area didattica 3 disegno industriale - architettura sapienza

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area didattica disegno Industriale Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell'Architettura A.A. 2013/2014

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Brochure dell'offerta didattica per l'Anno Accademico 2013-2014 Sapienza Università di Roma, Facoltà di Architettura

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Page 1: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

area didattica disegno Industriale

Dipartimento di Pianificazione,Design, Tecnologia dell'ArchitetturaA.A. 2013/2014

Page 2: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

A cura di

Federica Dal FalcoElena IppolitiLoredana di LucchioCarlo Martino

Progettazione grafica e realizzazione

Maria Benedetta GiudiciCarlo Semplici

Laureati del Corso di Laurea Magistrale in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale interfacoltà con Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione

Versione aggiornata al 01/07/2013

Revisione grafica

Gino Tornese

Tutor per gli studenti dell’Area 3 di Disegno Industriale, laureando del Corso di Laurea Magistrale in Design, Comu-nicazione Visiva e Multimediale interfa-coltà con Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione

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area didatticadisegno industriale3

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Indice

L’area didattica 3 - Disegno Industriale

Corso di Laurea in

_ Disegno Industriale

Corsi di Laurea Magistrale in

_ Product Design (in lingua inglese)

_ Design Comunicazione Visiva e Multimediale interfacoltà con Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione

Master di primo livello in

_ Product Design per il Rapid Manufacturing

_ Exhibit & Public Design

Docenti

Prove finaliIndicazioni

Design Final Works Graduate & PostGraduate in Design

Didattica

8

12

40

60

84

86

88

99

101

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104

105

108

Servizi

Biblioteche

Ce.S.M.A.

112

114

Tirocini

Internazionalizzazione didatticaAgreement extraeuropei e Erasmus

Laboratorio Sapienza Design Factory

Attività esterne

116

117

119

Sedi

Contatti

Mappa dei servizi

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Didattica

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L’area didattica 3 - Disegno Industriale

L’offerta formativa dei Corsi di Studio in Disegno Industriale della Sapienza, nata con il diploma universitario in Disegno In-dustriale nel 1993, si è sviluppata negli anni con una sua speci-fica identità. Le finalità didattiche e i percorsi di studio sono da sempre orientati sul progetto, concepito nella sua accezione più sperimentale come processo critico innovativo. Tale approccio ha riguardato i diversi campi di applicazione legati alle tre più importanti anime dell’Industrial Design: il product design; l’in-terior, public e exhibit design; il visual, graphic and communi-cation design. E’ una Scuola giovane, che risponde alla notevole domanda di profili professionali che operano con competenza nei molteplici settori produttivi inerenti la progettazione di artefatti materiali e immateriali. La Scuola romana di Design si è consolidata parallelamente all’eccezionale e recente crescita di interessi culturali, studi e sperimentazioni scientifiche che si sono sviluppati nelle Istituzioni Universitarie nazionali e inter-nazionali dedicate alla formazione in tale ambito. L’Area didattica 3 - Disegno Industriale, in continuità con la complessa storia che ha caratterizzato la qualità degli obiettivi e dei percorsi didattici, propone per l’A.A. 2013/2014 tre Corsi di Studio di 1° e 2° ciclo, confrontabili nei contenuti e nella struttu-ra con alcune tra le più importanti Scuole europee di Design. I due cicli di studi hanno finalità, durate e articolazioni differenti. Il Corso di Laurea in Disegno Industriale, in Classe L4, è di du-rata triennale. L’insieme delle attività didattiche previste sono finalizzate alla formazione di una figura tecnico-professionale in grado di affrontare, ad una scala di media complessità, i diversi ambiti del disegno industriale.

Per il 2° ciclo, in classe LM12, sono previsti due Corsi di Laurea Magistrale di durata biennale: il Corso di laurea Magistrale Internazionale in Product Design erogato in lingua inglese e il Corso di laurea Magistrale in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale Interfacoltà con Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione.

Obiettivi e contenuti

generali

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L’obiettivo didattico delle due Magistrali - nelle rispettive specificità legate alla progettazione industriale nei suoi aspetti storici, estetici ed etici, metodologici, tecnologici e di inge-gnerizzazione di prodotti materiali e immateriali, coerenti ai principi teorici ed applicativi della sostenibilità ambientale e so-ciale - è la formazione di una figura specializzata di progettista con competenze trasversali, capace di promuovere dinamiche d’innovazione in tutti gli ambiti dell’industrial design.

Gli obiettivi, la struttura e l’organizzazione dei tre Corsi di Studio sono concepiti ed organizzati in relazione alle competen-ze che dovranno essere progressivamente acquisite e ai risultati attesi al termine dei processi di apprendimento del primo e del secondo ciclo di studi. L’offerta formativa è quindi centrata rispetto agli studenti e i tre Corsi di Studio, nel rispetto delle peculiarità ed autonomia, fanno parte di un progetto didattico organico.

Completano l’offerta formativa 2013/2014, due Master di primo livello: Master in Product Design per il Rapid Manufacturing, Master in Exhibit & Public Design.Ai Master, che offrono competenze e reali opportunità profes-sionali, possono accedere i Laureati del 1° e del 2° ciclo.

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Corso di Laurea Magistrale Interfacoltà in

EXHIBIT&PUBLIC DESIGNPRODUCT DESIGN PER IL RAPID MANUFACURING

Corso di Laurea Magistrale Internazionale in

PRODUCT DESIGN (in lingua inglese)

PLANNING, DESIGN AND TECHNOLOGY OFARCHITECTURE

schema offerta formativa

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Corso di Laurea Magistrale Interfacoltà in

EXHIBIT&PUBLIC DESIGNPRODUCT DESIGN PER IL RAPID MANUFACURING

Corso di Laurea Magistrale Internazionale in

PRODUCT DESIGN (in lingua inglese)

PLANNING, DESIGN AND TECHNOLOGY OFARCHITECTURE

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Corso di Laurea inDisegno Industriale

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1414

Corso di Laurea in Disegno Industriale

L’acquisizione degli elementi culturali, metodologici, scienti-fici e tecnico-strumentali che sono alla base della cultura del progetto costituisce obiettivo fondamentale per la formazione del laureato in Disegno Industriale. Tale figura non si occupa, infatti, solo degli aspetti estetici degli artefatti, ma copre l’intero processo ideativo-produttivo partendo dalla grande tradizione italiana in questo campo, in un’ottica di innovazione e di saperi trasversali provenienti da aree disciplinari diverse.Il complesso delle attività formative previste nel triennio sono finalizzate alla formazione di una figura tecnico-professionale in grado di affrontare ad una scala di media complessità i diver-si ambiti del disegno industriale, ovvero:- svolgere le attività tecnico-progettuali che conducono alla definizione di un artefatto, dall’inquadramento del contesto di riferimento (possibilità, vincoli, priorità, compatibilità ambien-tale nel ciclo di vita), alla redazione del concept, allo sviluppo progettuale, all’ingegnerizzazione, alla produzione;- svolgere attività tecnico-progettuali nel campo dell’interior, exhibit e del public design, sviluppando proposte di base di allestimenti (per mostre, fiere, spettacoli, eventi culturali) e di design degli spazi pubblici, avendo la capacità di tradurre gli elementi di analisi nell’elaborazione di soluzioni innovative,

obiettivi formativi

Classe di Laurea

Durata

Modalità di accesso

Posti per studenti UEPosti per studenti extra UE

Coordinatore

L-4

triennale

Prova di ammissione

11010

Elena [email protected]

i

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1515

Corso di Laurea in Disegno Industriale

coerenti con le diverse modalità di fruizione contemporanea;- svolgere attività tecnico-progettuali relative alla grafica e alla comunicazione visiva multimediale, sviluppando proposte di comunicazione (grafica di prodotti editoriali e d’immagine coordinata, o grafica per packaging, o immagini di sintesi e animazione, o interfacce iconiche per reti informatiche) control-lando linguaggi, strumenti e tecnologie.A tale fine la preparazione necessaria al conseguimento del tito-lo finale prevede, oltre ad una buona cultura di base di carattere generale, l’acquisizione di una serie di conoscenze specifiche in ambiti disciplinari diversi: nell’area scientifica; nell’area tecnologica; nell’area umanistica; nell’area della rappresentazio-ne e della comunicazione multimediale; nell’area delle scienze economiche e sociali.

La solida preparazione nell’ambito delle discipline di progetto acquisita nel triennio consente al laureato in Disegno Industria-le di operare come tecnico del progetto, direttamente o collabo-rando, per enti pubblici e privati, per studi e società di proget-tazione, imprese e aziende, nei settori industriali del prodotto, dell’allestimento e dell’exhibit, della comunicazione, dei servizi e dei nuovi medi.Con riferimento alle codifiche ISTAT, il Corso di Laurea prepara alle professioni di Disegnatori tecnici (3.1.3.7.1), Tecnici del marketing (3.3.3.5.0), Tecnici della pubblicità (3.3.3.6.1), Tecnici delle pubbliche relazioni (3.3.3.6.2), Grafici (3.4.4.1.1), Allestitori di scena (3.4.4.1.2).

Il laureato in Disegno Industriale potrà proseguire gli studi iscrivendosi ad un Master di 1° livello oppure ad un corso di Laurea Magistrale, come ad esempio quelli attivati dalla Sapien-za in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale (Interfacol-tà con Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione) e Product Design/Design del Prodotto.

Il curriculum proposto prevede un percorso formativo solido, perché messo a punto negli anni, ed anche innovativo, per-ché intimamente legato alla ricerca, con un’offerta didattica caratterizzata da quella speciale combinazione di sapere e saper fare, di competenze scientifiche, tecnologiche, umanistiche, economiche e della rappresentazione, nonché delle componenti

ambitioccupazionali

prosecuzionedegli studi

percorso formativo

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culturali, metodologiche, tecniche e strumentali che connotano l’esercizio quotidiano della cultura del progetto e nello specifico del designer.Tale modello didattico, dove gli insegnamenti principalmente legati all’acquisizione dei fondamenti teorici e metodologici trovano riscontro ed applicazione negli insegnamenti maggior-mente orientati alla sperimentazione e al progetto, è caratteristi-ca connotante e comune ai corsi di studio della stessa tipologia, anche a livello internazionale. Tale modello, supportato da un’attenta sequenza e gradualità degli insegnamenti, nonché da una calibrazione dell’impegno richiesto, si propone inoltre l’obiettivo di consentire allo studente di conseguire il titolo nei tempi richiesti.In particolare, la connotazione progettuale del Corso di Laurea in Disegno Industriale è focalizzata, rispetto a percorsi formati-vi di livello più avanzati, prevalentemente sugli aspetti di con-trollo tecnico-esecutivo del progetto, sulla preparazione di una figura di laureato che sappia relazionarsi in modo propositivo e competente con i principali attori del processo progettuale e produttivo.

Il percorso formativo si dispiega, lungo l’arco dei tre anni acca-demici, in sei semestri che coincidono con la minima dimensio-ne rispetto alla quale misurare i tempi, i contenuti ed il coordi-namento della didattica. È articolato in modo che lo studente conosca, comprenda e sperimenti:- al termine delle attività formative del primo semestre (per un totale di 30 crediti da acquisire mediante 4 esami di profitto): i concetti di base dell’analisi matematica sapendone controllare le principali applicazioni; le nozioni fondamentali e i principi teo-rici relative alle prestazioni dei materiali al fine di acquisire gli strumenti operativi necessari per una loro corretta utilizzazione; i fondamenti teorici dei metodi di rappresentazione nel piano, tradizionali e informatici, sapendone controllare le possibili sperimentazioni al fine di saper esprimere e comunicare un’idea progettuale; le principali tappe storiche e gli strumenti critici in-dispensabili per la corretta lettura dei linguaggi artistici europei e nordamericani contemporanei;- al termine delle attività formative del secondo semestre (per un totale di 30 crediti da acquisire mediante 3 esami di profitto, di cui uno tra quelli a scelta): i fondamenti di base necessari alla sperimentazione del progetto di un prodotto di limitata

articolazione del percorso

formativo

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complessità e del progetto grafico di un artefatto elementare, sapendone gestire gli aspetti funzionali, formali, tecnologici e i metodi di formalizzazione;- al termine delle attività formative del terzo semestre (per un totale di 30 crediti da acquisire mediante 4 esami di profitto: i fondamenti teorici di base relativi ai principi del funzionamen-to cinematico, statico e meccanico di oggetti di varia forma e struttura; i concetti di base delle principali famiglie di materiali avanzati, delle nuove tecnologie di lavorazione e del rapporto utente-oggetto-ambiente, sapendone comprendere le poten-zialità prestazionali per una corretta e innovativa utilizzazio-ne; i fondamenti teorici dei metodi di rappresentazione per il controllo dello spazio, sapendo esercitare le diverse sperimen-tazioni anche digitali al fine di saper esprimere e comunicare in forma avanzata un’idea progettuale; le principali tappe storiche e gli strumenti critici indispensabili per la corretta interpre-tazione degli artefatti e dei processi di sviluppo progettuali e produttivi dalla fine del ‘700;- al termine delle attività formative del quarto semestre (per un totale di 33 crediti da acquisire mediante 3 esami di profitto): le principali tematiche che riguardano il mondo della produ-zione, delle imprese, del marketing e del management; tutte le fasi nella progettazione di un prodotto industriale di media complessità, sapendone gestire con piena consapevolezza i diversi passaggi che vanno dall’ideazione, alla produzione, alla dismissione; i principi di base per il progetto di un allestimento di limitata complessità, sapendone controllare le componenti spaziali, funzionali, tecnologiche;- al termine delle attività formative del quinto semestre (per un totale di 30 crediti da acquisire mediante 3 esami di profitto): il potenziale dell’innovazione tecnologica in ordine al miglio-ramento della qualità dei requisiti prestazionali dei prodotti anche con riferimento alla produzione; i fondamenti teorici e tecnici, metodologici e strumentali per il controllo dell’intero ciclo della progettazione (dall’ideazione del concept alla realiz-zazione) dei prodotti e dei sistemi di prodotti, secondo criteri di produzione in serie, degli artefatti grafici, anche multimediali, e degli allestimenti di spazi di media complessità. Tali competen-ze saranno acquisite nell’ambito dei due Laboratori di Sintesi Finale (in Product Design e in Graphic, Multimedia ed Exhibit Design), dove troveranno sintesi le diverse declinazioni del design del progetto didattico proposto nelle sequenze formative

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precedenti, mentre i risultati conseguiti prepareranno e guide-ranno lo studente alle attività conclusive del percorso formati-vo, indirizzando anche la scelta dell’ambito del tirocinio e del tema della prova finale.Infine, le attività formative del sesto semestre (per un totale di 27 crediti) sono finalizzate all’acquisizione delle ulteriori cono-scenze, capacità e abilità in vista della prova finale, che costitui-sce il completamento e la verifica delle competenze acquisite.Lo studente completerà la propria formazione con la prova di idoneità della conoscenza della lingua inglese (3 CFU), con un’attività formativa a scelta (6 CFU), possibilmente da relazionarsi all’argomento individuato per la prova finale, e con il tirocinio formativo curricolare (10 CFU), che consiste in una esperienza formativa, da svolgersi presso strutture qualificate, propedeutica al lavoro della prova finale e il più possibile inte-grata ad uno dei due Laboratori di Sintesi Finale.Gli ultimi 8 crediti formativi sono riconosciuti per la prepa-razione della prova finale, importante occasione formativa individuale che costituisce il naturale completamento delle conoscenze acquisite durante tutto il percorso di studi attraver-so una “rilettura ragionata” dell’intero percorso formativo, con particolare riferimento al lavoro condotto nell’ambito di uno dei Laboratori di Sintesi Finale, delle attività di tirocinio ed un approfondimento progettuale o di ricerca ad esso/i collegato.

Il complesso delle attività formative del Corso di Laurea in Disegno Industriale, derivante dall’integrazione e la messa a sistema delle attività di base, caratterizzanti, affini o integra-tive, autonomamente scelte dallo studente, di tirocinio, per la preparazione della prova finale e per la conoscenza della lingua inglese per un totale di 180 crediti, è articolato secondo due finalità principali. La prima finalità è quella di orientare gli studenti all’apprendi-mento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline, mentre la seconda è di indirizzarli all’apprendimento e all’esercizio del “saper fare” nel campo delle attività relative alle professioni nell’ambito del disegno industriale.Conseguentemente l’organizzazione della didattica prevede diverse tipologie delle attività formative: corsi monodiscipli-nari, corsi integrati, atelier progettuali e i laboratori di sintesi finale, le attività liberamente scelte dallo studente e le attività di tirocinio.

tipologia delle forme

didattiche

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I corsi monodisciplinari sono di norma orientati all’apprendi-mento e alla conoscenza di teorie, metodi e strumenti discipli-nari di base.I corsi integrati sono costituiti da più moduli didattici svolti da uno o, in forma coordinata, da più docenti che faranno parte della commissione d’esame. Possono essere a carattere metodo-logico strumentale o sperimentale applicativo.Gli atelier progettuali e i laboratori di sintesi finale sono costitu-iti da più moduli didattici svolti da uno o, in forma coordinata, da più docenti che faranno parte della commissione d’esame. Sono principalmente orientati al “saper fare”, all’esercizio delle attività operative necessarie alla formalizzazione del progetto.

I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acqui-siti dallo studente previo il superamento dei relativi esami di profitto. Per credito formativo universitario (CFU) si si intende la misura del volume di lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto ad uno studente, in possesso di una adeguata preparazione iniziale, per l’acquisizione di conoscenze ed abilità previste nelle attività formative. Al credito formativo universitario corrispondono 25 ore di impegno complessivo di attività, ovvero la somma delle ore d’aula e di quelle stimabili relative allo studio individuale. Nel Corso di Laurea, per tutte le attività formative, ad ogni credito formativo universitario corrispondono 8 ore di attività d’aula e 17 ore di studio individuale.Gli esami di profitto si possono sostenere esclusivamente negli appelli fissati dal calendario degli esami nei periodi di sospen-sione didattica previsti tra la fine e l’inizio di ogni semestre (sessione anticipata primaverile, sessione estiva, sessione autunnale).La verifica dell’apprendimento è realizzata attraverso prove finali collegiali, coordinate nel caso di insegnamenti composti di moduli su discipline e/o docenti diversi. L’esito di tali verifiche tiene conto anche delle valutazioni intermedie (ove previste) e del complesso delle attività ed esercitazioni prodotte dallo studente durante l’erogazione dell’insegnamento, comunque se-condo quanto disciplinato nel dettaglio del programma di ogni insegnamento (o diversa attività didattica), redatto in conformi-tà agli obiettivi formativi sia del corso di studio e sia dei singoli insegnamenti (disponibili nelle pagine web di Ateneo). Le modalità di accertamento per la verifica dell’acquisizione dei

modalità di verifica

dell’apprendimento e acquisizione dei

crediti formativi

Page 20: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

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risultati di apprendimento attesi sono diversamente declinate in funzione delle specificità delle attività formative (se maggior-mente orientate all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline o se maggiormente orientate all’apprendi-mento e all’esercizio del “saper fare” nel campo delle attività relative alle professioni nell’ambito del disegno industriale). In linea generale sono pertanto principalmente condotte: - per gli Atelier Progettuali e per gli insegnamenti a forte conte-nuto applicativo principalmente a partire dagli elaborati grafici, multimediali, e/o per mezzo di modelli (al vero o in scala), sviluppati sui temi d’anno e redatti secondo le indicazioni det-tagliate dalla docenza; - per gli insegnamenti teorico-critici sulla base degli esiti dei col-loqui e/o degli elaborati scritto/grafici, secondo le indicazioni dettagliate dalla docenza. In particolare, le modalità di accertamento sono impostate in modo da poter verificare l’effettiva acquisizione dei risultati di apprendimento attesi come di seguito descritto.

