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PARROCCHIA SS. MARTINO E QUIRICO LANCUSI BOLANO
SUSSIDIO
AVVENTO NATALE per bambini e ragazzi
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PRESENTAZIONE
Con grande gioia vivremo insieme il tempo d'avvento e prepareremo
il nostro cuore ancora una volta a saper attendere l'incontro con il
Bambino Ges. Partiremo per un lungo viaggio, a tratti difficile, ma
con in testa il nostro punto di arrivo: Ges.
Le tappe serviranno per riposarci in questo cammino, ma soprattutto
per conoscere, comprendere e apprezzare i luoghi che visiteremo e
le persone che incontreremo.
Celebrare lAvvento significa saper attendere lincontro di Ges
che viene.
La preparazione al Natale si sa, un momento di gioia e di
raccoglimento: grandi e piccini camminano insieme alla luce della
buona speranza e dellamore. Durante lAvvento, tempo di
ascolto,riflessioni, di.. impegni e..di buoni propositi, ci
impegneremo nella preghiera personale e familiare, diventeremo
primi testimoni dellamore che Ges vuole donarci con la sua nascita.
Prepariamo, dunque, il nostro zainetto e partiamo alla volta di luoghi
sconosciuti, alla scoperta di tradizioni nuove, alla ricerca della gioia
dellincontrare i nostri fratelli.
E non dimentichiamo la fantasia Basta chiudere gli occhi e
immaginare di essere ovunque. Non c da avere paura, Ges
lEmmanuele, quindi CON NOI
BUON CAMMINO
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STRUTTURA DEL SUSSIDIO:
Ogni settimana approderemo in una stazione dove:
saremo accolti da un TESTIMONE che ci saluter nella sua
lingua e ci racconter la sua storia;
leggeremo la PAROLA DI VITA il Vangelo della domenica;
ci confronteremo sul brano evangelico a partire da alcuni
APPUNTI DI VIAGGIO;
passeremo al RITIRO BAGAGLI per ricevere un impegno
concreto;
faremo una visita al NEGOZIO DI SOUVENIR;
recupereremo delle preziose indicazioni allUFFICIO OGGETTI
SMARRITI;
e concluderemo la tappa con la PREGHIERA.
Si ringrazia il gruppo Giovani e la Scuola di Formazione
Missionaria missio.Edu per aver realizzato lintero sussidio.
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SCELTE CHE CAMBIANO LA VITA: FATIMA
Fatima, arriva dal Marocco, ha 19 anni la
seconda moglie di Ahmed (il nuovo diritto di
famiglia del Marocco, sulla carta limita la
poligamia, ma nella realt il 90% delle richieste di
matrimonio poligamo vengono accolte). Dopo il
matrimonio il marito cambiato da dolce e
rispettoso a violento. Nei pochi momenti di libert,
Fatima incontra dei giovani cattolici che la
incuriosiscono: "Erano aperti, mi salutavano,
erano sereni, facevano del bene". Tramite una ragazza
libanese ottiene un Vangelo in arabo e incomincia un interesse per il
cristianesimo. Intanto la situazione famigliare si aggrava, urla, litigi e
sempre pi spesso le botte, Fatima " troppo disinvolta" dice il
marito, esce di casa, vuole imparare l'italiano, vuole conoscere
troppe cose. Intanto si allontana dall'islam, per abbracciare il
cristianesimo: "mi piace perch d alla donna pari dignit
con l'uomo, e parla di amore, di perdono, di bont,
persino di amore ai nemici, Ges, il Dio del Vangelo
proprio un Dio diverso da quello che mi hanno insegnato
nel mio paese". Il marito Ahmed capisce che la donna ormai non
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pi sotto il suo dominio, i rapporti sono sempre pi tesi: quando un
giorno la vede pregare con la Bibbia cattolica, Fatima ai suoi occhi
diventa una donna apostata, da riportare sulla retta via dellIslam.
Dopo l'ennesima violenza in casa, Fatima scappa e decide di non
essere pi sottomessa. Dopo la liberazione interiore avuta
cominciando il cammino cristiano, arriva cos la libert anche fisica.
