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melone
MELONE PROVA PACCIAMATURA
68
introduzione
I materiali per pacciamatura rappresentano una por-zione consistente dell’ammontare complessivo delle plastiche utilizzate in agricoltura, pari al 41% del valore totale. Le plastiche convenzionali (principalmente costi-tuite da LDPE ed EVA) in molte applicazioni hanno un impiego mono-stagionale e devono di conseguenza es-sere rimosse e smaltite al termine del ciclo colturale. Oltre alle ore di manodopera necessarie alla loro ri-mozione, la necessità di smaltimento dei fi lm plastici secondo le norme vigenti (tramite conferimento rego-lato negli appositi centri di stoccaggio) rappresenta per gli agricoltori un problema in diverse aree rurali, implicando inoltre un costo non trascurabile. In alcu-ni casi, tuttavia, le plastiche convenzionali non sono riciclabili, o per la loro composizione (principalmente i fi lm plastici di colore nero) o per la presenza di impu-rità (terra, sassi, residui colturali) che ne accrescono oltremodo il volume e il peso fi nale, in certi casi fi no al 50-75% in più rispetto al peso originario.Negli ultimi anni lo sviluppo di materiali plastici biode-gradabili si è rivelato essere un’interessante alternati-va per settori come l’agricoltura e in modo particolare per i prodotti di breve vita come i teli per pacciama-tura o gli erogatori per il rilascio di feromoni. I teli in plastica biodegradabile possono essere facilmente in-
corporati nel terreno insieme ai residui colturali a fi ne stagione per venire degradati in CO2 e acqua dai mi-crorganismi del suolo. Nella presente sperimentazio-ne sono stati messi a confronto i tradizionali teli in Po-lietilene con diversi materiali denominati Mater-Bi®, una categoria di plastiche completamente biodegra-dabili e compostabili secondo le specifi che norme in-ternazionali (UNI EN 13432:2002, UNI EN 14995:2005, ASTM D6400:2004, NF U52-001, UNI 11183), che ga-rantiscono la completa biodegradazione nel proces-so di compostaggio e nel suolo, senza alcun effetto inquinante per l’ambiente. Quest’ultimi hanno oltre-tutto il vantaggio di essere facilmente fi lmabili con le stesse apparecchiature normalmente utilizzate per le plastiche convenzionali, e di provenire in gran par-te da materiale di base completamente rinnovabile, come gli amidi di diverse colture (mais e altri cereali, patate) e gli oli vegetali. Il Centro Sperimentale Ortofl oricolo “Po di Tramon-tana” è impegnato fi n dal 1999 nello sperimentare e ottimizzare i diversi materiali biodegradabili progres-sivamente sviluppati per la pacciamatura, nelle condi-zioni di pieno campo e coltura protetta, di numerose colture orticole (melone, lattuga, radicchio, fi nocchio, fragola, zucca).
MELONE PROVA PACCIAMATURA
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confronto materiali pacciamanti
SCOPO DELLA PROVAValutare l’effi cacia della copertura del terreno (pacciamatura) di 6 differenti materiali biodegradabili a confronto con 2 testimoni non biodegradabili sulle rese areiche e qualitative di una cultivar di melone in coltura semifor-zata.
MATERIALI E METODI
Tab. 1 – Conduzione e gestione della prova
Tipo di protezione tunnel piccolo largo 0,8 m; alto 0,6 m; coperto con PE incolore 0,08 mm; rimosso il 18/05/09
Disegno sperimentale blocchi randomizzati con 3 ripetizioni
Tesi a confronto 8, delle quali 5 con materiale biodegradabile nero, 1 con materiale biodegradabile verde, 1 con PE nero e 1 con PE incolore (tab. 2)
Cultivar in prova Expo (Clause-Tezier)
Modalità d’impianto fi la semplice
Distanza tra le fi le 2,1 m
Distanza sulla fi la 0,75 m
Densità 0,6 pp/m2
Interventi colturali
- Trapianto 16/04/09
- Raccolta dal 29/06/09 al 10/08/09
- Concimazione di base: organica miscela di letame bovino ed equino pellettato = 40 q/ha
- Concimazione in coperturadal 22/05/09 al 03/07/09 fertirrigazioni settimanali con soluzione nutritiva completa di macro e micro nutrienti (tab. 3)
Tab. 2 – Tesi a confronto nella prova
tesi tipo di materiale colore e tipologia materiale spessore materiale anno di produzione
1 Mater-Bi® nero vecchia formulazione 15 µm 2009
2 Mater-Bi® nero formulazione sperimentale 15 µm 2009
3 Mater-Bi® nero nuova formulazione 15 µm 2009
4 Mater-Bi® nero nuova formulazione 12 µm 2009
5 Mater-Bi® nero nuova formulazione 15 µm 2008
6 Polietilene nero 45 µm 2009
7 Mater-Bi® verde 15 µm 2009
8 Polietilene incolore 45 µm 2009
MELONE PROVA PACCIAMATURA
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confronto materiali pacciamanti
Tab. 3 – Composizione, ph ed Ec della soluzione nutritiva per fertirrigazione
composti ed elementi quantità concimi utilizzati
NO3 16 (mM/l) nitrato di calcio, nitrato ammonico, nitrato di potassio, acido nitrico
NH4 1,25 (mM/l) nitrato ammonico, nitrato di calcio
H2PO4 1,25 (mM/l) fosfato monopotassico
SO4 1,25 (mM/l) solfato di magnesio, solfato di potassio
K 7 (mM/l) solfato di potassio, nitrato di potassio
Ca 4,5 (mM/l) nitrato di calcio
Mg 2,5 (mM/l) solfato di magnesio
Fe 15 (µM/l) chelato EDDHA 6%
Mn 10 (µM/l) solfato di manganese
Zn 4,8 (µM/l) solfato di zinco
B 35 (µM/l) acido borico
Cu 1 (µM/l) solfato di rame
Mo 0,5 (µM/l) molibdato di sodio
pH 5,5 correzione con acido nitrico
EC 2200 µs cm-1
ESPOSIZIONE DEI RISULTATI E CONSIDERAZIONI Produttività
Dal punto di vista commerciale nessuna tesi si è distinta rispetto alle altre sia nei riguardi della produttività com-plessiva che delle diverse classi di calibro (tab. 4). Per quanto riguarda la produzione di scarto, pur non essendo-ci differenze signifi cative nel complessivo, le tesi 5 e 7 hanno fatto registrare un quantitativo signifi cativamente superiore di frutti marci, mentre la tesi 3 di frutti deformi (dati non riportati).La produzione di frutti commerciabili è correlata in modo signifi cativo (r=0,973; P<0,0001) al numero di frutti prodotti per pianta ma non al peso medio delle bacche, che non è risultato statisticamente diverso, pur variando dai 1212 g della tesi 2 ai 1318 g della tesi 3. Nei riguardi della precocità non si sono rilevate differenze signifi cative, anche se le tesi 3, 6 e 8 hanno fatto registrare le maggiori produttività e percentuale di frutti commerciabili alla 1° settimana di raccolta, con buoni indici di precocità (tab. 5).
