dispositivo orientamento al lavoro 2005 1. direttive e...
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LA PROVINCIA DI MILANO – DIREZIONE CENTRALE
SVILUPPO ECONOMICO, FORMAZIONE E LAVORO
RENDE NOTE LE INDICAZIONI PER LA PRESENTAZIONE
DI PROGETTI INTEGRATI PREVISTI DAL PIANO
PROVINCIALE DI ORIENTAMENTO AL LAVORO PER
L’ATTUAZIONE DI INTERVENTI A VALERE SUL FONDO
SOCIALE EUROPEO OBIETTIVO 3 – 2005/2006
DISPOSITIVO ORIENTAMENTO AL LAVORO 2005
1. Direttive e riferimenti normativi
L. 196/97; L. 144/99; L. 30/03; D. Lgs 469/97; D. Lgs
181/00; D. Lgs 297/02 ; D. Lgs 276/03; L.R. 1/1999; L.R.
1/2000; L.R. 18/2000 ; Reg. CE 1681/1994 ; Reg. CE
1260/1999 ; Reg. CE 1784/1999;Reg. CE 1159/2000 ;
Reg. CE 448/2004; Quadro Comunitario di Sostegno
Ob.3 FSE (Dec. CE 1120/2000); Programma Operativo
Regionale Ob.3 FSE Regione Lombardia (Dec. CE 2070
/2000)
2
Complemento di Programmazione Ob.3 FSE Regione
Lombardia (DGR 22.12.2000 n. 2793 e DGR 7.5.2002 n.
8980)
D. Lgs 112/98; D.P.R. 252/98; D.P.R. 527/2000;
Indirizzi operativi per l'attuazione delle linee guida
VISPO - Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Dipartimento Pari Opportunità, ISFOL - Roma Ottobre
2002 .
Linee di indirizzo e direttive per l'offerta di
formazione professionale 2004 - 2005 - Area 1
Direttiva Orientamento e inserimento lavorativo –
D.G.R n. 17608 del 21/05/04.
D.G.R. n. VIII/402 del 26 luglio 2005 recante “Accordo
per l’anno formativo 2005-2006 tra Regione
Lombardia e Province Lombarde per la realizzazione
di interventi al lavoro e di attività formative,
finanziati mediante quote di FSE – POR 2000/2006”
D.G.R n. VIII/403 del 26 luglio 2005 recante ad
oggetto: “Linee di indirizzo per l’offerta formativa AF
2005/2006”
Delibera di Giunta provinciale atti n. 176513/2005-
10491/2004 del 27 luglio 2005 avente ad oggetto
“Presa d’atto dell’Accordo tra Regione Lombardia e
Province Lombarde per l’assegnazione di risorse FSE e
relativi adempimenti”
3
Determinazione dirigenziale del Direttore del Settore
Politiche del Lavoro n. 216 R.G. 8123/2005 del 27
luglio 2005 in atti 178975/2005/10491/2004 avente ad
oggetto “Approvazione del Dispositivo ad evidenza
pubblica recante Indicazioni per la presentazione di
progetti a valere sul FSE - Dispositivo Multimisura
Orientamento 2005 – 2006. Pubblicazione sul BURL.”
Decreto del Dirigente Unità Organizzativa
Programmazione Autorità di Gestione n. 11844 del 29
luglio 2005 avente ad oggetto “Approvazione delle
disposizioni alle Province di cui alla deliberazione n.
VIII/402 del 26 luglio 2005 Fondo Sociale Europeo,
Obiettivo 3, anno 2005-2006”
2. Priorità
Le azioni realizzate nell’ambito del presente
dispositivo si inquadrano nell’ambito del Piano
Provinciale di Orientamento al Lavoro – Dispositivo
Multimisura Orientamento 2005 – 2006 FSE - Obiettivo
3 approvato con la citata deliberazione di Giunta
provinciale del 27 luglio 2005.
In particolare saranno ritenute prioritarie le azioni
rivolte a :
§ disoccupati/e ai sensi del D.lgs 297/02 di età
superiore ad anni 40;
4
§ donne con precedenti esperienze professionali
che versano in stato di disoccupazione ai sensi
del D.lgs 297/02;
§ extracomunitari e fasce deboli del mercato del
lavoro, come definite dalla Legge 381/91 e
successive modificazioni;
§ giovani e adulti disoccupati con propensioni di
inserimento lavorativo e sviluppo di
professionalità nei comparti dello spettacolo e
dell’industria creativa;
§ lavoratori e lavoratrici del settore tessile -
abbigliamento – calzaturiero ed affini
rientranti nell’accordo sottoscritto tra
Ministero del Welfare e delle Politiche Sociali,
Provincia di Milano e parti sociali del 13 luglio
2005.
Le azioni realizzate nell’ambito del presente
dispositivo dovranno inoltre essere funzionali allo
sviluppo del Sistema Integrato dei Servizi per il Lavoro
della Regione Lombardia e coerenti con la strategia
per lo sviluppo delle risorse umane e con gli obiettivi
specifici contenuti nel Programma Operativo della
Lombardia, in particolare con gli interventi che
trovano definizione nei campi d’azione trasversali
definiti nel Reg. 1784/99, con specifico riferimento a
5
“Sviluppo locale”, “Società dell’informazione” e “Pari
Opportunità”.
