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Luca Micheletti, psichiatra
Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze
se solo l’avessi capito prima…
il disagio in adolescenza: la scoperta della relazione tra dramma e crescita
Adolescente che si sta nutrendo
Adulto che si è nutrito
L’adolescenza è L’età della vita in cui ci si nutre, si esplora e si cerca, ci si allena, una palestra di iniziazione e trasformazioneper imparare a scegliere cosa lasciare indietro, cosa portarsi nella vita adulta e come orientarsi verso un mondo futuribile
ancora inesplorato e enigmatico
Qual è il principale cibo di cui si nutre l’adolescente?
Relazioni, legami, incontri che assumono un senso e esprimono un bisogno attraverso il riconoscimento dell’esperienza emotiva
che li accompagna.
L’adolescente sente molto e pensa poco, per motivi sia neurofisiologici sia psicologici
Questi scenari presuppongono l’attesa, il desiderio, il rimodellamento dei propri ideali e modelli, il rischio di delusione
e mortificazione, il conflitto, la riparazione, la noia, la costruzione del proprio io, la fiducia
Sofferenza, attesa, incertezza
• Fragilità narcisistica: vulnerabilitàalla delusione relazionale e allapressione sociale• Bisogno di errare• Impulsività • Bisogno di sensazioni forti• Bisogno di relazioni “light”
Non tutti gli eventi acuti di natura emotiva o comportamentale rivelano uno stato
mentale a rischio o a un disturbo psichico chiaramente codificabile in termini
psicopatologici, soprattutto in adolescenza, ma devono essere compresi al fine di contestualizzarli e integrarli nella
narrazione.
Chiedere, ascoltare e partecipare
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Principali cause di preoccupazionefamiliare e sociale
• Azioni di disturbo rivolte all’esterno
• Chiusura emotiva e ritiro sociale
• Malfunzionamento e blocco evolutivo
• Dichiarata sofferenza emotiva
• Attacco al corpo
• Uso di sostanze
• psicopatologia6
Disturbi del comportamento e condotte disturbanti
• Ripetuto discontrollo emotivo e comportamentale con elevata impulsivita’ (aggressività calda innescata da vissuti di mortificazione, di solito suscita senso di colpa e tentativo di riparazione, accesso alla moralità)
• Atteggiamento arrogante, provocatorio, sfidante
• Autolesionismo, disturbi alimentari
• Intenzionale ricorso alla violenza (aggressività fredda, predatoria, con tendenza a legittimare l’azione ostile)
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Ritiro sociale
•Rifiuto di andare a scuola, uscire con gli amici, condividere esperienzein famiglia
•Atteggiamento indolente, reticente o imbronciato
•Storia di delusioni, mortificazioni, insuccessi o bullismo
•Uso smodato di tecniche digitali (giochi, social, chat) per ingaggiarsi inrapporti superficiali e non deludenti
•Inversione del ritmo sonno-veglia
•Progressivo isolamento dopo la maturità
Compromissione del funzionamento
• Discontinuità scolastica
• Svogliatezza e cambiamento di abitudini
• Uscita da percorsi formativi e professionalizzanti (fenomeno NEET)
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Non escludere la possibilità di osservare un processo psicotico
è molto difficile individuare i segnali iniziali della psicosi. Si trattageneralmente di esperienze soggettive inusuali vissute condisagio che vanno indagate perché spesso i ragazzi si sentonosoli, speciali, se ne vergognano e non ne parlano
Sguardo assente o perplesso o dissintonopensiero magico
credenze bizzarre
percezione immotivata di connessioni tra fenomeni
non sentire il proprio corpo
rabbia e aggressioni improvvise scherzi della mente
poche paroletemere che i propri pensieri escano dalla testa
LA REALTÀ CHE SFUGGE
Non essere più padroni dei propri contenuti mentali
Difficolta’ relazionali• atteggiamento “strafottente” e irresponsabile nella convinzione di averecomunque ragione
• condotte maltrattanti fino alla tirannia verso i genitori, gli insegnanti, icompagni
• continue provocazioni, ricatti, minacce, opposizione rispetto alle aspettative
• Senso di inadeguatezza, inibizione sociale, rinuncia e evitamento dello stress
• Difficoltà a modulare le distanze, con alternanza di ricerca e rifiuto dell’altro,senso di abbandono e senso di intrusione
• Attitudine a suscitare preoccupazione intorno a sé e richiamare l’attenzione
Condotte Violente
• Intenzionale sopraffazione dell’altro per celebrare la propriaautoaffermazione: aggressività predatoria, fredda, con tendenzalegittimare il proprio comportamento e non curarsi delleconseguenze
• Impulsività associata a disregolazione emotiva, calda, seguitada rimorso e tentativi di riparazione nel timore di averdanneggiato l’altro o il legame con l’altro
Chiedere rispettando il silenzio
Palesare la propria disponibilità
Valorizzare e rispettare le scelte
Criticare il comportamento, non la persona
Accogliere le differenze
Non aver paura di affrontare temi «tabù»
Orientare senza imporre14
Progetto innovativo regionale di «INDIVIDUAZIONE, PREVENZIONE E TRATTAMENTO PRECOCE DEI DISTURBI PSICHICI IN ETÀ GIOVANILE»
• Interventi multiprofessionali integrati su giovani di età compresa fra 17 e 24 anni
• Collaborazione con UONPIA, dipendenze, altri progetti innovativi, agenzie esterne formali e informali che si occupano di giovani
• Coalizione di comunità
• Farmacoterapia, psicoterapia, interventi riabilitativi, supporto alle famiglie
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I ragazzi che si amanoI ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notteE i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amanoNon ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltantoChe trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passantiLa loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessunoEssi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giornoNell'abbagliante splendore del loro primo amore
Jacques Prévert
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