capodimonte pinacoteca prima parte

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La Reggia Pinacotecas di Capodimonte prima parte

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Avanzamento automatico eccettoAvanzamento automatico eccettole slide 2 e 3le slide 2 e 3

La collezione FarneseLa collezione FarneseSi deve all'azione politica e alle scelte culturali di Alessandro Farnese (1468-1549) l'origine della Si deve all'azione politica e alle scelte culturali di Alessandro Farnese (1468-1549) l'origine della collezione, iniziata ancor prima di diventare papa col nome di Paolo III. Nel 1545 fa infeudare al figlio Pier collezione, iniziata ancor prima di diventare papa col nome di Paolo III. Nel 1545 fa infeudare al figlio Pier Luigi il Ducato di Parma e Piacenza.Luigi il Ducato di Parma e Piacenza.Comprensiva delle maggiori opere di pittura italiane ed europee, nonché di pregevoli oggetti di arti Comprensiva delle maggiori opere di pittura italiane ed europee, nonché di pregevoli oggetti di arti applicate, è l'asse fondamentale delle raccolte del Museo. Ereditata da Carlo di Borbone venne collocata applicate, è l'asse fondamentale delle raccolte del Museo. Ereditata da Carlo di Borbone venne collocata nel corso del Settecento nella Reggia di Capodimonte e trasferita all'inizio dell'Ottocento nel Real Museo, nel corso del Settecento nella Reggia di Capodimonte e trasferita all'inizio dell'Ottocento nel Real Museo, oggi Museo Archeologico Nazionale, solo nel 1957 venne riportata a Capodimonte. Quest'insieme di oggi Museo Archeologico Nazionale, solo nel 1957 venne riportata a Capodimonte. Quest'insieme di opere si era intanto arricchita nel corso di circa due secoli di importanti acquisizioni avvenute all'epoca opere si era intanto arricchita nel corso di circa due secoli di importanti acquisizioni avvenute all'epoca deiBorbonedeiBorbone(1734-1860) e in età postunitaria, andando ad integrare il primitivo nucleo farnesiano. Le raccolte  vanno (1734-1860) e in età postunitaria, andando ad integrare il primitivo nucleo farnesiano. Le raccolte  vanno così incentrandosi su due nuclei distinti: la collezione romana, comprensiva per lo più di opere di artisti così incentrandosi su due nuclei distinti: la collezione romana, comprensiva per lo più di opere di artisti legati ai Farnese da rapporti di committenza (Raffaello, Sebastiano del Piombo, Tiziano, El Greco, i legati ai Farnese da rapporti di committenza (Raffaello, Sebastiano del Piombo, Tiziano, El Greco, i Carracci, Botticelli) e conservata nel palazzo di Famiglia nei pressi di Campo dei Fiori, insieme alla Carracci, Botticelli) e conservata nel palazzo di Famiglia nei pressi di Campo dei Fiori, insieme alla grande statuaria antica, attualmente nel Museo Archeologico Nazionale; e la collezione parmense grande statuaria antica, attualmente nel Museo Archeologico Nazionale; e la collezione parmense esposta a fine Seicento nel palazzo della Pilotta a Parma, con una rilevante presenza di opere di scuola esposta a fine Seicento nel palazzo della Pilotta a Parma, con una rilevante presenza di opere di scuola emiliana, nonché un cospicuo numero di dipinti fiamminghi.La collezione romanaemiliana, nonché un cospicuo numero di dipinti fiamminghi.La collezione romanaAlla morte di Paolo III nel 1549 la politica di incremento delle raccolte viene continuato dai nipoti Alla morte di Paolo III nel 1549 la politica di incremento delle raccolte viene continuato dai nipoti Alessandro (1520-1589) e Ranuccio (1530-1565), entrambi cardinali. In particolare, il primo conferisce Alessandro (1520-1589) e Ranuccio (1530-1565), entrambi cardinali. In particolare, il primo conferisce ulteriore impulso alle collezioni, circondandosi di una schiera di artisti (da Michelangelo a Tiziano, da El ulteriore impulso alle collezioni, circondandosi di una schiera di artisti (da Michelangelo a Tiziano, da El Greco a Bertoja, da Salviati a Guglielmo Della Porta), le cui opere costituiscono oggi il nerbo della Greco a Bertoja, da Salviati a Guglielmo Della Porta), le cui opere costituiscono oggi il nerbo della raccolta. Il cardinale Odoardo (1573-1626) effettua nuove acquisizioni, richiede opere d'arte dai raccolta. Il cardinale Odoardo (1573-1626) effettua nuove acquisizioni, richiede opere d'arte dai possedimenti parmensi, diventa nel 1600 beneficiario della raccolta di Fulvio Orsini, bibliotecario e possedimenti parmensi, diventa nel 1600 beneficiario della raccolta di Fulvio Orsini, bibliotecario e consigliere artistico dello zio Alessandro. Dopo la sua morte, nel 1626, il Palazzo rimane disabitato e consigliere artistico dello zio Alessandro. Dopo la sua morte, nel 1626, il Palazzo rimane disabitato e lentamente si spoglia; vi restano la grande statuaria, le raccolte di antichità - che il cardinale Alessandro lentamente si spoglia; vi restano la grande statuaria, le raccolte di antichità - che il cardinale Alessandro aveva indissolubilmente legato all'edificio - nonché un numero residuo di dipinti che si ritennero di aveva indissolubilmente legato all'edificio - nonché un numero residuo di dipinti che si ritennero di minore interesse per la collezione parmense che si andava costituendo nel ducato emiliano nella minore interesse per la collezione parmense che si andava costituendo nel ducato emiliano nella seconda metà del Seicentoseconda metà del Seicento..,

