libera, anticonformista, ha shelle · racconta ''amore tra la scrittrice (elle fanning,...
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STORIE
della settimana
Sopra, particolare di un
ritratto di MaryShelley
(1797-1851) di Richard
Rothwell (1840), esposto alla
Royal Academy di Londra
con i versi del marito Percy
Shelley (1792-1822),
che la definisce "Figlia
dell'amore e della luce".
Ma?CHI ERA
rv Libera, anticonformista, haanticipato il femminismo
ShellevNel IH 18, quando uscì
il suo romanzo piùcelebre, la critica lo
bocciò. Ma non sapevache lo avesse scritto una
donna. Oggi chequell'opera compie 200
anni, e tutto il mondola celebra, due scrittrici
ci spiegano perchéla "mamma"di
Frankenstein è attuale.E ci svelano i suoi segreti
DICARLOTTAVISSANI %J
1'estate del 1816 è alle porte, ma il ciclo di Cologny, inSvizzera, è plumbeo. Presto, violenti temporali esplodono ele stanze di Villa Diodati vengono inghiottite dal buio. Inquella che è la residenza estiva del poeta Lord Byron, sonoriunite alcune menti eccelse: John Polidori, suo medicopersonale, il lirico romantico Percy Bysshe Shelley, la sua
I compagna diciannovenne Mary Godwìn e Claire Clairmont,J sorellastra di Mary e amante di Byron. Avvolti da
A un'atmosfera lugubre, su invito del padrone di casa, tutti si—^f l misurano nella scrittura di un racconto horror, ispirati anche
dagli esperimenti del naturalista Erasmus Darwin, che in quegli anni giurava dipoter rianimare la materia morta. È quello il frangente in cui Mary, che è figlia diMary Wollstonecraft, antesignana del femminismo e autrice del manifestoRivendicazione dei diritti delle donne, e del filosofo anarchico William Godwin, mettea frutto la sua capacità creativa e visionaria, piantando i semi del capolavoro di cui •
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In queste pagine, alcune scene tratte dal film MaryShelley - Un amore immortale, ora nelle sale. Racconta ''amore tra la scrittrice (Elle Fanning, 20) e il marito, il poeta
britannico Percy Shelley (Douglas Booth, 26). Sotto, i due attori con Bel Powley, 26 (a destra), che interpreta la sorellastra di Mary, Claire Clairmont (1798-1879).
I i'S
STORIE
della settimana
Elle Fanning in una
scena del film
Mary Shelley - Un amore
immcrtale. La famosa
scrittrice amava leggere
ed era solita farlo sulla
tomba di sua madre,
la filosofa inglese
MaryWollstonecraft
(1759-1797), morta
dopo averla data
alla luce.
oggi si festeggia il bicentenario:Frankenstein, quello per cui tutti laricordano. Ma che donna era MaryGodwìn? Quali sentimenti si agitavanonel suo cuore? Pochi lo sanno. Straziatadall'assenza della madre, che muore dopoaverla data alla luce. Così innamorata diPercy Shelley da sacrificare la suareputazione e accettare di esserne la
convivente sino a che la moglie di luinon si toglie la vita. A quel punto sisposano e lei diventa la Signora Shelley.Decisa a fare della scrittura unaprofessione nonostante il maschilismodell'epoca. Così sfortunata da perdere trefigli su quattro. Mary, sempre sospintadallo spirito libero che caratterizzò lamadre, è però anche molto sensibile. Di
questa meravigliosa e sfaccettata figura,audace e resiliente ma anche dolce evulnerabile, moderna per il suo desideriodi affermazione e indipendenza, si sonooccupate la scrittrice italiana LisaGinzburg e la poetessa anglosassoneFiona Sampson. Con loro abbiamoprovato a tratteggiare il profilo diun'icona tutta da scoprire.
