archlinux installation guide

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  • 7/22/2019 Archlinux installation guide

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    https://w iki.archlinux.org/index.php/Beginners_Guide_(Italiano)#Installare_X June 12, 2011

    Beginners Guide (Italiano) - ArchWiki

    Suggerimento: qui.

    Prefazione

    Arch Linux richiede una certa dose di conoscenze sulla configurazione e sulla metodologia deisistemi UNIX-like e per questa ragione sono state incluse delle informazioni aggiuntive.

    Cos come stata concepita, questa guida concentrer l'attenzione su alcuni punti ritenutiparticolarmente utili; per approfondire si pu utilizzare il Wiki di Arch Linuxo il forum di Arch Linux.Una lettura interessante Il metodo Arch, che delinea i principi fondamentali della distribuzioneArch Linux.

    Per chi si avvicina per la prima volta a un sistema GNU/Linux si consiglia qualche lettura sulsistema in generale. Il testopi completo in lingua italiana Appunti di informatica libera. Una

    buona documentazione sui sistemi GNU/Linux reperibile sul sito del PLUTO Projectin italiano(The Linux Documentation Projectin inglese).

    Introduzione

    Benvenuto! Questa pagina servir da guida nel processo di installazione diArch Linux, un sistemaoperativo UNIX-like (basato su GNU/Linux). Pur essendo indirizzata ai nuovi utenti Arch, questaguida si propone come solido punto di riferimento e fonte di informazioni per chiunque.

    Prima di procedere, si consiglia di leggere velocemente le FAQ.

    Caratteristiche principali di Arch Linux

    Design e filosofia improntati alla semplicit

    Pacchettiprecompilati sia per architetture i686che per architetture x86_64

    Script di avvio BSD-style, con un file di configurazione centralizzato

    mkinitcpio: un semplice e dinamico generatore di initramfs

    Un gestore di pacchetti, pacman, veloce, scritto in C, leggero e agile, con un uso di memoriadavvero modesto

    Sistema altamente personalizzabile in quanto assemblato pezzo per pezzo dall'utenteModello di aggiornamento Rolling Release

    Un sistema di pacchettizzazione ports-like (ABS -Arch Build System) che rende facileottenere dal sorgente un pacchetto binario da installare e/o da condividere su AUR

    Un repository di script (AUR -Arch User Repository) per compilare pacchetti, condivisi dautenti Arch

    Licenza (in inglese)

    Arch Linux, pacman, documentation, and scripts are copyright 2002-2007 by Judd Vinet, 2007-2011 by Aaron Griffin and are licensed under the GNU General Public License Version 2.

    Il metodo Arch

    https://wiki.archlinux.org/index.php/Arch_User_Repository_(Italiano)http://en.wikipedia.org/wiki/Rolling_releasehttps://wiki.archlinux.org/index.php/Arch_Boot_Process_(Italiano)http://www.archlinux.org/packages/?q=https://wiki.archlinux.org/index.php/The_Arch_Way_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/The_Arch_Way_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Arch_Linux_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/The_Arch_Way_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Beginners%2527_Guide/Preface_(Italiano)http://www.printfriendly.com/print/v2?url=https%3A%2F%2Fwiki.archlinux.org%2Findex.php%2FBeginners_Guide_%28Italiano%29%23Installare_Xhttp://www.printfriendly.com/print/v2?url=https%3A%2F%2Fwiki.archlinux.org%2Findex.php%2FBeginners_Guide_%28Italiano%29%23Installare_Xhttp://www.gnu.org/licenses/old-licenses/gpl-2.0.htmlhttps://wiki.archlinux.org/index.php/Arch_User_Repository_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Arch_Build_System_(Italiano)http://en.wikipedia.org/wiki/Rolling_releasehttps://wiki.archlinux.org/index.php/Pacman_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Mkinitcpio_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Arch_Boot_Process_(Italiano)http://www.archlinux.org/packages/?q=https://wiki.archlinux.org/index.php/The_Arch_Way_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Arch_Linux_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/FAQ_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Arch_Linux_(Italiano)http://tldp.org/http://www.pluto.it/http://a2.pluto.it/https://wiki.archlinux.org/index.php/The_Arch_Way_(Italiano)http://www.archlinux.it/forum/index.phphttps://wiki.archlinux.org/index.php/Main_Page_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Beginners%2527_Guide/Preface_(Italiano)http://www.printfriendly.com/print/v2?url=https%3A%2F%2Fwiki.archlinux.org%2Findex.php%2FBeginners_Guide_%28Italiano%29%23Installare_X
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    Il principio su cui Arch si basa "mantenersi semplice" (KISS, Keep It Simple Stupid).

    Da notare che, in questo contesto, "semplice" nonsignifica n "facile" n "amichevole", mapiuttosto "senza inutili aggiunte, modifiche o complicazioni". In breve, un approccio elegante eminimalistico.

    "Semplice" definito da un punto di vista tecnico, non dell'usabilit. meglio esseretecnicamente eleganti, con un'alta curva di apprendimento, che facili da usare ma

    tecnicamente grossolani" - Aaron GriffinIl rasoio di Occam: Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatemcio "Non moltiplicaregli elementi pi del necessario". Il termine rasoio si riferisce all'atto di raschiare via leassunzioni non strettamente necessarie per spiegare un dato fenomeno.

    "La parte straordinaria [del mio metodo] sta nella sua semplicit... La strada della crescitapersonale conduce sempre alla semplicit."- Bruce Lee

    Riguardo questa Guida

    Il wiki di Arch una risorsa eccellente, per qualsiasi questione dovrebbe essere consultato perprimo. Sono disponibili anche un canale IRC (su irc.azzurra.org #archlinux), e il forumnel caso larisposta non possa essere trovata altrove. Inoltre, assicurarsi di controllare le pagine mandi uncomando che non si conosce, queste di solito possono essere richiamate con man comando.

    Nota: Seguire questa guida essenziale per installare con successo un sistema Arch Linux benconfigurato. Leggere attentamente! Si consiglia vivamente di leggere ogni sezione completamenteprima di svolgere i compiti in essa contenuti.

    Questa guida strutturata in quattro parti principali:

    Preparare l'installazione

    Nota: Se si desidera installare su un'altra partizione all'interno di una distribuzione GNU/Linuxesistente o LiveCD, si legga questo articolowiki per i passaggi adeguati. Ci pu essere utilesoprattutto se si prevede di installare Arch Linux tramite VNC o SSH remoto. Di seguito sipresuppone l'installazione con mezzi convenzionali.

    Ottenere il pi recente supporto per l'installazione

    Dalla pagina di download possibile scaricare la versione 2010.05dell'immagine del sistema live.

    Sia l'imagine Coreche la Netistallforniscono solamente i pacchetti necessari a creare unsistema Arch Linux di base. Si noti che il sistema di base non include un'interfacciagrafica ed composto principalmente da GNU toolchain (compilatore, assembler, linker,librerie, shell e alcuni servizi utili), dal kernel Linux, alcune librerie extra e alcuni moduli.

    L'immagine Core facilita l'installazione sia da CD che da Rete.

    L'immagine Netinstall e molto pi piccola e non fornisce tutti i pacchetti necessari, l'interosistema recuperato tramite internet.

    Le domande frequenti su Arch64possono aiutarvi nella scelta tra le versioni 32-, 64-bit e

    dual.Ricordarsi di scaricare il file di testo checksum in base all'immagine .ISO scelta.

    Sono disponibili delle Immagini pre-release che possono essere reperite qui. Queste non sonoversioni ufficiali e quindi non sono ufficialmente supportate.Dovrebbero essere utilizzate

    http://releng.archlinux.org/isos/https://wiki.archlinux.org/index.php/Arch64_FAQ_(Italiano)http://www.archlinux.org/download/https://wiki.archlinux.org/index.php/Install_from_Existing_Linux_(Italiano)http://www.archlinux.it/forum/https://wiki.archlinux.org/https://wiki.archlinux.org/index.php/The_Arch_Way_(Italiano)
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    solo se le immagini di installazione ufficiali non funzionano con l'hardware del proprio sistema e sisospetta che le immagini pi recenti includano dei driver appropriati.

