anusca - anusca informa ottobre, novembre, dicembre 2013

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Trimestrale Anusca - Rivista di aggiornamento per operatori dei Servizi Demografici

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Page 1: Anusca - Anusca Informa Ottobre, Novembre, Dicembre 2013

Sul prossimo numero, tutto il Convegno Nazionale!

di Primo Mingozzi

Anno XXIII - n. 4Ottobre-Novembre-Dicembre 2013

Copia € 3,50 (Stampa Tip. F.lli Cava - Castel S.Pietro Terme BO)

Tesseramento 2014

(continua a pag. 5)

Buon Natale

e Felice Anno Nuovo!

Conclusosi il 33° Convegno Nazionale nell’immediatezza della chiusura di questo numero, per ragioni redazionali, rimandiamo al numero 1/2014 gli approfondimenti relativi all’appuntamento di ANUSCA più importante dell’anno!Dunque il prossimo AnuscaInforma sarà dedicato a servizi direttamente dal Convegno Nazionale: cronache, interviste, curiosità e fotografie, affinchè chi non era presente ad Abano possa vivere comunque i momenti salienti dell’assise e che sia un bell’album dei ricordi per chi invece ha vissuto dal vivo il momento associativo più importante dell’anno.

L’adesione all’Anusca è anche investimento Tutelati per tempo con la polizza

ANUSCA

(continua a pag. 15)

Osservando i dati del tesseramento in chiusura d’anno, si

evince con chiarezza che gli operatori demografici, sempre più nitidamente, percepiscono l’importanza fondamentale della tutela assicurativa messa a disposizione da ANUSCA e dell’opportunità di garantirsi questa tranquillità a prezzi assolutamente vantaggiosi. Sono i numeri a parlare: dal 73% dello scorso anno, si è fatto un balzo all’82%. Una percentuale

Il 33° Convegno Nazionale, andato in scena dal 25 al 29 novembre ad Abano Terme, è stato anche il

momento dei bilanci dell’intensa attività associativa; un posto di primo piano va attribuito sicuramente al tesseramento, che ogni anno va rinnovato, poiché le adesioni sono l’espressione concreta del desiderio di appartenenza. E, in base proprio a questo elementare esercizio di democrazia ed a questa crescente volontà associativa, oggi ANUSCA, oltre che una realtà professionale di notevole spessore, è anche un soggetto istituzionale forte e credibile a sostegno del nostro sistema demografico in continuo divenire.Per misurare la distanza che ci separa dagli anni costitutivi si devono ricordare

i tempi pionieristici quando tutto era affidato alla buona volontà ed al volontariato. A questi valori che sono tuttora presenti e fondamentali per la crescita dell’associazione, è stata affiancata una forte organizzazione amministrativa che consente di programmare e gestire direttamente ogni anno in tutto il Paese oltre 250 iniziative formative, una decina di convegni regionali e soprattutto un convegno nazionale con numeri rilevantissimi. Siamo riusciti a fare comprendere, grazie anche alla sensibilità del Ministero dell’Interno e della Direzione Centrale per i servizi demografici, l’importanza

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2 ANUSCA INFORMA

(continua a pag. 3)

Nel Notiziario N.4/2013 era stato pubblicato un commento riguardo all’ipotesi

del cambiamento di sesso, dopo il matrimonio, da parte di uno degli sposi, cercando di approfondire le conseguenze per gli interessati dal punto di vista del profilo anagrafico e dello stato civile. La Corte di Cassazione ha rimesso però tutto in discussione in quanto, con ordinanza interlocutoria n. 14329 del 6/6/2013 ha dichiarato rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, nella parte in cui dispone che la sentenza di rettificazione di attribuzione di sesso provoca l’automatico scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, senza la necessità di una domanda e di una pronuncia giudiziale: si tratta di un provvedimento di grande importanza perché mette in discussione alcuni principi fondamentali in materia di scioglimento del matrimonio. In sostanza, il problema è capire quale sia la sorte del matrimonio, nel caso uno dei coniugi decida di cambiare sesso nel corso dell’unione coniugale ed ottenga una rettificazione di sesso ai sensi della legge 164/1982. La Corte di Cassazione esamina innanzitutto la legittimità dell’adempimento svolto dall’ufficiale dello stato civile, dell’annotazione apposta a margine dell’atto di matrimonio, ricordando come proprio dalla normativa relativa agli atti di stato civile, in particolare dall’art. 4 c. 1 lett. a) del dpr 396/2000 derivi che l’ufficiale dello stato civile “... nel dare attuazione ai principi generali sul servizio dello stato civile, ha il compito di aggiornare tutti gli atti concernenti lo stato civile...”. Non solo, ma ritenendo particolarmente rilevante ai fini della decisione il comportamento dell’ufficiale dello stato civile, lo approfondisce ulteriormente per arrivare alla conclusione che ha adempiuto ad un obbligo di legge: “…appare evidente che nella specie

Cambio sesso dopo il matrimonio: la Cassazione rimette tutto in discussione, ma loda l’ufficiale di stato civile

di Renzo Calvigioni

l’ufficiale di stato civile, sulla base dell’ar. 4 della l. 164 del 1982, ha provveduto, richiamando l’atto presupposto (la pronuncia di rettificazione di attribuzione di sesso), all’annotazione contestata, assunta come effetto automatico ed ineludibile dell’accertamento giudiziale compiuto. Più precisamente ha ritenuto che l’ordine di annotazione della rettificazione di sesso determinasse l’obbligo, sostenuto dal citato art. 4, di aggiornare anche il registro degli atti di matrimonio relativo alle posizioni delle parti ricorrenti. Sulla base di questa lettura delle norme che regolano

l’esercizio del diritto alla rettificazione del sesso nel nostro ordinamento si giustifica l’esercizio del potere da parte dell’ufficiale dello stato civile anche alla luce dell’art. 69 del d.p.r. 369 del 2000. Questa norma, che al primo comma regola specificamente gli atti di matrimonio, stabilisce, alla lett. d) che in essi si fa annotazione delle “sentenze” di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio. Non ritiene questa Corte che dalla enunciazione sopra indicata possa conseguire la radicale carenza di potere dell’ufficiale di stato civile nell’esecuzione dell’annotazione contestata, dovendo la norma indicata essere interpretata in via sistematica, coordinandola con le cause di scioglimento del vincolo e di cessazione degli effetti civile del matrimonio previste dalla legge n. 898 del 1970 e, come nella specie, da leggi speciali (l. 164 del 1982). Nella specie l’ufficiale di

stato civile ha dunque adempiuto ad un obbligo proveniente da una norma di legge, peraltro sorto sulla base di un titolo giudiziale che ne costituisce il presupposto.” Sono passi molto importanti che abbiamo voluto riportare per intero, perché rappresentano un lode alla professionalità dell’ufficiale dello stato civile che ha operato correttamente, nel pieno rispetto delle sue competenze, applicando obblighi normativi ineludibili: si tratta di aspetti che meritano di essere sottolineati a dimostrazione dell’impegno e della serietà di chi quotidianamente affronta problematiche di status delle persone ed ha piena consapevolezza di quanto il proprio operato possa incidere nella sfera giuridica degli individui e, proprio per questo, non ha timore di assumersi gravose responsabilità fino in fondo.La Corte affronta poi il problema dell’automatismo dello scioglimento del vincolo che avviene senza il bisogno di un’azione di parte, né del coniuge che ha mutato sesso né dell’altro, per arrivare alla conclusione che si tratta di un sistema con non consente alternative né scelte: in sostanza, il legislatore ha delineato una normativa particolarmente rigida, che ha introdotto una sorta di divorzio “imposto” il quale produce i suoi effetti senza bisogno di una pronuncia giudiziale. In sostanza, il matrimonio si scioglie automaticamente con la sentenza di rettificazione di sesso, senza bisogno di una istanza di parte e, soprattutto, senza la necessità di una sentenza che pronunci il divorzio. Tuttavia, se questo è il quadro normativo risultante sulla fattispecie nel nostro ordinamento, le disposizioni esaminate, così rigide, impongono una riflessione sulla loro compatibilità con il nostro sistema costituzionale, integrato dalla Convenzione Europea dei diritti dell’uomo, come interpretata dalla Corte di Strasburgo. In particolare, si chiede la Corte, se sia garantito, riconosciuto e

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(continua da pag. 2: Cambio sesso...)

tutelato, il “diritto ad autodeterminarsi nelle scelte relative all’identità personale, di cui la sfera sessuale esprime un carattere costitutivo”, come anche il diritto “alla conservazione della preesistente dimensione relazionale, quando essa assuma i caratteri della stabilità e continuità propri del vincolo coniugale”, e ancora del diritto “a non essere ingiustificatamente discriminati rispetto a tutte le altre coppie coniugate, alle quali è riconosciuta la possibilità di scelta in ordine al divorzio”, senza dimenticare il diritto “dell’altro coniuge di scegliere se continuare la relazione coniugale”. Su questi aspetti, su tali quesiti, la Corte manifesta dubbi consistenti di legittimità costituzionale riguardo a quell’insieme di norme che prevedono il divorzio “imposto” alla coppia all’interno della quale uno dei coniugi decida di cambiare sesso. In particolare, viene evidenziato come il venire meno automaticamente del vincolo coniugale a seguito della sentenza di rettificazione di sesso, determini l’eliminazione di una relazione stabile e duratura che ha dato vita ad un nucleo familiare costituzionalmente protetto dall’art. 29 Costituzione, oltretutto in un contesto nel quale anche la stessa Corte Costituzionale (sentenza 138/2010) ha riconosciuto che anche le unioni di fatto, anche tra persone dello stesso sesso, debbano essere portatrici di diritti ed obblighi che, almeno in situazioni specifiche, assicurino un trattamento omogeneo a quello delle coppie coniugate.Infine, la Corte di Cassazione dichiara rilevanti e non manifestamente infondate ben 4 questioni di legittimità costituzionale, rimettendo gli atti alla Corte Costituzionale.Indubbiamente si tratta di un’ordinanza di grande rilievo che affronta problematiche molto importanti, mettendo in risalto diversi aspetti contraddittori delle disposizioni del nostro ordinamento, rapportandoli ai

principi della nostra Carta costituzionale e della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Emerge anche come il tema non sia solamente quello, realmente in discussione, dello scioglimento automatico o meno del matrimonio a seguito di sentenza di rettificazione di sesso, ma per i risvolti che ne potrebbero derivare, anche l’ipotesi del matrimonio tra persone dello stesso sesso. In ogni caso, a prescindere da quali possano essere gli sviluppi futuri, certamente l’ufficiale dello stato civile sarà molto attento alle decisioni della Corte in quanto coinvolto direttamente: è lui che è in prima fila nel dover valutare i requisiti e le condizioni per le pubblicazioni, per il matrimonio, per il dissolversi del vincolo in situazioni

molto particolari. Si tratta di un ruolo che svolge da sempre, senza grandi clamori, nel rispetto delle vigenti normative, a volte subendo il contenzioso del cittadino, spesso, ma non sempre, con esiti positivi: è la conferma dell’efficienza di una figura professionale che con serietà ed impegno assume le responsabilità che gli competono, senza tirarsi indietro consapevole del ruolo e dei compiti che svolge. Tutto questo merita il massimo rispetto e considerazione, come avviene da parte della Corte di Cassazione, nelle parti dell’ordinanza nelle quali sottolinea la correttezza dell’operato dell’ufficiale dello stato civile.