«Scappò con un uomo sposatosfidando i tabù della sua epoca»AriUcoiiJoivnst.a e libera, MaryShelley scrisse libri m una società dovele doline dovevano essere angeli del focolare. S'innamorò di un poetae lo seguì in giro per il inondo. Ma non ebbe una vitajehce, e morì triste
FIONA SAMPSON
54 anni, poetessa
contemporanea tra le più
apprezzate in Inghilterra,
tradotta in più di 30 lingue.
È autrice della biografia
La ragazza che scrìsse
Frankenstein. La vita di Mary
Shelley (Utet, 25 euro), in
libreria dall'11 settembre.
Che cosa rende specialeMary Shelley?«Il suo amore per lascrittura. Mary scrissedurante le sue moltegravidanze, quando era in
lutto, andando contro le convenzioni e lerestrizioni dell'epoca, mantenendosigrazie alla penna, da vedova, nei suoiultimi 25 anni di vita. Con Frankenstein
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ci ha consegnato due archetipiimmortali: lo scienziato che si credeonnipotente, ma fallisce, e la suaCreatura, simbolo di chi si sente respintogià dopo il primo respiro».Che carattere aveva?«Intellettualmente fine. Capace didecifrare le emozioni. Leale, volonterosa,instancabile, modesta, tenace».Molti criticarono il suo amore perPercy Shelley.«Lui era più grande di cinque anni,sposato, con una figlia e un altro inarrivo. Ma Mary che, come i suoigenitori e lo stesso Percy, aveva ideeradicali e definiva il matrimonio unoppressivo monopolio, si assunse le sueresponsabilità. Scappare con Percy e lasua sorellastra Claire, viaggiare per duemesi tra Francia, Germania e Svizzera,sino a restare al verde, consapevole diquanto il padre disapprovasse pur
essendo teorico dell'amore libero, fu unazzardo. Ma fu anche un gestocoraggioso, perché guidato da quel tipodi sentimento per cui rischi tutto».Lui seppe ricambiarla?«Inizialmente. Poi si perse. Eraegocentrico, bramoso di fama. Per Maryfu l'unico amore, colui con cui parlarearditamente di cultura e politica. Ma selui non ebbe difficoltà a ottenere stimadalla comunità intellettuale, lei sudòsette camicie. E poi sospetto che, negliultimi tempi, dopo averla già tradita(forse anche con Cfaire?), meditasse dilasciarla. La sua morte, a soli 30 anni,l'ha protetta da una grande delusione:scoprire che l'uomo per cui si eraimmolata, forse non l'amava abbastanza.La vita di Mary fu costellata di lutti: lamadre, tre figli piccolissimi, lasorellastra Fanny, suicida.«A ogni figlio perso, riaffiorava il sensodi colpa per la mamma mortapartorendola. Quanto doveva spaventarlal'idea della nascita! In Frankenstein Maryriversa la sua sofferenza. Nel romanzo,poi, non compaiono figure femminiliforti, e quelle presenti muoiono. Ledonne non avevano voce, Mary lo sapeva.Una società in preda all'ambizionemaschile non poteva che portare adistruzione, ingiustizia.Mary è rimasta a lungo in ombra comescrittrice. Come mai? •
STORIE
della settimana
Una scena del film.
Da sinistra: Bel Powley,
Elle Fanning, Douglas
BootheTom Sturridge,
32, che nel film
interpreta il poeta Lord
Byron. Fu a casa sua
che Mary scrisse
il romanzo Frankenstein.
«Ha dovuto pubblicare Frankensteinnell'anonimato, come fecero più avanti lesorelle Brontè, che usarono unopseudonimo perché la scrittura femminileera un tabù. Ma non si arrese».Oltre a Frankenstein, che cosa consigliadi leggere?
«Il segreto di Falkner, storia della giovaneElizabeth, orfana di madre, ma daltemperamento tenace e battagliero. Unavera eroina dal cuore appassionato».I suoi ultimi anni furono tristi?«Ebbe più colpi apoplettici e soffriva diemicranie che le impedivano di scrivere e
leggere. È probabile che avesse untumore. Morì a 53 anni, circondatadall'affetto dell'unico figlio sopravvissutoe di sua nuora. Ma le avrei augurato diavere a fianco un compagno, magarimeno ribelle e brillante di Shelley, mapiù dedito a lei».
