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PARROCCHIA SS. MARTINO E QUIRICO LANCUSI • BOLANO SUSSIDIO AVVENTO NATALE per bambini e ragazzi

Author: vuongnhu

Post on 17-Feb-2019

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PARROCCHIA SS. MARTINO E QUIRICO LANCUSI BOLANO

SUSSIDIO

AVVENTO NATALE per bambini e ragazzi

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PRESENTAZIONE

Con grande gioia vivremo insieme il tempo d'avvento e prepareremo

il nostro cuore ancora una volta a saper attendere l'incontro con il

Bambino Ges. Partiremo per un lungo viaggio, a tratti difficile, ma

con in testa il nostro punto di arrivo: Ges.

Le tappe serviranno per riposarci in questo cammino, ma soprattutto

per conoscere, comprendere e apprezzare i luoghi che visiteremo e

le persone che incontreremo.

Celebrare lAvvento significa saper attendere lincontro di Ges

che viene.

La preparazione al Natale si sa, un momento di gioia e di

raccoglimento: grandi e piccini camminano insieme alla luce della

buona speranza e dellamore. Durante lAvvento, tempo di

ascolto,riflessioni, di.. impegni e..di buoni propositi, ci

impegneremo nella preghiera personale e familiare, diventeremo

primi testimoni dellamore che Ges vuole donarci con la sua nascita.

Prepariamo, dunque, il nostro zainetto e partiamo alla volta di luoghi

sconosciuti, alla scoperta di tradizioni nuove, alla ricerca della gioia

dellincontrare i nostri fratelli.

E non dimentichiamo la fantasia Basta chiudere gli occhi e

immaginare di essere ovunque. Non c da avere paura, Ges

lEmmanuele, quindi CON NOI

BUON CAMMINO

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STRUTTURA DEL SUSSIDIO:

Ogni settimana approderemo in una stazione dove:

saremo accolti da un TESTIMONE che ci saluter nella sua

lingua e ci racconter la sua storia;

leggeremo la PAROLA DI VITA il Vangelo della domenica;

ci confronteremo sul brano evangelico a partire da alcuni

APPUNTI DI VIAGGIO;

passeremo al RITIRO BAGAGLI per ricevere un impegno

concreto;

faremo una visita al NEGOZIO DI SOUVENIR;

recupereremo delle preziose indicazioni allUFFICIO OGGETTI

SMARRITI;

e concluderemo la tappa con la PREGHIERA.

Si ringrazia il gruppo Giovani e la Scuola di Formazione

Missionaria missio.Edu per aver realizzato lintero sussidio.

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SCELTE CHE CAMBIANO LA VITA: FATIMA

Fatima, arriva dal Marocco, ha 19 anni la

seconda moglie di Ahmed (il nuovo diritto di

famiglia del Marocco, sulla carta limita la

poligamia, ma nella realt il 90% delle richieste di

matrimonio poligamo vengono accolte). Dopo il

matrimonio il marito cambiato da dolce e

rispettoso a violento. Nei pochi momenti di libert,

Fatima incontra dei giovani cattolici che la

incuriosiscono: "Erano aperti, mi salutavano,

erano sereni, facevano del bene". Tramite una ragazza

libanese ottiene un Vangelo in arabo e incomincia un interesse per il

cristianesimo. Intanto la situazione famigliare si aggrava, urla, litigi e

sempre pi spesso le botte, Fatima " troppo disinvolta" dice il

marito, esce di casa, vuole imparare l'italiano, vuole conoscere

troppe cose. Intanto si allontana dall'islam, per abbracciare il

cristianesimo: "mi piace perch d alla donna pari dignit

con l'uomo, e parla di amore, di perdono, di bont,

persino di amore ai nemici, Ges, il Dio del Vangelo

proprio un Dio diverso da quello che mi hanno insegnato

nel mio paese". Il marito Ahmed capisce che la donna ormai non

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pi sotto il suo dominio, i rapporti sono sempre pi tesi: quando un

giorno la vede pregare con la Bibbia cattolica, Fatima ai suoi occhi

diventa una donna apostata, da riportare sulla retta via dellIslam.

