documento del consiglio di classe · 2011. 5. 27. · cod. mecc. cops00301n ðžliceo scientifico e...
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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
I.S.I.S.S. “ANTONIO SANT'ELIA”Via Sesia, 1 - 22063 CANTÙ (CO) 031.709443 Fax 031.709440 info@istitutosantelia.it
Codice Meccanografico: COIS003007 - Codice Fiscale: 81004210134
Cod. Mecc. COTL00301X COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO (Ist. Tecnico settore tecnologico)
Cod. Mecc. CORI00301V MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (Ist. Prof. settore industria e artigianato)Percorsi IeFP OPERATORE ELETTRICO, OPERATORE ELETTRONICO, TECNICO ELETTRICO, TECNICO ELETTRONICO
Cod. Mecc. COPS00301N LICEO SCIENTIFICO e LICEO SCIENTIFICO opzione SCIENZE APPLICATE
DOCUMENTODEL CONSIGLIO DI CLASSE
D.P.R. 23.07.98 n° 323 art. 5 comma 2 e successive integrazioni
Classe 5 A-BDiploma di Istruzione Secondaria di Secondo Grado ad Indirizzo Professionale
Tecnico delle industrie elettriche ed elettronicheAnno scolastico 2010/2011
Il Dirigente ScolasticoDr.ssa Luciana Telluri
1
1 – INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
1.1 – I DOCENTI DELLA CLASSE 5 A
IRC BOTTON MARA
Italiano GATTI ELISABETTA
Storia GATTI ELISABETTA
Lingua straniera: Inglese MASONI ANTONELLA
Matematica ZAMPIERO OLINDA
Elettronica e applicazioni RONCORONI MARCO
Sistemi, automazione e organizzazione della produzione RIVA PIETRO
Educazione Fisica MOTTA ELVIRA
Laboratorio Elettronica COLOMBO GIOVANNI
Laboratorio Sistemi COLOMBO GIOVANNI
Sostegno PETRILLO FRANCESCA
STERNJAKOB SIMON
1.2 – GLI STUDENTI DELLA CLASSE 5 A
ARTUSO MIRKO
DI TRANI RICCARDO
ESPOSITO MATTEO
FERRO LUCA
FILIPPINI SIMONE
FONTANELLA LUCA
GISONDI DOMENICO
MASCOLO ANDREA
RONCORONI LORENZO
2
1.3 – PROFILO IN USCITA DELL’INDIRIZZO TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE SPERIMENTAZIONE PROGETTO 2002 Il tecnico delle industrie elettroniche:
• Conosce il funzionamento, i criteri di scelta e dimensionamento dei mezzi di trasmissione dati a banda larga.
• Conosce sceglie dispositivi e apparecchiature in base a criteri tecnici ed economici • Progetta e realizza dispositivi elettronici di base per i controlli automatici • Opera su sistemi di controllo automatico, di telecomunicazione e elettronica di
potenza • Redige la documentazione tecnica del proprio lavoro • Consulta testi tecnici anche in lingua inglese • Progetta impianti di antenna per la ricezione tv terrestre e satellitare • Progetta reti e impianti informatici nel rispetto della normativa vigente.E’ in grado
di analizzare e risolvere le problematiche legate alla gestione della rete • Conosce sia i sistemi operativi Windows server, sia il sistema operativo Open
Source Linux • E’ in grado di operare su reti e apparati per la telefonia fissa e mobile.
MATERIE DI STUDIO E QUADRO ORARIO
MATERIE DI STUDIO BIENNIO POST-QUALIFICA
Classe 4^
Classe 5^
AREA DI EQUIVALENZA
IRC/Attività alternativa 1 1
Italiano 3 3
Storia 2 2
Lingua straniera: Inglese 3 3
Matematica 3 3
Educazione Fisica 2 2
AREA DI INDIRIZZO
Elettronica, Telecomunicazioni e Applicazioni 8� 8�
Sistemi, automazione e organizzazione della produzione 6� 6�
Totale ore settimanali 34� 34�
Note: �: di cui 3 ore in codocenza con Laboratorio Elettrotecnica �: di cui 3 ore in codocenza con Laboratorio Sistemi �: di cui 6 ore in codocenza
3
1 – INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
1.1 – I DOCENTI DELLA CLASSE 5 B
IRC BOTTON MARA
Italiano GATTI ELISABETTA
Storia GATTI ELISABETTA
Lingua straniera: Inglese MASONI ANTONELLA
Matematica ZAMPIERO OLINDA
Elettrotecnica e applicazioni TESTA MASSIMO
Sistemi, automazione e organizzazione della produzione DEROSSI GIOVANNI
Educazione Fisica MOTTA ELVIRA
Laboratorio Elettronica DE FAZIO ROSARIO
Laboratorio Sistemi
1.2 – GLI STUDENTI DELLA CLASSE 5 B
ALIPERTA SABATO
CAPPELLETTI SIMONE
CORBETTA FABIO
DE ROSE FERNANDO
KABASHI BESMMIR
MARELLI DAVIDE
NICOLA SIMONE
ROMEO GIANVITO
RUGGIRELLO MARCO BARTOLOMEO
SPAHIU EMIR
4
1.3 PROFILO IN USCITA DELL’INDIRIZZO
DIPLOMA DI TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE SPERIMENTAZIONE PROGETTO 2002
• Conosce gli elementi fondamentali per scegliere i dispositivi di base dei sistemi per la distribuzione e l’utilizzazione dell'energia elettrica sia in ambito civile che industriale.
• Collabora alla progettazione, alla realizzazione e all’installazione dei principali impianti elettrici di bassa tensione e di sistemi automatici di controllo e di cablaggio strutturato.
• Conosce la struttura e il funzionamento delle macchine elettriche. • Ha conoscenza di informatica di base e reti di calcolatori. • Conosce e sceglie dispositivi e apparecchiature in base a criteri tecnici ed economici. • Installa, collauda e mantiene in funzione i sistemi di controllo automatico. • Conosce e applica le norme di sicurezza e la normativa prevista nel contesto operativo. • Redige la documentazione tecnica del proprio lavoro. • Consulta manuali e testi tecnici in lingua inglese. • Realizza e interviene su apparecchiature di elettronica di potenza. • Progetta, realizza e mantiene impianti antintrusione e antincendio. • Conosce le principali strutture di organizzazione aziendale.
MATERIE DI STUDIO E QUADRO ORARIO
MATERIE DI STUDIO BIENNIO
POST-QUALIFICA
Classe 4^
Classe 5^
AREA DI EQUIVALENZA
IRC/Attività alternativa 1 1
Italiano 3 3
Storia 2 2
Lingua straniera: Inglese 3 3
Matematica 3 3
Educazione Fisica 2 2
AREA DI INDIRIZZO
Elettrotecnica, elettronica e applicazioni 8� 8�
Sistemi, automazione e organizzazione della produzione 6� 6�
Totale ore settimanali 34� 34�
Note: �: di cui 3 ore in codocenza con Laboratorio Elettrotecnica �: di cui 3 ore in codocenza con Laboratorio Sistemi �: di cui 6 ore in codocenza
ALTERNANZA SC UOLA-LAVORO presso aziende del territorio: fino a 132 ore nel post-qualifica. Per quanto concerne l’anno scolastico in corso, l’attività di alternanza ha avuto luogo nel periodo compreso tra il 24.01 e il 12.02.2011.
5
1.4 - LA SPERIMENTAZIONE DEI PERCORSI TRIENNALI IEFP
Poiché alcuni alunni hanno frequentato il biennio iniziale nel contesto della sperimentazione allora in atto presso l’Istituto, sembra doveroso fornire alcune informazioni relative ai principali elementi connotanti il percorso. Caratteristiche essenziali:
� qualifica “regionale” valida su tutto il territorio nazionale che certifica � il possesso di una solida cultura di base � l’esercizio di competenze operative di processo nello svolgimento di compiti
e nella risoluzione di problemi di routine utilizzando opportune tecniche e strumenti con una certa autonomia sotto supervisione diretta nell’istallazione e nella manutenzione di impianti elettrici civili e industriali
� didattica laboratoriale tipica dei percorsi di formazione professionale
� obiettivi specifici di apprendimento � decretati da Regione Lombardia (Allegato A alla circolare 7570 emanata
dall’U.S.R. in data 17 aprile 2007) � declinati in competenze, abilità e conoscenze � da accertare mediante prove disciplinari (verifica di UF disciplinari),
pluridisciplinari (verifica di UdA pluridisciplinari) e nel periodo di Alternanza Scuola/Lavoro
� discipline raggruppate per aree formative
AREA FORMATIVA DISCIPLINE
� DI BASE
LINGUAGGI � Italiano � Inglese
STORICO-SOCIO-ECONOMICA
� Storia
SCIENTIFICA � Matematica � Fisica
TECNOLOGICA � Trasversale a più materie
� PROFESSIONALE � Elettrotecnica � Controlli automatici � Esercitazioni pratiche
� Le discipline “Educazione Fisica” e “Religione” trasversali rispettivamente all’area dei linguaggi/area scientifica e all’area dei linguaggi/area storico-socio-economica
� unità di apprendimento pluridisciplinari progettate dal consiglio di classe � prevedono la realizzazione di un prodotto finito � costituiscono l’ambito privilegiato per lo sviluppo e l’esercizio delle competenze
6
Alternanza Scuola/Lavoro � 80 ore di permanenza in azienda � valutazione di abilità comportamentali, professionali e trasversali
personalizzazione dei percorsi formativi � orientamento in ingresso e in uscita � autovalutazione delle competenze e dei prodotti realizzati al termine delle UdA
7
1.5 FLUSSO DEGLI STUDENTI NEGLI ANNI PRECEDENTI La classe 5A risulta composta da nove elementi e dall’amalgama di classi e percorsi differenti, nel corso degli anni scolastici precedenti. Nella seguente tabella si trova sintetizzato il flusso, alunno per alunno, dal biennio iniziale alla classe quinta, con la relativa indicazione degli a.s. di riferimento: Alunno Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5
Artuso M. 1F
a.s.
2005-2006
2F
a.s.
2006-2007
3F
a.s.
2007-2008
4F *
a.s.
2008-2009
4ELN
a.s.
2009-2010
5A
a.s.
2010-2011
Di Trani
R.
1H
a.s.
2005-2006
2H
a.s.
2006-2007
3G
a.s.
2007-2008
4F
a.s.
2008-2009
5ELN*
a.s.
2009-2010
5A
a.s.
2010-2011
Esposito
M.
1H
a.s.
2006-2007
2F
a.s.
2007-2008
3G
a.s.
2008-2009
4ELN
a.s.
2009-2010
5A
a.s.
2010-2011
Ferro L. 1H
a.s.
2006-2007
2F
a.s.
2007-2008
3G
a.s.
2008-2009
4ELN
a.s.
2009-2010
5A
a.s.
2010-2011
Filippini 1L 2G 3F* 4F* 5A
8
S. a.s.
2004-2005
a.s.
2005-2006
a.s. 2006-
2007
3G
a.s. 2007-
2008
a.s. 2008-
2009
4ELN
a.s. 2009-
2010
a.s. 2010-2011
Fontanell
a L.
1F
a.s.
2006-2007
2F
a.s.
2007-2008
3G
a.s.
2008-2009
4ELN
a.s.
2009-2010
5A
a.s.
2010-2011
Gisondi D. 1F
a.s.
2005-2006
2F
a.s.
2006-2007
3F
a.s.
2007-2008
4F*
a.s.
2008-2009
4ELN
a.s.
2009-2010
5A
a.s.
2010-2011
Mascolo
A.
1G
a.s.
2005-2006
2G
a.s.
2006-2007
3G
a.s.
2007-2008
4F*
a.s.
2008-2009
4ELN
a.s.
2009-2010
5A
a.s.
2010-2011
Roncoroni
L.
1F
a.s.
2006-2007
2F
a.s.
2007-2008
3G
a.s.
2008-2009
4ELN
a.s.
2009-2010
5A
a.s.
