alice tondi matr. 232518 annamaria sanfelici matr. 232506

35
ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506 LA VALUTAZIONE DELLE AZIENDE IN DISEQUILIBRIO ECONOMICO

Upload: guglielmo-marchesi

Post on 02-May-2015

236 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

ALICE TONDI matr. 232518ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

LA VALUTAZIONE DELLE AZIENDE IN

DISEQUILIBRIO ECONOMICO

Page 2: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

DISEQUILIBRIO ECONOMICO

Aziende in perdita

Aziende con redditi non cogrui

Page 3: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

AZIENDA IN PERDITA

Organizzazione produttiva che non è in grado di presentare, dopo aver operato opportune rettifiche, conti economici con margini positivi.

RETTIFICHE: da apportare quando la redditività della gestione di un’ impresa è falsata per la presenza di elevati tassi di inflazione.

Page 4: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

Per eliminare gli effetti dell’inflazione e ottenere un reddito “realistico” occorrerebbe effettuare le seguenti operazioni:

1. Verifica degli ammortamenti2. Imputazione di utili o perdite da inflazione che si

generano per l’impatto positivo o negativo dell’inflazione sulle passività e sulle disponibilità monetarie

3. Valorizzazione delle rimanenze finali secondo il criterio LIFO

Page 5: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

…EFFETTUATE LE RETTIFICHE…

• PERDITA IRREVERSIBILE

• PERDITA REVERSIBILE

NB: l’accertamento delle cause di disequilibrio va condotto sia a livello di singola azienda, sia a livello di settore, sia a

livello macroeconomico.

Page 6: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

PERDITA IRREVERSIBILE

La valutazione dell’azienda viene effettuata considerando il complesso aziendale come insieme disaggregato di beni suscettibili di vendita separata con l’obiettivo di realizzare per ciascuno il prezzo migliore.

Questo criterio di valutazione viene detto “DEL VALORE DI LIQUIDAZIONE”.

Page 7: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

PERDITA REVERSIBILE

Criteri di valutazione:1. METODO REDDITUALE PURO2. METODO PATRIMONIALE SEMPLICE3. METODO MISTO4. METODO PATRIMONIALE COMPLESSO fondato sul

GOING CONCER VALUE

Page 8: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

GOING CONCERNE VALUE• L’azienda in perdita, solo per il fatto di essere già

funzionante può vantare l’esistenza di valori immateriali positivi.

• La valutazione di un’azienda in perdita non sempre si risolve nella determinazione di un badwill che va portato in diminuzione del PN.

• Questo approccio fa coincidere il valore del capitale economico dell’azienda in perdita con il valore (costo-opportunità) che essa assume per chi è intenzionato all’acquisto di quel complesso aziendale.

Page 9: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

VALORE INCREMENTALE del PN (può derivare, ad esempio,da spese di costituzione, grado di efficienza del processo produttivo aziendale, ecc..)

VALUTAZIONE: si fa riferimento al costo-opportunità, cioè al valore attuale degli esborsi necessari per costituire un’impresa analoga a quella già in funzionamento.

(ES. : forza lavoro)

Page 10: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

W=K’ + V. Imm. + V.B.A. + V.C.R.

• VALORE DEI BENI ACCESSORI: mantengono il loro valore

• VALORE DELLA CORREZIONE REDDITUALE: periodo di tempo in cui si manifestano perdite fino al

raggiungimento di condizioni di equilibrio (2-3 anni)

Page 11: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

AZIENDE CON REDDITI NON CONGRUI

REDDITO NON CONGRUO: aziende che, pur non trovandosi in perdita, non riescono a remunerare in maniera congrua il capitale proprio investito.

Page 12: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

METODI DI RIVALUTAZIONE DEI CESPITI PATRIMONIALI

1) Rivalutazione totale dei cespiti ammortizzabili e conseguentemente del PN, successivamente si calcola un valore di badwill (ammortamento) che decurta il PN precedentemente aumentato

2) Rivalutazione controllata dei cespiti ammortizzabili entro i limiti della capacità di reddito.(capacità adeguata a coprire gli ammortamenti e garantire la remunerazione del capitale proprio)

3) Procedere in assenza di rivalutazione dei cespiti: si prende in considerazione solo il capitale di funzionamento.