Dopo l'ennesima violenza in casa, Fatima scappa e decide di non

essere pi sottomessa. Dopo la liberazione interiore avuta

cominciando il cammino cristiano, arriva cos la libert anche fisica.

Viene accolta in una casa di accoglienza, ripudiata dal marito e

abbandonata dalla famiglia sia per la questione matrimoniale, sia

per la situazione religiosa e giuridica di apostata dalla fede

musulmana. Ora il suo cammino per riscoprire la vita continua:

studia, lavora, si prepara al battesimo non pi una donna

sottomessa, ma una donna nuova.

Vangelo: Mt 24,37-44

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Ges disse ai suoi discepoli:

Come furono i giorni di No, cos sar la

venuta del Figlio delluomo. Infatti, come nei

giorni che precedettero il diluvio mangiavano e

bevevano, prendevano moglie e prendevano

marito, fino al giorno in cui No entr nellarca,

e non si accorsero di nulla finch venne il diluvio e travolse tutti: cos

sar anche la venuta del Figlio delluomo. Allora due uomini saranno

nel campo: uno verr portato via e laltro lasciato. Due donne

macineranno alla mola: una verr portata via e laltra lasciata.

Vegliate dunque, perch non sapete in quale giorno il Signore vostro

verr. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a

quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe

scassinare la casa. Perci anche voi tenetevi pronti perch, nellora

che non immaginate, viene il Figlio delluomo.

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Il brano del vangelo della prima domenica di

Avvento, ci invita ad essere pronti, attenti,

preparati alla venuta del Signore. Non

semplicemente un attendere la fine della

nostra vita terrena, ma di pi, un prepararsi a

questo grande incontro di vita che lincontro

con Ges. semplice adattarsi e vivere la quotidianit con distacco e

senza impegno, pi difficile viverla con rispetto, fiducia e speranza

verso ci che avverr. La salvezza donata da Dio offerta a tutti, ma

non tutti sappiamo coglierla e viverla nelle nostre giornate sempre

piene di impegni e di affanni, ma mai dellattenzione e della gioia

che la venuta di Ges pu donarci.

Per riflettere

Sappiamo, noi, mettere Ges al centro della nostra vita?

Come impegnarsi ad essere preparati alla venuta del

Signore?

Cosa pu aiutarci e spingerci ad una reale svolta nella

nostra vita?

SCELTE CHE CAMBIANO LA VITA

Questa settimana mi impegno a trascorrere

pi tempo con i nonni e con le persone

anziane che conosco.

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Nel Vangelo abbiamo letto Come

furono i giorni di No, cos sar la

venuta del Figlio delluomo prova

a trovare la strada che unisce Ges

a No.

Impariamo a pre-riciclare, ossia a

sceglier e acquistare prodotti che

sappiamo saranno gi duraturi e

riciclabili. Albero di Natale vero

o finto?? Riciclabile e con materiali diversi. Pianifichiamo le

decorazioni usando quelle dellanno scorso, scambiandole con i

vicini, barattandole con gli amici e creandone di nuove con le nostre

mani e utilizziamo solo luci a basso consumo.

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Apri i nostri occhi, Signore,

perch possiamo vedere Te

nei nostri fratelli e sorelle.

Apri le nostre orecchie, Signore,

perch possiamo udire le invocazioni

di chi ha fame, freddo, paura,

e di chi oppresso.

Apri il nostro cuore, Signore,

perch impariamo ad amarci gli uni gli altri

come tu ci ami.

Donaci di nuovo il tuo Spirito, Signore,

perch diventiamo un cuore solo ed

un'anima sola, nel tuo nome.

Madre Teresa di Calcutta

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VOGLIA DI CAMBIARE: MAURIZIO

