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DOCUMENTAZIONEPER LA COMMISSIONE DEGLI ESPERTI
AT T I V I T À D E L L E M A N I FAT T U R E
P a r e r i
Roma, 7 dicembre 2016
CONFARTIGIANATO Alimentazione Tel. 06 70374214 - Fax 06 77260735 - e-mail: arcangelo.roncacci@confartigianato.it
CNA Alimentare Tel. 06 44188.270 - Fax 06 44188465 - e-mail: alimentare@cna.it
Roma, 24 novembre 2016
Prot. Conf. n. 15/AR/2016
Egr. Capo Ufficio Dr. Massimo VARRIALE AGENZIA DELLE ENTRATE Direzione Centrale Accertamento
Ufficio Studi di settore
e mail: dc.acc.studisettore@agenziaentrate.it
p.c. Spett.le SOSE
- Dott.ssa Marina Eusebio (meusebio@sose.it) - Dott. Fabio Zaccaria (fzaccaria@sose.it)
OGGETTO: Parere ed osservazioni sulla revisione dello Studio di settore YD01U Codici di attività:
10.52.00 - Produzione di gelati senza vendita diretta al pubblico
10.71.20 - Produzione di pasticceria fresca
10.72.00 - Produzione di fette biscottate, biscotti; prodotti di pasticceria
conservati
10.82.00 - Produzione di cacao in polvere, cioccolato, caramelle e confetterie
10.85.04 - Produzione di pizza confezionata
Con riferimento alla Vs. richiesta di cui al prot. n. 91275 del 13/6/2016, siamo a formulare alcune osservazioni in merito alla revisione dello studio di settore WD01U in YD01U. Sulla revisione dello studio si ritiene di esprimere un parere favorevole se accolte le osservazioni di seguito riportate ed emerse anche nel corso delle riunioni di validazione.
CONFARTIGIANATO Alimentazione Tel. 06 70374214 - Fax 06 77260735 - e-mail: arcangelo.roncacci@confartigianato.it
CNA Alimentare Tel. 06 44188.270 - Fax 06 44188465 - e-mail: alimentare@cna.it
Correttivi crisi
Visto il perdurare della crisi economica occorre prevedere adeguati correttivi congiunturali ed
studio rispetto alla base dati utilizzata per la revisione (2014). Occorre inoltre che siano previsti anche per il 2016 i correttivi ai valori soglia degli indicatori di coerenza per renderli più rappresentativi del settore economico delle imprese di riferimento. Indicatori di coerenza
valori soglia degli indicatori di coerenza, si ritiene tuttavia che permangano criticità
determinare il grado di efficienza, produttività e redditività delle imprese. Al riguardo occorre premettere che tale analisi presenta notevoli limiti specie in momenti di forte congiuntura economica negativa come quelli in atto.
di una auspicata uscita dalla crisi stessa, contraendo i loro margini di guadagno.
essere attribuiti alla gestione aziendale né possono penalizzare le imprese nella valutazione complessiva dello studio di settore anche ai fini del riconoscimento dei benefici del sistema premiale. Ciò è ancor più evidente nelle imprese individuali o a conduzione familiare per le quali il margine per addetto non dipendente viene, sostanzialmente, a coincidere con il risultato
impresa,
redditi percepiti, ecc.), anche al fine di cogliere situazioni di marginalità economica. Si ritiene, quindi, necessaria una revisione sostanziale e complessiva, degli indicatori di coerenza anche attraverso un più marcato effetto dei correttivi sui valori soglia.
consegne giornaliere
Nello studio non è distintamente analizzata la modalità operativa delle imprese che effettuano consegne giornaliere. Tale modalità operativa comporta la necessità di un parco automezzi superiore alla media delle altre imprese. Conseguentemente ciò può determinare una maggior
presso mercati e fiere
Nello studio non è distintamente analizzata la modalità operativa delle imprese che svolgono la loro attività in maniera rilevante, presso fiere e/o mercati. Ciò potrebbe determinare criticità
territoriali, di una cautela nella trattazione di
compilazione dei modelli dove devono indicare tali imprese nel quadro F degli elementi contabili i costi sostenuti presso le piazze/fiere/mercati che possono essere anche comprensivi dei servizi di luce, acqua, ecc. Beni strumentali
Spesso si rileva un sottoutilizzo delle dotazioni di beni strumentali.
strumentali a seconda del loro effettivo utilizzo, ovvero, che sia attribuita una limitata e ridotta quota di stima dei ricavi alla variabile del valore dei beni strumentali.
