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Cristina Bosisio Università Cattolica del Sacro Cuore APPROCCI E METODI NELLA GLOTTODIDATTICA: DALLE CARATTERISTICHE GENERALI ALLE RICADUTE NEI MANUALI DI ITALIANO L2 Corso in preparazione al DITALS I

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Approcci e metodi, glottodidattica. esame ditals

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  • Cristina Bosisio Universit Cattolica del Sacro Cuore

    APPROCCI E METODI NELLA GLOTTODIDATTICA:

    DALLE CARATTERISTICHE GENERALI ALLE RICADUTE NEI

    MANUALI DI ITALIANO L2

    Corso in preparazione al DITALS I

  • Piano di lavoro

    Presentazione reciproca

    Coordinate teoriche Brainstorming iniziale

    I. Dalla protoglottodidattica all'approccio integrato: una panoramica generale

    II. Tecniche didattiche per leducazione linguistica: una sintesi

    Dalla teoria alla pratica

    a) analisi dei manuali b) esempi di domande DITALS I, prova A

    Cristina Bosisio, Universit Cattolica, Milano

  • Che cosa sappiamo gi: brainstorming

    Cristina Bosisio, Universit Cattolica, Milano

    Il brainstorming una delle tecniche per individuare idee, sebbene in maniera non organizzata. A differenza

    delle idee prodotte dalla riflessione strutturata [] il brainstorming attiva entrambi gli emisferi del cervello

    [...] e spesso d luogo ad associazioni imprevedibili,

    innovative.

    A tal fine ogni partecipante deve esprimere con assoluta

    libert, senza paura di dire sciocchezze, le associazioni

    di pensiero provocate dal tema o dagli interventi degli

    altri partecipanti; le interruzioni sono benvenute.

    (Balboni 1999)

  • Cristina Bosisio, Universit Cattolica, Milano

    Proponi una definizione di glottodidattica Che cosa sono approcci e metodi? Che cos lapproccio integrato? Che cosa sono le tecniche didattiche? Che cos un cloze? Che cos un esercizio di transcodificazione? Che cosa sono le abilit di base? E quelle integrate? Competenza linguistica e competenza comunicativa sono sinonimi?

  • I. Dalla protoglottodidattica

    all'approccio integrato: una panoramica generale

    Cristina Bosisio, Universit Cattolica, Milano

  • GLOTTODIDATTICA

    Cristina Bosisio, Universit Cattolica, Milano

    la scienza delleducazione linguistica [].

    Per decenni stata identificata con la linguistica applicata, cio con la semplice trasposizione [] delle indicazioni che provenivano dalla linguistica teorica [...]

    [] La linguistica una scienza finalizzata alla conoscenza, come la biologia o la chimica, mentre la glottodidattica finalizzata alla soluzione di un problema (lacquisizione della lingua), come la medicina o la farmacologia.

    Come il medico che decide quali implicazioni trarre, per risolvere i suoi problemi, dalla biologia e dalla chimica [o dalla farmacologia], cos il glottodidatta che decide quali implicazioni trarre dalle scienze del linguaggio, dallantropologia, dalle scienze psicologiche, dalle teorie pedagogiche.

    La glottodidattica dunque si configura come una scienza pratica ed interdisciplinare al cui interno si individuano una componente teorica (mirante a conoscere il meccanismo dellacquisizione linguistica, al fine di derivarne degli approcci) ed una componente operativa, spesso detta glottodidassi, che porta alla definizione di metodi e alla selezione delle tecniche e delle tecnologie adeguate.

    Balboni 1999: s.v. glottodidattica

  • TEORIA

    APPROCCIO

    METODO

    TECNICA

    Fondato/infondato scientificamente

    Adeguato/inadeguato per realizzare lapproccio Coerente/incoerente al suo interno

    Adeguate/inadeguate al metodo e allapproccio Efficaci/inefficaci nel raggiungere gli obiettivi

  • Pre-scientifici Approccio formalistico

    Metodi Diretti

    Scientifici Approccio strutturalistico

    Metodi audio-orali o audio-linguali

    Metodi audio-visivi (SGAV)

    Approccio comunicativo

    Il metodo situazionale

    Il metodo nozionale-funzionale

    Approccio umanistico-affettivo

    Risposta fisica totale (T.P.R.)

