der geschÄftsbericht 2013 41. geschäftsjahr · 1. presentazione della relazione del consig-lio di...
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DER GESCHÄFTSBERICHT 201341. Geschäftsjahr
Relazione e Bilancio 2013della Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige SpA
41° esercizio
22
Relazione e bilancio 2013 | Assemblea ordinaria | Ordine del giorno
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Relazione e bilancio 2013 | Assemblea ordinaria | Ordine del giorno
Ordine del giorno
Ordine del giorno1. Presentazione della Relazione del Consig-
lio di amministrazione sulla gestione, del Bilancio di esercizio al 31.12.2013, della Relazione del Collegio sindacale, della Relazione della società di revisione e relative delibere.
2. Distribuzione di un dividendo straordinario.
3. Informativa sull’attuazione delle politiche di remunerazione ai sensi delle disposizio-ni di Vigilanza.
4. Politiche in materia di controlli sulle attivitá di rischio e sui conflitti di interesse nei confronti delle parti correlate e dei relativi soggetti connessi.
Assemblea ordinaria della Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige SpA in seconda convocazione
svoltasi il 28 aprile 2014 alle ore 10:30 presso la „Raiffeisenhaus“ a Bolzano
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Relazione e bilancio 2013 | La Cassa Centrale in breve
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Relazione e bilancio 2013 | La Cassa Centrale in breve
La Cassa Centrale in breveCassa Centrale dell‘Alto Adige SpaVia Laurin 1, 39100 Bolzano
Telefono
Fax
Fax Direktion
http
S. W. I. F. T.-Code
CAB
Codice fiscale, partita IVA e N. registro delle imprese
Albo delle banche
Banca agente
RZSB IT 2B
3493 11600
00 19 44 50 219
Nr. 3493/4
Capitale Sociale euro 150.000.000 interamente versato, Banca aderente al fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e al Fondo Nazionale di Garanzia di cui all’art. 62 del d.lgs. n. 415/96.
Cassa Centrale delle 47 Casse Raiffeisen dell’Alto Adige per complessivi 189 sportelli* *(al 31.12.2013 senza Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige)
+39.0471.946.511
+39.0471.974.353 oder 946.540
+39.0471.946.610
cassa.centrale.raiffeisen@raiffeisen.it
www.cassacentraleraiffeisen.it
66
Confronto dei dati fondamentali(dati in migliaia di euro)
Situazione patrimoniale 2013 2012 Variazione
Totale di bilancio 3.056.146 2.685.368 +13,81 %
Crediti verso banche 600.946 581.283 +3,38 %
Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.048.275 732.579 +43,09 %
Credit verso clienti 1.313.071 1.262.020 +4,05 %
Debiti verso banche 1.469.513 1.259.446 +16,68 %
Debiti verso clienti 794.839 595.071 +33,57 %
Capitale 150.000 150.000 +0,00 %
Patrimonio 259.429 237.555 +9,21 %
Conto economico 2013 2012 Variazione
Margine d‘interesse 39.609 35.687 +10,99 %
Commissioni nette 9.571 8.554 +11,89 %
Margine di intermediazione 54.330 54.558 -0,42 %
Utile della operatività correnteal lordo delle imposte 25.613 26.314 -2,67 %
Utile d‘esercizio 15.319 17.198 -10,92 %
Per ulteriori informazioni consulti la pagina 72
Numero dipendenti 154 152 +1,32 %
Rating Moody‘s Baa3 Baa3
Relazione e bilancio 2013 | Cassa Centrale in breve
7Relazione e Bilancio 2013
Relazione e bilancio 2013
8
Relazione e bilancio 2013 | Indice dei contenuti
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Prefazione ................................................................................................. 11
Ringraziamento del Consiglio di Amministrazione ........................................12
Elenco degli azionisti della Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige SpA .....13
Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportelli ....................................14
Gli organi societari ......................................................................................18
L‘organigramma ...........................................................................................19
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione ..........................211. Contesto economico ................................................................. 212. Settore bancario ....................................................................... 273. L‘organizzazione Raiffeisen dell‘Alto Adige .................................. 364. La Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige nell‘esercizio 2013 ..... 405. Campi di attività .......................................................................... 456. Andamento economico ............................................................... 637. I dipendenti ................................................................................. 688. Relazione sui rischi .................................................................. 689. Indicatori fondamentali ............................................................... 7210. Accadimenti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio 2013 .... 7311. Prospettive per il 2014 .................................................................. 7512. Proposta di ripartizione dell’utile di esercizio ................................. 79
Relazione del Collegio Sindacale , ...............................................................81
Relazione della società di revisione .............................................................85
Bilancio 2013 ...............................................................................................89Conto economico ............................................................................... 92Prospetto delle variazioni del patrimonio netto .................................... 94Rendiconto finanziario ........................................................................ 96
Nota integrativa ...........................................................................................97
Glossario ...................................................................................................235
Impressum ................................................................................................240
Relazione e bilancio 2013 | Indice dei contenuti
Indice dei contenuti
Relazione e bilancio 2013 | Prefazione
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11
in misura sostanziale le operazioni di rifi-nanziamento della Banca Centrale Europea, grazie alle quali è stato possibile, accanto alla tradizionale operatività creditizia, investire selettivamente in titoli di stato nel portafoglio bancario. Questi provvedimenti hanno con-tribuito in misura determinante a mantenere i ricavi operativi al livello elevato dell’esercizio precedente.In considerazione del difficile contesto econo-mico e viste le previsioni sullo sviluppo dell’ economia, anche nel 2013 abbiamo mante-nuto gli accantonamenti ai fondi rischi molto al di sopra della media pluriennale. Nel comp-lesso, l’utile al lordo delle imposte è al livello dell’esercizio precedente. Con tale risultato abbiamo anche superato l’obiettivo di budget. Tale andamento positivo ci permette inoltre, proprio in un contesto burrascoso in cui il qua-dro generale è in costante mutamento e in cui continuano a susseguirsi nuove disposizioni normative, di garantire sicurezza e stabilità. Il nostro obiettivo continua ad essere quello di contribuire a consolidare il posizionamento dell’intera Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige. Un presupposto fondamentale per il nostro successo è l’azione concertata nell’ambito del movimento cooperativo Raif-feisen dell’Alto Adige, oltre al conseguimento di adeguati margini di contribuzione in tutte le aree strategiche. Il nostro operato azien-dale deve essere caratterizzato, inoltre, dalla rigorosa fedeltà alla nostra cauta politica di assunzione dei rischi.
Anche nell’ultimo esercizio è stata perseguita con successo la strategia adottata ormai vari anni fa. Il risultato della Cassa Centrale Raif-feisen si basa sulle prestazioni, sull’impegno e sull’entusiasmo degli organi aziendali e dei dipendenti della Cassa Centrale stessa e dell’intera Organizzazione Raiffeisen. A tutte queste persone desideriamo qui esprimere la nostra sincera gratitudine.
Stimati Soci e Partner, gentili Signore ed egregi Signori,
anche nel 2013 la situazione economica ge-nerale non è stata soddisfacente. In Alto Adige abbiamo registrato un leggero rallentamento della produzione e una crescente pressione sui risultati delle banche. Nonostante le persi-stenti difficoltà, la Cassa Centrale Raiffeisen ha archiviato un ottimo esercizio. Se siamo stati in sostanza risparmiati dalle turbolenze che caratterizzano il contesto in cui operiamo, lo dobbiamo in primo luogo ai valori del siste-ma bancario Raiffeisen. Il nostro agire basato sulla sostenibilità, stabilità, trasparenza e sicurezza rappresenta un orientamento premi-ante, come confermano anche i buoni risultati ottenuti dall’intera Organizzazione.
La Cassa Centrale Raiffeisen collabora strettamente con le Casse Raiffeisen al fine di offrire prodotti e consulenza di elevato livello qualitativo. Il fine ultimo è quello di ottimizza-re la gestione del risparmio e consentire un elevato numero di investimenti nella nostra provincia. Il nostro compito principale è quello di supportare e integrare l’attività e lo sviluppo delle Casse Raiffeisen altoatesine utilizzando le nostre molteplici e competenti prestazioni specialistiche.Oltre a ciò, affianchiamo la piccola e media imprenditoria e fungiamo da fornitori di servizi per la clientela istituzionale, creando in tal modo un ulteriore valore aggiunto per i nostri soci. Il nostro ruolo di operatore economico ci impone di perseguire uno sviluppo solido e positivo: siamo orgogliosi di potere dimostrare di anno in anno che ne siamo in grado.
Nel 2013 i volumi intermediati dalla Cassa Centrale sono ancora una volta notevolmente aumentati. In un contesto di concessioni di credito in diminuzione e di risparmi fortemen-te contesi, i finanziamenti hanno registrato un aumento del 4,05%, mentre i depositi da clientela si sono accresciuti del 33,57%. È un segnale eloquente, questo, di quanto sia grande la fiducia che la clientela di riferimen-to ripone nella Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige. Assieme alle Casse Raiffeisen altoatesine, infatti, siamo riusciti ancora una volta a migliorare la posizione di leader di mercato in provincia. A ciò hanno contribuito
Prefazione
Relazione e bilancio 2013 | Prefazione
Dott. Michael GrünerPresidente
Dott. Zenone GiacomuzziDirettore Generale
Distinti saluti
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Il Consiglio di Amministrazione ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungi-mento degli obiettivi dell‘Organizzazione Raiffeisen ed in particolare quelli della Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige.
Ringraziamo inoltre tutti i responsabili delle cooperative associate, tutti gli amministratori, i sindaci, direttori e collaboratori delle Casse Raiffeisen per il loro appoggio, per la fiducia concessaci e per la proficua collaborazione.
In questa occasione vogliamo anche ringra-ziare i nostri clienti e partner commerciali.
Inoltre il Consiglio di Amministrazione ringra-zia i rappresentanti dell‘Organo di Vigilanza, della Federazione delle Cooperative Raiffei-sen, dell‘ICCREA Holding SpA, della Feder-azione delle Banche di Credito Cooperativo-Federcasse, della Cassa Centrale Banca
- Credito Cooperativo del Nord Est e della
Raiffeisen Landesbank Tirol per la buona collaborazione, il sostegno ricevuto e l‘ottimo trattamento riservato alle questioni poste dal-la Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige.
Per la preziosa e proficua collaborazione, il Consiglio di Amministrazione vuole porgere inoltre un sentito ringraziamento ai membri del Collegio Sindacale, in modo particolare al presidente dott. Hansjörg Verdorfer.
Infine un sincero ringraziamento ai membri della direzione generale, ai responsabili del-le singole aree, al personale direttivo nonché a tutti gli altri collaboratori per l‘impegno pro-fuso e il senso del dovere dimostrato.
Bolzano, 24 marzo 2014
Il Consiglio di Amministrazione
Ringraziamento del Consiglio di Amministrazione
Da sinistra: Rag. Stefan Tröbinger, Dott. Walter Dallemulle, Dott. Karl Leitner, Dott. Michael Grüner, Hansjörg Riegler, Dott. Hans Telser e Heinrich Renzler
Relazione e bilancio 2013 | Ringraziamento
13
Relazione e bilancio 2013 | Elenco degli azionisti
Elenco degli azionisti della Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige SpA
Casse Raiffeisen
Alta PusteriaAlta VenostaAndrianoBassa AtesinaBassa Valle IsarcoBolzano BrunicoCastelrotto-OrtiseiCampo di TrensCiardesDobbiacoFunesGherdëinaLacesLagundoLana
LasaMarlengoMeltinaMeranoMonguelfo-Casies-TesidoNallesNaturnoNova LevanteNova Ponente-AldinoOltradigeParcines Prato - Tubre Renon S. Martino in PassiriaSalornoSchlern-Rosengarten
ScenaSenalesSilandroTerlanoTesimoTiroloTures-AurinaUltimo-S.Pancrazio-LauregnoVal BadiaVal PassiriaVal SarentinoValle IsarcoVandoiesVillabasseWipptal
Le Casse Raiffeisen detengono 99,65% del capitale sociale
Cafa a Merano
Cofrum a Marlengo
Geos a SilandroFruchthof Überetsch a Frangarto
Cooperativa Produttori Sementi della Val PusteriaFederazione Cooperative Raiffeisen
BolzanoColterenzioCornaiano
Merano
Frubona coop. frutt. a TerlanoJuval a Castelbello
Kurmark-Unifrut a MagrèLagundo a Lagundo
Federazione Provinciale cavalli Haflinger dell‘A.AdigeFederazione Provinciale Allevatori Razza Bruna
CortacciaLagundo
Latte Montagna Alto Adige
Lanafruit a Lana
Melix Brixen a Varna
Mivor a Laces
Neufrucht a Egna
Federazione Sudtirolese Allevatori Razze BovineOVEG a Eyrs
VOG a Terlano
VOG Products a Laives
Merano BurggräflerS. Paolo / Appiano
31/12/2013
Cooperative frutticole
Diverse Società Cooperative e Federazioni
Latterie sociali
Cantine sociali
Vipiteno
14
Cassa Raiffeisen Filale CAB Filiale CAB
ALTA PUSTERIA
Piazza del Magistrato 3, 39038 San CandidoABI: 8020 CAB: 58790
Sesto / Moso 58919 Sesto / S. VitoVersciaco
5891058799
ALTA VENOSTA
Via Vittorio 72, 39027 S. Valentino ABI: 8066 CAB: 58352
Burgusio Curon
5854058350
MallesResia
5854158355
ANDRIANOPiazza San Urbano 10, 39010 Andriano ABI: 8015 CAB: 58150
BASSA ATESINAVia B.-Fraenklin 6, 39055 LaivesABI: 8114 CAB: 58483
Ora Bronzolo
Via KennedyMontagna
58670 582305848059220
VadenaS. Giacomo
Pineta di Laives
8912058481 58482
BASSA VALLE ISARCOPiazza Centrale 6B, 39040 Laion ABI: 8113 CAB: 58470
BarbianoChiusa
5819058310
Villandro 59140
BOLZANOVia De-Lai 2, 39100 BolzanoABI: 8081 CAB: 11600
Bolzano-Sud Piani di Bolzano
Viale DrusoVia Visitazione
GriesAslago
116031160911608116021160111607
S. GenesioPiazza Erbe
Piazza MunicipioRencio
Via Roma
5880011610116051160611604
BRUNICOVia Europa 19, 39031 Brunico ABI: 8035 CAB: 58242
Anterselva di MezzoCasteldarne
ValdaoraPerca
Falzes
5873158300590405915058380
Rasun RisconeVia Città
S. GiorgioS. Lorenzo
5873058241582445824358820
CAMPO DI TRENSTrens /Piazza Municipio 3, 39040 Campo di Trens ABI: 8020 CAB: 58790
CASTELROTTO
Piazza Kraus 2, 39040 CastelrottoABI: 8056 CAB: 23100
RoncadizzaSiusi
23130 23110
Alpe di SiusiOltretorrente
2319923120
CIARDES
Via Principale 15, 39020 Castelbello/Ciardes ABI: 8060 CAB: 58280
Castelbello 58281
Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportelli
Relazione e bilancio 2013 | Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportellli
15
Cassa Raiffeisen Filale CAB Filiale CAB
DOBBIACOVia C. Künigl 1, 39034 Dobbiaco ABI: 8080 CAB: 58360
Dobbiaco Nuova 58369
FUNESSan Pietro 119, 39040 Val di FunesABI: 8094 CAB: 58410
Tiso 58419
LACESVia Principale 38, 39021 LacesABI: 8110 CAB: 58450
Coldrano 58451 Martello 58579
LAGUNDOVia Strada Vecchia 21, 39022 LagundoABI: 8112 CAB: 58460
Quarazze 58590 Merano - Aquila Rossa 58591
LANAVia Madonna del Suffragio 22, 39011 LanaABI: 8115 CAB: 58490
Via BolzanoPostal
GargazzoneZona Industriale
58491587115843058495
Lana di SottoCermesVeranoFoiana
58493582905921058492
LASAVia Venosta 48, 39023 LasaABI: 8117 CAB: 58500
Oris 58501
MARLENGOVia Franz Innerhofer 3, 39020 MarlengoABI: 8134 CAB: 58560
Via Palade 58561
MELTINAKrumergass 6, 39010 MeltinaABI: 8135 CAB: 58580
MONGUELFO-CASIES-TESIDO
Via Pusteria 9, 39035 Monguelfo-TesidoABI: 8148 CAB: 58600
Casies 59070 Tesido 58601
NALLES
Via Gregor Gasser 2, 39010 NallesABI: 8155 CAB: 58620
NATURNO
Via Principale 12, 39025 NaturnoABI: 8157 CAB: 58630
NOVA LEVANTEVia Roma 41, 39056 Nova LevanteABI: 8161 CAB: 58650
Ponte Nova 58660 Vigo di Fassa 35780
NOVA PONENTE-ALDINOVia Principale 4, 39050 Nova PonenteABI: 8162 CAB: 58660
AldinoAnterivo
San Nicolò d‘Ega
581405918058661
Monte San PietroTrodena
5866359010
Relazione e bilancio 2013 | Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportellli
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Cassa Raiffeisen Filale CAB Filiale CAB
OLTRADIGEPiazza Municipio 13, 39057 S.Michele / AppianoABI: 8255 CAB: 58160
FrangartoCornaiano
CaldaroCaldaro/Via stazione
5816258163 5825058251
Appiano / Via StazioneS. Paolo / Appiano
Termeno
581645816158970
PARCINES
Via Spauregg 12, 39020 ParcinesABI: 8175 CAB: 58690
Rablà 58691
PRATO-TUBREVia Croce 8, 39026 Prato allo StelvioABI: 8183 CAB: 58720
GlorenzaLaudes
Sluderno
584405854058930
StelvioSoldaTubre
58949 58940 59020
RENON
Via del Paese 7, 39054 CollalboABI: 8187 CAB: 58740
Bolzano / Via WeggensteinSoprabolzano
1160058742
Auna di Sotto 58743
S. MARTINO IN PASSIRIAVia del Giovo 7, 39010 San Martino in PassiriaABI: 8233 CAB: 58870
SALORNOVia Trento 7, 39040 SalornoABI: 8220 CAB: 58780
CortacciaLaghetti
5833058370
MargrèEgna
5853058371
SARENTINOPiazza della Chiesa 5, 39058 SarentinoABI: 8233 CAB: 58870
Campolasta 58871
SCENAPiazza Arciduca Giovanni 2, 39017 ScenaABI: 8234 CAB: 58880
SCHLERN-ROSENGARTENZona Produttiva Cardano 1, 39053 Cornedo all‘IsarcoABI: 8065 CAB: 58323
Prato IsarcoCardano
Collepietra
583225832158320
TiresFiè
5899058390
SELVA GARDENAStr. Meisules 211, 39048 Selva di Val GardenaABI: 8238 CAB: 58890
S. Cristina 58860 Ortisei 58680
SENALESMadonna di Senales 84, 39020 SenalesABI: 8239 CAB: 58900
Certosa 58909 Maso Corto 58901
SILANDROVia Principale 33, 39028 SilandroABI: 8244 CAB: 58920
Corces 58921
TERLANOPiazza dott. Weiser 9, 39018 TerlanoABI: 8269 CAB: 58960
Settequerce 58962 Vilpiano 58961
Relazione e bilancio 2013 | Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportellli
17
Cassa Raiffeisen Filale CAB Filiale CAB
TESIMOPaese 81, 39010 TesimoABI: 8273 CAB: 58980
Prissiano 58981 S. Felice 89130
TIROLO
Via Principale 31, 39019 TiroloABI: 8278 CAB: 59000
Merano / Via delle Corse 58590
TURES-AURINAVia Valle Aurina 20, 39032 Campo TuresABI: 8285 CAB: 58271
GaisLuttago
Molini di Tures
584225906158270
San GiovanniCadipietra
Villa Ottone
590605906458423
ULTIMO-SAN PANCRAZIO-LAUREGNOVia Principale 118, 39016 S. ValpurgaABI: 8231 CAB: 59030
LauregnoProves
5851059170
S. NicolòS. Pancrazio
5903158850
VAL BADIAStr. Col Alt 16, 39022 CorvaraABI: 8010 CAB: 58340
PedracesArabba
ColfoscoPederoa
58180611705834159131
S. Martino / BadiaS. Vigilio Marebbe
La VillaLa Valle
588305855058181
59130
VAL PASSIRIA
Piazza Raiffeisen 1, 39015 S.LeonardoABI: 8998 CAB: 58810
Moso 58610 Rifiano 58750
VALLE ISARCOVia Bastioni Maggiori 12, 39042 BressanoneABI: 8307 CAB: 58221
VelturnoMillan
NazRodengo
59120582245864358770
SciavesS. Andrea
Varna
586445822259090
VANDOIES
Via J. A. Zoller 6, 39030 VandoiesABI: 8295 CAB: 59080
MaranzaRio di Pusteria
5876058761
Vandoies di sopraTerento
5908158959
VILLABASSA
Via Hans Wassermann 4, 39039 VillabassaABI: 8302 CAB: 59100
Braies 58200
WIPPTAL
Città Nuova 9, 39049 VipitenoABI: 8182 CAB: 59110
Colle Isarco 58210 Prati di Vizze 59050
CASSA CENTRALE RAIFFEISEN DELL‘ALTO ADIGE SPA
Via Laurin 1, 39100 BolzanoABI: 3493 CAB: 11600
Relazione e bilancio 2013 | Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportellli
18Da sinistra: Dott. Michael Grüner, Rag. Stefan Tröbinger, Dott. Karl Leitner, Dott. Walter Dallemulle, Hansjörg Riegler, Heinrich Renzler, Dott. Hans Telser, Dott. Hansjörg Verdorfer, Rag. Eduard Enrich, Rag. Heinrich Eisendle
Consiglio di Amministrazione
Dott. Michael GrünerPresidente
Dott. Walter Dallemulle1. Vicepresidente
Heinrich Renzler2. Vicepresidente
Dott. Karl Leitner
Hansjörg Riegler
Dott. Hans Telser
Rag. Stefan Tröbinger
Collegio Sindacale
Dott. Hansjörg VerdorferPresidente
Rag. Heinrich EisendleSindaco effettivo
Rag. Eduard EnrichSindaco effettivo
Dott. Ivo SenonerSindaco supplente
Rag. Josef WegerSindaco supplente
Gli organi societari
Relazione e bilancio 2013 | Gli organi
19
L‘organigramma
Assemblea generale
Amministrazione &Organizzazione
Dott. Josef GrünerVice Direttore*
Commerciale Rag. Johann Schmiedhofer
Vice Direttore
FinanziariaDott. Dott. Roman Jablonsky
Membro della Direzione
Servizifinanziari
Back OfficeFinanziario
TreasuryConsulenzaalle Aziende
Sportello &Consulenza ai
privati
Gestione fidi & Contrattualistica
Crediti speciali
Segreteria fidiContabilità,
segnalazioni & controlli interni
Controlling
Servizi per Casse Raiffeisen e
clienti istituzionali
Gestione clienti / condizioni
Tecnica & sicurezza
Spedizioni, servizi generali & sorveglianza
Sviluppo & organizzazione
bancaria
Aree
Direktore GeneraleDott. Zenone Giacomuzzi
Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale
Reparti Reparti Reparti
Segreteria Amministrazione del
Personale, Marketing/pubbliche relazioni
Servizio Legale Revisione Interna Risk Management & Compliance
Posizioni di staff
* Sostituto Direttore Generale. Sostituisce il Direttore Generale in casi di assenza o impedimento previsti dall‘art. 24 dello Statuto.
Relazione e bilancio 2013 | Organigramma
2020
Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione
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Stimati azionisti,
il Consiglio di Amministrazione è lieto di adempiere al proprio compito istituzionale di informarVi sui risultati ottenuti dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige nel corso dell’esercizio 2013. Prima di passare all’analisi dei risultati di bilancio, riteniamo opportuno illustrare brevemente le condizioni economico-monetarie che hanno caratterizzato l’andamento dell’esercizio in questione.
1. Contesto economico
Scenario internazionaleSecondo i dati dell’FMI, nel 2013 l’economia globale ha toccato il fondo. Lo scorso anno la produzione mondiale annua è aumentata mediamente “solo” del 3%. L’anno prece-dente l’incremento è stato appena maggiore e, precisamente, pari al 3,1%. Nel 2013 la produzione interna è calata soprattutto nei paesi industrializzati. Se nella zona euro il PIL ha registrato una contrazione per il secondo anno consecutivo (-0,4% rispetto a -0,7% nel 2012), negli Stati Uniti la crescita si è ridotta dal 2,8% nel 2012 all’1,9%, mentre l’economia giapponese ha segnato una “lieve” ripresa, registrando un +1,7% (contro l’1,4% del 2012). Deludente, invece, soprattutto verso la fine dell’anno, è stato lo sviluppo economico nei mercati emergenti, con un calo complessivo del 4,7% (dal 4,9% dell’anno precedente). L’economia cinese, che a causa dell’estrema crescita degli anni precedenti aveva creato buone condizioni della domanda soprattutto per i fornitori di materie prime in Africa e in America Latina, è stata frenata da varie riforme miranti a limitare la crescita incontrollata degli
ultimi anni. Il PIL, infatti, è aumentato del 7,7%, senza registrare variazioni rispetto all’anno precedente. Tra i grandi perdenti dell’anno scorso, dunque, figurano quei paesi che negli anni “buoni” avevano perso il treno rinunciando a ristrutturare la propria economia e ridurre la loro dipendenza dalle esportazioni di materie prime. Tra questi spiccano: la Russia, paese dipendente dall’esportazione di petrolio che, nonostante gli investimenti per i Giochi olimpici, nel 2013 ha conseguito una crescita limitata all’1,5% (nel 2012 era ancora a +3,4%); il Brasile, che dopo un 2012 già debole (+1%) ha deluso le aspettative anche nel 2013 (+2,3%). Il Messico, anch’esso cresciuto nel 2013 solo dell’1,2% (2012 +3,7%); il Sud Africa, dove già nel 2012 (+2,5%) si erano verificate ondate di scioperi nelle miniere e la cui economia non ha convinto, quanto a robustezza, nemmeno nel 2013 (+1,8%); infine, anche l’intero Medio Oriente, dipendente dall’esportazione di petrolio, ma politicamente instabile (2013 +2,4%, 2012 +4,8%). Tra i paesi emergenti solo l’India nel 2013 ha registrato una lieve crescita in lieve ripresa grazie alle condizioni climatiche positive (+4,4% contro il +3,2% nel 2012). Anche il continente africano a sud del Sahara (2012 +4,8%, 2013 +5,1%), stando ai dati più recenti, ha recuperato terreno. Proprio l’Africa è vista da molti come motore della crescita per il futuro.
I dati economici in calo nei mercati emer-genti, abbinati all’atteso cambiamento nella politica monetaria della Fed, hanno generato nel secondo semestre 2013 massicci spostamenti di capitale da questi mercati verso i paesi industrializzati. La conseguenza di tutto questo sono stati non
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione
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sociali sono già all’ordine del giorno o sono, comunque, attesi nell’immediato futuro.
In paesi come gli Stati Uniti, dove i dati sulla disoccupazione hanno evidenziato un calo (dall’8,2% al 7,5%), questo andamento è stato visto con sospetto, dato che contem-poraneamente è sceso anche il numero degli occupati, portandosi al 62,8%, al livello più basso dal 1977. Secondo le stime della Fed, i programmi sociali migliorati e la situazione senza speranza hanno spinto molti americani a non iscriversi più alle liste di disoccupazione.
Oltre all’Europa, dove nel 2013 il tasso di disoccupazione è aumentato dal 10,5% all’11%, alla fine dell’anno solo in Nord Africa e in Medio Oriente il tasso superava il 10%. Il problema più grave di tutti questi paesi (inclusi gli USA) è l’alta percentuale di giovani disoccupati cui si accennava sopra, che negli stessi Stati Uniti, stando ai calcoli dell’ILO, alla fine del 2013 si era attestata al 22%, mentre in molti paesi dell’area euro aveva superato addirittura il 50%.
Il commercio mondiale nel 2013 ha risentito della congiuntura economica negativa e, in base alle statistiche del WTO, è cresciuto solo del 2,7% rispetto all’anno precedente. In particolare, dopo un già debole 2012 (+1%), nel 2013 i paesi industrializzati sono riusciti ad incrementare solo di poco i volumi di scambio (+1,4%). Anche la crescita degli scambi commerciali con le economie emer-genti è rallentata, mantenendosi comunque ad un livello elevato (dal +5,7% al +5,3%).
Il Baltic Dry Index, che misura i tassi dei noli a livello mondiale, nel 2013 ha registrato una crescita superiore al 40%. I costi dei noli sono, quindi, tornati ai livelli del 2010.
Nel 2013 il calo dei prezzi delle materie prime espressi in USD è stato particolar-mente marcato. Il calo non riguarda solo i prezzi del petrolio (-0,9%), che nel 2012
solo, come descritto più avanti, deboli tassi di cambio delle valute dei paesi emergenti (fatta eccezione per la Cina), ma anche un’ingente carenza di capitali sui rispettivi mercati finanziari. Molti paesi emergenti stanno attraversando una situazione simile a quella della zona euro nel 2011. L’accesso al capitale è diventato più difficile o, comunque, più costoso. Non sono buone premesse, queste, per poter sperare in sorprese positi-ve.
Nel mercato del lavoro nel 2013 si sono registrati segnali negativi in tutto il mondo. Secondo le statistiche dell’ILO (International Labour Organisation), ad esempio, il numero dei disoccupati è aumentato di altri 5 milioni di persone, portandosi a quota 220 milioni. Non solo l’offerta di giovani in cerca di lavoro ha toccato nuovi record, specialmente in Asia, ma è aumentato anche il numero di coloro che, scoraggiati, hanno gettato la spugna. Ad essere colpiti in modo particolar-mente forte da questo nuovo fenomeno della cosiddetta crescita economica senza occu-pazione sono stati ancora una volta i giovani in cerca di lavoro. Nel 2013 circa un terzo di tutti i disoccupati a livello mondiale aveva un età compresa tra i 15 e i 24 anni; il numero dei senza lavoro in questa fascia di età è salito a 74,5 milioni, un milione in più rispetto all’anno precedente. Circa il 13,1% dei giovani alla fine del 2013 era disoccupato, il triplo degli adulti. Questo fenomeno della disoccupazione giovanile è particolarmente grave in Medio Oriente e Nord Africa, Ameri-ca Latina ed Europa meridionale. Un aspetto problematico è dato anche e soprattutto dal fatto che nel 2013 è aumentato a dismisura il numero di giovani senza formazione (i cosiddetti NEET). In alcuni paesi anche europei questa condizione riguardava già un giovane su quattro. Se si somma anche la durata media della disoccupazione (Grecia 9 mesi, Spagna 8 mesi), si capisce come la situazione in alcuni paesi abbia ormai rag-giunto proporzioni drammatiche. I disordini
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riattivazione del meccanismo di trasmissione della liquidità all’economia reale, finora è riuscita solo negli Stati Uniti, dove nel 2013 la concessione di crediti è tornata ad aumen-tare considerevolmente.
Nella percezione dei mercati il debito na-zionale è nuovamente passato in secondo piano nel 2013. Questa problematica è rimasta nell’ombra della ripresa economica non solo negli Stati Uniti e in Giappone, ma anche in Europa, dove lo spettro di un effetto domino che potrebbe spaccare la zona euro è passato in secondo piano in considerazi-one dell’architettura più robusta della zona stessa. Nel 2013 la crescita della massa monetaria nei paesi industrializzati è rimasta contenuta. Ad esempio, nella zona euro (M3) il denaro in circolazione è aumentato solo del 2,8% (2012 3%), negli USA (M2) del 5,31% (2012 7,96%) e in Giappone del 3,41% (2012 +2,2%). La Cina, invece, è letteralmente annegata nella liquidità. In questo paese, alla fine dell’anno la massa monetaria M3 è cresciuta del 14,2% (2012 +19,8%) rispetto alla fine dell’anno precedente, segno del massiccio afflusso di capitali dall’estero, ma anche dell’espansione incontrollata dei cre-diti concessi alle province e agli enti pubblici. Proprio questi sviluppi hanno indotto il nuovo presidente cinese, Xi Jinping, a tirare i freni. La grande bolla della liquidità e della crescita degli ultimi anni ha messo in difficoltà il mondo bancario cinese, una situazione che adesso deve essere risolta.
Area Euro e Italia Se nel 2012 le riunioni per debellare la crisi si succedevano in continuazione, il 2013 è stato un anno all’insegna del consolidamen-to. L’incubo di un collasso della zona euro e la paura di raffiche di default di banche e stati parevano ormai alle spalle, anche perché le misure adottate nel 2011 e 2012 sembravano dare i loro primi frutti. Incorag-giata dalla messa a punto del meccanismo
erano ancora riusciti a mantenersi stabili (+1%), ma anche delle altre materie prime, che proseguono la loro discesa con un -1,5% nel 2013, dopo che nel 2012 si era già registrato un crollo massiccio (-10%). La ragione di tutto questo non va imputata solo alla minore domanda proveniente dalla Cina, che ha frenato la “febbre degli investimenti” degli anni precedenti e riempito le riserve strategiche di petrolio programmate, bensì anche alla nuova ondata ecologica nei paesi industrializzati, che abbassa la domanda di petrolio. Contribuisce a questa situazione anche il nuovo boom energetico in atto negli Stati Uniti, che, attraverso il cosiddetto “fracking”, dovrebbe ben presto rendere autosufficiente il maggiore consumatore di energia del mondo.
L’allentamento della pressione sulle materie prime, unitamente alla debole domanda globale, ha rallentato la pressione sui prezzi, in particolare nei paesi industrializzati. I prezzi al consumo alla fine del 2013 hanno superato solo dell’1,4% quelli dell’anno precedente (+2% nel 2012). Allo stesso tempo si è mantenuta abbastanza tranquilla al 6,1% (6% nel 2012) anche l’inflazione nei mercati emergenti, dove la quota dei beni alimentari nel paniere ammonta già al 50%. Solo negli Stati Uniti verso la fine dell’anno si è notato un aumento dei prezzi al consumo del 3,6%. Al contrario, nel 2013 i prezzi alla produzione, che fungono da anticipatori degli indici dei prezzi al consumo, hanno avuto una crescita bassa in tutto il mondo (USA +1,2%, Giappone +2,5%), mentre sono addirittura calati in molte aree valutarie, dalla Cina (-1,4%) all’Europa (-1,2%).
Nel 2013 è di nuovo emerso chiaramente come la politica monetaria espansiva delle banche centrali non solo nei paesi sviluppati, ma anche in Cina, sia servita principalmente a supportare le banche e gli stati attraverso l’immissione di liquidità, proteggendoli in tal modo da una potenziale crisi sistemica. La
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di stabilità europeo ESM, dall’introduzione della molto citata comunità solidale, ma anche spinta dall’imminente unione bancaria e dall’atteggiamento della BCE, che nei numerosi interventi (tagli dei tassi d’interesse, politica monetaria espansiva, ecc.) ha dimostrato di fare tutto quanto in suo potere per fronteggiare tempestivamen-te le crisi sistemiche nella zona euro, nel 2013 l’Europa ha ritrovato la stabilità che dovrebbe costituire la base per la ripresa economica.
Il 2013 va pertanto visto come l’anno in cui le singole regioni economiche della zona euro si sono nuovamente riavvicinate. Se negli anni precedenti lo sviluppo economico europeo era caratterizzato da una chiara linea di demarcazione tra i paesi del nord orientati all’esportazione (Austria, Germa-nia, Paesi Bassi) e i paesi mediterranei in difficoltà (Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Italia, Malta), nel corso del 2013 i primi hanno perso slancio principalmente a causa della debolezza della domanda nei mercati
emergenti, in particolare Russia e Cina. In base alle statistiche Eurostat, nel 2013 si sono distinti solo i paesi baltici, con dati di crescita robusti (Lettonia +3,8%, Lituania +3,1%, Estonia +3%). 15 stati membri dell’UE hanno conseguito una crescita com-presa tra lo 0% (Belgio) e l’1,6% (Romania), mentre 9 di loro hanno addirittura registrato flessioni del PIL. Il maggior crollo del PIL è toccato a Cipro (-8,7%), che ha subito le conseguenze della crisi bancaria. Anche la Francia, uno dei pesi massimi, è scivolata nella recessione (-0,1%) a causa della sua politica economica confusa. Il basso costo del lavoro nel 2013 ha reso molti paesi dell’Unione europea più competitivi. Nel 2013 l’UE nel suo insieme ha incrementato di 17 miliardi di euro le esportazioni di beni e servizi rispetto al 2012, ma ha importato quasi 50 miliardi di euro in meno. Sebbene nel 2013 i riflettori fossero puntati sulle esportazioni della Germania, nel corso dell’anno anche i paesi colpiti dalla crisi (Portogallo, Grecia e Spagna) presentavano cifre nettamente migliori nel commercio con l’estero (anche se non è stato raggiunto un
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2013 è finito al di sotto del livello del 1998. L’Italia è afflitta da un gravissimo problema di competitività. Secondo la Banca Mondiale, tra i paesi dell’OCSE solo la Grecia e la Repubblica Ceca presentano una situazione peggiore di quella dello Stivale. Tasse troppo alte (tassazione delle imprese al 62% secondo l’OCSE), un sistema giudiziario mal funzionante, mercati del lavoro troppo restrittivi, sforzi insufficienti della politica per imporre riforme strutturali serie e un sistema scolastico obsoleto sono solo alcuni dei punti focali. Il problema più grande per l’Italia rimane, però, l’alto debito pubblico che, a causa della situazione economica stagnante e degli aiuti finanziari ad altri paesi europei in difficoltà (circa 62 miliardi di euro), nel 2013 è salito al 137% del PIL. Questo elevato indebitamento statale, il più alto della zona euro dopo la Grecia, a lungo andare potreb-be rendere il paese vulnerabile e soggetto ad ulteriori crisi della crescita.
Alto Adige Secondo l’Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano (IRE) il 2013 è stato un anno negativo per l’economia altoatesina: questo stima che la riduzione del prodotto interno lordo sia pari a -0,5%1 (previsioni per il 2012: +0,0%2). Tuttavia, nella nostra provincia la recessione non ha assunto toni drammatici. Le previsioni per il prossimo anno prevedono un migliora-mento della congiuntura. La dinanica eco-nomica dei principali paesi partner dell’Alto Adige sarà buona (Germania +1,4%; Austria +1,6%) e anche l’Italia uscirà dalla crisi, con una crescita del PIL pari allo 0,7%. L’IRE ritiene che nel 2014 l’economia provinciale crescerà dello 0,8%3. La ripresa potrebbe però risentire di alcuni fattori di rischio, in gran parte dipendenti dalla realtà italiana.
1 IRE, rapporto mensile, gennaio 20142 IRE, rapporto mensile, gennaio 20133 IRE, rapporto mensile, gennaio 2014
saldo positivo). L’Italia è persino riuscita a eliminare gli elevati disavanzi delle partite correnti dei precedenti esercizi (70 miliardi di euro nel 2008) e nel 2013 ha realizzato un surplus della bilancia commerciale rispetto ai paesi non europei pari a 20 miliardi di euro. Rispetto alla UE fino a novembre il surplus ammontava a 10,2 miliardi di euro. Nel complesso, l’avanzo della bilancia delle partite correnti dell’area euro è aumentato fino a ottobre 2013 a 65 miliardi di euro. Tenendo conto che nel 2012 nello stesso periodo era stato realizzato un disavanzo di 38,3 miliardi di euro, ne risulta un balzo del risultato di 103 miliardi di euro. Malgrado ciò, il tasso di disoccupazione nella zona euro nel corso dell’anno ha raggiunto nuovi record negativi. Nei 17 paesi della zona euro in luglio risultavano disoccupati 19,22 milioni di uomini e donne, 1,34 milioni in più rispetto al 2012, che corrispondono a un tasso di disoccupazione del 12,1%. Nell’UE nel suo complesso, tuttavia, il livello si è attestato al 10,7%. All’interno dell’UE, però, le differenze non potrebbero essere più marcate. Mentre in Austria solo il 4,7% della popolazione era disoccupata e la Germania, con una disoccu-pazione al 5,3%, sfiorava il livello fisiologico, il numero delle persone in cerca di lavoro in Grecia con il 26,8%, in Spagna con il 22,4% e in Italia con il 12,2% si attestava al livello più alto degli ultimi 36 anni. Solo nell’ultimo mese dell’anno il tasso di disoccupazione giovanile è sceso al 23,8% dal precedente 24%, un livello che viene già percepito come un’inversione di tendenza che infonde speranza.
In Italia la più lunga crisi economica del do-poguerra è proseguita anche nel 2013. Dopo un crollo già massiccio nel 2008-2009, il PIL è calato ulteriormente a causa degli enormi problemi di bilancio e della conseguente urgenza di attuare misure di risparmio. Ad esempio, secondo le statistiche dell’ISTAT il reddito pro capite italiano alla fine del
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a livello nazionale ma costituisce al tempo stesso la quota più bassa registrata in tutte le provincie italiane7.
A dicembre 2013 il tasso d’inflazione medio in Alto Adige era pari all’1,1%, nel territorio comunale di Bolzano era all’1,9%. Entrambi i valori risultano in netto calo rispetto al 2012, dove si erano attestati rispettivamente al 3,0% e al 3,5%8, fatto dovuto soprattutto alla debolezza della domanda e al calo dei prezzi energetici9.
I dati dell’anno 2013 indicano una leggera riduzione dell’1,3% nelle presenze turistiche, passate dai 29,41 milioni del 2012 agli attuali 29,03 milioni10 (incremento annuale 2012: +1,8%11). Il calo è imputabile alla minore presenza di turisti italiani (-4,6%) non del
7 Istat, Istituto Nazionale di Statistica8 ASTAT, gennaio 20149 IRE, Barometro dell’economia, novembre 201310 IRE, rapporto mensile, marzo 201411 IRE, rapporto mensile, gennaio 2014
Al 31/12/2013 risultavano iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio di Bolzano 57.849 aziende (-0,06% rispetto all’anno precedente), e precisamente 41.015 di tipo non agricolo (+0,62%; 2012: +0,45%) e 16.834 imprese agricole (-1,69%; 2012: -0,06%4).
Il mercato del lavoro altoatesino presentava nell’anno 2013 una media di 245.256 occu-pati registrati, esprimendo un aumento dello 0,1%5 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (2012: +2,01%6).
La quota di disoccupazione media è aumen-tata anche in Alto Adige salendo dal 4,1% dell’anno 2012 al 4,4% dell’anno 2013. Tale quota non risulta solo essere posizionata abbondantemente al di sotto della media
4 IRE, rapporto mensile, febbraio 20145 IRE, rapporto mensile, marzo 20146 IRE, Barometro dell’economia – Bilancio intermedio 2013,
settembre 2011 e risultati definitivi 2011, aprile 2012
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0,25%, muovendosi in linea con le principali banche centrali dei paesi industrializzati (Fed USA 0-0,25%, BOJ 0-0,1%, BoE 0,5%). La BCE ha analizzato anche scenari con tassi d’interesse negativi sui depositi. Contraria-mente alle banche centrali degli Stati Uniti (la somma di bilancio della Fed a dicembre 2013 ha toccato un nuovo picco di 4.032 miliardi di dollari; +37,47% ) e del Giappone (totale attivo della BOJ +56,78% a 224 bilioni di yen), la BCE, dopo gli interventi straor-dinari sul mercato monetario nel periodo 2011-2012, ha seguito nel 2013 una politica monetaria più restrittiva. Così ha assorbito liquidità, in particolare dalle banche del Nord Europa, chiudendo l’anno con un totale attivo di 2.285 miliardi di euro pari al livello di giugno 2010. Ne consegue un rientro del 23% rispetto all’inizio dell’anno, quando la somma di bilancio lambiva ancora la soglia dei 3.000 miliardi. Contemporaneamente, però, la massa monetaria M3 nella zona euro è salita dello 0,52% rispetto all’anno precedente (2012 +2,96%). Si tratta solo di una crescita debole che, tuttavia, è risultata in linea con la crescita economica lenta nella zona euro. A differenza di quanto fanno le banche centrali di altri paesi industrializzati, dunque, la politica monetaria della Banca Centrale Europea non serve a rilanciare l’economia. Il monetarismo, che sin dai tempi di Ronald Reagan e Margaret Thatcher vanta un’ampia base di sostenitori, nella zona euro ha incontrato finora poco entusiasmo a causa della forte influenza della Deutsche Bundesbank sulla politica monetaria. In base allo statuto, il compito principale della BCE consiste nel gestire la liquidità in modo da consentire sul lungo periodo un aumento dei prezzi di quasi il 2%. In tempi di crisi sistemica, tuttavia, possono essere adottate misure straordinarie che vanno al di là di questo compito. Mentre le banche centrali di Stati Uniti, Regno Unito e Giappone inter-vengono anche direttamente sul mercato primario dei titoli di stato al fine di garantire
tutto compensata dal maggiore afflusso di ospiti provenienti dalla Germania (+0,1%) e da altri paesi esteri (+1,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente12.
Il 75% circa degli affidamenti concessi in Alto Adige è destinato alle imprese.
Secondo quanto riportato dall’ABI, il volume dei crediti erogati in Alto Adige (prestiti “vivi” e sofferenze) a fine dicembre 2013 ammontava a 21.274 milioni di euro (Italia: 1.877.446 milioni di euro), con un calo del 3,0% rispetto a dicembre del 2012 (Italia: -4,2%). I dati forniti dall’ABI evidenziano che i crediti di cui hanno usufruito i privati in Alto Adige a partire da dicembre 2012 fino alla fine di dicembre 2013 sono aumentati dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Italia: -1,0%), mentre il monte crediti ottenuto dalle imprese in Alto Adige fino alla fine di dicembre 2013 è diminuito del 4,3% (Italia: -5,5%)13.
Nel 2013 in Alto Adige sono stati dichiarati 80 fallimenti, 3 in più rispetto all’anno preceden-te14.
2. Settore bancario
Tassi di riferimento La preoccupazione di un calo dei prezzi (deflazione) ha tenuto occupata la BCE per tutto l’anno. Ripetutamente è stato sottoline-ato il forte gap di produzione, l’alto tasso di disoccupazione, il calo dei prezzi del com-mercio estero e la debolezza della domanda in molti stati membri dell’UE. Tutto questo ha reso verosimile anche il rischio di una depressione. Così, con due interventi effettuati durante l’anno (02/05/2013 e 07/11/2013), la BCE ha tagliato il tasso di riferimento fino allo
12 IRE, rapporto mensile, marzo 201413 ABI-“Il mercato del credito in Trentino Alto Adige e nella
Provincia di Bolzano“, marzo 201414 IRE, rapporto mensile, gennaio 2014
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classificati come problematici verso la fine dell’anno (di questi, 500 miliardi di euro si trovavano negli stati in difficoltà della zona euro). Allo stesso tempo, la vigilanza banca-ria paneuropea induceva attraverso stress test le istituzioni finanziarie ad adottare procedure più prudenti. Il volume dei crediti in Europa, quindi, ha registrato nel 2013 la riduzione più elevata dal 2001. Nel solo mese di novembre i crediti totali sono scesi del 2,3%, quelli alle imprese addirittura del 3,9%, con un calo assoluto di 13 miliardi di euro. Italia e Spagna hanno guidato la classifica di questo andamento. In Italia il volume dei crediti alle imprese è sceso al 5,9%, in Spagna al 13,5%.
Infine, anche il 2013 per il settore bancario europeo si è svolto all’insegna di qualche scandalo finanziario (vedasi Monte dei Paschi di Siena con la vendita di derivati), ma ancor più sotto il segno dell’imposizione di pesanti sanzioni. A puntare il dito contro
il finanziamento pubblico, alla BCE questa strada è interdetta per statuto. Tuttavia, negli ultimi anni è riuscita ad agire in modo simile tramite il sistema bancario. L’esempio dell’Italia calza a pennello per capire questo sviluppo. Mentre, secondo le statistiche della Banca d’Italia, dal 14/01/2012 le banche e gli istituti finanziari italiani avevano partecipato solo per il 43% al finanziamento del bilancio pubblico, tale percentuale è salita al 51% alla fine del 2013. Viceversa, la quota degli investitori esteri è scesa dal 38% al 35%, quella degli investitori privati italiani dal 14% al 10%.
Il sistema bancario dei paesi mediterranei dell’UE, nel 2013 sembrava in preda ad un crescente peggioramento del portafoglio crediti (secondo le statistiche della BCE le sofferenze in Spagna ammontavano al 13%, in Italia addirittura al 13,4%, in Grecia al 25%, in Irlanda al 19% del totale dei crediti). 720 miliardi di euro di crediti sono già stati
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Andamento dei tassi ufficiali di sconto 1999-2013
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speculativi. Così, durante il 2013 l’euro ha recuperato su base effettiva (trade-weighted) il 6,7% contro tutte le altre valute. Il dollaro è salito del 3,2% e il GBP dello 0,6%. Gli aumenti più elevati su base reale, però, sono stati conseguiti dallo yuan cinese, ormai sempre più liberamente negoziabile. Verso la fine dell’anno la sua quotazione era del 13,76% più alta rispetto all’inizio dell’anno, anche se il valore nei confronti dell’euro è leggermente diminuito, precisamente dell’1,34%. Lo yen giapponese, invece, ha perso terreno su base reale a causa di una politica monetaria estremamente espansiva, detta anche Abenomics, esprimendo un calo del 18,7%. Nei confronti dell’euro il calo è stato addirittura del 21,1%. A partire da giug-no 2013 si è verificata una fuga di capitali dai mercati emergenti, proprio nel momento in cui dagli USA si percepivano i primi segnali di una stretta monetaria. I grandi paesi deno-minati BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), ma anche la Turchia, sono stati risucchiati in un vero e proprio vortice che ha spinto al ribasso le loro valute, costringendo le banche centrali ad innalzare continua-mente i tassi d’interesse. Il rand sudafricano, nel corso dell’anno ha perso su base reale il 18,94% anno, la rupia indiana il 9,21%, il real brasiliano l’8,41% e la lira turca addirittura il 17,49%. Particolarmente spiccate sono risultate le perdite nei confronti dell’euro. La valuta turca si è deprezzata nei confronti della moneta unica del 20,21% circa, il real del 16,22%, la rupia del 15,07% e il rand sudafricano del 21,32%.
Nel 2013 il franco svizzero si è mosso anco-ra ai limiti del tasso di cambio stabilito dalla Banca centrale svizzera in 1,2 franchi per euro. Segretamente la BNS aveva sperato che la nuova “strategia del denaro bianco” delle banche svizzere e l’imminente scambio automatico dei dati avrebbero fatto indebolire la valuta. La politica del tasso di cambio fisso della Banca Nazionale Svizzera, però, solleva non pochi problemi nella gestione
le pecore nere del settore, soprattutto le banche svizzere, non sono state solo le autorità fiscali statunitensi che, a causa delle sanzioni elevatissime, hanno addirittura costretto qualche istituto a cessare l’attività (si veda l’esempio di Bank Weggelin). Anche le autorità di vigilanza statunitensi hanno comminato pene pesanti a numerosi grandi gruppi bancari per il loro discutibile comportamento che ha condotto alla crisi dei subprime (JPMorgan 20 miliardi di dollari, Deutsche Bank 2 miliardi), oltre che per la loro complicità negli scandali finanziari che ruotavano attorno a Madoff (JPMorgan 7 miliardi di dollari) e per le manipolazione dei tassi Libor, Euribor e Tibor. L’autorità europea garante della concorrenza, poi, per la prima volta nella storia ha condannato le grandi banche per presunta manipolazione del tasso d’interesse a una sanzione di 1,7 miliardi di euro. Le banche si vedono sempre più costrette a costituire riserve per even-tuali ulteriori sanzioni, tanto che anche la Deutsche Bank nell’ultimo trimestre del 2013 ha dovuto esporre perdite per 1,2 miliardi di euro. La società di analisi Bernstein Re-search ha calcolato che nel 2013 le sanzioni irrogate alle sole banche americane ammon-tavano a oltre 100 miliardi di dollari USA, mentre dal canto loro le principali banche europee hanno dovuto sborsare almeno 43 miliardi di dollari.
