augusto per il portico

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Era uomo di forte solidarietà. “Augusto ha dato tanto da vivo e continua a farlo anche ora che non c’è più” Compiva gli anni proprio il 18 febbraio. Era nato nel 1947 è scomparso nel 1992 Rosanna Fantuzzi, compagna di vita di Augusto Daolio, alla consegna del contributo all’Irst (Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori). Al centro il direttore scientifico prof. Dino Amadori con accanto Beppe Carletti. L’antica Rocca, sede del Municipio dedica una sala con una mostra permanente delle opere pittoriche di Augusto. Ora si aggiunge una antologia di scritti e foto- grafie raccolte da Rosy che ha aperto la miniera impressionante di creatività e tene- rezza del leader storico della band novellarese. Tutto sarà esposto, nella sua Rocca, dove era avvenuto l’ultimo incontro con la sua gente.Torniamo ad ascoltare le sue poesie, a guardare i suoi quadri, a riscorrere i sorrisi delle sue fotografie più vive che mai. E i pensieri straziati dell’esercito ammutolito dei suoi fans, i ragazzi che sognano di “vagabondare” e ora possono farlo, tra tutte le diversità. L’associazione “Augusto per la vita” con il suo ricordo fa cose meravigliose per la ricerca contro il tumore che ce l’ha portato via. Ma Augusto è restato qui a dirci la sua. Nell’ultimo pannello scrive appunto: “ma che film…la vita” E’ chiaro che uno così non si può dimenticare. Uno come Augusto Daolio, fondatore e cantan- te dei Nomadi, pittore, poeta, uomo di forte solidarietà. L’inconfondibile voce della band più longeva d’Italia scompare nel 1992, ma da quel- l’anno il suo nome rivive in quello di una asso- ciazione che, oltre a promuovere e commemo- rare l’opera del cantante di Novellara, si occupa di sostenere progetti medici. Ultimo tra questi, un piano sull’educazione tera- peutica dei pazienti oncologici al buon uso dei farmaci dell’Irst di Meldola. L’associazione, pre- sieduta dalla compagna di Augusto, Rosanna Fantuzzi, ha elargito infatti all’Istituto Tumori della Romagna una donazione di 25mila euro, cui seguirà a febbraio un’altra di uguale impor- to, frutto delle raccolte fondi, mostre di opere di Augusto e iniziative con i Nomadi. “Questo progetto – illustra Dino Amadori, il direttore scientifico dell’Irst – pone al centro di tutto il paziente. Grazie a questo progetto, infat- ti, il malato sarà in grado di capire che tipo di terapie svolge e, in una fase in cui molte cure sono svolte per via orale in autonomia, come affrontarle al meglio”. Visibilmente emozionato, Beppe Carletti, tastie- rista e fondatore dei Nomadi, presente alla con- segna della donazione: “Dopo tante belle parole su aspetti della vita così importanti, sinceramen- te non so cosa dire. Avessi una tastiera, forse mi troverei più a mio agio... Come mi piace sempre dire, Augusto ha dato tanto da vivo e continua a farlo anche ora che non c’è più”. Sono passati vent'anni dalla scomparsa di Augusto, ma per chi l'ha conosciuto ed amato, il ricordo è ancora indelebile nel cuore e nella memoria. Ecco un nuovo disco in occasione del “ventesimo tributo” Quadri e disegni, poesie e racconti, pensieri scritti o gettati al vento raccolti ora con le sue foto in pannelli che cercano di raccontarlo L’Associazione Augusto per la vita si occupa di sostenere progetti medici e la ricerca oncologica. La cifra raccolta (e distribuita) dal 1992 ad oggi è superiore al mezzo milione di euro. L’ultima donazione a Meldola (Forlì-Cesena) In mostra i quadri nella sala che porta il suo nome: è un’antologia della sua arte, della grande vena poetica Il popolo nomade ritrova a Novellara la leggenda del suo poeta vagabondo Come le sue canzoni del resto, vere ed autentiche poesie, che hanno segnato un epoca e sono diventate il simbolo di una generazione. Augusto è ancora qui fra di noi, ce lo confermano queste 14 tracce di registrazioni live, con un titolo forte- mente evocativo. "E' stato bellissimo", la frase di rito e di saluto che Augusto pro- nunciava al suo pubblico ad ogni fine concerto. I brani in cui è più intensa e vibrante la sua anima creativa, e che pos- seggono la stessa forza e colore dei suoi straordinari dipinti. Una raccolta che catturerà anche le nuove generazioni e tutti coloro che lo scoprono solo oggi, a distanza di tempo, perché l'emozione che ha saputo regalare con la sua voce straordi- naria, è una eco che non si può estinguere. Trovate il disco al Nomadincontro.