2010-2011
9
*Anno scolastico ripetuto a seguito di non ammissione alla classe successiva o agli Esami di Stato. Negli anni scolastici 2009-2010 e 2010-2011, la classe a indirizzo Elettronico è confluita in un gruppo articolato con l’indirizzo Elettrico, a causa dell’esiguità del numero di componenti. Pertanto, i due nuclei hanno condiviso lo svolgimento delle lezioni di Area Comune (Italiano, Storia, Lingua Inglese, Matematica, Irc, Scienze Motorie), costituendo di fatto un “unicum”, mentre ha rappresentato un gruppo-classe a sé stante nell’ambito delle discipline di Area Tecnico-Pratica e d’indirizzo (Elettronica, Sistemi, Laboratorio, Terza Area al quarto anno).
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1.5 CURRICULUM SCOLASTICO DEGLI STUDENTI La classe 5 B risulta composta da dieci elementi e dall’amalgama di classi e percorsi differenti, nel corso degli anni scolastici precedenti. Nella seguente tabella si trova sintetizzato il flusso, alunno per alunno, dal biennio iniziale alla classe quinta, con la relativa indicazione degli a.s. di riferimento: Alunno Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5
Aliperta S. 1 F
a.s. 2006-2007
2 F
a.s. 2007-2008
3 H
a.s. 2008-2009
4 ELC
a.s. 2009-2010
5 B
a.s. 2010-2011
Cappelletti
S.
1 H
a.s. 2005-2006
2 H
a.s. 2006-2007
3 H
a.s. 2007-2008
4 H
a.s. 2008-2009
5 ELC*
a.s. 2009-2010
5 B a.s. 2010-
2011
Corbetta F. 1 F
a.s. 2006-2007
2 F
a.s. 2007-2008
3 H
a.s. 2008-2009
4 ELC
a.s. 2009-2010
5 B
a.s. 2010-2011
De Rose F. 1 F
a.s. 2006-2007
2 F
a.s. 2007-2008
3 H
a.s. 2008-2009
4 ELC
a.s. 2009-2010
5 B
a.s. 2010-2011
Kabashi B. 1 G
a.s. 2005-2006
2 G
a.s. 2006-2007
3 L
a.s. 2007-2008
4 H*
a.s. 2008-2009
4H ELC a.s.
2009-2010
5 B
a.s. 2010-2011
Marelli D. 1 H
a.s. 2005-2006
2 H
a.s. 2006-2007
3 H
a.s. 2007-2008
4 H
a.s. 2008-2009
5 ELC*
a.s. 2009-2010
5 B
a.s. 2010-2011
Nicola S. 1 F
a.s. 2006-2007
2 F
a.s. 2007-2008
3 H
a.s. 2008-2009
4 ELC
a.s. 2009-2010
5 B
a.s. 2010-2011
11
Romeo G. 1 G
a.s. 2005-2006
2 G
a.s. 2006-2007
3 L
a.s. 2007-2008
4 H*
a.s. 2008-2009
4 ELC
a.s. 2009-2010
5 B
a.s. 2010-2011
Ruggirello
M. B.
1 F
a.s. 2006-2007
2 F
a.s. 2007-2008
3 H
a.s. 2008-2009
4 ELC
a.s. 2009-2010
5 B
a.s. 2010-2011
Spahiu E. 1 G
a.s. 2005-2006
2 G
a.s. 2006-2007
3 L
a.s. 2007-2008
3 H
a.s. 2008-2009
4 ELC
a.s. 2009-2010
5 B
a.s. 2010-2011
*Anno scolastico ripetuto a seguito di bocciatura o non ammissione agli Esami di Stato. Negli anni scolastici 2009-2010 e 2010-2011, la classe a indirizzo Elettrico è confluita in un gruppo articolato con l’indirizzo Elettronico, a causa dell’esiguità del numero di componenti. Pertanto, i due nuclei hanno condiviso lo svolgimento delle lezioni di Area Comune (Italiano, Storia, Lingua Inglese, Matematica, Irc, Scienze Motorie), costituendo di fatto un “unicum”, mentre ha rappresentato un gruppo-classe a sé stante nelle discipline di Area Tecnico-Pratica e d’indirizzo (Elettronica, Sistemi, Laboratorio, Terza Area al quarto anno).
12
2 - ANALISI SINTETICA DELLA CLASSE 5AB DAL PUNTO DI VISTA DIDATTICO-EDUCATIVO
2.1 – ESITI FINALI DEL MONOENNIO E DEL RELATIVO ESAME DI QUALIFICA.
IL QUARTO ANNO (SINTESI) – 5A IL MONOENNIO – A.S. 2008-2009 4 degli attuali studenti della 5 A provengono dalla 3G e hanno conseguito in quel contesto la qualifica di operatore elettronico nell’anno 2008-2009. La classe in questione, composta da un numero relativamente esiguo di studenti, solo 14, si presentava inizialmente come un buon gruppo, sufficientemente coeso e dotato di discrete potenzialità. In seguito, anche a causa della discontinuità didattica relativa alla cattedra di Lettere e al difficile rapporto degli alunni con taluni docenti, si sono create delle condizioni di scarsa disciplina e inadeguatezza nell’impegno, che hanno poi condotto ad un esito finale piuttosto drastico, con una percentuale del 50% di non ammessi a sostenere l’esame di qualifica. IL QUARTO ANNO - A.S. 2009-2010: La classe 4ELN, articolata nello svolgimento delle materie comuni alla 4ELC, risultava composta da 10 studenti provenienti, in parte, dalla classe 3G dell’anno scolastico precedente e in parte ripetenti della 4F. In sintesi:
- -
Dei 10 soggetti componenti il gruppo-classe, al termine dell’anno scolastico, 2 sono risultati non ammessi, 3 ammessi e 5 ammessi dopo sospensione di giudizio. In corso d’anno, gli allievi hanno mostrato un profitto poco soddisfacente, parzialmente da attribuirsi alla presenza di lacune pregresse in tutti gli ambiti disciplinari e in buona parte dovuto alla mancanza di applicazione nello studio domestico, di attiva partecipazione alle attività didattiche in classe e di reticenza a compiere quel “salto” in termini di qualità dello studio da effettuarsi tra monoennio e post-qualifica. A ciò, vi è da aggiungere che i due nuclei elettrico-elettronico sembravano poco amalgamati e coesi, creando così le premesse di un clima di classe poco stimolante. Certamente, la preparazione globale degli studenti, sia nell’area comune che in quella d’indirizzo ha risentito fortemente di quanto descritto sopra, tanto da risultare ridotta all’essenziale e non andare oltre gli obiettivi minimi.
7 qualificati 3 G 14
Studenti
7 non ammessi all’Esame di Qualifica
4 dalla 4F
4ELN
10 Studenti
6 dalla 3G
13
2 - ANALISI SINTETICA DELLA CLASSE DAL PUNTO DI VISTA DIDATTICO-EDUCATIVO
2.1 – ESITI FINALI DEL MONOENNIO E DEL RELATIVO ESAME DI QUALIFICA.
IL QUARTO ANNO (SINTESI) – 5B IL MONOENNIO – A.S. 2008-2009 6 degli attuali studenti della 5 B provengono dalla 3H e hanno conseguito in quel contesto la qualifica di operatore elettronico nell’anno 2008-2009. La classe in questione, composta da 20 studenti, si presentava L’esito finale ha dimostrato la mancanza dei prerequisiti necessari all’ottenimento della qualifica e alla possibile iscrizione ad un posto-qualifica, dal momento che dei 20 studenti solo 11 sono risultati ammessi a sostenere l’esame, mentre 9 sono stati respinti. IL QUARTO ANNO - A.S. 2009-2010: La classe 4ELC, articolata nello svolgimento delle materie comuni alla 4ELN, risultava composta da 11 studenti provenienti, in parte, dalla classe 3H dell’anno scolastico precedente e in parte ripetenti della 4H. In sintesi: Degli 11 soggetti componenti il gruppo-classe, al termine dell’anno scolastico, 3 sono risultati non ammessi, 1 ammesso senza carenze e 8 ammessi al quinto anno dopo sospensione di giudizio. In corso d’anno, gli allievi hanno mostrato un profitto poco soddisfacente, parzialmente da attribuirsi alla presenza di lacune pregresse in tutti gli ambiti disciplinari e in buona parte dovuto alla mancanza di applicazione nello studio domestico, di attiva partecipazione alle attività didattiche in classe e di reticenza a compiere quel “salto” in termini di qualità dello studio da effettuarsi tra monoennio e post-qualifica. A ciò, vi è da aggiungere che i due nuclei elettrico-elettronico sembravano poco amalgamati e coesi, creando così le premesse di un clima di classe poco stimolante. Certamente, la preparazione globale degli studenti, sia nell’area comune che in quella d’indirizzo ha risentito fortemente di quanto descritto sopra, tanto da risultare ridotta all’essenziale e non andare oltre gli obiettivi minimi.
11 qualificati 3 H 20
Studenti
9 non ammessi all’Esame di Qualifica
2 dalla 4H
4ELC
11 Studenti
9 dalla 3H
14
2.2 – PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA PROPOSTA DAL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2010-2011: LINEE ESSENZIALI. Il Consiglio di Classe, a inizio anno scolastico, ha redatto la consueta Programmazione Didattico-Educativa rivolta alla classe, la quale ha previsto:
1. Quali obiettivi educativi trasversali: • Socializzazione e l’agire nel rispetto delle cose e delle persone • Responsabilità, gestione del proprio lavoro • Autonomia di lavoro nell’ambito di un percorso predefinito • Autocontrollo
2. Quali obiettivi didattici:
• Consolidamento del metodo di studio • Acquisizione delle conoscenze, competenze e abilità fondamentali • Consolidamento delle capacità espressive • Costruzione di modelli e utilizzo di documentazione • Espressione di valutazioni consapevoli • Miglioramento delle capacità di scrittura ai fini delle prove d’esame • Acquisizione di competenze professionali
3. Quali obiettivi cognitivi specifici dell’area d’indirizzo:
• Consultare documentazione • Orientarsi nella normativa di settore • Realizzare semplici programmi
Tra le principali strategie per conseguire gli obiettivi sopra indicati, si citano:
• Produzione di schemi logici e riorganizzazione degli appunti • Approfondimenti autonomi e/o su temi specifici delle singole discipline • Interventi coerenti, pertinenti, correttamente formulati, anche in presenza di
terminologia specifica • Semplice progettazione di modelli per la soluzione di semplici casi professionali • Frequenza assidua dei laboratori • Integrare l’attività didattica con l’esperienza di alternanza scuola-lavoro
Per quanto concerne le strategie per il recupero, si sono previsti interventi di Help pomeridiano in particolare per Elettronica) e recuperi in itinere o di fine modulo (per tutte le altre materie). Gli strumenti adottati per la verifica sommativa sono: test, esercizi e problemi, componimenti, interrogazioni. Sempre nell’ambito della programmazione di classe di inizio anno, si ricorda che è stata prevista la partecipazione ad attività di orientamento organizzate dagli atenei e iniziative per la scelta del lavoro.
