running magazine n.3 2012
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NUMEROSE SINERGIE CON I DEALER, SUPPORTO DI 5.30 E MARATONABILI, PRESENZA DA PROTAGONISTA NEL MONDO TRiATHLON E MOLTO ALTRO. IL BRAND SI CONFERMA TRA LE REALTà PIù ATTIVE NEL RUNNING A 360°. E AD APRILE ARRIVERà PURE UN INNOVATIVO CONCEPT STORE. INTERVISTA CON MARCO ROCCA, SALES & MARKETING MANAGER ITALIA.
nelLO STORE DI PRATO GESTITO DA SILVANO MELANI
la NUOVA RUBRICA
pagina 8
focus shopGLI “STRAORDINARI” e in parte inaspettati CASI DI RUN 5.30, PODISTI DA MARTE E MIDNIGHT RUN
LA CLASSIFICA DEI BRAND di calzature AI PIEDI DEI PARTECIPANTI DI ALCUNE DELLE PIù IMPORTANTI mezze e maratone ITALIANE.ECCO I DATI DI VENEZIA E FIRENZE 2011.
SHOES COUNT
la scarpa del mese
alle pagine centrali
tutte le caratteristiche tecniche.i plus, il target di riferimento, le iniziative marketing a supporto.
ADIDAS //SUPERNOVA GLIDE 4
runner DEL MESECALCATERRA, IL “TASSISTA VOLANTE”
INTERVISTA CON PIETRO TRABUCCHILA MONTAGNA COME LABORATORIO
pagina 18
L’INIZIATIVA DELL’AZIENDA MILANESE
IL RICICLO NATURALE DELLE SCARPE CON SUOLA IN GOMMA
paginA 9paginA 20
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@runningmag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste ItalianeSpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
ANNO 1 - NUMERO 3 - 2012
CORRENDO FELICI CON BROOKS
COVER STORYpagiNA 10
COME SI RIMANEPER 30 ANNI“IL CAMPIONE”
Tendenza allegria
paginA 16
paginA 22
redazione@runningmag.it / www.runningmag.it
editoriale MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
2
Un mercato vivo ed entusiasta.Con qualche ma…
Non c’è due senza tre. Parlando in generale, so-litamente il numero tre è quello della conferma.Ebbene, non vogliamo emettere sentenze defini-tive, ma dopo solo pochi numeri di Running Ma-gazine, una cosa è certa. Il nostro nuovo progettoeditoriale lanciato a dicembre 2011 e giunto ap-punto alla sua terza puntata è già un successo.Per noi ma soprattutto per voi. In tantissimi ciavete scritto, con altrettanti abbiamo avuto mododi parlare o di confrontarci faccia a faccia. Unadelle osservazioni che più ci ha fatto piacere è che“Running Magazine si differenzia in modo nettoda tutto quello che esiste già”. Ed è proprio questouno dei nostri punti di forza.
Come ben sapete, non esiste infatti un altro ma-gazine B2B specializzato unicamente nel settore a360°. Al contempo sarebbe limitante considerareRunning Magazine “solo” un B2B per aziende,agenti e negozianti. È bene ricordare che il gior-nale viene inviato anche ad atleti, associazioni,organizzatori di gare e opinion leader. Con unareadership complessiva di oltre 50.000 lettori.Senza considerare la presenza online sui vari so-cial network e con il nostro nuovo sito web (moltoapprezzato e con un numero sorprendente di vi-site nel primo mese).
Nei vari “scambi” di opinioni e idee di questi primiquattro mesi ci siamo anche fatti un’idea ancora piùprecisa e completa del mercato running italiano. I nu-meri sono inequivocabili e li abbiamo in parte citatisullo scorso editoriale. Di certo il potenziale è ancorasuperiore. Si parla di quasi quattro milioni di prati-canti (rispetto ai circa tre stimati oggi). Proprio i nu-meri e i dati di mercato sono uno degli aspetti sui qualiRunning Magazine è e sarà particolarmente concen-trato. A questo proposito, a partire da questo numero,vi proponiamo in assoluta esclusiva una nuova, fan-tastica rubrica: si chiama “Shoes Count” e ogni meseanalizzerà con accurate tabelle i brand di calzatureutilizzate da tutti i partecipanti alle più importantimaratone o mezze maratone italiane. Insomma, unavera e propria “chicca”. E oltretutto non sarà l’unica…
Come dicevamo, un mercato vivo ed entusiastaquello del running. Nel quale tuttavia permangonoanche situazioni un po’ “ristagnanti”. E dove certonon mancano problematiche e questioni “spinose”.Anche su queste situazioni Running Magazine avràsempre un occhio più che vigile. E sarà sempreaperto al dibattito. Per cominciare leggete la letteraa fianco che abbiamo ricevuto da un negoziante eche volentieri pubblichiamo. Se volete dire la vostra,siete i benvenuti.
di BENEDETTO SIRONI benedetto.sironi@tespi.net
Editore
Sport Press Srl
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Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616
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Anno 1 - N. 3 - 2012Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012.
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dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a:Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 20 marzo 2012
Gent.le staff di Running Magazine,
mi chiamo Gabriele e sono proprietario di un negozio di
Cuneo specializzato nel running. Oltre che alla vostra reda-
zione, questa lettera è stata inviata alla direzione di tre im-
portanti aziende leader del settore, oltre che alle due riviste
consumer di riferimento nel mondo della corsa, Correre e
Runner's World.
Questo mese ho discusso animatamente con un rappre-
sentante di un’azienda di calzature riguardo a questo tema:
è possibile che nel 2012 alcuni negozi concorrenti (in pro-
vincia di Cuneo, ma succede un po’ ovunque, solamente in
Italia) obblighino un rappresentante a non vendere i prodotti
a un concorrente, nonostante l’assenza di un esclusiva con-
trattuale?
Ma soprattutto, è possibile che lo stesso rappresentante e
quindi anche la stessa azienda si facciano “ricattare” così
da negozi “antiquati” per la mera logica del fatturato? Tutto
questo nonostante il mio negozio lavori sulla qualità ed ef-
fettui sempre vendite molto tecniche, non partecipando
certo alle guerre di prezzo. A volte critichiamo la politica
poco trasparente e corrotta. Ma siamo noi stessi, nel nostro
mercato, a non dare sempre il buon esempio, con queste
pratiche assai discutibili e, a mio parere, scorrette.
Oltretutto, parlando di questa situazione esistente da due
anni (cioè da quando ho aperto il negozio) con colleghi stra-
nieri (danesi, tedeschi, olandesi) mi sono visto guardare
come se venissi da un altro pianeta... E in Italia questo mo-
dello esiste da parecchi anni (almeno 10).
Perché non facciamo invece controllare ai rappresentanti i
prezzi di listino nei negozi (un po’ come fa la Finanza con gli
scontrini) e laddove non lo si applichi correttamente
l’azienda non possa decidere di non servire più quel retailer?
Perché non iniziamo a promuovere una cultura all’acquisto
seria e corretta tra i consumatori e i negozianti?
Certo il fatturato è importante. Ma sarebbe una dimostra-
zione seria che non si ragiona unicamente con la logica del
business.
Cordiali saluti
Gabriele Bonuomo
Titolare OUTDOOR Cuneo - www.outdoorweb.it
Il “ricatto” dell’esclusiva
LETTERE ALLA REDAZIONE
4
// Domenica 4 marzo al Teatro Dal Verme di
Milano è andato in scena uno show organizzato
da Terramia in collaborazione con Technogym.
Novanta minuti di emozioni, maratona, diver-
timento, musica e curiosità dedicati agli appas-
sionati di maratona e in particolare della
Maratona per eccellenza, la ING New York City
Marathon. Il sipario si è aperto con la proiezione
del video “Run for Life” realizzato dal New York
Road Runner, seguito da un’emozionante esibi-
zione canora di Amii Stewart che ha intonato
“New York New York”. È poi salito sul palco il
conduttore maratoneta Alessandro Pinto, che
ha dato il via allo show con la presentazione del
presidente di Terramia, Antonio Baldisserotto.
È così iniziato il talk-show con alcuni personaggi
tra cui Linus (direttore artistico di Radio Deejay
e 10 maratone di New York all’attivo), Orlando
Pizzolato (due volte vincitore a NY), Franca Fiac-
coni (unica italiana vincitrice) e Roberto Gior-
dano (cabarettista e conduttore del programma
televisivo “Correndo per il Mondo”). Presenti
in sala anche tre maratoneti che il 6 novembre
scorso hanno partecipato con Terramia alla ING
New York City Marathon: Renato Daga e le ge-
melle Simona e Chiara Corna. Lo show è pro-
seguito con uno sketch di Roberto Giordano,
che ha raccontato barzellette mentre correva sul
tapis roulant. Da ultimo Amii Stewart ha can-
tato “Knock on wood” e, su richiesta del pub-
blico, “Caruso” in onore di Lucio Dalla. Nel
gran finale, immancabile un’estrazione di premi
per la Maratona di New York 2012 con Terra-
mia per sei fortunati spettatori.
Asics Italia sponsor di Avon Running 2012// Avon Running è, in Italia, uno dei più im-
portanti appuntamenti di sport, benessere e so-
lidarietà tutto al femminile, che riscuote da anni
notevole successo e grande partecipazione: si
tratta di una gara di 5 km a ritmo libero e una
10 km agonistica. Le gare si terranno il 25 marzo
a Bari, il 1° aprile a Firenze, il 6 maggio a Ge-
nova e il 20 maggio a Milano. Asics ha deciso di
supportare nuovamente questo importante
evento che rappresenta l’opportunità di comu-
nicare l’impegno e la ricerca che da anni
l’azienda porta avanti per migliorare le presta-
zioni delle runners. Asics infatti dedica partico-
lare attenzione alle atlete, studiando linee
specifiche di abbigliamento e calzature. Recenti
studi condotti dal centro di ricerca Asics a Kobe,
Giappone, hanno ridefinito i parametri della
tecnologia, adattandoli alla differente postura,
calzata e peso della donna. Nella foto sopra da
sinistra: Paoletta, speaker di Radio Italia, con la
madrina dell’iniziativa, la nota atleta degli anni
‘80-’90 Laura Fogli
// www.avonrunning.it
GRANDE SUCCESSO PER IL PRIMO Terramia Marathon Day
// Brooks Italia è lo sponsor ufficiale dei tre
principali eventi veronesi running: dopo la
Giulietta&Romeo Half Marathon del 19
febbraio scorso, sarà la volta della Gardaland
Half Marathon (maggio) e della Verona
Marathon (ottobre), il clou della stagione
dopo il successo di partecipazione delle
ultime due edizioni. Giulietta&Romeo Half
Marathon ormai punta a diventare la terza
tra le più famose mezze maratone italiane,
dopo Roma-Ostia e StraMilano. VeronaMa-
rathon è già nella top-ten delle maratone
italiane con i suoi 1500 arrivati (2011),
davanti a delle classiche come Carpi, Salso-
maggiore e Trieste.
tris di EVENTI VERONESISPONSORIZZAti da BROOKS
// Il fascino del triathlon, che unisce le tre
specialità del nuoto, del ciclismo e della corsa
a piedi, ha conquistato anche Garmin. Che
non solo ha presentato il modello Forerunner
910 XT, ma ha anche titolato la prima edi-
zione del Garmin TriO Sirmione. L’evento
andrà in scena il prossimo 30 giugno sul
basso Lago di Garda e comprenderà 1,5 km
di nuoto, 40 km di ciclismo e 10 km di podi-
smo. Da segnalare anche il progetto TriO
Challenge promosso dalla rivista Runner’s
World. L’iniziativa vedrà partecipare alla gara
tre uomini e tre donne privi di esperienza
sportiva, selezionati dall’equipe dell’Univer-
sità di Scienze Motorie di Verona tra 20 indi-
vidui sedentari. I sei challenger stanno
lavorando per arrivare in pochi mesi a correre
il loro primo triathlon olimpico. Il progetto
dimostrerà come attraverso un percorso fina-
lizzato chiunque possa affrontare una gara si-
mile. È possibile seguire i concorrenti su
www.triochallenge.com, sulle pagine di Run-
ner’s World ogni mese e nelle puntate dedi-
cate dal programma Icarus di Sky.
Garmin title sponsor del primo TriO Sirmione
// La Sportiva in collaborazione con W.L.
Gore & Associates presenta la prima edizione
della La Sportiva Gore-Tex Mountain Run-
ning Cup. Sono state selezionate cinque tra le
migliori gare skyrunning internazionali (Val-
malenco Valposchiavo skyrace il 10 giugno,
Stava Skyrace il 24 giugno, Dolomites Skyrace
il 22 luglio, Giir di Mont il 29 luglio e Red
Rock Skymarathon il 5 agosto). Le gare sa-
ranno riunite in un unico circuito con classi-
fica dedicata e montepremi finale in denaro,
messo in palio da Gore e La Sportiva. Per
competere nel circuito è necessario parteci-
pare ad almeno quattro delle 5 gare, seguendo
il regolamento ufficiale di ogni singola mani-
festazione. I punteggi totalizzati saranno som-
mati per stilare una classifica generale che
premierà i primi 10 uomini e le prime 10
donne con montepremi dedicato e calzature
da mountain running La Sportiva in mem-
brana Gore-Tex (modelli Raptor, Wild Cat
2.0, Electron e Crossover).
La Sportiva e Gore insieme per la Mountain Running Cup
// Lo scorso 10-11 marzo a Moleto (AL) si è
svolto il primo raduno annuale del Team Sa-
lomon Carnifast. Il piccolo borgo del comune
di Ottiglio si è trasformato nella sede di sva-
riate attività legate al mondo running e ha ac-
colto alcuni dei migliori interpreti nazionali e
internazionali di corsa in montagna, skyrun-
ning e trail running. In occasione della pre-
sentazione ufficiale del Top Team (in foto)
sono inoltre state girate le prime riprese del
documentario che racconterà, nel corso del-
l’anno, l’intera stagione del Team Salomon
Carnifast. La due giorni ha anche dato vita
alla prima edizione del Free Trail di Moleto,
una gara di 14 km con invito esteso a chiun-
que e iscrizione gratuita. Era prevista persino
la partecipazione di camminatori e la crea-
zione di un mini circuito per bambini. // www.teamsalomoncarnifast.com
A Moleto il 1° raduno annuale del Team Salomon Carnifast
NEWS
// Lo scorso 7 marzo in Campidoglio,
presso la sala Protomoteca, è stato presen-
tato in anteprima a tutto il mondo della
stampa sportiva e cinematografica il corto-
metraggio “Purosangue”, in occasione della
XVIII Maratona di Roma (svoltasi il 18
marzo). Prodotto da Massimiliano Monte-
forte e diretto dal regista Virginio Favale, il
video dura circa 25 minuti e affronta il
tema della corsa e del doping. New Balance
è main sponsor dell’iniziativa insieme a Ma-
ratona di Roma, al negozio Noi Sport e alla
rivista Correre. Il corto sarà proiettato nei
più importanti festival del cinema del
mondo. Seguiranno altre proiezioni itine-
ranti, tra cui la città di Milano dopo la Ma-
ratona. La proiezione farà anche il giro di
numerose scuole per sensibilizzare i ragazzi
al delicato tema del doping. A breve verrà
diffuso anche il Dvd.
Presentato il corto sul doping Sponsorizzato New Balance
festival dei riconoscimenti per Patagonia, premiata per innovazione, tecnologia, ambiente e marketing// Patagonia, noto marchio di abbiglia-
mento legato al mondo outdoor che re-
centemente ha presentato anche una
rinnovata linea specifica per il trail run-
ning, quest'anno ha ricevuto importanti
riconoscimenti. In primis il Premio Na-
tura 2012 nella categoria abbigliamento
(secondo i criteri di conoscenza e utilità
del prodotto e vantaggi per l’ambiente) e il
Best Work Style Award (secondo i criteri
di identità, emozione, architettura, salva-
guardia ambientale e organizzazione azien-
dale). Patagonia è stata inoltre annoverata
da Fast Company tra le 50 aziende più
competitive al mondo, ottenendo il 14°
posto. Sul fronte marketing, Patagonia ha
ricevuto anche il riconoscimento Outdoor
Industry Social Media Awards 2011, asse-
gnato dal mensile B2B Outdoor Magazine
USA, per il canale youtube in assoluto più
visitato durante l'anno 2011.
MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
5
// Emil Zatopek (1922 -
2000) è il corridore ceco-
slovacco a cui è dedicato il
libro di Echenoz. Lo chia-
mavamo “la locomotiva”.
Nel 1952, dopo tante me-
daglie, ne vinse una d’oro
alle Olimpiadi di Hel-
sinki, vincendo tutte le
gare di fondo e mezzo fondo. Da allora di-
venne una leggenda, soprattutto per la
sua resistenza. Resistenza anche nel suo
difficile percorso esistenziale: operaio nel-
l’era di Stakhanov, iniziò malvolentieri a
correre durante la leva militare, con stu-
pefacenti risultati. La corsa gli diede in se-
guito fama e successo, ma fu escluso dal
partito per le sue dichiarazioni nei giorni
successivi l’invasione dei carri armati so-
vietici a Praga. Radiato dall’esercito,
venne mandato a lavorare come magazzi-
niere in una miniera di uranio vicino
alla frontiera tedesca, poi a scavare buche
per linee telefoniche, e rientrato a Praga
lavorò come lo spazzino. Venne riabilitato
negli anni ottanta, dopo avere rinnegato
le sue idee politiche.
