bassano città del sapere - il percorso
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Bassano:
un percorso di
lavoro complesso
Il rinnovo
dell’ecosistema
produttivo di Bassano
nella direzione del
decoupling è il
motore che ha dato
vita ad un percorso
di lavoro complesso,
organizzato come un
lavoro sistemico,
attraverso un dialogo
aperto tra tutti i
partecipanti.
Scopo del progetto è rendere Bassano
attrattiva per generare nuovo sviluppo
attraverso il progetto di riconversione
della città dalla produzione meccanica
alla produzione creativa.
Fasi di lavoro:
1. lettura aggiornata di Bassano in
quattro ecosistemi: risorse
umane, produttive, urbane, naturali
2. ipotesi di organizzazione della
piattaforma di progettazione
e produzione open
Bassano:
dalle smalterie alle nuove
fabbriche del sapere
Bassano:
un modello progettuale
coerente con l’UE
Il percorso ha come esito la costruzione di un
modello di progettazione organico che:
punta allo
sviluppo
delle
risorse
umane…
…gestisce
le risorse
in modo
metabolico…
…ha un
approccio
resiliente e
anticipativo
…
…aumenta la
connettività
di persone
e oggetti…
Bassano: lettura
quantitativa popolazione
43.000 persone, 11% stranieri, età media
43 anni, tasso di occupazione 2001 49%,
reddito medio 2010 25.400 €
Bassano: rivalutazione
del capitale culturale
CREATIVITA’
Rilettura delle classi sociali in base a:
- il capitale economico - livello di reddito;
- il capitale sociale - livello di interazione e inclusione;
- il capitale culturale - livello di istruzione
CONNETTIVITA’ 6.000 studenti 6 – 18 anni
5.000 persone “popolazione creativa”
4.000 persone “pop. innovativa”
Mandamento 170.000 ab. 17.000 potenziali
lavoratori temporanei innovativi
I settori economici
Bassano mostra una costante ed elevata
industriosità sin dal periodo del
dopoguerra, nettamente superiore alle
attività agricole per numero di addetti, e
che ha dominato sulle attività di servizio
almeno fino agli anno ‘80/’90.
I distretti
A partire dagli anni ‘60 si sono sviluppate in
Veneto attività produttive manifatturiere
organizzate per distretti, cioè per piccole unità
autosufficienti nell’intera catena produttiva, di tipo
verticale, basati sulla competizione, a scala locale.
Le filiere
La filiera è “l’insieme delle attività interrelate
che si articolano lungo la catena del valore di
un prodotto o servizio, comprende tutte le
attività che concorrono alla sua creazione,
trasformazione, distribuzione,
commercializzazione e fornitura”
Internet
delle cose
È l’ultima evoluzione
della connettività:
- Internet 1.0: trasmissione
di informazioni nella rete;
- 2.0: interazione tra gli
utenti in rete (social, wiki);
-3.0: cloud, uno spazio di
archiviazione dati e
software disponibile 24h;
- 4.0: internet of things, i
dati vengono scambiati
tra persone e oggetti
Le piattaforme (2010-…)
La piattaforma è una rete di soggetti
multidisciplinari che lavora per obiettivi
comuni e, grazie al raggiungimento di
una massa critica nella produzione di
innovazione e nella capacità di
organizzazione può accedere alle
opportunità di sviluppo a livello
metropolitano.
Le imprese 2.0
L’impresa 2.0 affianca o sostituisce i
tradizionali luoghi dell’interazione fisici
(uffici, sale conferenze, centri ricerca , ...)
con nuovi luoghi per l’interazione digitale
e social (blog, wiki, social net, ecc).
Le imprese 4.0
La comparsa della cloud e dell’interattività degli
oggetti apre ad una nuova dimensione
organizzativa basata sulla ‘distanza zero’, la
prossimità in tempo reale di informazioni per
permettere decisioni d’azienda più veloci e
responsabili, e sulla prossimità – e
interscambiabilità - tra produttori e consumatori
per soddisfare al meglio i bisogni del mercato.
Innovazione tecnologica:
tecnologie abilitanti (micro e nanoelettronica, nano e
biotech, fotonica, materiali e
tecnologie di produzione avanzati)
e innovazioni dirompenti
Iperconnettività
Lo sviluppo della connettività
genera una nuova infrastruttura
‘soft’ destinata a produrre
database, sopratutto grazie
all’iniziativa pubblica.
È questa la nuova industria di
base, che avrà lo stesso ruolo ad
esempio della siderurgia
nell’epoca industriale.
L’ecosistema delle risorse naturali:
gestione metabolica per aumentare la
produttività e risparmiare risorse
Decoupling = disaccoppiare la crescita
dal consumo risorse
Occorre invertire la curva dello
sviluppo tradizionale, e avviare un
nuovo ciclo basato su innovazione
tecnologica biocompatibile.
Gli step del nuovo ciclo produttivo
sono concordati a livello
internazionale ed europeo, e
recepiti dalla politica italiana.
Bassano metabolica
La città come un organismo vivente
vero e proprio, capace di assumere
input, manipolarli, ed espellere
output, in un ciclo continuo, che
tende il più possibile ad essere
chiuso, cioè ad autogenerare gli
input e a riassorbire i rifiuti
prodotti.
L’agenda operativa
degli interventi
Azione 1:
Abbassare
l’impronta
ecologica
Azione 2:
Valutare la
bioproduttività
del territorio
Azione 3: Realizzare edifici
e infrastrutture attive Azione 4:
Realizzare smart grid
Rilievo delle
infrastrutture
urbane del sapere
L’UE individua gli scopi in termini di educazione, che
influenzano la forma della città:
- sviluppo dell’industriosità, quindi le strutture di supporto
all’apertura di nuove imprese e start-up;
- sviluppo delle attività di apprendimento continuo
- sviluppo delle relazioni esterne, quindi l’articolazione dei
programmi e delle strutture per lo scambio di conoscenza.
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