3. Risorse Finanziarie e ripartizione
Al finanziamento del Piano Provinciale di
Orientamento al Lavoro sono assegnati € 6.478.500,00
a valere sulle seguenti misure del POR Ob.3 FSE della
Regione Lombardia:
A2 - Inserimento e reinserimento nel mercato del
lavoro di giovani e adulti nella logica
dell’approccio preventivo (€ 3.368.820,00)
E1 - Promozione della partecipazione femminile al
mercato del lavoro (€ 3.109.680,00)
In base a quanto previsto dalla citata Deliberazione di
Giunta Regionale del 27 luglio 2005, che prevede la
possibilità per le Province di riservare una quota non
superiore al 50% delle risorse assegnate per iniziative
da realizzarsi da parte delle proprie strutture, lo
stanziamento complessivo di € 6.478.500,00 è così
ripartito:
a) € 2.028.500,00 azioni a gestione diretta delle
strutture provinciali (31%)
b) € 4.450.000,00 azioni gestite a bando
attraverso il presente dispositivo (69%)
Relativamente alle azioni di cui alla precedente
lettera b) il territorio provinciale è stato suddiviso
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nelle seguenti macroaree comprendenti una o più
circoscrizioni per l’impiego: SUBAREA TERRITORIALE STANZIAMENTO Alto Milanese – Magentino e Abbiatense Circoscrizioni di Legnano, Abbiategrasso, Magenta: comuni di Arconate, Bernate Ticino, Buscate, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Castano Primo, Cerro Maggiore, Cuggiono, Dairago, Inveruno, Legnano, Magnago, Nerviano, Nosate, Parabiago, Rescaldina, Robecchetto Con Induno, San Giorgio Su Legnano, San Vittore Olona, Turbigo, Vanzaghello, Villa Cortese, Arluno, Bareggio, Boffalora Sopra Ticino, Corbetta, Magenta, Marcallo Con Casone, Mesero, Ossona, Robecco Sul Naviglio, Santo Stefano Ticino, Sedriano, Vittuone, Abbiategrasso, Albairate, Besate, Bubbiano, Cassinetta Di Lugagnano, Calvignasco, Cisliano, Gaggiano, Gudo Visconti, Morimondo, Motta Visconti, Ozzero, Rosate, Vermezzo, Zelo Surrigone.
280.000,00
Est Milano Circoscrizione di Melzo/Cassano d’Adda: comuni di Basiano, Bellinzago Lombardo, Busnago, Bussero, Cambiago, Carugate, Cassano D'adda, Cassina De Pecchi, Cernusco Sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola, Grezzago, Inzago, Liscate, Masate, Melzo, Pessano Con Bornago, Pioltello, Pozzo D’adda, Pozzuolo Martesana, Rodano, Roncello, Segrate, Settala, Trezzano Rosa, Trezzo Sull’adda, Truccazzano, Vaprio D’adda, Vignate, Vimodrone
270.000,00
Milano città Circoscrizione di Milano: comune di Milano
2.050.000,00
Monza e Brianza Circoscrizioni di Monza, Seregno/Carate, parte di Cesano Maderno1, Vimercate: comuni di Biassono, Brugherio, Lissone, Macherio, Monza, Muggiò, Sovico, Vedano Al Lambro, Villasanta, Albiate, Barlassina, Besana Brianza, Briosco, Carate Brianza, Correzzana, Giussano, Lazzate, Meda, Misinto, Renate, Seregno, Seveso, Triuggio, Veduggio Con Colzano, Verano Brianza, Bovisio Masciago, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate, Desio, Limbiate, Nova Milanese, Solaro, Varedo, Agrate Brianza, Aicurzio, Arcore, Bellusco, Bernareggio, Burago Molgora, Camparada, Caponago, Carnate, Cavenago Brianza, Concorezzo, Cornate d’Adda, Lesmo, Mezzago, Ornago, Ronco Briantino, Sulbiate, Usmate Velate, Vimercate
770.000,00
1 Limitatamente ai comuni facenti parte della futura provincia di Monza e Brianza
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Nord Milano Circoscrizione di Sesto San Giovanni e parte di Cesano Maderno: comuni di Sesto S. Giovanni, Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano
290.000,00
Nord Ovest Milano Circoscrizione di Rho e parte di Seregno: comuni di Arese, Bollate, Baranzate, Cesate, Cornaredo, Garbagnate Milanese, Lainate, Lentate Sul seveso, Novate Milanese, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rho, Senago, Settimo Milanese, Vanzago
290.000,00
Sud Est Milano Circoscrizione di San Donato Milanese: comuni di Carpiano, Cerro Al Lambro, Colturano, Dresano, Mediglia, Melegnano, Pantigliate, Paullo, Peschiera Borromeo, San Colombano Al Lambro, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, San Zenone Al Lambro, Tribiano, Vizzolo Predabissi
250.000,00
Sud Ovest Milano Circoscrizioni di Corsico e Rozzano: comuni di Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Cusago, Trezzano Sul Naviglio, Basiglio, Binasco, Casarile, Lacchiarella, Locate Triulzi, Noviglio, Opera, Pieve Emanuele, Rozzano, Vernate, Zibido San Giacomo
250.000,00
TOTALE 4.450.000,00
4. Obiettivi/Risultati attesi
Gli obiettivi specifici di questo intervento sono
coerenti con le condizioni di programmazione e
gestione indicati nel POR Ob 3 FSE della Regione
Lombardia finalizzato, oltre che a promuovere azioni
specifiche e qualificate atte a favorire
l’accompagnamento dell’utenza in percorsi di
inserimento/re-inserimento professionale, anche ad
attuare e verificare un modello nel quale le Province
sono chiamate ad una programmazione territoriale e
ad una gestione delle politiche definite.
