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Relazione della Segreteria al IV
Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
Sviluppo, lavoro, giustizia sociale Il ruolo della Fisascat che cresce nel terziario, turismo e servizi- Insieme per un
futuro migliore!
2013
Relazione di Michele Muggianu ( Segretario Generale Fisascat Cisl ) a nome della Segreteria –
Fisascat Ogliastra - Via Grazia Deledda 22, 08048 Tortolì ( Og ) - Tel. 0782.622191 – Web : www.fisascat.ogliastra.it
16/02/2013
2 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
Dai il meglio di te
L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico NON IMPORTA, AMALO
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici NON IMPORTA, FA' IL BENE
Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici NON IMPORTA, REALIZZALI
Il bene che fai verrà domani dimenticato NON IMPORTA, FA' IL BENE
L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo NON IMPORTA, COSTRUISCI
Se aiuti la gente, se ne risentirà NON IMPORTA, AIUTALA
Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE
Madre Teresa di Calcutta
4 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
PREMESSA
Care amiche ed amici, cari delegati e delegate, gentili ospiti e autorità, si svolge oggi il IV
Congresso Provinciale della nostra Federazione che si realizza dopo un intenso percorso che ci ha
visti protagonisti negli ultimi mesi in decine di assemblee nei posti di lavoro.
Abbiamo svolto assemblee e incontri in ogni ora del giorno e qualche volta anche della notte,
mettendo a dura prova la pazienza di mogli e familiari.
D’altra parte, senza la loro comprensione la nostra “missione” non potrebbe compiersi e forse non
sarebbe neanche potuta iniziare.
Ma siamo orgogliosi del nostro lavoro. Abbiamo toccato quasi tutti i Comuni ogliastrini e tutti i
settori produttivi che rappresentiamo, ascoltando e imparando tanto da ognuno dei nostri
associati.
L’appuntamento congressuale ci permette di sintetizzare quanto realizzato negli ultimi anni ma
rappresenta soprattutto un occasione di riflessione sugli obbiettivi da perseguire nel prossimo
futuro.
Solo riavvolgendo il nastro ci siamo accorti di quanto il tempo sia trascorso veloce. Dall’ultimo
appuntamento congressuale tenuto sempre qui a Sant’Efisio sono trascorsi ben quattro anni.
Sono stati anni faticosi ma stimolanti. Abbiamo percorso oltre 50.000 km in auto per attività
sindacale, tenuto centinaia di assemblee e incontri, assistito nei nostri uffici tantissime lavoratrici e
lavoratori.
Oggi siamo più presenti, più visibili, più forti.
Gli obbiettivi che ci eravamo posti per il quadriennio appena passato sono stati in gran parte
raggiunti.
La campagna di proselitismo, portata avanti anche grazie al sostegno della Federazione Nazionale
e Regionale della Fisascat, che ringraziamo per il supporto economico, la stima e la vicinanza
sempre manifestata al nostro territorio, ci ha consentito di aumentare gradualmente il numero
degli associati sino ad arrivare a 1.749 lavoratrici e lavoratori al 31.12.2012.
Riteniamo che il dato del tesseramento sia una conferma del grado di soddisfazione dei nostri
associati rispetto all’attività sindacale portata avanti in questi anni.
Da un analisi attenta dei dati, evidenziamo inoltre che la base associativa è rimasta
sostanzialmente immutata e a questa si sono aggiunti oltre 150 nuovi lavoratori.
5 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
Le disdette nel quadriennio sono state meno di quindici, dato da noi considerato fisiologico.
La nostra presenza nel territorio è cresciuta grazie al rafforzamento dei recapiti e alla nostra
presenza il giovedì pomeriggio nella sede di Jerzu e il martedì nella sede di Lanusei.
E’ interessante sottolineare che gran parte dei nuovi associati risiedono in questi paesi o
comunque in Comuni limitrofi.
Abbiamo anche attivato una politica dei quadri capace di garantire adeguata preparazione ai
componenti della Segreteria e del Direttivo territoriale.
Due componenti della Segreteria hanno partecipato al Corso Lungo Fisascat e diversi componenti
del direttivo hanno partecipato attivamente alle iniziative formative organizzate dalla Federazione
Regionale e Nazionale.
Uno degli obbiettivi dello scorso congresso era poi il rafforzamento e il miglioramento della nostra
comunicazione.
