momentocosì importante per la carenza di valori fondamentali aduna convivenza pacifica di diverse estrazioni culturalieuropee ed extracomunitarie – ha quindi concluso ilSindaco - per gettare le basi e favorire l'avvio di nuovicontatti commerciali fra i nostri imprenditori locali e icolleghi americani e russi». All'interroga-zione sullemodalità di affidamento, gestione e manutenzione degliimpianti sportivi comunali, in particolare il camposportivo di contrada Giudea, i campi da tennis e di cal-cetto, illustrata da Nicolò Sanci ha replicato invece l'as-sessore Sebastiano D'Angelo. «Gli impianti - ha spiega-to - sono stati assegnati provvisoriamente ad un'asso-ciazione privata che include gran parte dei giovani vite-

si per evitare episodi di vandalismo in attesa dell'immi-nente approvazione del regolamento che ne consentiràun affidamento stabile e una gestione regolare». Nelcorso della seduta sull'assestamento di bilancioGiuseppa Galifi dell'opposizione ha contestato la pro-grammazione dell'amministrazione e gli investimentieccessivi per feste e sagre a discapito della manutenzio-ne delle strade cittadine e dell'illuminazione pubblica.Ha lamentato le continue interruzioni dei servizi dienergia elettrica e telefonia e le scarse disinfestazioniper debellare la massiccia presenza di zanzare. Il sinda-co Antonino Accardo ha replicato che nonostante i con-tinui tagli di fondi statali e regionali e la carenza di per-sonale hanno penalizzato l'ordinaria amministrazione,l'illuminazione pubblica ha ricevuto la giusta manuten-zione e addirittura che si sta programmando una manu-tenzione straordinaria con la sostituzione delle lampadecon altre a basso consumo. Sulle feste popolari Accardoha invece risposto: «Non si tratta di occasioni frivole odi un spreco di risorse ma di momenti importanti permantenere le nostre tradizioni e preservare la nostraidentità culturale». Sulla questione degli insetti il sinda-co ha puntualizzato che l'amministrazione ha già effet-tuato sei disinfestazioni nel corso dell'estate mentre haspiegato che i disservizi elettrici e di telefonia sono statiregolarmente segnalati dall'amministrazione agli enti

competenti ed è stata offerta collaborazione logisticacome è avvenuta in altre circostanze ma la risoluzionedelle inefficienze è di competenza dei singoli enti aiquali non ci possiamo sostituire. Ha citato, infine, ilcaso dell'Adsl come uno dei momenti in cui l'ammini-strazione ha offerto la propria collaborazione alleaziende preposte per la risoluzione del problema.

Gaspare Baudanza

IInizia l’anno scolastico fra speranza e timori.Dopo il rischio di perdita dell’autonomia del-l'istituto corso nei mesi scorsi a dare il benve-

nuto agli alunni del "Vito Sicomo" per il primogiorno di lezione, sono stati la Dirigente scolasti-ca, Caterina Buffa, e il Sindaco AntoninoAccardo, che hanno voluto accogliere personal-mente gli studenti. La Dirigente scolastica èentusiasta per l'organizzazione del nuovo anno,che prevede il tempo pieno per la scuola prima-ria, il tempo prolungato per la scuola dell'infan-zia e le medie. È previsto l'aumento delle orededicate all'italiano e alla matematica, in mododa avere anche un potenziamento dei ragazzi alivello di curriculum; l'insegnamento dell'ingleseavrà inizio già dalla scuola dell'infanzia, mentrenella scuola Primaria sarà praticato l'uso deglistrumenti musicali. Considerando il fatto che lastruttura è anche dotata di laboratori informaticie scientifici, saranno portati avanti diversi labo-

ratori per far sì che gli alunni imparino ad usare le apparecchiature messe a loro disposizione e mettano in pratica gli insegnamenti teorici effettuati in classe. Ad inte-grazione delle tradizionali lavagne, nella scuola secondaria di 1° grado si utilizzeranno le lavagne interattive multimediali, che oltre a suscitare l'entusiasmo dei nostrialunni, contribuiranno a sviluppare le competenze tecnologiche. Ci sarà spazio anche per la creatività, con la realizzazione del progetto "Teatrando si và in scena" chevede gli alunni impegnati in percorsi di danza, canto, teatro e arte. La Dirigente scolastica afferma: «Sono pienamente soddisfatta per i risultati ottenuti, è bello poterlavorare per far sì che i nostri alunni possano avere il meglio e apprendere pienamente quello che viene insegnato loro. Spero che i nostri sforzi vengano ripagati eche le future generazioni possano usufruire anche di questi servizi». (Nella foto: il sindaco Antonino Accardo, l’assessore Antonella Simone,il capo settore MicheleGenua con la Dirigente scolastica Caterina Buffa e alcuni docenti danno il benvenuto ai bambini della prima elementare) (dani)

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L’amministrazione comunale risponde ai quesiti dell’opposizione

Interrogazioni ed equilibri di bilancio

Bonus bebè, al via le richieste

SSu proposta dell'Assessore alle Politiche Sociali, AntonellaSimone Il Consiglio comunale del 10 settembre scorso ha

approvato il regolamento comunale per la concessione del«Bonus bebè». Si tratta di un contributo «una tantum» del-l'importo di 750 euro. Ne possono fare richiesta le donne resi-denti da almeno un anno nel Comune e che hanno avuto unfiglio o lo avranno nel corso del 2009. Per ulteriori informa-zioni e per avere il testo integrale del bando, le interessatepossono rivolgersi all'Ufficio dei Servizi Sociali o collegarsial sito del Comune di Vita.

CCon determinazione del 7 settembrescorso il Consiglio comunale, su

proposta dell’assessore alla pubblicaIstruzione Antonella Simone (nellafoto), ha approvato il bando di concorsoper l'attribuzione delle borse di studioper l’anno scolastico 2008/2009 aglistudenti meritevoli residenti nelComune. La richiesta di partecipazione,redatta su apposito modulo, dovrà esse-re presentata entro il 31 ottobre. Permaggiori informazioni e per avere iltesto integrale del bando ci si può rivolgere all’Ufficio deiServizi Scolastici o collegarsi al sito del Comune.L’amministrazione inoltre ha approvato l’erogazione di uncontributo per l’acquisto dei libri di testo per gli alunni dellascuola media per l'anno scolastico 2009/2010. Il bonus parial 30 per cento delle spese sostenute è riservato ai soggetti ilcui Indicatore della Situazione Economica Equivalente(ISEE), relativo all’anno 2008, non sia superiore a 14.177,25euro. Anche in questo caso la domanda scade il 31 ottobre eva presentata presso l’ufficio del Protocollo.