Al termine degli studi il laureato sarà in grado di dimostrare conoscenze e capacità di comprensione degli elementi costitu-tivi e dei processi che sottendono all’artefatto industriale, sia esso materiale che immateriale (prodotti e servizi) e di valutare la complessità del prodotto, o di sistemi di prodotti, e di porlo/i in relazione con i diversi contesti culturali e tecnologici che lo/li hanno generato. Il bagaglio di conoscenze, e la relativa capacità di comprensione, consentirà al laureato di gestire, trattare e interpretare i dati progettuali, tecnologici e morfologici degli artefatti, e di metterli in relazione tra di loro.

Lo studente deve dimostrare di aver acquisito, secondo un cre-scente livello di complessità all’interno del percorso formativo, le conoscenze teoriche degli elementi costitutivi e dei processi culturali e tecnici che sottendono all’artefatto industriale, sia esso materiale che immateriale (prodotti e servizi). Deve inoltre dimostrare di saper porre tali conoscenze in rela-zione con i diversi contesti culturali e tecnologici che le hanno generate e di aver dunque acquisito quella capacità che gli permette di gestire, trattare e interpretare le conoscenze anche ai fini progettuali.

Al termine degli studi il laureato avrà acquisito la padronanza

conoscenza e capacità di

comprensione (knowledge and understanding)

capacità di applicare conoscenza

e comprensione (applying

knowledge and understanding)

Page 21: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

21

sia delle tecniche di ricerca e di analisi e sia della loro autonoma interpretazione. Sarà dunque in grado di formulare propo-ste progettuali innovative di artefatti materiali e immateriali, cogliendo in anticipo le innovazioni e intuendo le possibili opportunità e criticità. In questo senso le diverse attività formative, individuali e di gruppo, preparano ad identificare, selezionare, elaborare, inter-pretare, simulare e valutare criticamente dati ed informazioni necessarie per risolvere problemi e condurre analisi appropriate nel campo della progettazione industriale, nei suoi diversi con-testi socio-culturali e tecnologici.

Al termine degli studi il laureato sarà in grado di comunicare in modo chiaro ed esaustivo lo sviluppo e le conclusioni delle proprie attività, nonché le conoscenze e le valutazioni ad esse sottese. In particolare il laureato dovrà dimostrare di essere in grado di esporre con proprietà linguistiche, anche di settore, le proprie soluzioni tecnico-progettuali e di saper utilizzare le molteplici possibilità rappresentative (tradizionali e digitali) per formalizzare e comunicare compiutamente a specialisti e non specialisti.Tali abilità saranno esercitate negli Atelier e nei Laboratori di Sintesi Finale, attraverso la produzione di elaborati scritto-grafici, multimediali e modelli (al vero o in scala) dei prodotti progettati, e negli insegnamenti critico-teorici, attraverso collo-qui ed elaborati scritto-grafici.

Al termine degli studi il laureato deve possedere gli strumenti cognitivi di base e aver sviluppato una mentalità flessibile che sarà necessaria per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia o inserirsi nel mondo del lavoro in una prospettiva di aggiornamento continuo.

autonomia di giudizio

(making judgements)

abilità comunicative

(communication skills)

capacità di apprendimento

(learning skills)

Page 22: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

22

Settori Scientifico Disciplinari

Page 23: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

23

PRIMo Anno

Primo semestre

Istituzioni di Matematica

Materiali e tecnologie

Proprietà dei materiali Sistemi di lavorazione

Disegno

Disegno 1 - Basic Design Disegno 2 - Geometria descrittiva

Storia e teorie dell’arte contemporanea

6

63

36

6

MAT/05

ICAR/12ICAR/12

ICAR/17ICAR/17

L-ART/03

48

4824

2448

48

CFU SSD ore aula

Secondo semestre

Atelier di Design I

Design 1 Laboratorio di Design 1

Atelier di Design II

Design 2 Laboratorio di Design 2

A scelta dello studente

66

66

6

ICAR/13ICAR/13

ICAR/13ICAR/17

4848

4848

60Totale Primo Anno

Page 24: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

24

SEConDo Anno

Primo semestre

Fondamenti di statica e di meccanica

Storia delle arti applicate e del disegno industriale

Tecnologie e progettazione I

Tecnologie sperimentali 1 Requisiti ambientali degli artefatti 1

Rappresentazione tridimensionale

Disegno 3 - Modellazione tridimensionale Disegno 4 - Modellazione digitale

6

6

63

63

ICAR/08

L-ART/03

ICAR/12ICAR/12

ICAR/17ICAR/17

48

48

4824

4824

Secondo semestre

Fondamenti di economia e sociologia

Economia e gestione delle imprese Sociologia dei processi culturali e comunicativi

Atelier di Design III

Design 3 Laboratorio di Design 3

Atelier di Design IV

Design 4 Laboratorio di Design 4

6

3

66

66

SECS-P/08

SPS/08

ICAR/13ICAR/13

ICAR/13ICAR/13

48

24

4848

4848

CFU SSD ore aula

63Totale Secondo Anno

25

Page 25: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

2525

TERzo Anno

Primo semestre

Laboratorio di Sintesi Finale in Product Design

- Design del prodotto - Laboratorio di Product Design Laboratorio di Sintesi Finale in Graphic, Multimedia ed Exhibit Design

- Exhibit e Public Design - Graphic e Multimedia Design

Tecnologie e progettazione II

- Tecnologie sperimentali 2 - Requisiti ambientali degli artefatti 2

66

66

33

ICAR/13ICAR/13

ICAR/16ICAR/17

ICAR/12ICAR/12

4848

4848

2424

Secondo semestre

Lingua Inglese

A scelta dello studente

Tirocinio

Prova Finale

3

6

10

8

250

CFU SSD ore aula

57Totale Terzo Anno

ToTALE CFU 180

24

48

96

Page 26: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

26 26

ISTITUzIonI DI MATEMATICA

Il principale obiettivo del corso di Istituzioni di Matematica è quello di far conoscere, comprendere e sperimentare i concetti di base dell’analisi matematica sapendone controllare le princi-pali applicazioni. I risultati di apprendimento attesi sono:• Conoscere i contenuti di base dell’analisi matematica -

limiti, funzioni, derivate, integrali.• Saper illustrare le principali applicazioni dell’analisi

matematica, avendone sperimentato casi di studio signifi-cativi nel contesto formativo del corso di studio - grafici di funzioni, calcolo di aree e volumi, cenni sullo studio delle forme con particolare riferimento alle curve nel piano e nel-lo spazio e alle loro proprietà principali in termini analitici rispetto a diversi gradi di continuità, inviluppi, flessi.

• Acquisire conoscenze scientifiche di base e la pratica nel ragionamento di natura scientifica

• Accrescere le capacità individuali di ”problem-solving”: come affrontare un problema, gestirne la complessità, im-postare una strategia risolutiva.

MATERIALI E TECnoLoGIE

Proprietà dei materiali (ICAR/12 - 6 CFU)Sistemi di lavorazione (ICAR/12 - 3 CFU)

Il principale obiettivo del corso di Materiali e Tecnologie è quel-lo di far acquisire le conoscenze di base relative alle prestazioni dei materiali e comprenderne i principi teorici al fine di conse-guire gli strumenti operativi necessari per una loro corretta uti-lizzazione nelle varie applicazioni. I risultati di apprendimento attesi sono:• Conoscere le proprietà fisico-meccaniche e le caratteristiche

prestazionali dei principali materiali: legno, vetro, metalli, polimeri, materiali cartacei, ceramici, compositi.

Contenuti e obiettivi dei corsi 2013-2014

MAT/05 6 CFU

9 CFU

Corso di Laurea in Disegno Industriale

Page 27: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

2726

• Conoscere le principali tecnologie di lavorazione dei diver-si materiali, nonché le relazioni tra materiali e requisiti di compatibilità ambientale.

• Comprendere come impostare e gestire la scelta dei mate-riali e dei sistemi di fabbricazione in sede di progettazione e di realizzazione degli artefatti.

• Sperimentare l’applicazione dei materiali e dei processi di fabbricazione coerenti con i risultati formali e funzionali degli artefatti che si vogliono ottenere.

DISEGno

Disegno 1 - Basic Design (ICAR/17 - 3 CFU)Disegno 2 - Geometria descrittiva (ICAR/17 - 6 CFU)

Il principale obiettivo del corso di Disegno è quello di far conosce-re, comprendere e sperimentare i fondamenti teorici dei metodi di rappresentazione per la rappresentazione nel piano, tradizionali e informatici, per controllare e comunicare un’idea progettuale sapen-done controllare le principali applicazioni. I risultati di apprendi-mento attesi sono:• Conoscere e sperimentare gli strumenti per la rappresentazio-

ne, sia tradizionali che informatici.• Conoscere, comprendere e saper applicare i principi teorici

necessari alla soluzione dei problemi che appartengono alla geometria del piano, all’analisi delle tensioni dinamiche insite nello spazio compositivo bidimensionale, all’indagine sui signi-ficati dell’equilibrio, della simmetria e della proporzione.

• Conoscere, comprendere e saper applicare i principi teorici di base per rappresentare lo spazio tridimensionale nella superficie bidimensionale del foglio: reciproche relazioni che intercorrono tra gli enti geometrici, problemi d’intersezione, costruzione di solidi complessi, le ombre come risultato di una proiezione da un centro proprio; il metodo delle assonome-trie oblique ed ortogonali - costruzione controllata di poliedri regolari e loro intersezione, l’ombra nel modello assonometrico; il modello delle doppie proiezioni ortogonali; le normative, le gerarchie grafiche e il sistema di quotatura dei disegni.

• Esercitare il controllo mentale dello spazio tridimensionale sapendo descrivere e comunicare con esattezza un’idea pro-gettuale sia in via sintetica e sia in forma tecnica orientata alla

9 CFU

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28

produzione, per mezzo di figure e rappresentazioni.

SToRIA E TEoRIE DELL’ARTE ConTEMPoRAnEA

Il principale obiettivo del corso di Storia e Teorie dell’Arte Contemporanea è quello di far acquisire le principali conoscen-ze storiche e gli strumenti critici indispensabili per la corretta lettura dei linguaggi artistici europei e nordamericani contem-poranei. I risultati di apprendimento attesi sono:• Conoscere e comprendere le principali espressioni dell’arte

contemporanea nel periodo tra il XIX e il XXI secolo, in particolare: i movimenti dell’avanguardia storica (espres-sionismo, cubismo, dadaismo, futurismo, metafisica, costruttivismo, suprematismo) e delle neo-avanguardie (action-paiting, pop-art, arte concettuale, arte povera, tran-savanguardia).

• Conoscere e comprendere le trasformazioni della creazione moderna: dall’uscita dal quadro all’installazione che con-fina con l’architettura; dal rapporto dell’arte con la civiltà della tecnica alla divisione del lavoro intellettuale ed il suo sbocco nella società di massa.

• Acquisire gli strumenti critici per comprendere l’arte con-temporanea e la dimensione autonoma, dialettica o conflit-tuale con i contesti sociali culturali, economici e politici che via via si sono espressi dalla rivoluzione industriale ad oggi.

ATELIER DI DESIGn I

Design 1 (ICAR/13 - 6 CFU)Laboratorio di Design 1 (ICAR/13 - 6 CFU)

Il principale obiettivo dell’Atelier di Design I è quello di far conoscere, comprendere e sperimentare i principi base per il progetto di un prodotto di limitata complessità, sapendone controllare gli aspetti funzionali, formali, tecnologici e i metodi di formalizzazione. I risultati di apprendimento attesi sono:• Conoscere le articolazioni del processo che dall’ideazione

arriva dalla sua produzione e il sistema di relazioni che ca-

12 CFU

L-ART/03 6 CFU

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29

ratterizza i rapporti fra forma, funzione, materiali e sistemi di fabbricazione.

• Conoscere e comprendere le teorie e i metodi di progetta-zione così come si sono storicamente determinati.

• Comprendere la simulazione del percorso progettuale dall’ideazione di un oggetto d’uso alla sua formalizzazione.

• Sperimentare il progetto di un artefatto semplice control-landone le componenti dal punto di vista formale, funzio-nale e produttivo.

ATELIER DI DESIGn II

Design 2 (ICAR/13 - 6 CFU)Laboratorio di Design 2 (ICAR/17 - 6 CFU)

Il principale obiettivo dell’Atelier di Design II è quello di far conoscere e far comprendere i fondamenti alla base del pro-getto grafico di un artefatto di limitata complessità al fine di sperimentarne il processo progettuale, gestendone gli aspetti funzionali, formali, i metodi e le tecniche di formalizzazione. I risultati di apprendimento attesi sono:• Conoscere i fondamenti della storia del graphic design, i

significati dell’unità minima scritto-grafica, gli elementi di base delle tecniche e della composizione tipografica, l’identi-tà e le tecniche di composizione di un logo in diversi formati e media, le tecniche di composizione di un manifesto.

• Comprendere le articolazioni formali e tecniche di un carat-tere tipografico, gestendone un’applicazione e ricollocan-dola nelle teorie e nei metodi di progettazione grafica ed editoriale.

• Conoscere e sperimentare le caratteristiche di base per le applicazioni dei software di impaginazione grafica e di animazione per il web.

• Sviluppare e sperimentare una proposta grafica di un’im-magine coordinata intesa come progetto di identità, ovvero complesso di segni associabili ad un soggetto (ente, azien-da o evento), avvalendosi di diversi strumenti e tecniche dalla fotografia alla riproduzione e manipolazione delle immagini, dai software di impaginazione grafica a quelli di animazione per il web.

12 CFU

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30

FonDAMEnTI DI STATICA E DI MECCAnICA

Il principale obiettivo del corso di Fondamenti di Statica e di Meccanica è quello di far conoscere i fondamenti teorici di base relativi ai principi del funzionamento cinematico, statico e meccanico di oggetti di varia forma e struttura ed acquisire i modelli e gli strumenti per un esame preliminare del compor-tamento statico e meccanico e per un pre-dimensionamento dei sistemi semplici. I risultati di apprendimento attesi sono:• Conoscere i fondamenti teorici di base relativi ai princi-

pi del funzionamento cinematico, statico e meccanico di oggetti di varia forma e struttura: cinematica e statica del punto materiale, del corpo rigido e dei sistemi di corpi rigidi; spostamento e compatibilità cinematica; equilibrio e reazioni vincolari; meccanica dei sistemi continui monodi-mensionali tipo trave, caratteristiche di sollecitazione con cenni alla tensione; sistemi di travi reticolari; elementi di comportamento dei materiali.

• Acquisire i modelli e gli strumenti necessari alla compren-sione dei principi del funzionamento cinematico, statico e meccanico di oggetti di varia forma e struttura.

• Acquisire una base conoscitiva, attraverso modelli pro-gressivamente più complessi, per un esame preliminare del comportamento cinematico e statico dei sistemi di corpi rigidi e di travi e per un pre-dimensionamento di tali sistemi semplici.

• Sperimentare le conoscenze acquisite attraverso le eser-citazioni pratiche, anche per conseguire quegli strumenti individuali di natura scientifica utili ai successivi insegna-menti del corso di studio

SToRIA DELLE ARTI APPLICATE E DEL DISEGno InDUSTRIALE

Il principale obiettivo del corso di Storia delle Arti Applicate e del Disegno Industriale è quello di far acquisire le principali conoscenze storiche e gli strumenti critici indispensabili per la

ICAR/086 CFU

L-ART/036 CFU

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corretta interpretazione degli artefatti e dei processi di sviluppo progettuali e produttivi dalla fine del ‘700. I risultati di appren-dimento attesi sono:• Conoscere e comprendere i principali processi di sviluppo

progettuali e produttivi degli artefatti avvenuti nell’arco temporale che va dalla fine del ‘700 ai nostri giorni in paesi e luoghi diversi, in rapporto con manifestazioni ed espres-sioni coeve in arte e in architettura.

• Saper interpretare gli artefatti significativi di epoche di-verse, comprendendone la forma, la consistenza materiale, le tecnologie realizzative anche in rapporto con i contesti storico-culturali e produttivi.

• Acquisire gli strumenti critici e la capacità interpretativa necessaria all’apprendimento e alla corretta interpretazione della storia degli artefatti.

TECnoLoGIE E PRoGETTAzIonE I

Tecnologie sperimentali 1 (ICAR/12 - 6 CFU)Requisiti ambientali degli artefatti 1 (ICAR/12 - 3 CFU)

Il principale obiettivo del corso di Tecnologie e Progettazione I è quello di far conoscere, comprendere e sperimentare le potenzia-lità prestazionali delle principali famiglie di materiali avanzati, delle nuove tecnologie di lavorazione e del rapporto utente-og-getto-ambiente. I risultati di apprendimento attesi sono:• Conoscere le potenzialità prestazionali delle principali

famiglie di materiali avanzati, con riferimento alle proprietà fisico-meccaniche e alle caratteristiche estetico-sensoriali e alle relazioni tra utente-oggetto-ambiente.

• Comprendere e saper impostare e gestire la scelta dei materiali e dei processi di lavorazione avanzati in sede di progettazione e realizzazione degli artefatti.

• Sperimentare, attraverso esercitazioni progettuali, l’uso dei materiali e delle tecnologie avanzate, con particolare atten-zione alle questioni ambientali nel contesto dei processi di lavorazione, uso e dismissione.

9 CFU

Page 32: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

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9 CFU RAPPRESEnTAzIonE TRIDIMEnSIonALE

Disegno 3 - Modellazione tridimensionale (ICAR/17 - 6 CFU)Disegno 4 - Modellazione digitale (ICAR/17 - 3 CFU)

Il principale obiettivo del corso di Rappresentazione Tridimen-sionale è quello di mettere in grado lo studente di saper eserci-tare il controllo mentale dello spazio tridimensionale e di saper gestire la sperimentazione delle sue rappresentazioni anche virtuali. I risultati di apprendimento attesi sono:• Conoscere, comprendere e sperimentare gli strumenti ope-

rativi per governare lo spazio tridimensionale nei diversi modelli fisici, grafici e digitali: trasformazione dello spazio bidimensionale nello spazio tridimensionale; studio delle tensioni nei poliedri regolari; individuazione delle condi-zioni di simmetria, equilibrio e proporzione delle figure nello spazio tridimensionale.

• Conoscere, comprendere e sperimentare gli strumenti operativi per la modellazione e la realizzazione di rende-ring digitali al fine di acquisire una consapevole gestione dell’oggetto e del suo modello virtuale: riconoscimento, costruzione e controllo di geometrie complesse, procedure essenziali per la gestione dell’immagine digitale.

• Acquisire la capacità critica necessaria a gestire con rigo-rosa coerenza progettuale geometrie complesse nella loro natura o nella loro articolazione spaziale per mezzo di avanzate tecniche digitali.

• Sperimentare l’uso di modelli digitali per verificare la cor-rettezza spaziale del progetto e per comunicarlo in forma compiuta.

ATELIER DI DESIGn III

Design 3 (ICAR/13 - 6 CFU)Laboratorio di Design 3 (ICAR/13 - 6 CFU)

Il principale obiettivo dell’Atelier di Design III è quello di far sperimentare il progetto di un prodotto industriale di media complessità, conoscendo e comprendendo i diversi passaggi che vanno dall’ideazione, alla produzione, alla dismissione. I risultati di apprendimento attesi sono:

12 CFU

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• Conoscere e comprendere gli aspetti culturali, i cam-biamenti sociali, lo sviluppo tecnologico, le dinamiche economiche e di consumo che definiscono il contesto di riferimento del progetto.

• Sviluppare un’attitudine progettuale all’innovazione e alla ricerca sperimentale che includa nel progetto anche gli aspetti più immateriali, comunicativi, interattivi e semanti-ci, insieme a quelli tecnologico-materiali e di rapporto con l’ambiente.

• Sviluppare un’attitudine progettuale attraverso il controllo degli aspetti rappresentativi e comunicativi, sia in forma sintetica che tecnica, che caratterizzano le diverse fasi di vita di un prodotto industriale di media complessità, avva-lendosi anche della realizzazione di modelli fisici e virtuali.

