prima della sepsi : la prevenzione delle infezioni al policlinico e in er patrizia marchegiano...
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Prima della sepsi : la prevenzione delle infezioni al Policlinico e in ER
Patrizia Marchegiano Monica Barbieri
SOPRAVVIVERE ALLA SEPSINEL POLICLINICO DI MODENA:
3 ANNI DOPO
PREVALENZA DELLE INFEZIONI NELLE UTI
44,8% pazienti sono infetti di cui :
• oltre la metà è già infetto al ricovero in ICU
• 20,6% pazienti presentano una infezione acquisita in ICU (46,9% polmonite, 17,8% infezione alle basse vie respiratorie, 17,6% UTI e 12% BSI)
Europa ( EPIC 1995, 17 paesi)
- 33% dei pz erano entrati con infezione ( 151/ 455) ed il 95% di essi hanno sviluppato SEPSI entro 24 ore
cioè il 31 % di tutti i pz ricoverati ( 143 /455 )
Critical Care August 2004 Vol 8 No 4 van Gestel et al.
EPIDEMIOLOGIA : Ricovero in ICU per sepsi
LA SEPSI : EPIDEMIOLOGIA
SEPSI SEVERA (n = 134) SHOCK SETTICO (n = 53)
Reparto di provenienza ( %)
Chirurgia 50 ( 37 ) 26 ( 49 )
Medicina interna 20 ( 15 ) 5 ( 9 )
Cardiologia 0 0
Neurologia 5 ( 4 ) 2 (4)
Area Emergenza 35 ( 26 ) 14 ( 26 )
Extra-ospedaliera 13 ( 10 ) 3 ( 6 )
Other 11 (8) 3 (6)
LA SEPSI : EPIDEMIOLOGIA
SEPSI SEVERA SHOCK SETTICO
(n = 134) (n = 53 )
Origine dell’infezione (%)
Polmone 63 ( 47 ) 22 ( 42 )
Addome 45 ( 34 ) 20 ( 38 )
Uretra 3 (2) 3 (6)
SNC 2 (1) 1 (2)
Sangue 3 ( 2 ) 0
Cute 9 (7) 5 (9)
Altro 9 (7) 2 (4)
LA SEPSI : EPIDEMIOLOGIA
Teaching hospitals (n= 2091)
52.4
Device related sourcesNon-device-related sourcesUnknown
Non teaching hospitals (n= 4865)
43.2
Device related sourcesNon-device-related sourcesUnknown
Coello R, J Hosp Infect 2003; 53: 46-57 Coello R, J Hosp Infect 2003; 53: 46-57
LE INFEZIONI ACQUISITE NEL CORSO DELL’ASSISTENZA :
EPIDEMIOLOGIA
Le batteriemie acquisite nel corso dell’assistenzaLe batteriemie acquisite nel corso dell’assistenza
Incidenza :0,54 % Incidenza :0,28 %
Quali procedure invasive?Quali procedure invasive?
27.1
9.8
0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0 30.0
Central intravascular device
Peripheral intravascular device
Catheter-associated UTI
Ventilator-associated RTI
Surgical site infection
Non-catheter-associated UTI
Non-ventilator associated RTI
Gastrointestinal tract
I ntra-abdominal
Non-surgical wound
Skin/ sof t t issues
Other
Unknown
% HAB
Coello R, J Hosp Infect 2003; 53: 46-57 Coello R, J Hosp Infect 2003; 53: 46-57
LE INFEZIONI ACQUISITE NEL CORSO DELL’ASSISTENZA :
EPIDEMIOLOGIA
•Le procedure invasive più
frequentemente
interessate sono il CVC ,
il catetere venoso
periferico, il catetere
urinario
•Si verificano di frequente
in ematologia, terapia
intensiva, medicina,
nefrologia, chirurgia
generale, geriatria
• Procedure invasive (catetere venoso centrale,
urinario,
• Pazienti immunodepressi (infezione HIV,
tumore, trapianti) o trattati con farmaci
immunosoppressori e chemioterapia
• Persone che fanno uso di alcol e droghe
• Persone con particolari caratteristiche
genetiche (maschi, razza non caucasica,
polimorfismo genico immuno-regolatorio)
• Prevalenza di ceppi microbici multi-resistenti
Annane, Lancet 2005 Annane, Lancet 2005
SEPSI: FATTORI DI RISCHIO
PROCEDURE INVASIVE
PREVALENZA DI CEPPI MICROBICI MULTIRESISTENTI
LA TERAPIA ANTIBIOTICA E LA TRASMISSIONE DA PAZIENTE A PAZIENTE SONO MECCANISMI MUTUALMENTE DIPENDENTI NEL FAVORIRE L’ ANTIBIOTICORESISTENZA
LA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI
Le infezioni nosocomiali sono evitabili!