A questo proposito ci siamo avvalsi della preziosa collaborazione del nostro amico Fabrizio che si
occupa della gestione del nostro sito web ( www.fisascat.ogliastra.it ) e dei rapporti con i giornali
locali.
Il sito web è stato aggiornato e completamente rivisto. E’ interfacciato con i principali social
network e viene visitato quotidianamente da decine di nostri associati.
E’ dotato di mailing list, di un forum e di una rassegna stampa che riporta le nostre principali
iniziative.
Da sottolineare anche lo spazio crescente e la visibilità che i giornali locali ci hanno dato nel corso
degli ultimi anni.
Infine, l’ufficio vertenze Fisascat è stato notevolmente potenziato. Grazie anche alle convenzioni
firmate con importanti avvocati giuslavoristi del territorio, è diventato nel tempo punto di
riferimento sia per la U.S.T. che per altre Federazioni territoriali.
In considerazione di quanto detto, giudichiamo discreti i risultati che sono stati ottenuti e siamo
contenti di quanto fatto sin qui.
Molto resta ancora da fare per consolidare il lavoro svolto, per rafforzare la Federazione, per
radicarci maggiormente nel territorio, per allargare la rete dei delegati.
Abbiamo cercato di rendere la Fisascat protagonista nella Cisl, insieme a voi che ci avete dato e ci
date fiducia. Le cose dette sin qui sono solo le fondamenta del lavoro che intendiamo portare
avanti per il prossimo mandato congressuale. Come avrete quindi capito, ci ricandidiamo!
6 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
ANALISI DELLA SITUAZIONE ECONOMICO – FINANZIARIA ITALIANA ED INTERNAZIONALE
Detto questo, passiamo a una breve analisi della situazione economico – finanziaria italiana ed
internazionale.
Quattro anni fa aprimmo la relazione della Segreteria parlando della crisi del settore immobiliare
americano quale punto iniziale della crisi economica globale.
Un quadriennio è passato e le devastanti conseguenze della crisi finanziaria sull’economia, dai
conti pubblici al sistema produttivo, dall’occupazione alle condizioni sociali, sono sotto gli occhi di
tutti.
L’azione della CISL ha evitato gli interventi più radicali attuati in altri Paesi dell’UE: dai
ridimensionamenti drastici alle tutele sociali tali da metterne in discussione la copertura
universalistica, ai tagli vivi a salari e pensioni, ai licenziamenti dei dipendenti pubblici.
Insomma, un azione di grande responsabilità della nostra Organizzazione, che si è tenuta alla larga
dalla strumentalizzazione politica, guardando solo al confronto fino al conseguimento del miglior
risultato possibile. Il perseguimento del dialogo e le intese sul terreno economico e sociale sono
risultate decisive e hanno portato risultati concreti sul tema degli ammortizzatori sociali, compresi
quelli in deroga, per assicurare un reddito e politiche attive, dalla formazione ai contratti di
solidarietà, a centinaia di migliaia di lavoratori colpiti in questi anni dalle crisi aziendali.
Rimarchiamo anche l’ incidenza positiva esercitata dalla CISL nel confronto con il Governo sulla
Riforma del mercato del lavoro rispetto alle tutele, alle politiche per la occupabilità e alle
flessibilità buone e l’Accordo sulla produttività del 2012.
Su quest’ultimo accordo in particolare ha prevalso la determinazione della CISL a spostare il
baricentro della contrattazione al livello aziendale/territoriale per favorire la produttività,
valorizzare il lavoro, incrementare i salari. Gli accordi hanno comportato, oltre l’acquisizione della
defiscalizzazione del salario di produttività, le condizioni di due rapide tornate di rinnovi
contrattuali nel settore privato.
Il capitalismo che degenera, come spesso è accaduto, nel liberismo sfrenato, con l’espansione
della finanza contro la crescita della economia reale, con una sempre più iniqua distribuzione della
ricchezza, con la mortificazione del valore e della dignità del lavoro deve farci riflettere sulla
necessità di trovare un nuovo equilibrio tra capitale e lavoro.
Esso dipenderà dall’affermarsi della partecipazione dei lavoratori ai destini dell’impresa, con la
contrattazione sulle condizioni di lavoro, la sussidiarietà della bilateralità, il coinvolgimento nella
governance.