    Controllare l'integrit del file ISO scaricato

    Tramite il comando cd, portarsi nella directory contenente entrambi i file scaricati e utilizzare ilcomando /usr/bin/sha1sum:

    $ sha1sum --check nome_del_file_checksum.txt nome_del_file_iso_scaricato.iso

    Questo comando deve ritornare un output positivo visualizzando un "OK", tralasciare le altrestringhe di informazione. Se l'esito non dovesse essere positivo riscaricare il file .ISO.

    Installazione tramite Rete

    Invece di scrivere i supporti di avvio di un'unit ottica o USB, possibi le, in alternativa, avviareun'immagine ISO in rete. Questo funziona bene quando si dispone gi di un server configurato. Si

    prega di consultare questo articoloper ulteriori informazioni e quindi continuare l'avvio diArch LinuxInstaller.

    Installer su CD

    Masterizzare l'immagine .iso su un CD o DVD con il proprio programma preferito, e procedere conAvviare l'installer di Arch Linux.

    Note: In generale, per masterizzazioni affidabili raccomandata una velocit bassa (alcuni utenticonsigliano 4xo 2x). Se si verifica un comportamento imprevisto del CD, provare a masterizzarne

    un altro usando la velocit minima.

    Installer su Memoria Flash USB

    possibile consultare il wiki "Installazione da USB e supporti Flash" per maggiori dettagli.

    Questo metodo valido per qualsiasi tipo di supporti flash da cui il proprio BIOS permetta il boot,sia esso un card reader o una porta USB.

    Attenzione: Verranno distrutti tutti i dati e le partizioni presenti nel proprio supporto. Prestare

    molta attenzione al percorso dove si indirizza l'immagine .ISO , il comando ddscriver su qualsiasidispositivo si scelga, compreso un intero hard disk.

    Metodo su UNIX:

    Inserire un dispositivo flash vuoto (ne basta uno da 512MB), determinare il percorso (/dev/sdx),assicurarsi che le partizioni presenti nel dispositivo siano smontate e scrivere l'immagine tramite ilcomando dd:

    # dd if=archlinux-2010.05-''{core|netinstall}''-''{i686|x86_64|dual}''.isoof=/dev/sd''x''

    dove if= il percorso del file immagine (in formato .iso) e of= il file di dispositivo del propriosupporto flash. Assicurarsi di usare /dev/sdx(l'intero dispositivo) e non/dev/sdx1(una suapartizione). Si avr bisogno di un dispositivo di memoria flash grande abbastanza per ospitarel'immagine.

    https://wiki.archlinux.org/index.php/Install_from_a_USB_flash_drive_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/%23Avviare_l.27installerhttps://wiki.archlinux.org/index.php/%23Avviare_l.27installerhttps://wiki.archlinux.org/index.php/Install_Arch_from_network_(via_PXE)
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    Per verificare che l'immagine sia stata scritta correttamente sul dispositivo flash, annotare il numerodi blocchi letti e scritti, quindi eseguire il seguente controllo:

    $ dd if=/dev/sd''x'' count=''number_of_records'' status=noxfer | md5sum

    Il risultato dovrebbe essere identico a quello restituito dal md5sum usato sull'immagine CDscaricata, ed entrambi dovrebbero concordare con quello presente nel file md5sum reperibile nelsito Internetdella distribuzione. Di seguito un esempio della procedura:

    $ [sudo] dd if=archlinux-2010.05-core-i686.iso of=/dev/sdc #Scrive l'immagine .isosul dispositivo

    744973+0 records in744973+0 records out381426176 bytes (381 MB) copied, 106.611 s, 3.6 MB/s

    $ [sudo] dd if=/dev/sdc count=744973 status=noxfer | md5sum #Verifica l'integritdell'immagine

    4850d533ddd343b80507543536258229 -744973+0 records in

    744973+0 records out

    Continuare conAvviare l'installer

    Metodo su Windows:

    Scaricare Disk Imager da qui. Inserire la memoria. Avviare Disk Imager e selezionare il fileimmagine (Disk Imager accetta in modo predefinito solo file *.img, assicurarsi di selezionare *.isonella finestra di dialogo). Selezionare la lettera corrispondente al flash drive. Cliccare su "Write".

    Vi sono altre soluzioni in merito , una delle quali consultabile leggendo la guida : scrivere un

    immagine ISO avviabile di Arch Linux da un supporto USB. In caso di problemi relativi alle penneusb, provare a cambiare porta o supporto usb.

    Continuare conAvviare l'installer

    Avviare l'installer

    Suggerimento: I requisiti minimi per un'installazione di base sono di 64 MB RAM

    Suggerimento: Durante questo processo potrebbe capitare che entri in funzione lo screensaver

    automaticamente, possibile premere il tasto Alt per tornare ad una visualizzazione normale

    Boot da supporti rimovibili

    Inserire il CD oppure il supporto flash e avviare il pc. A seconda delle impostazioni del BIOS, ilcomputer potrebbe avviare automaticamente il sistema su CD, USB o card reader, oppurepotrebbe essere necessario premere un tasto (generalmente Canc, oppure F1,F2,F11 o F12)durante l'accensione o cambiare direttamente l'ordine di avvio nel bios.

    Men Principale:Il men principale sar ora visualizzato e sar possibile muoversi tra le varie

    opzioni selezionandole con i tasti freccia della tastiera e confermando la scelta premendo il tastoinvio. Il menu di avvio varia leggermente a seconda dell'ISO corrispondente.

    Nota: Gli utenti che cercano di percorrere un'installazione di Arch Linux da remoto, tramite unaconnessione ssh, sono incoraggiati a fare qualche ritocco in questo momento, per attivare leconnessioni ssh direttamente nell'ambiente live CD. Se interessati consultare l'articolo Install from

    https://wiki.archlinux.org/index.php/%23Avviare_l.27installerhttps://wiki.archlinux.org/index.php/Install_from_a_USB_flash_drive%23On_Windowshttps://launchpad.net/win32-image-writer/+downloadhttps://wiki.archlinux.org/index.php/%23Avviare_l.27installerftp://ftp.archlinux.org/iso/2010.05/md5sums.txt
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    SSH (Italiano).

    Avvio del Sistema Operativo

    Il sistema live si avvier e presenter una schermata di login. Eseguire il login come root.

    Se si in possesso di una scheda grafica Intel e lo schermo rimane vuoto durante il processo di

    boot, il problema dovuto probabilmente all'impostazione in modalit kernel (kms), vedere il wikiIntel. Quando appare il logo di Arch, premere il tasto Tab per inserire le opzioni del kernel. Alla finedella riga, inserire uno spazio e successivamente

    i915.modeset=0

    In alternativa aggiungere:

    video=SVIDEO-1:d

    Che dovrebbe permettere di poter funzionare senza disattivare il kernel mode setting (KMS).

    Premere il tasto invio per procedere al boot del sistema.

    Consultare l'articolo su Intelper ulteriori informazioni.

    Cambio della mappatura della tastiera

    Inizialmente attiva la mappatura dei caratteri per una tastiera inglese. Per impostare la tastieraitaliana scrivere:

    # km

    In alternativa a km, si pu usare direttamente il comando

    # loadkeys it

    dove "it" rappresenta il layout della tastiera italiana.

    Documentazione

    Questa guida disponibile in Inglese sul sistema live. Aprire il terminale virtuale 2 (tty2) premendo

    ALT+ F2 ed utilizzare il comando /usr/bin/less con quanto segue, quando ci si trova al prompt # :# less /usr/share/aif/docs/official_installation_guide_en

    Tramite less si pu scorrere all'interno del documento.