Nella mia testa cera tanta voglia di ricominciare la

mia vita con una esperienza completamente diversa

da quella che ho sempre vissuto nel mio piccolo

paese veneto. Cos, basandomi sulla mia passione

sportiva, ho cercato su Internet qualcosa che mi

potesse dare lopportunit di conoscere posti nuovi e

fare nuove esperienze, cos senza pensarci 2 volte

ho fatto tutta la procedura di partecipazione al

progetto sportivo in Argentina per 3 mesi. Dopo

aver viaggiato senza nessun timore ma con molta voglia di iniziare

questa mia esperienza, sono arrivato a Cordoba. I coordinatori mi

hanno accompagnato dalla famiglia ospitante formata da 4 persone:

marito, moglie, 2 figlie e in pi cerano anche 2 volontari. Con tutti

loro gi dal primo giorno ho iniziato a intraprendere un rapporto

molto familiare; infatti, per tutti i tre mesi di permanenza ho

approfittato di ogni occasione per parlare e aiutare la famiglia a

risolvere piccoli problemi come per esempio aiutarli nelle faccende di

casa oppure parlare delle news al telegiornale o degli avvenimenti

che accadevano in citt. Ben presto la famiglia ospitante diventata

come una seconda famiglia e io come un loro nuovo figlio. Il mio

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scopo era quello di insegnare ai bambini nuoto, basket, calcio,

hockey su cemento e altri piccoli giochi inventati da me. Sono

rimasto molto colpito dallattenzione che mi davano questi bambini

(et compresa 5-10 anni) ma soprattutto dalla fiducia che ricevevo

da tutti. Questo mi ha dato una spinta a fare di pi. Lattivit che ho

svolto nel secondo mese di permanenza stata (assieme ad altri

volontari) in un luogo chiamato COPA DE LECHE dove svolgere

tante attivit come ad esempio calcio, insegnamento di inglese,

insegnamento igienico (lavarsi le mani e i denti), bricolage

etc,etc.ma soprattutto davamo ai bambini qualcosa da mangiare e

da bere; COPA DE LECHE doveva (e deve tuttora) essere un luogo di

riferimento per i bambini in modo che potessero (e possano)sfruttare

il loro tempo libero dopo la scuola. Anche qui ho imparato molto non

solo a livello linguistico ma anche a livello umano. Ho imparato che

aiutare qualcuno in difficolt, anche con un solo gesto, ti fa capire di

pi te stesso e allo stesso tempo anche gli altri. Questa mia

esperienza mi ha fatto crescere in maniera esponenziale sotto il

profilo personale e sociale. E stata dura per me lasciare questo

grande paese (diventato come la seconda casa), tutti gli amici

argentini che ho conosciuto ma soprattutto la famiglia ospitante.

Anche se pensi di non avere certe attitudini per questi tipi di viaggi,

essi stessi ti faranno scoprire una parte nuova di te.

Vangelo: Lc 1,26-38

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, langelo Gabriele fu mandato da

Dio in una citt della Galilea, chiamata Nzaret,

a una vergine, promessa sposa di un uomo della

casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si

chiamava Maria. Entrando da lei, disse:

Rallgrati, piena di grazia: il Signore con te.

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A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso

avesse un saluto come questo. Langelo le disse: Non temere,

Maria, perch hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un

figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Ges. Sar grande e verr

chiamato Figlio dellAltissimo; il Signore Dio gli dar il trono di

Davide suo padre e regner per sempre sulla casa di Giacobbe e il

suo regno non avr fine.

Allora Maria disse allangelo: Come avverr questo, poich non

conosco uomo?. Le rispose langelo: Lo Spirito Santo scender su

di te e la potenza dellAltissimo ti coprir con la sua ombra. Perci

colui che nascer sar santo e sar chiamato Figlio di Dio. Ed ecco,

Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anchessa

un figlio e questo il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla

impossibile a Dio. Allora Maria disse: Ecco la serva del Signore:

avvenga per me secondo la tua parola. E langelo si allontan da

lei.

In questo tempo di avvento ci proposta

come modello la madre del Signore. La prima

cosa che dobbiamo fare ricondurla alla

Maria dei Vangeli, all'acerba adolescente

fidanzata con Giuseppe che riceve da Dio la

richiesta di diventare la porta d'ingresso per

Dio nel mondo. In quel paesino perso nel

profondo della Galilea, fuori dai circuiti di potere e dalle rotte

commerciali, si realizza l'inaudito di Dio. Il dialogo fra Maria e

Gabriele ci fa rabbrividire: guardate come discute alla pari col

principe degli angeli la ragazzina di Nazareth! Maria crede

nell'inaudito e accetta la folle proposta di Dio: il suo "s" spalanca la

terra all'accoglienza del Dio stanco di farsi cercare. Grazie al suo

"s" noi oggi possiamo accogliere la presenza di Dio; grazie al

nostro "s" qualcuno, un domani, potr accogliere la splendida

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notizia del Vangelo. Maria preservata dal peccato originale, dalla

fragilit che ci porta alla bramosia, dal "no" detto alla vita e a Dio.