Page 13: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

METODO DI RIVALUTAZIONE TOTALE DEI CESPITI AMMORTIZZABILI

STATO PATRIMONIALE

Immobilizzazioni 4000 Capitale netto 1500

Crediti 100 Fondo ammortamento 2000

Totale Attivo 4100 Debiti 600

Totale Passivo 4100

CONTO ECONOMICO

Costi d’esercizio 5500 Ricavi 6000

Ammortamento 400

Utile d’esercizio 100

Totale 6000 Totale 6000

Page 14: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

Tasso di remunerazione congrua: 10%

W = K’ + (R - K’i)a n┐i’

Il patrimonio netto rettificato (K’) viene stimato con il metodo patrimoniale semplice.

Si supponga che il costo di ricostituzione netto delle immobilizzazioni sia pari a 4000 contro un valore contabile di 2000

Page 15: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

STATO PATRIMONIALE RETTIFICATO

Immobilizzazioni 8000 Capitale netto 3500

Crediti 100 Fondo ammortamento 4000

Debiti 600

Totale Attivo 8100 Totale Passivo 8100

CONTO ECONOMICO POST-RIVALUTAZIONE

Costi d’esercizio 5500 Ricavi 6000

Ammortamento 800 Perdita netta 300

Totale 6300 Totale 6300

Page 16: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

DISEQUILIBRIO PRIMA DELLA RIVALUTAZIONE R < i K’ 100 < 150

DISEQUILIBRIO DOPO LA RIVALUTAZIONE R < i K’ -300 < 350

Effettuata la rivalutazione dei cespiti a valore di ricostruzione l’azienda denuncia una situazione di disequilibrio ancora maggiore imputabile ai maggiori ammortamenti.

W = K’ + (R - K’i) * a n┐i’ W=3500+ (-300-0,1*3500) a 5┐10% = 1030

(1030<3500)

Page 17: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

• Alcuni autori sostengono che invece di rivalutare tutti cespiti, con conseguente rivalutazione del PN, e decurtare il PN rettificato mediante l’individuazione di un maggior Badwill, “appare più agevole controllare, e se del caso limitare, la rivalutazione dei beni soggetti ad ammortamento”.

• Nella rivalutazione dei cespiti e i relativi ammortamenti bisogna verificare che la capacità di reddito prospettica dell’azienda sia adeguata a:

1)sopportare i maggiori ammortamenti2) consentire una congrua remunerazione del

capitale investito • Solo verificandosi tali condizioni si rispetta il principio della

UNITARIETA’ DELLA GESTIONE nel tempo e nello spazio.

Page 18: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

• L’obiettivo da perseguire è l’equilibrio tra: - dimensione del capitale, - redditività - remunerazione del capitale investito

Per valutare il complesso aziendale NON si può fare riferimento al valore di mercato dei cespiti, ma va considerata la redditività futura, cioè il SISTEMA aziendale come fattori che interagiscono tra di loro sinergicamente per raggiungere obiettivi prefissati e NON la somma dei singoli beni rivalutati.

La dottrina suggerisce quindi di abbattere il pieno valore di costituzione dei cespiti ammortizzabili e verificare, successivamente, che la capacità di reddito sia adeguata a coprire gli ammortamenti e a garantire la remunerazione congrua del Capitale Proprio investito.