E’ una grande sfida etica e culturale. Si tratta di realizzare un nuovo umanesimo del lavoro,
fondato sull’etica della responsabilità e dell’impegno di ogni persona nel proprio lavoro, di
ritrovare il senso del lavoro nella sua dimensione personale e collettiva, il fondamento dell’eticità
dell’impresa, di una nuova coesione sociale.
7 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
La riforma delle relazioni sindacali ha questo valore straordinario, è il segno più significativo di una
svolta etica, nei termini della assunzione di una comune responsabilità.
La crisi economica non è certo superata e nei prossimi anni ci si dovrà ancora misurare con le
difficoltà di una lenta uscita dalla recessione, con i vincoli di un enorme debito pubblico da
onorare secondo gli impegni europei, con problemi e squilibri strutturali irrisolti, come il
Mezzogiorno, con una difficile tenuta del welfare per crisi fiscale ed enormi inefficienze, oltre che
per i fattori demografici.
Sono al limite della tenuta della coesione sociale i livelli consolidati ed abnormi di evasione fiscale, di lavoro irregolare, di tassazione sul lavoro, di iniquità del prelievo fiscale sui salari e sulle pensioni. Si aggravano progressivamente le condizioni di vita dei lavoratori e dei pensionati. Il divario tra ricchi e poveri è sempre più scandaloso. Crescono l’area della povertà e le difficoltà di tenuta delle famiglie, che sono la struttura decisiva della solidarietà sociale. Il mancato intervento sulla non
autosufficienza determina una emergenza sociale. Dilaga la dura realtà della disoccupazione, gravissima quella dei giovani con problemi, oggi e in prospettiva, molto seri per la tenuta della coesione sociale. La emarginazione dei giovani mette a repentaglio il loro futuro e quello dell’Italia. Non meno rilevanti ed urgenti sono i problemi del deficit demografico. Essi indicano come assolute priorità, le politiche di sostegno alle giovani famiglie. Quali le vie d’uscita da questa situazione? Per la crescita occorre più Europa. Se gli Stati nazionali
sono impegnati nel “rigore”, è l’Unione Europea che deve avviare le politiche della crescita.
Si è manifestato in modo drammatico il deficit di credibilità di un’Europa solo monetaria: un’UE
mercantile, senza più un progetto politico, paralizzata da pretese egemoniche e micro interessi
nazionali, dagli orizzonti elettorali di ciascun Paese. Solo con un percorso politico ed economico
verso la Federazione degli Stati Uniti d’Europa si mette in campo una strategia credibile contro i
rischi disgregatori di un crescente populismo contro l’Unione. L’UE sempre più integrata
economicamente e politicamente è l’unica realtà in grado di tutelare gli interessi dei Paesi europei,
di svolgere un ruolo autorevole per gli equilibri internazionali, di salvaguardare e sviluppare, nella
globalizzazione, il modello europeo di democrazia e di economia sociale di mercato, cioè dei
fondamentali diritti civili e sociali della nostra civiltà.
L’Italia in questi anni, fatti salvi alcuni meriti del Governo di responsabilità nazionale, ha offerto
uno spettacolo desolante del sistema politico tra scandali, illegalità, demagogia, populismi e
ribellismi. Sembrano prevalere un individualismo sfrenato, il rifiuto della responsabilità rispetto al
bene comune, la indisponibilità ad un disegno di cambiamento rispetto a vecchie rendite di
posizione.
Dello stesso segno sono state le reazioni ai provvedimenti del Governo su liberalizzazioni,
spending review, costi e sprechi della politica e di assetti istituzionali ridondanti, delle società
pubbliche locali, comunque a difesa di tutto quanto non intacchi lobby politico/affaristiche in
materia di convenzioni, esternalizzazioni, forniture.
8 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
Come uscire dal degrado della politica, che ha la sua ragione nella messa in crisi della democrazia
partecipativa e nella sua dipendenza dalla spesa pubblica, da una profonda crisi morale, dunque,
che mina la tenuta della coesione sociale e delle istituzioni?
E’ necessario un grande impegno di comune responsabilità.
Per l’Italia uno stimolo fondamentale deve provenire da una profonda riforma del sistema fiscale
che combatta fortemente l’evasione, che riduca il prelievo fiscale sui redditi da lavoro e pensione,
che riequilibri il peso tra Irpef, consumi e patrimoni, che sostenga la famiglia, che metta ordine nel
rapporto tra tassazione nazionale e tassazione locale, che recuperi contributi finanziari e
agevolazioni fiscali lobbistici e incentivi l’innovazione e l’investimento delle imprese e la loro
crescita dimensionale, che semplifichi il sistema fiscale.
