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PROGETTO DI PREVENZIONE
“Bambini digitali: come
gestire le tecnologie in
casa” Un incontro destinato ai genitori della Scuola dell’ Infanzia, per
approfondire il rapporto tra bambino e nuove tecnologie
(Internet, videogames, smartphones e tablets), prevenirne i
rischi e coglierne le opportunità.
Dott. Stefano Bonato, Psicologo formato sulle Nuove Dipendenze
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Indice
1. Premessa pag.3
2. Alcuni dati pag.4
3. Il progetto pag.5
3.1 Obiettivi
3.2 Destinatari
3.3 Attività
3.4 Risultati attesi
3.5 Costi
4. Chi è Bonato Stefano pag. 7
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1. Premessa
“Possa ciascuno di voi, nonostante tutte le distrazioni generate dalla tecnologia,
avere successo nel trasformare le informazioni in conoscenza, la conoscenza in
comprensione, e la comprensione in saggezza.”
Edsger Wybe Dijkstra
Al giorno d’oggi, già a partire dai 3 anni, i bambini hanno la possibilità e la capacità di utilizzare smartphone e tablet per giocare con i videogames ed entrare
agevolmente in Internet. Il fenomeno è dovuto da una parte alla rapida diffusione di questi strumenti tecnologici all’ interno delle famiglie, dall’ altra all’ innovazione
tecnologica del touchscreen e alla diffusione di nuovi sistemi operativi che hanno migliorato l’ usabilità di questi dispositivi, che sono sempre più intuitivi ed accessibili.
Di conseguenza, da qualche anno a questa parte molti bambini entrano in
contatto con la tecnologia in una fase molto precoce dello sviluppo cognitivo,
psicologico, emotivo, educativo e sociale.
Nel mondo reale i bambini sono educati e guidati dai propri genitori nell’ esplorazione dell’ ambiente che li circonda, nel gioco, nell’ acquisizione di nuove
informazioni e conoscenze, nello sviluppo delle capacità comunicative, nell’ acquisizione delle regole sociali.
E’ importante che questo processo avvenga anche per quanto riguarda il mondo
virtuale. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che i genitori siano preparati e che quindi conoscano bene il funzionamento delle tecnologie, le opportunità e i
vantaggi che queste possono dare allo sviluppo del bambino. E’ altrettanto fondamentale sapere riconoscere quali sono i rischi e come prevenirli.
Un approfondimento delle tematiche legate al nuovo rapporto che si è creato tra
bambino e tecnologia permetterà ai genitori di disporre di nuove conoscenze, risorse
e competenze che sono fondamentali per sviluppare una linea educativa consapevole.
2. Alcuni dati
“La tecnologia dovrebbe migliorare la tua vita, non diventare la tua vita.”
Harvey B. Mackay
Nei primi anni di vita il gioco ha un ruolo centrale nello sviluppo cognitivo, psicologico
ed emotivo del bambino. Dai grafici che seguono emerge che sempre più bambini
crescono giocando e imparando a leggere con smartphones e tablets.
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Secondo una ricerca statunitense, tra il 2011 e il 2013 l’ utilizzo delle tecnologie è
aumentato significativamente anche al di sotto dei due anni.
Da una ricerca del 2011 emerge che quasi un terzo dei genitori ha scaricato “apps”
sul proprio cellulare per fare giocare i propri figli (29%).
Al giorno d’ oggi molti bambini con meno di 8 anni hanno massima accessibilità alle
tecnologie perché queste sono presenti proprio nella loro camera da letto. Nel grafico
che segue sono state raccolte anche le principali motivazioni per cui i genitori hanno
deciso di disporre una televisione all’ interno della camera da letto dei propri figli.
