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I centri di riuso nella strategia Rifiuti Zero
Patrizia Lo Sciutovicepresidente di Zero Waste Italymembro del team operativo del
Centro di Ricerca Rifiuti Zero Comune di Capannori
Massafra, 23 gennaio 2015II parte
Dal problema all’idea
Le esperienze italiane
Il Giro d’Italia della buone pratiche a Rifiuti Zero delle imprese
IMPRESA RIFIUTI ZERO
• TIPOLOGIA DI IMPRESA Distinta per diversi aspetti della loro produzione• Fornitura di un servizio per la riduzione dei rifiuti• Riciclo di gran parte dei loro scarti sia nella produzione che
dopo l’utilizzo di prodotti• Estrazione dagli scarti dei rifiuti/risorse ancora utilizzabili
come materia prima seconda per i loro prodotti• Riuso e il riutilizzo degli scarti
Perchè un’impresa Rifiuti Zero?
• Il business Rifiuti Zero fa risparmiare denaro:• Pratiche di riduzione di rifiuti • Sistemi riciclo, compostaggio e riuso
• Con il business Rifiuti Zero aumenta l’efficienza:• Costi ambientali (costi per discariche)• Riduzione Co2 e altre emissioni• Immagine positiva con i clienti
E.R.I.C.A. soc. Coop.Alba
Esempio di azienda che applica al suo interno i principi Zero Waste
Slide ERICA
ANALISI INIZIALE
Slide ERICA
OBIETTIVO
Slide ERICA
LA NUOVA ERICA
Slide ERICA
RISULTATI
Slide ERICA
Obiettivo 2014: azioni mirate su produzione rifiuti indifferenziati (es. diminuzione imballaggi in materiali poliaccoppiati non riciclabili) non collegate ad acquistiutilizzo macchina per caffè espresso senza cialde, acquisto di detersivi sfusi per bucato.
Slide ERICA
Giovane società
Bergamo
La Terza PiumaSocietà cooperativa
Idea inizialeCreare uno spazio che promuova la cultura del riciclo e riuso e l'utilizzo di materiali di scarto o di recupero.
Costituzione: fasi iniziali
Soci: trovare delle persone con le quali si condivide il progetto e i principi con i quali portarlo avanti. Tre ragazze tutte provenienti dal mondo dell'economia solidale.
Costituzione: fasi iniziali
Ideazione: confrontare la propria idea con le persone con le quali ci si relaziona nel quotidiano…
Costituzione: fasi iniziali
Finanziamento: trovare un ente che possa finanziare l'inizio dell'attività scelta.
Banca Etica ha accordato un finanziamento (microcredito) di € 15.000
Costituzione: fasi iniziali
Costituzione della cooperativa:
cooperativa di produzione lavoro con tre soci iniziali, di cui due lavoratori.
Costituzione: fasi operative
Affitto locali
Dopo un tentativo tramite l’amministrazione comunale e le case popolari è stata scelto il privato
Costituzione: fasi operative
Arredamento
Cooperativa sociale a Biella che crea mobili da vecchi bancali.
Costituzione: fasi operative
Fornitori: energia, telefonia e assicurazione
Aziende coerenti con il loro progetto…
Costituzione: fasi operative
Formazione
Gli incontri di formazione, informazione e i laboratori sono gestiti in parte dalle titolari, ma anche da altri.
Costituzione: fasi operative
VenditaSelezione accurata dei prodotti e produttori/rifornitori. Vendita di detersivi alla spina, per continuare il discorso della sostenibilità: acquistare vestiti “ecologici” e poi lavarli con il detersivo tradizionale? Ci occupiamo anche di proporre alternative ad alcuni prodotti tradizionali: pannolini lavabili per i piu piccoli, fasce porta bebè per i neo genitori, coppette mestruali per le donne.