La Provincia di Milano attua le politiche programmate,
di concerto con le parti sociali, avvalendosi di una
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rete di soggetti erogatori articolata sul territorio e
composta dalle proprie strutture accreditate (Centri
per l’Impiego e CFP) e da altri operatori accreditati
ed in connessione con i soggetti autorizzati (agenzie
per il lavoro) di cui all’articolo 4, comma 1, del
decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276.
Il nesso tra Provincia e tali soggetti è di tipo
eminentemente sistemico e collaborativo ed è
finalizzato ad offrire all’utenza la possibilità di scelta
tra soggetti e servizi rispondenti a requisiti qualitativi
definiti.
A tal fine la Provincia stabilisce con i diversi soggetti
accreditati forme di accordo e relazione stabili,
finalizzate a regolare il flusso di attività nonché le
procedure necessarie agli adempimenti di tipo
certificatorio ed amministrativo in capo ai Centri per
l’Impiego.
5. Tipologia di progetto
I progetti presentati a valere sul presente dispositivo
(Progetti Integrati) sono finalizzati a realizzare
interventi di sostegno per l’inserimento e/o
reinserimento al lavoro, mediante azioni di supporto
nelle fasi di ricerca occupazionale e di sviluppo di
carriera rivolti prioritariamente agli utenti di cui al
precedente punto 2.
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I Progetti devono essere riferiti ad azioni da
realizzarsi in una delle macroaree territoriali di cui al
precedente paragrafo 3. Conseguentemente ciascun
progetto dovrà essere redatto, a partire dall’analisi
dei fabbisogni rilevati su quella specifica area
territoriale, precisando il numero complessivo di
destinatari che si intende coinvolgere mediante le
azioni ammissibili previste dal presente dispositivo,
nonché le modalità organizzative e procedurali
adottate per il raggiungimento degli obiettivi definiti.
E’ ammissibile la presentazione di progetti integrati
aventi carattere trasversale non strettamente
correlato alla dimensione territoriale di una subarea2:
in tal caso questi progetti dovranno essere presentati
a valere sullo stanziamento riservato a Milano città.
6. Classificazione delle azioni ai fini del
monitoraggio
Macrotipologia di azione: AZIONE RIVOLTA ALLE
PERSONE
Tipologia di azione: ORIENTAMENTO,
CONSULENZA, E INFORMAZIONE
2 Ad esempio progetti che prevedano interventi destinati a soggetti in condizione di restrizione della libertà delle Case di reclusione e circondariali di Milano San Vittore, Opera, Bollate, Monza.
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7. Destinatari
Le azioni dovranno essere rivolte a
w giovani e adulti disoccupati ai sensi del D.lgs
297/02
w extracomunitari/e e soggetti appartenenti a
fasce deboli
w lavoratori e lavoratrici in cigs in deroga del
Settore Tessile-Abbigliamento-Calzaturiero ed
affini beneficiari dell’accordo stipulato tra
Ministero del Welfare e delle Politiche Sociali,
Provincia dI Milano e Parti sociali in data 13
luglio 2005.
Per ogni utente è consentita l’iscrizione ad un solo
servizio per ciascuna delle macrotipologie: A
(Accoglienza ed Informazione orientativa), B
(Formazione orientativa), C (Consulenza orientativa) e
D (Accompagnamento e Sostegno al lavoro).
8. Azioni ammissibili
I Progetti presentati sul presente dispositivo dovranno
articolarsi in azioni. Ogni azione riguarda una sola
tipologia di servizio, individuale o di gruppo, e per
ogni azione dovranno essere indicati i seguenti dati:
− la sede operativa accreditata per
l’orientamento di riferimento per l’azione (a
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cui sarà anche riferita la valutazione degli
indicatori relativi all’accreditamento delle sedi
formative);
− le tipologie di destinatari previsti per l’azione;
− la modalità alternativa di attuazione (di
gruppo/individuale).
Dovranno essere inoltre indicati i seguenti
valori/obiettivo:
− il numero complessivo di partecipanti previsto,
disaggregato per sesso al fine di consentire il
computo a valere sulle misure del POR – Ob.3
FSE- A2 e E1;
− il numero ore previste dell’edizione-azione del
servizio di orientamento;
− il numero di edizioni previste;
− il totale delle ore di servizio di orientamento
previste (OO = n° ore previste edizione x n°
edizioni);
− il totale delle ore di servizio di orientamento
che si prevede di erogare ai partecipanti (OOP
= n° ore previste edizione x n° partecipanti);
− il costo orario del servizio di orientamento;
− il costo totale dell’azione.
Le azioni, sviluppate nella logica di un percorso
integrato, dovranno essere finalizzate a:
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− fornire servizi di orientamento, consulenza e
accompagnamento al lavoro, con particolare
riguardo alle categorie individuate al
precedente paragrafo 2;
− ridurre i tempi di attesa dei destinatari
nell’entrata e nel reinserimento nel mercato
del lavoro;
− incrementare l’accesso a servizi di formazione
o istruzione quali strumenti di miglioramento
delle chances occupazionali.
I progetti integrati promossi nell’ambito del presente
dispositivo dovranno prevedere la realizzazione di:
A2) Colloqui di accoglienza 3
• max 1 ora per i colloqui individuali di
orientamento
B1) Percorsi di sviluppo di abilità sociali/orientamento
alla formazione ed al lavoro
• 10 - 50 ore di gruppo (8 – 15
partecipanti)
B2) Percorsi di integrazione sociale 4
• 10 - 50 ore di gruppo (5 – 15
partecipanti)
C1) Colloqui individuali di orientamento
3 Per questa tipologia di azione non possono essere impegnate risorse superiori al 30% dello stanziamento assegnato a ciascun progetto. 4 Rivolti a immigrati, nomadi, soggetti in condizione di restrizione della libertà.