Non si tratta quindi di discutere separatamente su questa o quella imposta, su patrimoniale o
no, sulla abolizione/riforma dell’IMU, che sulla prima casa è comunque iniqua, sulla modifica
dell’Iva. Qualsiasi proposta su di una singola imposta solleva obiezioni, quello che serve è una
riforma complessiva e organica che risponda agli obiettivi di giustizia e crescita.
Solo con lo sviluppo vi sarà una crescita dell’occupazione che è il nostro primo obiettivo.
Le politiche del lavoro dovranno essere coordinate con quelle dei settori produttivi in modo da
favorire la creazione di molti posti di lavoro di buona qualità e dovranno porre rimedio
all’attuale scollamento tra domanda e offerta di lavoro favorendo “l’occupabilità” soprattutto
dei giovani intervenendo sul sistema scolastico e sulla formazione professionale .
Una migliore qualità del lavoro è una condizione indispensabile per una maggiore produttività,
così come lo è lo sviluppo della contrattazione aziendale e un coinvolgimento maggiore dei
lavoratori con una partecipazione degli stessi alle scelte strategiche delle aziende in cui
lavorano.
SITUAZIONE SOCIO – ECONOMICA DELLA SARDEGNA
E veniamo alla Sardegna.
La nostra amata isola, nonostante abbia sempre avuto tassi di disoccupazione molto alti, vive una
crisi senza precedenti. La trasformazione del mercato del lavoro ha portato ai sardi una condizione
di «invisibilità». Due brutti record nazionali contraddistinguono i giovani: il tasso di disoccupazione
e l’abbandono scolastico. Gli ultimi dati Istat rivelano che sono disoccupati 39 sardi su cento nella
fascia d’età tra i 15 e i 24 anni e 21 su cento dai 25 ai 34. Il lavoro è peggiorato in Sardegna con la
crisi che ha cancellato le possibilità d’impiego: i dati dimostrano che l’occupazione tiene solo nei
servizi, (il turismo), ma nei tre mesi estivi.
E’ ripresa da qualche anno l’emigrazione e non è più la partenza di ragazzi con la valigia di cartone
ma di persone che, presa la laurea, cercano lavoro magari in Francia o in Inghilterra.
La preoccupazione maggiore riguarda poi il fenomeno dello scoraggiamento, cioè tutte quelle
persone che non trovando un lavoro smettono di cercarlo.
Ma vediamo velocemente qualche altro dato.
9 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
Un quarto del valore aggiunto prodotto in Sardegna compete alla Pubblica Amministrazione ma
non risultiamo né tra i più efficienti né tra i più veloci nello smaltire le pratiche o soddisfare gli
utenti. Addirittura siamo lontani dalla media nazionale per quanto riguarda la diffusione dei servizi
pubblici via web. E se su ogni residente sardo pesa il macigno di 5.455 euro di spesa pubblica, su
un lombardo ne gravano solo 2.500 (la media del continente si ferma sotto i 4 mila euro). Bella
beffa per una regione che ha un apparato statale elefantiaco. Fosse solo questa la contraddizione
che caratterizza la situazione socio-economica della Sardegna, in tempi di spending review forzata,
sarebbe meno difficile del previsto invertire la rotta. Ma a guardare bene è il sistema nel suo
insieme a regalare l'immagine di un'Isola in costante apnea, dove energia e trasporti penalizzano
ogni comparto, portandosi dietro, in una spirale negativa, occupazione e capacità di fare impresa.
Un recente dossier del Centro Studi Unione Sarda ci porta a scoprire che a ogni sardo competono
19.609 euro di Prodotto interno lordo: quasi seimila in meno rispetto a un connazionale e, per
dirla in termini regionali, quasi 13 mila in meno rispetto a un lombardo. Tradotto: in Sardegna si
produce meno reddito. Ma i numeri, che spesso sono più “amari” delle analisi, mettono a nudo
anche un altro aspetto della società sarda: il 21,1% delle famiglie è al di sotto della soglia di
povertà (a livello nazionale l'asticella si ferma sull'11,1%). È il Centro Studi l'Unione Sarda,
incrociando tutti gli ultimi dati a disposizione - dall'Istat in giù - a scattare una fotografia dell'Isola
così come appare nel 2012. Un'Isola che non c'è.
