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Azienda Sanitaria Locale Chieti DIPARTIMENTI INTEROSPEDALIERI E TRANSMURALI TERRITORIALI BOZZA DEL 14 febbraio 2007

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Azienda Sanitaria Locale Chieti

DIPARTIMENTI

INTEROSPEDALIERI E TRANSMURALI

TERRITORIALI

BOZZA DEL 14 febbraio 2007

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ART. 1 (Definizione)

Il Dipartimento è una “federazione” di strutture complesse e di altre articolazioni organizzative dell’Azienda Sanitaria, che mantengono la loro autonomia, indipendenza e responsabilità così come quella di ciascuno dei membri che la costituiscono e che nel medesimo tempo riconoscono la loro interdipendenza in funzione del raggiungimento di comuni obiettivi ed adottano codici concordati e consensuali di comportamenti clinico-assistenziali, didattici e di ricerca con accettati e condivisi risvolti operativi, collaborativi, etici, medico-legali ed economici (Guzzanti).

ART. 2 L’Azienda Sanitaria Locale di Chieti intende organizzarsi in Dipartimenti, costituiti da opportune aggregazioni di Strutture Complesse a direzione ospedaliera e a direzione universitaria, da Strutture Semplici a valenza dipartimentale nonché da Strutture semplici quali articolazioni interne delle Strutture Complesse di riferimento. I Dipartimenti perseguono comuni finalità e sono tra loro interdipendenti, pur conservando una autonomia funzionale in ordine alle patologie di competenza professionale. Le Strutture Complesse che li costituiscono sono aggregate in una specifica tipologia organizzativa e gestionale, volta a dare risposte unitarie ed a tal fine adottano regole condivise di comportamento assistenziale, didattico, di ricerca, etico, medico-legale ed economico. L’Azienda individua nel P.O. di Chieti Dipartimenti di tipo strutturale, costituiti da Strutture Complesse e Strutture Semplici a valenza dipartimentale, aggregate funzionalmente e fisicamente in modo da favorire la gestione in comune delle risorse professionali, tecnologiche e finanziarie nell’ambito del budget negoziato con la Direzione Generale.

ART. 3 La Direzione Generale individua due tipologie di Dipartimento:

a) Dipartimenti interospedalieri (di cui uno interaziendale con l’ASL di Lanciano-Vasto: Dipartimento Oncologico).

b) Dipartimenti interospedalieri transmurali, cioè che abbracciano attività estese all’ospedale e al territorio (di cui uno interaziendali con l’ASL di Lanciano-Vasto: il Dipartimento di Medicina Trasfusionale).

Entrambe le tipologie sono finalizzate a principi di efficienza e di efficacia. Per quanto riguarda i dipartimenti interaziendali con la ASL di Lanciano-Vasto, sono da intendersi:

- quello Oncologico, di tipo tecnico – scientifico con un alto ruolo di authority, cioè con funzioni di indirizzo professionale culturale e di governo tecnico della disciplina in oggetto. L’obiettivo è quello di realizzare il coordinamento e la collaborazione tra Strutture Complesse appartenenti ad AA.SS.LL. diverse. L’appartenenza delle Strutture Complesse ad un Dipartimento interaziendale con finalità tecnico-scientifiche non esclude (al contrario impone) la loro contemporanea appartenenza ai Dipartimenti Aziendali.

- quello di Medicina Trasfusionale indirizzato cioè alla gestione integrata di tali settori tra le due AA.SS.LL.

I dipartimenti interaziendali saranno oggetto di uno specifico regolamento sottoscritto tra le due AA.SS.LL.

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ART. 4 La Direzione Generale istituisce i seguenti Dipartimenti: a) DIPARTIMENTI INTEROSPEDALIERI:

1) Dipartimento chirurgico, che comprende: le seguenti otto Strutture Complesse: - Clinica Chirurgica - Chirurgia Generale - Patologia Chirurgica - Clinica Ortopedica e Traumatologica - Chirurgia Generale di Guardiagrele - Chirurgia Generale di Ortona - Chirurgia Generale ad indirizzo Senologico di Ortona - Ortopedia e Traumatologia di Ortona

la seguente Struttura Semplice a valenza dipartimentale: Chirurgia Toracica

le seguenti tredici Strutture Semplici:

o Endoscopia chirurgica toracica (Clinica chirurgica) o Chirurgia delle malattie ileo-coliche e nutrizione artificiale in ambito intra ed

extra ospedaliero (Clinica chirurgica) o Chirurgia ambulatoriale (Chirurgia Generale) o Tecniche laparoscopiche in chirurgia addominale d’urgenza (Patologia

chirurgica) o Chirurgia endocrina (Patologia chirurgica) o Chirurgia Proctologica (Patologia chirurgica) o Traumatologia dello sport (Clinica Ortopedica e Traumatologica) o Chirurgia riparatrice della mano (Clinica Ortopedica e Traumatologica) o Chirurgia urologica (Chirurgia Generale di Ortona) o Endoscopia digestiva (Chirurgia Generale di Ortona) o Traumatologia (Ortopedia e Traumatologia di Ortona) o Artroscopia chirurgica (Ortopedia e Traumatologia di Ortona) o Day Surgery (Chirurgia Generale di Guardiagrele)

2) Dipartimento Medico, che comprende: le seguenti undici Strutture Complesse:

- Clinica Medica - Patologia Medica - Semeiotica Medica - Clinica Oncologica - Pneumologia - Centro Tiroideo - Clinica di Malattie Infettive - Clinica Geriatrica - Medicina Generale di Guardiagrele - Geriatria di Guardiagrele - Medicina Generale di Ortona

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le seguenti due Strutture Semplici a valenza dipartimentale: Semeiotica Funzionale ed Strumentale Allergologia Internistica e Professionale

le seguenti venti Strutture Semplici:

o Diabetologia ospedaliera (Clinica medica) o Servizio di diabetologia (Clinica medica) o Cardiologia internistica (Clinica medica) o Diagnosi e cura obesità (Clinica medica) o Clinica e diagnostica ultrasonografica cardiovascolare (Patologia Medica) o Ecografia internistica e gastroenterologica (Patologia Medica) o Diagnostica angiologia medica (Patologia Medica) o Centro regionale per la prevenzione dell’aterosclerosi. Diagnosi

dell’ipertensione e delle dislipidemie (Semeiotica medica) o Centro per lo studio delle cefalee, del dolore cervico-cranio-facciale e

muscolo-scheletrico (Semeiotica Medica) o DH Oncologico di Ortona (Clinica Oncologica) o Endoscopia toracica (Pneumologia) o Attività di ventilazione meccanica assistita (Pneumologia) o Medicina specialistica pneumologica distrettuale (Pneumologia) o Day Hospital (Clinica di Malattie Infettive) o Diagnostica ecografica geriatrica (Clinica Geriatrica) o Attività dialitica (Medicina Generale di Guardiagrele) o Diabetologia (Medicina Generale di Guardiagrele) o Attività di cardiologia (Geriatria di Guardiagrele) o Diabetologia (Medicina Generale di Ortona) o Diagnostica vascolare (Medicina Generale di Ortona)

3) Dipartimento di Malattie Cardiovascolari, che comprende le seguenti sette Strutture Complesse:

- Clinica Cardiochirurgica - Anestesia e Terapia Intensiva Cardiochirurgica - Chirurgia Vascolare - Cardiologia - Cardiologia Interventistica* Servizio di Cardiologia e Riabilitazione Cardiologica - UTIC e Cardiologia - Cardiologia di Ortona

* la struttura complessa anche per fini didattici, connessi alla scuola di specializzazione, e di ricerca., partecipa solo per quota parte all’attività della struttura di Emodinamica diagnostica ed interventistica.

le seguenti quattro Strutture Semplici a valenza dipartimentale: Emodinamica diagnostica e interventistica Day Hospital e Day Service Cardiologico Fisiopatologia Vascolare Chirurgica Aritmologia Diagnostica ed Interventistica

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le seguenti quindici Strutture Semplici:

o Gestione del paziente in fase pre e post operatoria (Clinica Cardiochirurgica)

o Trattamento delle cardiopatie ischemiche con la tecnica a cuore battente (Clinica Cardiochirurgica)

o Metodologie innovative per i pazienti con cardiomiopatia dilatativa e patologia dell’aorta toracica di interesse cardiochirurgico (Clinica Cardiochirurgica)

o Protocolli anestesiologici per le metodiche cardiochirurgiche tradizionali ed innovative ( Anestesia e Terapia Intensiva Cardiochirurgica)

o Gestione anestesiologica ed intensiva nel trapianto cardiaco ( Anestesia e Terapia Intensiva Cardiochirurgica)

o Terapia intensiva post-operatoria (Anestesia e Terapia Intensiva Cardiochirurgica)

o Traumatologia vascolare (Chirurgia Vascolare) o Screening e selezione dei pazienti per il trapianto cardiaco (Cardiologia) o Terapia dello scompenso refrattario (Cardiologia) o Ergometria e diagnostica non invasiva della cardiopatia ischemica

(Cardiologia Riabilitativa e Servizio di Cardiologia) o Attività ambulatoriale di cardiologia per interni ed esterni (Cardiologia,

Cardiologia Riabilitativa e Servizio di Cardiologia) o Terapia semintensiva (UTIC e Cardiologia) o Assistenza a breve termine del paziente sottoposto a trapianto cardiaco

(UTIC e Cardiologia) o Ecocardiografia neonatale e pediatrica (UTIC e Cardiologia) o Ambulatorio cardiologico (Cardiologia di Ortona)

4) Dipartimento delle Discipline Specialistiche Medico-Chirurgiche, che comprende: le seguenti otto Strutture Complesse:

- Clinica Neurologica - Clinica Dermatologica - Clinica Oculistica - Clinica Oftalmologica - Clinica ORL - Clinica Odontostomatologica - Oculistica di Guardiagrele - Oculistica di Ortona

la seguente Struttura Semplice a valenza dipartimentale: Neurofisiopatologia – Unità di trattamento neurovascolare

le seguenti otto Strutture Semplici:

o Attività diagnostica Neurovascolare. Postacuzie delle vasculopatie cerebrali (Clinica Neurologica)

o Day Hospital della Sclerosi Multipla (Clinica Neurologica) o Attività di fluorangiografia e fotodinamica (Clinica Oculistica) o Day Hospital in chirurgia ORL oncologica (Clinica ORL) o Audiovestibologia(Clinica ORL)

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o Day Hospital ORL Ortona (Clinica ORL) o Ortodonzia (Clinica Odontostomatologica) o Microchirurgia laser (Oculistica di Guardiagrele)

5) Dipartimento di Scienze dell’Apparato Urogenitale che comprende: le seguenti quattro Strutture Complesse:

- Clinica Nefrologica e Dialisi - Clinica Urologica - Urologia - Nefrologia e Dialisi di Ortona

le seguenti due Strutture Semplici a valenza dipartimentale: Centro Regionale per la Calcolosi Urinaria Servizio di Terapia Emodepurativa

le seguenti sei Strutture Semplici:

o Trattamento ipertensione arteriosa (Clinica Nefrologica e Dialisi) o Terapie topiche integrate in urologia oncologica (Clinica Urologica) o Attività di endoscopia diagnostica (Urologia) o Diagnostica funzionale del tratto urinario inferiore (Urologia) o Attività emodialitica extraospedaliera (Nefrologia e Dialisi di Ortona) o Attività di dialisi peritoneale (Nefrologia e Dialisi di Ortona)

6) Dipartimento di Anatomia Patologica e Patologia Clinica, che comprende: le seguenti quattro Strutture Complesse:

- Anatomia Patologica - Patologia Clinica I - Patologia Clinica II - Patologia Clinica di Ortona

la seguente Struttura Semplice a valenza dipartimentale: Patologia molecolare e tecniche speciali in Anatomia Patologica le seguenti tredici Strutture Semplici

o Istologia patologica di Ortona con attività di immunoistochimica (Anatomia Patologica)

o Citopatologia cervicovaginale (Anatomia Patologica) o Attività di farmacologia clinica e tossicologia (Patologia Clinica I) o Ematologia e citofluorimetria (Patologia Clinica I) o Chimica Clinica (Patologia Clinica I) o Diagnostica parassitologica (Patologia Clinica I) o Attività di fisiopatologia dell'emostasi (Patologia Clinica II) o Sistema Qualità e Controllo infezioni ospedaliere (Patologia Clinica II) o Immunometria degli ormoni e dei marcatori tumorali (Patologia Clinica II) o Microbiologia clinica (Patologia Clinica II) o Attività connesse alle terapie anticoagulanti (Patologia Clinica di Ortona) o Batteriologia, autoimmunità e proteine (Patologia Clinica di Ortona) o Chimica clinica Guardiagrele (Patologia Clinica I Chieti)

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7) Dipartimento della Degenza post-acuzie, che comprende: le seguenti quattro Strutture Complesse:

- Lungodegenza Chieti - Riabilitazione Neurologica e Ortopedica Chieti - Lungodegenza Guardiagrele - Lungodegenza Ortona

b) DIPARTIMENTI INTEROSPEDALIERI TRANSMURALI

1) Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica, che comprende: le seguenti sei Strutture Complesse:

- Servizio di Radiodiagnostica - Radiologia di Guardiagrele - Radiologia di Ortona - Fisica Sanitaria - Radioterapia - Medicina Nucleare

la seguente Struttura Semplice a valenza dipartimentale: Radiologia vascolare diagnostica ed interventistica

le seguenti nove Strutture Semplici:

o Attività di ecotomografia (Servizio di Radiodiagnostica) o Attività di radiologia tradizionale (Servizio di Radiodiagnostica) o Attività di tomografia computerizzata (Servizio di Radiodiagnostica) o Diagnostica senologica ecografica e mammografica (Radiologia di

Guardiagrele) o Diagnostica ecografica e radiologia tradizionale del settore muscolo-

scheletrico (Radiologia di Guardiagrele) o Diagnostica nell’urgenza (Radiologia di Ortona) o Attività connesse al trattamento con alte energie LINAC 1 (Radioterapia)* o Attività connesse al trattamento con alte energie LINAC 2 (Radioterapia)* o Laboratorio Oncologico (Medicina Nucleare)

* da riunire in un’unica struttura una volta attivato il 2° acceleratore presso il P.O. di Colle dell’Ara

2) Dipartimento Materno-Infantile, che comprende: le seguenti sei Strutture Complesse:

- Clinica Ostetrico-Ginecologica - Clinica Pediatrica - Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale - Ostetricia e Ginecologia di Guardiagrele - Pediatria di Ortona/Guardiagrele - Ostetricia e Ginecologia di Ortona

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le seguenti quattordici Strutture Semplici: o Fecondazione medicalmente assistita (Clinica Ostetrica e Ginecologica) o Oncologia ginecologica (Clinica Ostetrica e Ginecologica) o Diagnostica prenatale (Clinica Ostetrica e Ginecologica) o Nefrologia ed ecografia pediatrica (Clinica Pediatrica) o Servizio regionale di Diabetologia Pediatrica (Clinica Pediatrica) o Allergologia e fisiopatologia respiratoria pediatrica (Clinica Pediatrica) o Neurologia neonatale (Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale) o Attività di terapia intensiva neonatale (Neonatologia e Terapia Intensiva

Neonatale) o Nido (Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale) o Chirurgia ginecologica laparoscopica ed endoscopica (Ostetricia e Ginecologia di

Guardiagrele) o Endoscopia ginecologica (Ostetricia e Ginecologia Ortona) o Prevenzione dei tumori apparato genitale femminile (Ostetricia e Ginecologia

Ortona) o Diagnostica ecografica neonatale (Pediatria Ortona/Guardiagrele) o Day Hospital Pediatrico (Pediatria Ortona/Guardiagrele)

3) Dipartimento Emergenza ed Accettazione, che comprende:

le seguenti sei Strutture Complesse: - Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza di Chieti - Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza di Guardiagrele - Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza di Ortona - Anestesia e Rianimazione di Chieti - Anestesia di Ortona - C.O. 118

la seguente Struttura Semplice a valenza dipartimentale:

Centro Fisiopatologia e trattamento del Dolore in ambito intra ed extra ospedaliero

le seguenti tredici Strutture Semplici:

o OBI (Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza) o Medicina d’Urgenza (Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza) o Attività di area chirurgica con compiti di raccordo funzionale con U.O.

chirurgiche (Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza) o Attività di area medica con compiti di raccordo funzionale con U.O. mediche

(Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza) o Coordinamento prelievi d'organo (Anestesia e Rianimazione) o Attività di Rianimazione (Anestesia e Rianimazione) o Attività di Anestesia (Anestesia e rianimazione) o Ipnosi antalgica (Anestesia e Rianimazione) o Anestesia di Guardiagrele (Anestesia e Rianimazione) o Osservazione breve (Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza di

Guardiagrele) o Osservazione breve (Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza di

Ortona) o Terapia intensiva post-operatoria (Anestesia Ortona) o Gestione del blocco operatorio(Anestesia Ortona)

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4) Dipartimento farmaceutico che comprende:

le seguenti Strutture Complesse:

- Farmacia Ospedaliera Chieti - Farmacia Ospedaliera Ortona - Servizio Farmaceutico Integrativo Territoriale

le seguenti tre Strutture Semplici dell’ASL di Chieti:

o Galenica clinica e nutrizione parenterale (Farmacia Ospedaliera Chieti) o Farmacia Presidio Ospedaliero Guardiagrele (Farmacia Ospedaliera Chieti) o Galenica clinica e nutrizione parenterale Ortona (Farmacia Ospedaliera Ortona)

c) DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE

1) Dipartimento interaziendale Oncologico, che comprende: - Clinica Oncologica - Radioterapia - Medicina Nucleare - Fisica Sanitaria - Oncologia

2) Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale che comprende: le seguenti Strutture Complesse:

- S.I.T. Chieti - S.I.T Lanciano-Vasto

le seguenti Strutture Semplici:

o DH ematologico (SIT di Chieti) o Attività trasfusionale P.O. Ortona (SIT di Chieti) o Attività trasfusionale P.O. Guardiagrele (SIT di Chieti) o S.S. ASL Lanciano-Vasto

d) DIPARTIMENTI TERRITORIALI

1) Dipartimento di Prevenzione che comprende le seguenti sei Strutture Complesse:

- Servizio di Igiene e Sanità Pubblica - Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione - Sanità Animale - Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e

trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati

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- Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche:

le seguente due Struttura Semplice a valenza dipartimentale: Medina dello Sport Zoonosi

le seguenti quattordici Strutture Semplici:

o Unità territoriale di igiene e sanità pubblica di Chieti (Servizio di Igiene e

Sanità Pubblica) o Unità territoriale di igiene e sanità pubblica di Ortona (Servizio di Igiene e

Sanità Pubblica ) o Igiene e medicina del lavoro (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli

Ambienti di Lavoro) o Sicurezza e vigilanza nei luoghi di lavoro (Servizio di Prevenzione e Sicurezza

negli Ambienti di Lavoro) o Igiene degli alimenti (Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione) o Igiene della nutrizione (Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione) o Canile Sanitario e Randagismo (Sanità Animale) o Emergenze sanitarie e piani di profilassi per l’eradicazione di malattie

infettive e diffusive (Sanità Animale) o Stabilimenti comunitari di macellazione e sezionamenti (Igiene della

produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati)

o Attività di controllo programmato e vigilanza (Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati)

o Mercato e prodotti ittici (Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati)

o Stabilimenti comunitari di preparazione carni fresche, prodotti a base di carne e sezionamenti a capacità limitate (Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati)

o Igiene delle produzioni zootecnica (Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche

o Igiene degli allevamenti (Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche)

2) Dipartimento di Assistenza Territoriale che comprende:

le seguenti tre Strutture Complesse: - Area Distrettuale Chieti-Chieti scalo –Maielletta - Area Distrettuale Foro-Alento - Area Distrettuale Ortonese - Servizio di medicina legale - SERT ed Ufficio di Coordinamento della medicina penitenziaria - -

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le seguente due Struttura Semplice a valenza dipartimentale: le seguenti ……….. Strutture Semplici:

o Sede erogativa Chieti (Area Distrettuale Chieti-Chieti Scalo –Maielletta) o Sede erogativa di Guardiagrele(Area Distrettuale Chieti-Chieti Scalo –

Maielletta) o Organizzazione dei Servizi Socio Sanitari e Medicina Territoriale(Area

Distrettuale Chieti-Chieti Scalo –Maielletta) o Sede erogativa di S.Giovanni Teatino (Area Distrettuale Foro-Alento) o Sede erogativa di Miglianico (Area Distrettuale Foro-Alento) o Sede erogativa di Bucchianico (Area Distrettuale Foro-Alento) o Organizzazione dei Servizi Socio Sanitari e Medicina Territoriale (Area

Distrettuale Foro-Alento) o Sede erogativa di Orsogna (Area Distrettuale Ortonese) o Sede erogativa di Tollo (Area Distrettuale Ortonese) o Organizzazione dei Servizi Socio Sanitari e Medicina Territoriale (Area

Distrettuale Ortonese)

MEDICINA COMUNITA’??????????………………… RIABILITAZIONE…???????????…………… ADI…??????????????…………….. ALCOOLOGIA

PNEUMOLOGIA

3) Dipartimento di Salute Mentale, che comprende : le seguenti tre Strutture Complesse:

- Clinica Psichiatrica di Guardiagrele - Centro di Salute Mentale di Chieti - Centro di Salute Mentale di Ortona

le seguenti nove Strutture Semplici:

o Centro delle depressioni e dei disturbi bipolari (Clinica Psichiatrica) o Psichiatria di consultazione e collegamento (Clinica Psichiatrica) o Centro Diurno (Centro di Salute Mentale di Chieti) o Day Hospital - Day Service (Centro di Salute Mentale di Chieti) o Servizio di Psicoterapia (Centro di Salute Mentale di Chieti) o Servizio di Psicodiagnosi (Centro di Salute Mentale di Chieti) o Servizio di Neuropsichiatria Infantile (Centro di Salute Mentale di Chieti) o Ambulatorio psicogeriatrico (Centro di Salute Mentale di Ortona) o Terapia familiare (Centro di Salute Mentale di Ortona)

ART. 5 (Direzione del Dipartimento)

La Direzione del Dipartimento è assicurata da :

a) Il Direttore del Dipartimento con funzioni esecutive

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b) Il Comitato di Dipartimento con funzioni deliberanti per quanto attiene i seguenti aspetti: 1. la gestione in comune del personale non medico; 2. l’utilizzo in comune degli spazi e delle attrezzature; 3. la sperimentazione e l’adozione di modalità organizzative volte al miglioramento

dell’efficienza ed all’integrazione delle attività delle strutture del dipartimento per raggiungere il miglior servizio al costo più contenuto;

4. il coordinamento e lo sviluppo delle attività cliniche, di ricerca, di formazione, di studio e di verifica della qualità delle prestazioni;

5. il miglioramento del livello di umanizzazione dell’assistenza erogata all’interno delle strutture del Dipartimento;

6. il coordinamento con le attività extraospedaliere connesse alle funzioni del Dipartimento;

7. la gestione delle risorse finanziarie assegnate al Dipartimento. Il Direttore del Dipartimento è un Direttore di una delle Strutture complesse facenti parte del Dipartimento, nominato dal Direttore Generale nell’ambito di una terna di nominativi eletti dal Comitato di Dipartimento. Tale terna deve essere necessariamente rappresentativa della componente universitaria e di quella ospedaliera. La durata dell’incarico è triennale ed è rinnovabile, previa verifica positiva, di norma una sola volta. Il Direttore del Dipartimento mantiene nel contempo la direzione della propria struttura complessa. La composizione, le modalità di elezione e di costituzione, le competenze, i criteri e le modalità di funzionamento del Comitato di Dipartimento, i rapporti con il Direttore di Dipartimento e con gli altri livelli organizzativi sono disciplinati dal Regolamento del Comitato di Dipartimento.

ART. 6 (Obiettivi e Finalità)

Nell’ambito delle competenze di cui all’art. 5 costituiscono obiettivi significativi e qualificanti del Dipartimento le seguenti materie:

a) Assistenza: La garanzia dell’assistenza è assicurata, individuando e coordinando le prestazioni che si rendono necessarie nell’ambito di un approccio globale al paziente, mediante le attività di prevenzione, attività ambulatoriale, Day Srvice, preospedalizzazione, Day Hospital, Day Surgery, ricovero ordinario, organizzazione e responsabilità dei trasferimenti interni e del follow-up, riabilitazione, dimissione protetta, ospedalizzazione a domicilio.

b) Formazione e aggiornamento: La formazione e l’aggiornamento del personale operante nell’ambito delle Strutture Complesse deve trovare nel Dipartimento specifiche modalità di svolgimento mediante la programmazione di iniziative e di esperienze integrate, tese a perseguire i particolari obiettivi del Dipartimento con carattere continuativo e soggette a valutazione periodica. Tale attività dovrà essere svolta in stretta collaborazione con l’Ufficio per la Formazione.

c) Didattica: DA VERIFICARE La didattica è rivolta alle figure professionali infermieristiche, tecniche-sanitarie e della riabilitazione, nell’ambito dei rispettivi Lauree….., nonché agli studenti ed agli specializzandi della Facoltà di Medicina e Chirurgia, nonché altre Facoltà ……….nel quadro dei protocolli d’intesa Regione/Università, come disciplinati dall’art.6. comma 2 e 3 del D.L. 502/92 e successive modifiche e integrazioni, del D.M.M.U.R.S.T. 11 maggio 95 “ Modificazioni all’ordinamento

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didattico universitario relativamente alle Scuole di Specializzazione del settore medico” e del D.M.31-07-97 “Linee guida per la stipula di protocolli d’intesa Università/Regioni”.

c) Ricerca: La ricerca deve essere orientata al raggiungimento degli obiettivi assegnati ai Dipartimenti, mediante il coordinamento delle iniziative e l’attivazione di eventuali collegamenti con altre Aziende Sanitarie e/o altre istituzioni pubbliche o private.

d) Educazione e informazione sanitaria: Il Dipartimento contribuisce alla promozione e alla diffusione dell’Educazione Sanitaria mediante iniziative riguardanti specifiche tematiche identificate come prioritarie rispetto alle tipologie dei pazienti assistiti nell’ambito del Dipartimento.

f) Organizzazione: - assicurare la massima collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi dell’Azienda; - assicurare l’utilizzazione ottimale del personale, degli spazi dedicati all’assistenza e delle attrezzature, finalizzata ad una migliore gestione delle risorse a disposizione, per consentire una più completa assistenza al malato ed una razionalizzazione dei costi, eliminando ogni eventuale duplicazione esistente.

Le risorse suddette sono distinte in tre sub-aree: i. risorse assistenziali proprie delle singole Strutture complesse

appartenenti al Dipartimento: a) personale dirigente medico e sanitario non medico ; b) gli spazi occupati per le attività esclusive della Struttura complessa; c) le attrezzature esclusivamente utilizzate dalla Struttura complessa;

ii. risorse assistenziali comuni del Dipartimento: a) il personale infermieristico, tecnico-sanitario, altre figure professionali necessarie

alla funzionalità della specifica tipologia del Dipartimento; b) operatori tecnici di assistenza e OSS; c) gli spazi operativi, di degenza, di supporto; d) le attrezzature utilizzate da più di una Struttura complessa; e) i programmi, i progetti, i piani di Dipartimento; f) le risorse economiche necessarie per raggiungere gli obiettivi fissati:

iii. risorse necessarie al funzionamento del Dipartimento: a) personale amministrativo di supporto segretariale, con le relative dotazioni

strumentali; b) gli spazi per la Direzione ed il coordinamento del Dipartimento, compresi gli

organi di gestione del Dipartimento; c) il sistema informativo, informatico e telematico del Dipartimento; d) i beni e i servizi necessari al funzionamento del Dipartimento.