CORREREDI JEAN ECHENOZ ED. ADELPHI - EURO 15 - PAG. 148
LETTURE
// Murakami Haruki è uno de-
gli scrittori più letti e tradotti
nel panorama della letteratura
mondiale. Ai suoi numerosi e
affascinanti romanzi, percorsi
da atmosfere anche surreali,
ma ben radicati nella realtà di
un paese complesso e sugge-
stivo, ha aggiunto un saggio sull’arte del
correre. Appassionato corridore, 60 anni,
piccolo e muscoloso, ha fatto della corsa,
come dello scrivere, un’arte. Ha parteci-
pato a 27 maratone e a un’ultramaratona
di 100 km in Giappone, quando aveva 45
anni. Correre fa parte della sua vita ed è
anche un modo per incontrare gente, per
vivere insieme una passione e creare le-
gami di amicizia. Ai numerosi giornalisti
che gli chiedono interviste, risponde:
“Venga a correre con me e rispondo alle
sue domande”. “La corsa è una lotta con-
tro il tempo, è salute mentale, è l’ascolto
di sé, la voglia di misurarsi e migliorarsi,
di resistere alla sofferenza, di sublimare la
noia”, scrive Murakami. In questo inte-
ressante e scorrevole saggio, lo scrittore
racconta, oltre le sue esperienze di mara-
toneta, aneddoti intercalati da riflessioni
sull’analogia tra la pratica della corsa e
quella della scrittura “Scrivere è un po’
come correre una maratona, la motiva-
zione è della stessa natura: uno stimolo in-
teriore silenzioso e preciso, che non cerca
conferma in un giudizio esterno”.
L’ARTE DI CORREREDI MURAKAMI HArUkIED. EINAUDI - EURO 13 - PAG.162
// Anche in Italia lo spot Ree-
bok diventa realtà. Un truck
con il container girerà per le
strade italiane e si fermerà nei
parchi principali di sette città.
È partito lo scorso 9 marzo da
Palermo, al parco Giardino In-
glese e si è spostato a Roma (16-
18 marzo) e Napoli (23-25
marzo). Le prossime tappe sa-
ranno Parma (30 marzo-1
aprile), Padova (14-16 aprile),
Torino (21-23 aprile) e infine
Milano (4-6 maggio). Il contai-
ner si aprirà e trasformerà l’area
circostante in un vero e proprio
box d’allenamento. Esperti trai-
ner condurranno le attività
della giornata, introducendo i
partecipanti ai movimenti basi-
lari. Durante tutta la giornata i
partecipanti avranno l’oppor-
tunità di testare le scarpe Real-
Flex di Reebok, dotate di una
suola con 76 elementi indipen-
denti che favoriscono il natu-
rale movimento del piede. Per i
più allenati sarà possibile iscri-
versi al Reebok CrossFit Fitness
Championship, postando di-
rettamente in loco i risultati dei
propri WOD. Solo i migliori
30 uomini e 30 donne si po-
tranno affrontare nella finale
del 23 giugno a Roma.
IL CROSSFIT ARRIVA IN SETTE PARCHI D’ITALIA CON IL REEBOK PARK TOUR
6
NEWS
// Con la nomina di Stefano Viganò a mana-
ging director di Garmin Italia, la divisione Fit-
ness & Outdoor della sede italiana si ristrut-
tura, assegnando alle risorse interne nuove
competenze manageriali. A partire dal mese di
marzo, infatti, Luca Sannazzarri assume la re-
sponsabilità della divisione Fitness & Outdoor
con il ruolo di sales & marketing manager e ri-
sponderà direttamente a Viganò. Le prime
esperienze di Sannazzari riguardano lo sviluppo
di applicazioni nel mercato della nautica. In
questo settore matura una ventennale espe-
rienza tecnica e commerciale. Con lo sviluppo
dei nuovi strumenti GPS di Garmin dedicati
allo mondo dello sport e dell’outdoor, San-
nazzari lascia nel 2008 il mare per passare alla
montagna nel ruolo di product specialist Out-
door. Nella nuova configurazione della divi-
sione Fitness & Outdoor, Matteo Bortesi sale
al ruolo di product marketing manager. En-
trato in Garmin nel 2006, Bortesi si è occupato
da subito dei prodotti studiati per il mondo
dello sport, mettendo a disposizione del-
l’azienda la propria esperienza agonistica ma-
turata in particolare nel mondo dell’atletica e
del tennis.
DOPPIO CAMBIO DI POLTRONE ai vertici di GARMIN italia
// Dal 17 marzo al 28 ottobre sono ben
dieci le gare sponsorizzate da Agisko. Si
parte con l’Ultrabericus di Vicenza (17
marzo), per passare poi al Wild Trail a Ca-
praica (LI) il 1° aprile e al Trail dei Gorrei a
Ponzone (VI) il 15 aprile. Agisko sarà pre-
sente anche dal 22 al 29 aprile nelle isole
Eolie per la Volcano Trail e al Trail Monte
Soglio a Foro Canavese (TO) il 27 maggio.
In estate sarà possibile trovare i prodotti Agi-
sko anche al LUT Lavaredo UltraTrail a
Cortina d’Ampezzo il 29 giugno e al Cer-
vino X-Trail il 18 luglio a Valtournenche
(AO). Gli ultimi tre appuntamenti dell’anno
sono fissati per l’Amalfi Trail dal 13 al 20
ottobre, il Tartufo Trail il 14 ottobre a Cale-
stano (PR) e il Trail Monte Casto il 28 otto-
bre ad Andorno Micca (BI).
// www.agisko.com
Dieci le gare nazionali sponsorizzate da Agisko
// Il gruppo Runners Point, rivenditore specia-
lizzato tedesco, si prepara ad aprire una decina
di negozi in Germania e in Austria, dopo che
le sue vendite sono aumentate del 12,9% per
un totale di 166 milioni e 200mila euro nello
scorso anno. Questo include le vendite in tutti
i negozi del gruppo, tra cui 25 franchising indi-
pendenti. Le vendite omogenee sono cresciute
del 3,2% e la vendita on-line ha più che rad-
doppiato il proprio fatturato. Il management ha
affermato di voler aprire da 10 a 15 negozi di
proprietà di quest'anno, e circa lo stesso numero
in franchising. Attualmente 93 negozi sono ge-
stiti da Point Runners. Il licenziatario del
gruppo in Svizzera, che ha lanciato tre punti
vendita nel Paese lo scorso anno, vuole aprire
altri tre store nel primo trimestre 2012.
Runners Point apre 13 store in Svizzera, Germania, Austria
// Il campionato mondiale della Moto Gp è alle
porte e il team Yamaha ha scelto di equipaggiare
i propri membri con scarpe Saucony. A partire
dalla prima gara (8 aprile, Losail, in Qatar), lo
staff tecnico sarà provvisto della nuova ProGrid
Ride 4. Il connubio fra le due aziende nasce
della volontà di mettere a disposizione di tecnici
specialisti una calzatura ideata per il running. In
preparazione alla prima gara, il team Yamaha sta
completando gli ultimi test sulla nuova moto, la
1000cc YZR-M1. Gli addetti ai lavori sono già
equipaggiati con la fornitura Saucony. È stato
Morgan Guizzo, sales & marketing manager di
Sportlab, a esprimere l’apprezzamento degli uo-
mini Yamaha alla presentazione delle nuove
scarpe. Il manager di Saucony (nella foto sopra
a sinistra insieme al general manager di Yamaha
Marco Riva) ha espresso la sua sorpresa nel con-
statare come il running sia una pratica molto dif-
fusa fra i membri del team.
da sin: matteo bortesi e luca sannazzari
SAUCONY ai piedi dello staff YAMAHA in moto gp
Visto da
// La collaborazione tra Running Magazine
e il sito Runlovers proseguirà con alcune “fi-
nestre” nelle quali lo staff del sito ci segna-
lerà trend, curiosità e dati emersi analiz-
zando il variegato pubblico dei propri
utenti, in gran parte runners amatoriali.
Ecco la prima: “Spesso i nostri lettori ci
chiedono, incerti e timorosi, quale sia il
corretto abbigliamento per iniziare a cor-
rere. La risposta non è mai univoca: infatti
le persone hanno differente percezione del
freddo, del caldo, si scaldano in modo dif-
ferente, ecc. Tuttavia, le indicazioni che
diamo sono sempre di avere materiale tec-
nico e usiamo terminologie come anti-
vento, membrana, traspirante... Dove si in-
cagliano le persone è la percezione del
prezzo. Se per costruire abbigliamento tec-
nico estivo da corsa sono sufficienti poche
decine di euro, non è così per l'inverno. Per
un buon paio di pantacollant lunghi, un
primo strato tecnico, un secondo strato iso-
lante e un windstopper (poi possiamo ag-
giungere guanti, scaldacollo, calzini e altro)
si arrivano a spendere anche 300/400 euro.
Una persona media non può comprendere
la differenza di materiali e di ricerca, so-
prattutto se si approccia per la prima volta
alla corsa. Pertanto si rifugia nella grande di-
stribuzione e compra molto spesso della
“plastica” camuffata da prodotto running.
Saranno anche tempi di crisi, ma senza ri-
nunciare a prodotti al top di gamma, avere
linee di abbigliamento tecnico a prezzi più
accessibili potrebbe essere una buona idea
per conquistare più clienti”.
Damiano Menegon
Quale abbigliamento per iniziare?
// Puma ha riportato ottimi risultati per il
quarto trimestre del 2011, con un utile netto
del 137%. Per la prima volta nella sua storia
l’azienda è stata in grado di raggiungere la so-
glia dei tre miliardi di euro di fatturato, au-
mentando i propri ricavi totali per l'intero
anno del 11,2%, con un incremento del
12,1% in termini di valute locali. L'utile netto
dell'esercizio è aumentato del 13,8%, andando
ben oltre le aspettative del management.
Puma raggiunge 3 miliardidi euro di fatturato nel 2011
// È stato ufficializzato il calendario della
seconda edizione del circuito Salomon Trail
Tour Italia 2012. Dopo il grande interesse
riscontrato lo scorso anno, quando a trion-
fare sono stati Fabrizio Roux e Francesca
Canepa, per il 2012 Salomon Trail Tour Ita-
lia si arricchisce di due affascinanti appun-
tamenti, per un totale di cinque gare da
aprile a settembre. Prima tappa il 21-22
aprile l’Elba Trail, 46 km tra il verde del
Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. Se-
condo stop il 12 maggio con il confermato
Le Porte di Pietra a Cantalupo Ligure, sede
della Nazionale di Trail Running che ha par-
tecipato al mondiale lo scorso anno. Terzo
appuntamento il 22-23-24 giugno al Grand
Raid Du Cro-Magnon, una ultra trail di 114
km che attraversa le Alpi, da Limone Pie-
monte fino a Cap d’Ail Côte d’Azur in
Francia. Altra novità il Cima Tauffi Trail
(20-21 luglio), 60 km nell’Appennino Tosco-
Emiliano. Gran finale invece il 15-16 set-
tembre sulle Dolomiti con il Sellaronda
Trail Running.
// www.salomontrailtouritalia.com
MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
// Mario Poletti, campione dello skyrun-
ning, ripropone agli appassionati del trail la
“doppietta” delle Orobie. Innanzitutto
l’Orobie Vertical, anche quest’anno intito-
lata alla memoria di Fausto Bossetti, il
51enne di Parre, grande appassionato di
montagna, scomparso per un incidente sugli
sci nel gennaio 2011. L’appuntamento è per
il prossimo 2 giugno. Nel 2011 (anno d’esor-
dio) furono oltre 200 gli skyrunner che die-
dero fiducia alla nuova manifestazione,
sfidandosi sul tracciato che unisce Valbon-
dione (in alta val Seriana) al rifugio Coca
dopo 1000 metri di dislivello. Quest’anno
Fly-Up Sport, società organizzatrice, ha li-
mitato le iscrizioni a un tetto massimo di
250. Il secondo appuntamento da segnare
sul calendario è per domenica 5 agosto:
torna la Orobie Skyraid, percorsa da atleti di
valore internazionale. Il quartier generale
della manifestazione sarà collocato nella
piana di Donico, al Passo della Presolana,
partenza e arrivo della gara.
tra giugno e agosto torna la doppietta delle orobie
// Il prossimo 14 aprile andrà in scena la Ötzi
Alpin Marathon da Naturno a Senales. Si tratta
di una maratona estrema, articolata nelle tre di-
scipline di mountain bike, corsa e sci alpinismo,
che da quest’anno ha come sponsor tecnico Dy-
nafit. Il brand proprio nel 2012 presenta la sua
prima collezione estiva dedicata all’Alpine Bi-
king e all’Alpine Running. Un connubio per-
fetto, come spiegato da Benedikt Bohem,
managing director di Dynafit International: “I
tre mondi dello sci alpinismo, del ciclismo e
della corsa sono molto vicini tra loro. Abbiamo
condotto uno studio per capire cosa cercano gli
sci alpinisti in estate. La risposta è stata corsa in
montagna o mountain bike, a volte insieme.
Basti guardare gli atleti del panorama agonistico
mondiale tra cui i nostri atleti Dynafit Mireia
Miro o Kilian Jornet, che dominano nei due
sport, sia in estate che in inverno”. La Ötzi
Alpin Marathon si disputerà per la seconda
volta nella sua storia nella giornata di sabato,
così da poter recuperare la gara di domenica in
caso di tempo avverso. Al momento sono iscritti
154 uomini e 10 donne. Tra i partecipanti,
anche importanti presenze Dynafit come lo
stesso Benedikt Bohem e il product manager
Schorsch Nickaes. L’azienda, tra l’altro, ha di re-
cente allargato il proprio team di atleti acco-
gliendo Mirco Ferrari e Omar Campestrin per
lo sci alpinismo, oltre a Pivk Taddei e Giancarlo
Annovazzi per skyrunning e trail runnig.
// www.oetzi-alpin-marathon.com
l’Ötzi Alpin Marathon sarà firmata Dynafit
7
marco de gasperi, vincitoredell’edizione 2011.
Salomon Trail Tour Italia,ecco il calendario 2012
MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
8
ECCO LA CLASSIFICA DEI MARCHI DI CALZATURE utilizzate, CON TANTO DI SUDDIVISIONE A SECONDA DEI TEMPI di arrivo, RELATIVE ALLE MARATONE DI VENEZIA E FIRENZE 2011.
// I partecipanti a Venezia 2011 sono stati 7.000. Di
questi 4701 coloro che hanno chiuso la gare sotto le
4,30 ore e che quindi sono stati presi in considerazione
per il nostro primo “Shoes Count”. Dalla tabella emerge
come il marchio leader in assoluto sia Asics, con 1.522
preferenze, corrispondenti al 32,4% dei partecipanti.
Seguono Mizuno (854 runners corrispondenti al 18,2%)
e un terzetto composto da Nike, Saucony e Brooks con
una percentuale simile oscillante tra il 12 e il 13%. Inte-
ressante poi operare qualche valutazione su come
alcune percentuali varino in funzione dei tempi. Adidas
ad esempio, in sesta posizione assoluta con 260 run-
ners e il 5,5% delle preferenze, ha percentuali maggiori
tra i top runners sotto le 3 ore: addirittura il 66% sotto
le 2,30 ore (8 runners su 12) e il 10,4% sotto le 3 ore.
Così come possiamo notare come Brooks aumenti la
propria percentuale nella fascia medio/alta: 20,7% tra
2,30 e 3 ore e 21,4% tra le 3 e 3,30 ore.
// Venendo ai dati relativi alla maratona di Firenze, su
6.932 concorrenti arrivati, sono stati 5.514 a chiudere
entro le 4,30 ore e quindi presi in esame nella tabella
sottostante. Interessante notare come i dati siano
davvero molto simili a quelli di Venezia. Praticamente
tutte le posizioni sopra analizzate e all’incirca anche
le varie percentuali si equivalgono.
I dati si presentano ancora più omogenei anche nelle
fasce centrali dei tempi. Unica eccezione il forte
cambio di percentuali di Nike e Adidas tra i top run-
ners (rispettivamente al 25% e 35% per i runners
sotto le 2,30 ore, 20 in totale) dovuto in parte anche
a fattori di “sponsorizzazione” di alcuni atleti top.
1. ASICS 0 0,0 37 27,4 264 27,6 584 31,4 637 36,7 1522 32,42. MIZUNO 0 0,0 28 20,7 205 21,4 348 18,7 273 15,7 854 18,23. NIKE 2 16,7 21 15,6 124 13,0 266 14,3 230 13,3 643 13,74. SAUCONY 1 8,3 20 14,8 125 13,1 229 12,3 209 12,1 584 12,45. BROOKS 0 0,0 8 5,9 117 12,2 243 13,0 200 11,5 568 12,16. ADIDAS 8 66,7 14 10,4 60 6,3 89 4,8 89 5,1 260 5,57. NEW B. 1 8,3 5 3,7 16 1,7 47 2,5 51 2,9 120 2,68. DIADORA 0 0,0 1 0,7 6 0,6 19 1,0 9 0,5 35 0,7ALTRE 0 0,0 1 0,7 40 4,2 38 2,0 36 2,1 115 2,4TOT. 12 100,0 135 100,0 957 100,0 1863 100,0 1734 100,0 4701 100,0
MARATONA DI VENEZIA (23 OTTOBRE 2011)
2:30 % 2:30/3:00 % 3:00/3:30 % 3:30/4:00 % 4:00/4:30 % TOT %
1. ASICS 3 15,0 75 26,0 468 32,0 687 33,2 593 35,5 1826 33,12. MIZUNO 1 5,0 58 20,0 278 19,0 378 18,3 331 19,8 1046 19,03. NIKE 5 25,0 28 9,7 217 14,8 305 14,7 218 13,0 773 14,04. SAUCONY 3 15,0 36 12,5 158 10,8 247 11,9 177 10,6 621 11,35. BROOKS 1 5,0 46 15,9 199 13,6 270 13,0 193 11,5 709 12,96. ADIDAS 7 35,0 32 11,1 83 5,7 82 4,0 71 4,2 275 5,07. NEW B. 0 0,0 10 3,5 33 2,3 59 2,9 42 2,5 144 2,6ALTRE 0 0,0 4 1,5 27 1,8 42 2,0 47 2,8 120 2,2TOT. 20 100,0 289 100,2 1463 100,0 2070 100,0 1672 99,9 5514 100,1
2:30 % 2:30/3:00 % 3:00/3:30 % 3:30/4:00 % 4:00/4:30 % TOT %
DATI & STATISTICHE SUI BRAND AI PIEDI DEI PARTECIPANTI DI ALCUNE DELLE PIù IMPORTANTI MARATONE E MEZZE MARATONE ITALIANE.