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7° corso di Alta Formazione: presto via alle iscrizioni

La sesta edizione è in pieno svolgimento, ma già non mancano le manifestazioni di interesse per il corso di alta formazione in materia demografica n.7. Nonostante l’altissimo interesse che ogni anno riscontriamo fra gli operatori di tutto il Paese, le difficoltà alla partecipazione sono soprattutto di carattere economico. E’ evidente che le persone più lontane devono mettere in preventivo anche spese di viaggio e soggiorno, oltre alla quota di immatricolazione del corso (che ogni anno si è cercato di mantenere ben al di sotto dei prezzi correnti di mercato per iniziative di formazione di questo genere e di questa durata). Per permettere di preventivare eventuali partecipazioni al momento di definire i capitoli di spesa, raccogliendo il suggerimento di diversi operatori, quest’anno il bando relativo al 7° corso di alta formazione sarà anticipato. Sarà pubblicato orientativamente nei mesi di gennaio /febbraio per consentire agli interessati di pianificare, anche da un punto di vista finanziario, la propria iscrizione.Tutte le novità sul sito www.anusca.it e www.accademiausc.it

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La preoccupazione degli operatori demografici

L’Accademia è da sostenere!di Sauro Dal Fiume

Accademia di Castel San Pietro Terme affollata il 29 e 30 agosto per il seminario

di aggiornamento professionale riguardante “Allarme welfare: il ruolo fondamentale dell’ufficiale d’anagrafe e dell’agente accertatore nell’anagrafe fast”, rivolto ad ufficiali d’anagrafe, agenti accertatori, operatori dei servizi sociali ed amministratori locali. Con questa iniziativa ANUSCA ha voluto richiamare l’attenzione sull’esponenziale esplosione della spesa sociale e sugli effetti devastanti derivanti dalle iscrizioni anagrafiche non supportate da accertamenti accurati, nonché in un’ottica deflattiva del contenzioso. Ma oltre all’importanza dell’argomento del corso di formazione, è sull’Accademia e sulle sue attuali difficoltà di continuare ad essere la struttura per la quale è stata ideata, progettata e costruita a Castel San Pietro Terme (unica in Italia e seconda cronologicamente solo all’altra Accademia esistente in Europa, a Bad Salzschlirf, in Germania), che abbiamo usato l’evidenziatore, cercando di raccogliere alcuni pareri dei partecipanti del suddetto corso, anch’essi preoccupati della situazione, dopo l’esaurimento, lo scorso mese di marzo, dei fondi stanziati dal Ministero per i corsi residenziali in Accademia.Per Cristina Cavicchi (Comune di Castiglione dei Pepoli, provincia di Bologna) “L’Accademia per noi che abbiamo fatto a suo tempo il corso di Alta Formazione è come una…casa, nel senso che ci siamo sentiti ‘a casa’ mentre frequentavamo l’Accademia, dove abbiamo trovato accoglienza e professionalità da parte dell’ANUSCA.Anche a livello formativo posso dire che è stata un’esperienza che ci ha accresciuto professionalmente” e di conseguenza la collega bolognese spera “nel buon cuore del Ministero dell’Interno, perché possa aiutare l’Accademia e quindi anche noi operatori demografici, dandoci l’opportunità di poterci accrescere professionalmente, perché siamo proprio noi che abbiamo un ruolo,

essendo a diretto contatto con i cittadini, ed a dover dare risposte immediate, soprattutto quando si parla di iscrizione anagrafica oppure in materia di stato civile. L’Accademia sino ad ora ci ha dato la possibilità di aggiornarci professionalmente e sarebbe davvero un gran peccato sprecare i grossi investimenti che lo stesso Ministero e l’ANUSCA hanno fatto negli anni passati (l’inaugurazione risale a marzo 2004) per realizzare questa splendida struttura a Castel San Pietro Terme. Quindi auspico che possa esserci una continuità per l’attività dell’Accademia, magari coinvolgendo gli stessi Enti locali e i Comuni, alla maggioranza dei quali è sempre bene ricordare l’importanza dei servizi demografici e che sostenere la formazione dei propri operatori rimane sempre un investimento, non certo uno spreco”.Stefania Canosani (Comune di Ravenna) ritiene molto importante il ruolo dell’Accademia “per avere

un supporto formativo, ma anche per avere la possibilità di scambio e di confronto con i colleghi dei servizi demografici di altre città. Ad esempio, sulla tematica dell’Anagrafe Fast che abbiamo affrontato oggi con la relatrice Mariangela Remondini (Esperto ANUSCA), che porta a delle difficoltà di applicazione, soprattutto per quello che riguarda gli accertamenti e le modalità degli stessi, ecco che diventa fondamentale per noi incontrarci in Accademia e capire come meglio procedere, perché questo comporta un aggravio e una responsabilità notevole per tutti noi. Serve davvero agire, fare squadra e uniformarsi a livello nazionale. Ritornando all’Accademia, voglio aggiungere che è fondamentale che continui l’attività di questa struttura e auspichiamo che questo avvenga, ma non solo per mantenere l’attuale, ma anche perché si possa consolidare nel tempo, altrimenti il lavoro degli operatori dei servizi demografici ne risentirebbe moltissimo”.

La sede dell’Accademia degli Ufficiali di Stato Civile a Castel San Pietro Terme

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(continua da pag. 1: L’adesione...)

della formazione e dell’aggiornamento professionale, tema che è sempre stato al centro dei programmi associativi e che hanno accompagnato gli operatori in questi 33 anni di attività.Sarebbe lungo enumerare il supporto che Anusca, tramite i suoi esperti, ha assicurato agli operatori per la corretta applicazione delle normative che negli anni hanno interessato il mondo demografico. Citiamo le ultime: la Legge n. 30 per l’iscrizione dei cittadini comunitari dopo il passaggio delle competenze dalle Questure ai Comuni, “la residenza in tempo reale”, che ha modificato fortemente la metodologia di lavoro degli operatori. Tutte emergenze affrontate con metodo e serietà in tutte le realtà comunali grazie anche all’organizzazione ANUSCA e alla sua ramificazione nazionale che si è avvalsa dello spirito di servizio della

nostra dirigenza e della riconosciuta professionalità dei nostri esperti.È un semplice dato della nostra recente storia per dimostrare come il valore dell’Associazione rappresenti una realtà da custodire e rafforzare per sostenere le grandi novità che si prospettano con l’ANPR, destinata ad influire anche nella gestione dei servizi di stato civile ed elettorale. Intanto anche l’attività di formazione ed aggiornamento, su input del Ministero dell’Interno, è destinata a registrare importanti novità con un uso delle nuove tecnologie con corsi on line. Un nuovo rapporto fra operatori e docenti che deve consentire di raggiungere tutte le amministrazioni con le poche risorse a disposizione. L’augurio è che, in ogni caso, l’Accademia rimanga un punto di riferimento per la formazione. Ritornando al tesseramento, che contraddistingue la forza di ogni

associazione, ci preme evidenziare che Anusca è riuscita in questi anni a rappresentare il ruolo strategico della nostra categoria professionale sia a livello nazionale che internazionale per favorire e migliorare la vita di relazione dei cittadini. La credibilità dell’associazione è anche assicurata dagli importanti investimenti che abbiamo realizzato e che continueranno per realizzare un vero “campus” della formazione. L’adesione all’ANUSCA oltre ad assicurare i tanti servizi messi a disposizione, contribuisce alla realizzazione del “campus” che è sempre stato nelle aspirazioni dei Soci Fondatori e di tutti coloro che negli anni hanno contribuito alla crescita dell’Associazione e sul quale la categoria può contare per il suo futuro.Deve quindi essere motivo d’orgoglio poter dire di far parte di ANUSCA.

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6 ANUSCA INFORMA

I colleghi festeggiano Deanna ParentiAbbiamo ricevuto un simpatico reportage di una serata di festeggiamenti per Deanna Parenti, segretaria del Comitato Provinciale del Verbano Cusio Ossola, organizzata dai colleghi della provincia del Verbano Cusio Ossola e dell’Alto Novarese.Una serata con menu personalizzato, canzoni opportunamente adattate e tanta allegria.Momenti semplici e sentiti che esprimono alla perfezione anche questo volto di ANUSCA, che non è solo formazione e aggiornamento, ma anche una rete di relazioni personali, al di là del rapporto professionale. L’abbiamo detto spesso…ANUSCA è una grande famiglia e, come si può vedere da quanto riportiamo di seguito, non sono solo belle parole, ma una rassicurante realtà.