    Community Language Learning

    Natural Approach

    Suggestopedia / Ipnopedia

    The silent way

    Interazione strategica

    Project work

  • Criteri di analisi

    Quando? Periodo di diffusione

    Come? Strumenti operativi, tecniche e materiali

    Perch? Teorie di riferimento

    Chi? Ruolo studente e ruolo docente

    Che cosa? Lingua e cultura

  • Quando? Percorso cronologico

    ___________________________1942______________________________oggi

    precursori

    . approcci formalistici

    metodi diretti

    approccio strutturalistico

    approccio comunicativo

    approccio umanistico-affettivo

    approccio integrato

  • Come? Percorso strumentale

    approcci

    formalistici

    metodi

    diretti

    approccio

    strutturalistico

    approccio

    comunicativo

    approccio

    umanistico-

    affettivo

    approccio

    integrato

    Traduzione X X X

    Liste di

    vocaboli

    X X

    Drills X X

    Exercises X X X

    Audio-visivi X X X

    Produzione

    orale

    X X X X X

    Produzione

    scritta

    X X X

    Ecc

  • Perch? Percorso scientifico

    approcci pre e post scientifici

    approcci a base strutturalista dal punto di vista linguistico

    approcci a base comportamentista dal punto di vista psicologico

    approcci fondati sui concetti di nozione, di funzione e dunque di competenza comunicativa

  • Chi? / Che cosa? Dinamica dei fattori dellatto didattico

    approcci centrati sullapprendente (S)

    approcci centrati sulla lingua (O)

    approcci centrati sullinsegnante (A)

    approcci centrati sul contesto (M)

  • Gli approcci pre-scientifici

    Lapproccio formalistico

    I metodi diretti

  • LAPPROCCIO FORMALISTICO

    O DELLA GRAMMATICA-TRADUZIONE

    Origine e teorie di riferimento

    Approccio deduttivo

    Centralit delle regole (e delle eccezioni)

    Forte matrice contrastiva (centralit ruolo L1)

  • I METODI DIRETTI

    Origine e teorie di riferimento

    Approccio induttivo

    Centralit della lingua orale (immersione)

    Poco impatto nelle scuole, ma riferimento per approcci del 900 (Natural approach)

  • Gli approcci scientifici

    Lapproccio strutturalistico

    Lapproccio comunicativo

    Lapproccio umanistico-affettivo

  • LAPPROCCIO STRUTTURALISTICO

    Nozione di struttura

    Concezione meccanicistica del fatto linguistico

    Psicologia di Skinner

    Metodi Audio-orali e Audio-visivi (s.g.a.v.) a) dove si diffondono b) es. strutturali: drills / mitraillettes

    c) immagini fisse

    d) priorit abilit orali

  • LAPPROCCIO COMUNICATIVO

    Dalla competenza linguistica alla competenza comunicativa >>> (Hymes: S.P.E.A.K.I.N.G.)

    Metodo situazionale Da situazione fisica a situazione verbale

    Metodo nozionale-funzionale Categoria concettuale: nozione Funzione comunicativa

    Proposte europee Livelli Soglia Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue

  • LAPPROCCIO UMANISTICO-AFFETTIVO

    Centralit dellallievo nellattivit didattica

    Aspetto razionale + componente affettiva

    T.P.R. (Total Physical Response) Asher parola - azione

    Community Language Learning Curran discente=cliente / docente=consigliere

    Natural Approach Terrel e Krashen sviluppo natuale della competenza in L2

  • Suggestopedia

    Lozanov spunti dalla psicologia clinica

    The silent Way

    Gattegno massima centrazione sul discente

    Interazione strategica

    Robert Di Pietro si ripropone la complessit dello scambio comunicativo

    reale

    Project work

    sviluppo degli approcci comunicativi learning by doing bangalore project

  • La panacea?

    Lapproccio integrato! Gli elementi costitutivi di ogni singolo metodo o approccio tradizionale, rivelatisi efficaci dal punto di vista didattico, non vengono abbandonati, bens selezionati ed integrati organicamente

    Il processo di apprendimento di una lingua straniera, infatti, caratterizzato dalla somma delle singole componenti parziali sulle quali si fondano i diversi metodi:

    la componente cognitiva (come nei metodi deduttivi),

    la componente comportamentistica (come nei metodi induttivi),

    la componente interattiva (come nei metodi funzionali)

    la componente affettiva (come nei metodi affettivi) -Danesi 1988-

    Principi minimi della bimodalit

    Unit didattica (Freddi) - Modello Olodinamico (Titone)

  • II. Tecniche didattiche per leducazione linguistica:

    una sintesi

    Cristina Bosisio, Universit Cattolica, Milano

  • Per una definizione

    Una tecnica unattivit di classe attraverso cui il materiale

    linguistico viene presentato agli studenti e da questi analizzato,

    elaborato, (ri)prodotto; altre tecniche riguardano le modalit di

    riflessione sulla lingua o la valutazione.

    A differenza dellapproccio, che ha una dimensione filosofica, e del

    metodo che deve realizzare in termini di progettazione curricolare

    ed organizzazione didattica le indicazioni dellapproccio, le tecniche

    non ammettono giudizi di valore (vero/falso, coerente/incoerente),

    ma solo di efficacia/inefficacia nel produrre leffetto voluto.