Viene accolta in una casa di accoglienza, ripudiata dal marito e
abbandonata dalla famiglia sia per la questione matrimoniale, sia
per la situazione religiosa e giuridica di apostata dalla fede
musulmana. Ora il suo cammino per riscoprire la vita continua:
studia, lavora, si prepara al battesimo non pi una donna
sottomessa, ma una donna nuova.
Vangelo: Mt 24,37-44
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Ges disse ai suoi discepoli:
Come furono i giorni di No, cos sar la
venuta del Figlio delluomo. Infatti, come nei
giorni che precedettero il diluvio mangiavano e
bevevano, prendevano moglie e prendevano
marito, fino al giorno in cui No entr nellarca,
e non si accorsero di nulla finch venne il diluvio e travolse tutti: cos
sar anche la venuta del Figlio delluomo. Allora due uomini saranno
nel campo: uno verr portato via e laltro lasciato. Due donne
macineranno alla mola: una verr portata via e laltra lasciata.
Vegliate dunque, perch non sapete in quale giorno il Signore vostro
verr. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a
quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe
scassinare la casa. Perci anche voi tenetevi pronti perch, nellora
che non immaginate, viene il Figlio delluomo.
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Il brano del vangelo della prima domenica di
Avvento, ci invita ad essere pronti, attenti,
preparati alla venuta del Signore. Non
semplicemente un attendere la fine della
nostra vita terrena, ma di pi, un prepararsi a
questo grande incontro di vita che lincontro
con Ges. semplice adattarsi e vivere la quotidianit con distacco e
senza impegno, pi difficile viverla con rispetto, fiducia e speranza
verso ci che avverr. La salvezza donata da Dio offerta a tutti, ma
non tutti sappiamo coglierla e viverla nelle nostre giornate sempre
piene di impegni e di affanni, ma mai dellattenzione e della gioia
che la venuta di Ges pu donarci.
Per riflettere
Sappiamo, noi, mettere Ges al centro della nostra vita?
Come impegnarsi ad essere preparati alla venuta del
Signore?
Cosa pu aiutarci e spingerci ad una reale svolta nella
nostra vita?
SCELTE CHE CAMBIANO LA VITA
Questa settimana mi impegno a trascorrere
pi tempo con i nonni e con le persone
anziane che conosco.
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Nel Vangelo abbiamo letto Come
furono i giorni di No, cos sar la
venuta del Figlio delluomo prova
a trovare la strada che unisce Ges
a No.
Impariamo a pre-riciclare, ossia a
sceglier e acquistare prodotti che
sappiamo saranno gi duraturi e
riciclabili. Albero di Natale vero
o finto?? Riciclabile e con materiali diversi. Pianifichiamo le
decorazioni usando quelle dellanno scorso, scambiandole con i
vicini, barattandole con gli amici e creandone di nuove con le nostre
mani e utilizziamo solo luci a basso consumo.
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Apri i nostri occhi, Signore,
perch possiamo vedere Te
nei nostri fratelli e sorelle.
Apri le nostre orecchie, Signore,
perch possiamo udire le invocazioni
di chi ha fame, freddo, paura,
e di chi oppresso.
Apri il nostro cuore, Signore,
perch impariamo ad amarci gli uni gli altri
come tu ci ami.
Donaci di nuovo il tuo Spirito, Signore,
perch diventiamo un cuore solo ed
un'anima sola, nel tuo nome.