Divise - cambi di riferimento euro La situazione sui mercati valutari internazi-onali nel 2013 è stata caratterizzata da una ripresa della fiducia nella zona euro. I positivi dati relativi alle esportazioni, così come l’approccio più vigoroso nella gestione delle crisi, oltre ad alcune novità normative (per citarne solo una, la direttiva in materia di ge-stori di fondi alternativi AIFM, che consente il collocamento in Europa solo con assoggetta-mento all’autorità europea dei valori mobilia-ri) hanno fatto affluire in Europa molti capitali
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di 1,7 miliardi di euro da parte dell’autorità garante della concorrenza dell’UE per la manipolazione di Libor, Euribor e Tibor. Si tratta solo dell’ultima di una lunga serie di sanzioni che è costata circa 4,2 miliardi di euro a diversi istituti bancari europei. Allo stesso tempo la FSA, l’autorità inglese di vigilanza sulla borsa (Financial Services Association), ha trasferito la fissazione dei tassi Libor dall’associazione britannica “British Bankers Association” ad una controllata del Nyse Euronext. Negli anni successivi al 2012 le suddette banche si sarebbero servite della rilebanza dei tassi Libor sul mercato dei derivati, che vale 350 miliardi dollari, e sul mercato creditizio, al fine di ricavare profitti illeciti.
I tassi Euribor e Libor, che nel trading giornaliero non svolgono praticamente alcun ruolo, non verranno più calcolati dalla nuova società incaricata. In questo contesto vanno menzionati l’Euribor a 3 settimane, 4 mesi, 5 mesi, 7 mesi, 8 mesi, 10 mesi e 11 mesi. Analogamente non verranno più calcolati i tassi Libor per AUD, NZD, SEK, DKK e CAD. Per quanto riguarda i restanti tassi Libor per EUR, USD, JPY, GBP e
della liquidità e, quindi, presenta il rapporto più alto al mondo tra totale di bilancio e PIL per una banca centrale.
Da qualche tempo la sterlina britannica sta registrando variazioni limitate rispetto all’euro. Brevi periodi di debolezza si sono alternati a brevi periodi di forza. La valuta britannica ha beneficiato in modo più che proporzionale del rientro di molti capitali precedentemente parcheggiati in centri off-shore e che ora vengono trasferiti direttamente a Londra. La strategia OCSE per combattere i paradisi fiscali, secondo le statistiche della BRI (cfr. Statistica trimestra-le) ha generato un forte deflusso di capitali dagli ex-centri offshore della sfera d’ influen-za della Corona britannica verso Londra.
Euribor: tasso d’interesse sui depositi a termine in euro nelle operazioni inter-bancarieNel 2013 il mercato monetario è stato testimone di uno dei più gravi scandali della storia bancaria europea. Non meno di otto delle più grandi banche europee e ameri-cane sono state sanzionate con una multa
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Andamento dei cambi nel 2013: EUR/USD ed EUR/JPY
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CHF, dall’autunno dell’anno scorso non viene più calcolato il tasso a 9 mesi. Sta diventando un problema il fatto che molte delle 32 banche che raccolgono dati per il calcolo dell’Euribor e dell’EONIA non sono più disposte a fornirli per il timore di ulteriori sanzioni e possibili perdite di immagine. Si riduce, pertanto, l’attendibilità del principale indice del mercato monetario della zona euro. EBF, la società a cui attualmente è affidato il calcolo, sta cercando di riconquis-tare la fiducia perduta con la nomina di nuovi agenti responsabili del calcolo, l’introduzione di nuovi meccanismi di controllo e la lotta ai conflitti d’interesse.
Tutti questi sconvolgimenti hanno destato molta incertezza nei mercati monetari. La richiesta di parametri alternativi è stata nuo-vamente abbandonata nel corso dell’anno in quanto, secondo diversi pareri, avrebbe sollevato enormi problemi legali.
I restanti tassi del mercato monetario hanno registrato poche variazioni nel 2013. Nel corso dell’anno tutti i tassi Euribor sono rimasti sotto la soglia dello 0,6%. L’Euribor a 3 mesi ha addirittura oscillato per la maggior parte dell’anno attorno allo 0,2-0,3%. La politica dei bassi tassi d’interesse e lo sforzo da parte della BCE di iniettare liquidità a buon mercato nel sistema bancario hanno stabilizzato il mercato monetario.
Verso la fine dell’anno alcune grandi banche hanno reagito alle voci secondo cui, nell’ambito dell’imminente stress test della vigilanza bancaria comunitaria, verrà pas-sata sotto la lente d’ingrandimento anche la dipendenza delle banche dai prestiti triennali della BCE (Long Term Refinancing Opera-tions, LTRO) anticipandone il rimborso. Dei vecchi 1000 miliardi di euro che le banche europee si erano già procurate tramite le operazioni LTRO nel 2011 e 2012, quasi 300 miliardi di euro sono stati rimborsati anticipa-tamente. In particolare, le banche tedesche (oltre il 60% di rimborsi) e quelle francesi
(50% di rimborsi anticipati) hanno rinunciato anticipatamente a questi tender a lungo termine, dal momento che dal loro punto di vista producono solo costi e non sono più necessari dopo la normalizzazione dei mercati monetari. Questo rimborso anticipa-to ha ridotto l’eccesso di liquidità nella zona euro a 220 miliardi di euro, un livello che viene considerato critico dalla BCE. Intanto, però, questi rimborsi hanno fatto lievemente aumentare i tassi del mercato monetario.
Il basso livello dei tassi d’interesse del mer-cato monetario nel 2013 è stata una caratte-ristica comune a tutti i paesi industrializzati. Negli Stati Uniti i tassi d’interesse hanno oscillato durante tutto l’anno a un livello basso con tendenza a ulteriore ribasso. Il Libor a tre mesi verso la fine dell’anno si era attestato allo 0,246%, quello a 12 mesi allo 0,583%. Anche in Giappone la politica monetaria espansiva ha portato a un ulte-riore calo dei tassi d’interesse. I tassi Libor verso la fine dell’anno erano rispettivamente 0,148% 0,373%. Solo in Svizzera il livello dei tassi ha toccato livelli più bassi. Da febbraio 2013, il CHF Libor a 1 mese è addirittura scivolato in territorio negativo. Tutti gli altri tassi con altre durate si sono avvicinati allo 0%.
Nel raffronto annuale, l’unica area valutaria con tassi d’interesse leggermente più elevati nel mercato monetario è stata quella della sterlina britannica. Anche se durante l’anno il tasso a 12 mesi della sterlina è finito sotto la soglia dell’1%, le rimanenti durate sono rimaste quasi invariate allo stesso livello dello scorso anno (Libor a 1 mese alla fine dell’anno: 0,489%, a 3 mesi: 0,525%, a 6 mesi: 0,623%).
Mercati finanziari e monetariAnche nel 2013 sul mercato mondiale dei capitali si è notata una netta separazione tra i mercati che si trovavano sotto l’influenza
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diretta delle banche centrali e quelli che, invece, erano al di fuori della loro sfera d’interesse (perché non ritenuti strategici).
Per garantire la sostenibilità finanziaria degli elevati debiti pubblici nei paesi indus-trializzati, le banche centrali avevano già cominciato negli anni passati a intervenire sui mercati primari (Fed, BOE, BOJ) o sui mercati secondari (BCE). In tal modo, il livello dei rendimenti dei titoli di stato si è ridotto ai minimi storici. Nel 2013, un anno in cui le prospettive economiche hanno comin-ciato a rischiarire, le banche centrali hanno fatto il tentativo di intervenire in modo meno massiccio. Ciò ha provocato negli Stati Uniti un rialzo dei rendimenti sui titoli di stato a medio e lungo termine. In particolare, gli US Treasuries decennali hanno toccato
verso la fine dell’anno un rendimento del 3%, il livello più alto mai raggiunto dal 2011. Nella zona euro, dove i titoli di stato vengono considerati come obbligazioni di riferimento, si è presentato uno scenario simile. Anche in questo caso i rendimenti dei Buba de-cennali sono passati dall’1,2% a metà anno a oltre il 2%. Nello stesso periodo, però, i rendimenti su titoli degli stati meridionali dell’UE sono diminuiti costantemente. E così i rendimenti dei Btp a 5 anni, ad esempio, verso la fine dell’anno sono scesi all’1,4%, mentre all’inizio dell’anno erano ancora al 2,11%. Anche i Btp a 10 anni, verso la fine dell’anno hanno fruttato il 3,795%, mentre avevano iniziato l’anno con un rendimento del 4,342%. Di questi sviluppi hanno bene-ficiato soprattutto quegli investitori che nel
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Andamento dei principali indici dei mercati azionari 2013
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2013 avevano puntato sui titoli degli stati meridionali dell’euro, come quelli di Italia e Spagna, ma anche di Portogallo e Grecia. Al contrario, gli investitori che nel 2013 avevano investito in titoli di stato ritenuti sicuri della zona core dell’euro hanno subito perdite. In conseguenza di questi sviluppi contrastati, l’indice di riferimento per le eurobbligazioni di JPMorgan (JPMEUR) nel corso dell’anno ha presentato solo un risultato debole dello 0,8%. Notevole in questo contesto è stato il ruolo che le istituzioni dell’UE hanno attribuito alle agenzie di rating in Europa dal 20 giugno 2013. Tutte le agenzie operanti in Europa devono chiedere l’autorizzazione dell’ESMA. Ciò significa che le agenzie di rating devono rivelare i loro meccanismi decisionali e, in determinate circostanze, possono essere chiamate a renderne conto. Le agenzie di rating possono, inoltre, consegnare i loro giudizi sugli stati solo in determinati periodi dell’anno. Recentemente è stato deciso che d’ora in poi i rating dovranno svolgere solo un ruolo secondario decisioni di investimento. I primi effetti di questo approccio rigoroso si sono già notati nel 2013. In particolare, alle banche è stato praticamente “raccomandato” dalle autorità l’acquisto di titoli di stato con rating peggiori.
A differenza dalla situazione europea, l’indice obbligazionario mondiale di JPM-organ (JPMGlobal) ha lasciato sul terreno l’8,6% in seguito alle turbolenze sui mercati valutari nel corso dell’anno. Il ritiro massiccio di capitali dai paesi BRIC ha condotto a un rialzo generalizzato dei tassi d’interesse.
Per contro, il livello dei tassi d’interesse sulle obbligazioni societarie è sceso rapidamente nel 2013, segnale questo di un aumento della propensione al rischio degli investitori. Il mercato azionario è stato l’unico mercato nel 2013 ad essere colpito solo marginalmente dalle nuove disposizioni normative delle au-torità di vigilanza. A causa del gran numero di risultati positivi, soprattutto delle imprese
cinesi operanti a livello globale, e della spe-ranza di un miglioramento della situazione sul mercato di sbocco nei paesi industrializ-zati, in particolare negli Stati Uniti, ma anche in Europa, i prezzi delle azioni sono aumen-tati costantemente durante l’anno. L’indice S&P500 negli Stati Uniti ha guadagnato in un anno il 29,1% in USD, mentre il Bloomberg 500 Index, che replica 500 titoli europei, si è “accontentato” del 17,1%. L’indice Nikkei ha guadagnato addirittura il 56,7% in JPY. Di conseguenza, a fine anno l’MSCI World ha registrato un incremento del 23,7%. I mercati azionari nelle nazioni industrializzate sono risultati così i mercati più liquidi in assoluto nel 2013. Nel complesso, secondo le indagini condotte da Bloomberg la capitalizzazione mondiale è aumentata nel corso dell’anno di 10 bilioni a 62 bilioni di dollari; 10 anni fa la capitalizzazione delle borse mondiali era ancora a quota 30 bilioni di dollari.
Le quotazioni non sono comunque au-mentate in modo uniforme in tutte le borse europee. Il Dax e l’IBEX, per esempio, sono stati sicuramente tra i migliori con un incremento annuo rispettivamente del 25,5% e del 21,2%. Leggermente più deboli sono risultate, invece, le tendenze nelle borse europee, colpite tra le altre cose dalla nuova imposta finanziaria (Tobin tax), come quella italiana (FTSE MIB 16,6%) e quella francese (CAC40 17,4%). La tendenza generale al rialzo è stata seguita nel 2013 dalle borse dei mercati emergenti asiatici in misura solo limitata. L’indice Hang Seng, ad esempio, ha guadagnato solo il 2,9%, mentre il Kospi si è dovuto accontentare dello 0,7%. Il mercato azionario russo, dipendente dal petrolio (oltre il 70% dei titoli nel Russia Trading Index sono collegati al settore energetico), nel 2013 è addirittura crollato (-5,5%). Il motivo di questa debole performance (il Roger Index ha perso il 4,5% in USD) non va ricercato solo nella vacillante domanda dell’economia reale, che ha pesato soprattutto sui prezzi
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dei metalli industriali come l’alluminio (-21%), il rame (-15%), lo zinco (-10%) e il piombo (-15%), ma anche nei buoni raccolti statuni-tensi di cereali (prezzi in calo del 23%), mais (-39%) e semi di soia (-12%). In definitiva, però, le norme più severe per la negoziazi-one di derivati negli Stati Uniti e in Europa (dove i preparativi per il MiFID II hanno già agitato le acque) e i requisiti patrimoniali più severi, hanno fatto sì che alcune grandi banche in questo segmento si siano ritirate in parte o completamente da questo settore (JPMorgan, Deutsche Bank, Commerzbank, Goldman Sachs, UBS, Bank of America).
Hanno deluso anche i prezzi dei metalli preziosi. Non solo questi sono stati spinti al ribasso dalle paure emergenti di una spirale deflazionistica, con l’oro che ha perso durante l’anno il 25% e l’argento il 39% del proprio valore espresso in dollari statuni-tensi, ma anche perché alcuni importanti paesi acquirenti in Asia orientale hanno reso difficile l’accesso al mercato dell’oro. Sop-rattutto in India, il più grande consumatore mondiale di gioielli d’oro, dopo le turbolenze valutarie nell’estate del 2013 e a causa delle crescenti aliquote d’imposta, è diventato più costoso acquistare questo metallo. Anche la banca centrale cinese ha significativamente ridotto la sua richiesta di metallo giallo. Se a tutto questo si aggiunge, poi, la massiccia fuga degli investitori istituzionali dagli ETC sull’oro, allora si capisce facilmente la debole performance di questo metallo.
Nel 2013 si è notato un andamento positivo nei mercati immobiliari di USA e Regno Uni-to. Mentre il Case Shiller Index statunitense, che misura i prezzi medi degli immobili nei principali stati USA, è aumentato del 13,5%, anche il britannico British Nationwide Ave-rage House Price Index è salito dell’8,3%. Solo in Italia si è registrata una diminuzione dei prezzi delle abitazioni che, in alcuni comuni, è arrivata fino al 30%.
Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Settore bancario
Settore bancario italiano Al 30/09/2013 in Italia operavano 690 banche (2012: 724) (senza considerare la “Cassa Depositi e Prestiti SpA”). Queste disponevano assieme di una rete di 31.942 sportelli (2012: 33.186). Commisurato alla po-polazione italiana al 30/09/2013 (59.943.933 persone), ciò equivale a una densità di 1.877 abitanti per sportello bancario.15
Il sistema del credito cooperativo, con le sue 387 “Banche di Credito Cooperativo” (BCC), “Casse Rurali” e “Casse Raiffeisen” al 30/09/2013, le quali gestiscono complessiva-mente 4.451 sportelli, rappresenta il 56,09% delle banche (2012: 54,97%) e il 13,93% deg-li sportelli (2012: 13,38%) che compongono il panorama bancario italiano.16
La raccolta complessivamente gestita dalle banche di credito cooperativo in Italia è cresciuta del 3,8% fino a fine settembre 2013 (settembre 2012: +1,0%), mentre nello stesso periodo l’intero sistema bancario italiano ha registrato una diminuizione pari all’1,9% (settembre 2012: +0,7%). A fine settembre 2013 la raccolta effettuata dalle banche di credito cooperativo mediante conti correnti, libretti di risparmio, pronti contro termine e obbligazioni ammontava a 157,71 miliardi di euro17 (settembre 2012: 151,89 miliardi)18.
Secondo Federcasse le banche di credito cooperativo italiane detenevano a fine settembre 2013 impieghi per 136,25 miliardi di euro (settembre 2012: 137,47 miliardi19), evidenziando un calo dello 0,9% rispetto alla corripondente data dell’anno precedente; nello stesso periodo il sistema bancario nazionale nel suo complesso ha registrato una contrazione attorno al 3,5%. Gli impieghi delle banche cooperative italiane tendono
15 Banca d’Italia ed Istat16 Banca d’Italia ed Istat17 Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n. 2-201418 Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n. 1-201319 Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n. 1-2013
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a crescere nelle regioni del Centro (+0,9%), mentre nel Nordest (-1,0%), nel Nordovest (-1,7%) e al Sud (-0,8%) stanno diminuendo. La quota di mercato del sistema creditizio cooperativo, sempre con riferimento agli impieghi, è pari al 7,2%20.
Le sofferenze lorde nelle banche di cre-dito cooperativo rappresentavano a fine settembre 2013 l’8,0% del totale degli impieghi (settembre 2012: 5,9%), mentre l’intero sistema bancario italiano rilevava nello stesso periodo un’incidenza media dei crediti a sofferenza pari al 7,7% (2012: 6,0%)21. Laddove presso le banche di credito cooperativo alla fine di settembre 2013 i crediti a sofferenza risultavano aumentati mediamente del 33,0% a 10,86 miliardi di euro (2012: +22,9%), a livello di sistema bancario nazionale l’incremento era pari al 22,7%, avendo essi raggiunto 145,53 miliardi di euro (2012: +15,0%)22.
Le sofferenze nette, invece, a fine dicembre 2013 in Italia ammontavano a 80.360 milioni di euro, con un aumento di 15.586 milioni di euro rispetto alla fine dell’anno precedente. La variazione percentuale tendenziale a fine dicembre 2013 è stata quindi pari al 24,06% (+25,24% a fine dicembre 2012)23.
Il rapporto tra le sofferenze nette e il totale degli impieghi del sistema bancario italiano è aumentato a fine dicembre 2013 al 4,33% (3,36% a fine dicembre 2012)24.
A fine settembre 2013 la provvista comples-siva delle banche del sistema cooperativo italiano risultava composta per l’82,9%25 (2012: 84,8%) da raccolta da clientela e obbligazioni e per il 17,1% (2012: 15,2%) da raccolta interbancaria. Al 30/09/2013 la
20 Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n. 2-201421 Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n. 2-201422 Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n. 2-201423 ABI monthly outlook, febbraio 201424 ABI monthly outlook, febbraio 201425 Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n. 2-2014
raccolta da clientela, ivi comprese le obbliga-zioni, era pari a 157,71 miliardi di euro (2012: 151,89 miliardi), evidenziando, pertanto, una crescita del 3,8% (2012: +1%) rispetto alla stessa data dell‘anno prima. Nello stesso periodo l‘intero sistema bancario italiano, arrivando a 2.066,99 miliardi di euro (2012: 2.107,85 miliardi), ha registrato una contrazi-one dell’1,9% (2012: +0,7%26).
Il patrimonio delle banche di credito coopera-tivo, rappresentato dall’aggregato “capitale e riserve”, ammontava a settembre 2013 a 20 miliardi di euro27 (2012: 19,7 miliardi), con un incremento del 2,2% su base d’anno (2012: +0,9%28).
Il Tier1 ratio delle banche di credito coope-rativo a settembre 2013 era pari al 14,3%29 (13,9% a settembre 201230), mentre il coef-ficiente patrimoniale (total capital ratio) era attestato al 15,2% (14,9% a settembre 2012). A fine giugno 2013 il Tier1 ratio dell‘intero sistema bancario italiano era pari all’11,3% (11,5% a fine settembre 2012), mentre il coefficiente patrimoniale era attestato al 14,1% (14,3% a fine settembre 2012)31.
A partire dal 10 giugno del 2013 la „Cassa di Risparmio di Bolzano spa“ ha rilevato un ramo d’azienda della ex „Banca Sella Nord Est Bovio Calderari spa“, la quale aveva sede legale nella provincia di Trento e ap-pena in autunno del 2012 era stata integrata nella „Banca Sella spa“ (sede a Biella – Pi-emonte). Il ramo d’azienda citato è costituito da un centro clientela privata nonchè da 26 filiali, le quali sono dislocate nelle province di Bolzano, Trento e Belluno. Tre dei cinque sportelli finora gestiti in provincia di Bolzano fanno ora capo alla „Cassa di Risparmio di
26 Federcasse, Circolare Statistica n. 1-201327 Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n. 2-201428 Federcasse, Circolare Statistica n. 1-201329 Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n. 2-201430 Federcasse, Circolare Statistica n. 1-201331 Federcasse, Note e spunti per le relazioni alle assemblee
delle BCC-CR 2014, März 2014
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Bolzano spa“ (di cui due a Bolzano e uno a Merano) mentre nei rimanenti due ex spor-telli (ambedue a Bolzano) non si esplica più l’attività bancaria ed i relativi clienti sono stati accorpati a sportelli limitrofi facenti capo alla “Cassa di Risparmio di Bolzano spa”. Tutto ciò comporta che anche “Banca Sella spa” ha cessato l’attività nella provincia di Bolza-no. Pertanto il numero di banche operanti in Alto Adige si è ridotto di un’ulteriore unità.32
3. L‘organizzazione Raiffeisen dell‘Alto Adige
Al 31 dicembre 2013 il volume della raccolta diretta da clientela (depositi da clientela, al netto delle passività derivanti da crediti ceduti o cartolarizzati, e titoli obbligazionari propri) dell’Organizzazione Bancaria Raiff-eisen dell’Alto Adige, ossia delle 47 Casse Raiffeisen e della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige, ammontava a 9,846 miliardi di euro. Ciò rappresenta una crescita del 7,80% rispetto alla stessa data dell’anno precedente.
La raccolta indiretta da clientela al 31/12/2013 ammontava a 2,004 miliardi di euro. Su base annua ciò corrisponde a un decremento dello 0,91%.
I mezzi amministrati (corrispondenti alla somma della raccolta diretta e indiretta da clientela) al 31 dicembre 2013 evidenziavano un totale di 11,850 miliardi di euro. Rispetto al 31/12/2012 si tratta di una crescita del 6,57%.
Per quanto riguarda gli impieghi diretti verso la clientela (crediti verso clientela, al netto dei crediti ceduti o cartolarizzati), al 31 dicembre 2013 è stato registrato un incre-mento dello 0,51% rispetto alla stessa data
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dell’anno precedente. Il volume complessivo degli impieghi diretti verso la clientela al 31 dicembre 2013 era pari a 9,634 miliardi di euro.
Le sofferenze lorde sugli impieghi diretti ver-so la clientela, sempre al 31 dicembre 2013, assommavano a complessivi 341,8 milioni di euro. Rispetto alla stessa data dell’esercizio precedente questi hanno subito una crescita dell’1,82%. È leggermente aumentato il rapporto tra le sofferenze lorde e il totale dei prestiti concessi direttamente alla clientela, essendo questo passato dal 3,50% del 31/12/2012 al 3,55% del 31/12/2013.
Le masse intermediate, rappresentanti la somma dei mezzi amministrati della clientela e degli impieghi diretti verso clientela, alla data di bilancio erano pari a 21,483 miliardi di euro. Rispetto al 31/12/2012 le masse intermediate dall’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige risultavano aumen-tate del 3,77 %.
Al 30/09/2013 in Alto Adige operavano 71 banche (di cui 55 con sede legale in Alto Adige). Il numero delle Casse Raiffeisen, comprensivo delle due Casse rurali con sede legale nella provincia di Trento, ammonta a 49, quello delle società per azioni a 15, quello delle banche popolari a 4 e quello relativo alle filiali di banche estere a 3.
Rispetto alla data del 30/09/2012 la rete degli sportelli gestiti dalle banche ope-ranti in Alto Adige si è decrementata di 8 unità, raggiungendo quota 409. A fronte della chiusura di 10 sportelli si è registrata un’apertura di 2 sportelli. In Alto Adige ben 194 sportelli vengono gestiti dalle Casse Raiffeisen nonché dalle due Casse rurali con sede legale nella provincia di Trento. Nella provincia di Bolzano queste ultime gestisco-no 5 sportelli. Il numero di sportelli attribuibili alle società per azioni ammonta a 145, alle banche popolari a 67 e alle filiali di banche estere a 3. Una delle chiusure citate riguarda
Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Organizzazione Raiffeisen dell‘Alto Adige
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Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Organizzazione Raiffeisen dell‘Alto Adige
le Casse Raiffeisen. Trattasi della dismissione di uno sportello da parte della “Cassa Rurale di Bolzano Società cooperativa” a Bolzano.
Commisurata alla popolazione altoatesina al 30/09/2013 (514.998 persone) la densità risulta essere pari a 1.259 abitanti per sportel-lo bancario. Con le sue 47 aziende bancarie indipendenti che gestiscono 189 sportelli33, le Casse Raiffeisen dell’Alto Adige detengono il 46,21% degli sportelli bancari altoatesini. Le Casse Raiffeisen contano inoltre due sportelli oltre i confini della Provincia di Bolzano (di cui uno situato in Provincia di Trento e uno in Provincia di Belluno)34.
Le 55 banche aventi sede legale in Alto Adige sono le seguenti: 47 Casse Raiffeisen dell’Alto Adige, “Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige spa”, “Alpenbank spa” (classificata tra le filiali di banche estere), “Cassa di Risparmio di Bolzano spa”, “Banca Popolare dell’Alto Adige Società cooperativa per azioni”, “Prader Bank spa”, “Hypo Tirol Bank Italia spa” (incorporata in ottobre 2013 nella Hypo Tirol Bank AG e con questo classificata tra le filiali di banche estere) , “Alto Adige Banca spa” e “BHW Bausparkasse spa” (classificata tra le filiali di banche estere). Quest’ultima nel 2013 ha trasferito la propria sede legale dalla provincia di Verona alla provincia di Bolzano cosicchè il numero delle banche aventi sede legale in Alto Adige, rispetto alla data del 30/09/2012, è incrementato di una unità.
Al 30/09/2013 il numero complessivo di sportelli che le 55 banche con sede legale nella Provincia di Bolzano conducono nella stessa ammonta a 339 unità35.
Nell’anno 2013 il supporto prestato dalla Federazione Cooperative Raiffeisen alle Casse Raiffeisen si è nuovamente esplicato in due ambiti d’intervento oramai consolidati: si
33 Senza Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA34 Banca d’Italia e Istat, Istituto Nazionale di Statistica35 Banca d’Italia
tratta della vigilanza sulle cooperative, in cui si concretizza il mandato istituzionale della Federazione, da una parte, e della pres-tazione di servizi in ossequio all’incarico statutario di sostenere i soci, dall’altra. Nell’ambito della vigilanza sulle cooperative le cooperative associate hanno avuto modo di servirsi dell’attività di revisione ordinaria e straordinaria nonché della revisione legale dei conti. Le prestazioni svolte nel contesto dell’incarico statutario comprendono la rappresentanza degli interessi degli asso-ciati oltre che l’assistenza, la consulenza e l’attività formativa con riguardo alle temati-che attinenti al sistema cooperativo nonché a tutte le questioni di ordine economico-aziendale, giuridico e tecnico bancario.
Attraverso l’area servizi più vasta, ossia la tecnologia dell’informazione e della comunicazione (area Sistemi Informativi Raiffeisen – area RIS) la Federazione Cooperative Raiffeisen mette a disposizione dei soci e degli altri clienti applicazioni e sistemi attuali e sicuri. Da un lato gli stessi sono basati sulle attività di sviluppo interno, dall’altro lato sono fondati su soluzioni software standardizzati acquistati sul mercato; essi costituiscono un segno di qualità e un importante valore aziendale per l’Organizzazione Raiffeisen nel suo comp-lesso (sistema bancario e non). Nell’anno 2013 sono state investite nuovamente tante risorse al fine di migliorare il rendimento e l’affidabilità dei sistemi IT. Così sono stati creati i presupposti per l’introduzione dei nuovi applicativi bancari e il concetto riguar-dante il relativo pannello di lavoro (desktop) è stato impostato.
Nel contesto delle massicce attività di sostituzione delle carte di pagamento, attualmente ancora in corso, le carte ban-comat vengono dotate di caratteristiche di sicurezza dell’ultima generazione (MCHIP/4 e PayPass). Grandi progetti strategici, par-zialmente pluriannuali, mirano alla realizza-
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alle organizzazioni locali.
Nonostante il contesto economico sfavorevo-le la società è stata nuovamente in grado di mettersi bene in luce sul mercato assicura-tivo locale, guadagnando quote di mercato. Nel 2013 la Raiffeisen Servizi Assicurativi ha conseguito risultati positivi anche in merito alle nuove acquisizioni di contratti assicurati-vi nei rami delle assicurazioni danni.
Con ciò si è riconfermato ancora una volta il fatto che la risposta alle sfide è da ritrovarsi essenzialmente nella forza dell’unione delle strutture centrali con il modello di business attuato delle Casse Raiffeisen dell’Alto Adi-ge, il quale evidenzia un forte orientamento verso la clientela.
Sia sul mercato della clientela privata che su quello delle aziende nel 2013 Raiffeisen OnLine si è ulteriormente affermata, rivelan-dosi un partner IT competente. La collabora-zione ad ottimo livello instaurata con clienti aziendali, ai quali ROL è legato da relazioni pluriannuali, è proseguita.
L‘anno scorso, ROL ha consolidato il proprio ruolo di fornitore di servizi internet alle Casse Raiffeisen. Ciò si riflette tra l‘altro nel forte consenso ottenuto dalla soluzione digital-signage Raiffeisen Channel sviluppata da ROL, che attualmente è utilizzato in più della metà delle Casse Raiffeisen dell’Alto Adige. Nell anno in rassegna è stata introdotta una novità nella gamma dei servizi su misura per le esigenze del gruppo Raiffeisen, cioè la soluzione pubblica WLAN WIR (wireless Internet Raiffeisen). La soluzione di navigazi-one, attraverso la quale le Casse Raiffeisen possono rafforzare la propria immagine di aziende moderne, orientate al cliente, ha avuto una partenza positiva.
zione del sistema di gestione documentale, di M3 ossia dei nuovi applicativi bancari, del sistema di gestione delle condizioni bancarie nonchè del sistema di gestione dei mutui. Attorno a tutti questi progetti ruotano esigen-ze e caratteristiche specifiche. L’avvenuto trasferimento degli archivi riguardanti le giustificazioni contabili della clientela nel nuovo sistema di gestione documentale e l’allineamento dei programmi a ELO (cartella Leitz elettronica), cioè la fonte documentale, rappresentano delle pietre miliari.
Il sistema di gestione dei mutui è stato ana-lizzato in collaborazione con il partner ester-no “GFT”. Le esigenze reciproche sono state identificate, l’analisi specifica e l’allestimento delle infrastrutture necessarie sono state atti-vate. Al fine di ottimizzare la creazione delle infrastrutture necessarie all’interno di M3 è stata incentivata la stretta collaborazione tra i vari team di progetto (riguardanti progetti attuali e futuri). All’interno dello strumento di consulenza clienti sono state sviluppate nuove funzionalità per i clienti aziendali, l’area „la mia impresa” è stata modificata, per aziende piccole e società è stata allestita l’area “la mia azienda”.
Nel contesto delle pianificazioni riguardanti le prestazioni e le capacità particolari attenzioni sono state rivolte alle nuove tecnologie e ai nuovi SSD e sottosistemi, che hanno apportato una enorme spinta per quanto riguarda le prestazioni del mainframe. I tempi di risposta in merito alle transazioni bancarie sono stati dimezzati.
Nel 2013 la Raiffeisen Servizi Assicurativi ha adempiuto con impegno e perizia alla propria funzione mirata al supporto, alla consulenza nonchè alle prestazioni di servizi a favore delle Casse Raiffeisen. Ciò riguarda tutti gli aspetti del business assicurativo. Parimenti la società ha promosso l’esecuzione delle proprie attività di assicurazione soprattutto nell’ambito della protezione dei rischi in capo
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4. La Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige nell‘esercizio 2013
La Cassa Centrale Raiffeisen è riuscita a gestire bene l’esercizio 2013. Gli obiettivi sono stati superati, l’eccellente produttività è stata mantenuta e la dotazione di capitale proprio è stata incrementata.
La Cassa Centrale Raiffeisen ha svolto egre-giamente la propria missione in tutte le aree strategiche, fornendo alle Casse Raiffeisen, ai clienti e ai partner una vasta gamma di servizi finanziari e bancari di supporto.
È stata ulteriormente ampliata l’attività di concessione del credito a favore degli operatori economici locali, il business di fondo della Cassa Centrale. Mentre in tutta Italia e anche a livello locale si parla di “credit crunch”, il volume creditizio è ancora una volta aumentato del 4,05%. È da oltre 10 anni, pertanto, che si registra un incremento: dal 2003 al 2013 gli impieghi sono aumentati, in termini assoluti, da 409 milioni a 1,3 miliardi di euro. La collaborazi-one con le Casse Raiffeisen, in prevalenza sotto forma di finanziamenti in pool, viene apprezzata dal mercato. Ciò ha contribuito in modo significativo all’aumento del margine di interesse e delle commissioni e, di riflesso, al miglioramento della redditività della gestione ordinaria. La Cassa Centrale è stata invi-tata a partecipare a quasi tutti i progetti di investimento di rilievo attuati in Alto Adige. Il rallentamento dello sviluppo economico ha imposto di prevedere rischi superiori ai nostri standard pluriennali, riflettendosi sul conto economico in termini di rettifiche di valore. Il confronto con l’esercizio precedente e l’andamento registrato nel secondo semestre fanno sperare che il trend si inverta.
I depositi da clientela sono aumentati di più del 30%. L’incremento è stato ottenuto con tassi nella media di mercato e senza condurre particolari campagne di marketing. La fiducia che gli abitanti della nostra regione
ripongono nell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen e nella Cassa Centrale Raiffeisen si è, quindi, ancora una volta fortificata.
Il buon risultato d’esercizio è in gran parte dovuto alla gestione del portafoglio titoli di proprietà. Si sono avvertiti chiaramente gli sviluppi del mercato e l’abile gestione dei titoli di stato europei, oltre al risultato del mandato di gestione esterna del portafoglio bancario. Come già accaduto nell’esercizio precedente, la lungimirante gestione delle attività della Cassa Centrale ha nuovamente dato i suoi frutti. L’utile prima delle imposte è molto vicino a quello registrato dalla Cassa Centrale Raiffeisen nel 2012, ossia al massimo mai raggiunto prima d’ora.
Gli effetti della difficile situazione economica e delle ristrettezze che hanno caratterizzato il mercato monetario e quello dei capitali sono stati ancora una volta chiaramente avvertiti dalle banche italiane. Per reperire liquidità si è in prevalenza fatto ricorso alle operazioni di rifinanziamento della Banca Centrale Europea. I nuovi indici di liquidità introdotti a fini di vigilanza dimostrano che è sempre stato presente un consistente cuscinetto.
Un effetto positivo sulla liquidità è derivato anche dal notevole aumento dei depositi da clientela, sia per quanto riguarda le Casse Raiffeisen, sia con riferimento alla stessa Cassa Centrale.
Il patrimonio netto, dopo l’incremento del 22% realizzato nel 2012, è ulteriormente aumentato del 9,2% nel 2013, passando da 238 milioni a 259 milioni di euro alla fine dell’esercizio, il tutto senza ricorrere ad alcun aumento di capitale. I coefficienti di capita-lizzazione evidenziano che i requisiti imposti dalle disposizioni di Basilea 3 per i prossimi anni potranno essere soddisfatti.
Un andamento eccellente è stato messo a segno dal Fondo Pensione Aperto Raiffeisen
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(numero degli aderenti aumentato del 10%, performance positiva per tutti i comparti). Nel corso dell’anno sono stati portati a termi-ne i lavori preliminari in vista del trasferimen-to del Fondo dalla PensPlan Invest SpA alla Cassa Centrale Raiffeisen con decorrenza 01/01/2014, oltre che dell’intensificazione dell’attività di distribuzione.
Nel 2013 l’agenzia di rating Moody’s ha confermato il rating assegnato alla Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige SpA. Con un rating Baa3 la Cassa Centrale continua a mantenersi in zona investment-grade, occu-pando sempre una posizione di vertice sia in ambito regionale che su scala nazionale.
Assieme alla Federazione Cooperative Raiffeisen la Cassa Centrale Raiffeisen ha collaborato al progetto del movimento co-operativo italiano teso alla costituzione di un proprio Fondo di Garanzia Istituzionale (FGI) secondo gli schemi di Basilea 3 (ISP - insti-
tutional protection scheme). Non sussistono, per ora, risultati concreti. È, peraltro, proba-bile che, indipendentemente dal progetto di Federcasse, diverrà obbligatorio un nuovo strumento di garanzia unitario operante a livello europeo, per cui tali preparativi arriveranno a dare i propri frutti.
Struttura organizzativa
Nel corso dell’esercizio 2013 non ci sono state particolari variazioni nella struttura organizzativa. L’attività della banca si è svolta in condizioni organizzative di sicurezza ed efficienza.
Attività di sviluppo
Lo sviluppo di nuovi prodotti e l’aggiornamento e la rielaborazione delle procedure standardizzate sono il risultato di un continuo processo interno. Esso è
1.400.000.000
1.200.000.000
1.000.000.000
+ 6,17% + 4,47%
+ 37,24%
+ 15,09%
+ 20,82%
+ 9,45%
+ 16,88%+ 6,76%
+ 6,56%+ 4,05%
800.000.000
600.000.000
400.000.000
200.000.000
0
434.94
3.31
1
454.37
7.05
6 623.60
7.00
1
717.71
2.38
7
867.16
4.67
3
949.15
0.90
9
1.10
9.35
4.10
9
1.18
4.29
6.40
7
1.26
2.01
9.54
5
1.31
3.07
0.68
1Incremento medio p.a.13% ca.: 90.341.870 €
Impieghi della Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige SpA 2004-2013
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frutto dell’osservazione critica delle strutture esistenti, dell’accoglimento di impulsi esterni e dell’analisi di statistiche e sondaggi che pervengono periodicamente da diverse isti-tuzioni quali la Banca d’Italia, la Federazione Cooperative Raiffeisen, ecc. In ultima analisi, lo sviluppo consiste nell’attuazione delle innovazioni. L’obiettivo è quello di sviluppare prodotti adatti alle specifiche esigenze, di ridurre i costi e di mantenere una buona qualità dei servizi Raiffeisen.
Gli ultimi esercizi sono stati caratterizzati da incisive e soventi variazioni delle dispo-sizioni legislative e di vigilanza, oltre che dal riordino dell’attività bancaria. I lavori di adattamento e di attuazione e la formazione del personale hanno richiesto l’impiego di molto tempo e di notevoli risorse.
Anche lo sviluppo tecnologico svolge un ruolo importante. Nel 2013 la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA, in collaborazi-one con la Federazione Cooperative Raiff-eisen, ha lavorato allo sviluppo di soluzioni tecniche innovative tese a supportare la competitività dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige.
PartecipazioniLe partecipazioni sono considerate una possibilità per la Cassa Centrale Raiffeisen di estendere la gamma di servizi messa a disposizione delle Casse Raiffeisen e di cogliere opportunità di sviluppo assieme a partner strategici. La strategia delle parteci-pazioni è quella di rafforzare e ampliare la posizione di mercato delle Casse Raiffeisen in Alto Adige.
Nell’esercizio trascorso la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA ha preso parte all’aumento di capitale della BCC CreditoConsumo SpA, al cui capitale sociale partecipa dal 2012 con una quota del 4%. Sono state sottoscritte 400.000 nuove azioni.
L’indirizzo strategico della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige nel settore del credito al consumo rimane, comunque, invariato.
La collaborazione con Mediocredito Trentino - Alto Adige SpA, in cui la Cassa Centrale Raiffeisen detiene una partecipazione indi-retta attraverso la società finanziaria CRR-Fin, consente di partecipare alla concessio-ne di prestiti e di concorrere all’erogazione di finanziamenti all’industria e di finanziamenti di progetto, oltre che all’erogazione di servizi alla clientela commerciale fuori provincia.
La partecipazione in AlpenBank SpA - Inns-bruck permette di incrementare le quote di mercato dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige nel comparto del private banking. Oltre a dedicarsi alla clien-tela privata, AlpenBank supporta le Casse Raiffeisen attraverso l’effettuazione di analisi consolidate sui mercati finanziari e mediante varie strategie di investimento e linee di gestione patrimoniale rivolte a una clientela selezionata e, sempre di più, mediante prodotti finanziari sviluppati appositamente per le Casse Raiffeisen.
La partecipazione alla PensPensPlan Invest AG consente alla Cassa Centrale Raiffeisen di proporre, in collaborazione con Pensplan, il Fondo Pensione Raiffeisen, coprendo il fabbisogno dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige nel campo della previdenza integrativa.
Lo sviluppo commerciale delle imprese Mediocredito Trentino Alto Adige, AlpenBank SpA - Innsbruck, ICCREA Holding, PensPlan Invest SpA e Credit Solution, alle quali la Cassa Centrale Raiffeisen partecipa con quote strategiche, ha evidenziato un anda-mento soddisfacente.
Attraverso la gestione delle partecipazioni strategiche, tenuto conto degli utili di riva-lutazione, è stato possibile conseguire una
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rendita complessiva, calcolata sul valore di bilancio, del 2,05%, sensibilmente superiore al tasso medio overnight.Gli obiettivi che avevano suggerito l’acquisizione delle quote di partecipazione sono stati in massima parte raggiunti.
Rapporti con altre imprese
La Cassa Centrale Raiffeisen non fa parte di alcun gruppo societario. Non vengono intrattenuti rapporti con società controllanti. La Cassa Centrale Raiffeisen esercita un’influenza notevole sulla gestione della so-cietà collegata Alpenbank SpA - Innsbruck. Casse Rurali - Raiffeisen Finanziaria SpA è, invece, soggetta a controllo congiunto. Tra le imprese collegate va annoverata anche la Raiffeisen Servizi Assicurativi Srl.
Fondo Nazionale di Garanzia dei Deposi-tanti del Credito Cooperativo
La Cassa Centrale Raiffeisen aderisce al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depo-sitanti del Credito Cooperativo. Nel corso dell’esercizio 2013 i soci del Fondo sono stati chiamati a provvedere alla copertura di depositi garantiti in seguito alle crisi verifica-tesi in diciotto Banche di Credito Cooperativo italiane. In totale, la Cassa Centrale Raiffei-sen ha versato 246.253 euro.
Alla data di chiusura del bilancio sussiste-vano crediti verso il Fondo di garanzia dei depositanti per complessivi 802.841 euro, erogati allo scopo di finanziare misure di sostegno. Nell’esercizio 2013 sono stati per la prima volta creati, in collaborazione con il Fondo di garanzia dei depositanti, i presup-posti per avvalersi dei crediti d’imposta derivanti dalla fiscalità differita riguardante le banche cooperative sottoposte a liquidazione coatta.
Protezione dei dati personali La Banca, secondo quanto previsto dal d.lgs. n. 196 del 30/06/2003, recante disposizioni in materia di protezione dei dati personali, ha provveduto nel corso dell’esercizio 2013 all’aggiornamento del documento program-matico sulla sicurezza previsto dalla legge 675/96 e dal D.P.R. 318/98. Tale documento riporta:
1. la distribuzione dei compiti e delle re-sponsabilità nell’ambito delle strutture preposte al trattamento dei dati;
2. le misure tecniche ed organizzative per la protezione delle aree e dei locali;
3. i criteri e le procedure per garantire l’integrità dei dati;
4. la descrizione dei criteri e delle modalità per la sicurezza nella trasmissione dei dati;
5. il piano delle attività formative;
6. il piano di verifica.
Piano di emergenza
Nell’esercizio 2013 la Cassa Centrale Raiffeisen ha aggiornato il piano di emer-genza previsto dalle autorità competenti con lettera circolare n. 697760 del 20/07/2004, adeguandolo alle variate condizioni e procedure. Il piano assicura che, in caso di eventi imprevisti, possa essere mantenuta e/o immediatamente ripristinata l’attività d’impresa. La Cassa Centrale Raiffeisen attribuisce grande importanza alla costante e tempestiva messa in sicurezza di tutti i dati aziendali. L’invito delle autorità e dei partner commerciali a svolgere i test annuali è stato accolto. I test richiesti sono stati superati con successo.
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Le date per le riunioni degli organi e dei comitati sono fissate in anticipo per tutto l‘anno. Lo stesso dicasi in merito alle date per la predisposizione dei flussi informativi agli organi della società, che sono necessari per la gestione societaria. Anche lo scambio delle informazioni tra gli organi, i comitati e i responsabili di aree e settori è regolato in forma scritta.
L’organizzazione dei processi di lavoro e di amministrazione e il rilevamento di tutte le operazioni di contabilità della società perse-guono lo scopo di assicurare la disponibilità di informazioni tempestive e corrette per gli organi decisionali interni e per le autorità esterne, oltre che di rispettare le leggi vigenti e le disposizioni di vigilanza.
Per la redazione dei documenti contabili e ogni altra informazione relativa alla banca e per la loro pubblicazione sono stati predisposti dei processi operativi adeguati e sufficienti in relazione alla dimensione e all’attività svolta dalla banca. Viene dato grande valore al rispetto del principio dei controlli incrociati.
I molteplici controlli quotidiani, mensili e trimestrali, attuati ai diversi livelli dell’attività bancaria – i controlli di linea e i controlli di secondo e terzo livello – sono tesi a garan-tire la correttezza nel rilevamento e nella presentazione degli accadimenti economici nella contabilità aziendale, nelle comunica-zioni alle autorità di vigilanza e nelle altre informazioni interne ed esterne.
I controlli successivi sono principalmente co-ordinati e attuati presso il reparto contabilità e segnalazioni ed il Reparto Controlli interni. Le eventuali differenze riscontrate vengono immediatamente analizzate e sistemate.
L‘interazione tra il personale del reparto con-tabilità e segnalazioni e del reparto controlli interni consente anche di effettuare ulteriori controlli formali e di plausibilità.
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ex Art. 123-bis, comma 2, lettera b.Ai sensi dell‘articolo 123-bis, punto 5 del decreto legislativo n. 58/98 la Cassa Centra-le Raiffeisen dell’Alto Adige SpA dichiara che le sue azioni non sono quotate in mercati regolamentati e, quindi, si limita a fornire qui di seguito le informazioni di cui al punto 2, lettera b).
Il Consiglio di Amministrazione si è, inoltre, occupato dettagliatamente delle istruzioni della Banca d‘Italia sul governo societario (corporate governance) e delle successive modifiche, adottando i necessari provvedi-menti per il rispetto della normativa.
Il sistema dei controlli interni della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA è composto dai seguenti organi, responsabili di aree e settori e comitati:
a) Consiglio di Amministrazione,
b) Collegio Sindacale,
c) Comitato di Direzione,
d) Responsabile per la gestione del rischio e della conformità,
e) Responsabile della revisione interna,
f) Responsabile della funzione antiriciclag-gio,
g) Responsabile della redazione della docu-mentazione contabile,
h) Comitato crediti,
i) Comitato investimenti,
j) Comitato conformità e controllo rischio bancari.
I compiti e i poteri degli organi e dei comitati sono definiti in modo appropriato tramite regolamenti interni che vengono adeguati annualmente dal Consiglio di Amministra-zione. Allo stesso modo, i compiti e i poteri dei singoli responsabili di aree e settori sono definiti nei rispettivi contratti di lavoro e nella descrizione delle mansioni.
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messa a disposizione alle Casse Raiffeisen di un prezioso servizio di consulenza. I servizi della Cassa Centrale vengono proposti a integrazione di quelli già offerti dalle Casse Raiffeisen e permettono alle stesse di sviluppare autonomamente diverse operazioni bancarie e di proporre ai clienti soluzioni su misura.
L’obiettivo della Cassa Centrale Raiffeisen è quello di promuovere e rafforzare le Casse Raiffeisen e di incrementarne così la quota di mercato.
Lo spirito di solidarietà e il perseguimento coordinato degli obiettivi comuni sono un importante fattore di successo del movi-mento Raiffeisen dell’Alto Adige. I servizi che la Cassa Centrale Raiffeisen mette a disposizione delle Casse Raiffeisen permet-tono a queste ultime di servire i propri clienti in maniera ottimale e di liberare risorse da destinare al core business.
In questo ambito non si mira, pertanto, alla realizzazione di utili, ma si persegue l’obiettivo principale di adempiere alla funzione di banca centrale. I servizi messi a disposizione vengono, infatti, offerti a prezzo di costo.
È stato dato particolare risalto all’aumento della produttività nello svolgimento di oper-azioni interbancarie con le Casse Raiffeisen, con l’intento di ottenere il massimo beneficio per l’intero gruppo.
Gestione della liquidità per l’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto AdigeLa Cassa Centrale Raiffeisen ha assolto anche nel 2013 alla sua funzione di cassa di compensazione della liquidità di tutte le banche del dell’Organizzazione monetaria Raiffeisen. Le perturbazioni sui mercati monetari e il
Il responsabile della redazione dei docu-menti contabili e il suo vice sono invitati a partecipare alle riunioni dei comitati che si occupano della valutazione dei crediti e degli strumenti finanziari. Allo scopo, essi otten-gono tutte le informazioni necessarie per la valutazione periodica.
In collaborazione con il Comitato di direzione vengono adottati i provvedimenti volti a eliminare eventuali punti deboli individuati nei processi operativi relativi alla registrazione delle operazioni nella contabilità aziendale.
Viene data grande importanza alla forma-zione dei dipendenti in merito all‘attuazione dei controlli e alla predisposizione di validi supporti tecnici.
5. Campi di attività
La Cassa Centrale Raiffeisen opera in tre ambiti strategici: in qualità di banca centrale delle Casse Raiffeisen altoatesine, come banca commerciale e come fornitrice di servizi bancari per clienti istituzionali. Nel 2013 tutte e tre le aree hanno evidenziato sviluppi positivi.
5.1. Servizi bancari di supporto alle Casse Raiffeisen La Cassa Centrale Raiffeisen funge da banca centrale per le 47 Casse Raiffeisen al-toatesine, che sono presenti sul territorio con 189 sportelli36. In base al proprio statuto, la Cassa Centrale Raiffeisen funge da struttura sussidiaria all’interno dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige.
Anche nel 2013 la Cassa Centrale Raiffeisen ha assolto egregiamente ai propri compiti attraverso l’offerta di servizi bancari a costi convenienti, lo sviluppo di nuovi prodotti e la
36 Situazione al 31/12/2013, senza Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige SpA
Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Campi di attività
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Europea, ultimamente a tasso zero, e il deposito di fatto senza interessi sui mercati interbancari.
La Cassa Centrale Raiffeisen vanta tuttora un rating investment-grade, il quale assicu-rerà anche per il futuro all’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige l’accesso ai mercati nazionali e internazionali dei capitali.
Per incrementare ulteriormente le riserve di liquidità, nell’anno trascorso è stato avviato il progetto “Abaco”. L’obiettivo consiste nell‘utilizzo di crediti come garanzia per le operazioni di rifinanziamento presso la BCE. Il progetto dovrebbe essere attuato nel 2014 sulla base di dati estratti e messi a disposi-zione dal fornitore di servizi EDP.
Prodotti finanziari per le Casse Raiffeisen Il reparto servizi finanziari provvede a fornire alle Casse Raiffeisen prodotti e servizi finanziari personalizzati sia per la loro clientela, sia per il proprio fabbisogno.