ECCO LA NUOVA, imperdibile RUBRICA DI RUNNING MAGAZINE
shoes count
LA SCELTADEI RUNNERS
// L’inedito percorso con il passag-
gio in piazza San Marco ha portato
fortuna alla 26° Venicemarathon
2011. Nuovo percorso e nuovo re-
cord nella gara femminile con la ke-
niana Helena Kirop, che ha vinto in
2h23’37”. La gara maschile invece è
stata vinta dall’etiope Tolesa Tadese
Aredo in 2h09’13”. Positiva la prova
dell’azzurro Danilo Goffi, 7° in
2h14’41” e primo degli italiani.
Anche i numeri dell’edizione 2011
sono stati notevoli: ne riportiamo
alcuni tra i più significativi.
7.000: iscritti
80.000: bottiglie d’acqua San Bene-
detto
60.000: bottiglie di Gatorade
30.000: confezioni di biscotti Palmi-
sano
40: quintali di mele
35: quintali di banane
30: quintali di arance Coldiretti
2.000: i volontari impegnati
20.000: spugne, prontamente rac-
colte al termine della gara
40: km di nastro segnaletico
5: km di transenne per le strade
4: postazioni mediche fisse distri-
buite sul percorso
2: centri di raccolta per atleti ritirati
7: ambulanze
2: auto mediche
2: moto mediche
2: idroambulanze
12: medici
22: infermieri professionali
60: infermieri volontari Croce Verde
10: ecosanitari volontari dei Cava-
lieri di Malta in servizio nella zona
di Piazza San Marco
16: massofisioterapisti
// La Firenze Marathon è in
Toscana il principale evento di
corsa su strada e a livello na-
zionale, secondo solo a quello
di Roma, mentre rientra tra le
prime 20 maratone più im-
portanti del mondo per quan-
tità dei partecipanti e qualità
dell’organizzazione. La gara at-
traversa per tutto il centro sto-
rico della città di Firenze: oltre
42 km lungo l’Arno, nel Parco
delle Cascine, in piazza del
Duomo, in piazza della Signo-
ria, lungo Ponte Vecchio e in
altri luoghi non meno noti
della città. Il traguardo è posto
in santa Croce. Ecco i numeri
che hanno caratterizzato la Fi-
renze Marathon 2011:
8629: concorrenti iscritti
7339: uomini iscritti
1290: donne iscritte
7426: concorrenti partiti
6932: concorrenti arrivati
5928: uomini arrivati
1004: donne arrivate
6588: italiani
2041: stranieri
2: conferenze stampa ufficiali
3: ore di diretta Rai Sport
70: giornalisti accreditati
60: fotografi lungo il percorso
20: eventi concomitanti (con-
certi)
I NUM
ERI
MARATONA DI FIRENZE (27 NOVEMBRE 2011)
I NUMERI
9
MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
ESOSPORT: IL RICICLO NATURALE DELLE SCARPECON LA SUOLA IN GOMMA• MARTA VALAGUSSA
// Sono oltre 51.000 le scarpe da
runner e da ginnastica recuperate
da ESO Sport, un marchio di pro-
prietà dell’azienda ESO Srl, con
sede a Opera (MI), da più di dieci
anni leader nel settore raccolta,
trasporto e smaltimento dei rifiuti
da ufficio. Il gruppo si occupa di
riciclare tutte le scarpe dalla
suola in gomma, logorate da alle-
namenti, gare e manifestazioni.
Che non finiscono così in disca-
rica, ma possono vivere il pro-
cesso del riciclo. “Le scarpe da
noi raccolte nei vari punti vendita
dislocati in tutta la penisola (oltre
1000 tra negozi di articoli sportivi,
supermercati e palestre) vengono
convogliate verso gli impianti di
recupero” racconta Gabriele Lau-
retta, responsabile del progetto
Esosport.
DOVE FINISCONO LE SCARPE
“Gli impianti triturano la gomma,
trasformandola in granulato utiliz-
zabile per sottofondi di piste da
atletica, pavimentazioni stradali,
superfici ad assorbimento di im-
patto (pavimenti anticaduta) nelle
aree gioco destinate ai bambini.
La tomaia sintetica delle suole
viene inserita anche all’interno
dei palloni da calcio”, prosegue
Gabriele.
IL PROGETTO
Eso Sport è nato due anni fa dal-
l’idea creativa di Nicolas Mele-
tiou, managing director di Eso,
nonché appassionato marato-
neta, che volle unire lo sport al-
l’ecologia. “Con un piccolo con-
tributo chiesto ai punti vendita
aderenti si coprono le spese per
trasporto e riciclo” continua Ga-
briele. “È fondamentale prestare
attenzione alle condizioni di usura
delle scarpe che utilizziamo per
correre”.
QUANDO CAMBIARE LE CALZATURE
Come raccomandano gli esperti,
correre con scarpe usurate può
provocare infiammazioni al ten-
dine rotuleo, stiramenti e dolori
muscolari. Altrettanto vero però è
che spesso si gettano via con
non curanza sneakers ancora uti-
lizzabili. Ma come accorgersi che
le scarpe hanno superato il livello
di usura consentito? Un paio di
calzature da corsa andrebbero
cambiate dopo aver percorso
600-700 chilometri a livello ama-
toriale (ma i professionisti a volte
utilizzano anche 12 paia di scarpe
l'anno). Insomma, l’atteggia-
mento più corretto è quello di os-
servare con attenzione la suola:
se si verifica un logoramento in-
terno ed esterno della suola, è
ora di abbandonare le scarpe
vecchie e comprarne un altro
paio. A questo punto entra in
gioco ESO Sport. Basta cercare
lo store più vicino, inserire le vec-
chie scarpe nell’ ESO Sport bag
e depositarle nell’ESO Sport box.
Le calzature partiranno per il pro-
cesso di riciclo più adeguato alle
loro caratteristiche. “Riciclare ha
sicuramente un costo molto più
elevato del semplice smaltimento
di rifiuti, ma il nostro obiettivo pri-
mario è quello di evitare la nuova
produzione di materie prime. Cre-
diamo profondamente in una di-
mensione sostenibile dello
sport”, conclude Gabriele.
www.esosport.it
FOCUS ON
A Opera, in provincia di Milano,un’azienda recupera calzature usate
e le trasforma in piste da atletica e parchi giochi per bambini. Più di 1000
i punti di raccolta in Italia.
Nicolas Meletiou managing director di Eso
da sin: Claudio Grassi(esosport), Nicolas Meletiou(Managing DirectorESO Srl), RobertoEmanuele (DirettoreGenerale ESO)
10
COVERSTORY
• BENEDETTO SIRONI
Dopo la nostra approfondita epiacevole chiacchierata con il re-sponsabile di Brooks Italia MarcoRocca, siamo usciti dai nuovi uf-fici di Migliarino (Pisa) con unagrande carica e molti pensieri nellatesta. Primo tra tutti: se il mondodel running in Italia sta vivendoun periodo particolarmente felice,i praticanti sono in aumento e l’im-magine della disciplina è più chepositiva, molto del merito lo hannoproprio realtà come Brooks Italia.Che con tutto il suo staff - spessoanche in partnership con i vari dea-ler - è quotidianamente impegnatacon passione e professionalità per lapromozione del running a tutti i li-velli. Compreso quello più “etico”.Diamo quindi a Marco la parola,mentre per ripercorrere la storia diBrooks e per un focus sull’atten-zione ambientale del marchio vi ri-mandiamo ai due box a pagina 14.
Come ti sei avvicinato al mondo
della corsa e quali sono state le tue
esperienze come atleta?
Ho iniziato a correre e a peda-lare per migliorare la resistenza e laconcentrazione quando, sul finiredegli anni ‘70, ero un giovane pilotacon aspirazioni professionali. Poi lacorsa è diventata una costante delmio stile di vita, sia praticata comesemplice momento distensivo checome esperienza agonistica di vari li-velli.Cosa rappresenta per te il run-
ning?
Ormai è una prassi per me tal-mente consolidata che difficil-
mente posso immaginare il contra-rio, ovvero una vita senza la corsa:negli ultimi 30 anni la corsa mi haaiutato in maniera decisiva in tantimomenti no, insegnandomi a strin-gere i denti con forza ed andareavanti, eliminando anche per pochiminuti ma evidentemente in modosufficiente quei pericolosi eccessidi stress spesso causa di problemimolto seri. Qual è il tuo background lavora-
tivo e come è avvenuto il tuo
primo contatto con Brooks?
Tra le mie principali esperienze,quelle come importatore di brandquali Cannondale, Kona, Gt, Iron-man. Poi a inizio 2002 il mio primocontatto con Brooks, nel quale poisono entrato l’anno seguente. Iltutto grazie a una preziosa segnala-zione di Stefano Morini, all’epocaimportatore Saucony, al quale saròsempre grato a riguardo.
Sappiamo che avete recentemente
cambiato sede in Italia, senza spo-
starvi di molto per la verità. Per-
ché questa scelta?
La sede italiana di Brooks Sport,pur restando a Migliarino (Co-mune di Vecchiano, Pisa), si è tra-sferita nella zona artigianale a po-che centinaia di metri dall'uscitadell'autostrada di Pisa Nord. Unascelta dovuta più che altro alla ne-cessità di spazio e di uniformità ailayout delle altre filiali europee. Quante persone lavorano per Bro-
oks Italia e quali sono i vari ruoli?
Mia moglie Maria Piera è la re-sponsabile amministrativa, il cu-stomer service team è composto daStefania Mattioli, Ioannis Mag-kriotelis e Paola Palla, mentre il sa-les team da Giampaolo Sala (Lom-bardia e 3 Venezie), DerejeRabattoni (Piemonte, Liguria, Emi-lia Romagna, Toscana, Umbria eMarche), Tobias Gramajo (Lazio,Abruzzo, Molise e Sardegna) e An-tonio Pisani (Campania, Puglia, Ba-silicata, Calabria e Sicilia). L’assi-stenza alla clientela (Tech Rep) èdemandata invece a Salvo Di Tra-
pani che verrà presto coadiuvatonella sua attività da una new entry.Marco Maggini, infine, è nostroconsulente marketing e new busi-ness.Sappiamo che sono tutti o quasi
anche degli assidui runners…
Effettivamente tutti sono moltoattivi: Dereje ha in passato vestitola maglia azzurra in più di un’oc-casione nel cross country, Tobiasdopo un’attività in pista di buon li-vello è ora un veloce fondista,Paola è una triathleta e podistamolto motivata. Per non parlaredi Ioannis Magkriotelis, probabileolimpico per la Grecia da due anniin Brooks Italia, che lo sta suppor-tando ora attivamente nella suagrande sfida: qualificarsi per la ma-ratona alle Olimpiadi di Londra2012. Per farlo dovrà centrare iltempo minimo di 2h17'10" in unadelle maratone pre-olimpiche. Io-annis ce la sta mettendo davverotutta. Non è difficile, infatti, ve-
derlo correre nel pomeriggio (lamattina lavora presso i nostri uf-fici) nelle pinete di Migliarino, SanRossore o presso il campo di atle-tica di Pisa. Proprio in questi giornidi marzo si trova in Kenia per fi-nalizzare la preparazione in vistadi questa grande grande sfida.Che rapporti ci sono con la casa-
madre tedesca?
La nostra azienda è americana:la sede tedesca è controllata al100% dagli USA così come losiamo noi, in quanto filiale italiana.Noi ci occupiamo di tutte le attivitàcommerciali, amministrative e dimarketing relative al nostro mer-cato. Solo le spedizioni e le relativefatturazioni vengono gestite diret-tamente dalla Germania.Come è posizionato il nostro paese
in Europa per Brooks?
La nostra crescita è stata note-vole ed ora siamo stabilmente,come valore di fatturato, sul podioeuropeo, dopo la Germania e or-
mai molto vicini all’Inghilterra.Puoi darci qualche numero sui vo-
stri fatturati o indicare in percen-
tuale la crescita degli ultimi due
anni?
Nel 2010 abbiamo registrato unfatturato di 3,2 milioni di euro, cre-sciuto a 4,6 milioni nel 2011. Per il2012 le prospettive sono altrettantobuone e il target è di 6 milioni.In quante vetrine siete presenti
oggi? Puntate ad aumentare in ter-
mini di quantità di negozi o di
profondità all’interno dei vostri at-
tuali clienti?
Lavoriamo con circa 250 puntivendita. Il nostro fatturato è cre-sciuto del 41% nell’ultimo anno,ma soprattutto è cresciuto del118% in due anni con un aumentodel 15% solo del numero di dealer.È soprattutto questo il dato chepiù ci piace portare ad esempiodella nostra evoluzione sul mercatoitaliano.In generale siete molto attivi e pro-
positivi con i vostri dealer. Quali
le principali iniziative che svilup-
pate insieme?
La nostra politica marketing con-tinua ad essere rivolta soprattutto ainostri rivenditori i quali, è benesottolinearlo, possono influenzare,positivamente s’intende, la sceltafinale in un settore altamente tec-nico come il nostro, dove il consi-glio e la consulenza sono oltre-modo apprezzate dall’utilizzatorefinale. Per questa ragione appog-giamo i nostri rivenditori sia perquanto riguarda la scelta di eventidi riferimento, così come per gliatleti e le giornate e serate promo-
NUMEROSE SINERGIE CON I PROPRI DEALER, SUPPORTO DEGLI EVENTI 5.30 E DEL PROGETTO MARATONABILI, PRESENZA DA PROTAGONISTA ANCHE NEL TRiATHLON, NEL QUALE SPONSORIZZA DANIEL FONTANA e altri atleti di riferimento: sono SOLO ALCUNE DELLE MOLTE INIZIATIVE DEL marchio, CHE SI CONFERMA TRA LE REALTà PIù ATTIVE in italia NEL RUNNING A 360°. E AD APRILE ARRIVERà PURE UN INNOVATIVO CONCEPT STORE ALL’INTERNO DELL’AEROPORTO DI PISA.
RIFLETTORI PUNTATI SU UNO DEI BRAND LEADER DEL MERCATO, CHE HA CHIUSO IL 2011 CON UN +41% DI FATTURATO E QUEST’ANNO PUNTA AI 6 MILIONI DI EURO. intervista con MARCO ROCCA, SALES & MARKETING
MANAGER ITALIA, PRIMO UTILIZZATORe DEI VARI PRODOTTI INSIEME AL SUO STAFF E ALLA RETE VENDITE
CORRENDO FELICI CON BROOKS…
a sinistra Marco Rocca impegnato in un clinic allaforza vendite, sotto in azionealla Maratona di Pisa 2009
ioannis Magkriotelis, dipendenteBrooks con l’obiettivo della maratona olimpica
Il modello top seller 2011
di Brooks, la Glycerin 9
lo staff di Brooks Italia e alcuni clienti in occasione di uno dei tre dealers meeting svolti a novembre
11
LA PARTENZA
MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
zionali e di formazione. Per il terzoanno consecutivo confermiamo an-che le pagine e i quarti di paginepubblicitarie in co-marketing con inostri rivenditori sulle riviste di ri-ferimento, che sono diventate or-mai un classico di gran successo acui in molti si sono ispirati. In cosa consistono le vostre serate
Nightlife?
La parola d’ordine è “aggrega-zione”. Insieme ai nostri collabora-tori ed al personale del negozio or-ganizziamo una facile corsa notturnaper le vie della città, facendo provarein particolare i prodotti riflettentidella linea Nightlife. Spesso questeserate sono seguite anche da veri epropri "Brooks Day": giornate dedi-cate agli appassionati di running edei prodotti Brooks in particolareper conoscere novità tecniche e ini-ziative.
Esistono a livello europeo o mon-
diale dei monomarca Brooks?
No, ma solo per poco… A questoproposito c’è una grande novità cheriguarda proprio l’Italia.Siamo curiosi, di cosa si tratta?
In aprile verrà inaugurato il primoBrooks Concept Store nientemenoche all’interno dell’Aeroporto diPisa. Si tratta di una scelta strategicaper il nostro paese ma anche perBrooks a livello europeo e mondialein quanto la location prescelta può
contare su 4,8 milioni di passaggil’anno. La particolarissima locazionedell’aeroporto pisano (a poche cen-tinaia di metri dal centro città) con-sentirà inoltre di poter attirare ancheclienti locali. E proprio con un oc-chio a questa clientela saranno di-sponibili anche alcuni prodotti dellaconcorrenza.Un monomarca con i prodotti dei
vostri concorrenti?!
Esattamente. Su un’apposita pa-rete vi saranno tutti i nostri princi-pali modelli affiancati da quelli dellacategoria corrispondente degli altritop brand. Inviteremo i clienti aduna prova comparata, non abbiamopaura di confrontarci con gli altri eil cliente alla fine è il miglior giu-dice…Parliamo di prodotti. Qual è stato
il modello best seller nel 2011?
Quale quello su cui punterete di
più nel 2012?
Senz’altro e ancora una volta laGlycerin 9, grande è già l’attesa perla versione 10 che arriverà nei negozia luglio.Anche Brooks ha lanciato un’in-
tera collezione “minimal”. Quali
sono le sue caratteristiche?
La discussione sulla corsa mini-male o a piedi nudi in effetti divideil mondo dei corridori. Tutte scioc-chezze, pura assurdità della moda oinnovazione sportiva rivoluzionaria?Anche Brooks si è posta in modo se-rio questa domanda e per avvicinarsial problema ha seguito un percorsonon convenzionale quanto ovvio.Ha chiesto ai corridori stessi cosadesiderano. Risultato: i runners de-siderano semplicità, un legame piùintenso con il loro ambiente. Du-rante la corsa vogliono provare unasensazione naturale e un’esperienzafisica la più completa e immediatapossibile. Da questo è nata l’ispira-zione per lo sviluppo di una linea discarpe da corsa completamentenuova: PureProject. Per tutti i corri-dori che desiderano provare più “fee-ling”. Alla linea è dedicato uno spe-cifico sito: pureproject.it.