Una condizione particolare che agevola la sua apertura alla volont

di Dio. La stessa condizione in cui ci siamo trovati anche noi

all'indomani del Battesimo! Che la madre ci aiuti a vivere come un

"s" la nostra vita. Maria artefice di un grande cambiamento, non

solo nella sua vita, ma soprattutto nella vita dellumanit e nonostante

le tante difficolt che sa di dover affrontare, non perde la speranza,

riesce a sognare e ad urlare il suo si di cambiamento per s e per il

mondo.

Per riflettere

Riesco ancora a sognare?

Quali sono i sogni che mi accompagnano?

Posso guardare con speranza al futuro e alla realizzazione

dei miei sogni?

LA SPERANZA DI CAMBIARE

Maria segno dellamore di Dio nel mondo.

Questa settimana mi impegno a cambiare

alcuni lati del mio carattere e ad essere pi

amorevole e disponibile con tutti.

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Trova le parole

Per il cenone: no a piatti,

bicchieri e posate usa e getta, ma

usiamo pi prodotti locali e di

stagione ed evitiamo botti e

petardi. Migliaia di animali

selvatici si spaventano a morte, colti dal frastuono mentre tentano di

dormire. Molto meglio le classiche e inoffensive stelle filanti, fanno

allegria e non disturbano nessuno.

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Anche se sono vissuto fra molte tenebre, sotto

duri regimi totalitari, ho visto abbastanza per

essere convinto in maniera incrollabile che

nessuna difficolt, nessuna paura cos

grande da poter soffocare completamente la

speranza che zampilla eterna nel cuore dei

giovani. Non lasciate che quella speranza

muoia!

Scommettete la vostra vita su di essa! Noi non

siamo la somma delle nostre debolezze e dei

nostri fallimenti; al contrario, siamo la somma

dell'amore del Padre per noi e della nostra

reale capacit di divenire l'immagine del

Figlio suo. L, tra gli uomini, la casa di

Cristo, che chiede a voi di asciugare, in suo

nome, ogni lacrima e di ricordare a chi si

sente solo che nessuno mai solo se ripone in

Lui la propria speranza.

Giovanni Paolo II

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ANNUNCIARE CON LA PROPRIA VITA:

SUOR ANTONELLA

Il viaggio per la Papua Nuova Guinea, come tutti i

viaggi importanti, inizia dall'aeroporto. Ho

accompagnato tante volte missionarie in partenza

per la missione. La differenza che questa volta la

partenza la mia. Quando si arriva all'aeroporto

bisogna presentarsi al banco per il check-in e al

personale di servizio bisogna consegnare il

passaporto e il biglietto e pesare i bagagli per

accertarsi che non siano troppo pesanti. Due semplici azioni, due

gesti di routine che oggi a me dicono qualche cosa di pi profondo.

Mostrare il passaporto come dire: "Posso entrare in casa tua?".

chiedere il permesso di entrare in una terra che non la mia. Io sono

straniera in Papua Nuova Guinea. Questo per me un richiamo

molto forte a partire con una certa umilt. Desidero partire con

l'atteggiamento evangelico di chi vuole entrare in casa d'altri

ascoltando, accogliendo, rispettando e soprattutto con il desiderio di

ricevere le ricchezze della gente della Papua Nuova Guinea. In

fondo gli abitanti di quella terra hanno vissuto fino ad oggi senza di

me, non sar certo io a cambiare le situazioni di tutto un Paese. Ho

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scelto tre cose veramente importanti da mettere nella valigia.