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2.3 – SITUAZIONE DELLA CLASSE 5AB a.s. 2010-2011: Come emerge dai dati relativi agli esiti del primo trimestre dell’anno scolastico 2010-2011 di seguito evidenziati e come si può desumere dai crediti formativi cumulati dagli studenti, la classe mostra di essere in possesso di una preparazione piuttosto lacunosa, sia nell’ambito delle discipline umanistiche che in quello delle discipline tecnico-scientifiche e pratiche. Nelle prime, le difficoltà maggiori sono da riscontrarsi nella elaborazione del testo da parte di alcuni soggetti, che non sono riusciti a colmare tale carenza nel corso degli anni e in una povertà espressiva, la quale si manifesta anche nella lingua straniera: poco fruttuoso è pertanto risultato il tentativo di conferire una dimensione critica all’insegnamento delle materie storico-letterarie o di effettuare i dovuti approfondimenti; per quanto attiene, invece, l’area tecnico-pratica-scientifica, le principali problematiche restano legate all’applicazione di conoscenze teoriche nella risoluzione di problemi, anche non particolarmente complessi, e ad un’esposizione esitante, caratterizzata da una argomentazione superficiale e da un uso molto approssimativo del linguaggio tecnico. Sono da evidenziare una serie di fattori che possono aver contribuito a inficiare l’acquisizione di un adeguato bagaglio in termini di conoscenze, competenze ed abilità degli studenti, nel corso degli ultimi anni scolastici. Non è, infatti, da sottovalutare l’importanza della progressiva stratificazione e continua ricomposizione del gruppo, cui è da aggiungersi la discontinuità didattica relativa a talune discipline, che possono aver creato qualche problematica di approccio alla materia e alla verifica, nonché di metodo. Indubbiamente, tuttavia, il Consiglio di Classe conferma che gli studenti hanno mostrato scarsa propensione allo studio domestico, all’approfondimento personale (peraltro esplicitamente richiesto dalla programmazione del post-qualifica), nonché la tendenza, anche in presenza di buone qualità e di potenzialità, a limitare il proprio impegno al raggiungimento dell’obiettivo minimo. Nel corso del presente anno scolastico, si sono riscontrati, tuttavia, dei segni di lieve miglioramento, di maggior partecipazione e collaborazione attiva al dialogo educativo, rispetto all’anno scolastico precedente, durante il quale il gruppo-classe, per la prima volta articolato con la componente di indirizzo elettrico, aveva palesato evidenti difficoltà, sia di profitto che di integrazione. Attualmente, gli elementi dei due nuclei articolati si sono ben armonizzati e fusi, giungendo a costituire effettivamente un “unicum”, nonostante la separazione durante lo svolgimento delle materie tecniche e ciò ha sicuramente contribuito alla creazione di un clima e di un’atmosfera di classe più sereni e più proficui ai fini del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Certamente, il progressivo consolidamento della reciproca conoscenza e la maggior accettazione di tutti gli elementi presenti hanno sensibilmente migliorato l’interazione di gruppo. Anche sulla scorta delle ultime considerazioni, si può affermare che, dal punto di vista disciplinare, la classe si è mostrata complessivamente rispettosa delle regole e non ha mai registrato, in corso d’anno, il ricorso a sanzioni e provvedimenti. L’unica nota negativa può essere riscontrata nella scarsa puntualità manifestata da taluni nella presentazione di documentazione o nell’adempimento di alcune consegne.
16
2.4 – ESITI DEL PRIMO TRIMESTRE 2010 Nel corso del primo trimestreregistrato un considerevole numero di carenze, in buona parte recuperate in sede di successiva verifica. Nella tabella seguente si può averne un quadro riassuntivo: NUMERO DI CARENZE REGISTRATE
0 Carenze 2 carenze 3 carenze 4 carenze 5 carenze Nel seguente grafico è possibile visualizzare le percentuali di incidenza degli ambiti disciplinari sul numero di carenze:
Sistemi e Automazioni
22%
ESITI DEL PRIMO TRIMESTRE 2010-2011 – 5A
Nel corso del primo trimestre (13 Settembre-13 Dicembre 2010), gli alunni hanno rato un considerevole numero di carenze, in buona parte recuperate in sede di
Nella tabella seguente si può averne un quadro riassuntivo:
NUMERO DI CARENZE REGISTRATE ALUNNI INTERESSATI DA CARENZE1 alunno 3 alunni 3 alunni 1 alunno 1 alunno
Nel seguente grafico è possibile visualizzare le percentuali di incidenza degli ambiti disciplinari sul numero di carenze:
Elettronica
17%
Italiano
9%
Inglese
22%Matematica
17%
Storia
13%
Carenze
13 Dicembre 2010), gli alunni hanno rato un considerevole numero di carenze, in buona parte recuperate in sede di
INTERESSATI DA CARENZE
Nel seguente grafico è possibile visualizzare le percentuali di incidenza degli ambiti
17
2.4 – ESITI DEL PRIMO TRIMESTRE 2010 Nel corso del primo trimestreregistrato un considerevole numero di carenze, in buona parte recuperate in sede di successiva verifica. Nella tabella seguente si può averne un quadro riassuntivo: NUMERO DI CARENZE REGISTRATE
1 carenza 2 carenze 3 carenze 4 carenze Nel seguente grafico è possibile visualizzare le percentuali di incidenza degli ambiti disciplinari sul numero di carenze:
Sistemi e
Automazioni
30%
ESITI DEL PRIMO TRIMESTRE 2010-2011 – 5B
del primo trimestre (13 Settembre-13 Dicembre 2010), gli alunni hanno registrato un considerevole numero di carenze, in buona parte recuperate in sede di
Nella tabella seguente si può averne un quadro riassuntivo:
NZE REGISTRATE ALUNNI1 alunno 1 alunno 4 alunni 4 alunno
Nel seguente grafico è possibile visualizzare le percentuali di incidenza degli ambiti disciplinari sul numero di carenze:
Elettrotecnica
23%
Italiano
10%Inglese
20%
Matematica
17%
Sistemi e
Automazioni
Carenze
13 Dicembre 2010), gli alunni hanno registrato un considerevole numero di carenze, in buona parte recuperate in sede di
ALUNNI
Nel seguente grafico è possibile visualizzare le percentuali di incidenza degli ambiti
Italiano
18
2.5 – ATTIVITA’ DI SIMULAZIONE DEGLI ESAMI DI STATO In sede di Consiglio di Classe, i docenti hanno discusso e stabilito la tipologia delle prove oggetto di simulazione e il relativo calendario. SIMULAZIONE PRIMA PROVA SIMULAZIONE SECONDA PROVA SIMULAZIONE TERZA PROVA (TIPOLOGIA B: QUATTRO MATERIE COINVOLTE CON TRE QUESITI) SIMULAZIONE TERZA PROVA (TIPOLOGIA D: RISOLUZIONE DI PROBLEMA) SIMULAZIONE DI COLLOQUIO
• SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO:
La classe ha sperimentato la simulazione di prima prova dell’Esame di Stato in data 18 Gennaio 2011. Su 19 studenti complessivi dei due indirizzi hanno preso parte alla prova 18 di essi; analizzando la scelta di tipologia effettuata, si nota che nessuno degli allievi ha optato per la tipologia A (analisi di testo), solo 1 ha scelto la tipolostorico), 2 la tipologia D (tema di carattere generale) e ben 15 hanno privilegiato il saggio breve (tipologia B).
0
2
4
6
8
10
12
14
16
SIMULAZIONE DEGLI ESAMI DI STATO
di Consiglio di Classe, i docenti hanno discusso e stabilito la tipologia delle prove oggetto di simulazione e il relativo calendario.
18 GENNAIO 2011 DURATA 5 ORE 5 MAGGIO 2011 (prova generale d’Istituto)
SIMULAZIONE SECONDA PROVA 16 MARZO 2011 DURATA 5 ORE
24 FEBBRAIO 2011 DURATA 2 ORE(TIPOLOGIA B: QUATTRO MATERIE COINVOLTE CON TRE QUESITI)
14 APRILE 2011 DURATA 2 ORE(TIPOLOGIA D: RISOLUZIONE DI PROBLEMA)
SIMULAZIONE DI COLLOQUIO FINE MAGGIO
SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO:
La classe ha sperimentato la simulazione di prima prova dell’Esame di Stato in data 18 Gennaio 2011. Su 19 studenti complessivi dei due indirizzi hanno preso parte alla prova 18 di essi; analizzando la scelta di tipologia effettuata, si nota che nessuno degli allievi ha optato per la tipologia A (analisi di testo), solo 1 ha scelto la tipologia C (tema a carattere storico), 2 la tipologia D (tema di carattere generale) e ben 15 hanno privilegiato il saggio
Alunni
di Consiglio di Classe, i docenti hanno discusso e stabilito la tipologia delle prove
DURATA 5 ORE (prova generale d’Istituto)
DURATA 5 ORE
DURATA 2 ORE
DURATA 2 ORE
SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO:
La classe ha sperimentato la simulazione di prima prova dell’Esame di Stato in data 18 Gennaio 2011. Su 19 studenti complessivi dei due indirizzi hanno preso parte alla prova 18 di essi; analizzando la scelta di tipologia effettuata, si nota che nessuno degli allievi ha
gia C (tema a carattere storico), 2 la tipologia D (tema di carattere generale) e ben 15 hanno privilegiato il saggio
Tipologia A
Tipologia B
Tipologia C
Tipologia D
19
Per quanto concerne gli esiti della prova, si nota come 3 alunni abbiano elaborato un buon testo ampiamente superiore alla sufficienza, 6 abbiano raggiunto complessivamente il livello della sufficienza, 6 si siano attestati su un livello non grave di insufficienza (8mentre per 3 persone l’elaborato sia risultato gravemente insufficiente.
0
1
2
3
4
5
6
Alunni
Per quanto concerne gli esiti della prova, si nota come 3 alunni abbiano elaborato un buon riore alla sufficienza, 6 abbiano raggiunto complessivamente il
livello della sufficienza, 6 si siano attestati su un livello non grave di insufficienza (8mentre per 3 persone l’elaborato sia risultato gravemente insufficiente.
Alunni
> Suff.
Suff.
< Suff.
< Suff. Grave
Per quanto concerne gli esiti della prova, si nota come 3 alunni abbiano elaborato un buon riore alla sufficienza, 6 abbiano raggiunto complessivamente il
livello della sufficienza, 6 si siano attestati su un livello non grave di insufficienza (8-9/15), mentre per 3 persone l’elaborato sia risultato gravemente insufficiente.
> Suff.
Suff.
< Suff.
< Suff. Grave
20
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO (TIPOLOGIA B)
In data 24 Febbraio 2011 si è svolta la simulazione della terza prova e il Consiglio di Classe ha optato per la tipologia B, somministrando agli studenti tre quesiti relativi a quattro diverse discipline. Nello specifico, le materie coinvolte sono state: Inglese,Sistemi e Automazioni e Scienze Motorie.
Nell’ambito della classe 5 A, gli esiti sono sintetizzabili dal seguente grafico:
Per quanto concerne la classe 5B, il grafico degli esiti è il seguente:
LA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO (TIPOLOGIA B)
24 Febbraio 2011 si è svolta la simulazione della terza prova e il Consiglio di Classe ha optato per la tipologia B, somministrando agli studenti tre quesiti relativi a quattro diverse discipline. Nello specifico, le materie coinvolte sono state: Inglese,Sistemi e Automazioni e Scienze Motorie.
Nell’ambito della classe 5 A, gli esiti sono sintetizzabili dal seguente grafico:
Per quanto concerne la classe 5B, il grafico degli esiti è il seguente:
Alunni
Alunni
LA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO (TIPOLOGIA B)
24 Febbraio 2011 si è svolta la simulazione della terza prova e il Consiglio di Classe ha optato per la tipologia B, somministrando agli studenti tre quesiti relativi a quattro diverse discipline. Nello specifico, le materie coinvolte sono state: Inglese, Matematica,
Nell’ambito della classe 5 A, gli esiti sono sintetizzabili dal seguente grafico:
10/15
9/15
8/15
10/15
9/15
8/15
7/15
21
SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DELL’ESA La materia oggetto di seconda prova della classe a indirizzo elettronico è Elettronica.La simulazione ha dato spazio alla risoluzione di problemi ed all’attività di progettazione e nessuno degli allievi ha ottenuto la sufficienza, come ssegue.
SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO
La materia oggetto di seconda prova della classe a indirizzo elettrico è Sistemi e Automazioni e anche in questa classe nessun allievo ha raggiunto il livello della sufficienza.
SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO
materia oggetto di seconda prova della classe a indirizzo elettronico è Elettronica.La simulazione ha dato spazio alla risoluzione di problemi ed all’attività di progettazione e nessuno degli allievi ha ottenuto la sufficienza, come si può evincere dal grafico che
SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO
materia oggetto di seconda prova della classe a indirizzo elettrico è Sistemi e e anche in questa classe nessun allievo ha raggiunto il livello della sufficienza.
Alunni
Alunni
ME DI STATO – 5A
materia oggetto di seconda prova della classe a indirizzo elettronico è Elettronica. La simulazione ha dato spazio alla risoluzione di problemi ed all’attività di progettazione e
i può evincere dal grafico che
SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO – 5B
materia oggetto di seconda prova della classe a indirizzo elettrico è Sistemi e e anche in questa classe nessun allievo ha raggiunto il livello della sufficienza.