Come è stata recepita la linea Pu-
reProject? Quanti dei vostri clienti
la trattano e qual è il modello più
apprezzato?
Innanzitutto è molto interessantesegnalare che, secondo un articolatoquestionario proposto alcuni mesifa ai nostri rivenditori, la stragrandemaggioranza dei nostri clienti cono-sce già da qualche mese il progettoPure. Le vendite poi si sono con-
centrate (volutamente) in fase di lan-cio su circa il 30% dei nostri clienti,ampliato poi al 64% nelle stagioniSS12 e FW12 per un’incidenza del10% sul totale degli ordini. Parlando di web, qual è il vostro ap-
proccio al mondo online e ai social
network?
Sfruttiamo molto il canale web so-prattutto partendo dal sito ufficialeBrooks, del quale esiste una versionecompletamente dedicata all’Italia enel quale la parte news è costante-mente aggiornata. Inoltre, come nelcaso del già citato PureProject, esi-stono micrositi dedicati ad alcuni ar-gomenti di interesse per i runnerscome quelli dedicati alla linea di ab-bigliamento Nightlife o quello de-nominato “Brooks DNA” con ap-profondite spiegazioni dei prodotti edelle tecnologie Brooks. Sui socialnetwork abbiamo pagine ufficiali perl’Italia e vi sono numerose pagine de-dicate a specifici argomenti o ma-gari nate per iniziativa di nostri fans.Da segnalare ad esempio il gruppoBrooks nato lo scorso febbraio suFacebook tutto dedicato al femmi-nile, gestito dalla responsabile Da-niela Bonizzoni. Sponsorizzate e supportate nume-
rosi atleti. Quanti sono in totale
quelli che sponsorizzate sul territo-
rio italiano e chi possiamo ricor-
dare tra i più importanti?
Attualmente il nostro team Italia ècomposto da 25 donne e 75 uominiscelti nella maggior parte dei casi dainostri rivenditori. Tra i pochi atletiscelti direttamente da Brooks meri-tano menzioni speciali i grandi tria-thleti Daniel Fontana (recordmanitaliano all’Ironman di Hawaii) e iprobabili olimpici Alessandro Fa-bian e Anna Maria Mazzetti.Tantissimi anche gli eventi nei
quali presenziate o che supportate
direttamente. Quali sono i princi-
pali per il 2012?
La gara di nostro riferimento è laPisa Marathon in programma a di-cembre. Importante è poi l’abbina-mento con il “trittico veronese”: laGiulietta&Romeo Half Marathon(19 febbraio), la Gardaland Half Ma-rathon a maggio e la Verona Mara-thon ad ottobre, che sarà il clou dellastagione dopo il successo di parteci-pazione delle ultime due edizioni.Da sottolineare che la Giulietta&Ro-meo Half Marathon ormai veleggia
verso la terza posizione dopo le piùfamose Roma-Ostia e StraMilano.VeronaMarathon a sorpresa è en-trata a far parte della top-ten dellemaratone italiane con i suoi 1500 ar-rivati (2011) davanti a maratone clas-siche come Carpi, Salsomaggiore,Trieste e a sole poche centinaia di ar-rivati rispetto alle più blasonate Pa-dova e Treviso. Ma al di là delle clas-siche gare, due delle nostre iniziativepiù importanti per il 2012 sono le5.30 e il progetto “MaratonAbili”.Delle 5.30 parliamo anche in que-
sto numero (vedi articolo a pagina
22-23), ci spieghi invece chi sono i
MaratonAbili?
È un’iniziativa che abbiamo af-fiancato da questa stagione. Quellodei MaratonAbili è un gruppo di di-versi runners, tra i quali anche geni-tori, che hanno fatto network nelsupportare e spingere ragazzi e ra-gazze in carrozzella nelle varie mara-tone e mezze maratone italiane. Ab-biamo avuto un’anteprima allaPisaMarathon dove i partecipantiavevano sul pettorale il simbolo delteam ed i 500 volontari veicolavanoil marchio “MaratonAbili” by Bro-oks. Un bis c’è stato anche alla mezzamaratona a Torre del Lago (PucciniHalf-marathon). Teniamo molto aquesta iniziativa come al supporto
che stiamo dando ad Alberto Ce-riani, 42enne milanese che nono-stante la sua cecità (dall’età di 26anni a causa di una rarissima malat-tia, la sindrome di Leber), è un fortetriatleta e maratoneta, da anni par-tecipa ai campionati europei e aimondiali di Triathlon e nel 2006 èstato il primo non vedente a parte-cipare e concludere l’Ironman delleHawaii.Il mondo del running oggi in Italia
è tutto rose e fiori o c’è anche qual-
che spina?
Direi che, considerando il mo-mento, non si possa parlare di spine,in quanto ci possiamo considerare“preservati” dalla crisi generale. Per-ciò anche gli aspetti negativi, legatiper di più a difficoltà amministra-tive, vanno considerati con la do-vuta disponibilità e volontà costrut-tiva.Il 2012 quindi come sarà per Bro-
oks in tre parole?
Crescita, innovazione, diverti-mento.Come vuoi salutare i nostri lettori?
Beh, questa volta ne bastano sem-plicemente due: Run Happy!
CONTATTIBrooks Sports gmbhvia della Canapiglia, 1556019 Migliarino - Vecchiano (Pisa)Tel: 050.804696Fax: 050.803177Email: info@brooksrunning.itWebsite: www.brooksrunning.it
la serata Nightlife milanese insieme al negozio Verde Pisello
Screenshot di alcuni micrositi: PureProject, linea Nightlife e Brooks DNA
Pure Flow e Pure Grit, due modelli della nuova linea minimal di Brooks
Una delle iniziative più belle e lodevoli, i MaratonAbili. a sinistra la partenza della Pisa Marathon 2011. a destra
alcuni dei 500 addetti dotati di apposita maglia dedicata e foto di gruppo con maratonabili e accompagnatori
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• CONTINUA A PAG. 12
COVERSTORY MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
12
L’impegno “green” di Brooks è attivo già da alcuni anni
e si è intensificato sempre più con importanti investi-
menti di tempo ed energie per creare prodotti a basso
impatto ambientale, consumando poche risorse e ri-
sparmiando alberi, acqua e benzina. Riportiamo qui di
seguito alcune tra le più importante iniziative, premi e
prodotti sul tema.
IL CICLO VITALE
DI UNA CALZATURA RUNNING
Al termine della loro vita tutte le calzature finiscono in una
discarica. Brooks incoraggia gli atleti a ottenere il mas-
simo dalle proprie scarpe: quando non sono più valide
per correre, possono continuare a essere utilizzate per
altri scopi. Ottieni il massimo dalle tue calzature da corsa,
consentendo loro di vivere una vita piena, completa e
produttiva. Ecco i passaggi da seguire.
Fase 1: le nuove scarpe da corsa. Goditi le tue nuove
calzature per 800 km di corsa spensierata. Sfrutta il loro
ammortizzamento e la loro stabilità per correre con il
massimo piacere e sicurezza.
Fase 2: transizione verso un utilizzo meno specifico.
Dopo aver percorso 800 km continua a utilizzare le tue
calzature, portandole con i jeans. Riusciranno a darti an-
cora molto durante il tempo libero.
Fase 3: transizione dai jeans ai pantaloni da lavoro.
Quando le tue calzature avranno fatto il loro lavoro anche
sotto i jeans, possono continuare la loro vita come
scarpe per i piccoli lavori domestici. Tagliare il prato, ag-
giustare qualcosa o pitturare sarà un piacere, se ai piedi
terrete le vostre fedeli ex compagne di allenamenti.
Fase 4: dai tuoi piedi a quelli di chi ha bisogno di aiuto.
Penserai che dopo averle usate anche per i lavori dome-
stici sia giunto il tempo di buttarle via. Ma se sono ancora
presentabili, puoi donarle a un ente di carità che provve-
derà a recapitarle a chi ne ha bisogno.
Fase 5: il meritato riposo. Dopo anni di utilizzo le calza-
ture sono pronte per essere buttate in una discarica. Se
hanno una intersuola in BioMoGo, parte delle stesse sarà
restituita alla terra come prodotto biologico, che aiuta la
crescita di piante e vegetazione.
CMP
(COMPRESSION MOLDED PREFORM)
Normalmente le intersuole vengono realizzate a partire
da grandi pannelli, tagliati con la forma delle stesse e
quindi formando parecchi scarti. Le nuove intersuole
Brooks vengono create utilizzando un efficiente processo
di compressione in stampi preformati denominato CMP.
Questo sistema riduce gli scarti del 50%, minimizza gli
step di lavoro e il tempo complessivo, con una conse-
guente riduzione di manodopera e di energia. Ottenendo
così vantaggi per la Terra e per tutti noi.
BROOKS SHOE BOX
(SCATOLA DELLE SCARPE BROOKS)
Brooks ha realizzato una nuova
scatola per le scarpe (lanciata a
gennaio 2008). Fatta al 100% con carta riciclata biode-
gradabile, è colorata con inchiostro non tossico a base di
soia e senza metalli pesanti. Sono stati ridotti all’interno
tutti i materiali di accompagnamento, biodegradabili e ri-
ciclati al 100%. La scatola e le forme delle scarpe si pie-
gano facilmente, diventando piatte, per ridurre il volume
della spazzatura. Brooks ha ridotto anche le zone colo-
rate, evitando la grafica dove non strettamente necessa-
ria. Carta riciclata non vuol dire poca resistenza. Le
nuove scatole Brooks sono molto robuste, pur riducendo
il peso complessivo del 13%. I risultati di questo lavoro
hanno portato nel 2008 i seguenti dati ambientali:
• risparmio di 762.327,87 kg di carta (cioè 14.285 alberi)
• risparmio di 22.266.392 litri d’acqua
• risparmio di 3.361,233 kw di energia
• risparmio di trasporto di 1.220 tonnellate di merci
HPR
GREEN
La suola HPR (High Performance Rubber) Green è pre-
sente nei modelli Beast, Ariel e in tutta la collezione di
calzature Trail. Si tratta di un materiale con grande resi-
stenza all’abrasione, prodotto con sabbia piuttosto che
con olio. Questo consente di non ridurre le scorte di pe-
trolio e di ottimizzare le caratteristiche di trazione, sia in
condizione di bagnato che di asciutto.
THE GREEN
AWARDS GO GREEN
Brooks è seriamente impegnata per il sostegno dell’am-
biente. Di seguito riportiamo una selezione dei premi che
Brooks ha vinto grazie al suo impegno in questo campo:
• Footwear News 2008 Green Award: Footwear News,
la principale pubblicazione sul mercato della calzatura,
ha evidenziato gli sforzi di Brooks per essere più ecoso-
stenibile. Questi comprendono le tecnologie eco-com-
patibili come BioMoGo e HPR Green, la riduzione degli
scarti di produzione attraverso il processo di stampo
(CMP), le scatole delle scarpe in cartone riciclato al 100%
e l’utilizzo di inchiostro non tossico a base di soia.
• Runner’s World 2008 International Green Award: in-
dirizzato alla tecnologia o all’azienda che meglio affronta
il problema dell'impatto ambientale, il Green Award della
rivista running più diffusa al mondo è stato assegnato
solo due volte negli ultimi tre anni, entrambe a Brooks.
• Trail Runner 2008 Sprout Award: BioMoGo ha gua-
dagnato il Runner’s Trail Sprout Award per la miglior in-
novazione nel campo della tutela ambientale. Nuovo nel
2008, il Premio Sprout riconosce un direttore di gara,
un’azienda, un personaggio o un’innovazione che hanno
fatto passi significativi in merito al rispetto ambientale.
Trail Runner sostiene che il BioMoGo avrà “un impatto
diretto sulla riduzione dei rifiuti in discarica”.
• Plant a Tree USA Great Green Business Award: nel
maggio 2008, Plant a Tree USA ha gratificato Brooks con
il suo primo Great Green Business Award. Il premio, dato
come riconoscimento alla responsabilità ambientale delle
imprese, applaude Brooks per la sua “esemplare etica e
responsabilità d’impresa ecosostenibile”.
MATERIALI
COLLATERALI
Dalla brochure ai cataloghi per P.O.P. Brooks ha scelto
materiali e fornitori in linea con la tutela dell’ambiente.
Tutta la carta utilizzata da Brooks è certificata dal Fo-
rest Stewardship Council (FSC) e viene realizzata uti-
lizzando il legno proveniente da foreste ben gestite,
società controllate da enti esterni e/o di materiale ri-
ciclato. Brooks usa solo inchiostri a base di soia. Gli
inchiostri metallici non sono comunque nocivi per
l'ambiente. Seguendo questi dettami per i cataloghi
della collezione primavera/estate 2009, Brooks ha sal-
vato:
• 6.350,4 kg di legno d’albero (44 alberi)
• 60.524,94 litri di acqua
• 2.212,21 kg di emissioni di gas di scarico (che equi-
vale a guidare una vettura compatta 10.255 km)
• 1.200,23 kg di rifiuti solidi
BROOKS E LA SOSTENIBILITÀ
1914 – Brooks viene fondata a Fila-delfia, PA.1930 – Sviluppo del supporto per lacurvatura dell’arco plantare.1938 – Brooks progetta le scarpeper bambini Pedicraft, il primopasso di una lunga storia di realiz-zazione di prodotti che rispondonoagli standard imposti da ortopediae medici sportivi.1957 – Brooks diventa Brooks ShoeManufacturing Company, Inc.1975 – Brooks apre la strada all’usodelle suole in Etilen-Vinil-Acetato,diventando una delle prime societàper scarpe sportive ad avvalersidell’EVA, che oggi rappresenta unostandard del settore.1977 – Lancio di Vantage, la primascarpa sportiva sul mercato che ri-sponde al problema dell’eccessivapronazione. La scarpa riceve ilFive-Star Award, ovvero l’ambito ri-conoscimento di Runner’s World.1981 – Lancio sul mercato dellaprima linea di abbigliamento dacorsa Brooks.1982 – Introduzione di Chariot, chedispone dell’innovativa tecnologiaBrooks Diagonal Rollbar (DRB).1987 – Lancio della linea di calza-ture da donna Brooks for Womenche rappresenta le prime calzaturerunning da donna anatomicamentecorrette.1989 – Introduzione della nuovatecnologia ammortizzante: Hydro-Flow.1991 – Brooks viene insignita del-l’American Podiatric Medical Asso-ciation Seal of Acceptance perHydroFlow.1992 – Lancio di Beast, la scarpada corsa a controllo del movimentopiù apprezzata.1993 – L’azienda sposta la suasede centrale a Seattle, nello statodi Washington, e diventa BrooksSports, Inc.1994 – Nasce la linea AdrenalineGTS: è nata una stella tra le scarpeda corsa. Questo modello è ancoradisponibile nella gamma dei pro-dotti Brooks.1995 – Introduzione dell‘innovativatecnologia POD della intersuola(Podular Technology).2001 – Decisione strategica di con-centrare l‘attività esclusivamentesull‘equipaggiamento da corsa e dispostare l‘attenzione del settore di-stribuzione di Brooks sulla venditaal dettaglio specializzata.2002 – Il modello Adrenaline GTSriceve il premio di Runner’s WorldBest Update Award e una medagliad’oro da Running Network per lacategoria Best Renovation.2004 – Inaugurazione della tecno-logia innovativa e-Fusion, impie-gata nella linea di scarpe premium.2006 – Lancio della rivoluzionariatecnologia per intersuola: MoGo.2006 – Brooks vince il riconosci-mento di Runners World GreenAward per i progressi ambientalinella fabbricazione delle sue cal-zature.