Il Prefetto di Verbania, nella persona della Dott.ssa Cinzia L’Episcopo, unitamente a tutti i demografici del Verbano Cusio Ossola e dell’Alto Novarese, hanno voluto festeggiare sulle note di “Mauro e Morgana Band”, presso il rinomato “Rifugio” di Benato Michela in Granerolo, la mitica collega Deanna Parenti, che dal prossimo dicembre andrà effettivamente in pensione.La festa di saluti era un atto dovuto a chi, come lei, referente dei Servizi Demografici del Comune di Verbania fino al 1999, anno in cui è andata formalmente in pensione, ha continuato, tuttavia fino ad oggi, una fattiva e proficua collaborazione presso numerosi comuni del V.C.O e del vicino Novarese, contribuendo, con dedizione e abnegazione, a formare alcuni neo dipendenti dei Demografici e supportando gli Ufficiali di stato civile e d’Anagrafe già in forza ai comuni da diversi anni, facendoli crescere professionalmente. Segretaria dell’Anusca della Provincia del V.CO. ha promosso e collaborato con l’Ufficio Territoriale di Governo del Verbano Cusio Ossola, all’organizzazione di numerosi corsi per la formazione e l’aggiornamento degli Ufficiali d’Anagrafe e di Stato Civile tenuti dai migliori docenti di Anusca, sostenendo e promuovendo questa Associazione. Ora ve la raccontiamo: Il D-Day è stato fantastico…. Non potremo mai dimenticarci la faccia di Deanna e Oscar (il marito) quando sono arrivati al Rifugio di Granerolo, ignari di tutto, convinti sino all’ultimo di andare alla cena di Compleanno dei 50 anni di Marco, collega dei demografici di Ornavasso, e della moglie.Non scorderemo nemmeno l’espressione di Deanna quando ha saputo che il regalo comprendeva oltre a un cestino per il pane per ricordarsi di noi quotidianamente sulla sua tavola, dei trattamenti al Centro Benessere di Verbania.Una grandissima soddisfazione l’abbiamo avuta anche dalla ns. Prefettura che ha riconosciuto, con una targa a Deanna, il merito per la sua grande disponibilità e il lavoro svolto per tutti i Demografici della zona, offerta dal Prefetto, Dott. Francesco Russo. Deanna era commossa: “Scioccante!!!” ha detto.Ringraziamo con affetto e riconoscenza coloro che hanno partecipato di persona alla festa e coloro che purtroppo non erano presenti ma hanno contribuito ugualmente al regalo.

non è avvenuto in Normandia il 6 giugno 1944,

ma è accaduto il 31 gennaio 1946

e sarà eccezionalmente festeggiato nella serata di

Venerdì 22 novembre 2013

insieme alla straordinaria protagonista di questo evento: eanna

Una cena con festa danzante dedicata a tutti quelli dei

emografici che insieme a Lei hanno condiviso

in questi anni di novità, di cambiamenti e riforme

tante ore di proficuo lavoro insieme, lunghe telefonate,

migliaia di quesiti risolti, confronto su innumerevoli dubbi,

corsi di aggiornamento, chiacchierate, pranzi, cene,

bellissimi momenti

e… quant’altro.

Ora tocca a noi dimostrarle quanto ci mancherà …

sulle note di Mauro & Morgana

al Rifugio di Granerolo

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7 ANUSCA INFORMA

Grande l’adesione per il 6° Convegno Regionale che lo scorso 18 settembre, con il

patrocinio del Comune di Saluzzo, ha impegnato per l’intera giornata gli oltre ottanta partecipanti nella sala del Teatro Politeama Civico di Saluzzo (inaugurato il 26 aprile 1829 e recentemente riaperto al pubblico dopo un lungo e articolato intervento di ristrutturazione e ammodernamento).Un corso di aggiornamento e qualificazione professionale per gli operatori del settore di tutto il Piemonte, dove è stata analizzata la figura del minore nei Servizi Demografici: la dichiarazione di nascita, l’adozione e l’acquisto della cittadinanza italiana.In apertura i saluti del Sindaco Paolo

6° Convegno Regionale ANUSCA a Saluzzodi Daniela Barioli*

Allemano e della Vice Presidente ANCI (nonché Vice Sindaco) Fulvia Artusio. Presenti, la Segretaria Comunale del Comune di Saluzzo, Silvia Salvai, la Vice Prefetto Lorella Masoero della Prefettura di Cuneo ed i presidenti dei Comitati provinciali.Gli argomenti della giornata, efficacemente trattati dalle nostre tre valide esperte: Nadia Patriarca, responsabile dei servizi demografici del Comune di Monza, Antonella Valesio, responsabile dei servizi demografici del Comune di Casale M.to e Silvia Cornetto responsabile dei servizi demografici del Comune di Collegno, hanno riguardato la figura del minore, vista ed approfondita nei molteplici aspetti, in relazione all’attuale Ordinamento dello Stato Civile e al nuovo Regolamento Anagrafico. Nel pomeriggio si è tenuta una tavola

rotonda a cui si sono aggiunti altri Esperti ANUSCA: Cristina Lagna (Comune di Collegno), Diego Giorio (Comune di Villanova Canavese) e Felicina Comoglio (Comune di Santhià), ai quali i partecipanti hanno potuto rivolgere numerosi quesiti e richiedere la risoluzione di casi pratici, con risposte indirizzate a qualificare sempre di più gli operatori dei servizi demografici, in particolar modo su tematiche di così stretta attualità come la cittadinanza.Un ringraziamento particolare va rivolto a Silvia Cornetto, Diego Giorio e Cristina Lagna che impegnati dagli incalzanti quesiti della tavola rotonda, sono stati

con noi ben oltre l’orario previsto dal programma della giornata!Un ringraziamento ancora a Nadia Patriarca e ad Antonella Valesio per le esposizioni, il cui rientro a casa è stato messo a dura prova da treni, navette e taxi.L’intera platea sempre molto attenta ha dimostrato di apprezzare l’apporto professionale di relatori ed esperti ANUSCA che ci auguriamo di risentire presto.

*Presidente Regionale ANUSCA del Piemonte

Il tavolo della Presidenza al Convegno Regionale

Anche ANUSCA è sulle nuvoleAnche ANUSCA è sulle nuvole…e in questo caso, diremmo, è cosa positiva. Già da qualche tempo, è di gran moda parlare di “cloud computing”, termine inglese con cui si indica un insieme di tecnologie che consentono di avvalersi di una archiviazione di dati virtualizzata in rete, tramite un rapporto server – client.Ebbene, già da molti anni, da quando sono stati consolidati i servizi on line legati alle quote associative, ANUSCA ha utilizzato, anche se ancora non si chiamava così, questa tecnologia. I servizi sono alloggiati su server in remoto e i fruitori vi accedono servendosi del web, con facilità ed estrema sicurezza dei dati.Ancora una volta, l’ANUSCA si è rivelata, non solo al passo con i tempi, ma addirittura precorritrice.

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8 ANUSCA INFORMA

Vilma Viarengo eletta presidenteA cura della redazione

Comitato Regionale ANUSCA della Liguria

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Lo scorso 22 ottobre, presso il Salone di Rappresentanza del Comune di Genova, si sono riuniti

i rappresentanti dei Comuni della Liguria per il rinnovo del Comitato Regionale ANUSCA.La seduta è stata coordinata da Tiziana Piola e da Simonetta Castelli con, all’ordine del giorno, oltre la costituzione del Comitato, anche l’elezione del Presidente Regionale, del Vice Presidente e del Segretario.Si sono resi disponibili ad essere inseriti in una lista aperta e sono stati eletti: Antonella Antonelli (Comune di Ortonovo), Laura Carosio (Montoggio), Paola Casali (Genova), Simonetta Castelli (Genova), Cristina Fontana (Recco), Daniela Guarnieri (Genova), Maria Pacini (Genova), Nello Paganini (Imperia), Giovanna Pastorino

(Bergeggi), Tiziana Piola (Savona), Marco Prudente (La Spezia), Anna Repetto (Genova), Roberto Tedeschi (San Remo), Vilma Viarengo (Genova) e Angelo Villa (Genova).Il neo Comitato ha successivamente eletto (per acclamazione) Presidente

Vilma Viarengo, due Vice Presidenti, Tiziana Piola e Nello Paganini e come Segretaria, Maria Pacini.Il rinnovo del Comitato Regionale ANUSCA della Liguria ha coinciso con una giornata di studio a tema il “ruolo fondamentale dell’ufficiale d’anagrafe e dell’agente accertatore nell’anagrafe fast” con gli esperti ANUSCA Mariangela REMONDINI e Tiziana PIOLA. La redazione ringrazia Simonetta Castelli per la collaborazione e per l’invio delle fotografie relative alla giornata del 22 ottobre.

5° Convegno ANUSCA del LazioA cura della redazione

Lo scorso 25 settembre si è svolto a Frosinone, il 5° Convegno Regionale ANUSCA del Lazio, nel

bellissimo “Salone di Rappresentanza” dell’Amministrazione provinciale.Patrocinato dalla Prefettura e dalla Provincia di Frosinone, il convegno ha ospitato quasi 50 Comuni dislocati su tutto il territorio laziale, con oltre 80 operatori dei servizi demografici. Fabiola Schiavella, presidente Regionale del Lazio per l’ANUSCA, ha aperto i lavori del convegno, ringraziando le autorità presenti dell’ospitalità dimostrata, ma anche gli alti componenti del gruppo regionale, i vari comitati provinciali, nonché i singoli operatori che a vario titolo hanno collaborato all’organizzazione dell’intera giornata. Il Commissario straordinario per la provincia di Frosinone, Giuseppe Patrizi, ha evidenziato la delicatezza del lavoro svolto dagli addetti dei servizi demografici che ogni giorno si trovano a dover affrontare mille problemi pur di riuscire ad assicurare un servizio di

qualità; il Prefetto di Frosinone Eugenio Soldà ha sottolineato la necessità della formazione per riuscire a districarsi tra normative in evoluzione e cittadini sempre più esigenti. L’opportunità di sensibilizzare e coinvolgere di più le varie amministrazioni, infine, è stata evidenziata da Giovanni di Rocco, componente nazionale ANUSCA e di Giunta.La parola è passata quindi all’Esperta ANUSCA Liliana Palmieri, la quale, con la solita preparazione e chiarezza, ha catturato l’attenzione della platea per ben oltre 7 ore (!), districandosi tra le novità normative che si sono succedute in quest’ultimo periodo sia in anagrafe sia nello stato civile. I diversi quesiti posti dagli operatori, hanno reso ancora più chiare le tematiche trattate.Si ringraziano tutti gli intervenuti e in particolare Ernesto Raio, Vice Prefetto e Dirigente dell’ufficio elettorale della Prefettura di Frosinone che, insieme ad un suo collaboratore Vincenzo Lisi, hanno seguito i lavori sin dalla fase organizzativa.