Bando di concorsoper le borse di studio

L 'assessorato Regionale per la Famiglia ha approvato conDecreto del 5 agosto 2009, un intervento economico a

favore di anziani ultrasessantacinquenni soli, in condizionid’indigenza, percettori di assegno o pensione sociale, chenon possiedano proprietà immobiliari al di fuori della casa diabitazione. L'integrazione al reddito è pari a 91,49 euro men-sili, per dodici mensilità, a titolo sperimentale e relativo soloall'anno 2009. La domanda dovrà essere redatta sul modulodisponibile presso l'Ufficio dei Servizi Sociali del Comuneda presentare entro il 13 ottobre. «Il provvedimento – haspiegato il sindaco Antonino Accardo – si aggiunge ad unaserie di iniziative, messe già in atto dall'amministrazionecomunale, destinati a tutelate e sostenere le fasce sociali piùdeboli».

Aiuti economici agli anziani

AAncora un successo per il gruppofolk "Sicilia Bedda" che ha parte-cipato alla 55 edizione del festi-

val internazionale del folklore svoltosi aCerveny kostelc, citta a 150 km da Praga.A tale festival partecipavano ben 16gruppi provenienti da vari paesi (Cina,Turchia, Slovacchia, Polonia, Grecia,Capo Verde, India, Baschi, ecc.)A rappresentare l'Italia è stato appunto ilgruppo "Sicilia Bedda", il quale ha anchevinto il premio come gruppo preferito dalSindaco della città per la qualità e la sim-patia espressa.Il calore e l'affettuosità del pubblicohanno coinvolto i ragazzi del gruppo, chehanno ricevuto numerose richieste diautografi e foto. Sicuramente tutto que-sto ha suscitato interesse per la Sicilia,Non è la prima volta che «Sicilia Bedda»viene accolta con entusiamo negli statidove si è esibita, dando notorietà allacultura siciliana. (aran).

«Sicilia Bedda»: ancora una successo per il gruppo folkloristico

Vito Sicomo, tante le iniziative per il nuovo anno scolastico

Vito Messina Vincenzo Mannone Sebastiano D’Angelo Nicolò Sanci

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Cronache dal comune di Santa Ninfa 1313

LLa Giunta comunale ha deliberato la concessione di un contributo di 6.000 euroall’Aias di Salemi per il servizio di trasporto presso lo stesso centro riabilitativo didue disabili. Nello scorso mese di luglio l’amministrazione aveva disposto il rim-

borso delle spese sostenute dalle famiglie dei portatori di handicap per il trasporto ai cen-tri di riabilitazione, impegnando la somma di 13.000 euro. (aran)

Il Consiglio approva gli equilibri di bilancioEnnesimo scontro verbale tra Spina (Mpa) e il sindaco

Nuova vita per il “castello” di RampinzeriL’antico baglio ospiterà la sede della Riserva naturale «Grotte di Santa Ninfa», gestita da Legambiente

IIlocali del piano terra del Centro sociale sono stati concessi, fino al 15 novembre, all’Efaldi Palermo, che vi terrà un corso di formazione professionale, rivolto a 20 giovani, percapo azienda nel settore agricolo e forestale. Lo ha deliberato la Giunta municipale, che

ha anche stabilito la somma che l’Ente per la formazione e l’addestramento dei lavoratoriverserà nelle casse del Comune, ossia 1.000 euro. (gaba)

Concessi locali del Centro sociale all’Efal

Contributo all’Aias per trasporto disabili

EE' stato inaugurato il 26 set-tembre il restaurato castellodi Rampinzeri, di proprietà

del Comune, destinato ad ospitarela sede, il Centro di documentazio-ne ed il Centro visitatori dellaRiserva naturale integrata «Grottedi Santa Ninfa» (gestita daLegambiente), nonché il Centrostudi sul carsismo (che sarà gestitoin collaborazione con ilDipartimento di Geologia eGeodesia dell’Università diPalermo). All’inaugurazionehanno presenziato, tra gli altri, ilsindaco di Santa Ninfa, PaoloPellicane, il sindaco diCastelvetrano, Gianni Pompeo(nella sua qualità di presidente delPit «Alcesti»), Andrea Ferrarella(projet manager dello stesso Pit).Hanno invece relazionatoSalvatore Di Martino (dirigentedell’assessorato regionale alTerritorio ed Ambiente), VincenzoMorreale (direttore dei lavori direstauro), Giulia Casamento (diret-trice della Riserva naturale integra-ta «Grotte di Santa Ninfa»), RenataPrescia, Giovanni Cardamone(entrambi docenti di Restauro alla

Facoltà di Architetturadell’Università di Palermo),Teotista Panzeca (docente diScienza delle costruzioni) eAnnalisa Panzeca (consulente peril restauro e curatrice, assiemeall'architetto Morreale, della pub-blicazione dal titolo «Il Castello diRampinzeri tra storia e natura»).Tra le iniziative collaterali ancheuna mostra di sculture in pietraarenaria di Giovanni Puntrello.«Il restauro e la prossima destina-zione dei locali del castello – haspiegato il sindaco, Paolo

Pellicane – daranno un forteimpulso alle attività della Riservanaturale, che potrà organizzarenuove iniziative nell’ambito dellaricerca scientifica, della divulga-zione, della fruizione e dell’educa-zione ambientale. La collaborazio-ne instaurata tra il Comune eLegambiente – ha aggiunto ilprimo cittadino – consentirà di atti-vare importanti sinergie per la pro-mozione e la tutela del territorio, ecostituirà certamente il punto dipartenza per un nuovo sviluppofondato sulla conservazione e sulla

valorizzazione dei beni ambientalie culturali». Il castello diRampinzeri fu acquistato, per 500mila euro, dal Comune di SantaNinfa nel settembre del 2007,assieme ai terreni adiacenti, percomplessivi 23 ettari. Per l’acqui-sto furono utilizzati i fondi delProgetto integrato territoriale«Alcesti». Il finanziamento com-plessivo dell’assessorato regionaleal Territorio ed Ambiente era didue milioni e 66 mila euro. Pocopiù di un milione di euro è statospeso per il restauro dell’immobi-

le, che necessitava, tra l’altro, diopere di consolidamento (l'opera direstauro, su progetto dell'archietttoGiovanni Di Fisco, è stata realizza-ta materialmente dalla cooperativaedile «Celi»). La denominazione“castello”, per ciò che riguarda lagrande masseria di Rampinzeri, èimpropria, non essendo questomunito di fortificazioni. Nell’acce-zione comune il grande baglio èchiamato così a causa delle modifi-che apportate nell’Ottocento, chelo hanno trasformato in un castel-letto neogotico. Edificato sulle

vestigia dell’edificio sorto ad inizioSeicento, il baglio subì numerosetrasformazioni nel corso delSettecento e dell’Ottocento. Ilcasamento, che sorge su un’altura,ha due cortili: uno minore, interno,ed uno maggiore, esterno. Il 17agosto del 1937, l’allora re VittorioEmanuele III, accompagnato dalfiglio Umberto e dal duca Amedeod’Aosta, assistette dal terrazzo delbaglio, assieme al capo del gover-no, Benito Mussolini, alla fase con-clusiva delle grandi manovre mili-tari; in quella circostanza, il sovra-no fu ospitato e dormì nello stesso“castello” in cui, tutt’oggi, cam-peggia, sul prospetto esterno delfabbricato, una lapide che ricordal’evento. (Nella foto in alto ilcastello di Rampinzeri dopo ilrestauro; nella foto a sinistra iltaglio del nastro da parte del sin-daco, ai suoi lati gli assessoriGiacomo Pellicane e GiuseppeBivona; nella foto a destra PaoloPellicane inaugura la mostra disculture di Giovanni Puntrello).