Infezioni % sul totale IN
% degenza extra
% costi extra
% prevenibilità
Vie urinarie 45 11 13 38
SSI 29 57 42 35
Polmoniti 19 24 39 Ch 27; Med 13
Sangue 2 4 3 35
Altre 6 4 3 NV
Haley RW, et al. Am.J.Epidemiol. 1985;121:182-205.Haley RW, et al. Am.J.Epidemiol. 1985;121:182-205.
Haley RW. J Hosp.Infect. 1995;30 Suppl:3-14.Haley RW. J Hosp.Infect. 1995;30 Suppl:3-14.
Harbarth S,Harbarth S,et al.et al.J Hosp.Infect. 2003;54:258-66J Hosp.Infect. 2003;54:258-66
• ELABORARE PROCEDURE E PROTOCOLLI BASATI SU EVIDENZE SCIENTIFICHE • ATTIVARE PROCEDURE DI AUDIT
• ISTITUZIONALIZZARE LA SORVEGLIANZA
• PROMUOVERE INIZIATIVE DI FORMAZIONE
STRATEGIE PER IL CONTROLLO DELLE
INFEZIONI
Il principale obiettivo è quello di ridurre il rischio adottando strategie di dimostrata efficacia
PROGRAMMA AZIENDALE DI GESTIONE DEL RISCHIO
Area sicurezza ambientale
Area etico
professionale
Area rischio clinico
Prevenzione del rischio di infezione è
un momento della
prevenzione di tutti i
rischi legati alle strutture
sanitarie
IL SISTEMA NETWORK
AgenziaSanitaria
RER
I nodi regionaliTutte le aziende sanitarie
ITALIA
EUROPA
• Standardizzazione delle definizioni e dei protocolli di sorveglianza
• Utilizzo di tassi di infezione sito-specifico e aggiustati per fattore di rischio = confrontabilità dei dati tra i centri e con unità operative omogenee
• Identificazione oggettiva delle aree di priorità di intervento sulla base dei risultati degli audit e dei dati della sorveglianza
• Definizione di linee –guida e protocolli di buone pratiche nella prevenzione e nel controllo delle infezioni
• Valutazione della compliance con le linee guida esistenti e le buone pratiche
• Organizzazione di iniziative di formazione e sensibilizzazione
• Opportunità di confronto e scambio di esperienze con crescita della cultura per il network complessivo
IL NETWORK REGIONALE : I VANTAGGI
• DIPARTIMENTO DI SCIENZE DI SANITA’ PUBBLICA – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
• SERVIZIO DI IGIENE PUBBLICA – Dipartimento di Sanità pubblica Azienda USL di Modena
NETWORK : LE COLLABORAZIONI LOCALI
• INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO ( progetto SICHER )
• INFEZIONI NELLE TERAPIE INTENSIVE ADULTI ( SITIER )
• SORVEGLIANZA DELL’ ANTIBIOTICORESISTENZA A PARTIRE DAI DATI DI LABORATORIO
• SORVEGLIANZA DEI CLUSTER E DELLE EPIDEMIE
PROGRAMMI REGIONALI DI SORVEGLIANZA
• SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI IN TI NEONATALE
• SORVEGLIANZA DEL VRE in alcuni reparti a rischio
• SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI
• BASATA SUL LABORATORIO : EVENTI SENTINELLA MICROBIOLOGICI ( germi MR o di particolare significato epidemiologico )
• RILEVAZIONE DI PREVALENZA DELLE LESIONI DA DECUBITO
PROGRAMMI AZIENDALI DI SORVEGLIANZA
INTERVENTI SOTTOPOSTI A SORVEGLIANZA
• Chirurgia 1 e Chirurgia 2:
– Interventi ernioplastica e laparoplastica (HER)– Interventi di colecistectomia (CHOL)– Interventi di mastectomia/quadrantectomia (MAST)
• Chirurgia d’Urgenza:
– Interventi ernioplastica e laparoplastica (HER)– Interventi di colecistectomia (CHOL)– Interventi di appendicectomia (APPY)
• Chirurgia Pediatrica:
– Interventi ernioplastica e laparoplastica (HER)– Interventi di appendicectomia (APPY)