Vilma Viarengo neo Presidente Regionale

Due momenti del Convegno del 22 ottobre: in alto la folta platea, in basso il tavolo del

Relatori presenti all’iniziativa

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9 ANUSCA INFORMA

Lo scorso 27 settembre nella sala congressi dell’Airport Hotel, si è riunita l’assemblea generale degli

operatori dei servizi demografici dei Comuni della provincia di Bergamo, che ha visto la presenza di circa un centinaio di partecipanti (tutti regolarmente iscritti all’ANUSCA), per il rinnovo del Comitato Provinciale ANUSCA BERGAMASCA (quadriennio 2013/2017).Come accaduto spesso per la sua riconosciuta presenza ed esperienza, ha assunto la Presidenza dell’assemblea il Vice Presidente Nazionale Edoardo Bassi. Considerata la presenza sul territorio provinciale di cinque componenti e soci (Valeria Pini, Edoardo Bassi, Massimo Catania, Emanuela Montecroce e Angelina Marcella) del Consiglio Nazionale ANUSCA, facenti anche parte del Comitato Provinciale (di diritto), Bassi ha predisposto una lista aperta di candidati che avevano in precedenza dato la loro adesione. Subito dopo, lo stesso Presidente dell’Assemblea, tenendo presente la dislocazione geografica della Provincia di Bergamo, nonché il notevole numero dei Comuni che la compongono (244), ha lanciato un “appello” ai presenti, affinché si potesse aggiungere alla lista qualche nominativo, in rappresentanza ad esempio delle zone lasciate scoperte per mancanza di adesioni.Purtroppo, nessuno ha aderito all’invito di Bassi e quindi la lista è stata chiusa e votata all’unanimità dall’Assemblea, con 18 i nominativi, che sono stati chiamati a far parte del Comitato ANUSCA BERGAMASCA: Valeria Pini, Edoardo Bassi, Francesco Annoni, Fedora Barcella, Mariagrazia Breviario, Massimo Catania, Dina Faccini, Marilena Invernizzi, Emanuela Montecroce, Emilia Remondini, Daniele Boniani, Armida Falabretti, Elia Ardigò, Angela Marcella, Antonio Belotti, Antonietta De Nittis e Chiara Filippi Celeste.Il Presidente dell’Assemblea ha poi illustrato ai neo-eletti (ed a tutti i soci presenti), i compiti principali dei componenti del nuovo Comitato provinciale e cioè: tesseramento individuale e di Enti; contatti con gli

Rinnovato il Comitato Provinciale: Valeria Pini Presidente

I diciotto della “bergamasca”di Sauro Dal Fiume

iscritti ANUSCA del territorio assegnato a ciascun membro; idee e argomenti da sviluppare e trattare nel Comitato, per l’organizzazione d’iniziative di aggiornamento e riqualificazione professionale. Dopo di che, Bassi ha dichiarato “chiusa l’assemblea”, dando così inizio al “pomeriggio di studio” già in programma.In serata, alle ore 19.30, sempre in una sala dell’Airport Hotel, si è svolta la prima riunione del nuovo Comitato ANUSCA BERGAMASCA, per la distribuzione delle cariche interne, che sono state così assegnate: Valeria Pini (Presidente), Mariagrazia Breviario (Vice Presidente), Emanuela Montecroce (Segretario).

Bassi Edoardo, Vice Presidente Nazionale ANUSCA

Un lutto all’ANUSCA Bergamasca(P.M.) - L’amico Edoardo Bassi, Vice presidente nazionale di ANUSCA, ci ha inviato la seguente notizia:“Volevo informarvi, perché venga pubblicato sulla nostra stampa, che lunedì 1 ottobre all’età di 43 anni, il Comitato ANUSCA BERGAMASCA ha perso repentinamente uno dei suoi componenti più dinamici, propositivi e sempre pronto all’innovazione. Si tratta della signora Cristina Bosis, membro del nostro Comitato da 12 anni e rinnovata nella carica per il quadriennio 2013/2017, lo scorso 27 settembre.La scomparsa della collega Cristina lascerà un vuoto incolmabile non solo all’ANUSCA, ma anche presso l’Amministrazione comunale di Gandino, dove ricopriva il ruolo di Responsabile degli Uffici demografici”.

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Page 10: Anusca - Anusca Informa Ottobre, Novembre, Dicembre 2013

10 ANUSCA INFORMA

Torino, Como, Padova, Ferrara, Bologna, Perugia, Trapani

Le news dai Comitati Provinciali

TORINO. Come in altri Comitati provinciali, l’epilogo dell’anno è spesso occasione per parlare di “tesseramento”, “corsi” e “prossimi appuntamenti”, relativi in questo caso al 2014. Lo scorso 14 novembre a Collegno nella riunione del Comitato, la Presidente del Comitato ANUSCA di Torino, Silvia Cornetto ha invitato i presenti a continuare “l’opera di sensibilizzazione sia degli Enti, sia dei singoli dipendenti, per associarsi all’ANUSCA”, mentre per quanto riguarda la formazione, la proposta è di programmare almeno 4 corsi (di cui uno gratuito grazie al 5x1000 all’ANUSCA) da tenersi presso il Comune di Trofarello. Si è parlato anche del Convegno Regionale ANUSCA del Piemonte del 2014: sono state numerose le richieste (anche di colleghi delle altre province piemontesi) che il luogo venga individuato nella provincia di Torino, al fine di agevolare la partecipazione, in quanto zona più facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblici. Ringraziamo anche il Segretario del Comitato, Enza Augelli per il resoconto che abbiamo ricevuto in redazione.

di Sauro Dal Fiume

COMO. Molto attivo il Comitato provinciale ANUSCA, che lo scorso 18 giugno si è riunito una prima volta, presso l’ufficio dei servizi demografici del Comune di Como, con all’ordine del giorno la “Programmazione corsi di formazione in sede per Ufficiali di stato civile e d’anagrafe – 2° semestre 2013”. Presenti la Presidente provinciale ANUSCA di Como, Domizia De Rocchi, la Vice presidente Fausta Turnu e la Segretaria Maria Teresa Muller, oltre a tre componenti dello stesso Comitato (Orietta Barbaresch, Paolo Bellosi e Leonilda Minichiello), mentre in veste di uditore era presente Giulio Rolgi, Ufficiale di anagrafe e stato civile di Como, in quanto si è fatto carico di raccogliere presso il suo Settore, le esigenze di formazione dei colleghi.In una successiva riunione del Comitato provinciale, il 12 novembre sempre nel Comune di Como, si è parlato della programmazione dei corsi di formazione per il 2014, invitando i presenti a far segnalare ai colleghi i temi e gli argomenti preferiti tramite mail. Di questo si discuterà poi nella riunione del 10 dicembre, convocata in occasione del pomeriggio di studio di Como.

PADOVA. Lo scorso 15 ottobre a Este, al termine dei lavori di una riuscita “Giornata di studio”, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Comitato provinciale ANUSCA di Padova per il quadriennio 2013-2016, composto da 7 membri effettivi: Verena Bevilacqua (Comune di Galzignano Terme), Maria Teresa Magosso (Padova), Luciana Pasotto (Montagnana), Samantha Rigato (Padova), Annamaria Spagna (Abano Terme), Pasquale Tozzi (Este) e Raffaella Zanon (Caposampiero); più 3 membri di diritto (quali Consiglieri Nazionali ANUSCA): Marina Caliaro (Padova), Gianni Fantinato (Camposampiero), Giancarlo Ferraretto (Este). Come membri supplenti ci sono Gianpaolo Peraro (Montegrotto Terme) e Robertina Vigato (Carceri). All’unanimità i componenti del Comitato di Padova hanno riconfermato

Presidente Giancarlo Ferraretto, il quale ha riconfermato Vice Presidente Marina Caliaro e Segretario Pasquale Tuozzi.

FERRARA. Presso gli Uffici demografici del Comune di Ferrara, lo scorso 23 settembre si è riunito il Comitato provinciale ANUSCA, convocato dalla Presidente Antonella Assirelli per una verifica dell’attività svolta per formazione (anno 2013); convegno nazionale – disponibilità; gruppo di lavoro Prefettura di Ferrara; nomina Gianluca Carpanelli alla carica di Consigliere Nazionale ANUSCA; proposte anno 2014 e tesseramento.Con gli altri 6 componenti presenti alla riunione, la Presidente Assirelli dopo un rapido bilancio delle iniziative di formazione organizzate con ANUSCA, riguardo al 33° Convegno nazionale ha evidenziato come il confronto sulla disponibilità delle rispettive Amministrazioni ha fatto emergere parecchie criticità. Ha poi informato il Comitato, del gruppo di lavoro che si è formato presso la Prefettura di Ferrara, proseguendo con la presa d’atto della nomina del collega Carpanelli a Consigliere nazionale

Il Presidente del Comitato di TorinoSilvia Cornetto

(continua a pag. 11)

Il Presidente del Comitato di BolognaDonatella Signore

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11 ANUSCA INFORMA

ANUSCA. Il Comitato di Ferrara per il 2014 propone di organizzare 4 pomeriggi di studio, mentre per quanto riguarda il tesseramento, si chiede il massimo sforzo per confermare le adesioni del 2013 e, magari, di incrementarle.