Gaspare Baudanza

DDopo la recente inaugurazionedel Castello di Rampinzeri, la

Riserva naturale "Grotta di SantaNinfa" vi trasferisce il proprioCentro visitatori, che sarà apertotutti i fine settimana di ottobre (lamattina dalle 9,30 alle 13,30, ilpomeriggio dalle 15,30 alle 18,30)per promuovere l'area protetta eper consentire le visite al Castello.Il Centro sarà inoltre aperto per lescuole e i gruppi nei giorni ferialidietro prenotazione. All'interno sitrovano materiali sulle emergenzenaturalistiche e geologiche del ter-ritorio della riserva naturale, pan-

nelli didattici, roccioteca, filmati epresentazioni dedicate, oltre a duemostre temporanee sull'acqua pre-parate da Legambiente, entegestore della riserva. All'internodei locali del Castello è stata inol-tre allestita una vetrina con i pro-dotti tipici della Valle del Belice.Per prenotare escursioni guidatelungo i sentieri della riserva e perl'accoglienza dei gruppi organiz-zati e delle scuole è possibile con-tattare i seguenti numeri di telefo-no: 0924 62376, 329 8620473,329 8620475. (gaba)

Legambiente trasferisce il Centro visitatori

LLa Giunta municipale ha deliberato la prosecuzione, fino al 31 dicembre, dell’assi-stenza continuativa mensile per 16 nuclei familiari che versano in precarie condi-zioni socio-economiche. L’aiuto concesso è di 52 euro per il capofamiglia e di 26

euro per ogni altro componente. «Nel complesso– spiega l’assessore ai Servizi sociali,Giacomo Pellicane – l’amministrazione comunale ha impegnato la somma di 8.424 euro».

Prosecuzione assistenza per le famiglie bisognose

LL’approvazione delladelibera riguardante lasalvaguardia degli equi-

libri di bilancio era il punto piùrilevante all’ordine del giornodella seduta consiliare del 30settembre. Date le richieste deiresponsabili dei settori dell’en-te, sono state apportate alcunevariazioni. Sono state introita-te somme per complessivi43.739 euro: nello specificodue contributi regionali (per37.739 euro) e unodell’Unione dei comuni delBelice (6.000 euro).L’amministrazione ha poichiesto di impinguare il capi-tolo relativo al Fondo di rota-zione: un aumento di 70milaeuro per poter finanziare laprogettazione nei nuovi bandicomunitari. Dalla ricognizioneeffettuata non risultano, poi,debiti fuori bilancio. L’atto èstato approvato con i soli votifavorevoli della maggioranzadi «Uniti per Santa Ninfa». Ladiscussione è stata caratteriz-zata dall’ennesimo scontro

verbale tra il sindaco e il capodel gruppo Mpa-Udc,Giuseppe Spina. Per smorzarela tensione e riportare la calmain aula è dovuto intervenire ilpresidente Lombardino. È stata poi approvata una deli-bera predisposta dal responsa-bile dell’ufficio tecnico,Vincenzo Morreale, riguardan-te una richiesta di interpreta-zione su una deliberazione diun anno prima relativa ad un

impianto industriale. Il capo-gruppo di maggioranza,Francesco Bellafiore, eVincenzo Di Stefano (Pd),hanno espresso perplessitàcirca la scelta del tecnico diinvestire della questione ilConsiglio comunale, ritenendol’interpretazione di competen-za dell’ufficio. Perplessitàcondivise da Spina (Mpa). Ilpresidente Lombardino (Pd)ha invece ritenuto corretto

l’operato del funzionario. Almomento del voto si sono aste-nuti i tre consiglieri di mino-ranza presenti in aula (Spina,Glorioso e Truglio) e MariaBianco (Pd). Spina ha poi chiesto per qualeragione in Consiglio, diversa-mente da quanto deciso nellesedute precedenti, non fossestata portata alcuna deliberarelativa alla determinazionedella Tia 2009. Lombardino haspiegato di non aver avuto tra-smesso alcun atto deliberativoda parte dei dirigenti comuna-li, mentre Paolo Pellicane haprecisato che «la BeliceAmbiente non ci ha ancorainviato il Piano dei costi».Sempre Spina ha poi interro-gato il sindaco sulla carenza diacqua di cui avrebbero soffertoalcuni cittadini. Pellicane harisposto che per quanto di suaconoscenza ci sono stati deiproblemi di inquinamento eche l'ufficio tecnico si è attiva-to per risolverli.

Gaspare Baudanza

Consiglio comunale di Santa Ninfa

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La Giunta comunale ha impegnato la somma di 134.914 euro per l'attivazione del servi-zio di refezione scolastica in concomitanza con l'avvio delle attività didattiche pomeridia-ne dell'Istituto autonomo comprensivo di scuola materna, elementare e media. Gli alunniche usufruiranno del servizio, da novembre e fino al maggio 2010, saranno 541 (127 dellascuola dell'infanzia, 250 delle elementari e 164 delle medie). "L'amministrazione - spiegail sindaco, Paolo Pellicane - intende garantire, come negli anni passati, il servizio refezio-nale al fine di consentire il buon funzionamento del tempo pieno nella scuola dell'infan-zia e nella scuola primaria, e del tempo prolungato nella scuola secondaria di primogrado". (dani)

Al via il servizio di refezione scolastica

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1414 Cronache dal comune di Gibellina

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Vito Bonanno alla «Belice Ambiente»: scatta il toto-sindaco L'assessore alla Cultura replica alle critiche

Cento cani al secondo meeting cinofiloRaccolti fondi per il "Rifugio La cuccia"