Come gli anni precedenti, anche il 2013 era caratterizzato da forti tensioni e accentuate oscillazioni sui mercati finanziari internazi-onali. Dopo un inizio d’anno positivo, verso la metà dell’anno c’è stata una battuta d’arresto che ha interessato tutte le classi di asset. La causa principale della debolezza dei mercati va ricercata nell’inversione di rotta da parte della banca centrale statu-nitense in merito come rifornire i mercati con liquidità. Solo in seguito alle parole tranquillizzanti e, soprattutto, ai dati econo-mici in miglioramento a partire dall’autunno, i mercati sono tornati a crescere. Sono stati soprattutto i valori azionari a guadagnare parecchio terreno.
Molto vario nel corso dell’anno è stato l’andamento dei fondi di investimento: soprattutto i fondi monetari e i fondi che
passaggio a operazioni di rifinanziamento garantite osservato in ambito internazionale hanno fatto sì che anche l’Organizzazione monetaria Raiffeisen si orientasse esclu-sivamente verso le operazioni di funding assistite da garanzia.
Dopo che già in primavera, in occasione della seconda asta a lungo termine della BCE, buona parte delle Casse Raiffeisen aveva ottenuto i mezzi liquidi necessari attraverso un conto in pooling, verso la fine dell’anno tutte le operazioni di rifinanzia-mento sono state effettuate per mezzo di tale strumento.
In questo modo la Cassa Centrale Raiffei-sen è sempre stata in grado di fornire alle Casse Raiffeisen la liquidità necessaria. Anche nel 2012 i periodi caratterizzati da un’elevata necessità di rifinanziamento dovuta ai particolari fabbisogni stagionali e strutturali hanno riguardato soprattutto la fine dell’anno.
Nell’anno scorso sono stati trattati circa 10.100 depositi in euro (2012: 10.500) per un controvalore approssimativo di 74,3 miliardi di euro (2012: 65,7 miliardi), con prevalenza del segmento overnight. Sui depositi monetari presso la Cassa Centrale Raiffeisen nel 2013 è stato garantito alle Casse Raiffeisen un rendimento minimo.
Con l’obiettivo di raggiungere un‘efficiente gestione della liquidità per l’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige, la Cassa Centrale Raiffeisen ha effettuato con la Banca Centrale Europea alcune operazioni di rifinanziamento di durate diverse, utilizzando una parte delle garanzie a disposizione.
Grazie agli investimenti tattici alternativi, a differenza di quanto accaduto in molte altre banche europee e nazionali è stato possibi-le evitare quasi sempre nel corso dell’anno i depositi overnight presso la Banca Centrale
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clienti di mantenere l’abituale tenore di vita anche dopo il pensionamento, facendo leva sul risparmio individuale.
Il Raiffeisen Fondo Pensione Aperto conti-nua a richiamare l’attenzione della clientela, con conseguente crescita sia del numero di soci, sia dei mezzi amministrati. Nel 2013 il numero delle posizioni amministrate dal Raiffeisen Fondo Pensione Aperto è au-mentato più del 10%, portandosi oltre quota 18.000, mentre i mezzi amministrati, sup-portati dall’andamento positivo del mercato, sono cresciuti del 20% circa, superando i 306 milioni di euro.
Il Raiffeisen Fondo Pensione Aperto è annoverato tra i grandi fondi pensione aperti non solo a livello provinciale, ma anche su scala nazionale, nonostante esso, a differenza dei suoi principali concorrenti, si rivolga quasi esclusivamente ai residenti
investono nei mercati emergenti hanno su-bito dei contraccolpi. A differenza di quanto si era visto negli ultimi anni, l’accresciuto interesse espresso da clientela fuori regione ha determinato un aumento dell‘afflusso di liquidità. L’incremento vicino al 10% dei volumi amministrati va imputato in massima parte proprio a questa circostanza.
La Cassa Centrale Raiffeisen ha assicurato in questo settore non solo lo sviluppo, ma anche la coordinazione delle numerose riunioni informative svolte dalle società di gestione per i clienti e i collaboratori dell’Organizzazione Raiffeisen.
Anche nel 2013 la tematica della previdenza è stata al centro dell’attenzione nell’ambito della consulenza ai clienti. Il Raiffeisen Fondo Pensione Aperto ha la funzione di coprire il gap previdenziale conseguente alla riforma pensionistica. Esso consente ai
Collaboratori del team che gestisce il Raiffeisen Fondo Pensione Aperto
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Uno dei punti fermi del reparto servizi finanziari consiste nel supporto alle Casse Raiffeisen nel campo dei servizi di investi-mento prestati alla rispettiva clientela.
Gli analisti finanziari e i portfolio manager specializzati hanno fornito informazioni e assistenza ai consulenti delle Casse Raiffei-sen, mettendo loro a disposizione quotidia-namente anche un riepilogo dell’andamento dei mercati. Gli specialisti in questione hanno inoltre svolto, in collaborazione con i responsabili della Federazione Cooperative Raiffeisen, attività di formazione. Sempre assieme alla Federazione Cooperative Raiff-eisen e con alcune Casse Raiffeisen essi hanno collaborato, nell’ambito del progetto “Consulenza finanziaria”, alle incombenze tecniche e amministrative nonché alle attività di supporto commerciale.
I volumi intermediati nel campo dei contratti swap su tassi d’interesse si sono ulteri-ormente assottigliati nel corso del 2013. L‘allineamento delle trattenute sui redditi di capitale ha determinato un incremento nell‘intermediazione di depositi vincolati, soppiantando quasi del tutto le emissioni obbligazionarie. La domanda di derivati finanziari, di conseguenza, si è praticamente azzerata. Di conseguenza, anche il ricorso a strumenti di copertura in relazione ai prestiti obbligazionari si è praticamente azzerato.
Anche per quanto riguarda l’attività di inter-mediazione di contratti IRS e di opzioni CAP come strumenti di copertura per la clientela corporate, iniziata nel 2010, nell’anno in rassegna non è stato registrato alcun incre-mento.
In questo campo sono stati completati tutti i lavori di preparazione per quelle parti del regolamento EMIR già in vigore ed è stato fornito a tutti i clienti coinvolti il supporto necessario.
della nostra provincia. Questi ragguardevoli risultati vanno ricondotti essenzialmente al grande impegno nel campo della previdenza da parte di tutte le Casse Raiffeisen.
Il Raiffeisen Fondo Pensione Aperto, grazie anche all’andamento positivo del mercato, ha fatto registrare performance molto buone in tutti e tre i comparti. La linea Safe, che persegue strategie obbligazionarie, ha messo a segno, malgrado le turbolenze, pur sempre un guadagno dell’1,79%, mentre la linea Activity, che investe il 25% del portafog-lio in azioni, ha conseguito una performance del 5,74%. Infine, la linea Dynamic, con una percentuale azionaria del 65%, vanta un risultato a due cifre pari all’11,34%.
Nel corso del 2013 si sono conclusi i preparativi per il rilevamento della titolarità del Raiffeisen Fondo Pensione Aperto con effetto a far data dal 01/01/2014. Sono state create tutte le basi contrattuali e organiz-zative per consentire di assolvere in modo compiuto gli impegni attesi.
Il personale della Cassa Centrale Raiffeisen ha inoltre collaborato a conferenze pubbliche e a corsi di formazione per i dipendenti del movimento Raiffeisen dell’Alto Adige. Alla diffusione del Raiffeisen Fondo Pensione Aperto sarà dedicata particolare attenzione anche negli anni a venire.
L’attività di ricezione e trasmissione di ordini ha registrato un leggero aumento del numero di operazioni e un ulteriore aumento dei controvalori attorno al 45%. Se si osservano i singoli strumenti finanziari, si può notare, come già successo nell’esercizio precedente, un forte incremento degli scambi di titoli di stato italiani. Ciò va ricondotto ancora una volta essenzialmente ai maggiori scambi per conto proprio effettuati dalle Casse Raiffei-sen. Anche tra i titoli azionari e i fondi quotati in borsa si sono registrati lievi aumenti nelle negoziazioni.
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La Cassa Centrale Raiffeisen ha sostenuto anche nel 2013 l’attività del Raiffeisen InvestmentClub. Questa struttura ha come fine la promozione delle conoscenze dei soci investitori in materia finanziaria, in modo che essi possano meglio orientarsi nei mercati finanziari in generale e che siano in grado di sfruttare in modo più efficace gli strumenti finanziari esistenti.
Con questa iniziativa si intende rafforzare e riempire di contenuti l’immagine del movimento Raiffeisen dell’Alto Adige come partner competente nelle decisioni di investimento. Il grande interesse mostrato per le offerte del Raiffeisen InvestmentClub comprova che i clienti delle Casse Raiffeisen apprezzano il progetto.
La visita agli stabilimenti Fendt a Marktober-dorf, in Baviera, è stata uno dei momenti clou del viaggio sociale, al quale hanno partecipa-
to 50 soci. Gli interessati hanno avuto modo di provare i più recenti modelli di trattori. Il programma della gita prevedeva anche la visita della città di Füssen e del pittoresco castello di Neuschwanstein.
Il 13° Simposio degli investitori, svoltosi in maggio in un gremito Kurhaus a Merano, ha affrontato il tema dell’euro e dei cambiamenti repentini in corso. Otmar Issing, ex capoe-conomista della Banca Centrale Europea, ha ribadito che la crisi dell’euro va sfruttata come occasione per attuare delle riforme mediante misure di risparmio, di crescita e di investimento. Ha ricordato, altresì, che l’aumento delle imposte non fa che porre un freno al rilancio dell’economia. Heiner Ober-rauch, presidente di SALEWA-Oberalp, ha illustrato i megatrend del futuro, non senza spezzare una lancia in favore dei prodotti autentici e dei circuiti economici locali. Ha anche chiesto agli imprenditori maggiore
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I relatori del Simposio dell‘investitore 2013
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Servizi per la gestione del portafoglio di proprietà delle Casse RaiffeisenLa Cassa Centrale Raiffeisen ha costante-mente supportato le Casse Raiffeisen nella diversificazione e nell’ottimizzazione della performance del portafoglio titoli.
A questo scopo sono stati selezionati gli strumenti finanziari più adatti per gli investitori istituzionali e sono state effettuate apposite analisi di portafoglio.
Le Casse Raiffeisen sono state supportate professionalmente e operativamente anche per quanto riguarda la contabilizzazione, la valutazione e la segnalazione dei prodotti derivati.
Negoziazione valute per le Casse RaiffeisenI volumi delle operazioni in valuta estera si sono mantenuti anche nel 2013 ai livelli dell’anno precedente. Ciò è dovuto al fatto che il fabbisogno di finanziamenti in valuta estera da parte dei clienti non ha subito variazioni.
Una parte rilevante delle negoziazioni è stata svolta in franchi svizzeri, in yen e in dollari americani.
Anche nel settore delle valute estere, nonostante le numerose tensioni sui mercati valutari, è stato assicurato alle Casse Raiff-eisen il rifinanziamento di tutte le operazioni in scadenza.
Per sfruttare i vantaggi comparati, per aumentare l’efficienza della gestione della liquidità in euro a favore delle Casse Raiff-eisen e per ridurre i rischi di controparte, alla fine dell’anno tutte le operazioni di investimento e di rifinanziamento in valuta estera interne all’Organizzazione monetaria Raiffeisen sono state sostituite da swap di valute.
impegno per il bene comune e più coraggio nel proporre prodotti innovativi.
“Nei quartieri più poveri come a Wall Street: noi e i sette vizi capitali” è il motto che ha accompagnato la manifestazione estiva tenutasi presso la Cantina Termeno. Robert Weissensteiner, redattore capo del settima-nale economico Südtiroler Wirtschaftszei-tung, ha fatto il punto sui vizi capitali della cristianità quali la superbia, l’avarizia, la gola e l’invidia, tornati d’attualità alla luce della discussione sui valori in atto. La serata si è conclusa con una degustazione di vini e una cena.
In agosto a Castel Tures Slatco Sterzen-bach ha entusiasmato oltre 200 soci con i suoi consigli per una vita più sana. Al motto “La giornata perfetta: Energia al momento giusto”, l’autore di vari best-seller nonché esperto di pratica sportiva ha proposto un ventaglio di possibilità per mantenere in forma corpo e spirito, ottenendo al contem-po maggiori prestazioni e aumentando la gioia di vivere.
“Il pericoloso tasso zero! Investimenti in tempi di crisi permanente” è stato il Leitmotiv di due conferenze organizzate in novembre, rispettivamente a Brunico e Laces, che hanno visto la partecipazione di ben 250 soci InvestmentClub. Thomas Fleck, direttore di Union Investment Insti-tutional, ha illustrato le sfide che si vedono costretti ad affrontare risparmiatori e investitori in una fase caratterizzata da tassi bassi che incidono, specialmente nel lungo termine, sui risparmi e sul patrimonio. Per fare crescere il patrimonio, secondo Fleck servono piani di accumulo impostati sul lungo termine e incentrati su fondi azionari ampiamente diversificati. I due incontri si sono conclusi con la visita ad altrettante aziende modello: la GKN Sinter Metals e la Karl Pedross SpA.
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L’utile da negoziazioni fissato dal piano triennale è stato leggermente superato anche nell’esercizio in rassegna.
Le incombenze imposte dal regolamento EMIR nel corso dell’anno (conferma tempes-tiva, valutazione giornaliera, riconciliazione del portafoglio con le controparti finanziarie) sono state assolte e sono state, inoltre, poste le basi per le segnalazioni al registro delle transazioni nel 2014.
Servizi di pagamento per le Casse RaiffeisenLa Cassa Centrale Raiffeisen ha gestito anche nello scorso esercizio l’intero flusso dei pagamenti delle Casse Raiffeisen, sia all’interno dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige, sia da e verso i sistemi bancari nazionali e internazionali.
In questo contesto essa si è occupata dell’analisi dei prodotti e dei servizi, oltre che del coordinamento dei rapporti tra i fornitori e le Casse Raiffeisen.
La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA svolge controlli quotidiani per garantire il mantenimento dell’elevato livello qualitati-vo dei servizi resi. I collaboratori del servizio hanno messo a disposizione delle Casse Raiffeisen la propria competenza per fornire informazioni e per risolvere problemi di vario tipo. Grande interesse da parte delle Casse Raiffeisen è stato riscontrato dai servizi di incasso mediante moneta elettro-nica e dall’attività di emissione di carte di pagamento (issuing di carte di credito, carte bancomat e R-Card).
In collaborazione con l’area Sistemi Infor-mativi Raiffeisen e la Federazione Raiffei-sen è stata completata l’implementazione della procedura di addebito diretto europeo (SDD - SEPA Direct Debit). Attraverso apposite circolari le Casse Raiffeisen hanno ricevuto tutte le informazioni al riguardo.
L’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige aderisce al sistema SDD sia in funzione passiva, sia in funzione attiva, offrendo ai clienti presentatori nuove opportunità di incasso. Assieme alla procedura dei bonifici SEPA (SCT - SEPA Credit Transfer), lo standard SDD sostituirà, a partire dal mese di febbraio del 2014, i sistemi nazionali RID e BON. Per questo motivo la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA ha studiato attentamente l’imminente passaggio al nuovo sistema europeo, predisponendo, oltre alle circolari esplicative, un’apposita guida per le Casse Raiffeisen e i rispettivi clienti.
In marzo 2013 è stato messo a disposizi-one di tutti gli utenti di Raiffeisen Online Banking “MyBank”, il nuovo strumento per effettuare pagamenti in internet. Attraverso la nuova soluzione “MyBank”, EBA Clearing, un’azienda europea di servizi di pagamento, intende rendere più semplici e più sicuri i pagamenti degli acquisti online. Gli acquisti effettuati in rete potranno essere pagati direttamente attraverso il portale di online banking della propria banca. Per l’acquirente il pagamento mediante “MyBank” è facile e sicuro: dopo avere selezionato l’opzione “MyBank” tra i metodi di pagamento offerti dal negozio online, si deve semplicemente scegliere la propria banca (Raiffeisen) per essere reindirizzato verso il portale di internet banking (ROB) della propria Cassa Raiffeisen. Dato che si tratta semplicemente di autorizzare un bonifico predisposto direttamente in Raiffeisen Online Banking, anche le procedure di sicurezza sono quelle che l’acquirente già conosce. Il pagamento viene effettuato attraverso la propria banca, per cui non è più necessario comunicare a terzi i dati relativi al proprio conto corrente o alla propria carta di credito. In questo modo è possibile porre un freno al crescente numero di truffe online.
La funzione attiva, la quale permette
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vi per l’attuazione delle direttive comunitarie. Nel corso dell’anno è stata messa a punto la nuova procedura per il trasporto valori da e verso le Casse Raiffeisen. La versione aggiornata del contratto di gestione del denaro contante è stata presentata alle Casse Raiffeisen alla fine del 2013, assieme a ulteriori novità riguardanti il settore.
Nel settore delle carte di pagamento è prose-guito il coordinamento della collaborazione con CartaSì. Inoltre, al fine di assecondare esigenze particolari delle Casse Raiffeisen e dei loro clienti, è stato ulteriormente sviluppato l’accordo preso nel 2010 con un fornitore europeo di servizi di acquiring. Un workshop organizzato in maggio del 2013 ha completato l’offerta informativa dedicata alle Casse Raiffeisen in materia di carte di pagamento.
agli esercenti di utilizzare questa forma di pagamento per gli incassi relativi alle vendite tramite internet, sarà implementata nel corso del 2014. “MyBank” rappresenta un’alternativa standardizzata, diffusa su scala europea, ai pagamenti con carta di credito in internet. L’esercente riceve dalla propria banca una conferma immediata dell’autorizzazione del pagamento e può predisporre la spedizione della merce ordinata senza attendere oltre. Grazie a questo servizio di pagamento i negozi online possono attirare nuovi utenti che, altrimenti, non acquisterebbero tramite internet per via del timore di rivelare i propri dati bancari.
È stata garantita l’efficienza della lavorazione centralizzata del contante per le Casse Raiffeisen. La Cassa Centrale Raiffeisen segue in questo segmento di attività, per conto delle Casse Raiffeisen, tutti i preparati-
I responsabili dell‘area amministrazione & organizzazione
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Casse Raiffeisen vengono debitamente supportate dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige.
Ognuno di questi impegno nel campo delle carte di pagamento costituisce una valida risposta alle indicazioni della Commissione Europea, la quale punta a una diminuzione dei costi relativi alla gestione del denaro contante.
Le Casse Raiffeisen fanno ampio ricorso alla consulenza della Cassa Centrale Raiffeisen in materia di contrasto alle truffe nel settore delle carte di debito, sia per quanto riguarda le carte stesse, sia con riferimento agli apparecchi POS. Sempre in tale contesto la Cassa Centrale Raiffeisen cura, per conto dell’intera Organizzazione Bancaria Raiff-eisen dell’Alto Adige, tutte le segnalazioni all’archivio centrale per la prevenzione delle frodi sulle carte di pagamento (SIPAF), istituito dal Ministero delle Finanze, e alla banca dati centrale del Consorzio Bancomat (Presidio Segnalazioni).
A sostegno del settore dei trasporti (tras-porto merci e persone) è stata consolidata la collaborazione con la Euro Toll Service GmbH, una società del movimento coope-rativo germanico, allo scopo di predisporre un sistema di pedaggio elettronico. La Euro Toll Service GmbH fornisce al cliente il dispositivo da installare nel veicolo e mette a disposizione le carte relative ai servizi collegati. I crediti risultanti a carico delle aziende di trasporto merci e persone vengo-no incassati dalla Euro Toll Service GmbH tramite la LogPay Financial Services GmbH, la quale ha rilevato per conto della Euro Toll la gestione del servizio tecnico e commercia-le. Per questo servizio sono state acquisite 8 imprese di trasporto, per un totale di pedaggi contabilizzati che supera 1,1 milioni di euro.
La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA si occupa della gestione degli assegni per l’intera Organizzazione
Nel campo delle carte di debito, alla fine dell’anno è stata introdotta la carta bancomat dotata di un nuovo design e delle nuove funzioni PayPass e E-Commerce; le due funzioni aggiuntive vengono attivate su richiesta del cliente, dopo la sottoscrizione delle relative clausole contrattuali. PayPass permette di effettuare, presso i terminali predisposti per tale funzione, pagamenti contactless senza inserimento del PIN. I pagamenti delle operazioni di e-commerce tramite il circuito Maestro possono essere effettuati, previa registrazione, per mezzo di appositi virtual POS certificati; ciò permette di garantire un elevato livello di sicurezza.
In collaborazione con il consorzio EAPS (Euro alliance of Payment Schemes) viene garantito un costante sviluppo nel settore delle carte di pagamento. È stata portata a termine l’installazione del sistema che consente l’accettazione delle carte EC presso i nostri sportelli automatici (ATM) e POS (point of sale). Il sistema garantisce la compatibilità con le banche tedesche, per cui tutti i titolari di carte emesse in Germania possono ora usufruire dei terminali ATM e POS dell’Organizzazione Bancaria Raiffei-sen dell’Alto Adige per prelevare contanti e per effettuare pagamenti. Oltre alle carte Maestro, già accettate anche in precedenza, ora possono essere accettate pure le carte V-Pay. Lo stesso sistema prevede, inoltre, la possibilità per i titolari di carte rilasciate dall’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige di prelevare denaro contante a condizioni più vantaggiose presso determi-nati terminali ATM in Germania.
Per quanto riguarda le carte prepagate, alla fine del 2013 erano in circolazione oltre 17.100 carte ricaricabili “R-Card” attive e operative. Al fine di incrementare la sicurezza dei pagamenti in internet me-diante R-Card, è stato fatto ampio ricorso all’attivazione del MasterCard SecureCode. Anche in relazione a questo prodotto le
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amministrazione & organizzazione si accolla alcune attività amministrative per conto delle Casse, permettendo alle stesse di destinare nuove risorse al contatto con i clienti e di introdurre una maggiore standardizzazione delle procedure interne, oltre a conseguire una notevole riduzione dei costi.
L’introduzione di una maggiore standardiz-zazione delle procedure interne permette, in questo campo, di ridurre notevolmente i costi. Questa attività di supporto riguarda soprattutto la contabilità generale, le seg-nalazioni di vigilanza alla Banca d’Italia e la produzione di bilanci mensili e annuali. Il vantaggio è quello di realizzare maggiori spazi per l’assistenza ai clienti. Proprio in tempi di margini in contrazione, l‘outsourcing di attività amministrative può contribuire al miglioramento della redditività della Cassa Raiffeisen.
Sviluppo del sistema di elaborazione elettronica dei dati per l’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto AdigeNel 2013 il responsabile dell’area amminist-razione & organizzazione ha assunto, su in-carico delle Casse Raiffeisen e della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige, la presi-denza del Comitato IT dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige. Il Comitato IT dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen ha la funzione di garantire che il supporto offerto, in collaborazione con il Management RIS, alle Casse Raiffeisen nel campo dell’elaborazione elettronica dei dati corrisponda alle esigenze espresse dalle stesse. L’obiettivo precipuo è rappresentato dal coordinamento delle necessità degli ut-enti integrali e dalla distribuzione dei prodot-ti/servizi che servono alle Casse Raiffeisen per soddisfare i bisogni dei loro clienti.
Assieme all’area Sistemi Informativi nella Federazione Cooperative Raiffeisen, il Comitato IT ha affiancato l’attuazione del
Bancaria Raiffeisen, seguendo anche gli sviluppi del settore. Nel 2011 è stata approvata la legge che prevede l’abolizione dello scambio materiale dei documenti cartacei a favore della trasmissione digitale dell’immagine degli assegni. La Cassa Centrale Raiffeisen, partecipando ai vari gruppi di lavoro, è costantemente informata e attuerà tempestivamente tutti i preparativi necessari.
In ossequio al principio di sussidiarietà la Cassa Centrale Raiffeisen offre la propria collaborazione per l’acquisizione dei servizi di tesoreria, sia con l’intento di seguire la situazione di mercato in un’ottica di supporto dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen, sia per sfruttare al meglio gli investimenti orga-nizzativi. Al fine di mantenere sotto controllo i costi per le Casse Raiffeisen, i processi riguardanti i sistemi di pagamento sono oggetto di una costante opera di revisione e di adeguamento.
Risk management per le Casse RaiffeisenIl servizio di risk management offerto dalla Cassa Centrale Raiffeisen costituisce per le Casse Raiffeisen uno strumento che per-mette di gestire in maniera ottimale i rischi, con particolare riferimento ai rischi di credito e a quelli di mercato. Attualmente ricorrono al servizio di risk management 33 Casse Raiffeisen.
Servizio di contabilità per le Casse RaiffeisenIl servizio di “back office virtuale” si è dimostrato molto efficiente ai fini dell’ottimizzazione dei costi amministrativi delle Casse Raiffeisen. Attualmente le Casse Raiffeisen aderenti a questo servizio sono nove.
Con questo servizio il reparto contabilità, segnalazioni e controlli interni dell’area
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piano di interventi EDP relativo agli applica-tivi bancari per il 2013 e ha stilato il piano per il 2014. Gli addetti all’area amministrazione & organizzazione della Cassa Centrale Raiffei-sen dell’Alto Adige affiancano costantemente l’implementazione dei vari progetti (lavori preliminari come il chiarimento di punti dubbi, la predisposizione di specificazioni tecniche, la cura dei contatti con i fornitori, la presenza alle presentazioni di software).
Nel corso dell’esercizio 2013 sono state elaborate le seguenti specificazioni tecniche per progetti EDP dell’area Sistemi Informativi nella Federazione Cooperative Raiffeisen:
- introduzione della nuova carta bancomat dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen;
- conferimento di posizioni creditizie a garanzia di finanziamenti della Banca Centrale Europea (ABACO).
La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige è stata a disposizione anche per l’effettuazione di test di procedure. I lavori tesi all’introduzione della nuova carta banco-mat dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen sono stati portati a termine alla fine del 2013.
Oltre a ciò, i dipendenti dell’area sviluppo & organizzazione e del reparto contabilità, segnalazioni e controlli interni contribuiscono al coordinamento e all’attuazione dei progetti EDP in programma presso l’area Sistemi Informativi nella Federazione Cooperative Raiffeisen. A tale scopo essi partecipano ai vari gruppi di lavoro incaricati dei preparativi necessari.
Nel 2013 i dipendenti hanno partecipato ai seguenti gruppi di lavoro che, anche nel cor-so del 2014, hanno il compito di impegnarsi per il raggiungimento degli obiettivi proposti:
- schema grafico dei processi dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen;
- nuovo applicativo per la gestione delle spese;
- introduzione del sistema di gestione documentale per l’ottimizzazione di vari processi operativi;
- concessione di finanziamenti garantiti dal “Fondo di Garanzia”;
- gestione del fondo di rotazione per l’allevamento e per la meccanizzazione dell’agricoltura;
- cura del progetto della BCE riguardante il regolamento delle operazioni in titoli TARGET2-Securities e CCBM;
- attuazione delle disposizioni in materia di “European Market Infrastructure Regula-tion” (EMIR) secondo quanto previsto dal Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni;
- attuazione delle disposizioni sull’imposta sulle transazioni finanziarie;
- collaborazione nella creazione dei presupposti organizzativi per la gestione del Raiffeisen Fondo Pensione Aperto presso la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige;
· nuove segnalazioni di vigilanza:· patrimonio di vigilanza,· grandi rischi,· leverage ratio,· LCR (liquidity coverage ratio),· NSFR (net stable funding ratio);
- definizione dei contenuti e segnalazione dei nuovi indicatori di monitoraggio della liquidità (ILAAP):
· maturity ladder,· concentrazione dei finanziamenti da
parte della controparte,· prezzi per le varie fonti dei finanzia-
menti,· roll-over dei finanziamenti;
- attuazione delle nuove istruzioni della Banca d’Italia in materia di sistema dei
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procedura di addebito nazionale RID al sistema SEPA Direct Debit;
- sicurezza delle informazioni;
- principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Un notevole aggravio per i collaboratori dell’area amministrazione & organizzazione è dovuto alle numerose segnalazioni da inviare alle varie autorità. La situazione è resa ulteriormente difficile soprattutto dalle continue modifiche apportate alle disposizi-oni e dalle scadenze a volte troppo strette previste per l’attuazione delle stesse.
Collaborazione extraregionale
Oltre alle attività svolte nell’ambito dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen in Alto Adige, è proseguita anche nel 2013 la collaborazione a livello nazionale con i grup-pi di lavoro dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e della CIPA (Convenzione Inter-bancaria per i Problemi dell’Automazione). Contatti intensi vengono intrattenuti con la Cassa Centrale di Trento e con Iccrea Banca, oltre che con gli istituti centrali del sistema Raiffeisen di Innsbruck e di Bregenz. Buoni rapporti intercorrono con la DZ Bank, la Union Investment e con la compagnia di assicurazioni R&V Versicherung, appar-tenenti all’organizzazione germanica delle banche cooperative. Questi contatti permet-tono molto spesso di concludere degli affari aggiuntivi, di ottenere delle informazioni su nuovi sviluppi di mercato o di trovare idee e soluzioni in merito a prodotti e servizi.
Consulenza legale in materia bancaria per le Casse Raiffeisen
L’attività di consulenza e informazione legale per le Casse Raiffeisen è stata condotta prestando particolare attenzione ai diversi problemi legali inerenti l’attività bancaria.
controlli interni sistema informativo e continuità operativa (business continuity); in questo contesto si è provveduto anche all’aggiornamento della descrizione delle mansioni dei membri della direzione.
- assistenza nell’implementazione delle disposizioni tese alla prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo (es. introduzione del nuovo profilo di rischio a livello di singolo cliente, monitoraggio delle liste delle organizzazioni terroristiche, svolgimento di corsi di formazione); sono stati creati i presupposti per il supporto informatico alla raccolta dei questionari.
Gli addetti all’area amministrazione & orga-nizzazione sono a disposizione delle Casse Raiffeisen e dei colleghi interni alla Cassa Centrale per rispondere ai quesiti relativi ai prodotti e ai servizi bancari.
Nel 2013 è proseguita la stesura della descrizione dei processi operativi e dei rego-lamenti interni. Con tale attività si persegue l’obiettivo di migliorare il sistema dei controlli interni stabilendo i punti oggetto dei controlli e assegnando le rispettive responsabilità. Si tratta di discutere con gli interessati le sempre più frequenti modifiche dei processi operativi e di affiancare l’attuazione concreta di tali modifiche.
Ciò avviene anche attraverso ’organizza-zione, con frequenza almeno annuale, di corsi di formazione. Nel 2013 sono state svolte sessioni formative interne sui seguenti argomenti:
- disposizioni in materia di riciclaggio, con introduzione di una piattaforma per l’e-learning e la predisposizione di un primo test;
- disposizioni sulla trasparenza;
- usura;
- reclami;
- provvedimenti per il passaggio dalla
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5.2. Banca commercialeNel secondo dei suoi tre settori strategici la Cassa Centrale Raiffeisen opera direttamen-te sul mercato altoatesino attraverso il suo sportello di Bolzano. Tale attività è rivolta principalmente al settore delle imprese e della clientela commerciale in senso lato.
L’esperienza maturata negli anni in questo settore permette alla Cassa Centrale Raiff-eisen di essere “dentro il mercato” e le dà la possibilità di assistere le Casse Raiffeisen nello sviluppo di nuovi prodotti.
La Cassa Centrale opera così in stretto contatto con le Casse Raiffeisen nei campi in cui queste necessitano di servizi integrativi, per esempio nelle operazioni di credito sindacato oppure nella gestione comune dei grandi clienti.
La redditività dell‘attività primaria, nonos-tante il contesto difficile, ha fornito il proprio contributo al risultato globale.
RaccoltaCome c’era da aspettarsi, anche nel 2013 è proseguita la competizione per assicurarsi i depositi della clientela. Notevoli sono risultati, di conseguenza, anche gli impegni e i costi relativi. La tendenza verso le forme di deposito tradizionali è rimasta intatta.
Malgrado ciò, nel corso dell‘anno i depositi totali sono ancora aumentati del 12,83%, in primo luogo grazie alla più intensa collabora-zione con gli investitori istituzionali.
Impieghi
La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige ha nuovamente compiuto la propria missi-one di fondo in campo creditizio, fornendo liquidità alle imprese altoatesine. Contra-riamente alla tendenza generale in atto, nel 2013 gli impieghi sono aumentati del 4,05%. L’aumento è stato ottenuto soprattutto grazie alla intensa e proficua collaborazione con le Casse Raiffeisen, la quale ha permesso anche di conseguire un notevole incremento dei prestiti in pool. I maggiori tassi di crescita si sono registrati per i mutui e i finanziamenti in pool, anche se la crisi economica continua a farsi sentire anche in Alto Adige.
Soprattutto le imprese sottocapitalizzate hanno avuto filo da torcere per via del con-testo economico difficile. Ultimamente i casi di default hanno riguardato anche aziende di una certa grandezza e di grande tradizione. In tutti i comparti, peraltro, ci sono state delle aziende di successo che hanno investito. Nella concessione di finanziamenti nuovi si è continuato a badare particolarmente alla capacità di rimborso delle imprese.
28.827
2012 2013MIGLIAIA MIGLIAIA
Depositi in c/c 532.039
508.400
13.833
37.597
21.290
707.820
454.977
14.530
38.383
40.230
+33,04 %
-10,51 %
+5,04 %
+2,09 %
+88,96 %
Depositi a risparmio
Obbligazioni
Altri depositi
Fondi di terzi in amministrazione
Evoluzione della raccolta per forme tecniche dal 2012 al 2013
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14,12%. Il terzo gruppo è il settore manifat-turiero, con un 12,80% rispetto al 14,20% dell’esercizio precedente. È leggermente ridotta l’incidenza del settore edile, quarto settore per volumi impiegati con il 9,49% dell’esposizione totale (2012: 10,77%).
Un calo è stato registrato anche con riferi-mento ai finanziamenti ad altri intermediari finanziari, oltre che nel settore della cultura, dello sport, dello spettacolo e dei privati. Sono aumentati gli impieghi nel settore dei terreni e delle abitazioni, nel settore alberg-hiero, dei servizi professionali, scientifici e tecnici, nell’agricoltura e nella silvicoltura nonché nel settore dei trasporti e del magaz-zinaggio, in quello dell’informazione e della comunicazione, a favore dei servizi di noleg-gio, delle agenzie di viaggi e dei servizi alle imprese, oltre che per l’approvvigionamento idrico e il trattamento delle acque reflue e dei rifiuti.
Grazie alla prudenza con cui è stato erogato il credito negli ultimi anni, le posizioni in sofferenza (nette) si sono mantenute cos-tantemente a livelli molto bassi, ammontando a 26,47 milioni di euro (2012: 25,54 milioni
L’atteggiamento prudente delle imprese e la conseguente forte contrazione degli investi-menti in immobili aziendali, che già da alcuni anni ha determinato un netto rallentamento dell’attività di leasing, nel 2013 ha fatto leggermente diminuire i volumi, scesi del 4,03%. Sono stati acquisiti, peraltro, degli interessanti progetti, il cui perfezionamento è previsto per l’esercizio prossimo.
Nel lungo periodo il leasing continua a rappresentare un interessante campo di attività con potenziale di crescita. Le novità fiscali in vigore dal 1° gennaio 2014 tornano a rendere molto interessanti i finanziamenti in leasing.
La suddivisione degli impieghi per settori economici è in parte cambiata rispetto all’esercizio precedente37. Il settore com-merciale assorbe la percentuale maggiore in assoluto, con un’incidenza sul totale dei crediti che è rimasta stabile al 16,23% (2013: 16,44%). Al secondo posto in classi-fica si trova il settore dell’energia, il cui peso percentuale nel 2013 si conferma lievemente sopra il livello dell’esercizio precedente, con un lieve aumento dal 13,81% al
37 Portafoglio crediti per settore economico Ateco 7, Risk-management Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige, febbraio 2014
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2012 2013
Crediti in c/c
Anticipi su effetti, fatture ed altri finanziamenti a breve 80.581 67.931
Mutui 730.994 763.946
Crediti in sofferenza
AltriCrediti inerenti
ad operazioni di leasing
Svalutazione crediti -16.117
Finanziamenti import/export
-24.829
5.487 51.139
28.827 38.579
12.521 13.846
180.115 172.511
239.613 229.946
MIGLIAIA MIGLIAIA
Evoluzione degli impieghi per forme tecniche dal 2012 al 2013
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Alto Adige conferma ancora una volta quanto sia stata giusta la decisione, presa negli esercizi precedenti, di costituire il Gruppo consulenti “Casse Raiffeisen“ e il reparto crediti speciali.
Il reparto crediti speciali è operante da circa quattro anni. Anche nel 2013 i suoi dipen-denti, affiancandosi alle Casse Raiffeisen, hanno avuto modo di perfezionare a piena soddisfazione dei clienti diversi progetti di grande prestigio nei settori dell’agricoltura, dell’energia, del turismo e degli impianti di risalita.
Il personale del reparto crediti speciali ha allacciato contatti con la Banca europea per gli investimenti BEI, con cui è riuscito a stipulare un accordo riguardante la provvista di 30 milioni di euro per finanziamenti a medio-lungo termine già nel 2011. I fondi reperiti in questo modo sono stati tutti erogati sotto forma di finanziamenti a medio-lungo termine alla clientela delle Casse Raiffeisen e della Cassa Centrale Raiffeisen entro l’inizio del 2012. Grazie a tale successo, nell’esercizio trascorso la BEI ha messo a disposizione altri 30 milioni di euro. La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige, pertanto, è nuovamente in grado di erogare, in collaborazione con le Casse Raiffeisen, finanziamenti agevolati alle piccole e medie imprese dell’Alto Adige.
Le Casse Raiffeisen hanno, inoltre, la possibilità di farsi assistere dalla Cassa Centrale Raiffeisen nelle istruttorie di fido riguardanti le richieste di affidamento di importo rilevante. Un ulteriore vantaggio derivante alle Casse Raiffeisen dalla più intensa collaborazione riguarda la possibilità di suddividere e diversificare il rischio in relazione alle operazioni di finanziamento di notevole entità. In questo modo esse possono ridurre il rischio di concentrazione in determinati settori economici.
Nel settore del leasing la Cassa Centrale
di euro) e incidendo, quindi, per il 2,02% sul volume creditizio complessivo (2012: 2,02%).
Le rettifiche di valore dei crediti nel 2013 sono state pari a 14,17 milioni di euro, superiori al livello registrato nell’esercizio precedente e al di sopra della media degli ultimi anni.
Alla data di chiusura del bilancio risultavano iscritte cinque posizioni creditorie verso clientela da classificare tra i grandi rischi in base alle istruzioni della Banca d’Italia. Esse ammontavano complessivamente a 203,566 milioni di euro, pari al 15,5% del volume to-tale dei crediti verso clientela. Al 31/12/2013 la posizione affidata maggiore incideva per il 6,43% sul volume creditizio complessivo.
Malgrado la riduzione dei tassi medi di mercato, il risultato dell‘attività di intermedi-azione con clientela primaria è stato mante-nuto ai livelli precedenti. Anche il margine di interesse si è posizionato al livello dell’anno precedente.
Finanziamenti a favore di clienti delle Casse RaiffeisenOsservando l’andamento dei prestiti nel 2013 si nota che la crescita riguarda soprattutto il medio-lungo periodo e che la maggior parte è rappresentata da operazioni concluse in stretta collaborazione con le Casse Raiffei-sen a favore dei loro maggiori clienti.
In materia di finanziamenti le Casse Raiffei-sen possono avvalersi, in caso di necessità, dell’assistenza della Cassa Centrale Raiff-eisen dell’Alto Adige. Nel 2013 questa è stata richiesta soprattutto per la consulenza a grandi clienti finalizzata alla stipulazione di contratti di finanziamento. Nell’esercizio trascorso la collaborazione è stata intensifi-cata anche con riguardo ai finanziamenti in pool e alle operazioni di leasing.
La difficile situazione economica attuale in
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peraltro, delle occasioni di approfittare delle incertezze ricorrenti per mettere in atto degli interventi tattici. Nonostante una curva dei tassi divenuta più ripida nel corso dell’anno negli Stati Uniti e in Germania, è stato possibile realizzare una performance buona soprattutto grazie al restringimento dei credit spread nei paesi periferici europei e all’andamento positivo dei mercati azionari in Europa. Grazie alla politica monetaria espansiva ancora attuata dalle banche centrali, nel 2013 anche i mercati azionari di molte altre regioni hanno registrato un buon andamento.
Pur in presenza di una difficile e incerta situazione di mercato, gli obiettivi di performance sono stati ancora una volta ampiamente superati, come già avvenuto nell’esercizio precedente, grazie soprattutto alla prudenza e alla lungimiranza dimostrata nell’attività in titoli. Attraverso il buon
Raiffeisen consente ai clienti delle Casse Raiffeisen di stipulare contratti di finanzia-mento con le agevolazioni della Provincia di Bolzano. Questa forma di finanziamento continua ad essere molto richiesta.
Grazie alla collaborazione con la BCC CreditoConsumo SpA è stato possibile fare accedere la clientela al credito al consumo. Si tratta di finanziamenti concessi ai clienti sulla base di procedure standardizzate. Le Casse Raiffeisen e la Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige traggono vantaggio dalla riduzione dei costi di erogazione, oltre cha dai ristorni delle commissioni.
Portafoglio titoli di proprietàLe tensioni insorte negli anni passati sop-rattutto nei paesi periferici (crisi del debito sovrano e crisi della fiducia) si sono gradual-mente ridimensionate nel corso dell’esercizio in rassegna. Si sono sempre ripresentate,
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Collaboratori del reparto crediti speciali
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tempismo nelle operazioni di switch, negli investimenti follow-on e nei nuovi impieghi in titoli obbligazionari liquidi e bancabili è stato possibile realizzare nuovamente una performance molto buona di circa 52 milioni di euro.
Questa notevole performance assoluta è stata raggiunta a fronte di un rischio assolu-tamente ragionevole. Verso la fine dell’anno la duration modificata per le obbligazioni di durata residua di 3 anni circa era, infatti, ben al di sotto del 2%.
Il valore medio del portafoglio bancario è au-mentato dai 764 milioni di euro dell’esercizio precedente a 968 milioni di euro. La perfor-mance complessiva del portafoglio titoli di proprietà, ivi inclusi gli investimenti strategici in fondi speciali ed escluse le partecipazioni, nel 2013 ha sfiorato il 5,4%.
Il portafoglio bancario è composto sostan-zialmente da titoli di stato e obbligazioni bancarie (89,41%), con un sostanziale equi-librio tra i titoli a tasso fisso, ivi comprese le obbligazioni zero coupon (55%), e le obbli-gazioni a tasso variabile (45%). Gli investi-menti diretti in azioni sono stati ulteriormente ridotti a vantaggio degli investimenti in fondi azionari; di conseguenza, alla fine dell’anno la componente azionaria era ben al di sotto dell’1% del totale. L’incidenza media dei fondi comuni di investimento (fondi speciali inclusi) sul portafoglio bancario, alla fine del 2013 si aggirava attorno al 10,55%.
Le attività di negoziazione (HFT) sono state ulteriormente diminuite in termini percentuali e sono scese allo 0,20% del portafoglio complessivo (performance: 6,20%); la quota delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza (HTM) incidevano per lo 0,79% (performance: 4,49%), mentre le attività finanziarie rappresentanti crediti (L&R) si sono azzerate (performance: 1,15%). Gran parte del portafoglio (il 99,01%) detenuto alla fine dell’esercizio era rappresentato da
attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) (performance: 5,44%).
Nell’esercizio corrente sarà nuovamente attuata una politica di investimento prudente e lungimirante, con particolare attenzione alla gestione del rischio di insolvenza e al rischio di tasso di interesse.
5.3. Banca per clienti istituzionaliLa terza area strategica d’affari della Cassa Centrale Raiffeisen riguarda la collaborazio-ne con clienti istituzionali e banche operanti soprattutto al di fuori della provincia. Vanno richiamate, a questo proposito, le banche e le società appartenenti al movimento coope-rativo europeo, oltre alle società partecipate, alle banche private e alle società finanziarie. Anche nel 2013 questa area strategica ha contribuito positivamente al risultato globale.
La difficile situazione economica e la riduzi-one dei margini dell’attività bancaria hanno avuto soprattutto l’effetto di fare desistere le imprese di servizi finanziari estere dall’ingresso nel mercato italiano.
La cura e lo sviluppo dei contatti com-merciali al di fuori dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen continuano, peraltro, a rappresentare una priorità. L’obiettivo è quello di conseguire, nonostante la saturazione del mercato domestico, una crescita dei principali aggregati patrimoniali dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen, oltre che di sfruttare le competenze esistenti e di migliorare, di conseguenza, la redditività di tutte le realtà aderenti al gruppo. Questo obiettivo viene perseguito attraverso la collaborazione con altre società finanziarie, senza il ricorso all’istituzione di proprie succursali.
I servizi offerti e svolti riguardano tutte le aree strategiche della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige: il finanziamento alle imprese, ivi compreso il leasing, i sis-
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temi di pagamento nazionali e, soprattutto, internazionali, oltre che il regolamento delle operazioni in titoli.
Nel campo dei sistemi di pagamento vi sono accordi con diverse banche estere, in base ai quali tutti gli ordini di pagamento disposti dai clienti delle banche in questione a favore di clienti di banche italiane vengono tramitati dalla Cassa Centrale Raiffeisen anche se, a causa della raggiungibilità diretta dovuta allo spazio unico dei pagamenti in euro SEPA, i volumi sono in calo. Inoltre, la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige funge da raccordo per gli ordini di pagamento in entrata verso l’Italia inviati da diversi partner partecipanti al progetto EBA-Step2.
Il comparto delle carte prepagate e della prestazione di servizi di pagamento ha visto la prosecuzione della collaborazione con un prestatore di servizi di pagamento.
Merita un particolare richiamo in questo contesto la collaborazione nel campo del servizio di acquiring PagoBancomat, nell’ambito del quale la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige cura gli incassi mediante carte PagoBancomat su terminali di due prestatori di servizi di pagamento, oltre al regolamento degli stessi. Nel comp-lesso, sono stati attivati 2.700 POS presso 2.180 esercenti: attraverso questi terminali sono state effettuate 486.700 transazioni per un fatturato di 28 milioni di euro.
Già da alcuni anni ha assunto rilevanza notevole il ruolo della Cassa Centrale Raiffeisen quale banca corrispondente di società di gestione del risparmio estere. La Cassa Centrale si occupa di tutte le funzi-oni tecniche e amministrative connesse al collocamento di questi strumenti finanziari in Italia.
I reponsabili dei reparti dell‘area finanziaria
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Anche nel 2013 è proseguita la collabora-zione con la società assicurativa Assimoco con riferimento al prodotto “Raiffplanet”. La Alpenbank SpA ha conseguito ottimi risultati operando come advisor per l’asset manage-ment. Il comparto a maggiore incidenza azionaria ha realizzato una performance a due cifre.
Nell’ambito dell’operatività in titoli, anche nel 2013 sono stati eseguiti presso la borsa italiana ordini trasmessi da altre banche partner.
6. Andamento economico
Il patrimonio netto al 31/12/2013 era pari a 259.428.943 euro, superando del 9,21% il livello dell’esercizio precedente. Per quanto riguarda le riserve di valutazione, si è registrato un aumento del 35,11%. Tale andamento è riconducibile, in sostanza, allo sviluppo del valore del portafoglio bancario. Le riserve di utili sono aumentate del 32,62% in seguito alla distribuzione degli utili dell’esercizio 2012.
Il patrimonio della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige al 31/12/2013 risulta così composto:Capitale sociale euro 150.000.000
Riserve di valutazione euro 43.463.015
Riserve di utili euro 50.646.532
Utile dell’esercizio euro 15.319.396
Si espongono di seguito in dettaglio i risultati economici raggiunti e i principali aggregati di bilancio della Cassa Centrale Raiffeisen
RedditivitàIn base al proprio statuto la Cassa Cen-trale dell’Alto Adige, fungendo da struttura sussidiaria all’interno dell’Organizzazione monetaria Raiffeisen, ha il compito di fornire
alle Casse Raiffeisen prodotti e servizi di supporto di adeguata qualità, oltre che di garantire alle stesse l’accesso ai mercati finanziari internazionali.
Importanza fondamentale assumono la funzione di sviluppo di nuovi prodotti e la cura dei contatti con i fornitori di servizi finanziari. L’obiettivo ultimo consiste nello svolgimento centralizzato delle operazioni accessorie al core business delle Casse Raiffeisen, contribuendo in questo modo al mantenimento della loro autonomia anche nel lungo periodo.
Le condizioni applicate alle Casse Raiffeisen per i servizi tradizionali relativi alla gestione della liquidità, dei titoli e delle divise, oltre che per quelli legati ai flussi di pagamento nazionali ed esteri, sono tese a coprire i costi effettivi sostenuti per le attività svolte.
L‘eccellente risultato di esercizio del 2013 va ricondotto essenzialmente alla riuscita am-ministrazione del portafoglio bancario, oltre che al soddisfacente risultato dell‘attività primaria. L’andamento positivo dei mercati monetari e dei capitali e la sempre maggiore distensione per quanto riguarda la crisi del debito sovrano in Europa hanno fatto sì che, soprattutto con le operazioni in titoli per conto proprio, potessero essere realizzati risultati molto interessanti.
La performance del capitale circolante si aggira attorno al 2,28%, quella delle attività finanziarie attorno al 5,20%.
Questo andamento favorevole si è ripercos-so in misura notevole sull‘entità delle riserve di valutazione. Nell’area commerciale è stato possibile, nonostante i tassi di mercato per-sistentemente bassi, mantenere il margine di interesse. Le difficoltà che, dato il difficile contesto economico, si sono venute a creare per alcuni clienti hanno richiesto anche nell’ultimo esercizio notevolmente maggiori rettifiche di valore specifiche.
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La redditività del capitale netto (ROE) al 31/12/2013 è del 6,16%. Anche nell’esercizio in rassegna, quindi, la Cassa Centrale Raiffeisen ha realizzato una redditività del patrimonio netto adeguata, appena inferiore a quella ottenuta nell’esercizio precedente
LiquiditàNonostante la scarsa liquidità che ha caratterizzato i mercati interbancari anche nell‘esercizio in esame, la Cassa Centrale Raiffeisen ha sempre svolto egregiamente la propria funzione di cassa di compensazione della liquidità per l‘Organizzazione monetaria Raiffeisen.
Grazie all‘attuazione di un ampio pacchetto di provvedimenti, basati sul monitoraggio costante, è stato possibile gestire con successo la situazione di liquidità e i relativi rischi.
Mediante operazioni di rifinanziamento ga-rantite in pooling è stato possibile far fronte adeguatamente al fabbisogno di liquidità delle Casse Raiffeisen, che è aumentato continuamente verso la fine dell’anno.
Nel 2013 si è provveduto ancora a incre-mentare considerevolmente il volume delle garanzie che danno accesso alle operazioni di rifinanziamento presso la BCE e presso altri mercati, consentendo, in caso di neces-sità, di reperire in qualsiasi momento liquidità aggiuntiva.
Nell’ambito della gestione della liquidità sono anche stati generati, tenendo conto delle esigenze fisiologiche di liquidità dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen nonché delle necessità proprie, dei ricavi aggiuntivi attraverso la trasformazione delle scadenze.
Evoluzione del totale di bilancioIl totale di bilancio è aumentato nel 2013 del
13,81%, raggiungendo 3.056,15 milioni di euro.L’incremento è dovuto principalmente all’aumento dei debiti verso banche e clienti.
Principali aggregati di bilancioDI debiti verso banche sono aumentati, rispetto all’esercizio precedente, del 16,68%, raggiungendo un totale pari a 1.469.513.153 euro. Questo aumento è riconducibile essenzialmente al maggiore volume di liquidità reperito presso la BCE e presso altre banche, oltre che ad un aumento dei depositi a pronti presso le Casse Raiffeisen. Nel complesso, la quota attribuibile alle Casse Raiffeisen è pari al 25,90% della voce di bilancio.
