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Educazione digitale e formazione degli insegnanti tra sfide e

opportunità

Maria Ranieri

Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia

Indice

• Premessa

• Educare ai media e alle tecnologie: quali competenze?

• Formarsi nelle tecnologie: quali opportunità?

• Apprendere con i media e le tecnologie: cosa dice la ricerca?

• La formazione tecnologica degli insegnanti: quali prospettive?

Educazione-Tecnologie: «Una storia d’amore instabile»

I cicli successivi di adozione dell’innovazione

Entusiasmo

Speranza

Delusione

Premessa

L’innovazione tecnologico-educativa come fatto multidimensionale e complesso

Fattori rilevanti (Cuban, 1986)- dimensione tecnico-pratica (strumentazioni)-dimensione organizzativa (modalità diimplementazione dell’innovazione, topdown/bottom up)- dimensione socio-culturale (grammatica dellascuola in quanto istituzione e la natura del ruoloprofessionale dell’insegnante)= scelta limitata dalla situazione

Premessa

Topic 1

*Educare ai media e alle tecnologie:

quali competenze?*

6

Possiamo definire la ME come “ […] il processo diinsegnamento/apprendimento centrato sui media; la medialiteracy ne è il risultato – e altro non è che la conoscenza e lecompetenze che gli studenti acquisiscono in tema di mezzi dicomunicazione. […] la media literacy implica necessariamente ilsaper “leggere” e “scrivere” i media.

La ME si propone dunque di sviluppare sia una comprensione criticasia una partecipazione attiva. Consente ai ragazzi di interpretaree dare giudizi consapevoli come consumatori dei media; ma lirende anche capaci di diventare loro stessi, a pieno titolo,produttori di media” (Buckingham, 2006, p. 22).

Educare ai media

Lettore

Scrittore

FruitoreCritico

Cittadino attivo

Competenze mediali (MED)

Accedere

Analizzare e valutare

CreareRiflettere

Agire

Digital & Media Literacy(Hobbs, 2010)

Competenza digitale (Calvani, Fini, Ranieri, 2010)

• Slittamento dalle dimensioni tecniche a quelle educative;

• Enfasi sulle dimensioni critico-cognitive di analisi e valutazione della qualità e credibilità dei messaggi e dell’informazione;

• Attenzione alle dimensioni etico-sociali, partecipative e di costruzione collaborativa della conoscenza.

Punti di contatto

Lato studenti

• Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia edel primo ciclo d’istruzione (2012)

Lato docenti

• Piani di formazione e iniziative legate al PNSD

Riferimento: Framework europeo

La competenza digitale consiste “nel saper utilizzare, con dimestichezzae spirito critico, le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per illavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata dalleabilità di base nelle TIC (Tecnologie di Informazione e diComunicazione): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare,produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicaree partecipare a reti collaborative tramite Internet”.

Sul piano istituzionale

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Partecipazione- Credibilità- Identità-Privacy- Autorialità/creatività[rif. bibl. JAMES C., DAVIS K., FLORES A., FRANCIS J.M., PETTINGILL L., RUNDLE M., GARDNER H., Young People, Ethics, and the New Digital Media, A synthesis from the Good Play Project, The Mit Press, Cambridge, Massachusetts, London, England 2009]

Risorse operative/1

http://virtualstages.eu/media/toolkit_ita.pdf

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La partecipazione online può assumere varie forme, dalla comunicazionein un web forum alla creazione di un contenuto in un wiki, e può darluogo a benefici differenti quali sviluppare abilità sociali e cognitive utiliper l’esercizio della piena cittadinanza e anche per la vita professionale.

Vi sono, però, anche delle criticità come il digital divide e dei rischi,derivanti dalla possibilità di attuare o essere oggetto di comportamentiaggressivi come ad esempio il trolling o il cyber-bullismo.

E’ allora essenziale formare gli adolescenti all’assunzione dicomportamenti comunicativi consapevoli e responsabili nel rispetto dise stessi e degli altri.