CONFARTIGIANATO Alimentazione Tel. 06 70374214 - Fax 06 77260735 - e-mail: arcangelo.roncacci@confartigianato.it
CNA Alimentare Tel. 06 44188.270 - Fax 06 44188465 - e-mail: alimentare@cna.it
Semplificazione del modello
Si esprime vivo apprezzamento per la riduzione delle informazioni richieste attraverso il modello e che ha tenuto conto anche delle richieste formulate dagli imprenditori nella precedente revisione. Sempre in ottica di procedere ad una ulteriore semplificazione si propone di eliminare, nel quadro E-Beni strumentali, la richiesta di dettaglio relativa alla capacità (mq o litri) di talune attrezzature (es.: forni, scaffali, frigoriferi, ecc.) che, oltre ad essere di difficile reperimento da parte delle imprese per la compilazione del dato, non sono rilevanti ai fini della clusterizzazione delle imprese o della stima dei ricavi. Con specifico riferimento alla disponibilità dei mezzi di trasporto, si ritiene possa essere eliminata la categoria dei mezzi superiore a 12 ton. Cordiali saluti.
CNA Alimentare Il Presidente
Mirco Della Vecchia
Confartigianato Alimentazione Il Presidente
Confartigianato Imprese- Alimentazione
Via S. Giovanni in Laterano, 152 - 00184 Roma Tel. 06.70374214 - 322 Fax 06.77260735
www.alimentazione.confartigianato.it alimentazione@confartigianato.it
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Roma, 24 novembre 2016 Prot. Conf. n. 17/AR/2016
Egr. Dr. Massimo VARRIALE AGENZIA DELLE ENTRATE Direzione Centrale Accertamento Ufficio Studi di settore
e mail: dc.acc.uss@agenziaentrate.it
p.c. Spett.le SOSE
Dott. Fabio Zaccaria (fzaccaria@sose.it)
OGGETTO: Parere e osservazioni sulla revisione dello Studio di settore YD02U Codici di attività: 10.73.00 - Produzione di paste alimentari, di cuscus e di
prodotti farinacei simili 10.85.05 - Produzione di piatti pronti a base di pasta
Con riferimento alla Vs. richiesta di cui al prot. n. 0192068.10-11-2016-U si ritiene di esprimere un parere favorevole accompagnato dalle osservazioni di seguito riportate ed emerse anche nel corso delle riunioni di validazione. Correttivi crisi Visto il perdurare della crisi economica occorre prevedere adeguati correttivi congiunturali ed
a di applicazione dello studio rispetto alla base dati utilizzata per la revisione (2014). Occorre inoltre che siano previsti anche per il 2016 i correttivi ai valori soglia degli indicatori di coerenza per renderli più rappresentativi del settore economico delle imprese di riferimento. Indicatori di coerenza Gli indicatori di coerenza mirano a determinare il grado di efficienza, produttività e redditività delle imprese. Al riguardo occorre premettere che tale analisi presenta notevoli limiti specie in momenti di forte congiuntura economica negativa come quelli in atto.
di una auspicata uscita dalla crisi stessa, contraendo i loro margini di guadagno.
Confartigianato Imprese- Alimentazione
Via S. Giovanni in Laterano, 152 - 00184 Roma Tel. 06.70374214 - 322 Fax 06.77260735
www.alimentazione.confartigianato.it alimentazione@confartigianato.it
Ciò determina, in primis Margine ed, inoltre,
manifestazione finanziaria quali gli ammortamenti, determinando, quindi, significative
.