La raccolta da clientela è aumentata del 33,57%, passando a 794.839.371 euro. Un incremento sostanziale in questo contesto è stato registrato dai depositi in conto corrente da parte dei partner istituzionali. Anche i depositi vincolati da clientela evidenziano una netta crescita.
I titoli in circolazione sono diminuiti del 6,07% rispetto all’esercizio precedente, passando a 394.374.507 euro, mentre le obbligazioni strutturate sono aumentate del 31,54%, portandosi a 60.602.164 euro. Complessivamente, il 48,11% delle obbli-gazioni emesse sono detenute dalle Casse Raiffeisen.
Il portafoglio bancario al 31/12/2013 presen-tava una consistenza pari a 1.064,46 milioni di euro, con un aumento del 40,02% rispetto all’esercizio precedente. Questo incremento va ricondotto all’aumento della giacenza di titoli scontabili. A causa della volatilità dei mercati, gli strumenti finanziari acquistati sono stati registrati prevalentemente nel portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita, facendo aumentare lo stesso
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Ciò va ricondotto alla decisione di concedere alle Casse Raiffeisen un rendimento minimo sui depositi superiore al livello di mercato.
Nelle operazioni di liquidità con la BCE, la Cassa Centrale Raiffeisen ha tratto vantag-gio dalla riduzione del tasso di interesse di riferimento.
I mezzi liquidi sono stati investiti precipua-mente in strumenti finanziari e, tra questi, soprattutto in titoli di stato italiani. L’aumento dei volumi delle operazioni in titoli per conto proprio ha determinato un aumento degli interessi attivi in questo settore.
Evoluzione delle commissioni netteNel 2013 le commissioni nette sono au-mentate del 11,89%, portandosi a un valore complessivo pari a 9.571.273 euro. Questo sviluppo è dovuto allo svolgimento attento di vari servizi riguardanti la concessione del credito, le operazioni di pagamento e i titoli. Hanno registrato uno sviluppo positivo sia l’operatività svolta con le Casse Raiffeisen, sia quella svolta con partner commerciali istituzionali.
La raccolta indiretta ammontava a 2.001,10 milioni di euro, evidenziando un aumento del 6,00% rispetto al 2012.
Le commissioni nette tengono conto anche delle provvigioni riconosciute alle Casse Raiffeisen per la vendita di vari prodotti bancari. A fronte della canalizzazione di finanziamenti, di operazioni di leasing, della vendita di fondi comuni di investimento e di servizi di pagamento, nel 2013 sono state erogate alle Casse Raiffeisen provvigioni per un ammontare complessivo di 8.795.166 euro, con un aumento del 3,56% rispetto al 2012.
del 43,09% per raggiungere un totale di 1.048,28 milioni di euro.
I crediti verso clienti, pari a 1.313.070.681 euro, risultano aumentati del 4,05% rispetto all’anno precedente soprattutto grazie ai finanziamenti concessi ai partner istituzionali e ai mutui erogati alla clientela.
I crediti verso banche sono aumentati del 3,38%, passando a 600.946.272 euro. I crediti verso Casse Raiffeisen incidono per il 78,36% sul totale della voce di bilancio. La causa va ricercata, in primo luogo, nella possibilità che la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige ha dato alle Casse Raiffeisen di partecipare in via indiretta alle proposte di funding della BCE. Gli impieghi in valuta, invece, in seguito al passaggio dalle oper-azioni di deposito in valuta alle operazioni di swap in valuta, sono diminuiti sensibilmente.
Le partecipazioni ammontavano al 31/12/2013 a 31.596.491 euro, evidenziando un calo dello 0,56% rispetto all’esercizio precedente. Questa variazione va ricondotta esclusivamente alla valutazione a fine anno.
Evoluzione del margine di interesseIl margine di interesse si è portato a 39.609.289 euro, evidenziando un incremen-to del 10,99% rispetto al 2012. Il margine di interesse si compone dei risultati otte-nuti nell’operatività con clientela, in quella interbancaria e nelle operazioni in titoli per conto proprio.
Nell’ambito dell’attività di raccolta e di impie-go il margine di interesse, malgrado il livello dei tassi di mercato eccezionalmente basso, è stato mantenuto invariato; attraverso la riduzione dei tassi sui depositi, infatti, è stato possibile compensare il calo dei tassi sugli impieghi.
Nelle operazioni con le Casse Raiffeisen la forbice dei tassi si è ridotta di 28 punti base.
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Evoluzione del margine di intermediazioneLe società partecipate dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA hanno conse-guito nell’esercizio fiscale 2013, con poche eccezioni, un bilancio positivo. Il totale dei dividendi è stato pari a 319.056 euro. Rispet-to all’esercizio precedente ciò corrisponde ad un aumento del 133,97%.
Il risultato netto dell’attività di negoziazione si compone del risultato netto ottenuto con i titoli detenuti per la negoziazione, dai margini positivi e negativi e dal risultato delle operazioni in valuta estera. Il risultato netto nell’esercizio 2013 è stato pari a 668.626 euro, con un calo del 90,20% rispetto al valore del 2012. La causa di questo calo va ricercata nella decisione di non contabilizza-re più tra gli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione i titoli di nuova acquisizione.
Il risultato netto dell’attività di copertura nell’esercizio 2013 è stato pari a -7.385 euro. Ai fini della valutazione dei derivati finanziari sono state per la prima volta applicate anche le disposizioni dell’IFRS 13. Grazie al positivo andamento del mercato, la vendita di attività finanziarie disponibili per la vendita ha permesso di realizzare guadagni per un totale di 5.761.888 euro: rispetto al 2012 si tratta di un aumento del 166,14%.
La valutazione delle attività e passività finan-ziarie al fair value, a causa dell’andamento dei tassi ha fatto registrare un valore pari a -1.603.880 euro, con un calo del 273,49% rispetto all’esercizio precedente.
Dai risultati parziali riportati si evince un mar-gine di intermediazione pari a 54.330.006 euro, che esprime un calo dello 0,42% rispetto all’esercizio precedente.
Gruppo consulenti „Casse Raiffeisen“
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Evoluzione del risultato netto della gestione finanziariaLa Cassa Centrale Raiffeisen attribuisce grande importanza a un’erogazione dei prestiti basata sulla capacità di rimborso. In considerazione del difficile contesto di mercato e in conformità al principio di pru-denza si sono rese comunque necessarie, con riferimento alle posizioni creditizie, delle rettifiche di valore di una certa consistenza. Le rettifiche specifiche di valore a fronte dei finanziamenti a clientela e le perdite su crediti verso clientela sono state pari a 14,17 milioni di euro.
Tenendo conto delle rettifiche su crediti, il risultato netto della gestione finanziaria ammonta a euro 45.375.692, segnando un aumento dello 0,66% rispetto all’esercizio precedente.
Evoluzione dei costi operativi Nello scorso esercizio i costi operativi sono stati pari a 19.695.234 euro, aumentando del 7,58% rispetto all’esercizio precedente.
Le spese amministrative, aumentate del 4,45% rispetto all’esercizio precedente e giunte a 21.433.700 euro, rappresentano la voce più importante nell’ambito dei costi operativi.
La parte di maggior peso è rappresentata dalle spese per il personale, pari al 59,08% del totale. Queste sono aumentate del 3,68% rispetto all’esercizio precedente. Le spese per il personale incidono per il 23,31% sul margine di intermediazione.
Le altre spese amministrative sono aumen-tate del 5,58%, salendo a 8.770.076 euro. Ciò può essere ricondotto, in sostanza, alle maggiori spese per la gestione del Raiffeisen Fondo Pensione Aperto, oltre che all’incremento dei costi relativi ai servizi di pagamento.
Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri ammontano a 292.090 euro e sono imputabili principalmente alle rettifiche ope-rate per via delle vertenze in corso nonché ai potenziali impegni connessi ai crediti di firma. Rispetto all’esercizio precedente si è registrato un aumento del 36,30%.
Il saldo delle rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammonta a 1.120.655 euro ed esprime una riduzione dell’1,03% rispetto all’esercizio precedente.
Gli altri proventi di gestione, pari a 3.151.210 euro, presentano una riduzione dell’11,49% rispetto all’esercizio precedente. Ciò è dovu-to in misura determinante alla ridotta attività creditizia dovuta alla generale situazione economica.
Utile dell’operatività corrente al lordo delle imposteI risultati raggiunti nei sopraccitati settori hanno determinato un utile dell’operatività corrente al netto delle imposte pari a 25.612.833 euro, corrispondente a una diminuzione del 2,67% rispetto all’esercizio precedente.
Utile dell’esercizioNel 2013 le imposte dirette sono assommate a 10.293.437 euro. Va evidenziato, a questo proposito, che sul carico fiscale ha avuto un effetto notevole l’addizionale IRES una tantum dell’8,5% prevista all’art. 2 della legge n. 5/2014.
Assieme alla Cassa Centrale Banca, la Cassa Centrale Raiffeisen si è avvalsa, ai sensi dell’art. 2 della legge n. 44/2012 e con riferimento alla Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA (CRR-Fin SpA), dell’opzione per la trasparenza fiscale ai sensi dell’art. 115 TUIR per gli esercizi dal 2011 al 2013. In base a tale opzione, il reddito imponibile e i crediti di imposta vengono imputati, in proporzione alla rispettiva quota di parteci-
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pazione agli utili, alle società partecipanti. Non è stato concordato alcun indennizzo a favore della CRR-Fin SpA.
L’utile netto della Cassa Centrale Raiffeisen al 31/12/2013 ammonta a 15.319.396 euro.Gli indici di redditività e di produttività della banca alla fine del 2013 possono pertanto essere considerati ottimi.
7. I dipendenti
Al 31/12/2013 la Cassa Centrale Raiffeisen occupava 154 dipendenti, con un leggero aumento, quindi, rispetto ai 152 del 2012. Nelle strategie di sviluppo futuro della banca sono previste ulteriori assunzioni di perso-nale qualificato. Il 44,16% dei dipendenti è rappresentato da donne e l’età media del personale è di 46,13 anni. La quota del personale part-time è aumentata dal 20,39% al 20,78% a fine 2013. Il tasso di turnover delle risorse umane si è attestato al 0,66% (4,60% nel 2012).
La Cassa Centrale Raiffeisen è consapevole dell’importanza strategica del grado di competenza e di motivazione del proprio personale. Per questo motivo è molto attenta all’aggiornamento e allo sviluppo delle competenze dei collaboratori. Le offerte di formazione professionale, innan-zitutto presso l’Abi e la Federazione Casse Raiffeisen sono state ampiamente utilizzate dai dipendenti e dal personale direttivo. 2.895 ore sono state dedicate nel 2013 alla formazione mediante corsi interni all’azienda o esterni.
8. Relazione sui rischi
I rischi fanno parte di qualsiasi attività economica. Ciò vale soprattutto per le banche, la cui attività principale consiste proprio nell’assunzione consapevole dei rischi (in particolare del rischio di credito e
del rischio di mercato). La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige assume i rischi in maniera prudente e controllata e, comunque, esclusivamente per il raggiungimento dei propri obiettivi aziendali.
Il risk framework della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige è parte del sistema dei controlli interni e si basa su apposite strutture organizzative, oltre che su definiti processi operativi e di assunzione del rischio. Si estende dal livello più alto, il Consiglio di Amministrazione, al singolo collaboratore. Le seguenti strutture organiz-zative esplicano speciali funzioni all’interno del risk framework:
• Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale (strategia, controllo e tolleranza al rischio)
• Comitato direttivo (implementazione ope-rativa delle strategie di rischio)
• Comitato crediti (rischio di credito)
• Comitato investimenti (rischio di mercato)
• Comitato prezzi (valutazione - pricing - di strumenti finanziari)
• Comitato di liquidità (questioni di liquidità)
• Comitato di crisi (business continuity)
• Comitato compliance e comitato rischi generali (rischio compliance)
• Reparto controllo crediti (rischio di credi-to)
• Staff risk management (sostegno ai processi decisionali, modelli di rischio, controllo e analisi dei rischi)
Revisione interna (controlli della revisione interna).
I processi del risk framework si suddividono nelle seguenti fasi:
• Identificazione del rischio
• Analisi del rischio
• Misurazione del rischio
• Controllo del rischio
Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione sui rischi
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Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione sui rischi
te, in tutto o in parte, al rimborso di quanto dovuto, o che vi faccia fronte in un momento differito rispetto a quello contrattualmente concordato. I componenti del rischio di credito sono il rischio di insolvenza, il rischio di inadempienza e il rischio di un peggiora-mento della solvibilità.
Rischio di controparte - rischio di perdite inattese a causa di una variazione negativa della solvibilità di una controparte, in relazio-ne a posizioni di strumenti finanziari.
Rischio di concentrazione - rischio di perdite inattese a causa di concentrazioni di rischio su controparti, settori, ecc. I rischi di con-centrazione vengono osservati a livello di portafoglio.
Rischio da partecipazioni - rischio di perdite inattese a causa di una variazione negativa della solvibilità di una controparte, in relazio-ne a partecipazioni.
Rischio da cartolarizzazioni - rischio di perdite inattese a causa di operazioni di cartolarizzazione di crediti, da ricondurre a insufficiente valutazione o gestione del rischio.
Rischio residuo insito nelle tecniche di valutazione - rischio che le tecniche di valu-tazione dei crediti si dimostrino meno efficaci di quanto originariamente supposto.
Rischio di mercato relativo al portafoglio titoli di negoziazioneRischio di perdite inattese a causa di variazi-oni avverse dei seguenti fattori di rischio:
• Tasso d‘interesse• Tasso di cambio• Prezzo delle azioni • Prezzo dei metalli preziosi• Prezzo delle materie prime• Altri fattori che influenzano il mercato,
come indici (di borsa), volatilità, correlazi-oni e liquidità.
• Comunicazione del rischio
• Gestione del rischio
Il risk framework della Cassa Centrale Raiff-eisen dell’Alto Adige viene continuamente aggiornato e esteso per rispondere alle esigenze di legge e alle esigenze gestionali. La revisione interna rappresenta un ulteriore elemento essenziale del risk framework. Attraverso regolari e sistematici controlli essa assicura l’efficacia del risk framework.
Lo Staff risk management dipende diretta-mente dal direttore generale e è funzional-mente e organizzativamente separato dai reparti operativi. Lo Staff risk management è coinvolto in tutte le fasi di cui sopra. I provvedimenti di gestione del rischio, adottati dalla Direzione e dai Comitati rischi, vengono seguiti dallo Staff risk management. Anche il reparto controllo crediti è funzionalmente separato dall’area commerciale. Nella Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige i rischi si suddividono nelle seguenti categorie:
Rischio di creditoIl rischio di credito è strutturato all’interno della banca come segue:
• Rischio di insolvenza da crediti a cliente-la, da crediti a banche e su posizioni in strumenti finanziari
• Rischio di concentrazione su crediti a cli-entela, su crediti a banche e su posizioni in strumenti finanziari
• Rischio residuo insito nelle tecniche di valutazione
• Rischio da partecipazioni
• Rischio da cartolarizzazioni.
La suddivisione interna del rischio di credito si differenzia, per motivi organizzativi e tecnici, dalle definizioni di vigilanza ai sensi del processo interno di determinazione dell’adeguatezza del capitale.
Rischio di credito - rischio per finanziatore che il prenditore non sia in grado di far fron-
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Rischio valutario relativo al portafoglio bancarioRischio di perdite su posizioni in valuta a causa di variazioni avverse dei corsi valutari.
Rischio di prezzo delle azioni relativo al portafoglio bancarioRischio di perdite a causa di variazioni avverse delle quotazioni azionarie.
Rischio di tasso d’interesse relativo al portafoglio bancarioRischio di perdite a causa di avverse variazi-oni dei tassi di interesse o dei margini.
Rischio operativeRischio di perdite a causa di un’inefficienza o del mancato funzionamento di processi interni, di persone o di sistemi o a seguito di
eventi esterni. Questa definizione comprende i rischi legali, ma non i rischi strategici o di reputazione.
Rischio di liquiditàIn questa categoria è compreso il rischio di non potere adempiere, in tutto o in parte, ai propri obblighi di pagamento (rischio di liqui-dità in senso stretto), a causa dell’incapacità di reperire mezzi liquidi sul mercato (funding liquidity risk) o di vendere attività sul mercato (asset liquidity risk). Nel rischio di liquidità è compreso anche il rischio che la raccolta di mezzi liquidi o la liquidazione di attività non avvenga a condizioni di mercato (market liquidity risk). I rischi di liquidità sono stretta-mente collegati con altri rischi; ciò significa che altri rischi possono avere come conse-guenza rischi di liquidità.
I responsabili dell‘area commerciale
Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione sui rischi
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Altri rischi Rischio di reputazione – il rischio di reputa-zione contraddistingue il pericolo di perdite causate da pregiudizio dell’immagine o della reputazione. Per reputazione si intende la percezione da parte dell’opinione pubblica (investitori, clienti, collaboratori, autorità di vigilanza, etc.) della fama dell’impresa in riferimento alle competenze, all’integrità e all’affidabilità.
Rischio strategico – per rischio strategico si intende il rischio di effetti negativi sul capitale e/o sui ricavi in seguito a:
• inadeguate decisioni di politica economica, • cambiamenti del contesto economico,• insufficienti o errate reazioni a cambiamen-
ti del contesto economico, • insufficienti o errate attuazioni di decisioni.
Cultura del rischioGià da anni la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige ha come chiaro obiettivo la formazione di una sana cultura del rischio. Di conseguenza vengono seguiti con molta attenzione la definizione dell’organigramma aziendale e dei processi operativi per garan-tire una chiara ripartizione dei compiti e delle relative responsabilità nonchè il rispetto cos-tante delle regole. I processi operativi vengono documentati e i compiti e le responsabilità dei dipendenti sono riassunti nel funzionigramma aggiornato annualmente.
Per ogni area operativa della banca e per i rischi ad essa connessi sono stati definiti e co-municati ai dipendenti dei regolamenti interni. Ad intervalli periodici il risk management infor-ma direttamente gli organi societari, la direzi-one e i dipendenti sui rischi della banca. Oltre a ciò la situazione di rischio complessivo della banca viene analizzata ed approfondita trime-stralmente o in caso di necessità dal comitato compliance-rischi generali. La direzione della banca attribuisce al risk management impor-tanza strategica e promuove un’aperta co-
municazione dei rischi all’interno della banca stessa. La promozione delle competenze e di una sana cultura del rischio hanno successo soltanto se vengono dati degli impulsi in modo costante e ripetuto. Per questo le iniziative di formazione all’interno della banca non hanno carattere occasionale ma sono intese come processi di formazione continua. Le iniziative intraprese si possono elencare come segue:
- Sono stati definiti un codice etico di com-portamento e un apposito regolamento interno per il management delle conoscen-ze.
- Vengono effettuati corsi formativi program-matici per informare sulle tematiche relative ai rischi insiti nell’attività aziendale.
- Nel 2013 è stato introdotto ad integrazione dei moduli formativi tradizionali il sistema di e-learning. È già stato svolto dai dipendenti un primo corso formativo online. I risul-tati sono stati soddisfacenti per cui sono previsti per il futuro altri moduli formativi di questo tipo.
Il rischio di compliance, quanto alla sistema-tizzazione dei rischi, rientra nei rischi parziali di cui ai precedenti paragrafi. Informazioni dettagliate sui rischi citati e sulle relative strategie di copertura sono desumibili dalla nota integrativa (parte E).
Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione sui rischi
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9. Indicatori fondamentali
I fondamentali indicatori economici della Cassa Centrale Raiffeisen confrontati con l’esercizio precedente, si presentano com e segue:
31/12/2013 31/12/2012 Var.
Indici di stabilitàPatrimonio di base / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 11,24% 10,48% +7,25%
Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 11,62% 10,72% +8,30%
Indici di risultatoCash-Flow (in migliaia euro) 37.822 35.759 +5,77%
Cash-Flow / Dipendenti (in migliaia euro) 246 235 +4,39%
Cash-Flow / Patrimonio 14,58% 15,05% -3,15%
Utile d‘esercizio (in migliaia euro) 15.319 17.198 -10,92%
Valore contabile per azione (BVPS) 1,73 1,58 +9,21%
Indici di redditivitàUtile della operatività corrente al lordo delle imposte Attivo (ROI) 0,84% 0,98% -14,47%
Utile d’esercizio / Patrimonio di vigilanza (ROE) 6,16% 7,98% -22,75%
Utile d’esercizio / Attivo (ROA) 0,50% 0,64% -21,73%
Imposte sull’utile d’esercizio / utile al lordo delle imposte (Tax Rate) 49,40% 42,30% +16,79%
Indici di liquiditàCoefficiente di investimento 2 122,95% 146,28% -15,95%
Liquidity Coverage Ratio (LCR) 182,00 161,00% +13,04%
Indici di efficienzaCost-Income-Ratio (CIR) 39,28% 37,54% +4,63%
Indici di rischioCrediti deteriorati / crediti verso clientela 5,78% 4,96% +16,69%
Tasso di copertura dei crediti deteriorati 21,86% 16,73% +30,65%
Sofferenze nette / crediti verso clientela 2,02% 2,02% +0,04%
Costo del rischio di credito (Cost of risk) 0,68% 0,74% -8,05%
Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Indicatori fondamentali
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10. Accadimenti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio 2013
Dopo la chiusura dell’esercizio al 31 dicembre 2013 non si sono verificati fatti che possano influenzare in modo determinante il risultato di bilancio.
Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Accadimenti dopo la chiusura
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Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Prospettive per il 2014
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I membri della direzione
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PIL atteso allo 0,7%, si lascerà alle spalle la grave recessione.
La crisi economica degli ultimi anni sta per essere superata solo gradualmente. Nel corso del 2014 ci attendiamo una situazione stabile, anche se bisognerà attendere un bel po’ prima di vedere l’economia tornare in salute e l’attività creditizia registrare nuova-mente incrementi degni di nota.
Come insegna l’esperienza, le conseguenze negative dell’andamento dell’economia degli ultimi anni si faranno sentire ancora a lungo in campo creditizio, con un ritardo che andrà dai 12 ai 18 mesi, e richiederanno accantonamenti per rischi superiori alla media pluriennale. Il volume degli impieghi della Cassa Centrale Raiffeisen dovrebbe, in ogni caso, aumentare, sia pure di poco.
La fiducia dimostrata dai nostri clienti, soprattutto dalle imprese altoatesine, fa presagire un lieve incremento dei depositi da clientela, anche dopo il forte aumento registrato nel corso dell’esercizio preceden-te.
I provvedimenti straordinari di politica monetaria attuati dalla BCE alla fine del 2011 e all’inizio del 2012 hanno sortito effetti positivi sullo sviluppo dei margini di interes-se e la situazione qui illustrata continuerà a caratterizzare anche il 2014.
Con riferimento alle commissioni nette non ci attendiamo variazioni significative.
Continua ad occupare un posto in primo pi-ano l’andamento dei prezzi dei titoli di stato italiani detenuti nel portafoglio bancario.
Un leggero miglioramento, rispetto agli anni passati, dovrebbe riguardare sia l’accesso delle banche italiane ai mercati monetari e dei capitali, sia i costi che queste dovranno sostenere per il reperimento di liquidità. La tematica del finanziamento a medio e lungo termine continua a polarizzare l’attenzione e
11. Prospettive per il 2014
Le previsioni sulla congiuntura espresse dal FMI per il 2014 parlano di un’accelerazione dell’economia nelle nazioni industrializzate.
Nel complesso, stando ai dati del FMI la crescita nell’area euro si attesterà attorno all’1% (2013 1,4%, 2012 1,3%), in Giappone all’1,2% (con un rallentamento dovuto all’aumento dell’IVA) e negli USA addirittura al 2,7% (grazie anche alla riduzione del cari-co fiscale appena decisa dal Senato). Per il 2015 è attesa un’ulteriore accelerazione.
Se anche i paesi emergenti riusciranno a sfruttare i riacquisiti vantaggi competitivi connessi ai cambi valutari, pure in tale area il 2014 dovrebbe imprimere nuovo slancio alla congiuntura (previsioni di crescita 2014: 5,1% rispetto al 4,7% del 2013). Fatta eccezione per Cipro (-3,9%) e per la Slovenia (-0,1%), nel 2014 tutti i paesi della zona dell’euro dovrebbero registrare dati di crescita positivi. Come già nel 2013, è probabile che anche nel 2014 la congiuntura continui a correre ad un ritmo superiore alla media nei paesi baltici (crescita tra il 3,6% in Lituania e il 4,1% in Lettonia). Anche per l’Europa dell’est appaiono verosimili tassi di crescita superiori al 2%. I paesi europei centrali, invece, dovrebbero fermarsi ad una crescita media compresa tra l’1,6% (Lus-semburgo) e l’1,8% (Germania). Persino in Italia e in Spagna ci si attende una crescita che dovrebbe variare tra lo 0,7% e lo 0,9%.
Dati questi presupposti, in Alto Adige la crescita, basandosi sulle previsioni dell’IRE della Camera di commercio di Bolzano (Barometro dell’economia - febbraio 2014), nel 2014 dovrebbe aumentare leggermente, con un incremento dello 0,8% (2013: -0,5%; 2012: 0,0%). Gli impulsi maggiori provengono dai principali partner commer-ciali dell’Alto Adige, ossia la Germania e l’Austria, dove i tassi di crescita saranno netti. L’Italia, inoltre, con un aumento del
Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Prospettive per il 2014
I membri della direzione
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influenzerà anche le decisioni di investimento quotidiane.
La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA continuerà ad impegnarsi per garantire l’approvvigionamento di liquidità delle Casse Raiffeisen dell’Alto Adige. Questo obiet-tivo, tuttavia, potrà essere efficacemente raggiunto solo con la collaborazione delle Casse Raiffeisen, ognuna delle quali dovrà garantire una prudente e accorta strategia aziendale.
La situazione aziendale nel complesso positiva consente di lavorare con il massimo impegno ad una serie di progetti innova-tivi. Si creeranno, così, i presupposti per garantire anche in futuro la competitività dell’Organizzazione Bancaria Raiffeisen. Tra le iniziative che saranno portate a termine nel 2014 si possono citare la collaborazione con le cooperative di garanzia e il ricorso al fondo di rotazione della Provincia, l’introduzione del sistema di pagamento MyBank, la rivisitazione dell’offerta di carte prepagate, il risparmio edilizio e l’adesione al nuovo sistema di tutela istituzionale.
In assenza di straordinari shock esterni, nel complesso c’è da aspettarsi che i volumi intermediati e le riserve di liquidità si mantengano ai livelli attuali. Anche per quanto riguarda l’efficienza e la redditività, dovrebbero riconfermarsi i buoni risultati dell’esercizio precedente.
La dotazione di capitale è adeguata anche alla luce dei nuovi requisiti prudenziali (Ba-silea 3). Come pianificato, la Cassa Centrale Raiffeisen perfezionerà nel 2014 la seconda tranche di aumento di capitale 2012-2014 per un importo di 25 milioni di euro, al fine di essere in grado anche in futuro di raggiun-gere gli obiettivi prefissati nel rispetto delle direttive interne.
Nel complesso, grazie alla sua storica prudente politica creditizia e alla buona
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Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Prospettive per il 2014
dotazione patrimoniale, la Cassa Centrale Raiffeisen continuerà a mantenere il buon posizionamento nel sistema cooperativo e a sviluppare ulteriormente il proprio ruolo nel campo del finanziamento alle imprese in Alto Adige. L’accento sarà posto sull’attento esame del merito creditizio e della capacità di rimborso dei clienti da affidare.
La missione principale della Cassa Centrale Raiffeisen quale istituto bancario di riferi-mento dell’Organizzazione Bancaria Raiff-eisen dell’Alto Adige proseguirà su binari collaudati e sarà ulteriormente sviluppata.
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Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Prospettive per il 2014
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Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Proposta di ripartizione dell‘utile di esercizio
Assemblea ordinaria 2013
foto: Franz Spiess
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Riserva legale (5%) Euro 765.970
Riserva straordinaria (20%) Euro 3.063.879
Riserva facoltativa Euro 6.539.547
Distribuzione di dividendi Euro 4.950.000
Utile netto dell’esercizio Euro 15.319.396
Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Proposta di ripartizione dell‘utile di esercizio
12. Proposta di ripartizione dell’utile di esercizio
Per la destinazione dell‘utile netto dell‘esercizio 2013 pari ad euro 15.319.396, il Consiglio di Amministrazione propone quanto segue:
Il valore nominale di una azione è pari ad 1,00 euro.
Il Consiglio di Amministrazione
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Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione del Collegio Sindacale
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Egregi Azionisti!
Il progetto di bilancio dell’esercizio 2013, che viene sottoposto alla Vostra approvazione, è composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa nonché dalla relazione sulla gestione, e ci è stato messo a disposizione dal Consiglio di Amministrazione nei termini di legge. A proprio giudizio il Collegio Sindacale da atto che la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica risultano evidenziate in modo adeguato ed in conformità alla legge.
Il risultato di bilancio può essere riassunto come segue:
Come previsto dalle disposizioni di legge e con riferimento all’incarico novennale dell’assemblea dei soci 2013, il presente progetto di bilancio per l’esercizio 2013 è stato esaminato da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA, alla quale è stata affidata la revisione legale dei conti. A conclusione delle verifiche, i revisori hanno debitamente informato il Collegio Sindacale sugli esiti della loro attività di controllo illustrando la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Cassa Centrale. Sempre a disposizione per ulteriori scambi d’informazione in merito, i revisori hanno dato conferma di non aver
riscontrato particolari carenze nel sistema dei controlli interni con riferimento al pro-cesso amministrativo-contabile. Dalla bozza della relazione della società di revisione presentataci in visione, non sono emersi osservazioni o altri fatti censurabili tali da ostare ad un giudizio senza rilievi. A tale proposito il Collegio Sindacale rimanda alla relazione di revisione della PWC, allegata alla relazione di bilancio.
Nel corso dell’esercizio 2013 il Collegio Sindacale ha espletato le attività di vigilanza assegnategli per legge e statuto. Dalle verifiche effettuate in osservanza della nor-
Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione del Collegio Sindacale
Relazione del Collegio Sindacale
Stato patrimonialeAttivo Euro 3.056.146.347
Passivo Euro 2.796.717.404
Capitale Sociale Euro 150.000.000
Riserve ed Accantonamenti Euro 94.109.547
Utile d’esercizio Euro 15.319.396
Conto economicoRicavi Euro 97.951.530
Costi Euro 82.632.134
Utile d’esercizio 2013 Euro 15.319.396
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Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione del Collegio Sindacale
Nel dettaglio il Collegio Sindacale attesta all’Assembla:
• che ha tenuto undici proprie riunioni con frequenza all’incirca mensile ed ha partecipato a tutte le ventisei riunioni del Consiglio di Amministrazione;
• che ha ottenuto dagli amministratori e dalla direzione le opportune informazi-oni sulla gestione aziendale, sullo stato patrimoniale e sulla situazione di rischio, sulle misure strategiche e sulle operazioni di maggior rilievo, nel modo tale da potersi fare un giudizio sulla sana e prudente ges-tione, in linea con gli obiettivi dell’azienda;
• che ha incontrato periodicamente i res-ponsabili della Società di Revisione con i quali ha avuto scambi di informazioni spe-cie riguardo all’attività di revisione legale e contabile effettuata;
• che non sono stati riscontrati fatti estranei all’oggetto sociale ne provvedimenti in pregiudizio ai diritti degli azionisti sanciti dalla legge o dallo statuto;
• che non sono emersi operazioni manifes-tamente imprudenti e azzardate che po-tessero influenzare l’integrità del patrimo-nio sociale ne operazioni in un potenziale conflitto d’interesse;
• che ha mantenuto stretto rapporto al sistema di controllo interno interagendo in particolar modo con il Servizio Revisione Interna e con la Funzione di Antiriciclag-gio;
• che è stato informato nel continuo sul monitoraggio dei rischi e sul processo di controllo di adeguatezza patrimoniale (ICAAP) che evidenzia un congruo dimen-sionamento del patrimonio aziendale;
• che ha vigilato sull’osservanza del regola-mento interno, sull’impedimento di con-flitti d’interesse con parti correlate e con soggetti collegati, nonché sulla corretta applicazione delle disposizioni e norme riguardanti le remunerazioni ed incentiva-
mativa i sindaci hanno potuto constatare la generale conformità alla legge della forma e dell’impostazione del bilancio, l’applicazione dei principi contabili nella valutazione delle poste e la rappresentazione corretta e veritiera della situazione patrimoniale ed economica della banca. Con riferimento alla relazione di gestione essa risulta redatta in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente, con riguardo sia alla coerenza con i dati e le informazioni forniti nel bilancio sia alla prevedibile evoluzione della gestione aziendale.
La relazione sulla gestione e la nota integra-tiva contengono le necessarie informazioni finanziarie nonchè una descrizione coerente ed esaustiva dei principi contabili applicati, con informazioni comparativi all’esercizio precedente.
Durante l’esercizio il Collegio Sindacale ha esercitato la vigilanza sul rispetto della legge e dello statuto partecipando alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, con la conse-guenza di essere informato in modo continuo ed in tempo reale sullo sviluppo aziendale, sui fatti di gestione, sulla situazione dei rischi e sul processo decisionale. Grazie anche ad una stretta collaborazione con le funzioni preposte ai controlli con le quali si sono confrontati regolarmente sugli esiti delle verifiche, i Sindaci hanno svolto un’attività di sorveglianza e di controllo in conformità alle disposizioni delle Autorità di Vigilanza. Essi possono esprimere un giudizio di sostanziale adeguatezza dell’assetto organizzativo, dell’affidabilità del processo contabile-am-ministrativo e della funzionalità del sistema dei controlli e di riskmanagement, compatibili con la dimensione aziendale e le modalità di perseguimento dell’oggetto sociale.
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Relazione e bilancio 2013 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione del Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale esprime parere favorevole all’approvazione del Bilancio dell’esercizio 2013 e della Relazione sulla gestione nonchè alla proposta di destinazio-ne dell’utile d’esercizio, così come deliberati dal Consiglio d’Amministrazione.
Infine, il Collegio Sindacale esprime un sincero ringraziamento agli Amministratori, al personale direttivo ed a tutti i dipendenti per la proficua collaborazione.
zioni;
• che non sono pervenute denunce da parte dei soci ai sensi dell’articolo 2408 del Co-dice Civile ne reclami significativi da parte di terzi;
• che le disposizioni di vigilanza in materia di governo societario sono state debita-mente considerate nei regolamenti interni;
• che ha vigilato sull’indipendenza della società di revisione.
Il Collegio Sindacale esprime il suo con-senso alle conclusioni dei Revisori esterni e concorda con il parere che il presente Bilancio è redatto in osservanza dei principi di veridicità e chiarezza. Esso rappresenta in modo compiuto la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della società, con l’illustrazione dettagliata nella Nota Integra-tiva.
Bolzano, 31/03/2014
Il Collegio Sindacale Rag. Heinrich Eisendle Rag. Eduard Enrich
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85Relazione della società di revisione
Relazione e bilancio 2013 | Relazione della società di revisione
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Relazione e bilancio 2013 | Relazione della società di revisione
PricewaterhouseCoopers SpA
Sede legale e amministrativa: Milano 20149 Via Monte Rosa 91 Tel. 0277851 Fax 027785240 Cap. Soc. Euro 6.812.000,00 i.v., C .F. e P.IVA eReg. Imp. Milano 12979880155 Iscritta al n° 119644 del Registro dei Revisori Legali - Altri Uffici: Ancona 60131 Via Sandro Totti 1 Tel.0712132311 - Bari 70124 Via Don Luigi Guanella 17 Tel. 0805640211 - Bologna 40126 Via Angelo Finelli 8 Tel. 0516186211 - Brescia 25123 ViaBorgo Pietro Wuhrer 23 Tel. 0303697501 - Catania 95129 Corso Italia 302 Tel. 0957532311 - Firenze 50121 Viale Gramsci 15 Tel. 0552482811 -Genova 16121 Piazza Dante 7 Tel. 01029041 - Napoli 80121 Piazza dei Martiri 58 Tel. 08136181 - Padova 35138 Via Vicenza 4 Tel. 049873481- Palermo 90141 Via Marchese Ugo 60 Tel. 091349737 - Parma 43100 Viale Tanara 20/A Tel. 0521275911 - Roma 00154 Largo Fochetti 29Tel. 06570251 - Torino 10122 Corso Palestro 10 Tel. 011556771 - Trento 38122 Via Grazioli 73 Tel. 0461237004 - Treviso 31100 Viale Felissent90 Tel. 0422696911 - Trieste 34125 Via Cesare Battisti 18 Tel. 0403480781 - Udine 33100 Via Poscolle 43 Tel. 043225789 - Verona 37135 ViaFrancia 21/C Tel.0458263001
www.pwc.com/it
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 14 E 16 DELDLGS 27 GENNAIO 2010, N° 39
Agli azionisti diCassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA
1 Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio, costituito dallo statopatrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva , dal prospettodelle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla relativa notaintegrativa, di Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA chiuso al 31 dicembre 2013. Laresponsabilità della redazione del bilancio in conformità agli International Financial ReportingStandards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazionedell’articolo 9 del DLgs n° 38/2005, compete agli amministratori di Cassa Centrale Raiffeisendell’Alto Adige SpA. E’ nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancioe basato sulla revisione contabile.
2 Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabileraccomandati dalla Consob. In conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è statapianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilanciod’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Ilprocedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, deglielementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché lavalutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e dellaragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svoltofornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale.
Per il giudizio relativo al bilancio d’esercizio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentatiai fini comparativi, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 13 aprile 2013.
3 A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio di Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA al 31dicembre 2013 è conforme agli International Financial Reporting Standards adottatidall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’articolo 9 del DLgsn° 38/2005; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto lasituazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa di CassaCentrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA per l’esercizio chiuso a tale data.
4 La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione in conformità a quanto previstodalle norme di legge e dai regolamenti compete agli amministratori di Cassa CentraleRaiffeisen dell’Alto Adige SpA. E’ di nostra competenza l’espressione del giudizio sullacoerenza della relazione sulla gestione e della specifica sezione sul governo societario e gliassetti proprietari, limitatamente alle informazioni di cui al comma 2, lettera b) dell’articolo
87
Relazione e bilancio 2013 | Relazione della società di revisione
2 di 2
123-bis del DLgs 58/98, con il bilancio, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto leprocedure indicate dal principio di revisione n° 001 emanato dal Consiglio Nazionale deiDottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla Consob. A nostrogiudizio la relazione sulla gestione e le informazioni di cui al comma 2, lettera b) dell’articolo123-bis del DLgs 58/98 presentate nella specifica sezione della medesima relazione sonocoerenti con il bilancio d’esercizio di Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA al 31dicembre 2013.
Padova, 11 aprile 2014
PricewaterhouseCoopers SpA
Alessandra Mingozzi(Revisore legale)
88
89Bilancio 2013
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013
9090
Stato Patrimoniale
STATO PATRIMONIALE
Voci dell'attivo 31.12.2013 31.12.2012
10. Cassa e disponibilità liquide 4.169.753 5.500.819
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 8.649.102 17.975.417
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.048.275.378 732.579.430
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 7.532.896 9.685.548
60. Crediti verso banche 600.946.272 581.283.337
70. Crediti verso clientela 1.313.070.681 1.262.019.545
80. Derivati di copertura 131.918 12.587
100. Partecipazioni 31.596.491 31.774.031
110. Attività materiali 16.658.485 17.334.515
120. Attività immateriali 246.239 243.142 di cui: - avviamento 0 0
130. Attività fiscali 5.877.286 2.041.730
a) correnti 2.076.820 514.877
b) anticipate 3.800.466 1.526.853
- di cui alla L.214/2011 3.382.659 1.178.944
150. Altre attività 18.991.846 24.917.899
Totale dell'attivo 3.056.146.347 2.685.368.000
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Stato Patrimoniale
9191
Stato Patrimoniale
STATO PATRIMONIALE
Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2013 31.12.2012
10. Debiti verso banche 1.469.513.153 1.259.446.415
20. Debiti verso clientela 794.839.371 595.070.589
30. Titoli in circolazione 394.374.507 419.879.108
40. Passività finanziarie di negoziazione 6.123.181 9.688.464
50. Passività finanziarie valutate al fair value 60.602.164 88.521.152
40. Derivati di copertura 1.076.957 2.431.389
80. Passività fiscali 20.919.262 23.723.728
a) correnti 0 8.088.924
b) differite 20.919.262 15.634.804
100. Altre passività 43.663.426 43.769.392
110. Trattamento di fine rapporto del personale 4.115.285 4.067.179
120. Fondi per rischi e oneri 1.490.098 1.215.591
a) quiescenza e obblighi simili 0 0
b) altri fondi 1.490.098 1.215.591
130. Riserve da valutazione 43.463.015 32.168.461
160. Riserve 50.646.532 38.188.336
180. Capitale 150.000.000 150.000.000
200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 15.319.396 17.198.196
Totale del passivo e patrimonio netto 3.056.146.347 2.685.368.000
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Stato Patrimoniale
9292
Conto economicoCONTO ECONOMICO
31.12.2013 31.12.2012
10. Interessi attivi e proventi assimilati 70.281.726 70.207.578
20. Interessi passivi e oneri assimilati ( 30.672.437 ) ( 34.520.112 )
30. Margine di interesse 39.609.289 35.687.466
40. Commissioni attive 17.757.829 16.203.093
50. Commissioni passive ( 8.186.556 ) ( 7.649.148 )
60. Commissioni nette 9.571.273 8.553.945
70. Dividendi e proventi simili 319.056 136.363
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 668.626 6.823.292
90. Risultato netto dell'attività di copertura ( 7.385 ) 290.708
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 5.773.027 2.142.118
a) crediti ( 79 ) ( 16.648 )
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 5.761.888 2.164.995
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0
d) passività finanziarie 11.218 ( 6.229 )
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value ( 1.603.880 ) 924.456
120. Margine di intermediazione 54.330.006 54.558.348
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: ( 8.954.314 ) ( 9.479.335 )
a) crediti ( 8.954.314 ) ( 9.479.335 )
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0
d) altre operazioni finanziarie 0 0
140. Risultato netto della gestione finanziaria 45.375.692 45.079.013
150. Spese amministrative: ( 21.433.700 ) ( 20.521.027 ) a) spese per il personale ( 12.663.624 ) ( 12.214.091 ) b) altre spese amministrative ( 8.770.076 ) ( 8.306.936 )
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ( 292.090 ) ( 214.303 )
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali ( 886.436 ) ( 882.554 )
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali ( 234.218 ) ( 249.819 )
190. Altri oneri/proventi di gestione 3.151.210 3.560.337
200. Costi operativi ( 19.695.234 ) ( 18.307.366 )
210. Utili (Perdite) delle partecipazioni ( 67.681 ) ( 461.027 )
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 56 3.550
250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 25.612.833 26.314.170
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente ( 10.293.437 ) ( 9.115.974 )
270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 15.319.396 17.198.196
290. Utile (Perdita) d'esercizio 15.319.396 17.198.196
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Conto economico
9393
Prospetto della redditivitá complessiva
31.12.2013 31.12.2012
10. Utile (Perdita) d'esercizio 15.319.396 17.198.196
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
40. Piani a benefici definiti 7.837 (384.046)
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 11.335.890 15.048.083
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (49.173) 979.256
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 11.294.554 15.643.292
140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 26.613.950 32.841.488
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÁ COMPLESSIVARelazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Prospetto della redditività complessiva
9494
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Ris
erve
Div
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di e
altr
e de
stin
azio
ni
Emis
sion
e nu
ove
azio
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Acq
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stru
men
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ca
pita
le
Der
ivat
i su
prop
rie a
zion
i
Stoc
k op
tions
Capitale: a) azioni ordinarie 150.000.000 - 150.000.000 - - - - - - - - - 150.000.000 b) altre azioni - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - -
Riserve: a) di utili 23.910.164 - 23.910.164 12.458.196 - - - - - - - - 36.368.360 b) altre 14.278.172 - 14.278.172 - - - - - - - - - 14.278.172
Riserve da valutazione: 32.168.461 - 32.168.461 - - - - - - - - - 11.294.554 43.463.015
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie - - - - - - - - - - - - -
Utile (Perdita) di esercizio 17.198.196 - 17.198.196 (12.458.196) (4.740.000) - - - - - - - 15.319.396 15.319.396
Patrimonio netto 237.554.993 237.554.993 (4.740.000) - - - 26.613.950 259.428.943
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
Operazioni sul patrimonio netto
Red
ditiv
ità c
ompl
essi
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31.1
2.13
Patri
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31.1
2.13Variazioni dell'esercizio
Esis
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31.
12.1
2
Esis
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01.
01.1
3
Mod
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Allocazione risultato esercizio precedente
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
95
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
95
Ris
erve
Div
iden
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stin
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ni
Emis
sion
e nu
ove
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Var
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one
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men
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pita
le
Der
ivat
i su
prop
rie a
zion
i
Stoc
k op
tions
Capitale: a) azioni ordinarie 150.000.000 - 150.000.000 - - - - - - - - - 150.000.000 b) altre azioni - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - -
Riserve: a) di utili 23.910.164 - 23.910.164 12.458.196 - - - - - - - - 36.368.360 b) altre 14.278.172 - 14.278.172 - - - - - - - - - 14.278.172
Riserve da valutazione: 32.168.461 - 32.168.461 - - - - - - - - - 11.294.554 43.463.015
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie - - - - - - - - - - - - -
Utile (Perdita) di esercizio 17.198.196 - 17.198.196 (12.458.196) (4.740.000) - - - - - - - 15.319.396 15.319.396
Patrimonio netto 237.554.993 237.554.993 (4.740.000) - - - 26.613.950 259.428.943
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
Operazioni sul patrimonio netto
Red
ditiv
ità c
ompl
essi
va d
i es
erci
zio
31.1
2.13
Patri
mon
io n
etto
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31.1
2.13Variazioni dell'esercizio
Esis
tenz
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31.
12.1
2
Esis
tenz
e al
01.
01.1
3
Mod
ifica
sald
i ape
rtura
Var
iazi
oni d
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erve
Allocazione risultato esercizio precedente
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
9696
Rendiconto finanziarioRENDICONTO FINANZIARIO
Metodo indiretto
1. Gestione 34.868.832 29.767.903
- risultato d'esercizio (+/-) 15.319.396 17.198.196 - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) 935.254 (7.747.748) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 7.385 (290.708) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - -
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 1.120.655 1.132.372
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 9.246.404 9.693.639
- imposte e tasse non liquidate (+) 8.188.933 9.555.428
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -
- altri aggiustamenti (+/-) 50.806 226.724
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (384.882.777) (462.468.761)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 8.391.061 83.988.376 - attività finanziarie valutate al fair value - - - attività finanziarie disponibili per la vendita (315.695.948) (406.096.481) - crediti verso banche: a vista (27.828.502) (87.202.473) - crediti verso banche: altri crediti 8.165.567 37.785.430 - crediti verso clientela (60.005.450) (87.599.675) - altre attività 2.090.496 (3.343.938)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 340.248.554 420.740.917 - debiti verso banche: a vista (3.597.251) 212.405.949 - debiti verso banche: altri debiti 213.663.989 131.479.113 - debiti verso clientela 199.768.782 55.103.175 - titoli in circolazione (25.504.601) 16.579.697 - passività finanziarie di negoziazione (3.565.283) 949.679 - passività finanziarie valutate al fair value (27.918.988) (11.808.862) - derivati di copertura (1.481.147) 1.371.164 - altre passività (11.116.947) 14.661.002
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (9.765.391) (11.959.941)
B. ATTIVITÀ' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 319.056 136.363
- vendite di partecipazioni - - - dividendi incassati su partecipazioni 319.056 136.363 - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - vendite di attività materiali - - - vendite di attività immateriali - - - vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da 1.563.415 (14.322.270)
- acquisti di partecipazioni (141.517) (4.139.991) - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 2.152.653 (9.685.548) - acquisti di attività materiali (210.406) (232.645) - acquisti di attività immateriali (237.315) (264.086) - acquisti di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 1.882.472 (14.185.907)
C. ATTIVITÀ' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie - -
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - 25.000.000 - distribuzione dividendi e altre finalità 6.554.554 1.900.576
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista 6.554.554 26.900.576
LIQUIDITÀ' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (1.328.366) 754.728
LEGENDA(+) generata(-) assorbita
RICONCILIAZIONE
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 5.500.819 4.748.343
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (1.328.366) 754.728
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi (2.700) (2.252)
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 4.169.753 5.500.819
A. ATTIVITÀ' OPERATIVA
Voci di bilancio
31.12.2013 31.12.2012
31.12.2013 31.12.2012
9797
Nota integrativaNOTA INTEGRATIVA
PARTE A POLITICHE CONTABILI
A. 1 PARTE GENERALEA. 2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIOA. 3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIEA. 4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
PARTE B INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVOPASSIVOALTRE INFORMAZIONI
PARTE C INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
PARTE D REDDITIVITÁ COMPLESSIVA
PARTE E INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
Sezione 1 – Rischio di creditoSezione 2 – Rischio di mercato Sezione 3 – Rischio di liquiditàSezione 4 – Rischi operativi
Parte F INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
Sezione 1 – Il patrimonio dell’impresaSezione 2 – Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
PARTE G OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI DI AZIENDA
PARTE H OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
PARTE I ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI
PARTE L INFORMATIVA DI SETTORE
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
98
Nota Integrativa Parte A- Politiche contabili
A.1 PARTE GENERALE Sezione 1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige Spa dichiara che il presente bilancio d'esercizio è stato predisposto in conformità a tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) adottati dall'International Accounting Standard Board alla data del 31 dicembre 2013 e delle relative interpretazioni nonché alle istruzioni della Banca d'Italia, che sono state messe a disposizione delle banche con circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e integrazioni. In conformità alla disposizione di cui all'art. 5 del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 la rinuncia ad applicare le disposizioni previste dai principi contabili internazionali viene attuata solo in casi eccezionali. In questi casi nella nota integrativa vengono descritti i motivi che hanno determinato la non applicabilità delle disposizioni previste dai principi contabili internazionali. Nel bilancio d'esercizio gli eventuali utili derivanti dalla deroga sono iscritti in una riserva non distribuibile. Le politiche contabili applicate per la redazione del bilancio 2013 sono coerenti con quelle applicate nella predisposizione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012. Sezione 2 – Principi generali di redazione. Il bilancio d'esercizio è composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. Il bilancio è corredato dalla relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione. Nella predisposizione del bilancio sono stati osservati i seguenti principi generali di redazione previsti dallo IAS 1:
1) Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale e pertanto attività, passività ed operazioni "fuori bilancio" sono state valutate a valori di funzionamento. Non sono rilevate eventuali incertezze, oltre a quelle inerenti l'attività sociale, che possano generare dubbi sulla continuità aziendale.
2) Principio della competenza economica. Il bilancio è stato predisposto nel rispetto del principio della competenza economica. Pertanto i costi e i ricavi sono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario, in base alla maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.
3) Coerenza di presentazione del bilancio. La presentazione e la classificazione delle voci vengono mantenute da un esercizio all'altro allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni a meno che una variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da una sua nuova interpretazione. Quando la presentazione o la classificazione di voci di bilancio vengono modificate, anche gli importi comparativi vengono riclassificati, indicando, quando possibile, anche la natura e i motivi della riclassificazione.
4) Rilevanza e aggregazione. Ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente in bilancio. Le voci di natura o destinazione dissimile vengono presentate distintamente a meno che siano irrilevanti.
5) Compensazione. Attività, passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro se non è richiesto o consentito da un Principio Contabile Internazionale o da una sua interpretazione oppure espressamente previsto dagli schemi di bilancio per le banche emanati dalla Banca d'Italia.
