che cosè la violenza contro le donne? nella dichiarazione sulleliminazione della violenza contro le...
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Che cos’è la violenza contro le donne?Nella Dichiarazione
sull’eliminazione della violenza contro le donne
(1994) approvata dall’Assemblea Generale
delle Nazioni Unite , l'espressione "violenza
contro le donne" viene così definita:
"Qualunque atto di violenza sessista che produca, o possa produrre, danni o
sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, ivi compresa la
minaccia di tali atti, la coercizione o privazione
arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella
vita privata.” [...]
Art. 1. (Modifiche al codice penale).1. Al codice penale sono apportate le seguenti modificazioni: a) Salvo che il fatto costituisca più grave reato,dopo l'articolo 612 è inserito il seguente: «Art. 612-bis. - (Atti persecutori). - È punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero a costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita. La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa. La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso a danno di un minore, di donna in stato di gravidanza o di un soggetto con disabilità, ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con armi, o da persona travisata, o con scritto anonimo. Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. Si procede tuttavia d'ufficio se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di persona con disabilità, ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d'ufficio»; b) al primo comma dell'articolo 576, dopo il numero 5 bis) è aggiunto il seguente: «5-1) dall'autore del delitto previsto dall'articolo 612-bis».
Il testo del ddl antistalking approvato alla Camera 20 febbraio 2009
Art. 2.
(Ammonimento).
1. Fino a quando non è proposta querela per il reato di cui all'articolo 612-bis del codice penale, la persona offesa può esporre i fatti all'autorità di pubblica sicurezza avanzando richiesta al questore di ammonimento nei confronti dell'autore della condotta. La richiesta è trasmessa senza ritardo al questore.
2. Il questore, assunte se necessario informazioni dagli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, ove ritenga fondata l'istanza, ammonisce oralmente il soggetto nei cui confronti è stato richiesto il provvedimento, invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge e redigendo processo verbale. Copia del processo verbale è rilasciata al richiedente dell'ammonimento e al soggetto ammonito. Il questore valuta l'eventuale adozione di provvedimenti in materia di armi e munizioni.
2.bis. La pena per ild elitto di cui all'articolo 612-bis del codice penale è aumentata se il fatto è commesso da soggetto già ammonito ai sensi del presente articolo.
3. Si procede d'ufficio per il delitto previsto dall'articolo 612-bis del codice penale quando il fatto è commesso da soggetto ammonito ai sensi del presente articolo.
Art. 3.(Modifiche al codice di procedura penale).1. Al codice di procedura penale sono apportate le seguenti modificazioni: a) all'articolo 266, comma 1, lettera f), dopo la parola: «minaccia,» sono inserite le seguenti: «atti persecutori,»; b) dopo l'articolo 282-bis sono inseriti i seguenti: «Art. 282-ter. - (Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa). - 1. Con il provvedimento che dispone il divieto di avvicinamento il giudice prescrive all'imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati abitualmente frequentati dalla persona offesa ovvero di mantenere una determinata distanza da tali luoghi o dalla persona offesa. 2. Qualora sussistano ulteriori esigenze di tutela, il giudice può prescrivere all'imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati abitualmente frequentati da prossimi congiunti della persona offesa o da persone con questa conviventi o comunque legate da relazione affettiva ovvero di mantenere una determinata distanza da tali luoghi ovvero da tali persone. 3. Il giudice può, inoltre, vietare all'imputato di comunicare, attraverso qualsiasi mezzo, con le persone di cui ai commi 1 e 2. 4. Quando la frequentazione dei luoghi di cui ai commi 1 e 2 sia necessaria per motivi di lavoro ovvero per esigenze abitative, il giudice prescrive le relative modalità e può imporre limitazioni.
Art. 282-quater. - (Obblighi di comunicazione). - 1. I provvedimenti di cui agli articoli 282-bis e 282-ter sono comunicati all'autorità di pubblica sicurezza competente, ai fini dell'eventuale adozione dei provvedimenti in materia di armi e munizioni. Essi sono altresì comunicati alla parte offesa e ai servizi socio-assistenziali del territorio»; c) al comma 1-bis dell'articolo 392, le parole: «e 609-octies» sono sostituite dalle seguenti: «, 609-octies e 612-bis»; d) al comma 5-bis dell'articolo 398: 1) le parole: «e 609-octies» sono sostituite dalle seguenti: «, 609-octies e 612-bis»; 2) le parole: «vi siano minori di anni sedici» sono sostituite dalle seguenti: «vi siano minorenni»; 3) le parole: «quando le esigenze del minore» sono sostituite dalle seguenti: «quando le esigenze di tutela delle persone»; 4) le parole: «l'abitazione dello stesso minore» sono sostituite dalle seguenti: «l'abitazione della persona interessata all'assunzione della prova»; e) al comma 4-ter dell'articolo 498: 1) le parole: «e 609-octies» sono sostituite dalle seguenti: «, 609-octies e 612-bis»; 2) dopo le parole: «l'esame del minore vittima del reato» sono inserite le seguenti: «ovvero del maggiorenne infermo di mente vittima del reato».
Art. 4.
(Modifica all'articolo 342-ter del codice civile).
1. All'articolo 342-ter, terzo comma, del codice civile, le parole: «sei mesi» sono sostituite dalle seguenti: «un anno».
Art. 5.
(Misure a sostegno delle vittime del reato di molestie insistenti).
