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Piani di studio provinciali per il secondo ciclo

Incontri territoriali con i docenti del primo biennioGruppo LICEI 6-7-8 settembreWalter Moro

Scopo dell’incontro

SCOPO del gruppo di lavoro è quello di fornire alcune chiavi di lettura

sul RIORDINO dei LICEI, soffermando in particolare l’attenzione su alcuni

aspetti del REGOLAMENTO e delle INDICAZIONI NAZIONALI.

Le parole chiaveLe parole chiave

Voglio fornire una lettura del regolamento - guardando agli aspetti positivi, cercando di cogliere i limiti e gli aspetti critici UTILIZZANDO – per questa prima parte - quattroquattro parole CHIAVE:

approccio sistemico obbligo di istruzione equivalenza formativa zoccolo di saperi e il termine progettazione didattica come filo

conduttore della relazione.

Approccio sistemicoApproccio sistemico

I documentiI documenti del riordino dei Licei che hanno un rapporto direttamente con la PROGETTAZIONEPROGETTAZIONE didatticadidattica vanno letti in modo integrato tra loro – sono: il REGOLAMENTO dei licei;

- il DM 139/07 sull’obbligo di istruzione; - le INDICAZIONI nazionali - il PECUP dei licei (allegato A), il profilo

educativo, culturale e professionale - la Legge provinciale n. 5 del 2006 art. 55.

Cos’è indicativo e cos’è vincolante?Cos’è indicativo e cos’è vincolante?

Le norme contenute nei regolamenti sono da considerarsi prescrittive, mentre le INDICAZIONI cioè i CONTENUTI dei piani di studio hanno un carattere non vincolante, ma

INDICATIVO; vincolanti invece sono i RISULTATI di APPRENDIMENTO definiti in termini di competenze che devono acquisire gli studenti.

Obbligo di istruzioneObbligo di istruzione

LA SECONDA PAROLA CHIAVE da porre al centro dell’attenzione è obbligo di istruzione.

QUI si TRATTA di CAPIRE se nel regolamento dei LICEI è stato recepito l’impianto normativo e culturale riferito al DM 139 che innalza l’obbligo di istruzione a 16 anni.

Il Trentino punta su un sistema Il Trentino punta su un sistema integratointegrato

Il regolamento del TrentinoTrentino, si muove nella direzione di realizzare un sistema flessibile e integrato dove le tre gambe: licei, tecnici e l’istruzione e formazione professionale, si muovono in modo da potenziare una offerta formativa integrata e flessibile.

L’architravearchitrave del regolamentoregolamento nazionale dei licei L’ARCHITRAVE del regolamento dei licei -

riferito al primo biennio - è l’art. 2 - che invito gli insegnanti e i dirigenti scolastici a

leggerlo. Nell’art. 2 del regolamento INFATTI viene detto

che il PRIMO BIENNIO è FINALIZZATO … a SVILUPPARE le CONOSCENZE, le ABILITA’ e una prima maturazione delle COMPETENZE nonché l’ASSOLVIMENTO dell’OBBLIGIO di ISTRUZIONE”

L’art. 2 L’art. 2 “soglia equivalente”

ancora viene detto sempre nell’art.2 che la finalità dei licei è quella di “

GARANTIRE il raggiungimento di una SOGLIA EQUIVALENTESOGLIA EQUIVALENTE di CONOSCENZE, ABILITÀ e COMPETENZE al TERMINE di OGNI SPECIFICO PERCORSO di STUDIO …

L’obbligo di istruzioneL’obbligo di istruzione

IL PRIMO passaggioPRIMO passaggio indica che il primo biennio dei licei, ma questo riguarda anche i tecnici e professionali - è FINALIZZATO a GARANTIREGARANTIRE non solo l’ASSOLVIMENTO FORMALE dell’OBBLIGO di ISTRUZIONE, ma il compitocompito del biennio è di “sviluppare un insieme di conoscenze e abilità capaci di fornire allo studente le COMPETENZE di BASECOMPETENZE di BASE necessarie per essere un cittadino attivo.