Madre Teresa di Calcutta
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VOGLIA DI CAMBIARE: MAURIZIO
Nella mia testa cera tanta voglia di ricominciare la
mia vita con una esperienza completamente diversa
da quella che ho sempre vissuto nel mio piccolo
paese veneto. Cos, basandomi sulla mia passione
sportiva, ho cercato su Internet qualcosa che mi
potesse dare lopportunit di conoscere posti nuovi e
fare nuove esperienze, cos senza pensarci 2 volte
ho fatto tutta la procedura di partecipazione al
progetto sportivo in Argentina per 3 mesi. Dopo
aver viaggiato senza nessun timore ma con molta voglia di iniziare
questa mia esperienza, sono arrivato a Cordoba. I coordinatori mi
hanno accompagnato dalla famiglia ospitante formata da 4 persone:
marito, moglie, 2 figlie e in pi cerano anche 2 volontari. Con tutti
loro gi dal primo giorno ho iniziato a intraprendere un rapporto
molto familiare; infatti, per tutti i tre mesi di permanenza ho
approfittato di ogni occasione per parlare e aiutare la famiglia a
risolvere piccoli problemi come per esempio aiutarli nelle faccende di
casa oppure parlare delle news al telegiornale o degli avvenimenti
che accadevano in citt. Ben presto la famiglia ospitante diventata
come una seconda famiglia e io come un loro nuovo figlio. Il mio
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scopo era quello di insegnare ai bambini nuoto, basket, calcio,
hockey su cemento e altri piccoli giochi inventati da me. Sono
rimasto molto colpito dallattenzione che mi davano questi bambini
(et compresa 5-10 anni) ma soprattutto dalla fiducia che ricevevo
da tutti. Questo mi ha dato una spinta a fare di pi. Lattivit che ho
svolto nel secondo mese di permanenza stata (assieme ad altri
volontari) in un luogo chiamato COPA DE LECHE dove svolgere
tante attivit come ad esempio calcio, insegnamento di inglese,
insegnamento igienico (lavarsi le mani e i denti), bricolage
etc,etc.ma soprattutto davamo ai bambini qualcosa da mangiare e
da bere; COPA DE LECHE doveva (e deve tuttora) essere un luogo di
riferimento per i bambini in modo che potessero (e possano)sfruttare
il loro tempo libero dopo la scuola. Anche qui ho imparato molto non
solo a livello linguistico ma anche a livello umano. Ho imparato che
aiutare qualcuno in difficolt, anche con un solo gesto, ti fa capire di
pi te stesso e allo stesso tempo anche gli altri. Questa mia
esperienza mi ha fatto crescere in maniera esponenziale sotto il
profilo personale e sociale. E stata dura per me lasciare questo
grande paese (diventato come la seconda casa), tutti gli amici
argentini che ho conosciuto ma soprattutto la famiglia ospitante.
Anche se pensi di non avere certe attitudini per questi tipi di viaggi,
essi stessi ti faranno scoprire una parte nuova di te.
Vangelo: Lc 1,26-38
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, langelo Gabriele fu mandato da
Dio in una citt della Galilea, chiamata Nzaret,
a una vergine, promessa sposa di un uomo della
casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si
chiamava Maria. Entrando da lei, disse:
Rallgrati, piena di grazia: il Signore con te.
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A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso
avesse un saluto come questo. Langelo le disse: Non temere,
Maria, perch hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un
figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Ges. Sar grande e verr
chiamato Figlio dellAltissimo; il Signore Dio gli dar il trono di
Davide suo padre e regner per sempre sulla casa di Giacobbe e il
suo regno non avr fine.
Allora Maria disse allangelo: Come avverr questo, poich non
conosco uomo?. Le rispose langelo: Lo Spirito Santo scender su
di te e la potenza dellAltissimo ti coprir con la sua ombra. Perci
colui che nascer sar santo e sar chiamato Figlio di Dio. Ed ecco,
Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anchessa
un figlio e questo il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla
impossibile a Dio. Allora Maria disse: Ecco la serva del Signore:
avvenga per me secondo la tua parola. E langelo si allontan da
lei.
