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Ciao!! Noi siamo la classe 1C della scuola media Giacomo Galatti. Abbiamo

partecipato ad un progetto FAI che coinvolge le scuole e siamo diventati una Classe Amica FAI. Alcuni nostri compagni hanno fatto da Ciceroni ai visitatori della

Chiesa di San Giovanni Di Malta,che è stata aperta al pubblico in occasione della 22°

giornata FAI.

Progetto FAI

Visita guidataChiesa S.Giovanni di Malta

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La storia di PlacidoSan Placido era figlio di Tertullo e Faustina e sin da giovane fu avviato alla vita religiosa. Nel 525 fu affidato a San Benedetto da Norcia che lo mandò a costruire un monastero a Messina, dedicato a San Giovanni Battista. Il 541 segnò la vita del Santo: prima ci fu l’ arrivo dei suoi fratelli Eutichio, Vittorino e Flavia , poi lo sbarco dei Saraceni che distrussero il monastero e uccisero i monaci, Placido e i suoi fratelli. Solo Gordiano si salvò e, quando i Saraceni se ne andarono , nascose i corpi dei martiri messinesi.

Durante gli scavi venero ritrovati i corpi dei santi martiri messinesi,quello di Placido si riconobbe perché dai suoi piedi sgorgò dell’acqua miracolosa, poi racchiusa in un pozzo che venne distrutto col terremoto del 1908 e successivamente

ricostruito. Ora il pozzo si trova nel cortile della chiesa. Il culto di S. Placido venne riscoperto dalla popolazione

quando il martire apparve a due messinesi consegnando loro un libro in cui c’erano scritti la sua vita e il suo martirio. La

bolla di Sisto V, oggi conservata nell’edificio, siglò l’autenticità dei corpi e riconobbe la valenza del culto.

Il pozzo miracoloso

La Chiesa

• La chiesa è stata costruita da Jacopo Del Duca. I lavori furono continuati da Camillo Camilliani , i fratelli Zaccarella,infine completata da Vincenzo Tedesco.

…oggi

• Sfortunatamente questa chiesa fu distrutta col terremoto del 1908.

• Ciò che rimane ora è la tribuna absidale,la parte posteriore.

Quello che restaLa chiesa sorge su un basamento in

pietra grezza in parte coperto dal suolo.

Lo slancio verticale è evidenziato da sei fasce paraste (pilastro) in stile dorico.

Al centro c’è una loggia con un balcone cieco decorato con mensoloni(sporgenza che sorreggeva delle statue)e sopra una targa. Salendo c’è un fregio (decorazione) alternato con metope e triglifi e una cornice aggettante. Ancora più in alto c’è un fastigio(la parte più alta di un tempio) contenente lo stemma del Gran Priore dei Cavalieri di Malta.

Un particolare …

Per lato ci sono 4 nicchie(rientranze) tra cui quelle inferiori sono più grandi.

Il cortileNel cortile si trovano: il pozzo dove fu racchiusa l’acqua miracolosa, l’albero d’ulivo su cui si arrampicò Gordiano e il monumento funebre di Andrea di Giovanni che raffigura due mori in catene

Interno della chiesa

Guardando l’immagine sopra, lungo il corridoio possiamo vedere la stella a otto punte, simbolo dei Cavalieri di Malta. Dentro l’altare, si può ammirare, in basso, la cassa argentea con all’interno il corpo in cera di S.Placido ed, in alto, il quadro seicentesco raffigurante la Madonna della Lettera e i santi Placido e Rocco con il porto di Messina sullo sfondo .

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Cassa argentea di S.Placido

Stemma ad 8 punte dei Cavalieri di Malta

Ai lati dell’altare si trovano, a sinistra, la statua in gesso policromo di S.Giovanni Battista e, a destra, la statua in legno di S.Placido.

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In alto, a destra, possiamo ammirare il quadro raffigurante il martirio di S. Placido ed i Compagni del pittore Giuseppe Bonsignore .

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Prima di arrivare nella prima saletta, dove possiamo trovare dei candelabri in legno,

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si può ammirare la tomba di Francesco Maurolico.

Seconda saletta

Nella seconda saletta possiamo ammirare delle pianete (sopravvesti che usavano i sacerdoti) di fattura più recente .

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I resti dei martiriAll’ ultimo piano ci sono delle teche contenenti le ossa e i crani dei santi martiri messinesi

La parte più suggestiva: il sacello

Il sacello è stato ricostruito dal 1616 al 1624 per volere del senato messinese.Il pavimento è originale , si leggono i nomi dei senatori del tempo

Particolari da evidenziareLa volta è decorata con tondi raffiguranti S. Placido e i suoi fratelli.

Mentre ai lati ci sono tre quadri raffiguranti il loro martirio.

Ci sono anche un calco in gesso di S.Martino,resti dei santi martiri messinesi,

arnie antiche e recenti ,le reliquie di S. Flavia, Eutichio e Vittorino e quattro busti raffiguranti Placido, Eutichio, Vittorino e Flavia con all’ interno il loro cranio

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La saletta degli argentiNella saletta degli argenti ci sono: un ombrello con broccatello d’ oro un pezzo di frontone

… altri particolari

dei calici; Due formelle della vita di S. Placido

un baldacchino; Un quadro di Giovanni Severio;

e tanto altro

Spero abbiate gradito la visita guidata a questa chiesa,tanti saluti da noi ciceroni e dal resto della classe 1°C ( a.s.2013/2014)

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