    Per tornare al terminale virtuale 1 (tty1) e proseguire l'installazione premere ALT+ F1. In qualunquemomento dell'installazione si potr tornare al terminale virtuale 2 (tty2) per consultare la guida.

    Suggerimento: Si prega di notare che la guida ufficiale riguarda solo l'installazione e laconfigurazione del sistema di base. Una volta che installato, si consiglia vivamente di tornare aconsultare il wiki per saperne di pi sulla procedura post-installazione e altre questioni connesse.

    Installare il sistema Base

    Per far partire l'installazione, avviare come root lo script di installazione dalla console virtuale tty1:

    https://wiki.archlinux.org/index.php/Intel_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Intel_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Install_from_SSH_(Italiano)
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    # /arch/setup

    Apparir sullo schermo il menu di installazione di Arch Linux.

    Selezionare una fonte di installazione

    Dopo una schermata di benvenuto, verr richiesta una fonte da cui installare. Scegliere quellaappropriata al tipo di installazione che si sta eseguendo. Se si sta utilizzando la NetInstall, un buon

    metodo per verificare la velocit relativa dei repository di origine, ed il suo stato di aggiornamento, quello di consultare la pagina Mirror Status.

    Se si sceglie l'installazione da CORE, e si desidera utilizzare i pacchetti sul CD, selezionareCD-ROM come sorgente.

    Se in alternativa si scelta la versione Netinstall, selezionare NET e continuare a leggere lasezione seguente Configurare la rete

    Configurare la rete (Netinstall)

    Sar richiesto di caricare i driver ethernet manualmente, se lo si desidera. Udev molto efficace acaricare i moduli necessari, quindi si pu presumere che abbia gi provveduto a farlo. Nellaschermata successiva, selezionare Setup Network. Lo si pu verificare premendo Alt+F3 einvocando ip addr. Al termine, ritornare alla tty1 premendo Alt+F1

    Verranno mostrate le interfacce disponibili. Se un'interfaccia ed il suo HWaddr (HardWareaddress) sono elencati, allora il relativo modulo gi stato caricato. Se l'interfaccia non comparenell'elenco si pu cercare di testarla ed avviarla tramite l'installer, o manualmente tramite un'altraconsole virtuale.

    La schermata seguente richieder di Selezionare l'interfaccia, avviarla, oppure diAnnullare.Scegliere l'interfaccia appropriata e proseguire.

    L'installer richieder se si desidera utilizzare DHCP. ScegliendoYes, verr eseguito dhcpcd, alfine di rilevare un gateway disponibile e richiedere un indirizzo IP; Scegliendo No, verr richiestol'inserimento di IP statico, netmask, broadcast, gateway DNS IP, proxy HTTP, e proxy FTP. Infine,verr visualizzata una schermata riassuntiva per consentire la verifica della correttezza delleinformazioni immesse.

    Selezionare Choose Mirrore scegliere un mirror FTP/HTTP. Una volta fatto, tornare al menuprincipale.

    Nota: archlinux.org bloccato alla velocit di 50KB/s

    Guida rapida all'(A)DSL per l'ambiente live

    (Se si in possesso di un semplice modem (o di un router in modalit bridged) per connettersi alproprio ISP)

    Portarsi in un'altra console virtuale premendo ALT + F2, effettuare il login come utente root edeseguire

    # pppoe-setup

    Se tutto stato correttamente configurato, al termine si sar in grado di connettersi al proprio ISPtramite

    # pppoe-start

    https://wiki.archlinux.org/index.php/%23.28Configurare_la_rete_.28Netinstall.29https://www.archlinux.de/?page=MirrorStatus
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    Ritornare alla prima console virtuale premendo ALT+ F1. Continuare con Impostazione Orologio

    Guida rapida al wireless per l'ambiente live

    (Se si necessita di connessione wireless durante l'installazione)

    Le utilit ed i driver wireless sono ora disponibili nell'ambiente live del supporto d'installazione. Una

    buona conoscenza del proprio hardware wireless sar di importanza fondamentale per una buonariuscita dell'operazione. da notare che la seguente procedura rapida eseguita a questo puntodell'installazioneinizializzer l'hardware di rete per un utilizzo esclusivamente all'internodell'ambiente live di installazione. Sar necessario ripetere questi passaggi (o un qualche altrotipo di gestione della rete wireless) una volta avviato il sistema installato in sul disco.

    Da notare anche che questi passaggi sono opzionali se non si ha necessit di connessionewireless durante il processo d'installazione; le funzionalit wireless verranno comunque abilitate inseguito.

    Nota: Nell'esempio seguente utilizzeremo wlan0come interfaccia di rete e linksysper il nome

    ESSID. Ricordarsi di cambiare questi valori in base alla proprie esigenze.Il procedimento di base sar:

    Portarsi in una console virtuale libera, ad es.: ALT+ F3

    Effettuare il login da utente root

    (Opzionale) Identificare l'interfaccia wireless :

    # lspci | grep -i net

    Assicurarsi che udev abbia caricato il driver, a che il driver abbia creato un'interfaccia delkernel utilizzabile con /usr/sbin/iwconfig:

    # iwconfig

    iwconfiglo no wireless extensions.eth0 no wireless extensions.wlan0 unassociated ESSID:"" Mode:Managed Channel=0 Access Point: Not-Associated

    Bit Rate:0 kb/s Tx-Power=20 dBm Sensitivity=8/0Retry limit:7 RTS thr:off Fragment thr:off

    Power Management:off

    Link Quality:0 Signal level:0 Noise level:0 Rx invalid nwid:0 Rx invalid crypt:0 Rx invalid frag:0 Tx excessive retries:0 Invalid misc:0 Missed beacon:0

    wlan0 l'interfaccia wireless disponibile nell'esempio.

    Nota: Se non si vede qualcosa di simile a questo, il driver wireless non stato caricato. Se questo il proprio caso, sar necessario caricare il driver manualmente. Si prega di consultare la paginawireless Setupper informazioni pi dettagliate.

    Accendere l'interfaccia con ip link set up.

    # ip link set wlan0 up

    Una piccola percentuale di chipset wireless richiedono un firmware, oltre al corrispondente driver.Se il proprio chipset wireless richiede un firmware , si dovrebbe ottenere un errore simile:

    # ip link set wlan0 up

    https://wiki.archlinux.org/index.php/Wireless_Setup_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/%23Impostare_l.27orologio
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    SIOCSIFFLAGS: No such file or directory

    Se non si sicuri, eseguire /usr/bin/dmesg per interrogare il log del kernel per una richiesta difirmware da parte del chipset wireless:

    Esempio di output da un chipset Intel che necessita ed ha richiesto un firware al kernel all'avvio.

    $ dmesg | grep firmware

    firmware: requesting iwlwifi-5000-1.ucode

    Se non vi output, si pu concludere che il chipset wireless del sistema non richiede firmware..

    Nota: I pacchetti con i chipset per il wireless (per le schede che lo necessitano) sono preinstallati in/lib/firmware nell'ambiente live, (su CD o supporto USB) ma dovranno essere esplicitamenteinstallati sul sistema definitivo per fornire funzionalit wireless all 'avvio!La selezione einstallazione dei pacchetti spiegata in seguito. Accertarsi di aver spuntato sia il modulo sia ilfirmware durante la selezione dei pacchetti! Consultare Wireless Setupse non si sicuri riguardol'installazione del particolare firmware per la propria scheda. Questo un errore molto comune.

    Se l'ESSID stato dimenticato o sconosciuto, utilizzare /sbin/iwlist scan pertrovare le reti wireless nelle vicinanze.

