asma professionale. definizione lasma bronchiale lasma bronchiale è una malattia respiratoria...
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ASMA ASMA PROFESSIONALEPROFESSIONALE
DefinizioneL’Asma bronchialeL’Asma bronchiale è una “malattia respiratoria
caratterizzata da broncocostrizione totalmente o parzialmente reversibile, iperreattività bronchiale e infiammazione delle vie aeree”
(1975 OMS )
L’Asma bronchiale professionaleL’Asma bronchiale professionale è causata da agenti specifici presenti in ambiente di lavoro
(Subcommittee on Occupational Allergy – European and Clinical Immunology, 1992)
Si possono distinguere tre possibili condizioni:1) Asma dovuta ad agenti esclusivi dell'ambiente di lavoro2) Asma dovuta ad agenti ubiquitari, ma concentrati nell'ambiente di lavoro3) Asma preesistente aggravata dall'esposizione lavorativa.
DefinizioneDefinizione Malattia respiratoria caratterizzata da:
Ostruzione bronchiale Ipereattività bronchiale aspecifica Disordine infiammatorio cronico
delle vie aeree con estrema sensibilità a stimoli diversi
Patologia multifattoriale a genesi ambientale e genetica
Epidemiologia
La più frequente pneumopatia professionale nei La più frequente pneumopatia professionale nei paesi industrializzatipaesi industrializzati (prevalenza ed incidenza in continuo aumento)
Nel mondo : circa 300 milioni di soggetti affettiIn Italia : oltre 5 milioni (Moscato, 1998)
Prevalenza nella popolazione generale:Asma bronchiale circa 26% Asma professionale 2-15% (Romano 1993) di tutte le forme di asma bronchiale
Eziologia Agenti non sensibilizzantiAgenti non sensibilizzanti
Gas irritanti (SO2, ozono, NO2)
Agenti con attività farmacologica (organofosforici inibitori della acetilcolinesterasi)Cloro, formaldeide – irritazione – alterazione della mucosa
Agenti sensibilizzantiAgenti sensibilizzantiAgenti ad alto peso molecolare (proteine di origine vegetale e animale )Agenti a basso peso molecolare (isocianati, acido plicatico, metalli, antibiotici, anidridi acide)
Parametri fondamentali nella definizione del rischio
1. Agente responsabileAgente responsabile – caratteristiche dia. Corrosività b. Reattività c. Solubilità
2. Condizioni di esposizione ambientaleCondizioni di esposizione ambientalea. Caratteristiche tecnologiche del processob. Condizioni di lavoroc. Compresenza di fattori irritativi
d. Caratteristiche dell’esposizione (grado, intensità, durata)
3. Fattori predisponenti individualiFattori predisponenti individualia. Atopiab. Fumo di sigarettac. Infezioni virali
Meccanismi Patogenetici1. Meccanismo allergicoMeccanismo allergico
a. Sostanze ad alto peso molecolare- allergeni o antigeni completib. Sostanze a basso peso molecolare- antigeni incompleti o apteni
2. Meccanismo infiammatorioMeccanismo infiammatorio3. Meccanismo farmacologicMeccanismo farmacologicoo
a. Liberazione d’istaminab. Attivazione del complementoc. Inibizione della colineterasi
4. Meccanismo irritativoMeccanismo irritativoa. Stimolazione terminazioni nervose vagalib. Stimolazione dei recettori della muscolatura liscia bronchiale
Infezioni virali (aumento della reattività bronchiale aspecifica)
Meccanismi PatogeneticiMeccanismi Patogenetici
Allergico Sensibilizzazione ad antigeni completi o ad apteni
Farmacologico Risposta all’Istamina, acetilcolina, betabloccanti,
anticolinesterasici (esteri fosforici, carbammati) Irritativo
Prime vie aeree, albero bronchiale, polmone profondo Infiammatorio