ATELIER DI DESIGn IV

Design 4 (ICAR/13 - 6 CFU)Laboratorio di Design 4 (ICAR/13 - 6 CFU)

Il principale obiettivo dell’Atelier di Design IV è quello di far conoscere, comprendere e sperimentare i principi base per il progetto di un allestimento di limitata complessità, sapendone controllare le componenti spaziali, funzionali, tecnologiche. I risultati di apprendimento attesi sono:• Conoscere gli elementi di base necessari al controllo

spaziale e tecnico-funzionale dell’idea progettuale attra-verso un’adeguata padronanza degli strumenti teorici ed operativi, comprendendo tra questi anche gli aspetti imma-teriali legati alla comunicazione visiva e multimediale e al rapporto tra allestimento e percezione.

• Comprendere le componenti morfologiche, funzionali e materiali di base per la realizzazione di un progetto di alle-stimento e sviluppare un’attitudine alla ricerca che includa nel progetto sia gli aspetti tecnologico-materiali che quelli immateriali legati alla comunicazione.

• Sviluppare e saper comunicare il progetto di allestimento di uno spazio di limitate dimensioni nelle sue componenti

12 CFU

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spaziali, funzionali, tecnologiche, materiali e immateriali, con adeguata consapevolezza anche per quel che riguarda l’interpretazione degli aspetti culturali e sociali che defini-scono il contesto di riferimento, avvalendosi anche della realizzazione di modelli fisici e virtuali.

FonDAMEnTI DI EConoMIA E SoCIoLoGIA

Economia e gestione delle imprese (SECS-P/08 - 6 CFU)Sociologia dei processi culturali e comunicativi (SPS/08 - 3 CFU)

Il principale obiettivo del corso di Fondamenti di Economia e Sociologia è quello di far conoscere, comprendere e speri-mentare le principali tematiche che riguardano il mondo della produzione, delle imprese, del marketing e del management. I risultati di apprendimento attesi sono:• Acquisire le conoscenze necessarie per saper dialogare con

il mondo produttivo• Comprendere le tematiche relative alla gestione dell’impre-

sa come organizzazione complessa nella quale si concretiz-za l’azione del designer.

• Comprendere le basi della sociologia in rapporto ai proces-si culturali e comunicativi della società contemporanea.

• Familiarizzare con i principi di base del marketing e del management per gli aspetti che riguardano la gestione del processo di definizione, produzione, comunicazione e di-stribuzione del prodotto, sia esso materiale o immateriale.

TECnoLoGIE E PRoGETTAzIonE II

Tecnologie sperimentali 2 (ICAR/12 - 3 CFU)Requisiti ambientali degli artefatti 2 (ICAR/12 - 3 CFU)

Il principale obiettivo del corso di Tecnologie e Progettazione II è quello di far conoscere e far comprendere i temi della produzione degli artefatti, sia ampliando le conoscenze relative alle potenzialità prestazionali dei materiali e delle loro applicazioni, che appro-

9 CFU

6 CFU

Page 35: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

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fondendo le tematiche relative alle tecnologie di prototipazione e produzione più avanzate. I risultati di apprendimento attesi sono:• Conoscere e comprendere le problematiche connesse alla pro-

duzione dei prodotti con particolare riferimento alle questioni prestazionali dei materiali, alle tecnologie di lavorazione e ai sistemi di produzione.

• Conoscere e comprendere le ripercussioni sull’ambiente delle scelte effettuate in fase progettuale in relazione ai materiali e alle tecnologie produttive.

• Sperimentare, attraverso esercitazioni progettuali, il controllo dell’intero iter progettuale - dalla fase iniziale del concept a quella esecutiva per la produzione, approfondendo anche gli aspetti della comunicazione e rappresentazione.

LABoRAToRIo DI SInTESI FInALE In PRoDUCT DESIGn

Design del prodotto (ICAR/13 - 6 CFU)Laboratorio di Product Design (ICAR/13 - 6 CFU)

Il Laboratorio di Sintesi Finale in Product Design è concepito come un luogo di saperi dove trovano sintesi le declinazioni del progetto didattico proposto nelle sequenze formative prece-denti. I risultati conseguiti preparano e guidano lo studente alle attività conclusive del percorso formativo, indirizzandolo verso la scelta del tirocinio e dell’argomento prova finale. Il principale obiettivo del Laboratorio è quello di portare a sintesi le diverse conoscenze e competenze - teoriche e tecniche, metodologiche e strumentali – attraverso la sperimentazione del processo progettuale nell’ambito dei prodotti e dei sistemi di prodotti, secondo criteri di produzione in serie. I risultati di apprendimento attesi sono:• Conoscere le metodologie utili a sviluppare proposte inno-

vative di singoli prodotti o sistemi di prodotti.• Comprendere come nell’attività progettuale, sintesi di

molteplici relazioni tra discipline diverse, debbano essere calibrati gli aspetti teorici-creativi con quelli scientifico-tec-nici per far sì che la morfologia del progetto sia sviluppata

12 CFU

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36

coerentemente con la logica costruttiva che la sottende.• Conoscere e comprendere le fasi che caratterizzano l’intero

percorso progettuale dall’ideazione alla realizzazione: dalla ricerca storica allo studio morfologico delle tipologie degli artefatti di riferimento; dal concept alla valutazione del rapporto con i contesti spaziali ed ambientali in cui i prodotti e i sistemi di prodotti si collocano; dalla scelta dei materiali e delle tecnologie produttive fino al controllo tecnico del progetto.

• Sperimentare un percorso progettuale completo di ap-profondimento su un prodotto o un sistema di prodotti innovativi, secondo criteri di produzione in serie, al fine di controllarne con appropriatezza i linguaggi, gli strumenti e le tecnologie necessarie per la realizzazione.

LABoRAToRIo DI SInTESI FInALE In GRAPhIC, MULTIMEDIA ED ExhIBIT DESIGn

Exhibit e Public Design (ICAR/16 - 6 CFU)Graphic e Multimedia Design (ICAR/17 - 6 CFU)

Il Laboratorio di Sintesi Finale in Graphic, Multimedia ed Exhi-bit design è concepito come un luogo di saperi dove trovano sintesi le declinazioni del design del progetto didattico propo-sto nelle sequenze formative precedenti. I risultati conseguiti preparano e guidano lo studente alle attività conclusive del percorso formativo in design, indirizzandolo verso la scelta del tirocinio e dell’argomento della prova finale.Il principale obiettivo del Laboratorio di Sintesi Finale in Graphic, Multimedia ed Exhibit Design è quello di portare a sintesi le diverse conoscenze e competenze - teoriche e tecniche, metodologiche e strumentali – attraverso la sperimentazione del processo progettuale di un artefatto grafico, tradizionale o multimediale, e di un allestimento di uno spazio di media com-plessità. I risultati di apprendimento attesi sono:• Conoscere le metodologie atte a sviluppare proposte inno-

vative di artefatti nel campo del Graphic, Multimedia ed Exhibit Design.

12 CFU

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37

• Comprendere come nell’attività progettuale, sintesi di molteplici relazioni tra discipline diverse, debbano essere calibrati gli aspetti teorici-creativi con quelli scientifico-tec-nici per far sì che la morfologia del progetto sia sviluppata coerentemente con la logica realizzativa che la sottende.

• Conoscere e comprendere le fasi che caratterizzano l’intero percorso progettuale dall’ideazione alla realizzazione: dalla ricerca storica allo studio morfologico delle tipologie degli artefatti di riferimento; dal concept alla valutazione del rapporto con i contesti spaziali ed ambientali in cui gli arte-fatti si collocano; dalla scelta dei materiali e delle tecnologie produttive fino al controllo tecnico del progetto.

• Sperimentare un percorso progettuale completo di un prodotto cartaceo e/o virtuale originale nell’ambito dell’e-ditoria tradizionale o digitale, controllandone l’insieme dei passaggi che dall’ideazione conducono alla realizzazione finale.

• Sviluppare un percorso progettuale completo un progetto di allestimento - dal concept al modello - di uno spazio di media complessità, controllandone le componenti spaziali e tecnologiche, sapendolo rappresentare sia in forma sinteti-ca che tecnica finalizzata alla realizzazione.

MATERIE A SCELTA DELLo STUDEnTE

Gli insegnamenti a scelta (per complessivi 12 CFU) sono auto-nomamente individuati dallo studente, purché coerentemente con gli obiettivi formativi del corso di studio. In particolare i crediti possono essere acquisiti sostenendo uno o più esami in corsi di studio dello stesso livello attivati secondo il DM 270/04, ovvero:- nei Corsi di Studio di I livello della Facoltà di Architettura,- nei Corsi di Studio di I livello delle Facoltà dell’Ateneo.La scelta degli esami, che va formalizzata dalla struttura didattica di riferimento, deve essere effettuata attraverso la compilazione del Percorso Formativo, accessibile dal sistema INFOSTUD. Tale scelta può essere effettuata solo nei periodi autorizzati, di norma due, il primo nel mese di dicembre e il secondo tra marzo e aprile.

12 CFU

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38

TIRoCInIo

Il tirocinio formativo curricolare obbligatorio consiste in un periodo di formazione, per complessive 250 ore corrispondenti a 10 CFU, svolto dallo studente prima della prova finale presso strutture qualificate italiano o straniere: aziende, studi professio-nali, centri di ricerca. Tale periodo, oltre ad orientare ed agevolare le future scelte professionali, costituisce un’attività formativa indi-spensabile del corso di studio, che contribuisce al raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi. Dal punto di vista didattico il tirocinio è pensato come esperienza formativa da integrare ad uno degli argomenti dei laboratori di sintesi finale e al tema scelto per la prova finale. L’attività del tirocinio formativo curricolare deve essere il risultato dell’incontro fra l’interesse manifestato dallo studente e la disponibilità del docente-tutore scelto dallo studente ad individuare e progettare l’attività formativa da svolgere. Il docente-tutore (comunque un docente strutturato) svolge un ruolo fondamentale nell’attività di tirocinio formativo curricolare: definisce, insieme allo studente e al tutore-aziendale, il progetto formativo ed il programma di attività del tirocinio, ne monitora in itinere l’andamento, valuta e controfirma la relazione finale. Il tutore-aziendale costituisce il riferimento dell’Ateneo all’interno della struttura ospitante, è responsabile dell’inserimento dello stu-dente nella realtà lavorativa e garantisce che lo studente svolga le attività previste dal progetto. Il tutore-aziendale interagisce, anche a distanza, con il docente-tutore e concorre alla valutazione finale dell’attività di stage. I Responsabili alle attività di stage e tirocinio per il Corso di Laurea hanno il compito di favorire ed orientare gli studenti per l’individuazione dei docenti-tutori, informare i docenti sulle opportunità offerte dalle convenzioni stipulate dall’Ateneo con aziende, enti e istituzioni, raccordare e facilitare i rapporti operativi fra docenti-tutori, studenti e strutture tecnico-amministrative preposte alla cura formale degli atti necessari allo svolgimento dei tirocini. Le procedure amministrative per l’attiva-zione, lo svolgimento e la conclusione del tirocinio devono essere obbligatoriamente effettuate tramite il portale www.jobsoul.it con la collaborazione dell’Ufficio Tirocinio di Facoltà.

LInGUA InGLESE

I risultati di apprendimento attesi della prova di Lingua Inglese sono: comprendere testi in lingua inglese di media complessità su argomenti tecnici inerenti il campo di specializzazione; saper

10 CFU

3 CFU

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8 CFU

esprimere in lingua inglese le ragioni delle proprie opinioni e dei propri progetti. L’acquisizione dei 3 CFU avviene dopo aver sostenuto la prova di idoneità. Lo studente in possesso di una certificazione linguistica almeno di livello B1 - rilasciata da una istituzione ufficialmente riconosciuta nel rispetto del quadro co-mune di riferimento europeo - conseguita non antecedentemente a 5 anni, può essere esonerato dalla prova. Al fine di verificare la validità di tale certificazione, e per il conseguente riconoscimento dei CFU, lo studente dovrà presentare domanda di riconoscimento e consegnare la documentazione ritenuta utile agli Uffici didattici di Facoltà competenti.

PRoVA FInALE

La prova finale, per la cui preparazione vengono riconosciuti 8 crediti, è un’importante occasione formativa individuale, ma soprattutto costituisce il naturale completamento delle conoscen-ze acquisite durante tutto il percorso di studi. La prova finale, finalizzata all’accertamento delle competenze acquisite, della preparazione e della maturità dello studente, sarà seguita da un relatore scelto tra i docenti strutturati della Facoltà (eventualmen-te affiancato da un secondo relatore anche esterno) e discussa dal candidato nelle apposite sessioni previste dal calendario dell’anno accademico, di norma cinque nei mesi di marzo, giu-gno, luglio, ottobre e dicembre. Poiché ogni prova finale è tesa ad accertare le capacità acquisite da ciascun candidato nel corso degli studi compiuti, il lavoro presentato deve essere originale ed individuale. Per essere ammesso a sostenere la prova finale lo studente deve aver superato con esito positivo tutte le prove previste e avere acquisito i relativi crediti. Lo studente in sede di discussione deve presentare un portfolio cartaceo (formato A4 o 21x21 cm in duplice copia completo di CD) che restitui-sca la “rilettura ragionata” dell’intero percorso formativo, con particolare riferimento al lavoro condotto nell’ambito di uno dei due Laboratori di Sintesi Finale e delle attività di tirocinio ed un approfondimento progettuale o di ricerca ad esso/i collegato. La presentazione del lavoro alla Commissione deve essere effettuata attraverso una proiezione (power-point, filmato, animazione). Il portfolio, la proiezione, eventuali prototipi fisici - unitamente alla loro esposizione devono dar conto, per contenuti e veste grafi-ca, della maturità e della preparazione globale raggiunta dallo studente.

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Corso di Laurea Magistrale Internazionale in Product Design

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Corso di Laurea Magistrale Internazionale in Product Design

Il Corso di Laurea Magistrale Internazionale in Product De-sign ha come preciso obiettivo la formazione di una figura di Designer complessa e colta, un progettista che sia in grado di promuovere dinamiche di innovazione di prodotti e di siste-mi di prodotti e di supportare la finalizzazione strategica del progetto nel variegato insieme degli ambiti di applicazione del Disegno Industriale. Un progettista capace di ideare e controlla-re nei suoi aspetti estetici, tecnologici e ingegneristici, economici e comunicativi l’iter progettuale; a partire dal concept fino alle verifiche relative al disegno meccanico e alla prototipazione di un prodotto o di un sistema di prodotti.Il Corso erogato in lingua inglese è strutturato in modo da:

• fornire conoscenze approfondite e specialistiche nell’ambi-to della progettazione industriale del prodotto o di sistemi di prodotti, con sostanziali apporti dall’ambito delle discipline ingegneristiche. Allo scopo l’offerta formativa prevede Corsi Integrati e Laboratori di Progettazione, nei quali alte competenze relative a discipline tra loro interrela-te costituiscono i riferimenti fondamentali per orientare gli studi del secondo anno ad una maggiore specializzazione

obiettivi formativi

Classe di Laurea

Durata

Modalità di accesso

Posti per studenti UEPosti per studenti extra UE

Coordinatore

LM-12 (erogato in lingua inglese)

biennale

valutazione comparativa su base locale

4020

Loredana Di [email protected]: w3.uniroma1.it/msproductdesign/

i

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4343

Corso di Laurea Magistrale in Design del Prodotto

che si sviluppa nell’ambito dell’innovazione di processo e di prodotto.

• i crediti a disposizione dello studente e la prova finale, uniti alle conoscenze linguistiche e al tirocinio completa-no l’iter formativo lasciando margine alla maturazione di studi approfonditi personalizzati, fermo restando il rispetto del percorso delineato, nell’ottica di un’acquisizione ma-gistrale di conoscenze e capacità progettuali da esercitare nell’ambito della progettazione industriale.

Il percorso biennale, così strutturato, fornisce al laureato ma-gistrale tutti gli strumenti necessari a confrontarsi e risolvere questioni legate a:

• dinamiche d’innovazione che attengono al prodotto finale, (negli aspetti tecnico-produttivi, tecnico-funzionali e formali), al prodotto intermedio (materiali, semilavorati, componenti) e ai processi che ne accompagnano il ciclo di vita (progettuali, produttivi, distributivi, d’uso);

• innovazioni socio-culturali, di consumo e di mercato che hanno diretta influenza sulle strategie produttive, comuni-cative, distributive che concorrono alla definizione dell’i-dentità dell’impresa (dalla progettazione dei sistemi di servizio a quella dei luoghi e delle modalità di vendita);

• a confrontarsi infine, con gli interventi progettuali sul «contesto» fisico di produzione e d’uso dei prodotti (dagli aspetti qualitativi che contribuiscono a migliorare la perce-zione e la fruizione di un ambiente, ai requisiti ambientali di prodotti, processi comunicativi e di consumo finalizzati a strategie di «sostenibilità»).

Ciò comporta una solida formazione che raccolga e finalizzi al progetto, oltre agli aspetti metodologici-operativi e teorico-scientifici della cultura del disegno industriale, agli aspetti pro-pri della scienza delle costruzioni, delle ingegnerie meccaniche, dei materiali e delle tecnologie di lavorazione; anche gli ambiti transdisciplinari della programmazione e organizzazione della produzione, del marketing industriale, dell’analisi settoriale e intersettoriale, dell’economia aziendale.L’iter biennale prevede quindi la formazione di un designer le cui conoscenze approfondite relative alle discipline proposte, costituiscono i riferimenti per operare come progettisti indu-

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striali sensibili e coerenti ai principi teorici e applicativi della so-stenibilità ambientale, nel senso di un’innovazione di processo e di prodotto strettamente legata a tematiche contemporanee complesse.

Il Laureato Magistrale Internazionale in Product Design potrà svolgere attività professionali in diversi ambiti, quali la libera professione, le istituzioni e gli enti pubblici e privati, gli studi e le società di progettazione, le imprese e le aziende che operano nel campo del disegno industriale. In particolare il Laureato po-trà esercitare le proprie competenze a supporto della competiti-vità delle imprese ricoprendo ruoli che richiedono competenze progettuali e manageriali e di gestione dei processi di sviluppo e messa in produzione dei prodotti industriali. I Laureati po-tranno operare direttamente e collaborare alla produzione nei settori industriali del prodotto, ma anche nei settori dei servizi legati al prodotto in un’ottica evoluta di Design. La loro profes-sionalità, grazie al percorso internazionale offerto, potrà essere spesa non solo in Europa ma in tutti i paesi dove il Design rappresenta un volano per lo sviluppo economico e sociale. I principali sbocchi occupazionali sono la libera professione, gli stu-di e le società di progettazione, le imprese e le aziende che operano all’interno dei molteplici ambiti merceologici manifatturieri. Tali attività sono assimilate, secondo la “Classificazione ana-litica per categorie di professioni” dell’Istat, come: Ingegneri industriali e gestionali; Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private; Specialisti nei rapporti con il mercato.

Al termine degli studi i laureati magistrali possono proseguire accedendo al terzo livello di formazione, e cioè ai dottorati di ricerca attivi in Italia e all’estero in Design. Potranno anche accedere a Master di secondo livello.

Sono previsti Corsi Monodisciplinari, Corsi Integrati e Labo-ratori di progettazione, Atelier di Product Design, in modo da fornire quell’insieme di conoscenze che consente di:

• possedere conoscenze approfondite relative alle teorie e alla storia della cultura materiale e del disegno industria-le, alla storia, all’estetica e alla critica dell’arte moderna e contemporanea; agli sviluppi della morfologia, della tipologia e tecnologia; alla Progettazione funzionale e alle

ambiti occupazionali

prosecuzionedegli studi

percorsoformativo

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teorie relative alla definizione tecnologica dei componenti, all’applicazione e sperimentazione delle tecnologie e della meccanica in rapporto allo sviluppo progettuale.