Temperature
L’andamento delle temperature rilevate alla profondità di 10 cm nel terreno al di sotto dei teli pacciamanti (fi g. 3) è risultato signifi cativamente più alto per la tesi di PE trasparente (tesi 8) per tutta la durata della misurazione (dal trapianto a fi ne raccolta), mentre le tesi 6 (PE nero) e 7 (Mater-Bi verde) sono risultate leggermente superiori solo alla prima settimana e alla data di rimozione del tunnellino (tab. 5). Nessuna correlazione tuttavia è risultata tra la precocità di produzione, la produzione totale e le temperature registrate.
Caratteristiche vegetative e qualità dei frutti
Le piante delle diverse tesi hanno avuto uno sviluppo pressoché analogo. Anche per le caratteristiche qualitati-ve delle bacche non si sono rilevate sostanziali differenze nei parametri estetici sia della buccia che della polpa (tab. 6), se non per una maggior presenza di frutti con residui di pacciamatura sulla buccia per le tesi 1 e 7 (tab. 4). Per quanto riguarda lo spessore della buccia e la durezza della polpa (resistenza penetrometrica), non è stata accertata alcuna differenza statisticamente signifi cativa, mentre si è rilevato un maggior contenuto zuccherino (residuo rifrattometrico) della tesi 5 rispetto alla tesi 6, signifi cativo solo nella seconda data di rilievo (tab. 6).
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confronto materiali pacciamanti
Tenuta dei materiali
La degradazione della parte esposta dei materiali biodegradabili colorati è stata trascurabile fi no a 30 giorni dalla stesura (fi g. 4). A partire dal 60° giorno la tesi 7 (Mater-Bi verde) si è degradata più velocemente delle altre, seguita dalla tesi 1 (Mater-Bi nero 15 µm di vecchia formulazione) che ha accelerato la sua degradazione a parti-re dal 90° giorno. Anche per quanto riguarda la resistenza alla lacerazione della parte esposta (fi g. 6), la tesi 7 ha avuto una tenuta leggermente inferiore, seguita a pari merito dalle tesi 1 e 4 (Mater-Bi nero 12 µm). Le tesi che hanno dimostrato maggior resistenza alla degradazione nel suolo (fi g. 5) sono state la tesi 2 (Mater-Bi nero 15 µm sperimentale) e la tesi 3 (Mater-Bi nero 15 µm di nuova formulazione). Tra le tesi che hanno di-mostrato maggiore degradazione fi nale nel terreno a 120 giorni, la tesi 7 è rimasta integra fi no a 90 giorni dal trapianto, mentre la tesi 1 ha dimostrato un certo cedimento già a 60 giorni.La tesi 5, prodotta nel 2008 e conservata per circa 1 anno in magazzino prima della stesura, si è comportata in modo sostanzialmente analogo alla corrispettiva tesi prodotta nel 2009 (tesi 3), salvo un leggero anticipo di degradazione della parte esposta a partire dal 60° giorno dalla stesura, e a una maggior degradazione nel suolo nella data di rilievo fi nale.
Conclusioni
La prova effettuata nel 2009 presso il Centro Sperimentale Ortofl oricolo “Po di Tramontana” ha permesso di confermare alcuni aspetti che da circa 10 anni vengono studiati su melone in coltura di pieno campo o semi-forzata.In primo luogo è emersa una sostanziale equivalenza di produttività nell’utilizzo di teli biodegradabili sia colorati di diverse formulazioni che di diversi spessori rispetto al PE nero di 45 µm. È stato inoltre verifi cato che un cor-retto stoccaggio delle bobine nel corso della stagione invernale non comporta problematiche sull’utilizzo dei teli biodegradabili neri da 15 µm, per la pacciamatura.Per quel che riguarda sia il Mater-Bi verde che il PE trasparente, la maggior crescita di erbe infestanti rilevata all’interno della pacciamatura non ha recato alcun danno signifi cativo alla capacità produttiva, in confronto ai teli neri. Inoltre, le maggiori temperature registrate a 10 cm di profondità rispetto ai teli di Mater-Bi nero non si sono tradotte in alcun signifi cativo anticipo di produzione. A tale proposito, ulteriori indagini potrebbero essere effettuate nelle prossime sperimentazioni sui teli di Mater-Bi incolore e fumé, al fi ne di verifi carne un eventuale effetto precocizzante sulle colture.
Tab. 4 – Infl uenza dei materiali sulle caratteristiche produttive delle cultivar
tesi
n°
frutti per
pianta
produzione commerciabilepeso medio
bacca
(g)
scarto
totale
(kg/m2)
n° frutti con
residui di
pacciamatura
per pianta
totale
(kg/m2)
Ø 10-13 cm
(kg/m2)
Ø 13-16 cm
(kg/m2)
Ø >16 cm
(kg/m2)
1 6,8 5,5 4,2 1,2 0 1247 0,1 1,2 a
2 6,1 4,7 3,7 1,0 0 1212 0,3 0,1 c
3 6,3 5,3 3,8 1,5 0 1318 0,1 0,2 bc
4 7,2 5,7 4,5 1,2 0 1256 0,2 0,2 bc
5 5,8 4,7 3,2 1,5 0,1 1283 0,2 0,1 c
6 7,9 6,3 5,0 1,3 0 1256 0,1 0,1 c
7 6,7 5,2 4,2 0,9 0 1226 0,3 1,0 ab
8 6,3 5,0 4,1 1,0 0 1260 0 0 c
Signifi catività ns ns ns ns ns ns ns **
Nell’ambito di ciascuna colonna i valori senza alcuna lettera in comune differiscono signifi cativamente per P <_ 0,05 secondo il test di Tuckey.Signifi catività: ns = non signifi cativo; * P <_ 0,05; ** P <_ 0,01; *** P <_ 0,001.