da un adattamento in base alla congiuntura economica, determinano inevitabilmente anomalie negli esiti della coerenza che non possono essere attribuiti alla gestione aziendale né possono penalizzare le imprese nella valutazione complessiva dello studio di settore. Vale, infine, la pena evidenziare che, per le numerose imprese individuali con un solo addetto (il titolare), il Margine per addetto non dipendente viene, sostanzialmente, a coincidere con il
ato da una serie
arginalità economica. Osservazioni emerse Dagli esempi analizzati è stato possibile riscontrare che, in alcuni casi, le aziende si trovano con una struttura sovradimensionata rispetto alle attuali condizioni economiche. La tendenza, riscontrata dalla categoria, è quella di ridurre i costi relativi al personale e di proseguire
riduzione dei margini. In taluni altri casi è possibile invece verificare, soprattutto per le piccole aziende di pasta fresca (piccoli laboratori) costi alti e margini bassi a causa della variabilità dei prodotti e del discontinuo utilizzo degli impianti. Particolare la situazione di quelle realtà economiche coinvolte nel fenomeno della stagionalità con picchi di domanda stagionale (estate/inverno). Per far fronte ai picchi spesso tali aziende si dotano di più impianti risultando sovradimensionate rispetto ai volumi di vendita effettiva. Cordiali saluti.
IL PRESIDENTE Giacomo Deon
CONFARTIGIANATO Alimentazione Tel. 06 70374214 - Fax 06 77260735 - e-mail: arcangelo.roncacci@confartigianato.it
CNA Alimentare Tel. 06 44188.270 - Fax 06 44188465 - e-mail: alimentare@cna.it
Roma, 24 novembre 2016
Prot. Conf. n. 17/AR/2016
Egr. Capo Ufficio
Dr. Massimo VARRIALE
AGENZIA DELLE ENTRATE
Direzione Centrale Accertamento
Ufficio Studi di settore
e mail: dc.acc.studisettore@agenziaentrate.it
p.c. Spett.le SOSE
- Dott.ssa Marina Eusebio (meusebio@sose.it) - Dott. Fabio Zaccaria (fzaccaria@sose.it)
OGGETTO: osservazioni sulla revisione dello Studio di settore WD12U in YD12U
Codici di attività:
10.71.10 - Produzione di prodotti di panetteria freschi 47.24.10 - Commercio al dettaglio di pane
Con riferimento alla Vs. richiesta di cui al prot. n. .0102620 del 28/06/2016 siamo a formulare alcune osservazioni in merito alla revisione dello studio di settore WD12U in YD12U. Sulla revisione dello studio si ritiene di esprimere un parere favorevole se accolte le osservazioni di seguito riportate ed emerse anche nel corso delle riunioni di validazione.
CONFARTIGIANATO Alimentazione Tel. 06 70374214 - Fax 06 77260735 - e-mail: arcangelo.roncacci@confartigianato.it
CNA Alimentare Tel. 06 44188.270 - Fax 06 44188465 - e-mail: alimentare@cna.it
Scenario
Occorre premettere che le imprese del settore operano in un contesto di forte crisi
economica/congiunturale con costante calo dei consumi come desumibile anche dai dati diffusi
In tale contesto economico molti panificatori si trovano ad utilizzare impianti attualmente
sovradimensionati rispetto alle effettive attuali esigenze di volumi di produzione.
Occorre inoltre rilevare che,
esige sempre più una maggiore varietà di prodotti e tipologie particolari come focacce e pani
farciti, ecc. che richiedono un maggiore impegno in termini di risorse (attrezzature specifiche e
impiego di manodopera).
Correttivi crisi
Visto il perdurare della crisi economica, che nel settore registra negli ultimi 3 anni una
diminuzione, a parità di clientela, del valore degli acquisti del 15-20%, occorre prevedere
adeguati correttivi congiunt
(2014).
Occorre inoltre siano riproposti i correttivi crisi anche ai valori soglia degli indicatori di coerenza
così come fatto per il 2015.
Indicatori di coerenza
valori soglia degli indicatori di coerenza, si ritiene tuttavia che permangano criticità
determinare il grado di efficienza, produttività e redditività delle imprese.
Al riguardo occorre premettere che tale analisi presenta notevoli limiti specie in momenti di
forte congiuntura economica negativa come quelli in atto. In particolare, i valori soglia
per il godimento dei beni di terzi e degli
Le conseguenti incoerenze negli esiti della coerenza non possono essere attribuiti alla gestione
aziendale né possono penalizzare le imprese nella valutazione complessiva dello studio di
settore anche ai fini del riconoscimento dei benefici del sistema premiale.