Partecipazione

14

CredibilitàLo sviluppo delle tecnologie digitali ha offerto la possibilità di accedere a

vaste quantità di risorse informative e di partecipare a scambi diesperienze intellettuali ricche e motivanti. Ciò costituisce un indubbiobeneficio.

Al tempo stesso, però, si affacciano all’orizzonte nuovi problemi, legati inparticolare alla credibilità e affidabilità delle informazioni dato chechiunque può pubblicare senza controlli di qualità preventivi. I giovanisono tra i più esposti sia perché sono «grandi consumatori» diinformazioni digitali sia perché la loro percezione del rischio può essereinferiore rispetto a quella degli adulti.

Tutto questo richiede interventi educativi saldamente orientati allo sviluppodel pensiero critico.

15

Identità

L’adolescenza rappresenta la fase in cui il soggetto, uscito dall’infanzia,comincia a riflettere su stesso per assumere una propria fisionomia. Larete può offrire ai giovani l’opportunità per esplorare la propriaidentità ed auto-esprimersi (Turkle, 1997).

Possono esservi, però, anche dei rischi (Turkle, 2011): nella relazione congli altri, il gioco dell’identità può scivolare nell’inganno onell’assunzione di identità pericolose; l’esperienza della molteplicitàdell’io esperibile online può tradursi in frammentarietà; l’auto-riflessione può trasformarsi in forme di narcisismo ed egocentrismo.

Per questo, anche in questo caso, è importante accompagnare le nuovegenerazioni nella conoscenza dei nuovi media digitali, cercando difavorire lo sviluppo armonico della loro personalità.

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Privacy

I media digitali, specie i siti di social network (SNS), consentono dicondividere pubblicamente informazioni personali e ciò solleva nuovequestioni per la tutela della privacy. Molti giovani condividono condisinvoltura informazioni personali sui SNS, senza interrogarsi sullepossibili conseguenze.

Vi è inoltre il problema del tracciamento delle informazioni personali per usicommerciali. Le strategie di web marketing si basano sulla possibilità didelineare un profilo dell’utente attraverso il tracciamento delle sue azionie di utilizzare gli utenti stessi come promotori di contenuti pubblicitari.

Per un uso consapevole e sicuro dei social media occorre rendere lepersone capaci di gestire in modo selettivo e pertinente le informazionicondivise elettronicamente.

http://www.lte.unifi.it17

Autorialità e creatività

La diffusione di strumenti di pubblicazione e condivisione onlinesempre più semplici da usare ha ampliato le opportunità perl’utente di creare contenuti, consentendo di spingersi oltre ilconsumo passivo.

Emergono però anche nuovi problemi. Attività come quelle del «cutand paste» («taglia e incolla») sono quotidianamente praticate damigliaia di adolescenti, senza alcuna trasformazione creativa.

Accanto a ciò, pratiche come quelle del file sharing e downloadingillegale sollevano nuovi quesiti, non facilmente risolvibili se nonattraverso una pratica educativa attenta e sensibile verso le nuoveistanze emergenti dal mondo della rete e da quello giovanile.

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Percorsi di Media Education contro la Discriminazione - Una guida per i giovani

Risorse operative/2

http://e-engagementagainstviolence.eu/index/

TemiModule 1- Informare e informarsi

Anlizzare la relazione che intercorre tra «realtà» e rappresentazione

Comprendere come l’informazione viene comunicata

Esplorare i meccanismi sottostanti la produzione di stereotipi

Promuovere comportamenti attivi verso la produzione di informazioni

Module 2- Narrazione audiovisiva e ideologie

Comprendere il ruolo dell'“altro” nella narrazione audiovisiva

Analizzare la rappresentazione di genere nelle serie tv per adolescenti

Gestire attività di produzione mediale contro le discriminazioni

Module 3- Videogiochi e cittadinanza

Comprendere I meccanismi di gioco specificatamente legati all'aspetto

delle rappresentazioni

Riflettere in merito all'aspetto caricaturale proprio dei videogiochi

Condurre un attività di “gioco” avente come tema la situazione politica

Modulo 4- Comunicazione e propaganda

Analizzare campagne di comunicazione (pubblicitaria, politica)