MELONE PROVA PACCIAMATURA
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confronto materiali pacciamanti
Fig. 1 – Infl uenza della pacciamatura sulla suddivisione della produzione commerciabile per classi di calibro
Fig. 2 – Precocità (produzione commerciabile nella 1a settimana di raccolta) e temperature medie delle tesi alla prima settimana (23/04), alla rimozione tunnellini (17/05) e a fi ne raccolta (22/07)
7
6
5
4
3
2
1
0
kg
/m2
tesi 1 tesi 2 tesi 3 tesi 4 tesi 5 tesi 6 tesi 7 tesi 8
Ø >16 cm Ø 13-16 cm Ø 10-13 cm
30
25
20
15
10
5
0
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
0,5
0
C°
kg
/m2
tesi 1 tesi 2 tesi 3 tesi 4 tesi 5 tesi 6 tesi 7 tesi 8
temp. media al 23/04/2009 temp. media al 17/05/2009 temp. media al 22/07/2009 precocità (1a settimana)
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confronto materiali pacciamanti
Tab. 5 – Infl uenza dei materiali sulle temperature medie a 10 cm di profondità e sulla precocità di produzione
tesiprecocità
(kg/m2)
% produzione
1a settimana
indice
precocità
(data)
temperatura
media alla 1a
settimana 23/04
temperatura
media a rimozione
tunnellini 17/05
temperatura
media intero
ciclo 22/07
1 2,2 41,4 20/07 19,1 b 20,9 b 22,7 ab
2 2,0 42,7 20/07 19,1 b 20,8 b 22,7 ab
3 2,5 49,6 18/07 19,3 b 21,0 b 22,5 b
4 2,1 37,0 22/07 19,0 b 20,8 b 22,4 b
5 1,9 41,3 19/07 19,1 b 21,0 b 23,2 ab
6 2,8 44,9 19/07 19,7 ab 21,9 ab 23,7 ab
7 2,2 41,2 20/07 20,1 ab 22,5 ab 23,6 ab
8 2,3 45,8 19/07 21,6 a 24,0 a 25,0 a
Signifi catività ns ns ns * ** *
Nell’ambito di ciascuna colonna i valori senza alcuna lettera in comune differiscono signifi cativamente per P <_ 0,05 secondo il test di Tuckey.Signifi catività: ns = non signifi cativo; * P <_ 0,05; ** P <_ 0,01; *** P <_ 0,001.Precocità: produzione commerciabile nella 1a settimana di raccolta.Indice di precocità: media ponderata delle date di raccolta sulle singole produzioni ottenute, calcolata mediante la seguente formula:
(Pi*ni)/Pt (Pi = Produzione di ogni singola raccolta; ni = data di ogni singola raccolta; Pt = Produzione totale)
Fig. 3 – Temperature medie settimanali a 10 cm di profondità sotto la pacciamatura
28
26
24
22
20
18
16
C°
16-4 23-4 30-4 7-5 14-5 21-5 28-5 4-6 11-6 18-6 25-6 2-7 9-7 16-7
tesi 1 tesi 2 tesi 3 tesi 4 tesi 5 tesi 6 tesi 7 tesi 8
MELONE PROVA PACCIAMATURA
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confronto materiali pacciamanti
Tab. 6 – Infl uenza dei materiali sulle caratteristiche qualitative analitiche delle bacche
tesi
spessore buccia
(mm)
durezza polpa
(g/cm2)residuo rifrattometrico (°Brix)
29/06/09 9/07/09 29/06/09 9/07/09 29/06/09 9/07/09
1 5,5 5,0 3304 4146 12,5 13,4 ab
2 5,8 5,1 2839 3495 13,6 13,5 ab
3 5,1 5,0 2713 3450 12,3 13,5 ab
4 5,4 5,1 3179 3308 13,6 13,8 ab
5 6,0 4,9 2821 3102 13,7 14,6 a
6 5,2 4,9 2842 3092 13,1 12,8 b
7 5,7 5,0 2775 2983 12,4 14,4 ab
8 5,4 4,9 3067 2729 12,1 13,3 ab
Signifi catività ns ns ns ns ns *
Nell’ambito di ciascuna colonna i valori senza alcuna lettera in comune differiscono signifi cativamente per P <_ 0,05 secondo il test di Tuckey.Signifi catività: ns = non signifi cativo; * P <_ 0,05; ** P <_ 0,01; *** P <_ 0,001.
MELONE PROVA PACCIAMATURA
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confronto materiali pacciamanti
Tab. 7a – Infl uenza dei materiali colorati sulle caratteristiche qualitative delle bacche (buccia)
tesi forma
buccia
tipo colore retatura screpolaturecicatrice
stilareconsistenza uniformità
1 o rs vm-ga 7 7 7 7 8
2 o rs vm-ga 7 7 6 7 7
3 o rs vm-ga 7 7 7 7 8
4 o rs vm-ga 7 7 7 8 8
5 o rs vm-ga 7 7 7 7 8
6 o rs vm-ga 7 7 7 7 8
7 o rs vm-ga 7 7 7 8 8
8 o rs vm-ga 7 7 7 7 8
BUCCIA: forma: o = ovale; o all = ovale allungata; ls= leggermente schiacciata tipo: l = liscia; ls = liscia solcata; ru = rugosa; r = retata; rs = retata solcata colore: vc = verde chiaro; vm = verde medio; vs = verde scuro; ga = giallo-arancio; p = paglierino; gs = giallo scuro; va = verde arancio; g = giallo; gm = giallo medio retatura: da 1 = lieve a 9 = accentuata screpolature: da 1 = numerose a 9 = assenti cicatrice stilare: da 1 = accentuata a 9 = ridotta consistenza: da 1 = ridotta a 9 = accentuata uniformità: da 1 = scarsa a 9 = ottima
Tab. 7b – Infl uenza dei materiali colorati sulle caratteristiche qualitative delle bacche (polpa)
tesi
polpa
cavità
placentare
intensità
colore
descrizione
coloreprofumo
1 7 6 am 6
2 7 7 am 6
3 6 6 am 6
4 7 7 am 6
5 6 6 am 6
6 6 6 am 6
7 7 7 am 6
8 6 7 am 6
POLPA: cavità placentare: da 1 = accentuata a 9 = ridotta intensità colore: da 1 = scadente a 9 = ottima descrizione colore: b = biancastro; ac = arancio chiaro; am = arancio medio; ai = arancio intenso; sc = salmone chiaro; sm = salmone medio; si = salmone intenso profumo: da 1 = assente a 9 = molto intenso
MELONE PROVA PACCIAMATURA
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confronto materiali pacciamanti
Tab. 8 – Infl uenza della pacciamatura sulle caratteristiche vegetative delle piante
tesi
pianta stato sanitario
accrescimento copertura fogliare uniformitàoidio
29/06/2009
seccume fogliare
9/06/2009
1 7,0 7,0 7 9 7,5
2 7,0 6,5 7 9 6,0
3 7,5 7,0 7 9 7,0
4 8,0 7,5 7 9 7,0
5 7,5 7,0 8 9 7,0
6 7,5 7,5 7 9 6,5
7 7,5 8,0 8 9 7,5
8 8,0 7,5 8 9 7,5
PIANTA: accrescimento: da 1 = ridotto a 9 = molto vigoroso copertura fogliare: da 1 = scarsa a 9 = ottima uniformità: da 1 = scarsa a 9 = ottimaSTATO SANITARIO: da 1 = sintomi evidenti a 9 = assenza di sintomi
Fig. 4 – Degradazione della parte esposta dei teli biodegradabili espressa per punteggio (*)
* Massimo di 9 per il fi lm integro; minimo di 1 per il fi lm completamente degradato.
tesi 7
tesi 5
tesi 4
tesi 3
tesi 2
tesi 1
1 2 3 4 5 6 7 8 9
120 gg (30/06/09) 90 gg (14/07/09) 60 gg (14/06/09) 30 gg (19/05/2009)
MELONE PROVA PACCIAMATURA
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confronto materiali pacciamanti
Fig. 5 – Degradazione della parte interrata dei teli biodegradabili espressa per punteggio (*)
* Massimo di 9 per il fi lm integro; minimo di 1 per il fi lm completamente degradato.