Una sfida vera per cambiare il futuro dell’ Isola e della nostra Provincia : dalle difficoltà alle
opportunità
La situazione della Sardegna e dell’Ogliastra è quindi particolarmente difficile dal punto di vista
economico.
I casi Alcoa e Carbosulcis, per mesi sulle prime pagine dei giornali, rappresentano soltanto la
punta dell’iceberg di un tessuto industriale che si sta disfacendo.
Affrontare e risolvere le difficoltà della Sardegna e della nostra Provincia richiede un ragionamento
sui problemi generali della crisi economica e sui nodi strutturali che ci portiamo appresso da
decenni e non ci consentono di superare le difficoltà produttive e la crisi del lavoro.
Le nostre imprese e i nostri cittadini pagano un prezzo altissimo per i costi dell’insularità, della
mancata continuità territoriale delle persone e delle merci, dell’energia e dell’enorme divario
infrastrutturale con il resto dell’Europa.
Questi sono soltanto alcuni dei vincoli che se non rimossi continueranno ad ostacolare lo sviluppo.
La rimodulazione del Patto di stabilità e il riconoscimento dello status di insularità non sono più
rinviabili se si vuole che le nostre imprese e i nostri cittadini godano delle stesse opportunità e
condizioni delle altre aree del Paese.
10 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
Su questi argomenti la Cisl Sarda sta facendo sentire forte la sua voce e la grande partecipazione
alla manifestazione popolare del 24 novembre scorso a Cagliari testimonia la gravità dei problemi
e l’urgenza degli interventi.
Tuttavia anche in un momento come questo si possono e si devono intravedere tutte le possibili
vie d’uscita, puntando in particolare sullo sviluppo delle nuove filiere che sono quelle del turismo e
dell’agroalimentare.
Il settore turistico ha necessità di uscire dalla spirale di una stagionalità molto breve ( l’incidenza
del comparto sul Pil regionale è soltanto del 10 % ) e per farlo crescere è necessario mettere in
campo tutti gli strumenti che consentano una effettiva destagionalizzazione che passa dal rendere
accessibili i territori ( attraverso le infrastrutture ) e i trasporti ( attraverso interventi che limitino il
costo dei biglietti aerei e navali ).
Non scordiamo che nel biennio 2011 – 2012 è crollata la quota dei turisti provenienti dalla
penisola proprio per il costo dei trasporti e se ne sono avvantaggiati gli altri competitor nel
Mediterraneo.
Il turismo rappresenta per il nostro territorio una grande opportunità di crescita ed è stato negli
ultimi decenni il settore trainante per lo sviluppo e la crescita di varie regioni del mondo.
Il turismo in Ogliastra è nato negli anni Sessanta con i villaggi e poche altre realtà alberghiere.
Oggi possiamo parlare di “un turismo diffuso “ che interessa aree sempre più ampie di territorio,
un numero più elevato di operatori e una maggiore varietà delle tipologie di offerta turistica. Si
tratta di un turismo quasi esclusivamente balneare, con arrivi e presenze che si concentrano sui
mesi di alta stagione estiva.
E’ chiaro che in una prospettiva di crescita occorre un’organizzazione sistematica del settore
turistico e una governance tesa a stabilire gli obiettivi, le procedure e i piani di marketing ma
anche e soprattutto quale turismo o quali turismi promuovere.
Noi abbiamo le nostre idee. Vogliamo un turismo orientato alla qualità, che sia rispettoso
dell’ambiente naturale, sociale e culturale del territorio. Un turismo inclusivo che crei benessere
diffuso attraverso il sistema della filiera e del coinvolgimento delle zone interne e che sia da traino
per la crescita delle competenze e delle conoscenze degli abitanti ogliastrini.
Da un attenta analisi dei dati CRENOS rileviamo che l ’Ogliastra assume nel contesto regionale
un’importanza piuttosto limitata. Infatti, ospita una percentuale di turisti italiani (4,84%) e
stranieri (4,35%) tra le più basse della Sardegna, arrivando complessivamente a solo il 4,7% del
totale regionale. Passando alle presenze la percentuale relativa ai turisti italiani in Ogliastra
(6,02%) non è tra le più basse della Sardegna, mentre per i turisti stranieri la Provincia occupa una
delle ultime posizioni (4,54%), complessivamente, l’Ogliastra occupa una delle ultime posizioni
anche per le presenze totali (5,54% ).