1. Le forze dell'ordine, i presìdi sanitari e le istituzioni pubbliche che ricevono dalla vittima notizia di reato di atti persecutori, di cui all'articolo 612-bis del codice penale, introdotto dall'articolo 1 della presente legge, hanno l'obbligo di fornire alla vittima stessa tutte le informazioni relative ai Centri antiviolenza presenti sul territorio, ed in particolare nella zona di residenza della vittima. Le forze dell'ordine, i presìdi sanitari e le istituzioni pubbliche provvedono a mettere in contatto la vittima con i Centri antiviolenza, qualora ne faccia espressamente richiesta.
Art. 6.
(Clausola di invarianza finanziaria).
1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.
Art. 7.
(Entrata in vigore).
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Non solo una raccolta di dati,
fondamentale per conoscere la situazione, ma anche
un percorso formativo e di
riflessione per noi ragazzi.
I giovani, uomini e donne, più che di educazione sessuale hanno
bisogno di educazione
alla cittadinanza e di educazione
dei sentimenti.
Quasi sempre dietro la violenzac’è il sentimento
che la donnasia un oggetto,
una cosa chepuò essere dominata.
Anna Costanza Baldry, psicologa e criminologa
Per noi giovani, prima di tutto, viene la prevenzione. Chiediamo di essere educati al rispetto di noi e degli altri, affinché Sofia non pianga più..
1. Ti è mai capitato di sentire parlare di violenza sulle donne e ai minori?
34
1
64
10
10
20
30
40
50
60
70
Si No
Maschio
Femmina
2.Secondo te qual è la peggior forma di violenza?
11%
33%
1%
54%
1%
Fisica
Psicologica(svalutazione, scarsaconsiderazionedellapersona)
Economica (essereprivati dei mezzi disostentamento)
Sessuale
Altro..
3.Credi che la violenza alle donne sia legata a:
15%
19%
46%
14%
3%
1%
2%Fattori culturali
Problemi familiari di chi fala violenza
Assunzione dialcool/droghe da parte dichi fa la violenzaLa naturale aggressivitàdegli uomini
Atteggiamenti provocantidelle donne
Al fatto di essere donna
Altro..
4. Secondo te, in Italia la violenza alle donne è un fenomeno:
9
18
83
47
15
0
10
20
30
40
50
Limitato Diffuso Nascosto
Maschio
Femmina
5. Secondo te, in provincia di Imperia, la violenza alle donne è un fenomeno:
2
26
25
1
27
10
27
0
5
10
15
20
25
30
Inesistente Limitato Diffuso Nascosto
Maschio
Femmina
6.Secondo te le principali azioni di violenza sono compiute da:
61%22%
11%6%
Estranei
Conoscenti
Familiari
Altro..
7.Il problema della violenza alle donne dovrebbe essere affrontato:
46 7
16
2
1311 10
28
3
0
5
10
15
20
25
30
Tra le muradomestiche
Traconoscenti
In centriprivati
specializzati
In Centripubblici
specializzati
Altro..
Maschio
Femmina
8.Se dovessi subire una violenza a chi chiederesti aiuto?
40%
24%
18%
8%
5%
2%
1%
2%
Familiare
Amica/o
Conoscente
Insegnante
Forze dell'ordine
Operatore esperto
conoscente
Altro..
9.Conosci la legge sulla violenza alle donne?
31%
69%
Si
No
10. Quali interventi vorresti che fossero attuati per combatter la violenza sulle donne e i minori? M. F.
Totale complessivo % Moda
Punizioni più severe 16 36 52 52%Punizioni più severe
Più sicurezza 15 20 35 35%
Maggior aiuto 1 4 5 5%
Non c'è soluzione 1 1 1%
Cura psicologica dell'aggressore 1 1 1%
Più sicurezza e severità 2 4 6 6%
Totale complessivo 35 65 100
16
36
1520
14
1 1 2 4
0
10
20
30
40
Punizioni piùsevere
Più sicurezza Maggior aiuto Non c'è soluzione Cura psicologicadell'aggressore
Più sicurezza eseverità
10.Quali interventi vorresti che fossero attuati per combattere la violenza sulle donne e i minori?
Maschio
Femmina
10.Quali interventi vorresti che fossero attuati per combattere la violenza sulle donne?
52%35%
5%
1%
1%
6%
Punizioni più severe
Più sicurezza
Maggior aiuto
Non c'è soluzione
Cura psicologicadell'aggressore
Più sicurezza e severità
Il video è stato realizzato da:
Giulia Emerigo
Il lavoro in power point da:
Lorena Ramella
Masuzzo Brigitte
Tufo Valentina
Succi Valentina
Russo Riccardo
Saglietto Luca
Chieppa Jacopo
Pressamariti Michela
Marvaldi Elena
Gandolfi Matteo
Parravicini Alex
Garelli Luca
Fatnassi Aladino
Cussigh Sharon
Firringa Andrea
Garibbo Marta
Maffone Giulia
Ghiglione Dino
Oda Ivan
Mela Daniele
Faggio Michele
De Luca Fabio
Pellegrino Simone
Boi Gianluca
Paolazzo Chiara
Bottino Matteo
Rolando Sara
Degola Federico
Gramondo Silvia
Hanno collaborato gli studenti di Euromath:
Coordinati dalla Prof.ssa Nicoletta Oreggia
disegno di Bullano Simone
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