Fig. 6 – Resistenza alla lacerazione della parte esposta dei teli biodegradabili espressa per punteggio (*)
* Massimo di 9 per il fi lm integro; minimo di 1 per il fi lm completamente lacerato.
tesi 7
tesi 5
tesi 4
tesi 3
tesi 2
tesi 1
1 2 3 4 5 6 7 8 9
120 gg (30/06/09) 90 gg (14/07/09) 60 gg (14/06/09) 30 gg (19/05/2009)
tesi 7
tesi 5
tesi 4
tesi 3
tesi 2
tesi 1
1 2 3 4 5 6 7 8 9
90 gg (14/07/09) 60 gg (14/06/09) 30 gg (19/05/2009)
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MELONE SERRAintroduzione
Analizzando i dati statistici, nella nostra regione la coltura del melone si contraddistingue fra le specie più importanti del comparto orticolo. Nel triennio 2006/2008 le zone maggiormente interessate dalla specie risultano collocate nella provincia di Verona per quanto riguarda la coltivazione in coltura protetta, con un consistente aumento di superfi ci e produzio-ni nel 2008; nella provincia di Rovigo negli areali del Delta del Po (relativamente alla coltivazione sotto tun-nellino), in leggera contrazione; nella zona confi nante
con la provincia di Mantova nell’alto Polesine; nella provincia di Padova dove le superfi ci e i quantitativi conferiti sono aumentati sensibilmente nelle coltiva-zioni in pieno campo. Anche nel 2009, quindi, vista l’importanza di questa cucurbitacea il Centro Sperimentale Ortofl oricolo “Po di Tramontana” ha riservato uno spazio di primaria importanza allo studio del vasto panorama varietale che caratterizza la coltura del melone nelle sue diver-se tipologie.
MELONE SERRA
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confronto e indicazione varietali
SCOPO DELLA PROVAL’esperienza è stata condotta al fi ne di approfondire le conoscenze sui principali parametri quanti-qualitativi di 18 cultivar di melone in coltura protetta.
MATERIALI E METODILe 18 cultivar testate in prova sono state suddivise in tre gruppi distinti, in base alla tipologia di buccia della bacca come di seguito specifi cato:• 11 cultivar a buccia retata solcata; • 4 cultivar a buccia retata; • 3 cultivar a buccia liscia. L’elenco delle cultivar unitamente alle ditte sementiere fornitrici del seme è riportato nelle tabelle 3, 5 e 7.Nelle tabelle 1 e 2 vengono sinteticamente riportate alcune operazioni colturali adottate per la conduzione della prova.
Tab. 1 – Conduzione e gestione della prova
Tipo di protezione tunnel doppio largo 14,4 m; lungo 42 m; alto al colmo 3,1 m; coperto con doppio fi lm Patilux 0,20 mm
Disegno sperimentale blocchi randomizzati con 4 ripetizioni
Semina 16/02/09 in contenitori alveolati da 40 fori
Concimazione di base letame pellettato = 20 q/ha
Pacciamatura fi lm di PE nero 0,15 mm
Trapianto 19/03/2009
Concimazione di copertura fertirrigazioni due volte alla settimana con soluzione nutritiva completa di macro e micro nutrienti (tab. 2)
Modalità d’impianto fi la semplice
Distanza tra le fi le 1,5 m
Distanza sulla fi la 1,7 m
Densità 0,8 pp/m2
Impollinazione con pronubi api
Raccolta dal 08/06/09 al 26/06/09
Tab. 2 – Composizione, ph ed Ec della soluzione nutritiva per fertirrigazione
composti ed elementi quantità concimi utilizzati
NO3 16 (mM/l) nitrato di calcio, nitrato ammonico, nitrato di potassio, acido nitrico
NH4 1,25 (mM/l) nitrato ammonico, nitrato di calcio
H2PO4 1,25 (mM/l) fosfato monopotassico
SO4 1,25 (mM/l) solfato di magnesio, solfato di potassio
K 7 (mM/l) solfato di potassio, nitrato di potassio
Ca 4,5 (mM/l) nitrato di calcio
Mg 2,5 (mM/l) solfato di magnesio
Fe 15 (µM/l) chelato EDDHA 6%
Mn 10 (µM/l) solfato di manganese
Zn 4,8 (µM/l) solfato di zinco
B 35 (µM/l) acido borico
Cu 1 (µM/l) solfato di rame
Mo 0,5 (µM/l) molibdato di sodio
pH 5,5 correzione con acido nitrico
EC 2200 µs cm-1
MELONE SERRA
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confronto e indicazione varietali
ESPOSIZIONE DEI RISULTATI E CONSIDERAZIONI
Cultivar a buccia retata-solcata
In questa tipologia TALENTO si è distinta dalle altre cultivar per una produzione commerciabile di 5 kg/m2; da segnalare sotto questo aspetto anche PALATINO (4,5 kg/m2), DIONYSIO (4,3 kg/m2) e MACIGNO (4,2 kg/m2). TALENTO, inoltre, si è contraddistinta per l’ottima precocità attestandosi a 4,4 kg/m2 di prodotto commerciabile nella prima settimana di raccolta. Relativamente alle caratteristiche qualitative dei frutti, da segnalare la buona retatura della buccia in DIONYSIO. MACIGNO, invece, ha evidenziato il valore più alto in merito all’uniformità di pezzatura e il miglior parametro relativo alla ridotta cavità placentare; questa cultivar, unitamente a INTENSO, PALATINO, RAPTOR e TALENTO, ha evidenziato i migliori valori relativi al colore della polpa; BROTMABON, INTENSO e PALATINO, infi ne, si sono distinte per l’ottimo residuo rifrattometrico registrato, rispettivamente di 14,7°, 14,4° e 13,8° Brix.
Cultivar a buccia retata
In questo gruppo di cultivar GIUSTO si è distinta dalle altre, seppur non differenziandosi statisticamente, per una produzione commerciabile di 3 kg/m2, mentre HONEY SWEET ha evidenziato una buona precocità di produzione. Relativamente alle caratteristiche qualitative dei frutti, da segnalare la buona retatura della buccia di GLOBSTAR, che unitamente a GIUSTO ha registrato il valore più alto relativamente all’uniformità di pezzatura delle bacche. Da segnalare HONEY SWEET e GANZO per i buoni parametri rilevati sul colore della polpa; GIUSTO e GLOB-STAR, infi ne, si sono distinte per il buon residuo rifrattometrico di 13,4 e 13,3° Brix rispettivamente.
Cultivar a buccia liscia
Delle tre varietà appartenenti a questa tipologia, IAGO ha evidenziato i migliori valori relativamente a: produzione commerciabile, precocità, uniformità di pezzatura, dimensione della cicatrice stilare e profumo della polpa. Otti-mo, invece, è risultato il residuo rifrattometrico di BACIR (15,3° Brix).
