partenza per un mondo misterioso nel labirinto non si incontra il minotauro, si incontra se stessi

Post on 03-May-2015

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PARTENZA PER UN MONDO MISTERIOSO

Nel labirinto non si incontra il Minotauro,

si incontra se stessi.

La vita è un continuo andare nel labirinto. Arrivare e partire,

trovare il centro e lasciarselo di nuovo

alle spalle. Dover svoltare e proseguire di continuo.

Quando all’inizio

di un cammino

c’è un sorriso,

lo si ritroverà

anche alla fine.

La strada verso il centro

non è mai

diretta, ma

sempre chiara.

Nel frequente girare

intorno al centro, si

trova maggior

saggezza che in un singolo rapido

successo.

Camminando l’uomo impara ad ascoltare

la propria anima.

La strada più diretta verso una meta sembra spesso breve e diritta.

Ma tutto quanto è prezioso, non è né facile né veloce da raggiungere.

Chi non prende in mano, non può davvero afferrare. Chi non entra con i piedi, non può neanche comprendere.

Il labirinto coglie in modo

incomparabile il cammino

dell’uomo nel tempo.

Lo attira verso il centro

– nel qui ed ora.

Lungo il cammino ti attendono

di solito due grandi

crisi. La prima arriva

quando la magia

dell’inizio si è dileguata.

La seconda poco prima della meta.

Entrambe fanno la

domanda: che cosa vuoi

davvero?

Se la vita viene vista come

un dedalo in cui ci si perde, ogni errore

è una deviazione

inutile e tempo

sprecato. Se la vita è un

labirinto, ogni errore è parte del cammino

e un irrinunciabile

maestro.

Dopo un po’ non sapevo

né quanto mancava

ancora né quanta

strada avessi già percorso.

Iniziai a concentrarmi sul cammino

e non più sulla distanza.

Il labirinto non pone la domanda: Ti muovi nella

direzione giusta o in quella sbagliata?

Il labirinto pone la domanda:

Ti muovi?

La strada verso la meta

è la via dell’eroe. La strada verso

casa è la via dell’amore.

Chi percorre

un labirinto, si mette

in cammino

per una via di

trasformazione.

Il labirinto è il simbolo della svolta. Esistono qui due “inversioni”

profondamente diverse. Da una parte, i cambiamenti di direzione

che caratterizzano la strada del labirinto e, dall’altra, l’inversione totale al centro.

Un’altra cosa è la svolta al centro del labirinto.

Qui non si tratta di una prosecuzione del cammino, ma di un girare sul proprio asse:

il ritorno!

Il labirinto pone le più importanti domande:

Mi muovo o sono fermo? Che cosa voglio?

Dove sono? A che cosa devo rinunciare?

Che cosa posso evitare? Qual è il mio compito?

Buone domande sono meglio di buone risposte.

Nel labirintonon ci si perde, ci si ritrova!

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