< 7/15
7/15
8/15
9/15
8/15
22
2.6 - Sintesi dei percorsi professionalizzanti 4°anno Entrambe le classi, elettrica ed elettronica hanno avuto modo di svolgere esperienza di tirocinio in azienda durante l’anno scolastico 2009-2010, per un totale di 120 ore. E’ disponibile in allegato presso l’Archivio dell’Istituto il materiale relativo all’esperienza svolta (nominativi delle aziende coinvolte, convenzioni stipulate, questionari di valutazione e certificazioni, redatte dal Responsabile dell’attività per l’a.s. 2009-2010, Prof. Massimo Testa). Per quanto riguarda le attività di Terza Area, il Responsabile del settore elettrico, Prof. Michele Lucini ha organizzato le seguenti attività:
Periodo Ore Docente Modulo 1 trimestre 21 Minuti M. Economia e
organizzazione aziendale 2 pentamestre 27 Tettamanti C. Automazione industriale,
PLC, elettropneumatica Intero a.s. 54 Pini M. Antennistica Intero a.s. 24 Masoni A. Inglese tecnico Intero a.s. 33 Lucini M. Sicurezza sui luoghi di
lavoro ed elettrica Totale 159 Sulla scorta della relazione redatta a fine anno dal docente referente, si evince che il nucleo della classe 4ELC ha accumulato un discreto numero di assenze durante le attività pomeridiane e non ha mostrato il necessario interesse alle tematiche affrontate. Le attività di Terza Area nell’ambito elettronico hanno, invece, visto come referente il Prof. Marco Roncoroni; in questo caso, molte delle attività previste ad inizio anno scolastico nel planning non hanno potuto vedere la luce in assenza dei necessari fondi per coprire le spese e gli alunni hanno visto significativamente decurtate le ore dedicate a questo ambito. Le attività svolte sono state le seguenti, per un totale di 64 ore:
Insegnante Modulo Ore Attività svolta Massimo Minuti
Economia e organizzazione aziendale, principio di contabilità,diritto del lavoro, qualità
24 Uso di excel per fatture,scorporo Iva, assegno circolare, cambiali e conto corrente, distinta F24, depositi bancari, operazioni bancarie e busta paga
Michele Pini Antennistica terrestre e satellitare, installazioni elettroniche
24 Frequenze televisive, composizioni canali analogici e digitali, Trasmissione satellitare,uso dell’analizzatore di spettro e del misuratore di campo
Pietro Riva Visual Basic 6 Introduzione al Visual Basic, Form e proprietà
Elisabetta Gatti
“Consolidamento delle competenze nella scrittura professionale”.
10 L’elaborazione e la stesura di una relazione, la lettera commerciale , il verbale.
23
2.7 – SINTESI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 5° ANNO Nel corso del presente anno scolastico, gli allievi della classe hanno potuto affrontare un percorso di alternanza scuola-lavoro, la cui organizzazione ha avuto come referente il prof. Rosario De Fazio. Tale attività ha previsto lo svolgimento di un periodo di tre settimane, dal 24 Gennaio al 12 Febbraio 2011, per un totale di 122 ore di presenza in azienda, per consolidare e/o ampliare le proprie conoscenze e competenze. Anche per quanto concerne questa esperienza, tutto il materiale relativo a convenzioni scuola-azienda, questionari di valutazione e certificazioni è disponibile in allegato presso la Segreteria. Di seguito si vogliono sinteticamente illustrare gli elementi salienti dell’attività svolta, sulla scorta dei questionari di valutazione restituiti dalle aziende; tra le domande poste per valutare l’attività si è posto l’accento:
1. sull’interesse suscitato nello studente dalle attività aziendali proposte,
2. sul conseguimento o meno da parte dello studente di nuove competenze e abilità,
3. sul grado di autonomia e impegno mostrati, 4. sulle conoscenze teoriche mostrate.
Per quanto riguarda la classe 5A, al primo punto tutti hanno risposto che le attività sono state interessanti (8) e molto interessanti (1); al punto 2, tutti e nove gli studenti hanno acquisito nuove competenze; rispondendo al punto 3, metà allievi hanno mostrato un elevato livello di autonomia e impegno e metà un livello intermedio e infine, per il punto 4, solo uno studente ha rivelato conoscenze teoriche buone, 3 conoscenze sufficienti e gli altri insufficienti. Nell’ambito della classe 5B, al primo quesito è stato risposto in modo variegato: 3 allievi hanno trovato molto interessante l’attività, 5 interessante ma 2 poco interessante; al punto 2, 7 studenti hanno acquisito nuove conoscenze, mentre tre solo qualcuna; per quanto attiene l’autonomia e l’impegno tutti si sono rivelati su un livello elevato, mentre circa le conoscenze teoriche del settore professionale, tutti hanno ricevuto una valutazione sufficiente e due buona.
24
2.8 – ATTIVITA’ DI VIAGGI DI ISTRUZIONE 16 elementi della classe hanno preso parte al viaggio di istruzione a Praga, che ha avuto luogo dal 7 all’11 Marzo. Il programma ha previsto in sintesi le seguenti visite ed attività:
• Visita al centro storico della città • Castello Hradicany • Ponte S. Carlo • Palazzi pubblici principali • Quartiere ebraico, cimitero ebraico e sinagoga
La visita d’istruzione ha voluto proporre agli studenti un breve soggiorno in una delle più interessanti città europee, dove storia, arte e cultura si sono da sempre intrecciate, facendo di Praga uno dei centri più vivaci e aperti al dibattito intellettuale. Evidenti i legami, tra l’altro, col programma di Letteratura svolto, che ha compreso cenni al Decadentismo e a protagonisti di spicco praghesi, quali Franz Kafka. La relazione degli accompagnatori ha evidenziato come tutti i partecipanti abbiano tenuto, per tutto il corso del viaggio d’istruzione, un comportamento adeguato e complessivamente disciplinato, nel rispetto delle indicazioni e delle regole dettate dai docenti. Gli studenti hanno apprezzato il viaggio ed essendo per molti la prima esperienza all’estero, essa ha giovato anche all’apertura verso una cultura straniera, alla conoscenza di una delle più suggestive città europee. Gli allievi hanno altresì avuto modo, in più occasioni, di usare a livello pratico la lingua inglese.
25
3.1 - OBIETTIVI DIDATTICI AREA LINGUISTICO-STORICO-LETTERARIA
Raggruppamento delle materie: � Italiano � Storia � Lingua straniera
Obiettivi minimi:
� Produrre testi scritti e discorsi orali, funzionali alla situazione comunicativa, in maniera grammaticalmente coesa e logicamente coerente
� Utilizzare codici e strumenti linguistici diversificati in funzione degli scopi della comunicazione
� Comprendere quesiti in lingua inglese, riferiti al contesto personale e professionale, e rispondere adeguatamente
� Leggere e comprendere brevi testi in lingua inglese per ricostruirne il significato globale
� Esprimere le proprie opinioni e valutazioni sulla base di criteri consapevoli di giudizio
• Gli allievi hanno parzialmente superato le pregresse lacune relative all’impostazione ed allo sviluppo del discorso scritto, cercando di lavorare sulla strutturazione della mappa concettuale e sulle tecniche di espansione delle idee. Hanno, tuttavia, evidenziato difficoltà nella costruzione della tipologia argomentativa del testo, soprattutto laddove vengono richiesti approfondimento e capacità critica.
• Lo studio teorico in ambito storico-letterario e della lingua straniera, per la maggior parte della classe, manca di metodo e l’esposizione orale resta caratterizzata da una certa povertà di linguaggio e da scarsa specializzazione lessicale. Un gruppo di studenti, invece, ha raggiunto soddisfacenti competenze in tal senso, riuscendo ad esporre in modo adeguato e articolato.
• Per quanto riguarda la lingua straniera, alcuni alunni persistono nell’avere difficoltà di comprensione di testi, sia di carattere generale che di tipo tecnico.
26
3.1.3 – OBIETTIVI DIDATTICI AREA TECNOLOGICA (5A)
Raggruppamento delle materie: � Matematica � Elettrotecnica, elettronica e applicazioni � Sistemi, automazione e organizzazione della produzione
Obiettivi minimi:
� Saper analizzare e/o dimensionare semplici circuiti elettronici
� Capacità di realizzare e collaudare un sistema elettronico con l’ausilio della strumentazione specifica
� Capacità di risolvere problemi di normale ricorrenza nel settore specifico usando le tecniche di base adattandole alle principali innovazioni
� Costruire, leggere ed interpretare grafici
� Riconoscere le proprietà di una funzione matematica
Orientarsi nella normativa di settore
Saper responsabilmente assumere decisioni autonome nell’ambito del lavoro affidato
� Saper documentare il proprio lavoro utilizzando in modo appropriato strumenti informatici dedicati.
• Gli studenti hanno mostrato di possedere modeste capacità professionali e scarsa autonomia operativa . È risultata anche difficoltosa la capacità di elaborare modelli tecnico-matematici dei sistemi studiati e di gestire le leggi e i principi che regolano il funzionamento e il controllo dei circuiti elettronici proposti.
• La frammentarietà delle conoscenze acquisite, unitamente alla scarsa capacità di individuare successioni logiche e applicazioni interdisciplinari fra gli argomenti studiati, hanno determinato una fragile e poco articolata capacità di argomentazione, caratterizzata da un uso molto approssimativo del linguaggio tecnico.
27
3.1.3 – OBIETTIVI DIDATTICI AREA TECNOLOGICA (5B)
Raggruppamento delle materie: � Matematica � Elettrotecnica, elettronica e applicazioni � Sistemi, automazione e organizzazione della produzione
Obiettivi minimi:
� Dimensionare le componenti degli impianti elettrici civili e industriali
� Scegliere la macchina elettrica più idonea in relazione all’impiego richiesto
� Analizzare sistemi elettrici utilizzando adeguati modelli matematici
� Costruire, leggere ed interpretare grafici
� Riconoscere le proprietà di una funzione matematica
Orientarsi nella normativa di settore
Utilizzare software di settore e manuali tecnici
� Utilizzare diversi linguaggi professionali per produrre la documentazione richiesta
• Gli studenti hanno mostrato di possedere ad un livello basilare alcune abilità professionali di tipo prevalentemente operativo: sono, infatti, in grado di cablare un impianto elettrico e di realizzare sistemi di automazione in logica cablata e programmata, determinando la soluzione più adeguata per realizzare l’automatismo richiesto, producendo l’annessa documentazione (schemi elettrici di potenza e di comando) ed effettuando le opportune verifiche con l’utilizzo della strumentazione di misura/collaudo. I risultati non soddisfacenti sono dovuti in alcuni casi, oltre che allo scarso impegno degli allievi, anche alla mancanza di adeguati spazi operativi, causati dalla chiusura e ristrutturazione di alcuni laboratori.
• È risultata molto difficoltosa la capacità di elaborare modelli tecnico-matematici dei sistemi studiati e di gestire le leggi e i principi che regolano il funzionamento e il controllo delle principali macchine elettriche.
• La frammentarietà delle conoscenze acquisite, unitamente alla scarsa capacità di individuare successioni logiche e applicazioni interdisciplinari fra gli argomenti studiati, hanno determinato una fragile e poco articolata capacità di argomentazione, caratterizzata da un uso molto approssimativo del linguaggio tecnico.
• Si è reso necessario il sostegno degli insegnanti per guidare gli studenti nella risoluzione di problematiche di complessità anche non particolarmente rilevante.
28
3.1.4 – OBIETTIVI DIDATTICI IRC
Si avvalgono della religione cattolica 8 studenti su 19. Obiettivi minimi:
1. Analizzare le tematiche trattate secondo la visione cristiana e non cristiana 2. Affrontare le tematiche con un atteggiamento di dialogo e di rispetto, consapevoli
di vivere in un ambiente ormai multietnico e multiculturale 3. Esprimere valutazioni personali e critiche 4. Confrontarsi in modo rispettoso e aperto alle idee dell’altro.
La classe analizza e affronta le tematiche sull’etica e sulla bioetica proposte durante le lezioni, mettendo a confronto la visione cristiana e non cristiana. Gli studenti esprimono e rielaborano posizioni personali e critiche a riguardo rispettando le idee dei compagni che emergono durante la discussione in classe. Un gruppo è molto coinvolto e interviene in maniera autonoma ed interessata, mentre alcuni studenti devono essere sollecitati al confronto.