Equivalenza formativaEquivalenza formativa

IL SECONDO PASSAGGIO che merita di essere evidenziato per le implicazione che ha sulla progettazione didattica - è qui vengo alla terza parole chiave - riguarda il concetto di “SOGLIASOGLIA di EQUIVALENZA FORMATIVAEQUIVALENZA FORMATIVA,” in termini di acquisizione di conoscenze, abilità e competenze che ogni percorso di studio deve garantire allo studente.

La certificazione delle competenze

E’ importanteimportante tener presente che la certificazione delle competenze competenze come previsto dal modello emanato dal Miur nel gennaio 2010 è rivolta a misurare 16 competenze di base riferite ai quattro assi culturali di cui: 6 relative ai linguaggi; 4 all’asse matematico; 3 allo scientifico - tecnologico e 3 allo storico - sociale.

Va ricordato che le prove OCSE/PISAVa ricordato che le prove OCSE/PISA

Non si focalizzano sulla padronanza dei

contenuti curricolari, ma sulla misurazione in cui gli studenti quindicenni sono in grado di utilizzare competenze acquisite … per affrontare e risolvere problemi e compiti che si incontrano nella vita quotidiana e per continuare ad apprendere in futuro.

ZoccoloZoccolo di saperi comunisaperi comuni

I QUADRI ORARI delle DISCIPLINE puntano a valorizzare nel biennio l’AREA COMUNE - vengo alla quarta parola chiave - composta da uno “ZOCCOLOZOCCOLO di SAPERISAPERI DISCIPLINARI”, formata dal la lingua e letteratura italiana, dalla lingua e cultura straniera, dalla matematica, dalle scienze naturali e da storia e geografia.

Area di saperi Area di saperi comune a a tutti i i bienni

E’ un area di saperi: COERENTICOERENTI con la continuità del curricolo del

primo ciclo, COMUNICOMUNI a tutti i bienni (dei licei, dei tecnici e dell’istruzione professionale),

RICONDUCIBILI ad una didattica trasversale basata sugli assi culturali.

Ed è un area ORGANIZZATA su un monte ore settimanale composto mediamente da 16/18 ore nel regolamento nazionale.

In Trentino: uno “zoccolo di “zoccolo di saperi” potenziatosaperi” potenziato MENTRE qui in Tentino il blocco dello

zoccolo dei saperizoccolo dei saperi dell’area generale dei licei prevista dalla legge 5 art. 55 risulta organizzata su un corpo più ampio di discipline composto da 21 unita oraria di 21 unita oraria di lezionelezione che comprende una seconda lingua straniera, scienze motorie e religione.

Area generale dei LiceiArea generale dei Licei: regolamento nazionale e legge TrentinaRegolamento nazionaleRegolamento nazionaleLICEILICEI

Lingua e letteratura italianaLingua e cultura stranieraMatematicaScienze naturaleStoria e geografia

Scienze motorieReligione o attività alternativa

Legge 5/ 2006 art. 55Legge 5/ 2006 art. 55 LICEILICEI

Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera: inglese e tedesco Matematica Scienze naturali Storia e geografia

Scienze motorie Religione o attività alternativa

Progettazione didatticaProgettazione didattica

La progettazione didattica a partire dal primo anno deve essere tesa:

1. a far recuperare, sviluppare e a potenziare le competenze culturali di base dello studente;

2. ad attuare una strategia di orientamento e ri orientamento basata sulla didattica orientativa incentrata sulla motivazione, la conoscenza di se; l’acquisizione di strumenti culturali capaci di portare a maturazione le scelte del ragazzo che così può confermare l’indirizzo scelto o passare ad un altro senza perdere anni di studio.