In questo tempo di avvento ci proposta
come modello la madre del Signore. La prima
cosa che dobbiamo fare ricondurla alla
Maria dei Vangeli, all'acerba adolescente
fidanzata con Giuseppe che riceve da Dio la
richiesta di diventare la porta d'ingresso per
Dio nel mondo. In quel paesino perso nel
profondo della Galilea, fuori dai circuiti di potere e dalle rotte
commerciali, si realizza l'inaudito di Dio. Il dialogo fra Maria e
Gabriele ci fa rabbrividire: guardate come discute alla pari col
principe degli angeli la ragazzina di Nazareth! Maria crede
nell'inaudito e accetta la folle proposta di Dio: il suo "s" spalanca la
terra all'accoglienza del Dio stanco di farsi cercare. Grazie al suo
"s" noi oggi possiamo accogliere la presenza di Dio; grazie al
nostro "s" qualcuno, un domani, potr accogliere la splendida
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notizia del Vangelo. Maria preservata dal peccato originale, dalla
fragilit che ci porta alla bramosia, dal "no" detto alla vita e a Dio.
Una condizione particolare che agevola la sua apertura alla volont
di Dio. La stessa condizione in cui ci siamo trovati anche noi
all'indomani del Battesimo! Che la madre ci aiuti a vivere come un
"s" la nostra vita. Maria artefice di un grande cambiamento, non
solo nella sua vita, ma soprattutto nella vita dellumanit e nonostante
le tante difficolt che sa di dover affrontare, non perde la speranza,
riesce a sognare e ad urlare il suo si di cambiamento per s e per il
mondo.
Per riflettere
Riesco ancora a sognare?
Quali sono i sogni che mi accompagnano?
Posso guardare con speranza al futuro e alla realizzazione
dei miei sogni?
LA SPERANZA DI CAMBIARE
Maria segno dellamore di Dio nel mondo.
Questa settimana mi impegno a cambiare
alcuni lati del mio carattere e ad essere pi
amorevole e disponibile con tutti.
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Trova le parole
Per il cenone: no a piatti,
bicchieri e posate usa e getta, ma
usiamo pi prodotti locali e di
stagione ed evitiamo botti e
petardi. Migliaia di animali
selvatici si spaventano a morte, colti dal frastuono mentre tentano di
dormire. Molto meglio le classiche e inoffensive stelle filanti, fanno
allegria e non disturbano nessuno.
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Anche se sono vissuto fra molte tenebre, sotto
duri regimi totalitari, ho visto abbastanza per
essere convinto in maniera incrollabile che
nessuna difficolt, nessuna paura cos
grande da poter soffocare completamente la
speranza che zampilla eterna nel cuore dei
giovani. Non lasciate che quella speranza
muoia!
Scommettete la vostra vita su di essa! Noi non
siamo la somma delle nostre debolezze e dei
nostri fallimenti; al contrario, siamo la somma
dell'amore del Padre per noi e della nostra
reale capacit di divenire l'immagine del
Figlio suo. L, tra gli uomini, la casa di
Cristo, che chiede a voi di asciugare, in suo
nome, ogni lacrima e di ricordare a chi si
sente solo che nessuno mai solo se ripone in
Lui la propria speranza.
Giovanni Paolo II
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ANNUNCIARE CON LA PROPRIA VITA:
SUOR ANTONELLA
Il viaggio per la Papua Nuova Guinea, come tutti i
viaggi importanti, inizia dall'aeroporto. Ho
accompagnato tante volte missionarie in partenza
per la missione. La differenza che questa volta la
partenza la mia. Quando si arriva all'aeroporto
bisogna presentarsi al banco per il check-in e al
personale di servizio bisogna consegnare il
passaporto e il biglietto e pesare i bagagli per
accertarsi che non siano troppo pesanti. Due semplici azioni, due
gesti di routine che oggi a me dicono qualche cosa di pi profondo.
Mostrare il passaporto come dire: "Posso entrare in casa tua?".
chiedere il permesso di entrare in una terra che non la mia. Io sono
straniera in Papua Nuova Guinea. Questo per me un richiamo
molto forte a partire con una certa umilt. Desidero partire con
l'atteggiamento evangelico di chi vuole entrare in casa d'altri
ascoltando, accogliendo, rispettando e soprattutto con il desiderio di
ricevere le ricchezze della gente della Papua Nuova Guinea. In
fondo gli abitanti di quella terra hanno vissuto fino ad oggi senza di
me, non sar certo io a cambiare le situazioni di tutto un Paese. Ho
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scelto tre cose veramente importanti da mettere nella valigia.
