almanacco bozza
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L’Almanacco che cos’è FRIENDS & FRIENDS NOTIZIE DI RILIEVO: SOMMARIO: • Notizia 4 • Notizia 1 • Notizia 2 • Notizia 3 Brano interno 2 Brano interno 2 Brano interno 2 Brano interno 3 Brano interno 4 Brano interno 5 Brano interno 6TRANSCRIPT
L’Almanacco è un contenitore online di informazioni
storiche che riguardano Castello,
catalogate secondo l’ordine crono-
logico degli avvenimenti.
L’almanacco in parte è con-
sultabile in loco, in assenza di con-
nessione, invece, per un approfon-
dimento dell’informazione, è indi-
spensabile un collegamento internet.
Si spera in futuro di codificare le informazioni che
riguardano Castello mediante dei codici a barra, leggi-
bili dagli smartphone, per poter accedere ad ulteriori
informazioni
L ’ A l m a n a c c o c h e c o s ’ è
N O T I Z I E D I R I L I E V O :
• Notizia 1
• Notizia 2
• Notizia 3
• Notizia 4
S O M M A R I O :
Brano interno 2
Brano interno 2
Brano interno 2
Brano interno 3
Brano interno 4
Brano interno 5
Brano interno 6
S t o r i a d e l C a s a t o d i C a s t e l l o
Del castello, fortelicium di Piedimonte si ha traccia fin dai Nor-
manni. Nel decreto di Carlo VI d’Austria del 1730, col quale si
crea città la terra di Piedimonte, è uno dei tre quartieri, insie-
me con Piedimonte e Vallata. Autonomo il 12 Febbraio 1752,
riunitosi il 9 Agosto 1764, definitivamente autonomo nel 180-
1, il 13 Agosto 1970 si è intitolato al Matese .
F R I E N D S & F R I E N D S
Almanacco Castellano
Data Volume 1, Numero 1
L’11 Aprile 1639 fu nominato vescovo di Alife da Papa Urbano VIII, restò in
sede 17 anni; il 10 Giugno 1651 fondò il seminario a Castello. Mori il 22 Ot-
tobre 1656. La peste che spopolava il reame, aveva ridotto a metà la popola-
zione di Piedimonte e dei casali (9.060 abitanti nel 1648,
4.645 nel 1669),I malati ancora convalescenti venivano
ora portati a Castello per l’aria mossa e leggera. E a Ca-
stello egli si trovava in Ottobre ad amministrare i Sacra-
menti, coraggioso e pio, ne fu contagiato, e morì
Il 7 agosto 171 i De Baronibus signori di Civitella San felice
donarono ai Padri Agostiniani Scalzi di Napoli il casale nel
quale successivamente fu costruito il Mona-
stero e la chiesa di Sant’ Agostino
1 1 A p r i l e 1 6 3 9 P I E R P A O L O D E M E D I C IP I E R P A O L O D E M E D I C IP I E R P A O L O D E M E D I C IP I E R P A O L O D E M E D I C I
7 a g o s t o 1 7 1 1 D e B a r o n i b u s
P a g i n a 2 V o l u m e 1 , N u m e r o 1
“Per attirare
l'attenzione del lettore, inserire
qui un richiamo o
una frase tratta
dal testo.”
http://it.wikipedia.org/wiki/Diocesi_di_Alife-Caiazzo
Didascalia dell'immagine o della fotografia
Autonomo da Piedimonte
Definitivamente autonomo
1801
Di nuovo riunitosi con
Piedimonte
1 2 F e b b r a i o 1 7 5 2
1 8 0 1
9 A g o s t o 1 7 6 4
P a g i n a 3 V o l u m e 1 , N u m e r o 1
“Per attirare
l'attenzione del lettore, inserire
qui un richiamo o
una frase tratta
dal testo.”
Didascalia del-l'immagine o della fotografia
Didascalia dell'immagine o della fotografia
età; eliminando di fatto ogni spe-
ranza per la strenua ed ardita città
di Cluvia.Tratti di strada lastricata
in stile romano, ritrovamenti di
monete romane ed un rudere che
doveva essere stato un tempio fan-
no pensare quindi che la strada
percorsa dai romani alla conquista
di Bojano capitale dei Sanniti-
Pentri sia proprio attraverso la sali-
ta che dalle valli di cinta a Castello
salga fino ai monti del Matese per
poi scendere verso il Molise, ciò
avvalora la tesi che vuole identifi-
cati Castello e l'antico insediamen-
to di Cluvia. Le cinque torri che
dall'alto della terrazza di Castello
vigilavano sulle valli circostanti
rappresentavano una vera e propria
roccaforte insormontabile per qual-
siasi nemico, per questo Castello
divenne l'ultimo baluardo e rifugio
degli abitanti delle pianure circo-
stanti, durante il Medioevo Castello
fu assediato per ben due volte: nel-
Durante la seconda delle guerre
sannitiche nel 313 a.C. i legionari
romani che da Alife muovevano
verso Bojano per conquistarla in-
contrarono sulla propria strada non
poche difficoltà, in particolare du-
rante la traversata dei monti del
Matese, una piccola fortificazione
di nome Cluvia (si pensa che sia
l'antico insediamento di Castello
del Matese) rappresentò un arduo
ostacolo da sormontare tanto che
questa piccola roccaforte riuscì a
testa alta nell'impari lotta contro
l'esercito romano sterminandone
un'intera coorte ed evitando di fatto
l'assedio, pochi anni dopo tuttavia
il console Giulio Bibulco forte di
un esercito ben più armato ed equi-
paggiato, nonché superiore in nu-
mero a quello distrutto da Cluvia
riuscì, non senza difficoltà ad en-
trare nelle mura di Cluvia ed ivi
uccise tutti i maschi che avessero
superato il quattordicesimo anno di
la prima 1229 le mura di Castello
diedero asilo e sicuro domicilio al
ghibellino Tommaso I D'Aquino,
assediato dall'esercito guelfo; men-
tre nella seconda (1460) non basta-
rono a difendere il conte di Fondi,
Antonio Gaetani, ribelle a Ferdi-
nando I di Aragona, infatti la gran-
diosa e memorabile difesa schierata
dai cittadini di Castello fu piegata
dall'esercito reale. All'inizio del
XVI secolo i De Baronibus signori
di Civitella donarono a Castello il
palazzo S.Agostino. Il simbolo di
Castello diventa allora un pino uni-
tamente a quello di S.Potito e
S.Gregorio a testimonianza dell'av-
venuta separazione da Piedimonte
che ne ha tre.
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L’associazione Friends & Friends
non è stata ancora costituita e’ solo
l’idea di organizzare cronologica-
mente i principali eventi che hanno
caratterizzato la nascita del comune
di Castello.
Chiunque volesse contribuire alla
costituzione e al mantenimento di
questo almanacco può farlo ho in-
viando una e.mail all’indirizzo
F R I E N D S & F R I E N D S
L a s t o r i a d e l c a s a t o d i C a s t e l l o
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