avvento e natale in famiglia · che attende il ritorno dello sposo. insieme scegliamo di recitare...

Sussidio per prepararsi a vivere in pienezzail Natale del Signore

ANNO C

AVVENTO E NATALEIN FAMIGLIA

PREGARE IN FAMIGLIA / 10Collana a cura di Giovanna Abbagnara

Avvento e Natale in famiglia. Sussidio per prepararsi a vivere in pienezza il Natale del Signore. Anno C. © Editrice Punto Famiglia, Angri (SA) 2018ISBN: 978-88-99072-37-7

Testi a cura di: Silvio Longobardi e Giovanna AbbagnaraGrafica e impaginazione: Luca MemoliFoto: Thoom / Shutterstock.com (copertina, pag. 18, 24, 28)

Finito di stampare nel mese di novembre 2018da Grafica Metelliana SpA

Editrice Punto Famiglia Via Adriana,1684012 Angri (SA)Tel. 081 94 06 13 - Fax 081 513 31 [email protected]

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Introduzione

Il cammino spirituale ha un’intima configurazione ecclesiale e si snoda attra-verso il tempo liturgico. Vivere intensamente l’anno liturgico, con i suoi tem-pi, significa ripercorrere ogni anno le tappe principali della storia salvifica,

rivivere nella propria carne quell’unico mistero che si è dispiegato nel corso dei secoli. È un cammino che coinvolge tutti, un itinerario comune che precede ogni diversità. Qui tutta la Chiesa deve ritrovarsi concorde e unanime. Nella pienezza del tempo Dio si è reso visibile (Gal 4, 6): la nascita di Cristo segna il compimento delle promesse, l’Infinito si fa creatura. Siamo di fronte alla realtà decisiva della storia, inizia un’epoca nuova. Con la venuta di Cristo iniziano gli “ultimi tempi” (Eb 1,2), entriamo nella “ultima ora” (1Gv 2,18). Questa certezza spinge i cristiani a santificare il tempo, a dare un nuovo signifi-cato alla storia di ogni giorno dedicando a Dio giorni e settimane. L’anno litur-gico riveste il tempo di colori, ci invita a cogliere e a vivere le diverse sfumature dell’unico mistero. Incamminarsi ogni anno nei sentieri dell’Avvento e del Nata-le, della Quaresima e della Pasqua è come un’interiore sollecitazione a partecipare più intimamente all’evento salvifico, a rivivere nell’oggi, nella nostra carne, il dono della grazia. Per vivere i tempi liturgici, per trasformare il kronos in kairòs è necessario la-sciarsi ogni giorno illuminare dalla Parola che risuona con forza e soavità nella celebrazione liturgica. È la Parola che dà significato alla vita, suscita nuovi e più profondi interrogativi, offre le risposte alle tante domande del cuore umano.Come possiamo vivere questo tempo di grazia? Questo agile testo si propone di accompagnare ogni famiglia a vivere intensamente sia il tempo di Avvento che quello del Natale fino alla solennità dell’Epifania. Particolare rilevo è dato alle domeniche. Lo schema proposto infatti, contiene un commento in chiave familiare del Vangelo con suggerimenti per la verifica e un impegno da vivere durante la settimana; una piccola liturgia per l’accensione della candela durante l’Avvento e una preghiera da recitare davanti al presepe per il Tempo di Natale. È anche proposta per la domenica, ma può anche essere replicata nei giorni successivi della settimana, la benedizione della mensa che uno dei genitori può fare prima del pranzo domenicale.Per ogni giorno della settimana è suggerito un versetto biblico tratto dal Vangelo del giorno, una piccola spiegazione e una preghiera a Gesù per vivere intensamen-te la preparazione e la venuta del Signore Gesù.