Anzitutto mi porto la prima pagina del Vangelo di Matteo. Quella
pagina che descrive tutta la genealogia di Ges. quella lunga lista
di nomi la cui lettura ci sembra anche un po' pesante. Sono volti e
vite di persone che hanno fatto la storia della salvezza. Dentro quella
lista ci siamo anche noi, volti e storie di persone che mi hanno
insegnato a pregare, una comunit nella quale ho mosso i primi
passi nella fede, sono volti e situazioni che mi hanno permesso di
fare l'esperienza di sentirmi amata e dove ho imparato a donarmi.
Altri due segni voglio mettere nel bagaglio, sono i segni che mi sono
stati consegnati durante la celebrazione di invio: il Vangelo e il
Crocifisso. Porto con me la Parola di Dio, perch cibo che alimenta
la mia vita, bussola che mi indica la direzione delle scelte secondo
la logica del Vangelo. l'amore di Cristo che voglio annunciare e
condividere con i fratelli della Papua. Il Crocifisso, compagno
indivisibile. Io sono una persona che sente di appartenere a Cristo
Ges. A Lui ho legato la mia vita, a Lui e alle sue scelte. Questo il
significato della mia consacrazione per la missione. Ges che devo
amare, Ges che devo annunciare.
Vangelo: Mt 11,2-11
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere,
avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per
mezzo dei suoi discepoli mand a dirgli: Sei tu
colui che deve venire o dobbiamo aspettare un
altro?. Ges rispose loro: Andate e riferite a
Giovanni ci che udite e vedete: I ciechi
riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati,
i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri annunciato il Vangelo. E
beato colui che non trova in me motivo di scandalo!.
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Mentre quelli se ne andavano, Ges si mise a parlare di Giovanni
alle folle: Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna
sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo
vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso
stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere?
Un profeta? S, io vi dico, anzi, pi che un profeta. Egli colui del
quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,
davanti a te egli preparer la tua via.
In verit io vi dico: fra i nati da donna non sorto alcuno pi grande
di Giovanni il Battista; ma il pi piccolo nel regno dei cieli pi
grande di lui.
Ancora Giovanni il Battista protagonista del
brano evangelico, questa volta proprio Ges
a raccontarci di lui e a tesserne le lodi. Matteo
nel vangelo domenicale, ci presenta Ges e
Giovanni come due grandi missionari, per la
loro capacit di mettere al primo posto la
PAROLA. Siamo tutti chiamati ad annunciare la parola che salva, che
dona speranza, che racconta lamore di Dio verso tutti i suoi figli. E
Ges parla di Giovanni, proprio come un messaggero, che prepara
allincontro tra la parola di Dio e il Verbo che si fa carne. Ma la
conclusione del brano a lasciarci senza parole: il pi piccolo nel
Regno dei Cieli, pi grande di Giovanni. Che messaggio di
straordinaria speranza, di grande fiducia verso ci che ci aspetta,
una grandezza e una gioia senza fine.
Per riflettere
Cosa vuol dire essere missionari oggi?
Possiamo esserlo nella nostra vita quotidiana?
Cosa vuol dire essere piccoli agli occhi di Dio?
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ANNUNCIARE CON LA PROPRIA VITA
Questa settimana, pensando ai missionari
che dedicano la loro vita al servizio dei
piccoli, mi impegno a dare la giusta
importanza al cibo. Mi impegno a pregare
con la novena dAvvento (*) a scuola o
insieme ai miei genitori, per prepararmi giorno dopo giorno alle
venuta del Bambino Ges. *La novena dAvvento per i bambini scaricabile dallarea download del sito
http://www.missioitalia.it/
Segui la rotta e arriva da Ges
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Non presentiamoci agli altri con
falsi sorrisi, ma comunichiamo ci
che custodiamo nel cuore in
ogni istante e, soprattutto,
sorprendiamoli con il regalo pi
gradito: la nostra presenza.