Anzitutto mi porto la prima pagina del Vangelo di Matteo. Quella

pagina che descrive tutta la genealogia di Ges. quella lunga lista

di nomi la cui lettura ci sembra anche un po' pesante. Sono volti e

vite di persone che hanno fatto la storia della salvezza. Dentro quella

lista ci siamo anche noi, volti e storie di persone che mi hanno

insegnato a pregare, una comunit nella quale ho mosso i primi

passi nella fede, sono volti e situazioni che mi hanno permesso di

fare l'esperienza di sentirmi amata e dove ho imparato a donarmi.

Altri due segni voglio mettere nel bagaglio, sono i segni che mi sono

stati consegnati durante la celebrazione di invio: il Vangelo e il

Crocifisso. Porto con me la Parola di Dio, perch cibo che alimenta

la mia vita, bussola che mi indica la direzione delle scelte secondo

la logica del Vangelo. l'amore di Cristo che voglio annunciare e

condividere con i fratelli della Papua. Il Crocifisso, compagno

indivisibile. Io sono una persona che sente di appartenere a Cristo

Ges. A Lui ho legato la mia vita, a Lui e alle sue scelte. Questo il

significato della mia consacrazione per la missione. Ges che devo

amare, Ges che devo annunciare.

Vangelo: Mt 11,2-11

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere,

avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per

mezzo dei suoi discepoli mand a dirgli: Sei tu

colui che deve venire o dobbiamo aspettare un

altro?. Ges rispose loro: Andate e riferite a

Giovanni ci che udite e vedete: I ciechi

riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati,

i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri annunciato il Vangelo. E

beato colui che non trova in me motivo di scandalo!.

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Mentre quelli se ne andavano, Ges si mise a parlare di Giovanni

alle folle: Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna

sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo

vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso

stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere?

Un profeta? S, io vi dico, anzi, pi che un profeta. Egli colui del

quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,

davanti a te egli preparer la tua via.

In verit io vi dico: fra i nati da donna non sorto alcuno pi grande

di Giovanni il Battista; ma il pi piccolo nel regno dei cieli pi

grande di lui.

Ancora Giovanni il Battista protagonista del

brano evangelico, questa volta proprio Ges

a raccontarci di lui e a tesserne le lodi. Matteo

nel vangelo domenicale, ci presenta Ges e

Giovanni come due grandi missionari, per la

loro capacit di mettere al primo posto la

PAROLA. Siamo tutti chiamati ad annunciare la parola che salva, che

dona speranza, che racconta lamore di Dio verso tutti i suoi figli. E

Ges parla di Giovanni, proprio come un messaggero, che prepara

allincontro tra la parola di Dio e il Verbo che si fa carne. Ma la

conclusione del brano a lasciarci senza parole: il pi piccolo nel

Regno dei Cieli, pi grande di Giovanni. Che messaggio di

straordinaria speranza, di grande fiducia verso ci che ci aspetta,

una grandezza e una gioia senza fine.

Per riflettere

Cosa vuol dire essere missionari oggi?

Possiamo esserlo nella nostra vita quotidiana?

Cosa vuol dire essere piccoli agli occhi di Dio?

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ANNUNCIARE CON LA PROPRIA VITA

Questa settimana, pensando ai missionari

che dedicano la loro vita al servizio dei

piccoli, mi impegno a dare la giusta

importanza al cibo. Mi impegno a pregare

con la novena dAvvento (*) a scuola o

insieme ai miei genitori, per prepararmi giorno dopo giorno alle

venuta del Bambino Ges. *La novena dAvvento per i bambini scaricabile dallarea download del sito

http://www.missioitalia.it/

Segui la rotta e arriva da Ges

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Non presentiamoci agli altri con

falsi sorrisi, ma comunichiamo ci

che custodiamo nel cuore in

ogni istante e, soprattutto,

sorprendiamoli con il regalo pi

gradito: la nostra presenza.