«Se tornasse in vita amerebbeinternet, ma non gli haters»II padre era un filosofo radicale, la madre una delle prime femministedella storia e Mary era dotata di una curiosità eccezionale. Se vivesse
Zi divorerebbe il web, ma ne capirebbe subito le distorsioni
LISAGINZBURG
51 anni, scrittrice e saggista.
Dal 30 agosto è in libreria con
Pura invenzione. 12 variazioni
su «Frankenstein» di Mary
Shelley (Marsilio, 12 euro),
che inaugura la collana
Passaparola, una serie di
memoir di scrittori che
parlano di un libro speciale.
Perché tutti dovrebberoconoscere Mary Shelley?«Perché è stata un essereumano speciale, con unacapacità quasi medianica disentire e restituire al
prossimo le sue sensazioni. Dotata diun'immaginazione, una libertà eun'ampiezza di vedute straordinarie».Se tornasse in vita e piombasse nel 2018,che cosa la colpirebbe?«Penso che potrebbe piacerle internet, lepossibilità che la navigazione in rete offre
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alla conoscenza. La sua curiosità emersesin da piccola. Leggeva molto, lo facevaaccanto alla tomba di sua madre, persentirla vicina. Però, come accade per ilmostro del suo romanzo, una creatura chenon appena nata si rivela deforme edeformante, credo che Mary scorgerebbepresto limiti e distorsioni che il webgenera. Gli haters la farebbero inorridire».Che cosa ha rappresentato per lei lascrittura di Frankenstein}«Mary è figlia di due figure dominanti:quella paterna, amata e vivente ma neltempo più distante, e quella materna, chenon ha mai conosciuto, ma a cui pensa dicontinuo. Scrivere l'aiuta a emanciparsi daentrambi. Racxontando la storia di unapaternità fallita, quella del Dr.Frankenstein e della sua Creatura, Marysi smarca dal ruolo di figlia, per diventaredonna e scrittrice autonoma. Allo stessotempo, si riconosce nella Creatura: orfanadi amore, nel suo caso materno».Quanto ha influito sulla sua formazioneil clima culturale che ha respirato infamiglia?
«Molto. Il padre era un filosofo radicale,anarchico, ateo, contro le regole dellasocietà vittoriana. Infatti, Mary siaspettava che avrebbe accettato la suarelazione con Percy. Il salotto di casa erasempre brulicante di filosofi, saggisti,poeti, politici. Uno fra tutti, Lord Byron,con il quale lei legò molto. Per Mary,attraversata da una forte tensione etica, daun solido senso della giustizia e dellafeconda profondità dei rapporti umani, loscambio e il confronto culturale restòfondamentale durante tutta la vita».Possiamo definirla un'anticonformista,per i tempi in cui è vissuta?«A soli 19 anni ha inventato una storiastrutturata secondo un congegnonarrativo perfetto, in un'epoca in cui ledonne potevano solo aspirare a essereangeli del focolare. Per amore, ha sfidatole convenzioni e ha costruito unmatrimonio itinerante, fatto di complicità,avventura e antagonismo professionale.Un legame, quello tra lei e Percy, venatodi dispiaceri e ombre, come il suicidio diHarriet, la prima moglie di lui, e la mortedi tre figli piccoli. Ma anche costellato dauna profonda sintonia intellettuale».Frankenstein è una lettura attuale,nonostante i suoi 200 anni?«Sì, poiché è un romanzo sul non amore ela ricerca dell'amore. Racconta in modoefficace la solitudine di un'anima che sisente esclusa, vorrebbe ricevere sentimentiautentici e non li trova. Sono temiattualissimi: sentirsi a margine edesiderare l'amore in un mondo che necontiene sempre meno».|J
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