L'uomo irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO
Se fai il bene, ti attribuiranno
secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA' IL BENE
Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI
Il bene che fai verr domani dimenticato
NON IMPORTA, FA' IL BENE
L'onest e la sincerit ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO
Quello che per anni hai costruito
pu essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI
Se aiuti la gente, se ne risentir
NON IMPORTA, AIUTALA
Da' al mondo il meglio di te,
e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE
Madre Teresa di Calcutta
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DIO CON NOI: ALDO
Questa sera, poco prima della Messa in cui
abbiamo ricordato in modo particolare Cecilia
nel mese della sua salita al Cielo, mi trovavo
nella sacrestia della chiesa di Trappa con il
celebrante e, inaspettatamente, come se vi
fossi attirato da una forza misteriosa, il mio
sguardo si posato su un grande crocifisso
appeso alla parete. Sentii come un brivido.
Limmagine di quel crocifisso lho sempre portata con me dal giorno
in cui, ormai dieci anni fa, nello stesso posto mi ero soffermato con
Cecilia dopo il rito nuziale. Allora avevo il cuore gonfio di
gioia, lamore che ci aveva uniti nella fede era troppo
bello per essere solo di questo mondo, ci sentivamo
realmente una cosa sola: niente e nessuno avrebbe mai potuto
separarci. Ora il cuore gonfio di pena, lassenza di Cecilia mi
sembra insopportabile ed una grande sofferenza mi penetra in
profondit. Per al centro di tutti questi sentimenti, ora come allora,
c sempre quel Cristo inchiodato sulla croce. Mi ero illuso di
riuscire a gestire la mia vita, facevo tanti programmi, ero
io che decidevo. Il successo nello studio, il rapido inserimento nel
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lavoro, lincontro con la ragazza che sempre hai sognato e con la
quale riesci a stabilire un rapporto di amore profondo, larrivo di
Giulia tutto bello, troppo bello, e quel crocifisso sempre pi
lontano, si allontana di fronte alle tue sicurezze umane, alle tue
conquiste. E poi arriva un certo giorno in cui qualcuno dallalto dice
basta, la tua mediocrit non serve a nessuno, ti mette sulle spalle la
croce e ti indica una strada difficile da percorrere. Tu credi, capisci
che quella la strada giusta per istintivamente cerchi di ribellarti,
trovi un sacco di scuse Ed allora tu ti lasci prendere per mano, ti
lasci condurre per la sua strada e scopri che la realt vera tutta
unaltra, limportanza delle cose viene capovolta, ricerchi dentro te
stesso quello che prima inutilmente cercavi fuori. Ed allora impari
a dire grazie Signore per quello che mi hai dato, grazie
perch sento che mi ami, che mi sei padre. Ti offro quel
poco che ho, quello che oggi sono riuscito a fare,
perdonami per quello che ho fatto di male e non ho fatto
di bene, domani un altro giorno, aiutami ti prego.
Aiutami a viverlo nella fede questo domani, solo tu puoi darmi il
dono di credere nel tuo amore e vivere quindi nella gioia, anche se
come oggi ci saranno delle sofferenze e non capir. Mi chiedeva
laltra sera Giulia: Pap, perch la mamma mi ha lasciata
sola?. Facendo il viso stupito le risposi: Ma come non lo sai
che ti sempre vicina?. E lei: S, ma non la vedo.
Sapeva (glielo avevo detto molte volte), per non capiva. E tutti noi
siamo come dei bambini. Quello che importante
riuscire ad accettare, abbandonarsi con fiducia,
assecondare il disegno di amore (perch di amore si
tratta) che Dio ha su di noi. E stranamente la sofferenza ti mette
su questa strada, ti senti il cuore lacerato perch parte di te stesso ti
stata strappata, per senti che c questo Dio che ti ama, che
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sembra dirti continuamente: Abbandonati, abbi fiducia
in me, non in questa ma nellaltra vita ti far felice.
Vangelo: Mt 1,18-24
Dal Vangelo secondo Matteo
Cos fu generato Ges Cristo: sua madre Maria,
essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che
andassero a vivere insieme si trov incinta per
opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo,
poich era uomo giusto e non voleva accusarla
pubblicamente, pens di ripudiarla in segreto.
