metodo degli spostamenti - unipa.it · metodo degli spostamenti 13 o pantano -lermo 1 2.2.4 esempi...

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METODO DEGLI SPOSTAMENTI C

ors

o 2

01

2/2

01

3

An

ton

io P

an

tan

o -

Un

iver

sità

degli

stu

di

di

Pa

lerm

o

2.2.3 Introduzione delle condizioni al contorno e soluzione Per trovare gli spostamenti incogniti dei nodi bisogna introdurre nella relazione

matriciale di equilibrio le condizioni al contorno, espresse come forze e/o

spostamenti ai nodi e quindi risolvere il sistema di equazioni utilizzando, per

strutture a molti elementi, un metodo per la soluzione di grandi sistemi di

equazioni. Considerati i procedimenti seguiti per la determinazione delle

equazioni di equilibrio dell'elemento e della struttura, la soluzione che si ottiene

è equilibrata e congruente.

Le relazioni per il calcolo degli spostamenti incogniti possono ottenersi

partizionando la matrice [K] ed i vettori {F} e {d} in modo da separare i carichi

applicati ai nodi liberi Fl (noti) da quelli applicati ai nodi vincolati Fv (incogniti)

e gli spostamenti dei nodi liberi dl (incogniti) da quelli vincolati dv (noti):

(2.11)

La matrice di rigidezza risulta così formulata per mezzo di sottomatrici relative

ai due sistemi di forze ed ai due sistemi di spostamenti.

F

F

K K

K K

d

d

l

v

ll lv

vl vv

l

v

METODO DEGLI SPOSTAMENTI C

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An

ton

io P

an

tan

o -

Un

iver

sità

degli

stu

di

di

Pa

lerm

o

Dalla (2.11) può scriversi:

che consente di ricavare gli spostamenti incogniti dei nodi liberi:

Noti gli spostamenti, possono calcolarsi le reazioni vincolari dall'altra relazione

matriciale ricavabile dalla (2.11):

e le deformazioni e le tensioni.

F K d K dl ll l lv v

vlvl

1

lll dKFKd

F K d K dv vl l vv v

METODO DEGLI SPOSTAMENTI C

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o -

Un

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sità

degli

stu

di

di

Pa

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o

2.2.4 Esempi 2.2.4.1 Soluzione di una struttura a due aste a tre gradi di libertà

Sia dato il sistema a 3 g.d.l. di figura 2.12 per il quale, con riferimento alla fig.

2.8, valgono le condizioni:

d1=? d2=? d3=0

F1=1000 F2=0 F3=X

Scomponendo il sistema nei due elementi che lo compongono, secondo lo

schema di fig. 2.9 modificato nella numerazione come in figura 2.13, e

ricordando la 2.4, si possono scrivere le equazioni di equilibrio degli elementi:

Figura 2.13

A =2; l =102 2

2

A =1; l =10

1

1 1

231

1000Figura 2.12

METODO DEGLI SPOSTAMENTI C

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an

tan

o -

Un

iver

sità

degli

stu

di

di

Pa

lerm

o

Osservando che, per esempio, è (punto 2.2.2):

si può scrivere la relazione matriciale di equilibrio della struttura:

che, dopo l'introduzione delle condizioni al contorno, diventa:

)1(

2

1

)1(2

1

)1(

2

1

12

q

q

11

11

10

E

Q

Q

)2(

2

1

)2(3

2

)2(

2

1

2 3

q

q

11

11

5

E

Q

Q

10E3

5E

10EkkK

10EkK

)2(

22

)1(

1122

)1(

2211

3

2

1

3

2

1

d

d

d

220

231

011

10

E

F

F

F

0

d

d

220

231

011

10

E

X

0

1000

2

1

METODO DEGLI SPOSTAMENTI C

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o -

Un

iver

sità

degli

stu

di

di

Pa

lerm

o

Da questa si può scrivere:

Dalla prima relazione si ricavano due equazioni nelle due incognite e , dalle

quali si calcolano:

Dalla seconda si ottiene: X = -1000

Le deformazioni e le tensioni nelle aste valgono pertanto:

σ1=Eε1=1000 σ2=Eε2=500

2

1

d

d

31

11

10

E

0

1000 X d E ( )0 2 0102

E15000d1 E

5000d 2

E

500

l

dd

l

qq

l

)l(

E

1000

l

dd

l

qq

l

)l(

2

32

2

)2(

1

)2(

2

2

22

1

21

1

)1(

1

)1(

2

1

11

METODO DEGLI SPOSTAMENTI C

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An

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o -

Un

iver

sità

degli

stu

di

di

Pa

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o

Si osservi che i gradi di libertà non vincolati sono stati numerati prima di quello

vincolato. Tale modo di numerare può contribuire a ridurre lo sforzo

computazionale perché consente di assemblare e processare soltanto la porzione

della matrice di rigidezza necessaria per trovare gli spostamenti: nell’esempio

solo quattro dei nove coefficienti di rigidezza sono richiesti per la soluzione.