29
3.1.5 – OBIETTIVI DIDATTICI EDUCAZIONE FISICA
Premessa dal D.M. 391/98:
� Considerato che l’educazione fisica, per finalità, obiettivi e contenuti specifici, può trovare collocazione sia nell’area umanistica che in quella scientifico-tecnologica, si rimette all’autonoma valutazione delle Commissioni, nel rispetto dei citati enunciati, l’assegnazione della stessa all’una o all’altra delle aree succitate
Finalità dell’educazione fisica:
� Promuovere la conoscenza del linguaggio corporeo-motorio quale modalità di comunicazione
� Favorire la consapevolezza delle proprie potenzialità e riconoscere i propri limiti � Promuovere l’acquisizione di una corretta cultura motoria e sportiva in funzione
del rispetto reciproco, della cooperazione e di un positivo impiego del tempo libero
Obiettivi minimi:
� Valutare il proprio stato di efficienza fisica (capacità condizionali e coordinative), mantenerlo e migliorarlo
� Praticare delle attività sportive, conoscendo e rispettando le principali regole dei giochi, applicando elementi strategici per la soluzione di situazioni problematiche
� Sapersi relazionare socialmente nel gruppo
� Possedere informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni
• Gli alunni nel complesso hanno raggiunto gli obiettivi prefissati: possiedono buone capacità condizionali e coordinative, conoscono e rispettano le principali regole dei giochi sportivi . Tuttavia nel corso delle lezioni, sono stati poco attenti agli aspetti teorici delle esercitazioni pratiche, privilegiando quasi totalmente l’aspetto ludico e faticando, pertanto, ad acquisire le conoscenze alla base di una corretta pratica sportiva.
30
a. – GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI RIFERIMENTO DELLE DISCIPLINE E GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE SIMULAZIONI D’ESAME DI STATO
3.2.1 – LA GRIGLIA DI ISTITUTO
La valutazione ricorre all’uso di quattro variabili (apprendimento dei contenuti, articolazione dei contenuti, autonomia, competenza comunicativa) espresse in livelli; la media di queste variabili determina il voto unitario in decimi assegnato allo studente.
VOTO Apprendimento
dei contenuti Articolazione dei contenuti
Autonomia Competenza comunicativa
1-3 Mancanti Assente Assente Assente
4 Gravemente lacunosi Difficoltosa Scarsa
Competenza molto limitata: spesso la comprensione è difficoltosa
5 Contenuti scarsi con inesattezze
Carente e di tipo prevalentemente mnemonica
Carente anche relativamente ad un argomento circoscritto
Esposizione esitante, con errori di morfologia, sintassi e lessico, talvolta improprio
6 Contenuti pertinenti ma non molto approfonditi
Contenuti esposti con una certa chiarezza e ordine, anche se non sempre i nessi logici sono evidenti
Limitata ad un argomento circoscritto. Necessita di stimolo da parte del docente per approfondire
Si esprime con qualche errore di morfosintassi e con un lessico un po’ povero. Complessivamente è comunque sufficiente
7 Contenuti pertinenti e con un certo approfondimento
Contenuti chiari ed esposti in modo articolato. Argomentazioni generalmente pertinenti
Opera confronti e approfondisce senza bisogno di frequenti interventi da parte del docente.
Usa un linguaggio appropriato e la morfosintassi è corretta. Esposizione discretamente fluida
8 Contenuti esaurienti
Contenuti ben articolati, con evidenziazione della tesi e argomentazione di tipo sequenziale
Rielabora in modo personale i contenuti; opera confronti e approfondisce gli argomenti autonomamente.
Esposizione fluida con morfosintassi accurata; uso di un lessico diversificato
9 Contenuti esaurienti e molto approfonditi
Contenuti ben articolati, con evidenziazione della tesi e argomentazione di tipo sequenziale
Rielabora in modo autonomo e sicuro i contenuti
Esposizione fluida con morfosintassi accurata; uso di un lessico diversificato
10 Contenuti completi Impeccabile sotto tutti i punti di vista
Eccellente Eccellente in ogni settore
31
3.2.2 – LE GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA TIPOLOGIA A PRIMA PROVA (ANALISI DI TESTO LETTERARIO)
INDICATORI 1 2-3 4-5 6 7-8 9-10
Rispetto della consegna Assente Quasi nullo Carente
Parziale, ma complessiva-
mente adeguato
Pressoché completo Completo
Parafrasi o riassunto
Assente Gravemente lacunosi
Con numerose imprecisioni,
lacunosi
Sostanzialmen-te esaurienti, seppur con
qualche lacuna
Esaurienti Molto esaurienti e articolati
Analisi elementi di testo e
interpretazione Assente
Gravemente lacunose, non
espresse
Insufficienti e poco
riconoscibili
Sostanzialmen-te esaurienti, seppur con
qualche lacuna
Presenti e piuttosto ben riconoscibili
Ben evidenti e ben organizzate
Discorso e sintassi
Assente Disordinata e incoerente
Incongruenze, qualche errore
Semplice, ma lineare
Quasi sempre coerente e organico
Corretti e con elementi di complessità
Lessico Assente Molti errori anche gravi
Improprietà, scarsa
terminologia tecnica
Nel complesso adeguato, anche con
imperfezioni
Adeguato Pienamente adeguato
Ortografia Assente Molto scorretta Errori Lievi errori Corretta Pienamente corretta
Punteggiatura Assente Molto scorretta Imprecisa Qualche incuria Corretta Pienamente corretta ed
efficace
3.2.2 – LE GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA TIPOLOGIA B PRIMA PROVA (SAGGIO BREVE)
INDICATORI 1 2-3 4-5 6 7-8 9-10
Rispetto della consegna
Assente Quasi nullo Carente, parziale
Parziale, ma complessiva-
mente adeguato
Pressoché completo
Completo
Uso del dossier Assente Assai limitato e
gravemente scorretto
Superficiale, incompleto
Corretto Esauriente Ampio e articolato
Tesi e argomentazioni
Assente
Quasi assenti, incoerenti e del
tutto inopportune
Appena accennata,
poco articolate e banali
Presenti, anche se non sempre
evidenti o originali
Evidenti e opportune
Ben evidenti e significative
Discorso e sintassi
Assente Gravemente scorretti
Piuttosto incongruente
Schematici, ma lineari e
organizzati
Quasi sempre coerenti e coesi
Ben strutturato e coerente
Lessico Assente Gravemente lacunoso e/o
scorretto
Diverse imprecisioni e/o
scorrettezze
Nel complesso adeguato, anche con
imperfezioni
Adeguato Corretto con elementi di complessità
Ortografia Assente Molto scorretta Vari errori Qualche errore non grave
Corretta Pienamente corretta
Punteggiatura Assente Molto scorretta Molto imprecisa Qualche incuria Corretta Pienamente corretta ed
efficace
32
3.2.2 – LE GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA TIPOLOGIA C PRIMA PROVA (TEMA STORICO)
INDICATORI 1 2-3 4-5 6 7-8 9-10
Rispetto della consegna Assente Pressoché nullo Assai carente o
carente
Parziale, ma complessiva-
mente adeguato
Pressoché completo Completo
Documenta-zione storica (contenuti)
Assente Moltissimi errori e scorrettezze
Scorretta o a tratti non corretta e incompleta
Corretta Esauriente Ampia e articolata
Commento personale e
argomentazioni Assente Assai limitati o
quasi assenti Appena
accennati
Presenti anche se non sempre
significativi
Piuttosto evidenti e significativi
Ben evidenti, significativi, articolati e/o
originali
Discorso e sintassi
Assente Gravemente scorretti
Diffuse incongruenza, qualche errore anche grave
Schematici, ma nel complesso
organizzati
Quasi sempre coesi e coerenti
Coerenti e coesi con elementi di
complessità
Lessico Assente Gravemente inadeguato
Diverse improprietà e imprecisioni
Nel complesso adeguato, anche con
imperfezioni
Quasi sempre adeguato
Molto appropriato e
puntuale
Ortografia Assente Moltissimi errori Molti errori o qualche errore
Rari errori non gravi
Lievissimi errori Pienamente corretta
Punteggiatura Assente Assai scorretta Imprecisa Qualche incuria Corretta Molto accurata ed efficace
3.2.2 – LE GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA TIPOLOGIA D PRIMA PROVA (TEMA DI ATTUALITÀ)
INDICATORI 1 2-3 4-5 6 7-8 9-10
Rispetto della consegna
Assente Quasi nullo Carente
Parziale, ma complessiva-
mente adeguato
Pressoché completo
Completo
Informazione Assente Limitatissima e scorretta
Molto superficiale, incompleta
Corretto Esauriente Ampia e articolata
Commento personale e
argomentazioni Assente
Quasi assenti, del tutto
inopportuni
Appena accennati,
banali e poco opportuni
Presenti, anche se non sempre
incisivi
Evidenti e significativi
Molto evidenti e approfonditi
Discorso e sintassi
Assente Assai disordinati e incoerenti
Piuttosto incongruenti
Schematici, ma piuttosto lineari
Articolati e coesi
Coerenti, coesi con elementi di
complessità
Lessico Assente Gravemente carente
Diverse improprietà
Adeguato, con qualche
imprecisione
Quasi sempre adeguato e puntuale
Molto adeguato
Ortografia Assente Molto scorretta Molti errori Qualche errore Lievissimi errori Pienamente corretta
Punteggiatura Assente Molto scorretta Imprecisa Qualche incuria Corretta Molto accurata ed efficace
33
3.2.3 – GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI ITALIANO ORALE E STORIA
VOTI CONOSCENZE CAPACITA’ ESPRESSIVE
RIELABORAZIONE PERSONALE E CRITICA
1-2 ASSENTI ASSENTI ASSENTE
3-4 GRAVEMENTE INSIFFICIENTI
GRAVEMENTE LACUNOSE, LINGUAGGIO ESTREMAMENTE POVERO E/O DEL TUTTO INADEGUATO
ASSAI LIMITATA NONOSTANTE LO STIMOLO DEL DOCENTE
5 SCARSE E SUPERFICIALI, INFORMAZIONI PARZIALI E FRAMMENTARIE
PIUTTOSTO LIMITATE, CON DISCORSO A TRATTI DISORGANICO E LINGUAGGIO NON SEMPRE APPROPRIATO
PRESENTE MA IN MANIERA PARZIALE
6 SODDISFACENTE E COMPLESSIVAMENTE ESAUSTIVE
CORRETTA ESPOSIZINE, ANCHE SE SEMPLICE LINEARE; LESSICO ADEGUATO E PUNTUALE
PRESENTE
7-8 APPROFONDITE ED ARTICOLATE
BUONE, CON DISCORSO ORGANICO EBEN STRUTTURATO, LESSICO PRECISO
BUONA CON CAPACITA’ DI SVOLGERE SICURI COLLEGAMENTI, DI EFFETTUARE CONFRONTI E SVOLGERE RIFLESSIONI SU EVENTI E TEMATICHE
9-10 MOLTO APPROFONDITE ED ACCURATE, ECCELLENTI
ECCELLENTI OTTIMA PADRONANZA DEGLI ARGOMENTI SU CUI SVOLGERE ANALISI E CRITICHE AUTONOME, ESPRIMERE TESI E ARGOMENTAZIONI
34
3.2.4– GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI LINGUA INGLESE
GIUDIZIO VOTO VALUTAZIONE
ECCELLENTE 10
CONOSCENZA OTTIMA, COMPRENSIONE APPROFONDITA,
RIELABORAZIONE ORIGINALE, ESPRESSIONE RICCA, ARTICOLATA,
PRECISA ED APPROPRIATA.
OTTIMO 9
CONOSCENZA AMPIA, COMPRENSIONE APPROFONDITA, RIELABORAZIONE
PERSONALE, ESPRESSIONE FLUIDA E SICURA.
BUONO 8
CONOSCENZA BUONA, COMPRENSIONE DI TUTTE LE INFORMAZIONI, ESPRESSIONE APPROPRIATA E
PADRONANZA DEL LESSICO SPECIFICO.
DISCRETO 7
CONOSCENZA DISCRETA, COMPRENSIONE ADEGUATA,
ESPRESSIONE CORRETTA CON APPREZZABILI CAPACITA’ DI SINTESI.
SUFFICIENTE 6
CONOSCENZA PUNTUALE DEGLI ELEMENTI BASILARI, COMPRENSIONE
DEGLI ELEMENTI ESSENZIALI, ESPRESSIONE CORRETTA MA
ELEMENTARE.
INSUFFICIENTE 5
CONOSCENZA NON COMPLETA DEI CONTENUTI FONDAMENTALI,
COMPRENSIONE APPROSSIMATIVA, ESPRESSIONE NON SEMPRE CHIARA E
CORRETTA
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
4 CONOSCENZA FRAMMENTARIA,
COMPRENSIONE LIMITATA E GRAVI ERRORI GRAMMATICALI.