    # iwlist wlan0 scan

    Se si utilizza la crittografia WPA:

    Utilizzare la crittografia WPA richiede che la chiave sia crittografata e memorizzata in un fileinsieme alll'ESSID, da utilizzare successivamente per la connessione tramite wpa_supplicant.Sono quindi necessari dei passaggi in pi:

    Ai fini della semplificazione e di backup, rinominare il file /etc/wpa_supplicant.conf:

    # mv /etc/wpa_supplicant.conf /etc/wpa_supplicant.conf.original

    Utilizzando wpa_passphrase, fornire il nome della propria rete wireless e la chiave WPA da criptare,e scriverla nel file /etc/wpa_supplicant.conf.

    Nel seguente esempio si utilizzer come chiave crittografica my_secret_passkeye come nomedella rete wireless linksys, e si far in modo di generare un nuovo file di configurazione/etc/wpa_supplicant.conf, redirezionando su di esso la chiave crittografica. Per far ci si utilizza ilseguente comando:

    # wpa_passphrase linksys "my_secret_passkey" > /etc/wpa_supplicant.conf

    Consultare la pagina WPA Supplicantper maggiori informazioni e risoluzione dei problemi.

    Nota: Il file /etc/wpa_supplicant.conf memorizza i dati in formato di testo semplice. Questo non rischioso in ambiente di installazione, ma quando si riavvier il nuovo sistema e si riconfigurerWPA_supplicant, ricordarsi di cambiare i permessi al file /etc/wpa_supplicant.conf (Es. chmod 0600/etc/wpa_supplicant.confper renderlo leggibile solo per root).

    Associare il dispositivo senza fili con il punto di accesso che si desidera utilizzare. A

    seconda della cifratura (nessuna, WEP o WPA), la procedura potrebbe essere diversa. necessario conoscere il nome della rete wireless scelta per la connessione (ESSID).

    Encryption Command

    No Encryption iwconfig wlan0 essid "linksys"

    https://wiki.archlinux.org/index.php/WPA_Supplicant_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Wireless_Setup_(Italiano)
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    WEP w/ Hex Key iwconfig wlan0 essid "linksys" key "0241baf34c"

    WEP w/ ASCIIpassphrase

    iwconfig wlan0 essid "linksys" key "s:pass1"

    WPAwpa_supplicant -B -Dwext -i wlan0 -c/etc/wpa_supplicant.conf

    Nota: Il processo di connessione di rete pu essere automatizzato in seguito usando il demone direte predefinito di Arch (netcfg), o un altro gestore della rete a propria scelta (come wicdonetworkmanager).

    Dopo aver utilizzato il metodo appropriato per effettuare un'associazione con il proprio router,attendere qualche secondo e poi digitare il comando:

    # iwconfig wlan0

    L'output di questo comando dovrebbe indicare i vari parametri della propria rete wireless associatacon la propria interfaccia.

    Richiedere un indirizzo IP tramite /sbin/dhcpcd . ad es.:

    # dhcpcd wlan0

    Assicurarsi il corretto instradamento all'esterno tramite /bin/ping:

    # ping -c 3 www.google.com

    Ora si dovrebbe avere a disposizione una connessione funzionante. Per la risoluzione di problemi,controllare la dettagliata pagina Wireless Setup.

    Ritornare a tty1 con ALT+ F1. Continuare con Impostare l'Orologio

    Impostare l'orologio

    Impostare l'orologio hardware. Se questo non coincide con l'impostazione di altri sistemi operativi,l'orologio pu essere sovrascritto e causare sfasamenti di orario (che pu causare la correzionetempo di deriva dei file per essere ricalibrati).

    localtime(Altamente Sconsigliato) - utilizzato di default in Windows, ma su Windows puessere impostato per usare UTC. Se il tempo impostato su localtime, lo spostamentodell'ora legale non da linux.

    Nota: Qualsiasi altro valore comporter l'uso dell'orologio hardware, lasciandolo inalterato (utileper la virtualizzazione).

    Preparare il disco rigido

    Attenzione: Partizionare un hard disk sempre un'operazione rischiosa, e pu distruggere i datipresenti in esso. fortemente consigliato fare prima una copia di sicurezza dei dati importanti.

    Nota: Il partizionamento pu essere eseguito prima di avviare l'installazione di Arch se lo sidesidera, utilizzando gli strumenti disponibili come GPartedo altro. Se l'unit di installazione gistata partizionata con le specifiche desiderate, allora si pu continuare consultando continuare conImpostare i filesystem nei punti di montaggio

    Verificare le identit dei dischi e delle partizioni correnti invocando il comando /sbin/fdisk conl'opzione -l( una "L" minuscola). Aprire un'altra console virtuale ALT+F3 e dare il comando:

    https://wiki.archlinux.org/index.php/%23Impostare_i_filesystem_nei_punti_di_montaggiohttp://gparted.sourceforge.net/download.phphttps://wiki.archlinux.org/index.php/%23Impostare_l.27orologiohttps://wiki.archlinux.org/index.php/Wireless_Setuphttps://wiki.archlinux.org/index.php/NetworkManager_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Wicd_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Netcfg_(Italiano)
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    # fdisk -l

    Prendere nota del disco(i)/partizione(i) da utilizzare durante l'installazione di Arch.

    Ritornare allo script di installazione con ALT+F1

    Selezionare la prima voce del menu 'Prepare Hard Drive'.

    OPZIONE 1 : Auto-Prepare(Cancella l'intera partizione del disco rigido.):

    l'opzioneAuto-Preparesuddivide il disco nel seguente modo:

    partizione/bootcon filesystem ext2da 32MB. Verr chiesto di modificare la dimensione.

    partizione swapda 256MB. Vi verr chiesto di modificare la dimensione.

    Partizione separata per/e per/home, (la dimensione pu anche essere specificata). possibile scegliere come file system tra: ext2, ext3, ext4, ReiserFS, XFS e JFS, ma si notiche sia/che/homedevono condividere lo stesso tipo di filesystemcondizione necessariaper usare Auto-Prepare.

    Tenere bene in conto che Auto-prepare cancella completamente il disco rigido scelto. Leggere ilWarning che si presenta con molta attenzione e assicurarsi di partizionare il dispositivo corretto.Questo metodo potrebbe essere non stabile.

    OPZIONE 2 : Manually Partition Hard Drives(Consigliato):

    Questa opzione permette una soluzione pi affidabile e personalizzata per partizionare in base alleproprie esigenze.

    OPZIONE 3: Manually Configure block devices, filesystems and mountpoints

    Selezionando questa opzione, il sistema elencher i filesystem e i punti di mount che ha trovato, echieder quali usare tra questi. Se si seleziona "Yes" sar fornita una scelta per scegliere il metododesiderato per l'identificazione. Es. by dev, labelo uuid.

    OPZIONE 4:Rollback last filesystem changes

    A questo punto, gli utenti GNU/Linux pi esperti che hanno familiarit con il partizionamentomanuale possono anche saltare a Selezionare i pacchetti.

    Partizionare il Disco Rigido

    Il Partizionamento

    Il partizionamento di un hard disk definisce specifiche aree (le partizioni) all'interno di un disco,ognuna si comporter e apparir come fosse un disco separato, sui quali potr essere creato(formattato) un filesystem.

    Esistono 3 tipi di partizione

    Le partizioni primariepossono essere avviabilie sono limitate a 4 partizioni per disco o volumiRaid. Se si desidera avere pi di 4 partizioni, una partizione primaria deve essere impostata come

    partizione estesa, capace di contenere al suo interno le partizioni logiche.