    (Balboni 1999, sv tecnica)

  • Si tratta dunque di strumenti operativi subordinati allo spazio dazione didattica (SOMA), che

    devono essere efficaci nel perfezionare la conoscenza e la

    padronanza delle lingue gi acquisite e nel favorire lacquisizione di lingue

    non conosciute.

  • Il modello della CC: una mappatura per la categorizzazione delle tecniche

    glottodidattiche

    competenza linguistica: tecniche mirate allacquisizione o al consolidamento e perfezionamento delle regole linguistiche, intese come meccanismi di funzionamento fonologico, morfosintattico, lessicale, testuale;

    competenza extralinguistica: tecniche mirate alla consapevolezza della comunicazione extralinguistica e cio dei gesti, delle espressioni, della vicinanza interpersonale, delluso di oggetti in funzione comunicativa; consapevolezza in modo da comprendere questi linguaggi ed evitare un uso inconsapevole che pu portare a conflitti nella comunicazione;

    padronanza delle abilit: tecniche che oltre alla dimensione linguistica includono aspetti cognitivi (come i processi di comprensione, produzione e selezione delle informazioni) e aspetti fisiologici, relativi ad esempio allarticolazione dei suoni;

    competenza sociopragmatica e interculturale: tecniche per lo sviluppo della dimensione pragmalinguistica, che consente di raggiungere i propri scopi usando la lingua in maniera appropriata rispetto al contesto situazionale e culturale in cui si agisce.

  • La attivit glottodidattiche sono quelle in cui si usa la lingua

    Gli esercizi sono quelli in cui ci si esercita, ci si addestra

    Le attivit sono motivanti e coinvolgono entrambi gli emisferi del cervello (quello globale, intuitivo, destro; quello analitico, verbale, sinistro), mentre gli esercizi possono essere poco motivanti, diventano odiosi se sono reiterati, si rivolgono solo allemisfero sinistro del cervello.

    E possibile aggiungere un tocco di creativit, e quindi aggiungere motivazione ed interesse, anche ad alcuni tipi di esercizi >>> diventando gioco: il gioco la massima espressione delle attivit didattiche

    attivit ed esercizi

  • Tecniche per lo sviluppo cognitivo delle

    abilit di comprensione - Individuali

    Cloze - cloze "a crescere"

    - cloze facilitato

    - cloze orali

    - cloze realizzati con strumenti statistici alternativi

    Accoppiamento lingua-immagine

    Incastro tra battute di un dialogo

    Incastro tra fumetti

    Incastro tra paragrafi

    Incastro tra testi

  • Tutte queste tecniche si basano su

    unapplicazione rigida della sequenza globalit > analisi

    e sviluppano le capacit di prevedere

    (su basi situazionali, semantiche, formali)

    quello che pu comparire in un certo

    punto in un testo o in un evento.

    Per la loro capacit di creare una sfida tra

    lo studente e se stesso, esse sono

    motivanti e possono anche essere

    assegnate come attivit individuali a casa.

  • Domanda aperta

    Griglia

    Scelta multipla

    Transcodificazione

    Tecniche per lo sviluppo cognitivo delle

    abilit di comprensione Attivit di classe

  • Monologo Relazione individuale Detective story collettiva Descrizione fumetto collettiva

    Composizione scritta Descrizioni Relazioni su eventi Narrazioni, lettere formali e non Testi regolativi Definizioni sintetiche

    Tecniche per lo sviluppo delle abilit di

    produzione

  • Tecniche per lo sviluppo delle

    abilit integrate

    In ordine crescente di autonomia e quindi di

    difficolt:

    Drammatizzazione

    Dialogo a catena

    Dialogo aperto

    Role-taking, role-making, roleplay

    Telefonata

    1) saper dialogare

  • Dettato

    Dettato cloze

    Autodettato

    2) saper scrivere sotto dettatura

    3) saper prendere appunti

    Appunti guidati

    Appunti liberi

    4) saper riassumere

    5) saper parafrasare

    6) saper tradurre

    Abilit di trasformazione

    dei testi

  • I criteri per analizzare e discutere le performance non si limitano

    alla correttezza formale, come spesso avviene nella nostra

    tradizione scolastica, ma includono anche lappropriatezza situazionale e quella socio-culturale, cio:

    a) la capacit pragmatica di raggiungere i propri scopi

    attraverso la comunicazione realizzando le diverse

    funzioni della lingua attraverso atti linguistici;

    b) la capacit sociale di usare modalit comunicative

    adeguate al contesto in termini sociolinguistici,

    relazionali, culturali.

    Saper fare con la lingua: la competenza socio-pragmatica

  • La CL, nellambito pi generale della CC, riguarda la padronanza della fonologia, della morfosintassi, della testualit, del lessico.

    Tradizionalmente era la condizione sufficiente per attestare la conoscenza di una lingua.