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• max 4 ore per i colloqui individuali di
orientamento
C2) Bilancio attitudinale e di esperienze + C3) Bilancio
di competenze professionale
• max 10 ore per il bilancio individuale
• max 30 ore per il bilancio di gruppo (8 –
15 partecipanti)
D1) Accompagnamento e supporto nella ricerca attiva
del lavoro (individuale/di gruppo)
• max 8 ore per l’accompagnamento
individuale
• max 20 ore di tutoring di gruppo (8 - 15
partecipanti)
D2) Tutoraggio all’inserimento lavorativo
• max 40 ore individuale
D4) Tutoraggio work-experience e tirocini di
orientamento
• max 20 ore individuale5
Tutor: Al fine di assicurare una reale ed efficace
presa in carico dei destinatari dei servizi orientativi
da parte degli operatori titolari di progetti
autorizzati, ogni progetto potrà prevedere, oltre alle
5 Per tirocini di durata fino a 3 mesi, max 5 ore di tutoraggio; per tirocini di durata compresa tra 3 e 6 mesi, max 10 ore di tutoraggio; per tirocini tra 6 e 9 mesi, max 15 ore; per tirocini oltre i 9 mesi, max 20 ore. Si ricorda che i tirocini dovranno obbligatoriamente concludersi entro la data del 31 ottobre 2006.
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figure specialistiche dedicate all’erogazione delle
tipologie di servizio, l’adozione di tutor, in possesso
di specifiche competenze, finalizzati a verificare
l’adeguatezza ed il corretto svolgimento del percorso
individuale erogato in relazione agli obiettivi
concordati tra operatore e utente.
Il tutor, il cui inserimento dovrà essere comunicato on
line periodicamente, opererà pertanto a supporto dei
soli servizi delle macrotipologie B (Formazione
orientativa), C (Consulenza orientativa) e D
(Accompagnamento e sostegno al lavoro).
La figura del tutor può essere inserita al fine di
garantire l’adeguatezza del percorso concordato agli
esiti attesi, monitorando le azioni (orientative,
formative o di inserimento lavorativo) intraprese e
valutando la loro coerenza col progetto di massima e
la relativa efficacia, in considerazione di:
- esperienze formative professionali e sociali del
destinatario, competenze individuali, interessi
valorizzabili in relazione alle opportunità esterne;
- risorse, vincoli e opportunità orientative,
formative e professionali, con particolare
riferimento al contesto territoriale.
È possibile sintetizzare le fasi di articolazione
dell’attività del tutor come segue:
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- prende conoscenza delle informazioni sull’utente –
scheda personale;
- esamina la proposta e obiettivi concordati;
- rileva l’adeguatezza rispetto alle caratteristiche
dell’utente e del territorio;
- facilita l’incontro tra le esigenze dell’utente e
l’offerta del territorio in materia di lavoro e/o
formazione;
- monitora lo svolgimento e gli esiti del percorso
dell’utente.
L’attività del tutor non sostituisce le altre figure
impegnate nella erogazione diretta dei servizi
orientativi.
9. Obblighi dei Soggetti Gestori - Delega -
Monitoraggio e controllo
L’ammissione al contributo comporta per i soggetti
gestori il rispetto e l’applicazione delle regole
previste:
- in sede di normativa regionale, nazionale e
comunitaria in analogia a quanto stabilito in
materia dalle disposizioni in vigore per il Fondo
Sociale Europeo 2000/2006 - Ob.3- per quanto
compatibili;
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- in sede diretta, mediante l’accettazione di
quanto previsto dall’ Atto di adesione e dal
Disciplinare - Obblighi dell’attuatore.
Per quanto riguarda la delega di parte delle attività
progettuali da parte del soggetto beneficiario, ad
integrazione delle indicazioni sopra citate, si precisa
che il beneficiario finale è tenuto a specificare nel
progetto la/le attività che intende conferire in delega
a soggetti terzi ed il relativo importo; l’individuazione
dei soggetti delegati, da parte del soggetto
beneficiario finale, dovrà avvenire durante la
realizzazione del progetto con ricorso a procedure ad
evidenza pubblica secondo quanto previsto dalla
normativa vigente. A tale proposito si sottolinea che il
ricorso alla trattativa privata, non sussistendo motivi
di urgenza e/o eccezionalità, di norma non sarà
ammesso.
Le indicazioni gestionali di cui al presente paragrafo
potranno essere ridefinite ed aggiornate, di concerto
con le Province, in funzione di eventuali evoluzioni
normative e regolamentari in materia.
10. Spese ammissibili
Per quanto attiene le spese ammissibili si fa
riferimento, oltre a quanto indicato nel presente
documento, ai documenti “Spese ammissibili e
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massimali di riferimento” e “Linee guida per la
rendicontazione e la certificazione della spesa”
approvati dalla Regione Lombardia con D.D.G.
5782/647 del 27/03/2002, e successive modifiche e
integrazioni.