2007 – Gli atleti del progetto Bro-oks dominano nei trial USA dellamaratona olimpica con la qualifi-cazione di Brian Sell.2008 – Brooks è la prima azienda aintrodurre un’intersuola ecologica:BioMoGo.2008 – Brooks svela una nuovalinea footwear per bambini dise-gnata per resistere alle scorribandedei più piccoli e alle necessità bio-meccaniche dei loro piedi. La col-lezione si apre con due modellidistintivi: il Kids’ Adrenalineä GTSe il Kids’ Defyance, entrambi perbambini e bambine. 2008 – Brooks conquista tre rico-noscimenti per le proprie pratichedi gestione ambientale e per l’usodi tecnologie eco-friendly. Foot-wear News, pubblicazione tradededicata al mercato footwear, as-segna a Brooks il suo Green Awardmentre i magazine di corsa Runne-r’s World e Trail Runner si compli-mentano con l’azienda per la suatecnologia più eco-friendly, ovveroil BioMoGo.2009 – Brooks annuncia una par-tnership pluriennale con la Rock ‘n’Roll Marathon Series organizzatada Competitor Group, divenen-done sponsor ufficiale per calza-ture e abbigliamento.2009 – Runner’s World assegna ilriconoscimento Best Update alla10ª edizione della calzatura Adre-naline GTS, la scarpa da corsa piùvenduta di casa Brooks. Nellastessa guida prodotti la nuovascarpa da allenamento Launch,anch’essa firmata Brooks, conqui-sta il premio Best Debut. Più tardinello stesso anno, Runner’s Worldpremia a livello internazionale ilmodello Ghost 2 attribuendogli ilriconoscimento Best Global Up-date.2010 – Brooks introduce il sistemadi ammortizzazione DNA, in attesadi brevetto. Questo sistema inno-vativo e unico nel suo genere siadatta fisicamente e automatica-mente a ogni passo al diversopeso trasmesso al piede durante lacorsa. Il risultato è un equilibrioperfetto tra ammortizzazione e sta-bilità in risposta alle variazioni dibiomeccanica, peso, passo, anda-tura e terreno di corsa. 2010 – Brooks presenta la GreenSilence, scarpa da corsa rivoluzio-naria che presenta un elementosostenibile in ogni sezione.2010 – Brooks stringe una partner-ship con il Prof. Dr. Gert-PeterBrüggemann e il Prof. Dr. JosephHamill, due dei migliori ricercatorial mondo nel campo della biomec-canica nel running. L’obiettivo èquello di realizzare studi prospet-tivi e retrospettivi sul movimentonella corsa per ottenere informa-zioni utili al miglioramento del de-sign del footwear.2010 – Runner’s World premia ilmodello Ghost 3 con il suo presti-gioso premio Editor’s Choice.
la storia
• SEGUE DA PAG. 11
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intersuola // EVA iniettata,
altezze 23,5mm/11,5mm
PER / UOMO, DONNA E BAMBINOCollezione / PE 2012categoria / a3TARGET / Scarpa da allenamento, ideale per lunghedistanze. Consigliata per l’utilizzo su strada.Modello per runner esigenti che ricercano unprodotto tecnico ma dal design ricercato
I tre punti di forza1 / Scarpa neutra da allenamento per runner
DI peso medio, e da gara per runner pesanti2 / Doppia ammortizzazione, verticale con tecnologia
ADIPRENE, orizzontale con tecnologia FORMOTION3 / Grande comfort, ottima calzata e giusto supporto
grazie alla tecnologia GEOFIT e ai materiali morbididella tomaia. Design ricercato con le 3 strisceintegrate nell’intersuola
Prezzo uomo-donna / 130 EUROPrezzo bambino / 63 EURO
// materiale ammortizzante sotto il tallone che protegge il piede dai ripetuti impatticon il terreno
// materiale elastico posto sottol’avampiede che assicura un’ottima reattività infase di stacco
// sistema di ammortizzazioneorizzontale che, adattandosi all’angolo di appoggiodel piede, ne favorisce il naturale appoggio e laconseguente rullata del piede
// supporto dell’arcoplantare che consente al tallone e all’avampiede di lavorare in maniera naturale e indipendente.Garantisce stabilità e adattabilità al terreno
// mescola di gomma non-marking che garantisce alla suola ottima resistenzaall’abrasione
// Sistema di imbottiture all’internodella scarpa a protezione delle zone del piedeanatomicamente più sollecitate
// dotata di inserti prodotti con materialiriciclati e riciclabili al 100%
// scarpa dotata di alloggiamento perdispositivi micoach. Compatibile con MICOACH PACERBUNDLE e MICOACH SPEED CELL
ALLACCIATURA // simmetricacon stringhe piatte
per un maggior comfort
la scarpa del meseADIDAS // SUPERNOVA GLIDE 4
tecnologie adottate //
informazioni di base //
tomaia //mesh
SOTTOPIEDE // soletta in eva preformata
antibatterica OrthoLite
Colo
ri /
/
V23322 v23321 v20465 V20541 V23313
Peso // uomo 315gr, donna 270grMisure // uomo UK 6-12,5; 13,5: donna UK 3,5-10,5; bambino UK 3,5-5,5
uomo // donna //
NOVEMBRE 2011
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atleti che utilizzano il modello //stranieri // Brett Gotcher e Brie Felnagle, protagonisti della campagna stampa e digital adidasda marzo a maggio 2012. La campagna viene declinata anche sul punto venditaitaliani // Filippo Lo Piccolo, Marco Calderone, Veronica Vannucci e Franca Fiacconi
SUOLA // gomma ADIWEAR egomma soffiata
G46398 V23312 V23311 V20361 V23421
bambino //
miCoach PACER BUNDLE
miCoach è un sistema di allenamento interattivo, che
offre un kit di 3 prodotti (miCoach Pacer, miCoach Heart
Rate Monitor e miCoach Stride Sensor).
Durante la corsa miCoach Pacer, applicato al braccio,
comunica indicazioni precise per correre al ritmo giusto,
in base al livello fisico e alle indicazioni fornite
in maniera congiunta dall’Heart Rate Monitor
(sistema di monitoraggio del battito cardiaco) e dallo
Stride Sensor (sensore di distanza e velocità).
Lo Stride Sensor può essere inserito in tutti i modelli
della collezione running adidas (dotati di alloggiamento
sotto la soletta della scarpa sinistra) o attaccato
alle stringhe attraverso una clip in dotazione.
Il prezzo di miCoach Pacer Bundle,
che comprende Pacer, Heart Rate Monitor
e Stride Sensor è di 140 euro.
cod. Q00145
miCoach MOBILE APP
Il sistema di allenamento miCoach è anche disponibile
gratuitamente sotto forma di app miCoach Mobile per
iPhone, Blackberry e Smartphone dotati di piattaforma
Android. Oltre a tenere traccia di velocità, performance e
calorie bruciate, l’applicazione è in grado di
mappare i percorsi attraverso il GPS dello
Smartphone e di condividere i progressi su
micoach.com. Novità rispetto alla versione
precedente è l’interazione con il miCoach Heart
Rate Monitor, che monitora la frequenza cardiaca
durante l’allenamento, grazie a miCoach
CONNECT per iPod Touch e iPhone.
cod. V42040
miCoach SPEED_CELL
Alla gamma di dispositivi miCoach si è aggiunto
miCoach SPEED_CELL, un sensore che cattura il
movimento a 360°, posizionato nella cavità all’interno
dell’intersuola di qualsiasi scarpa compatibile con
miCoach o agganciato ai lacci attraverso la speciale clip.
miCoach SPEED_CELL memorizza le misurazioni
effettuate durante l’allenamento o la gara fino a sette ore
e trasmette i dati in modalità wireless ad iPhone, iPod
touch, iPad, PC e MAC attraverso miCoach CONNECT
(appositi connettori per dispositivi Apple o PC/MAC).
Il prezzo consigliato al pubblico
del kit di miCoach SPEED_CELL più uno
dei due connettori è di 70 euro.
cod. V42038/V42039
//
miCoach Pacer
miCoach Heart Rate Monitor
miCoach Stride Sensor
miCoach connect
miCoach connectper iphone e ipod miCoach connect
per pc e mac
MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
16
focusshop
• MARTA VALAGUSSA
“Domenica 13 maggio festegge-
remo 30 anni di attività. Abbiamo in
programma una fantastica stracitta-
dina per ricordare insieme tre decenni
di lavoro e di sport”. È grintosa la
voce di Silvano Melani, titolare del
punto vendita Il Campione di Prato.
la storia - “Ho aperto questo negozio
nel 1982, insieme a un altro socio, in-
segnante di educazione fisica, che
dopo qualche anno si è ritirato. Sono
rimasto l’unico titolare e ho prose-
guito questa attività che adoro da sem-
pre” prosegue Silvano. Il Campione è
ormai diventato un punto di riferi-
mento non solo per le aziende, ma an-
che per tutti gli appassionati di run-
ning, trail e walking. “L’idea originaria
era quella di diventare un centro spe-
cifico per il podismo, ma negli anni ci
siamo occupati anche di altri sport,
tra cui in modo particolare il cicli-
smo” racconta Silvano. “Circa cinque
anni fa abbiamo preso una decisione
definitiva: siamo diventati tecnici spe-
cializzati di running e trail. Per un
semplice motivo. Il pubblico dei run-
ners in questi 30 anni non è cam-
biato. È solo aumentata l’offerta e la
possibilità di scelta per il podista. Ma
rispetto ad altre discipline il mondo
del running non è cambiato: è de-
mocratico, semplice, pulito e pratico.
Tutti i runner sono uguali quando
corrono, non hanno strumenti che li
distinguano, se non il proprio corpo,
i propri muscoli e la preparazione tec-
nica”. Silvano in negozio si fa aiutare
da due collaboratori: Fausto Inno-
centi, 45enne campione di podismo,
vincitore della maratona di Livorno
con un personale di 2h19’30” nel
1990, e Giacomo Paccosi, un giovane
di 30 anni appassionato di calcio, ma
con una competenza tecnica di altis-
simo livello sulle scarpe da running.
gare e iniziative - Il negozio organizza
e assicura la propria presenza a nu-
merosi eventi e maratone, locali e in-
ternazionali. “Abbiamo partecipato
alla maratona di New York lo scorso
6 novembre, a quella di Berlino a fine
settembre, a quella di Vienna lo
scorso aprile, e a quella di Dobbiaco
a giugno 2011. Ovviamente, non
siamo potuti mancare anche alla ma-
ratona di Roma del 18 marzo”. Per
quanto riguarda invece le iniziative
locali Il Campione sponsorizza e or-
ganizza quest’anno la ventesima edi-
zione della Scarpi Rampi, una gara a
coppie (uno in bicicletta e l’altro a
piedi). Il titolare Silvano Melani è
molto attento e sensibile al tema della
corretta alimentazione per gli atleti: a
questo proposito organizza spesso in-
contri e conferenze con medici, spe-
cialisti e nutrizionisti. “La nostra forza
sta nel mix giusto di competenza e
aggiornamento: la mia trentennale
esperienza mi permette di avere i con-
tatti giusti e di poter organizzare eventi
e manifestazioni senza troppe diffi-
coltà, mentre la freschezza e la bravura
tecnica dei miei collaboratori fa sì che
i consigli e l’assistenza al cliente siano
sempre aggiornati alle ultime novità
in uscita” conclude Silvano.
SERATA NIGHTLIFE E BROOKS DAY - Da sot-
tolineare anche la stretta sinergia con
molte aziende del settore, come per
esempio Brooks. Con il brand è stata
ad esempio organizzata lo scorso 22
febbraio una serata Nightlife, che ha
permesso a clienti e appassionati di
correre in notturna con i prodotti ri-
flettenti della linea Nightlife, i col-
laboratori Brooks e il personale del
negozio per le strade della città la-
niera. Per tutta la giornata di gio-
vedì 23 febbraio inoltre lo store ha
ospitato il "Brooks Day", una gior-
nata dedicata agli appassionati di
running e dei prodotti Brooks, per
conoscere in particolare novità tec-
niche e iniziative.
LO STORE DI PRATO GESTITO DA SILVANO MELANI promuove e presenzia MOLTI EVENTI e MARATONELOCALI E INTERNAZIONALI. CON UNA PARTICOLARE SENSIBILITÀ PER IL TEMA DELLA CORRETTAALIMENTAZIONE, SUL QUALE SONO ORGANIZZATI INCONTRI E CONFERENZE CON SPECIALISTI.
COME SI RIMANEPER 30 ANNI“IL CAMPIONE”
titolare/i (nome e cognome): Silvano Melani
Anno di nascita negozio: 1982
Numero del personale: 3
Metri quadrati totali: 150
Metri quadrati dedicati all'abbigliamento: 50
Metri quadrati dedicati alla calzatura: 100
Numero vetrine: 6
Discipline trattate: Running, trail, walking
Noleggio attrezzatura? no
Marchi calzature e attrezzatura:
Garmin, Polar, Salomon, Adidas, Asics, New
Balance, Mizuno, Nike, Puma, Saucony, Brooks,
Karuh, Diadora, The North Face, Merrell,
Under Armour
Marchi abbigliamento:
x-Bionic, Gore Running Wear
scheda tecnica
ALLENAMENTO insieme ai maratonabili e a STEFANO BALDINI, CAMPIONE OLIMPICO ATENE 2004
Maratona di Pisa. sullo sfondo il gonfiabile de “Il campione” GRAN FESTA MARATONA DI ROMA
NOEMY GIZZI
MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
Indirizzo: Via Mino da Fiesole 20, 59100 - PRATO
Numero di telefono: 0574.583340
Numero di fax: 0574.514192
E-mail: info@ilcampione.it
Sito: www.ilcampione.it
Numero sedi: 1
Silvano Melani e Fausto Innocentidavanti al negozio
Fausto Innocenti nel reparto calzature
da sin: Silvano Melani(titolare), Gelindo Bordin(campione olimpico Seul),
Fausto Innocenti(collaboratore) e Annamaria
Gallorini (fotografa)
lo staff con i “ferri” del mestiere
18
INTERVISTE
• MONICA NANETTI
In questo periodo, anche dopol’uscita del suo ultimo libro, lohanno praticamente intervistatotutti. Almeno i media specializzati,ma non solo. Non ci potevamocerto tirare indietro anche noi,visto che il personaggio di cose in-teressanti da dire ne ha parecchie evisto anche il personale rapportodi conoscenza che abbiamo conlui. Ma a maggior ragione gli ab-biamo posto alcune domande unpo’ meno scontate e prevedibili.Alle quali naturalmente non hamancato di rispondere in modoschietto e sincero.
Il tuo libro precedente si intito-
lava "Resisto dunque sono", questo
“Perseverare è umano": che cosa
c'era da dire, in più e di diverso, sul
tema della resistenza?
Questo nuovo libro è nato pro-prio perché non pretendevo, conil libro precedente, di aver svisce-rato tutti gli aspetti legati alla re-silienza: alla capacità, cioè, dirimanere motivati nel perseguirei propri obiettivi per lunghi pe-riodi di tempo nonostante le dif-ficoltà. In particolare ritenevoimportante approfondire i rap-porti che intercorrono tra resi-
lienza e motivazione: un’analisiche porta a individuare (e a sfa-tare) una serie di “leggende” suquest’ultimo tema, che in qual-che modo ci influenzano e ci go-vernano.
A questo si è aggiunto anche ilmio sviluppo personale, con unaserie di esperienze che mi hannofornito nuovi elementi sull’argo-mento; in particolare l’essermioccupato delle prime edizioni delTor des Géants in un’ottica scien-tifica (conducendo un’approfon-dita ricerca in collaborazione conil Centro interuniversitario di ri-cerca in bioingegneria e scienzemotorie di Rovereto e con la Fa-coltà di scienze motorie dell’Uni-versità di Verona) ha cambiato lamia concezione dei limiti umani.
Infine, volevo raccontare moltecose che non erano riuscite a en-trare nel primo libro, ma che amio avviso sono storie impor-tanti (e anche divertenti): è que-sta la parte del libro dedicata allespedizioni alpinistiche ad altaquota.
Uno dei temi principali del libro è il
concetto di motivazione: puoi sin-
tetizzare il tuo messaggio? In che
cosa si differenzia dai molti testi e
manuali già in circolazione?
La motivazione umana dipende
molto meno di quanto pensiamoda fattori esterni; e tuttora rappre-senta, per la nostra specie, qual-cosa di importante e di “speciale”.La quantità di motivazione e la ca-pacità di farla durare nel temposono un patrimonio tipico edesclusivo degli esseri umani…anche se la società attuale non con-tribuisce affatto a mantenerlo vivo.Fin dall’infanzia, infatti, vengonoproposti modelli falsi e fuorvianti:primo tra tutti, il concetto di “ta-lento” come capacità innata e con-dizione indispensabile perottenere risultati eccellenti.Un’idea, questa, che mette inombra l’importanza dell’impegnoe che conduce spesso alla passivitàe alla rassegnazione, agendo comepotente fattore di demotivazione.In realtà, più studio questi temi epiù mi convinco dell’importanzaassoluta, nella costruzione dellecompetenze, dell’esercizio e del-l’impegno assiduo: chi eccelle, inqualsiasi campo, non lo fa perché“è naturalmente dotato”, ma per-ché ha saputo lavorare duramentee con costanza.
Nel libro prendi come esempio e
"laboratorio di esperienze" gli
atleti di ultramaratona. Ma
quanto della loro straordinaria
capacità di automotivazione e di
resilienza (spesso dettata da sto-
rie personali e da contesti molto
particolari) può essere ritrovata
anche in persone comuni? E quanto
degli stimoli e degli insegnamenti
derivanti da questo tipo di attività
sportiva può essere riportato an-
che in altri ambiti (come per esem-
pio nella vita lavorativa)?
Certo, personaggi come BrunoBrunod o Roberto Ghidonihanno alle loro spalle delle storiedurissime; ma non si può dire lostesso per i ragazzi della nazionale,che comunque si allenano con unimpegno assolutamente fuori dal
Motivazione, resistenza, capacità di mantenere l’impegno ai massimi livelli per un lungo periodo di tempo: questi i temi - che sfociano nel concetto di “resilienza” - al centro di “Perseverare è umano”, il nuovo libro dello psicologo, alpinista e ultra runner Pietro Trabucchi.
la montagna,il mio migliorlaboratorio
// Pietro Trabucchi, 1963, vive a
Brusson (AO). Si occupa da molti
anni di psicologia dello sport e di
rapporto mente-prestazione. Inse-
gna “Psicologia dello sport”
presso l’Università di Verona.
Nello stesso ateneo, per il biennio
della Laurea Specialistica è tito-
lare dell’insegnamento “Coa-
ching: psicologia del rapporto
allenatore-atleta”. È stato lo psi-
cologo della Squadra Olimpica
Italiana di Sci di Fondo alle Olim-
piadi di Torino 2006 e psicologo
delle Squadre Nazionali di Tria-
thlon. Attualmente è psicologo
delle Squadre Nazionali di Ultra-
maratona (100 km e 24h) oltre che
di numerosi atleti di sport di resi-
stenza.
Ha seguito professionalmente di-
verse spedizioni alpinistiche fina-
lizzate all’acquisizione di record
internazionali con Bruno Brunod,
Jean Pellissier e Claudio Bastren-
taz (Aconcagua, Kilimanjiaro, Eve-
rest, Mc Kinley). Nel 2005 ha
raggiunto la cima dell’Everest nel-
l’ambito della spedizione valdo-
stana “Everest Vitesse”.
È autore di diversi libri sui temi
della psicologia applicata alla per-
formance e alla gestione dello
stress, l’ultimo dei quali - Resisto
quindi sono (Corbaccio) - ha vinto
nel 2008 il Premio letterario del
CONI ed è stato presentato nel-
l’ambito del programma televisivo
“Che tempo che fa” da Fabio
Fazio.
Ha lavorato e lavora - come con-
sulente e come formatore per di-
verse aziende nel campo della
gestione dello stress e della crisi,
dello sviluppo della resilienza col-
lettiva e del teambuilding.