• conoscere approfonditamente gli aspetti teorico scientifici, metodologici ed operativi nel campo della cultura d’impre-sa e nell’ambito dell’etica professionale;

• conoscere i principi e le metodiche della progettazione meccanica e saper utilizzare tutti gli strumenti e le tecnolo-gie informatiche che consentono al designer industriale di modellare e controllare tecnicamente tutti gli elementi fino al più piccolo dettaglio;

• conoscere le teorie relative agli elementi di un prodotto finito con particolare attenzione agli aspetti legati alle macchine, alla definizione tecnologica dei componenti e alla sperimentazione tecnologica e saper utilizzare tutti gli strumenti e le tecnologie informatiche che consentono al designer industriale di modellare e controllare tecnicamen-te tutti gli elementi fino al più piccolo dettaglio;

• conoscere approfonditamente e controllare gli aspetti tecni-co-produttivi, tecnico-funzionali e formali degli artefatti (di natura materiale o immateriale) e dei prodotti intermedi, ma anche l’insieme dei processi che accompagnano il ciclo di vita del prodotto e tutti quegli elementi che contribui-scono a migliorarne i requisiti ambientali, comprendendo i processi comunicativi e di consumo finalizzati a strategie di “sostenibilità”;

• conoscere in modo approfondito e saper analizzare in ogni suo elemento la morfologia di un prodotto e/o di un sistema di prodotti in relazione all’innovazione tipologica, materica e tecnologica;

• progettare un artefatto, o un sistema di artefatti, fortemente innovativo sia negli aspetti formali che in quelli produttivi e funzionali, nell’ottica di una continua sperimentazione sensibile ai mutamenti socio-culturali.

Il titolo finale di Laureato Magistrale Internazionale in Product Design sarà conferito a studenti che abbiano acquisito un insie-me di conoscenze approfondite relative alla cultura del proget-to, alle scienze ingegneristiche nelle loro declinazioni relative alla meccanica e alla sostenibilità, alla cultura d’impresa e alle strumentazioni multimediali; la capacità di comprendere ed ana-

conoscenza e capacità di

comprensione (knowledge and understanding)

Page 46: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

46

lizzare rigorosamente i fenomeni che hanno generato lo sviluppo e l’elaborazione dei prodotti di design, nonché di intendere in modo critico tutti quei processi che costituiscono l’iter progettua-le, il processo produttivo e il ciclo di vita del prodotto, dimostran-do attitudine all’approfondimento nello studio delle tematiche e capacità di interpretazione dei complessi scenari contemporanei.

Il titolo finale di Laureato Magistrale Internazionale in Product Design sarà conferito a studenti che abbiano la capacità di ac-quisire ed elaborare in modo approfondito e originale, temati-che inerenti il design, nei suoi diversi contesti socio-culturali e tecnologici. Le questioni con cui si deve confrontare lo studente della classe Magistrale LM12 sono spesso di tipo predittivo, legate cioè alla visione di tendenze socio-comportamentali, non-ché al recepimento delle più innovative soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato. La capacità di saper cogliere e inter-pretare in anticipo tali innovazioni latenti, è uno degli elementi che caratterizzano l’abilità del progettista che il Corso di Laurea Magistrale Internazionale vuole preparare.

Il titolo finale di Laureato Magistrale Internazione in Product Design sarà conferito a studenti che abbiano la capacità di ac-quisire ed elaborare in modo approfondito ed originale temati-che inerenti il design, nei suoi diversi contesti socio-culturali e tecnologici. L’autonomia di giudizio è richiesta e alimentata fin dai primi gradi dell’iter formativo: all’uopo i Corsi Integrati e Monodisci-plinari forniscono conoscenze e strumentazioni per sviluppare l’attitudine critica tipica delle discipline storiche e acquisire competenze specifiche relativamente all’innovazione morfolo-gica, tecnologica e tipologica, nonché agli aspetti propriamente meccanici e ingegneristici di un oggetto o sistema di oggetti. Tali insegnamenti indirizzano il laureando ad un esercizio dell’autonomia di giudizio in senso interpretativo e propositivo relativamente a temi emergenti e alle possibili soluzioni proget-tuali. Lo sviluppo di tali capacità viene ancor più messa in regia nell’ambito degli Atelier di progettazione.

La Laurea Magistrale Internazionale in Product Design ha come obiettivo la formazione di una figura di progettista colto in gra-do di comunicare in modo chiaro, esaustivo ed efficace, anche con l’ausilio dei più innovativi sistemi informatici, le temati-

capacità di applicare conoscenza

e comprensione (applying

knowledge and understanding)

autonomia di giudizio

(making judgements)

abilità comunicative

(communication skills)

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47

che, le elaborazioni dei dati, i corredi illustrativi, relativi alle proposte progettuali che dovranno essere complete dal punto di vista grafico, informatico, fisico (modelli e prototipi) a interlo-cutori sia specialisti che non specialisti. Le strutture narrative e descrittive dovranno essere costruite in modo logico e arricchite da modalità esplicative ipertestuali.Gli studenti della Classe LM12 devono essere in grado di comu-nicare ed elaborare i propri scritti in lingua inglese. Gli studenti devono saper utilizzare le tecniche comunicative di ultima ge-nerazione (presentazioni, video e prodotti multimediali, ecc.). In sede didattica la capacità di comunicazione sarà addestrata con esercitazioni mirate a controllare il linguaggio parlato e scritto, con abstract dinanzi ad una platea di docenti, con esposizioni orali secondo tempi contingentati accompagnate dalla proiezio-ne di immagini esplicative. La verifica dell’acquisizione della capacità di comunicare ha come fine di addestrare gli studenti a interloquire con soggetti altri ed è considerata propedeutica ad affrontare le dinamiche dei processi partecipativi, fondamentali nella professione del progettista.

La capacità di apprendimento sarà valutata in base all’iter formativo individuale, al curriculum degli studi, ai successivi gradi di acquisizione di conoscenze e capacità acquisite nel tempo. Sarà inoltre considerata la singolarità dell’approc-cio progettuale, l’approfondimento personale in relazione alle attività di gruppo. Sarà altresì considerata la capacità di apprendere autonomamente dati quantitativi e qualitativi peculiari al design, al fine di proseguire ulteriormente gli studi o intraprendere la professione o l’attività di ricerca nell’ambito di specifici dottorati. Lo studente deve dimostrare una capacità di aggiornamento con un buon grado di autonomia necessaria soprattutto nel campo della critica e teoria del design, delle tecniche di rappresentazione, nella ricerca di materiali innova-tivi, nel controllo degli aspetti ingegneristici e delle meccaniche degli artefatti, nel progetto e nelle verifiche della sostenibilità ambientale, delle più recenti tecnologie e processi produttivi e dei linguaggi della contemporaneità.La verifica della capacità di apprendimento sarà effettuata attra-verso verifiche in itinere, workshop, prove di esame.

capacità di apprendimento

(learning skills)

Page 48: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

48

Tecnologie e Sistemi di Lavorazione

Settori Scientifico Disciplinari

Page 49: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

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FIRST YEAR

First semester

Product Representation

Theories and History of Art Criticism

Theoretical and Applied Mechanics

Product Design Studio 1

Product Design 1 Morphology, Technology and Typology of Artefacts

6

6

6

6

6

ICAR/17

L-ART/03

ICAR/08

ICAR/13

ICAR/13

48

48

48

48

48

CFU SSD Classroom Hours

Second semester

Design and Technologies of Innovative Materials

Design and Technologies of Innovative Materials Mechanical Behaviours of Innovative Materials

Aesthetics

Product Design Studio 2

Product Design 2

Mechanical Tests, Models and Prototypes

6

6

6

66

ICAR/12

ICAR/08

M-FIL/04

ICAR/13ICAR/08

48

48

48

4848

60 Total CFU First Year

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50

SEConD YEAR

Fisrt semester

Product Design Studio 3

Product Design Studio 4

Technologies and Production Systems

Elective Courses

9

9

6

9

ICAR/13

ICAR/13

ING-IND/16

72

72

48

72

Second semester

Further learning work and training (abroad)

Thesis work

9

18

CFU SSD

60 Total CFU Second Year

ToTAL CFU 120

Classroom Hours

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Corso di Laurea Magistrale in Design del Prodotto

PRoDUCT REPRESEnTATIon Obiettivi dell’attività formativa del corso:• Saper esercitare criticamente il controllo del modello men-

tale di un oggetto, sia esso prefigurato o esistente, attraver-so le forme della rappresentazione, nelle diverse fasi della progettazione e produzione industriale.

• Saper descrivere e comunicare con esattezza le configura-zioni degli oggetti per mezzo di figure, rappresentazioni e modelli siano essi piani e tridimensionali, fisici, grafici e digitali.

• Saper comprendere le strutture geometriche, modulari e di misura che governano la forma spaziale di un oggetto in-dustriale e delle sue parti attraverso l’esercizio del disegno.

• Conoscere e saper riconoscere i principali caratteri geo-metrici, modulari e di misura nel disegno degli oggetti industriali nel loro sviluppo storico.

• Conoscere e in parte sperimentare procedure e metodolo-gie, operative e tecniche, dirette e indirette, specifiche della rappresentazione del prodotto (dall’acquisizione dei dati, al reverse modeling, reverse engineering, alla prototipazio-ne virtuale).

Il corso è articolato in lezioni frontali, seminari e sperimenta-zioni, approntate in relazione ai diversi argomenti di natura teorica, metodologica, tecnica ed operativa.

ThEoRIES AnD hISToRY oF ART CRITICISM

Gli obiettivi del corso riguardano tanto le teorie e le storie del design, dell’architettura, delle arti, delle arti decorative, quanto quelle strettamente attinenti ai fondamenti della Critica d’arte contemporanea.L’obiettivo specifico del corso di Teorie e Storia della Critica dell’Arte è di portare lo studente ad una conoscenza degli stru-menti e dei fondamenti della Critica d´Arte attuale.

Contenuti e obiettivi dei corsi 2013-2014

L-ART/036 CFU

ICAR/176 CFU

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Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di: • Descrivere e utilizzare alcuni degli strumenti di lettura più

consolidati tra quelli elaborati nel tempo da studiosi ed esperti professionalmente accreditati al fine di interpretare la produzione artistica contemporanea.

• Estrapolare dalla produzione artistica contemporanea, tematiche epocali, tensioni storiche, suggestioni formali, e strategie comunicative riferibili in qualche modo anche alle altre discipline del visivo con particolare attenzione per Disegno Industriale.

• Distinguere in un’opera d’arte il nucleo motivazionale dell’atto creativo, (considerato come ricerca di valori ad un tempo esistenziali e sociali), dal mero sforzo di produr-re una cifra stilistica capace di raccogliere consensi più o meno effimeri.

ThEoRETICAL AnD APPLIED MEChAnICS

Il corso di Meccanica Teorica e Applicata persegue i seguenti obiettivi:• Approfondire le conoscenze degli studenti relativamente al

funzionamento cinematico, statico e meccanico di oggetti di varia forma e struttura con particolare riferimento alla modellazione del continuo deformabile a comportamento elastico e elasto-plastico. Si presuppone la conoscenza di base dei principi della meccanica dei corpi rigidi acquisite nelle Lauree triennali.

• Far acquisire la conoscenza dei modelli adeguati per l’analisi del continuo e i metodi fondamentali di soluzione del problema elastico anche in forme complesse (es. lastre, piastre, gusci), in stretta relazione con le finalità di proget-tazione del prodotto del design industriale.

• Fornire gli elementi di base per formare la capacità critica di valutare una prefattibilità strutturale del prodotto, selezionando alcune tipologie di riferimento che possano ricondursi a modelli mono, bi e tri-dimensionali.

ICAR/086 CFU

Page 54: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

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PRoDUCT DESIGn STUDIo 1

Product Design 1 (ICAR/13 – 6 CFU)Morphology, Technology and Typology of Artefacts(ICAR/13 – 6 CFU)

Gli obiettivi del Corso si articolano su due piani e presentano reciproche integrazioni orientate a una sperimentazione pro-gettuale, sintesi di competenze applicate. L’ambito d’interesse dell’Atelier riguarda studi morfologici, tipologici e tecnologici dedicati all’acquisizione di conoscenze specifiche di determi-nate categorie di artefatti al fine di comprendere l’evoluzione delle forme nel tempo rispetto all’innovazione tecnologica e tipologica e i rapporti tra i componenti più minuti e l’insieme. Al processo analitico morfologico, inteso come procedimento scientifico comparativo, viene integrata la sperimentazione pro-gettuale dedicata a tematiche legate alle risorse del territorio, in relazione a contesti complessi.Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà essere in grado di: • Conoscere, distinguere, classificare e sistematizzare gli

aspetti morfologici, tipologici e tecnologici di determinati gruppi di artefatti in relazione alla loro evoluzione nel tempo.

• Verificare e dimostrare come la nozione di progetto in una società post-industriale comporti lo studio della conforma-zione degli artefatti nei loro elementi minuti e nella loro totalità in relazione all’evoluzione delle risorse materiali e territoriali, delle procedure e delle tecnologie nell’ottica di un approccio volto a cogliere la molteplicità e variabilità dei contesti e dei fattori ambientali.

• Sistematizzare per promuovere un’attitudine scientifica alla progettazione di elementi, componenti e oggetti per l’industria adeguati alla contemporanea complessità delle esigenze d’uso.

• Concepire e progettare l’innovazione in relazione alla storia della cultura materiale ed industriale, all’evoluzione delle tipologie di artefatti, dei materiali e delle tecnologie, indivi-duando archetipi e matrici morfologiche e comprendendo lo sviluppo dei phyla morfo-tipologici rispetto ai contesti produttivi.

12 CFU

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55

DESIGn AnD TEChnoLoGIES oF InnoVATIVE MATERIALS

Design and Technologies of Innovative Materials (ICAR/12 –6 CFU)Mechanical Behaviours of Innovative Materials (ICAR/08 – 6 CFU)

Il Corso è mirato allo sviluppo di competenze applicate attraverso due insegnamenti integrati: Design e Tecnologie di materiali innovativi, rivolto alla componente critico analitica, tecnologica e sintetico-progettuale sull’innovazione dei mate-riali; Comportamento meccanico di materiali innovativi, rivolto allo studio dei comportamenti meccanici dei materiali. Obiet-tivo del Corso è trasferire allo studente strumenti critici per indagare e sviluppare le innovazioni che investono la società contemporanea attraverso lo studio e l’applicazione di nuovi materiali per artefatti industriali.Didattica frontale ed esperienze applicative riguarderanno:• L’analisi delle principali proprietà tecnologiche, fisiche e

percettive, del comportamento meccanico e dei processi di produzione dei principali materiali innovativi e tradiziona-li ad uso innovativo;

• L’acquisizione delle conoscenze di base per la progettazio-ne industriale di prodotti ottimizzati rispetto alle principali prestazioni meccaniche;

• Il rapporto tra proprietà dei materiali e processo di proget-tazione di artefatti industriali;

• Lo sviluppo di soluzioni metaprogettuali esemplificative della corretta applicazione delle proprietà tecnologiche e meccaniche;

• La verifica delle potenzialità morfologiche di materiali innovativi.

AESThETICS

Il corso di estetica persegue i seguenti obiettivi:• Fornire agli studenti una mappa aggiornata dei rapporti fra

le discipline del design e l’estetica contemporanea;• Incrementare la capacità di analizzare i prodotti di design

in relazione ai contesti operativi e d’uso, ai modi della percezione, ai rapporti fra tecnica e manualità, fra progetta-zione, gusto, consumo.

12 CFU

M-FIL/046 CFU

Page 56: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

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• Chiarire il rapporto del progetto di design con i processi dell’attività creativa;

• Accrescere il controllo dei propri compiti professionali e di ricerca in vista di un approccio multidisciplinare al progetto;

• Formare gli studenti alla comprensione di testi complessi che impiegano i linguaggi specializzati dell’estetica filo-sofica, storica e contemporanea, nonché delle teorie della percezione e delle arti.

PRoDUCT DESIGn STUDIo 2

Product Design 2 (ICAR/13 – 6 CFU)Mechanical Tests, Models and Prototypes (ICAR/08 – 6CFU)

Gli obiettivi dell’Atelier sono orientati ad offrire un’esperienza di progetto improntata su modelli di ricerca applicata. Il campo di interesse circoscrive un insieme scientifico che indaga la forma del prodotto attraverso le qualità morfologiche ed il comportamento meccanico dettato dal loro funzionamento e dalle analisi di morfogenesi di matrice organica. Pertanto al termine del corso lo studente - indagando il ‘prodotto domesti-co’ a cavallo tra necessità personale e collettive - dovrà:• Conoscere le diverse fasi che conducono al prodotto artico-

landone i necessari requisiti formali, funzionali, materici, oltre che i sistemi di produzione;

• Sviluppare conoscenze relative all’analisi meccanica di strutture bidimensionali piane e curve al fine di ottimiz-zare la forma ed il dimensionamento dei componenti del prodotto;

• Conoscere e sviluppare conoscenze relative ai percorsi evo-lutivi della materia quando questa si conforma ai principi organici e biologici;

• Gestire la simulazione del percorso progettuale di un og-getto d’uso, integrando strumenti e tecniche digitali per la modellazione grafica e strutturale;

• Saper sviluppare un artefatto comprendendo le diverse fasi che concorrono a definire l’iter progettuale nel campo del product design, e, segnatamente: individuazione degli scenari d’uso, di concept, prototipi di studio, restituzione grafico-esecutiva, comunicazione del prodotto.

12 CFU

Page 57: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

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PRoDUCT DESIGn STUDIo 3

L’obiettivo è di trasferire allo studente gli strumenti critici per indagare e sviluppare nuove tipologie di prodotto considerando come fattore caratterizzante l’interazione tra l’utente e l’oggetto nonché la relazione tra la tecnologia e la tipologia dell’artefatto per l’interazione.Le competenze e i saperi coinvolti sono trasversali ed eteroge-nei e trovano il loro punto di sintesi nell’ambito del Design per l’Interazione. Operativamente, il Corso intende produrre un’ipotesi di lavoro sperimentale contestualizzato che si prefigge la progettazio-ne e la gestione di una innovazione di prodotto basata sulle opportunità offerte dalle tecnologie per l’interazione. mLe fasi didattiche e i relativi contributi tecnico/sperimentali si articole-ranno in:• Analisi potenzialità e limiti dei processi esistenti;• Sviluppo di un’ipotesi d’innovazione tecnologica, specifica-

tamente al campo di applicazione;• Verifica tecnologica e tipologica dell’innovazione sviluppa-

ta.

PRoDUCT DESIGn STUDIo 4

L’obiettivo è di trasferire allo studente gli strumenti critico-analitici e sintetico-progettuali per indagare il tema ampio della sostenibilità e sviluppare una proposta di prodotto/servizio considerando come fattore discriminante il suo grado di soste-nibilità nel lungo periodo.Le competenze e i saperi coinvolti sono trasversali ed eteroge-nei e trovano il proprio punto di sintesi nell’ambito del Design per l’Innovazione Sociale. Operativamente, il Corso intende produrre un’ipotesi di lavoro sperimentale contestualizzato che si prefigge la progettazione e la gestione di una innovazione che investe questioni ambientali, economiche e sociali e che coinvolge l’intero ciclo dalla progettazione, alla produzione, al consumo.Le fasi didattiche e i relativi contributi tecnico/sperimentali si

ICAR/139 CFU

ICAR/139 CFU

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articoleranno in:• Analisi potenzialità e limiti dei processi esistenti;• Sviluppo di un’ipotesi di innovazione sostenibile, specifica-

tamente al campo di applicazione;• Verifica economica, procedurale e ambientale dell’innova-

zione sviluppata.

TEChnoLoGIES AnD PRoDUCTIon SYSTEMS

Il corso intende fornire le basi di conoscenza dei sistemi di produzione attraverso la loro identificazione e classificazione, la definizione dei modelli organizzativi, l’individuazione delle problematiche progettuali e gestionali. Il corso si sofferma in particolare sulle conoscenze necessarie per studiare le problematiche dei processi produttivi di rapid manufacturing per operare delle scelte tecnologiche in relazione alle caratteristiche del prodotto da realizzare.Le fasi didattiche si articoleranno in:• Studio dei processi di rapid manufacturing;• Definizione dei modelli organizzativi;• Verifica delle problematiche progettuali e gestionali.