Costituzione: fasi operative
Impresa di Antonio Di Giovanni e Vincenzo Sangiovanni
Utilizzo dei fondi di caffè per la produzione di funghi
• Nel marzo del 2013 si apre il caso studio del Centro di Ricerca Rifiuti Zero
• Nel novembre del 2013 ha inizio il progetto “Dal caffè alle proteine”
• Inizio incubazione Impresa Campus Unifi
• Nel dicembre 2013 il I° incontro decisivo
• Nel febbraio del 2014 il II° incontro decisivo
• il 31 marzo 2014 si costituisce la startup Funghi Espresso
Slide: Antonio Di Giovanni
Slide: Antonio Di Giovanni
Slide: Antonio Di Giovanni
Slide: Antonio Di Giovanni
Slide: Antonio Di Giovanni
Slide: Antonio Di Giovanni
Slide: Antonio Di Giovanni
Slide: Antonio Di Giovanni
Slide: Antonio Di Giovanni
PLEUROTUSterza specie di funghi coltivata in Italia
Slide: Antonio Di Giovanni
VALORI NUTRIZIONALI
Energia Kcal 77 kcal/100g
Energia Kjoule 325 kj/100gr
Proteine 8,17 g/100gr
Grassi 0,18 g/100gr
Carboidrati 6,8 g/100gr
Zuccheri 3,7 g/100gr
Fibra alimentare 4,5 g/100gr
Sale 0,12 g/100gr
Umidità 76,1 g/100gr
Eco-Pulplast
E’ nato anni fa proprio per rispondere all’esigenza di trovare risposte adeguate alle criticità legate allo smaltimento dello scarto di pulper.
Centro di riuso comune di Capannori (LU)
Slide Camilla Piccinini
Slide Camilla Piccinini
Un’iniziativa promossa da Zero Waste Italy e dal Comune di Capannori in collaborazione con il Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori in collaborazione con Radio 24 e numerose associazioni.
• Obiettivo
Porre attenzione al mondo delle imprese, sia per sensibilizzare l’importanza della responsabilità delle imprese al percorso comune verso Rifiuti Zero, che per darne visibilità e premiare quelle aziende che operano in questo senso.
Il Giro d’Italia delle buone pratiche a Rifiuti Zero delle imprese
Danilo Boni, attivista Zero Waste
ll tour è partito fine maggio 2014 da Milano per consegnare la nomination a 18 aziende e start-up distinte per il loro impegno nel promuovere processi di “produzione pulita”, sia nell’organizzazione del sistema di gestione dei rifiuti che nell’accettazione dei prodotti restituiti e dei rifiuti che restano dopo il loro utilizzo.
Il Giro d’Italia delle buone pratiche a Rifiuti Zero delle imprese
Le imprese premiate
La cerimonia di premiazione delle 18 imprese nominate durante il tour si è svolta a Capannori
Progetto “Ragioniamo con i piedi” – Astorflex. Este (PD), Mantova.
PRODUZIONE pulita con l’utilizzo di materiali naturaliPRODOTTI che allungano il loro ciclo di vita anche grazie alla possibilità di essere facilmente sostituiti nelle parti usurate.
MOTIVAZIONI
Azienda biologica Tre Botti, Castiglione in Teverina (VT)
Esempio di azienda agricola a conduzione interamente familiare in cui l’attuazione delle buone pratiche è divenuta ragione di efficace sperimentazione di metodi di coltivazione anche innovativi.
MOTIVAZIONI
Biodistretto, Greve in Chianti (FI)
Esempio concreto di come piccole imprese (57) di agricoltura biologica possano fare sistema promuovendo, tra l’altro a livello internazionale, i proprio prodotti locali. La menzione deriva anche dal fatto che il Biodistretto ha ben compreso come la qualità dei prodotti debba disgiungersi dal consenso alla realizzazione di impianti di incenerimento.
MOTIVAZIONI
Brevetto compresse di caffè porzionato dell’ Ing. Paolo Belloli, Bologna;
Brevetto i cui risultati testati e maturi per essere commercializzati dimostrano come dalla ricerca possa emergere una progettazione industriale in grado di avviare a riciclo e a recupero prodotti attualmente avviati a smaltimento come le capsule del caffè.
MOTIVAZIONI
Carlsberg Italia, Milano
Vendita di birra alla spina riducendo così gli imballaggi sia in vetro che in lattina e raggiunge una percentuale di avvio al riciclo di oltre il 98% dei proprio scarti. È un esempio di grande azienda (oltre 300 addetti) che conferma che anche nelle grandi aziende è possibile raggiungere l’obiettivo Rifiuti Zero!
MOTIVAZIONI
Consorzio Biella The Wool Company, Biella
Esempio concreto in cui un problema viene trasformato in opportunità.
La lana di pecora di basso pregio, classificata come rifiuto speciale, attraverso le capacità innovative di questo consorzio, è divenuta un materiale primo secondo utilizzato dal distretto tessile di Biella.
MOTIVAZIONI
Dismeco, Marzabotto (BO)
Esempio virtuoso di industria del riciclo in cui la capacità di recupero di metalli preziosi dai rifiuti elettrici (RAEE) raggiunge oltre il 95% di resa.
L’azienda risalta anche perché l’Italia attualmente è dotata di poche piattaforme per recuperare metalli preziosi.