La delineazione delle singole sub-aree è relativa alla tipologia del Dipartimento, alla sua complessità ed alle scelte operate tra organizzazione strutturale ed organizzazione funzionale del Dipartimento stesso. Nel Dipartimento tutte le risorse assegnate dalla Direzione Generale sono utilizzate con criteri di massima flessibilità per il raggiungimento dei seguenti obiettivi prefissati:

- garantire il coordinamento con le attività extra ospedaliere afferenti al Dipartimento ai fini dell’integrazione delle attività dipartimentali con quelle del territorio ed in particolare con i Distretti e con i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di libera scelta, che rappresentano il polo di regolazione dell’ingresso dell’assistito nell’Ospedale e l’indispensabile funzione di raccordo tra Ospedale e Territorio per la tutela della continuità assistenziale ( definizione del piani di dimissione, gestione degli interventi domiciliari e dei successivi follow-up, programmi di assistenza presso RSA, ecc.);

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- garantire l’effettuazione di studi, applicazione e verifica di sistemi per conferire la maggior omogeneità possibile alle procedure organizzative, assistenziali e di utilizzo delle apparecchiature;

- garantire l’applicazione di sistemi integrati di gestione, anche mediante il collegamento informatico all’interno del Dipartimento e tra Dipartimenti, per consentire l’interscambio d’informazioni e documentazione clinica, nonché l’archiviazione unificata e centralizzata dei dati, l’utilizzazione della telematica secondo gli sviluppi tecnologici;

- garantire la individuazione e la promozione di nuove attività o di nuovi modelli operativi nello specifico campo di competenza;

- garantire l’organizzazione della didattica; - garantire l’organizzazione dell’attività libero-professionale, intesa come interesse

convergente del paziente (libera scelta ), del medico e dell’Azienda, effettuata sulla base del Regolamento per la Libera professione Aziendale;

g) Gestione delle risorse finanziarie e di Controllo di gestione: - garantire ogni anno per il tramite del Direttore del Dipartimento, su indicazione del Comitato

di Dipartimento, la negoziazione con il Direttore Generale per la determinazione degli obiettivi del Dipartimento e l’entità quali-quantitativa delle risorse da assegnare al Dipartimento per il conseguimento degli obiettivi stessi, nel quadro della programmazione aziendale. Il budget negoziato di Dipartimento è costituito da voci distinte relative ai costi delle risorse umane, tecnologiche, strumentali assegnate e degli approvvigionamenti previsti per beni e servizi, nonché eventuali ulteriori finanziamenti per programmi e progetti speciali e per le attività di formazione, di aggiornamento, di didattica e di ricerca. Il Direttore del Dipartimento, successivamente, sulla base delle ulteriori indicazioni del Comitato di Dipartimento, suddivide, all’interno del budget assegnato, le risorse da destinare alle singole Strutture Complesse e alle Strutture Semplici a valenza Dipartimentale, dopo aver concordato con i rispettivi responsabili i programmi ed i piani di attività annuali che le singole strutture debbono svolgere nell’ambito degli obiettivi programmati dal Dipartimento. Nella gestione delle risorse assegnate in seguito alla negoziazione, il Dipartimento e le stesse Strutture Complesse e Semplici a valenza Dipartimentale in esso aggregate, usufruiscono di autonomia tecnico-funzionale e di ampia discrezionalità operativa, fatta salva la competenza dei provvedimenti amministrativi necessari alla acquisizione delle risorse stesse che è riservata alle Strutture Amministrative Centrali ed alle decisioni finali del Direttore Generale.

- garantire il contenimento e la razionalizzazione dei costi di gestione del Dipartimento nell’ambito del budget assegnato ed attuare la massima collaborazione nell’espletamento delle attività di controllo di gestione, disposte dall’Azienda, che individua nei Direttori dei Dipartimenti, nei Comitati di Dipartimento, nei Responsabili delle Strutture Complesse e delle Strutture Semplici a valenza Dipartimentale altrettanti e diversificati centri di responsabilità. Il “consumo” delle risorse dovrà essere controllato in termini di risultati prodotti ed obiettivi raggiunti, in relazione alla tipologia delle prestazioni erogate, tenuto conto dei programmi dell’Azienda, delle indicazioni regionali e dei dati epidemiologici di riferimento.

h) Controllo di qualità: - garantire l’attuazione sistematica del controllo di qualità dell’assistenza fornita adottando le

metodiche suggerite dalla letteratura più qualificata.

ART. 7 (Competenze degli Organi)

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Le competenze del Comitato di Dipartimento sono individuate all’art.4 del Regolamento del Comitato di Dipartimento. Il Direttore di Dipartimento da parte sua:

- assicura il funzionamento del Dipartimento attuando i modelli organizzativi stabiliti dal Comitato di Dipartimento;

- verifica la conformità dei comportamenti ed i risultati con gli indirizzi generali forniti dal Direttore Generale dell’Azienda;

- rappresenta il Dipartimento nei rapporti con la Direzione Generale e gli organismi esterni;

- gestisce le risorse attribuite al Dipartimento secondo le indicazioni del Comitato di Dipartimento;

- presiede il Comitato di Dipartimento; - convoca la Conferenza di Dipartimento.

ART. 8

(Articolazioni organizzative del Dipartimento) Il Dipartimento comprende le seguenti articolazioni organizzative :

a. Strutture Complesse

Trattasi di articolazioni organizzative per le quali sono previste responsabilità di gestione di risorse umane, tecniche, finanziarie. Sono dirette da un Direttore con piena autonomia nel campo clinico- assistenziale; nel campo organizzativo e gestionale lo stesso deve operare nel rispetto dei modelli e dei criteri stabiliti dal Comitato di Dipartimento. Le Strutture Complesse si distinguono in :

- Strutture complesse clinico-assistenziali, dotate di posti-letto ordinari e di DH e DS;

- Strutture complesse di servizi diagnostici e/o terapeutici. b. Strutture Semplici

Si intendono sia le articolazioni interne della Struttura Complessa, sia quelle a valenza dipartimentale; queste ultime sono dotate della responsabilità ed autonomia di risorse umane, tecniche o finanziarie. Esse sono organizzate al fine di assicurare lo svolgimento di attività cliniche, di ricerca e di didattica, caratterizzabili sulla base di contenuti scientifici e tecnologici di elevata specializzazione e rivolte a specifiche tipologie di pazienti, al tipo di prestazioni erogate sulla base di criteri di specializzazione dell’attività, a definiti settori nosologici. Le Strutture Semplici possono afferire alla stessa area dipartimentale in cui è raggruppata la Struttura Complessa di appartenenza ed anche, funzionalmente, ad un’area dipartimentale diversa. Gli incarichi relativi alla responsabilità di Struttura Semplice,, nonché gli altri incarichi dirigenziali di natura professionale, sono conferiti dal Direttore Generale su proposta del si Direttore della Struttura complessa interessata . L’incarico di Responsabile di Struttura Semplice a valenza dipartimentale viene conferito dal Direttore Generale su proposta del Direttore di Dipartimento. Nelle more della costituzione dei Dipartimenti e della nomina dei relativi Direttori , e solo in sede di prima applicazione, gli incarichi di Responsabile di Struttura Semplice a valenza dipartimentale vengono conferiti dal Direttore Generale su proposta del Direttore Sanitario di Azienda.

c. Gruppi operativi interdipartimentali permanenti (GOIP) e Gruppi operativi interdipartimentali temporanei (GOIT)

Gruppi operativi costituiti per soddisfare le esigenze di coordinamento e collegamento su specifiche materie di Strutture Complesse afferenti a Dipartimenti diversi.

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ART. 9 (Funzioni amministrative di Dipartimento)

Lo svolgimento delle funzioni amministrative di supporto al Dipartimento è assicurato mediante l’assegnazione al Dipartimento stesso di personale del ruolo amministrativo individuato dal Direttore Amministrativo. Il personale di cui sopra dipende funzionalmente dal Direttore del Dipartimento e svolge le competenze ad esso assegnate in stretta collaborazione con le Strutture Complesse Amministrative Centrali.