IL LIBRO
"Perseverare è umano"
ed. Corbaccio - 15 euro
www.pietrotrabucchi.it
www.corbaccio.it
PIETRO TRABUCCHI - bio
pietro all’arrivo rock and ice
trabucchi con bruno brunod in tibet
19
comune. Di fatto, i primi, conle loro vite in qualche modo“eccezionali” mi sono stati utiliper studiare i meccanismi gene-rali che governano la motiva-zione. Situazioni che si possonoritrovare - al di fuori dell’ambitosportivo - in persone comuniche, se si trovano ad avere unamotivazione molto forte, sco-prono in sé delle forze enormi:è un concetto di autodisciplina,uno stile di vita che poi ci siporta appresso anche nella vitaquotidiana, nell’attività lavora-tiva, nelle piccole cose. Certo,in contesti esasperati queste di-namiche emergono in modomolto netto: e per me rappre-sentano un laboratorio ideale (èquesto, per inciso, il motivoprincipale che mi porta a con-frontarmi con imprese“estreme”: se fosse per il miogusto personale, sarei moltomeno avventuroso di quanto ingenere mi si considera). Si trattadi modelli, di archetipi, maanche di atteggiamenti che unavolta interiorizzati ci seguonopoi nella vita di tutti i giorni,alla macchinetta del caffè o neirapporti con i colleghi.
Passando ad aspetti più generali
della tua attività, quali sono i tuoi
rapporti con gli sponsor? Con
quali logiche gestisci le tue scelte
in questo ambito?
Gestisco il team di atleti trail“targati” Tecnica; una bellis-sima esperienza di lavoro, so-prattutto nel rapporto conl’azienda e con le persone chein essa operano: professionistipreparati e di grande espe-rienza. Devo dire anche, però,che si tratta di un’attività chevivo in modo in po’ estraneo
alla mia natura, nonostante siastato io stesso a contribuire allanascita di questo sistema: ilmio timore è che questa logicadei “team” sponsorizzati che sisfidano tra loro porti a un ago-nismo esasperato e a pressionieccessive, all’interno di unmondo - quello del trail - in cuia prevalere è sempre stato ilrapporto interpersonale, il ri-spetto, la solidarietà. Finora, aonor del vero, l’ambiente con-tinua a essere sano: gli atletisono soprattutto amici, vivonola gara in modo equilibrato,non sono influenzati da spinteesterne. Ma a mio avviso c’è ilrischio nient’affatto remotoche l’elemento economico, lestrategie di marketing assu-mano un ruolo preponderante:qualcosa sta cambiando, equando ci si trova davanti a fi-gure praticamente perfette nonsolo nelle loro capacità atleti-che, ma anche nel loro spessoreumano e comunicativo (pensoad esempio a un personaggiocome Kilian Jornet), per laprima volta può insinuarsi ildubbio che si tratti - anche - diuna sapiente lavoro di costru-zione di immagine.
A proposito di Tecnica: questa
azienda sta investendo molto nel
concetto di scarpa “oversize” per
il trail running. Personalmente
cosa ne pensi? E qual è il tuo pen-
siero invece sull'altro grande
trend del mercato, ossia il bare-
foot e le calzature minimal?
Per come la vedo io, questetendenze opposte portano allachiusura del cerchio. Parlandodi barefoot, di certo questi mo-delli fisiologici rendono più na-turale il movimento del piede.
Ma bisogna considarare chequesti movimenti sono oggi“coperti” da diecimila anni disottoutilizzo: e non mi sembrapensabile che – magari in etàneppure giovanissima – qual-cuno possa trovare vantaggio acorrere un trail o una maratonacon scarpe di quel tipo. Perfetteper sessioni di rieducazione delpiede, per acquisire sensibi-lità… ma se si devono percor-rere molti chilometri, èpreferibile una calzatura protet-tiva. Per contro, la scarpa over-size ha il grande vantaggio dispostare in avanti i limiti di te-nuta del piede. Ma anche inquesto caso è una questione dimodalità di utilizzo: non di-mentichiamo che si tratta discarpe nate per l’ultra endu-rance, per corse lunghissime.Indossarle per una gara di unaventina di chilometri, sempli-cemente, non ha senso: ci sonomodelli molto più adatti.
Personalmente quali sono le tue
prossime sfide e dove ti vedremo
impegnato in gare o a fianco de-
gli atleti che segui nel corso del
2012?
Per quest’anno sono tre gliappuntamenti fondamentali:seguirò la nazionale di ultra-maratona ai mondiali della 100km (a fine aprile a Seregno -MB) e della 24 ore (a settembrein Polonia). E poi, sempre a set-tembre, di nuovo il Tor des Gé-ants, che per me rappresentauna sfida personale a livelloatletico ma anche un momentoimportantissimo a livello scien-tifico: insieme alle universitàche già ci hanno seguito loscorso anno, torneremo a farericerca “sul campo”.
Gestisco il team di atleti trail
“targati” Tecnica;una bellissima
esperienza di lavoro.Anche se il mio
timore è che questalogica dei “team”
sponsorizzati che sisfidano tra loro
porti a un agonismoesasperato e a
pressioni eccessive,all’interno di un
mondo - quello deltrail - in cui a
prevalere è semprestato il rapporto
interpersonale, il rispetto,
la solidarietà.da sinistra: giuliana arrigoni, gabriela monti, pietro trabucchi e marco zanchi(tutti componenti del team tecnica) alla scorsa edizione del tor dès geants
pietro all’ultramaratona del toubkal, 2009
MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
“
• MARTA VALAGUSSA
La mamma chiede al figlio: “Vai aprendere il latte?”. E il bimbo ci va dicorsa, ogni giorno. “Se dovevo an-dare da qualche parte, ci andavo cor-rendo”. Non è la storia di ForrestGump, ma quella di Giorgio Calca-terra, l’uomo che fa impazzire le sta-tistiche e le tabelle degli esperti. Trai runners italiani è un mito, perchériesce a ottenere ottimi risultati, purnon avendo un piano di lavoro, unadieta e un allenatore. “Non riesco aseguire un allenatore per due mo-tivi: non ho tempo e sono pigro”dice Giorgio, che ha appena com-piuto 40 anni e da 32 corre. Laprima maratona vinta risale al 1990,quando aveva solo 18 anni. Il recordperò è stato raggiunto nel 2000,quando ha registrato il tempo di2h13’15’’. Tra il 13 febbraio e il 16ottobre 2011 ha partecipato a 26competizioni (mezze maratone, ma-ratone, gare su strada). Che segretonasconde un uomo così? “Sono fisi-camente un po’ improbabile” diceGiorgio “ho le gambe corte e tozze”.È alto 1,75 m e pesa 63 kg quando èin forma, e 75 kg quando non si al-lena per qualche mese. Non è né untop runner, né un amatore. Non èun professionista, ma un tassista, chesvolge turni da 6-8 ore al giorno. Mac’è di più: non prende ingaggi, masolo rimborsi per le spese di viaggio.L’unico guadagno proviene daipremi. “Il più importante l’ho con-quistato con la vittoria del Passatore2011: 2000 euro per la vittoria, 500per il record della corsa e 300 per es-sere passato primo al traguardo vo-lante”. Il suo sponsor è Saucony perle calzature e Suunto per gli orologicardio. A differenza degli altri nu-meri di Running Magazine non ri-porteremo il box prodotti, perchèGiorgio quasi non bada al tipo di
prodotti utilizzati. Per lui l’impor-tante è correre.
Nel 2009 sei stato protagonista di un
film, “Top Runner, il tassista volante"
(vedi box a destra): come hai vissuto
questa esperienza?
“Top Runner è un documentariosu di me, o almeno così è stato defi-nito da Lorenzo Guarnieri, l'idea-tore della pellicola. Dura quasiun'ora e racconta la mia vita: dal la-voro di tassista agli allenamenti, finoalle gare. Ho deciso di raccontarmiin quei fotogrammi, e descrivere traimmagini, foto e monologhi comeho vissuto alcuni miei successi”.
La vittoria alla 100 km del Passatore,
il titolo mondiale dei 100 km in
Olanda… Quale è stato il successo che
ti ha regalato maggiori soddisfazioni?
“Ho vinto il primo Passatore a cuiho partecipato. È stata un’esperienzabellissima, la mia prima gara di 100km. Ho vinto anche due campionatimondiali, ma l'emozione che mi hadato il mio primo Passatore non haeguali”.Hai mai pensato di cimentarti in
qualche altra disciplina, come ad
esempio il trail?
“Ho provato a correre qualchetrail: sono gare stupende, ma non miritengo adatto a questo tipo di com-petizione. Qualche anno fa mentre
partecipavo ad un trail sono cadutoe ora mi è rimasta un po’ di paura.Inoltre ho un senso dell’orienta-mento davvero pessimo. Ho provatoanche a cimentarmi con l’orientee-ring, ma non sono mai arrivato altraguardo”.Quanto conta Roma come scenario per
correre, visto che vivi la città sia in
macchina che a piedi?
“Sono fortunato, abito vicino avilla Pamphili e posso correre nelverde pur abitando a Roma. La miaè una città bellissima, ma ovvia-mente in centro non è il caso di cor-rere. Per preparare il mio ultimomondiale, ho corso anche 40 km algiorno, 20 al mattino e 20 al pome-riggio”.Che tabella segui per la tua prepara-
zione? Sei metodico o creativo?
“Sono abbastanza metodico, nonseguo una tabella specifica. Di so-lito esco e corro. Poche ripetute, mamolti km corsi a 4'30" al km, senzafaticare troppo. Solo con la voglia dicorrere”.Come ti alleni?
“Per me allenarmi vuol dire usciree correre. Il ritmo che cerco di tenerein allenamento è di massimo 5min/km. L’unico allenamento spe-cifico che conosco è fare le ripetute,quasi sempre i 1000 m (da sei a novevolte, attorno ai 3’10’’ con 400 me-tri di recupero corsi in due minuti).Raramente corro anche i 2000 m.Non vado in palestra, perché non hotempo. Non assumo integratori, maassaggio quelli che sono nei pacchigara. In corsa li evito, perché ho lostomaco delicato. Prima di una garao nel periodo di allenamento man-gio quello che capita e dove capita.In taxi il pasto più completo è costi-tuito da panini e pizza bianca con lamortadella. A casa preparo spesso lapasta in bianco condita con olio eparmigiano”.
runner DEL MESEGIORGIO CALCATERRA MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
Anni: 40
Nato a: Roma
Vive a: Roma
Professione: Tassista
Collaborazioni: Il negozio
sportivo che ha con sua
sorella Lidia, Calcaterra
Sport
Sponsor Ufficiali:
Saucony
Riconoscimenti conse-
guiti: 2 titoli mondiali nella
100 km e 7 vittorie ai cam-
pionati italiani tra 50 e 100
km
Principali gare compiute:
Circa 200 maratone e 15
ultramaratone
La tua gara più difficile:
Una 78 km corsa in Sviz-
zera a Davos, dove si saliva
fino a 2700 m e dove caddi
durante una discesa, tagliai
il traguardo zoppicando.
Quella di cui sei più orgo-
glioso: Sono orgoglioso
della gara in cui feci il per-
sonale in maratona, otte-
nuto a marzo del 2000 a
Ferrara (2h 13' 15")
La tua prossima spedi-
zione: La Connemarathon,
una 63 km in Irlanda
L’impresa che prima o
poi vorresti compiere:
Correre una maratona a
100 anni
Obiettivi per il 2012:
Riuscire a concludere bene
il mio settimo Passatore
Nato nel 2008 da un’intuizione di Lo-
renzo Guarnieri, pensato e realizza-
to da Michele Cinque, Lorenzo Guar-
nieri e Alessando Leonardi, Top Run-
ner è il frutto di una produzione dal
basso, senza alcun finanziamento né
sponsorizzazione. Il documentario è
stato prodotto dalla giovane eti-
chetta di autoproduzioni video Lazy
Film (nata proprio durante la realiz-
zazione di Top Runner), in collabo-
razione con MRF 5, società attiva da
oltre vent’anni nell’ambito culturale.
Il documentario è stato strutturato in
modo da “inseguire” Giorgio (o al-
meno provarci) durante le sue gior-
nate ordinarie e straordinarie. Viene
ripreso mentre lavora sul suo taxi o
si allena nel parco di
villa Pamphili e Roma. I
giovani registi hanno
potuto filmare Calca-
terra anche in trasferta
in occasione di gare e
maratone. Immagini e
filmati si alternano la-
sciando spazio a un’intervista sinte-
tica ma significativa dell’atleta stes-
so, in perfetto stile Calcaterra. Non
è l’uomo dei riflettori, non buca lo
schermo, non ha il carattere da vip.
È semplicemente un grande appas-
sionato di corsa, che vive normal-
mente, senza lusso né notorietà.
Restando comunque un Top Runner!
IL REGISTA
Michele Cinque nasce a Roma nel
1984. Termina il liceo classico nel
2003 e prosegue gli studi presso la
facoltà di Filosofia all’Università la Sa-
pienza di Roma. Tra il 2004 e il 2006
collabora alla realizzazione del format
Identità Selvaggia per Rai-educatio-
nal, girando tre documentari tra Ke-
nia, Yemen e Pakistan e firmando la
regia di una puntata in Portogallo. Nel
2005 firma la regia di Alentejo Story
Concert, il suo primo documentario.
Nel 2007 si occupa della regia di La-
voro Liquido, un documentario mu-
sicale sul mondo del lavoro in Italia,
presentato allo Zebra Poetry Film Fe-
stival a Berlino e ad Absolute poetry
a Monfalcone, selezione ufficiale
Docfest ’09 e vincitore del Premio
Opera Imaie ‘09. Nel 2008 fonda l’eti-
chetta di autoproduzioni video Lazy
Film e cura la regia del documenta-
rio Top Runner, vincitore della Men-
tion D’Honneur e del Premio del Se-
nato della Repubblica Italiana al
FICTS 2009. Dal 2009 è direttore ar-
tistico di DOCtorCLIP_romapoesia
film festival, primo festival di video-
poesia in Italia.
LO SCENEGGIATORE
Lorenzo Guarnieri è nato a Roma il
23 Agosto 1983. Diplomato al Liceo
linguistico nel 2004, si è iscritto alla
facoltà di Scienze Politiche dell’Uni-
versità Roma 3. Nel
settembre del 2003
ha iniziato a corre-
re. La passione per
la corsa lo ha por-
tato a conoscere e
apprezzare le gesta
di Giorgio Calca-
terra, divenuto presto uno dei suoi
beniamini. All’amore per l’atletica
Lorenzo ha presto deciso di unire l’al-
tra sua grande passione per la scrit-
tura e il reportage. Da quest’incon-
tro è nata l’idea di Top Runner.
IL FOTOGRAFO
Alessandro Leonardi nasce a
Roma nel 1985. Conclude il liceo
scientifico nel 2004. E’ iscritto al
DAMS presso la facoltà di Cinema
dell’Università Romatre. Si avvicina
al mondo del cinema all’età di 17
anni realizzando in qualità di regista
diversi cortometraggi e medio me-
traggi, tra cui Il Neorealismo: gli Au-
tori si raccontano e il documentario
antropologico Two hands two aims.
Da allora ha lavorato per diverse dit-
te di produzione video di Roma che
operano per le maggiori compagnie
televisive italiane (Rai, Mediaset e
SKY). Nel 2007 produce e dirige, da
indipendente, il suo primo docu-
mentario per Raitre, Terre primor-
diali: tra Bolivia e Cile. In Top Run-
ner cura la fotografia.
profilO
20
inseguendo il tassista“volante”...
// il documentario su giorgio
22
• MONICA NANETTI
Una delle antenate più celebri èprobabilmente la Marathon duMédoc, nel sudovest della Francia,mito di moltissimi maratoneti:una gara regolamentare a tutti glieffetti, in cui però a farla da pa-drone è la voglia di giocare, di so-cializzare e di godersi la vita, conpartecipanti in maschera e so-prattutto con un numero spropo-sitato di ristori che - al posto dibarrette e integratori - propon-gono le eccellenze del territorio:degustazioni di vini, foie gras,ostriche, baguettes appena sfor-nate. Anche in Italia, negli ultimitempi, si sta assistendo allo svi-luppo di una tendenza per moltiversi opposta e speculare rispettoalla crescita dei trail estremi, delleultramaratone, delle gare pensateper spingere all’estremo la resi-stenza individuale: stanno infattiriscuotendo un successo straordi-nario (e in molti casi inaspettato)una serie di corse in cui l’aspettoagonistico passa in secondopiano, rispetto al desiderio di di-vertirsi in gruppo e di far qual-cosa di positivo per se stessi e pergli altri. Beninteso, corse noncompetitive a scopo benefico nesono sempre esistite, così comesono sempre esistite le “tapa-sciate” in cui si corre chiacchie-rando in gruppo: ma in questocaso si parla di una tipologiamolto diversa da numerosi puntidi vista. In primo luogo, si trattadi corse su circuiti urbani che pre-sentano sempre un elemento dioriginalità (nell’orario, nella loca-tion, nelle prestazioni richieste aipartecipanti), tanto da sconfinarespesso in una sorta di “flash mob”e da ottenere una notevole visibi-lità anche verso l’esterno; in se-condo luogo sono sempre carat-terizzate da un’immagine forte eda una comunicazione accurata eprofessionale, che coinvolge atti-vamente non solo i mezzi classici,ma anche i social network; terzo,un legame costante con il mondodel no profit e del sociale, sempre
presenti tra gli obiettivi primaridelle varie iniziative; quarto, uncollegamento comunque moltostretto con il mondo del “vero”running, tanto da coinvolgere an-che atleti di indubbio valore. Èquesto, per sommi capi, lo schemache ha portato al grande successodelle staffette nella Maratona diMilano: uno dei principali fattoriche hanno permesso a quest’ul-tima manifestazione, nel giro dipochi anni, di aumentare espo-nenzialmente la sua popolarità e ilsuo grado di accettazione da partedi una città storicamente ostilealla corsa su strada.
La si potrebbe definire unacorsa “sociale”: fatta per divertirsi,per stare con gli altri, per fare be-neficenza, per avvicinare le per-sone alla corsa e far crescerel’amore nei confronti di questosport. Non a caso le aziende piùattente iniziano a cogliere questisegnali e a fare il loro ingresso inun mondo dai confini per moltiversi ancora non perfettamentedefiniti, ma che in ogni caso – agiudicare dal numero dei parteci-panti – sembra rispondere aun’esigenza e una richiesta latentedi una buona fetta del “popolodei runner”.