63%
Bambini sotto gli 8 anni che giocano con smartphone o tablet
30%
bambini al di sotto degli otto anni che preferiscono imparare a leggere con smatphone e tablet
10%
38%
2011
2013
Bambini sotto i 2 anni che utilizzano smartphone e tablet
8%
17%
2011
2013
Bambini sotto i 2 anni che utilizzano smartphone e tablet tutti i giorni
10%
39%
53%
0-1 anno
2-4 anni
5-8 anni
Bambini che utilizzano le applicazioni scaricate sul cellulare dai genitori
36%
22%
9%
3%
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40%
TV
Lettore DVD
Videogames(Playstation, Wii, X-Box)
Computer
Tecnologie presenti nella camera da letto dei bambini sotto gli 8 anni
Common Sense Media. (2013). Zero to eight: Children’s media use in America. New York, NY. Common Sense Media.
Eurispes e Telefono Azzurro,2012. Indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. www.azzurro.it
Uso medio giornaliero
2013 67 minuti
2011 43 minuti
Common Sense Media. (2011). Zero to eight: Children’s media use in America. New York, NY. Common Sense Media .
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Nella stessa ricerca è stato chiesto ai genitori quanto spesso utilizzano uno
smartphone o un tablet per tenersi occupati mentre stanno giocando (in casa o fuori
casa) con il proprio figlio. I risultati che seguono rivelano che a circa un terzo dei
genitori capita a volte o spesso, ad un terzo non capita quasi mai e per un terzo dei
genitori questo non è mai successo.
3. Il progetto
“La perfezione della tecnologia e la confusione degli obiettivi sembrano
caratterizzare la nostra epoca.”
Albert Einstein
Nel mondo reale i bambini, durante la crescita, sono educati dai propri genitori a conoscere i potenziali pericoli. Nell’ esplorazione, i genitori prima affiancano i propri
figli, successivamente lasciano loro una graduale autonomia fino al raggiungimento di
un’ età matura, in cui i ragazzi hanno acquisito le conoscenze e le esperienze necessarie per muoversi in autonomia. E’ importante che questo processo avvenga
anche per quanto riguarda il mondo virtuale.
22%
28%
41%
12%
24%
14%
Si addormenta più facilmente
Per tenerlo in camera mentre il genitore è occupato
Permette ai genitori di guardare altro in un' altra TV
E' un premio per il buon comportamento del figlio
Perché condivide la stanza con un fratello/sorella maggiore
Per farlo dormire in camera sua
Quali sono le ragioni per cui è stato scelto di disporre la TV nella camera del figlio?
6%
26%
34%
32%
Quanto spesso il genitore si tiene occupato con smartphone o tablet mentre sta giocando con il proprio figlio
Spesso
A volte
Quasi mai
Mai
Common Sense Media. (2013). Zero to eight: Children’s media use in America. New York, NY. Common Sense Media.
Common Sense Media. (2013). Zero to eight: Children’s media use in America. New York, NY. Common Sense Media.
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3.1 Obiettivi
E’ di fondamentale importanza, quindi, che i genitori:
- siano preparati e che conoscano il funzionamento e i rischi legati alle nuove
tecnologie. In questo modo, essi potranno proteggere i propri figli dai pericoli potenziali che si nascondono dietro ad Internet e alle tecnologie;
- sappiano come mettere al sicuro la privacy dei propri bambini; - abbiano la capacità di usufruire di alcuni strumenti utili per valutare se i
contenuti di videogiochi e applicazioni siano adatti all’ età del proprio figlio; - conoscano anche quali sono i vantaggi che le tecnologie possono apportare alla
crescita dei propri figli; - abbiano le conoscenze necessarie a valutare, sulla base delle principali evidenze
emerse dalle ricerche, se il proprio figlio stia utilizzando le tecnologie in maniera
adeguata, nei tempi e nei modi, o se l’ utilizzo stia iniziando ad occupare troppo tempo, con conseguente rischio di abuso e di disequilibri a livello di sviluppo
cognitivo, emotivo e relazionale. - siano in possesso delle competenze necessarie ad avere un ruolo educativo
anche per quanto riguarda questo complesso campo, in continua evoluzione; - sappiano applicare le conoscenze acquisite anche in casa propria, tramite una
scelta consapevole delle tecnologie più adatte all’ età dei propri bambini ed un adeguato posizionamento delle stesse in casa.
- Stabiliscano regole chiare con i propri figli riguardo i tempi di utilizzo e riguardo i contenuti.