    Le partizioni estese non sono utilizzabili da sole, ma sono semplicemente un contenitoreper lepartizioni logiche. Se necessario, un hard disk pu contenere soltanto una partizione estesa, chesar poi suddivisa in partizioni logiche.

    https://wiki.archlinux.org/index.php/%23Selezionare_i_pacchetti
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    Quando si partiziona un disco, si pu osservare questo schema di numerazione: con la creazionedi partizioni primarie da sda1 fino a sda3, seguito con la creazione di una partizione estesa , sda4,e successivamente la creazione di partizioni logiche all'interno della partizione estesa: sda5, sda6,e cos via

    La partizione Swap

    Una partizione swap uno spazio sul disco rigido dove risiede la ram virtuale, e che permette alkernel di usare facilmente spazio su disco, per dati che non richiedono di essere caricati sulla RAMfisica. Storicamente, la regola generale per le dimensioni della partizione di swap era di 2 volte laquantit di RAM fisica. Nel corso del tempo i computer hanno acquisito capacit di memoriasempre pi grandi e questa norma diventata sempre pi obsoleta. In generale, su macchine finoa 512MB di RAM, una swap grande il doppio della RAM di solito pi che sufficiente. Suinstallazioni su macchine che beneficiano di un grande quantitativo di RAM (superiore ai 1024MB),pu essere possibile rinunciare completamente alla partizione di swap, dato che l'opzione percreare un file di swap sempre disponibile in seguito. In questo esempio verr utilizzata unapartizione swap da 1 GB.

    Nota: Se si vuole usare la sospensione su disco (ibernazione) necessaria una swap pari almenoalla dimensione della RAM pi un 10-15% (per evitare problemi legati a possibili settoridanneggiati).

    Schema di partizionamento e gerarchia di file

    Il processo di partizionamento del disco consiste nello scegliere quante partizioni creare, con qualifilesystem formattarle e per quali scopi utilizzarle, in base alle proprie abitudini, alle esigenze e airequisiti hardware. Se si desidera un sistema dual boot Arch Linux con un sistema operativoWindows si veda Windows and Arch Dual Boot.

    Alcune directory che possono risiedere in partizioni separate:

    /(root) Il file system di root la directory principale da cui tutti gli altri file system derivano; alvertice della gerarchia. Tutti i file e directory sono visual izzati sotto la directory root "/", anche sesono memorizzati su dispositivi fisici differenti. Il contenuto del filesystem di root deve essereadeguato per l'avvio, il ripristino, il recupero e/o la riparazione del sistema. Pertanto, alcunedirectory presenti in "/" non sono candidate per essere partizioni separate. (Vedere l'avviso inseguito).

    /bootQuesta directory contiene i kernel (ed eventuali immagini ramdisk associate) e i filenecessari al bootloader per poter avviare il sistema. Contiene anche dati usati prima che il

    kernel esegua programmi in spazio utente. Questo potrebbe includere settori del MBR salvati efiles di mapping dei settori. /boot pur essendo essenziale per l'avvio del sistema, l'unica che

    pu essere ancora conservata in una partizione separata (se richiesto).

    /homeAl suo interno presente una directory per ogni utente, in cui vengono salvati i datipersonali e i file di configurazione specifici dell 'utente per le varie applicazioni.

    /usrSe root la directory primaria, /usr la directory secondaria nella gerarchia per i dati di tuttigli utenti del sistema. Contiene la maggior parte delle applicazioni e di utilit multi-utente. /Usr condivisibile, e il suo contenuto in sola lettura. Ci significa che /usr pu essere condiviso fra

    pi macchine (host) e non deve essere scritto, tranne in caso di aggiornamento del parco

    applicazioni. Tutte le informazioni che sono specifiche dell'host o variabili con il tempo memorizzato altrove.

    Attenzione: Utilizzare /usr come una partizione separata potrebbe causare alcuni errori con Udeved il malfunzionamento di systemd. Fonte.

    http://freedesktop.org/wiki/Software/systemd/separate-usr-is-brokenhttps://wiki.archlinux.org/index.php/Systemdhttps://wiki.archlinux.org/index.php/Windows_and_Arch_Dual_Boot
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    /tmp la directory per i programmi che richiedono file temporanei, come i file ". lck", chepossono essere usati per prevenire pi istanze di un rispettivo programma fino a quando uncompito completato. A questo punto il file ". lck" saranno rimossi. I programmi non devonoassumere che il contenuto di /tmp sia conservato tra le chiamate dei programmi poich i file edirectory che si trovano in /tmp saranno generalmente cancellati ogni volta che il sistema vieneriavviato.

    /varContiene dati di sistema variabili, come le directory dei file di spool, dati amministrativi e log

    di sistema, la cache di pacman, l'albero ABS, etc. /var esiste per consentire di montare /usr insola lettura. Tutto ci che storicamente presente in /usr, e che viene scritto durante ilfunzionamento del sistema (eccezion fatta per l'installazione e la manutenzione del software),deve risiedere in /var.

    Attenzione: Oltre a /boot, le directory essenziali per l'avvio sono: '/ bin', '/ etc', '/ lib', e '/ sbin'.Pertanto, esse non devono risiedere su una partizione separata da '/'.

    Ci sono molti vantaggi nel distribuire le directory su pi partizioni invece che tenerle tuttein una sola:

    Sicurezza: i filesystem possono essere configurati in /etc/fstab come 'nosuid', 'nodev','noexec', 'readonly', ecc.

    Stabilit: un utente, o un programma malfunzionante, pu riempire completamente ilfilesystem di spazzatura se ne ha i permessi di scrittura. Programmi critici che risiedono in unfilesystem differente non vengono interrotti.

    Velocit: un filesystem su cui viene scritto di frequente pu diventare frammentato. (Un buonmetodo per evitare la frammentazione assicurarsi che ogni filesystem non sia mai inpericolo di essere riempito completamente.) Filesystem separati non vengono compromessie possono essere comunque deframmentati separatamente.

    Integrit: Se un filesystem viene danneggiato, filesystem separati non vengono compromessi.Versatilit: Condividere dati fra vari sistemi diventa pi comodo usando filesystemindipendenti. Inoltre possono essere scelti tipi di filesystem differenti in base alla natura deidati e all'utilizzo.

    In questo esempio useremo delle partizioni separate per /,/var,/home e una partizione di swap.

    Nota: /Var contiene molti file di piccole dimensioni. Ci deve essere tenuto in considerazionequando si sceglie un tipo di filesystem per essa, (se si intende creare una partizione separata).

    Quanto dovrebbero essere grandi le partizioni?

    La risposta che dipende dalle esigenze personali. Si potrebbe semplicemente creare unapartizione per root e una partizione per swap, o solo una per root senza swapoppureprendere spunto dagli esempi che seguono e utilizzarli come uno schema di riferimento:

    Il filesystem root (/) nell'esempio contiene la cartella /usr, che pu espandersiconsiderevolmente, dipendendo da quanto software verr poi installato. 15-20 GB possonoessere sufficienti per la maggior parte degli utenti.

    Il filesystem /var conterr, oltre al resto, l'alberoABSe la cache di pacman. Mantenere i

    pacchetti di pacman "in salvo" pu risultare piuttosto utile, in quanto permette di fare ildowngrade dei pacchetti in caso di bisogno futuro. /var tende ad espandersi anche molto conil passare del tempo, ma possibile svuotarlo facilmente in qualsiasi momento. Se si usa undisco SSD, si potrebbe anche installare /var su un HDD mantenendo le partizioni / e /homesull'SSD, limitando cos il numero di letture e scritture sull'SSD. 6-8 GB su un sistema desktopdovrebbero bastare per /var. I server invece, tendono ad avere dei /var estremamente grossi.

    https://wiki.archlinux.org/index.php/Arch_Build_System_(Italiano)
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    Il filesystem /home tradizionalmente il posto dove vengono conservati dati, downloads, e filedi applicazioni multimediali, perci su un sistema desktop normalmente il filesystem cherichiede le dimensioni pi grandi. Da ricordare inoltre, che in caso di reinstallazione di Arch,tutti i dati contenuti in /home non verranno in nessun caso persi con l'utilizzo della partizioneseparata.