L'uomo irragionevole, illogico, egocentrico

NON IMPORTA, AMALO

Se fai il bene, ti attribuiranno

secondi fini egoistici

NON IMPORTA, FA' IL BENE

Se realizzi i tuoi obiettivi,

troverai falsi amici e veri nemici

NON IMPORTA, REALIZZALI

Il bene che fai verr domani dimenticato

NON IMPORTA, FA' IL BENE

L'onest e la sincerit ti rendono vulnerabile

NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO

Quello che per anni hai costruito

pu essere distrutto in un attimo

NON IMPORTA, COSTRUISCI

Se aiuti la gente, se ne risentir

NON IMPORTA, AIUTALA

Da' al mondo il meglio di te,

e ti prenderanno a calci

NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE

Madre Teresa di Calcutta

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DIO CON NOI: ALDO

Questa sera, poco prima della Messa in cui

abbiamo ricordato in modo particolare Cecilia

nel mese della sua salita al Cielo, mi trovavo

nella sacrestia della chiesa di Trappa con il

celebrante e, inaspettatamente, come se vi

fossi attirato da una forza misteriosa, il mio

sguardo si posato su un grande crocifisso

appeso alla parete. Sentii come un brivido.

Limmagine di quel crocifisso lho sempre portata con me dal giorno

in cui, ormai dieci anni fa, nello stesso posto mi ero soffermato con

Cecilia dopo il rito nuziale. Allora avevo il cuore gonfio di

gioia, lamore che ci aveva uniti nella fede era troppo

bello per essere solo di questo mondo, ci sentivamo

realmente una cosa sola: niente e nessuno avrebbe mai potuto

separarci. Ora il cuore gonfio di pena, lassenza di Cecilia mi

sembra insopportabile ed una grande sofferenza mi penetra in

profondit. Per al centro di tutti questi sentimenti, ora come allora,

c sempre quel Cristo inchiodato sulla croce. Mi ero illuso di

riuscire a gestire la mia vita, facevo tanti programmi, ero

io che decidevo. Il successo nello studio, il rapido inserimento nel

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lavoro, lincontro con la ragazza che sempre hai sognato e con la

quale riesci a stabilire un rapporto di amore profondo, larrivo di

Giulia tutto bello, troppo bello, e quel crocifisso sempre pi

lontano, si allontana di fronte alle tue sicurezze umane, alle tue

conquiste. E poi arriva un certo giorno in cui qualcuno dallalto dice

basta, la tua mediocrit non serve a nessuno, ti mette sulle spalle la

croce e ti indica una strada difficile da percorrere. Tu credi, capisci

che quella la strada giusta per istintivamente cerchi di ribellarti,

trovi un sacco di scuse Ed allora tu ti lasci prendere per mano, ti

lasci condurre per la sua strada e scopri che la realt vera tutta

unaltra, limportanza delle cose viene capovolta, ricerchi dentro te

stesso quello che prima inutilmente cercavi fuori. Ed allora impari

a dire grazie Signore per quello che mi hai dato, grazie

perch sento che mi ami, che mi sei padre. Ti offro quel

poco che ho, quello che oggi sono riuscito a fare,

perdonami per quello che ho fatto di male e non ho fatto

di bene, domani un altro giorno, aiutami ti prego.

Aiutami a viverlo nella fede questo domani, solo tu puoi darmi il

dono di credere nel tuo amore e vivere quindi nella gioia, anche se

come oggi ci saranno delle sofferenze e non capir. Mi chiedeva

laltra sera Giulia: Pap, perch la mamma mi ha lasciata

sola?. Facendo il viso stupito le risposi: Ma come non lo sai

che ti sempre vicina?. E lei: S, ma non la vedo.

Sapeva (glielo avevo detto molte volte), per non capiva. E tutti noi

siamo come dei bambini. Quello che importante

riuscire ad accettare, abbandonarsi con fiducia,

assecondare il disegno di amore (perch di amore si

tratta) che Dio ha su di noi. E stranamente la sofferenza ti mette

su questa strada, ti senti il cuore lacerato perch parte di te stesso ti

stata strappata, per senti che c questo Dio che ti ama, che

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sembra dirti continuamente: Abbandonati, abbi fiducia

in me, non in questa ma nellaltra vita ti far felice.

Vangelo: Mt 1,18-24

Dal Vangelo secondo Matteo

Cos fu generato Ges Cristo: sua madre Maria,

essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che

andassero a vivere insieme si trov incinta per

opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo,

poich era uomo giusto e non voleva accusarla

pubblicamente, pens di ripudiarla in segreto.