Page 19: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

METODO DI RIVALUTAZIONE CONTROLLATA DEI CESPITI

STATO PATRIMONIALE

Immobilizzazioni 4000 Capitale netto 1500

Crediti 100 Fondo ammortamento 2000

Totale Attivo 4100 Debiti 600

Totale Passivo 4100

CONTO ECONOMICO

Costi d’esercizio 5500 Ricavi 6000

Ammortamento 400

Utile d’esercizio 100

Totale 6000 Totale 6000

Page 20: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

STATO PATRIMONIALE RETTIFICATO

Immobilizzazioni 8000 Capitale netto 3500

Crediti 100 Fondo ammortamento 4000

Totale Attivo 8100 Debiti 600

Totale Passivo 8100

CONTO ECONOMICO POST-RIVALUTAZIONE

Costi d’esercizio 5500 Ricavi 6000

Ammortamento 800 Perdita netta 300

Totale 6300 Totale 6300

Supponiamo che la durata delle immobilizzazioni sia di 5 anni e che i ricavi ed i costi siano costanti.

Page 21: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

T1 T2 T3 T4 T5 TOT

RICAVI 6000 6000 6000 6000 6000 30000

COSTI DI ESERCIZIO

5500 5500 5500 5500 5500 27500

CAPACITA’ DI REDDITO

500 500 500 500 500 2500

CAPACITA’ DI REDDITO GLOBALE 2500AMMORTAMENTO IMM. PERIODO -4000CAPACITA’ DI REDDITO NETTO NELQUINQUENNIO -1500

PERDITA ANNUALE -1500/5=-300

Page 22: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

• Se si assicura la remunerazione congrua (per tutto il quinquennio pari a 1750) non si ha capacità di ammortamento (pari a 750) sufficiente per ammortizzare le immobilizzazioni (4000).

• Se si assicura la piena capacità di ammortamento (4000) non si consegue la congrua remunerazione del capitale proprio.

NB: la capacità di ammortamento è definita come il massimo valore dei cespiti iscrivibili in bilancio e viene calcolata per differenza tra capacità di

reddito dell’impresa e congrua remunerazione del capitale investito e non può eccedere il valore di ricostituzione dei cespiti, risulta infatti inferiore al

valore contabile di essi.

Page 23: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

COME RISANARE L’IMPRESA?Abbattendo il valore del cespite e quello del

capitale netto.

CAPACITÀ DI REDDITO = capacità di ammortamento + remunerazione congrua del capitale proprio;

VALORE DELLE IMMOBILIZZAZIONI = capitale proprio + (valore contabile valutato integralmente dei cespiti ammortizzabili – capitale

netto rivalutato integralmente)

Le incognite sono “VALORE DEL CAPITALE PROPRIO= X” e “VALORE DELLE IMMOBILIZZAZIONI=Y”

Page 24: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

CAPACITÀ DI REDDITO = 2500;

REMUNERAZIONE CONGRUA = 10 % * t * capitale proprio

t = 5 anni

Si ha: 2500 = capacità di ammortamento + (10% * 5 * capitale proprio)

Valore delle immobilizzazioni = capitale proprio + (4000– 3500)

Risolvendo il sistema:• 2500 = capitale proprio + 500 + (10% * 5 * capitale proprio)

• 2500 – 500 = capitale proprio + (10% * 5 * capitale proprio)

• 2000 = capitale proprio (1+ 10% * 5)

Risolvendo rispetto al capitale proprio si ha:• Capitale proprio = (2000) / (1,5) = 1334;

• Immobilizzazioni = 1334 + 500 = 1834

Page 25: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

La nuova situazione patrimoniale dopo i provvedimenti di risanamento può essere così sintetizzata:

STATO PATRIMONIALE

Immobilizzazioni 1834 Capitale netto 1334

Crediti 100

Totale Attivo 1934 Debiti 600

Totale Passivo 1934

Occorre verificare se:1) È garantita una congrua remunerazione del capitale

proprio investito2) Vengono coperti gli ammortamenti.

Page 26: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

CAPACITA’ DI REDDITO 2500AMMORTAMENTO CESPITI -1834REMUNERAZIONE CONGRUA = 666

Il reddito per ciascun periodo amministrativo è: 666/5=133,2

Per verificare se l’obiettivo di assicurare la remunerazione del 10% è stato raggiunto bisogna calcolare

REDDITO D’ESERCIZIO CAPITALE PROPRIO 133,2 1334Così facendo abbiamo assicurato una remunerazione congrua al

capitale investito.