Si ritiene, quindi, necessaria una revisione sostanziale e complessiva, degli indicatori di
coerenza che modifichi in modo più favorevole per le imprese i valori soglia, anche attraverso
un più marcato effetto dei correttivi sui valori soglia stessi.
Produzione pane surgelato
lcune
CONFARTIGIANATO Alimentazione Tel. 06 70374214 - Fax 06 77260735 - e-mail: arcangelo.roncacci@confartigianato.it
CNA Alimentare Tel. 06 44188.270 - Fax 06 44188465 - e-mail: alimentare@cna.it
La definizione di pane fresco è desumibile dal disegno di Legge su tale prodotto, secondo la
l consumatore tutto compreso nelle
-
La definizione di Surgelato e/o congelato, nei casi in cui viene bloccata la lievitazione (in
e inferiori, con la conseguenza di ottenere prodotti che vanno oltre le settantadue ore di
scadenza.
odotto
quale Surgelato/Congelato e a lunga conservazione.
La commercializzazione dei suddetti prodotti avviene principalmente attraverso la Distribuzione
alimentari in genere. In tali casi si ha comunque rapporti prevalentemente con la grande
distribuzione organizzata e gli interlocutori intermedi e non con consumatori finali.
Ciò premesso occorre considerare che il settore è in evoluzione in quanto sempre più le
imprese tradizionali di produzione di pane fresco, soprattutto nei confronti della grande
distribuzione, forniscono il prodotto in forma surgelata. La produzione di pane surgelato ha la
necessità di una organizzazione aziendale, con beni strumentali e incidenze produttive molto
diverse dalle imprese che producono pane fresco. Si ritiene quindi debba essere rilevato il
(ndr. In alternativa potrebbe essere modificato
Nel frattempo occorre sia fornita agli uffici una specifica nota di cautela per le imprese che
producono pane surgelato in quanto non attualmente colte nella cluster analisi dello studio.
produzione di pane surgelato si pone il problema a quale
codi
codice produzione di prodotti di panetteria freschi
comprende o meno anche il prodotto surgelato.
non esiste un codice specifico che identifichi il pane e
produzioni prodotti surgelati:
carne non di volatili 10.11.00
carne di volatili 10.12.00
pesce 10.20.00
frutta e ortaggi 10.39.00
Visto che il fenomeno è in crescita e potrebbe portare anche imprese ad avere ricavi prevalenti
di prodotto surgelato, occorre sia ufficialmente chiarito a quale codice Ateco deve essere fatto
CONFARTIGIANATO Alimentazione Tel. 06 70374214 - Fax 06 77260735 - e-mail: arcangelo.roncacci@confartigianato.it
CNA Alimentare Tel. 06 44188.270 - Fax 06 44188465 - e-mail: alimentare@cna.it
riferimento per la produzione di pane surgelato. Le alternative, si ritiene possano essere le
seguenti:
1. codice 10.71.10 relativo alla produzione di prodotti di panetteria freschi, codice già compreso nello studio YD12U;
2. codice 10.89.09 relativo alla produzione di altri prodotti alimentari nca., per il quale non è stato approvato alcun studio di settore.
Numero impastatrici cluster 3 e 6
quindi non tiene conto della loro capacità produttiva che possono avere capienze differenti (da
are, ad
esempio, al soggetto che detiene 3 impastatrici da 50 kg cui verrebbe fatta una stima di ricavi
triplicata rispetto ad un soggetto che detiene una sola impastatrice da 150 kg. Per la futura
i tale parametro nella stima dei ricavi
occorre una nota di cautela per gli uffici rispetto ad un eventuale rischio di sovrastima di ricavi
per i cluster 3 e 6.
Pross
dettaglio, in super/ipermercati), non emergono differenze in merito alla stima dei ricavi.