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un grazie a Franco Malaguti

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Page 1: Augusto per il portico

Era uomo di forte solidarietà. “Augusto ha dato tanto da vivo e continua a farlo anche ora che non c’è più”

Compiva gli anni proprio il 18 febbraio. Era nato nel 1947 è scomparso nel 1992

Rosanna Fantuzzi, compagna di vita diAugusto Daolio, allaconsegna del contributoall’Irst (IstitutoScientifico Romagnolo

per lo Studio e la Curadei Tumori). Al centroil direttore scientificoprof. Dino Amadoricon accanto BeppeCarletti.

L’antica Rocca, sede del Municipio dedica una sala con una mostra permanentedelle opere pittoriche di Augusto. Ora si aggiunge una antologia di scritti e foto-grafie raccolte da Rosy che ha aperto la miniera impressionante di creatività e tene-rezza del leader storico della band novellarese. Tutto sarà esposto, nella sua Rocca,dove era avvenuto l’ultimo incontro con la sua gente.Torniamo ad ascoltare le suepoesie, a guardare i suoi quadri, a riscorrere i sorrisi delle sue fotografie più viveche mai. E i pensieri straziati dell’esercito ammutolito dei suoi fans, i ragazzi chesognano di “vagabondare” e ora possono farlo, tra tutte le diversità.L’associazione “Augusto per la vita” con il suo ricordo fa cose meravigliose per laricerca contro il tumore che ce l’ha portato via. Ma Augusto è restato qui a dirci lasua. Nell’ultimo pannello scrive appunto: “ma che film…la vita”

E’ chiaro che uno così non si può dimenticare.Uno come Augusto Daolio, fondatore e cantan-te dei Nomadi, pittore, poeta, uomo di fortesolidarietà. L’inconfondibile voce della band piùlongeva d’Italia scompare nel 1992, ma da quel-l’anno il suo nome rivive in quello di una asso-ciazione che, oltre a promuovere e commemo-rare l’opera del cantante di Novellara, si occupadi sostenere progetti medici.Ultimo tra questi, un piano sull’educazione tera-peutica dei pazienti oncologici al buon uso deifarmaci dell’Irst di Meldola. L’associazione, pre-sieduta dalla compagna di Augusto, RosannaFantuzzi, ha elargito infatti all’Istituto Tumoridella Romagna una donazione di 25mila euro,cui seguirà a febbraio un’altra di uguale impor-

to, frutto delle raccolte fondi, mostre di opere diAugusto e iniziative con i Nomadi. “Questo progetto – illustra Dino Amadori, ildirettore scientifico dell’Irst – pone al centro ditutto il paziente. Grazie a questo progetto, infat-ti, il malato sarà in grado di capire che tipo diterapie svolge e, in una fase in cui molte curesono svolte per via orale in autonomia, comeaffrontarle al meglio”. Visibilmente emozionato, Beppe Carletti, tastie-rista e fondatore dei Nomadi, presente alla con-segna della donazione: “Dopo tante belle parolesu aspetti della vita così importanti, sinceramen-te non so cosa dire. Avessi una tastiera, forse mitroverei più a mio agio... Come mi piace sempredire, Augusto ha dato tanto da vivo e continua afarlo anche ora che non c’è più”.

Sono passati vent'anni dalla scomparsa di Augusto, ma perchi l'ha conosciuto ed amato, il ricordo è ancora indelebile nelcuore e nella memoria. Ecco un nuovo disco in occasione del“ventesimo tributo”

Quadri e disegni, poesie e racconti, pensieri scritti o gettati alvento raccolti oracon le suefoto in pannelliche cercanodi raccontarlo

L’Associazione Augusto per la vita si occupa di sostenere progetti medici e la ricerca oncologica. La cifra raccolta(e distribuita) dal 1992 ad oggi è superiore al mezzo milione di euro. L’ultima donazione a Meldola (Forlì-Cesena)

In mostra i quadri nella sala che porta il suo nome: èun’antologia della sua arte, della grande vena poetica

Il popolo nomade ritrova a Novellara la leggenda del suo poeta vagabondo

Come le sue canzoni del resto, vere edautentiche poesie, che hanno segnato unepoca e sono diventate il simbolo di unagenerazione. Augusto è ancora qui fra dinoi, ce lo confermano queste 14 tracce diregistrazioni live, con un titolo forte-mente evocativo. "E' stato bellissimo", lafrase di rito e di saluto che Augusto pro-nunciava al suo pubblico ad ogni fineconcerto. I brani in cui è più intensa evibrante la sua anima creativa, e che pos-seggono la stessa forza e colore dei suoistraordinari dipinti. Una raccolta checatturerà anche le nuove generazioni etutti coloro che lo scoprono solo oggi, adistanza di tempo, perché l'emozione che

ha saputo regalare con la sua voce straordi-naria, è una eco che non si può estinguere.Trovate il disco al Nomadincontro.