    Uno spazio extra del 25% aggiunto ad ogni filesystem , fornir un cuscino di sicurezza nel

    caso di imprevisti ed espansioni, oltre a prevenire la frammentazione.Da quanto descritto sopra, il sistema d'esempio disporr di ~15GB come partizione di root(/), ~10GB /var, 1GB swap, e una /home contenente lo spazio di disco rimanente.

    Creare le partizioni con cfdisk

    Cominciare creando la partizione primaria che conterr la directory radice "/".

    Scegliere New -> Primary e immettere la dimensione desiderata per la partizione di root. Inserire lapartizione all'inizio del disco.

    Scegliere come tipo di partizione (alla voce Type) '83 Linux'. La partizione creata apparir comesda1nell'esempio.

    Creare una partizione primaria per/var, dandole ancora come Tipo '83 Linux'. Questa partizioneapparir come sda2.

    Creare adesso una partizione per la swap, specificando come Tipo '82 (Linux swap/Solaris)'.Questa partizione apparir come sda3.

    Per ultimo, creare una partizione per la directory/home. Scegliere ancora una partizione primaria

    di Tipo '83 Linux' e impostare la dimensione desiderata. Questa partizione apparir come sda4.Esempio:

    Name Flags Part Type FS Type [Label] Size (MB)-------------------------------------------------------------------------sda1 Boot Primary Linux 15440 #rootsda2 Primary Linux 10256 #/varsda3 Primary Linux swap / Solaris 1024 #swapsda4 Primary Linux 140480 #/home

    Scegliere Write e digita 'yes'. Attenzione, questa operazione distrugger i dati sul disco.

    Scegliere Done per abbandonare questo men e continuare con Impostare i filesystem nei punti dimontaggio

    Nota: Dal momento che le ultime versioni del kernel di Linux includono i moduli libata e PATA, tutti idischi IDE SATA e SCSI hanno adottato lo schema di denominazione sdx. Questo perfettamentenormale e non deve essere una preoccupazione.

    Impostare i filesystem nei punti di montaggio

    Specificare per ogni partizione il suo punto di montaggio corrispondente alle proprie esigenze. (Si

    ricordi che le partizioni terminano con un numero (es: sda1). Di conseguenza, sdadi per s non una partizione, ma piuttosto, indica l'intero disco).

    Tipi di Filesystem

    https://wiki.archlinux.org/index.php/%23Impostare_i_filesystem_nei_punti_di_montaggio
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    Ancora una volta, la scelta del filesystem una questione soggettiva che dipende molto dallepreferenze personali. Ciascuno ha i propri vantaggi, svantaggi, e idiosincrasie uniche. Qui c' unapanoramica molto breve dei filesystem supportati:

    1.ext2Second Extended Filesystem- il vecchio filesystem GNU/Linux. Veloce e molto stabile,ma senza supporto al journalinge ai "Barriers", che possono causare la perdita di dati, unaperdita di potenza o un crash di sistema. Pu essere sconveniente utilizzarlo per root (/) e la /home,e ci dovuto al suo controllo dell'integrit molto lungo. Un filesystem ext2 pu facilmente essere

    convertito in ext3.2.ext3Third Extended Filesystem- Essenzialmente il sistema ext2, ma con il supporto per ilournaling e alla scrittura dei barrier. Ext3 completamente compatibile con Ext2. Estremamentestabile, maturo.

    3.ext4Fourth Extended Filesystem- Retro-compatibile con le versioni ext2 ed ext3. Introduce ilsupporto per i volumi con dimensioni fino a 1 exabyte e file con dimensioni fino a 16 terabyte.Aumenta il limite da 32.000 sottodirectory di ext3 a 64.000. Offre capacit di deframmentazione inlinea.

    4.ReiserFS(V3)- Il file system con journaling ad alte prestazioni di Hans Reiser usa un metodo dimanipolazione dati molto interessante, basato su un algoritmo innovativo. ReiserFS molto velocee reattivo, specialmente nella gestione di molti file di piccole dimensioni. veloce per quantoriguarda la formattazione, ma relativamente lento nel montaggio. Da considerarsi maturo e stabile,ReiserFS non pi in fase di sviluppo attivo (Reiser4 il nuovo filesystem Reiser). In genererappresenta una buona scelta per le partizioni /var/.

    5.JFS- il journaling FS di IBM. JFS piuttosto ben affermato, veloce e stabile. stato il primofilesystem ad offrire il journaling, ed stato impiegato per molti anni nel sistema operativo IBMAIX prima di accedere a GNU/Linux. JFS il filesystem che occupa meno risorse CPU tra tuttiquelli disponibili per GNU/Linux. Veloce nella formattazione, montaggio e controllo integrit, gode

    di ottime prestazioni in generale, specialmente in associazione con il "deadline I/O scheduler".(Consultare JFS.) Non cos largamente supportato come ext o ReiserFS, ma molto maturo estabile.

    6.XFS- Un altro tra i primi filesystem con journaling, sviluppato originariamente da Silicon Graphicsper il sistema operativo IRIX e portato poi su Linux. XFS offre una gestione molto veloce su file efile system di grandi dimensioni, cos come una veloce fase di formattazione e montaggio. Ingenerale pi lento con molti file di piccole dimensioni, rispetto ad altri filesystem. XFS moltomaturo e supporta servizi di deframmentazione online.

    7. 7. Btrfs- Conosciuto anche come "Better FS" un nuovo filesystem con notevoli e potenti

    caratteristiche, simili all'eccellente ZFS sviluppato da Sun/Oracle. Questi comprendono lacreazione di istantanee (snapshots), lo striping e mirroring multi-disco (RAID softwarefondamentalmente senza mdadm), checksuming, backup incrementale, e la compressioneintegrata di alta efficienza (che pu dare un impulso significativo delle prestazioni, nonch dirisparmiare spazio), e altro ancora. A partire da gennaio 2011 ancora considerato "instabile", ma stato inserito nella ramo principale del kernel in stato sperimentale. Btrfs sembra essere il futurodel filesystem di Linux, e ora presente come scelta opzionale per il filesystem di root nelleinstallazioni delle maggiori distribuzioni.

    Attenzione:Allo stato attuale Btrfs non ha nessun tool di manutenzione fsck, quindi qualsiasidanneggiamento o corruzione del file system risulta impossibile da riparare.

    JFS e XFS non possono essere ridimensionaticompletamente da utilit di partizionamentografiche quali gparted o parted magic.

    Una considerazione sul Journaling

    http://en.wikipedia.org/wiki/it:Btrfshttp://en.wikipedia.org/wiki/it:XFShttps://wiki.archlinux.org/index.php/JFShttp://en.wikipedia.org/wiki/it:JFShttp://en.wikipedia.org/wiki/it:ReiserFShttp://en.wikipedia.org/wiki/it:ext4http://en.wikipedia.org/wiki/it:ext3http://en.wikipedia.org/wiki/it:ext2
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    Tutti i filesystem sopra citati, ad eccezione di ext2, utilizzano iljournaling. I file system conournaling, utilizzano un "diario" per registrare le modifiche prima che queste siano inviate al filesystem, per evitare la corruzione dei metadati in caso di crash. Da notare che non tutte le tecnichedi journaling sono uguali: in particolare, solo ext3 ed ext4 si avvalgono della modalitjournaling deidati(anche se non di default), che annota sia i datiche i meta-dati(con una penalizzazione divelocit significativa). Gli altri supportano unicamente la modalit data-mode-journaling, cheregistra solo i meta-dati. Dopo un crash (come ad esempio l'interruzione di corrente elettrica), ilfilesystem verr ripristinato allo stato precedente senza conseguenze negative, in quanto lamodalit journaling offre la massima protezione contro la corruzione del file system e la perdita didati, anche se pu soffrire di un certo degrado nelle prestazioni, dato che tutti i dati vengono scrittidue volte (prima al journaling, poi al disco). Quando si sceglie un filesystem anche questo tipo diconsiderazioni deve essere preso in esame, soprattutto al fine di preservare dati importanti conmaggiore sicurezza.