Tab. 3 – Cultivar a buccia retata-solcata: caratteristiche produttive
cultivar ditta
produzione commerciabileprecocità
(kg/m2)
peso medio
bacca
(g)
produzione
di scarto
(kg/m2)totale
(kg/m2)
Ø 10-13 cm
(kg/m2)
Ø 13-16 cm
(kg/m2)
Ø >16 cm
(kg/m2)
BRIGANTE DE RUITER 3,5 abcd 1,0 cd 2,6 a 0 b 1,7 efg 1709 a 0,6 ab
BROTMABON LAMBO SEEDS 2,7 cd 2,5 abc 0,2 c 0 b 2,4 bcde 748 f 0,1 ab
DIONYSIO CLAUSE 4,3 abc 3,8 a 0,4 bc 0,1 b 2,8 bcde 1139 bcde 0,1 b
EXPO CLAUSE 3,1 bcd 2,8 ab 0,3 c 0 b 1,8 def 914 def 0,2 ab
INTENSO CLAUSE 3,2 bcd 3,1 ab 0,1 c 0 b 0,8 fg 859 ef 0,2 ab
MACIGNO* CLAUSE 4,2 abc 3,7 a 0,4 bc 0,1 b 3,0 bcd 1184 bcd 0,1 b
PALATINO CLAUSE 4,5 ab 3,8 a 0,4 bc 0,2 b 3,7 ab 1219 bc 0,2 ab
RAPTOR* S&G 2,4 d 1,9 bcd 0,5 bc 0,1 b 0,4 g 1398 b 0,2 ab
SOGNO CLAUSE 3,5 abcd 3,5 ab 0 c 0 b 2,3 cde 955 cdef 0,2 ab
TALENTO* CLAUSE 5,0 a 3,2 ab 1,5 ab 0,3 b 4,4 a 1403 b 0,2 ab
VESNA PEOTEC 4,0 abcd 0,5 d 2,0 a 1,4 a 3,1 bc 1882 a 0,8 a
Signifi catività *** *** *** *** *** *** **
* Cultivar di 3° livello Nell’ambito di ciascuna colonna i valori senza alcuna lettera in comune differiscono signifi cativamente per P <_ 0,05 secondo il test di Duncan.Signifi catività: ns = non signifi cativo; * P <_ 0,05; ** P <_ 0,01; *** P <_ 0,001.Precocità: produzione commerciabile nella 1a settimana di raccolta.
MELONE SERRA
81
confronto e indicazione varietali
Fig. 1 – Cultivar a buccia retata solcata: produzione commerciabile e di scarto
6
5
4
3
2
1
0
kg
/m2
BRIGANTE
DIONYSIO
EXPO
BROTMABON
INTENSO
MACIG
NO
PALATIN
O
RAPTOR
SOGNO
TALE
NTO
VESNA
scarto commerciabile
MELONE SERRA
82
confronto e indicazione varietali
Tab. 4a – Cultivar a buccia retata-solcata: caratteristiche qualitative delle bacche
cultivar
bacca
forma
buccia
tipo colore screpolature retatura consistenza uniformitàspessore
(mm)
cicatrice
stilare
BRIGANTE to rs g 7 7 9 7 3 8
BROTMABON s rs g 6 6 8 7 7 3
DIONYSIO t rs p 8 8 9 7 7 6
EXPO o rs g 6 6 9 7 5 7
INTENSO to rs p 6 6 9 6 4 7
MACIGNO* o rs g 7 7 9 8 4 8
PALATINO t rs g 7 7 9 7 4 8
RAPTOR* to rs p 7 7 9 7 3 7
SOGNO o rs g 7 7 9 7 5 7
TALENTO* to rs p 6 6 9 6 3 7
VESNA to rs p 7 7 9 6 4 7
* Cultivar di 3° livello BACCA: forma: t = tonda; to = tonda-ovale; o = ovale; o all = ovale allungata; ls= leggermente schiacciata
BUCCIA: tipo: l = liscia; ls = liscia solcata; ru = rugosa; r = retata; rs = retata solcata colore: vc = verde chiaro; vm = verde medio; vs = verde scuro; ga = giallo arancio; p = paglierino; gs = giallo scuro; va = verde arancio; g = giallo; gm = giallo medio screpolature: da 1 = numerose a 9 = assenti retatura: da 1 = scarsa a 9 = ottima consistenza: da 1 = ridotta a 9 = accentuata uniformità: da 1 = scarsa a 9 = ottima cicatrice stilare: da 1 = accentuata a 9 = ridotta
Tab. 4b – Cultivar a buccia retata-solcata: caratteristiche qualitative delle bacche
cultivar
polparesistenze/tolleranze
dichiarate
cavità
placentareprofumo colore
intensità
cromatica°Brix HR IR
BRIGANTE 7 6 sm 5 11,6 Fom 0-2 Px Gc
BROTMABON 4 7 am 6 14,7 - -
DIONYSIO 5 5 sc 4 11,7 Fom 0-2 Px Gc
EXPO 5 7 ac 6 12,9 Fom 0-2 Px Gc Ag
INTENSO 6 7 ai 7 14,4 Fom 0-2 Px Gc
MACIGNO* 8 7 ai 7 13,0 Fom 0-2 Px Gc
PALATINO 7 7 am 7 13,8 Fom 0-2 Px Gc
RAPTOR* 7 6 am 7 13,2 Fom 0-2 Px Gc Ag
SOGNO 7 6 ac 6 13,4 Fom 0-2 Px Gc
TALENTO* 7 6 am 7 11,3 Fom 0-2 Px Gc
VESNA 6 5 sc 5 10,4 Fom 0-2 Px Gc
* Cultivar di 3° livello POLPA: cavità placentare: da 1 = accentuata a 9 = ridotta profumo: da 1 = assente a 9 = molto intenso colore: sc = salmone chiaro; sm = salmone medio; si = salmone intenso; ac = arancio chiaro; am = arancio medio; ai = arancio intenso intensità cromatica: da 1 = scarsa a 9 = ottima
RESISTENZE: HR (alta resistenza): Fom = Fusarium oxysporum f. sp. Meloni razza 0,1,2 IR (resistenza intermedia): Ag = Aphis gossypii; Gc = Golovinomyces cichoracearum razza 1; Px = Podosphaera xanthii razza 1,2,5
MELONE SERRA
83
confronto e indicazione varietali
Fig. 2 – Cultivar a buccia retata solcata: residuo rifrattometrico (°Brix)
Fig. 3 – Cultivar a buccia retata solcata: peso medio dei frutti
BRIGANTE
DIONYSIO
EXPO
BROTMABON
INTENSO
MACIG
NO
PALATIN
O
RAPTOR
SOGNO
TALE
NTO
VESNA
16
14
12
10
8
6
4
2
0
g
BRIGANTE
DIONYSIO
EXPO
BROTMABON
INTENSO
MACIG
NO
PALATIN
O
RAPTOR
SOGNO
TALE
NTO
VESNA
2.000
1.800
1.600
1.400
1.200
1.000
800
600
400
200
0
MELONE SERRA
84
confronto e indicazione varietali
Tab. 5 – Cultivar a buccia retata: caratteristiche produttive
cultivar ditta
produzione commerciabileprecocità
(kg/m2)
peso medio
bacca
(g)
produzione
di scarto
(kg/m2)totale
(kg/m2)
Ø 10-13 cm
(kg/m2)
Ø 13-16 cm
(kg/m2)
Ø >16 cm
(kg/m2)
GANZO SEMINIS 2,9 2,6 0,3 0 0,4 b 1020 ab 0,1
GIUSTO SEMINIS 3,0 2,8 0,2 0 0,2 b 890 b 0,2
GLOBSTAR S&G 1,8 1,5 0,3 0 0,1 b 1120 a 0,1
HONEY SWEET NUNHEMS 2,6 2,0 0,4 0,2 1,3 a 1198 a 0,4
Signifi catività ns ns ns ns *** * ns
Nell’ambito di ciascuna colonna i valori senza alcuna lettera in comune differiscono signifi cativamente per P <_ 0,05 secondo il test di Duncan.Signifi catività: ns = non signifi cativo; * P <_ 0,05; ** P <_ 0,01; *** P <_ 0,001.Precocità: produzione commerciabile nella 1a settimana di raccolta.