ELECTIVE CoURSES

Possono essere scelte autonomamente dallo studente materie per un totale di 9 crediti, purché coerenti con il percorso forma-tivo. In particolare i crediti possono essere acquisiti sostenendo uno o più esami:• nei Corsi di Laurea Magistrale delle Facoltà dell’Ateneo• in eventuali corsi specificamente attivati dal Corsi di Lau-

rea Magistrale in Design (definiti per ciascun anno accade-mico)

• nell’ambito del programma Erasmus• presso qualificate strutture di enti, istituti e imprese pubbli-

che o private operanti nel settore del Design, previa stipula di convenzioni.

ING-IND166 CFU

9 CFU

Page 59: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

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FURThER LEARnInG WoRk AnD TRAInInG (ABRoAD)

Sono previsti specifici 9 cfu per stageotirocini o attività di ricerca, da svolgersi presso aziende, centri di ricerca, università internazionali. La scelta della struttura ospitante potrà essere suggerita dal Docente Relatore di Tesi, o proposta dallo studen-te e comunque soggetta a un’approvazione da parte del Coor-dinatore del CdLM. La verifica di tali attività avverrà previa presentazione di una relazione del lavoro svolto controfirmata dal Tutor della Struttura Ospitante.

PRoVA FInALE

Per essere ammesso a sostenere l’esame di Laurea Magistrale in Product Design lo studente dovrà aver superato l’accertamento, con esito positivo, dell’attività didattica, dovrà inoltre avere la certificazione dell’attività extracurriculare (di cui al punto precedente).La prova finale assume il valore di una “elaborazione originale” di carattere scientifico, teorico e tecnico.

18 CFU

9 CFU

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60

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Corso di Laurea Magistrale inDesign Comunicazione Visiva e MultimedialeInterfacoltà Scienze Politiche Sociologia Comunicazione

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Corso di Laurea Magistrale in Design Comunicazione Visiva e MultimedialeInterfacoltà Scienze Politiche Sociologia Comunicazione

Il corso di Laurea Magistrale in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale, di durata biennale, è un corso di laurea Inter-facoltà con la Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza.Ha lo scopo di formare una figura di progettista in grado di operare nei campi della comunicazione multimediale, delle numerose declinazioni della progettazione interattiva e iperme-diale, della progettazione e produzione di artefatti comunicati-vi, della realizzazione di interfacce iconiche e tridimensionali, e di ideare e controllare nei suoi aspetti estetici e comunicativi gli artefatti virtuali che interagiscono con la vita quotidiana dell’uomo all’interno di una società industriale matura, e di far uso, della massima varietà di circostanze, dei molteplici strumenti necessari:

• per confrontarsi con le dinamiche d’innovazione riferite al prodotto comunicativo (negli aspetti tecnico-produttivi, tecnico-funzionali e formali);

• per confrontarsi con le innovazioni socio-culturali, di consumo e di mercato che hanno diretta influenza sulle strategie comunicative, che concorrono alla definizione

Obiettivi formativi

Classe di Laurea

Durata

Modalità di accesso

Posti per studenti UEPosti per studenti extra UE

Coordinatore

LM-12

biennale

valutazione comparativa su base locale

5010

Carlo [email protected]/

i

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6363

dell’identità di un’istituzione, di un’impresa o di un qualsi-voglia soggetto;

• per confrontarsi infine, con gli interventi progettuali sul contesto di produzione e d’uso degli artefatti comunicativi (dagli aspetti qualitativi che contribuiscono a migliorarne la percezione e la fruizione).

L’attività di formazione, intrecciata strettamente con l’attività di ricerca, si sviluppa intorno ai seguenti filoni tematici principali:

• la grafica editoriale in tutte le sue declinazioni; • il design dell’identità (cioè l’immagine istituzionale e azien-

dale e le sue strette relazioni con il design dei servizi), • il design dei sistemi informativi e comunicativi (segnaleti-

ca, exhibit design, ecc.); • il design dell’interfaccia (il design dei sistemi ipermediali e

il design delle interfacce), e in particolare webdesign (siti, portatili, database);

• il design e la comunicazione multimediale come la grafica cinetica, il movie design, la new media design.

Ciò comporta una solida formazione che raccolga e finalizzi al progetto, oltre agli aspetti metodologico-operativi e teorico-scientifici della cultura del design, gli ambiti transdisciplinari della programmazione e organizzazione della produzione, del marketing industriale, dell’analisi settoriale e intersettoriale, dell’economia aziendale, della conoscenza e controllo dei mezzi e delle tecnologie più appropriate di sviluppo e produzione, dell’informatica e dell’elettronica, della ricerca operativa e per quanto concerne gli ambiti della ricerca artistica e morfologica, della semiotica e linguistica, dell’estetica e delle scienze dell’in-formazione, dell’iconologia applicata, della sociologia cognitiva e di tutte le discipline dell’interattività sensoriale fra uomo e sistema artificiale.

Il percorso formativo, strutturato in corsi teorici e laboratori di progettazione, è articolato in modo che lo studente alla fine del primo anno conosca e comprenda:

• le caratteristiche sociali che hanno portato alla definizione e all’evoluzione delle diverse culture visuali;

percorso formativo

Corso di Laurea Magistrale in Design Comunicazione Visiva e Multimediale

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• le dinamiche e le vicende che hanno caratterizzato la storia delle arti visuali, sia in epoca moderna che contemporanea, nei diversi media quali stampa, cinema, televisione, fino alle più recenti modalità multimediali;

• le tecniche di programmazione e di rappresentazione assistita dal computer fino alla elaborazione di progetti di computer grafica;

• le problematiche, lo sviluppo e l’elaborazione tecnica definitiva, nonché esecutiva, di prodotti visuali nell’ambito della grafica identitaria, editoriale e pubblicitaria, con una forte integrazione analitica e teorica da parte delle discipli-ne della scienza della comunicazione;

• le problematiche, lo sviluppo e l’elaborazione tecnica definitiva, nonché esecutiva, di prodotti visuali nell’ambito della grafica multimediale, con applicazioni nella proget-tazione di interfacce e del web, con una forte integrazione analitica e teorica da parte delle discipline della scienza della comunicazione.

Alla fine del secondo anno lo studente deve conoscere e com-prendere:

• le tecniche di programmazione e di rappresentazione assistita dal computer fino alla elaborazione di progetti di computer grafica applicata, di livello avanzato;

• le problematiche, lo sviluppo e l’elaborazione tecnica defi-nitiva, nonché esecutiva, di prodotti visuali nell’ambito del movie design;

• le problematiche, lo sviluppo e l’elaborazione tecnica defi-nitiva, nonché esecutiva, di prodotti visuali con progetta-zione di artefatti espositivi e di carattere pubblico per i beni culturali, con una forte integrazione analitica e teorica da parte delle discipline della scienza della comunicazione.

Per la definizione della percentuale delle ore/CFU da destina-re all’attiva di studio individuale si rimanda al Regolamento Didattico.

Il titolo finale di laureato magistrale in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale, sarà conferito a studenti che siano in grado di dimostrare conoscenze e capacità di comprensione dei fenomeni che hanno generato lo sviluppo e l’elaborazione di

conoscenza e capacità di

comprensione (knowledge and understanding)

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prodotti comunicativi, siano essi tradizionali che multimediali, contestualizzandoli nella cultura del progetto di design così come in quella della Comunicazione.Tutto il Corso di Laurea Magistrale in Design Comunicazione Visiva è impostato sulla interdisciplinarietà, essendo un pro-getto interfacoltà, per cui soprattutto i Laboratori di Progetta-zione, integreranno più conoscenze e più competenze, al fine di formare una figura più completa, capace di sintetizzare ed accogliere in modo sinergico e complementare gli apporti da i due ceppi disciplinari, quello della Cultura del Design e quello delle Scienze della Comunicazione.

Gli studenti devono acquisire la capacità di valutare la com-plessità del prodotto visuale, comprendendone rigorosamente i fenomeni che hanno generato il suo sviluppo e la sua elabora-zione, rapportandolo con le diverse culture d’impresa, e con le articolate culture del progetto che lo hanno motivato, in un più ampio scenario della ricerca nella comunicazione contempora-nea.Dovranno inoltre conoscere e comprendere i processi tecnici, tecnologici e informatici attraverso cui è stato elaborato.In particolare, la Laurea Magistrale in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale ha lo scopo di formare un designer dota-to di conoscenze approfondite e capacità relative a:

• capacità di analisi, di lettura e valutazione, sia in termini storico critici che tecnici del prodotto di comunicazione visiva, relativamente ai complessi e variegati scenari che compongono la cultura moderna e contemporanea;

• capacità di analisi, di lettura e valutazione, sia in termini storico critici che tecnici del prodotto di comunicazione vi-siva, relativamente ai media per cui si il prodotto è pensato, siano essi media a stampa (giornali, riviste, ecc.) sia media dinamici quali cinema, televisione, e soprattutto web;

• capacità di comprensione delle diverse problematiche e delle possibili sinergie che si attivano tra i diversi media ed i prodotti di comunicazione visuale;

• capacità di comprensione dei processi tecnici e tecnologiche nel loro insieme, con le relative caratteristiche e complessi-tà, che sottendono l’elaborazione del prodotto visuale;

• capacità di comprensione dei legami e dei portati economi-ci e sociali dei prodotti visuali.

Page 66: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

66

Tali conoscenze e capacità saranno raggiunte attraverso la fre-quenza agli insegnamenti caratterizzanti teorici (Corsi Monodi-sciplinari o Integrati), erogati prevalentemente attraverso una didattica frontale e workshop, e ai Laboratori di Sperimentazio-ne pratica e progettuale previsti dal percorso formativo, nonché durante l’attività di tirocinio.La conoscenza e la capacità di comprensione sarà inoltre acqui-sita attraversi esercitazioni, seminari, svolgimenti individuali e la frequentazione di biblioteche.La verifica sarà attuata attraverso prove di apprendimento in itinere e prove di esame, nonché nella analisi delle attività ed elaborati relativi alla prova finale, che sarà certamente un lavoro originale.La prova finale darà modo di testare il livello di maturazione raggiunto, l’espressione e il grado di originalità raggiunti dal singolo negli approfondimenti degli aspetti storico-critici e nella capacità di sintesi progettuale e, più in generale di comprendere la capacità di gestione del bagaglio di conoscenze e metodolo-gie acquisite nell’arco del biennio attraverso studi individuali, di gruppo e l’insieme delle esperienze didattiche condotte.

Il Design, in ogni sua declinazione, compresa la Comunicazio-ne, è, di fatto, un’attività che si fonda sull’applicazione della creatività all’universo degli artefatti materiali e immateriali, nei diversi settori merceologici.La progettazione grafica e visuale è quindi un momento di sintesi e di applicazione di conoscenze.In ambito didattico tale momento di sintesi e di applicazione delle conoscenze, già acquisite attraverso gli insegnamenti teo-rici, e strumentali (rappresentazione, computer grafica, ecc.), è rappresentato dai Laboratori di progettazione, in cui lo studen-te, è guidato a sviluppare soluzioni progettuali a temi assegnati, acquisendo una metodologia specifica di elaborazione proget-tuale. Per cui il titolo finale di Laureato Magistrale in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale, sarà conferito a studenti che siano in grado di applicare le conoscenze acquisite duran-te il percorso formativo in un saper fare declinato nei diversi ambiti progettuali della comunicazione visuale.Tali conoscenze dovranno consentire Trasferimenti tecnologici, morfologici e linguistici tra ambiti più maturi della comunica-zione visiva e multimediale, rispetto ad altri in via di sviluppo.

capacità di applicare conoscenza

e comprensione (applying

knowledge and understanding)

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Dovranno altresì consentire di applicare le conoscenze acquisite in contesti economici e culturali diversi, lì dove è più forte la domanda di ricerca di nuovi artefatti comunicativi.

Il laureato Magistrale in Design Comunicazione Visiva e Multi-mediale dovrà, in relazione agli studi sviluppati:

• saper sviluppare pienamente e in modo approfondito temi di ricerca in maniera sperimentale e in piena autonomia nell’individuazione dei problemi e delle tematiche rile-vanti, da affrontare con la convergenza di una pluralità di contributi disciplinari.

• saper descrivere e utilizzare alcuni degli strumenti di lettu-ra più consolidati tra quelli elaborati nel tempo da studiosi ed esperti, professionalmente accreditati al fine di interpre-tare la produzione artistica e del design contemporanei;

• saper coordinare, integrare e articolare tanto i fattori relati-vi alla produzione che quelli relativi all’uso, alla fruizione e al consumo che concorrono alla definizione del sistema prodotto, servizio, comunicazione;

• saper realizzare, gestire e utilizzare differenti sistemi di ela-borazione delle informazioni in relazione a diversi contesti applicativi con metodologie e tecniche appropriate;

• saper utilizzare i metodi e le tecnologie relative ai sistemi di elaborazione delle informazioni più innovativi nell’am-bito della progettazione visuale, i software di gestione, elaborazione e trattamento dei dati, e controllare le proble-matiche di usabilità delle interfacce uomo-macchina;

• saper effettuare analisi approfondite e rigorose sull’evolu-zione dei linguaggi, delle morfologie, delle tipologie e delle tecnologie di prodotti visuali e multimediali;

• progettare e controllare in modo globale ed estremamente approfondito le varie scale del progetto, operando anche tramite ricerche mirate a trasferimenti tecnici tra ambiti produttivi più maturi rispetto ad altri in via di sviluppo;

• padroneggiare tecniche e conoscenze sui sistemi di pro-duzione di artefatti comunicativi, dai processi di stampa e riproduzione, alle diverse piattaforme tecnologiche multi-mediali, in ambito anche web, nonché dimostrare di essere in grado di controllare tecnicamente, alle varie scale proget-tuali, fino al più minuto dettaglio, il prodotto o il sistema di prodotti visuali oggetto della sperimentazione progettuale.

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La verifica dell’acquisizione di tali competenze avverrà soprat-tutto in base ad elaborati grafici, e multimediali dei prodotti visuali progettati. Verranno inoltre valutate sia in sede di esami che di prova finale le capacità di esporre, comunicare e sostene-re le scelte analitico-progettuali.

Il titolo finale di laureato magistrale in Design, omunicazione Visiva e Multimediale, sarà conferito a studenti che abbiano la capacità di acquisire ed elaborare in modo originale dati relativi al design della comunicazione, nei suoi diversi contesti socio-culturali e tecnologici.L’autonomia di giudizio è richiesta e alimentata fin dai primi gradi dell’iter formativo: a questo scopo i Corsi Integrati forniscono conoscenze e strumentazioni per sviluppare l’atti-tudine critica, mentre i Laboratori indirizzano il laureando a un esercizio dell’autonomia di giudizio in senso interpretativo e propositivo relativamente a temi emergenti e alle possibili soluzioni progettuali.Le questioni con cui si deve confrontare lo studente della classe Magistrale LM12 sono spesso di tipo predittivo, legate cioè alla visione di tendenze socio-comportamentali, nonché alla recepimento delle più innovative e avanguardistiche soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato, soprattutto nell’ambito della comunicazione visuale.È proprio nella capacità di saper cogliere in anticipo tali innova-zioni latenti che consiste l’abilità del progettista che il Corso di Laurea magistrale vuole preparare.Le ricerche e gli approfondimenti storico-critici sulla progetta-zione visiva e sulle reciproche influenze tra l arte, il design, l’ar-chitettura e le nuove tecnologie, devono quindi essere prospet-tate non solo come acquisizione di conoscenze, ma anche come stimolo a sviluppare autonome interpretazioni e riflessioni sulle possibili tematiche al fine di formulare proposte progettuali, di artefatti sia materiali che immateriali.La padronanza delle tecniche di ricerca e di analisi, e di una loro autonoma interpretazione sarà verificata attraverso l’originalità e la completezza delle elaborazioni di tipo tecnico e dalla capa-cità di sostenere le scelte analitico-progettuali, in un contesto fluido e dinamico.

autonomia di giudizio

(making judgements)

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La laurea magistrale in Design,Comunicazione Visiva e Mul-timediale, sarà conferita a studenti che abbiano acquisito la capacità di comunicare, dal punto di vista grafico, informatico, e verbale, le conoscenze acquisite nel corso degli studi, e le problematiche aperte a cui hanno dato soluzione con le diverse proposte tecniche e progettuali a interlocutori sia specialisti che non specialisti.Tale abilità comunicativa dovrà essere chiara e logica, con strutture narrative e descrittive razionali, su cui far convergere modalità esplicative ipertestuali.Gli studenti devono essere inoltre in grado di esporre le proprie soluzioni tecnico/progettuali in almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’Italiano.Per fare ciò, in sede didattica, soprattutto negli atelier di pro-gettazione, gli studenti saranno messi in grado di acquisire gli strumenti e le tecniche per migliorare le suddette abilità comu-nicative, attraverso esercitazioni che prevedono la simulazione di presentazioni o scambi d’informazione e di conoscenza, e addestreranno a controllare il linguaggio, parlato e scritto, con abstract dinanzi ad una platea di docenti, secondo tempi contin-gentati, accompagnate anche da immagini esplicative.Gli studenti dovranno, infatti, saper utilizzare le tecniche comu-nicative di ultima generazione (presentazioni in power point, costruzioni di video e di prodotti multimediali, realizzazioni di siti dimostrativi ecc.) e comunicare in almeno una lingua dell’Unione Europea.La verifica dell’acquisizione della capacità di comunicare allena gli studenti a interloquire con soggetti altri ed è, quindi, pro-pedeutica ad affrontare le dinamiche dei processi partecipativi, fondamentali nella professione del progettista.

La capacità di apprendimento sarà valutata in base all’iter formativo individuale, al curriculum degli studi, ai successivi gradi di acquisizione di conoscenze e capacità acquisite nel tempo.Sarà inoltre considerata a tal proposito la singolarità dell’ap-proccio progettuale, che di fatto rappresenta un indicatore della capacità di apprendimento, così come la modalità di gestire l’approfondimento sia personale, sia in relazione alle attività di gruppo.Sarà altresì considerata la capacità di apprendere autono-mamente dati quantitativi e qualitativi peculiari al design

abilità comunicative

(communication skills)

capacità di apprendimento

(learning skills)

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nell’ambito specifico della comunicazione, al fine di proseguire ulteriormente gli studi o intraprendere la professione o l’attività di ricerca nell’ambito di specifici dottorati.Lo studente deve dimostrare una capacità di aggiornamento con un buon grado di autonomia necessaria soprattutto nel campo della critica e teoria del design della comunicazione, delle tecniche di rappresentazione, nelle tecniche di stampa e di produzione multimediale, nella conoscenza e nella gestione dei linguaggi della contemporaneità.La verifica della capacità di apprendimento sarà effettuata attra-verso verifiche in itinere, workshop, prove di esame.