Occorre inoltre rilevare
concorrenza da parte dei Centri commerciali e della Grande distribuzione. Ciò determina una
maggiore riduzione dei volumi di vendita e conseguente riduzione dei margini tanto minore è la
distanza dagli stessi che in ambito comunale non sono colti nello studio di settore
Occorre quindi che siano fornite indicazioni di cautela agli uffici territoriali affinché tengano
eventuale distanza
dai centri commerciali e della grande distribuzione organizzata.
Beni strumentali
Spesso si rileva un sottoutilizzo delle dotazioni di beni strumentali. Infatti i beni strumentali
pur avendo una capacità produttiva
potenzialmente più elevata.
forma
di
turistiche. In queste zone, spesso i panifici lavorano moltissimo durante il weekend e in alta
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lavorazione in determinati e ristretti periodi. Da ciò consegue che indipendentemente dal
Nonostante la variabilità della produzione, gli impianti tuttavia sono calibrati al fine di
soddisfare i picchi della domanda e pertanto risultano sovradimensionati rispetto al volume dei
ricavi.
Occorre inoltre rilevare che la diversificazione delle tipologie di beni prodotte, comporta un
maggiore la necessità di avere a disposizione un maggior numero di attrezzature (come ad
esempio di impastatrici, anche di dimensioni più ridotte ma di vari tipi) senza che ciò determini
un conseguente maggior volume di produttività e conseguentemente di ricavi.
beni strumentali a seconda del loro effettivo utilizzo o una loro riduzione ulteriore di peso nella
stima dei ricavi.
Processo semplificazione modello e revisione del quadro E relativo ai Beni
strumentali
Positivo ed apprezza
argomento inteso a ridurre il numero delle informazioni e dati richiesti nel modello e che ne
hanno reso estremamente difficoltosa la corretta compilazione.
In tale ottica si ritiene non più rappresentativa delle reali potenzialità delle imprese del settore,
settore negli ultimi anni si sono notevolmente trasformati dove ad esempio ha più importanza
simili.
Un elemento distintivo delle imprese più dimensionate che potrebbe essere oggetto di analisi
della potenziale produttività di un laboratorio, è la presenza di silos per lo stoccaggio delle
farine e della loro capacità espressa in kg.
senza distinzione di tipologia ma richiedendo il dato relativo alla loro capacità di cottura quale
superficie espressa in mq.
nella vendita al dettaglio poiché il fenomeno, secondo la categoria, risulta erratico e
difficilmente misurabile.
Problematica delle manifestazioni a premio nella grande distribuzione organizzata
(GDO):
La categoria rileva che i premi di riduzione del costo sulla base dei quantitativi ceduti dalla
GDO possono alterare i dati dei ricavi delle imprese di panificazione.
CONFARTIGIANATO Alimentazione Tel. 06 70374214 - Fax 06 77260735 - e-mail: arcangelo.roncacci@confartigianato.it
CNA Alimentare Tel. 06 44188.270 - Fax 06 44188465 - e-mail: alimentare@cna.it
Infatti vi sono situazioni in cui la GDO richiede la fattura con sconto sul prezzo o con nota di
credito: in tal caso i ricavi delle imprese di produzione dei prodotti di panetteria sono già al
netto (anche per effetto dello sconto/premio riconosciuto alla GDO).
In altri casi è la stessa GDO che fattura il corrispettivo/premio per il raggiungimento
ha anche i costi addebitatigli del premio che determinano una sovrastima di ricavi in quanto
spesa
La categoria chiede siano acquisite nel quadro Z le informazioni utili a rendere ininfluente la
contabilizzazione. Tale obiettivo
concesso per il raggiungimento degli obiettivi di vendita (da compilare da parte di tutti
indipendentemente dalle modalità di contabilizzazione) e di una ulteriore casella da barrare nel
caso in cui lo sconto sia concesso mediante nota di credito emessa alla GDO.
Cordiali saluti.