Comprendere la nozione di informazione, comunicazione e propaganda

Per promuovere comportamenti attivi attraverso la creazione di

campagne di sensibilizzazione contro le discriminazioni

Modulo 5- Attivismo online e networking Analizzare l'impatto dei media digitali sulla sfera pubblica

Comprendere le nuove forme di attivismo online

Promuovere atteggiamenti attivi e partecipativi attraverso i social

network

Temi

Topic 2

*Formarsi nelle tecnologie:

quali opportunità?*

CoPs vs NoPs

CoPs(Lave & Wenger, 1991)

NoPs(Brown e Duguid, 2000)

identità dominio

comunità rete

pratica pratica

Crowds vs Comunità

Crowds Comunità

collaborazione ‘leggera’

collaborazione ‘pesante’

interesse generale verso il progetto

reputazione

legami deboli legami forti

(Haythornthwaite, 2011)

Comunità vs Collettivo

Comunità Collettivo

appartenenza partecipazione

alti costi d’entrata bassi costi d’entrata

identità condivisa identità individuale

(Thomas & Brown, 2011)

In sintesi…

Nonostante le diversità di accenti, i vari autoriconvergono sull’individuazione di un costrutto“morbido” (“rete”, “crowd”, “collettivo”) capace didescrivere le strutture aggregative che stannoprendendo corpo nei social network come ambientidi apprendimento informali. Esse sono caratterizzateda legami deboli (weak ties) e da un capitale socialedi tipo bridging, elementi che sembrerebbero esseretipici dei gruppi professionali su Facebook.

Social network e insegnanti

Vantaggi

• Costruzione e negoziazione dell’identitàprofessionale

• Condivisione delle pratiche e delle esperienzedidattiche, confronto metodologico e sulle pedagogieimplicite

• Mentoring continuo per i docenti novizi e confrontocon risorse esterne per supporto tra pari

• Supporto emotivo e socio-relazionale rispetto alleproblematiche relative al vissuto professionale

• Contaminazione tra reale e virtuale come fattore diinnesco per nuove iniziative

Svantaggi

• Erosione dei confini tra identità personale e professionale, con conseguente difficoltà di gestione delle identità

• Possibile controllo da parte dei superiori di quanto viene reso pubblico nel social network con conseguenze imprevedibili sul piano amministrativo

• Livelli relativamente bassi di adozione di tecnologie come i social network

• Livelli bassi di capacità d’uso dei social network

Topic 3

*Apprendere con i media e le tecnologie:

cosa dice la ricerca?*

http://eppi.ioe.ac.uk/cms/

Credenze

• Credenza n. 1. La multimedialità favorisce l’apprendimento e,quindi, tanto più un prodotto didattico è multimediale, tantomaggiore sarà l’apprendimento.

• Credenza n. 2. L’interattività consente un maggiorecoinvolgimento dell’allievo e di conseguenza un maggioreapprendimento; pertanto, tanto più un prodotto didattico èinterattivo, tanto maggiore sarà l’apprendimento.

• Credenza n. 3. L’ipertestualità permette lo sviluppo di formedi pensiero aperte e reticolare; di conseguenza, l’impiegodegli ipertesti favorisce lo sviluppo cognitivo degli allievi.

• Credenza n. 4. Il web 2.0 è sociale e partecipativo; diconseguenza, l’uso di strumenti del web 2.0 rendel’apprendimento sociale e collaborativo.

Cosa dice la ricerca?