BOLOGNA. Lo scorso 23 a Castel San Pietro Terme, presso la sede nazionale ANUSCA, si è riunito il Comitato provinciale di Bologna per parlare delle iniziative di fine 2013 ed anche del 2014, in base alle risposte del questionario trasmesso ai componenti del Comitato. Si è parlato anche dell’andamento del Tesseramento 2013. Donatella Signore, presidente del Comitato di Bologna, ha proposto, dopo il convegno Nazionale (al fine di condividere le novità emerse nell’ambito dello stesso), di organizzare corsi riguardanti i cittadini stranieri e comunitari e approfondimenti sullo stato civile. Il Vice Presidente Davide Bray ha reso nota la difficoltà, da parte dell’Ufficiale dello stato civile, dell’applicazione dell’art. 33 relativo alla cittadinanza per i nati in Italia. Proseguirà inoltre l’attività di collaborazione con la Questura. Per quanto concerne il tesseramento, la Signore ha invitato i presenti a proseguire l’attività di sensibilizzazione sia dei Comuni che dei singoli dipendenti a continuare ad associarsi anche per il prossimo 2014 e, con la collaborazione di Rosalia Messina (Segretario del Comitato Provinciale) ha consegnato ai partecipanti un tabulato aggiornato relativo ai soci.

PERUGIA. In occasione di un partecipato “pomeriggio di studio” a Bastia Umbra, lo scorso 17 ottobre è stato rinnovato il Comitato provinciale ANUSCA di Perugia. Ne fanno parte: Gaetano Menichetti (Comune di Gubbio), Fiorella Pergolesi (Todi), Roberta Severi (Todi), Federica Pierantozzi (Trevi), Giulia Mariani (Magione), Roberto Sforna (Perugia), Olga Piergallini (Perugia), Massimiliano Gullini (Perugia), Simona

Guerra (Perugia), Roberto Bruschi (Perugia), Anna Galinari (Perugia), Giovanna Borzuoli (Perugia), Alfredo Transocchi (Perugia), Stelvio Olivi (Panicale), Fiorella Bordichini (Assisi), Maria Rita Mascolini (Assisi), Lorella Capezzali (Bastia Umbra) e Franca Ciucci (Corciano). Nella successiva riunione dell’8 novembre, il Comitato provinciale di Perugia ha attribuito le cariche. Con votazione unanime Lorella Capezzali è stata eletta Presidente e sarà affiancata da Roberto Bruschi (Vice Presidente) e da Fiorella Pergolesi (Segretaria).

TRAPANI. Giornata di studio, formazione e occasione (come capita spesso) per rinnovare il Comitato provinciale ANUSCA. Lo scorso 16 ottobre a Valderice, alla presenza del Vice Presidente nazionale Corrado Zaccaria che ha sottolineato il lavoro svolto dai componenti del Comitato uscente,

si è proceduto alla votazione per il “provinciale” di Trapani, valido 2014-2017. Per acclamazione sono stati eletti: Filippo Iovino (Comune di Valderice), Domenico Brunetti (S.Ninfa), Tea Bertuglia (Mazara del Vallo), Mariella Roccafiorita (Mazara del Vallo), Donata Catania (Trapani), Salvatore Basiricò (Erice), Filippo Asaro (Marsala), Matilde Adamo (Marsala), Rosa Vultaggio (Custonaci), Carmela Bontà (Petrosino),

Il Vice Presidente Nazionale ANUSCA Corrado Zaccaria

(continua da pag. 10: Le news..)

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Michele Voi (Partanna) e Marianna Pia Pittore (Alcamo). Sempre per acclamazione è stato eletto Presidente del Comitato, Filippo Iovino, al suo 3° mandato, che ha proposto, trovando il consenso dell’assemblea, come Vice Presidente Matilde Adamo, Segretaria Rosa Vultaggio e Cassiere Carmela Bontà. Si è anche dato atto che il Consigliere Nazionale ANUSCA, Dario Giglio, fa parte di diritto del Comitato provinciale.

Il Presidente del Comitato di PerugiaLorella Capezzali

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12 ANUSCA INFORMA

A Este, giornata di studio per 140! di Sauro Dal Fiume

Larga partecipazione (ben 140 gli operatori demografici) alla “giornata di studio” dello

scorso 15 ottobre a Este, iniziativa organizzata dal Comitato provinciale ANUSCA di Padova, con i fondi messi a disposizione per la formazione dalla Giunta Nazionale ANUSCA per l’anno 2013.Un team di esperti quali Marina Caliaro, Valentina Donà, Antonia De Luca, Maria Teresa Magosso e Samantha Rigato, hanno proposto, tra normativa e casistica, materie quali: ”Procedimento del matrimonio: casi pratici e situazioni critiche-Cittadinanza italiana: elezione e concessione-Pubblicità, privacy e diritto d’accesso nei procedimenti di stato civile e anagrafe”, alternandosi nel sviluppare le diverse sfaccettature dell’argomento proposto. Ampio spazio è stato dato ai numerosi quesiti con la soluzione di casi pratici. Al termine dei lavori i partecipanti hanno rivolto espressioni di plauso per l’iniziativa, per le materie proposte, per la preparazione dei docenti ed infine per la puntuale organizzazione. Inoltre, nella stessa giornata, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Comitato ANUSCA di Padova (articolo a pag.10).Ecco alcuni stralci del discorso di apertura del Presidente provinciale ANUSCA, Ferraretto.“Come avevo promesso al Seminario di studio dello scorso marzo ed il Presidente Gullini aveva confermato, anche quest’anno, con i fondi messi a disposizione dalla Giunta nazionale per la formazione degli operatori, siamo riusciti a programmare l’odierna giornata di formazione, senza costi per gli associati ANUSCA per l’anno 2013! ... Saluto e ringrazio per la partecipazione la Presidente Reg.le dell’Anusca Antonella Bianchi del Comune di Thiene. Ringrazio la Vice Presidente del Comitato Marina Caliaro e l’intero staff di docenti della giornata odierna, che congiuntamente hanno predisposto gli argomenti che

oggi andranno a trattare. … A proposito del Comitato provinciale uscente, non posso non esprimere alcune valutazioni. Una realtà quella del Comitato di Padova, che, sia per il numero, la qualità delle iniziative e le adesioni associative individuali e dell’Ente (110 individuali e 76 per gli Enti per l’anno 2013), ci colloca ad espressione del Presidente Gullini, fra le prime e più attive provincie del territorio nazionale!”.…“Queste le attività formative per il quadriennio 2009-2012, con i corsi di Abilitazione alle funzioni di Stato Civile (Ministero-Prefettura) a cui sia il sottoscritto, sia la collega Caliaro, hanno dovuto dedicare particolare impegno, sia nella fase di assegnazione, che in quella dell’espletamento. Queste le iniziative: Anno 2009-2010-2011-2012 - Seminario di studio di 2 giornate nel mese di marzo; ottobre 2009, il 3° Corso di Abilitazione Uff.li di S.C. a Padova; dicembre 2010, pomeriggio di studio a Este; ottobre 2011, giornata di studio a Este; ottobre 2012, giornata di studio a Este; dicembre 2012, il 4° Corso di Abilitazione Uff.li di S.C. a Padova”.…“Per l’impegno e la collaborazione ringrazio l’insostituibile segretario del Comitato Pasquale Tuozzi, il Consigliere nazionale Gianni Fantinato ed i colleghi pensionati collaboratori, Oriana, Mario e Gianni e tutti gli altri componenti il Comitato, che promuovono

sensibilizzazione verso l’attività dell’Associazione. Questa provincia inoltre, è stata scelta quest’anno per il 33° Convegno Nazionale ANUSCA, che si terrà ad Abano Terme dal 25 al 29 novembre. Per chi è un giovane anziano come me, ricorda l’esperienza di una giovane ANUSCA al 7° Convegno del 1987, sempre qui ad Abano Terme. La possibilità di scegliere varie opzioni di adesione, fra le quali quella giornaliera, può consentire una bella partecipazione e per chi non è mai stato ad un Convegno Nazionale, è un’opportunità da non perdere! Lì, ci si può rendere conto, oltre che delle dimensioni dell’evento e della potenzialità dell’ANUSCA, anche dell’alta qualità degli interventi, delle novità riferite ai nostri servizi ed inoltre di partecipare a svariate tavole rotonde all’interno della giornata stessa, non trascurando infine, gli incontri ed i confronti ravvicinati con colleghi, che, a volte, dal nostro ufficio sembrano lontanissimi. … Concludo, rinnovando l’invito a sostenere l’Associazione con l’adesione associativa per l’anno 2014, proponendo una considerazione: l’ANUSCA con le sue attività formative, i suoi esperti, i servizi on-line, è o non è un supporto determinante per gli Operatori e gli Uffici Demografici?”. Una domanda che trova consenso nell’assemblea: bravo Presidente Ferraretto!

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13 ANUSCA INFORMA

Cambio di residenza in tempo reale

Pomeriggio di studio a Monfalcone

Anagrafe alla prova del cambio di residenza in tempo reale: rebus per gli operatori? - è

stato l’importante interrogativo che Andrea Antognoni, Esperto ANUSCA, ha illustrato nei diversi aspetti, dando inoltre delle concrete risposte alla numerosa platea di operatori dei Servizi Demografici presenti al pomeriggio di studio organizzato dal Comitato Provinciale di ANUSCA nella Sala Consigliare del Municipio di Monfalcone. L’ampio dibattito che ne è seguito ha sottolineato i numerosi dubbi interpretativi e le concrete difficoltà applicative della L.4/4/212 n°35 . All’inizio dell’incontro Silvia Altran, Sindaco di Monfalcone, ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale e gli auguri di un proficuo lavoro ai presenti, sottolineando l’importanza della formazione. Al relatore Antognoni, per la prima volta nella città di

Monfalcone, ha voluto donare una guida della città. Il Presidente del Comitato Provinciale ANUSCA, Franco Stacul ha ringraziato il Sindaco per la collaborazione data, donandole il volume “I servizi

demografici nella storia d’Italia: il ruolo di ANUSCA”. Stacul ha avuto poi parole di compiacimento nei riguardi di Adriana Pozzato per gli aspetti organizzativi del riuscito pomeriggio di studio targato ANUSCA.