TOTALMENTE INSUFFICIENTE 1-3
CONOSCENZA DI QUALCHE NOZIONE ISOLATA, COMPRENSIONE MARGINALE, ESPRESSIONE
SCORRETTA.
35
3..2.5 – GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI MATEMATICA
VOTO Conoscenza Comprensione Applicazione Metodo Critica Espressiva
1--2--3
nessuna
non comprende situazioni semplici
non applica le conoscenze in situazioni semplici
non organizza le conoscenze in situazioni semplici
non formula considerazioni
usa un linguaggio non appropriato
4--5
lacunosa
comprense situazioni semplici ma commette errori
applica in situazioni semplici ma commette errori
organizza in situazioni semplici ma commette errori
formula considerazioni in situazioni semplici ma commette errori
usa un linguaggio non sempre appropriato
6
essenziale
comprende situazioni semplici senza errori
applica in situazioni semplici senza errori
organizza in situazioni semplici senza errori
formula considerazioni in situazioni semplici senza errori
usa un linguaggio appropriato
7--8
completa
comprende situazioni complesse ma cmmette errori
applica in situazioni complesse ma commette errori
organizza in situazioni complesse ma commette errori
formula considerazioni in situazioni complesse ma commette errori
gestisce differenti modi di comunicare
9--10 completa e
approfondita
comprende situazioni complesse senza errori
applica in situazioni complesse senza errori
organizza in situazioni complesse senza errori
formula considerazioni in situazioni complesse senza errori
sceglie il modo di comunicare piu' sintetico
36
3.2.6 – GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA, ELETTROTECNICA E SISTEMI E AUTOMAZIONI
VOTO APPRENDIUMENTO
DEI CONTENUTI ARTICOLAZIONE DEI
CONTENUTI AUTONOMIA
COMPETENZA
COMUNICATIVA
1-3 MANCANTI ASSENTE ASSENTE ASSENTE
4 GRAVEMENTE LACUNOSI DIFFICOLTOSA SCARSA COMPETENZA MOLTO
LIMITATA, COMPRENSIONE
DIFFICOLTOSA
5 CONTENUTI SCARSI
CON INESATTEZZE CARENTE E DI TIPO
MNEMONICO
CARENTE ANCHE
RELATIVAMENTE A UN
ARGOMENTO CIRCOSCRITTO
ESPOSIZIONE ESITANTE, CON
ERRORI DI MORFOLOGIA, SINTASSI E LESSICO
6 CONTENUTI PERTINENTI
MA NON APPROFONDITI
CONTENUTI ESPOSTI CON
CHIAREZZA E ORDINE, ANCHE SE NON SEMPRE I
NESSI LOGICI SONO
EVIDENTI
LIMITATA AD UN
ARGOMENTO
CIRCOSCRITTO. NECESSITA
DI STIMOLO DEL DOCENTE.
ESPRESSIONE CON ERRORI
MORFOSINTATTICI E CON
LESSICO POVERO, MA
COMPLESSIVAMENTE SUFF.
7 CONTENUTI PERTINENTI
E APPROFONDITI
CONTENUTI CHIARI ED
ESPOSTI IN MODO
ARTICOLATO. ARGOMENTAZIONI
GENERALMENTE PERTINENTI
OPERA CONFRONTI E
APPROFONDISCE SENZA
BISOGNO DI FREQUNTI
INTERVENTI DEL DOCENTE.
LINGUAGGIO APPROPRIATO E
MORFOSINTASSI CORRETTA. ESPOSIZIONE FLUIDA
8 CONTENUTI ESAURIENTI
CONTENUTI BEN
ARTICOLATI, CON
EVIDENZIAZIONE DELLA TESI
E ARGOMENTAZIONE DI TIPO
SEQUENZIALE
RIELABORA IN MODO
PERSONALE I CONTENUTI; OPERA CONFRONTI E
APPROFONDISCE
AUTONOMAMENTE
ESPOSIZIONE FLUIDA CON
ESPRESSIONE ACCURATA, USO DI LESSICO
DIVERSIFICATO
9 CONTENUTI ESAURIENTI
E MOLTO
APPROFONDITI
CONTENUTI BEN
ARTICOLATI, CON
EVIDENZIAZIONE DELLA TESI
E ARGOMENTAZIONE DI TIPO
SEQUENZIALE
RIELABORA IN MODO
AUTONOMO E SICURO.
ESPOSIZIONE FLUIDA CON
ESPRESSIONE ACCURATA, USO DI LESSICO
DIVERSIFICATO
10 CONTENUTI COMPLETI IMPECCABILE SOTTO TUTTI I
PUNTI DI VISTA ECCELLENTE
ECCELLENTE IN OGNI
SETTORE
37
3.2.7 – GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI SCIENZE MOTORIE
LIVELLI PARTECIPAZIONE/
IMPEGNO
ASCOLTO/
COLLABORAZIONE LIVELLI
CONOSCENZE
CAPACITA’
COMPETENZE
ESECUZIONE
PROVA PRATICA
1 INESISTENTI ASSENTI 1
RIFIUTO DI PRATICARE
QUALSIASI MOVIMENTO
INESISTENTE
2 ESTREMAMENTE
SALTUARI ESTREMAMENTE RIDOTTI 2
ROFIUTO QUASI TOTALE E MOLTO
LACUNOSE ESECUZIONE TRAVISATA
3 MOLTO SALTUARI MOLTO RIDOTTI 3 MOLTO RIDOTTE ESECUZIONE TOTALMENTE
ERRATA
4 SALTUARI RIDOTTI 4 GRAVEMENTE
INSUFFICIENTI
PROVA INCOMPLETA
ESEGUITA SOLO IN PARTE CON
LIVELLI MINIMI DI TECNICA E
STILE
5 SCARSI SCARSI 5 SCARSE E
INCOMPLETE
PROVA COMPLETA ESEGUITA
SOLO IN PARTE CON LIVELLI MINIMI DI TECNICA E STILE
6 COSTANTI, MA SCARSO
IMPEGNO E DISCIPLINA ACCETTABILI 6 SUFFICIENTI
PROVA COMPLETA ESEGUITA
CON LIVELLI MINIMI DI TECNICA E STILE
7 DISCRETI, MA
INTERESSE PARZIALE
DISCRETI CON
L’INSEGNANTE, NON
MOLTO COI COMPAGNI 7 DISCRETE
PROVA COMPLETA CON
LIVELLI DISCRETI DI TECNICA, SICUREZZA, CONTROLLO
8 BUONO CON INTERESSE BUONO SENZA
COINVOLGERE MOLTO I COMPAGNI
8 BUONE
PROVA COMPLETA ESEGUITA
CON LIVELLI BUONI DI TECNICA, SICUREZZA E
CONTROLLO
9 OTTIME CON VIVO
INTERESSE OTTIME CON DOCENTE E
COMPAGNI 9
OTTIME CON
SICUREZZA E
AUTONOMIA
PROVA COMPLETA ESEGUITA
CON OTTIMI LIVELLI DI TECNICA, SICUREZZA,
CONTROLLO
10 ECCELLENTI ECCELLENTI CON TUTTI 10 ECCELLENTI
PROVA COMPLETA ESEGUITA
CON LIVELLI OTTIMI DI TECNICA, SICUREZZA,
CONTROLLO E
RIELABORAZIONE PERSONALE
38
3.2.9 – LA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
INDICATORI
SECONDA PROVA
LIVELLO
Inesistente
Scarso
Insufficiente
Sufficiente
Buon
o
Ottim
o
Capacità di inquadramento generale della progettazione 0 1 2 3 4 5
Conoscenza dei concetti tecnici, capacità di argomentazione, chiarezza espositiva e precisione terminologica 0 1 2 3 4 5
Correttezza delle procedure e delle soluzioni 0 1 2 3 4 5
Correttezza della modellizzazione mediante schemi tecnici e rappresentativi 0 1 2 3 4 5
Capacità critiche rielaborative, valutazioni personali e originalità delle soluzioni 0 1 2 3 4 5
Totale: Livello medio: Punti:
Livello medio Punti
0≤x<1 1-4
1≤x<2 5-7
2≤x<3 8-9
3≤x<4 10-12
x≥4 13-15
39
3.2.9 – LA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
INDICATORI TERZA PROVA
LIVELLO
DISCIPLINE
STORIA
INGLESE
MATEMATICA
SISTEMI
ED. F
ISICA
CONOSCENZE
Completezza e pertinenza della trattazione
Inesistente 1 1 1 1 1
Molte lacune e diversi errori 2 2 2 2 2
Contenuto scarso e con inesattezze 3 3 3 3 3
Contenuto sufficientemente completo 4 4 4 4 4
Contenuto completo ed abbastanza articolato 5 5 5 5 5
Contenuto completo e ben articolato 6 6 6 6 6
COMPETENZE
Correttezza formale, precisione terminologica, applicazione di formule
Non valutabile 0 0 0 0 0
Elaborato formalmente molto carente 1 1 1 1 1
Presenza di gravi improprietà formali e lessicali 2 2 2 2 2
Elaborato sostanzialmente corretto, nonostante alcune imprecisioni
3 3 3 3 3
Elaborato formalmente corretto e linguaggio adeguato
4 4 4 4 4
Elaborato formalmente corretto e linguaggio preciso 5 5 5 5 5
CAPACITÀ
Capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale
Non valutabile 0 0 0 0 0
Espressione disorganica 1 1 1 1 1
Espressione confusa 2 2 2 2 2
Espressione semplice e lineare 3 3 3 3 3
Espressione chiara e appropriata 4 4 4 4 4
Totale per disciplina
Totale: Media: Voto: /15
40
3.2.9 – LA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Verso la fine dell’anno scolastico si intende simulare il colloquio dell’Esame di Stato utilizzando la seguente griglia per la valutazione:
FASE MACROBIETTIVI INDICATORI PUNTEGGIO
Argomento scelto dal candidato
[7 pt]
Capacità di discussione Padronanza della lingua
Significativa e originale Max 4pt
Esposizione orale articolata, sicura, fluida, vivace
Max 3pt
Colloquio relativo all’area
LINGUISTICO STORICO
LETTERARIA
[10 pt]
Padronanza della lingua
• Applicazione • Conoscenza • Competenza
Lettura sicura, espressiva, disinvolta
Max 2pt
• Contestualizzazione • Sintesi • Riflessione su stile e lingua • Individuazione del tema • Valutazione incisiva
Max 4pt
Capacità di collegamento, discussione,
approfondimento
• Aderenza alle domande • Ricchezza argomentativa • Collegamento dei contenuti
all’attualità • Disinvoltura espressiva
Max 4pt
Colloquio relativo all’area
TECNOLOGICA
[10 pt]
Padronanza dei linguaggi specifici, conoscenza e
competenza
• Corretto uso del linguaggio tecnico conoscenza dei contenuti
• Competenza applicativa a casi pratici professionali
Max 5pt
Capacità di collegamento e di rielaborazione critica dei
contenuti
• Sa fare collegamenti e risolve in modo autonomo problemi di natura pratico professionale
• Se guidato riesce ad orientarsi e risolvere casi semplici
• Sa rielaborare in modo critico e personale gli argomenti oggetto del colloquio
Max 5pt
Discussione elaborati
[3 pt]
Prima prova • Approfondisce le tematiche • Corregge gli errori 1pt
Seconda prova • Approfondisce le tematiche • Corregge gli errori 1pt
Terza prova • Approfondisce le tematiche • Corregge gli errori
1pt
TOTALE /30
41
3. PROGRAMMI SVOLTI PER MATERIA
Materia: SCIENZE MOTORIE Classe: 5^A - B Insegnante: ELVIRA MOTTA
Libri di testo: "MANUALE DI EDUCAZIONE FISICA" ANDOLFI ed. ZANICHELLI n° e titolo modulo o unità did.
argomenti e attività svolte
1 Accoglienza e valutazione della situazione di partenza
Presentazione di programma e regolamenti, test di ingresso, esercizi di ricerca del tono muscolare, calcolo dell'Indice di Massa Corporeo
2 Consolidamento, coordinamento degli schemi motori di base
Rielaborazione degli schemi motori mediante l'utilizzo di piccoli attrezzi ricercando rapporti non abituali del corpo nello spazio e nel tempo, consolidamento della coordinazione dinamica generale (corse, salti, balzi, superamento di ostacoli, utilizzo delle funicelle), esercizi di equilibrio in situazioni statiche e dinamiche
3 Potenziamento fisiologico
Incremento della potenza della tonicità e dell'elasticità muscolare riferito ad arti superiori ed inferiori, addome e dorso, mediante esercizi a carico naturale e con modesti sovraccarichi, esercizi a coppie di opposizione e resistenza; aumento della mobilità articolare in forma attiva e passiva, con e senza l'ausilio di piccoli e grandi (spalliera) attrezzi; attività di stretching
4 La pratica sportiva Conoscenza delle regole dei vari sport praticati; conoscenza di semplici schemi di gioco, approfondimento dei fondamentali individuali e di squadra di: calcetto, pallavolo, pallacanestro, pallamano
5 Prevenzione degli infortuni e tutela della salute
Conoscenza delle elementari nozioni di primo soccorso, delle lesioni dell'apparato muscolare, scheletrico e dei tessuti. Informazioni generali sui muscoli, l'energia per il movimento e la contrazione muscolare. Nozioni sui principi fondamentali di una corretta alimentazione. Conoscenza delle capacità condizionali e coordinative, in particolare della forza e dei metodi di allenamento.