Per quanto riguarda la figura del tutor prevista alla
sezione Azioni ammissibili, i costi relativi, determinati
secondo il citato documento “Spese ammissibili e
massimali di riferimento” potranno essere imputati
dai singoli soggetti gestori in misura non superiore al
5% del costo delle azioni afferenti alle macrotipologie
B (Formazione orientativa), C (Consulenza orientativa)
e D (Accompagnamento e Sostegno al lavoro).
Rendicontazione finale e approvazione della spesa
Nel contesto della revisione complessiva dell’impianto
programmatorio e gestionale, la rendicontazione delle
spese presenta caratteristiche e vincoli in evoluzione
rispetto a quelli odierni: in particolare, anche a
seguito dei rilievi formulati dalla Commissione
Europea, la legislazione regionale vigente (commi 32,
33 e 34 dell'art. 1 della l.r. 18/2000) verrà modificata
in coerenza con le osservazioni commissariali. Nelle
more di tale revisione risulta opportuno che gli
operatori non sottoscrivano contratti di revisione. A
tale scopo la DG Formazione Istruzione e Lavoro della
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Regione Lombardia invita gli Enti attuatori a
sottoscrivere, all’atto della presentazione del
Progetto Integrato, apposita dichiarazione (in fase di
predisposizione), con la quale si impegnano ad
applicare le direttive regionali di transizione per
l'allineamento della attività di rendicontazione e
certificazione.
Ciò premesso, rimane fermo il termine di
presentazione, entro 90 giorni dal termine delle
attività (31 ottobre 2006) del rendiconto finale delle
spese, dopo l’approvazione del quale sarà possibile
l'erogazione del saldo; così pure l’obbligo di
restituzione, contestualmente alla approvazione della
rendicontazione finale, delle somme non utilizzate
e/o eventualmente non riconosciute ammissibili.
Al fine di consentire il corretto flusso informativo
dalla Provincia alla Regione Lombardia, ogni soggetto
gestore dovrà:
a) quotidianamente immettere i dati dei servizi
erogati ai destinatari utilizzando il Sistema
Informativo Sintesi (GSS);
b) il giorno 15 del primo mese di ogni trimestre
solare, consegnare, unitamente alle attestazione di
cui al successivo punto c), lo stato di avanzamento del
progetto con la specificazione delle attività svolte
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(obiettivi qualitativi e quantitativi raggiunti) e la
tempistica delle attività previste per il trimestre
successivo;
c) entro il giorno 15 del primo mese di ogni trimestre
solare, inviare tramite il Sistema Informativo Sintesi
(GBC) le attestazioni della spesa, riferita al trimestre
precedente, con il dettaglio delle singole voci di costo
previste per le risorse destinate per l’esecuzione del
progetto ed i costi di gestione.
La Provincia di Milano, a seguito della verifica della
documentazione prodotta da ogni soggetto gestore,
liquida eventuali acconti successivi al primo.
Alla conclusione del progetto, l’ente gestore dovrà:
a) comunicare i dati conclusivi e consegnare
l’eventuale documentazione cartacea;
b) consegnare la comunicazione di fine attività e
di raggiungimento degli obiettivi;
c) inviare tramite il Sistema Informativo Sintesi
(GBC) la rendicontazione finale della spesa con il
dettaglio delle singole voci di costo previste per le
risorse destinate all’esecuzione del progetto ed i
costi di gestione.
Ogni soggetto gestore dovrà conservare in originale la
documentazione amministrativa-gestionale e
contabile e renderla disponibile ai funzionari
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provinciali, regionali, nazionali e comunitari
competenti ad esercitare l’attività di verifica e di
controllo al fine di accertare la corretta realizzazione
del Progetto e, più in generale delle attività, nonché
dei correlati aspetti amministrativi e gestionali.
11. Soggetti ammissibili
Le domande di contributo potranno essere presentate
da raggruppamenti temporanei (Associazioni
Temporanee di Scopo) di operatori tutti in possesso
dei seguenti requisiti:
− in regola con la compilazione delle
informazioni richieste per la fase gestionale e
delle certificazioni previste in merito al
monitoraggio dei progetti autorizzati secondo
quanto stabilito dalla Regione Lombardia con
D.D.G. 5782/647 del 27/03/2002 e successive
comunicazioni della DG Formazione Istruzione e
Lavoro (banca dati allievi e certificazione
trimestrale della spesa),
− titolari, in uno dei Comuni compresi nella
specifica subarea6 sulla quale insiste il Progetto
Integrato, di sedi operative accreditate per la
macrotipologia Orientamento, ai sensi del
6 i Comuni componenti ciascuna delle subaree sono elencati nel precedente paragrafo 3
21
D.D.G. 1142 del 29/01/2002 e successive
modifiche ed integrazioni (D.G.R. n° 13083 del
23-05-2003 e D.D.G. n° 8498 del 26-05-2003).
Ogni raggruppamento temporaneo dovrà essere
composto da non meno di 3 soggetti, fino ad un
massimo di 8. Ogni soggetto potrà partecipare, con
ciascuna delle proprie sedi accreditate, a non più di
una ATS; ogni ATS potrà presentare un solo Progetto
Integrato.
Qualora risultasse, anche a progetto ammesso e
autorizzato, che uno o più membri dell’Associazione
Temporanea di Scopo, non possieda i requisiti di cui
sopra, la Provincia di Milano procederà alla revoca del
contributo.
Il contributo richiesto per ciascun progetto dovrà
essere ricompreso tra € 50.000,00 - € 300.000,00.