Ambiti professionali dell’attività del laureato magistrale sono costituiti, tra gli altri, da tutti i settori della comunicazione, dei servizi e dei nuovi media. I laureati potranno svolgere attività come liberi professionisti o collaboratori per servizi di progetta-zione, imprese, aziende, agenzie che operano nel settore.

sbocchi occupazionali e

professionali

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Settori Scientifico Disciplinari

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PRIMo Anno

Primo semestre

Organizzazione delle dinamiche visuali nello spazio sociale

Teorie e disegno della comunicazione visiva e multimediale

Computer Grafica

Atelier di Public Design

Disegno per il Public Design Comunicazione e marketing della cultura

6

6

6

66

SPS/07

ICAR/17

ICAR/17

ICAR/17SPS/10

48

48

48

4848

CFU SSD ore aula

Secondo semestre

Storia delle Arti Visive

Atelier di Visual e Graphic Design

Laboratorio di Visual e Graphic Design Media e Comunicazione Pubblicitaria

Atelier di Multimedia design

Morfologia, Tecnologia e Tipologia degli artefatti comunicativi

Ideazione e Progettazione dei Prodotti Multimediali

6

66

6

6

L-ART/06

ICAR/13SPS/08

ICAR/13

SPS/08

48

4848

48

48

60 Totale Primo Anno

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73

SEConDo Anno

Primo semestre

Atelier di Visual e Multimedia Design

Atelier di Public design 2

Public Design 2 Laboratorio di Public Design 2

Materie a scelta dello studente

9

66

9

ICAR/13

ICAR/13ICAR/14

72

4848

72

Secondo semestre

Laboratorio di Sintesi Finale in Design Comunicazione Visiva e multimediale

Laboratorio di sintesi finale Psicologia dei consumi e della pubblicità

Prova Finale

Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

33

18

6

ICAR/13M-PSI/05

2424

200

150

CFU SSD ore aula

60 Totale Secondo Anno

ToTALE CFU 120

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74

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oRGAnIzzAzIonE DELLE DInAMIChE VISUALI nELLo SPAzIo SoCIALE

Il Corso intende fornire agli studenti la capacità di svolgere ricerche in campo sociourbanistico e nel campo della comu-nicazione visiva utilizzando metodologie e tecniche cinefoto-grafiche affiancate a più tradizionali tecniche di ricerca sociale sul campo. Il raggiungimento di tali obiettivi consente ad uno studente di design e comunicazione visiva di padroneggiare forme di conoscenza scientifica della comunicazione visiva in ordine soprattutto al riconoscimento dell’identità urbana: pro-blema questo che sembra emergere prepotentemente nella città e nel paesaggio postmoderni.I risultati di apprendimento attesi consistono nell’acquisire, da parte degli studenti, la capacità di cogliere il significato socioantropologico, anche attraverso la ricerca empirica, dei simboli architettonici, paesaggistici, estetici e socioeconomici che caratterizzano l’identità della città contemporanea.

TEoRIE E DISEGno DELLA CoMUnICAzIonE VISIVA E MULTIMEDIALE

Il Corso persegue i seguenti obiettivi:

• fornire un adeguato background culturale in materia di comunicazione per immagini mediante esempi comparati tratti dai diversi media e dalla storia dei linguaggi visivi dai quali la nostra cultura visuale discende;

• fornire agli studenti gli strumenti critici ed analitici per decodificare ed interpretare le diverse forme della comuni-cazione visiva (grafica, cinematografica ed interattiva);

• sviluppare le capacità di sintesi delle informazioni, da tradurre in forma di rappresentazione, attraverso l’affina-mento della logica selettiva;

• sviluppare le capacità narrative, esplorative e comunicative degli studenti attraverso i principali strumenti attraverso

Contenuti e obiettivi dei corsi 2013-2014

SPS/07 6 CFU

ICAR/176 CFU

Corso di Laurea Magistrale in Design Comunicazione Visiva e Multimediale

Page 76: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

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i quali le conoscenze e le informazioni vengono registrate e condivise;

• esercitare il “pensiero visivo” per organizzare le informa-zioni in modo intuitivo e simultaneo, sfruttando le poten-zialità dei diversi linguaggi visivi che i media contempora-nei mettono a disposizione.

CoMPUTER GRAFICA

Stimolare nello studente la capacità critica nella definizione e nell’uso della computer grafica. Si indirizzerà l’insegnamento all’analisi semantica dei prodotti visuali sviluppati con l’ausilio del computer.

A partire dalla definizione degli ambiti applicativi della com-puter grafica – grafica, web e multimedia, videoludica, effetti speciali, fotografia, modellazione, architettura, interior design, ecc. – si analizzeranno in senso retrospettivo le scelte linguisti-che delle immagini oggetto d’indagine, in relazione alle tecnolo-gie di elaborazione utilizzate, allo stile dell’autore ed ai vincoli dell’ambito indagato. Tale approfondimento consentirà allo studente, alla fine del corso, di possedere gli strumenti utili alla definizione delle scelte linguistiche ed espressive dell’immagine computerizzata che andrà poi a realizzare, in funzione del quadro esigenziale di partenza, e dei risultati attesi. Tale percorso sarà integrato con un’esperienza applicativa delle conoscenze acquisite, finalizzato all’acquisizione di capacità non solo tecnologiche ma anche compositive.

ATELIER DI PUBLIC DESIGn

Disegno per il Public Design (ICAR/17 - 6 CFU)Comunicazione e Marketing della cultura (SPS/10 - 6 CFU)

Obiettivo del corso è di fornire agli studenti conoscenze, linguaggi, strumenti e metodi per affrontare il progetto di un prodotto visuale a valenza pubblica con un approccio critico e multidisciplinare. Il campo di applicazione di tali prodotti, che rispondono ad

ICAR/176 CFU

12 CFU

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77

azioni comunicative complesse, è molto ampio. Tali artefatti e manufatti comunicativi possono infatti riguar-dare lo spazio pubblico – da quello fisico a quello virtuale, dal territorio al web -, le istituzioni e gli enti pubblici, le questioni di grande rilevanza sociale e culturale, possono prendere forma attraverso eventi pubblici e culturali, istituzionali o meno, mo-stre o performances, campagne ed eventi sociali, ecc.Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà essere in grado di:• riconoscere ed identificare i principali caratteri dei prodotti

visuali a valenza pubblica, anche nel loro sviluppo storico;• analizzare, tipizzare, sistematizzare e valutare i principali

caratteri dei prodotti visuali a valenza pubblica;• conoscere e prefigurare le diverse fasi nella progettazione

di un prodotto visuale a valenza pubblica (dall’ideazione alla realizzazione);

• sperimentare consapevolmente il progetto di un prodotto visuale a valenza pubblica con particolare attenzione al rapporto di interferenza tra nuovi linguaggi comunicativi e la cultura di progetto.

• sperimentare linguaggi e strumenti comunicativi diversi, utilizzando diverse forme di visualizzazione in quanto dispositivi utili sia all’analisi e alla comprensione e sia alla sintesi comunicativo-progettuale e alla condivisione della conoscenza

Per il raggiungimento di tali risultati l’Atelier è articolato in lezioni frontali, seminari e sperimentazioni approntate in relazione ai diversi argomenti di natura teorica, metodologica, tecnica ed operativa. In particolare il corso sarà caratterizzato dalla continua relazio-ne e rispondenza tra il momento analitico-conoscitivo e quello sperimentale, con la finalità di partecipare anche all’incremento di sensibilità e responsabilità sociale del futuro designer.

SToRIA DELLE ARTI VISIVE

Il corso si prefigge di correlare i contenuti dell’arte del novecen-to (avanguardie storiche) e dell’arte contemporanea al graphic design, al visual design e alla comunicazione visiva in genere (fotografia, arte digitale, ecc.).

L-ART/06 6 CFU

Page 78: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

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Gli allievi dovranno apprendere come il campo artistico ha generato il campo grafico (genesi) attraverso la produzione tipografica (manifesti, marchi, stampati, ecc.) delle avanguardie storiche, e nell’attualità come l’arte contemporanea ha ispirato l’espressione la grafica e fotografica (free style). Inoltre dovran-no sapere come la citazione della fonti ispirative, intesa come memoria storica (esempi del passato e corsi e ricorsi storici), è il metodo per stimolare e alimentare la creatività. Gli allievi do-vranno essere in grado di produrre un elaborato dove si eviden-ziano come i vari contenuti storici delle opere sono concatenati tra di loro in una rete semantica, dove i vari significati derivano dalla ripresa degli stili delle varie epoche.

ATELIER DI VISUAL E GRAPhIC DESIGn

Laboratorio di Visual e Graphic Design (ICAR/13 – 6 CFU)Media e Comunicazione Pubblicitaria (SPS/08 – 6 CFU)

Il corso intende sia offrire stimoli di metodo e riflessioni sulle nuove tecniche della comunicazione visiva, sia fornire cono-scenze di base sui linguaggi, sulla pianificazione strategica e sulle tecniche della comunicazione pubblicitaria declinata per diversi media.Da un lato, dunque, verrà offerta una visione del panorama e delle prospettive sui nuovi modi di fare comunicazione visiva e gli studenti saranno invitati a riflettere sulle loro capacità cre-ative e ad esplorare nuovi metodi di ideazione e progettazione; dall’altro si forniranno competenze inerenti pianificazione e rea-lizzazione di una campagna, alla luce delle più recenti tendenze di evoluzione del mercato e dei nuovi canali disponibili.

Le due direttrici convergeranno all’interno di un progetto di comunicazione che gli studenti dovranno elaborare, dal concept alla realizzazione, passando per la pianificazione strategica. Risultati di apprendimento attesi: gli studenti saranno in grado di progettare e realizzare una campagna di comunicazione inte-grata, dalla fase di ideazione a partire dal brief del committente, integrando pianificazione strategica, progettazione dettagliata della campagna e concreta realizzazione degli output di comu-nicazione.

12 CFU

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79

ATELIER DI MULTIMEDIA DESIGn

Morfologia, Tecnologia e Tipologia degli artefatti comunicativi (ICAR/13 - 6 CFU)Ideazione e Progettazione dei Prodotti Multimediali (SPS/08 - 6 CFU)

• Far acquisire conoscenze specifiche nell’ambito della cultu-ra degli artefatti comunicativi

• Saper metter in relazione testi e immagini, per promuovere un’attitudine al progetto trasversale adeguato alla contem-poranea complessità delle esigenze di comunicazione e fruizione

• Introdurre i concetti base legati all’editoria multimediale, anche con riferimento al settore dei beni culturali

• Illustrare le principali metodologie di lavoro per la proget-tazione (con accenni alla produzione e distribuzione) di un prodotto multimediale e i relativi concetti teorici

• Studi e analisi morfologiche, tecnologiche e tipologiche dei principali gruppi di artefatti comunicativi

• Storia ed evoluzione delle tecniche dell’arte numerica• Contaminazioni e reciproche influenze tra tecnologie digi-

tali e progetto architettonico e di design• Sperimentazioni progettuali con la messa in regia di feno-

meni visivi (video, proiezioni…)• Concetti di base di editoria multimediale• Le fasi di ideazione e progettazione di un titolo ipermediale• Introduzione al web focalizzando l’analisi sulla situazione

attuale del design visivo e l’integrazione tra media.

Al termine del corso gli studenti avranno acquisito conoscenze e competenze su: • analisi morfologica, tecnologica e tipologica dei principali

gruppi di artefatti comunicativi;• progettazione di un prodotto grafico e/o multimediale

mirato alla sperimentazione di tecnologie digitali • repertori di immagini propri delle arti visive;• analisi e progettazione di un prodotto ipermediale nelle sue

componenti progettuali, linguistiche e strutturali;• principi di swot analysis;• web 2.0 e sui suoi principali strumenti.

12 CFU

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80

ATELIER DI VISUAL E MULTIMEDIA DESIGn

Il corso ha come obiettivo la conoscenza operativa da par-te dello studente, degli strumenti più importanti del design multimediale unendo una tecnica base di ricerca e movimento sulla rete, alla spinta creativa propria dei frequentanti. Di fatto il corso si muoverà sviluppandole entrambe, prima sul piano strettamente teorico/tecnico e poi su quello strettamente pratico con esperienze dirette e valutazioni sulla realtà della rete.Lo studente dovrà conoscere e padroneggiare i principali stru-menti di valutazione in primis e quelli di sviluppo del design multimediale. Dovrà dimostrare inoltre capacità di ragionamen-to sul “surfing” ed una conoscenza delle risposte più comuni alle problematiche di messa in rete e “surviving”. Saperi acqui-siti attraverso gli Atelier del 1° anno, e attraverso l’insegnamen-to di Computer Grafica.

L’attività formativa si divide in due fasi principali. Nella prima verranno presentati, tramite esempi notevoli, i nodi più impor-tanti della progettazione, analizzati e scomposti nelle compo-nenti fondamentali, analisi che lo studente dovrà ripetere de-classificando o strutturando quest’ultime davanti ad un proprio lavoro di repertorio o ex novo. Ad analisi conclusa si procederà, nella seconda fase, al ridisegno di contenuti ed accessibilità, prima sul piano strettamente accademico, e poi sul piano della customizzazione. Un’appendice sarà dedicata all’applicazione degli strumenti innovativi in corso di sperimentazione, che saranno identificati tramite ricerche di tendenza.

ATELIER DI PUBLIC DESIGn 2

Public Design 2 (ICAR/13 – 6 CFU)Laboratorio di Public Design 2 (ICAR/14 – 6 CFU)

L’ambito disciplinare del corso è quello del public design, inteso come progettazione dello spazio pubblico. Appartiene, dunque, all’ambito della sfera collettiva, esterna rispetto a quella privata ed individuale. Si tratta di luoghi pubblici - esterni ed interni - con funzioni diverse: piazze, strade, spazi per attività culturali, per esporre, per mostrare, per condividere, spazi per il commer-

ICAR/139 CFU

12 CFU

Page 81: Area Didattica 3 Disegno Industriale - Architettura Sapienza

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cio. Il corso, pur avendo carattere laboratoriale finalizzato allo sviluppo di competenze applicate, fornisce anche un apparato teorico relativo a tale ambito, indispensabile ad una proget-tazione consapevole. Infatti, lo specifico obiettivo dell’Atelier di Public Design 2 - al quale concorrono due insegnamenti tra loro complementari - è trasferire allo studente gli strumenti metodologici, critici ed operativi per comprendere le questioni fondamentali relative al progetto degli spazi pubblici dal punto di vista morfologico, tecnologico e funzionale. Le competenze e i saperi coinvolti sono trasversali: dagli aspetti tecnico-progettuali legati alla fisicità degli interventi, con par-ticolare attenzione alla compatibilità ambientale, a quelli più propriamente comunicativi, materiali e immateriali. Alla conclusione del corso lo studente dovrà essere in grado di progettare uno spazio pubblico di media complessità e di saper-lo rappresentare sia in forma sintetica che tecnica.

LABoRAToRIo DI SInTESI FInALE In DESIGn CoMUnICAzIonE VISIVA E MULTIMEDIALE

Laboratorio di sintesi finale (ICAR/13 – 6 CFU)Psicologia dei consumi e della pubblicità (M-PSI-05 – 3 CFU)

Il corso ha un carattere sperimentale mirato all’avvio del per-corso finale del corso di studi magistrale in Comunicazione.Lo specifico obiettivo del laboratorio, al quale concorrono due insegnamenti complementari, è quello di guidare il discente nella elaborazione di un progetto di ricerca e di sperimenta-zione finale, contestualizzato nello scenario delle innovazioni più avanzate nell’ambito della comunicazione visiva e multi-mediale. Pertanto il laboratorio fornirà gli strumenti critici, per indagare e sviluppare il ciclo di trasformazioni materiali e im-materiali che investono le società contemporanee, compreso il potenziale di relazioni nuove e/o modificate tra i diversi attori e le diverse culture.

In particolare l’insegnamento Laboratorio di sintesi finale prov-vederà alla componente critico analitica, e sintetico-progettuale, mentre l’insegnamento Psicologia dei consumi e della pubblici-tà, provvederà a fornire gli strumenti per interpretare le tenden-ze nell’ambito dei consumi e della comunicazione pubblicitaria.

9 CFU

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Le competenze e i saperi coinvolti sono trasversali ed eteroge-nei: dalle discipline sociali, a quelle economiche, a quelle più propriamente tecnico-progettuali. Tali saperi rappresenteranno un corpus che guiderà i discenti all’osservazione e alla comprensione dei fenomeni contempo-ranei in diversi settori produttivi e sociali della comunicazione, all’analisi delle informazioni acquisite, alla sintesi di possibili scenari futuri dove intervenire attraverso la definizione di nuo-vi progetti di comunicazione.

Operativamente, il Corso intende produrre un’ipotesi di lavoro sperimentale contestualizzato che si prefigge la progettazione e la gestione della Innovazione progettuale, che si evolverà nella consecutiva esperienza di tirocinio ed in quella di elaborazione finale. Le fasi didattiche e i relativi contributi tecnico/sperimentali si articoleranno in:

• analisi delle sperimentazioni più avanzate nei diversi ambi-ti applicativi del design della comunicazione;

• sviluppo di un’ipotesi di innovazione corredata da motiva-te scelte di scenario;

• verifica economica, tecnologica, tipologica e morfologica dell’innovazione sviluppata.

MATERIE A SCELTA DELLo STUDEnTE

Possono essere scelte autonomamente dallo studente materie per un totale di 9 crediti, purché coerenti con il percorso forma-tivo. In particolare i crediti possono essere acquisiti sostenendo uno o più esami:• nei Corsi di Laurea Magistrale delle Facoltà dell’Ateneo• in eventuali corsi specificamente attivati dal Corsi di Lau-

rea Magistrale in Design (definiti per ciascun anno accade-mico)

• nell’ambito del programma Erasmus• presso qualificate strutture di enti, istituti e imprese pubbli-

che o private operanti nel settore del Disegno Industriale, previa stipula di convenzioni.

9 CFU

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ALTRE ConoSCEnzE UTILI PER L’InSERIMEnTo nEL MonDo DEL LAVoRo

Sono previsti specifici 6 cfu per stage e tirocinio obbligatori, da svolgersi presso strutture imprenditoriali attive nell’ambito della produzione industriale o presso rinomati studi professio-nali italiani ed esteri. La scelta della struttura ospitante potrà essere suggerita dall’Area Didattica, o proposta dallo studente e comunque soggetta a un’approvazione da parte del Coordina-tore del CdLM. La verifica di tali attività avverrà, al termine del tirocinio, per mezzo di una sintetica relazione sul lavoro svolto, a firma del tutor aziendale.

PRoVA FInALE

Per essere ammesso a sostenere l’esame di Laurea Magistrale in Design Comunicazione visiva e Multimediale lo studente dovrà aver superato l’accertamento, con esito positivo, dell’attività didattica, dovrà inoltre avere la certificazione dell’attività di tirocinio. L’esame di Laurea assume il valore di una “elabora-zione originale” di carattere scientifico e tecnico.A tal fine lo studente dovrà elaborare un book di progetto in formato A5, verticale, contenente:- un inquadramento teorico del tema affrontato;- una ricostruzione critica e strutturata dello stato dell’arte;- un’indagine sulle tecniche e le tecnologie utilizzate nell’ambito indagato, corredate da esemplificazioni su progetti affini;- descrizione del Concept di progetto;- descrizione del progetto ad alto contenuto sperimentale in cui si specificano il target e il mercato di riferimento;- fattibilità tecnica del progetto- tecniche o tecnologie utilizzate;- ulteriore descrizione del progetto nei suoi dettagli;- bibliografiaIl suddetto book potrà essere accompagnato da prototipi mate-riali del progetto. Sono ammesse tesi di carattere teorico, stori-co, critico, per le quali l’elaborazione del book assume valore di Elaborato Scientifico finale. Vista la doppia matrice scientifica del Cdl Magistrale _ Design e Scienze della Comunicazione _ tutte le tesi finali devono prevedere un relatore/correlatoretra i docenti dell’area del Design e un relatore/correlatore tra i docenti di Scienze della Comunicazione.

6 CFU

18 CFU

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Master di primo livello in Product Design per il Rapid Manufacturing

Obiettivo del Master è l’acquisizione di competenza professio-nali nel campo del Design del Prodotto, che coniughino capaci-tà creative e conoscenze approfondite delle tecnologie di Rapid Manufacturing, per rispondere al bisogno di Innovazione delle Imprese e della SocietàOgni Edizione è dedicata ad un settore merceologico specifico permettendo di approfondire le problematiche e le potenzialità del Rapid Manufacturing. Inoltre grazie alla collaborazione con Categorie e Associazioni Imprenditoriali gli studenti potranno svolgere uno stage presso importanti strutture del settore coinvolto al fine di concludere la loro esperienza formativa con la realizzazione di un prototipo di prodotto.

Direttore

e-mail

sito web

Prof. Arch. Tonino Paris

[email protected]

w3.uniroma1.it/pdrm

i

Obiettivi formativi

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Master di primo livello in Exhibit & Public Design

Il Master è dedicato alla progettazione e all’allestimento degli spazi pubblici, interni ed esterni. Il Master, rivolto ai laureati e ai laureati magistrali, opera in quel territorio di confine che va dall’urban landscape all’in-stallazione pensata per il singolo evento, dal retail design alla progettazione di piccole strutture temporanee. Un ambito progettuale a cavallo tra architettura, design, comunicazione grafica e multimediale.