CNA Alimentare Il Presidente
Mirco Della Vecchia
Confartigianato Alimentazione Il Presidente
Giacomo Deon
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Confartigianato Imprese
Via S. Giovanni in Laterano, 152 - 00184 Roma - Tel. 06 70374.213. 417.322 Fax: 06 77202872
www.confartigianato.it - patrizia.curiale@confartigianato.it
Roma, 23 novembre 2016
Egr. Dr. Massimo VARRIALE
AGENZIA DELLE ENTRATE
Direzione Centrale Accertamento
Ufficio Studi di settore
dc.acc.uss@agenziaentrate.it
p.c. Spett.le
SOSE
Dott. Fabio Zaccaria (fzaccaria@sose.it)
OGGETTO: PARERE Studio Settore YD13U:
codice attività13.30.00: finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e
attività similari
codice attività 13.99.10: fabbricazione di ricami
Con riferimento alla Vs. richiesta di cui al prot. n. 0199682.17-11-2016-U in merito alla revisione
dello studio WD13U si ritiene di poter esprimere un parere favorevole, tenendo conto delle
osservazioni di seguito riportate ed emerse anche nel corso delle riunioni di validazione.
Correttivi crisi
Visto il perdurare della crisi economica occorre prevedere adeguati correttivi congiunturali ed
studio rispetto alla base dati utilizzata per la revisione (2014). Occorre inoltre che siano previsti
anche per il 2016 i correttivi ai valori soglia degli indicatori di coerenza per renderli più
rappresentativi del settore economico delle imprese di riferimento.
Indicatori di coerenza
Gli indicatori di coerenza mirano a determinare il grado di efficienza, produttività e redditività
delle imprese. Al riguardo occorre premettere che tale analisi presenta notevoli limiti specie in
momenti di forte congiuntura economica negativa come quelli in atto. Gli imprenditori, in
presa, in attesa di una auspicata uscita
dalla crisi stessa, contraendo i loro margini di guadagno.
Confartigianato Imprese
Via S. Giovanni in Laterano, 152 - 00184 Roma - Tel. 06 70374.213. 417.322 Fax: 06 77202872
www.confartigianato.it - patrizia.curiale@confartigianato.it
ziendale, soprattutto quelli privi di
manifestazione finanziaria quali gli ammortamenti, determinando, quindi, significative incoerenze
Conseguentemente, l
da un adattamento in base alla congiuntura economica, determinano inevitabilmente anomalie
negli esiti della coerenza che non possono essere attribuiti alla gestione aziendale né possono
penalizzare le imprese nella valutazione complessiva dello studio di settore. Vale, infine, la pena
evidenziare che, per le numerose imprese individuali con un solo addetto (il titolare), il Margine
per addetto non dipendente viene, sostanzialment
tutta evidenza come questo sia direttamente interessato da una serie di variabili che andrebbero
impiegati
situazioni di marginalità economica.
Scenario
La perdurante crisi economica e la recessione che ne è seguita continuano ad avere effetti negativi
a domanda, in particolare, di quella domestica. Il settore del finissaggio tessile
risente di tale situazione congiunturale negativa subendo una contrazione dei volumi dovuti alla
delocalizzazione delle lavorazioni, la riduzione dei prezzi applicata dalle aziende committenti e la
conseguente contrazione dei margini di guadagno. La quasi totalità delle imprese del settore
finissaggio fa parte del settore terzista ed è quindi legata alla catena della produzione tessile, anche
essa in grandissima contrazione, e le tariffe applicate sono spesso dettate dalle aziende
committenti.
Settore Ricamo
La Categoria inoltre rileva che le aziende del settore ricamo, che lavorano in conto terzi per le
della moda. Ciò comporta
che alcuni macchinari in dotazione alle imprese del settore, atti alla realizzazione di determinate
lavorazioni, potrebbero periodicamente non essere utilizzate.
Valore dei beni strumentali
Al parziale utilizzo degli impianti, che si verifica in tutto il comparto, si aggiunge anche la
problematica della sopravvenuta vetustà degli stessi e quindi alla loro poca redditività.
Pertanto con riguardo alla stima dei ricavi la Categoria ritiene che occorra prevedere un nuovo
criterio di attribuzione degli stessi relativamente al valore dei beni strumentali (VBS) in funzione
.