Da sinistra: Adriana Pozzato, Silvia Altran, Andrea Antognoni e Franco Stacul

Grande successo a Bastia Umbra del Pomeriggio di studio

Ha riscosso un grande successo il “Pomeriggio di studio” organizzato da ANUSCA e dal

Comune di Bastia Umbra, dal titolo “TAVOLA ROTONDA: ANUSCA RISPONDE AGLI OPERATORI”, che si è svolto lo scorso 17 ottobre nella sala del Consiglio del Municipio della città umbra. L’iniziativa, a cui hanno partecipato oltre 90 colleghi in rappresentanza di 40 Comuni, era del tutto gratuita per gli Enti iscritti ANUSCA in regola con l’adesione 2013 e sin da subito ha dimostrato il sentito interesse degli operatori in tempi di novità normative ricorrenti e la scarsità di risorse economiche dei Comuni per la formazione degli operatori.Dopo i saluti del Sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri e dell’Assessore ai Servizi Demografici Marco Fortebracci, la bravissima relatrice Liliana Palmieri ha intrattenuto con i partecipanti un proficuo colloquio sulle tematiche salienti ed attuali di Anagrafe e Stato

di Lorella Capezzali*

Civile.Numerosi quesiti e casi pratici sono emersi nell’interazione docente partecipanti, segno della complessità e dinamicità del lavoro degli operatori dei servizi demografici che non può prescindere da una puntuale e costante attività di formazione e aggiornamento. ANUSCA è una grande risorsa per gli operatori dei Servizi Demografici e come tale deve essere sostenuta e promossa nell’interesse di ognuno di noi

che attraverso tale associazione non può che trarre benefici in termini di formazione, informazione e garanzie.In seno all’iniziativa è stato rinnovato il Comitato provinciale ANUSCA di Perugia (articolo a pag. 11) che si propone di continuare e potenziare le iniziative ANUSCA sul territorio regionale.

*Responsabile Servizio Stato Civile e Cimiteri del Comune di Bastia Umbra

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14 ANUSCA INFORMA

Giornata di studio & Comitato

Pomeriggio di studio gratuito a LoretoNessun onere anche per gli enti iscritti al convegno ANUSCA delle Marche

A Furci Siculo: Domenico Giunta rieletto Presidente provinciale di Messina

di S.D.F.

Facciamo luce sui cimiteri è stato l’accattivante titolo del pomeriggio di studio che si è

tenuto lo scorso 9 ottobre a Loreto (AN), con la partecipazione dell’Esperto ANUSCA Graziano Pelizzaro e dell’ing. Aristide Maso. È stato un pomeriggio molto utile ed interessante per i 75 colleghi, provenienti da tanti Comuni delle 5 province marchigiane. Dopo l’apertura dei lavori, che ho attivato come Presidente regionale ANUSCA delle Marche ed i dovuti ringraziamenti rivolti al Sindaco di Loreto (ed al suo staff), si è proseguito con il saluto e l’augurio di “buon lavoro” da parte del Presidente nazionale Paride Gullini, che abbiamo ringraziato per aver autorizzato il pomeriggio di studio del tutto gratuito per i Comuni iscritti (nel 2013) all’ANUSCA ed anche per chi aveva partecipato al 7°Convegno ANUSCA delle Marche, a Fermo, mantenendo così la promessa

di Gabriele Vincenzi*

fatta a suo tempo. Il relatore Pelizzaro, con la sua solita bravura, ha letteralmente “accalappiato” l’attenzione e l’interesse dei partecipanti, sciorinando dati, elementi e modi di attuazione, nelle varie Regioni, della dispersione delle ceneri, dei funerali di cittadini stranieri, la cui salma deve essere riportata al Paese

di origine e altre precisazioni relative alla materia funeraria. L’attenzione dei partecipanti è ulteriormente aumentata quando Pellizzaro ha risposto, con efficacia e soddisfazione da parte dei presenti, alle molteplici domande che gli venivano rivolte. Anche l’intervento dell’ing. Maso è stato interessante, dal momento che si è parlato di “Finanziamento di Progetti”, anche se riguardava principalmente gli amministratori, i colleghi degli Uffici Tecnici e della Ragioneria, piuttosto che i colleghi dei Servizi Demografici. In ogni caso alla fine dell’incontro, verso le 19, tutti hanno manifestato soddisfazione, con l’invito al Presidente regionale di ripetere questi incontri pomeridiani di approfondimento su argomenti quotidiani ed attuali, più spesso. Meglio se gratuiti, naturalmente!

*Presidente Comitato ANUSCA delle Marche

Un momento del pomeriggio di studio di Loreto

(Foto del Dr. Battistoni di Vigonza PD)

Al termine di una riuscita “Giornata di studio”, lo scorso 24 ottobre a Furci Siculo, si è

riunita l’Assemblea dei soci ANUSCA per il rinnovo del Comitato provinciale di Messina. Sono stati eletti i soci Barca, Carpita, Chillemi, Giuffrè, Giunta, Interdonato, La Fauci, Patti, Piscitello, Pratella e Puglisi, totale 11 componenti. Subito dopo si è proceduto alla votazione del Presidente provinciale ANUSCA di Messina ed è stato eletto all’unanimità Domenico Giunta. Da segnalare che la giornata di studio organizzata da ANUSCA, ha visto presenti all’apertura dei lavori Carmelo Musolino (Vice Prefetto di Messina), Sebastiano Foti (Sindaco di Furci Siculo), Corrado Zaccaria (Vice presidente nazionale ANUSCA) e lo

stesso Domenico Giunta (Consigliere nazionale ANUSCA). Al corso di formazione su “Fragile, maneggiare con cura: i Minori e i servizi

demografici”, argomento trattato dall’Esperto ANUSCA Pia Mantineo, hanno partecipato 64 soci provenienti dai Comuni del messinese.

Il Tavolo della Presidenza al Convegno di Furci Siculo

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15 ANUSCA INFORMA

Lettera

ANUSCA per sempre!A seguito di un “pomeriggio di studio” a Farra d’Isonzo, al termine del quale Franco Stacul (Presidente del Comitato provinciale ANUSCA di Gorizia e attuale Segretario dell’EVS) le ha consegnato una “targa di riconoscenza” a nome del Presidente ANUSCA Paride Gullini, Mariarosa Marcuzzi, già Consigliere Nazionale ed ora in pensione, ha scritto una lettera per ringraziare Stacul e Gullini di questo bel gesto nei suoi riguardi.

“Grazie Franco,ho visto la posta appena ritornata dal mio ultimo viaggio in Vietnam e Cambogia. Certo che aver condiviso tanti anni con i colleghi demografici e aver visto crescere l’Associazione è stata una grande soddisfazione.Noi abbiamo messo tutto il nostro entusiasmo e abbiamo creduto in quello che facevamo. Spero che anche la nuova generazione sappia coltivare quello che è stato seminato. I tempi non sono facili, ma neanche i nostri lo erano. Comunque possiamo contare sempre sulla tua esperienza e la tua voglia di fare.Se serve io resto a disposizione e se anche se non faccio più parte degli organismi dirigenti, ricordati che continuerò a fare la tessera ANUSCA. Non sai quanto mi abbia fatto piacere aver ricevuto tante attestazioni di stima e il riconoscimento che avete voluto consegnarmi mi ha riempito di vera gioia.Quando dico che non far più parte della famiglia demografica è la sola cosa che mi dispiace dell’essere andata in pensione, è un pensiero che mi viene dal cuore.Ti chiedo di estendere il mio più sincero ringraziamento anche al Presidente Gullini.Se organizzate qualcosa, anche momenti conviviali, fatemelo sapere. Intanto, un grazie di cuore”.

Mariarosa Marcuzzi

(continua da pag. 1: Tutelati...)

altissima che testimonia la validità della scelta fatta dall’Associazione, ormai da qualche anno, di affiancare alla tradizionale quota individuale anche un’altra (spalmata su più massimali diversificati) comprensiva di polizza. Il lavoro negli uffici si complica, le norme si rivelano di sempre più difficile applicazione e parallelamente evolvono i bisogni espressi dal cittadino allo sportello. La formazione può fare molto a sostegno del lavoro quotidiano, ma si moltiplicano le situazioni dubbie da cui può scaturire una richiesta di risarcimento. Per questa ragione è quanto mai opportuno garantirsi la serenità lavorativa offerta dalla polizza di ANUSCA. In questi anni, sono stati diversi i casi in cui la compagnia assicurativa è intervenuta a fronte di richieste di risarcimento avanzate da cittadini, a seguito di errori commessi dagli operatori, a dimostrazione del fatto che la fiducia di chi si tessera con quota B all’Associazione è una fiducia ben riposta. considerato che le richieste

di intervento avanzate alla compagnia assicurativa, nel rispetto dei termini contrattuali, hanno avuto sempre un esito positivo, anche in casi di risarcimento di cospicuo valore. Uno dei casi più recenti, di felice soluzione, ha riguardato una quarantina di operatori dei Servizi Demografici della provincia di Vibo Valentia che sono stati segnalati per danno erariale cagionato dal mancato assolvimento dei propri adempimenti di ufficio.La competente ASL ha segnalato l’inadeguatezza o la tardività delle comunicazioni dei deceduti e/o emigrati ai loro uffici e ciò ha causato l’indebita erogazione di contributi per assistiti, che nella realtà non erano più presenti.Tale contestazione, seguita poi da indagini della Guardia di Finanza che ne hanno confermato la fondatezza, ha cagionato la pretesa di risarcimento per danno erariale. Ebbene, gli operatori regolarmente assicurati con ANUSCA hanno potuto contare sulla copertura della polizza. Proprio di questi giorni invece, un caso di richiesta di risarcimento per le spese di rettifica di un atto notarile di pubblicazione

di testamento olografo, a seguito di un estratto di atto di morte con data errata. Questo è un esempio, ma i casi, finora presentatisi sono quanto mai variegati. L’errore è dietro l’angolo, ma avendo la tranquillità di una rete di sicurezza come quella offerta dalla polizza, sicuramente si lavora più serenamente. Ricordiamo però che la polizza assicurativa copre rispetto a eventuali pretese risarcitorie se è stata attivata prima che l’interessato abbia notizia ufficiale e contestazione formale dell’addebito, quindi per dare continuità alla tutela invitiamo gli operatori che desiderano fare o confermare questa scelta a provvedere al rinnovo 2014 prima di fine anno o nei primissimi giorni del 2014. Si sono verificati casi in cui gli operatori da un anno all’altro non hanno compiuto la medesima scelta: nonostante la polizza si attivi anche in maniera retroattiva per fatti risalenti ai due anni precedenti, tale tutela opera solo se la polizza viene rinnovata senza soluzione di continuità.