42
Materia: SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
Classe: 5a A Insegnanti: RIVA PIETRO, COLOMBO GIOVANNI Libri di testo: A. DE SANTIS, M. CACCIAGLIA, C. SAGGESE “SISTEMI,
AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE” - CALDERINI
MODELLI E STRUMENTI MATEMATICI UTILIZZATI NELLA TEORI DEI SISTEMI Concetto di sistema e modello Modelli differenziali dei componenti elettrici: condensatore ed induttore. Segnali fondamentali: impulso, gradino, rampa e sinusoidale. Definizione di funzione di trasferimento (FdT). Poli e degli zeri di una FdT. FdT di semplici sistemi. Analisi della risposta in frequenza ed al transitorio di semplici sistemi Rappresentazione grafica della risposta in frequenza: diagrammi di Bode del modulo e della fase. Algebra degli schemi a blocchi: blocchi in cascata, parallelo e retroazione.
SISTEMI DI CONTROLLO Significato di sistema di controllo ad anello aperto ad anello chiuso.
Sistemi di controllo on/off, continui ed a microprocessore. FdT di un sistema di controllo a retroazione. Comportamento a regime dei sistemi retroazionati: errore a regime e tipo del sistema. Comportamento in transitorio: tempo di ritardo, di salita, di assestamento; sovra-elongazione. Comportamento in frequenza: significato di margine di fase e di guadagno. Criterio di stabilità di Bode per i sistemi a sfasamento minimo. Regolatore PID: schema a blocchi, schema circuitale con amplificatori operazionali, FdT, Significato ed effetto delle azioni proporzionale, integrale e derivativa.
SENSORI, TREASDUTTORI ED ATTUATORI Definizione di sensore e trasduttore. Parametri caratteristici: linearità, sensibilità, range di funzionamento, tempo di risposta, risoluzione. Classificazione dei trasduttori: analogici, digitali, on-off. Circuito di condizionamento. Trasduttori analogici: - di temperatura (PT100, NTC, AD590, LM35) e relativi circuiti di condizionamento - di posizione (potenziometrico lineare ed angolare) - fotoelettrici (fotoresistenza, fotodiodo e fototransistor) - di velocità (dinamo tachimetrica) - di forza (cenni) Trasduttori digitali: - encoder incrementale ed assoluto
43
Materia: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONE Classe: 5 A Insegnanti: RONCORONI MARCO, COLOMBO GIOVANNI Libro di testo: CORSO DI TELECOMUNICAZIONI VOL. I E II D. TOMASSINI
CASA EDITRICE THECNA DISPENSE A CURA DEL DOCENTE PER LA PARTE DI ELETTRONICA (MODULI 9,10,11,12,13)
Modulo 1 Fibre ottiche
I. Caratteristiche del fascio laser. Struttura della fibra ottica. Pro e contro II. Principio di trasmissione della luce. Apertura numerica. Finestre e attenuazione III. Fibre..multimodo e monomodo.Fibre step index e graded index IV. Fotodiodi PIN ed APD, responsività
Modulo 2 Elaborazione dei segnali
V. Nozioni fondamentali di teoria dei segnali: banda, spettro,segnali determinati,campionamento e quantizzazione
VI. Il rumore nei sistemi di telecomunicazione: Rumore interno e termico,potenza disponibile di rumore,banda e temperatura equivalenti di rumore, figura di merito.
VII. Calcolo di questi parametri per più quadripoli in cascata. Rapporto S/N. Rumore di origine esterna
Modulo 3 Trasmissione analogica
VIII. Trasmissione in banda base e banda traslata IX. modulazione analogica .Modulazioni lineari: modulazione AM, DSB e SSB.
Modulazione di frequenza, larghezza di banda di un segnale in FM. Il rumore nelle modulazioni AM e FM
X. Trasmissione FDM XI. Principio del ricevitore a supereterodina
Modulo 4 Trasmissione numerica
XII. Teoria dell'informazione.Misura dell'informazione, entropia e ridondanza.Codifica di sorgente,codifica di canale (controllo di parità),codifica di linea
XIII. Trasmissione numerica in banda base. Cartatterizzazione del canale di trasmissione, criterio di Nyquist e velocità di modulazione, equalizzazione, velocità di trasmissine, codici multilivello, capacità di canale, codifica di linea ,codici interni, codici di linea.Rumore
XIV. Trasmissione numerica in banda traslata:Modulazioni numeriche lineari, modulazione ASK , funzione errore.Modulazione 2PSK e 4PSK.Modulazione FSK
Modulo 5 Trasmissione e commutazione numerica
XV. Trasmissione PCM. Sistemi a divisione di tempo. XVI. Trasformazione di un segnale analogico in uno numerico:
campionamento,memorizzazione,quantizzazione lineare e non lineare,codifica. XVII. Struttura della trama XVIII. Ricostruzione del segnale originario
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Modulo 6 Trasmissione dati XIX. Configurazione di un sistema di trasmissione dati XX. Trasmissione dati su rete telefonica.Modem XXI. Trasmissione dari su reti dedicate. Tipologie di collegamento XXII. Protocolli di comunicazione: architettura a strati. Importanza del modello
ISO/OSI Struttura della trama HDLC Modulo 7 Reti di Telecomunicazioni
XXIII. Generalità relative alla rete ISDN XXIV. Reti LAN , varie topologie XXV. Generalità relative a Internet XXVI. Reti di accesso a banda larga. Tecnologia xDSL e ADSL
Modulo 8 Telefonia cellulare XXVII. Principi generali XXVIII. Sistemi adottati in Italia
Modulo 9 Oscillatori sinusoidali 1. Criterio di Barkausen, condizioni di oscillazione 2. Luogo delle radici, diretto ed inverso. Stabilità in frequenza ed in ampiezza 3. Oscillatori a sfasamento ed a ponte 4. Generalità sugli oscillatori al quarzo
Modulo 10 Generatori di onde quadra e triangolare
5. Comparatori trigger di Schmitt 6. Astabile con frequenza e duty cycle variabile con uA741 ed Ne555 7. Monostabile con uA741 ed NE555 8. Generatori ad onda triangolare
Modulo 11 Alimentatori switching
9. Generalità e confronto con i lineari 10. Struttura e principio di funzionamento 11. Topologie dei convertitori DC/DC : Buck, Boost e Buck-Boost 12. Topologie dei convertitori OFF-LINE :flyback e forward 13. Il sistema di controllo nei convertitori DC/DC 14. Modulatori PWM,feedback,E/A 15. Funzioni sussidiarie:Soft start, limitazione di corrente 16. Considerazioni applicative sui convertitori DC/DC. Scelta del diodo, condensatore d’uscita , parte magnetica e layout
Modulo 12 Elettronica di Potenza 17. Generalità e schemi applicativi relativi a SCR, DIAC eTRIAC . 18. Principio di funzionamento e struttura dei motori DC, stepper e brushless
Modulo 13 Luci a LED
19. Illuminotecnica:Generalità sulle grandezze luminose e le lampade in uso. 20. Struttura di un LED a luce bianca, considerazioni sul pilotaggio. 21. Schemi applicativi e progetti.
45
Materia: ITALIANO Classe: 5AB Insegnante: GATTI ELISABETTA, PETRILLO FRANCESCA (SOSTEGNO) Libri di testo: “TESTI E CONTESTI2. MODULI DI LETTERATURA E CULTURA” , P. DI SACCO, ED. SCOLASTICHE B. MONDADORI
• La letteratura della crisi: la crisi del Positivismo, i mutamenti culturali e i riflessi sulla letteratura, il nuovo concetto di tempo. Il decadentismo: il nuovo ruolo dell’intellettuale, da poeta-vate a poeta-veggente; il concetto di poesia, il confronto tra la generazione romantica e quella degli autori decadenti.
• La nascita della psicoanalisi e la tripartizione Io, Super-Io, Es; i concetti di conscio e inconscio, traumi, sintomi, nevrosi, somatizzazione, rimozione e censura. Il tema del ricordo e il lavoro onirico.
• La nascita del romanzo psicologico con le sue caratteristiche a livello di contenuti, tecniche narrative e focalizzazione. L’antieroe come nuovo protagonista. Il monologo interiore e lo “stream of consciousness”.
• Italo Svevo: autore di frontiera e la sua opera. La Coscienza di Zeno: articolazione delle tematiche, il rapporto salute-malattia, gli atti mancati, la critica alla terapia psicanalitica.
• Franz Kafka: come dei traumi infantili possano ispirare un autore.
LETTURE: C . Baudelaire – “Spleen” da “I fiori del male” F. Dostoevskij – frammenti da “Le memorie del sottosuolo”, ese mpio di primo romanzo psicologico. J. Joyce – “Mr. Bloom a un funerale” da “Ulysses”: l’antieroe e il flusso di coscienza. I. Svevo – “L’ultima sigaretta”, “Il fidanzamento con Augusta”, “Il funerale mancato”, “Psicoanalisi” da “La coscienza di Zeno”. F. Kafka – Estratti da “Lettera al padre” VISIONE DEL FILM “Shutter Island” di Martin Scorsese.
• Giovanni Pascoli: vita, opere e pensiero.
LETTURE: “E’ dentro di noi un fanciullino…” da “Il fanciullino” “X Agosto”, “Il lampo”, “Il tuono” da “Myricae”; “Nebbia” da “Canti di Castelvecchio”.
• Gli scrittori e la guerra: il mondo degli intellettuali europei di fronte alla Grande Guerra.
• Giuseppe Ungaretti: vita e lirica, con particolare riferimento ai componimenti dal fronte; la tecnica del frammentismo, il contrasto vita-morte, dolore-speranza. LETTURE: “S. Martino del Carso” “Veglia” “Soldati” “I fiumi” “Sono una creatura”
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• Luigi Pirandello: vita e pensiero; il relativismo conoscitivo, la maschera sociale, la follia, l’umorismo e il contrasto forma-vita. “Canta l’Epistola” “Il treno ha fischiato” “La patente. Atto unico” “Tu ridi” - Il fu Mattia Pascal
Dal 15 Maggio al termine dell’anno scolastico:
- L’Ermetismo e Eugenio Montale: la poetica dell’oggetto con riferimenti a Yeats.
- Cenni generali alla letteratura neorealista e alle principali tendenza della prosa del dopoguerra.
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Materia: STORIA Classe: 5AB Insegnante: GATTI ELISABETTA, PETRILLO FRANCESCA (SOSTEGNO) Libro di testo: “STORIA E TEMI 2”, CARDINI-ONORATO, ED. LE MONNIER
• Il mondo italiano ed europeo negli ultimi decenni dell’Ottocento: situazione socio-politica-economica delle principali potenze continentali, l’espansione coloniale, i rapporti politico-diplomatici ed economici alla luce delle rivalità e delle alleanze.