Sono ammesse candidature esclusivamente a valere su
una sola delle macroaree territoriali di cui al
precedente paragrafo 3. E’ altresì ammessa la
candidatura di Progetti integrati aventi come
riferimento l’intero territorio provinciale solo nel caso
in cui le azioni previste siano esclusivamente riferite a
specifici target di utenza e pertanto non strettamente
correlati alla dimensione territoriale di una specifica
subarea (vedi nota 2): in tal caso questi progetti
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dovranno essere presentati a valere sullo
stanziamento riservato a Milano città.
Non sono ammesse candidature interaree ed
interprovinciali.
Al fine di assicurare la qualità dei servizi orientativi
erogati, ogni sede operativa dovrà documentare
(mediante incarico formalizzato per l’intera durata
dei corrispondenti servizi), in sede di monitoraggio in
itinere e di rendicontazione, la presenza di risorse
professionali in possesso delle competenze
necessarie.
Le competenze professionali impiegate
nell’erogazione dei diversi servizi saranno oggetto di
monitoraggio specifico al fine di approfondire la
conoscenza delle caratteristiche operative della rete
di operatori.
12. Inizio e termine delle attività
Tutte le attività dovranno essere avviate entro 15
giorni lavorativi dalla pubblicazione delle graduatorie
e dovranno essere concluse entro il 31 ottobre 2006.
13. Calcolo del preventivo
Il soggetto ammissibile, nella formulazione del
preventivo, deve attenersi ai parametri massimali di
costo indicati nella tabella seguente:
23
A B
TIPOLOGIA DI SERVIZIO COSTO ORARIO
Tipo A2 € 30,00
Altri individuali € 50,00
Di gruppo € 100,00
Per quanto riguarda i servizi di gruppo, il parametro
di costo indicato è da intendersi riferito a livelli del
VALORE ATTESO ALLIEVI differenziati per tipologia di
servizio, come indicato nella seguente tabella:
TIPOLOGIA DI SERVIZIO VALORE
ATTESO
ALLIEVI
(MIN)
VALORE
ATTESO
ALLIEVI
(MAX)
B1) Percorsi di sviluppo di abilità sociali
/ orientamento alla formazione ed al
lavoro
8 15
B2) Percorsi di integrazione sociale 5 15
C2/3) Bilancio attitudinale e di esperienze
+ Bilancio di competenze
professionale
8 15
D1) Accompagnamento e supporto nella
ricerca attiva del lavoro (di gruppo)
8 15
Il VALORE ATTESO ALLIEVI (MIN) costituisce il
valore/obiettivo minimo atteso della partecipazione
24
ai servizi di orientamento di gruppo e come tale
costituisce:
• il numero minimo di partecipanti necessario per
attivare ogni edizione del servizio di orientamento,
sotto il quale non sarà possibile dare avvio al servizio
stesso
• il numero minimo di allievi che porta a termine ogni
edizione del servizio di orientamento, con una
frequenza di almeno il 75% delle ore previste, in
funzione del quale determinerà l’eventuale
riparametrazione del contributo, secondo le modalità
di seguito specificate.
Il VALORE ATTESO ALLIEVI (MAX) costituisce il numero
massimo, non derogabile, di partecipanti ammissibili
ad ogni edizione di attività di orientamento.
Il costo totale del progetto integrato, dato dalla
sommatoria dei costi delle singole azioni, è calcolato
secondo le seguenti formule:
costo totale dell’azione = (totale ore orientamento
previste x costo orario servizio)
Costo totale progetto integrato = sommatoria costo
totale di ogni azione
La quota di contributo pubblico del Progetto Integrato
sarà pari al costo totale del progetto stesso così
preventivato.
25
RIPARAMETRAZIONE
La Provincia di Milano, all’atto dell’approvazione del
contributo, approverà anche, per ognuna delle azioni
previste, i valori/obiettivo proposti dal richiedente.
Nel caso in cui in una o più azioni i valori relativi ai
servizi effettivamente erogati ed alla effettiva
partecipazione scendano al di sotto dei
valori/obiettivo approvati, all’atto della
certificazione finale della spesa, si provvederà alla
riparametrazione del contributo della specifica azione
secondo i seguenti criteri:
a) RIPARAMETRAZIONE PER ORE ORIENTAMENTO.
Deve essere considerato l’ambito dell’intero progetto,
accorpando tra loro le azioni relative ai servizi Tip A2,
agli altri servizi individuali (ad esclusione Tip A2) e di
gruppo; in caso di diminuzione del totale delle ore di
servizio di orientamento effettive (OO = n° ore
effettive edizione x n° edizioni attuate) di ciascuno
dei gruppi di servizi indicati al di sotto del correlato
valore/obiettivo (totale delle ore indicato a
preventivo), il contributo riparametrato dello
specifico gruppo di servizi sarà:
contributo riparametrato =
(totale ore orientamento effettive x costo orario
servizio a preventivo)
26
b) RIPARAMETRAZIONE PER ORE ORIENTAMENTO
PARTECIPANTI.
Devono essere considerate le sole azioni riguardanti
servizi di gruppo, accorpando il totale delle edizioni
attuate nell’ambito di queste azioni; nel caso di
diminuzione del totale delle ore di servizio di
orientamento effettivamente erogate ai partecipanti
(OOP = n° ore edizione x n° partecipanti) in questo
gruppo di servizi al di sotto del correlato
valore/obiettivo, il contributo approvato
(eventualmente già riparametrato per il caso
precedente) dovrà essere diminuito degli importi
calcolati, con la formula seguente, esclusivamente
per ogni edizione di attività conclusa con un numero
di allievi effettivi inferiore al relativo VALORE ATTESO
ALLIEVI (MIN), indicato nella precedente tabella:
riduzione contributo per riparametrazione OOP =
[( VALORE ATTESO ALLIEV I (MIN) –
n° partecipanti effettivi) x costo
orario / VALORE ATTESO ALLIEVI
(MIN) x 0,25] x n° ore effettive
edizione
dove:
27
n° partecipanti effettivi il n° di partecipanti che
hanno frequentato almeno il 75% delle ore
dell’edizione;
n° ore effettive edizione: il n° di ore di servizio di
orientamento effettivamente svolte nell’edizione;
costo orario : il costo orario utilizzato nella
formulazione del preventivo.