6) Informativa comparativa. Le informazioni comparative vengono fornite per il periodo precedente per tutti i dati esposti nei prospetti di bilancio, tranne quando un Principio Contabile Internazionale o una sua interpretazione prevedano diversamente. Vengono incluse anche delle informazioni di commento e descrittive quando ciò è significativa per una migliore comprensione del bilancio dell’esercizio. Nella predisposizione del bilancio ha trovato applicazione anche la normativa nazionale in quanto compatibile con i principi IAS.
Gli importi degli schemi di bilancio sono espressi in Euro; gli importi della nota integrativa sono espressi, qualora non diversamente specificato, in migliaia di Euro. Nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel prospetto della redditività complessiva non sono indicati i conti che non presentano importi ne per l’esercizio in corso ne per quello precedente.
Parte A- Politiche contabili
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Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio. Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente bilancio e la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione avvenuta in data 24 marzo 2014 non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati approvati in tale sede né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere una integrazione all'informativa fornita. Sezione 4 – Altri aspetti. Adozione del Regolamento n. 1004/2008 della Commissione Europea. L'azienda, di seguito all'emanazione del regolamento n. 1004/2008 della Commissione dell’15.10.2008, che ha modificato lo IAS 39, ha provveduto alla riclassificazione degli strumenti finanziari di debito dal portafoglio di negoziazione al portafoglio disponibile per la vendita. L'azienda non ha in portafoglio strumenti finanziari indicati nell'allegato B del "Leading-Practice Disclosure for Selected Exposure". Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d'esercizio. La redazione del bilancio d'esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti possano differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono: - la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività
finanziarie; - la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell'informativa di
bilancio; - l'utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in
mercati attivi; - la quantificazione del fondo di fine rapporto del personale e dei fondi per rischi e oneri; - le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva. La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all'individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d'esercizio. Certificazione del Bilancio d' Esercizio Il bilancio è sottoposto a revisione legale ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. N. 39/2010 da parte della Società PriceWaterhouseCoopers S.p.A. alla quale è stato conferito l’incarico dall’assemblea dei soci. A. 2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO. Voce 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione.
Criteri di classificazione.
In tale voce sono allocati i titoli di debito, di capitale, i certificati di partecipazione in OICR e il valore positivo dei derivati finanziari acquistati con finalità di negoziazione. Un'attività è classificata come posseduta per negoziazione se: - è acquistata principalmente al fine di essere venduta a breve; - fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che è gestito congiuntamente e per il quale esiste
una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve termine; - è un contratto derivato, ad esclusione di quelli di copertura, compresi quelli separati contabilmente
dal sottostante strumento finanziario strutturato quando ne siano soddisfatti i requisiti per lo scorporo. Si considera un derivato uno strumento finanziario o altro contratto con le tre seguenti caratteristiche: - il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno
strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile prestabilita (generalmente denominata sottostante);
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- non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quelli richiesti per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione dovuta a cambiamenti di fattori di mercato;
- è regolato a data futura. Un derivato incorporato è una componente di uno strumento finanziario ibrido che include anche un contratto primario non derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato considerato singolarmente. Un derivato associato a uno strumento finanziario, ma contrattualmente trasferibile indipendentemente da quello strumento, o avente controparte diversa da quella dello strumento, non è considerato un derivato incorporato, ma uno strumento finanziario separato.
Criteri di iscrizione.
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono iscritte alla data di regolamento al loro fair value, che corrisponde di norma al corrispettivo pagato dalla banca, con esclusione dei costi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tale attività finanziaria. Gli strumenti derivati di negoziazione sono contabilizzati secondo il principio della data di contrattazione e vengono registrati al valore corrente al momento dell'acquisizione.
Criteri di valutazione.
Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie di negoziazione sono valutate in base al fair value alla data di riferimento. Il fair value corrisponde, per gli strumenti quotati su mercati attivi, alle quotazioni ufficiali di chiusura dei mercati mentre per gli strumenti non quotati su mercati attivi il fair value è determinato sulla base di modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti stessi e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, ad esempio calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni. In casi eccezionali il fair value viene determinato sulla base di informazioni disponibili.
Criteri di cancellazione.
Le attività finanziarie di negoziazione sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.
Le componenti reddituali relative agli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione sono rilevate nel conto economico del periodo nel quale emergono alla voce "Risultato netto dell'attività di negoziazione". In particolare: - gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati
derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono iscritti a conto economico nella voce 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione";
- i profitti e le perdite, realizzati e non, sui derivati classificati come di negoziazione sono iscritti a conto economico nella voce 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione";
- se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale attività viene contabilizzata alle voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione".
Voce 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita.
Criteri di classificazione.
In tale voce sono incluse le attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino alla scadenza e attività finanziarie detenute per la negoziazione. Possono essere classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito, i titoli azionari e le quote di fondi comuni d'investimento. In particolare sono inclusi i titoli non oggetto di attività di negoziazione e gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non qualificabili come partecipazioni di controllo, partecipazioni a controllo congiunto e partecipazioni in società collegate. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono detenute per un periodo di tempo non definito e rispondono all'eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi.
Criteri di iscrizione.
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Le attività finanziarie disponibili per la vendita incluse in questa voce sono iscritte alla data di regolamento. Esse sono inizialmente registrate in base al fair value, che corrisponde di norma al costo dell'operazione eventualmente rettificato degli eventuali costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili a ciascuna operazione. Fatte salve le deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la vendita ad altri portafogli e viceversa. Se l'iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività finanziarie detenute sino alla scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento.
Criteri di valutazione.
Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate in base al fair value, secondo i criteri illustrati per le attività detenute per la negoziazione. I titoli di capitale, il cui fair value non può essere attendibilmente rilevato, sono mantenuti al costo. I proventi e gli oneri derivanti da una variazione di fair value sono registrati in apposita riserva di patrimonio netto, denominata "Riserva da valutazione", sino a che l'attività non è cancellata o rilevata una perdita di valore; al momento della cancellazione o della rilevazione della perdita di valore l'utile o la perdita cumulati sono imputati a conto economico. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, è verificata l'esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore (impairment test). Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l'attività abbia subito una riduzione permanente di valore, la perdita cumulata, che è stata rilevata direttamente nella voce 130 del patrimonio netto "Riserva di valutazione", viene trasferita a conto economico alla voce 130 b) "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento". Per i titoli di debito viene rilevata una riduzione permanente di valore quando si verifica l’esistenza di difficoltà finanziarie dell’emittente per le quali il rimborso del capitale e degli interessi legati ai titoli stessi appare incerto. Per gli strumenti di capitale la perdita duratura di valore viene verificata sulla base dell’esistenza di difficoltà da parte dell’emittente a remunerare regolarmente il debito oppure al verificarsi di evoluzioni negative del fair value e di cambiamenti negativi nel settore di attività dell’impresa. In casi di riduzioni di fair value superiori al 40% del costo di acquisizione o di durata superiore ai 24 mesi si considerano tali riduzioni come durature. Se la riduzione di fair value è minore del 40% ma maggiore del 20% e non ha durata superiore ai 24 mesi ma maggiore di 12 mesi, si procede all’analisi di ulteriori indicatori reddituali e di mercato. Se i risultati di queste ulteriori analisi portano a dubbi sulla recuperabilità del capitale inizialmente investito si procede ad iscrivere in bilancio una perdita duratura di valore, pari alla differenza fra il costo di acquisto e il fair value calcolato. Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l'incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate con effetto a conto economico, anche qualora non sussistano più le motivazioni che hanno condotto ad apportare la svalutazione.
Criteri di cancellazione.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.
Gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto dell'ammortamento dei costi di transazione e delle differenze tra il costo e il valore di rimborso, sono rilevati a conto economico. Il metodo del tasso effettivo tiene conto di tutte le imposte e diritti pagati fra le parti, i costi di transazione e ogni aggio o disaggio pagato. Gli altri ricavi da cessione da attività finanziarie disponibili per la vendita sono pure rilevati a conto economico alla voce 100 b "Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita".
Riclassificazione:
Dopo l'entrata in vigore delle modifiche allo IAS 39 la società, visto l'andamento del mercato finanziario, ha riclassificato le obbligazioni di banche nazionali e internazionali dal portafoglio di negoziazione al portafoglio disponibile per la vendita con data 01 luglio 2008. Questa riclassificazione non ha avuto riflessi sul criterio di valutazione applicato.
- non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quelli richiesti per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione dovuta a cambiamenti di fattori di mercato;
- è regolato a data futura. Un derivato incorporato è una componente di uno strumento finanziario ibrido che include anche un contratto primario non derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato considerato singolarmente. Un derivato associato a uno strumento finanziario, ma contrattualmente trasferibile indipendentemente da quello strumento, o avente controparte diversa da quella dello strumento, non è considerato un derivato incorporato, ma uno strumento finanziario separato.
Criteri di iscrizione.
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono iscritte alla data di regolamento al loro fair value, che corrisponde di norma al corrispettivo pagato dalla banca, con esclusione dei costi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tale attività finanziaria. Gli strumenti derivati di negoziazione sono contabilizzati secondo il principio della data di contrattazione e vengono registrati al valore corrente al momento dell'acquisizione.
Criteri di valutazione.
Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie di negoziazione sono valutate in base al fair value alla data di riferimento. Il fair value corrisponde, per gli strumenti quotati su mercati attivi, alle quotazioni ufficiali di chiusura dei mercati mentre per gli strumenti non quotati su mercati attivi il fair value è determinato sulla base di modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti stessi e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, ad esempio calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni. In casi eccezionali il fair value viene determinato sulla base di informazioni disponibili.
Criteri di cancellazione.
Le attività finanziarie di negoziazione sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.
Le componenti reddituali relative agli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione sono rilevate nel conto economico del periodo nel quale emergono alla voce "Risultato netto dell'attività di negoziazione". In particolare: - gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati
derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono iscritti a conto economico nella voce 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione";
- i profitti e le perdite, realizzati e non, sui derivati classificati come di negoziazione sono iscritti a conto economico nella voce 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione";
- se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale attività viene contabilizzata alle voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione".
Voce 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita.
Criteri di classificazione.
In tale voce sono incluse le attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino alla scadenza e attività finanziarie detenute per la negoziazione. Possono essere classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito, i titoli azionari e le quote di fondi comuni d'investimento. In particolare sono inclusi i titoli non oggetto di attività di negoziazione e gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non qualificabili come partecipazioni di controllo, partecipazioni a controllo congiunto e partecipazioni in società collegate. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono detenute per un periodo di tempo non definito e rispondono all'eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi.
Criteri di iscrizione.
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Voce 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Criteri di classificazione
In questa voce sono inclusi i titoli di debito con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa che la banca ha intenzione e capacità di detenere sino a scadenza. Se in seguito ad un cambiamento di volontà o di capacità non risulta più appropriato mantenere un investimento come detenuto sino a scadenza, questo viene riclassificato tra le attività disponibili per la vendita.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale, le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono rilevate al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Se la rilevazione in questa voce avviene per riclassificazione dalle attività disponibili per la vendita, il fair value dell’attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell’attività stessa.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili o le perdite riferiti alle attività detenute sino a scadenza sono rilevati nel conto economico alla voce 100 c "Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza" nel momento in cui le attività sono cancellate. In sede di chiusura del bilancio e delle situazioni infrannuali, viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore. Se sussistono tali evidenze l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’importo della perdita viene rilevato nel conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari originanti dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad esse connessi. L’unica riclassifica ammessa è quella dal portafoglio “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” al portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. L’alienazione o il trasferimento, per un importo significativo, di attività finanziarie detenute fino a scadenza, prima della scadenza stessa, comporta il trasferimento dell’intero portafoglio alla categoria delle attività finanziarie disponibili per la vendita ed il divieto di utilizzare il portafoglio delle attività detenute fino a scadenza per l’esercizio in corso e per i due esercizi successivi (cosiddetta “tainting rule”), a meno che le vendite e le riclassifiche: - siano così prossime alla scadenza o alla data dell’opzione dell’attività finanziaria che le oscillazioni
del tasso di interesse del mercato non avrebbero un effetto significativo sul fair value dell’attività finanziaria;
- si verifichino dopo aver incassato sostanzialmente tutto il capitale originario dell’attività finanziaria; - siano attribuibili ad un evento isolato non controllabile, che non sia ricorrente e non si possa
pertanto ragionevolmente prevedere, come ad esempio un significativo deterioramento del merito creditizio dell’entità che ha emesso l’attività finanziaria.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.
Gli interessi calcolati con il metodo del tasso d’interesse effettivo, che tiene conto dell'ammortamento dei costi di transazione e delle differenze tra il costo e il valore di rimborso, sono rilevati a conto economico. Il calcolo del tasso d’interesse effettivo include tutti gli oneri e i punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti. Gli altri ricavi da cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono pure rilevati a conto economico alla voce 100 c "Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza".
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Voce 60. e 70. Crediti verso banche e crediti verso clientela.
Criteri di classificazione.
I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso la clientela e verso banche, sia erogati direttamente dalla banca sia acquistati da terzi, con pagamenti fissi o comunque determinabili e che non sono quotati in un mercato attivo e non classificati tra le attività finanziarie di negoziazione e le attività finanziarie designate al fair value e non classificati all'origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita. I crediti per i quali il possessore non può recuperare sostanzialmente tutto l'investimento iniziale, non a causa del deterioramento del credito, devono essere classificati fra le attività disponibili per la vendita.
Criteri di iscrizione.
I crediti e finanziamenti sono allocati nel portafoglio crediti inizialmente al momento della loro erogazione o del loro acquisto, quando il cliente ottiene il diritto al ricevimento degli importi determinati nel contratto. I crediti non possono essere successivamente trasferiti ad altri portafogli. I crediti sono inizialmente contabilizzati in base al loro fair value nel momento dell'erogazione o dell'acquisto, valore che corrisponde di norma all'importo erogato o al valore corrente pagato per il loro acquisto. Il valore di prima iscrizione include anche gli eventuali costi o ricavi di transazione anticipati e direttamente attribuibili a ciascun credito.
Criteri di valutazione.
Le valutazioni successive alla rilevazione iniziale sono effettuate in base al principio del costo ammortizzato utilizzando il tasso d'interesse effettivo. Il costo ammortizzato è pari al valore iniziale al netto di eventuali rimborsi di capitale, variato in aumento o diminuzione dalle rettifiche e riprese di valore e dell'ammortamento della differenza tra importo erogato e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività finanziaria. Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti. ll metodo del costo ammortizzato non è applicato ai crediti a breve in considerazione del fatto che per tali crediti l'effetto dell'attualizzazione è di norma non significativo. Tali crediti sono valorizzati al costo storico. Lo stesso criterio è applicato ai crediti senza una scadenza definita o a revoca. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale i crediti sono sottoposti a "impairment test" per verificare l'eventuale presenza di perdite di valore dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei debitori. I crediti oggetto di una valutazione analitica sono quelli superiori a un valore di un milione di Euro e i crediti deteriorati. Il credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperare l'intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie. I crediti deteriorati sono suddivisi nelle seguenti categorie: - crediti in sofferenza: tali crediti sono formalmente deteriorati, costituiti dall'esposizione verso clienti
che si trovano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione dei crediti avviene su base analitica.
- crediti incagliati: tali crediti comprendono i rapporti con i clienti che si trovano in una temporanea difficoltà nel far fronte alle proprie obbligazioni, che si prevede possa essere superata in un congruo periodo di tempo. La valutazione dei crediti avviene su base analitica.
- crediti ristrutturati: per questi crediti è stato approntato anche assieme alle altre banche creditrici un piano di risanamento della situazione finanziaria del cliente e di conseguenza sono state accordate delle facilitazioni finanziarie. Se necessario questi crediti vengono sottoposti a rettifica diretta di valore, altrimenti vengono ricompresi nell' ambito delle rettifiche forfettarie assieme agli altri crediti."
- crediti scaduti: tali crediti rappresentano l'esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nelle precedenti categorie, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinati da oltre 90 giorni. Tali esposizioni sono state valutate in modo forfettario.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi al netto degli oneri di recupero. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. I crediti deteriorati sono rivisti ed analizzati periodicamente e in particolare ad ogni chiusura infrannuale e annuale del bilancio. I crediti in bonis, per i quali non si individuano evidenze oggettive di perdita, e i crediti insoluti/sconfinati da oltre 90 giorni, sono soggetti a valutazione collettiva. Il coefficiente di
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svalutazione forfettaria del portafoglio crediti è stato determinato in funzione delle perdite di credito stimate su base storico statistica.
Criteri di cancellazione.
I crediti sono cancellati dal bilancio quando si verifica il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici e non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi. Di regola avviene la cancellazione da questa voce a seguito del totale rimborso del credito.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.
Gli interessi attivi maturati sui crediti, determinati con il metodo del tasso di interesse effettivo, sono contabilizzati nel rispetto del principio di competenza economica nella voce 10 del conto economico. Le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, sono iscritte a conto economico alla voce 130.a)”Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti” del conto economico nel momento della determinazione. Se vengono a mancare le ragioni per la svalutazione del credito, vengono rilevate le rispettive riprese. Le eventuali riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle svalutazioni (individuali e collettive) contabilizzate in precedenza. Voce 100 Partecipazioni In questa voce vengono classificate le partecipazioni in società controllate, collegate e sottoposte a controllo congiunto iscritte in bilancio alla quota di capitale netto. L'iscrizione iniziale avviene alla data di regolamento oppure alla data di riclassificazione della partecipazione. Il valore contabile della partecipazione è sottoposto alla verifica della riduzione di valore, tramite il confronto tra il suo valore recuperabile e il suo valore contabile, se esistono evidenze che il valore della partecipazione possa avere subito una riduzione. Le partecipazioni sono cancellate quando l'attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi. Voce 110. Attività materiali Criteri di classificazione La voce include i terreni, fabbricati, impianti e macchinari, mobili e arredi e altre macchine e attrezzature. Le attività materiali sono tutte da ricomprendere nella categoria delle attività materiali ad uso funzionale. La banca non detiene attività materiali a scopo di investimento. Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi. Si ritiene che queste attività possano essere utilizzate per più di un periodo.
Criteri di iscrizione
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. La banca si è avvalsa della facoltà di rivalutare l'immobile (sede della società) in sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali (demeed cost). L'importo della rivalutazione è stato determinato in base a una stima dell'immobile, effettuata da un perito esterno ed indipendente, interpretata in modo prudente. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri sono imputate a incremento del valore dei cespiti. Tutte le altre spese sostenute successive sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce 150 b "Altre spese amministrative", se riferite all'attività ad uso funzionale.
Criteri di valutazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore da deterioramento. Dal valore di carico dell'immobile da ammortizzare "terra-cielo" è stato scorporato il valore del terreno su cui insiste, determinato sulla base di una specifica stima. A ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, in presenza di evidenze sintomatiche dell'esistenza di perdite durevoli, le attività materiali sono sottoposte ad "impairment test". Qualora vi sia l'obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla svalutazione della stessa, rilevando l'importo nella voce 170 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali". Nella determinazione della svalutazione si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti costi di vendita, e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto
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contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività nei periodi precedenti.
Criteri di cancellazione.
Un'attività materiale è eliminata dal bilancio all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli ammortamenti e le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 170 "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico. In caso di cessione l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240 "Utili (Perdite) da cessione di investimenti". Il calcolo degli ammortamenti tiene conto della vita utile delle singole attività materiali, che a questo scopo sono raggruppate per classi omogenee. L'ammortamento avviene a quote costanti. Il terreno e gli oggetti d'arte non vengono ammortizzati in quanto caratterizzati da vita utile illimitata. Voce 120. Attività immateriali Criteri di classificazione Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili pur se prive di consistenza fisica, dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri. Le attività immateriali sono principalmente rappresentate da oneri per l'acquisto d'uso di software. Quelle capitalizzate già in periodi precedenti sono state mantenute e si prosegue con il loro ammortamento.
Criteri di iscrizione
Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto, rettificato dagli eventuali oneri accessori solo se è probabile che i benefici economici futuri attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell' attività può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è spesato nell'esercizio in cui è sostenuto. Eventuali spese successive sono capitalizzate unicamente se ne aumentano il valore e/o i benefici economici attesi.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. L'ammortamento è calcolato in base alla stima della loro vita utile e utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, in presenza di evidenze sintomatiche dell'esistenza di perdite durevoli, le attività immateriali sono sottoposte ad "impairment test". Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore, si procede alla svalutazione della stessa rilevando l'importo nella voce 180. "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali". Nella determinazione della svalutazione si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti gli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività stessa. Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività immateriale nei periodi precedenti.
Criteri di cancellazione
Un'attività immateriale è eliminata dal bilancio all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli ammortamenti periodici e le eventuali rettifiche di valore sono rilevati alla voce 180. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico. In caso di cessione l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti". Voce 130. Attività fiscali e voce 80. Passività fiscali I crediti e i debiti di natura fiscale sono esposti nello stato patrimoniale rispettivamente nella voce 130 "Attività fiscali" e nella voce 80 "Passività fiscali". Le poste della fiscalità corrente includono eccedenze di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza dell'esercizio. Le imposte sul reddito sono calcolate nel rispetto della vigente legislazione
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nazionale e applicando le aliquote fiscali in vigore. L'entità delle attività/passività fiscali comprende anche il rischio, ragionevolmente stimato, derivante dal contenzioso tributario in essere. In presenza di differenze temporanee imponibili viene rilevata una attività/passività fiscale anticipata/differita. Non sono stanziate imposte differite con riguardo a riserve in sospensione d'imposta in quanto si ritiene che non sussistano, allo stato attuale, i presupposti per la loro futura tassazione. Le attività fiscali differite sono oggetto di rilevazione, utilizzando il criterio del "balance sheet liability method", solamente quando vi sia ragionevole certezza del loro recupero in esercizi futuri. Attività e passività fiscali vengono contabilizzate con contropartita, di norma a conto economico salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente a patrimonio netto. In quest'ultimo caso le attività e passività fiscali vengono imputate a patrimonio. Voce 150. Altre attività e voce 100. Altre passività In queste voci vengono rilevate tutte le attività e passività che non possono essere classificate in altre voci dello stato patrimoniale. Voce 10. Debiti verso banche, voce 20. Debiti verso la clientela e voce 30. Titoli in circolazione. Criteri di classificazione.
I debiti verso la clientela, i debiti verso le banche e i titoli in circolazione sono rappresentati da strumenti finanziari, diversi dalle passività di negoziazione, che configurano le forme tipiche della raccolta della banca presso la clientela, presso altre banche oppure in titoli.
Criteri di iscrizione.
Le predette passività finanziarie sono iscritte in bilancio secondo il principio della data di regolamento. La contabilizzazione iniziale avviene al valore corrente, che di norma corrisponde al corrispettivo ricevuto dalla banca. Il valore di prima iscrizione include anche eventuali costi e ricavi di transazione anticipati e direttamente attribuibili a ciascuna passività.
Criteri di valutazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Le passività a breve termine rimangono iscritte per il corrispettivo ricevuto.
Criteri di cancellazione.
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. Le passività di raccolta emesse e successivamente riacquistate dalla banca vengono cancellate dal passivo.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.
Gli interessi passivi vengono contabilizzati nella voce 20. “Interessi passivi e oneri assimilati” del conto economico. Gli utili e le perdite da riacquisto di passività emesse dalla banca vengono allocati a conto economico. Voce 40. Passività finanziarie di negoziazione. La voce comprende gli strumenti derivati, fatta eccezione per quelli di copertura, il cui fair value risulta negativo. Vi sono allocati anche i valori negativi degli strumenti derivati separati contabilmente dai sottostanti strumenti finanziari strutturati quando esistono le condizioni per effettuare lo scorporo. I criteri di iscrizione in bilancio, di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali sono gli stessi già descritti per le attività detenute per negoziazione. Voce 50. Passività finanziarie valutate al fair value. Criteri di classificazione.
In questa voce sono state rilevate quelle passività finanziarie per le quali, consapevolmente, si è inteso applicare la fair value option. In concreto sono state esposte le passività finanziarie emesse dalla banca per le quali la banca ha deciso di coprirsi dal rischio di tasso di interesse o che incorporano un derivato.
Criteri di iscrizione, valutazione e rilevazione delle componenti reddituali.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Passività finanziarie di negoziazione", con registrazione però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, nella voce 110. "Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value" del conto economico. Gli interessi passivi vengono rilevati nelle voce 20 del conto economico.
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Criteri di cancellazione.
Le passività finanziarie valutate al fair value sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Voce 60. Operazioni di copertura. Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato elemento o gruppo di elementi, attribuibili ad un determinato rischio (ad esempio rialzo dei tassi di interesse) tramite gli utili rilevabili sui derivati di copertura nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. Le operazioni di copertura sono realizzate esclusivamente mediante la stipula di contratti derivati posti in essere con controparti bancarie indipendenti. Nel momento in cui un contratto di copertura viene stipulato, la Banca lo classifica nella tipologia copertura del fair value. La copertura del fair value di una determinata attività o passività ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio attribuibile ad uno o più rischi. Le operazioni di copertura sono riferite a singoli strumenti finanziari. L’operazione è classificata di copertura se sono stati fissati gli obiettivi nella gestione del rischio e della strategia di copertura dell’azienda e se esiste una designazione formale e documentata della relazione tra lo strumento coperto e il derivato di copertura e se tale relazione risulta essere altamente efficace sia nel momento in cui la copertura ha inizio sia durante tutta la vita della stessa. Una copertura si considera altamente efficace se le variazioni di fair value dello strumento coperto risultano compensate da quelle dei derivati di copertura e ciò in conformità all’originaria strategia di copertura dell’azienda documentata per specifica relazione di copertura. Più precisamente, si considera efficace la copertura quando le variazioni di fair value del derivato di copertura neutralizzano le variazioni dell’elemento coperto, per il rischio oggetto di copertura in un intervallo pari a 80%-125%. L’efficacia della copertura è valutata all’inizio della copertura e in modo continuativo durante la vita della stessa e, in particolare, ad ogni chiusura annuale o infrannuale del bilancio, utilizzando: - test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto
dimostrano l’attesa efficacia della copertura nei periodi futuri; - test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui si
riferisce. Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, la contabilizzazione delle stesse, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta procedendo altresì a riclassificare lo strumento di copertura tra le attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione. Le operazioni di copertura non sono, inoltre, più classificate come tali se: - la copertura operata cessa; - l’operazione scade, viene venduta o rescissa; - l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; - se viene revocata la definizione di copertura.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale dei derivati di copertura avviene alla data di sottoscrizione sulla base del loro fair value.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
I derivati di copertura di fair value, successivamente alla rilevazione iniziale, sono valutati al fair value attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all’elemento coperto (per la sola parte attribuibile al rischio coperto) sia al derivato di copertura. In tal modo si realizza una sostanziale compensazione della variazione del fair value dell’elemento coperto con l’opposta variazione del fair value del derivato di copertura e si rileva di conseguenza l’effetto economico netto, contabilizzato alla voce 90 del conto economico “risultato netto dell’attività di copertura”. I differenziali di interesse relativi ai contratti derivati di copertura sono contabilizzati tra gli “interessi attivi” o tra gli “interessi passivi” a seconda del relativo segno algebrico.
Criteri di cancellazione
Le operazioni di copertura vengono cancellate dal bilancio in caso di cessione, qualora essa abbia comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi all’operazione stessa. Voce 110. Trattamento di fine rapporto del personale.
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Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti. La sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno ed indipendente ed utilizzando il Metodo della proiezione unitaria del credito, che considera ogni singolo periodo di servizio come originatore di una unità addizionale di TFR da utilizzarsi per costruire l'obbligazione finale. Gli esborsi complessivi futuri sono determinati sulla base di ipotesi demografiche relative all'evoluzione dei dipendenti in essere e ipotesi economico-finanziarie ed attualizzando tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 335/95 i dipendenti assunti dal 28.04.1993 possono destinare parte del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato a un Fondo di Previdenza Complementare ai sensi dei vigenti accordi aziendali. Per i dipendenti, con prima esperienza lavorativa, assunti dopo il 28.04.1993 l'intero trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato viene versato ad un Fondo di Previdenza Complementare ai sensi dei vigenti accordi aziendali. Con l’introduzione del Decreto Legislativo n. 124/93, è stata prevista la possibilità di destinare quote di trattamento fine rapporto per il finanziamento della previdenza complementare. In tal senso la legge Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27 dicembre 2006), con la quale è stata anticipata al 1 gennaio 2007 la decorrenza della nuova normativa sulla Previdenza Complementare introdotta dal D. L. N. 252 del 5 dicembre 2005, ha dato la possibilità di conferire alla previdenza complementare il TFR maturando, con modalità esplicita o tacita, entro il 30 giugno 2007. "Nella valutazione si è tenuto conto degli effetti derivanti dalle nuove disposizioni, valutando ai fini IAS solo le passività relative al TFR maturato rimasto in azienda, poiché la quota maturanda è stata versata ad un’entità separata (forma pensionistica complementare o Fondi Inps). In conseguenza di tali versamenti l’azienda non avrà più obblighi connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente." Il costo del TFR maturato nell'anno è iscritto a conto economico alla voce 150 a Spese per il personale ed include il valore attuale medio delle prestazioni maturate nell'esercizio dai dipendenti in servizio (current service cost) e gli interessi maturati nell'anno sull'obbligazione (interest cost). Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e di valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti in una apposita riserva di patrimonio netto. Voce 120. Fondi per rischi ed oneri. I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando: - l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; - è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse
economiche; - può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione. Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività. Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, i fondi accantonati sono riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato. Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. Nei fondi sono esposte anche le passività relative ai benefici spettanti a tutti i dipendenti per il premio di risultato. Voce 130. Riserve di valutazione Nella presente voce sono state esposte le riserve da rivalutazione derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali e da valutazioni successive relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita, alle attività materiali e immateriali. La voce include anche le variazioni del fondo trattamento di fine rapporto derivanti dalla valutazione attuariale. Sono anche incluse le riserve di rivalutazione iscritte in applicazione di leggi speciali di rivalutazione. Voce 160. Riserve In questa voce sono esposte le riserve di utili nonché le riserve derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili relative alla valutazione del fondo trattamento di fine rapporto. Operazioni in valuta estera.
Criteri di iscrizione.
Le attività e passività denominate in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione.
Criteri di cancellazione.
Le passività finanziarie valutate al fair value sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Voce 60. Operazioni di copertura. Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato elemento o gruppo di elementi, attribuibili ad un determinato rischio (ad esempio rialzo dei tassi di interesse) tramite gli utili rilevabili sui derivati di copertura nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. Le operazioni di copertura sono realizzate esclusivamente mediante la stipula di contratti derivati posti in essere con controparti bancarie indipendenti. Nel momento in cui un contratto di copertura viene stipulato, la Banca lo classifica nella tipologia copertura del fair value. La copertura del fair value di una determinata attività o passività ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio attribuibile ad uno o più rischi. Le operazioni di copertura sono riferite a singoli strumenti finanziari. L’operazione è classificata di copertura se sono stati fissati gli obiettivi nella gestione del rischio e della strategia di copertura dell’azienda e se esiste una designazione formale e documentata della relazione tra lo strumento coperto e il derivato di copertura e se tale relazione risulta essere altamente efficace sia nel momento in cui la copertura ha inizio sia durante tutta la vita della stessa. Una copertura si considera altamente efficace se le variazioni di fair value dello strumento coperto risultano compensate da quelle dei derivati di copertura e ciò in conformità all’originaria strategia di copertura dell’azienda documentata per specifica relazione di copertura. Più precisamente, si considera efficace la copertura quando le variazioni di fair value del derivato di copertura neutralizzano le variazioni dell’elemento coperto, per il rischio oggetto di copertura in un intervallo pari a 80%-125%. L’efficacia della copertura è valutata all’inizio della copertura e in modo continuativo durante la vita della stessa e, in particolare, ad ogni chiusura annuale o infrannuale del bilancio, utilizzando: - test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto
dimostrano l’attesa efficacia della copertura nei periodi futuri; - test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui si
riferisce. Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, la contabilizzazione delle stesse, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta procedendo altresì a riclassificare lo strumento di copertura tra le attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione. Le operazioni di copertura non sono, inoltre, più classificate come tali se: - la copertura operata cessa; - l’operazione scade, viene venduta o rescissa; - l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; - se viene revocata la definizione di copertura.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale dei derivati di copertura avviene alla data di sottoscrizione sulla base del loro fair value.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
I derivati di copertura di fair value, successivamente alla rilevazione iniziale, sono valutati al fair value attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all’elemento coperto (per la sola parte attribuibile al rischio coperto) sia al derivato di copertura. In tal modo si realizza una sostanziale compensazione della variazione del fair value dell’elemento coperto con l’opposta variazione del fair value del derivato di copertura e si rileva di conseguenza l’effetto economico netto, contabilizzato alla voce 90 del conto economico “risultato netto dell’attività di copertura”. I differenziali di interesse relativi ai contratti derivati di copertura sono contabilizzati tra gli “interessi attivi” o tra gli “interessi passivi” a seconda del relativo segno algebrico.
Criteri di cancellazione
Le operazioni di copertura vengono cancellate dal bilancio in caso di cessione, qualora essa abbia comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi all’operazione stessa. Voce 110. Trattamento di fine rapporto del personale.
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Criteri di valutazione.
Alla data di chiusura dell'esercizio le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.
Le differenze di cambio derivanti dal regolamento delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione iniziale e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora regolate sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico. Altre informazioni. Operazioni di pronti contro termine. I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la successiva vendita ed i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di un titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso la clientela o verso le banche, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione. Nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero fra le passività di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi. A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva A.3.2 Gerarchia del fair value A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value 3 A.4 Informativa sul fair value La Commissione Europea ha omologato nel mese di dicembre 2012, con il Regolamento (UE) n. 1255/2012, il nuovo principio IFRS 13 “Fair Value Measurement”, in vigore dal 1° gennaio 2013. Tale principio racchiude in un documento unico tutte le informazioni necessarie relative alle metodologie di determinazione del Fair Value, che in precedenza erano presenti in più principi contabili (principalmente IAS 39, IFRS 7). Per quanto attiene alle tipologie di strumenti finanziari a cui applicare la valutazione al Fair value, vale sempre quanto riportato dal paragrafo 9 dello IAS 39, ovvero il Fair Value si applica a tutti gli strumenti finanziari a eccezione di: attività finanziarie classificate come “investimenti posseduti sino alla scadenza” e “finanziamenti e crediti”; investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali non risulta possibile determinare un Fair value attendibile; passività finanziarie non di trading e per le quali non sia applicata la “Fair Value Option”. Peraltro, si rammenta che i principi contabili internazionali e la Banca d’Italia stessa richiedono, in ogni caso, di esporre a titolo informativo il Fair value per tutta una serie di attività e passività valutate al costo ammortizzato (crediti e debiti verso clientela e verso banche, titoli in circolazione). L’IFRS 13 definisce il Fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato, indipendentemente dal fatto che quel prezzo sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando un’altra tecnica di valutazione. Nella definizione di fair value è fondamentale la presunzione che un’entità sia pienamente operativa e non esistono né l’intenzione né la necessità di liquidare, ridurre sensibilmente l’attività o di intraprendere delle operazioni a condizioni sfavorevoli. Il fair value riflette la qualità creditizia dello strumento in quanto incorpora il rischio controparte. Il nuovo principio IFRS 13 prevede una classificazione delle valutazioni al fair value degli strumenti finanziari sulla base di una specifica gerarchia che si basa sulla natura e sulla significatività degli input utilizzati nel processo valutativo. Gli strumenti finanziari vengono ripartiti in tre livelli gerarchici: • Livello 1: quando si dispone di quotazioni di mercato attivo per le attività e le passività finanziarie oggetto di valutazione;
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• Livello 2: quando si ricorre a una tecnica valutativa (c.d. modelli di pricing) che utilizza esclusivamente input osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Gli input comprendono: - prezzi di mercato di strumenti con caratteristiche similari a quello oggetto di valutazione che siano
quotati su un mercato attivo; - prezzo di mercato dello strumento oggetto di valutazione o di uno strumento similare quotato in un
mercato non attivo; - esclusivamente input osservabili sul mercato o corroborati dal mercato, per esempio tassi di
interesse, curve dei rendimenti, volatilità e spread creditizi. • Livello 3: quando si dispone di prezzi calcolati attraverso tecniche di valutazione che utilizzano input significativi basati su parametri non osservabili sul mercato. Nei casi in cui non risulta possibile stimare ragionevolmente il fair value, gli strumenti finanziari sono mantenuti al costo di acquisto originario, in base a quanto previsto dallo IAS 39, paragrafo AG81. La scelta tra le suddette categorie non è discrezionale e le tecniche valutative adottate massimizzano l’utilizzo di fattori osservabili sul mercato, affidandosi il meno possibile a parametri soggettivi. Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell’emittente lo strumento finanziario. Sono generalmente considerati quotati in un mercato attivo (Livello 1): • i titoli azionari quotati; • i titoli di Stato quotati su mercati regolamentati; • i titoli obbligazionari quotati su mercati regolamentati; • i fondi quotati o fondi con NAV (Net Asset Value) calcolato con frequenza giornaliera; • i contratti derivati per i quali siano disponibili quotazioni su un mercato regolamentato. Per gli strumenti finanziari attivi quotati su mercati attivi viene utilizzato il prezzo “corrente” di offerta (“denaro”) ed il prezzo corrente richiesto (“lettera”) per le passività finanziarie alla chiusura del periodo di riferimento. Informativa di natura qualitativa A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Uno strumento finanziario viene classificato nei livelli 2 e 3 in assenza di prezzi quotati in mercati attivi. La classificazione nel livello 2 piuttosto che nel livello 3 è invece determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value. Nei casi in cui nella valutazione di uno strumento finanziario sono utilizzati sia input osservabili sul mercato (livello 2) sia input non osservabili (livello 3), se quest’ultimo è ritenuto significativo, lo strumento è classificato nel livello 3 della gerarchia del fair value. Le tecniche valutative sono utilizzate con continuità e in maniera coerente nel tempo a meno che esistano delle tecniche alternative che forniscono una valutazione più rappresentativa del fair value. Il fair value utilizzato ai fini della valutazione degli strumenti finanziari è determinato sulla base dei criteri di seguito esposti: LIVELLO 2 – Metodi di valutazione basati su parametri di mercato osservabili Per gli strumenti di livello 2 un dato di input è considerato “osservabile”, direttamente o indirettamente, quando è disponibile con continuità a tutti i partecipanti al mercato, grazie ad una distribuzione regolare tramite specifici canali informativi (Borse, info provider, broker, market maker, siti internet, etc.). La valutazione dello strumento finanziario si basa su prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili (comparable approach) o mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi – tra i quali tassi di interesse, curve dei rendimenti e spread creditizi – sono desunti da parametri osservabili di mercato (mark-to-model approach). Sono definiti input di livello 2: - i prezzi quotati su mercati attivi; - i prezzi quotati per lo strumento in analisi o per strumenti simili su mercati non attivi, vale a dire
mercati in cui ci sono poche transazioni, i prezzi non sono correnti o variano in modo sostanziale nel tempo;
- input di mercato osservabili come i tassi di interesse, curve di rendimento, indici di volatilità, spread creditizi;
- input corroborati da dati di mercato.
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Con riferimento al portafoglio di strumenti finanziari alla data del presente bilancio, rientrano nel livello 2 i derivati finanziari OTC (Over the counter), i titoli obbligazionari privi di quotazioni ufficiali espresse da un mercato attivo e gli strumenti finanziari del passivo valutati al fair value. Derivati finanziari OTC (Over the counter) I derivati di tasso, cambio, azionari, su inflazione e su commodity, laddove non scambiati su mercati regolamentati, sono strumenti “Over The Counter” (OTC), ovvero negoziati bilateralmente con controparti di mercato. La loro valutazione è effettuata mediante appositi modelli di pricing, alimentati da parametri di input (quali curve tassi, matrici di volatilità, tassi di cambio) che sono osservabili sul mercato. La metodologia utilizzata nel valutare tali contratti è la seguente: i. strumenti non opzionali (interest rate swap, forward rate agreement, domestic currency swap,
ecc.): è utilizzato il modello “discounted cash flow" nel quale i flussi futuri di cassa sono attualizzati con un tasso di mercato attuale;
ii. strumenti opzionali: le tecniche valutative si basano su metodologie quali simulazione Monte Carlo, Modello di Black Scholes e Alberi Binomiali.
Inoltre, per pervenire alla determinazione del Fair value, si considera anche il rischio controparte e il proprio rischio di credito e cioè ai derivati finanziari attivi viene applicato un “credit value adjustment” mentre ai derivati finanziari passivi è applicato un “debit value adjustment”. Per il calcolo del rischio di credito la Banca adotta un modello di valutazione che si basa sulla probability of default e sulla recovery rate. Titoli obbligazionari iscritti nell’attivo di stato patrimoniale privi di quotazioni ufficiali espresse da un mercato attivo Relativamente ai titoli di debito acquistati valutati in assenza di un mercato attivo, la Banca verifica inizialmente: -la presenza di un mercato inattivo per lo strumento finanziario. In questo caso la valutazione dello strumento finanziario si basa su prezzi rivenienti da un mercato inattivo purché siano considerati rappresentativi del Fair value. -la presenza di un mercato attivo per uno strumento con caratteristiche similari. In questo caso la valutazione dello strumento finanziario si basa su prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili (cd. “comparable approach”). Il “comparable approach” si traduce nella ricerca di transazioni presenti su mercati attivi relative a strumenti che sono assimilabili a quello oggetto di valutazione. Nel caso in cui non sia possibile applicare i metodi precedentemente descritti, la Banca adotta, modelli valutativi tali da massimizzare il più possibile l’utilizzo di input osservabili sul mercato. In particolare, per i titoli classificati nel livello 2 viene applicato il “Discounted Cash Flow Analysis”, ossia attualizzazione dei flussi di cassa futuri, scontati a un tasso di mercato che tenga comunque conto di tutti i fattori di rischio a cui è esposto lo strumento (a es. il rischio di controparte in capo all’emittente). Il presupposto di tale modello valutativo è comunque quello di utilizzare esclusivamente input osservabili sul mercato. Il merito di credito dell’emittente è incorporato nella valutazione dei titoli ed è ottenuto dalle curve di credit spread relative all’emittente stesso, laddove presenti, o in base a curve rappresentative del settore di appartenenza dell’emittente. Titoli obbligazionari emessi dalla Banca I titoli obbligazionari emessi dalla Banca non sono quotati in un mercato regolamentato. La determinazione del prezzo sul mercato secondario avviene applicando la metodologia del “Discounted Cash Flow”. Tale metodologia comporta che il fair value dei prestiti obbligazionari emessi dalla Banca è determinato attualizzando i flussi di cassa futuri ad un tasso osservabile sul mercato, incrementato di uno spread calcolato su base delle ultime emissioni proprie, al fine di garantire una valutazione maggiormente coerente con le transazioni del mercato non istituzionale. Per la determinazione del fair value dei prestiti obbligazionari emessi, sia essa per il calcolo del valore di iscrizione in bilancio (nel caso di prestiti obbligazionari in Fair value option) che per meri fini informativi (nel caso di prestiti obbligazionari iscritti al costo ammortizzato), si utilizza la stessa metodologia di pricing utilizzata per definire il prezzo di scambio degli stessi sul mercato secondario. LIVELLO 3 – Metodi di valutazione basati su parametri di mercato non osservabili Sono classificati nel livello 3 tutti gli strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo, per i quali la determinazione del relativo fair value viene effettuata facendo ricorso a modelli valutativi che presuppongono l’utilizzo di parametri non direttamente osservabili sul mercato.
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L’utilizzo di input non osservabili è richiesto nella misura in cui gli input osservabili rilevanti non siano disponibili pertanto gli stessi riflettono le assunzioni, incluse quelle relative al rischio, che gli operatori di mercato utilizzerebbero nel determinare il prezzo dell’attività o passività. La valutazione viene effettuata utilizzando le migliori informazioni disponibili, inclusi i dati interni. Si riportano di seguito gli strumenti classificati nel livello 3: - titoli di capitale non quotati. Si tratta di quote partecipative di minoranza in società finanziarie e non
finanziarie non quotate. Per questi titoli non è possibile stimare ragionevolmente il fair value. Di conseguenza sono state esposte al costo di acquisto originario.
- quote di O.I.C.R. Si tratta di un fondo chiuso che non rientra nei livelli 1 e 2. Il fair value viene determinato applicando il NAV comunicato dalla società di gestione, in quanto considerato la stima più attendibile del fair value dello strumento trattandosi del “valore di uscita” (exit value) in caso di dismissione dell’investimento.
Finanziamenti e Crediti verso banche e clientela Per gli altri strumenti finanziari iscritti in bilancio al costo (finanziamenti e crediti a vista) o al costo ammortizzato, e classificati sostanzialmente tra i rapporti creditizi verso banche e clientela, si determina un Fair value ai fini dell’informativa nella Nota Integrativa. In particolare: i. per gli impieghi a medio - lungo termine deteriorati (sofferenze, incagli, ristrutturati e scaduti), il fair
value si determina attualizzando, in base ai tassi contrattuali, i flussi contrattuali o quelli quantificati sulla base dei piani di rientro, al netto delle previsioni di perdita e delle spese di recupero stimate;
ii. per gli impieghi a medio - lungo termine in bonis, per la determinazione del fair value viene applicato il metodo del “discounted cash flow” attualizzando i flussi di cassa futuri con un tasso di mercato attuale e rettificando i valori con il rischio di credito, che si basa sulla probability of default e sulla recovery rate.
iii. per le attività e le passività a vista o con scadenza nel breve periodo (inferiore a 12 mesi) o indeterminata, il valore contabile di iscrizione, al netto della svalutazione collettiva, è considerato una buona approssimazione del fair value.
Visto che tali attività finanziarie non vengono generalmente scambiate sul mercato, la determinazione del fair value si basa sull’utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato e quindi tali strumenti sono classificati nel Livello 3 del fair value. Debiti verso banche e clientela e altri titoli in circolazione Per strumenti del passivo iscritti nelle voci debiti verso banche e debiti verso la clientela, il cui fair value è determinato ai soli fini dell’informativa di bilancio, si distingue a seconda che si tratti debiti a vista o a medio/lungo termine. In particolare: - per i debiti a vista o con scadenza nel breve periodo (inferiore a 12 mesi) o indeterminata, per i
quali risulta trascurabile il fattore tempo, il valore contabile si assume rappresentativo del fair value; - per i debiti a medio/lungo termine il fair value è determinato mediante l’utilizzo di tecniche di
valutazione quali il “Discounted Cash Flow”, ossia attualizzazione dei flussi di cassa futuri, scontati a un tasso di mercato che tenga comunque conto di tutti i fattori di rischio a cui è esposto lo strumento.
Visto che tali passività finanziarie non vengono generalmente scambiate sul mercato, la determinazione del fair value si basa sull’utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato e quindi tali strumenti sono classificati nel Livello 3 del fair value. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazione La valutazione di tutte le attività e passività finanziarie sono effettuate dalle funzioni interne e dai comitati specifici della Banca. La Banca si è dotata di procedure e di manuali (politiche di pricing) che descrivono le tecniche di valutazione e gli input utilizzati. I documenti individuano: - ruoli e responsabilità degli Organi e Funzioni aziendali coinvolte; - regole per la classificazione dei livelli di gerarchia delle fonti di fair value previsti dai principi
contabili IAS/IFRS; - tecniche e metodologie di valutazione degli strumenti finanziari; - flussi informativi. Al 31 dicembre 2013 la Banca detiene strumenti finanziari classificati nel livello 3 valutati mediante tecniche basate su input significativi non osservabili sul mercato. L’analisi della sensibilità richiesta dallo IFRS 13, non è applicabile in quanto:
113
-per i titoli di capitale, non essendo disponibili input (osservabili e non) non è stato possibile stimare ragionevolmente il fair value, anche in base a quanto previsto dallo IAS 39 AG81, pertanto lo stesso è stato assunto pari al costo di acquisto; -per le quote di OICR come fair value è stato assunto l’ultimo NAV fornito dalla società di gestione. A.4.3 Gerarchia del fair value Il passaggio di uno strumento finanziario dal Livello 1 al Livello 2 di Fair value e viceversa deriva principalmente dal grado di liquidità dello strumento stesso al momento della rilevazione della sua quotazione, che determina l’utilizzo di un prezzo rilevato su un mercato attivo (Livello 1) piuttosto che di un prezzo ottenuto sulla base di un modello di pricing (Livello 2). Qualora per un’attività o passività finanziaria vi siano oggettive indicazioni di perdita di significatività o indisponibilità del prezzo (per esempio, per assenza di pluralità di prezzi da market maker, prezzi poco variati o inconsistenti), lo strumento viene trasferito nel Livello 2 della gerarchia del Fair value. Tale classificazione potrebbe essere rivista qualora per il medesimo strumento finanziario si riscontrassero nuovamente quotazioni espresse da mercati attivi. Questa dinamica viene adottata principalmente per i titoli di debito, per i titoli di capitale e per le quote di OICR. Gli strumenti derivati quotati su mercati regolamentati appartengono di norma al Livello 1, dato che per questi è normalmente disponibile un prezzo espresso dalle borse di riferimento. Gli strumenti derivati OTC sono di norma valutati sulla base di modelli di pricing e quindi sono classificati a Livello 2 o 3 di Fair Value, a seconda dell’utilizzo di dati di input osservabili e inosservabili. Il trasferimento dal Livello 2 al Livello 3 e viceversa dipende dal peso o significatività assunta delle variabili di input osservabili e non osservabili. A.4.4 Altre informazioni La Banca non si è avvalsa dell’eccezione di cui al paragrafo 48 dell’IFRS 13.
114
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116
Informativa di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value:
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.112 7.537 - 2.708 15.267 -
2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 855.208 176.348 16.719 530.619 185.973 15.987
4. Derivati di copertura - 132 - - 13 -
5. Attività materiali - - - - - -
6. Attività immateriali - - - - - -
856.320 184.017 16.719 533.327 201.253 15.987
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - 6.123 - - 9.688 -
2. Passività finanziarie valutate al fair value - 60.602 - - 88.521 -
3. Derivati di copertura - 1.077 - - 2.431 -
- 67.802 - - 100.640 -
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3):
Attività finanziarie
detenute per la negoziazione
Attività finanziarie
valutate al fair value
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Derivati di copertura
Attività materiali
Attività immateriali
- - 15.987 - - -
- - 732 - - -
2.1 Acquisti - - - - - - 2.2 Profitti imputati a: - - - - - - 2.2.1 Conto Economico - - - - - - - di cui: plusvalenze - - - - - - 2.2.2 Patrimonio netto - - - - - - 2.3 Trasferimenti da altri livelli - - 331 - - - 2.4 Altre variazioni in aumento - - 401 - - -
- - - - - -
3.1 Vendite - - - - - - 3.2 Rimborsi - - - - - - 3.3 Perdite imputate a: - - - - - - 3.3.1 Conto Economico - - - - - - - di cui: minusvalenze - - - - - - 3.3.2 Patrimonio netto - - - - - - 3.4 Trasferimenti da altri livelli - - - - - - 3.5 Altre variazioni in diminuzione - - - - - -
- - 16.719 - - -
2. Aumenti
3. Diminuzioni
4. Rimanenze finali
Totale
Totale
1. Esistenze iniziali
31.12.2013 31.12.2012
Attività/Passività misurate al fair value
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
117
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2012
118
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - voce 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
a) Cassa 4.170 5.501
b) Depositi liberi presso Banche Centrali - -
Totale 4.170 5.501
31.12.2013 31.12.2012
La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige fornisce banconote e monete alle Casse Raiffeisen associate.