Per, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in

sogno un angelo del Signore e gli disse: Giuseppe, figlio di Davide,

non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino

che generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella dar alla luce un

figlio e tu lo chiamerai Ges: egli infatti salver il suo popolo dai suoi

peccati. Tutto questo avvenuto perch si compisse ci che era

stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine

concepir e dar alla luce un figlio: a lui sar dato il nome di

Emmanuele, che significa Dio con noi. Quando si dest dal

sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato langelo del Signore e

prese con s la sua sposa.

Il racconto di una famiglia, una nascita, Dio

con noi. Questi i temi della quarta domenica

dAvvento, un messaggio a tratti sconvolgente,

qualcuno che nasce per noi e con noi, una

vita che si dona allumanit. Dio, come il

nostro migliore amico, si fa uno di noi per

accompagnarci nella nostra vita. DIO CON

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NOI, vuol dire proprio questo: esserci accanto, giocare con noi,

chiacchierare, divertirsi, vivere accanto a noi.

Per riflettere

Ma riusciamo a renderci conto nel corso della nostra

giornata della sua vicinanza? O viviamo la nostra vita di

corsa senza riflettere su questa presenza?

Passeggiare con Dio vuol dire partire con un NUOVO

STILE DI VITA fatto di ascolto, solidariet, gioia e

accoglienza.

Trovo il tempo di vivere la presenza di Dio nel corso della

giornata?

DIO CON NOI

Questa settimana mi impegno ad andare a

Messa con i miei genitori.

Trova lintruso ovvero il personaggio

che non nominato nel Vangelo

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Scopri negozi diversi; ad

esempio fai una visita alle

Botteghe del Commercio Equo e

Solidale.

Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le

porte a Cristo!

Alla sua salvatrice potest aprite i confini degli

Stati, i sistemi economici come quelli politici, i

vasti campi di cultura, di civilt, di sviluppo.

Non abbiate paura! Cristo sa cosa dentro

luomo. Solo lui lo sa!

Oggi cos spesso luomo non sa cosa si porta

dentro, nel profondo del suo animo, del suo

cuore. Cos spesso incerto del senso della sua

vita su questa terra. invaso dal dubbio che si

tramuta in disperazione. Permettete, quindi vi

prego, vi imploro con umilt e con fiducia

permettete a Cristo di parlare alluomo. Solo lui

ha parole di vita, s! di vita eterna.

Giovanni Paolo II

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GIOIA DI UNA NUOVA VITA: LEK

Questa sera, Lek aveva appena

compiuto 14 anni quando alla porta di

casa bussano"protettrici". Le donne, dopo

averla vista, offrono mille dollari per portarla a

Bangkok con la promessa di un lavoro sicuro.

Mille dollari sono una cifra esorbitante per un

padre e una madre senza lavoro, che vivono

in una baracca senza acqua potabile e senza

sapere cosa riusciranno a dar da mangiare ai

propri figli, e la promessa di un lavoro nella capitale troppo

allettante per unadolescente che fino ad allora non poteva

permettersi nemmeno di sognare. Ma le protettrici non

proteggevano proprio nessuno. Scrutavano corpi, osservavano

movenze per trasformarle in merce adatta a soddisfare le voglie

perverse dei turisti occidentali e Lek, poco pi che bambina, lo

capisce solo una volta arrivata nella capitale, solo una volta

scaraventata in uno squallido bordello. Nonostante sia senza

soldi, senza la libert di muoversi, senza documenti, e parli solo il

dialetto, Lek non si rassegna e cerca di contattare sua sorella, che si

trovava nel centro di formazione professionale cattolico Baan

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Marina, diretto dalle Missionarie del Sacro cuore di Ges e Maria.

Lek sa che lunico modo per uscire dalla schiavit quello

di "saldare il debito", ossia dare ai suoi sfruttatori la stessa cifra che

gli stessi avevano pagato ai suoi genitori: unimpresa impossibile

considerato che si trova costretta a consegnare quasi lintero importo

del suo "compenso". Ecco che allora decide di rivolgersi proprio alle

suore missionarie, grazie all'aiuto della sorella. Non senza sforzi,

viste le limitate disponibilit economiche dellistituto, le

religiose riescono a raccogliere la cifra necessaria per riscattare la

libert di Lek ed estinguere il debito. Entusiasta e

profondamente grata per aver ritrovato una prospettiva

di vita, Lek trascorre sei anni nellistituto. Insieme ad altre cento

ragazze studia ed impara il lavoro della sarta che sperava le

avrebbe permesso di trovare lavoro in uno dei tanti laboratori della

capitale. Piano piano abbandona il buddismo e decide di

farsi battezzare, poi di ricevere la Comunione e di confermarsi

nella Cresima. La speranza ritrovata di Baan Marina e la

fede tuttavia non spengono il desiderio di infinito nel cuore della

giovane che decider di consacrarsi e dedicare la sua vita al

Signore.