Nel caso in cui nell’ambito di un’azione il totale ore
orientamento effettive sia stato inferiore al totale ore
orientamento previste (indipendentemente dall’aver
operato la riparametrazione di cui al punto a), il
valore/obiettivo di ore orientamento partecipante, da
considerare per verificare l’obbligo di
riparametrazione di cui al presente punto, dovrà
essere ricalcolato, correlandolo al numero ore
effettivo, come segue:
totale ore orientamento partecipante ridotto =
totale ore orientamento partecipante a preventivo
x totale ore orientamento effettive / totale ore
orientamento a preventivo
Si precisa che il totale ore orientamento
partecipante dell’azione, a preventivo e ridotto, non
potrà comunque essere inferiore allo specifico VALORE
ATTESO ALLIEVI (MIN) indicato nella relativa tabella
28
moltiplicato per il N° ORE FORMAZIONE rispettivamente a
preventivo e effettivo.
Si evidenzia che il contributo approvato inizialmente,
eventualmente riparametrato operando secondo
quanto indicato ai punti a) e b), costituisce il limite
massimo di spesa ammissibile e che l’importo finale
del contributo riconoscibile al Soggetto Gestore, verrà
determinato in fase di approvazione del rendiconto,
sulla base dell’ammissibilità dei costi effettivamente
sostenuti.
I servizi di durata uguale o superiore alle 40 ore
prevedono il rilascio dell’Attestato di frequenza da
parte della Provincia di Milano ai destinatari che
abbiano frequentato almeno il 75 % delle ore previste.
Si ricorda inoltre che l’osservanza dei valori obiettivo
proposti dal Richiedente e approvati dalla Provincia
costituisce elemento di valutazione anche al fine
della definizione di alcuni indicatori relativi
all’accreditamento delle sedi formative.
14. Modalità di presentazione della domanda
Il progetto e la domanda di contributo dovranno
essere presentati entro 50 giorni dalla data di
pubblicazione del bando sul BURL (se il giorno di
scadenza è festivo, la scadenza è prorogata al primo
giorno seguente non festivo).
29
Per la redazione del progetto e della domanda di
contributo dovrà essere utilizzato esclusivamente il
Sistema Informativo Sintesi – GBC, disponibile on line
dal 8 agosto 2005 all’indirizzo:
http://sintesi.provincia.milano.it/portalemilano
I soggetti ammissibili in possesso di firma digitale
Infocamere, Postecom, Actalis, Carta Regionale dei
Servizi potranno presentare l’intera documentazione
esclusivamente on line. Gli allegati alla domanda di
contributo dovranno pertanto essere preventivamente
firmati in formato digitale e allegati al progetto prima
dell’invio definitivo.
I soggetti ammissibili non in possesso di firma digitale
dovranno inserire i dati on line e trasmettere la
seguente documentazione cartacea mediante
presentazione diretta a mano presso la sede del
Protocollo della Provincia di Milano, Viale Jenner 24 -
dal lunedì al giovedì ore 9.00 – 12.30/ 14.15-15.30 e il
venerdì ore 9.00-12.30:
a. Domanda di contributo in originale da
parte del legale rappresentante del soggetto
attuatore, o di un suo delegato;
30
b. Copia fotostatica (non autenticata) del
documento di identità del firmatario della
domanda di contributo;
c. Procura del potere di firma (in caso di
delega da parte del legale rappresentante);
d. Business plan con cronogramma delle
attività;
e. Lettera d’intenti di costituzione
dell’ATS, con espressa definizione degli importi e
delle attività assegnate a ciascun partner del
raggruppamento;
f. Dichiarazione di impegno ad applicare le
direttive regionali di transizione per
l'allineamento della attività di rendicontazione e
certificazione;
g. Nomina da parte del capofila dell’ATS di
un operatore che seguirà il percorso formativo
relativo all’utilizzo del Sistema informativo
provinciale Sintesi.
Si avvisa che non verranno accettate domande inviate
a mezzo posta e a mezzo fax.
Le informazioni tecniche possono essere richieste ai
numeri - tel. 02 7740/4040 - Fax 02 7740/3407
indirizzo e-mail:
orientamento.lavoro@provincia.milano.it
31
15. Ammissibilità e valutazione
Una apposita Commissione tecnica di valutazione
procederà alla verifica dell’ammissibilità e
finanziabilità dei progetti presentati. La Commissione
opererà in base alla seguente griglia di valutazione:
Macroarea Tot. punti
Macroarea
Elementi di dettaglio Totale Punti
1) Obiettivi /Risultati attesi
30 • Coerenza con obiettivi/risultati attesi dal dispositivo e dal Piano Provinciale di Orientamento al Lavoro per l’attuazione di interventi a valere sul FSE ob. 3 2005/2006
• Rispondenza alle priorità provinciali illustrate al punto 2 del presente bando
• Particolare attenzione alle problematiche di genere (preferenza per metodologie di sostegno all’inserimento lavorativo di donne)
0 – 10
0 – 15
0 - 5
32
2) Caratteristiche progetto
40 • Grado di accuratezza della presentazione/descrizione del progetto integrato (livello di dettaglio e chiarezza espositiva)
• Metodologia che si intende utilizzare per il target di soggetti di riferimento (strumenti utilizzati in relazione ai risultati attesi)
• Ampiezza della copertura territoriale
• Organigramma del progetto (in termini di organizzazione, ruoli, responsabilità nella gestione dedicata del progetto)
• Azioni contemplate nel progetto:
i. preferenza per progetti che prevedano azioni D4 di durata compresa tra 1 e 90 gg.