11 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
Riguardo alla composizione interna degli arrivi turistici in Ogliastra il 67,76% sono italiani (dato
superiore alla media sarda del 65,37%), mentre il 32,24 stranieri.
Quali sono quindi i punti di forza e di debolezza?
Abbiamo certamente un ambiente naturale di forte pregio e variegato, realtà imprenditoriali con
esperienza, un importante istituto alberghiero.
Sulle cose che ci mancano può essere importante il ruolo della nostra Provincia attraverso
l’Assessorato al turismo.
Dovremmo sostenere processi di integrazione e aggregazione tra le imprese turistiche,
promuovendone la riqualificazione attraverso lo studio di marchi di qualità. Promuovere il
marketing e la formazione continua degli addetti.
Un fattore strategico per cogliere le nuove opportunità di sviluppo che offre il turismo è investire
in infrastrutture che rendano più accessibile l’Ogliastra dall’esterno e consentano una facile
raggiungibilità delle nostre zone interne. Porto e portualità turistica, aeroporto, rete viaria interna,
S.S. 125, rappresentano i nodi di questo sistema di collegamenti sui quali occorre agire come leve
di uno sviluppo turistico ma non solo.
E’ urgentissimo procedere con il nuovo piano regolatore portuale ( sappiamo tutti che senza
questo passaggio non è possibile la spendita delle risorse già stanziate e destinate al
potenziamento dello scalo).
Dobbiamo lavorare per fare del porto la porta dell’Ogliastra, insieme all’aeroporto. Un aeroporto
che andrebbe rilanciato con politiche coraggiose, con una nuova gestione dello scalo e con la
sistemazione infrastrutturale dello stesso affinché si possano mettere in campo le strategie del
low cost e della continuità territoriale.
Aspettiamo tutti con ansia che la partita vitale per il passaggio dello scalo nelle mani della Regione
si concretizzi.
Da questa partita dipendono anche le sorti, tra l’altro, del Consorzio Industriale.
A fianco al turismo, il settore dell’agro-alimentare è un altro pezzo forte della nostra scacchiera.
La Regione Sardegna ha deciso di compiere un passo avanti nella promozione della qualità e nella
tutela del settore agroalimentare della nostra isola con la delibera di Giunta del 7 agosto scorso,
con la quale, tra le altre cose, si è promosso un concorso di idee per l’ideazione del “ marchio di
qualità dell’agro-alimentare della Sardegna “ .
Il marchio di qualità regionale sarà infatti un riconoscimento di qualità controllata per prodotti
agricoli e agro-alimentari al fine di certificare le produzioni che rispettano criteri e norme rigorose,
tali da garantire un livello elevato oltre che la tracciabilità.
12 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
Il marchio garantirà quindi l’origine del prodotto e un livello qualitativo superiore a quello richiesto
dagli standard di legge.
La conformità ai requisiti di qualità verrà verificata da enti di controllo indipendenti.
Il rispetto dell’ambiente, i valori del territorio, il turismo, le nostre produzioni agricole e alimentari
: tutte queste cose devono costituire il nostro petrolio.
Se i mercati emergenti ci hanno invaso con i loro prodotti a basso costo e ancora più bassa qualità,
il nostro punto di forza deve essere costituito da tutto ciò che non è esportabile.
Non sono esportabili il nostro patrimonio storico, artistico, architettonico, naturale e delle
produzioni alimentari e manifatturiere di eccellenza.
A solo scopo esemplificativo, si vadano a vedere gli utili della Ferrari in un momento di grave crisi
mondiale del settore automobilistico.
E’ la migliore testimonianza del fatto che i nuovi ricchi, che sono milioni e risiedono
prevalentemente nei paesi arabi, in Cina, India, Russia e Brasile vogliono soltanto il “meglio “ e noi
questo siamo in grado di darlo in tutti i settori sopra menzionati e non solo.
Vedere quindi le opportunità della globalizzazione significa saper valutare tutto il patrimonio a
nostra disposizione per poterlo utilizzare a dovere.
Affrontare i tanti nodi che ci strozzano per sbrogliarli e consentire una volta per tutte alla nostra
isola e ai suoi abitanti di guardare fiduciosi e con ottimismo al futuro: questo il compito a casa per
la classe politica e dirigente regionale a tutti i livelli di responsabilità.