Direttore

e-mail

sito web

Prof. Arch. Cecilia Cecchini

[email protected]

w3.uniroma1.it/masterexhibit/

i

Obiettivi formativi

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Docenti

PAoLo BALMAS

Laureato in Estetica, si occupa dei rapporti tra le varie discipline del vi-sivo, alternando la riflessione teorica alla critica in presa diretta, come si può rilevare dai suoi scritti di maggiore impegno, dagli articoli apparsi su riviste specializzate sia in Italia che all’Estero e dalla partecipazione a convegni internazionali. Giornalista pubblicista è direttore scientifico della rivista Segno ed è stato collaboratore di quotidiani d’interesse nazionale come Paese Sera e La Repubblica. Critico d’arte, ha curato numerose mostre presso gallerie private e istituzioni pubbliche ed ha partecipato alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma.

@ [email protected]

DAVIDE BERnARDInI

Ricercatore in Scienza delle Costruzioni, insegna presso la Facoltà di Architettura della Sapienza dal 2001. PhD in Ingegneria delle Strutture, i suoi interessi comprendono: la modellazione termomeccanica di ma-teriali intelligenti e le loro applicazioni in ingegneria civile ed architet-tura, i materiali a memoria di forma ed il loro impiego per la riduzione delle vibrazioni, la dinamica nonlineare ed il comportamento caotico delle strutture, i ponti e l’ingegneria sismica.

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LUCIo BoCCARDo

Professore ordinario di Analisi Matematica dal 1980, già coordinatore del Dottorato, Direttore del Dipartimento, membro del comitato di redazione della rivista Rendiconti di Matematica; attualmente membro delle riviste Asymptotic Analysis e Nonlinear Analysis. Gli interessi scientifici sono rivolti in particolare alle equazioni differen-ziali nonlineari ellittiche e paraboliche e al calcolo delle variazioni. Ha tenuto conferenze su invito in numerosi congressi internazionali, è stato sia coordinatore locale e sia nazionale in progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN).

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ALESSAnDRA CAPAnnA

Architetto, Phd, ricercatore in Composizione architettonica e Urbana, è membro del collegio docenti del dottorato di ricerca in Architettura - te-orie e progetto ed ha partecipato a numerose ricerche: sui caratteri degli edifici, sul problema della didattica in rete e sugli edifici per l’istruzione e sulle implicazioni della riforma scolastica sull’organismo architettoni-co. Attualmente fa parte del gruppo di ricerca finanziata “Ri-Habitat”, sulla riqualificazione sostenibile di edilizia pubblica romana. Oltre all’attività accademica, svolge attività progettuale ottenendo riconosci-menti a concorsi di Architettura.

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ITALo CAPUzzo DoLCETTA

Professore Ordinario di Analisi Matematica presso la Facoltà di Scienze, Università di Roma La Sapienza, Dipartimento di Matematica. È co-autore con M. Bardi della monografia “Optimal Control and Viscosity Solutions of Hamilton-Jacobi-Bellman Equations” e di oltre 70 articoli su riviste scientifiche internazionali. Il suo nome è stato citato 556 volte da 416 autori secondo il MR Citations Database.È Direttore dello GNAMPA, membro del Comitato Direttivo dell’IN-dAM (Istituto Nazionale di Alta Matematica), è coordinatore scientifico di progetti di ricerca internazionali e nazionali.

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AnDREA CASALE

Nasce a Roma il 24 gennaio 1958. Laureato in Architettura con il massi-mo dei voti, PhD in Disegno, è professore associato presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Roma, insegna nel Corso di Laurea in Disegno Industriale.Da sempre si è occupato dei problemi inerenti la progettazione, il rilievo, la geometria, la percezione con particolare attenzione per la geometria descrittiva, la storia e le tecniche di rappresentazione e modellazione applicate al progetto e al rilievo diretto e strumentale dell’architettura e del design.

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STEFAno CATUCCI

Professore Associato di Estetica è autore di saggi filosofici, estetici e storico-musicali tradotti in varie lingue e più volte ristampati, come una Introduzione a Foucault pubblicata per la prima volta nel 2001 (ed. Laterza). Ha collaborato con la Biennale di Venezia e con il Festival “Play It”, per il quale ha ideato e coordinato gli “Stati Generali delle Arti in Italia” (Firenze 2011). Direttore del Master di I livello in Lighting Design, collabora con Rai-Radio3 e con numerose riviste scientifiche e di divulgazione.

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CECILIA CECChInI

Architetto, PhD in Tecnologia dell’Architettura, Professore Associato. Fondatore e direttore del Master in “Exhibit & Public Design”. Svolge attività di ricerca presso il dipartimento DATA sull’innovazione nel campo dei materiali, delle tecnologie e sui temi dell’Exhibit Design. Membro del Centro Interdipartimentale “Sapienza Design Research”. Curatore scientifico della Fondazione Plart di Napoli, ha coordinato e diretto ricerche e progetti per conto di enti pubblici e privati e per il MIUR sulla componentistica, l’innovazione tecnologica, i materiali polimerici.

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MARIA CLAUDIA CLEMEnTE

Maria Claudia Clemente (1967) nel 2002 ha fondato lo studio Labics insieme a Francesco Isidori. Si è laureata nel 1992 presso l’Università degli Studi di Roma “La Sa-pienza”, nel 1995 è PhD in Tecnologia dell’Architettura e dal 2000 è Ri-cercatore presso la stessa Università. Dal 2002 insegna Public & Exhibit Design presso il Corso di Laurea in Disegno Industriale. Nel 2003, 2008 e 2011 è stata professore a contratto presso la Cornell University, nelle sedi di Roma e Ithaca NY. Dal 2002 ad oggi è stato invitata in qualità di lecturer in diverse Università in Italia ed all’estero.

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VInCEnzo CRISTALLo

Laurea in architettura, specializzazione in ‘Disegno Industriale’ (Università di Napoli “Federico II”), Ph.D. in ‘Tecnologia dell’Archi-tettura e dell’Ambiente’ (Politecnico di Milano), ricercatore in Disegno Industriale (dipartimento DATA, La Sapienza). Redattore della rivista internazionale di Disegno industriale ‘diid’. I libri e i saggi pubblicati documentano un’attività di ricerca che si occupa della contemporaneità della fenomenologia delle scienze del design e l’analisi del rapporto tra design e territorio nell’ambito dei sistemi produttivi locali.

@ [email protected]

FRAnCESCo D’AMATo

Ricercatore di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi e profes-sore aggregato presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Ideatore e coordinatore del Master in “Management, Marketing e Comunicazione della Musica”, giunto alla settima edizione.Svolge attività di ricerca prevalentemente nell’ambito dei popular mu-sic studies, delle industrie culturali, delle pratiche del web partecipativo (in particolare crowdfunding)http://www.linkedin.com/pub/francesco-d-amato/9/16/402

@ francesco.damato@uniroma1.

FEDERICA DAL FALCo

Architetto, PhD in Tecnologia dell’architettura, è Professore associato presso la Sapienza Università di Roma, dove svolge la propria attività didattica e di ricerca fin dai primi anni ’90. Presidente dell’Area di-dattica 3, Responsabile Erasmus del settore, è Direttore del Master in Fashion Design. Gli interessi scientifici riguardano la cultura tecnolo-gica del progetto e sono condotti con un approccio evolutivo mirato allo studio degli aspetti morfologici e produttivi di artefatti materiali e immateriali e della trasversalità disciplinare. Ricercatore scientifico CIE-BA e FCT (Portogallo). Dal 2002 è membro editorial board della rivista DIID. Ha pubblicato monografie, scritti su libri e riviste internazionali.

@ [email protected]

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LoREDAnA DI LUCChIo

Ricercatore in Design, ha conseguito il PhD sul tema del Design Strategico. È Coordinatore per l’area del Product Design del Joint Lab “Sapienza Design Factory”. È Coordinatore Didattico del Master in Product Design per il Rapid Manufacturing e membro del Consiglio Didattico del Master in User Experiences, entrambi della Sapienza. È membro del Comitato Scientifico dell’International Conference on “Design Principles and Practices”. La sua attività di didattica, di ricerca, saggistica e convegnistica si svolge sui temi del Design for Social and System Innovation.

@ [email protected]

ToMMASo EMPLER

Architetto, PhD in Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente è ricercatore presso la Facoltà di Architettura dell’Uni-versità degli Studi di Roma “La Sapienza”.Temi di ricerca: le forme di rappresentazione evolute per mezzo dell’e-laboratore elettronico sia in ambito progettuale che di rilievo, con parti-colare sviluppo nel settore degli applicativi Open Source; lo studio dei sistemi di comunicazione legati alla percezione visiva ed extra visiva.E’ autore e co-autore di numerose monografie riferite ai propri settori di ricerca scientifica.

@ [email protected]

SALVAToRE ESPoSITo DE FALCo

Professore Associato presso La Sapienza, insegna Economia e gestione delle imprese e Corporate governance. Dal 2010 ha acquisito l’idoneità a professore ordinario nel SSD SECS P/08. È stato Visiting Professor all’University of Huelva, professore a contratto a Milano Bicocca; ricer-catore nella Commissione congiunta Stato Regioni CNR Università per l’intesa di programma MIUR-CNR; Ricercatore a tempo indeterminato presso CNR – IRAT; Professore a contratto presso l’Università del San-nio. Ha ricevuto premi e riconoscimenti, è s stato membro di Comitati di Valutazione e di Consigli Scientifici, è Editorial Board di riviste. Ha progettato, coordinato e partecipato a numerose attività di ricerca pubblicando 30 articoli su rivista, 25 articoli su libro, 4 monografie e 11 relazioni a congressi.

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TIzIAnA FERRAnTE

Professore Straordinario di Tecnologia dell’architettura, PhD, architetto. Svolge dal 1991 didattica e ricerca prevalentemente sull’innovazione di processo e di prodotto a fini di una migliore qualità di materiali, compo-nenti e tecniche realizzative. I campi di applicazione sono la valoriz-zazione e recupero del patrimonio edilizio pubblico e l’edilizia sociale e sanitaria: per quest’ultimo ha svolto sperimentazioni progettuali e consulenze per Pubbliche Amministrazioni in sede locale e nazionale

@ [email protected]

DAnIELA FonTI

Professore associato, storico, critico d’arte e giornalista esperto di problemi di beni culturali. Nel quadriennio 2002-2006 ha diretto il Master in Management per Curatori nei musei d’arte e architettura contemporanea. Autrice del Catalogo Ragionato dell’opera pittorica di Gino Severini, è considerata un punto di riferimento internazionale per gli studi sul pittore e sul futurismo. Ha curato importanti rassegne na-zionali e internazionali su artisti italiani quali Severini, Savinio, Sironi, Cambellotti, Depero, Prampolini e ha realizzato il primo parco pubblico di scultura contemporanea a Roma, il Parco di Scultura di Villa Glori.

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CARLo InGLESE

Laureato in Architettura nel 1993, PhD in Disegno nel 1999 e poi asse-gnista di ricerca, dal 2010 è Ricercatore universitario all’Università “La Sapienza” di Roma. Collabora in diversi corsi di studio universitari nel settore del Disegno fin dal 1993, come docente a contratto nel 2000-08, ed è docente di Rilevamento Architettonico al Master Universitario di II livello PARES nel 2006-12.Dal 1996 è impegnato in ricerche di Facoltà e di Ateneo, principalmente nel campo architettonico e archeologico e dal 2011 è membro del Colle-gio di Dottorato in “Scienze della Rappresentazione e Rilievo”.

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ELEnA IPPoLITI

Elena Ippoliti, laureata con lode in Architettura e PhD all’Università La Sapienza di Roma, nel 1995 è Ricercatore nella Facoltà di Architettura dell’Università di Camerino. Dal 2001 è Professore Associato e nel 2008 prende servizio alla Facoltà di Architettura dell’Università “La Sapien-za” di Roma.Parte dell’attività di ricerca ha riguardato l’approfondimento delle tec-nologie digitali sia nella direzione dell’individuazione di nuove forme della didattica del disegno e sia nella valorizzazione del patrimonio culturale, anche favorendo l’interazione e la partecipazione.

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SABRInA LUCIBELLo

Architetto, ricercatore in Disegno Industriale alla Sapienza Università di Roma e PhD in Tecnologia dell’Architettura e Design. Svolge attività di ricerca scientifica e sperimentale applicata in particolare sulle tematiche dei materiali per il progetto, sviluppando operazioni di trasferimento tecnologico di materiali e tecnologie, per la realizzazione di nuovi con-cept di artefatti. Dal 2005 è capo redattore di DIID_Disegno Industriale | Industrial Design; responsabile della sezione design della rivista Arte e Critica; co-responsabile con L.Di Lucchio della rivista Ar_bimestrale dell’ordine degli Architetti di Roma.

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CARLo MARTIno

Architetto, designer, PhD in Design. Docente di Disegno Industriale alla Sapienza Università di Roma. Redattore capo di “DIID - Disegno Indu-striale”, (2002 al 2005) e responsabile della rubrica Designer della stessa testata. Dal 2009 dirige l’allegato “Design for Made in Italy. Sistema design nelle imprese di Roma e del Lazio”. Ha pubblicato articoli e saggi per altre testate, è autore di voci e biogra-fie sul design per l’Enciclopedia Treccani, dei volumi: “Materia e Diffe-renza” su Gaetano Pesce (Marsilio), di “Outdoor Restyling e “Design on the Edge”, (Palombi Editore) e di “Il design del bagno nella cultura d’Impresa” (Sole 24 Ore Cultura).

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FRAnCESCo MATTIoLI

Professore ordinario di Sociologia generale nell’Università di Roma “La Sapienza”, e titolare della cattedra di Fondamenti di scienze sociali nella Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione.I suoi campi di studio privilegiati sono la sociologia visuale, che ha introdotto in Italia a partire dal 1981, la sociometria, la network analysis, e la sociologia del rischio e della sicurezza urbana. Negli ultimi anni si è dedicato anche allo studio dell’identità urbana, indagata attraverso le metodologie della ricerca visuale.

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BRUno MAzzARA

Professore Ordinario presso il Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale, insegna Psicologia dei consumi e della pubblicità. Fra i suoi interessi di ricerca: i processi di costruzione della conoscenza, con parti-colare riferimento al rapporto tra mass media e rappresentazioni sociali, la psicologia culturale, il pregiudizio, l’identità sociale e le relazioni intergruppi. È coordinatore nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’Associazione Italiana di Psicologia.

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AnnARoSA MonTAnI

Professore Associato, settore SPS10 (sociologia del territorio, dell’am-biente e del turismo), afferente al Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale. Responsabile scientifico dell’Osservatorio di Comunica-zione ambientale (CAMBIO) dell’Università ‘La Sapienza’.Membro del Centro Studi sui Problemi della Città e del Territorio dell’Università di Bologna, dell’Associazione Mediterranea di Socio-logia del Turismo, dell’AIS (sez. Sociologia del territorio), di SISTUR (Società Italiana di Studi sul Turismo).

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AnTonIo PARIS

Architetto, professore ordinario di Design, Direttore del Dipartimento DATA, Direttore del Centro interdipartimentale Sapienza Design Rese-arch, la struttura della Sapienza che svolge attività di ricerca, speri-mentazione e progettazione nel campo del Design; Direttore del Master internazionale ‘Product Design’; Responsabile scientifico del Laborato-rio Design Factory. Direttore della rivista DIID_Disegno Industriale | Industrial Design, che ha ideato e fondato nel 2002 è stato Coordinatore scientifico del Consiglio Italiano del Design presso il Ministero per beni e le attività culturali.

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LEonARDo PARIS

Architetto, PhD in Disegno, professore associato del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura, membro del centro di ricerca Critevat, responsabile del Dema.Lab laboratorio di Diagnostica e Monitoraggio dell’architettura.Docente di Geometria Descrittiva, Disegno dell’Architettura, Model-lazione Informatica e Graphic Design. Svolge attività di ricerca con riferimento alle tecniche e metodologie avanzate nel campo del rilievo, alla geometria descrittiva e alla rappresentazione digitale.http://w3.uniroma1.it/leonardoparis/

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MonICA PASCA

Professore di Scienza delle Costruzioni; Laurea in Ingegneria Civile Edile; PhD in Meccanica Applicata.Interessi scientifici: dinamica lineare e nonlineare, cavi e sistemi a filo anche aerospaziali, ingegneria sismica, stabilità, analisi critica e post-critica di pannelli corrugati, rischio idrogeologico e protezione del suolo, interazione struttura-territorio, sistemi informativi territoriali, valutazione di impatto ambientale.Esperto nazionale presso la CE per INSPIRE – Infrastructure for Spatial Information in Europe e per VIA-VAS.

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FABIo QUICI

Architetto, PhD in Disegno, è Ricercatore presso la Facoltà di Architet-tura dove ha insegnato Estetica ed Euristica, Disegno dell’Architettura e Rilievo dell’Architettura dal 2001. E’ componente del Comitato di Redazione della rivista “Il Progetto” e dal 1994 al 2003 è stato Redattore Capo della rivista “XY, dimensioni del disegno”. Ha tenuto seminari e conferenze in diverse Università tra cui: l’Università di Perugia, la Seconda Università di Napoli, l’Università degli Studi “G. D’Annun-zio”, la Facoltà di Architettura dell’Università di Camerino, la Brookes University di Oxford.

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FRAnCESCo RoMEo

Professore associato presso la Sapienza, dove ha conseguito la Laurea in Ingegneria Civile, il Dottorato di Ricerca in Ingegneria delle Strutture ed è stato ricercatore dal 2001 al 2007. Ha inoltre conseguito un Master in Science Engineering presso la Johns Hopkins University.Titolare del Laboratorio di Analisi Strutturale dal 2007 al 2011 e dal 2001 dei corsi di Statica, Teoria delle Strutture e Scienza delle Costruzioni.Svolge attività di ricerca sulla dinamica lineare e nonlineare delle strut-ture. Ha pubblicato diversi lavori su riviste nazionali ed internazionali. Ha coordinato un Advanced Course del CISM di Udine nel 2010 ed ha preso parte a numerosi progetti di ricerca, nazionali ed internazionali.

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GRAzIAno MARIo VALEnTI

Architetto, PhD con tesi una tesi in “Realtà virtuale e reti telematiche: nuove tecnologie di ausilio al progetto”, ricercatore presso il diparti-mento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura dell’Università la Sapienza di Roma. Svolge attività di docenza, nei corsi di laurea in Disegno industriale e Scienza dell’Architettura. Dal 2010 è direttore del CeSMA Centro Servizi Multimediali per l’Architettura. La sua ricerca è incentrata sull’applicazione delle nuove tecnologie alle discipline del rilievo, del disegno e della comunicazione visiva.

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TERESA VILLAnI

Architetto, PhD in Riqualificazione e recupero insediativo, Ricercatore universitario confermato in Tecnologia dell’architettura.Afferisce e svolge attività di ricerca presso il Dipartimento DATA sulle tematiche riferite al Design for All, ai materiali e alle tecnologie innova-tive. E’ membro del Gruppo di Lavoro, istituito dal Ministero dell’Inter-no, “sicurezza delle persone disabili” e su queste tematiche è docente al Master in Architetture per la Salute AR.pe.SA.

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GIoVAnnI zUCCon

Giovanni Zuccon, architetto e designer, nato a Roma nel 1944 è Profes-sore Associato in Disegno Industriale presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza“.La sua attività didattica e di ricerca progettuale è centrata sul transpor-tation design e più specificatamente sul progetto del prodotto per la nautica e per il trasporto su gomma.La sua attività professionale dal 1976 si è principalmente svolta nel campo della progettazione del prodotto industriale per la nautica e per il trasporto.