ii. preferenza per progetti che prevedano azioni D1 con modalità “di gruppo”
iii. preferenza per progetti che prevedano azioni C2 con modalità “individuali”
0 - 5
0 - 5
0 - 5
0 - 10
0 – 5
0 – 5
0 - 5
33
3) Partenariato 30 • CV societario degli enti partners dell’ATS:
– esperienze maturate e competenze specifiche
– sinergie con iniziative intraprese dalla Provincia di Milano e dagli Enti Locali nel medesimo territorio per analoghe attività
– rappresentatività del raggruppamento sul territorio
– rappresentatività a livello locale del capofila nell’ambito di azioni di contrasto e prevenzione della disoccupazione
– multiattorialità nella progettazione e nella realizzazione delle attività (presenza di soggetti appartenenti a sistemi differenti)
0 – 3
0 – 10
0 – 5
0 – 8
0 – 4
TOTALE 100 100
La soglia minima per l’ammissibilità al contributo è
stabilita in 60 punti, di cui almeno 16 nella macroarea
1).La Commissione si riserva la facoltà di ridurre gli
stanziamenti richiesti dai Proponenti fino ad un
massimo del 20%.
Sarà cura della Commissione procedere alla
riallocazione di eventuali risparmi riscontrati sulle
singole subaree territoriali al fine di assicurare la
copertura di ulteriori fabbisogni.
34
Gli esiti della valutazione saranno resi noti attraverso
la pubblicazione della graduatoria sul Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia.
16. Erogazione del contributo
L’erogazione del contributo pubblico, che costituisce il
limite massimo di spesa approvata per il Progetto,
verrà effettuata secondo le seguenti modalità:
- una prima tranche, pari al 10% della spesa,
verrà erogata a seguito dell’inoltro della dichiarazione
di avvio delle attività previste dal progetto, completa
di tutta la documentazione richiesta in allegato;
- una seconda tranche pari al 35% della spesa
ammessa, verrà erogata successivamente alla
presentazione della attestazione intermedia delle
attività dalla quale si evinca l’avvenuta spesa (costi
sostenuti e quietanzati) dell’anticipo già ricevuto;
- una terza tranche pari al 35% della spesa
ammessa, verrà erogata successivamente alla
presentazione della ulteriore attestazione intermedia
delle attività e dei costi quietanzati e sostenuti nel
periodo di riferimento della spesa effettivamente
sostenuta di almeno l’50% degli anticipi già ricevuti;
- il saldo (fino al massimo del restante 20%) verrà
erogato dopo la conclusione del Progetto,
35
all’approvazione della rendicontazione finale, previa
presentazione della seguente documentazione:
a. Relazione finale sull’attività svolta
attestante la conclusione del progetto e il
raggiungimento degli obiettivi previsti;
b. Rendicontazione finale delle spese
sostenute, con le modalità che saranno definite dalla
Regione Lombardia nelle emanande direttive regionali
di transizione per l'allineamento della attività di
rendicontazione e certificazione alle disposizioni della
Commissione europea (v. precedente punto 10 “Spese
Ammissibili” punto “Rendicontazione finale e
approvazione della spesa). La rendicontazione dovrà
comunque essere articolata in base alle voci di spesa,
così come riportate nel Piano dei Conti (disponibile sul
Sistema Informativo Sintesi GBC). La documentazione
dovrà essere presentata entro e non oltre 90 giorni
dalla data di conclusione delle attività.
Al fine della erogazione del primo anticipo e dei
pagamenti intermedi è fatto obbligo agli enti privati di
presentare una garanzia fidejussoria per un importo
pari all'ammontare degli anticipi percepiendi che
verranno erogati (80% del totale del contributo),
prestata da banche o imprese di assicurazione indicate
nella Legge 10.06.1982, n. 348, da intermediari
36
finanziari iscritti nell’elenco speciale di cui all’art. 107
del D.lgs. 385/93.
Detta garanzia dovrà avere durata per un periodo
compreso tra la data di sottoscrizione dell’Atto di
adesione e relativo Disciplinare - Obblighi
dell’attuatore e i 12 (dodici) mesi successivi alla
presentazione della rendicontazione finale.
Si precisa che il soggetto gestore è tenuto a verificare
costantemente la permanenza dell’idoneità dei
soggetti che rilasciano la garanzia fidejussoria. Inoltre
al fine della erogazione del primo anticipo e dei
pagamenti intermedi, viene richiesta agli enti privati
la presentazione della certificazione antimafia
rilasciata dalla Prefettura competente, ai sensi
dell’articolo 10, comma 6 del D.P.R. 3 giugno 1998, n.
252.
Milano, 27 luglio 2005
Il Direttore Centrale
Sviluppo Economico
Formazione e Lavoro
(Marcello Correra)
f.to Marcello Correra
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