Faccio solo un accenno all’importanza per il territorio di mantenere e potenziare il Tribunale, il
presidio ospedaliero di Lanusei ( in particolare il punto nascite ) e il Poligono di Perdasdefogu ( con
i percorsi di riconversione necessari ).
Su questi temi auspichiamo che successivi interventi portino buone notizie.
Una cosa è certa, la partita per lo sviluppo non può aspettare e non ammette rivincite.
IL RUOLO DEL SINDACATO E DELLA FISASCAT NELLA CRISI : L’AZIONE CONTRATTUALE
Quale il nostro ruolo in questi tempi di crisi? Intanto, la contrattazione.
LA VIGILANZA PRIVATA
Partiamo dalla vigilanza privata. E’ stata siglata, dopo oltre 4 anni di trattativa, l’ipotesi di accordo
per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro del settore.
La lunga vertenza, che ha attraversato momenti difficilissimi, riguarda un contratto che è scaduto
dal lontano 31 dicembre 2008 e vede interessati circa 50 mila operatori del settore. Fisascat aveva
13 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
presentato proprio nei mesi scorsi una piattaforma che sostanzialmente ora è stata accolta.
Interviene su cinque aspetti: il cambio d’appalto, la classificazione del personale, l’orario di lavoro,
la parte economica e la regolazione dei servizi fiduciari.
Relativamente alla parte economica, in relazione al periodo intercorso dalla scadenza del
Contratto, è stata concordata l’erogazione di una somma a titolo di una tantum pari a 450€ e
incrementi salariali sono stati previsti ad ogni livello partendo da un'erogazione media al IV livello
che raggiungerà a regime gli 80€. Per quel che riguarda l’orario di lavoro si è incrementata di
un’ora la flessibilità. In tema di classificazione del personale sono stati riconosciuti trattamenti “ad
personam” e stabilite indennità di mansione. E' stato concordato infine uno schema regolatorio
riferito al personale adibito ai cosiddetti servizi fiduciari.
Nel comparto siamo cresciuti notevolmente come numero di associati, ma tanto resta ancora da
fare. Il livello di sindacalizzazione del settore resta basso e uno dei problemi da affrontare riguarda
la difficoltà di raggiungere i lavoratori che nella gran parte dei casi sono impiegati in servizi singoli
ed estremamente polverizzati sul territorio.
Dobbiamo mettere in campo azioni che sappiano spronare e coinvolgere i lavoratori della vigilanza
con l’obbiettivo ambizioso di creare una maggiore coscienza sindacale.
Tra le battaglie affrontate, ricordiamo che tre anni fa, preoccupati dalla escalation di assalti ai
furgoni portavalori, ha avuto vasto impatto sulla stampa e ci ha consentito di avvicinare tante
guardie giurate la nostra iniziativa di sollecito alla Prefettura per la creazione di un tavolo
permanente di “ monitoraggio e concertazione “ tra Istituzioni e Sindacati, con l’obbiettivo di
mettere in campo azioni di prevenzione e contrasto all’azione criminale che rispondessero alla
situazione di emergenza sul fronte della sicurezza degli operatori.
IL TURISMO
Altre importanti trattative sono già partite con la presentazione delle piattaforme.
Il ccnl del turismo, che interessa un milione e mezzo di addetti è in scadenza il prossimo 30 aprile,
così come quello delle imprese di pulizia, servizi integrati e multi servizi ( mezzo milione gli addetti
interessati ).
I contenuti delle piattaforme sono stati da noi presentati in diverse assemblee di settore e sono
dettagliati anche nella rivista nazionale Progetto Terziario, distribuita a tutti voi anche in occasione
di questo Congresso.
Riguardo al settore turistico, possiamo dire di essere stati protagonisti, negli ultimi anni, di
importanti vertenze e battaglie sindacali.
Abbiamo contrastato il lavoro irregolare, l’abuso dei contratti a chiamata e false partite iva
utilizzati per mascherare rapporti di lavoro subordinato, l’utilizzo truffaldino di contratti collettivi
nazionali di comodo ( CNAI – CISAL, tanto per fare un esempio ).
14 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
Stiamo lavorando anche alle proposte e la collega Sara Lorrai a nome della segreteria vi illustrerà
più avanti i dati sulle ultime stagioni estive e il progetto “ Fair Hotel “.
IL SETTORE PULIMENTO
Il ccnl di settore è in scadenza il prossimo 30 aprile e la piattaforma di rinnovo è già stata
presentata. Nel nostro territorio si tratta di un settore in perenne sofferenza.