IIn riferimento agli articoli pub-blicati il mese scorso sulla quali-tà della rassegna cinematografi-

ca di Gibellina, dall'assessore allaCultura, Salvatore Capo, riceviamoe pubblichiamo la seguente notaLa decisione di continuare a realiz-zare a Gibellina il "Cinema sotto leStelle", nasce dalla valenza sia cul-turale che sociale di questa manife-stazione, costituendo essa anche unmomento serale quotidiano diincontro nel suggestivo scenario delSistema delle Piazze. Il suo costo èpiuttosto elevato, circa 47.000 euro(15.000 per il noleggio dei film e ilresto per il montaggio delle struttu-re, le proiezioni, il sistema audio, lapubblicità, ecc.), e ad esso ilComune ha sempre fatto frontesenza far pagare una lira alla gente.Ogni anno si è impegnato nelBilancio comunale anche quellaparte del trasferimento regionaleche è pervenuta di solito tra finegiugno e primi di luglio. Quest'annoil nuovo Assessore alla Famiglia eagli Enti Locali, che ha preso pos-sesso questa estate delle sue funzio-ni, ha voluto, giustamente, prendereconoscenza del quadro dei trasferi-menti regionali ai Comuni e ciò ha

richiesto tempo. Per realizzare il"Cinema sotto le stelle" dall'iniziodi agosto, abbiamo dovuto tagliarenel Bilancio alcune spese non impe-gnate (tra cui tre mesi di indennitàdi Sindaco e Assessori e una partedei contributi previsti per la Scuola- questi ultimi saranno reintegrati inuna delle prossime variazioni diBilancio), oltre che chiedere e otte-nere un contributo di 10.000 eurodalla Provincia di Trapani, che rin-graziamo. Ma malgrado i problemiper reperire le risorse necessarie arealizzare la manifestazione, riven-dichiamo l'ottima riuscita dellastessa e la buona qualità di moltidei films proiettati. È vero che non

abbiamo potuto realizzare unasezione retrospettiva, ma abbiamopatrocinato e finanziato, su propo-sta dell'Associazione Adaciu, laproiezione del film documentario"Earthquake 68" di EmanueleSvezia, che, dopo la sua presenta-zione in anteprima a Gibellina, èstato apprezzato a "Torino FilmFestival" e ad altre rassegne aMilano e a Palermo. Del resto,diverse retrospettive e rassegnetematiche realizzate negli anni pas-sati sono state promosse da noi, percui, malgrado i problemi finanziari,l'interesse per questa caratterizza-zione della manifestazione non èvenuto meno. E se non c'è stata unacontestuale mostra di prodotti arti-gianali nel Sistema delle Piazze(che peraltro non c'è mai stata), èanche vero che durante due serate siè svolta una degustazione ed esposi-zione di prodotti tipici, propostadall'Associazione Paolo Borsellinoe sostenuta dall'Amministrazione.Mi auguro che nei prossimi anni cisiano le risorse finanziarie perpoter pagare anche le retrospettiveo le rassegne tematiche e i curatori.

L'Assessore alla CulturaSalvatore Capo

Cinema sotto le stelle: ci sono poche risorse

IIl seminario sulla "Topografia del trauma" (dal 13 al20 settembre), condotto da un team multidisciplinaree rivolto a venti studenti provenienti da tutta Italia, ha

proposto un esercizio di indagine territoriale nella Valledel Belice con l'obiettivo di analizzare le trasformazioniche il paesaggio ha subìto nei quattro decenni successivial terremoto. Per una settimana, architetti, urbanisti, geo-grafi, fotografi, hanno verificato, "sul campo", i cambia-menti dei comuni del Belice, con particolare attenzioneai centri di Gibellina, Salaparuta e Poggioreale."L'obiettivo - spiega Lucia Giuliano, direttrice dell'acca-demia Abadir di Catania e coordinatrice del workshopassieme alla fotografa Laura Cantarella - è quello di crea-

re un atlante di questo territorio 41 anni dopo il sisma chelo sconvolse, per capire come quella catastrofe è entratanelle dinamiche di ricostruzione del luogo, e come illuogo ha metabolizzato la catastrofe. In tal senso, ciò chepiù ci interessava era vedere quali mutamenti essa haprodotto nel lungo periodo. È per questa ragione cheabbiamo deciso, più che osservare i luoghi, di parlare conle persone". A chiudere il seminario è stato un incontro,aperto al pubblico, tra l'architetto Roberto Collovà, ilfotografo Gabriele Basilico e Ludovico Corrao, presi-dente della Fondazione Orestiadi, partner del progetto.

Gaspare Baudanza

Il seminario alla Fondazione Orestiadi

Architetti e urbanisti a confronto

OOltre cento cani con i rispettivipadroni hanno partecipato, loscorso 27 settembre, a partire

dalle 8 del mattino, al secondoMeeting cinofilo. L’evento, promos-so dall’associazione cinofila “Accg”,con il patrocinio del Comune, ha evi-denziato la volontà da parte del grup-po organizzativo di portare avantiquesto tipo di manifestazione. Nellaprima fase hanno sfilato i cani adultidi razza, dai quali è stato selezionatoun migliore per ogni razza che ha poisfilato nella semifinale e nella finaledel “Best in Show”. Dalle 15 in poi

hanno invece gareggiato i «Meticci»,la cui selezione è stata affidata ad unagiuria di bambini; a seguire le catego-rie «Cuccioli» (da 3 a 6 mesi) e«Giovani» (da 6 a 11 mesi), fra i qualisono stati segnalati rispettivamenteun Boxer e un Alaskan Malamute. Aconquistare il gradino più alto delpodio del “Best in Show” dei cani dirazza Adulti un esemplare di Boxerseguito al secondo posto da unAlaskan Malamute e dalla medagliadi bronzo andata a un Bracco Italiano.Alla manifestazione che ha riscossoun buon successo di pubblico hanno

partecipato, fra gli altri, gli allevatoriRosario Fasitta di Castelvetrano eAgostino Certa di Mazara del Vallo,che hanno ricoperto il ruolo di giudi-ci di gara, Domenico Pirrello nellaveste di curatore della mostra e il sin-daco di Gibellina Vito Bonanno.All’interno della manifestazione ilgruppo cinofilo, assieme alla Pro locodi Gibellina, ha voluto sensibilizzareil pubblico e i cinofili alle tematichedel randagismo distribuendo opusco-li sull’anagrafe canina e raccogliendofondi per il canile di Castelvetrano“Rifugio La cuccia”. (dani)

Il Sindaco Vito Bonanno con i vincitori del Best in Show e la giuria

MMancano appena otto mesial voto per il rinnovo disindaco e Consiglio

comunale e qualcosa comincia amuoversi. Il sindaco uscente, VitoBonanno, guarda ormai altrove: lapoltrona di direttore generale della«Belice Ambiente», ottenuta pochesettimane fa, gli consente di poterosservare con distacco le ammini-strative di primavera. E' lui stesso adirlo: «Non c’è spazio per alcunmio ruolo nella prossima ammini-strazione, nemmeno in posti digaranzia, perché ho troppo rispettodelle istituzioni che ho servito per15 anni e ritengo che in piena auto-nomia altri dovranno dare il lorocontributo per continuare lo svi-luppo e la crescita dalla città».Insomma, Bonanno si chiamafuori: per lui, come chiarisce lostesso primo cittadino, non posso-no esserci altri ruoli, neppure,come qualcuno sussurrava, da pre-sidente del Consiglio comunale.Ma allora la coalizione che hasostenuto Bonanno in questi diecianni su chi punterà? La rispostasembra suggerirla lo stesso sindacouscente: «Deve essere - diceBonanno - una persona di compe-tenza, di esperienza, con grandicapacità di ascolto e di mediazio-ne; una persona che sappia guar-dare alle nuove istanze che emer-gono dalla città. Oggi non è possi-bile improvvisarsi sindaco, ma ènecessario avere le conoscenze deimeccanismi della politica e deimeandri della burocrazia per evi-