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Laurea in Disegno Industriale

Portfolio cartaceo (formato A4 o 21x21 cm) che restituisca la “rilettura ragionata” dell’intero percorso formativo, con par-ticolare riferimento al lavoro condotto nell’ambito di uno dei due Laboratori di Sintesi Finale e delle attività di tirocinio ed un approfondimento progettuale o di ricerca ad esso/i collegato. Materiali richiesti:•Portfolioastampaesusupportomultimediale,•Lavorofinaleastampaesusupportomultimediale,•Presentazionemultimedialedellavorofinale,•Modellidistudioeprototipofisicie/odigitali.

Lauree Magistrali in Product Design e in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale Interfacoltà con Scienze Politiche Sociologia e Comunicazione

Portfolio, sviluppo e approfondimento del progetto elaborato durante il 2° semestre in connessione con le attività di tirocinio svolte nell’ambito dei settori di Product Design, della grafica, della comunicazione multimediale e dell’exhibit.I lavori finali relativi alle due Lauree Magistrali dovranno pre-sentare, rispetto alle Lauree, una parte dedicata alla ricerca ed una parte di elaborazione dei concept e sviluppo del progetto, nonché la realizzazione di prototipi funzionanti.I contenuti, l’articolazione e lo sviluppo delle tematiche, l’approfondimento relativo alla ricerca e il relativo indice, la redazione bibliografica e sitografica, l’originalità del concept (materiale o immateriale), la conduzione e lo sviluppo del progetto nonché il prototipo dovranno avere le caratteristiche di una tesi di secondo ciclo.Sono ammesse tesi di carattere teorico, storico, critico, per le quali, l’elaborazione del book, assume valore di Elaborato Scientifico finale. La discussione della prova finale dovrà essere assistita da una presentazione multimediale.

Prove finaliIndicazioni

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Materiali richiesti:

• portfolio a stampa e su supporto multimediale, • lavoro finale a stampa e su supporto multimediale costitu-

ito da due parti: la prima dedicata alla ricerca, la seconda dedicata all’elaborazione del concept e allo sviluppo appro-fondito del progetto:

- inquadramento teorico del tema affrontato;- ricostruzione critica e strutturata dello stato dell’arte;- indagine sulle tecniche e le tecnologie utilizzate nell’am-bito indagato, corredate da riferimenti a progetti affini;- descrizione del concept di progetto;- descrizione del progetto ad alto contenuto sperimentalein cui si specificano il target e il mercato di riferimento;- fattibilità tecnica del progetto - tecniche o tecnologie utilizzate;- ulteriore descrizione del progetto nei suoi dettagli;- bibliografia.

• presentazione multimediale del lavoro finale, • prototipo funzionante

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L’Area didattica 3 propone alla fine di ogni anno accademico una mostra dei lavori finali di tesi degli studenti del Corso di Laurea in Disegno Industriale, della Laurea Magistrale Interna-zionale in Product Design e della Laurea Magistrale in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale Interfacoltà con Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione. Le Prove finali abbracciano i diversi campi del Design: dal Product Design al Graphic e Multimedia Design; dall’Inte-rior, Exhibit e Public Design fino al Transportation Design e al Fashion Design. Ogni lavoro, raccontato con immagini, video e prototipi, è testimonianza di come la capacità creativa del Design sia strumento di innovazione e volano di sviluppo per tutti i settori produttivi. I progetti vengono svolti in stretta collaborazione con aziende o studi professionali, sotto la guida del corpo docente e sono quindi il risultato dello sviluppo e dell’approfondimento dello stage formativo svolto dagli studenti nell’ambito di tali realtà produttive. L’insieme variegato di progetti e prodotti scelti per i Final Wor-ks è la conclusione di un percorso formativo intenso ed articola-to che unisce sapientemente conoscenze teoriche e competenze tecniche e che - grazie anche al supporto sperimentale del Laboratorio Sapienza Design Factory, il Laboratorio dedicato al Product Design per il Rapid Manufacturing - offre agli studenti la possibilità di entrare nel mondo del lavoro con un alto livello di professionalità. Le tesi di Laurea in Disegno Industriale di-mostrano, attraverso proposte puntuali di prodotti e servizi, la capacità di integrare e gestire tutte le fasi di sviluppo e realizza-zione con un’attenzione agli aspetti tecnologici e di usabilità. Le tesi della Laurea Magistrale Internazionale in Product De-sign e della Laurea Magistrale in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale affrontano invece problematiche più ampie e articolate dimostrando una competenza nella gestione e nel coordinamento del processo di definizione, sviluppo e consumo con attenzione ai temi della sostenibilità ambientale, tecnologica e sociale.

Design Final WorksGraduate & PostGraduate in Design

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Attivitàesterne

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Il tirocinio è un’esperienza curriculare obbligatoria collocata al 2° semestre dell’ultimo anno curriculare. Vale 10 CFU pari a 250 ore per la Laurea in Disegno Industria-le, 6 CFU pari a 150 ore e 9 CFU pari a 225 ore per le Lauree Magistrali.

Dal punto di vista didattico il tirocinio è pensato come esperien-za formativa propedeutica e complementare al lavoro finale di Tesi che permette allo studente di entrare in contatto con una realtà produttiva, professionale e (solo nel caso delle Lauree Magistrali) di ricerca.Può essere svolto sia in Italia che all’estero.Il tirocinio deve essere concordato con il Professore Relatore di Tesi che svolge, di norma, anche il ruolo di Tutor Universitario per il tirocinio.

Una volta conseguito il titolo lo studente, d’accordo con la struttura produttiva, professionale o di ricerca, può continuare la propria esperienza nella formula di Stage Post-Laurea fino ad un massimo di 6 mesi successivi.

Le procedere di attivazione del tirocinio sono gestite dal “Sistema Orientamento Università Lavoro – SOUL” attraverso il portale www.jobsoul.it.Il SOUL è una piattaforma telematica per il primo inserimento nel mondo del Lavoro dei Laureandi/Laureati. Il SOUL preve-de che tanto le Aziende interessate a far svolgere tirocini presso le loro strutture che gli studenti si iscrivano al Portale compilan-do tutti i format presenti.

Tirocini

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L’ area disciplinare Erasmus Art and Design 03.0 comprende - oltre ai tradizionali orientamenti del design (grafica, fashion, textile, product) - Belle arti (pittura, scultura, grafica), Musica e musicologia, Arti drammatiche, Fotografia, cinematografia, Storia dell’arte – l’ambito Arti e design. La formazione europea in quest’area, pur nella diversità delle specificità culturali, rag-gruppa insieme diverse declinazioni del progetto; inteso nel suo significato più ampio come processo di attività correlate fina-lizzate alla produzione di nuovi artefatti e in quello più stretto etimologico di “proiezione”. Il progetto può essere definito come una sorta di dispositivo trasversale che recepisce imput differenziati sintetizzandoli attraverso il maglio dell’innovazio-ne in prodotti sempre più complessi, risultato di contaminazio-ni disciplinari relative a molti campi del sapere. Nell’ottica di implementare l’interconnessione e il multicul-turalismo, gli agreement attivi per l’A.A. 2012/2013 proposti dall’Area Didattica 3 in Disegno Industriale, riguardano alcune tra le più importanti Scuole di design europee e con la Turchia.

Inoltre sono previsti Agreement extraeuropei con istituzioni dedicate al Design. Gli accordi del programma Erasmus e quelli extraeuropei sono illustrati nello schema alla pagina seguente.

Internazionalizzazione didatticaAgreement extraeuropei e Erasmus

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9 TOKIO

ISTANBUL6VALENCIA5

NANTES 4

CASTELO BRANCO 3LISBONA 1 2

SHANGHAI 8

CHANGSHA 7

SPAGnA / SPAIn

Universidad Politècnicade ValènciaValènciawww.upv.es

TURChIA / TURkEY

Istanbul TeknikÜniversitesiIstanbulwww.itu.edu.tr

CRoAzIA / CRoATIA

PoRToGALLo / PoRTUGAL

Universidade de LisboaLisbonawww.internacional.ul.pt

Instituto de Artes Visuais, Design e Marketing Lisbonawww.iade.pt

Instituto Politècnico de Castelo BrancoCastelo Brancowww.ipcb.pt

FRAnCIA / FRAnCE

L’École de Designde Nantes AtlantiqueNanteswww.lecolededesign.com

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2

3

5

6

Agreement europei

4

7

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9 TOKIO

ISTANBUL6VALENCIA5

NANTES 4

CASTELO BRANCO 3LISBONA 1 2

SHANGHAI 8

CHANGSHA 7

CInA/ChInACollege of Design and Innovation Tongji UniversityShanghai

School of Design Hunan UniversityChangsha

GIAPPonE/JAPAnDepartment of Design - Faculty of Engineering Chiba UniversityChiba (Tokyo)

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Agreement extrA-europei

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Il Laboratorio Sapienza Design Factory ha una nuova sede pres-so la Fgt Tecnopolo, dedicata alla ricerca nel settore del Product Design e del Rapid Manufacturing e finalizzata allo sviluppo di attività congiunte a servizio del sistema produttivo. Il Laboratorio Sapienza Design Factory è quindi un partner strategico per lo sviluppo pre-competitivo delle Pmi del terri-torio regionale, offrendo attività dirette alla progettazione, alla sperimentazione, allo sviluppo e alla pre-industrializzazione di nuovi prodotti. Questo nello spirito della mission dei Joint-Lab promossi dalla Regione Lazio e da Sapienza innovazione, il soggetto che promuove lo scambio tra ricerca universitaria e imprese, nato dalla partnership tra Sapienza Università di Roma, Unicredit group, Filas e Bic Lazio.

FGTecnopolo, holding tecnica del Flammini Group, opera nei settori della consulenza e della progettazione integrata per atti-vità di architettura, ingegneria, project e construction manage-ment. In ambito internazionale è il promotore di FGTecnopolo Alliance che associa oltre quaranta società specializzate, negli ambiti dell’architettura, dell’ingegneria, del design, dell’arte, delle energie rinnovabili, delle tecnologie di informazione e comunicazione. FGTecnopolo e Sapienza Università di Roma collaboreranno insieme per raggiungere gli obiettivi comuni di promozione, sviluppo e innovazione a livello nazionale e internazionale.

La collaborazione è finalizzata sia a generare sbocchi professio-nali per le nuove generazioni di laureati italiani, sia a supporta-re i Paesi in cui opera FGTecnopolo, con attività formative e di aggiornamento tecnico del management locale.Il Laboratorio Sapienza Design Factory offre agli studenti di Design della Sapienza la possibilità di prototipare i loro progetti con la supervisione di tecnici competenti.

Laboratorio Sapienza Design Factory

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FGTecnopolovia Giacomo Peroni 452, Roma

Direttore del Laboratorio Sapienza Design FactoryProf. Antonio Paris

Coordinatore scientifico del Laboratorio Sapienza Design FactoryProf.ssa Loredana Di Lucchio

Tel. (+39) 06 4991 [email protected]

per infoMarco Chialastri

Tel. (+39) 06 [email protected] dal lunedì al giovedì ore 10-13, 14-16

Sede

Contatti

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Servizi

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Gli studenti possono usufruire di diverse biblioteche, ovvero quella di Facoltà, quelle dipartimentali, nonché quelle delle strutture della Sapienza.Di seguito si riportano solo alcune informazioni a quelle biblio-teche ritenute maggiormente utili agli studenti, sia per dotazio-ne e sia per pertinenza.

Biblioteca Centrale di Architettura

La Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura sita in via Gramsci possiede una delle maggiori raccolte a livello nazionale di testi, riviste, cartografie, cd-rom, dvd, vhs, diapositive riferiti a tutti gli aspetti dell’architettura. La Biblioteca comprende: 93.000 volumi, di cui 53.000 monografie e 40.000 periodici; 550 periodici di cui 213 abbonamenti in corso; 8.000 carte; 26.000 diapositive di architettura classica e contemporanea; 2.300 ca. testi del Fondo Piacentini; 2.000 testi Fondo Minnucci.

via Gramsci 53, Roma

Orario di apertura e servizio prestito Lun - Ven 9.00 - 17.50Richiesta e ritiro tesserini per il prestito Mar e Mer 10.00 - 13.00Sala Dardi Lun - Ven 9.00 - 19.00Sala Periodici Lun - Ven 9.00 - 18.00Fondo Minnucci, Piacentini e Riservati Lun - Ven 9.00 - 18.00Fondo Cartografico su appuntamento

Direttore: dott. Adriana Magarotto

tel. (+39) 06.49919127fax. (+39) [email protected]

w3.uniroma1.it/bibarc

Biblioteche

Sede

Orari

Contatti

Sito

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Biblioteca Design e Tecnologie - Dipartimento DATA

La Biblioteca del Dipartimento DATA nasce dalla fusione delle Biblioteche degli ex Dipartimenti DIPTU (Dipartimento interateneo di Pianificazione Territoriale e Urbanistica) e ITACA (Dipartimento di IndustrialDesign Tecnologie dell’Architettura e Cultura dell’Ambiente). La collezione documentaria ammonta a circa 23000 monografie e 400 testate di periodici, di cui 100 correnti. Gli ambiti disciplinari sono: architettura, cartografia, diritto, geografia, pianificazione territoriale e urbanistica, rap-presentazione del territorio, riqualificazione ambientale, opere e progetti, arredo urbano, disegno industriale, ecologia, manage-ment, tecnologia dell’architettura.

Dipartimento DATA - 2 piano - via Flaminia 72, Roma

Orario di apertura Lun - Gio 9.00 - 15.00

PersonaleSveva Barberatel. (+39) 06 [email protected]

Caterina Pierozzitel. (+39) 06 [email protected]

w3.uniroma1.it/data

Biblioteca Dipartimento DISG Ingegneria Strutturale e Geotecnica

Via E. Gianturco, 2 - Piano terra

Orario di apertura Lun - Gio 9:00 - 17:00, Ven 9:00 - 13:00

Sede

Orari

Contatti

Sito

Sede

Orari

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Il Centro Servizi Multimediali per l’Architettura ha come com-pito istituzionale quello di favorire, promuovere e sviluppare l’impiego delle tecnologie dell’informazione in tutte le attività della Facoltà di Architettura, tra le quali quelle inerenti il Dise-gno Industriale.

prof. Graziano Mario Valenti

Ce.S.M.A. Via Gianturco, 2

D-Lab (didattica: G11, F3)M-Lab (modellazione: G-1, G13) e-Lab (elearning: G8)i-Lab (informatica G14)

http:// cesma.architettura.uniroma1.it

eLab

Il laboratorio eLab è finalizzato alla promozione dell’e-learning.Distribuito nelle due sedi di Valle Giulia (al pianterreno in prossimità della segreteria didattica) e Gianturco (ottavo piano), il laboratorio elab offre assistenza ai docenti che desiderano utilizzare, a supporto dei propri corsi, la piattaforma e-learning Moodle.

Il servizio, attivo ormai da diversi anni, ha consolidato la pre-senza della facoltà di Architettura all’interno della piattaforma Moodle della Sapienza. Al momento sono attivi oltre 300 corsi in elearning.

Ce.S.M.A.

Direttore

Sede

Sito

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mLab

mLab offre agli allievi strumenti e spazi per procedere alla costruzione, per via tradizionale, di modelli fisici.Per l’assemblaggio dei semilavorati è a disposizione degli studenti lo spazio del laboratorio mlab al primo piano di Via Gianturco: aula G13.

Plottere piano a taglioA supporto dell’attività manuale di realizzazione dei plastici è disponibile un plotter piano a taglio capace di operare su diver-si formati fino ad uno spessore di 5mm.

Modalità di utilizzoIl taglio dei materiali viene eseguito con l’assistenza dei Tutor. Il servizio viene erogato previo appuntamento.

iLab

Il laboratorio iLab è finalizzato ad applicazioni informatiche (office automation, desktop publishing, modellazione tridimen-sionale, multimedialità, database e g.i.s., etc.)Situato al primo piano della sede di via Gianturco ( Aula G14), il servizio è garantito dalla presenza degli studenti borsisti.Al più presto il laboratorio ripristinerà il servizio di stampa e plottaggio.

ScannerE’ fruibile una postazione scanner ed otto postazioni di lavoro di cui due con doppio monitor touch screen.

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L’attività dei corsi di studio si svolge nelle tre sedi istituzionali della Facoltà:

- Piazza Borghese, 9 00186 Roma Portineria 06 49919311- Via Flaminia, 72 00186 Roma Portineria (+39) 06 49919006- Via E. Gianturco, 2, 00196 Roma Portineria (+39) 06 49919311

Segreteria DidatticaVia Gianturco, 2Segreteria AmministrativaVia Gianturco, 2

Via E. Gianturco, 2 00196 Roma - settimo pianoTel. (+39) 06/4991-9333 06/4991-9333Fax (+39) 06/4991-9347 [email protected]

Responsabile: Prof.ssa Carola ClementeReferente: Antonella FranzilTel. (+39) 06 4991 9330Fax (+39) 06 4991 [email protected]

Responsabile scientifico erasmus: Alessandra Battisti, Maria Vittoria Di RobertoReferente Area Didattica 3: Federica Dal FalcoTel. (+39) 0649919346/9374 Fax (+39) 0649499347/9374 [email protected]

SOrT - Servizio Orientamento e TutoraggioVia Gianturco, 2

Sedi

Segreterie

Presidenza

UfficioTirocini

UfficioErasmus

Orientamento

Sedi

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Federica Dal Falco

Corso di Laurea in Disegno Industriale

Elena Ippolitielena. [email protected]

Corso di Laurea Magistrale Internazionalein in Product Design (in lingua inglese)Loredana Di [email protected]

Corso di Laurea Magistrale in Design Comunicazione Visiva e Multimediale

Carlo [email protected]

Master in Product Design per il Rapid Manufacturing

Tonino Paris [email protected]

Coordinatore didatticoLoredana Di [email protected]

Master In Exhibit & Public Design

Cecilia Cecchini [email protected]

Coordinatore didatticoSabrina [email protected]

Contatti

Coordinatori

Presidente

Direttori

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Via Flaminia, 72

Via Gianturco, 2

Piazza Borghese, 9

TERMINI

REPUBBLICABARBERINI

SPAGNA

FLAMINIO

LEPANTO

V. EMANUELECAVOUR

CASTRO PRETORIO

POLICLINICO

BOLOGNA

COLOSSEO

Via Gramsci, 53

P.ZA DEL POPOLO

FONTANA DI TREVI

PANTHEON

CAMPO DE’FIORI

P.ZA DI SPAGNA

ARA PACIS

P.ZA VENEZIA

FORI IMPERIALI

QUIRINALE

CASTEL S.ANGELO

P.ZA NAVONA

COLOSSEO

VILLA BORGHESE

TRINITÀ DEI MONTI

GNAM

TEATRO DELL’OPERAP.ZZO ESPOSIZIONI

CITTÀ STUDI

SAN LORENZOS. MARIA MAGGIORE

PORTA PIA

ARCO DI COSTANTINO

VALLE GIULIA

MUSEO ETRUSCO

Tecnopolo - TiburtinoVia G. Peroni, 442/444

LINEA A

LINEA B

LEGENDA

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Via Flaminia, 72

Via Gianturco, 2

Piazza Borghese, 9

TERMINI

REPUBBLICABARBERINI

SPAGNA

FLAMINIO

LEPANTO

V. EMANUELECAVOUR

CASTRO PRETORIO

POLICLINICO

BOLOGNA

COLOSSEO

Via Gramsci, 53

P.ZA DEL POPOLO

FONTANA DI TREVI

PANTHEON

CAMPO DE’FIORI

P.ZA DI SPAGNA

ARA PACIS

P.ZA VENEZIA

FORI IMPERIALI

QUIRINALE

CASTEL S.ANGELO

P.ZA NAVONA

COLOSSEO

VILLA BORGHESE

TRINITÀ DEI MONTI

GNAM

TEATRO DELL’OPERAP.ZZO ESPOSIZIONI

CITTÀ STUDI

SAN LORENZOS. MARIA MAGGIORE

PORTA PIA

ARCO DI COSTANTINO

VALLE GIULIA

MUSEO ETRUSCO

Tecnopolo - TiburtinoVia G. Peroni, 442/444

LINEA A

LINEA B

LEGENDA