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I Domenica di AvventoVegliate in ogni momento pregando

Dal Vangelo secondo Luca (21,25-28,34-36)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubria-chezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

MeditiamoIl brano di Luca presenta due modi di vivere, due volti dell’umanità: da una parte co-loro che “moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra” (21,26); dall’altra quelli che hanno la forza di “stare in piedi [questo il senso del verbo stathēmai] davanti al Figlio dell’uomo” (21,36). Da una parte quelli che vivono nella paura perché non sanno cosa accade, non sono capaci di decifrare gli eventi della storia, spesso drammatici, non sanno a Chi affidare le loro fragili speranze. E dall’altra quelli che vivono alla presenza di Dio e sanno riconoscere i segni del Suo amore, anche nelle tempeste improvvise e impreviste che la vita riserva. Da una parte quelli sono con-dannati a vivere nella paura dinanzi al male che incombe; e dall’altra quelli che non si lasciano turbare, al contrario affrontano il male con la fragile forza della fede. Stare in piedi è il verbo della resurrezione, è segno che siamo passati dalla morte alla vita, dalla paura che tutto sia finito alla speranza che tutto può davvero ricominciare. I cristiani non fuggono dalla storia, non cercano un comodo rifugio per sfuggire ai pericoli. La certezza che il Signore Gesù ritornerà nella gloria (21,27) dona loro il coraggio di stare dentro la storia per donare speranza e consolazione ed orientare il cammino dell’uma-nità verso il giorno ultimo, quando la luce risplenderà senza ombre. Ma tutto questo è possibile se restiamo vigilanti nella preghiera (21,36): come le antiche sentinelle, poste sulle mura della città (Is 21,12), che vegliano per denunciare i pericoli ed annunciare che un nuovo giorno sta per sorgere. L’avvento invita a coniugare i tempi della storia con l’intima certezza che tutto si compie in un fragile e fuggitivo oggi. Oggi preghiamo

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con le parole di santa Teresa: “Che m’importa, Signore, se oscuro è l’avvenire? / Io pregarti per il domani, oh, no, non posso! / Puro conserva il cuor mio, con la tua ombra coprimi, / solo per oggi” (P 5,3).

Riflettiamo In che modo come famiglia e comunità ecclesiale siamo nella storia segno di spe-ranza? Come viviamo la preghiera? I gesti e le scelte della nostra vita manifestano il desiderio di raggiungere un giorno l’eternità?

L’impegnoChi ama, veglia, chi veglia prega, chi prega riceve forza da Dio per sfuggire al male. Ciò che manca alla nostra umanità stanca e sfinita, spesso alle nostre famiglie e comu-nità religiose ed ecclesiali è il canto della fedeltà nella preghiera, è la voce della sposa che attende il ritorno dello Sposo. Insieme scegliamo di recitare la Compieta nel tempo di Avvento ogni sera prima di dormire.

Liturgia della Corona di Avvento - I CandelaIn un angolo delle casa oppure accanto al presepe che si sta allestendo, è bene collo-care quattro candele per richiamare l’impegno di ogni famiglia a vegliare e pregare durante le quattro settimane che formano il Tempo di Avvento. Dopo aver letto il Van-gelo e il commento, si accende la prima candela e insieme si recita questa preghiera:O Maria, Vergine dell’attesa e del silenzio, insegna alla nostra famiglia a vegliare senza essere vinti dal sonno. Mostraci il segreto dell’amore che ha in Cristo la sorgente perché le notti del nostro soffrire siano illuminate dal dialogo confidente con Dio. La trame dei nostri giorni e delle nostre vite insieme siano l’intreccio dei fili dell’amore provvidente del Padre che conta i capelli del capo e si cura di noi più che dei gigli del campo. Inse-gnaci la cura dell’altro, la custodia dei piccoli, la difesa dei deboli perché l’Amore sia la nostra unica forza, la roccia salda che ci salva da ogni attacco del male. Amen.

Benedizione della mensaSignore Dio nostro, Tu ci chiedi di pregare nell’attesa della tua venuta, sostieni i nostri passi e donaci la grazia di restare fedeli. Benedici questo cibo che pren-diamo nella gioia e nel rendimento di grazia a Te in questa Prima Domenica di Avvento e fa’ che nutri il nostro corpo e lo rafforzi nel compiere sempre la tua volontà. Amen.

I Domenica di Avvento 2 dicembre 2018

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I Settimana di Avvento

Lunedì 3 dicembre - S. Francesco Saverio

“Signore io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto ma di’ soltanto una pa-rola e il mio servo sarà guarito”. (Mt 8, 5-11)

Il centurione non esita un solo istante. È l’ultima possibilità. Anzi, l’unica possi-bilità. “Gli venne incontro”, leggiamo nel Vangelo: in questo cammino intrave-diamo il desiderio di chi cerca e domanda una salvezza che non può darsi con le sue forze. Quando si trova dinanzi a Gesù, si rivolge con umiltà, gli consegna il suo dolore. Siamo in attesa, Signore Gesù. Nel nostro cuore inquieto trovano spazio tanti desideri ma noi sappiamo che solo Tu puoi condurre a pienezza questa vita, ricamata di slanci sinceri ma anche di palesi contraddizioni. Tu sei venuto ad abitare la nostra terra e non ti stanchi di venire nell’oggi della storia. Anche oggi. Vieni Signore Gesù.