Oggi da quel quattordicesimo compleanno trascorso sulle

strade di Bangkok, sono trascorsi 20 anni. Lek vive la sua

vocazione nel silenzio mentre le Missionarie del Sacro Cuore di Ges

e Maria raccontano la sua straordinaria vicenda: Lek oggi serena,

non serba rancore nei confronti della sua famiglia perch sa che

anche loro sono stati ingannati fanno sapere le suore vorremmo

che la sua storia possa dare speranza a tutte le ragazze che lhanno

perduta, specialmente alle giovanissime prostitute di Bangkok che si

sentono perse nel buio della loro schiavit. Anche delle loro vite, il

Signore pu fare miracoli.

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Vangelo: Lc 2,1-14

Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto

ordin che si facesse il censimento di tutta la

terra. Questo primo censimento fu fatto quando

Quirinio era governatore della Siria. Tutti

andavano a farsi censire, ciascuno nella propria

citt.

Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla citt di Nzaret, sal in Giudea

alla citt di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla

casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria,

sua sposa, che era incinta.

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del

parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e

lo pose in una mangiatoia, perch per loro non cera posto

nellalloggio.

Cerano in quella regione alcuni pastori che, pernottando allaperto,

vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un

angelo del Signore si present a loro e la gloria del Signore li

avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma langelo disse

loro: Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sar di

tutto il popolo: oggi, nella citt di Davide, nato per voi un

Salvatore, che Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un

bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia.

E subito apparve con langelo una moltitudine dellesercito celeste,

che lodava Dio e diceva:

Gloria a Dio nel pi alto dei cieli

e sulla terra pace agli uomini, che egli ama.

29

Ed eccoci al miracolo del Natale, la gioia

piena della vita, la straordinaria luce di Dio

che si irradia sul mondo. Ecco che nasce

lEmmanuele, il Dio con noi, e nasce dove? In

una povera mangiatoia. Ma la povert del

luogo viene compensata dalla ricchezza

dellanimo di chi gioisce per questo evento: Maria e Giuseppe, i

pastori, gli Angeli. Tutti festeggiano questo evento, senza neanche

conoscerne la portata e la grandezza, gioiscono, ringraziano,

pregano.

Per riflettere

Riusciamo anche noi a ritagliarci un po di tempo in questo

giorno cos felice?

Ges in mezzo a noi, vuole essere accolto da ognuno di

noi, vuole farsi vicino a tutti, e lo fa anche oggi, anche nel

nostro paese, anche nella nostra casa.

Chi Ges oggi?

NATALE

Prima del pranzo di Natale mi impegno a

pregare con la mia famiglia davanti al

presepe per ringraziare Dio dei doni che mi

offre e delle persone che mi circondano.

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Unisci i punti e colora

Interrogati su quanto cibo

sprechi, compra il giusto e

condividi la parte rimanente di

quanto avresti speso con i pi

bisognosi.

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E Natale ogni volta

che sorridi a un fratello

e gli tendi la mano.

E Natale ogni volta

che rimani in silenzio

per ascoltare laltro.

E Natale ogni volta

che non accetti quei principi

che relegano gli oppressi

ai margini della societ.

E Natale ogni volta

che speri con quelli che disperano

nella povert fisica e spirituale.

E Natale ogni volta

che riconosci con umilt

i tuoi limiti e la tua debolezza.

E Natale ogni volta che permetti al Signore

di rinascere per donarlo agli altri.

Madre Teresa di Calcutta

32

33

Giovani Parrocchia SS. Martino e Quirico

missio.Edu Parrocchia SS. Martino e Quirico

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