3.2 Destinatari
I destinatari di questo progetto sono i genitori dei bambini che frequentano la
Scuola dell’ Infanzia. La prevenzione è l'insieme di azioni finalizzate ad impedire o
ridurre il rischio, ossia la probabilità che si verifichino eventi non desiderati. L’
etimologia del termine “prevenzione" indica che si tratta un’ azione che viene prima
che si verifichi un determinato evento rischioso. Per quanto riguarda il campo delle
tecnologie, come già premesso, i bambini entrano a contatto con smartphones,
tablets e computer portatili fin dai primi anni della loro vita. Per promuoverne un
utilizzo sicuro ed evitare i rischi è necessario che i genitori siano già da ora
preparati ad educarli e guidarli nell’ utilizzo.
3.3 Attività e costi
Il progetto prevede un incontro di due ore aperto a tutti i genitori dei bambini che
frequentano la Scuola dell’ Infanzia.
Durante l’ incontro con i genitori ci si soffermerà su alcune tematiche fondamentali:
- L’ effetto delle tecnologie sullo sviluppo del bambino; - Videoclips, TV, videogames: come valutarne i contenuti;
- Privacy e bambini: come metterli in sicurezza; - Quali tecnologie sono più adatte ai bambini e per quali motivi;
- Come gestire le tecnologie in casa;
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L’ intervento di 2h ha un costo totale di €93,80 comprensivo di tasse e spese di
fatturazione elettronica (se necessaria).
4. Chi è Bonato Stefano
Sono uno psicologo iscritto all’ Ordine degli Psicologi della Regione Veneto dal 2013,
licenza n° 8764, libero professionista. Mi sono laureato (laurea triennale) presso l’
Università di Padova in Scienze Psicologiche della Personalità e delle Relazioni
Interpersonali, presso l’ Università di Trento (laurea magistrale) in Psicologia,
percorso Neuroscienze e ho perfezionato la mia formazione con un master in Nuove
Dipendenze presso la Società Italiana Intervento Patologie Compulsive a Bolzano.
Svolgo progetti di prevenzione, riguardanti l’ uso delle tecnologie, all’ interno delle
Scuole Primarie e Secondarie in tutto il Veneto.
Progetti attivi:
- “Online a 10 anni, rischi web correlati e possibili soluzioni”: progetto di
prevenzione rivolto ai genitori degli alunni delle classi V della Scuola Primaria.
- “Primi passi online. Prevenzione dei Rischi Associati all' uso dei Social Network e di servizi di instant messaging”. Intervento di prevenzione diretto agli alunni
delle Scuole Medie (dall’ a.s. 2015-2016 è stato proposto anche agli alunni delle classi V della Scuola Primaria). Prevede anche un incontro di restituzione rivolto
ai genitori.
- “Cyberbullismo e Privacy: Prevenzione dei Rischi Associati all'Uso dei Social Network” Intervento di prevenzione diretto agli alunni che frequentano il
biennio delle Scuole Superiori. Prevede anche un incontro di restituzione rivolto ai genitori.
I progetti sono stati già svolti presso: Liceo “A. Cornaro” di Padova, Istituto “Cavanis”
di Possagno, IC Due Carrare, IC Montecchia e Roncà, IC Trevignano, IC Montebelluna 1, IC Montebelluna 2, IC Annone Veneto, IC S. Michele al Tagliamento, IC Piombino
Dese, IC Monteforte d’ Alpone, Scuola Primaria di Arzignano, IC Villaverla.
Sono formatore per Volontari del Servizio Civile presso il Consorzio “Veneto Insieme”
(Padova). Collaboro con il progetto Ca’ Leido (autismo e Disturbi Generalizzati dello Sviluppo)
presso la Cooperativa Sonda, Altivole(TV); Svolgo Terapia Multisistemica in acqua (TMA, metodo Ippolito Caputo) a soggetti con
autismo e Disturbi Generalizzati dello Sviluppo.
Contatti:
Mail: psicologo.stefano.bonato@gmail.com Cellulare: 3409801160
Indirizzo: Via Carpellina 49, Bassano del Grappa(VI).
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