Martedì 4 dicembre - S. Giovanni Damasceno

“Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto que-ste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”. (Lc 10,21-24)

Mentre viaggia verso Gerusalemme, Gesù pieno di Spirito Santo rivela a tutti che la strada per raggiungere il regno di Dio è quella dell’umiltà e della piccolezza.Signore Gesù donaci la sapienza del cuore per vivere le nostre relazioni in famiglia con umiltà, cercando il bene dell’altro prima dei nostri bisogni e desideri. Vieni Signore Gesù.

Mercoledì 5 dicembre

“Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la fol-la. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare»”. (Mt 15,29-37)

Presso il mare di Galilea, Gesù compie miracoli guarendo il corpo e lo spirito. Pieno di compassione, dona loro attraverso i suoi discepoli un pane in abbondanza in grado di saziare la loro fame. E la folla loda il Dio d’Israele.Signore Gesù, tu solo puoi donare le risposte che il nostro cuore cerca. Tu solo puoi guarire la nostra fame di felicità e di pienezza. Vieni Signore Gesù.

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I Settimana di Avvento

Giovedì 6 dicembre - S. Nicola

“Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia”. (Mt 7, 21.24-27)

Il Maestro parla ai suoi discepoli e li invita non solo a professare con le parole ma con le opere il desiderio di compiere la volontà del Padre.Signore Gesù aiutaci a costruire la casa della nostra famiglia sulla roccia della tua Parola. Fa’ che le tempeste della vita non ci trovino impreparati e spazzino via ciò che abbiamo faticosamente costruito. Vieni Signore Gesù.

Venerdì 9 dicembre - S. Ambrogio

“Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?»”. (Mt 9,27-31)

Gesù pone continuamente questa domanda: ogni volta che partecipiamo all’Eu-caristia o quando dobbiamo compiere scelte significative. Il Signore non chiede altro che questo: la nostra fede. Non cerca la forza, l’intelligenza, la capacità tec-nica, la tenacia. Gli basta la fede. È questa la nostra unica forza!Signore Gesù quando si tratta di prendere un impegno, siamo bravi a trovare scuse per rimandare, ancora più bravi a dare la colpa agli altri. Tu non ci chiedi se siamo capaci, ci chiedi soltanto se abbiamo fede e se siamo disposti a rischiare. Donaci, Signore, di misurare ogni cosa con la fede. Vieni Signore Gesù.

Sabato 8 dicembre - Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

“La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei , disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te»”. (Lc 1,26-38)

Un angelo si reca da questa giovane fanciulla chiamandola “piena di grazia”, immacolata, consacrata a Dio e al suo Regno di salvezza. E Maria è pienamente disponibile ad accogliere il disegno di Dio per la sua vita. Vergine Maria, tu che hai con gioia accolto l’invito di Dio, donaci di diventare anche noi collaboratori, attraverso il matrimonio, del disegno di salvezza del Padre per la nostra famiglia e per quanti incontriamo nel nostro cammino. Aiutaci o Madre ad accogliere il tuo Figlio Gesù.

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Natale del Signore

Il Verbo si fece carne

25 dicembre 2018

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18)

In principio era il Verbo,e il Verbo era presso Dioe il Verbo era Dio.Egli era, in principio, presso Dio:tutto è stato fatto per mezzo di luie senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.In lui era la vitae la vita era la luce degli uomini;la luce splende nelle tenebree le tenebre non l’hanno vinta. […]E il Verbo si fece carnee venne ad abitare in mezzo a noi;e noi abbiamo contemplato la sua gloria,gloria come del Figlio unigenitoche viene dal Padre,pieno di grazia e di verità. […]