• Ortopedia:
– Protesi d’anca, di ginocchio ed altre protesi (HPRO)
Categorie d’intervento NNIS ( e relativi ICD-9-
CM)
PROGETTO SICh-ER
% reclutamento interventi
IV Trim 06
I Trim 07
II Trim 07
III Trim 07
TOTALE 74,40% 71,50% 77,10% 85.5%
ADESIONE ALLA SORVEGLIANZA
PROGETTO SICh-ER
Interventi/Incisioni
(n)
Infezioni (n)
SSI Risk(%)
Incidenza inf. SSI
Ratio (%)
TOTALE 802 11 1.4 1.4
RISULTATI : periodo set 06 – set 07
SSI Risk ( pz con SSI / pz operati)SSI Ratio o incidenza cumulativa ( SSI / Interventi )
PROGETTO SICh-ER
• NNIS
PROGETTO SITI-ER
• risoluzione 2119/98 del Parlamento Europeo
- 8 paesi CE - 502 ospedali - 659 ICU
Nel 2004 pubblicato il protocollo per la sorveglianza nelle UTI
http://helics.univlyon1.fr/index.htm
• HELICS
Anno 2005 : panel regionale per lo sviluppo di un
sistema di sorveglianza in TI
Situazione italiana
• Non esiste un protocollo nazionale condiviso per la sorveglianza delle infezioni nelle ICU
• GiViTI (Gruppo italiano per la Valutazione degli interventi in Terapia Intensiva) ha avviato il Progetto MARGHERITA ( fine del 1999 )
Le Buone Pratiche Infermieristiche Sviluppo del protocollo di
sorveglianzaPiano di formazione del personale
PROGETTO SITI-ER
• Promuovere il confronto fra gli infermieri delle UTI della RER sulle pratiche assistenziali. • Promuovere la conoscenza della letteratura EBM e EBN di riferimento. • Elaborare un documento-guida condiviso delle buone pratiche basate sull’EBM, EBN e di promuovere la loro applicazione. • Individuare le strategie per l’implementazione delle buone pratiche. E’ in elaborazione un Dossier - RER
LE BUONE PRATICHE INFERMIERISTICHE PER IL
CONTROLLO DELLE INFEZIONI NELLE UNITA’ DI TERAPIA
INTENSIVA
Agenzia Sanitaria Regionale ,Emilia - Romagna
Seminari itineranti - Le buone pratiche infermieristiche per il controllo delle infezioni nelle Unità di terapia intensiva
LE BUONE PRATICHE INFERMIERISTICHE PER IL
CONTROLLO DELLE INFEZIONI NELLE UNITA’ DI TERAPIA
INTENSIVA
PAZIENTI AMMESSI IN TIPO
767
PAZIENTI SENZA INFEZIONE ALL’AMMISSIONE
724 ( 94.4 %)
Senza infezioni
702 ( 97 %)
Complessivamente 45 infezioni in TI ( 9.6 %)
PAZIENTI CON INFEZIONE ALL’AMMISSIONE
43 ( 5.6%)
Con infezioni
22 ( 3 %) Senza infezioni
20 ( 46.5 %) Con infezioni
23 ( 53 %)
SORVEGLIANZA IN TERAPIA INTENSIVA : dati 2006
SORVEGLIANZA IN NEONATOLOGIA
SISTEMA DI SORVEGLIANZA DELLE SEPSI CHE SI MANIFESTANO DOPO
LE PRIME 72 ORE DI VITA NEI NEONATI di peso ≤ 1500 g ( VLBW )
Negli aa 2004 – 2006 l’incidenza di sepsi certe è stata costante e compresa tra il
20 ed il 25,4 %
LA SORVEGLIANZA : PREVALENZA DELLE LESIONI
DA DECUBITO
28/11/2007 07/02/2007
554 592
pazienti con lesioni assenti 486 87.7% 516 87.2%
pazienti con lesioni presenti 68 12.3% 76 12.8%
RACCOMANDAZIONE 1ARACCOMANDAZIONE 1A
IGIENE DELLE MANIIGIENE DELLE MANI
SCORRETTA IGIENE DELLE MANI è ancora la principale causa
di trasmissione crociata di infezione
LA IGIENE DELLE MANI
World Health Organisation
Clean Hands are
Safer Hands
Global Patient Safety Challenge
LA IGIENE DELLE MANI
PROGRAMMA DI SENSIBILIZZAZIONE ALLA IGIENE DELLE MANI
LA IGIENE DELLE MANI
ProgettoNEONATOLOGIA Altri reparti
LAVARSI LE MANI CON ATTENZIONE.....