Parte b - informazioni sullo stato patrimoniale Attivo
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - voce 10
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - voce 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
a) Cassa 4.170 5.501
b) Depositi liberi presso Banche Centrali - -
Totale 4.170 5.501
31.12.2013 31.12.2012
La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige fornisce banconote e monete alle Casse Raiffeisen associate.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
119
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - voce 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A Attività per cassa
1. Titoli di debito 500 774 - 487 1.728 - 1.1 Titoli strutturati - - - - - - 1.2 Altri titoli di debito 500 774 - 487 1.728 -
2. Titoli di capitale 484 - - 457 - -
3. Quote di O.I.C.R. 128 - - 1.764 - -
4. Finanziamenti - - - - - - 4.1 Pronti contro termine attivi - - - - - - 4.2 Altri - - - - - -
Totale A 1.112 774 - 2.708 1.728 -
B Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 6.763 - - 13.539 - 1.1 di negoziazione - 6.697 - - 11.416 - 1.2 connessi con la fair value option - 66 - - 2.123 - 1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - - 2.1 di negoziazione - - - - - - 2.2 connessi con la fair value option - - - - - - 2.3 altri - - - - - -
Totale B - 6.763 - - 13.539 -
Totale (A+B) 1.112 7.537 - 2.708 15.267 -
31.12.2013 31.12.2012
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - voce 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A Attività per cassa
1. Titoli di debito 500 774 - 487 1.728 - 1.1 Titoli strutturati - - - - - - 1.2 Altri titoli di debito 500 774 - 487 1.728 -
2. Titoli di capitale 484 - - 457 - -
3. Quote di O.I.C.R. 128 - - 1.764 - -
4. Finanziamenti - - - - - - 4.1 Pronti contro termine attivi - - - - - - 4.2 Altri - - - - - -
Totale A 1.112 774 - 2.708 1.728 -
B Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 6.763 - - 13.539 - 1.1 di negoziazione - 6.697 - - 11.416 - 1.2 connessi con la fair value option - 66 - - 2.123 - 1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - - 2.1 di negoziazione - - - - - - 2.2 connessi con la fair value option - - - - - - 2.3 altri - - - - - -
Totale B - 6.763 - - 13.539 -
Totale (A+B) 1.112 7.537 - 2.708 15.267 -
31.12.2013 31.12.2012
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - voce 20
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
120
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 1.274 2.215 a) Governi e Banche Centrali 500 487 b) Altri enti pubblici - - c) Banche 774 1.728 d) Altri emittenti - -
2. Titoli di capitale 484 457 a) Banche - 314 b) Altri emittenti: 484 143 - imprese di assicurazione - - - società finanziarie - - - imprese non finanziarie 484 143 - altri - -
3. Quote di O.I.C.R. 128 1.764
4. Finanziamenti - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -
Totale A 1.886 4.436
B. Strumenti derivati 6.763 13.539
a) Banche 5.051 11.106
b) Clientela 1.712 2.433
Totale B 6.763 13.539
Totale (A+B) 8.649 17.975
31.12.2013 31.12.2012
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
A. Esistenze iniziali 2.215 457 1.764 - 4.436
B. Aumenti 145.870 1.498 57 - 147.425 B1. Acquisti 145.802 1.358 - - 147.160 B2. Variazioni positive di fair value 56 2 - - 58 B3. Altre variazioni 12 138 57 - 207
C. Diminuzioni 146.811 1.471 1.693 - 149.975 C1. Vendite 145.801 1.429 1.687 - 148.917 C2. Rimborsi 1.000 - - - 1.000 C3. Variazioni negative di fair value - 42 6 - 48 C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - - - - C5. Altre Variazioni 10 - - - 10
D. Rimanenze finali 1.274 484 128 - 1.886
Totale Titoli di
debito Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R. Finanziamenti
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
A. Esistenze iniziali 2.215 457 1.764 - 4.436
B. Aumenti 145.870 1.498 57 - 147.425 B1. Acquisti 145.802 1.358 - - 147.160 B2. Variazioni positive di fair value 56 2 - - 58 B3. Altre variazioni 12 138 57 - 207
C. Diminuzioni 146.811 1.471 1.693 - 149.975 C1. Vendite 145.801 1.429 1.687 - 148.917 C2. Rimborsi 1.000 - - - 1.000 C3. Variazioni negative di fair value - 42 6 - 48 C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - - - - C5. Altre Variazioni 10 - - - 10
D. Rimanenze finali 1.274 484 128 - 1.886
Totale Titoli di
debito Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R. Finanziamenti
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
121
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
A. Esistenze iniziali 2.215 457 1.764 - 4.436
B. Aumenti 145.870 1.498 57 - 147.425 B1. Acquisti 145.802 1.358 - - 147.160 B2. Variazioni positive di fair value 56 2 - - 58 B3. Altre variazioni 12 138 57 - 207
C. Diminuzioni 146.811 1.471 1.693 - 149.975 C1. Vendite 145.801 1.429 1.687 - 148.917 C2. Rimborsi 1.000 - - - 1.000 C3. Variazioni negative di fair value - 42 6 - 48 C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - - - - C5. Altre Variazioni 10 - - - 10
D. Rimanenze finali 1.274 484 128 - 1.886
Totale Titoli di
debito Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R. Finanziamenti
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
A. Esistenze iniziali 2.215 457 1.764 - 4.436
B. Aumenti 145.870 1.498 57 - 147.425 B1. Acquisti 145.802 1.358 - - 147.160 B2. Variazioni positive di fair value 56 2 - - 58 B3. Altre variazioni 12 138 57 - 207
C. Diminuzioni 146.811 1.471 1.693 - 149.975 C1. Vendite 145.801 1.429 1.687 - 148.917 C2. Rimborsi 1.000 - - - 1.000 C3. Variazioni negative di fair value - 42 6 - 48 C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - - - - C5. Altre Variazioni 10 - - - 10
D. Rimanenze finali 1.274 484 128 - 1.886
Totale Titoli di
debito Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R. Finanziamenti
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
122
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - voce 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 746.261 176.348 - 454.864 185.973 -
1.1 Titoli strutturati - - - - - - - 1.2 Altri titoli di debito 746.261 176.348 - 454.864 185.973 -
2. Titoli di capitale - - 16.388 - - 15.987
2.1 Valutati al fair value - - - - - -
2.2 Valutati al costo - - 16.388 - - 15.987
3. Quote di O.I.C.R. 108.947 - 331 75.755 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
Totale 855.208 176.348 16.719 530.619 185.973 15.987
31.12.2013 31.12.2012
Gli strumenti di capitale classificati al livello di fair value 3 riguardano partecipazioni in diverse società.Le quote di O.I.C.R. classificate a livello di fair value 3 riguardano un fondo di investimento che ha lo scopo di finanziareimprese operanti nella Regione Trentino Alto Adige.
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - voce 40Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - voce 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 746.261 176.348 - 454.864 185.973 -
1.1 Titoli strutturati - - - - - - - 1.2 Altri titoli di debito 746.261 176.348 - 454.864 185.973 -
2. Titoli di capitale - - 16.388 - - 15.987
2.1 Valutati al fair value - - - - - -
2.2 Valutati al costo - - 16.388 - - 15.987
3. Quote di O.I.C.R. 108.947 - 331 75.755 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
Totale 855.208 176.348 16.719 530.619 185.973 15.987
31.12.2013 31.12.2012
Gli strumenti di capitale classificati al livello di fair value 3 riguardano partecipazioni in diverse società.Le quote di O.I.C.R. classificate a livello di fair value 3 riguardano un fondo di investimento che ha lo scopo di finanziareimprese operanti nella Regione Trentino Alto Adige.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
123
4.1.1 Le partecipazioni
Descrizione numero azioni valore di bilancio %
a) in banche MEDIOCREDITO TRENTINO ALTO ADIGE 850 1 0,00 CASSA RAIFFEISEN DI MARLENGO 1 0 0,11 CASSA RAIFFEISEN BASSA ATESINA 1 0 0,11
b) in enti finanziari
ICCREA HOLDING SPA 243.138 12.558 1,00 CREDIT SOLUTION SPA 192.703 193 19,27 VISA EUROPE LIMITED 1 0 1,00 PENSPLAN INVEST SGR 255.000 1.645 13,33 BCC CREDITO CONSUMO 1.340 1.376 4,00
c) altre partecipazioni
F. GARANZIA DEPOSITANTI DEL C. COOP. 1 1 0,18 RAIFFEISENVERBAND SÜDTIROL 5 3 0,62 SWIFT 12 9 0,01 SIA SPA 245.749 12 0,14 RAIFFEISEN ONLINE GmbH 10 415 0,69 CENTRALE TRADING SRL 33 99 32,50 BIT SPA 100 76 2,00
Totale 16.388
4.1.1 Le partecipazioni
Descrizione numero azioni valore di bilancio %
a) in banche MEDIOCREDITO TRENTINO ALTO ADIGE 850 1 0,00 CASSA RAIFFEISEN DI MARLENGO 1 0 0,11 CASSA RAIFFEISEN BASSA ATESINA 1 0 0,11
b) in enti finanziari
ICCREA HOLDING SPA 243.138 12.558 1,00 CREDIT SOLUTION SPA 192.703 193 19,27 VISA EUROPE LIMITED 1 0 1,00 PENSPLAN INVEST SGR 255.000 1.645 13,33 BCC CREDITO CONSUMO 1.340 1.376 4,00
c) altre partecipazioni
F. GARANZIA DEPOSITANTI DEL C. COOP. 1 1 0,18 RAIFFEISENVERBAND SÜDTIROL 5 3 0,62 SWIFT 12 9 0,01 SIA SPA 245.749 12 0,14 RAIFFEISEN ONLINE GmbH 10 415 0,69 CENTRALE TRADING SRL 33 99 32,50 BIT SPA 100 76 2,00
Totale 16.388
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
124
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
1. Titoli di debito 922.609 640.838 a) Governi e Banche Centrali 746.261 454.864 b) Altri enti pubblici - - c) Banche 175.349 185.000 d) Altri emittenti 999 974
2. Titoli di capitale 16.388 15.987 a) Banche 1 1 b) Altri emittenti 16.387 15.986 - imprese di assicurazione - - - società finanziarie 15.771 15.371 - imprese non finanziarie 615 615 - altri 1 -
3. Quote di O.I.C.R. 109.278 75.754
4. Finanziamenti - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -
Totale 1.048.275 732.579
31.12.2013 31.12.2012
Le quote di fondi comuni d'investimento riguardano un investimento in quote di fondi comuni speciali e altri fondi che sono composti per il 50,04% da azioni, 43,37% da obbligazioni e al 6,59% da altri mezzi liquidi.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
1. Titoli di debito 922.609 640.838 a) Governi e Banche Centrali 746.261 454.864 b) Altri enti pubblici - - c) Banche 175.349 185.000 d) Altri emittenti 999 974
2. Titoli di capitale 16.388 15.987 a) Banche 1 1 b) Altri emittenti 16.387 15.986 - imprese di assicurazione - - - società finanziarie 15.771 15.371 - imprese non finanziarie 615 615 - altri 1 -
3. Quote di O.I.C.R. 109.278 75.754
4. Finanziamenti - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -
Totale 1.048.275 732.579
31.12.2013 31.12.2012
Le quote di fondi comuni d'investimento riguardano un investimento in quote di fondi comuni speciali e altri fondi che sono composti per il 50,04% da azioni, 43,37% da obbligazioni e al 6,59% da altri mezzi liquidi.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
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Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
126
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - voce 50
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
Valore bilancio Valore bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 7.533 - 7.533 - 9.686 - 9.686 - 1.1 strutturati - - - - - - - - 1.2 altri 7.533 - 7.533 - 9.686 - 9.686 -
2. Finanziamenti - - - - - - - -
Totale 7.533 - 7.533 - 9.686 - 9.686 -
Tipologia operazioni/Valori 31.12.2013 31.12.2012
Fair value Fair value
Questi titoli di debito hanno lo scopo di finanziare l'attività della società BCC Credito Consumo che si occupa di sostenere l' attività delle Casse Raiffeisen nel settore del credito al consumo.
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - voce 50
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - voce 50
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
Valore bilancio Valore bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 7.533 - 7.533 - 9.686 - 9.686 - 1.1 strutturati - - - - - - - - 1.2 altri 7.533 - 7.533 - 9.686 - 9.686 -
2. Finanziamenti - - - - - - - -
Totale 7.533 - 7.533 - 9.686 - 9.686 -
Tipologia operazioni/Valori 31.12.2013 31.12.2012
Fair value Fair value
Questi titoli di debito hanno lo scopo di finanziare l'attività della società BCC Credito Consumo che si occupa di sostenere l' attività delle Casse Raiffeisen nel settore del credito al consumo.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
127
5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti
31.12.2013 31.12.2012
1. Titoli di debito 7.533 9.686 a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche 7.533 9.686 d) Altri emittenti - -
2. Finanziamenti - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -
Totale 7.533 9.686
Tipologia operazioni/Valori
5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti
31.12.2013 31.12.2012
1. Titoli di debito 7.533 9.686 a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche 7.533 9.686 d) Altri emittenti - -
2. Finanziamenti - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -
Totale 7.533 9.686
Tipologia operazioni/Valori
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
128
5.4 Attività detenute sino alla scadenza: variazioni annue
A. Esistenze iniziali 9.686 - 9.686
B. Aumenti - - -
B1. Acquisti - - - B2. Riprese di valore - - - B3. Trasferimenti da altri portafogli - - - B4. Altre variazioni - - -
C. Diminuzioni 2.153 - 2.153
C1. Vendite - - - C2. Rimborsi 2.140 - 2.140 C3. Rettifiche di valore - - - C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - - C5. Altre variazioni 13 - 13
D. Rimanenze finali 7.533 - 7.533
Totale Titoli di
debito Finanziamenti
5.4 Attività detenute sino alla scadenza: variazioni annue
A. Esistenze iniziali 9.686 - 9.686
B. Aumenti - - -
B1. Acquisti - - - B2. Riprese di valore - - - B3. Trasferimenti da altri portafogli - - - B4. Altre variazioni - - -
C. Diminuzioni 2.153 - 2.153
C1. Vendite - - - C2. Rimborsi 2.140 - 2.140 C3. Rettifiche di valore - - - C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - - C5. Altre variazioni 13 - 13
D. Rimanenze finali 7.533 - 7.533
Totale Titoli di
debito Finanziamenti
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
129
Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali 75.134 26.883
1. Depositi vincolati - - 2. Riserva obbligatoria 75.134 26.883 3. Pronti contro termine - - 4. Altri - -
B. Crediti verso Banche 525.812 554.400
1. Finanziamenti
1.1 Conti correnti e depositi liberi 60.680 32.837 1.2 Depositi vincolati - 38.422 1.3 Altri finanziamenti: 465.132 446.056 Pronti contro termine attivi - - Leasing finanziario - - Altri 465.132 446.056
2. Titoli di debito - 37.085 2.1 Titoli strutturati - - 2.2 Altri titoli di debito - 37.085
Totale 600.946 - - 600.946 581.283 - - 581.283
Tipologia operazioni/valori 31.12.2013 31.12.2012
VB
FV
VB
FV
La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige offre i prodotti e servizi dei mercati finanziari e monetari alle Casse Raiffeisen associate oltre che ad altre banche ed intermediari finanziari. Nell'esercizio 2013 è stata concessa alle Casse Raiffeisen la possibilità di partecipare direttamente ai finanziamenti concessi dall BCE.
Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali 75.134 26.883
1. Depositi vincolati - - 2. Riserva obbligatoria 75.134 26.883 3. Pronti contro termine - - 4. Altri - -
B. Crediti verso Banche 525.812 554.400
1. Finanziamenti
1.1 Conti correnti e depositi liberi 60.680 32.837 1.2 Depositi vincolati - 38.422 1.3 Altri finanziamenti: 465.132 446.056 Pronti contro termine attivi - - Leasing finanziario - - Altri 465.132 446.056
2. Titoli di debito - 37.085 2.1 Titoli strutturati - - 2.2 Altri titoli di debito - 37.085
Totale 600.946 - - 600.946 581.283 - - 581.283
Tipologia operazioni/valori 31.12.2013 31.12.2012
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FV
La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige offre i prodotti e servizi dei mercati finanziari e monetari alle Casse Raiffeisen associate oltre che ad altre banche ed intermediari finanziari. Nell'esercizio 2013 è stata concessa alle Casse Raiffeisen la possibilità di partecipare direttamente ai finanziamenti concessi dall BCE.
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7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Bonis Bonis
Acquistati Altri Acquistati Altri
1. Titoli di debito: - - - - - - a) Governi - - - - - - b) Altri Enti pubblici - - - - - - c) Altri emittenti - - - - - - - imprese non finanziarie - - - - - - - imprese finanziarie - - - - - - - assicurazioni - - - - - - - altri - - - - - -
2. Finanziamenti verso: 1.237.130 - 75.941 1.199.471 - 62.549 a) Governi - - - - - - b) Altri Enti pubblici 5.832 - - 1.579 - - c) Altri soggetti 1.231.298 - 75.941 1.197.892 - 62.549 - imprese non finanziarie 1.081.587 - 70.549 1.091.416 - 57.359 - imprese finanziarie 106.136 - 3.322 55.692 - 3.497 - assicurazioni 11.171 - - 11.170 - - - altri 32.404 - 2.070 39.614 - 1.693
Totale 1.237.130 - 75.941 1.199.471 - 62.549
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value: a) rischio di tasso di interesse 37.754 41.354 b) rischio di cambio - - c) rischio di credito - - d) più rischi - -
2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - -
Totale 37.754 41.354
Tipologia operazioni/Valori 31.12.2013 31.12.2012
Deteriorati DeterioratiTipologia operazioni/Valori
31.12.2013 31.12.2012
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
132
7.4 Leasing finanziario
Fasce temporali Crediti espliciti Quota capitale di cui valore residuo garantito Quota interessi Investimento
lordo
di cui valore residuo non
garantito
Fino a 3 mesi - 4.664 2.433 1.958 3.896 1.463
Da 3 mesi ad 1 anno - 13.960 7.152 5.560 13.960 6.808
Da 1 anno a 5 anni - 70.823 34.848 23.013 70.823 35.975
Oltre 5 anni - 123.702 54.692 20.438 123.702 69.010 Durata indeterminata 13.666 15.126 - - 28.792 28.792
Totale lordo 13.666 228.275 99.126 50.968 241.173 142.048
Rettifiche nette - - - - - -
Totale netto 13.666 228.275 99.126 50.968 241.173 142.048
Fasce temporali Crediti espliciti Quota capitale di cui valore residuo garantito Quota interessi Investimento
lordo
di cui valore residuo non
garantito
Fino a 3 mesi - 4.519 2.385 1.990 3.813 1.428
Da 3 mesi ad 1 anno - 13.549 7.109 5.662 13.549 6.440
Da 1 anno a 5 anni - 70.421 33.724 23.669 70.421 36.697
Oltre 5 anni - 120.411 53.789 21.845 120.411 66.622 Durata indeterminata 14.058 29.706 11.730 - 43.764 32.034
Totale lordo 14.058 238.606 108.737 53.166 251.958 143.221
Rettifiche nette - - - - - -
Totale netto 14.058 238.606 108.737 53.166 251.958 143.221
31.12.2013
31.12.2012
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
133
Sezione 8- Derivati di copertura - voce 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
Fair Value (2013) Fair Value (2012)
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A) Derivati finanziari - 132 - 11.868 - 13 - 1.792
1) Fair Value - 132 - 11.868 - 13 - 1.792
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair Value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 132 - 11.868 - 13 - 1.792
VN = valore nozionale
VN. (2013) VN (2012)
Sezione 8- Derivati di copertura - voce 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
Fair Value (2013) Fair Value (2012)
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A) Derivati finanziari - 132 - 11.868 - 13 - 1.792
1) Fair Value - 132 - 11.868 - 13 - 1.792
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair Value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 132 - 11.868 - 13 - 1.792
VN = valore nozionale
VN. (2013) VN (2012)
Sezione 8- Derivati di copertura - voce 80
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
134
8.2
Der
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Sezione 10 - Le partecipazioni - voce 100
A. Imprese controllate in via esclusiva
B. Imprese controllate in modo congiunto
CASSE RURALI RAIFFEISEN FINANZIARIA SPA BOLZANO (BZ) 50 50
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole
ALPENBANK SPA INNSBRUCK (AT) 49,99 49,99RAIFFEISEN SERVIZI ASSICURATIVI BOLZANO (BZ) 30 30
Denominazioni Sede Quota di partecipazione %
10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
Disponibilità voti %
La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige Spa detiene il 49,99% delle azioni della Alpenbank AG. Il prospetto di raccordo al bilancio 2013 secondo gli IAS/IFRS è stato predisposto da un revisore legale indipendente.Non esistono accordi scritti ne patti di sindacato per una gestione comune dell'impresa.La Alpenbank AG è un impresa con sede legale a Innsbruck, Austria, e non è obbligata dalla normativa vigente alla redazione del bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS. La Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA redige il proprio bilancio d'esercizio secondo le disposizioni del D.Lgs. n. 87/92. È stato predisposto un raccordo del bilancio 2013 secondo gli IAS/IFRS. Anche per il bilancio 2013 della Raiffeisen Servizi Assicurativi è stato predisposto un prospetto di raccordosecondo gli IAS/IFRS. Non sono emersi scostamenti rilevanti.
Sezione 10 - Le partecipazioni - voce 100
A. Imprese controllate in via esclusiva
B. Imprese controllate in modo congiunto
CASSE RURALI RAIFFEISEN FINANZIARIA SPA BOLZANO (BZ) 50 50
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole
ALPENBANK SPA INNSBRUCK (AT) 49,99 49,99RAIFFEISEN SERVIZI ASSICURATIVI BOLZANO (BZ) 30 30
Denominazioni Sede Quota di partecipazione %
10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
Disponibilità voti %
La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige Spa detiene il 49,99% delle azioni della Alpenbank AG. Il prospetto di raccordo al bilancio 2013 secondo gli IAS/IFRS è stato predisposto da un revisore legale indipendente.Non esistono accordi scritti ne patti di sindacato per una gestione comune dell'impresa.La Alpenbank AG è un impresa con sede legale a Innsbruck, Austria, e non è obbligata dalla normativa vigente alla redazione del bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS. La Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA redige il proprio bilancio d'esercizio secondo le disposizioni del D.Lgs. n. 87/92. È stato predisposto un raccordo del bilancio 2013 secondo gli IAS/IFRS. Anche per il bilancio 2013 della Raiffeisen Servizi Assicurativi è stato predisposto un prospetto di raccordosecondo gli IAS/IFRS. Non sono emersi scostamenti rilevanti.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
135
Sezione 10 - Le partecipazioni - voce 100
A. Imprese controllate in via esclusiva
B. Imprese controllate in modo congiunto
CASSE RURALI RAIFFEISEN FINANZIARIA SPA BOLZANO (BZ) 50 50
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole
ALPENBANK SPA INNSBRUCK (AT) 49,99 49,99RAIFFEISEN SERVIZI ASSICURATIVI BOLZANO (BZ) 30 30
Denominazioni Sede Quota di partecipazione %
10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
Disponibilità voti %
La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige Spa detiene il 49,99% delle azioni della Alpenbank AG. Il prospetto di raccordo al bilancio 2013 secondo gli IAS/IFRS è stato predisposto da un revisore legale indipendente.Non esistono accordi scritti ne patti di sindacato per una gestione comune dell'impresa.La Alpenbank AG è un impresa con sede legale a Innsbruck, Austria, e non è obbligata dalla normativa vigente alla redazione del bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS. La Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA redige il proprio bilancio d'esercizio secondo le disposizioni del D.Lgs. n. 87/92. È stato predisposto un raccordo del bilancio 2013 secondo gli IAS/IFRS. Anche per il bilancio 2013 della Raiffeisen Servizi Assicurativi è stato predisposto un prospetto di raccordosecondo gli IAS/IFRS. Non sono emersi scostamenti rilevanti.
Sezione 10 - Le partecipazioni - voce 100
Sezione 10 - Le partecipazioni - voce 100
A. Imprese controllate in via esclusiva
B. Imprese controllate in modo congiunto
CASSE RURALI RAIFFEISEN FINANZIARIA SPA BOLZANO (BZ) 50 50
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole
ALPENBANK SPA INNSBRUCK (AT) 49,99 49,99RAIFFEISEN SERVIZI ASSICURATIVI BOLZANO (BZ) 30 30
Denominazioni Sede Quota di partecipazione %
10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
Disponibilità voti %
La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige Spa detiene il 49,99% delle azioni della Alpenbank AG. Il prospetto di raccordo al bilancio 2013 secondo gli IAS/IFRS è stato predisposto da un revisore legale indipendente.Non esistono accordi scritti ne patti di sindacato per una gestione comune dell'impresa.La Alpenbank AG è un impresa con sede legale a Innsbruck, Austria, e non è obbligata dalla normativa vigente alla redazione del bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS. La Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA redige il proprio bilancio d'esercizio secondo le disposizioni del D.Lgs. n. 87/92. È stato predisposto un raccordo del bilancio 2013 secondo gli IAS/IFRS. Anche per il bilancio 2013 della Raiffeisen Servizi Assicurativi è stato predisposto un prospetto di raccordosecondo gli IAS/IFRS. Non sono emersi scostamenti rilevanti.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
136
10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili
Liv. 1 Liv.2 Liv.3
A. Imprese controllate in via esclusiva
B. Imprese controllate in modo congiunto
CASSE RURALI RAIFFEISEN FINANZIARIA SPA 69.054 916 ( 377 ) 36.805 18.399 - 18.399 -
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole
ALPENBANK SPA 178.577 16.647 ( 311 ) 15.743 9.382 - 9.382 - RAIFFEISEN SERVIZI ASSICURATIVI 6.917 4.420 913 5.981 3.815 - 3.815 -
Totale 254.548 21.983 225 58.529 31.596 - 31.596 -
Denominazioni Totale attivo Ricavi totali Utile (Perdita) Patrimonio netto
Valore di bilancio Fair value
Le partecipazioni sono valutate al patrimonio netto. A seguito della prima valutazione al patrimonio netto della partecipazione in Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA è stata iscritta a bilancio una riserva di valutazione positiva pari a euro 1.451.Per la partecipazione Alpenbank, che contiene un'avviamento di 1.510 euro, è stato effettuato un "impairmenttest" tramite un revisore dei conti indipendente. In tale test è stato utilizzato il metodo reddituale sulla base del piano triennale approvato e considerando anche le previsoni di sviluppo del patrimonio e dei redditi distribuibili al netto delle imposte sui redditi . Tale test ha confermato la congruenza del valore di bilancio della partecipazione.Anche per la Raiffeisen Servizi Assicurativi è stato pagato un avviamento di euro 2.024. è stato effttuato un impairment test i cui risultati confermano la congruenza del valore di bilancio.
10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili
Liv. 1 Liv.2 Liv.3
A. Imprese controllate in via esclusiva
B. Imprese controllate in modo congiunto
CASSE RURALI RAIFFEISEN FINANZIARIA SPA 69.054 916 ( 377 ) 36.805 18.399 - 18.399 -
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole
ALPENBANK SPA 178.577 16.647 ( 311 ) 15.743 9.382 - 9.382 - RAIFFEISEN SERVIZI ASSICURATIVI 6.917 4.420 913 5.981 3.815 - 3.815 -
Totale 254.548 21.983 225 58.529 31.596 - 31.596 -
Denominazioni Totale attivo Ricavi totali Utile (Perdita) Patrimonio netto
Valore di bilancio Fair value
Le partecipazioni sono valutate al patrimonio netto. A seguito della prima valutazione al patrimonio netto della partecipazione in Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA è stata iscritta a bilancio una riserva di valutazione positiva pari a euro 1.451.Per la partecipazione Alpenbank, che contiene un'avviamento di 1.510 euro, è stato effettuato un "impairmenttest" tramite un revisore dei conti indipendente. In tale test è stato utilizzato il metodo reddituale sulla base del piano triennale approvato e considerando anche le previsoni di sviluppo del patrimonio e dei redditi distribuibili al netto delle imposte sui redditi . Tale test ha confermato la congruenza del valore di bilancio della partecipazione.Anche per la Raiffeisen Servizi Assicurativi è stato pagato un avviamento di euro 2.024. è stato effttuato un impairment test i cui risultati confermano la congruenza del valore di bilancio.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
137
10.3 Partecipazioni: variazioni annue
A. Esistenze iniziali 31.774 27.634
B. Aumenti 276 4.601 B.1 Acquisti - 3.600 B.2 Riprese di valore - - B.3 Rivalutazioni 276 1.001 B.4 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni 454 461 C.1 Vendite - - C.2 Rettifiche di valore 454 461 C.3 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali 31.596 31.774
E. Rivalutazioni totali 3.057 2.781
F. Rettifiche totali 1.326 872
31.12.2013 31.12.2012
10.3 Partecipazioni: variazioni annue
A. Esistenze iniziali 31.774 27.634
B. Aumenti 276 4.601 B.1 Acquisti - 3.600 B.2 Riprese di valore - - B.3 Rivalutazioni 276 1.001 B.4 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni 454 461 C.1 Vendite - - C.2 Rettifiche di valore 454 461 C.3 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali 31.596 31.774
E. Rivalutazioni totali 3.057 2.781
F. Rettifiche totali 1.326 872
31.12.2013 31.12.2012
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
138
Sezione 11 - Attività materiali - voce 110
11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
1. Attività di proprietà 16.658 17.335
a) terreni 5.965 5.965 b) fabbricati 9.354 9.867 c) mobili 235 137 d) impianti elettronici 128 194 e) altre 976 1.172
2. Attivià acquisite in leasing finanziario - -
a) terreni - - b) fabbricati - - c) mobili - - d) impianti elettronici - - e) altre - -
Totale 16.658 17.335
Attività/Valori 31.12.2013 31.12.2012
Sezione 11 - Attività materiali - voce 110
Sezione 11 - Attività materiali - voce 110
11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
1. Attività di proprietà 16.658 17.335
a) terreni 5.965 5.965 b) fabbricati 9.354 9.867 c) mobili 235 137 d) impianti elettronici 128 194 e) altre 976 1.172
2. Attivià acquisite in leasing finanziario - -
a) terreni - - b) fabbricati - - c) mobili - - d) impianti elettronici - - e) altre - -
Totale 16.658 17.335
Attività/Valori 31.12.2013 31.12.2012
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
139
11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
A. Esistenze iniziali lorde 5.965 10.378 156 266 1.453 18.218 A.1 Riduzioni di valore totali nette - 511 19 72 281 883 A.2 Esistenze iniziali nette 5.965 9.867 137 194 1.172 17.335
B. Aumenti: - - 123 34 54 211 B.1 Acquisti - - 123 34 54 211 B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - - B.3 Riprese di valore - - - - - - B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento - - - - - -
B.7 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni: - 513 25 100 250 888
C.1 Vendite - - - - - - C.2 Ammortamenti - 513 25 100 249 887
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - - a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - b) attività in via di dismissione - - - - - -
C.7 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette 5.965 9.354 235 128 976 16.658 D.1 Riduzioni di valore totali nette - 513 25 100 249 887 D.2 Rimanenze finali lorde 5.965 9.867 260 228 1.225 17.545
E. Valutazione al costo - - - - - -
Impianti elettronici Altre Totale Terreni Fabbricati Mobili
11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
A. Esistenze iniziali lorde 5.965 10.378 156 266 1.453 18.218 A.1 Riduzioni di valore totali nette - 511 19 72 281 883 A.2 Esistenze iniziali nette 5.965 9.867 137 194 1.172 17.335
B. Aumenti: - - 123 34 54 211 B.1 Acquisti - - 123 34 54 211 B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - - B.3 Riprese di valore - - - - - - B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento - - - - - -
B.7 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni: - 513 25 100 250 888
C.1 Vendite - - - - - - C.2 Ammortamenti - 513 25 100 249 887
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - - a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - b) attività in via di dismissione - - - - - -
C.7 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette 5.965 9.354 235 128 976 16.658 D.1 Riduzioni di valore totali nette - 513 25 100 249 887 D.2 Rimanenze finali lorde 5.965 9.867 260 228 1.225 17.545
E. Valutazione al costo - - - - - -
Impianti elettronici Altre Totale Terreni Fabbricati Mobili
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
140
Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
A.1 Avviamento - - - -
A.2 Altre attività immateriali 246 - 243 - 246
A.2.1 Attività valutate al costo: 246 - 243 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 246 - 243 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 246 - 243 -
31.12.2013 31.12.2012
Durata indefinita
Durata definita
Durata indefinita
Durata definita
Le attività immateriali riguardano licenze per software.
Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
A.1 Avviamento - - - -
A.2 Altre attività immateriali 246 - 243 - 246
A.2.1 Attività valutate al costo: 246 - 243 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 246 - 243 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 246 - 243 -
31.12.2013 31.12.2012
Durata indefinita
Durata definita
Durata indefinita
Durata definita
Le attività immateriali riguardano licenze per software.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
141
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
A. Esistenze iniziali - - - 2.597 - 2.597 A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - 2.354 - 2.354
A.2 Esistenze iniziali nette - - - 243 - 243
B. Aumenti - - - 237 - 237
B.1 Acquisti - - - 237 - 237
B.2 Incrementi di attività immateriali interne - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto - - - - - -
- a conto economico - - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - - - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - 234 - 234
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - 234 - -
- Ammortamenti - - - 234 - 234
- Svalutazioni: - - - - - -
+ patrimonio netto - - - - - - + conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto - - - - - - - a conto economico - - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette - - - 246 - 246
D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - 2.588 - 2.588
E. Rimanenze finali lorde - - - 2.834 - 2.834
F. Valutazione al costo - - - - - -
Totale
Altre attività immateriali: altre
Altre attività immateriali: generate internamente Avviamento
IndefinitaDefinitaIndefinitaDefinita
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
A. Esistenze iniziali - - - 2.597 - 2.597 A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - 2.354 - 2.354
A.2 Esistenze iniziali nette - - - 243 - 243
B. Aumenti - - - 237 - 237
B.1 Acquisti - - - 237 - 237
B.2 Incrementi di attività immateriali interne - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto - - - - - -
- a conto economico - - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - - - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - 234 - 234
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - 234 - -
- Ammortamenti - - - 234 - 234
- Svalutazioni: - - - - - -
+ patrimonio netto - - - - - - + conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto - - - - - - - a conto economico - - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette - - - 246 - 246
D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - 2.588 - 2.588
E. Rimanenze finali lorde - - - 2.834 - 2.834
F. Valutazione al costo - - - - - -
Totale
Altre attività immateriali: altre
Altre attività immateriali: generate internamente Avviamento
IndefinitaDefinitaIndefinitaDefinita
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
142
Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell‘attivo e Voce 80 del passivo
Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell'attivo e Voce 80 del passivo
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
IRES IRAP Totale
A) in contropartita del conto economico 3.464 337 3.800
1. svalutazione crediti 3.018 - 3.018 2. perdite fiscali - - - 3. altre 446 337 783
B) in contropartita del patrimonio netto - - -
1. riserve da valutazione - - - 2. altre - - -
Totale 3.464 337 3.800
13.2 Passività per imposte differite: composizione
IRES IRAP Totale
A) in contropartita del conto economico 5.701 524 6.225
B) in contropartita del patimonio netto 12.567 2.128 14.694
1. riserve da valutazione 12.567 2.128 14.694 2. altre - - -
Totale 18.267 2.652 20.919
Il calcolo delle imposte differite e anticipate è stato fatto per l' imposta sui redditi delle imprese IRES e l' imposta IRAP, quando dovuta.
Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell'attivo e Voce 80 del passivo
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
IRES IRAP Totale
A) in contropartita del conto economico 3.464 337 3.800
1. svalutazione crediti 3.018 - 3.018 2. perdite fiscali - - - 3. altre 446 337 783
B) in contropartita del patrimonio netto - - -
1. riserve da valutazione - - - 2. altre - - -
Totale 3.464 337 3.800
13.2 Passività per imposte differite: composizione
IRES IRAP Totale
A) in contropartita del conto economico 5.701 524 6.225
B) in contropartita del patimonio netto 12.567 2.128 14.694
1. riserve da valutazione 12.567 2.128 14.694 2. altre - - -
Totale 18.267 2.652 20.919
Il calcolo delle imposte differite e anticipate è stato fatto per l' imposta sui redditi delle imprese IRES e l' imposta IRAP, quando dovuta.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
143
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
1. Importo iniziale 1.527 437
2. Aumenti 4.787 1.136 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 4.787 1.136 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) riprese di valore - - d) altre 4.787 1.136 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 2.513 46 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 2.513 46 a) rigiri 2.513 46 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - c) mutamento di criteri contabili - - d) altre - - 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - - a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge n.214/2011 - - b) Altre - -
4. Importo finale 3.801 1.527
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
1. Importo iniziale 6.310 6.802
2. Aumenti - - 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio - - a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre - - 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - - - -
3. Diminuzioni 86 492 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 86 492 a) rigiri - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre 86 492 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 6.224 6.310
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
1. Importo iniziale 9.325 2.190
2. Aumenti 5.370 7.135 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 5.370 7.135 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre 5.370 7.135 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni - - 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio - - a) rigiri - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre - - 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 14.695 9.325
31.12.201231.12.2013
31.12.2013 31.12.2012
31.12.2013 31.12.2012
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
144
Sezione 15 - Altre attività - voce 150
15.1 Altre attività: composizione
31.12.2013 31.12.2012
a) assegni in lavorazione 5.967 7.677
c) servizio di compensazione con Banca d' Italia 1.058 1.731
d) anticipi a fornitori 96 94
e) interessi, provvigioni e spese da incassare 1.596 2.642
f) altri debitori diversi 10.275 12.774
TOTALE 18.992 24.918
La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige SpA nella sua funzione di istituto centrale funge da tramite per le Raiffeisen associate e per i clienti terzi verso i sistemi di pagamento nazionale ed internazionali e per l' esecuzione degli ordini di acquisto e vendita titoli. La Cassa Centrale è aderente diretto ai sistemi di regolamento lordo e regolamento titoli della Banca d' Italia Express II e al sistema della Monte Titoli SpA.
Sezione 15 - Altre attività - voce 150
Sezione 15 - Altre attività - voce 150
15.1 Altre attività: composizione
31.12.2013 31.12.2012
a) assegni in lavorazione 5.967 7.677
c) servizio di compensazione con Banca d' Italia 1.058 1.731
d) anticipi a fornitori 96 94
e) interessi, provvigioni e spese da incassare 1.596 2.642
f) altri debitori diversi 10.275 12.774
TOTALE 18.992 24.918
La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige SpA nella sua funzione di istituto centrale funge da tramite per le Raiffeisen associate e per i clienti terzi verso i sistemi di pagamento nazionale ed internazionali e per l' esecuzione degli ordini di acquisto e vendita titoli. La Cassa Centrale è aderente diretto ai sistemi di regolamento lordo e regolamento titoli della Banca d' Italia Express II e al sistema della Monte Titoli SpA.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
145
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
PASSIVO
Sezione 1 - Debiti verso banche - voce 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
1. Debiti verso banche centrali 1.009.868 755.648
2. Debiti verso banche 459.645 503.798
2.1 Conti correnti e depositi liberi 265.687 285.197
2.2 Depositi vincolati 175.527 185.547
2.3 Finanziamenti 11.657 28.799 2.3.1 Pronti contro termine passivi - - 2.3.2 Altri 11.657 28.799
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
2.5 Altri debiti 6.774 4.255
Totale 1.469.513 1.259.446
Fair value 1 - -
Fair value 2 - -
Fair value 3 1.469.513 1.259.446
Totale fair value 1.469.513 1.259.446
Tipologia operazioni/Valori 31.12.2013 31.12.2012
La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige SpA offre alle Casse Raiffeisen associate una vasta serie di prodotti e servizi dei mercati monetario e dei capitali. Durante l'esercizio 2013 la Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige ha utilizzato le possibilità di rifinanziamento offerte dalla BCE.
Parte B - informazioni sullo stato patrimoniale Passivo
Sezione 1 - Debiti verso banche - voce 10
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
PASSIVO
Sezione 1 - Debiti verso banche - voce 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
1. Debiti verso banche centrali 1.009.868 755.648
2. Debiti verso banche 459.645 503.798
2.1 Conti correnti e depositi liberi 265.687 285.197
2.2 Depositi vincolati 175.527 185.547
2.3 Finanziamenti 11.657 28.799 2.3.1 Pronti contro termine passivi - - 2.3.2 Altri 11.657 28.799
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
2.5 Altri debiti 6.774 4.255
Totale 1.469.513 1.259.446
Fair value 1 - -
Fair value 2 - -
Fair value 3 1.469.513 1.259.446
Totale fair value 1.469.513 1.259.446
Tipologia operazioni/Valori 31.12.2013 31.12.2012
La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige SpA offre alle Casse Raiffeisen associate una vasta serie di prodotti e servizi dei mercati monetario e dei capitali. Durante l'esercizio 2013 la Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige ha utilizzato le possibilità di rifinanziamento offerte dalla BCE.
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146
Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
1. Conti correnti e depositi liberi 506.023 417.681
2. Depositi vincolati 185.578 39.275
3. Finanziamenti 40.750 89.066 3.1 Pronti contro termine passivi - - 3.2 Altri 40.750 89.066
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
5. Altri debiti 62.488 49.049
Totale 794.839 595.071
Fair value 1 - -
Fair value 2 63.207 -
Fair value 3 735.786 595.071
Fair value 798.993 595.071
Tipologia operazioni/Valori 31.12.2013 31.12.2012
Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
1. Conti correnti e depositi liberi 506.023 417.681
2. Depositi vincolati 185.578 39.275
3. Finanziamenti 40.750 89.066 3.1 Pronti contro termine passivi - - 3.2 Altri 40.750 89.066
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
5. Altri debiti 62.488 49.049
Totale 794.839 595.071
Fair value 1 - -
Fair value 2 63.207 -
Fair value 3 735.786 595.071
Fair value 798.993 595.071
Tipologia operazioni/Valori 31.12.2013 31.12.2012
Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
147
Sezi
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A. T
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3
-
1.
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-
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-
-
1.2
altre
394.
375
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402.
235
-
419.
879
-
-
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2. A
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394.
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402.
235
-
419.
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432.
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31.1
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Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
148
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - - - - -
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - - - - -
3.2 Altri titoli - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - - - - -
3.2.2 Altri - - - - - - - -
Totale A - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 6.123 - - 9.688 -
1.1 Di negoziazione - 6.042 - - 9.582 -
1.2 Connessi con la fair value option - 81 - - 106 -
1.3 Altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 Di negoziazione - - - - - -
2.2 Connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 Altri - - - - - -
Totale B - 6.123 - - 9.688 -
Totale (A+B) - 6.123 - - 9.688 -
LegendaFV = fair valueFV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditiziodell'emittente rispetto alla data di emissioneVN = valore nominale o nozionaleL1 = livello 1L2 = livello 2L3 = livello 3
FV *
31.12.2012
FV
Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40
Tipologia operazioni/Valori VN
31.12.2013
FV
FV * VN
Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 404.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - - - - -
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - - - - -
3.2 Altri titoli - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - - - - -
3.2.2 Altri - - - - - - - -
Totale A - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 6.123 - - 9.688 -
1.1 Di negoziazione - 6.042 - - 9.582 -
1.2 Connessi con la fair value option - 81 - - 106 -
1.3 Altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 Di negoziazione - - - - - -
2.2 Connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 Altri - - - - - -
Totale B - 6.123 - - 9.688 -
Totale (A+B) - 6.123 - - 9.688 -
LegendaFV = fair valueFV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditiziodell'emittente rispetto alla data di emissioneVN = valore nominale o nozionaleL1 = livello 1L2 = livello 2L3 = livello 3
FV *
31.12.2012
FV
Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40
Tipologia operazioni/Valori VN
31.12.2013
FV
FV * VN
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
149
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi "scoperti tecnici") di negoziazione variazioni annue:
A. Esistenze iniziali 9.688 - - 9.688
B. Aumenti 290 - - 290
B1. Emissioni - - - - B2. Vendite - - - - B3. Variazioni positive di fair value 290 - - 290 B4. Altre variazioni - - - -
C. Diminuzioni 3.855 - - 3.855
C1. Acquisti - - - - C2. Rimborsi - - - - C3. Variazioni negative di fair value 3.855 - - 3.855 C4. Altre variazioni - - - -
D. Rimanenze finali 6.123 - - 6.123
Totale Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi "scoperti tecnici") di negoziazione variazioni annue:
A. Esistenze iniziali 9.688 - - 9.688
B. Aumenti 290 - - 290
B1. Emissioni - - - - B2. Vendite - - - - B3. Variazioni positive di fair value 290 - - 290 B4. Altre variazioni - - - -
C. Diminuzioni 3.855 - - 3.855
C1. Acquisti - - - - C2. Rimborsi - - - - C3. Variazioni negative di fair value 3.855 - - 3.855 C4. Altre variazioni - - - -
D. Rimanenze finali 6.123 - - 6.123
Totale Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
150
Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - voce 50
5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Debiti verso banche - - - - - - - - 1.1 Strutturati - - - - - - - - 1.2 Altri - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - 2.1 Strutturati - - - - - - - - 2.2 Altri - - - - - - - -
3. Titoli di debito 59.473 - 60.602 - 87.981 - 88.521 - 3.1 Strutturati - - - - - - - - 3.2 Altri 59.473 - 60.602 - 87.981 - 88.521 -
Totale 59.473 - 60.602 - 87.981 - 88.521 -
LegendaFV = fair valueFV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditiziodell'emittente rispetto alla data di emissioneVN = valore nominaleL1 = livello 1L2 = livello 2L3 = livello 3
5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
A. Esistenze iniziali - - 88.521 88.521
B. Aumenti - - 3.002 3.002
B1. Emissioni - - - -
B2. Vendite - - 1.338 1.338
B3. Variazioni positive di fair value - - 1.046 1.046
B4. Altre variazioni - - 618 618
C. Diminuzioni - - 30.921 30.921
C1. Acquisti - - 19.545 19.545
C2. Rimborsi - - 10.014 10.014
C3. Variazioni negative di fair value - - 5 5
C4. Altre variazioni - - 1.357 1.357
D. Rimanenze finali - - 60.602 60.602
FV * Tipologia operazione / Valori
Debiti verso banche
Titoli in circolazione TotaleDebiti verso
clientela
FV FV
31.12.2013
VN VN FV *
31.12.2012
Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - voce 50
5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Debiti verso banche - - - - - - - - 1.1 Strutturati - - - - - - - - 1.2 Altri - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - 2.1 Strutturati - - - - - - - - 2.2 Altri - - - - - - - -
3. Titoli di debito 59.473 - 60.602 - 87.981 - 88.521 - 3.1 Strutturati - - - - - - - - 3.2 Altri 59.473 - 60.602 - 87.981 - 88.521 -
Totale 59.473 - 60.602 - 87.981 - 88.521 -
LegendaFV = fair valueFV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditiziodell'emittente rispetto alla data di emissioneVN = valore nominaleL1 = livello 1L2 = livello 2L3 = livello 3
5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
A. Esistenze iniziali - - 88.521 88.521
B. Aumenti - - 3.002 3.002
B1. Emissioni - - - -
B2. Vendite - - 1.338 1.338
B3. Variazioni positive di fair value - - 1.046 1.046
B4. Altre variazioni - - 618 618
C. Diminuzioni - - 30.921 30.921
C1. Acquisti - - 19.545 19.545
C2. Rimborsi - - 10.014 10.014
C3. Variazioni negative di fair value - - 5 5
C4. Altre variazioni - - 1.357 1.357
D. Rimanenze finali - - 60.602 60.602
FV * Tipologia operazione / Valori
Debiti verso banche
Titoli in circolazione TotaleDebiti verso
clientela
FV FV
31.12.2013
VN VN FV *
31.12.2012
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - voce 50
151
Sezione 6- Derivati di copertura - voce 60
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici
Fair value (2013) Fair value (2012)
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A) Derivati finanziari - 1.077 - 19.505 - 2.431 - 30.955
1) Fair value - 1.077 - 19.505 - 2.431 - 30.955
2) Finanzflusse - - - - - - - -
3) Auslandsinvestitionen - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 1.077 - 19.505 - 2.431 - 30.955
LegendaVN = valore nominaleL1 = livello 1L2 = livello 2L3 = livello 3
VN (2013) VN (2012)
Sezione 6- Derivati di copertura - voce 60Sezione 6- Derivati di copertura - voce 60
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici
Fair value (2013) Fair value (2012)
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A) Derivati finanziari - 1.077 - 19.505 - 2.431 - 30.955
1) Fair value - 1.077 - 19.505 - 2.431 - 30.955
2) Finanzflusse - - - - - - - -
3) Auslandsinvestitionen - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 1.077 - 19.505 - 2.431 - 30.955
LegendaVN = valore nominaleL1 = livello 1L2 = livello 2L3 = livello 3
VN (2013) VN (2012)
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
152
6.2
Der
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Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
153
Sezione 10 - Altre passività - Voce 100
10.1 Altre passività: composizione
31.12.2013 31.12.2012
a) somme a disposizione di terzi 194 93
b) debiti verso fornitori 1.706 1.601
c) servizio di compensazione con Banca d' Italia 16.127 13.856
d) partite in corso di lavorazione (conti transitori) 11.592 18.708
e) altre passività 14.045 9.511
TOTALE 43.663 43.769
Le partite in corso di lavorazione sono da ricondurre all' operatività nel settore incassi e pagamenti per conto terzi nonchè in titoli. Nelle altre passivitá sono ricompresi gli acconti relativi alle operazioni in leasing.
Sezione 10 - Altre passività - Voce 100
10.1 Altre passività: composizione
31.12.2013 31.12.2012
a) somme a disposizione di terzi 194 93
b) debiti verso fornitori 1.706 1.601
c) servizio di compensazione con Banca d' Italia 16.127 13.856
d) partite in corso di lavorazione (conti transitori) 11.592 18.708
e) altre passività 14.045 9.511
TOTALE 43.663 43.769
Le partite in corso di lavorazione sono da ricondurre all' operatività nel settore incassi e pagamenti per conto terzi nonchè in titoli. Nelle altre passivitá sono ricompresi gli acconti relativi alle operazioni in leasing.
Sezione 10 - Altre passività - Voce 100
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
154
Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale-Voce 110
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
A. Esistenze iniziali 4.067 3.699
B. Aumenti 132 675
B.1 Accantonamento dell'esercizio - -
B.2 Altre variazioni 132 675
C. Diminuzioni 83 307
C.1 Liquidazioni effettuate 70 286
C.2 Altre variazioni 13 21
D. Rimanenze finali 4.116 4.067
31.12.2013 31.12.2012
A partire dal 01.01.2007 sono entrate in vigore con effetto anticipato le disposizioni della legge n. 255 del 05.12.2005 a seguito delle quali le quote di indennitá di fine rapporto dei dipendenti maturate dal 01.07.2007 vengono versate ad Fondo di previdenza complementare o al Fondo di Tesoreria dell' INPS. La valutazione del fondo TFR è stata effettuata da un attuario indipendente. Il tasso di riferimento adottato per il calcolo è l' iBOXX Eurozone Corporates AA10+ così come consigliato dalle società di revisione. In questo modo è stata fatta una variazione rispetto al tasso di riferimento adottato nell'esercizio precedente iBOXX Eurozone Corporates A10+.Tale variazione non ha avuto comunque effetti rilevanti sul risultato d'esercizio.
Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale-Voce 110
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
A. Esistenze iniziali 4.067 3.699
B. Aumenti 132 675
B.1 Accantonamento dell'esercizio - -
B.2 Altre variazioni 132 675
C. Diminuzioni 83 307
C.1 Liquidazioni effettuate 70 286
C.2 Altre variazioni 13 21
D. Rimanenze finali 4.116 4.067
31.12.2013 31.12.2012
A partire dal 01.01.2007 sono entrate in vigore con effetto anticipato le disposizioni della legge n. 255 del 05.12.2005 a seguito delle quali le quote di indennitá di fine rapporto dei dipendenti maturate dal 01.07.2007 vengono versate ad Fondo di previdenza complementare o al Fondo di Tesoreria dell' INPS. La valutazione del fondo TFR è stata effettuata da un attuario indipendente. Il tasso di riferimento adottato per il calcolo è l' iBOXX Eurozone Corporates AA10+ così come consigliato dalle società di revisione. In questo modo è stata fatta una variazione rispetto al tasso di riferimento adottato nell'esercizio precedente iBOXX Eurozone Corporates A10+.Tale variazione non ha avuto comunque effetti rilevanti sul risultato d'esercizio.
Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale-Voce 110
Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - voce 120
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
1 Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi per rischi ed oneri 1.490 1.216
2.1 controversie legali 718 821
2.2 oneri per il personale 170 172
2.3 altri 602 223
Totale 1.490 1.216
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
A. Esistenze iniziali - 1.216 1.216
B. Aumenti - 464 464
B.1 Accantonamento dell'esercizio - 464 464
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
B.4 Altre variazioni - - -
C. Diminuzioni - 190 190
C.1 Utilizzo nell'esercizio - 190 190
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
C.3 Altre variazioni - - -
D. Rimanenze finali - 1.490 1.490
Totale
Voci/Valori
Fondi di quiescenza Altri fondi
31.12.2013 31.12.2012
La voce altri fondi per rischi ed oneri comprende i rischi derivanti dai crediti di firma nonchè altri rischi relativi all' attività creditizia. Nella voce oneri per il personale viene evidenziato il fondo relativo al premio di fedeltà che viene riconosciuto ai dipendenti che raggiungono i 25 anni di anzianità di servizio. Nella voce Altri Fondi - altri sono ricompresi i potenziali impegni verso il Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo oltre a potenziali rischi derivanti da rilievi e contenziosi.
Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - voce 120
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
1 Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi per rischi ed oneri 1.490 1.216
2.1 controversie legali 718 821
2.2 oneri per il personale 170 172
2.3 altri 602 223
Totale 1.490 1.216
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
A. Esistenze iniziali - 1.216 1.216
B. Aumenti - 464 464
B.1 Accantonamento dell'esercizio - 464 464
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
B.4 Altre variazioni - - -
C. Diminuzioni - 190 190
C.1 Utilizzo nell'esercizio - 190 190
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
C.3 Altre variazioni - - -
D. Rimanenze finali - 1.490 1.490
Totale
Voci/Valori
Fondi di quiescenza Altri fondi
31.12.2013 31.12.2012
La voce altri fondi per rischi ed oneri comprende i rischi derivanti dai crediti di firma nonchè altri rischi relativi all' attività creditizia. Nella voce oneri per il personale viene evidenziato il fondo relativo al premio di fedeltà che viene riconosciuto ai dipendenti che raggiungono i 25 anni di anzianità di servizio. Nella voce Altri Fondi - altri sono ricompresi i potenziali impegni verso il Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo oltre a potenziali rischi derivanti da rilievi e contenziosi.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
155
Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - voce 120
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
1 Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi per rischi ed oneri 1.490 1.216
2.1 controversie legali 718 821
2.2 oneri per il personale 170 172
2.3 altri 602 223
Totale 1.490 1.216
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
A. Esistenze iniziali - 1.216 1.216
B. Aumenti - 464 464
B.1 Accantonamento dell'esercizio - 464 464
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
B.4 Altre variazioni - - -
C. Diminuzioni - 190 190
C.1 Utilizzo nell'esercizio - 190 190
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
C.3 Altre variazioni - - -
D. Rimanenze finali - 1.490 1.490
Totale
Voci/Valori
Fondi di quiescenza Altri fondi
31.12.2013 31.12.2012
La voce altri fondi per rischi ed oneri comprende i rischi derivanti dai crediti di firma nonchè altri rischi relativi all' attività creditizia. Nella voce oneri per il personale viene evidenziato il fondo relativo al premio di fedeltà che viene riconosciuto ai dipendenti che raggiungono i 25 anni di anzianità di servizio. Nella voce Altri Fondi - altri sono ricompresi i potenziali impegni verso il Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo oltre a potenziali rischi derivanti da rilievi e contenziosi.
Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - voce 120Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - voce 120
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
1 Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi per rischi ed oneri 1.490 1.216
2.1 controversie legali 718 821
2.2 oneri per il personale 170 172
2.3 altri 602 223
Totale 1.490 1.216
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
A. Esistenze iniziali - 1.216 1.216
B. Aumenti - 464 464
B.1 Accantonamento dell'esercizio - 464 464
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
B.4 Altre variazioni - - -
C. Diminuzioni - 190 190
C.1 Utilizzo nell'esercizio - 190 190
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
C.3 Altre variazioni - - -
D. Rimanenze finali - 1.490 1.490
Totale
Voci/Valori
Fondi di quiescenza Altri fondi
31.12.2013 31.12.2012
La voce altri fondi per rischi ed oneri comprende i rischi derivanti dai crediti di firma nonchè altri rischi relativi all' attività creditizia. Nella voce oneri per il personale viene evidenziato il fondo relativo al premio di fedeltà che viene riconosciuto ai dipendenti che raggiungono i 25 anni di anzianità di servizio. Nella voce Altri Fondi - altri sono ricompresi i potenziali impegni verso il Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo oltre a potenziali rischi derivanti da rilievi e contenziosi.
156
Sezione 14 - Patrimonio dell'impresa - voci 130,150,160,170,180,190,200
14.1 Capitale e azioni proprie: composizione
1. Capitale 150.000 150.000
2. Sovrapprezzi di emissione - -
3. Riserve 50.647 38.188
4. (Azioni proprie) - -
5. Riserve da valutazione 43.463 32.168
6. Strumenti di capitale - -
7. Utile (Perdita) d'esercizio 15.319 17.198
Totale 259.429 237.554
Voci/Valori 31.12.2013 31.12.2012
Sezione 14 - Patrimonio dell'impresa - voci 130,150,160,170,180,190,200
14.1 Capitale e azioni proprie: composizione
1. Capitale 150.000 150.000
2. Sovrapprezzi di emissione - -
3. Riserve 50.647 38.188
4. (Azioni proprie) - -
5. Riserve da valutazione 43.463 32.168
6. Strumenti di capitale - -
7. Utile (Perdita) d'esercizio 15.319 17.198
Totale 259.429 237.554
Voci/Valori 31.12.2013 31.12.2012
Sezione 14 - Patrimonio dell‘impresa - voci 130,150,160,170,180,190,200
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
157
14.2 capitale - Numero Azioni: variazioni annue
A. Azioni esistenti all' inizio dell' esercizio 150.000 -
- interamente liberate 150.000 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) - -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 150.000 -
B. Aumenti - -
B.1 Nuove emissioni - -
- a pagamento - -
- operazioni di aggregazione di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito - -
- a favore dei dipendenti - -
- a favore degli amministratori - - - altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - -
C.1 Annullamento - -
C2. Acquisto azioni proprie - -
C3 Operazioni di cessione di imprese - -
C4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 150.000 -
D1 Azioni proprie (+) - -
D2. Azioni esistenti alla fine dell' esercizio 150.000 -
- interamente liberate 150.000 -
- non interamente liberate - -
Voci/Tipologie Azioni ordinarie Altre
14.2 capitale - Numero Azioni: variazioni annue
A. Azioni esistenti all' inizio dell' esercizio 150.000 -
- interamente liberate 150.000 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) - -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 150.000 -
B. Aumenti - -
B.1 Nuove emissioni - -
- a pagamento - -
- operazioni di aggregazione di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito - -
- a favore dei dipendenti - -
- a favore degli amministratori - - - altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - -
C.1 Annullamento - -
C2. Acquisto azioni proprie - -
C3 Operazioni di cessione di imprese - -
C4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 150.000 -
D1 Azioni proprie (+) - -
D2. Azioni esistenti alla fine dell' esercizio 150.000 -
- interamente liberate 150.000 -
- non interamente liberate - -
Voci/Tipologie Azioni ordinarie Altre
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
158
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
Riserve di utili: composizione
Possibilità Quota
Importo di utilizzo disponibile
a) Riserva legale 10.070 B 10.070
b) Riserva straordinaria 15.593 A-B-C 15.593
c) Riserva statutaria 10.706 A-B-C 10.706
d) Altre riserve 14.278 A-B 14.278
Totale 50.647 50.647
Legenda:A: per aumenti di capitaleB: per copertura di perditeC: per distribuzione ai soci
Voci/Componenti
Le riserve di utili della banca sono composte da accantonamenti di utili fatti negli esercizi precedenti, nonchè dalla riclassificazione del fondo rischi bancari generali, del fondo rischi su crediti e di altri fondi a seguito della prima applicazione dei principi contabili internazionali IAS.
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
Riserve di utili: composizione
Possibilità Quota
Importo di utilizzo disponibile
a) Riserva legale 10.070 B 10.070
b) Riserva straordinaria 15.593 A-B-C 15.593
c) Riserva statutaria 10.706 A-B-C 10.706
d) Altre riserve 14.278 A-B 14.278
Totale 50.647 50.647
Legenda:A: per aumenti di capitaleB: per copertura di perditeC: per distribuzione ai soci
Voci/Componenti
Le riserve di utili della banca sono composte da accantonamenti di utili fatti negli esercizi precedenti, nonchè dalla riclassificazione del fondo rischi bancari generali, del fondo rischi su crediti e di altri fondi a seguito della prima applicazione dei principi contabili internazionali IAS.
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
Riserve di utili: composizione
Possibilità Quota
Importo di utilizzo disponibile
a) Riserva legale 10.070 B 10.070
b) Riserva straordinaria 15.593 A-B-C 15.593
c) Riserva statutaria 10.706 A-B-C 10.706
d) Altre riserve 14.278 A-B 14.278
Totale 50.647 50.647
Legenda:A: per aumenti di capitaleB: per copertura di perditeC: per distribuzione ai soci
Voci/Componenti
Le riserve di utili della banca sono composte da accantonamenti di utili fatti negli esercizi precedenti, nonchè dalla riclassificazione del fondo rischi bancari generali, del fondo rischi su crediti e di altri fondi a seguito della prima applicazione dei principi contabili internazionali IAS.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
159
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
Altre informazioni
1. Garanzie rilasciate e impegni
Operazioni 31.12.2013 31.12.2012
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 34.144 35.420 a) Banche 26.566 21.155 b) Clientela 7.578 14.265 - -
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 177.243 163.503 a) Banche 17.056 14.172 b) Clientela 160.187 149.331 - -
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 44.703 31.426 a) Banche - 97 i) a utilizzo certo - 97 ii) a utilizzo incerto - - b) Clientela 44.703 31.329 i) a utilizzo certo 20.002 2.970 ii) a utilizzo incerto 24.701 28.359
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - -
5) Attività costituite in garanzia di obblìgazioni di terzi 19.448 -
6) Altri impegni 7.863 -
Totale 283.401 230.349
2. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
Portafogli 31.12.2013 31.12.2012
1) Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.883 1.474
2) Attività finanziarie valutate al fair value - -
3) Attività finanziarie disponibili per la vendita 934.243 589.961
4) Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 7.490 9.631
5) Crediti verso banche - -
6) Crediti verso clientela 101 -
7) Attività materiali - -
Parte B - informazioni sullo stato patrimoniale
Altre informazioni
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
Altre informazioni
1. Garanzie rilasciate e impegni
Operazioni 31.12.2013 31.12.2012
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 34.144 35.420 a) Banche 26.566 21.155 b) Clientela 7.578 14.265 - -
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 177.243 163.503 a) Banche 17.056 14.172 b) Clientela 160.187 149.331 - -
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 44.703 31.426 a) Banche - 97 i) a utilizzo certo - 97 ii) a utilizzo incerto - - b) Clientela 44.703 31.329 i) a utilizzo certo 20.002 2.970 ii) a utilizzo incerto 24.701 28.359
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - -
5) Attività costituite in garanzia di obblìgazioni di terzi 19.448 -
6) Altri impegni 7.863 -
Totale 283.401 230.349
2. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
Portafogli 31.12.2013 31.12.2012
1) Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.883 1.474
2) Attività finanziarie valutate al fair value - -
3) Attività finanziarie disponibili per la vendita 934.243 589.961
4) Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 7.490 9.631
5) Crediti verso banche - -
6) Crediti verso clientela 101 -
7) Attività materiali - -
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
160
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi
1. Esecuzioni di ordini per conto della clientela 3.334.255
a) Acquisti 2.022.285
1. regolati 2.015.992 2. non regolati 6.293
b) Vendite 1.311.970
1. regolate 1.309.570 2. non regolate 2.400
2. Gestioni di portafogli 126.534
a) individuali 126.534 b) collettive -
3. Custodia e amministrazione di titoli 6.818.533
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - 2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni portafogli): altri 5.806.691 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 451.622 2. altri titoli 5.355.069
c) titoli di terzi depositati presso terzi 5.646.533
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 1.011.842
4. Altre operazioni -
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi
1. Esecuzioni di ordini per conto della clientela 3.334.255
a) Acquisti 2.022.285
1. regolati 2.015.992 2. non regolati 6.293
b) Vendite 1.311.970
1. regolate 1.309.570 2. non regolate 2.400
2. Gestioni di portafogli 126.534
a) individuali 126.534 b) collettive -
3. Custodia e amministrazione di titoli 6.818.533
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - 2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni portafogli): altri 5.806.691 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 451.622 2. altri titoli 5.355.069
c) titoli di terzi depositati presso terzi 5.646.533
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 1.011.842
4. Altre operazioni -
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
161
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 18 - 329 347 3.007
2 Attività finanziarie disponibili per la vendita 28.768 - - 28.768 21.845
3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 396 - - 396 296
4 Crediti verso banche 159 3.583 - 3.742 7.104
5 Crediti verso clientela - 37.016 - 37.016 37.936
6 Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -
7 Derivati di copertura - - - - -
8 Altre attività - - 13 13 20
Totale 29.341 40.599 342 70.282 70.208
Altre operazioni
Totale 31.12.2013
Totale 31.12.2012
Titoli di debito FinanziamentiVoci/Forme tecniche
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 18 - 329 347 3.007
2 Attività finanziarie disponibili per la vendita 28.768 - - 28.768 21.845
3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 396 - - 396 296
4 Crediti verso banche 159 3.583 - 3.742 7.104
5 Crediti verso clientela - 37.016 - 37.016 37.936
6 Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -
7 Derivati di copertura - - - - -
8 Altre attività - - 13 13 20
Totale 29.341 40.599 342 70.282 70.208
Altre operazioni
Totale 31.12.2013
Totale 31.12.2012
Titoli di debito FinanziamentiVoci/Forme tecniche
Parte C - informazioni sul conto economico
Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
162
1.3 Interessi attivi e altri ricavi: altre informazioni
1.3.1 Interessi su attività finanziarie in valuta
Interessi su attività finanziarie in valuta 104 649
1.3.2 Interessi su operazioni di leasing
Voci/Forme tecniche 31.12.2013 31.12.2012
Gli utili finanziari differiti sui contratti di leasing finanziario esistenti al 31.12.2013 ammontano a 0 €.I canoni potenziali di locazione finanziaria rilevati come proventi nell' esercizio, per i contratti in essere al 31.12.2013 ammontano a 519 €.
1.3 Interessi attivi e altri ricavi: altre informazioni
1.3.1 Interessi su attività finanziarie in valuta
Interessi su attività finanziarie in valuta 104 649
1.3.2 Interessi su operazioni di leasing
Voci/Forme tecniche 31.12.2013 31.12.2012
Gli utili finanziari differiti sui contratti di leasing finanziario esistenti al 31.12.2013 ammontano a 0 €.I canoni potenziali di locazione finanziaria rilevati come proventi nell' esercizio, per i contratti in essere al 31.12.2013 ammontano a 519 €.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
163
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
1. Debiti verso banche centrali 4.222 - - 4.222 6.619
2. Debiti verso banche 3.251 - - 3.251 4.004
3. Debiti verso clientela 9.390 - - 9.390 7.408
4. Titoli in circolazione - 11.597 - 11.597 14.012
5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
6. Passività finanziarie valutate al fair value - 1.463 - 1.463 2.477
7. Altre passività e fondi - - 24 24 -
8. Derivati di copertura - - 725 725 -
Totale 16.863 13.060 749 30.672 34.520
Totale 31.12.2013
Totale 31.12.2012Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
1. Debiti verso banche centrali 4.222 - - 4.222 6.619
2. Debiti verso banche 3.251 - - 3.251 4.004
3. Debiti verso clientela 9.390 - - 9.390 7.408
4. Titoli in circolazione - 11.597 - 11.597 14.012
5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
6. Passività finanziarie valutate al fair value - 1.463 - 1.463 2.477
7. Altre passività e fondi - - 24 24 -
8. Derivati di copertura - - 725 725 -
Totale 16.863 13.060 749 30.672 34.520
Totale 31.12.2013
Totale 31.12.2012Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
164
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
Interessi su passività finanziarie in valuta 6 124
Voci/Forme tecniche 31.12.2013 31.12.2012
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
Interessi su passività finanziarie in valuta 6 124
Voci/Forme tecniche 31.12.2013 31.12.2012
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
165
Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
2.1 Commissioni attive: composizione
31.12.2013 31.12.2012
1.447 1.263
- -
2.944 2.755
121 123
31 36
- -
- - - -
377 540
- -
94 109
1.829 1.475
- - - - - -
492 472
419 400 - - 419 400
73 72
- -
3.829 3.636
- -
- -
- -
- -
757 755
8.781 7.794
Totale 17.758 16.203
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
j) altri servizi
i) tenuta e gestione dei conti correnti
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio
d) servizi di incasso e pagamento
9.1. gestioni di portafogli9.1.1. individuali9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
3. gestioni di portafogli
Tipologia servizi/valori
a) garanzie rilasciate
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
8. attività di consulenza
9. distribuzione di servizi di terzi
8.1. in materia di investimenti8.2. in materia di struttura finanziaria
3.1. individuali3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissone di ordini
Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
2.1 Commissioni attive: composizione
31.12.2013 31.12.2012
1.447 1.263
- -
2.944 2.755
121 123
31 36
- -
- - - -
377 540
- -
94 109
1.829 1.475
- - - - - -
492 472
419 400 - - 419 400
73 72
- -
3.829 3.636
- -
- -
- -
- -
757 755
8.781 7.794
Totale 17.758 16.203
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
j) altri servizi
i) tenuta e gestione dei conti correnti
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio
d) servizi di incasso e pagamento
9.1. gestioni di portafogli9.1.1. individuali9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
3. gestioni di portafogli
Tipologia servizi/valori
a) garanzie rilasciate
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
8. attività di consulenza
9. distribuzione di servizi di terzi
8.1. in materia di investimenti8.2. in materia di struttura finanziaria
3.1. individuali3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissone di ordini
166
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
31.12.2013 31.12.2012
586 581
- -
94 109
492 472
- -
- -
- -
- -
- -
- -
- -
- - 3. servizi e prodotti di terzi
a) presso propri sportelli:
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
c) altri canali distributivi:
Canali/Valori
3. servizi e prodotti di terzi
b) offerta fuori sede:
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
31.12.2013 31.12.2012
586 581
- -
94 109
492 472
- -
- -
- -
- -
- -
- -
- -
- - 3. servizi e prodotti di terzi
a) presso propri sportelli:
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
c) altri canali distributivi:
Canali/Valori
3. servizi e prodotti di terzi
b) offerta fuori sede:
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
167
2.3 Commissioni passive: composizione
1.627 1.537
- -
3.352 2.961
697 630
- -
- -
- -
- -
401 501
2.254 1.830
- -
2.520 2.369
688 782
Totale 8.187 7.649
a) garanzie ricevute
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione:
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
31.12.2013Servizi/Valori 31.12.2012
3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
2.3 Commissioni passive: composizione
1.627 1.537
- -
3.352 2.961
697 630
- -
- -
- -
- -
401 501
2.254 1.830
- -
2.520 2.369
688 782
Totale 8.187 7.649
a) garanzie ricevute
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione:
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
31.12.2013Servizi/Valori 31.12.2012
3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
168
Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
divi
dend
i
prov
enti
da q
uote
di
O.I.
C.R
.
divi
dend
i
prov
enti
da q
uote
di
O.I.
C.R
.
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 14 - 40 -
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 305 - 96 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value - - - -
D. Partecipazioni - - - -
Totale 319 - 136 -
Voci/Proventi
31.12.2013 31.12.2012
Si tratta di dividendi incassati da partecipazioni in diverse societá ( vedi tabella 4.1.1 dell' attivo )
Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
divi
dend
i
prov
enti
da q
uote
di
O.I.
C.R
.
divi
dend
i
prov
enti
da q
uote
di
O.I.
C.R
.
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 14 - 40 -
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 305 - 96 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value - - - -
D. Partecipazioni - - - -
Totale 319 - 136 -
Voci/Proventi
31.12.2013 31.12.2012
Si tratta di dividendi incassati da partecipazioni in diverse societá ( vedi tabella 4.1.1 dell' attivo )
Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
169
Sezione 4 - il risultato netto dell' attività di negoziazione - Voce 80
4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione
58 944 48 272 682
56 10 - 1 65
2 138 42 - 98
- 57 6 - 51
- - - - -
1.5 Altre - 739 - 271 468
- - - - -
- - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
- - - - -
161 3.788 261 3.926 (13)
161 3.788 261 3.926 (13)
161 3.788 261 3.926 (238)
- - - - -
- Su valute e oro 225
- Altri - - - - -
- - - - -
Totale 219 4.732 309 4.198 669
1.3 Quote di O.I.C.R.
4. Strumenti derivati
4.2 Derivati su crediti
1.4 Finanziamenti
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
4.1 Derivati finanziari:
1.2 Titoli di capitale
Minusvalenze (C)
Perdite da negoziazione (D)
Risultato netto [(A+B) - (C+D)]
1.1 Titoli di debito
Plusvalenze (A)
Utili da negoziazione (B)
1. Attività finanziarie di negoziazione
Operazioni / Componenti reddituali
Sezione 4 - il risultato netto dell‘ attività di negoziazione - Voce 80Sezione 4 - il risultato netto dell' attività di negoziazione - Voce 80
4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione
58 944 48 272 682
56 10 - 1 65
2 138 42 - 98
- 57 6 - 51
- - - - -
1.5 Altre - 739 - 271 468
- - - - -
- - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
- - - - -
161 3.788 261 3.926 (13)
161 3.788 261 3.926 (13)
161 3.788 261 3.926 (238)
- - - - -
- Su valute e oro 225
- Altri - - - - -
- - - - -
Totale 219 4.732 309 4.198 669
1.3 Quote di O.I.C.R.
4. Strumenti derivati
4.2 Derivati su crediti
1.4 Finanziamenti
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
4.1 Derivati finanziari:
1.2 Titoli di capitale
Minusvalenze (C)
Perdite da negoziazione (D)
Risultato netto [(A+B) - (C+D)]
1.1 Titoli di debito
Plusvalenze (A)
Utili da negoziazione (B)
1. Attività finanziarie di negoziazione
Operazioni / Componenti reddituali
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
170
Sezione 5 - il risultato netto dell‘ attività di copertura - voce 90
Sezione 5 - il risultato netto dell' attività di copertura - voce 90
5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/Valori 31.12.2013 31.12.2012
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 1.472 -
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) - 1.342
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) - -
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
1.472 1.342
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value - 1.051
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) 1.479 -
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) - -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
1.479 1.051
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (7) 291
Totale proventi dell'attività di copertura (A)
Totale oneri dell'attività di copertura (B)
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
Sezione 5 - il risultato netto dell' attività di copertura - voce 90
5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/Valori 31.12.2013 31.12.2012
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 1.472 -
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) - 1.342
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) - -
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
1.472 1.342
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value - 1.051
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) 1.479 -
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) - -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
1.479 1.051
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (7) 291
Totale proventi dell'attività di copertura (A)
Totale oneri dell'attività di copertura (B)
171
Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100
6.1 Utili (perdite) da cessione/riacquisto: composizione
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netto
Util
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Perd
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Ris
ulta
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1. Crediti verso banche - - 0 - 16 - 16
2. Crediti verso clientela - - - - - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 8.423 2.661 5.762 6.580 4.415 2.165
3.1 Titoli di debito 8.423 2.661 5.762 6.559 4.415 2.144
3.2 Titoli di capitale - - - 21 - 21
3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - -
3.4 Finanziamenti - - - - - -
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -
8.423 2.661 5.762 6.580 4.431 2.149
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione 17 6 11 7 14 ( 7 )
17 6 11 7 14 ( 7 )Totale passività
31.12.201231.12.2013
Attività finanziarie
Totale attività
Passività finanziarie
Voci/Componenti reddituali
Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100
Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100
6.1 Utili (perdite) da cessione/riacquisto: composizione
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1. Crediti verso banche - - 0 - 16 - 16
2. Crediti verso clientela - - - - - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 8.423 2.661 5.762 6.580 4.415 2.165
3.1 Titoli di debito 8.423 2.661 5.762 6.559 4.415 2.144
3.2 Titoli di capitale - - - 21 - 21
3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - -
3.4 Finanziamenti - - - - - -
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -
8.423 2.661 5.762 6.580 4.431 2.149
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione 17 6 11 7 14 ( 7 )
17 6 11 7 14 ( 7 )Totale passività
31.12.201231.12.2013
Attività finanziarie
Totale attività
Passività finanziarie
Voci/Componenti reddituali
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
172
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
1. - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - -
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. 5 41 1.046 583 ( 1.583 )
2.1 Titoli di debito 5 41 1.046 583 ( 1.583 )
2.2 Debiti verso banche - - - - -
2.3 Debiti verso clientela - - - - -
3.-
- 540 89 472 (21)
Totale 5 581 1.135 1.055 ( 1.604 )
Passività finanziarie
Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio
Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110
Attività finanziarie
Perdite da realizzo (D)
Risultato netto [(A+B) - (C+D)]
Plusvalenze (A)
Utili da realizzo (B)
Minusvalenze (C)Operazioni / Componenti reddituali
Derivati creditizi e finanziari
Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
1. - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - -
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. 5 41 1.046 583 ( 1.583 )
2.1 Titoli di debito 5 41 1.046 583 ( 1.583 )
2.2 Debiti verso banche - - - - -
2.3 Debiti verso clientela - - - - -
3.-
- 540 89 472 (21)
Totale 5 581 1.135 1.055 ( 1.604 )
Passività finanziarie
Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio
Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110
Attività finanziarie
Perdite da realizzo (D)
Risultato netto [(A+B) - (C+D)]
Plusvalenze (A)
Utili da realizzo (B)
Minusvalenze (C)Operazioni / Componenti reddituali
Derivati creditizi e finanziari
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
173
Sezi
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Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
174
Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150
9.1 Spese per il personale: composizione
12.252 11.801
a) salari e stipendi 8.710 8.370
b) oneri sociali 2.284 2.170
c) indennità di fine rapporto 626 640
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale - -
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - - - a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: 451 439
- a contribuzione definita 451 439
- a benefici definiti - - h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -
i) altri benefici a favore dei dipendenti 181 182
22 13
390 400
- -
- -
- -
Totale 12.664 12.214
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
31.12.2013
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
31.12.2012Tipologia di spese/Valori
4) Personale collocato a riposo
1) Personale dipendente
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e sindaci
Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150
9.1 Spese per il personale: composizione
12.252 11.801
a) salari e stipendi 8.710 8.370
b) oneri sociali 2.284 2.170
c) indennità di fine rapporto 626 640
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale - -
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - - - a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: 451 439
- a contribuzione definita 451 439
- a benefici definiti - - h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -
i) altri benefici a favore dei dipendenti 181 182
22 13
390 400
- -
- -
- -
Totale 12.664 12.214
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
31.12.2013
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
31.12.2012Tipologia di spese/Valori
4) Personale collocato a riposo
1) Personale dipendente
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e sindaci
Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
175
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
Personale dipendente:
a) dirigenti 4
b) quadri direttivi 40
- di cui: di 3° e 4° livello 14
c) restante personale dipendente 91
Altro personale 2
I dipendenti part- time sono stati convenzionalmente considerati al 50%
9.5 Altre spese amministrative: composizioneTipologia di spese/Valori
31.12.2013 31.12.2012
-imposte indirette e tasse 1.214 930
-compensi a liberi professionisti 6 -
-assicurazioni 121 130
-affitto di macchine e impianti 14 12
-costi di manutenzione di immobili propri 133 185
-contratti di manutenzione immobili, impianti e macchine 113 52 -spese postali 61 60
-spese telefoniche e telex 40 40
-spese EDP, SWIFT e REUTERS 3.564 3.456
-spese per l'energia elettrica e di pulizia 265 243
-materiale d'ufficio e stampati 65 65
-spese di viaggio, pubblicità e rappresentanza 335 351
-contributi ed elargizioni 611 566
-spese diverse per il servizio di tesoreria 74 73
-spese per libri,riviste ed informazioni 9 11
-spese per pubblicazioni e traduzioni 25 17
-spese legali, giudiziarie e processuali 353 560
-spese amministrazione Fondo Pensione Raiffeisen 1.012 909
-spese per la revisione del bilancio 110 89
-altre spese amministrative 642 560
Totale 8.770 8.307
176
Informazioni di dettaglio sulla Tabella 9.5: Altre spese amministrative
Incarichi a Società di Revisione
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Importo onorario
Revisione legale dei conti PWC SpA 83
Servizi di attestazione PWC SpA 27
Servizi di consulenza fiscale TLS 52
Gli importi sono comprensivi di IVA e, dove previsti, dei contributi CONSOB
La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige, in ottemperanza alla delibera dell' assemblea generale del 27.04.2012, ha dato incarico alla società di revisione Pricewaterhouse Coopers di svolgere la revisione del bilancio annuale ed il controllocontabile previsto dalla normativa vigente. Nell' esercizio 2013 sono state espletate le seguenti attivià da parte della societàdi revisione PWC SpA e da altre entità appartenenti alla rete della societá di revisione le seguenti attività:
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
177
Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
1) Accantonamenti per rischi su crediti di firma e altri rischi futuri 464 214
a) crediti di firma e altri rischi 241 214
a) controversie legali 223 -
2) Riprese di accantonamenti di anni precedenti 172 -
Totale 292 214
31.12.2013 31.12.2012
Il Fondo di garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo ha comunicato agli aderenti durante il 2013 gli impegni necessari al risanamento delle Banche di Credito Cooperativo in situazione di dissesto finanziario. Di conseguenza si è provveduto ad ridurre di 71 €l'importo di competenza. Inoltre sono stati effettuati accantonamenti in relazione a rilievi e dispute di carattere fiscale.
Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160
Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
1) Accantonamenti per rischi su crediti di firma e altri rischi futuri 464 214
a) crediti di firma e altri rischi 241 214
a) controversie legali 223 -
2) Riprese di accantonamenti di anni precedenti 172 -
Totale 292 214
31.12.2013 31.12.2012
Il Fondo di garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo ha comunicato agli aderenti durante il 2013 gli impegni necessari al risanamento delle Banche di Credito Cooperativo in situazione di dissesto finanziario. Di conseguenza si è provveduto ad ridurre di 71 €l'importo di competenza. Inoltre sono stati effettuati accantonamenti in relazione a rilievi e dispute di carattere fiscale.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
178
su attività materiali - Voce 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà 886 - - 886
- Ad uso funzionale 886 - - 886
- Per investimento - - - -
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
- Ad uso funzionale - - - - - Per investimento - - - -
Totale 886 - - 886
Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette
Risultato netto (a + b - c)
Ammortamento (a)
Rettifiche di valore per deterioramento
(b)
Riprese di valore (c)Attività/Componente reddituale
Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170
su attività materiali - Voce 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà 886 - - 886
- Ad uso funzionale 886 - - 886
- Per investimento - - - -
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
- Ad uso funzionale - - - - - Per investimento - - - -
Totale 886 - - 886
Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette
Risultato netto (a + b - c)
Ammortamento (a)
Rettifiche di valore per deterioramento
(b)
Riprese di valore (c)Attività/Componente reddituale
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
179
su attività materiali - Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Ammortamento (a)
Rettifiche di valore per
deterioramento (b)
Riprese di valore(c)
Risultato netto (a + b - c)
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà 234 - - 234
- Generate internamente dall'azienda - - - -
- Altre 234 - - 234
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
Totale 234 - - 234
Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette
Attività/Componente reddituale
Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 180
su attività materiali - Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Ammortamento (a)
Rettifiche di valore per
deterioramento (b)
Riprese di valore(c)
Risultato netto (a + b - c)
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà 234 - - 234
- Generate internamente dall'azienda - - - -
- Altre 234 - - 234
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
Totale 234 - - 234
Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette
Attività/Componente reddituale
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
180
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
sopravvenienze passive 7 62
altri oneri 268 270
Totale 275 332
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
rimborso imposte indirette 1.062 790
rimborsi spese 909 1.596
sopravvenienze attive 491 563
altri ricavi 964 943
Totale 3.426 3.892
Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione- - Voce 190
31.12.2013 31.12.2012
31.12.2013 31.12.2012
I ricavi straordinari dell' esercizio sono riconducibili a recuperi di crediti cancellati in esercizi precedenti nonche` alla restituzione di contributi al FGI versati sempre in esercizi precedenti.
Gli altri oneri comprendono interventi a favore del Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo per € 246.
Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione- - Voce 19013.1 Altri oneri di gestione: composizione
sopravvenienze passive 7 62
altri oneri 268 270
Totale 275 332
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
rimborso imposte indirette 1.062 790
rimborsi spese 909 1.596
sopravvenienze attive 491 563
altri ricavi 964 943
Totale 3.426 3.892
Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione- - Voce 190
31.12.2013 31.12.2012
31.12.2013 31.12.2012
I ricavi straordinari dell' esercizio sono riconducibili a recuperi di crediti cancellati in esercizi precedenti nonche` alla restituzione di contributi al FGI versati sempre in esercizi precedenti.
Gli altri oneri comprendono interventi a favore del Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo per € 246.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
181
Sezione 14 - Utili (Perdite) delle Partecipazioni - Voce 210
Sezione 14 - Utili (Perdite) delle Partecipazioni - Voce 210
14.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione
31.12.2013 31.12.2012
276 -
1. Rivalutazioni 276 -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
344 461
1. Svalutazioni 344 461
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto (68) (461)
Componente reddituale/ Valori
A. Proventi
B. Oneri
Le svalutazioni e rivalutazioni di partecipazioni vengono fatte in base alla valutazione al patrimonio netto delle società partecipate.
Sezione 14 - Utili (Perdite) delle Partecipazioni - Voce 210
14.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione
31.12.2013 31.12.2012
276 -
1. Rivalutazioni 276 -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
344 461
1. Svalutazioni 344 461
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto (68) (461)
Componente reddituale/ Valori
A. Proventi
B. Oneri
Le svalutazioni e rivalutazioni di partecipazioni vengono fatte in base alla valutazione al patrimonio netto delle società partecipate.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
182
Sezione 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240
17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
A. Immobili - - - Utili da cessione - -
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività 0 4 - Utili da cessione - 4
- Perdite da cessione - -
Risultato netto 0 4
31.12.201231.12.2013Componente reddituale/Valori
Sezione 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240
Sezione 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240
17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
A. Immobili - - - Utili da cessione - -
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività 0 4 - Utili da cessione - 4
- Perdite da cessione - -
Risultato netto 0 4
31.12.201231.12.2013Componente reddituale/Valori
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
183
Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell' esercizio dell' operatività corrente - Voce 260
18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione
1. Imposte correnti (-) ( 12.653 ) ( 11.132 )
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - 434
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n.214/2011 (+) - -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 2.274 1.090
5. Variazione delle imposte differite (+/-) 86 492
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) ( 10.293 ) ( 9.116 )
IRES
Incidenzasull' utile
Imposta teorica 25.613 7.044 27,50%
Imposta effettiva 31.070 8.544 33,36%
Variazioni oggetto di riconciliazione 5.458 1.501
Addizionale IRES 8,5% 24.825 2.110 8,50%
Interessi passivi non deducibili 1.227 27,50% 337IMU e altre imposte indeducibili 37 27,50% 10
Spese ed oneri non deducibili 110 27,50% 30
Svalutazioni di partecipazioni non deducibili 344 27,50% 95
Rettifiche di valore su crediti non deducibili 6.922 27,50% 1.904
Accantonamenti non deducibili 275 27,50% 75
Rivalutazioni di partecipazioni non deducibili ( 216 ) 27,50% (59)
Dividendi da partecipazioni ( quota del 95% esclusa ) ( 347 ) 27,50% (95)
Detrazione IRAP 10% DM n. 185/08 art.6 ( 311 ) 27,50% (85)
Detrazione IRAP costi del personale DM n. 2011/11 art.2 ( 597 ) 27,50% (164)
Detrazioni ACE ( 1.177 ) 27,50% (324)
Detrazioni per trasparenza fiscale ( 353 ) 27,50% (97)
Altre variazioni ( 456 ) 27,50% (125)
Variazioni oggetto di riconciliazione 5.458 1.501
Utile lordo Imposta
Imponibile % Imposta
31.12.2013 31.12.2012Componente/Valori
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell‘ esercizio dell‘ operatività corrente - Voce 260
184
IRAP
Incidenzasull' utile
Imposta teorica 25.613 1.191 4,65%
Imposta effettiva 42.999 1.999 7,81%
Variazioni oggetto di riconciliazione 17.386 809
Dividendi 50% (160) 4,65% (7)
Ammortamenti 10% 112 4,65% 5
Altre spese Amministrative 10% 877 4,65% 41
Interessi passivi indeducibili 1.227 4,65% 57
Spese per il personale 8.495 4,65% 395
Rettifiche di valore su crediti 6.922 4,65% 322
Accantonamenti netti ai fondi rischi 275 4,65% 13
Altre variazioni in diminuzione (381) 4,65% (18)
Variazioni oggetto di riconciliazione 17.368 809
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
Imponibile
Utile lordo Imposta
% Imposta
La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige ha chiesto ai sensi dell'art. 2 della Legge n. 44/2012 assieme alla Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo del Nord Est alla Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA l'esercizio dell'opzione per l'applicabilità del regime della trasparenza fiscale ai sensi dell art. 115 del TUIR. L'opzione è stata esercitata dallaCRR-FIN SpA per gli anni dal 2011 al 2013. Di conseguenza il risultato d'esercizio e i relativi crediti d'imposta sono stati trasferiti pro quota ai soci. Per l'esercizio 2013 ciò ha comportato la ripresa di una perdita fiscale pari a € 378 nel calcolo delle imposte sul reddito della banca.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
185
Sezione 21 - Utile per azione
SEZIONE 21 - UTILE PER AZIONE
21.2 Altre informazioni
Il numero di azioni per il 2013 risulta essere di 150.000.000. L' utile per azione è pertanto 11,46 eurocent per il 2012 e 10,21 eurocent per l' anno 2013.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
186
Parte D - redditività complessivaProspetto analitico della redditivitá complessiva
PARTE D: REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÁ COMPLESSIVA
Importo Lordo Imposta sul reddito Importo Netto
10. Utile (Perdita) d'esercizio 25.613 10.293 15.319
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali - - -
30. Attività immateriali - - -
40. Piani a benefici definiti 11 3 8
50. Attività non correnti in via di dismissione - - -
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - - -
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70. Copertura di investimenti esteri - - - a) variazioni di fair value - - - b) rigiro a conto economico - - - c) altre variazioni - - -
80. Differenze di cambio - - - a) variazioni di fair value - - - b) rigiro a conto economico - - - c) altre variazioni - - -
90. Copertura dei flussi finanziari - - - a) variazioni di fair value - - - b) rigiro a conto economico - - - c) altre variazioni - - -
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 17.455 6.119 11.336 a) variazioni di fair value 11.693 3.771 7.922 b) rigiro a conto economico 5.762 2.348 3.414 -rettifiche da deterioramento - - - -utili/perdite da realizzo 5.762 2.348 3.414 c) altre variazioni - - -
110. Attività non correnti in via di dismissione - - - a) variazioni di fair value - - - b) rigiro a conto economico - - - c) altre variazioni - - -
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (50) 1 (49) a) variazioni di fair value (50) 1 (49) b) rigiro a conto economico - - - -rettifiche da deterioramento - - - -utili/perdite da realizzo - - - c) altre variazioni - - -
130. Totale altre componenti reddituali 17.416 6.123 11.295
140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 43.029 16.416 26.614
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
187
Parte E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E LE RELATIVE STRATEGIE DI COPERTURA Sezione 1: Rischio di credito Informazioni di tipo qualitativo 1. Aspetti generali Il rischio di credito è il rischio piu' significativo per la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige. Internamente tale rischio viene suddiviso come segue: - Rischio di credito sugli affidamenti a clienti, a banche e sugli strumenti finanziari - Rischio di concentrazione su affidamenti a clienti, a banche e sugli strumenti finanziari - Rischio da tecniche di mitigazione - Rischio da partecipazioni - Rischio da cartolarizzazioni Questa distinzione interna fra i vari tipi di rischi di credito si differenzia per motivi organizzativi e di software dalla definizione data dall’Organo di Vigilanza relativa alla determinazione dell' adeguatezza del capitale della banca. Rischio di credito Si tratta del rischio assunto dal prestatore di denaro, che il prenditore non riesca ad adempiere in tutto o in parte agli obblighi di restituzione e remunerazione del capitale, oppure adempia con ritardo rispetto alle scadenze contrattualmente stabilite. Le componenti principali del rischio di credito sono quindi il rischio di default, il rischio di mora ed il rischio di deterioramento della qualità del credito. Rischio di controparte È il rischio di incorrere in perdite derivanti da impreviste variazioni della qualità creditizia della controparte in relazione ad investimenti effettuati in strumenti finanziari. Rischio di concentrazione È il rischio di incorrere in perdite impreviste dovute alla concentrazione dei crediti erogati su singole controparti. Questo rischio viene considerato a livello di portafoglio crediti. Rischi di partecipazione Sono i rischi derivanti dal deterioramento della qualitá delle partecipazioni acquisite da controparti. Rischi di cartolarizzazione Sono i rischi di eventuali perdite derivanti da operazioni di cartolarizzazione, dovute a inesatte valutazioni e insufficiente controllo dei rischi. Rischio da tecniche di mitigazione È il rischio che le tecniche adottate per la mitigazione del rischio di credito risultino inefficaci o meno efficaci del previsto. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi Struttura organizzativa per la gestione dei rischi di credito Il risk framework della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige si basa sui seguenti comitati, organi e unita' organizzative: Consiglio d'Amministrazione; Direzione operativa; Comitato crediti ( rischio di credito sul portafoglio clienti, rischio di concentrazione e rischio residuo da tecniche di mitigazione); Comitato investimenti (rischio di credito verso banche controparti ed emittenti di strumenti finanziari e relativo rischio di concentrazione e rischi da tecniche di mitigazione); Comitato per gli interventi sulla liquidità (rischio di liquidità e provvedimenti relativi); Compliance e comitato rischi (relazione e pianificazione ICAAP, Compliance); Risk - Management; Reparti coinvolti, fino al singolo collaboratore; Collegio Sindacale; Revisione interna.
Parte E - informazioni sui rischi e le relative strategie di copertura
188
I rischi da partecipazioni sono sotto il diretto controllo del Consiglio di Amministrazione. Regolamento interno Le categorie di rischio sopra descritte sono regolate da regolamenti interni. Tali regolamenti vengono costantemente aggiornati e comunque rivisti almeno una volta all'anno. 2.2 Gestione, valutazione e controllo Modelli di rischio a) Rischio di credito da crediti a clienti Il modello di rischio utilizzato dalla Banca rispetta i più importanti standard internazionali ed è stato implementato nell’esercizio 2006. Il sistema dispone di una banca dati aggiornata continuamente. Il modello presenta 11 classi di rating (7 di grado buono, 3 ad alto rischio e 1 per i crediti in sofferenza). La quantificazione del rischio di credito viene effettuata sulla base dei consueti parametri di rischio internazionali che sono: probabilita' di default (PD), utilizzi al default (EAD) e perdita in caso di default (LGD). La banca dispone inoltre di un sistema di monitoraggio per il controllo tempestivo delle posizioni di credito. b) Rischio di credito da crediti verso banche, controparti ed emittenti di strumenti finanziari Le linee di credito concesse alle banche sono basate su rating interni ed esterni (per le banche che non dispongono di rating e per le Casse Raiffeisen viene utilizzato un modello di rating interno). I finanziamenti alle Casse Rurali dell’ organizzazione Raiffeisen sono garantiti da titoli refinanziabili presso la Banca Centrale Europea. Per valutare il grado di utilizzo delle linee concesse vengono considerati gli utilizzi ponderati. Il modello si basa su importi sostitutivi ed aggiuntivi (Replacement- e Add-On), che rispecchiano il rischio di ogni transazione. c) Partecipazioni Le partecipazioni sono gestite nella piattaforma “Master Finance”. Il rischio insito nelle partecipazioni non è valutato tramite un modello. Ci sono comunque una serie di indicatori utilizzati per valutare la qualità delle partecipazioni assunte. Nell’esercizio 2012 è stato definito un regolamento interno per le partecipazioni e sono stati stabiliti dei limiti per l’assunzione di partecipazioni in società non finanziarie. Le partecipazioni in societá non finanziarie sono di rilevanza minima. I limiti e le prescrizioni definite da Banca d’Italia per l’assunzione di partecipazioni sono largamente rispettati. d) Cartolarizzazioni La Banca non ha operazioni di cartolarizzazione in essere e quindi il rischio relativo è attualmente inesistente. e) Rischio da tecniche di mitigazione Tale rischio viene monitorato trimestralmente sulla base di una serie di indicatori. Processi e competenze I processi nel settore crediti sono ben definiti e le competenze sono chiaramente fissate dai regolamenti interni. Gestione, valutazione e controllo a) Rischio di credito Rating L' assegnazione dei rating al 31.12.2013 riguardava il 99,6% dei crediti in essere alla data. Esistono scadenze temporali ben definite per la revisione periodica delle valutazioni assegnate alle singole posizioni creditizie. Comitato crediti Il comitato crediti si riunisce almeno due volte al mese. Vengono esaminate in particolare le richieste di affidamento sulle quali esistono divergenze fra reparto fidi e il front office commerciale, le posizioni in sofferenze, le posizioni incagliate, le posizioni ristrutturate, le posizioni sotto osservazione (Watchlist), le posizioni con sconfini superiori a 90 giorni, gli sconfini di gruppo superiori a 2 mln. di euro e gli altri sconfini, le posizioni da proporre al Consiglio d’Amministrazione per la classifica a
189
sofferenza. Inoltre il comitato analizza le variazioni negative di oltre 2 classi di rating e variazioni negative di posizioni superiori ad 1 mln. di euro e i quesiti e rilievi posti dalla revisione interna. Nel comitato crediti vengono inoltre esaminate anche le richieste di fido su cui vi sono divergenze d'opinione tra il settore commerciale ed il settore analisi dei fidi. Prescrizioni e controlli di rischio a livello di portafoglio clienti. Esiste un’ estesa gamma di prescrizioni di rischio a livello di portafoglio sia globale che singolo che viene controllata mensilmente dal risk management. Le prescrizioni si riferiscono tra l’altro a: - quota di crediti in sofferenza - quota di crediti incagliati - durata media dei crediti incagliati - quota di crediti di minore qualita' - suddivisione degli affidati secondo la loro qualita' - controllo su variazioni negative di rating - frequenza delle revisioni - rami economici - quota dei crediti a tasso fisso - quota delle 50 maggiori posizioni creditizie - limite interno sugli affidamenti rilevanti definiti grandi rischi - finanziamenti a medio-lungo termine - controllo della percentuale di posizioni analizzate con il nuovo modello di rischio - altri controlli svolti a seconda delle necessita'. Predisposizione di relazioni Per tutte le prescrizioni interne, esterne e per vari parametri di osservazione esistono apposite relazioni che segnalano il mantenimento o il superamento dei limiti prescritti. La presentazione delle relazioni al Consiglio d'Amministrazione avviene trimestralmente. La presentazione di relazioni alla direzione operativa e agli altri organi decisionali avviene ad intervalli mensili o trimestrali. 2.3 Tecniche per la mitigazione dei rischi di credito Garanzie La decisione di concedere un credito avviene in base alla capacita' di rimborso del richiedente e non solo sulla base delle garanzie disponibili. A prescindere da cio' viene data comunque grande importanza alla richiesta di garanzie. L'andamento dei maggiori crediti di grande ammontare concessi in bianco (definiti come importo del credito detratto il valore delle garanzie) viene sorvegliato attentamente. La valutazione delle garanzie avviene in maniera prudenziale e viene tenuto conto di fideiussioni multiple. Mutui ipotecari a privati vengono concessi solo fino all'80% del valore dell'immobile. Nella concessione di crediti vengono definite anche ulteriori prescrizioni (Financial Covenants). Diversificazione Il rischio di concentrazione (per importo, per ramo e settore di attività economica, per classe di rating, per classi di prenditori dei fondi e altro) viene continuamente sorvegliato e tenuto sotto controllo tramite operazioni di diversificazione (per esempio tramite operazioni in pool). Utilizzo di tecniche di CRM Per i crediti concessi a Casse Raiffeisen garantiti da titoli refinanziabili presso la Banca Centrale Europea vengono utilizzati, fra i parametri standard previsti dall’ Autorità di Sorveglianza, i parametri di assorbimento patrimoniale agevolati previsti dalla normativa a proposito (tecniche di CRM). Le tecniche di CRM vengono inoltre adottate per i crediti garantiti dallo Stato e/o dalla Provincia Autonoma di Bolzano. Indicatori di rischio Relativamente a tutti i rischi fin qui elencati, ci si avvale di tutta una serie di indicatori la cui consistenza ed evoluzione vengono costantemente monitorate. 2.4 Attività finanziarie deteriorate Le attività finanziarie deteriorate vengono mantenute sotto controllo utilizzando diversi strumenti:
190
Crediti verso clienti Il comitato crediti esamina mensilmente i crediti incagliati, le posizioni sotto osservazione (watchlist), le posizioni sconfinate da oltre 90 giorni, le altre posizioni sconfinate e con rate arretrate e le posizioni della Watchlist e decide sui provvedimenti da intraprendere. Le posizioni dubbie vengono tenute sotto costante sorveglianza e tutti i provvedimenti vengono documentati per iscritto. Le attività finanziarie deteriorate vengono analizzate con maggiore frequenza ed attenzione rispetto ad altre posizioni creditorie dal settore controllo fidi. Crediti verso emittenti di strumenti finanziari Gli investimenti ad alto rischio (speculative grade) o di qualità dubbia sono possibili soltanto nel rispetto dei ristretti limiti previsti nel regolamento interno. I relativi rischi sono sorvegliati giornalmente attraverso una Watchlist dal Risk Management e dal dirigente dell'area finanza. Per queste posizioni viene definito un limite massimo di perdita.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
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Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
193
A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze - - - -
b) Incagli - - - -
c) Esposizioni ristrutturate - - - -
d) Esposizioni scadute deteriorate - - - -
e) Altre attività 784.602 - - 784.602
TOTALE A 784.602 - - 784.602
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate - - - -
b) Altre 48.806 - - 48.806
TOTALE B 48.806 - - 48.806
TOTALE A+B 833.408 - - 833.408
Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche
Rettifiche di valore di
portafoglio Esposizione netta
A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze - - - -
b) Incagli - - - -
c) Esposizioni ristrutturate - - - -
d) Esposizioni scadute deteriorate - - - -
e) Altre attività 784.602 - - 784.602
TOTALE A 784.602 - - 784.602
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate - - - -
b) Altre 48.806 - - 48.806
TOTALE B 48.806 - - 48.806
TOTALE A+B 833.408 - - 833.408
Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche
Rettifiche di valore di
portafoglio Esposizione netta
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Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
195
A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde.