Per, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in
sogno un angelo del Signore e gli disse: Giuseppe, figlio di Davide,
non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino
che generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella dar alla luce un
figlio e tu lo chiamerai Ges: egli infatti salver il suo popolo dai suoi
peccati. Tutto questo avvenuto perch si compisse ci che era
stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine
concepir e dar alla luce un figlio: a lui sar dato il nome di
Emmanuele, che significa Dio con noi. Quando si dest dal
sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato langelo del Signore e
prese con s la sua sposa.
Il racconto di una famiglia, una nascita, Dio
con noi. Questi i temi della quarta domenica
dAvvento, un messaggio a tratti sconvolgente,
qualcuno che nasce per noi e con noi, una
vita che si dona allumanit. Dio, come il
nostro migliore amico, si fa uno di noi per
accompagnarci nella nostra vita. DIO CON
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NOI, vuol dire proprio questo: esserci accanto, giocare con noi,
chiacchierare, divertirsi, vivere accanto a noi.
Per riflettere
Ma riusciamo a renderci conto nel corso della nostra
giornata della sua vicinanza? O viviamo la nostra vita di
corsa senza riflettere su questa presenza?
Passeggiare con Dio vuol dire partire con un NUOVO
STILE DI VITA fatto di ascolto, solidariet, gioia e
accoglienza.
Trovo il tempo di vivere la presenza di Dio nel corso della
giornata?
DIO CON NOI
Questa settimana mi impegno ad andare a
Messa con i miei genitori.
Trova lintruso ovvero il personaggio
che non nominato nel Vangelo
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Scopri negozi diversi; ad
esempio fai una visita alle
Botteghe del Commercio Equo e
Solidale.
Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le
porte a Cristo!
Alla sua salvatrice potest aprite i confini degli
Stati, i sistemi economici come quelli politici, i
vasti campi di cultura, di civilt, di sviluppo.
Non abbiate paura! Cristo sa cosa dentro
luomo. Solo lui lo sa!
Oggi cos spesso luomo non sa cosa si porta
dentro, nel profondo del suo animo, del suo
cuore. Cos spesso incerto del senso della sua
vita su questa terra. invaso dal dubbio che si
tramuta in disperazione. Permettete, quindi vi
prego, vi imploro con umilt e con fiducia
permettete a Cristo di parlare alluomo. Solo lui
ha parole di vita, s! di vita eterna.
Giovanni Paolo II
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GIOIA DI UNA NUOVA VITA: LEK
Questa sera, Lek aveva appena
compiuto 14 anni quando alla porta di
casa bussano"protettrici". Le donne, dopo
averla vista, offrono mille dollari per portarla a
Bangkok con la promessa di un lavoro sicuro.
Mille dollari sono una cifra esorbitante per un
padre e una madre senza lavoro, che vivono
in una baracca senza acqua potabile e senza
sapere cosa riusciranno a dar da mangiare ai
propri figli, e la promessa di un lavoro nella capitale troppo
allettante per unadolescente che fino ad allora non poteva
permettersi nemmeno di sognare. Ma le protettrici non
proteggevano proprio nessuno. Scrutavano corpi, osservavano
movenze per trasformarle in merce adatta a soddisfare le voglie
perverse dei turisti occidentali e Lek, poco pi che bambina, lo
capisce solo una volta arrivata nella capitale, solo una volta
scaraventata in uno squallido bordello. Nonostante sia senza
soldi, senza la libert di muoversi, senza documenti, e parli solo il
dialetto, Lek non si rassegna e cerca di contattare sua sorella, che si
trovava nel centro di formazione professionale cattolico Baan
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Marina, diretto dalle Missionarie del Sacro cuore di Ges e Maria.