• Il costituirsi degli schieramenti pre-bellici e i fatti che condussero al conflitto. • La Grande Guerra: caratteristiche innovative del conflitto da un punto di vista
strategico-militare, il coinvolgimento delle masse, il nuovo ruolo femminile, le dinamiche belliche sui due fronti principali, la conclusione del conflitto e le conseguenze geo-politiche derivanti dalla Pace di Parigi.
• La Rivoluzione Russa, dall’insurrezione del febbraio alla svolta bolscevica di ottobre: le Tesi di Lenin e la spaccatura nei rivoluzionari. L’economia russa dal ’17: comunismo di guerra, NEP e i mutamenti sociali in atto negli anni’20.
• La crisi delle democrazie vecchie e nuove e la grave crisi post-bellica in Europa. • Il biennio rosso in Italia, la nascita dei Fasci di Combattimento e l’inizio dello
squadrismo. L’ascesa al potere di Benito Mussolini e l’evoluzione per fasi del fascismo (il primo periodo dalla marcia su Roma al 1924; dal delitto Matteotti al consolidamento del regime; gli anni Venti del fascismo: politica interna e fascistizzazione; politica economica (autarchia, battaglia del grano, politica industriale e finanziaria); politica estera e l’avventura imperiale; i rapporti Stato-Chiesa attraverso i Patti Lateranensi. La guerra d’Etiopia e l’avvicinamento alla Germania.
• La Germania nell’immediato dopoguerra, i partiti dominanti e la repubblica di Weimar.
• La crisi del ’29 e l’avvento di Roosevelt e del New Deal • Le ripercussioni economiche, sociali e politiche della crisi sulla Germania:
l’abbattimento delle istituzioni democratiche e l’ascesa di Hitler; il programma politico del NSDAP e l’organizzazione del regime totalitario.
• La Guerra Civile Spagnola e i passi verso il conflitto mondiale.
LETTURE: “Discorso di Giolitti alla Camera sull’azione sindacale” (1900) “La struttura delle trincee” da “Tempeste d’acciaio” di E. Junger “L’azione squadrista dei fascisti” da “Nascita e avvento del fascismo” di Angelo Tasca. “La donna nel ventennio fascista” da “Le donne nel regime fascista” di V. de Grazia. “Il manifesto della razza” “Gli obiettivi di Hitler” da “Mein Kampf” “La razza ebraica si riconosce dall’orecchio sinistro” da “Io portavo la stella gialla” di I. Deutschkron VIDEO: “Dall’avvento del nazismo all’invasione della Francia” (Una nuova Germania 1933-39) “ L’onda” di Dennis Gansel
48
Materia: SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Classe: 5B Insegnanti: DEROSSI GIOVANNI, DE FAZIO ROSARIO Libro di testo: Analisi dei sistemi di controllo continui e modi di regolazione 1. Concetto di funzione di trasferimento 2. Caratteristiche statiche di un sistema a catena chiusa 3. Regolazione ad anello aperto 4. Regolazione ad anello chiuso 5. Regolazione on-off 6. Regolazione tramite PID 7. Concetto di stabilità: criterio generale della stabilità, margine di fase e di guadagno,
criterio di Bode 8. Dimensionamento dei regolatori 9. Attuatori: motori elettrici in corrente continua e passo passo Applicazioni sui sistemi di regolazione 1. Controllo di velocità di un motore a corrente alternata Controllo di temperatura 2. Controllo di posizione 3. Controllo di pressione e peso 4. Controllo di luminosità PLC 1. Esempi di processo di simulazione con Omron 2. Registri ed indirizzi, timer, contatori 3. Linguaggi grafici per il controllo del sistema 4. Programmi di simulazione 5. Esempi di simulazione Automazione industriale 1. Tecnologie elettriche, elettroniche, pneumatiche, 2. Confronto fra tecnologie elettriche, elettroniche, pneumatiche, in relazione alle
caratteristiche di attuazione 3. Confronto fra tecnologie elettriche, elettroniche, pneumatiche, in relazione alle
problematiche di interfacciamento con l'ambiente e con l'operatore
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Materia: Matematica Classe: V A-B Insegnante: ZAMPIERO OLINDA FEDERICA
Libri di testo: APPUNTI DI ANALISI INFINITESIMALE DI M. SCOVENNA ED. CEDAM
titolo modulo o unità did.
argomenti e attività svolte
Funzioni in R Il campo dei numeri reali. Insieme dei numeri reali Funzioni reali di variabile reale Classificazione delle funzioni e loro proprietà specifiche Determinazione dell’insieme di esistenza di una funzione
Limiti Introduzione al concetto di limite di una funzione
Limite finito di una funzione in un punto Limite infinito di una funzione in un punto Limite destro e sinistro di una funzione in un punto
Limite finito e infinite di una funz. all’infinito Operazioni sui limiti Forme indeterminate
Funzioni continue Definizioni. Funzioni continue in un intervallo Due limiti fondamentali(senx/x ed “e” ) Infinitesimi Asintoti(verticali e orizzontali)
Derivate delle funzioni Introduzione al concetto di derivata. Derivata di una funzione in un punto. di una variabile Calcolo della derivata. Significato geometrico della derivata.. Funzione derivata. Derivata di alcune funzioni elementari. Teoremi sulle derivate. Derivata di una funzione composta. Derivata logaritmica. Tabella delle regole di derivazione. Derivate di ordine superiore Teoremi fondamentali del Teoremi di Lagrange, Rolle e De L’Hospital calcolo differenziale
50
Materia: ELETTROTECNICA
Classe: 5B
Insegnanti: MASSIMO TESTA, ROSARIO DE FAZIO
Libri di testo: • ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA – G. VALDES – CALDERINI • APPLICAZIONI DI ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
VITTORIO SAVI, PIERGIORGIO NASUTI, GIORGIO TANZI – CALDERINI • MANUALE CREMONESE DI ELETTROTECNICA - VOL. I E III
EDIZIONI CREMONESE
n° e titolo modulo o unità didattica
Argomenti e attività svolte
1. La produzione di energia elettrica Centrali idroelettriche Trinomio di Bernoulli Centrali termoelettriche Equazione di stato dei gas Trasformazione isocora, isobara,
isoterma, adiabatica Esercizi
2. Il motore in corrente continua
Generalità e principi di funzionamento Dati di targa Eccitazione indipendente, derivata, serie Circuito equivalente Relazioni fra le grandezze elettriche e
meccaniche Caratteristica meccanica Il bilancio delle potenze e il rendimento La regolazione a coppia costante e a
potenza costante Esercizi
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3. Il motore asincrono trifase Generalità e principi di funzionamento Campo magnetico rotante Dati di targa Circuito equivalente Relazioni fra le grandezze elettriche e
meccaniche Rendimento e fattore di potenza Caratteristica meccanica Il bilancio delle potenze e il rendimento Variazione di coppia massima e coppia di
spunto al variare della frequenza e della tensione di alimentazione
Avviamento dei motori asincroni trifase Scelta delle protezioni Esercizi
4. Impianti elettrici Designazione dei cavi elettrici Tipi di posa per i cavi elettrici Dimensionamento dei cavi elettrici Sovraccarico e contro il cortocircuito L’integrale di Joule Gli interruttori magnetotermici Corrente di corto-circuito a inizio e fine
linea alimentata da un trasformatore MT/BT
Corrente elettrica e corpo umano I sistemi TT, TN e IT Protezione contro i contatti diretti e
indiretti Gli interruttori differenziali Sistemi a bassissima tensione (SELV,
PELV, FELV) Il rifasamento Esercizi
5. I convertitori statici���� Diodo, tiristore e controllo di potenza Circuiti raddrizzatori monofase a semionda e a ponte Circuiti raddrizzatori trifase a semionda e a ponte Circuiti raddrizzatori semi e total controllati Esercizi
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�: Il Modulo 5 viene svolto nel mese di maggio, pertanto la programmazione al momento è puramente indicativa. Nella relazione di fine anno scolastico il Docente indicherà se tale modulo è stato effettivamente svolto.
6. LAB. Elettrotecnica
Inserzione Aron dei wattmetri Misura della resistenza degli avvolgimenti di un
trasformatore trifase Misura della resistenza degli avvolgimenti di un motore
asincrono trifase Prova in corto circuito su trasformatore trifase Prova a vuoto su motore asincrono trifase Prova in corto circuito su motore asincrono trifase
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Materia: Inglese Classe 5AB Insegnante: Antonella Masoni Libro di testo adottato: Kirian O'Malley
Gateway to Electricity, Electronics and
Telecommunications
Edizioni Lang TECHNICAL
n° e titolo modulo o unità didattica
Argomenti e attività svolte
Unit 1 Uses of electricity
What is electricity?
Unit 2 Electric current and butteries
Types of battery: Conductor and insulators; Semiconductors; Solar energy
Unit 3 Electric circuits
Electric Circuits; Types of circuit
Unit 4 Electromagnetism
DC and AC motors; The car of the future
Unit 5 Production of electricity
The transformers
Unit 7 Uses of electronics
Transducers; Capacitors and inductor
Unit 8 Transistors
Transistors and diodes
Unit 9 Electronic circuits
Conventional and integrated circuits, amplifiers, oscillators
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Unit 10 Microprocessor
Microproccesor
Unit 11 Computers
Types of Computer The Father of the computers
Unit 12 Automation
Automation
Finding a job Use your computer to write a CV
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GRAMMAR
Libro di testo adottato: Michael Swan, Catherine Walter with Daniela Bertocchi The good of Grammar Edizioni Oxford
n° e titolo modulo o unità didattica
Argomenti e attività svolte
Sezione 3 I verbi
Future (will, going to, present progressive) Can, may, might, shall, would
Sezione 4 I tempi del passato
Simple past Past progressive Past continuous
Sezione 5 I tempi perfect
Present perfect Present perfect progressive Past perfect
Sezione 7 Il passivo
Introduzione Simple present Future Simple past Present progressive Present perfect
Sezione 12 I determinanti
I determinativi Some, any, much, many, a lot
Sezione 13 I pronomi personali e possessivi
Pronomi personali Pronomi possessivi Pronomi indefiniti
Sezione 14 If clauses
If clauses primo, secondo e terzo tipo
Sezione 18 Pronomi relativi
I pronomi relativi Who, which, whose
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HEADWAY
Libro di testo adottato:
Liz & John Soars
New Headway Edizioni Oxford
n° e titolo modulo o unità didattica
Argomenti e attività svolte
Unit 1 Getting to know you Best friends Blind Date
Unit 2 The way we live Tales of two cities
Unit 3 What happened next? The thief, his mother and 2 billion
Unit 4 The market place
Unit 5 The voice within
Unit 6 Booking a room
Unit 7 Famous families Davina Moody Drama Queen
Unit 8 What is his job?
Unit 9 Travel addicts
Unit 10 A photograph that change the world The discovery of DNA The invention of Google
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CIVILITATION
Brani tratti dal testo:
The English Speaking World Edizioni La Spiga
n° e titolo modulo o unità didattica
Argomenti e attività svolte
Industrial Revolution Conditions of working people
British Mass Media The press Radio and television
The British Parliament The history
British Institutions The Monarchy The House of Lord The House of Commons The Parliament System The political parties The Prime Minister
Traditional British Food
British meals Fish and chips Pubs
World War II United States foreign policy since 1945
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Materia: RELIGIONE Classe:5AB Insegnante: BOTTON MARA Libri di testo adottati: BOCCHINI, RELIGIONE E RELIGIONI, EDB n° e tiltolo modulo o unità did.
Argomenti e attività svolte
La coscienza, la legge e la libertà
La libertà responsabile, le etiche contemporanee (etica utilitaristica, etica tecnico scientifica, etica soggettivista, etica della responsabilità, etica personalistica) e l’etica religiosa
Il concetto di persona Concetto di persona nelle varie religioni (cristianesimo, ebraismo, islamismo, buddhismo, confucianesimo). La dignità della persona: visione cristiana e laica.
L’etica della vita La bioetica e le implicazioni antropologiche, sociali e religiose. Tematiche trattate: eutanasia, procreazione assistita clonazione, aborto. (film Juno e Gattaca)
Le relazioni: pace, solidarietà, razzismo
Prospettiva cristiana e non cristiana dei concetti di pace e solidarietà. La non violenza e il razzismo con riferimento alla figura di Mandela (film: Invictus)
L’uomo e il volto di Dio Concetto di Dio: prospettive religiose e filosofiche. Uno sguardo alle opere d’arte e alle espressioni musicali su Dio
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