tare lo stop dell’attività program-matica». L'identikit somiglia moltoalle caratteristiche dell'attuale vice-sindaco e assessore alla Cultura,Salvatore Capo, il quale ha attra-versato, con flemma invidiabile,tutta la stagione post-corraiana:dapprima come presidente delConsiglio comunale all'epoca dellasindacatura di Giovanni Navarra(1994-1999), poi come ammini-stratore nelle Giunte Bonanno. Unasuccessiva affermazione diBonanno rende, se possibile, anco-ra più evidente l'investitura:«Auspico che si vada avanti su pro-grammi e non su scontri tra perso-ne e che i programmi mettano alprimo posto le peculiarità culturalidella città». E chi, quindi, più diSalvatore Capo, che da dieci anniguida l'assessorato alla Cultura,può conoscere le «peculiarità cul-turali della città»? Ma i giochi nonsono ancora fatti. Tramontata l'ipo-tesi Giovanni Navarra(l'ex sinda-co alcuni mesi fa si era staccatodalla maggioranza per approdare alMovimento per l'autonomia diRaffaele Lombardo, galeotto fu ildeputato regionale PaoloRuggirello), prende corpo invece lacandidatura di Donato Messina,esponente dell'Mpa, vicinissimoall'assessore provinciale GiovanniLo Sciuto. Proprio l'Mpa a fine set-tembre è entrato in Giunta conMaria Francesca Ienna, molto vici-na all'attuale capogruppo di mag-gioranza Vito Cascio. La Ienna (cui

Bonanno ha assegnato le delegheallo Sviluppo economico e alle atti-vità produttive) ha preso il posto diNino Ferro in una ideale staffettache non ha modificato gli equilibriinterni alla coalizione. In città sonopoi circolati anche i nomi diFrancesca Corrao(figlia del sena-tore Ludovico, per 25 anni sindacodi Gibellina) e quello dell'ex consi-gliere comunale Salvatore Sutera.Tra i nodi da sciogliere ci sonoquelli relativi alle posizioni di alcu-ni esponenti di spicco della mag-gioranza come il cuffariano di ferroVincenzo Ienna(Udc) e l'ex dies-sino Nino Plaia(Pd). Mentre nonsi ipotizza una candidatura a sinda-co per il primo, qualcuno spinge,invece, per una candidatura aprimo cittadino di Plaia. Bisogneràcapire, in ogni caso, con qualeruolo i due esponenti politici rimar-ranno nella coalizione di maggio-ranza, soprattutto per Plaia se l’ipo-tesi della sua corsa a sindacodovesse tramontare. La riduzionedel numero degli assessori volutadalla nuova legge regionale impor-rà una "dieta dimagrante" allaGiunta, che sarà dimezzata. Ovvioche gli appetiti di tutti non potran-no essere soddisfatti. Allo stessomodo resta da decifrare il quadronel gruppo degli oppositori dell'at-tuale amministrazione, capeggiatida Peppe Parisi. Le poche notiziecircolate danno in pole positionl'architetto Rosario Fontana(Pdl),già candidato-sindaco nel 2005.

Gaspare Baudanza

Il futuro sarà Salvatore Capo?

QQuest'anno la festa dei nonni a Gibellina è stata festeggiata presso il locale «Pizza Time». Qui 50 nonni hannodato vita alla loro giornata, alla presenza dell'assessore ai Servizi sociali, Nicola Di Girolamo, del sindacoBonanno, del responsabile dei Servizi sociali del Comune, Margherita Accardo, e degli articolisti Asu che

tutto l'anno operano presso il Centro diurno, all'interno del quale vengono svolte attività ludico-ricreative e attivitàdi socializzazione. «E' una delle tante attività che il Comune- spiega l'assessore Di Girolamo - nonostante la penu-ria di risorse economiche a causa dei continui tagli, si impegna a svolgere nel campo dei servizi sociali». (gaba)

L'assessore Di Girolamo: «Impegno del Comune»

Celebrata la ricorrenza della festa dei nonni

Peppe Parisi

Francesca Ienna

Nino Plaia

Page 15: Belice c'è - Ottobre 2009

1515Cronache dal comune di Partanna

Trovati punti di convergenzaL'opposizione si compatta

I «malpancisti» della maggioranza vengono allo scoperto

Centro d'accoglienza riconosciuto dalla Regione

Dure accuse in aula al sindaco da parte del capogruppo dell'Udc Franco Blunda

CCompattati. I tre gruppi diminoranza in Consigliocomunale hanno trovato una

convergenza sulla rotta da tenere inopposizione all'attuale amministra-zione. In un documento diffuso nellescorse settimane si comunica l'intesaraggiunta «sulle priorità e sulle lineeguida da seguire nei prossimi mesiper la definizione di una strategiapolitica che serva da nuovo punto diriferimento per una rinascita del-l’economia e della cultura delComune, il quale da troppo tempovive una situazione di stasi economi-ca e sociale, che è diventata ancorapiù drammatica in seguito alla inca-pacità del governo regionale e nazio-nale di fronteggiare la recente con-giuntura internazionale». «In questomodo - prosegue la nota - si vuolecreare una alternativa politica ancorapiù concreta ed efficace rispetto

all'operato della Giunta comunale,che fino ad ora ha mostrato numero-se lacune in diversi aspetti della poli-tica amministrativa locale che vannodalla manutenzione delle strade allagestione delle politiche sociali e gio-vanili, dall'innovazione della pubbli-ca amministrazione all'ottimizzazio-ne delle risorse economico-finanzia-rie, dagli incentivi per lo sviluppodelle attività produttive al rilanciodell’agricoltura». I rappresentanti deigruppi consiliari di minoranza, nel-l'esprimere grande soddisfazione perl'accordo raggiunto, si dichiaranofiduciosi «che il rinnovato spirito dicollaborazione e la definizione deinuovi obiettivi programmatici favori-rà l'efficacia dell'azione politica econferirà maggiore compattezza esolidità alla coalizione di minoran-za». (fragoma)

Adesso si chiama«Madre Teresa di Calcutta»