MOTIVAZIONI
Genova
Progetto che ha dimostrato anche in tempi piu difficili di qualificare l’alternativa ai pannolini usa e getta, grazie al quale molte amministrazioni hanno potuto mettere in pratica importanti percentuali di rifiuti residui. Progetto che dimostra inoltre di rinnovare costantemente la propria capacità di offerta produttiva.
MOTIVAZIONI
Effecorta, Milano, Prato e Capannori
Esempio di come sia possibile riqualificare l’impresa commerciale adottando le migliori pratiche in materia di vendita sfusa di una vasta gamma di prodotti che vanno dai detergenti, ai prodotti di qualità nel settore alimentare, a filiera corta. E’ anche un esempio in cui un’esperienza locale può moltiplicare la propria presenza sul territorio nazionale: Capannori, Milano, Prato
MOTIVAZIONI
Testimonia la disponibilità e la vitalità di settori dell’imprenditoria napoletana a porsi all’avanguardia nell’attuazione delle buone pratiche di riduzione dei rifiuti, stimolando così anche l’amministrazione pubblica e le altre attività economiche in generale a sconfiggere gli stereotipi di una città bellissima ma martoriata dalle ricorrenti emergenze.
MOTIVAZIONI
Progetto Lavanda-Cooperativa sociale Eta Beta, Bologna
Questo servizio di realizzazione di set di lavanderia per i pannolini lavabili rappresenta un servizio estremamente funzionale a quelle famiglie che, scegliendo la sostenibilità in alternativa ai pannolini usa e getta, che rappresentano un notevole problema nella gestione dei rifiuti, hanno però bisogno di un valido supporto per agevolare il loro impegno.
MOTIVAZIONI
Rete O.N.U. (operatori nazionali dell’usato)
Roma
Questa rete rappresenta una buona pratica sia a livello associativo, perché ha saputo connettere piccole realtà sparse per tutta Italia, sia perché
contribuisce in modo visibile ed efficace a mettere a sistema una pratica commerciale che favorisce
la riparazione, il riuso e la realizzazione di un indotto economico e imprenditoriale che già oggi conta su oltre 80mila addetti a livello nazionale.
MOTIVAZIONI
Progetto Daccapo, Capannori/Lucca
Un esempio che, tra l’altro in modo comprensoriale, dimostra come sia possibile
mettere a sistema buone pratiche di riparazione e riuso solidale, volte però anche a
commercializzare i prodotti intercettati in connessione con le isole ecologiche. Sottrarre il
piu possibile alla nozione di rifiuto.
MOTIVAZIONI
Ri.Technor.R, Occhiobello (RO)
L’azienda Ritechno.R di Occhiobello (RO) attraverso un processo di trasformazione di scarti e rifiuti plastici, crea il Phlasmix materia prima utile per produrre manufatti ordinari.
Patrizia Lo Sciuto ©
Esempio concreto di capacità industriale volta a produrre da plastiche eterogenee un lungo elenco di prodotti derivanti da plastiche di “seconda vita”.
MOTIVAZIONI
S.E.S.A., Este (PD)
La realizzazione industriale del progetto che RZ chiama ‘fabbriche dei materiali’, ancora in grado
di estrarre dal rifiuto urbano residuo materiali reinseribili nei cicli produttivi, confermando che
già adesso è possibile evitare i trattamenti termici e lo smaltimento nella gestione dei flussi
di scarto successivi alle raccolte porta a porta.
MOTIVAZIONI
• Hotel e ristorante alla campagna, S. Giovanni Lupatoto (VR)
• Un positivo esempio di come l’accoglienza turistica può innovare la propria capacità d’offerta a un vasto pubblico internazionale, adottando buone pratiche di azzeramento dell’usa e getta, esercitando, tra l’altro, in questo modo un ulteriore capacità attrattiva.
MOTIVAZIONI
Royal Continental Hotel, Napoli
Conca Park Hotel, Sorrento (NA)
Forse al momento l’esperienza più avanzata a livello internazionale nell’applicazione della strategia Zero Waste. Grazie al progetto ‘Hotel e ristoranti a Rifiuti Zero’, ha messo in essere su vasta scala (oltre 200 camere e con oltre 50 addetti) l’abolizione dell’usa e getta, dimostrando che la sostenibilità ambientale è in grado anche di aumentare l’attrazione sul mercato turistico.
MOTIVAZIONI
Si ringrazia per le illustrazioni Antonia Teatino, Barbara Pollini, Alberto Ruggieri
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