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16 ANUSCA INFORMA

Acquisto della cittadinanza per straniero nato in ItaliaA cura della redazione

Lutto

Mirella Baccolini ci ha lasciati

L’ANUSCA provinciale di Lecce ha organizzato lo scorso 30 ottobre, presso il Conservatorio

Sant’Anna di Lecce, una Giornata di studio sull’acquisto della cittadinanza da parte dello straniero nato in Italia.La legge sulla cittadinanza è stata modificata con il DL 69/2013 (art. 33) - disposizioni per il rilancio dell’economia convertito nella legge 9 agosto n. 98 il quale ha modificato l’art. 4 comma 2 della legge 5 febbraio 1992 n. 91. L’innovazione introdotta dall’art. 33 del DL 69/2013 (Decreto del fare) ratificato con legge n. 98/2013, apportando modifiche ed integrazioni all’art. 4 secondo comma legge 91/1992 ha determinato seri problemi interpretativi per l’ufficiale di stato civile; infatti, in assenza di direttive ministeriali l’operatore si trova disorientato; per questo si avverte la necessità di delineare i principi fondamentali che vigono in materia, tenendo conto non solo delle precedenti circolari ministeriali del 2007, ma anche della ratio del nuovo dettato normativo.La stessa è affiancata dalla risoluzione di quesiti pratici in materia di cittadinanza e polizia mortuaria, essendo di prossima emanazione un regolamento regionale disciplinante la materia. I lavori sono stati aperti dal Viceprefetto dott.ssa Perna in rappresentanza del Prefetto di Lecce e dal Sindaco di Lecce dott. Paolo Perrone. Il Presidente provinciale Giuseppe Leopizzi ha presentato il convegno il quale per il taglio pratico ed applicativo ha avuto uno spazio dedicato ai quesiti anche in materia di Polizia mortuaria. E’ stato presente, in rappresentanza del Presidente

ANUSCA Paride Gullini, il componente della Giunta Nazionale Cosimo Lofano.La partecipazione è stata numerosa oltre 50 persone hanno assistito agli interventi dell’Esperto ANUSCA Donato Berloco che con dovizia di particolari ha illustrato le novità legislative.Il Presidente Provinciale Leopizzi, incoraggiato dall’ampia partecipazione, ha espresso l’auspicio che giornate come quella in corso siano organizzate con frequenza proprio per consentire un supporto giuridico agli operatori onde garantire un’uniformità di comportamenti dei Comuni della Provincia. I convenuti si sono dichiarati favorevoli ad un progetto di tal genere, condividendo l’idea dell’indispensabilità dell’arricchimento professionale. La giornata di studio di Lecce ha visto nuovi iscritti interessati all’Associazione degli Ufficiali di Stato civile e di Anagrafe.La redazione ringrazia per la cortese

Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto in redazione una triste notizia dal Vice Presidente nazionale Sergio Santi, relativa a Mirella Baccolini, che pubblichiamo formulando le più sentite condoglianze alla famiglia.

“Diamo notizia, con grande commozione, della scomparsa di Mirella Baccolini, già Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Monteveglio, Socio fondatore e componente attiva per tanti anni del Comitato provinciale dell’ANUSCA di Bologna.La ricordiamo con affetto, sorridente, instancabile e generosa; non si è mai risparmiata nel lavoro, nell’aiuto ai cittadini e ai colleghi, nel volontariato in Ospedale.Mancherà a chi ha avuto la fortuna di conoscerla”.

Sergio Santi

Redazione ANUSCA INFORMA Primo Mingozzi, Paride Gullini Direttore Resp.le Sauro Dal Fiume, Silvia Zini Paride Gullini Servizi Fotografici Vice Direttore Gabriele Lanzoni Primo Mingozzi Impaginazione e Grafica Sceila Gasperini

collaborazione il Presidente del Comitato provinciale ANUSCA di Lecce, Giuseppe Leopizzi.

Giuseppe Leopizzi

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17 ANUSCA INFORMA

Nel corso degli ultimi anni, il matrimonio e, conseguentemente, il divorzio

tra soggetti aventi una diversa cittadinanza è divenuto un fenomeno in continuo e costante aumento e, per tale motivo, è con grande sollievo che, il 31 dicembre 1996, si era accolta l’entrata in vigore il Titolo IV della Legge n. 218 del 31 maggio 1995, con la quale è stata approvata la “Riforma del sistema Italiano di diritto internazionale privato”. Esso concerne il riconoscimento di sentenze e provvedimenti stranieri di volontaria giurisdizione. Prima dell’entrata in vigore della normativa in parola, le pronunce di scioglimento del vincolo matrimoniale emesse da Tribunali e Corti stranieri avevano efficacia nel territorio italiano solamente a seguito della delibazione della Corte d’Appello, che le riconosceva come valide attraverso l’emissione di una sentenza che veniva successivamente trascritta nei registri dello stato civile del Comune competente. In conformità del principio della circolazione internazionale dei provvedimenti giudiziari, con la legge n. 218, il riconoscimento di quelle sentenze e quei provvedimenti stranieri che possiedono determinati requisiti è divenuto automatico. La normativa di riferimento nell’applicazione della normativa di cui trattasi è la Circolare n. 1/50/FG/29(96)1227 del 7 gennaio 1997, attraverso la quale il Ministero della Giustizia ha stabilito ufficialmente come l’Ufficiale dello Stato Civile, qualora rilevi la sussistenza delle condizioni stabilite dalla legge per il riconoscimento, possa procedere con la trascrizione. Qualora, invece, i requisiti dovessero mancare, l’Ufficiale di Stato Civile deve rivolgersi alla Procura della Repubblica, le cui determinazioni dovranno poi essere eseguite. All’uopo, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9085 del 6 giugno 2003 ha ribadito come gli Ufficiali

dello Stato Civile, ai quali siano stati presentati sentenze o provvedimenti di volontaria giurisdizione per la trascrizione, iscrizione o annotazione nei registri dello Stato Civile, di investire, quando ritengano le summenzionate pronunce mancanti dei requisiti per il riconoscimento dell’ordinamento interno debbano rivolgersi al Procuratore della Repubblica.Alle Corti di Appello italiane, quindi, è rimasta una competenza residuale in ordine ai requisiti di riconoscimento

in caso di mancata ottemperanza o di contestazione attraverso un’azione di mero accertamento (art. 67 della Legge 218). Prima di procedere a verificare i requisiti sostanziali necessari affinchè la sentenza sia riconosciuta come efficace in Italia, l’Ufficiale dello Stato Civile deve però accertare che essa sia: pervenuta in copia autentica; debitamente legalizzata dall’Autorità consolare italiana o diplomatica con sede nello Stato in cui il provvedimento è stato emanato; munita della traduzione giurata in lingua italiana; pervenuta in forma integrale.La mancanza di uno solo dei summenzionati requisiti formali dà titolo all’Ufficiale di Stato Civile per non procedere alla verifica dei requisiti di cui agli artt. 64, 65 e 66 della Legge 218. Per quanto concerne la trascrizione, essa dovrà essere richiesta dal soggetto interessato all’Ufficiale dello Stato Civile nei cui registri risulti trascritto il matrimonio, personalmente, attraverso

di Patrizia Dolcimele

Il riconoscimento delle sentenze straniere e la loro trascrivibilità: ripasso generale!

l’Autorità consolare italiana ovvero tramite un legale munito di procura speciale con sottoscrizione autenticata dallo stesso legale.Una volta provveduto alla verifica formale della pronuncia giurisdizionale ed accertata la legittimità della richiesta di trascrizione, l’Ufficiale dello Stato Civile procederà alla valutazione di tutti i requisiti e delle condizioni sostanziali previste dalla Legge 218/1995. In particolare, ai sensi dell’art. 64, dovrà accertare che: “a) il giudice che l’ha pronunciata poteva conoscere della causa secondo i princìpi sulla competenza giurisdizionale propri dell’ordinamento italiano. (In pratica, è necessaria la sussistenza di almeno una delle seguenti condizioni: il coniuge convenuto era residente nello Stato dove è stata pronunciata la sentenza; uno dei coniugi era cittadino di quello Stato; il matrimonio era stato celebrato in quello Stato. b) L’atto introduttivo del giudizio è stato portato a conoscenza del convenuto in conformità a quanto previsto dalla legge del luogo dove si è svolto il processo e non sono stati violati i diritti essenziali della difesa. c) Le parti si sono costituite in giudizio secondo la legge del luogo ove si è svolto il processo o la contumacia è stata dichiarata in conformità a tale legge. d) Essa è passata in giudicato secondo la legge del luogo in cui è stata pronunziata. e) Essa non è contraria ad altra sentenza pronunziata da un giudice italiano passata in giudicato. f) Non pende un processo davanti a un giudice italiano per il medesimo oggetto e fra le stesse parti, che abbia avuto inizio prima del processo straniero. g) Le sue disposizioni non producono effetti contrari all’ordine pubblico.”