=ROE

=10%

Page 27: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

ASSENZA DI RIVALUTAZIONE DEI CESPITI

STATO PATRIMONIALE

Immobilizzazioni 4000 Capitale netto 1500

Crediti 100 Fondo ammortamento 2000

Totale Attivo 4100 Debiti 600

Totale Passivo 4100

CONTO ECONOMICO

Costi d’esercizio 5500 Ricavi 6000

Ammortamento 400

Utile d’esercizio 100

Totale 6000 Totale 6000

Page 28: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

Procediamo con la determinazione del capitale proprio (che in questo caso coincide col capitale economico) operando direttamente sul capitale di funzionamento.

T1 T2 T3 T4 T5 TOT

RICAVI 6000 6000 6000 6000 6000 30000

COSTI D’ESERC.

5500 5500 5500 5500 5500 27500

CAPACITA’ DI REDDITO

500 500 500 500 500 2500

Page 29: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

CAPACITA’ DI REDDITO 2500

AMMORTAMENTO CESPITI -2000

CAPACITA’ DI REDDITO GLOBALE = 500

REDDITO RITRAIBILE IN OGNI ESERCIZIO 500/5=100

(questo reddito non soddisfa congruamente il capitale proprio investito)

Page 30: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

• Se si assicura la remunerazione congrua del capitale (750 per tutto il quinquennio) non si ha sufficiente capacità di ammortamento (1750) in grado di permettere il totale recupero dei costi comuni pluriennali (2000).

• Se si assicura il pieno recupero dei costi pluriennali non si consegue la congrua remunerazione del capitale proprio.

Page 31: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

PROVVEDIMENTI DI RISANAMENTO CAPACITÀ DI REDDITO = capacità di ammortamento + remunerazione congrua

del capitale proprio;

VALORE DELLE IMMOBILIZZAZIONI = capitale proprio + (valore contabile valutato integralmente dei cespiti ammortizzabili – capitale netto rivalutato integralmente)

Dove ho:

CAPACITÀ DI REDDITO = 2500;

REMUNERAZIONE CONGRUA = 10 % * t * capitale proprio

t = 5 anni

Capitale proprio = XCapacità di ammortamento = Valore delle immobilizzazioni = Y

Page 32: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

SOSTITUENDO• 2500 = capacità di ammortamento + (10% * 5 * capitale proprio)

• Valore delle immobilizzazioni = capitale proprio + (2000– 1500);

RISOLVENDO IL SISTEMA

• 2500 = capitale proprio + 500 + (10% * 5 * capitale proprio)

• 2500 – 500 = capitale proprio + (10% * 5 * capitale proprio)

• 2000 = capitale proprio (1+ 10% * 5);

• Capitale proprio = (2000) / (1,5) = 1334;

• Immobilizzazioni = 1334 + 500 = 1834

Page 33: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

La nuova situazione patrimoniale post provvedimenti di risanamento può essere cosi sintetizzata

STATO PATRIMONIALE

Immobilizzazioni 1834 Capitale netto 1334

Crediti 100

Totale Attivo 1934 Debiti 600

Totale Passivo 1934

OSSERVIAMO CHE I RISULTATI DEI DUE CASI, CON RIVALUTAZIONE PARZIALE E SENZA RIVALUTAZIONE, SONO ESATTAMENTE UGUALI.

Page 34: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

CONCLUSIONI

Si ribadisce la convenienza ad operare la valutazione del capitale economico dell’azienda in disequilibrio economico operando direttamente sul capitale di funzionamento evitando le lunghe perizie estimative del valore di ricostituzione dei cespiti ammortizzabili.

Page 35: ALICE TONDI matr. 232518 ANNAMARIA SANFELICI matr. 232506

GRAZIE PER

L’ATTENZIONE