Il documento diffuso nei giorni scorsi

LLa Casa fanciulli "Renda-Ferrari" di Partanna, riservata aminori che versano in condu-

zioni economiche disagiate, con auto-rizzazione dell’assessorato regionalealla Famiglia è diventata la CasaFamiglia “Madre Teresa di Calcutta”e potrà ospitare minori dai sette ai tre-dici anni. La struttura d'accoglienza èubicata in via Garibaldi 61. Ha finali-tà educative e sociali per minori privitemporaneamente del supporto fami-liare o in situazioni di disagio socio-economico. Può accogliere fino a seiminori e sarà aperta tutto l'anno conorario continuato. All’interno dellacasa-famiglia opera attualmente ilnucleo educativo costituito da un psi-

cologo, una educatrice, un assistentesociale, un infermiere professionale,un educatore e un’ausiliaria. La Casadei fanciulli opera inoltre come semi-convitto: la struttura, che si trova invia Libertà, accoglie 20 bambini dalleore 8 alle 20 dal lunedì al sabato. Ilsemiconvitto ha scopi di assistenzaeducativa ed economica. «Finalmente- afferma il sindaco Cuttone - si dà ilgiusto riconoscimento ad una struttu-ra che incide notevolmente sul tessu-to sociale del nostro territorio, svol-gendo quella funzione a cui la stessa èdemandata istituzionalmente, acco-gliendo, presso di sé, fasce di disagiogiovanile». (dani)

AAcque agitate all’internodella maggioranza. Laseduta consiliare del 21 set-

tembre ha fatto registrare diversefibrillazioni dentro il centrodestra,portando allo scoperto così quei“mal di pancia” di cui il Pd parlavada mesi. A dare fuoco alle polveri èstato il capogruppo dell’Udc,Franco Blunda, che ha chiesto «unaverifica politica» al sindaco.Muovendo un’accusa chiara, preci-sa. «I patti– ha detto Blunda inaula – non sono stati rispettati: noi

non abbiamo avuto né la presiden-za, né la vicepresidenza delConsiglio comunale, né tantomenoquella della commissione “ex arti-colo 5”». Insomma, un “cahier dedoléances” in piena regola. Acogliere la palla al balzo MassimoCangemi, che ha spiattellato in fac-cia al sindaco quella che per lui eraun’evidenza: «Lei non ha più unamaggioranza». Cuttone non si èperò scomposto ed ha annunciatouna «verifica politica per accertarese le critiche mosse dai consiglieridi maggioranza siano strumentali

o reali». Insomma, il primo cittadi-no ha preso tempo, per capire finoa che punto l’Udc è intenzionato atirare la corda. Una prova di nerviche non dovrebbe portare comun-que alla rottura. I centristi ce l’han-no sì con l’Mpa “pigliatutto”, manon sembrano intenzionati adaffossare l’amministrazioneCuttone. Con la mediazione di

Vincenzino Culicchia si potrebbegiungere ad un mini-rimpasto diGiunta che accontenti le parti.Ci sono volute invece due sedute, il29 e il 30 settembre, per l’approva-zione della delibera inerente la sal-vaguardia degli equilibri di bilan-cio. Delibera passata con il votofavorevole dei consiglieri di mag-gioranza: contrari i sei dell’opposi-

zione, che per bocca di SalvatoreLeone (Pd) hanno vanamente chie-sto il ritiro del punto all’ordine delgiorno perché molti funzionari nonavevano specificato quali erano idebiti fuori bilancio. La prima seraerano rimasti in aula solo dieci con-siglieri della maggioranza, per cuila seduta era stata rinviata all’indo-mani. Da segnalare le solite inter-rogazioni sulla viabilità, la pulizia,la manutenzione delle strade ester-ne e l’agricoltura. BenedettoBiundo (Pd), mentre da un lato haaffermato di voler appoggiare tutte

le iniziative che l’amministrazioneintraprenderà per lo sviluppo dellacittà, ha dall’altro contestato quelliche non ha esitato a definire «spre-chi», ossia i 60 mila euro spesi persostenere tre concerti durante laFesta d’estate.È stato poi approvato un atto diindirizzo con il quale viene autoriz-zata la vendita a privati di beniimmobili del Comune dislocatinella zona del Camarro.

Gaspare BaudanzaGiovanniCuttone

FrancoBlunda

IIl sindaco di Partanna, GiovanniCuttone, è stato eletto, dallaGiunta dell'Unione dei comuni

Valle del Belice, presidente dell’or-ganismo. Subentra al sindaco diGibellina, Vito Bonanno, che hagestito la presidenza per un anno.In virtù di una prassi consolidata,Cuttone è stato eletto presidente,carica che spetta annualmente, aturno, ad uno dei sindaci dei cinquecomuni che fanno parte della strut-tura (Partanna, Gibellina, SantaNinfa, Poggioreale e Salaparuta).Per Cuttone "oggi più che mai, leUnioni dei comuni sono chiamatead assolvere una funzione ed unruolo molto importante sul territo-

rio, tanto è vero che molti enti loca-li si stanno accingendo a ripetere lanostra esperienza che risale al mag-gio del 2004, quando, attraversouna geniale intuizione dell’onore-vole Enzo Culicchia (allora sinda-co di Partanna - ndr), si diede vitaall’Unione dei comuni del Belice”.“E' mio intendimento - aggiunge -dare un ulteriore impulso alle fun-zioni oggi demandate a tale organi-smo, nonché riempire d’altre cosequesto contenitore che diventa,sempre di più, punto aggregante evolano di sviluppo e di iniziativetendenti a migliorare l’aspettosocio- economico del territorio”.(aran)

Cuttone è presidentedell’Unione comuni

Subentra a Vito Bonanno

LL a richiesta l'ha avanzata il con-sigliere Nicola Caracci («Per

la città che vogliamo»): unConsiglio comunale straordinariosulla crisi dell'agricoltura. Caracciha presentato un'interrogazione aCuttone per sapere «cosa intendefare il sindaco per la crisi che hamesso in ginocchio gli agricoltoripartannesi». Secondo Caracci, chesi sarebbe aspettato di più dalprimo cittadino, «l'amministrazio-ne comunale fa poca cosa; e pen-sare - ha aggiunto - che Partannapoteva diventare il Comune capo-fila della provincia di Trapani».«A sentire i prezzi - ha spiegato ilconsigliere - siamo a terra: si parla

infatti di 10 euro al quintale base20 per le uve comuni e qualcheeuro in più per le uve pregiate. Lacrisi colpisce le piccole aziende;alle grandi - ha aggiunto polemica-mente - ci pensa il ministro Zaia.Per circa 40 anni l'agricoltura èstato il settore trainante dell'eco-nomia locale: ha portato benesseree uno status di vita dignitoso atutte le famiglie, consentendo ailoro figli di studiare, evitando cosìdi farli emigrare in cerca di lavoroe quindi creando ricchezza sul ter-ritorio». In risposta, Cuttone hapreannunciato un convegno alcastello Grifeo per discutere sullacrisi del comparto. (gaba)