Infezioni virali, agenti chimici, polveri vegetali Meccanismi fisici o anche combinati
Alto peso molecolare
Origine animale Animali domestici o allevaemento Crostacei, molluschi, pesci Polveri di latte o uova Madreperla Crisalide
Origine vegetale Farine e cereali, Aglio Luppolo Paprika Piretro Tè, tabacco, girasole
Basso peso molecolare
Agenti sterilizzanti (benzalconio cloruro, cloramina)
Etilendiammina, Farmaci (enfluorano, ossido di etilene,
sulfamidici, formaldeide, penicilline, tetracicline) Organofosforici Isocianati Metalli
Cobalto, cromo, nichel PVC, Stirene
Procedura per la diagnosi di asma professionale
1) Storia clinica suggestiva di asma professionaleStoria clinica suggestiva di asma professionaleStoria di asma correlata al lavoroPresenza di rischio asmogeno professionale
2) Diagnosi confermata di malattia asmaticaDiagnosi confermata di malattia asmaticaTest di funzionalità respiratoriaTest di stimolazione bronchiale aspecifica
3) Conferma della correlazione tra sintomatologia ed Conferma della correlazione tra sintomatologia ed esposizione professionaleesposizione professionale
Misure spirometriche seriate nel luogo di lavoroMisure seriate della responsività bronchiale sul luogo di
lavoro4) Dimostrazione della sensibilizzazione ad antigeni Dimostrazione della sensibilizzazione ad antigeni
professionaliprofessionali: Test cutanei e sierologici (RAST, ELISA)
5) Conferma del ruolo casuale degli agenti professionaliConferma del ruolo casuale degli agenti professionali:Test di stimolazione bronchiale specifica
DiagnosiDiagnosi Atopia
Precedenti familiari Precedenti personali (crosta lattea, rinite
vasomotoria, orticaria, ecc.) Fattori favorenti Criterio cronologico
Latenza inversamente proporzionale alla intensità del rischio
Test arresto - ripresa Tipo di risposta broncospastica Visita periodica dal m.d.lav. Monitoraggio autogestito
DiagnosiDiagnosi
Prove immunologiche IgE, IgG4 seriche Prick test (allergeni ad alto peso molecolare)
Spirometria di base Test di provocazione aspecifica
Sintomi non chiari e atipici Oppressione,esposizione al freddo, espos.
ambienti inquinati Test di provocazione specifica
Accerta il rapporto di dipendenza della patologia con l’occupazione
DiagnosiDiagnosi
Test di Provocazione Test di Provocazione AspecificaAspecifica
Verifica la tendenza alla broncocostrizione a fronte di stimoli aspecifici
Metacolina: si raddoppiano le dosi fino a ridurre del 20% il FEV1 Si esclude se:
FEV1 <80%, Tiffeneau <70% recente infezione influenzale fumo di sigaretta <2 ore
Test elettivo per l’identificazione dell’agente responsabile Eseguibile sul posto del lavoro o in laboratorio Dosi crescenti dell’agente ma non superiori al TLV Monitoraggio: ogni 15’ nella prima ora; quindi ogni 30’ nelle tre ore
successive Positivo se : riduzione protratta del FEV1 <20% di tipo ritardato,
immediato, bifasico
Test di Provocazione Test di Provocazione SpecificaSpecifica
PrognosiPrognosi
Obbligo di denuncia Allontanamento dal lavoro
nel 50% dei casi lunga persistenza dei sintomi
Quali caratteristiche della patologia condizionano la prognosi? Periodo di esposizione Allontanamento precoce Insorgenza recente Buona funzionalità respiratoria Ipereattività aspecifica di grado lieve Risposta immediata al test
Valutazione del dannoValutazione del danno
Quatto classi 0 %, 10-25, 30-45, 50-100 Grado di dispnea Riduzione % del teorico di FEV1 e Tiffeneau Consumo max di O2 (ml/kg) Grado di broncoreattività Consumo di farmaci