ART. 10 (Conferenza degli Operatori di Dipartimento)

Il Direttore di Dipartimento convoca almeno ogni quattro mesi la Conferenza degli Operatori del Dipartimento al fine di valutare lo stato di attuazione dei programmi di lavoro ed i criteri di impostazione dei nuovi programmi. Alla Conferenza partecipa tutto il personale del Dipartimento. La Conferenza degli Operatori deve rappresentare un momento di verifica dell’attività svolta e degli obiettivi conseguiti, nonché momento di illustrazione dei risultati della gestione del Dipartimento. La Conferenza può essere indetta, quando venga ritenuta opportuna, anche dal Comitato di Dipartimento. per la presentazione delle iniziative di maggiore importanza nell’ambito del Dipartimento,

ART. 11 (Norma finale)

Per quanto non espressamente disciplinato dal presente Regolamento Generale si rinvia al regolamento del Comitato di Dipartimento. La disciplina del funzionamento dei singoli Dipartimenti istituiti o istituendi presso l’Azienda dovrà essere formulata nel rispetto della normativa contenuta nel presente Regolamento Generale, essere predisposta dai singoli Comitati di Dipartimento di intesa con i Direttori di Dipartimento ed approvata dal Direttore Generale su proposta del Direttore Sanitario.

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REGOLAMENTO DEI COMITATI DI DIPARTIMENTO

INTEROSPEDALIERI E TRANSMURALI

ART. 1 (Direzione del Dipartimento)

1. La Direzione dei singoli dipartimenti costituiti nell' Azienda è assicurata da due organi:

a) il Direttore del Dipartimento, con funzioni esecutive b) il Comitato di Dipartimento, con funzioni deliberanti rispetto alle competenze assegnate al Dipartimento (vedi art. 5 del Regolamento Generale dei Dipartimenti)

2. Il presente Regolamento disciplina la composizione, le modalità di elezione e di costituzione, le competenze, i criteri e le modalità di funzionamento del Comitato di Dipartimento, i rapporti con il Direttore del Dipartimento, i rapporti con gli altri livelli organizzativi.

ART. 2 (Composizione e durata in carica)

1. Il Comitato di Dipartimento è composto:

- dai Direttori delle Strutture Complesse e dai Responsabili delle Strutture Semplici a valenza Dipartimentale appartenenti al Dipartimento (componenti di diritto);

- da una rappresentanza dei dirigenti medici eletta fra gli stessi in numero pari ad un terzo delle Strutture Complesse (con arrotondamento all’unità superiore) e da un rappresentante della dirigenza sanitaria non medica (se presente);

- da due rappresentanti del personale tecnico e sanitario, individuati tra tutto il personale delle Strutture afferenti al Dipartimento (componenti elettivi).

2. In ogni Dipartimento dell' Azienda il Direttore Generale, sentito il Direttore del Dipartimento ed il Responsabile del Servizio Infermieristico Aziendale, individua il Coordinatore di Dipartimento (referente infermieristico) che, attraverso i coordinatori di ciascuna Struttura Complessa, deve rispondere:

a) dell' assistenza infermieristica e delle attività domestico-alberghiere; b) della gestione e della allocazione del personale infermieristico, degli operatori tecnici dell'assistenza e degli ausiliari; c) della verifica della qualità dell'assistenza infermieristica e delle attività domestico-alberghiere.

Per i Dipartimenti in cui è prevalente la presenza di personale tecnico-sanitario o di riabilitazione, analogamente, dovrà essere individuato un Coordinatore tecnico di Dipartimento. Tali figure qualora non facciano parte della componente elettiva del Comitato di Dipartimento, sono di norma invitate alle riunioni dello stesso, con parere consultivo.

3. Il Comitato di Dipartimento è presieduto dal Direttore di Dipartimento nella persona di un Direttore di Struttura complessa titolare di una delle Strutture Complesse facenti parte del Dipartimento, nominato dal Direttore Generale, all'interno di una terna di nominativi proposti dal Comitato di Dipartimento. La durata dell'incarico è triennale ed è rinnovabile, di norma una sola volta, previa verifica positiva.

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Per gravi motivi l'incarico può essere revocato dal Direttore Generale, su proposta del Direttore Sanitario con provvedimento motivato. Durante il periodo dell'incarico il Direttore del Dipartimento mantiene la Responsabilità della Direzione della Struttura Complessa cui è preposto.

ART. 3 (Modalità di elezione e di costituzione)

1. Il Direttore Generale indice le elezioni e pubblica l'elenco dei dipendenti titolari del diritto di

voto per ognuna delle categorie da eleggere. 2. Sono elettori i dipendenti a tempo indeterminato in servizio alla data di indizione delle

operazioni di voto nelle Strutture complesse facenti parte del Dipartimento. Possono essere eletti solo i dipendenti a tempo indeterminato alla data di indizione delle operazioni di voto.

3. Contro la composizione delle liste è ammesso ricorso scritto al Direttore Generale entro tre giorni dalla indizione delle elezioni.

4. Contemporaneamente il Direttore Generale determina, sulla base del presente Regolamento, la consistenza numerica e le categorie di personale individuate per la costituzione del Comitato di Dipartimento specifico.

5. Il Direttore Generale, al momento dell'indizione delle elezioni, fissa la data delle operazioni di voto. Fra l'indizione e l'inizio delle operazioni di voto deve intercorrere un periodo minimo di cinque giorni e massimo di dieci giorni. La data di svolgimento delle elezioni viene comunicata agli aventi diritto al voto con manifesti esposti agli albi centrali, nelle Strutture Complesse con allegati gli elenchi dell'elettorato. Il manifesto, oltre a contenere la data delle elezioni, riporta il luogo ove le stesse si svolgeranno, l'orario di apertura dei seggi nonché, per ciascuna categoria il numero degli eleggibili ed il numero massimo di nominativi votabili.

6. Ogni elettore può esprimere voti di preferenza fino ad un numero pari agli eleggibili nella categoria dì appartenenza.

7. Il Direttore Generale nomina la Commissione elettorale costituita da un rappresentante per ciascuna categoria di cui al precedente art. 2, designato dalle OO.SS. Nel caso in cui esistano più OO.SS per ogni categoria, le designazioni possono essere fatte congiuntamente. Nel caso in cui dette designazioni vengano fatte disgiuntamente il Direttore Generale sceglie discrezionalmente il rappresentante da nominarsi in relazione alla rappresentatività delle OO.SS. È richiesta la designazione di un titolare e di un supplente.

8. Il Direttore Generale convoca la Commissione elettorale, la quale provvede, nella seduta d'insediamento, alla nomina del Presidente e del Segretario. Il Presidente predispone tutti gli atti relativi alle operazioni di voto e di scrutinio. La Commissione predispone più seggi elettorali in rapporto alla configurazione delle sedi ospedaliere e delle sedi delle altre strutture interessate. I componenti della Commissione elettorale esercitano le funzioni proprie dei componenti del seggio elettorale. Il Direttore Generale mette a disposizione il personale eventualmente necessario per garantire la regolarità formale delle operazioni di voto.

9. Il seggio rimane aperto, nel giorno fissato, dalle ore 9,30 alle ore 18,00. I suoi componenti sono convocati dal Presidente per le ore 8,00 per l'espletamento delle funzioni connesse alle operazioni di voto. A cura del Presidente sono esposte, nei locali in cui le operazioni di voto hanno luogo, le liste degli aventi diritto all' elettorato, suddivisi per categoria.