Inoltre può servire per assegnare una numerazione dei nodi liberi che consenta la

migliore progressione al fine di ridurre l’ampiezza della larghezza di banda, con

l’obiettivo ultimo di minimizzare lo sforzo di calcolo nella soluzione del sistema

di equazioni conformemente a quanto detto in 2.2.2.

E’ opportuno notare che la relazione di equilibrio (2.13) è indipendente dalle

condizioni al contorno, che intervengono nella trattazione del problema soltanto

al momento della partizione della matrice di rigidezza.

Inoltre la matrice di rigidezza della (2.13) è singolare e, quindi, non invertibile.

Allora tale relazione non consente di ricavare direttamente gli spostamenti dei

nodi perché non si può risolvere il sistema di equazioni: questo corrisponde al

fatto che non si sono ancora definiti i vincoli, per cui la struttura è libera di

muoversi di un moto rigido arbitrario. Soltanto la definizione di appropriati

vincoli consente di trasformare la matrice, privandola delle righe e delle colonne

corrispondenti ad essi, in una con determinante positivo (definita positiva),

invertibile, cioè nella matrice partizionata [Kll] della (2.12) e, quindi, da un punto

di vista fisico, consente di eliminare la labilità della struttura.

METODO DEGLI SPOSTAMENTI C

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o -

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stu

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di

Pa

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o

2.2.4.2 Risoluzione in forma matriciale dell'esempio del punto 2.1

La struttura di fig. 2.1 si può schematizzare come in fig. 2.14 nella quale F1=P,

F2=0 ed F3,….,F8 coincidono con le reazioni dei vincoli esterni X2,…,Y4.

Ipotizzando E ed A uguali per le tre aste, dalla (2.6) possono scriversi le matrici

di rigidezza delle tre aste:

- elemento 1:

Figura 2.14

1 2 5 6

1

1

2

5

6

1 0 1 0

0 0 0 0

1 0 1 0

0 0 0 0

kEA

l

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an

tan

o -

Un

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sità

degli

stu

di

di

Pa

lerm

o

- Elemento 1:

- elemento 2:

- elemento 3:

Figura 2.14

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

l2

2EAk

4

3

2

1

2

4321

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

21

l2

2EAk

8

7

2

1

3

8721

1 2 5 6

1

1

2

5

6

1 0 1 0

0 0 0 0

1 0 1 0

0 0 0 0

kEA

l

METODO DEGLI SPOSTAMENTI C

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01

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An

ton

io P

an

tan

o -

Un

iver

sità

degli

stu

di

di

Pa

lerm

o

Assemblando si ottiene la matrice 8x8:

Si può scrivere infine, introducendo i vettori carichi e spostamenti ai nodi:

42

420000

42

42

42

420000

42

42

00000000

00010001

00004

24

24

24

2

00004

24

24

24

2

42

4200

42

42

220

42

4201

42

420

221

l

EAK

0

0

0

0

0

0

d

d

K

Y

X

Y

X

Y

X

0

P

2

1

4

4

3

3

2

2

METODO DEGLI SPOSTAMENTI C

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o 2

01

2/2

01

3

An

ton

io P

an

tan

o -

Un

iver

sità

degli

stu

di

di

Pa

lerm

o

Partizionando la matrice [K] ed isolando i termini relativi agli spostamenti

incogniti si ottiene:

che permette di calcolare:

che coincide col valore calcolabile con l'espressione trovata in 2.1:

Non si riporta per brevità il calcolo delle reazioni vincolari e delle tensioni nelle

aste.

P EA

l

d

d0

1 22 0

0 22

1

2

EA

l5858.0

221

P

EA

ld1

d2 0

d

l

EA

P l

EA1 21 2 45

0 5858

cos

.

METODO DEGLI SPOSTAMENTI C

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degli

stu

di

di

Pa

lerm

o

2.3 PROCEDIMENTO GENERALE DI ANALISI

Riassumendo, la soluzione di una struttura reticolare mediante la formulazione

matriciale di equilibrio può essere ottenuta con il seguente procedimento:

1) derivazione delle equazioni di equilibrio dei singoli elementi:

{Q} = [k]{q}

nella quale {Q} è il vettore delle forze nodali (forze normali e di taglio,

momenti flettenti e torcenti), {q} è il vettore degli spostamenti nodali e

[k] è la matrice di rigidezza dell'elemento;

2) assemblaggio degli elementi nella struttura completa e derivazione delle

equazioni di equilibrio ai nodi:

{F} = [K]{d}

nella quale {F}e {d} sono rispettivamente il vettore delle forze esterne

agenti nei nodi ed il vettore degli spostamenti nodali; [K] è la matrice di

rigidezza della struttura;

3) introduzione delle condizioni al contorno e soluzione:

vlvl

1

lll dKFKd

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI C

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Pa

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sità

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di

di

Pa

lerm

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sità

degli

stu

di

di

Pa

lerm

o

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stu

di

di

Pa

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di

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di

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Pa

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