Dagli appalti bimestrali operati nel Poligono Interforze di Perdasdefogu, alla sofferenza dei servizi
erogati in regime di appalto da Poste Italiane ed altre realtà, il quadro è molto preoccupante.
IL COMMERCIO
La nostra realtà territoriale ha seguito lo stesso percorso dei grandi territori.
Nei centri più popolosi del territorio, Tortolì e Lanusei, sono praticamente scomparsi i piccoli
negozi di prossimità, sostituiti dai grandi centri gestiti direttamente o affiliati alle grosse catene.
In un momento di stagnazione del mercato e di contrazione dei consumi, la lotta per guadagnare
posizioni nei confronti della concorrenza è sempre più serrata.
Negli ultimi anni abbiamo trattato tanti cambi di gestione nella grande distribuzione ( i passaggi da
Pellicano a Conad sono solo un esempio ), riuscendo sempre a garantire i posti di lavoro e le
condizioni pre-esistenti.
Lo sbarco in forze di Eurospin e altre grosse catene discount potrà provocare qualche
ripercussione, ma cercheremo di farci trovare pronti, forti anche delle decine di adesioni che i
lavoratori di questo settore ci hanno dato e confermato negli anni.
Per il commercio, così come per gli altri settori, la contrattazione è poi fondamentale per il
consolidamento del welfare integrativo realizzato attraverso il sistema della bilateralità.
La Federazione Nazionale e Regionale hanno sinora messo in campo importanti iniziative
formative destinate a far conoscere e rendere quindi fruibili tutte le conquiste legate alla
bilateralità ( assistenza sanitaria integrativa, previdenza complementare, sostegno al reddito e
formazione professionale ).
La nostra Federazione ha attivato un apposito sportello per assistere i lavoratori in queste materie
e da quest’anno esiste anche la figura del tutor regionale, con il quale programmeremo iniziative e
assemblee mirate nei posti di lavoro.
Per ragioni di tempo non possiamo, come vorremmo, dedicare un apposito capitolo ad ogni
comparto che seguiamo. Sono infatti oltre trenta i contratti collettivi nazionali sottoscritti dalla
nostra Federazione.
15 Relazione della Segreteria al IV Congresso Provinciale Fisascat Cisl Ogliastra
Diciamo comunque che le adesioni sono arrivate numerose anche dalle farmacie, dalle colf e
badanti e dagli studi professionali.
LA FISASCAT E LA CISL OGLIASTRINA
La Fisascat ogliastrina è per una Cisl forte e autorevole, partecipa attivamente e si riconosce nel
lavoro svolto dall’attuale segreteria U.S.T.
Esiste un rapporto con l’Unione, con le altre Federazioni, con gli amici dell’Anteas ( la nostra
associazione di volontariato per la terza età attiva ) e con i nostri amici dei servizi ( dall’Inas al Caf )
di reciproca collaborazione, di stima e di lealtà.
Sollecitiamo come sempre tutti i cislini impegnati in prima linea a continuare nella strada
intrapresa, continuando ad offrire con professionalità e cortesia i tradizionali servizi agli iscritti e
alle loro famiglie.
Non entreremo ora nel merito della riforma organizzativa portata avanti dalla Confederazione.
Diciamo soltanto che siamo e resteremo a disposizione dell’Organizzazione e siamo certi che la
stessa dimostrerà, come sempre, lungimiranza e capacità di mettere in campo tutti gli interventi
necessari alla crescita.
Mi accingo alle conclusioni, sperando di aver dato con questa relazione della segreteria diversi
spunti di dibattito e confronto.
Ci ricandidiamo, come già detto nelle premesse e chiediamo il sostegno di questo Congresso,
garantendo tutto l’impegno e l’entusiasmo necessari ad affrontare le grandi sfide che ci
attendono.
Nelle liste per il rinnovo delle cariche troverete la presenza di tanti vecchi amici e la presenza di
nuovi, per l’esigenza di garantire continuità e rinnovamento delle esperienze.
Un ringraziamento a tutti voi amici, per il vostro impegno, il vostro lavoro, la vostra passione e il
tempo che sottraete alle famiglie.
Grazie per l’affetto e la fiducia che ci avete sempre dimostrato.
Siamo certi che potremo andare avanti sulla via tracciata per diventare ancora più protagonisti.
Viva la Fisascat, viva la Cisl!
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