Lek sa che lunico modo per uscire dalla schiavit quello
di "saldare il debito", ossia dare ai suoi sfruttatori la stessa cifra che
gli stessi avevano pagato ai suoi genitori: unimpresa impossibile
considerato che si trova costretta a consegnare quasi lintero importo
del suo "compenso". Ecco che allora decide di rivolgersi proprio alle
suore missionarie, grazie all'aiuto della sorella. Non senza sforzi,
viste le limitate disponibilit economiche dellistituto, le
religiose riescono a raccogliere la cifra necessaria per riscattare la
libert di Lek ed estinguere il debito. Entusiasta e
profondamente grata per aver ritrovato una prospettiva
di vita, Lek trascorre sei anni nellistituto. Insieme ad altre cento
ragazze studia ed impara il lavoro della sarta che sperava le
avrebbe permesso di trovare lavoro in uno dei tanti laboratori della
capitale. Piano piano abbandona il buddismo e decide di
farsi battezzare, poi di ricevere la Comunione e di confermarsi
nella Cresima. La speranza ritrovata di Baan Marina e la
fede tuttavia non spengono il desiderio di infinito nel cuore della
giovane che decider di consacrarsi e dedicare la sua vita al
Signore.
Oggi da quel quattordicesimo compleanno trascorso sulle
strade di Bangkok, sono trascorsi 20 anni. Lek vive la sua
vocazione nel silenzio mentre le Missionarie del Sacro Cuore di Ges
e Maria raccontano la sua straordinaria vicenda: Lek oggi serena,
non serba rancore nei confronti della sua famiglia perch sa che
anche loro sono stati ingannati fanno sapere le suore vorremmo
che la sua storia possa dare speranza a tutte le ragazze che lhanno
perduta, specialmente alle giovanissime prostitute di Bangkok che si
sentono perse nel buio della loro schiavit. Anche delle loro vite, il
Signore pu fare miracoli.
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Vangelo: Lc 2,1-14
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto
ordin che si facesse il censimento di tutta la
terra. Questo primo censimento fu fatto quando
Quirinio era governatore della Siria. Tutti
andavano a farsi censire, ciascuno nella propria
citt.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla citt di Nzaret, sal in Giudea
alla citt di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla
casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria,
sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del
parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e
lo pose in una mangiatoia, perch per loro non cera posto
nellalloggio.
Cerano in quella regione alcuni pastori che, pernottando allaperto,
vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un
angelo del Signore si present a loro e la gloria del Signore li
avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma langelo disse
loro: Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sar di
tutto il popolo: oggi, nella citt di Davide, nato per voi un
Salvatore, che Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un
bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia.
E subito apparve con langelo una moltitudine dellesercito celeste,
che lodava Dio e diceva:
Gloria a Dio nel pi alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama.
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Ed eccoci al miracolo del Natale, la gioia
piena della vita, la straordinaria luce di Dio
che si irradia sul mondo. Ecco che nasce
lEmmanuele, il Dio con noi, e nasce dove? In
una povera mangiatoia. Ma la povert del
luogo viene compensata dalla ricchezza
dellanimo di chi gioisce per questo evento: Maria e Giuseppe, i
pastori, gli Angeli. Tutti festeggiano questo evento, senza neanche
conoscerne la portata e la grandezza, gioiscono, ringraziano,
pregano.
Per riflettere
Riusciamo anche noi a ritagliarci un po di tempo in questo
giorno cos felice?
Ges in mezzo a noi, vuole essere accolto da ognuno di
noi, vuole farsi vicino a tutti, e lo fa anche oggi, anche nel
nostro paese, anche nella nostra casa.
Chi Ges oggi?
NATALE
Prima del pranzo di Natale mi impegno a
pregare con la mia famiglia davanti al
presepe per ringraziare Dio dei doni che mi
offre e delle persone che mi circondano.
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Unisci i punti e colora
Interrogati su quanto cibo
sprechi, compra il giusto e
condividi la parte rimanente di
quanto avresti speso con i pi
bisognosi.
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E Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare laltro.
E Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della societ.
E Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povert fisica e spirituale.
E Natale ogni volta
che riconosci con umilt
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E Natale ogni volta che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta
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Giovani Parrocchia SS. Martino e Quirico
missio.Edu Parrocchia SS. Martino e Quirico
oppure
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