• Gli studi di Russell e il fenomeno della “nosignificant difference”

• Le systematic review dell’EPPI:http://eppi.ioe.ac.uk/cms/Default.aspx?tabid=487

• Il barometro di Hattie

Russell (2001)

• Esamina in una prospettiva storico-comparativa355 studi (dal 1928 al 1998)

• The No Significant Difference = Il tipo di mediautilizzato non influenza in modo significativol’apprendimento

• Si veda anche Clark il quale paragonava letecnologie per apprendere ad un «camion chetrasporta alimenti»

EPPI Center (Dal 2000 ad oggi)

• Sistematic Review. Consiste in una revisionesistematica della letteratura, intorno ad unadeterminata domanda di ricerca, volta alla selezione,valutazione e sintesi (attraverso tecniche anchecomplesse come la meta-analisi o la meta-etnografia)della migliore evidenza disponibile su undeterminato dominio conoscitivo.

http://eppi.ioe.ac.uk/cms/

Quali evidenze?

Hattie (2009)

• Hattie si è proposto di sintetizzare i risultati di queste sintesistatistiche e di mostrare se e in quale misura un determinatofattore (ad esempio, la tecnologia, la motivazione,l’apprendimento cooperativo, e così via) ha incrementato irisultati dei soggetti sotto esame.

Quali evidenze?

Condizioni di efficacia del PC in classe

• viene proposto come risorsa integrativa e nonsostitutiva dell’insegnante, consentendo allostudente di sperimentare una varietà di strategie diinsegnamento (almeno due, quella del computer equella dell’insegnante);

• gli insegnati ricevono adeguata formazione all’utilizzodelle tecnologie come strumento di insegnamento eapprendimento;

• vengono ripetutamente offerte opportunità per apprendere;

• lo studente, e non l’insegnante, esercita il «controllo» sul processo d’apprendimento;

• si valorizza l’apprendimento tra pari;

• si dà risalto al feedback.

Condizioni di efficacia del PC in classe

Topic 4

*La formazione degli insegnanti: quali prospettive?*

Ostacoli e fattori abilitanti

• ‘resistenza al cambiamento’ [sicurezza e la serenità, la difesa della propria autonomia]

• il timore di sbagliare e di mostrarsi inadeguati davanti ai propri allievi (spesso più disinvolti nell’uso delle tecnologie)

• la sensazione di aver bisogno di più tempo, l’impressione di avanzare a tentoni e di rischiare di sacrificare altre parti del programma

• la disponibilità di risorse da parte della scuola e del contesto socioculturale (es. supporto tecnico)

• il sentirsi parte di una comunità di colleghi capaci di incoraggiare e fornire sostegno (es. supporto sociale e istituzionale)

• percezione di utilità e compatibilità con il proprio modo di fare didattica e il programma (principio pragmatico)

Docenti e tecnologie

Un modello integrato

TPACK (Technological Pedagogical and Content Knowledge). Modello per un’integrale formazione degli insegnanti all’utilizzo delle tecnologie nell’insegnamento (Fonte: http://tpack.org)

• Non focalizzarsi solo sugli aspetti tecnici e soprattutto su uno specifico software

• Unire teoria e pratica: fornire sempre l’occasione di sperimentare ciò che si è studiato per consolidare le competenze

• Favorire lo sviluppo di comunità di pratica dentro la scuola e la condivisione

• Far emergere le pedagogie implicite, le precomprensioni relative al significato delle tecnologie in educazione

• Rafforzare l’autostima e il senso di autoefficacia

Raccomandazioni

Testo di riferimento

Grazie!

Contatti

e-mail:maria.ranieri@unifi.itacademia.edu: http://unifi.academia.edu/mariaranieriresearchgate: https://www.researchgate.net/profile/Maria_Ranieri/?ev=hdr_xprflinkedIn: it.linkedin.com/pub/maria-ranieri/2a/39a/b28slideshare: http://www.slideshare.net/MariaRanieri1diigo: https://www.diigo.com/user/mariaranieriscoop.it!: http://www.scoop.it/u/maria-ranieritwitter: http://twitter.com/emmeran

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