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Meditiamo“Il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (1,14). La paro-la di Giovanni s’innalza come una luce potente nel cielo e accompagna tutti i secoli. Il Redentore non appartiene più alle oscure profezie ma alla storia dell’umanità. È questo l’annuncio di gioia che oggi risuona nella liturgia, è questo il motivo della festa. Celebrare il Natale significa fissare lo sguardo su Gesù di Nazaret, è di Lui che oggi dobbiamo parlare. Il Natale è annuncio di una salvezza che viene dal Cielo ed ha il volto di un Bambino. Questa presenza dona a tutti una nuova possibilità di vita e segna l’inizio di una storia nuova. Dio entra nella storia: finisce il tempo dell’attesa e inizia quello della pienezza (Gal 4,4). Non dobbiamo più attendere nessun profeta, non abbiamo più biso-gno di oracoli. In Cristo abbiamo tutto. La presenza del Signore illumina ogni angolo della terra, non vi è più alcuna barriera tra sacro e profano, tutto è stato consacrato dal passaggio del Signore. Se non fosse venuto in mezzo a noi, dice Sant’Agostino, saremmo condannati alla disperazione. Ma il Figlio di Dio ha assunto la nostra carne, ha preso su di sé la nostra fragilità, è venuto “a guarir le ferite del corpo e dello spirito” (Inno delle Lodi, Novena di Natale). Grazie a Lui abbiamo tutto ciò che serve per dare senso alla vita, tutto ciò che serve per essere felici. Non siamo più nomadi senza meta ma pellegrini che camminano verso la Patria. Vieni Signore Gesù e guidaci nei sentieri che conducono alla pienezza della vita.

RiflettiamoIn che modo, come coppia, siamo aperti alla vita? I nostri figli hanno il ne-cessario e riusciamo ad educarli guardando e pensando a quanti si trovano in difficoltà? I poveri che parte hanno di ciò che abbiamo? Ricevono le nostre briciole o li sentiamo fratelli?

ImpegnoSono tante le situazioni di disagio e di precarietà presenti nella tua città. Per-ché non organizzare nella tua parrocchia o nella cerchia degli amici della tua famiglia una serata di beneficenza, mettendo all’asta dei regali o anche giocando la tombola? Risuonino le parole di Gesù nel nostro cuore: “Lo avete fatto a me!”.

Natale del Signore

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Preghiera davanti al presepeDavanti al presepe allestito in un angolo della casa, dopo aver letto il Vangelo e il commento, si accende una candela e insieme si recita questa preghiera:Signore Gesù, Tu ti rivelinell’ordinarietà di una famiglia che vive la gioia dell’accoglienza di un Bambino, non attraverso eventi che abbagliano gli occhi, confondono la mente e ubriacano il cuore. Nulla di straordinario incontrano i pastori perché Tu vuoi che riconosciamo la tua presenzanel quotidiano della vita: è questa la vera lezione del Natale. Nella mangiatoia dove giaci in fasce,i pastori devono fissare lo sguardo per imparare che i luoghi della vita di ogni giorno sono la greppia che Dio non ricusa di abitare per donarci la gioia. Dona alla nostra famiglia la luce che illuminila povertà dei nostri rapporti, il buio delle nostre solitudini. Tu sei la nostra vera gioia.Resta con noi per sempre.Amen.

Benedizione della mensaNella greppia sei stato dolcemente adagiato, o Gesù, lì dove i pastori mettevano il fieno per gli animali. Sei tu il nostro cibo, il pane che sazia, la bevanda che ralle-gra il cuore dell’uomo. Benedicendo questo nostro stare a mensa, nella gioia del tuo Natale, donaci di essere come Te pane che sazia la fame di gioia e di giustizia. Insegnaci ad aprire le nostre mani perché Tu in noi e con noi possa saziare la fame dei poveri e di quanti si trovano in difficoltà. Amen.

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Indice

Introduzione ............................................................................................................. 3

I Domenica di Avvento ............................................................................................ 4I Settimana di Avvento ............................................................................................ 6

II Domenica di Avvento .......................................................................................... 8II Settimana di Avvento ......................................................................................... 10

III Domenica di Avvento ....................................................................................... 12III Settimana di Avvento ........................................................................................ 14

IV Domenica di Avvento ....................................................................................... 16

Natale del Signore ................................................................................................. 18

Ottava di Natale ..................................................................................................... 22

Sacra Famiglia ....................................................................................................... 24

Tempo di Natale .................................................................................................... 26

Epifania .................................................................................................................. 28

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Dall’Introduzione

9 788899 072377

ISBN 978-88-99072-37-7

€ 2,80

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