(continua a pag. 18)

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L’approfondimento di tale ultima questione merita particolare attenzione in quanto trattasi di verificare l’eventuale violazione di norme di diritto interno. In pratica, la pronuncia straniera non deve contenere disposizioni inconciliabili con i canoni essenziali cui si ispira l’ordinamento italiano, ovvero con le regole fondamentali che definiscono la struttura dei singoli istituti giuridici e che abbiano un impatto concreto contrastante con i princìpi fondanti l’ordinamento giuridico italiano.I casi più eclatanti di contrarietà all’ordine pubblico concernono, ad esempio, la dignità della persona, che potrebbe risultare offesa nell’eventualità di un ripudio. In sostanza, qualsivoglia violazione delle norme imperative ed inderogabili dell’ordinamento italiano rappresenta contrarietà all’ordine pubblico.Come ritenuto da copiosa giurisprudenza, essendo il fine della legge quello di accertare la impossibilità di riconciliazione fra coniugi, non è ritenuta contraria all’ordine pubblico la sentenza di divorzio pronunciata dal giudice straniero dopo un periodo di separazione inferiore ai tre anni ove l’autorità giudiziaria competente abbia debitamente accertato tale impossibilità, anche dopo un periodo di separazione inferiore a quella prevista dalla legge.L’Ufficiale dello Stato Civile che accerti la sussistenza delle predette condizioni, può, quindi, procedere alla trascrizione della sentenza ed agli adempimenti che ne conseguono altrimenti deve trasmettere gli atti alla Prefettura, che, in seguito all’entrata in vigore del nuovo ordinamento dello stato civile, curerà la nuova istruttoria.Il Prefetto, valutati gli atti e le ragioni, può esprimere il proprio parere favorevole alla trascrizione, nel qual caso l’Ufficiale dello Stato Civile trascriverà la sentenza dandone comunicazione all’interessato ovvero comunicare che non può

essere data esecuzione alla richiesta di riconoscimento: in questa ipotesi l’Ufficiale dello Stato Civile comunicherà ufficialmente all’interessato il provvedimento di diniego indicando la motivazione e l’avvertenza che potrà essere richiesto alla Corte d’Appello competente l’accertamento dei requisiti del riconoscimento.L’art. 2 della Legge 218, tuttavia, dispone la prevalenza delle convenzioni internazionali, le cui norme sono

prioritarie rispetto alla legge e, pertanto, le sentenze dei Tribunali ecclesiastici in materia di nullità del matrimonio concordatario dovranno necessariamente essere oggetto di delibazione da parte della Corte d’Appello in quanto non rientranti nella disciplina di cui all’art. 64. Infatti trattasi di sentenze emesse da uno Stato straniero, lo Stato della Città del Vaticano, con il quale l’Italia ha stipulato una convenzione internazionale, il Concordato Lateranense del 1929, così come modificato dall’accordo del 1984, ratificato con la legge n. 121/1985. Ne consegue che l’Ufficiale dello Stato Civile non potrà riconoscere automaticamente la sentenza ecclesiastica trascrivendola direttamente nei registri dello Stato Civile, ma trascriverà la sentenza della Corte d’Appello mediante la quale la sentenza

ecclesiastica sarà stata delibata (art. 63, comma 2°, lettera h del nuovo Regolamento dello Stato Civile). Per quanto concerne la decorrenza degli effetti della sentenza che viene automaticamente riconosciuta dall’Ufficiale dello Stato Civile, occorre evidenziare come la sentenza straniera produca effetti dal momento in cui è passata in giudicato all’estero e non dalla data della trascrizione in Italia. Infine, relativamente agli Stati membri

dell’Unione Europea, la materia contemplata dall’art. 65 della L. 218/1995, coincide in larga misura con quella di cui al Regolamento CE 2201/2003, denominato Bruxelles II, relativo alla competenza, al riconoscimento ed all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale ed in materia di responsabilità genitoriale che, all’art. 21, dispone come le decisioni pronunciate in uno Stato membro siano riconosciute negli altri Stati membri senza che sia necessario il ricorso ad alcun procedimento che ne riesamini il merito.L’automaticità del riconoscimento vale altresì ai fine dell’aggiornamento delle iscrizioni nello stato civile di uno Stato Membro anche qualora si tratti di decisioni di divorzio, separazione personale dei coniugi o annullamento del matrimonio non ancora definitive.

(continua da pag. 17)

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La Pagina dei Quesiti RisoltiA cura di Agostino Pasquini

1) Celebrazione del matrimonio al di fuori dell’orario di lavoro, diritti sindacali degli ufficiali di stato civileNel nostro Comune non è mai stato adottato un regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili. Una deliberazione della Giunta prevede che “[…] i matrimoni civili sono celebrati tutti i giorni, con esclusione dei festivi. I dipendenti dell’ufficio anagrafe garantiscono la loro presenza nella giornata del sabato pomeriggio e oltre l’orario di servizio a turnazione e con liquidazione delle ore straordinarie”.Ci si ritrova così a dover rientrare generalmente alle ore 16.30 o 17.00 del pomeriggio di riposo, per circa 40 minuti, rimanendo di fatto a disposizione dell’Ente per molto più tempo, non risiedendo nel territorio del Comune di lavoro, ma in altro Comune limitrofo. Si precisa che pur essendo delegati con delega piena, gli uff. di Stato Civile non celebrano i matrimoni, che sono di esclusiva pertinenza del Sindaco o di un Assessore delegato. Il numero dei matrimoni civili è in continuo aumento e per la maggioranza riguardano cittadini non residenti nel Comune, quindi un servizio che l’Ente non deve per forza garantire e che, comunque, può essere svolto in orari d’ufficio applicando delle regole ad hoc. Si chiede se la deliberazione sia legittima e se possano essere previste altre forme di compenso.

Risponde l’Esperto ANUSCA Domenico Grieco

La delibera non è da impugnare, ma da non applicare, in quanto totalmente illegittima e arbitraria. Parte della dottrina ritiene che al lavoratore spetti uno jus resistentiae che gli consenta la possibilità di rifiutare l’adempimento, allorquando, nell’esercizio del potere

direttivo, si travalichino i limiti esterni al suo esercizio, consistenti nella tutela delle libertà fondamentali e della dignità dei lavoratori, o nell’ipotesi in cui si pretenda dal lavoratore un adempimento al quale egli non sia tenuto per contratto.La stessa giurisprudenza ne ammette il fondamento quando, ad esempio, l’ordine del datore di lavoro sia illecito o nocivo della salute della persona del lavoratore o di altri prestatori di lavoro, configurandosi in tali ipotesi un vero e proprio obbligo di disapplicare l’ordine (Cass. Pen. 30/5/89 in Mass. Giur. Lav., 1990, 470; Cass. Pen. 22/2/90 in Not. Giur. Lav., 1991, 319; Cass. 26/1/94 n°774 ivi, 1994, 508 con nota di Massart).Ugualmente legittimo è stato ritenuto il rifiuto del prestatore di adempiere ad ordini lesivi del diritto alla riservatezza, della dignità ed integrità della persona (Cass. 9/4/93 n°4307 in Mass. Giur. Lav., 1993, 426 con nota di Gragnoli; Pret. Milano 12/1/95 in questa Rivista, 1995, I, 2267 con nota di Pera). È necessario attraverso i vostri sindacati portare la questione all’Amministrazione e trovare la soluzione attraverso l’applicazione degli istituti contrattuali. Nel vostro caso ritengo applicabile l’istituto della reperibilità più che della turnazione, dato che ritengo che i matrimoni non avvengono ogni settimana.

2) Conferimento di Cittadinanza ItalianaÈ pervenuto a codesto Comune decreto del Prefetto di conferimento di cittadinanza italiana con conseguente cambio di cognome dell’interessata.A seguito giuramento e trascrizione decreto, ho provveduto ad inoltrare annotazione di cambio di cognome sull’atto di nascita del coniuge, sull’atto di nascita dei figli e sull’atto di matrimonio (come indicato in diverse risposte a quesiti a voi rivolti).Il Comune di nascita del coniuge mi ha risposto nel seguente modo: “da un’attenta interpretazione del 2° comma dell’art. 1 della Convenzione di Monaco del 1980, il cambiamento di nazionalità va inteso solo per il

futuro ovvero solo per quelle vicende che possono incidere sul cognome verificatosi dopo l’acquisizione della corrispondente cittadinanza, mentre non può autorizzare a modificare arbitrariamente e retroattivamente il nome del nuovo cittadino. Gli atti a lui collegati, formati prima di tale evento, quali ad esempio l’atto di matrimonio o di nascita di un figlio, sono stati formati rispettando quelle che sono regole dettate dal diritto internazionale (art. 24 legge 218/1995) e non dal diritto interno e pertanto restano così formati”.

Risponde l’Esperto ANUSCA Maria Rita Serpilli

Qui l’ufficiale dello stato civile non può fare nulla di diverso, per il cittadino, da quanto stabilito dal Ministero che a tutti gli effetti con il decreto di conferimento della cittadinanza italiana ha “imposto” un cambio di cognome che non può non essere considerato, o al quale non può non essere data applicazione dall’ufficiale di stato civile, al pari di un decreto di cambio cognome di cui agli artt. 84 e segg. del dpr 396/2000. Pertanto è sufficiente considerare l’art. 94 del dpr 396/2000, dove è chiaramente indicato che il cambiamento o la modifica del cognome devono essere annotati nell’atto di nascita del richiedente (cosa che avviene con l’annotazione dell’acquisto della cittadinanza di cui alla formula 140 del nuovo formulario, opportunamente integrata), nel suo atto di matrimonio e nell’atto di nascita di coloro che ne hanno derivato il cognome. Alla luce di ciò, è chiaro che le annotazioni di cambio cognome debbono essere sicuramente apposte.

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