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I lavori edili e i pericoli da contatto con le linee ENEL in bassa tensione

Valutazione del Rischioe

Misure di Sicurezza

“Lavori Edili in prossimità di linee elettriche” – Mantova, 7 ottobre 2006

Relatore: TdP Luigi Zappavigna (ASL di Mantova - Servizio PSAL)

D.Lgs 626/94art. 3 - misure generali di tutela

a) valutazione del rischio

b) eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze

acquisite in base al progresso tecnico e, ove non è

possibile, alla loro riduzione al minimo.

art. 4 – obblighi del datore di lavoro, del dirigente e

del prepostoIl datore di lavoro in relazione alla natura dell’attività

dell’azienda ovvero dell’attività produttiva valuta

(omissis)... nella sistemazione dei luoghi di lavoro i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori (omissis).

D.Lgs 494/96 art. 12 – piano di sicurezza e di

coordinamento Il piano contiene

l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure, gli apprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto per le norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori (omissis)

DPR 164/56

Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di

linee elettriche aeree a distanza minore di cinque

metri dalla costruzione o dal ponteggio A MENO

CHE, previa segnalazione all’esercente di linee

elettriche, non si provveda da chi dirige detti lavori

per una adeguata protezione atta ad evitare

accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai

conduttori delle linee stesse.

ART. 11 DPR 164/56definizione di linea elettrica aerea

• L’art. 11 non specifica il tipo di linea elettrica aerea

(linea a conduttori nudi o linea in cavo isolato).

• Il progresso tecnico ha prodotto la sostituzione delle

linee a conduttori nudi con linee in conduttori isolati.

• La stessa Guida CEI 64-17 - Guida all’esecuzione degli

impianti elettrici nei cantieri – al punto 3.11

volutamente non distingue le differenti tipologie di

linee elettriche aeree.

ART. 11 DPR 164/56definizione di linea elettrica aerea

• Ne deriva che la definizione di CONDUTTORE DELLA LINEA si debba riferire a entrambe le tipologie di linea, ognuna delle quali può essere generatrice di pericoli di contatti diretti o indiretti data la fonte di rischio costituita dall’ elemento conduttore sotto tensione

• L’attenta valutazione dei rischi riferiti ai lavori in prossimità della linea elettrica aerea, da parte del datore di lavoro e del Coordinatore, prevedranno le misure di protezione da adottare le quali dovranno essere specificate nel Piano Operativo di Sicurezza e/o nel PIMUS redatti dal datore di lavoro (artt. 2 e 9 D.Lgs 494/96 – D. Lgs 235/03) e del PSC redatto dal Coordinatore per la Sicurezza (artt. 4 e 5 D.Lgs 494/96)

ART. 282 DPR 547/55

“I conduttori fissi o mobili muniti di rivestimento isolante in

genere, quando per la loro posizione o per il loro

particolare impiego siano soggetti a danneggiamento

per causa meccanica, devono essere protetti nei tratti

soggetti al danneggiamento”

La valutazione dei rischi e i sistemi di protezione che

vengono descritti di seguito ottemperano anche ai

disposti dell’art. 282 DPR 547/55

Caratteristichedei sistemi di posa

ENEL• Cavi unipolari o multipolari con guaina, sospesi

(autoportanti)

• Cavi unipolari o multipolari con guaina, incorporati in corde di supporto (fascettati su corda in acciaio)

• Cavi unipolari o multipolari a vista installati sui fabbricati, incorporati su corde di supporto o trattenuti da collari disposti ad intervalli lungo lo sviluppo del cavo

• Scatole di derivazione fissate a muro o su palo

ESEMPIdi rischi di elettrocuzione da

sollecitazioni meccaniche sui

conduttori, introdotte da lavori

edili in prossimità delle linee

(nelle linee in cavo i rischi di

elettrocuzione si manifestano

per danneggiamento

dell’isolante)

Contatto

con opere

provvisionali

(ponteggi)

• Contatto con utensili a mano e macchine utensili portatili

(punte da trapano, scalpelli, martelli, dischi di taglio, ecc.)

• Contatto con mezzi mobili (autobetoniere, autocarri, ponti

sviluppabili, gru su autocarro, ecc.)

• Contatto con attrezzi (trabattelli, scale, ecc.)

• Contatto con materiali da costruzione (elementi metallici,

legname, ecc.)

• Contatto con apparecchi fissi di sollevamento (gru a

torre, ecc.)

Operazioni disancoraggio o di ancoraggio “casalingo” delle linee

ENEL (fili di ferro, funi metalliche trattenenti il cavo con nodo a

cappio, ecc.). Questa operazione, pure essendo proibita dalla

passata e vigente legislazione (Regio Decreto n.1775 del

31.12.1937 mai abrogato – allegato 1), induce la fantasia degli

umani a superare qualsiasi realtà.