    Mettendo in pratica...

    Scegliere e creare il filesystem (formattare la partizione) per / selezionando yes. Ora verr chiestodi aggiungere eventuali altre partizioni. Nell'esempio, rimangono sda2 e sda4. Per sda2, scegliereun tipo di filesystem e montarlo in /var. Infine, scegliere il tipo di filesystem per sda4, e montarlacome /home.

    Note: Se non stata creata o non si ha bisogno di una partizione separata /boot, si putranquillamente ignorare l'avviso che appare in seguito.

    Tornare al menu principale.

    Selezionare i Pacchetti

    Tutti i pacchetti richiesti durante l'installazione si trovano nel repository [core]. Sono

    successivamente suddivisi tra Base, e Base-devel. Informazioni sui pacchetti, descrizione erelative istruzioni sono disponibili qui.

    La selezione dei pacchetti suddivisa in due fasi. Per prima cosa, selezionare la categoria delpacchetto:

    Nota: Tutti i pacchetti contenuti in basesono gi selezionati in maniera predefinita. Usare la barraspaziatrice per selezionare o deselezionare i pacchetti.

    Base: Pacchetti del repo [core] che forniscono un ambiente di base minimale. Selezionarlo inogni caso e rimuovere semmai quei pacchetti che si sicuri non verranno utilizzati.

    Base-devel: Pacchetti ed utilit extra da [core] come make, e automake. Sarebbe meglioselezionarlo, in quanto, anche se non fondamentale in questa fase, sar comunque molto utilein seguito .

    Dopo questa prima selezione delle categorie, saranno visualizzate le liste complete dei pacchetti,che consentiranno di affinare la selezione. Usare la barra spaziatrice per selezionare odeselezionare i pacchetti.

    Nota: Se richiesta una connessione con una rete wireless, il pacchetto wireless_toolse ora gidisponibile in modo predefinito nel caso di una installazione CORE. Certe interfacce wirelessrichiedono ndiswrappere/o uno specifico firmware. Se inoltre si avr bisogno di usare il sistemadi codifica WPA, sar necessario wpa_supplicant. Il Wireless Setup pageaiuter nella scelta deipacchetti necessari per il dispositivo wifi. Altra raccomandabile alternativa l'installazione dinetcfg, che assister nella configurazione della rete e dei suoi profili.

    Do o aver terminato con la selezione dei acchetti, uscire dalla schermata e continuare con la

    https://wiki.archlinux.org/index.php/Netcfghttps://wiki.archlinux.org/index.php/Wireless_Setup_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/WPA_Supplicant_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Wireless_Setup_(Italiano)%23Drivers_e_Firmwarehttps://wiki.archlinux.org/index.php/Wireless_Setup_(Italiano)%23ndiswrapperhttp://www.archlinux.org/packages/?repo=Core&arch=i686&limit=all&sort=pkgnamehttp://en.wikipedia.org/wiki/Journaling_file_system
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    seguente fase, cio installare i pacchetti.

    Installare i Pacchetti

    Selezionando Install Packages, si installeranno i pacchetti selezionati per i l nuovo sistema. Se stato selezionato un CD/USB come fonte, le versioni dei pacchetti verranno prelevati da essi. Se si optato per un netinstall, i pacchetti verranno scaricati all'ultima versione disponibile da Internet einstallati.

    Nota: Verr chiesto se si vogliono mantenere i pacchetti installati nella cache di pacman. Se sisceglie 's', si avr la flessibilit di effettuare un downgradea versioni precedenti dei pacchetti infuturo, perci questa l'impostazione raccomandata. (Sar comunque possibile ripulire la cache infuturo).

    Dopo che i pacchetti saranno stati scaricati, l'installatore verificher la loro integrit,successivamente proceder a creare il kernel dai pacchetti scaricati.

    Configurazione del sistema

    Suggerimento: Seguire da vicino e comprendere questi passaggi di importanza fondamentaleper garantire un sistema configurato correttamente.

    In questa fase di installazione, si dovr configurare i file di configurazione principali del sistemabase Arch Linux. Le versioni precedenti del programma di installazione includevano hwdetect perraccogliere le informazioni per la configurazione. Questo stato deprecato, e udev dovrebbegestire il caricamento dei moduli appropriati automaticamente al boot.

    Ora verr chiesto quale editor di testo si desidera utilizzare tra Nano,Vimo Joe.nano generalmente considerato il pi facile dei tre. Per le istruzioni su come usarli,

    si prega di consultare le pagine wiki relative al programma che si vuole utilizzare. Vi verrpresentato un menu tra i file di configurazione principale per il sistema.

    Nota: molto importante, arrivati a questo punto, modificare, o almeno di verificare, mediantel'apertura, tutti i file di configurazione. Lo script di installazione si basa sull'input per creare questifile sul proprio impianto. Un errore comune quello di saltare questi passi critici di configurazione.

    Il programma di installazione pu gestire questa fase automaticamente?

    Nascondere il processo di configurazione del sistema in diretta opposizione con il metodoArch'. Se vero che le versioni recenti del kernel e gli strumenti hardware di sondaggio offronoun eccellente supporto hardware e la configurazione automatica, Arch presenta all'utente tutti ifile di configurazione pertinenti durante l'installazione per le finalit di trasparenza e di controllodelle risorse di sistema. Modificando questi file in base alle proprie esigenze personali, si sarimparato il semplice metodo della configurazione manuale di Arch Linux e sar stata acquisitafamiliarit con la struttura di base e dimestichezza ad usare e gestire produttivamente il nuovosistema.

    /etc/rc.conf:

    Arch Linux utilizza il file/etc/rc.confcome sede principale per la configurazione del sistema.

    Questo file contiene una vasta gamma di informazioni per la configurazione, usate principalmenteall'avvio del sistema. Come i l suo nome implica direttamente, contiene anche le impostazioni cherichiamano i file provenienti da /etc/rc*.

    https://wiki.archlinux.org/index.php/The_Arch_Way_(Italiano)http://joe-editor.sourceforge.net/https://wiki.archlinux.org/index.php/Vim_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Nano_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Downgrade_packageshttps://wiki.archlinux.org/index.php/%23Installare_i_Pacchetti
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    Sezione LOCALIZATION

    Esempio per LOCALIZATION:

    LOCALE="it_IT.UTF-8"HARDWARECLOCK="UTC"TIMEZONE="Europe/Rome"KEYMAP="it"CONSOLEFONT=

    CONSOLEMAP=USECOLOR="yes"

    LOCALEQuesta voce definisce le impostazioni internazionali del sistema, che saranno utilizzateda tutte le applicazioni, e utilit, che si basano su i18n. possibile ottenere una lista deicodici di localizzazione eseguendo locale -a da riga di comando. L'impostazione didefault va bene per gli Stati Uniti e gli utenti inglesi, per impostare l'italiano immettere"it_IT.UTF-8". Tuttavia, se si verificano problemi come ad esempio alcuni caratteri distampa risultano errati e sostituiti da diversi simboli, possibile tornare indietro esostituire "it_IT.utf8" con "it_IT".

    HARDWARECLOCKSpecifica se l'orologio hardware, che sincronizzato al boot e allo spegnimento delcomputer, negozi il tempo come UTC(orario universale), o localtime. UTC raccomandato poich semplifica notevolmente il cambiamento del fuso orario e dell'oralegale. Si veda Impostare l'orologio.

    TIMEZONESpecifica il proprio fuso orario, Es:"Europe/Rome". Ulteriori zonesono reperibili in/usr/share/zoneinfo/.