FOCUSON
// Che potesse aver successo una corsa il cui “via”
viene dato in centro città alle cinque e mezza del mat-
tino di un giorno lavorativo, è una cosa su cui non
avrebbero scommesso in molti. Che poi questa formula
potesse crescere tanto da diventare un vero e proprio
circuito in tutta Italia, è quasi fan-
tascienza. Eppure è proprio
quanto è successo alla “5.30”, la
gara antelucana di 5,3 km ideata
nel 2009 da Sergio Bezzanti (pub-
blicitario modenese con un pas-
sato nel ciclismo agonistico e al
suo attivo anche un IronMan delle
Isole Canarie), che così racconta:
“L’idea è nata dalla mia espe-
rienza personale: mi è sempre
piaciuto aprire gli occhi prima de-
gli altri – alle 5.30, per l’appunto -
e andare a correre; anche da gio-
vane, quando il lavoro mi portava
nelle grandi metropoli europee,
mi dava l’impressione che città
come Londra o Parigi fossero
tutte mie, a disposizione della mia
voglia di correre. Tempo dopo
mia moglie Sabrina, nutrizionista, mi parlava della ne-
cessità per molti suoi pazienti di uno stimolo a fare del
movimento ed è nata così questa idea un po’ pazza,
proposta per la prima volta semplicemente attraverso
un passaparola tra amici nella nostra città, Modena. Il
risultato, sorprendente, è che ci siamo trovati in piazza
insieme ad altre 600 persone. L’iniziativa è stata così ri-
proposta nel giugno dell’anno dopo; poi, a settembre
2010, su iniziativa dell’allora assessore Terzi siamo
sbarcati a Milano in occasione della settimana della
moda: 1000 iscritti nel giro di una settimana. Iscrizioni
che, comunque, sono sempre a numero chiuso: al mas-
simo un migliaio di partecipanti (ora 1200 per Milano)
perché vogliamo mantenere la nostra dimensione
umana, vogliamo poter regalare un sorriso a tutti… an-
che se le richieste sono in numero sempre maggiore.
Comunque, continuando lo svi-
luppo del circuito 5.30, dopo Mo-
dena e Milano (la seconda edi-
zione, nell’aprile 2011 è stata
organizzata in concomitanza con
il Salone del Mobile), il 15 luglio
2011 abbiamo esordito a Venezia.
Un successo straordinario e un’ini-
ziativa che ha lasciato entusiasta
l’amministrazione locale: tanto che
la prossima edizione, in collabora-
zione con Venice Marathon, sarà
comunicata in modo molto più
massiccio. E il programma 2012
comprende ora, nell’arco del mese
di giugno, anche Torino e Verona,
per un totale di cinque sedi. L’idea
in futuro è quella di esportare la
formula anche all’estero, aiutati in
questo dal nostro sponsor Brooks,
che da tre anni ci sostiene e che ci sta mettendo a di-
sposizione la loro rete di contatti in Europa: questa
azienda ha compreso perfettamente come questo
modo ‘destrutturato’ di vivere lo sport abbia oggi una
straordinaria presa sul pubblico. Un pubblico, si badi
bene, molto diverso da quello che popola le gare tra-
dizionali: circa il 50% degli iscritti non appartengono ad
alcuna società sportiva, con una rappresentanza fem-
minile intorno al 30%. A mio avviso, il successo di
questa formula è soprattutto nel fatto che c’è un’idea
forte di fondo. Non corriamo prima dell’alba per ‘fare gli
strani’, per esibirsi in una cosa originale da raccontare
agli amici: il nostro messaggio è dimostrare che è sem-
pre possibile ritagliarsi un’ora tutta per sé, magari
quando gli altri dormono, in cui farsi del bene e rega-
larsi un po’ di buonumore. Rientra in questa logica an-
che il nostro atipico ristoro di fine gara, che consiste
sempre in frutta fresca di stagione fornita da sponsor
della nostra zona: a seconda dell’epoca abbiamo avuto
ciliegie del Consorzio di Vignola, fragole, cocomeri e
meloni… Il tutto comunicato con una cura quasi ma-
niacale: il logo, le magliette, i gadget, il sito, i filmati
delle gare sono fondamentali per promuovere l’iniziativa
nel modo giusto. Con un’attenzione anche al lato più
sociale: in ogni città, un euro per iscritto viene donato
a un’onlus che opera sul territorio. E per coinvolgere
anche i più giovani (finora gli unici veri assenti nelle no-
stre corse) abbiamo ora varato anche il progetto “5.30
Scuola”, portando la formula, con la collaborazione
del corpo docente, all’interno degli istituti scolastici di
secondo grado.
www.run530.itrun 5.30 – milano
run 5.30 – venezia
la parola a Sergio Bezzanti
le RUN 5.30 METTOnO LA “QUINTA” E GUARDANO ALL’ESTEROallegriaTendenza
run 5.30 – milano
STRAORDINARIO (E IN PARTE INASPETTATO) SUCCESSO PER INIZIATIVE NELLEQUALI L’ASPETTO AGONISTICO PASSA IN SECONDO PIANO, A FAVORE DELDESIDERIO DI DIVERTIRSI E DI FARE QUALCOSA DI ORIGINALE, SOCIALE E POSITIVO.PER Sè e PER GLI ALTRI. I CASI RUN 5.30, PODISTI DA MARTE E MIDNIGHT RUN.
MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
// Formalmente, i “Podisti da Marte” sono un’Associa-
zione Sportiva Dilettantistica milanese. Nella pratica sono
qualcosa di difficilmente definibile: un fulcro di aggrega-
zione, un movimento, un referente per il mondo del no
profit, un particolare punto di vista sulla corsa. Di certo
sono una realtà che in brevissimo tempo si è ampia-
mente affermata non solo nell’ampia comunità di runner
milanesi, ma anche al suo esterno: merito delle cosid-
dette “missioni” che si svolgono a cadenza mensile. Veri
e propri eventi di “social mob”, questi incontri aperti a
tutti prevedono una corsa in gruppo di 6/7 chilometri at-
traverso il centro di Milano “al passo del più lento”, con
animazioni e travestimenti a tema e con la finalità di rac-
cogliere fondi per una Onlus ogni volta diversa, coinvol-
gendo il più possibile (regalando fiori, invitando a parte-
cipare, salutando e stringendo mani…) tutte le persone
che si incrociano lungo il percorso. Racconta Fabrizio
Cosi, inventore e anima dei Podisti da Marte, oltre che
runner appassionato (una cinquantina di maratone al suo
attivo e un presente di skyrunner che lo ha visto chiudere
i 100 km della Valdigne in 23 ore): “L’idea è nata nel no-
vembre del 2008, come reazione alle difficoltà e all’osti-
lità subita durante la maratona di Milano: con un picco-
lissimo gruppo di conoscenti ci siamo inventati un’azione
“terroristico-pacifista”, sullo stile di Greenpeace, che
proponesse i runner come amici della città. Alla nostra
seconda “missione” a marzo, abbiamo regalato mimose
ai passanti, rendendoci conto che i fiori erano un mezzo
efficacissimo per rompere le barriere, per entrare in con-
tatto con le persone: così, i mazzolini di fiori di plastica
(a cui è applicato un bigliettino con i riferimenti della On-
lus per la quale corriamo) sono diventati un nostro tratto
distintivo. Il nostro obiettivo è quello di cambiare la città
attraverso il cambiamento delle persone: e la corsa – una
‘zona franca’ in cui saltano tutti i consueti riferimenti di
status – è perfetta per questo fine. Questo correre sem-
plicemente per divertirsi, per sentirsi bene e fare del
bene ha anche portato, come risultato collaterale, ad
avvicinare alla corsa molta gente che poi si è davvero ap-
passionata ed è arrivata a correre intere maratone”. Mis-
sione dopo missione, i Podisti da Marte sono cresciuti
fino a diventare una realtà significativa: oltre 1500 fede-
lissimi “marziani”, una newsletter inviata a 2500 nomi-
nativi, 1300 “amici” della pagina Facebook hanno por-
tato, nel 2011, a un totale di donazioni alle varie Onlus
pari a 24.000 euro. E a inizio 2012, la missione a favore
di Theodora (con 500 partecipanti che hanno occupato
piazza del Duomo “scrivendo” con i propri corpi il numero
dell’SMS solidale) è stata ripresa da molti mezzi di co-
municazione. “In effetti – continua Cosi – siamo ormai di-
ventati il punto di riferimento per le varie charities mila-
nesi: il nostro ruolo in realtà è quello di essere una ‘no
profit per il no profit’, di lavorare sulle precondizioni che
portano il cittadino a essere attivo; in pratica, di fornire
alle varie associazioni nuovi strumenti. Tanto che oggi, or-
gogliosamente, ci troviamo a essere ufficialmente partner
di Milano City Marathon per la parte no profit, oltre a una
serie di collaborazioni con eventi come Stramilano o
5.30. Il nostro, in sostanza, è soprattutto un progetto di
comunicazione: le ‘missioni marziane’ sono un’area al-
l’interno della quale lanciare messaggi alla città. Non a
caso, anche se fino ad ora non abbiamo mai chiesto
niente a nessuno, fondazioni e aziende incominciano ad
accorgersi di noi e a contattarci per nuovi progetti”.
www.podistidamarte.it
// La seconda edizione della Mid-
night Run (due percorsi da 3 e 6 km a
ritmo libero, con partenza alla mezza-
notte in punto) si è corsa a Milano, al
centralissimo Parco Sempione, il 16
marzo scorso. Una corsa - organiz-
zata dall’associazione milanese Men-
teCorpo - che nasce come progetto
di promozione dei concetti di salute e
benessere, lanciando al tempo stesso
uno specifico tema sociale: nel 2011
contro lo “sballo del sabato sera” (con
tanto di etilotest monouso compreso
nel pacco gara), quest’anno, in par-
tnership con Anlaids, per la preven-
zione delle malattie sessualmente tra-
smissibili. Racconta lo psicologo
milanese Andrea Colombo, respon-
sabile della manifestazione: “L’asso-
ciazione di psicologi e psicoterapeuti
MenteCorpo, di cui faccio parte, ha
come obiettivo la promozione del be-
nessere psico-fisico-relazionale della
persona; uno dei progetti fondamen-
tali in questo senso, “Corri che ti
passa”, è legato proprio alla corsa
come strumento di crescita perso-
nale: un modo per divertirsi, per so-
cializzare, per elevare il proprio livello
di energia, in contrasto con l’imma-
gine ‘agonistica’ di sforzo e sofferenza
per raggiungere un determinato risul-
tato. Si tratta di un modello che
stiamo sviluppando attraverso ricer-
che e collaborazioni con l’Università e
che mostra come – anche nel caso di
persone fragili – un lavoro sulla parte
fisica, oltre che psicologica, possa
contribuire al rafforzamento della pro-
pria identità. Partendo da questi pre-
supposti abbiamo voluto organizzare
una manifestazione che fosse dav-
vero aperta a tutti, inclusi i runner oc-
casionali in scarpette da tennis, e che
fosse l’occasione per passare una se-
rata in modo diverso, per fare movi-
mento anche a un orario ‘improba-
bile’. I risultati sono stati sorprendenti:
alla prima edizione, in cui ci aspetta-
vamo poche centinaia di persone, ab-
biamo dovuto ‘chiudere’ le iscrizioni a
quota 1000 partecipanti, una volta
esauriti tutti i pacchi gara. E anche
quest’anno le adesioni sono state ol-
tre le nostre aspettative (1.500 parte-
cipanti circa, ndr). Del resto, l’acco-
glienza ricevuta ci ha permesso di
ampliare ulteriormente la comunica-
zione, non solo sui mezzi tradizionali
attraverso una conferenza stampa,
ma soprattutto su internet, sui blog,
sui principali social network come Fa-
cebook e Twitter. È proprio questa fi-
nalità sociale che ha attirato l’inte-
resse dei nostri sponsor, gli stessi
dello scorso anno: l’Assessorato alla
Salute del Comune di Milano e la Re-
gione Lombardia, in primo luogo; ma
anche Puma, Coca Cola HBC, Well
Pharma, Fast & Up”.
A partecipare alla Midnight Run, co-
munque, ci sono anche molti appas-
sionati e persino qualche campione:
come il notissimo Genny Di Napoli, o
come lo stesso Colombo, finalista dei
100 e 200 metri alle Olimpiadi di Syd-
ney. “Ma non ci interessano tanto i te-
stimonial” continua Colombo. “Le
forme di divismo, di ‘campionismo’
sono talvolta fuorvianti, soprattutto per
i giovani: noi ci rivolgiamo a persone
normali, che vogliano stare bene con
se stesse e con gli altri. Per come la
vediamo noi, il successo della Mid-
night Run sta proprio nel bisogno delle
persone di uscire dagli schemi, di
esprimere e trasmettere la propria
energia: una conferma del generale
programma ‘Corri che ti passa’, ba-
sato tanto sull’allenamento quanto
sulla psicologia”.
www.corrichetipassa.com
LO “SBALLO” DELLE MIDNIGHT RUN
23
OLTRE 1.500 PER LE MISSIONI NO PROFIT DEI PODISTI DA MARTE
A TU PER TU CON FABRIZIO COSI
FOTO CREDITS DI questa pagina: antonio capasso - ANDOCORRI.BLOGSPOT.COM
parla Andrea Colombo
24
prodotti2012
// Al suo 15° anniversario, la nuova edi-zione della Wave Rider rappresenta l’ul-timo tassello evolutivo della calzatura dacorsa più rappresentativa del brand. Di-segnata per runner in cerca della migliorperformance e di una calzatura reattiva eammortizzata, rappresenta il massimodella tecnologia e del design Mizuno. L’in-troduzione del nuovo controllo di fles-sione anteriore Smooth Ride massimizzal’efficienza dello stacco dell’avampiedeassicurando una corsa ultra-dinamica dal-l’impatto del tallone. Presente anche uninserto a metà piede che mantiene lascarpa stabile e sicura e al contempo leg-gera e veloce. Questa scarpa include poi
la tecnologia Dynamotion Fit, un con-cetto secondo il quale una serie di pan-nelli posizionati strategicamente lungotutta la scarpa migliorano il fit e garanti-scono che la calzatura lavori in armoniacon il piede. La Wave Rider 15, perfettaper uomo (310 gr) e per donna (255 gr),è persino protagonista di un video esclu-sivo realizzato da Mizuno per la campagna“Moments”, che mostra la sinergia tra ilprodotto Mizuno e l’atleta. La calzatura èvenduta a un prezzo consigliato di 140euro.
// La collezione estiva di Patagonia,sviluppata a stretto contatto con larunning ambassador Krissy Moehl,offre l'equipaggiamento migliore dacapo a piedi: una linea completache garantisce agli amanti dellacorsa comfort, sostegno e massimeperformance anche dopo 100 km, in qual-siasi condizione climatica. Inoltre il 48%della collezione trail running è realizzata infibre ecologiche, con materiali rispettosi
dell'ambiente. In partico-lare rientrano nella colle-zione i capi intimi da
donna Overhead Bra (discreto e con ilmassimo supporto, foto a sinistra) e Swit-chback Bra (per le forme più prosperose,foto a destra).
MIZUNOWAVE RIDER 15
distribuito da // ALTO 011-3494811 / info@mizuno.it
distribuito da // Patagonia Italia / 0474-555396 / info_italia@patagonia.com
// Pantaloncino sprinter tecnico altamente
traspirante. È
caratterizzato
da key pocket
con chiusura
zip. Presenta
inoltre loghi e
stampe riflet-
tenti per cor-
rere in
sicurezza
nelle ore
notturne.
// Questa calzatura conferma la sua im-
portanza sul mercato nella categoria delle
scarpe stabili e ammortizzate. Garanti-
sce un ottimo mix tra ammortizzazione e
sostegno ed è perfetta sia per i lievi pro-
natori che per gli iper-pronatori. Questa
edizione introduce la nuova concezione di
Dynamic Duomax che garantisce più
comfort e un miglioramento del soste-
gno. La Guidance Line lungo tutta la
suola favorisce un movimento più fluido
anche quando la fatica della corsa au-
menta. Agendo insieme al Persona Heel
Fit (P.H.F.), il Cluch Collar System av-
volge il tallone per ottenere una calzata
particolarmente confortevole.
Grazie alle caratteristiche
di comfortevolezza e
supporto, la Gel-Ka-
yano 18 è ideale
per gli allena-
menti su lun-
ghe distanze.
distribuito da // ASICS ITALIA0471-416111 / info@asics.it
// Materiali robusti, pesoridotto, minimo ingom-bro, elevata traspirabilità,efficiente gestione del-l’umidità e massima liber-tà di movimento: ecco ipunti di forza della linea X-Running. Nei giorni dimaltempo, il sistema diabbigliamento ideale pre-vede la giacca X-RunningGT AS con cappuccio,che può essere riposta inuna delle tre tasche poste-
riori della T-shirt quan-do non serve più.Grazie al laminatoGore-Tex ActiveShell, la giacca X-Run-ning GT AS è estrema-mente traspirante e legge-ra, pur garantendo un’as-soluta impermeabilità.Con le maniche corte e lerelative maniche rimovi-bili, offre protezione dalleintemperie nella zona delbusto, particolarmente sen-
sibile al freddo, senza com-promettere la libertà dimovimento del runner,grazie agli ampi inserti instretch sulla schiena.
distribuito da // GORE RUNNING WEAR / 800-681168 / www.gorerunningwear.it
// È tra i primi elettrostimo-
latori muscolari wireless che
consentono la contrazione
muscolare professionale
con tecnologia wireless. È
facile da impostare e non
presenta cavi da collegare
agli elettrodi. Il dispositivo assicura comfort e li-
bertà di movimento. Inoltre, i 50 programmi con-
cepiti come parte integrante di un piano di alle-
namento sono compatibili con l’allenamento
funzionale e consentono la combinazione del-
l’allenamento volontario con l’elettrostimola-
zione. Lo strumento, che può essere usato senza
rischio di interferenze con altri dispositivi, è do-
tato di uno schermo LCD a colori e di un’inter-
faccia intuitiva. La tecnologia muscle intelligence
è installata sui quattro moduli. La funzione mi-
SCAN regola le impostazioni dell’elettrostimola-
tore in base alle caratteristiche di ogni muscolo
e consente la misurazione personalizzata della fi-
siologia muscolare. Compex Wireless consente
inoltre di scaricare obiettivi (ovvero protocollo di
diverse attività pianificate per raggiungere un
traguardo specifico, attualmente ce ne sono di-
sponibili 30) tramite collegamento web.
