master luiss lezione del 12.4.2013 avv. enrico galanti banca d’italia - consulenza legale
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1
Master LUISS Lezione del 12.4.2013
Avv. Enrico Galanti Banca d’Italia - Consulenza Legale
Le autorità di controllo nell’ordinamento italiano ed in quello comunitario
2
La Banca d’ItaliaTappe importanti
1893: Nascita
1926: Istituto di emissione unico e Vigilanza sulle banche
1936: Legge bancaria ed rafforzamento della Vigilanza
1943/47: Costituzione e ordinamento repubblicano
1977/1993: Direttive comunitarie e t.u.b.
2005: Riforma del risparmio e modifica governance
3
Le principali funzioni della Banca d’Italia
SEBC• Emissione
banconote• Politica monetaria• Sistemi di
pagamento
Altre funzioni
•Vigilanza•IVASS•UIF•Supervisione
mercati•Tesoreria•Ricerca
economica
4
L’attribuzione della vigilanza alla banca centrale
Sinergie informative fra central banking e attività di vigilanza
L’avvento della BCE ed il suo ruolo
I pro e i contro e l’argomento del conflitto di interesse
Tradizione e riforme nelle scelte dei singoli paesi
5
Finalità e destinatari della vigilanza sulle banche ed intermediari t.u.b.
Banca d’Italia
Singoli intermediari Sana e prudente gestione
Sistema
Stabilità Competitività
Efficienza Osservanza della normativa
BancheGruppi bancariIntermediari finanziariI.M.EL.Istituti di pagamento
6
La CO.N.SO.B.Tappe importanti
Nascita: l. n. 216/1974
Introduzione di una disciplina organica sulla sollecitazione del pubblico risparmio: l. n. 77/1983
Autonomia e personalità giuridica: l. n. 281/1985
Introduzione di una disciplina organica sull’intermediazione mobiliare: la l. n. 1/1991
Direttiva Eurosim (1993) ed t.u.f. (1998)
Finanziamento a carico del mercato: 1994
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Finalità e destinatari della vigilanzaIntermediari t.u.f.
CO.N.SO.B. e Banca d’Italia
Tutela investitori
Sistema
Salvaguardia fiducia
Competitività Osservanza della normativa
Stabilità e buon funzionamento
Intermediari:
Sim
SGR OICR
Fondi comuni
S.i.ca.v.
8
La Vigilanza sugli intermediari finanziari nel t.u.f.(art. 5)
Banca d’Italia
Contenimento rischioStabilità patrimonialeSana e prudente gestione
CO.N.SO.B.Trasparenza e correttezza comportamenti
segue
9
Nell’esercizio della Vigilanza sugli intermediariBanca d’Italia e CO.N.SO.B devono
Operare in modo coordinato
Al fine di ridurre al minimo gli oneri per gli intermediari
Comunicarsi provvedimenti assunti e irregolarità riscontrate
Definire un protocollo d’intesa sulla base di tali principi
10
Vigilanza sugli intermediariPrincipi guida del t.u.f.
a) valorizzazione dell’autonomia decisionale dei soggetti abilitati
b) proporzionalità, intesa come criterio di esercizio del potere adeguato al raggiungimento del fine, con il minore sacrificio degli interessi dei destinatari
c) riconoscimento del carattere internazionale del mercato finanziario e salvaguardia della posizione competitiva dell’industria italiana
d) agevolazione dell’innovazione e della concorrenza
11
Vigilanza sulle AssicurazioniDal Ministero all’IVASS
1923-25: La Vigilanza Ministeriale 1934: Il suo irrobustimento
1982: Nascita IS.V.A.P. (L. 12.8.1982, n. 576)
CIPE: Indirizzi politica assicurativa
Ministero: Indirizzo amministrativo Direttive ISVAP
Provvedimenti importanti
1995: Istituzione COVIP
1991-99 L’ IS.V.A.P si rafforza:
L. 9.1.1991, n. 20; DPR 18.4.1994, n. 385; d. lgs. 13.10.1998, n. 373; d. lgs. 4.8.1999, n. 343.
2012: Istituzione I.V.ASS., presso Banca d’Italia, operativo dal 2013
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Finalità e destinatari della vigilanza sulle Assicurazioni
I.V.ASS. (codice assicurazioni)
Soggetti Sana e prudente gestioneTrasparenza e correttezza
Sistema
Stabilità Competitività
Efficienza Buon funzionamento
Imprese di:AssicurazioneRiassicurazioneCapitalizzazione
Gruppi assicurativiIntermediari (broker)PeritiAltri operatori
Tutela assicuratiProtezione consumatori
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Le tre forme di vigilanza
Regolamentare
Informativa
Ispettiva
Normativa secondaria
Il potere di dettare le regole del gioco
Obbligo invio datiControllo a distanza
Soggezione ad un potere Controllo sul posto
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Autonomia e indipendenza delle autorità di controllo
Mancanza di uno statuto legale unico
Il proliferare di varie tipologie di autorità
L’autonomia come conquista progressiva nel tempo
Il modello Banca d’Italia
La partecipazione ad una “rete” europea
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Autonomia e indipendenzaGli Organi di vertice - La Banca d’Italia
Governatore
DPR su Proposta Pres. CdM, previa delibera CdM, sentito C.S. BdI
Altri Membri Direttorio(1 D.G. + 3 V.D.G.)
C.S. BdI su Prop. GovernatoreApprovaz. con DPR prom. Pres. CdM
di concerto con Mineconomia, sentito il CdM
Nomina
Durata Mandato:6 anni rinnovabile
1 sola volta
Revoca: solo motivi
ex art. 14.2 Statuto SEBC
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Autonomia e indipendenzaGli Organi di vertice – La CO.N.SO.B.
Nomina Presidente + 4 membri
DPR su Proposta Pres. CdM, previa delibera CdM e parere
Commiss. Parlamentari
Durata Mandato:5 anni rinnovabile
1 sola volta
Scioglimento, nomina Commissario:Impossibilità funzionamento
Continuata inattività
DPR su Proposta Pres. CdM, previa delibera CdM
Sentito Mineconomia e Informato Parlamento
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Autonomia e indipendenzaGli Organi di vertice
L’IVASS e l’integrazione con B.d.I.
Presidente è il D.G. di B.d.I.
Consiglio – Presidente + 2 Consiglieri
(Amministrazione Interna)
DPR previa delibera CdM Iniziativa Pres. CdM.
proposta B.d.I. concerto Min. Sviluppo econ.
Nominati con
Direttorio Integrato(Indirizzo, Direz.
Strategica, Provvedimenti vigilanza assicurativa)
Governatore Presiede+ D.G. Presidente IVASS
+ 3 V.D.G. BdI+ 2 Consiglieri IVASS
Composizione
Quo
rum
Cos
titut
.
4/7 di cui 1 Consigliere
QuorumDeliberat.
Maggioranza presenti
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Autonomia e indipendenzaRequisiti nomina organi vertice. Incompatibilità.
Requisiti nomina
CONSOBSpecifica e comprovata competenza e esperienza, indiscussa moralità e
indipendenza
IVASS(Consiglieri)
Indiscussa moralità e indipendenza.
Elevata qualificazione professionale in campo
assicurativo
Incompatibilità BdI
Direttorio e tutti i dipendenti:No: attività per banche e altri soggetti vigilati,
amministrat. società, impresa in proprio,soci a responsab. illimit.
Cariche politiche incompatibili con partecipaz. ad organi BdI
CONSOB No: qualsiasi attività professionale, altri uffici pubbliciamministrat. , sindaci o dipendenti società,
soci a responsab. illimit.Segue
19
Incompatibilità(Segue)
IVASS
Tutti membri organi.No: Cariche politiche e
qualsiasi situazione conflitto di interessiDirettorio integrato.