Fig. 4 – Cutivar a buccia retata: produzione commerciabile e di scarto
4
3
2
1
0
kg
/m2
scarto commerciabile
GANZO GIUSTO GLOBSTAR HONEY SWEET
MELONE SERRA
85
confronto e indicazione varietali
Tab. 6a – Cultivar a buccia retata: caratteristiche qualitative delle bacche
cultivar
bacca
forma
buccia
tipo colore screpolature retatura consistenza uniformitàspessore
(mm)
cicatrice
stilare
GANZO t r vc 9 6 9 7 3 8
GIUSTO t r vc 9 6 9 8 3 9
GLOBSTAR t r vc 9 8 9 8 3 7
HONEY SWEET t r p 8 6 7 7 2 7
BACCA: forma: t = tonda; to = tonda-ovale; o = ovale; o all = ovale allungata; ls= leggermente schiacciata
BUCCIA: tipo: l = liscia; ls = liscia solcata; ru = rugosa; r = retata; rs = retata solcata colore: vc = verde chiaro; vm = verde medio; vs = verde scuro; ga = giallo arancio; p = paglierino; gs = giallo scuro; va = verde arancio; g = giallo; gm = giallo medio screpolature: da 1 = numerose a 9 = assenti retatura: da 1 = scarsa a 9 = ottima consistenza: da 1 = ridotta a 9 = accentuata uniformità: da 1 = scarsa a 9 = ottima cicatrice stilare: da 1 = accentuata a 9 = ridotta
Tab. 6b – Cultivar a buccia retata: caratteristiche qualitative delle bacche
cultivar
polparesistenze/tolleranze
dichiarate
cavità
placentareprofumo colore
intensità
cromatica°Brix HR IIR
GANZO 7 6 ai 8 11,9 Fom 0-2 -
GIUSTO 8 6 ai 7 13,4 Fom 0-2 -
GLOBSTAR 8 7 am 7 13,3 Fom 0-2 Px Gc
HONEY SWEET 8 7 ai 8 11,6 Fom 0-2 Px Gc Ag
POLPA: cavità placentare: da 1 = accentuata a 9 = ridotta profumo: da 1 = assente a 9 = molto intenso colore: sc = salmone chiaro; sm = salmone medio; si = salmone intenso; ac = arancio chiaro; am = arancio medio; ai = arancio intenso intensità cromatica: da 1 = scarsa a 9 = ottima
RESISTENZE: HR (alta resistenza): Fom = Fusarium oxysporum f. sp. Meloni razza 0,1,2 IR (resistenza intermedia): Ag = Aphis gossypii; Gc = Golovinomyces cichoracearum razza 1; Px = Podosphaera xanthii razza 1,2,5
MELONE SERRA
86
confronto e indicazione varietali
Fig. 5 – Cutivar a buccia retata: residuo rifrattometrico (°Brix)
Fig. 6 – Cutivar a buccia retata: peso medio dei frutti
16
14
12
10
8
6
4
2
0GANZO GIUSTO GLOBSTAR HONEY SWEET
1.200
1.000
800
600
400
200
0
g
GANZO GIUSTO GLOBSTAR HONEY SWEET
MELONE SERRA
87
confronto e indicazione varietali
Tab. 7 – Cultivar a buccia liscia: caratteristiche produttive
cultivar ditta
produzione commerciabileprecocità
(kg/m2)
peso medio
bacca
(g)
produzione
di scarto
(kg/m2)totale
(kg/m2)
Ø 10-13 cm
(kg/m2)
Ø 13-16 cm
(kg/m2)
Ø >16 cm
(kg/m2)
BACIR CLAUSE 1,6 b 1,1 ab 0,3 0,2 0,2 b 1406 1,0
HONEY MOON NUNHEMS 0,5 c 0,4 b 0,1 0,1 0,1 b 1279 1,2
IAGO ESASEM 3,1 a 2,6 a 0,5 0,1 2,5 a 1357 0,6
Signifi catività ** * ns ns *** ns ns
Nell’ambito di ciascuna colonna i valori senza alcuna lettera in comune differiscono signifi cativamente per P <_ 0,05 secondo il test di Duncan.Signifi catività: ns = non signifi cativo; * P <_ 0,05; ** P <_ 0,01; *** P <_ 0,001.Precocità: produzione commerciabile nella 1a settimana di raccolta.
Fig. 7 – Cultivar a buccia liscia: produzione commerciabile e di scarto
4
3
2
1
0
kg
/m2
scarto commerciabile
BACIR HONEY MOON IAGO
MELONE SERRA
88
confronto e indicazione varietali
Tab. 8a – Cultivar a buccia liscia: caratteristiche qualitative delle bacche
cultivar
bacca
forma
buccia
tipo colore screpolature consistenza uniformitàspessore
(mm)
cicatrice
stilare
BACIR t l vc 7 9 7 5 8
HONEY MOON t r vc 9 9 7 3 8
IAGO to l vc 8 9 8 4 9
BACCA: forma: t = tonda; to = tonda-ovale; o = ovale; o all = ovale allungata; ls= leggermente schiacciata
BUCCIA: tipo: l = liscia; ls = liscia solcata; ru = rugosa; r = retata; rs = retata solcata colore: vc = verde chiaro; vm = verde medio; vs = verde scuro; ga = giallo arancio; p = paglierino; gs = giallo scuro; va = verde arancio; g = giallo; gm = giallo medio screpolature: da 1 = numerose a 9 = assenti consistenza: da 1 = ridotta a 9 = accentuata uniformità: da 1 = scarsa a 9 = ottima cicatrice stilare: da 1 = accentuata a 9 = ridotta
Tab. 8b – Cultivar a buccia liscia: caratteristiche qualitative delle bacche
cultivar
polparesistenze/tolleranze
dichiarate
cavità
placentareprofumo colore
intensità
cromatica°Brix HR IR
BACIR 7 7 am 6 15,3 Fom 0-2 Px Gc
HONEY MOON 6 7 sm 6 12,0 Fom 0-2 Px Gc Ag
IAGO 7 8 si 7 13,6 Fom 0-2 O
POLPA: cavità placentare: da 1 = accentuata a 9 = ridotta profumo: da 1 = assente a 9 = molto intenso colore: sc = salmone chiaro; sm = salmone medio; si = salmone intenso; ac = arancio chiaro; am = arancio medio; ai = arancio intenso intensità cromatica: da 1 = scarsa a 9 = ottima
RESISTENZE: HR (alta resistenza): Fom = Fusarium oxysporum f. sp. Meloni razza 0,1,2 IR (resistenza intermedia): Ag = Aphis gossypii; Gc = Golovinomyces cichoracearum razza 1; Px = Podosphaera xanthii razza 1,2,5; O = Oidio (non specifi cato)
MELONE SERRA
89
confronto e indicazione varietali
Fig. 8 – Cultivar a buccia liscia: residuo rifrattometrico (°Brix)
Fig. 9 – Cultivar a buccia liscia: peso medio dei frutti
16
14
12
10
8
6
4
2
0BACIR HONEY MOON IAGO
1.400
1.200
1.000
800
600
400
200
0
g
BACIR HONEY MOON IAGO
MELONE SERRA
90
panoramica varietali
SCOPO DELLA PROVATale prova è stata condotta al fi ne di valutare in via preliminare le conoscenze sui parametri quanti-qualitativi di 20 cultivar di melone in coltura protetta, 16 a buccia retata solcata e 4 a buccia retata.