COMPEXCOMPEX Wireless
GORE RUNNING WEARGiacca X-RUNNING GT AS
// Ideale per il trail running, traspirante edestremamente leggera, pesa solo 100 gr nellaversione maschile e 106 gr in quella femminile.
Caratteristiche:• Realizzata in Windactive Light• Tasche davanti e dietro• Taglio laser sul retro e ventilazione sotto lebraccia• Vita e polsini elastici• Compattabile nella sua bustaPrezzo al pubblico: 102 euro
distribuito da // L.M.O. 0423-648281 / contactlmo@lafuma.fr
distribuito da // DJO ITALIA 02-48463386 / IT.info@djoglobal.com
ASICS SPEED SPRINTER BLK/SHOCK
GEL-KAYANO 18
// Scarpa tecnica da trail disegnata apposita-mente per il running su terreni sconnessi, duried erosi. Dal design specifico per terreni durianche con strato superficiale scivoloso.Suola TRI-C compound (hard sticky - sticky - endu-rance): ottimizza il grip nelle diverse zone purmantenendo bassi i livelli di consumo dellagommaIntersuola: garantisce un profilo basso, flessibilitàe sensibilità al terrenoTomaia: in mesh traspirante e dotata di allac-ciatura rinforzata TPUPeso: 245 grTaglie: 37-50.
INOV8s 245
distribuito da // Aicad 0461-231489 / info@aicad.com
LAFUMALD HEART JACKET// GPS sport watch da
polso dedicato al runninge al fitness con schermotouchscreen ad alta sensi-bilità (anche con i guanti).
Caratteristiche:• Calcolo di tempo crono,velocità istantanea, chilo-metraggio, frequenza car-diaca, cadenza, pendenzadel tracciato e altre fun-zioni
• Campi dati dedicati alrunning • Elegante e leggero, sottileed estremamente robusto,resistente alla pioggia, maanche al sudore.• Scarica dati wireless alPC o MAC su www.con-nect.garmin.com Funzione Training Effect:l’atleta può valutare l’in-
tensità dei propri allena-menti e i miglioramentiVirtual Racer: per compe-tere contro le tracce ed itempi di altri avversariPrezzo al pubblico: 349 euro
Garmin FORERUNNER 610
distribuito da // Garmin Italia
02-36576411 info@garmin.it
PATAGONIASS 2012 TRAIL RUNNING COLLECTION
MARZO 2012
RUNNING MAGAZINE
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distribuito da // Calze G.M. Sport / 0461-990286 / info@gmsport.net
distribuito da // GARTNER SPORT0471-062313 / info@gartner-sport.com
// L’intersuola extra-ammortizzante offre protezione,comfort e spinta propulsiva. La geometria rocker creauna piattaforma per un movimento di rullata natu-rale ed efficiente. La suola oversize assicura stabilità,trazione e connessione al terreno. La calzatura, chepesa 280 gr, non garantisce solo leggerezza, comforted efficienza ma anche performance. Lo dimostranoi risultati degli atleti Hoka, che hanno conquistato30 podi in 5 continenti negli ultimi 18 mesi. Questecalzature, ideali per corsa su strada e sentieri, sono del15% più leggere rispetto a tante altre. La schiuma del-l’intersuola è il 30% più soffice del materiale usatonelle scarpe da corsa tradizionale. L’extra-cushioningdissipa fino all’80% degli impatti sul tallone. Un dif-ferenziale di 4,5 mm tra tallone e avampiede e un pro-filo rocker creano un movimento di rullata unico. Il
piede è leggermente arretrato per il massimo controllo,che consente anche di mantenere un contatto con-tinuo con il terreno. La suola, con grip anche su su-perfici bagnate, è più ampia del 30% per bilanciarel’altezza dell’intersuola oversize e assicurare stabilitàdel piede su qualsiasi terreno. Il modello è disponi-bile nelle misure 4,5-8,5 UK per donna e 7,5-12 o 13UK per uomo. Colori: flag white/citrus/cyan (uomoe donna), citrus/silver/grey (uomo e donna), whi-te/black/citrus (uomo), anthracite/orange/white(uomo), white/light blue/light grey (donna) e midgrey/petrol/light grey (donna).
// Il nuovissimo inserto ammortizzante N2 e il leggerosostegno antitorsione T-Beam rendono la 1080 idealeper le medie-lunghe distanze.Tomaia: in mesh a maglia larga con rinforzi in pelle sin-teticaSupporti: tagliati a laser e applicati senza cucitureIntersuola: in Acteva LiteSuola: N-Durance nella parte tallonare e gomma sof-fiata nell’avampiede per maggior leggerezza e una corsafluidaPeso: Uomo 297 gr / Donna 238 grMisure: Uomo 40-49 / Donna 36-42Prezzo al pubblico: 145 euro
// Evoluzione del modello Wild Cat,è pensata per corsa su sentieri sterrati.È la scelta ideale per allenamenti epercorsi di lunga durata. Leggera econfortevole, disponibile con foderaGore-Tex o in Mesh in tre varianti co-lore per uomo ed una per donna.Tomaia: essenziale e con poche cuci-
ture per aumentare il com-fort di calzata
Ghettina: protettivacontro sassi e
fango,
situata sotto al sistema di allacciatura Passanti in alta frequenza: conferi-scono robustezza ed evitano sfrega-menti in fase di scorrimento dei lacci. Suola FriXion: con Impact Brake Sy-stem che dà il massimo della tenuta edell’ammortizzazione Scocca posteriore in TPU rinforzato:protegge contro torsioni innaturalidella cavigliaSpoiler posteriore in gomma morbida:facilita e velocizza le operazioni di cal-zata.
// Sensibilità, leggerezza,fibre naturali per unacalza pensata per alte presta-zioni, che fascia perfettamente ilpiede garantendo la massima sensi-bilità del piede nella scarpa. Presenta fascia ela-stica avvolgente e antitorsione sul collo del piede.È inoltre caratterizzata da maglia rasata e rinforzoantiabrasione. È realizzata al 55% in cotone, al35% in poliammidica e al 10% in elastan.
// Nuovo zaino e hydropack per il trail
running intensivo. La costruzione
Sensifit riduce le abrasioni, il mate-
riale traspirante ultrastretch permette
di trasportare in sicurezza il serbatoio
e gli oggetti essenziali anche nelle
condizioni più dure. La costruzione
Sensifit innovativa con tessuti auto-
regolanti garantisce la massima tra-
spirabilità. Dotato di uno scomparto
principale + 2 tasche con cerniera sul
cinturone + 2 taschini sul petto in
Power Mesh elastica, per contenere
la borraccia. È incluso il serbatoio
Salomon by Source: una nuova co-
struzione per rendere l'idratazione
più immediata e veloce. I tessuti
sono selezionati a base di carbone di
cocco e con trattamento sanitario
per la gestione dell'umidità. Le rifini-
ture sono morbide, non hanno fibbia
né strap. Il patch riflettente garanti-
sce la massima visibilità e quindi as-
soluta sicurezza. I tessuti drenanti,
leggeri e antiodore garantiscono
un'asciugatura rapida e una buona
gestione dell'umidità. Presenta spal-
lacci con costruzione Harnes e porta
bastoncini 4D ad accesso intuitivo.
Prezzo al pubblico: 170 euro
SALOMONXT ADVANCED SKIN 12 SLAB SET
LA SPORTIVAWild Cat 2.0 Gore-Tex
distribuito da // Amer Sports Italia0422-5291 / comunicazione@amersports.com
NEW BALANCE1080
distribuito da // ABC DISTRIBUTION0463-422401 / info@abcdistribution.org
// Modello da skyrunning iper-leg-gero pensato per competizioni Verti-cal Kilometer e gare in salita. Lacaratteristica forma ad onde permetteun’eccezionale adattabilità al terreno.Tomaia: realizzata con ghetta aerodi-namica elasticizzata in spandexSistema suola/intersuola: derivatodalla tecnologia Morpho Dynamic Forma: ergonomica per contenere ivolumi e fasciare il piede
Linguella:sovrapposta per un maggior comfortdi calzata Pacchetto suola/intersuola MorphoDy-namic Extra-light: dotato di spessoriridotti della gomma e all’uso di EVAa iniezione morbida anti-shockTasselli “VA” del battistrada: conferi-scono il massimo del grip.
Vertical KRUNNINGRACE 2406// Massima resistenza e protezione per sosteneresforzi fisici ad alta intensità. Struttura avvolgente
e comfort adatti sia a terreni urbani che allacorsa su terreno accidentato. Pre-senta struttura differenziata de-stro/sinistro, maglia rasata, fascia
elastica antitorsione e spugna am-mortizzante. È realizzata al
90% in poliestere e al10% in poliammidica.
distribuito da // La Sportiva0462-571800 / www.lasportiva.com
HOKA ONE ONEBONDI B
gmRUNNINGRACE 2405
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// Cintura cardiaca con tecnologia smart
bluetooth, che trasmette i dati direttamente al
vostro iPhone 4S. Se avete un App compati-
bile (ad esempio Wahoo Fitness, disponibile
in App Store iTunes), potete visualizzare sul
vostro smartphone i dati dell’allenamento
senza alcun ulteriore adattatore. Il nuovo si-
stema di comunicazione di questa cintura ne-
cessita di poca potenza e offre quindi la
possibilità di conservare la batteria del-
l’iPhone. La cintura è alimentata da una bat-
teria al litio 3V, facilmente sostituibile.
Presenta inoltre strap regolabile per adattare
la fascia alla propria morfologia. Il prodotto è
inoltre impermeabile fino a 1,5 mt, presenta
cinturino regolabile in tessuto elastico e lava-
bile a 30°C, pesa 44 gr circa ed è venduto a
un prezzo consigliato di 79,90 euro.
Wahoo FitnessBlue HR
// Questa scarpa veloce e leggera, liberata di ogni peso in eccesso, consente una corsa incredi-
bilmente reattiva. La tecnologia Cradle sul tallone offre grande stabilità e la massima
protezione su ogni tipo di terreno in uno spessore estremamente contenuto. La
parte anteriore del piede in gomma soffiata è racchiusa da una fascia peri-
metrale in gomma al carbonio che offre la massima trazione con un
peso ridotto. Altre specifiche: struttura della tomaia leggera ed es-
senziale, plantare in Eva Northotic traforato e intersuola in
Eva a doppia densità. Disponibile nelle misure 7-12, 13,
14 uomo (in foto); 5-10, 11 donna.
// Nuova versione più leggera e il 10% piùammortizzata. La differenza in altezza tra tal-lone e avampiede, ridotta a 8 mm, favorisceun appoggio più stabile, spostato verso la par-te mediale, e uno stacco più reattivo. È idea-le per allenamenti e gare su qualsiasi distan-za. Tra gli aggiornamenti: PowerGrid con Po-werFoam esteso su tutta la pianta, ora più am-pia nella parte mediale interna; gomma sof-fiata IBR+; esclusivo sistema Sauc-Fit; plantareComfortride+ spesso 6mm; Strobel Board inHRC più denso ed elastico. Presenta inoltreinterno tallone/linguetta in Hydramax; con-chiglia di contenimento sul tallone; tomaia innylon air mesh con rinforzi in pelle sintetica;suola in gomma soffiata IBR+, gomma al car-bonio XT-900 e canali multipli di flessione.La versione maschile è disponibile nelle taglie7-13, 14 e nei colori white/royal/yellow,black/yellow, vizipro/black/silver. Pesa 309 gr.
SAUCONYPowerGRID TRIUMPH 9
GATORADEBOLT SPECIAL EDITION
// Gatorade propone una
Special Edition interamente
dedicata al campione di atle-
tica Usain Bolt. La formula
originale fu ideata negli anni
’60 in Florida dal Dr. Robert
Cade che, a fronte dell’ecces-
sivo affaticamento degli atleti
della squadra di football del-
l’Università locale, i Florida
Gators, volle creare una be-
vanda che li sostenesse du-
rante l’attività fisica e li aiu-
tasse nel reintegro di liquidi e
sali. A questo scopo, Gato-
rade contiene 4 sali minerali
e carboidrati, senza aromi e
coloranti artificiali ed è pro-
posto nei diversi gusti cool
blue, mandarino e, da fine
aprile, il nuovo pompelmo
rosa (disponibile nei formati
da 500 ml). Gatorade è sup-
portato dal Gatorade Sport
Science Institute (GSSI), la-
boratorio con sede in Illinois
attivo dal 1965 nel settore
della scienza dell’idratazione e
dell’alimentazione sportiva.
In Italia, Gatorade sponso-
rizza la maratone di Milano,
Roma, Venezia e Treviso. Fla-
via Pennetta ed Usain Bolt
sono fra gli atleti che scelgono
di utilizzare Gatorade durante
le loro attività sportive.
prodotti2012
distribuito da // SOFT TEAM039-207891 / support@wahoofitness.com
// Praticità, leggerezza, digeribilità ed effi-
cacia sono le caratteristiche che fanno delle
barrette Natura Vita e dei gel Climadrink la
soluzione ideale per tutti coloro che hanno
necessità di un’integrazione veloce e ade-
guata allo sforzo.
Natura VitaUna vera e propria riserva di
energia a un prezzo e a un
peso contenutissimi:
una barretta da
50 grammi di
müsli fornisce
194 calorie all’atleta
impegnato nell’attività fi-
sica, mentre nella versione
al limone le calorie sono 158. Sane, rinfre-
scanti e gustose, le barrette vengono pro-
dotte con materie prime di ottima qualità che
mantengono inalterato il proprio valore nutri-
tivo. Le barrette, prive di coloranti e di con-
servanti, sono studiate in modo da garantire
un’equilibrata integrazione delle proteine, dei
grassi e dei carboidrati necessari agli spor-
tivi. Per quanto riguarda le barrette alla frutta
i gusti sono quindici: arancia, albicocca, uva
spina, fragola, frutti di bosco, nocciola, li-
mone, müsli, tropic, ribes, banana, mirtillo,
mela e nei mix Energy e Power. Le barrette ri-
coperte di cioccolata sono disponibili al
cocco e alla mandorla.
ClimadrinkIl rivoluzionario gel che si adatta alle condi-
zioni climatiche e atmosferiche. L’azienda
francese Oxsitis propone tre diverse ver-
sioni del Climadrink: Cold, per i climi freddi
(0°-10° C); Temperate, per i climi temperati
(10°-25° C); Hot per i climi caldi (sopra i 25°
C). Si tratta di flaconi di 70 ml (richiudibili e con
un peso di circa 100 grammi) che possono
essere assunti come gel o diluiti nella borrac-
cia. Il prodotto, disponibile in otto gusti, va
consumato a piccole dosi, ogni 10 minuti.
Natura Vita & Climadrink
distribuito da // Sovendi / 011-4303854 / info@sovendi.it
distribuito da // PEPSI CO BEVERAGES ITALIA / 02-434381 / servizio.consumatori@pepsico.com
ROCK RUN ROLLHEAR VISION
// Hear Vision Rock Run Roll è un occhiale da
running con lenti polarizzate e lettore mp3, idea-
to appositamente per consentire a chi corre di
ascoltare la propria musica liberi da cavi, cuffie
e lettori mp3 fra le mani. La montatura pesa solo
52 grammi ed incorpora un lettore da 4 Gb. I file
musicali in formato mp3, wav e wma si scarica-
no dal pc tramite USB 2.0. La batteria ha una du-
rata di oltre 4 ore e si ricarica in 2 ore. L’occhia-
le può essere acquistato sul sito a 39,90 euro.
// Flessibile eleggera, Reebok RealFlex Racer è l’ultima no-vità nella categoria footwear minimalista. Inesclusiva da Foot Locker, Reebok RealFlexRacer unisce i migliori aspetti di una scar-pa da running tecnica alla protezione di unasneaker da strada moderna. Caratteristiche:• Costruita con elementi flessibili e multi-direzionali “Running Buddies”• Maggiore supporto • Adeguata protezione dall'impatto col suolo
• Suola RealFlex più spessa • Rivestimento in schiuma Tomaia: mix di tessuto mesh e rivestimentoleggerissimo
La collezione Reebok RealFlexRacer sarà venduta a partire da89,99 euro in tutti i negozi FootLocker.
distribuito da // The North Face0423-683100 / www.thenorthface.com
distribuito da // VIBRAM 02-89420549 / info@vibramfivenfingers.it
RUNNING MAGAZINE
MARZO 2012
The North FaceSingle-Track Hayasa
// Diversamente da qualsiasi altra scarpa da
running, il modello Bikila è un prodotto inno-
vativo che favorisce una più naturale, sana ed ef-
ficiente presa dell’avampiede. Costruito su una
piattaforma completamente nuova, il modello
offre una protezione più fasciante e distribuisce
l’impatto sull’avampiede senza compromettere
l’importante feedback del terreno, essenziale per
una corretta prestazione di running. Un colla-
rino e una linea dorsale più atletici e imbottiti,
una singola chiusura hook-and-loop puntano a
rifinire questo design davvero rivoluzionario. Il
modello Bikila è ideale per la corsa.
VIBRAM FIVEFINGERSBIKILA
ReebokRealFlex Racer
distribuito da // REEBOK ITALIA039-6018400 / www.reebok.com
distribuito da // SPORTLAB0423-622009 / info@saucony.it
// www.rockrunroll.it
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