Il Presidente Il Responsabile
(Lorenzo Frigerio) (Patrizia Curiale)
MODA
Confartigianato Imprese
Via S. Giovanni in Laterano, 152 - 00184 Roma - Tel. 06 70374.213. 417.322 Fax: 06 77202872
www.confartigianato.it - patrizia.curiale@confartigianato.it
Roma, 10 novembre 2016
Spett.le Agenzia delle Entrate Direzione Centrale Accertamento
Ufficio Studi di settore
Viale Cristoforo Colombo 426 C/D ROMA
Spett.le SO.SE
Via M. Maggini 48/C ROMA
Oggetto: Osservazioni su Studio di settore YD14U Con riferimento allo Studio di Settore YD14U, arrivare a miglioramenti sostanziali nella applicazione, avendo alcune osservazioni sia di
, si esprime un parere sostanzialmente positivo in merito alla sua validazione, se in fase di convalida si terrà conto delle seguenti osservazioni. Il prototipo dello studio di settore YD14U (Produzione Tessile) presenta numerose novità rispetto al modello vigente (WD14U). In particolare il modello provvisorio presenta al suo interno i quadri molto semplificati. sede di validazione degli studi di settore dalle Organizzazioni di categoria di procedere in tal senso.
udio, che va nella direzione anche da noi auspicata, sta rischiando però di non riuscire più a cogliere delle fondamentali realtà forse a causa di un calo numerico sostanziale di aziende in particolari fasi delle lavorazioni.
precedente (UNICO 2012 - p.i. 2011) che ha riguardato 4.813 unità, la numerosità (4.371 unità) dei soggetti risulta diminuita (Unico 2015 - p.i. 2014). La riduzione della numerosità è costante negli anni ed è un indice del profondo disagio del settore che stenta a sopravvivere. La stessa Agenzia delle Entrate ha presente che il processo di semplificazione potrebbe far perdere informazioni importanti e pertanto i nuovi modelli dei prossimi studi revisionati potranno uscire già con il quadro Z inserito.
MODA
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Correttivi crisi Visto il perdurare della crisi economica occorre prevedere adeguati correttivi congiunturali
applicazione dello studio rispetto alla base dati utilizzata per la revisione (2014). Occorre inoltre che siano previsti anche per il 2016 i correttivi ai valori soglia degli indicatori di coerenza per renderli più rappresentativi del settore economico delle imprese di riferimento. Analisi discriminante Negli esempi analizzati è stato possibile osservare che oltre i beni strumentali contano molto le fasi della lavorazione effettuate che, se non indicate nel modello, comportano che
cluster analysis si basi su altre variabili discriminanti talvolta non esattamente corrispondenti alla realtà. Infatti prendendo come esempio le imprese specializzate nella filatura pettinata è stato possibile osservare che a causa dello scarso numero di soggetti ivi attivi non è stato possibile raggrupparli in uno specifico gruppo poiché ai fini statistici il loro numero non è risultato così significativo tale da costituire il relativo cluster. Di conseguenza non esiste il cluster della filatura pettinata con dispersione delle imprese specializzate nella filatura pettinata in altri cluster presenti nel nuovo studio. Peraltro, tra
pettinata ma, non essendoci più il cluster specifico e in assenza di indicazione da parte di
di finire altrove (nel cluster 5- imprese operanti in c/terzi specializzate in tessuti a maglia). Mentre se vengono indicate altre variabili utili ai fini della clusterizzazione (presenti nel modello) la collocazione di tali imprese potrebbe essere nel cluster 12 (torcitura e ritorcitura) o nel cluster 14 (roccatura e dipanatura). Il rischio è quello che per un certo numero di imprese non si riesca più a coglierne la realtà produttiva.
Gli esempi analizzati hanno, inoltre,
strumentali mobili alla creazione di valore) si posiziona nella parte bassa della relativa distribuzione ventilica, dando come esito incoerenza. Ciò sta ad indicare che in presenza di basse tariffe stabilite dal Committente e di alti valori dei beni strumentali utilizzati nel processo produttivo, le imprese contoterziste possono risultare incoerenti su tale indicatore. Alcune fasi della lavorazione della filiera (c/terzista) sono caratterizzate da bassi margini per cui soprattutto coloro che investono ninvestimenti in beni nuovi strumentali) risultano maggiormente penalizzati dagli Studi. Il Presidente Il Responsabile (Lorenzo Frigerio) (Patrizia Curiale)
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