La collezione BorboneLa collezione BorboneCon il patrimonio d'arte ereditato dai Farnese non si esaurisce l'attività collezionistica di Con il patrimonio d'arte ereditato dai Farnese non si esaurisce l'attività collezionistica di Carlo di Borbone, del figlio Ferdinando IV, e dei loro discendenti. Un collezionismo che si Carlo di Borbone, del figlio Ferdinando IV, e dei loro discendenti. Un collezionismo che si alimenta secondo diverse formule: o con un rapporto di committenza diretta a pittori, almeno alimenta secondo diverse formule: o con un rapporto di committenza diretta a pittori, almeno all'origine di prevalenza non napoletani, cui si richiede il compito di arredare (con vedute, all'origine di prevalenza non napoletani, cui si richiede il compito di arredare (con vedute, paesaggi, raffigurazioni di costumi e di vita popolare, nonché ritratti e immagini celebrative paesaggi, raffigurazioni di costumi e di vita popolare, nonché ritratti e immagini celebrative della monarchia regnante) i più importanti siti reali, fra i quali la Reggia di Capodimonte; o della monarchia regnante) i più importanti siti reali, fra i quali la Reggia di Capodimonte; o alimentando, soprattutto dopo il trasferimento di tutte le raccolte d'arte e di antichità nel Real alimentando, soprattutto dopo il trasferimento di tutte le raccolte d'arte e di antichità nel Real Museo Borbonico, l'acquisizione di opere del passato, ad integrare quanto già si possedeva Museo Borbonico, l'acquisizione di opere del passato, ad integrare quanto già si possedeva per diritto ereditario dalla famiglia Farnese. A Capodimonte, si incrementano le collezioni per diritto ereditario dalla famiglia Farnese. A Capodimonte, si incrementano le collezioni affidando a pittori, di preferenza non napoletani, le immagini celebrative della dinastia. Negli affidando a pittori, di preferenza non napoletani, le immagini celebrative della dinastia. Negli anni di Carlo (1734-1759) e in quelli di Ferdinando lavorano per la Corte artisti come anni di Carlo (1734-1759) e in quelli di Ferdinando lavorano per la Corte artisti come Giovanni Paolo Pannini, Francesco Liani, Raphael Mengs, Philipp Hackert, Angelika Giovanni Paolo Pannini, Francesco Liani, Raphael Mengs, Philipp Hackert, Angelika Kauffmann ed Elisabeth Vigée Lebrun.Kauffmann ed Elisabeth Vigée Lebrun.Oltre a recuperare a Roma il bottino d'arte depredato dai francesi nella Reggia di Oltre a recuperare a Roma il bottino d'arte depredato dai francesi nella Reggia di Capodimonte, durante le convulse vicende del 1799, i Borbone hanno modo di acquistare un Capodimonte, durante le convulse vicende del 1799, i Borbone hanno modo di acquistare un discreto numero di importanti dipinti, tra i quali l'"discreto numero di importanti dipinti, tra i quali l'"Atalanta e Ippomene" Atalanta e Ippomene" di Guido Reni e il di Guido Reni e il ""Paesaggio con la ninfa Egeria"Paesaggio con la ninfa Egeria" di Lorrain. Spedite a Napoli, queste opere trovano di Lorrain. Spedite a Napoli, queste opere trovano sistemazione, tra il 1801 ed il 1805, nella Galleria del Palazzo del Principe di Francavilla a sistemazione, tra il 1801 ed il 1805, nella Galleria del Palazzo del Principe di Francavilla a Chiaia. Durante il decennio francese, riunite tutte le collezioni d'arte e di antichità nel Chiaia. Durante il decennio francese, riunite tutte le collezioni d'arte e di antichità nel Palazzo degli Studi, gli incrementi maggiori si hanno in seguito agli espropri del patrimonio Palazzo degli Studi, gli incrementi maggiori si hanno in seguito agli espropri del patrimonio di chiese e conventi soppressi, con prevalenza di opere di artisti di scuola meridionale.di chiese e conventi soppressi, con prevalenza di opere di artisti di scuola meridionale.Nel 1814 si avvia la trattativa, definita poi nel 1817, per l'acquisto delle articolate collezioni Nel 1814 si avvia la trattativa, definita poi nel 1817, per l'acquisto delle articolate collezioni del Cardinale Stefano Borgia (il cosiddetto Museo di Velletri). Con questa acquisizione del Cardinale Stefano Borgia (il cosiddetto Museo di Velletri). Con questa acquisizione entrano nelle collezioni borboniche oggetti d'arte orientale e occidentale, manufatti entrano nelle collezioni borboniche oggetti d'arte orientale e occidentale, manufatti archeologici e opere medioevali e moderne, come la celebre "archeologici e opere medioevali e moderne, come la celebre "Sant'Eufemia"Sant'Eufemia" del Mantegna. del Mantegna.

Caravaggio è tra gli artisti di Caravaggio è tra gli artisti di maggiore risonanza mondialemaggiore risonanza mondiale

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Chiedo venia ma le Opere non sono tutte e le foto non perfettissime ma in Chiedo venia ma le Opere non sono tutte e le foto non perfettissime ma in assenza totale di luce spero almeno di avere comunicato qualche piccola assenza totale di luce spero almeno di avere comunicato qualche piccola emozione. Antonioemozione. Antonio

antonio.florino@gmail.comantonio.florino@gmail.com

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