MATERIALI E METODIL’elenco delle cultivar unitamente alle ditte sementiere fornitrici del seme e alla tipologia di buccia è riportato nella tabella 9. Nelle tabelle 1 e 2 a pagina 79 vengono sinteticamente riportate alcune operazioni colturali adottate per la conduzione della prova.
ESPOSIZIONE DEI RISULTATI E CONSIDERAZIONI
Cultivar a buccia retata-solcata
In tale prova preliminare sono da segnalare MLAF 504, ES 7056, 01ZS735, GSB 504 e MLAF 505 che hanno fatto registrare, relativamente alla produzione commerciabile, valori superiori ai 3,7 kg/m2; ES 7056, inoltre, si è distin-to per l’ottima precocità. Quest’ultima cultivar, assieme a DRT 8582 e MLAF 505 ha evidenziato, nel complesso, ottimi giudizi in riferimento a retatura della buccia e uniformità di pezzatura. Il residuo rifrattometrico più elevato è stato registrato da BAMBULÈ (14,7° Brix), VIGATA (13,4° Brix) e MLAF 106 (14,6° Brix).
Cultivar a buccia retata
Fra le quattro cultivar presenti nel test, 34-788 è sembrata quella che nel complesso dei parametri valutati ha evidenziato caratteristiche quanti-qualitative migliori, in particolare la produttività (resa e peso medio bacca) e precocità. Sostanzialmente positivi anche i valori relativi alle caratteristiche qualitative della bacca.
Tab. 9 – Cultivar a buccia retata-solcata: caratteristiche produttive
cultivar ditta
produzione commerciabile peso medio
bacca
(g)
produzione
di scarto
(kg/m2)totale
(kg/m2)
precocità
(kg/m2)
01ZS735 ZETA SEEDS 3,8 ab 0,9 cde 1159 c 0,0 d
BAMBULÈ ZETA SEEDS 1,4 ab 1,1 bcde 1330 bc 1,8 a
DRT 1615 (RONSARD) DE RUITER 1,7 ab 0,4 e 1002 c 0,0 d
DRT 1701 DE RUITER 0,9 b 0,5 de 2331 ab 0,0 d
DRT 1702 DE RUITER 1,5 ab 0,3 e 1676 abc 0,1 cd
PAVOLO (DRT 8582) DE RUITER 3,0 ab 0,3 e 1856 abc 0,0 d
E 81.5048 ENZA ZADEN 3,0 ab 2,2 abcd 1432 abc 1,2 abc
ES 7056 ESASEM 3,8 ab 3,1 a 1363 bc 0,2 bcd
GSB504 GAUTIER SEMENCES 3,7 ab 2,8 ab 1583 abc 0,2 bcd
ISI 54705 ISI 3,0 ab 0,8 de 2438 a 1,3 ab
MAJOREL DE RUITER 1,0 b 0,3 e 1499 abc 0,1 bcd
MLAF 106 SAKATA 1,1 ab 0,5 e 1812 abc 1,0 abcd
MLAF 504 SAKATA 4,0 a 1,9 abcde 1727 abc 0,2 bcd
MLAF 505 SAKATA 3,7 ab 2,5 abc 1941 abc 0,5 bcd
STROMBOLI ISI 1,2 ab 0,2 e 1367 bc 0,6 abcd
SUNLIGHT DE RUITER 1,0 b 1,0 cde 1640 abc 1,0 abcd
Signifi catività ** ** ** ***
Nell’ambito di ciascuna colonna i valori senza alcuna lettera in comune differiscono signifi cativamente per P <_ 0,05 secondo il test di Duncan.Signifi catività: ns = non signifi cativo; * P <_ 0,05; ** P <_ 0,01; *** P <_ 0,001.Precocità: produzione commerciabile nella 1a settimana di raccolta.
MELONE SERRA
91
panoramica varietale
Fig. 10 – Cultivar a buccia retata-solcata: produzione commerciabile e di scarto
5
4
3
2
1
0
kg
/m2
01ZS73
5
DRT 1615
(RONSARD)
DRT 1701
BAMBULÈ
DRT 1702
PAVOLO (D
RT 8582
)
E 81.50
48
ES7056
GSB504
ISI 547
05
MAJO
REL
MLA
F 106
MLA
F 504
MLA
F 505
STROM
BOLI
SUNLIGHT
scarto commerciabile
MELONE SERRA
92
panoramica varietale
Tab. 10a – Cultivar a buccia retata-solcata: caratteristiche qualitative delle bacche
cultivar
bacca
forma
buccia
tipo colore screpolature retatura consistenza uniformitàcicatrice
stilare
01ZS735 to rs p 8 6 8 7 6
BAMBULÈ t rs p 8 6 8 6 8
DRT 1615 (RONSARD) t rs vc 9 3 8 7 8
DRT 1701 t rs vc 9 5 9 6 7
DRT 1702 to rs vc 7 4 9 6 4
PAVOLO (DRT 8582) to rs p 9 8 9 8 7
E 81.5048 t rs g 7 7 8 6 8
ES 7056 to rs p 8 8 9 7 8
GSB504 to rs g 9 6 9 4 6
ISI 54705 to rs vc 8 6 9 6 7
MAJOREL t rs vc 8 5 8 6 7
MLAF 106 t rs vc 8 5 9 6 7
MLAF 504 to rs p 9 7 9 7 8
MLAF 505 to rs p 9 8 9 8 8
STROMBOLI t rs vc 9 4 9 7 6
SUNLIGHT t ls p 8 - 9 6 8
BACCA: forma: t = tonda; to = tonda-ovale; o = ovale; o all = ovale allungata; ls= leggermente schiacciata
BUCCIA: tipo: l = liscia; ls = liscia solcata; ru = rugosa; r = retata; rs = retata solcata colore: vc = verde chiaro; vm = verde medio; vs = verde scuro; ga = giallo arancio; p = paglierino; gs = giallo scuro; va = verde arancio; g = giallo; gm = giallo medio screpolature: da 1 = numerose a 9 = assenti retatura: da 1 = scarsa a 9 = ottima consistenza: da 1 = ridotta a 9 = accentuata uniformità: da 1 = scarsa a 9 = ottima cicatrice stilare: da 1 = accentuata a 9 = ridotta
MELONE SERRA
93
panoramica varietale
Tab. 10b – Cultivar a buccia retata-solcata: caratteristiche qualitative delle bacche
cultivar
polparesistenze/tolleranze
dichiarate
cavità
placentareprofumo colore
intensità
cromatica°Brix HR IR
01ZS735 6 5 am 7 11,7 Fom 0-2 O