No: attività per imprese assicur. e altri soggetti vigilati, amministrat. società, impresa
in proprio,soci a responsab. illimit.
Codici etici per membri organie tutto il personale
Principi diindipendenza, neutralità, lealtà, integrità, discrezione,
non curanza interessi personali.Regole gestione conflitto interessi.Garanti etici. Nuclei di valutazione.
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L’autonomia finanziaria
La sua importanza
La BdI e il finanziamento in base al c.d. signoraggio monetario
Il modello basato sui contributi di Vigilanza (CONSOB, ISVAP, Unione bancaria)
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Il controllo giudiziale
Contrappeso necessario all’autonomia
Giudice amministrativo e poteri discrezionali delle autorità
Il Cod. proc. amm. (2010) e l’accentramento al TAR Lazio
Le sanzioni fra giudice civile e giudice amministrativo
La responsabilità civile delle autorità e la limitazione al dolo e colpa grave (art. 24 l. n. 262/2005)
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Autorità di controllo e ordinamento comunitario
La razionalizzazione della produzione normativaSecondo il c.d. schema Lamfalussy (2001-2002)
Impianto settoriale: finanza, banche, assicurazioni,
fondi pensione
Sistema integrato (procedure + organismi)Su 4 livelli
1° Livello. Legislazione di Principio: Parlamento e Consiglio che consultano Comitati di 2° livello (es. EBC, ESC)
2° Livello. Disposizioni di attuazione: Commissione con procedura Consultazione Comitati di 2° e 3° livello (es. CEBS, CESR)
3° Livello. Recepimento uniforme e coerenza nell’attuazione: Rete autorità nazionali riunite in Comitati: raccomandazioni, principi comuni, uniformazione prassi
4° Livello. Controllo su attuazione e rispetto norme comunitarie. Commissione
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L’architettura della Vigilanza europea integrataRapporto de Larosière (2008-2010)
European Systemic Risk Board (ESRB): Vigilanza macroprudeziale
European System of Financial Supervision (ESFS) : Sistema di autorità di Vigilanza microprudenziale settoriale: EBA (banche), ESMA (Finanza), EIOPA (assicurazioni e fondi pensione)
EBA, ESMA ed EIOPA
Organismi Unione - Personalità giuridicaPiena indipendenzaLimitati compiti vigilanza diretta (ESMA Ag.rating)Progetti norme tecniche di regolazioneNorme tecniche di attuazioneOrientamenti e raccomandaz. ad Autor. nazionaliPotere sostitutivo Autor. nazionali in alcuni casi
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L’Europa e la reazione alla Crisi
Il Rapporto Van RompuyGiugno 2012
Quadro finanziario integrato
Unione bancaria
Vigilanza Risoluzione crisiTutela dei depositi
Centralizzazione
Quadro di bilancio integrato
Unione fiscaleCoordinamento Politiche fiscaliEmissione debito comune(in prospettiva)
Quadro integrato di politica economica (più sfumato)
Crescita sostenibileImpiegoCompetitività
•Mobilità lavoro •Coordinamento imposte•Rafforzamento capacità politico-amministrative per attuare riforme occorrenti per crescita.
Rafforzamento legittimità e responsabilità democratiche(ancor più vago)
Adeguamento meccanismi legittimazione democraticaCoinvolgimento ParlamentiRispetto metodo comunitario
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L’Unione bancaria(Vertice 29.6.2012 – Ecofin 12/13.12.2012
Piena attuazione dal 1°.1.2014
Vigilanza diretta BCE su banche sistemiche
Attivi globali > 30 mld. Attivi globali > 20% PIL Rilevanza per economiasecondo autor. Naz. e BCE Richiesta aiuti a ESM
Validità Eurozona, possibilità adesione altri paesi UE
EBA Vigilanza prudenziale per intera Unione con revisione modalità voto
Meccanismo di Vigilanza Unico (SSM) con al Vertice la BCE, sulla falsariga del SEBC
Separazione da politica monetariaSupervisory Board con compiti di
pianificazione ed esecuzione
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