Caracci interroga sull'agricoltura

NicolaCaracci

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SalvatoreLeone

SilvioMistretta

NinoDistefano

Solidarietà all'ex testimone di giustizia

DDiversi i volti e le voci che, aPartanna, lo scorso 8 otto-bre, hanno riempito il salot-

to di casa Aiello, ridando vita adun'abitazione in cui l'atmosferapare essersi fermata a 18 anni fa,quando la giovane Piera fu costret-ta a dire addio al suo paese e allasua identità. Una donna che ne hapassate tante quella che riceve gliospiti (tra cui la parlamentare PDAlessandra Siracusa, il consigliereprovinciale Giuseppe Ortisi, i sin-daci di Corleone e Palma diMontechiaro), accorsi alla confe-renza stampa organizzata da NadiaFurnari, dell'associazione "RitaAtria" e dalle associazioni"Libera", "Un'altra Storia" e "ZenLibero Palermo". Ma non si puòfare a meno di notare che, in quellacasa affollata, regna un vuoto:quello partannese. In paese quasinessuno sapeva della conferenza oparla di questo ritorno, che alcunirecepiscono come attacco frontalealla mafia, ma che in realtà è la bat-taglia di una testimone contro loStato, lo stesso nel nome del qualeha sacrificato la sua esistenza e cheora l'ha abbandonata. Nessunascorta, nessuna copertura a preser-vare lei e i suoi familiari da aprile:è così che la Aiello si è recata aPartanna, pur di non mettere arischio chi le sta intorno. Con unbrindisi "a chi ancora resiste ed esi-ste" annuncia: "Se non avrò ciò chechiedo, tornerà la vera Piera Aielloin tutta la sua forma e senza veli".Presenti pochi giovani del luogo,gli unici forse, in un mondo di

adulti omertosi, in cui sperare perun futuro nella legalità, secondoPiera. E conclude, con lo sguardoche conserva l'ardore di una ragaz-zina: "Io credo e crederò semprenello Stato, ho solo perso fiducianegli uomini che pretendono digestire certe situazioni e non ci rie-scono. Non sono una disillusa e fin-ché avrò fiato in corpo continuerò aportare avanti ogni battaglia cheriterrò giusta". Il 10 ottobre, dopola clamorosa protesta, Piera Aielloè tornata in una località segreta. Lacommissione ministeriale che sioccupa della gestione dei testimonie dei collaboratori di giustizia hainfatti rivisto le sue decisioni, lei ètornata ad essere una testimone daproteggere..

Valentina Barresi

La battaglia di PieraAiello: «Lo Stato miha abbandonata»

RitaAtria

Page 16: Belice c'è - Ottobre 2009

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«CCome eravamo» ritrarrà momenti unici e irripetibili del passato, proposti dai lettori. Invitiamo tutti gli interessati a rivolgersi allaredazione di «Belice c’è» per chiedere di inserire le immagini d’epoca. Le fotografie più curiose e interessanti saranno pubblica-

te ogni mese sulle pagine del nostro periodico. Ringraziamo quanti si sono giàprodigati per fornirci le foto per questo numero.

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Salemi - 1920- Piazza Libertà, inizio via Amendola. (ArchioMonaco)

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Page 19: Belice c'è - Ottobre 2009

Villa dei Girasoli ha festeggiato il compleanno diMangogna Giuseppe ospite della struttura

SSi chiama Elena Schembri ed ha compiuto 100 anni lo scorso 7 ottobre. E' infatti nataa Porto Empedocle nel 1909 la nuova centenaria di Gibellina, festeggiata per l'occa-

sione. "Nonna" Elena è stata la moglie del farmacista del paese di Gibellina (che ha lascia-to l'incarico alla figlia). Durante gli anni successivi al terremoto del 1968 ha aiutato il mari-to nella distribuzione dei farmaci facendo la spola tra le contrade in cui erano stati trasfe-riti i gibellinesi: Madonna delle Grazie, Rampinzeri e la nuova Gibellina, svolgendo unruolo di vitale importanza. Tre figli, due fratelli, quattro nipoti e due pronipoti: quattrogenerazioni a confronto. Carattere forte, svela il segreto della sua longevità: «Mezzo bic-chiere di vino a pranzo e mezzo a cena». Ama il caffè e soprat-tutto i dolci. La cognata Teresa svela un arcano: «Dallamattina alla sera recita poesie e canta pezzi d'opera».Per il sindaco Bonanno «è un momento di festa pertutta la città. Attraverso i 100 anni di "nonna"Elena possiamo ricordare un pezzo della nostrastoria». (gaba)

1919Auguri a ...

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con gli amici

Gli alunni della V C della scuola elementare di Calatafimi, dopo tanti anni, si sono riuniti insieme alla loro maestra PieraAgueli per passare una serata in ricordando i bei momenti trascorsi. Da sinistra nella foto: Enziliana Denaro, AntoninaCatalano, Francesca Costa, Arturo La Rosa, Daniela De Gaetano, Anna Maria Adamo, la maestra Piera Agueli, AntoninaBianco, Giovanna Bruccoleri, Maria Grazia, Lidia Catalano, Anna Maria Riginella, Antonio Giurintano, AntoninaBalducio, Dino Laudicina, Salvatore Todaro. Assenti nella foto ma presenti alla serata Maria Cannizzaro e Giacomo Fonte.

Le ragazze del corso "Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari" insieme alladocente e al tutor festeggiano il 101 esimo compleanno di nonna Ignazia ospitenella casa di Riposo "Istituto Figlie della Misericordia e della Croce".

Arianna Alopari ha festeg-giato il decimo complean-no. Nella foto con la sorel-lina Floriana

Sirya Catalano si è battezzata

Il 27 settembre Simona Armata ha festeg-giato l'ottavo compleanno. Nella foto con ilfratellino Antonino e le amichette Chiara eMartina. Auguri da mamma e papà

Salvatore La Rosa e Maria AntoninaMiranda hanno festeggiato 34 anni dimatrimonio. Nella foto con i nipoti

Ignazio e Ilenia Machì hanno festeg-giato il loro settimo compleanno

16° compleanno per Marilena Cucchiara.Nella foto con il fidanzato e la nonna

A Davide Raiteri per il suo 1° compleanno gli auguri daicugini Aguanno e Di Bartolo.

Nozze d’oro per Vita Bivona eSalvatore Caradonna

Il piccolo Omar Ansaldi si è battezza-to. Nella foto con il papà e la mamma

Mario Carusoha compiuto12 anni. Nella

foto congli amici

Aurelia Vanella hacompiuto setteanni. Nella foto

con il fratelli-no Paolo

Tantissimi auguri a Francesca Aguanno per il suo 18° complean-no da Tiziana, Roberta, Maria Pia, Bice, Fabi e Gabri!!

Antonietta Cangemi e Dante Sapiente sisono uniti in matrimonio. Gli auguri daifamiliari e Amici

Foto arteNastasi

Giorgia Messina si è battezzata.Auguri dal padrino e dalla madrina,

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Ottavo compleanno per Francesco Ardagna. Nella foto coni compagni, la sorellina Giorgia e il cuginetto Valerio.