BAMBULÈ 8 7 ai 8 14,7 Fom 0-2 O
DRT 1615 (RONSARD) 7 7 am 7 10,6 Fom 0-2 Px Gc
DRT 1701 5 5 sc 4 11,7 Fom 0-2 -
DRT 1702 6 4 sc 3 13,1 Fom 0-2 -
PAVOLO (DRT 8582) 8 7 ai 7 11,7 Fom 0-2 Px Gc
E 81.5048 6 6 sc 5 12,3 Fom 0-2 Px
ES 7056 7 5 am 7 13,8 Fom 0-2 O
GSB504 6 6 am 6 12,2 Fom 0-2 Px Gc
ISI 54705 5 5 sm 6 12,7 Fom 0-2 Px
MAJOREL 7 5 ai 7 10,0 Fom 0-2 -
MLAF 106 6 5 sm 5 14,6 Fom 0-2 O
MLAF 504 7 6 sm 6 10,3 Fom 0-2 O
MLAF 505 6 5 si 7 8,7 Fom 0-2 O
STROMBOLI 6 5 am 7 12,9 Fom 0-2 Px
SUNLIGHT 5 7 sc 4 11,0 Fom 0-2 Px Gc Ag
POLPA: cavità placentare: da 1 = accentuata a 9 = ridotta profumo: da 1 = assente a 9 = molto intenso colore: sc = salmone chiaro; sm = salmone medio; si = salmone intenso; ac = arancio chiaro; am = arancio medio; ai = arancio intenso intensità cromatica: da 1 = scarsa a 9 = ottima
RESISTENZE: HR (alta resistenza): Fom = Fusarium oxysporum f. sp. Meloni razza 0,1,2 IR (resistenza intermedia): Ag = Aphis gossypii; Gc = Golovinomyces cichoracearum razza 1; Px = Podosphaera xanthii razza 1,2,5; O = Oidio (non specifi cato)
MELONE SERRA
94
panoramica varietale
Fig. 11 – Cultivar a buccia retata-solcata: residuo rifrattometrico (°Brix)
Fig. 12 – Cultivar a buccia retata-solcata: peso medio dei frutti
16
14
12
10
8
6
4
2
0
01ZS73
5
DRT 1615
(RONSARD)
DRT 1701
BAMBULÈ
DRT 1702
PAVOLO (D
RT 8582
)
E 81.50
48
ES7056
GSB504
ISI 547
05
MAJO
REL
MLA
F 106
MLA
F 504
MLA
F 505
STROM
BOLI
SUNLIGHT
2.600
2.400
2.200
2.000
1.800
1.600
1.400
1.200
1.000
800
600
400
200
0
g
01ZS73
5
DRT 1615
(RONSARD)
DRT 1701
BAMBULÈ
DRT 1702
PAVOLO (D
RT 8582
)
E 81.50
48
ES7056
GSB504
ISI 547
05
MAJO
REL
MLA
F 106
MLA
F 504
MLA
F 505
STROM
BOLI
SUNLIGHT
MELONE SERRA
95
panoramica varietale
Tab. 11 – Cultivar a buccia retata: caratteristiche produttive
cultivar ditta
produzione commerciabile peso medio
bacca
(g)
produzione
di scarto
(kg/m2)totale
(kg/m2)
precocità
(kg/m2)
372 COIS 94 2,9 0,4 794 0,2
373 COIS 94 2,3 1,3 1110 0,1
34-788 RIJK ZWAAN 3,4 1,8 833 0
DRT 8780 DE RUITER 2,7 1,6 1110 0
Signifi catività ns ns ns ns
Nell’ambito di ciascuna colonna i valori senza alcuna lettera in comune differiscono signifi cativamente per P <_ 0,05 secondo il test di Duncan.Signifi catività: ns = non signifi cativo; * P <_ 0,05; ** P <_ 0,01; *** P <_ 0,001.Precocità: produzione commerciabile nella 1a settimana di raccolta.
Fig. 13 – Cultivar a buccia retata: produzione commerciabile e di scarto
4
3
2
1
0
kg
/m2
scarto commerciabile
372 373 34-788 DRT 8780
MELONE SERRA
96
panoramica varietale
Tab. 12a – Cultivar a buccia retata: caratteristiche qualitative delle bacche
cultivar
bacca
forma
buccia
tipo colore screpolature retatura consistenza uniformitàcicatrice
stilare
372 o r vs 9 7 9 7 7
373 to r p 8 6 7 6 8
34-788 t r vc 9 7 9 7 8
DRT 8780 o r vc 9 4 9 7 9
BACCA: forma: t = tonda; to = tonda-ovale; o = ovale; o all = ovale allungata; ls= leggermente schiacciata
BUCCIA: tipo: l = liscia; ls = liscia solcata; ru = rugosa; r = retata; rs = retata solcata colore: vc = verde chiaro; vm = verde medio; vs = verde scuro; ga = giallo arancio; p = paglierino; gs = giallo scuro; va = verde arancio; g = giallo; gm = giallo medio screpolature: da 1 = numerose a 9 = assenti retatura: da 1 = scarsa a 9 = ottima consistenza: da 1 = ridotta a 9 = accentuata uniformità: da 1 = scarsa a 9 = ottima cicatrice stilare: da 1 = accentuata a 9 = ridotta
Tab. 12b – Cultivar a buccia retata: caratteristiche qualitative delle bacche
cultivar
polparesistenze/tolleranze
dichiarate
cavità
placentareprofumo colore
intensità
cromatica°Brix HR IR
372 7 4 ac 6 12,2 Fom 0-2 O
373 6 5 sc 5 11,6 Fom 0-2 O
34-788 7 6 sc 5 11,3 - -
DRT 8780 7 6 sm 5 8,8 - -
POLPA: cavità placentare: da 1 = accentuata a 9 = ridotta profumo: da 1 = assente a 9 = molto intenso colore: sc = salmone chiaro; sm = salmone medio; si = salmone intenso; ac = arancio chiaro; am = arancio medio; ai = arancio intenso intensità cromatica: da 1 = scarsa a 9 = ottima
RESISTENZE: HR (alta resistenza): Fom = Fusarium oxysporum f. sp. Meloni razza 0,1,2 IR (resistenza intermedia): O = Oidio (non specifi cato)
MELONE SERRA
97
panoramica varietale
Fig. 14 – Cultivar a buccia retata: residuo rifrattometrico (°Brix)
14
12
10
8
6
4
2
0372 373 34-788 DRT 8780
MELONE SERRA
98
panoramica varietale
1.200
1.000
800
600
400
200
0
g
372 373 34-788 DRT 8780
Fig. 15 – Cultivar a buccia retata: peso medio dei frutti
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