A. Esposizione lorda iniziale 28.827 38.786 4.530 2.976 - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -
B. Variazioni in aumento 12.928 30.021 5.861 4.449 B.1 ingressi da crediti in bonis 736 22.731 289 2.102
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 11.976 356 5.566 142
B.3 altre variazioni in aumento 216 6.934 6 2.205 C. Variazioni in diminuzione 3.176 24.732 665 2.616
C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis - 370 - 2.004
C.2 cancellazioni 329 - - -
C.3 incassi 2.847 6.336 653 167
C.4 realizzi per cessioni - - - -
C.4 bis perdite da cessioni - - - -
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - 17.683 - 356 C.6 altre variazioni in diminuzione - 343 12 89
D. Esposizione lorda finale 38.579 44.075 9.726 4.809 - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -
Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute
A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde.
A. Esposizione lorda iniziale 28.827 38.786 4.530 2.976 - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -
B. Variazioni in aumento 12.928 30.021 5.861 4.449 B.1 ingressi da crediti in bonis 736 22.731 289 2.102
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 11.976 356 5.566 142
B.3 altre variazioni in aumento 216 6.934 6 2.205 C. Variazioni in diminuzione 3.176 24.732 665 2.616
C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis - 370 - 2.004
C.2 cancellazioni 329 - - -
C.3 incassi 2.847 6.336 653 167
C.4 realizzi per cessioni - - - -
C.4 bis perdite da cessioni - - - -
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - 17.683 - 356 C.6 altre variazioni in diminuzione - 343 12 89
D. Esposizione lorda finale 38.579 44.075 9.726 4.809 - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -
Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
196
A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
A. Rettifiche complessive iniziali 3.375 7.375 1.812 9
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -
B. Variazioni in aumento 9.847 4.960 132 10
B.1 rettifiche di valore 6.464 1.380 13 -
B.1 bis perdite da cessione - - - -
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 3.383 - - -
B.3 altre variazioni in aumento - 3.580 119 10
C. Variazioni in diminuzione 1.116 4.923 226 6
C.1 riprese di valore da valutazione 1.059 93 226 6
C.2 riprese di valore da incasso - - - -
C.2 bis utili da cessione 14 1.446 - -
C.3 cancellazioni 43 - - -
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - 3.384 - -
C.5 altre variazioni in diminuzione - - - -
D. Rettifiche complessive finali 12.106 7.412 1.718 13
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
- - - -
Esposizioni scadute Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni
ristrutturate
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
197
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
La struttura produttiva nella Provincia Autonoma di Bolzano è caratterizzata da una serie di piccole e medie imprese che si finanziano prevalentemente attraverso il sistema bancario locale oltrechè con mezzi propri.Attualmente sono poche le imprese che dispongono di un rating esterno.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
198
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Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
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Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
201
B.4 Grandi rischi
31.12.2013 31.12.2012
a) Ammontare (valore di bilancio) 1.900.570 1.776.353
b) Ammontare (valore ponderato) 651.488 634.349
c) Numero 24 33
La composizione numerica dei grandi rischi è la seguente:
a) Banche: 16b) Società di gestione del risparmio: 2c) Stati: 1d) Clienti: 5
B.4 Grandi rischi
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
202
Sezione 2: Rischi di mercato Definizione di rischio di mercato Il rischio di mercato è definito come il rischio di perdite causate da variazioni avverse dei seguenti fattori di rischio: - tassi d'interesse - cambi - prezzi delle azioni - prezzi dei metalli preziosi - prezzi delle materie prime - altri fattori di mercato quali indici di borsa, volatilità, correlazioni e liquidità Organizzazione La struttura organizzativa per la gestione e controllo del rischio di mercato comprende le seguenti unita` operative: Consiglio d'Amministrazione Direzione operativa Comitato per gli investimenti Comitato per la definizione dei prezzi Reparto finanza Risk management Collegio Sindacale Revisione interna Informazioni generali sul rischio di mercato Il portafoglio di proprietà è composto in principalmente da obbligazioni e quote di fondi di investimento in euro. I titoli azionari rappresentano una quota trascurabile. Nella negoziazione di valute la Banca non ha assunto alcuna posizione speculativa. Le operazioni in strumenti derivati con le Casse Raiffeisen sono coperte praticamente al 100% con operazioni di segno opposto concluse con controparti esterne e quindi il corrispondente rischio di mercato è minimo. Gestione e misurazione del rischio di mercato Il rischio di mercato viene misurato, oltre che con i tradizionali indici operative, con il metodo del Value-at-Risk. Il relativo modello di calcolo è parte della piattaforma finanziaria „Master Finance". Il VaR viene misurato con il metodo varianza-covarianza, mentre per le opzioni si utilizza il metodo Delta Plus. Per i dati basilari di volatilita' e correlazione vengono utilizzate le informazioni pubblicate dall'Istituto di ricerca Prometeia. Il rispetto del VaR viene controllato giornalmente dal risk management. Inoltre vengono regolarmente eseguiti test di stress. Il capitale di rischio annuo viene suddiviso in portafogli e i controlli di rischio giornalieri vengono effettuati separatamente per ogni singolo portafoglio . Pricing È stato definito un'apposito regolamento interno per la determinazione dei prezzi degli strumenti finanziari nel rispetto dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. 2.1 Rischio di tasso di interesse nel portafoglio di negoziazione di vigilanza Informazioni di natura qualitativa Aspetti generali Il rischio di tasso sul portafoglio di negoziazione ( potential loss risiko intervallo di confidenza 99% durata 1 giorno senza considerare gli effetti di correlazione) era alla data di chiusura dell’esercizio pari a circa 11.418 euro. Aspetti generali del controllo e misurazione del rischio di tasso Vedasi le indicazioni nella parte superiore del testo.
Sezione 2: Rischi di mercato
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
203
2.2 Rischio di tasso d’interesse nel portafoglio bancario Informazioni di natura qualitativa Aspetti generali Il rischio di tasso d’interesse insito nel portafoglio bancario della Banca è estremamente ridotto e riconducibile principalmente a posizioni a tasso variabile (i crediti a tasso fisso ammontano a meno del 5% dell' intero portafoglio e le scadenze sono generalmente ridotte). Il rischio di tasso d’interesse insito nelle quote di fondi d'investimento Union Investment, classificate fra i titoli del portafoglio bancario, viene controllato entro un limite di VAR appositamente dedicato. Aspetti generali del controllo e misurazione del rischio di tasso Il controllo del rischio di tasso avviene a livello strategico attraverso un comitato crediti e a livello operativo attraverso il settore treasury. La misurazione di tale rischio viene effettuata attraverso uno strumento interno di best-practice (ZEB Control) e anche attraverso un modello semplificato, consigliato dall’ Organo di Vigilanza per il calcolo dell’ adeguatezza patrimoniale ICAAP. Contratti di copertura del rischio di tasso Nell’esercizio 2013 sono stati impiegati contratti di copertura dei rischi di tasso di interesse. 2.2. Rischio di prezzo nel portafoglio di negoziazione Informazioni di natura qualitativa Aspetti generali del controllo e misurazione Il rischio di prezzo nel portafoglio di negoziazione (potential loss rischio di prezzo durata 1 giorno, intervallo di confidenza 99% senza considerare gli effetti di correlazione) ammontava a fine esercizio a 9.899 €. La quantità di azioni e derivati, esclusi i fondi, in portafoglio era minima. I derivati di negoziazione stipulati su richiesta delle Casse Raiffeisen associate sono tutti controbilanciati singolarmente da contratti di segno opposto e quindi il relativo rischio di prezzo è minimo. A proposito si richiamano le indicazioni esposte nell’introduzione a questa sezione. 2.3. Rischio di cambio Informazioni di tipo qualitativo Aspetti generali, gestione e misurazione Il rischio di cambio e' molto contenuto. La Banca non ha una posizione propria speculativa in cambi. Le posizioni in cambi derivanti dall'attività propria e con le Casse Raiffeisen vengono pareggiate sistematicamente. Lo stesso avviene per le posizioni a termine.
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204
SEZIONE 2 - RISCHI DI MERCATO
2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO- PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA
Informazioni di natura quantitativa
Valuta di denominazione EUR
Tipologia/Durata residua
a v
ista
fino
a 3
mes
i
da
oltre
3 m
esi f
ino
a 6
mes
i
da
oltre
6 m
esi f
ino
a 1
anno
da
oltre
1an
no fi
no
a 5
anni
da
oltre
5an
ni fi
no
a 10
ann
i
oltr
e 10
anni
dur
ata
inde
term
inat
a
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari 23.532 129.160 119.150 9.873 112.405 15.931 18.020 - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante 23.532 129.160 119.150 9.873 112.405 15.931 18.020 - - Opzioni - 12 0 31 2.205 2.961 682 - + posizioni lunghe - 6 - 16 1.103 1.479 341 - + posizioni corte - 6 - 15 1.102 1.482 341 - - Altri derivati 23.532 129.148 119.150 9.842 110.200 12.970 17.338 - + posizioni lunghe 11.052 56.074 59.575 4.921 64.314 6.485 8.669 - + posizioni corte 12.480 73.074 59.575 4.921 45.886 6.485 8.669 -
1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari
Sezione 2 - Rischi di mercatoSEZIONE 2 - RISCHI DI MERCATO
2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO- PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA
Informazioni di natura quantitativa
Valuta di denominazione EUR
Tipologia/Durata residua
a v
ista
fino
a 3
mes
i
da
oltre
3 m
esi f
ino
a 6
mes
i
da
oltre
6 m
esi f
ino
a 1
anno
da
oltre
1an
no fi
no
a 5
anni
da
oltre
5an
ni fi
no
a 10
ann
i
oltr
e 10
anni
dur
ata
inde
term
inat
a
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari 23.532 129.160 119.150 9.873 112.405 15.931 18.020 - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante 23.532 129.160 119.150 9.873 112.405 15.931 18.020 - - Opzioni - 12 0 31 2.205 2.961 682 - + posizioni lunghe - 6 - 16 1.103 1.479 341 - + posizioni corte - 6 - 15 1.102 1.482 341 - - Altri derivati 23.532 129.148 119.150 9.842 110.200 12.970 17.338 - + posizioni lunghe 11.052 56.074 59.575 4.921 64.314 6.485 8.669 - + posizioni corte 12.480 73.074 59.575 4.921 45.886 6.485 8.669 -
1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari
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205
3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività
Value-at-Risk VaR-importo in euro
Max (VaR) 33.755
Min (VaR) 5.546
Avg (VaR) 18.063
3.2 Distribuzione del VAR nell' anno 2013
Data VaR (99%/1 giorno) in Euro
1/2013 5.546
2/2013 26.935
3/2013 19.196
4/2013 17.988
5/2013 23.868
6/2013 33.755
7/2013 25.110
8/2013 18.919
9/2013 15.555
10/2013 15.301
11/2013 10.494
12/2013 10.144
- -
3.1 VAR di fine periodo, valori massimi, minimi e medi
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206
3.3. Effetti di una variazione dei tassi di +/- 100 punti base sul portafoglio di negoziazione di vigilanza:
variazione % variazione %
Margine di interesse 13 0,03% (3) -0,01%
Utile d'esercizio (18) -0,12% 18 0,12%
Patrimonio (18) -0,01% 18 0,01%
Diminuzione di 100 punti baseAumento di 100 punti base
La Cassa Centrale Raiffeisen dispone di un sistema di gestione integrata dell' attivo e passivo. Le conseguenze di una variazione dei tassi pari a +/- 100 punti base sono state calcolate prendendo come riferimento la curva dei tassi di mercato al 31.12.2013( scostamenti paralleli ).
3.3. Effetti di una variazione dei tassi di +/- 100 punti base sul portafoglio di negoziazione di vigilanza:
variazione % variazione %
Margine di interesse 13 0,03% (3) -0,01%
Utile d'esercizio (18) -0,12% 18 0,12%
Patrimonio (18) -0,01% 18 0,01%
Diminuzione di 100 punti baseAumento di 100 punti base
La Cassa Centrale Raiffeisen dispone di un sistema di gestione integrata dell' attivo e passivo. Le conseguenze di una variazione dei tassi pari a +/- 100 punti base sono state calcolate prendendo come riferimento la curva dei tassi di mercato al 31.12.2013( scostamenti paralleli ).
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207
2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE - PORTAFOGLIO BANCARIO
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie
Informazioni di natura quantitativa
Valuta di denominazione EUR
Tipologia/Durata residua a
vis
ta
fino
a 3
mes
i
da
oltre
3 m
esi
fino
a 6
mes
i
da
oltre
6 m
esi
fino
a 1
anno
da
oltre
1an
no fi
no
a 5
anni
da
oltre
5an
ni fi
no
a 10
ann
i
oltr
e 10
anni
dur
ata
inde
term
inat
a
1. Attività per cassa 698.611 622.960 596.995 433.692 321.916 106.071 32.042 -
1.1 Titoli di debito 9.945 234.857 232.977 80.428 265.165 87.004 19.766 - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 9.945 234.857 232.977 80.428 265.165 87.004 19.766 -
1.2 Finanziamenti a banche 481.425 110.414 3 - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 207.241 277.689 364.015 353.264 56.751 19.067 12.276 - - c/c 123.995 47.072 428 165 4.114 9 - - - altri finanziamenti 83.246 230.617 363.587 353.099 52.637 19.058 12.276 - - con opzione di rimborso anticipato 7.264 62.573 261.482 347.783 30.194 12.729 6.130 - - altri 75.982 168.044 102.105 5.316 22.443 6.329 6.146 -
2. Passività per cassa 1.039.914 1.404.137 126.242 20.939 65.130 - - -
2.1 Debiti verso clientela 428.406 289.467 23.039 5.259 - - - - - c/c 373.325 115.844 - - - - - - - altri debiti 55.081 173.623 23.039 5.259 - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 55.081 173.623 23.039 5.259 - - - - 2.2 Debiti verso banche 587.893 862.320 - 5.001 - - - - - c/c 63.252 - - - - - - - - altri debiti 524.641 862.320 - 5.001 - - - - 2.3 Titoli di debito 23.615 252.350 103.203 10.679 65.130 - - - - con opzione di - - - - - - - - - altri 23.615 252.350 103.203 10.679 65.130 - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - con opzione di - - - - - - - - - altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari 13.679 227.209 33.947 5.258 19.713 11.283 9.520 -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante 13.679 227.209 33.947 5.258 19.713 11.283 9.520 - - Opzioni - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati 13.679 227.209 33.947 5.258 19.713 11.283 9.520 - + posizioni lunghe 13.679 106.147 17.867 3.263 10.960 - - - + posizioni corte - 121.062 16.080 1.995 8.753 11.283 9.520 - 4. Altre operazioni fuori bilancio 41.380 55.440 66 - - - - -
+ posizioni lunghe 12.729 35.648 66 - - - - - + posizioni corte 28.651 19.792 - - - - - -
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208
2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività
2.1. Effetti di una variazione dei tassi di +/- 100 punti base sul portafoglio bancario:
Aumento di 100 punti base
variazione % variazione %
Margine di interesse 2.045 5,16% 364 0,92%
Utile netto 1.214 7,93% 216 1,41%
Patrimonio (10.686) -4,12% 10.910 4,21%
2.2 Distribuzione del VAR nell' anno 2013
Value-at-Risk VaR-importo in euro
Max (VaR) 5.825.821
Min (VaR) 2.357.264
Avg (VaR) 3.400.163
Diminuzione di 100 punti base
La Cassa Centrale Raiffeisen dispone di un sistema di gestione integrata dell' attivo e passivo. Le conseguenze di una variazione dei tassi pari a +/- 100 punti base sono state calcolate prendendo come riferimento la curva dei tassi di mercato al 31.12.2013 ( scostamenti paralleli ).
2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività
2.1. Effetti di una variazione dei tassi di +/- 100 punti base sul portafoglio bancario:
Aumento di 100 punti base
variazione % variazione %
Margine di interesse 2.045 5,16% 364 0,92%
Utile netto 1.214 7,93% 216 1,41%
Patrimonio (10.686) -4,12% 10.910 4,21%
2.2 Distribuzione del VAR nell' anno 2013
Value-at-Risk VaR-importo in euro
Max (VaR) 5.825.821
Min (VaR) 2.357.264
Avg (VaR) 3.400.163
Diminuzione di 100 punti base
La Cassa Centrale Raiffeisen dispone di un sistema di gestione integrata dell' attivo e passivo. Le conseguenze di una variazione dei tassi pari a +/- 100 punti base sono state calcolate prendendo come riferimento la curva dei tassi di mercato al 31.12.2013 ( scostamenti paralleli ).
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209
2.3 RISCHIO DI CAMBIO
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
Dollari USA Sterline Yen Dollari
canadesi Franchi svizzeri Altre valute
A. Attività finanziarie 6.080 1.432 410 68 1.355 493
A.1 Titoli di debito - - - - - - A.2 Titoli di capitale - - - - - - A.3 Finanziamenti a banche 6.080 1.432 410 68 624 493 A.4 Finanziamenti a clientela - - - - 731 -
A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -
B. Altre attività 73 19 21 14 334 80
C. Passività finanziarie 9.488 693 495 169 5.477 248
C.1 Debiti verso banche 8.912 551 495 169 3.256 248
C.2 Debiti verso clientela 576 142 - - 2.221 -
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività - - - - - -
E. Derivati finanziari 3.395 (769) 76 51 3.769 (193) - Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - Altri derivati 3.395 (769) 76 51 3.769 (193) + posizioni lunghe 15.944 1.128 6.258 393 31.622 287
+ posizioni corte 12.549 1.897 6.182 342 27.853 480
Totale attività 22.097 2.579 6.689 475 33.311 860
Totale passività 22.037 2.590 6.677 511 33.330 728
Sbilancio (+/-) 60 ( 11 ) 12 ( 36 ) ( 19 ) 132
Valute
Voci
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210
2.4 DERIVATI FINANZIARI
A. Derivati finanziari
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
1. Titoli di debito e tassi di interesse 296.464 - 370.081 -
a) Opzioni 85.374 - 94.093 -
b) swap 211.090 - 275.988 -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - - e) Altri - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari 27.236 - 36.236 -
a) Opzioni 27.236 - 36.236 -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - - e) Altri - - - -
3. Valute e oro - - 98.728 -
a) Opzioni - - - -
b) Swap - - 93.450 -
c) Forward - - 5.278 -
d) Futures - - - - e) Altri - - - -
4. Merci - - - -
5. Altri sottostanti - - - -
Totale 323.700 - 505.045 -
Valori medi 346.525 - 449.509 -
31.12.2012
Attività sottostanti/Tipologia derivati
31.12.2013
2.4 DERIVATI FINANZIARI
A. Derivati finanziari
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
1. Titoli di debito e tassi di interesse 296.464 - 370.081 -
a) Opzioni 85.374 - 94.093 -
b) swap 211.090 - 275.988 -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - - e) Altri - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari 27.236 - 36.236 -
a) Opzioni 27.236 - 36.236 -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - - e) Altri - - - -
3. Valute e oro - - 98.728 -
a) Opzioni - - - -
b) Swap - - 93.450 -
c) Forward - - 5.278 -
d) Futures - - - - e) Altri - - - -
4. Merci - - - -
5. Altri sottostanti - - - -
Totale 323.700 - 505.045 -
Valori medi 346.525 - 449.509 -
31.12.2012
Attività sottostanti/Tipologia derivati
31.12.2013
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211
A. Derivati finanziari
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 Altri Derivati di copertura
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
1. Titoli di debito e tassi di interesse 31.373 - 32.747 -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap 31.373 - 32.747 -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - - e) Altri - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - - e) Altri - - - -
3. Valute e oro - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - - e) Altri - - - -
4. Merci - - - -
5. Altri sottostanti - - - -
Totale 31.373 - 32.747 -
Valori medi 31.670 - 40.146 -
31.12.2013 31.12.2012
Tipologia operazioni/Sottostanti
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212
A.2.2 Altri derivati
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
1. Titoli di debito e tassi di interesse 27.466 - 84.306 -
a) Opzioni - - - -
b) swap 27.466 - 84.306 -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - - e) Altri - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - - e) Altri - - - -
3. Valute e oro 99.754 - - -
a) Opzioni - - - -
b) Swap 96.010 - - -
c) Forward 3.744 - - -
d) Futures - - - - e) Altri - - - -
4. Merci - - - -
5. Altri sottostanti - - - -
Totale 127.220 - 84.306 -
Valori medi 59.798 - 101.707 -
31.12.2013 31.12.2012
Attività sottostanti/Tipologia derivati
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213
A.3 Derivati finanziari: fair value positivo ripartizione per prodotti
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 5.914 - 11.404 -
a) Opzioni 603 - 508 - b) Interest rate swap 5.311 - 9.161 - c) Cross currency swap - - 1.735 - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -
B. Portafoglio bancario di copertura 132 - 13 -
a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap 132 - 13 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -
C. Portafoglio bancario altri derivati 719 - 2.122 -
a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap 66 - 2.122 - c) Cross currency swap 613 - - - d) Equity swap - - - - e) Forward 40 - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -
Totale 6.765 - 13.539 -
Totale 2013 Totale 2012
Fair value positivoAttività sottostanti/Tipologia derivati
A.3 Derivati finanziari: fair value positivo ripartizione per prodotti
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Controparti centrali
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Controparti centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 5.914 - 11.404 -
a) Opzioni 603 - 508 - b) Interest rate swap 5.311 - 9.161 - c) Cross currency swap - - 1.735 - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -
B. Portafoglio bancario di copertura 132 - 13 -
a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap 132 - 13 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -
C. Portafoglio bancario altri derivati 719 - 2.122 -
a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap 66 - 2.122 - c) Cross currency swap 613 - - - d) Equity swap - - - - e) Forward 40 - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -
Totale 6.765 - 13.539 -
Totale 2013 Totale 2012
Fair value positivoAttività sottostanti/Tipologia derivati
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
214
A.4 Derivati finanziari: fair value negativo ripartizione per prodotti
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 5.469 - 9.583 -
a) Opzioni 599 - 499 - b) Interest rate swap 4.870 - 8.573 - c) Cross currency swap - - 511 - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -
B. Portafoglio bancario di copertura 1.077 - 2.431 -
a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap 1.077 - 2.431 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -
C. Portafoglio bancario altri derivati 654 - 105 -
a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap 81 - 105 - c) Cross currency swap 573 - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -
Totale 7.200 - 12.119 -
Totale 2013 Totale 2012
Fair value negativoTipologia operazioni/Sottostanti
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
2151. Titoli di debito e tassi di interesse
- valore nozionale - - 233.536 9.000 - 53.928 - - fair value positivo - - 4.373 1.072 - 599 - - fair value negativo - - 4.889 - - 580 - - esposizione futura - - 1.458 135 - 114 -
2. Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - 27.236 - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -
3. Valute e oro
- valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -
4. Altri valori
- valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -
A.5 Derivati finanziari OTC- Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti
- contratti non rientranti in accordi di compensazione
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Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
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1. Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale - - 58.839 - - - - - fair value positivo - - 198 - - - - - fair value negativo - - 1.158 - - - - - esposizione futura - - 359 - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - - - - -
- valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - -
- valore nozionale - - 97.881 - - 1.691 181 - fair value positivo - - 613 - - 35 5 - fair value negativo - - 573 - - - - - esposizione futura - - 856 - - 17 2
4. Altri valori - - - - - - -
- valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -
A.7 Derivati finanziari OTC - Portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
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1. Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale - - 58.839 - - - - - fair value positivo - - 198 - - - - - fair value negativo - - 1.158 - - - - - esposizione futura - - 359 - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - - - - -
- valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - -
- valore nozionale - - 97.881 - - 1.691 181 - fair value positivo - - 613 - - 35 5 - fair value negativo - - 573 - - - - - esposizione futura - - 856 - - 17 2
4. Altri valori - - - - - - -
- valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -
A.7 Derivati finanziari OTC - Portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
217
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno
Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 103.310 109.142 111.248 323.700
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 89.010 96.206 111.248 296.464 A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 14.300 12.936 - 27.236 A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - - A.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
B. Portafoglio bancario 129.037 8.753 20.802 158.592
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 29.284 8.753 20.802 58.839 B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - - B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 99.753 - - 99.753 B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
Totale 2013 232.347 117.895 132.050 482.292
Totale 2012 219.718 242.617 159.761 622.096
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno
Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 103.310 109.142 111.248 323.700
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 89.010 96.206 111.248 296.464 A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 14.300 12.936 - 27.236 A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - - A.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
B. Portafoglio bancario 129.037 8.753 20.802 158.592
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 29.284 8.753 20.802 58.839 B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - - B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 99.753 - - 99.753 B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
Totale 2013 232.347 117.895 132.050 482.292
Totale 2012 219.718 242.617 159.761 622.096
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
218
Sezione 3: Rischio di liquidita' Informazioni qualitative Informazioni generali, gestione e misurazione Definizione Il rischio di liquidita' è definito come il rischio di non poter adempiere, in tutto o in parte, ai propri obblighi di pagamento (rischio di liquidita' in senso stretto), a causa dell'incapacita' di reperire mezzi liquidi sul mercato (funding liquidity risk) o di vendere attivita' sul mercato (asset liquidity risk). Nel rischio di liquidita' è compreso anche il rischio di dover onorare i propri obblighi di pagamento a condizioni fuori mercato (market liquidity risk). Il rischio di liquidità è strettamente collegato agli altri rischi dell’attività bancaria, nel senso che lo stesso può verificarsi come conseguenza di tali rischi. Regolamento interno Il rischio di liquidità viene regolato tramite un regolamento interno viene controllato ed eventualmente aggiornato annualmente. Altri aggiornamenti vengono fatti in rapporto alle evoluzioni ed ampliamenti delle linee guida per la gestione della liquidità. Gestione, misurazione e predisposizione di relazioni Alla gestione del rischio di liquidita' partecipano principalmente le seguenti unità organizzative: - Consiglio di Amministrazione - Direzione Generale - Area finanza e settore treasury - Comitato investimenti - Comitato gestione della liquidità - Comitato di gestione emergenze relative alla liquiditá - Risk-Management
La competenza sulla gestione della liquiditá è affidata, in situazioni di mercato normali, al comitato investimenti (linee guida strategiche) e al settore treasury. In situazioni critiche viene chiamato ad operare il comitato di gestione delle emergenze liquiditá che si assume la responsabilità di gestire la liquiditá stessa. Il settore treasury svolge una funzione di servizio - per quanto riguarda la gestione della liquidità della banca - e come tale l'obiettivo primario di quest'attività non è la massimizzazione del profitto. Al secondo livello il controllo è demandato al Risk Management con il compito di controllo del rispetto delle linee guida sulla gestione della liquidità e dello svolgimento delle analisi di rischio. Al terzo livello i controlli sono affidati alla revisione interna. Strumenti La Banca ha accesso ai mercati nazionali e internazionali monetari e dei capitali e agli strumenti di raccolta della liquiditá previsti dalla Banca Centrale Europea. - La liquidita' giornaliera in euro viene tenuta sotto controllo da una apposita applicazione informatica
denominata CLM Channel Liquidity Manager. L'attività in cambi è invece gestita tramite una procedura sviluppata internamente.
- La piattaforma finanziaria „Master Finance" ha inoltre la funzione di fornire il supporto per la predisposizione di una serie di relazioni per il monitoraggio del rischio di liquidità.
- La Banca dispone trimestralmente di una Maturity Ladder (Gap-analysis) che rappresenta tutti i flussi di liquidità della Banca stessa. Premesse istituzionali - La Banca ha ottenuto un rating Baa3 da Moody’s - La Banca funge, come da disposizioni statutarie, da centro di raccolta e gestione della liquiditá delle
Casse Raiffeisen associate. - Il movimento delle Casse Raiffeisen dell’Alto Adige dispone di un buon livello di liquiditá e dipende
solo marginalmente dalla raccolta al di fuori del movimento stesso. Le Casse Raiffeisen svolgono principalmente l’attivitá bancaria tradizionale e cioè la raccolta e l’impiego dei mezzi amministrati nel proprio territorio di competenza.
- Nel comparto delle operazioni in valute estere la Banca non detiene posizioni speculative e si limita a pareggiare le posizioni a pronti e a termine che si formano nella gestione corrente delle operazioni con i clienti e le Casse Raiffeisen. In questa maniera non sorgono rischi di liquidita' dall'attivita' in cambi.
Sezione 3: Rischio di liquidita‘
219
Gestione del rischio: strategie di minimizzazione assunte nel 2013 Durante il 2013 sono stati adottati e sviluppati numerosi provvedimenti per minimizzazione del rischio di liquidità della banca. Di seguito vengono elencati i provvedimenti principali assunti: - attivazione di un sistema di Pooling nella gestione dei finanziamenti concessi alle Casse
Raiffeisen associate che prevede la definizione di garanzie basate su titoli refinanziabili; - convocazioni mensili del comitato per la liquiditá; - monitoraggio mensile del rischio di liquidità; - segnalazioni mensili sulla liquidità a Banca d’Italia; - simulazioni mensili di scenari di stress; - monitoraggio trimestrale del livello minimo di liquidità (LCR); - gestione del portafoglio di proprietá supportata dalle indicazioni sulla liquiditá date dal comitato
per gli investimenti; - Iniziazione di un progetto EDP per creare una base dati adatta a sviluppare un sistema di ALM
per utta l’organizzazione Raiffeisen. - La Cassa Centrale Raiffeisen sta partecipando assieme ad altri istituti centrali di categoria al
progetto per la creazione di un fondo di garanzia istituzionale; - In casi di emergenza la banca può attingere immediatamente alla riserva di liquidità dell’
organizzazione Raiffeisen.
Le attività di sviluppo svolte a partire dal 2010 hanno contribuito a migliorare notevolmente la gestione della liquidità della banca e dell’intera organizzazione Raiffeisen. Oltre a questo anche la situazione della liquiditá dei mercati rispetto all’esercizio precedente si è notevolmente calmierata e questo ha portato ad un notevole miglioramento della situazione di liquiditá della banca e dell’intera organizzazione Raiffeisen.
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225
2 Informativa sulle attività impegnate iscritte in bilancio
Totale 31.12.2013
Totale 31.12.2012
1. Cassa e disponibilità liquide - 4.170 4.170 5.501 2. Titoli di debito 943.616 943.616 - - 943.616 601.066 3. Titoli di capitale - - - - - - 4. Finanziamenti 101 1.913.915 1.914.016 1.843.302 5. Altre attività finanziarie - 148.121 148.121 15.723 6. Attività non finanziarie - 18.992 18.992 24.918
Totale 31.12.2013 943.717 943.616 2.085.198 - 3.028.915 -
Totale 31.12.2012 601.167 601.066 1.889.343 - - 2.490.510
VB FV
Non impegnate
Forme tecniche
Impegnate
VB FV
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
226
Sezione 4: Rischio operativo Informazioni qualitative Informazioni generali, gestione e misurazione Si tratta di un rischio insito in generale nella quotidiana operativitá della banca. A differenza degli altri rischi fin qui analizzati si tratta di un rischio assunto non consapevolmente. L’obiettivo primario della banca in questo senso è quello di ridurre al minimo il rischio operativo attraverso misure di prevenzione e monitoraggio Definizione Il rischio operativo è definito come il rischio di avere effetti negativi sull'attivita’ aziendale a seguito di azioni sbagliate o inadeguate, o a causa di fattori esterni. Questa definizione comprende anche i rischi legali ma non rischi strategici o di reputazione. I rischi legali che derivano da attivitá di riduzione del rischio di credito sono ricompresi nel rischio di credito stesso, secondo la definizione dell’organo di vigilanza. Organizzazione La gestione attiva del rischio operativo avviene nei singoli reparti. Il settore sviluppo & organizzazione svolge un ruolo fondamentale in quanto responsabile della messa a punto dei processi operativi della banca. La banca dati nella quale viene tenuta evidenza di ogni singolo caso di perdita derivante da rischi operativi è operativa dal 2008 e viene costantemente aggiornata. Il riskmanagement è responsabile dell’analisi e della valutazione dei singoli casi in cui tale rischio si manifesta. Gestione Uno dei provvedimenti più importanti per evitare i rischi operativi è la definizione e la standardizzazione dei processi operativi, all'interno dei quali assumono rilevanza le attività di controllo, il rispetto del principio dei "quattro occhi" e una cultura d'impresa caratterizzata da un attento e corretto svolgimento delle attività aziendali. Negli ultimi anni è stata quindi data particolare attenzione alla definizione, descrizione e comunicazione dei processi aziendali oltre che alla formazione di tutti i collaboratori. Misurazione, quantificazione e Reporting Le perdite causate da rischi operativi relativi all’esercizio 2013 sono state tutte inserite nella banca dati. Le perdite effettive riscontrate sono di entità estremamente contenuta. Altri rischi strettamente collegati al rischio operativo Rischio legale La Banca considera, secondo le direttive del Comitato di Basilea, anche i rischi legali nell' ambito del rischio operativo. I rischi potenziali realmente esistenti riguardano dispute legali e giudiziarie e eventuali contenziosi nei confronti dell’ amministrazione finanziaria. Rischio di reputazione La Banca sorveglia il rischio di reputazione in modo distinto rispetto al rischio operativo. Il rischio di reputazione viene comunque considerato in questa sezione seguendo così la struttura ufficiale prevista per gli allegati al bilancio. Il rischio di reputazione, cioè il pericolo di perdite potenziali dovute alla perdita di immagine è di varia natura e non quantificabile. Il rischio di reputazione si combatte soprattutto con un’ efficace gestione degli altri rischi, in particolare del rischio operativo. Il numero di soltanto 6 reclami da clienti registrati nell’esercizio 2013 ci permette di qualificare questo rischio come estremamente ridotto. I seguenti provvedimenti, che per la Banca appartengono alla „Best Practice", servono a contrastare efficacemente il sorgere di rischi di reputazione: - L'entrata in nuovi settori di attivita' o in nuovi mercati avviene solo dopo un'attenta analisi delle
caratteristiche del mercato e dei rischi potenziali connessi. - Nell'entrata in nuovi settori di attivita' o in nuovi mercati, ma anche nello svolgimento dell'attivita'
corrente, il rispetto dei principi etico-morali prevale sulla spinta alla massimizzazione del profitto. - Ogni attivita' o transazione che esponga la banca ad un rischio non quantificabile viene tralasciata a
priori.
Sezione 4: Rischio operativo
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
227
A. Informazioni di natura qualitativa
PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
Sezione 1 - Il patrimonio dell' impresa
Il patrimonio dell' impresa si compone del capitale sociale, delle riserve di utili, riserve di valutazione e dell' utile dell' esercizio.
Parte F - Informazioni sul patrimonioSezione 1 - Il patrimonio dell‘ impresa
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
228
B. Informazioni di natura quantitativa
B1. Patrimonio dell' impresa composizione
1. Capitale 150.000 150.000
2. Sovrapprezzi di emissione - -
3. Riserve 50.648 38.188
- di utili 50.648 38.188
a) legale 36.369 9.210
b) statutaria 10.070 14.701
c) azioni proprie - -
d) altre 26.299 14.277
4. Strumenti di capitale - -
5. ( Azioni proprie) - -
6. Riserve da valutazione 43.463 32.168
- Attività finanziarie disponibili per la vendita 31.239 19.669
- Attività materiali - -
- Attività immateriali - -
- Copertura di investimenti esteri - -
- Copertura dei flussi finanziari - -
- Differenze di cambio - -
- Attività non correnti in via di dismissione - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (208) (216)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto. 0 283
- Leggi speciali di rivalutazione 12.432 12.432
6. Utile (perdita) d' esercizio 15.319 17.198
Totale 259.430 237.554
31.12.2013 31.12.2012voci / valori
B. Informazioni di natura quantitativa
B1. Patrimonio dell' impresa composizione
1. Capitale 150.000 150.000
2. Sovrapprezzi di emissione - -
3. Riserve 50.648 38.188
- di utili 50.648 38.188
a) legale 36.369 9.210
b) statutaria 10.070 14.701
c) azioni proprie - -
d) altre 26.299 14.277
4. Strumenti di capitale - -
5. ( Azioni proprie) - -
6. Riserve da valutazione 43.463 32.168
- Attività finanziarie disponibili per la vendita 31.239 19.669
- Attività materiali - -
- Attività immateriali - -
- Copertura di investimenti esteri - -
- Copertura dei flussi finanziari - -
- Differenze di cambio - -
- Attività non correnti in via di dismissione - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (208) (216)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto. 0 283
- Leggi speciali di rivalutazione 12.432 12.432
6. Utile (perdita) d' esercizio 15.319 17.198
Totale 259.430 237.554
31.12.2013 31.12.2012voci / valori
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
229
Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti prudenziali
PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
1. Patrimonio di base.Il patrimonio di base e composto dal capitale sociale, dalle riserve di utili e dalla parte non distribuita dell'utile di esercizio. Il patrimonio di base viene rettificato per il valore delle immobilizzazioni immateriali e del 50% delle partecipazioni in banche e società finanziarie.
2. Patrimonio supplementare.Il patrimonio supplementare è formato dalle riserve di valutazione. Le riserve di valutazione, che risultano dall'applicazione dei Principi contabili internazionali, vengono rettificati in base alle istruzioni di vigilanza della Banca d'Italia. Inoltre viene dedotto il 50% delle partecipazioni in banche e società finanziarie. Il patrimonio di base e il patrimonio supplementare, rettificato secondo le istruzioni di vigilanza da altri voci dell'attivo, costituiscono il patrimonio di vigilanza.
3. Patrimonio di terzo livello.Non vi sono elementi da computare nel patrimonio di terzo livello.
Parte F - Informazioni sul patrimonioSezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti prudenziali
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
230
PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIOSezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
B. Informazioni di natura quantitativa
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 210.770 200.403
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: ( 952 ) ( 3.837 )
B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - -
B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 952 3.837
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) 209.818 196.566
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 15.006 15.006
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D) 194.812 181.560
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 30.470 25.235
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: ( 9.019 ) ( 6.100 )
G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - - G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 9.019 6.100
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) 21.451 19.135
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare 15.006 15.006
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I) 6.445 4.129
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare - -
N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) 201.257 185.689
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) - -
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O) 201.257 185.689
31.12.201231.12.2013
Le informazioni di natura quantitativa possono essere lette anche dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto.
Parte F - Informazioni sul patrimonioSezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
231
B2. Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
1. Titoli di debito 13.891 - 9.687 -
2. Titoli di capitale - - - -
3. Quote O.I.C.R. 17.114 - 9.982 -
4. Finanziamenti - - - -
Summe 31.005 - 19.669 -
B3. Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
1. Esistenze iniziali 10.468 - 9.201 -
2. Variazioni positive 8.114 - 7.132 -
2.1 Incrementi di fair value 8.114 - 7.132 -
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - - - -
- da deterioramento - - - - - da realizzo - - - -
2.3 Altre variazioni - - - -
3. Variazioni negative 3.909 - - -
3.1 Riduzioni di fair value - - - -
3.2 Rettifiche da deterioramento: - - - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: 3.909 - - - - da realizzo 3.909 - - -
3.4 Altre variazioni - - - -
4. Rimanenze finali 14.672 - 16.333 -
31.12.2013 31.12.2012
Riserva negativaRiserva positiva
Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti
Riserva positivaRiserva negativa
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
232
2.2 Adeguatezza patrimoniale
A. Informazioni di natura qualitativa
B. Informazioni di natura quantitativa
31 . 12 . 2013 31 . 12 . 2012 31 . 12 . 2013 31 . 12 . 2012
A.ATTIVITÁ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 3.164.586 2.786.021 1.643.579 1.643.886 1. Metodologia standardizzata 3.164.586 2.786.021 1.643.579 1.643.886 2. Metodologia basata sui rating interni - - - - 2.1 Base - - - - 2.2 Avanzata - - - - 3. Cartolarizzazioni - - - - B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 131.487 131.511 B.2 Rischi di mercato 146 1.082 1. Metodologia standard 146 1.082 2. Modelli interni - - 3. Rischio di concentrazione - - B.3 Rischio operativo 6.979 5.939 1. Metodo base 6.979 5.939 2. Metodo standardizzato - - 3. Metodo avanzato - -
B.4 Altri requisiti prudenziali - - B.5 Altri elementi di calcolo - - B.6 Totale requisiti prudenziali 138.612 138.532 C. ATTIVITÁ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C. 1 Attività di rischio ponderate 1.732.651 1.731.650
C.2 Patrimonio di base/ Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 11,24 10,48
C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 11,62 10,72
C.4 RWA - Ratio 0,50 0,57
Importi non ponderati Importi ponderati/ requisiti
L'adeguatezza del patrimonio dell'impresa costituisce una importante premessa per lo sviluppo dell'attività dell'impresa e costituisce anche il primo presidio per far fronte ai rischi derivanti dall'attività bancaria. Viene data importanza ad uno sviluppo adeguato del patrimonio dell'impresa. Come obiettivo è stato previsto di non far scendere il coefficiente "tier 1" sotto il 10%. La seguente tabella evidenzia che l'impresa soddisfa al 31.12.2013 i limiti previsti dalle istruzioni di vigilanza.
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
233
PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Sezione 1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti.
Sektion 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate.
Attività Passività Garanzie Proventi Oneri
Amministratori - 78 - - 1
Collegio Sindacale - - - - -
Direzione 371 110 - 12 1
Società collegate - 5.031 21 1 78
Società a controllo congiunto 16.000 2.100 - 523 5
PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI
PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D' AZIENDA
I compensi degli amministratori e dei sindaci sono stati fissati con delibera dell'Assemblea. Gli stipendi dei dirigenti sono stati fissati con delibera del Consiglio di Amministrazione. Le informazioni sui compensi e gli stipendi vengono esposte in applicazione del principio contabile internazionale IAS 24, paragrafo 16.Nell'esercizio sono stati pagati compensi agli amministratori per 268 mila Euro, ai sindaci 145 mila Euro e ai dirigenti sono stati corrisposti degli stipendi, inclusi gli oneri sociali e altri oneri, per 1.239 mila Euro.
Nell' esercizio 2013 la banca non ha effettuato alcun accordo di aggregazione riguardante imprese o rami di azienda.
Nell' esercizio 2013 la banca non ha concluso alcun accordo di pagamento basato su propri strumenti patrimoniali.
Le transazioni con le parti correlate e con le imprese controllate in maniera congiunta si sono svolte a condizioni di mercato. Nell' esercizio 2012 non sono stati effettuati accantonamenti specifici per perdite su crediti verso le parti correlate e sottoposte a controllo congiunto di cui sopra. Di seguito vengono elencate le attività, le passività, le garanzie e gli impegni verso le parti correlate e sottopste a controllo congiunto alla data di bilancio.
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d‘ azienda
PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Sezione 1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti.
Sektion 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate.
Attività Passività Garanzie Proventi Oneri
Amministratori - 78 - - 1
Collegio Sindacale - - - - -
Direzione 371 110 - 12 1
Società collegate - 5.031 21 1 78
Società a controllo congiunto 16.000 2.100 - 523 5
PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI
PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D' AZIENDA
I compensi degli amministratori e dei sindaci sono stati fissati con delibera dell'Assemblea. Gli stipendi dei dirigenti sono stati fissati con delibera del Consiglio di Amministrazione. Le informazioni sui compensi e gli stipendi vengono esposte in applicazione del principio contabile internazionale IAS 24, paragrafo 16.Nell'esercizio sono stati pagati compensi agli amministratori per 268 mila Euro, ai sindaci 145 mila Euro e ai dirigenti sono stati corrisposti degli stipendi, inclusi gli oneri sociali e altri oneri, per 1.239 mila Euro.
Nell' esercizio 2013 la banca non ha effettuato alcun accordo di aggregazione riguardante imprese o rami di azienda.
Nell' esercizio 2013 la banca non ha concluso alcun accordo di pagamento basato su propri strumenti patrimoniali.
Le transazioni con le parti correlate e con le imprese controllate in maniera congiunta si sono svolte a condizioni di mercato. Nell' esercizio 2012 non sono stati effettuati accantonamenti specifici per perdite su crediti verso le parti correlate e sottoposte a controllo congiunto di cui sopra. Di seguito vengono elencate le attività, le passività, le garanzie e gli impegni verso le parti correlate e sottopste a controllo congiunto alla data di bilancio.
Parte H - Operazioni con parti correlatePARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Sezione 1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti.
Sektion 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate.
Attività Passività Garanzie Proventi Oneri
Amministratori - 78 - - 1
Collegio Sindacale - - - - -
Direzione 371 110 - 12 1
Società collegate - 5.031 21 1 78
Società a controllo congiunto 16.000 2.100 - 523 5
PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI
PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D' AZIENDA
I compensi degli amministratori e dei sindaci sono stati fissati con delibera dell'Assemblea. Gli stipendi dei dirigenti sono stati fissati con delibera del Consiglio di Amministrazione. Le informazioni sui compensi e gli stipendi vengono esposte in applicazione del principio contabile internazionale IAS 24, paragrafo 16.Nell'esercizio sono stati pagati compensi agli amministratori per 268 mila Euro, ai sindaci 145 mila Euro e ai dirigenti sono stati corrisposti degli stipendi, inclusi gli oneri sociali e altri oneri, per 1.239 mila Euro.
Nell' esercizio 2013 la banca non ha effettuato alcun accordo di aggregazione riguardante imprese o rami di azienda.
Nell' esercizio 2013 la banca non ha concluso alcun accordo di pagamento basato su propri strumenti patrimoniali.
Le transazioni con le parti correlate e con le imprese controllate in maniera congiunta si sono svolte a condizioni di mercato. Nell' esercizio 2012 non sono stati effettuati accantonamenti specifici per perdite su crediti verso le parti correlate e sottoposte a controllo congiunto di cui sopra. Di seguito vengono elencate le attività, le passività, le garanzie e gli impegni verso le parti correlate e sottopste a controllo congiunto alla data di bilancio.
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
234
PARTE L - INFORMATIVA DI SETTORE
La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige SpA non rientra fra i soggetti che devono fornire l'informativa di settore.
Parte L - Informativa di settore
Relazione e bilancio 2013 | Bilancio 2013 | Nota integrativa
235
Glossario
Relazione e bilancio 2013 | Glossario
Calcolo del „ROE - Return on Equity”
Utile d’esercizio 290 (G+V)
Patrimonio Netto esercizio corrente 130-200 (P)
Patrimonio Netto esercizio precedente 130-200 (P)
Ø Patrimonio Netto dell’esercizio = (Patrimonio Netto esercizio corrente+Patrimonio netto esercizio precedente)/2
ROE = UTILE D‘ESERCIZIO / Ø PATRIMONIO NETTO DELL‘ESERCIZIO x 100
Calcolo del „ROI - Return on Investment”Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 250 (G+V)
Totale dell'attivo
ROI = UTILE DELLA OPERATIVITÁ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE / TOTALE ATTIVO x 100
Calcolo del „ROA - Return on Assets”
Utile d'esercizio 290 (G+V)
Totale dell'attivo
ROA = UTILE D‘ESERCIZIO / TOTALE ATTIVO x 100
236
Relazione e bilancio 2013 | Glossario
Calcolo del Cost Income Ratio (CIR) Interessi attivi e proventi assimilati 10 (+)
Interessi passivi e oneri assimilati 20 (-)
Risultato netto dell'attività di copertura 90 (+/-)
Margine di interesse
Commissioni attive 40 (+)
Commissioni passive 50 (-)
Commissioni nette 60
Risultato netto dell'attività di negoziazione 80 (+/-)
Utili/perdite da cessione/riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita 100B (+/-)
Utili/perdite da cessione/riacquisto di passività finanziarie 100D (+/-)
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 110 (+/-)
Rettifiche di valore per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita 130B (-/+)
Rettifiche di valore per deterioramento di altre attività finanziarie 130D (-/+)
Risultato netto dell' operativitá in attività / passività finanziarie
Dividendi e proventi simili 70 (+)
Utili (Perdite) delle partecipazioni 210 (+/-)
Altri oneri/proventi di gestione 190 (-/+)
= Ricavi di gestione somma
Spese per il personale 150A (+)
Altre spese amministrative 150B (+)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 170 (+/-)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali 180 (-/+)
= Costi di gestione somma
COST INCOME RATIO = COSTI DI GESTIONE / RICAVI DI GESTIONE x 100
237237
Calcolo del Tier 1 capital ratioPatrimonio base (Tier 1 - Ratio): Patrimono base (Tier 1) / ([rischio di credito e rischio di controparte] + 12,5 x [rischio di mercato] + 12,5 x [rischio operativo])
Calcolo del Total capital ratioPatrimonio complessivo (Total Capital Ratio): Patrimono di vigilanza / ([rischio dicredito e rischio di controparte] + 12,5 x [rischio di mercato] + 12,5 x [rischio operativo])
Calcolo del coefficente di investimento 2Crediti verso clientela 70 (A)
Debiti verso clientela 20 (P)
Titoli in circolazione 30 (P)
Passività finanziarie valutate al fair value 50 (P)
(senza pronti contro termine + Obbligazioni passive con Banche e capitale disponibile)
Depositi da clientela disponibili e capitale disponibile somma
COEFFICIENTE DI INVESTIMENTO 2 = CREDITI A CLIENTELA / DEPOSITI DA CLIENTELA DISPONIBILI E CAPITALE DISPONIBILE x 100
Relazione e bilancio 2013 | Glossario
Calcolo del Cash-FlowUtile (Perdita) d'esercizio 290
Risultato netto dell'attività di negoziazione 80Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 110
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento 130
Spese per il personale 150/A *)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 170
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali 180
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 260
CASH FLOW = SOMMA DELLE POSTE DI BILANCIO SOPRA ELENCATE*) limitato ai conti 65.124 / 65.125 / 65.126
238238
Relazione e bilancio 2013 | Glossario
Calcolo Incidenza delle imposte d'esercizio
Imposte sul reddito dell'esercizio dell’operatività corrente (solo imposte correnti IRES IRAP)
Nota integrativa
Tab.18.1
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 250
Tax Rate = Imposte correnti sul reddito dell'esercizio / Utile lordo ante imposte x 100
Calcolo Quota Patrimonio Netto per Azione (BVPS)Riserve da valutazione 130 (P)
Azioni rimborsabili 140 (P)
Strumenti di capitale 150 (P)
Riserve 160 (P)
Sovrapprezzi di emissione 170 (P)
Capitale 180 (P)
Azioni proprie (-) 190 (P)
Utile (Perdita) d'esercizio 200 (P)
= Patrimonio Netto
Numero Azioni
Book Value per Share = Patrimonio netto / Numero Azioni
Calcolo Costo del rischio di credito
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti 130 a) (G+V)
Crediti verso clientela 70 (A)
Costo del rischio di credito = Svalutazioni dei crediti / Crediti verso clientela x 100
239239
Relazione e bilancio 2013 | Glossario
Incidenza sofferenze nette su crediti verso clienti
Esposizione netta sofferenzeNota integrativa Parte E Tab.A.1.6
Crediti verso clientela 70 (A)
Incidenza sofferenze = Esposizione netta sofferenze/Crediti verso clientela x 100
Incidenza crediti deteriorati netti su crediti verso clienti
Esposizioni netta crediti deterioratiNota integrativa Parte E Tab.A.1.6
Crediti verso clientela 70 (A)
Incidenza crediti deteriorati = Esposizione netta crediti deteriorati/Crediti verso clientela x 100
Tasso di copertura dei crediti deteriorati
Rettifiche di valore specificheNota integrativa Parte E Tab.A.1.6
Esposizioni lorde Nota integrativa Parte E Tab.A.1.6
Tasso di copertura crediti deteriorati = Rettifiche di valore specifiche/Esposizioni lorde x 100
Calcolo della quota di liquidità minima (LCR)
Stock di attività liquide di elevata qualità
Totale dei deflussi di cassa netti nei 30 giorni di calendario successivi
LCR = Stock attività liquide di elevata qualità/Deflussi di cassa netti x 100
240
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Editore:Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA
Design: Sabine WeisseneggerFotografie: Sabine Weissenegger
Stampa: Digiprint, Bolzano
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