Auguri da mamma e papà

Page 20: Belice c'è - Ottobre 2009

II nizia male la stagione calcistica per l'A.S.D. Salemi (nella foto con i dirigenti) che nelle prime 3 partite ha tota-lizzato soltanto una vittoria e ben 2 sconfitte, collocandosi negli ultimi posti della classifica. La squadra di

Nino Scimemi dopo aver sfiorato la promozione nella scorsa stagione calcistica continua a militare nella primacategoria. Negli ultimi mesi ha dovuto fare i conti con una serie di cambiamenti soprattutto all'interno della squa-dra. La mancanza di alcuni giocatori di punta come Calia, Crimi, Liberato ecc., ha sicuramente inciso parecchiosugli insuccessi di inzio stagione. La compagine giallorossa non demorde si sta impegnando, allenandosi di con-tinuo con deterrminazione diretta dal nuovo mister Franco Rubino. I tifosi aspettano che nei prossimi mach lasquadra sia nuovamente ai livelli di sempre, in modo da poter affrontare al meglio l'intero campionato che que-st'anno si prevede abbastanza impegnativo, portando così vivo il sogno promozione. (aran)

La pagina sportiva Ottobre 2009

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IIl pattinaggio a rotelle in line ol'Hockey su pista sono attivitàsportive e ricreative che nei

paesi della provincia di Trapani nonsi sono mai affermate e consolidate.Le poche associazioni sportive pre-senti che praticano questo sportsono del capoluogo ed hanno allespalle una storia trentennale, costel-lata da successi a livello nazionaleed Europeo. Dal novembre 2007l'A.s.d. Roller Segesta presiedutadaVincenzo Tumminia, ha chiestoed ottenuto dal Comune diCalatafimi la possibilità di utilizza-re la tensostruttura del"Palasegesta" per svolgere attivitàludico ricreative e sportive dedicateai giovani dai sei anni in su. Il pat-tinaggio ha riscontrato un notevolesuccesso fra i giovani, intervenutinumerosi a trascorrere i pomeriggiinvernali divertendosi sulle rotelle.L'iniziativa era stata pensata percoinvolgere i ragazzi e contrastare

la sedentarietà e l'obesità infantile,problemi diffusi fra gli adolescentiche in Italia stanno assumendo icaratteri di rilevanza sociale, non-chè ad allontanare i giovani dalla

dipendenza dalla televisione, daivideo games e dalla strada. Nonultimo per selezionare i più abili perl'attività agonistica regionale. Incollaborazione con le Asd Roller

Trapani e Flasch Roller, sono statiiscritti al campionato Regionaleindetto dalla Federazione NazionaleHockey e Pattinaggio dieci giovanidi Calatafimi che hanno partecipato

a diverse competizioni riportandoottimi risultati nelle classifichefinali. Gabriel Gandolfo, CristianGandolfo, Emanuele Lorito, MarcoSantoro, Carlo Tumminia, Paolo

Fanara, Davide Gioia, LuigiFanara, Fabiano Gandolfo eLeandro Gandolfo sono gli atletiCalatafimesi che allenati daVincenzo Tumminia, RiccardoStrazzera e Valentina Incandela,hanno partecipato ai campionatiregionali. Sul podio si sono distintiMarco Santoro e Davide Gioia,mentre si sono classificati ed hannoottenuto il via libera ai campionatiItaliani Luigi Fanara, FabianoGandolfo, Leandro Gandolfo eDavide Gioia, partecipando adAcireale alla competizioneNazionale. Dopo la pausa estiva,l'attività ludico ricreativa e sportivaè ripresa ed è cominciata la prepara-zione per le gare ed i trofei di fineanno e per l'inizio della prossimastagione. (Per informazioniVincenzo Tumminia Tel3349355385)

Pattinaggio corsa in line, a Calatafimi Segesta è una realtà

Anche quest'anno la Volley Club Vita, ha rinnovato l'iscrizione ai cam-pionati provinciali C.S.I. Trapani, visti i risultati ottenuti nella scorsa

stagione, in cui le due squadre del misto e femminile hanno gareggiatonella fase regionale a Caltagirone e Palermo, mentre la squadra maschileha ottenuto ottimi risultati nelle provinciali. Il presidente Vito Buffa haaffermato di essere soddisfatto dei risultati ottenuti e contento che, nono-stante le difficoltà presenti nel territorio, questa piccola associazione siariuscita a tenere duro e a farsi conoscere anche a livello regionale. Inoltrecoglie l'occasione per invitare i giovani dai 15 anni in su a prendere partealle attività agonistiche previste per la stagione 2009/2010, e per augura-re alle sue squadre un in bocca al lupo. (Nelle foto le squadre maschile efemminile dell’anno precedente). (Daniela Gucciardi) (dani)

Il Volley club Vita ci ritenta

LL'amore per i cavalli, la caparbietà ela grinta hanno premiato la giova-ne vitese Fabiola Ditta, che negli

ultimi mesi si è distinta nelle gare di saltoad ostacoli del campionato provinciale2009. Seguita dall'istruttore federale,Nino Barresi, del circolo ippico "ilPegno" di Trapani, nella 6° tappa delcampionato Marsalese, Fabiola si è qua-lificata al terzo posto nella categoria "BP90" in sella a Lord Bayron. Invece, nel-l'ottava ed ultima tappa ad Alcamo, lagiovane amazzone si è classificata alprimo posto nella categoria "B 100" insella a Rebecca. Fabiola "Sono soddisfat-ta ha dichiarato Fabiola - per i risultatiottenuti e sono ancora più determinata adallenarmi con costanza per poter gareg-giare il prossimo anno nelle categoriesuperiori. Dedico questo successo a chiha creduto in me e mi ha aiutata, i mieigenitori prima di tutti". (dani)

Ippica: afferma-zione della viteseFabiola Ditta

A.S.D. Salemi: inizio di stagione in negativo

SSi è svolto al palazzetto dello sport "Maurizio Cavarretta" il primo torneo di volley "Città di Salemi". All'eventohanno preso parte quattro squadre di volley femminile militanti nel campionato di serie B1, tra cui il team di

Marsala guidato dal coach Marcello Sarcinella. Priolo (Sr), Soverato (Cz) e Orlandina (Me) le altre squadre invi-tate a disputare il quadrangolare. Ad aggiudicarsi la vittoria il Soverato. "Lo Sport- ha commentato l'assessoreKetty Bivona nel corso di una serie di incontri fra gli studenti delle scuole cittadine e le squadre femminili di vol-ley - è il mezzo più importante di aggregazione fra i giovani e lo strumento più adatto per una sana crescita psi-cofisica. Come assessorato allo Sport, quindi, intendiamo promuovere tutte le iniziative utili per stimolare la natu-rale propensione dei ragazzi verso discipline che fanno bene non solo al corpo ma anche alla mente". (marma)

Torneo di volley al palasport di SalemiLe atlete coni ragazzidella scuolaelementare diPianoFileccia