    Con gli approcci comunicativi il ruolo della CL stato ridefinito come una delle competenze necessarie per raggiungere la CC.

    Necessit di sviluppare anche la CL. Come? Riflettere sulla natura delle regole

    Scoprirle

    Fissarle

    Sapere la lingua: la competenza linguistica

  • REGOLE = regolarit di funzionamento morfosintattico,

    testuale, extra- socio- e pragma-linguistico,

    NON semplicemente norme da applicare

    (come se fossero per usare le parole di Jakobson giurisprudenza del linguaggio).

    Le regole, nel loro complesso, costituiscono una grammatica.

    Esistono diversi tipi di grammatica:

    a) grammatica mentale (competence)

    b) grammatica descrittiva (cataloga e descrive)

    c) grammatica pedagogica (il modo in cui si conoscono le

    regole: competenza duso e sulluso)

    OGGI: accordo unanime sul fatto che linsegnamento della lingua, e quindi delle sue regole, deve portare anzitutto alla conoscenza linguistica implicita.

    Tuttavia la conoscenza esplicita svolge unimportante funzione di controllore formale, di monitor e agisce da punto dappoggio per analizzare e interiorizzare il nuovo input.

  • Necessit di facilitare lazione del LAD:

    a. Individuazione delle regole

    b. Creazione di ipotesi sul funzionamento di un dato meccanismo

    c. Fissazione delle regole (pattern drills)

    d. Reimpiego sempre pi creativo

    e. Riflessione esplicita, guidata dal docente

    Tecniche mirate per rafforzare queste fasi

    attivit di inclusione (tetto, dito, braccio, bagno, letto, labbro)

    attivit di esclusione (andato, amato, fatto, cantato, parlato)

    attivit di seriazione (uno, qualche, la maggior parte, nessuno, molti)

    le attivit di manipolazione (applicare regole: volgi al )

    le attivit di natura procedurale (creazione di rappresentazioni mentali esplicite, sia a livello morfosintattico, sia a livello testuale: sinonimi, iperonimi, connettori, ecc.)

    Tecniche per la scoperta delle regole

  • Esercizi strutturali o pattern drill (versioni pi o meno comunicative):

    Per la competenza fonologica:

    Coppie minime (nina-ninna; sono-sonno; la luna-lalunna) Ripetizione regressiva (per lintonazione) Ripetizione ritmica (Tti. Tti-Tti. Tti-Tititti)

    Per la competenza grafemica:

    autodettatura >> autocorrezione e autovalutazione

    tecniche di natura ludica basata su varianti del cruciverba.

    Tecniche per la fissazione delle regole

  • Se insegnare la grammatica contro natura, riflettere sulla grammatica naturale (LAD)

    Insegnare la grammatica significa far ragionare sulla

    grammatica e indurre gli studenti a raggiungere un

    certo grado di sistematizzazione, che verr

    completato dallinsegnante laddove le competenze dello studente non arrivano, sono incerte o

    addirittura errate.

    Sistematizzare, dare ordine alle proprie

    competenze trasformandole in conoscenze:

    questa una delle forme pi alte di piacere.

    Tecniche per la sistematizzazione delle regole

  • Competenza cinesica (individuare/elencare gesti nelle diverse culture)

    Competenza prossemica (riflettere/osservare abitudini, film, conferenze, ecc.)

    Competenza olfattiva (discussioni, impressioni personali)

    Competenza vestemica (riflettere/osservare abitudini, film, giornali, riviste)

    Competenza oggettuale (discussioni, osservazione ambiente/persone)

    Tecniche per lo sviluppo della

    competenza exralinguistica

  • Il lavoro possibile in questo settore si svolge su pi piani:

    scoperta dei linguaggi non verbali e dei loro

    segni

    catalogazione dei segni, riflessione sugli stessi

    identificazione dei punti in cui le culture

    straniere si diversificano.

    In sintesi: il lavoro

    sul linguaggio non verbale

  • La metodologia ludica usa il gioco come

    forma educativa, che consente di rileggere e

    di simulare la realt, ma senza pericoli

    Game (metodologia ludica)

    Play (atteggiamento giocoso)

    Attivit di simulazione (rappresentazione evento storico) Giochi su percorso (gioco delloca, caccia al tesoro) Giochi basati sulla competizione (battaglia navale linguistica) Giochi di memoria (memory) Giochi basati sullinformation gap (percorso su cartina, descrizione-azione, ecc.)

    Tecniche didattiche e dimensione ludica

    GIOCO

  • Dalla teoria alla pratica: lavori di gruppo

    Cristina Bosisio, Universit Cattolica, Milano

  • 1) Analisi di Manuali (cfr. griglia)

    2) Esempi di domande (prova A Ditals I)

    Cristina Bosisio, Universit Cattolica, Milano