Coerenza tra Regolamento, Coerenza tra Regolamento, Indicazioni nazionali e PECUPIndicazioni nazionali e PECUP

A questo punto è sembra importante chiederci:

quale coerenza c’è tra il regolamento, le indicazioni nazionali e il profilo in uscita dello studente previste nel PECUP?

Le finalità del LiceoLe finalità del Liceo

La finalità del liceo - come indicato nel regolamento e nella legge provinciale Trentina - “è quella di FORNIRE agli STUDENTI STRUMENTISTRUMENTI CULTURALI E METODOLOGICI per una COMPRENSIONE APPROFONDITA della REALTÀ e far ACQUISIRE CONOSCENZE, ABILITÀ e COMPETENZE COERENTI con le CAPACITÀ PERSONALI …”

Il profilo in uscitaIl profilo in uscita

Il profilo in uscita delle studente è il prodotto di una coerente progettazione didattica progettazione didattica capace di tener strettamente collegati insieme tra loro tre aspetti:

Il profilo di competenze indicato nel Pecup e declinato in risultati di apprendimento basato su cinque aree

con i risultati di apprendimento specificispecifici del singolo indirizzo di studi e con

i piani di studio previsti nelle indicazioniindicazioni nazionali. Sono i tre corni che devono essere tenuti

coerentemente presenti nella progettazione didattica.

Alcuni punti significativi riferiti ai quadri orariorari e alle discipline discipline delle indicazioniindicazioni nazionali

Generalizzazione dell’insegnamento delle scienze naturali nel

primo biennio di tutti licei; Insegnamento di matematica con elementi di

informatica; aver mantenuto un monte ore non inferiore a 66 ore annuali

per ogni disciplina(57 in trentino);2 ore sett.; aver cercato di mantenere un quadro di discipline

riconducibili - in parte ai quattro assi culturali; aver elaborato un unico piano di studio valido per tutti gli

indirizzi.

QualiQuali i limiti limiti delledelle indicazioni indicazioni?

1. In molti percorsi non risulta chiaro il collegamento tra competenze indicate nella premessa e gli obiettivi di apprendimento;

2.molti programmi risultano eccessivamente improntati su un elenco di contenuti nozionistici ;

3.la non coerenza delle indicazioni con i risultati di apprendimento e le competenze indicate nel PECUP;

4.nel programma di lingua e letteratura italiana, non ci sono riferimenti alle competenze riferite alla “multimediale e all’arte” come invece indicato negli assi ;

5.La problematicità dell’insegnamento delle scienze naturali composta da chimica, biologia e scienze della terra;

Il nodo è chi e come insegnare scienze naturali?

6.La mancanza di correlazione tra scienze e la tecnologia come invece previsto nell’asse culturale.

7. Nella Storia e geografia diversamente da quanto previsto nell’asse storico sociale non ci sono riferimenti agli aspetti legati all’economia e al diritto.

Le questioni aperte questioni aperte e suggerimenti per la progettazione Trentina

Riallineare i percorsi di studio tra il modello dei licei e quello dei tecnici;

puntare su linee guida leggere e viste come uno strumento di aiuto al lavoro degli insegnanti;

scegliere un format condiviso dove siano indicate chiaramente le competenze in uscita al quinto anno e articolate per bienni;

elaborare alcuni strumenti per mettere in atto un’azione di sostegno e accompagnamento capace di aiutare gli insegnanti nella progettazione della didattica per competenze.

SuggerimentiSuggerimenti per la progettazioneprogettazione

Va posta una particolare attenzione all’integrazione tra quanto sviluppato nell’area generale e quanto oggetto di insegnamento dell’area di indirizzo.

La didattica per competenze è basata sulla trasversalità e implica una sistematica collaborazione tra i docenti.

Richiede una costante verifica delle capacità di collegamento da parte degli studenti tra quanto appreso nell’area comune e in quella di indirizzo.

In sede di progettazione collegiale ogni discipline deve indicare come intende concorre al raggiungimento dei risultati di apprendimento.

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