    KEYMAPDefinisce la mappatura della tstiera, Es:"it". Ulteriori mappature per la tastiera sonoreperibili in /usr/share/kbd/keymaps, la mappatura scelta con questo parametro

    influisce solamente nella console TTY, non assegna la mappatura al proprio gestore difinestre e/o ambiente desktop, compresi i relativi emulatori di terminali lanciati da essi.

    CONSOLEFONTI font per la console si trovano sotto /usr/share/kbd/consolefonts/. Pu essere lasciatovuoto.

    CONSOLEMAPle mappature tasti-caratteri per la console si trovano in /usr/share/kbd/consoletrans. Puessere lasciato vuoto.

    USECOLORImpostare su "yes" se si dispone di un monitor a colori e si desidera avere i colori nellaconsole.

    Sezione HARDWARE

    Esempio per HARDWARE:

    # Scan hardware and load required modules at bootMOD_AUTOLOAD="yes"MODULES=(loop)

    MOD_AUTOLOAD

    impostarlo su "yes" per far caricare automaticamente i driver appropriati per l'hardwarein uso, tramite udev(scelta raccomandata se si usa il kernel fornito da Arch Linux).Impostandolo su "no" dovranno essere specificati manualmente i moduli da caricare inavvio (utile se si compila un kernel personalizzato).

    MODULES

    https://wiki.archlinux.org/index.php/Beginners%2527_Guide/Installation_(Italiano)%23Impostare_l.27orologio
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    forza il caricamento (o il non caricamento "!") di un modulo del kernel. Utile nei casi incui un modulo non venga caricato automaticamente. Se i l sistema dispone di un lettorefloppy, aggiungere "floppy". Se si prevede di utilizzare il filesystem loopback,aggiungere "loop".

    Sezione NETWORKING

    HOSTNAMEImpostare un HOSTNAME a proprio piacimento, questo il nome per il propriocomputer. Deve essere impostato anche nel file /etc/hosts.

    eth0"Ethernet, card 0". Sesi intende utilizzare un indirizzo IP statico, impostare gli indirizziIP dell'interfaccia, netmask e broadcast. Impostare su eth0="dhcp", se si vuole utilizzareDHCPper una configurazione automatica e dinamica dell'interfaccia.

    INTERFACESSpecifica qui tutte le interfacce di rete. Interfacce multiple devono essere separate dauno spazio: (eth0 wlan0)

    gatewaySe si utilizza un IP statico, settare l' indirizzo IP del gateway. Se si utilizza DHCPsi puignorare questa variabile, alcuni utenti hanno segnalato la necessit di definirlacomunque.

    ROUTESSe si utilizza un IPstatico, rimuovere !davanti a 'gateway'. Se si utilizza DHCPdi solitosi pu lasciare questa variabile commentata con il punto esclamativo (!), ma anche inquesto caso, alcuni utenti hanno segnalato la necessit di impostare sia il 'gateway' cheil ROUTES. Se si verificano problemi di rete con pacman, ad esempio, si consiglia direimpostare queste variabili.

    Esempio per un IP dinamico (DHCP) :

    HOSTNAME="arch"#eth0="eth0 192.168.0.2 netmask 255.255.255.0 broadcast 192.168.0.255"eth0="dhcp"INTERFACES=(eth0)gateway="default gw 192.168.0.1"ROUTES=(!gateway)

    Esempio per un indirizzo IP Statico :

    HOSTNAME="arch"eth0="eth0 192.168.0.2 netmask 255.255.255.0 broadcast 192.168.0.255"

    INTERFACES=(eth0)gateway="default gw 192.168.0.1"ROUTES=(gateway)

    Quando si utilizza un IP statico, si necessita la modifica di /etc/resolv.conf per specificare i serverDNS personali. Si prega di consultare la seguente sezioneper quanto riguarda la modifica diquesto file.

    Nota: Si ricorda che una connessione di rete wireless automatica richiede ulteriori procedure peressere impostata, e potrebbe essere richiesto l'utilizzo di programmi di gestione di rete comenetcfg, wicdo NetworkManager. Si consulti la pagina relativa alla configurazione delle reti wireless

    per ulteriori informazioni.Suggerimento: Se si desidera utilizzare una misura MTU non standard (anche nota come jumboframes) e l'hardware della macchina lo supporta, consultare l'articolo wiki Jumbo Framesperulteriori configurazioni.

    https://wiki.archlinux.org/index.php/Jumbo_Frameshttps://wiki.archlinux.org/index.php/Wireless_Setup_(Italiano)%23Fase_II:_Gestione_Wirelesshttps://wiki.archlinux.org/index.php/NetworkManager_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Wicd_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/Netcfg_(Italiano)https://wiki.archlinux.org/index.php/%23.2Fetc.2Fresolv.conf
  • 7/22/2019 Archlinux installation guide

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    Sezione DAEMONS

    Questo elenco contiene i nomi degli script presenti in /etc/rc.d/, da eseguire all'avvio del sistema,nell'ordine in cui verranno eseguiti. supportata l'inizializzazione asincrona tramite la modalitbackground, molto utilizzata per velocizzare la fase di boot.

    DAEMONS=(@network syslog-ng netfs crond)

    un punto esclamativo !davanti a uno script ne impedisce l'esecuzione.

    una chiocciola @davanti a uno script ne forza l'esecuzione in background, in modo che loscript successivo non ne attende il completamento (utile per migliorare il tempo di avvio, mada usare con cautela in quanto uno script potrebbe dipendere dalla corretta conclusione diuno script precedente).

    necessario modificare questo elenco ogni volta che viene installato un nuovo servizio disistema, se si desidera che tale servizio venga attivato all'avvio del sistema.

    Nota: Questo sistema di inizializzazione in stile BSD il metodo Arch di gestire ci che altre

    distribuzioni gestiscono con vari link alla directory /etc/init.d.

    Una nota sui DEMONI :

    La linea relativa ai demoninon deve essere modificata in questo momento, ma utile spiegare checosa siano, in quanto questo termine si ritrover spesso in questa guida.

    Un demone (daemons in inglese) un programma che viene eseguito in background, rimane inattesa di eventi e fornisce servizi. Un buon esempio un server web che attende una richiesta perfornire una pagina (ad esempio: httpd) o un server SSH in attesa di un login utente (ad esempio:sshd). Mentre queste sono applicazioni full-optional, ci sono anche demoni i l cui lavoro non

    facilmente visibile, come ad esempio un demone che scrive messaggi in un file di log (syslog ometalog), e un demone che fornisce un login grafico (es: gdm, kdm). Tutti questi programmipossono essere aggiunti alla riga daemons e verranno eseguiti all'avvio del sistema. Demoni utilisaranno presentati nel corso di questa guida.

    Storicamente, il termine daemons stato coniato dai programmatori del progetto MAC del MIT.Hanno preso il nome dal Diavoletto di Maxwell, un essere immaginario di un famoso esperimentomentale che lavora costantemente in background a livello molecolare. I sistemi Unix hannoereditato questa terminologia e creato l'acronimo disk and execution monitor (monitor dei dischi edell'esecuzione).

    Suggerimento: Tutti i demoni su Arch risiedono in /etc/rc.d/

    /etc/fstab

    Il file/etc/fstab(che sta per file systems table) permette di specificare regole particolari per ilmontaggio di dispositivi di memoria. usato principalmente dal comando mount, il quale rendedisponibile i l contenuto di un filesystem "montandolo sopra" una directory gi presente nel sistema.Il comando mount -a richiamato dallo script di avvio /etc/rc.sysinit, a circa 3/4 del processo diavvio, e monta tutti i dispositivi presenti in fstab (tranne quelli con l'opzione noauto) usando lerelative opzioni e punti di montaggio.

    Un file /etc/fstab di esempio

    Ecco un file/etc/fstabdi esempio:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Diavoletto_di_Maxwellhttps://wiki.archlinux.org/index.php/Daemon_(Italiano)
  • 7/22/2019 Archlinux installation guide

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    File: /etc/fstab

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