AIUTERA’ A PREVENIRE LE INFEZIONI
QUANDO LAVARSI LE MANI ?
All’inizio ed alla fine del turno di servizio
Immediatamente prima e subito dopo il contatto col paziente
Immediatamente prima e subito dopo l’utilizzo dei guanti
Prima dell’esecuzione di manovre invasive, anche se si utilizzano i guanti
Spostandosi da un sito corporeo contaminato ad uno pulito durante l’assistenza sullo stesso paziente
Dopo il contatto diretto con fluidi corporei, escrezioni, mucose, cute non integra
Prima e dopo l’effettuazione di medicazioni
Prima e dopo la preparazione e somministrazione della terapia
Prima e dopo la preparazione e somministrazione dei pasti
Dopo l’utilizzo della toilette
1. Rimuovere anelli, bracciali e orologio prima di lavarsi le mani
2. Inumidire mani e polsi con acqua tiepida
3. Applicare la dose di sapone necessaria 4. Frizionare vigorosamente le mani, soprattutto negli spazi intergitali, periungueali e i pollici
6. Risciacquare abbondantementecon acqua corrente
8. Utilizzare l’ultima salvietta per chiudere il rubinetto
7. Asciugare tamponando con salviette di carta monouso
5. Frizionare anche i polsi e gli avambracci
IN ALTERNATIVA: ANTISEPSI ALCOLICA DELLE MANI
Sostituisce il lavaggio delle mani con acqua e sapone se non sono visibilmente sporche o contaminate da materiale biologico (sangue, liquidi biologici).
Frizionare vigorosamente fino ai polsi, negli spazi interdigitali, periungueali e i pollici.
NON EFFETTUARE IN SEQUENZA IL LAVAGGIO CON ACQUA E SAPONE
ANTISETTICO E LA FRIZIONE ALCOLICA
Redatto in collaborazione con: Servizio Igiene Ospedaliera, U.O. di Neonatologia, Ufficio Qualità
Applicare la dose di antisettico necessaria
Continuare fino a completa evaporazione del prodotto
( circa 20-30 secondi )UTILIZZO DEI GUANTI
Indossare e rimuovere i guanti non sostituisce la necessità di lavarsi le mani con acqua e sapone o un prodotto a base alcolicaQUANDO INDOSSARLI: Immediatamente prima dell’assistenza al paziente o dell’inizio di qualsiasi attività, se è prevedibile che ci sia un contatto con sangue o altro materiale biologico potenzialmente infettoIn presenza di lesioni cutanee aperte sulle mani dell’operatoreQUANDO RIMUOVERLI:Spostandosi da un sito corporeo contaminato ad uno pulito durante l’assistenza sullo stesso pazienteImmediatamente dopo aver completato la cura del paziente o una specifica attività, avendo cura di non contaminare le superfici ambientali puliteIn caso si interrompa temporaneamente un’attività ( es. rispondere al telefono)In caso di rottura
IGIENE DELLE MANI
Data baseData base
utenteutente
VIGIVIGI@ct@ctââ
Data baseData base selezioneselezione
multicriterimulticriteri
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Orga 1 Orga 2 Orga 3 Orga 4
Ward 1
Ward 2
Ward 3
Statistiche e
grafici
campioni, germi, antibiogrammi, patogeni sentinellacampioni, germi, antibiogrammi, patogeni sentinella
SISTEMA VIGI@ctSISTEMA VIGI@ct- analisi retrospettive - analisi retrospettive - statistiche- statistiche
L’OSSERVATORIO MICROBIOLOGICO ED IL
MONITORAGGIO DEGLI EVENTI SENTINELLA
Grazieai miei
collaboratoried
a tutti i professionisti
SOPRAVVIVERE ALLA SEPSINEL POLICLINICO DI MODENA:
3 ANNI DOPO
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