10. Nessun elettore può votare più di una volta, nè può essere votato per una rappresentanza diversa da quella per cui detiene l'elettorato. Gli elettori devono dimostrare al Presidente la propria identità attraverso l'esibizione di un documento di riconoscimento non scaduto, dei cui estremi sarà presa nota o da conoscenza personale. L'elettore ritira la scheda di votazione corrispondente al corpo elettorale di cui fa parte ed esprime il proprio voto. Ciascun elettore deve scegliere il proprio candidato fra gli eleggibili della lista di cui egli stesso fa parte. Ciascun elettore esprime

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il proprio voto scrivendo in modo chiaro e leggibile cognome e nome dei candidati che intende votare. Esercitato il diritto di voto, l'elettore riconsegna la scheda che viene deposta in sua presenza nell'urna.

11. Sono dichiarati nulli i voti contenuti nelle schede che presentano segni tali da rendere riconoscibile il votante. Alla chiusura delle operazioni di voto si procede alle operazioni di scrutinio. Dette operazioni sono pubbliche.

12. Concluse le operazioni di voto e scrutinio, i componenti la Commissione elettorale firmano il processo verbale. In caso di discordanze insanabili intervenute tra i componenti la commissione elettorale, per la dubbia attribuzione dei voti ed in ogni altro caso, la competenza a dirimere le controversie è devoluta al Direttore Generale.

13. Il Presidente della Commissione elettorale trasmette al Direttore Generale il processo verbale, le schede votate e quelle residue, nonché tutto il materiale elettorale avuto in dotazione.

14. Il Direttore Generale con proprio atto deliberativo, accertati i nominativi degli aventi diritto a partecipare al Comitato di Dipartimento, secondo l'ordine delle rispettive graduatorie, dichiara eletti coloro che nei rispettivi corpi elettorali hanno riportato il maggior numero di voti validi (in caso di parità di voti dichiara eletto il più anziano di età) e costituisce formalmente il Comitato di Dipartimento, quale risultante della componente di diritto e della componente elettiva.

15. Il Direttore Sanitario convoca la prima riunione del Comitato di Dipartimento per l'insediamento.

ART. 4 (Competenze)

1. In attuazione degli indirizzi generali determinati dalla Direzione Generale, al Comitato di

Dipartimento sono assegnate competenze decisionali sulle seguenti materie di spettanza del Dipartimento, e più precisamente (vedi art. 5 del Regolamento Generale dei Dipartimenti):

a) la gestione in comune del personale non medico; b) l'utilizzo in comune degli spazi e delle attrezzature; c) la sperimentazione e l'adozione di modalità organizzative volte al miglioramento dell'efficienza e della integrazione delle attività delle strutture del Dipartimento per raggiungere il miglior servizio al costo più contenuto; d) il coordinamento e lo sviluppo delle attività cliniche, di ricerca, di formazione, di studio e di verifica della qualità delle prestazioni; e) il miglioramento del livello di umanizzazione dell'assistenza erogata all'interno delle strutture del Dipartimento; f) il coordinamento con le attività extraospedaliere connesse alle funzioni del dipartimento; g) la gestione delle risorse finanziarie assegnate al Dipartimento.

2. Nell' ambito delle competenze di cui al punto 1 l'azione e le decisioni del Comitato dovranno costantemente ispirarsi al principio della massima integrazione delle attività per garantire risultati di efficienza e di efficacia mediante la definizione di modalità di organizzazione, utilizzazione e gestione unitariamente finalizzata delle risorse assegnate verso gli obiettivi programmati.

3. Il Comitato deve conseguentemente procedere alla disciplina delle modalità d'uso delle risorse assegnate al Dipartimento (personale, strutture edilizie, attrezzature, risorse finanziarie) salvaguardando comunque modelli organizzativi in una logica funzionale di "insieme", in particolare (vedi art. 5 del Regolamento Generale dei Dipartimenti): - per le competenze di cui al punto 1a), assicurando una coordinata flessibilità di integrazione fra risorse assistenziali proprie delle singole Strutture Complesse appartenenti al Dipartimento (personale medico e sanitario non medico), risorse assistenziali comuni del Dipartimento risorse generali di supporto necessarie al funzionamento del Dipartimento;

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- per le competenze di cui al punto 1b), assicurando l'uso coordinato degli spazi e delle attrezzature che, pur nella distinzione fra risorse afferenti alle singole Strutture Complesse e risorse proprie del Dipartimento, garantisca anche mediante l'adozione di specifici protocolli di comportamento ed operativi, la massima utilizzazione integrata ed in comune e, per il tramite di essa, processi di razionalizzazione organizzativa e di economia di spesa, anche in esercizio, delle competenze di cui al punto 1c); - per le competenze di cui al punto 1d), sviluppando l'istituzione di gruppi operativi interdipartimentali, permanenti. o temporanei, il coordinamento con le attività extraospedaliere connesse alle funzioni del Dipartimento, l'attivazione di dipartimenti funzionali, la collaborazione con l'Università, gli Istituti Scientifici, le Associazioni Culturali, le Società Scientifiche, gli Ordini Professionali, altre Aziende Sanitarie, l'Agenzia Sanitaria Regionale, nonché la programmazione del fabbisogno delle risorse professionali e delle dotazioni strumentali con contestuale valutazione delle priorità da trasferire alle competenze consultive del Consiglio dei Sanitari e decisionali della Direzione Generale; - per le competenze di cui al punto 1e), che assumono valore strategico prioritario, ricercando modelli organizzativi e comportamentali anche mediante processi di riqualificazione delle risorse professionali e di costante verifica delle relative prestazioni; - per le competenze di cui al punto 1g), svolgendo, unitamente al Direttore del Dipartimento il “ruolo di negoziazione del budget" di Dipartimento nei confronti della Direzione Generale per la determinazione delle risorse necessarie al funzionamento del Dipartimento, nell' arco temporale prefigurato dall' Azienda (annuale e triennale), e successivamente quello della distribuzione delle risorse assegnate alle singole Strutture Complesse e Semplici a valenza dipartimentale afferenti al Dipartimento, quello della valutazione da parte delle singole Strutture Complesse, Semplici a valenza dipartimentale e dell'intero Dipartimento dei risultati raggiunti, e quello della formulazione della documentazione riassuntiva da esporre alla Direzione Generale, per il tramite del Responsabile del Dipartimento, per i provvedimenti conseguenti.

4. Il Comitato di Dipartimento, inoltre, attua la disciplina regolamentare dell'attività libero professionale intramurale predisposta dalla Direzione Generale con riconosciuta facoltà di proposte in merito alla situazione logistica ed agli aspetti prestazionali ed organizzativi afferenti alle Strutture Complesse e Semplici a valenza dipartimentale. Il Comitato valuta altresì ogni altra proposta od argomento che, nell'ambito delle sue competenze, gli venga sottoposto dal Direttore del Dipartimento e dai singoli appartenenti al Dipartimento in relazione a problemi ed eventi di particolare rilevanza organizzativa e funzionale.

