la cl. 1* e cl. 2* della scuola primaria siano nord presentano storia di... · della scuola...

Post on 15-Feb-2019

217 Views

Category:

Documents

0 Downloads

Preview:

Click to see full reader

TRANSCRIPT

La cl. 1* e cl. 2*La cl. 1* e cl. 2*La cl. 1* e cl. 2*La cl. 1* e cl. 2*della scuola primariadella scuola primariadella scuola primariadella scuola primaria

Siano NordSiano NordSiano NordSiano Nordpresentanopresentanopresentanopresentano

a.s.a.s.a.s.a.s. 2010/112010/112010/112010/11

C’era una volta, in un piccolo paese, un palazzo alto, alto e sotto una tegola c’era un nido e dentro il nido mamma passera covava tre uova . Babbo passero volava dal nido alla campagna e sceglieva per lei i chicchi più saporiti. Un bel giorno sentì”cric, cric”.

Erano nati ed erano tre. Il più piccino, il più birichino gridò “Cipì, cipì...voglio uscire da qui…” e mamma e papà lo chiamarono Cipì!

Cipì saltò dal nido e arrivò al bordo del tetto. Per fortuna i genitori arrivarono e lo salvarono. Cipì saltò ancora e sbattè al comignolofacendosi molto male.La mamma lo riportò al nido stringendolo al petto...lui sentì un rumore e chiese cos’era…di tutto era curioso e tutto voleva sapereCipì ha paura dei soffi di vento,il fiume per lui è un nastro d’argento;Il sole lo chiama palla di fuoco...

Cipì gioca attorno al comignolo, improvvisamente gli scivola una zampa e cade nella cenere di una stufa; cerca di scappare da una finestra ma era chiusa e sbatte con il becco al vetro.Improvvisamente una mano lo afferra e lo stringe forte forte…Alcuni bambini gli legarono un filo ad una zampa e lo fecero correre in cortile.La mamma lo chiamava e Cipì, stanco di essere maltrattato, beccò la mano al bambino che lo stringeva forte e riuscì a volare dalla sua mamma.

Un bel giorno Mamì portò i suoi figlioli in giro per la campagna.Cipì vide Nastro d’Argento e vi cadde dentro, provocando le risate di un bel fiore.Era Margherì. Così i due fecero amicizia e divennero grandi amici.Cipì ritorna dalla sua mamma e le racconta tutto e Mamì gli raccomanda di stare attento ai pericoli e soprattutto all’animale con i baffi e gli artigli: il gatto. Ma lui è molto vivace e per poco non finì in bocca al gattone!

Cipì stava zappettando con gli amici che lo avevano invitato a farsi il gozzo con dei chicchi gialli.Vide in lontananza un uomo con il fucile chesparò e colpì a morte un passero e ferì Passerì che si spezzò un’ala.I due si nascosero in un cespuglio e Cipì l’aiuto a guarire andando a procurarle il cibo raccontandole come la natura cambiava d’abito.Passerì, un giorno, chiese a Cipì se quando fosse guarita avrebbero giocato ancora e Cipì le propose di fare il nido insieme...

La sera Palla di Fuoco si era coricato, quando improvvisamente un grosso vento andò a strisciare tra i comignoli.Cipì , mentre volava, fu colpito al becco da un proiettile … il passero gridò a Passerì di ritornare al nido perché c’era la guerra. Diede lo stesso consiglio ai suoi amici ma non lo ascoltarono e così ci furono tanti morti.

La guerra era un grosso temporale e alla fine della guerra non vinse nessuno…Come non vince nessuno in tutte le guerre!!!!!!!!

Una sera il sonno tardava ad arrivare, Cipì vide due luci e chiamò Passerì per fargliele vedere.Passerì gli spiega che lì abita il Signore della notte dagli occhi parlanti, dalla testa soffice, le ali come le nuvole e il becco uncinato.Cipì, curioso, decise di indagare...

Il giorno dopo Cipìinterrogò gli uccellini del tetto e scoprì che il Signore della notte attirava con i suoi occhi luminosi tanti poveri passerotti che poi scomparivano...

Cipì decise di svelare la sua scoperta ma nessuno gli credette;Cercò allora delle prove che convincessero tutti gli altri passeri.

Cipì chiese allora aiuto alla “regina della notte” ma la luna rispose che il gufo era suo amico da mille e più anni.e gli consigliò di rivolgersi a Palla di Fuoco.Il sole disse, però, che, quando lui esce, il gufo non c’è e gli consiglia di rivolgersi al vento che un favore non lo rifiuta mai...

Andò nel buco del Signore della notte e si mise a soffiare così forte finchèscoperchiò il tetto della sua casa.Così tutti si accorsero che era piena dei teschi e delle piume dei poveri passeri.

Finalmente arrivò la primavera e il vento si ricordò della promessa fatta a Cipì…

Il signore della notte pieno di vergogna fuggì lontano!Che festa quei giorni! I passeri che si baciavano e per tutto il vicinato si sparse il chiasso dei festeggiamenti di Cipì e di Passerì. Mamì commossa si fece largo per avvicinarsi al figlio che tanto bene aveva fatto alla patria del tetto...lo strinse affettuosamente al petto ripetendo “Sei il più caro...il più buono...il più grande dei miei figli. Le mamme non ricordano i sacrifici fatti per i figli ma ora sono fiera di te. Prometti che rimarrai sempre così buono, generoso, vivace ma non superbo?”...e Cipì promise!

top related