Particolare

Criticità dei sistemi di distribuzione in cavo in relazione alle

sollecitazioni meccaniche• Distruzione dell’isolamento dei cavi (fori, tagli e abrasioni) con

cedimento dell’isolante istantaneo o differito

• Distacco dei cavi dai sistemi di ammaraggio, con sollecitazioni dei

conduttori sui morsetti di derivazione; possibile distacco dei

conduttori dai morsetti

• Distacco dei cavi dalle corde di trattenuta (cordino in acciaio) e

conseguente sollecitazione del cavo trattenuto

• Contatti elettrici dei conduttori interni al cavo con i sistemi di

trattenuta del cavo (cordino in acciaio), con conseguente messa in

tensione degli stessi elementi metallici (corde in acciaio, occhielli e

zanche murate, redancie, collari, ecc.)

Protezione delle lineeLe protezioni dei cavi contro le sollecitazioni meccaniche, possono avvenire

mediante la predisposizione delle seguenti misure:

INVOLUCRI O BARRIERE

Le barriere o gli involucri sono destinati ad impedire il contatto con le linee

OSTACOLI

Gli ostacoli sono destinati a impedire il contatto accidentale con le linee ma

non il contatto intenzionale dovuto all’aggiramento deliberato dell’ostacolo

DISTANZIAMENTO

Il distanziamento è destinato solo ad impedire il contatto non intenzionale

con le linee

ESEMPI

di protezione

delle linee

in cavo

1) Quando il cavo ENEL è installato sui fabbricati a

ridosso del muro oggetto di lavorazioni, è

opportuno eseguire la protezione meccanica per

mezzo di canaline aperte a sezione omega.

Questo tipo di protezione consente le lavorazioni

nelle vicinanze della linea, permettendo nel

contempo la protezione contro le sollecitazioni

meccaniche e i pericoli derivanti dall’uso di

strumenti/attrezzi che potrebbero forare o tagliare

l’isolante del cavo (trapani, flessibili, scalpelli,

martelli, cazzuole ecc.)

E’ del tutto evidente che:

-  il materiale costituente la canalina andrà scelto in

relazione alle sollecitazioni più gravose introdotte

dai lavori (acciaio, vetroresina, pvc ecc.);

-  qualora la canalina fosse costituita da materiale

metallico o conduttore, l’installatore dovrà

verificare la necessità o meno del collegamento

dell’involucro protettivo all’impianto di terra;

- la canalina dovrà essere installata a posa fissa

(rimovibile cioè mediante l’uso di una chiave o di

un attrezzo) mediante idoneo fissaggio diretto o

indiretto alla parete.

2) Quando il cavo ENEL attraversa il piano di

calpestio di un ponteggio o corre nelle sue

immediate vicinanze e può essere urtato dai

lavoratori o dalle attrezzature di cantiere è

opportuno realizzare la protezione in due fasi:

a) protezione elettrica mediante l’inserimento di

un tubo corrugato pesante in polietilene a doppia

parete, corrugato esterno- liscio interno,

conforme alla norma CEI EN 50086 (CEI 23-39 e

CEI 23-46); a tale proposito si evidenzia che il

tubo corrugato posizionato su un cavo sorretto

da fune metallica può anche svolgere la funzione

di isolante in caso di messa in tensione da

guasto della fune.

b) protezione mediante barriera distanziatrice.

Quest’ultima ha lo scopo di impedire sia il

contatto non intenzionale dell’uomo con il cavo

elettrico, ad esempio a seguito di scavalcamento,

sia l’eventuale sollecitazione meccanica da

contatto con le attrezzature (sollecitazione da

spinta o da appoggio).

3) L’interferenza delle linee con le gru a torre

impone una attenta valutazione dei pericoli; i

cavi possono essere gravemente sollecitati

dagli urti con i carichi sospesi con conseguenti

rotture o distacchi dalle morsettiere di

derivazione.

E’ pertanto indispensabile programmare il

raggio di azione della gru in modo da impedire

l’interferenza e se questo non è evitabile si

impone l’installazione di un’opera provvisionale

(barriera di protezione del cavo) le cui

caratteristiche ( schema di posa, resistenza agli

urti, ecc.) saranno oggetto di progetto da

inserite nel PSC o nel POS ove richiesto dalle

normative.

Si ribadisce infine che qualora si operi la protezione

di un cavo sostenuto da corda metallica, prima e

dopo l’installazione della protezione l’elettricista o

altra persona addestrata (CEI 11-27) dovrà eseguire

la misura della differenza di potenziale tra la corda

metallica e l’impianto di terra. Qualora fossero

individuabili tensioni sulla fune metallica sarà

obbligo dell’installatore l’immediata segnalazione

all’ente gestore e al coordinatore per la sicurezza .

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