happy family storytellers: #laura ienco
Post on 15-Mar-2016
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Mi presento…
Senza fissa dimora e senza fisso impiego, mi ras-segno al mio destino da “pendolare” fra Italia e Francia. Attualmente sono una romana a Pari-gi, ma in passato sono stata una romana a Li-lle e una romana in Corsica. Mi piace parlare e comunicare, insegnare e tradurre, leggere e scrivere, fotografare e incorniciare momenti. Sempre con un po’ di sarcasmo, però.
Nella vita sono...
Un albero dalle radici ben salde, ma con i rami che seguono la direzione data dal vento.
Ma da bambina volevo di-ventare...
Una donna in carrie-ra con il tailleur nero e i capelli blu.
Oggi mi sento…
Più giovane di ieri.
Vorrei imparare a…
Parlare piano e pen-sare forte.
Il film che rivedrei all’infinito…
Alta Fedeltà. Sempli-cemente perché inizia così: “Che cosa è nata prima: la musica o la sofferenza? Ai bambini si tolgono le armi giocattolo, non gli si fanno vedere certi film per paura che possano sviluppare la cultura della violenza, però nessuno evita che ascol-tino centinaia, anzi, dovrei dire migliaia di canzoni che parlano di abbandoni, di gelosie, di tradimenti, di penose tragedie del cuore. Io ascoltavo la pop music perché ero un infelice. O ero infelice perché ascoltavo la pop music?”
Il libro sul mio comodino
Le Onde di Virginia Woolf. L’ho tenuto tal-mente tanto tempo sul mio comodino, da scri-verci una tesi di lau-rea.
Una canzone nel jukebox...
“Playgirl” dei LadytronNel mio guardaroba…
Total black e troppe scarpe.
Non mi stanco mai di…
Bere caffè.
La scelta migliore che abbia mai fatto…Fare una grande valigia e partire.
Mai senza…
Fino a pochi giorni fa, il mio iPhone. Poi qualcuno ha deciso di rubarmelo...
La felicità di ogni mio giorno…
“Wake up and smell the coffe...”
Il mio mantra…
“Fino a qui, tutto bene...”
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