ART. 5 (Criteri e modalità di funzionamento)

1. Regime della convocazione

Il Comitato di Dipartimento viene convocato ogniqualvolta lo ritenga necessario (e comunque almeno una volta al mese) dal Direttore di Dipartimento mediante avviso scritto contenente il luogo, la data e l'ora delle riunioni nonché l'ordine del giorno. L'avviso di convocazione, di norma, dovrà essere recapitato con almeno cinque giorni di preavviso. Un terzo dei componenti del Comitato di Dipartimento può chiedere l'iscrizione di un argomento all'O.d.G. da trattare nella prima seduta utile. Nei casi d'urgenza la convocazione può essere fatta anche verbalmente 24 ore prima. In caso di assenza od impedimento del Direttore del Dipartimento le relative funzioni vengono svolte dal Responsabile più anziano delle Strutture complesse afferenti al Dipartimento stesso.

2. Regime della discussione

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Il Direttore del Dipartimento dirige e modera la discussione, concede la facoltà di parola, avendo cura che tutti i presenti possano partecipare alla discussione, pone e precisa i termini delle questioni sulle quali si decide con deliberazione formale.

3. Regime dell' attività decisionale Le decisioni del Comitato di Dipartimento, dopo ampia valutazione, devono essere prese all'unanimità in sede di prima discussione. Qualora non si pervenga ad un accordo, l'argomento viene rinviato ad una successiva seduta da tenersi nei successivi 7 giorni, durante la quale si può procedere a votazione per appello nominale o per alzata di mano, qualora non sia possibile adottare la deliberazione all'unanimità. Ogni proposta messa a votazione si intende approvata quando abbia raccolto la maggioranza semplice dei presenti votanti. In caso di parità il voto del Direttore del Dipartimento vale doppio. L'attività del Comitato di Dipartimento si esprime tramite decisioni che vengono redatte durante la seduta dal Segretario verbalizzante. Quest’ultimo viene individuato dal Direttore di Dipartimento anche in una figura di supporto amministrativo che partecipa ai lavori del Comitato di Dipartimento. La decisione, sottoscritta dal Direttore di Dipartimento, dal Segretario verbalizzante e dai componenti il Comitato che hanno espresso parere favorevole, deve riportare i nominativi di coloro che hanno espresso voto contrario o si sono astenuti con le eventuali motivazioni. Copia delle decisioni deve essere trasmessa al Direttore Sanitario dell' Azienda entro 3 (tre) giorni dalla relativa adozione.

4. Regime delle presenze I componenti del Comitato di Dipartimento devono anticipatamente comunicare al Direttore di Dipartimento l'eventuale assenza od impedimento a partecipare alle sedute. Non sono ammesse più di tre assenze ingiustificate dei componenti eletti nell' arco di un anno dall'insediamento del Comitato. Nel caso specifico, il Direttore Generale provvede, su richiesta motivata del Direttore di Dipartimento, alla dichiarazione di decadenza del componente ed alla sua sostituzione con il dipendente risultato primo dei non eletti nella graduatoria formulata in occasione delle elezioni per la categoria cui lo stesso fa parte. Vengono dichiarati decaduti dall'incarico di componenti il Comitato di Dipartimento coloro che perdono la qualificazione soggettiva prevista per la loro partecipazione allo stesso. Il Direttore Sanitario può intervenire ai lavori di Comitato di Dipartimento d'iniziativa o a richiesta per relazionare su particolari problematiche.

5. Regime della esecuzione delle decisioni Il Direttore del Dipartimento rende esecutive le decisioni adottate dal Comitato di Dipartimento curandone direttamente l'attuazione nei casi in cui non necessitino del parere del Consiglio dei Sanitari a termini di legge o di regolamento o inoltrandole direttamente al Consiglio dei Sanitari per l'ulteriore corso di competenza. Sono sempre fatti salvi i provvedimenti deliberativi o decisionali del Direttore Generale che si rendessero necessari per l'attuazione delle decisioni del Comitato.

ART. 6 (Regime dei rapporti fra Comitato ed i suoi “interfaccia” funzionali)

a) Con il Direttore di Dipartimento:

il rapporto è di preordinazione in ragione della natura della decisione e delle competenze assegnate. Il Direttore del Dipartimento presiede il Comitato ed esercita la funzione di indirizzo / coordinamento/ controllo delle sue attività, di rappresentanza interna dello stesso e di attuazione delle sue decisioni. In particolare: • assicura il funzionamento del Dipartimento attuando i modelli organizzativi stabiliti

dal Comitato; • verifica la conformità dei comportamenti ed i risultati con gli indirizzi generali forniti

dal Direttore Generale;

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• rappresenta il Dipartimento nei rapporti con la Direzione Generale e con gli organismi esterni;

• gestisce le risorse attribuite al Dipartimento secondo le indicazioni del Comitato di Dipartimento.

Il Direttore del Dipartimento ha funzioni esecutive. Il Comitato di Dipartimento ha funzioni deliberanti .

b) Con i Responsabili delle Strutture complesse e Semplici a valenza dipartimentale facenti parte del Dipartimento: il rapporto è di preordinazione (in coerenza con il conferimento all'organo collegiale di competenze decisionali), per quanto attiene agli aspetti organizzativi, gestionali ed economico-finanziari. Resta ferma l'autonomia tecnico-funzionale dei Direttori delle Strutture Complesse e dei responsabili delle Strutture Semplici a valenza dipartimentale per quanto attiene alle patologie di specifica competenza.

c) Con la Direzione Generale (ed in particolare con il Direttore Sanitario): il rapporto è di sottoordinazione. Il Comitato, quale organo decisionale del Dipartimento, fruisce di autonomia organizzativa ed economico-finanziaria per il raggiungimento dei risultati programmati dalla Direzione Generale e risponde dei risultati conseguiti nei confronti della medesima.

d) Con il Consiglio dei Sanitari: il rapporto é di sottordinazione relativa, nel senso che le decisioni del Comitato di Dipartimento espresse nelle materie qualificatamente assegnate, in termini di autonomia tecnico-funzionale riconosciuta, ove siano relative a materie di competenza più generale propria anche del Consiglio dei Sanitari, possono essere disattese; ciò esclusivamente nel caso di parere contrario successivamente espresso su di esse in sede di Consiglio dei Sanitari, fatti comunque salvi i provvedimenti motivati del Direttore Generale su indicazione del Direttore Sanitario;

e) Con gli altri Dipartimenti sanitari: il rapporto è di equidistanza, fondato sulla collaborazione e sul coordinamento delle attività finalizzate singolarmente e globalmente al conseguimento degli obiettivi dell’azienda

f) Con le Strutture complesse del Dipartimento amministrativo e con gli Uffici di Staff: il rapporto è di equidistanza relativa nel senso che a tutte queste funzioni è globalmente assegnata una competenza diretta o indiretta, principale o accessoria che, essendo di supporto naturale alle funzioni sanitarie, si esprime necessariamente in forme di collaborazione coordinata opportunamente programmate. In particolare il rapporto con il personale di supporto amministrativo presente nel Dipartimento è di preordinazione funzionale, nel senso che esse, ferma restando la appartenenza organica alle Strutture organizzative è posto alle dipendenze funzionali del Comitato e del Direttore di Dipartimento.

ART. 7 (Norma finale)

Per quanto non previsto dal presente regolamento si fa riferimento, in quanto applicabili, alle norme del Regolamento generale di Dipartimento.

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