alcuni aspetti del cristianesimo

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-Alcuni aspetti di cristianesimo Presentazione Mi rendo conto che questi pensieri sparsi e scelti un po’ casualmente, sono limitati, lacunosi, scarni, frammentari, schematici, ecc. Ma, essendo il mio scopo non quello di trattare in modo, anche se riassuntivo, comunque abbastanza esaustivo, determinati argomenti (anche per mancanza di preparazione e tempo), bensì quello di fornire spunti tratti dalla mia esperienza per affrontare alcune domande che si pone l’uomo moderno, ho dovuto fare delle scelte vincendo sia la tentazione di dire tante cose, nonostante mi rendevo conto che per ogni argomento c’era un’infinità di cose non solo da dire ma anche da indagare, sia la tentazione di esprimermi in modo “alto”, cosa per me assai difficile e faticosa. Ho scritto, perciò, così come ho “sentito” cercando anche una tranquillità del cuore che è propria di quando si ha la coscienza di non dire praticamente nulla se non comunicare l’esperienza di un “metodo”. Del resto sono convinto che molte volte, a parte di una speciale chiamata, molte cose non vengono recepite perché per parlare dello Spirito, occorre lo Spirito, che certamente si può servire delle nostre parole, ma viene ostacolato quando le parole umane vogliono brillare di luce propria (che altro non è che la nostra “luce”, una luce che non è luce). Del resto i processi mentali e di conoscenza e quelli della comunicazione, sono così complessi, profondi e misteriosi, che solo dio può pienamente utilizzarli. E a Dio mi voglio affidare attraverso l’intercessione di sua Madre. Naturalmente, non usando un linguaggio “tecnico”, alle mie parole deve essere dato il significato che esse vogliono effettivamente esprimere, è cioè un significato conforme e sottoposto al giudizio della Chiesa Cattolica, a cui, in ogni caso, mi adeguo volentieri. ****** Pregare con la Bibbia Se tu non capisci tutto della Parola di Dio, la Parola (Gesù) capisce te. Dio supplisce al tuo non capire: egli conosce in te, opera in te, è presente in te. 1

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Considerazioni sulla dottrina, sulla scrittura e sulla prassi della Chiesa applicate alla vita e alle domande dell'uomo di oggi.

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Pregare con la Bibbia

-Alcuni aspetti di cristianesimo

Presentazione

Mi rendo conto che questi pensieri sparsi e scelti un po casualmente, sono limitati, lacunosi, scarni, frammentari, schematici, ecc. Ma, essendo il mio scopo non quello di trattare in modo, anche se riassuntivo, comunque abbastanza esaustivo, determinati argomenti (anche per mancanza di preparazione e tempo), bens quello di fornire spunti tratti dalla mia esperienza per affrontare alcune domande che si pone luomo moderno, ho dovuto fare delle scelte vincendo sia la tentazione di dire tante cose, nonostante mi rendevo conto che per ogni argomento cera uninfinit di cose non solo da dire ma anche da indagare, sia la tentazione di esprimermi in modo alto, cosa per me assai difficile e faticosa.Ho scritto, perci, cos come ho sentito cercando anche una tranquillit del cuore che propria di quando si ha la coscienza di non dire praticamente nulla se non comunicare lesperienza di un metodo. Del resto sono convinto che molte volte, a parte di una speciale chiamata, molte cose non vengono recepite perch per parlare dello Spirito, occorre lo Spirito, che certamente si pu servire delle nostre parole, ma viene ostacolato quando le parole umane vogliono brillare di luce propria (che altro non che la nostra luce, una luce che non luce).Del resto i processi mentali e di conoscenza e quelli della comunicazione, sono cos complessi, profondi e misteriosi, che solo dio pu pienamente utilizzarli. E a Dio mi voglio affidare attraverso lintercessione di sua Madre.Naturalmente, non usando un linguaggio tecnico, alle mie parole deve essere dato il significato che esse vogliono effettivamente esprimere, cio un significato conforme e sottoposto al giudizio della Chiesa Cattolica, a cui, in ogni caso, mi adeguo volentieri.

******

Pregare con la BibbiaSe tu non capisci tutto della Parola di Dio, la Parola (Ges) capisce te.Dio supplisce al tuo non capire: egli conosce in te, opera in te, presente in te. Pregando con la sua Parola gli permetti di conoscerti, cio di rendere efficace in te la sua conoscenza di te.

I limiti dell'uomo: in Dio occasioni di infinitoLa sofferenza patita da Ges non stata infinita, come invece il suo amore, e non stata neanche la somma di tutte le sofferenza umane. Ma, essendo egli Dio, la sua sofferenza si infinitizza e universalizza. Ges, via, verit e vita, non stato vinto dalla morte, ma stato lui ad aver assimilato la morte e, assimilandola (cio vincendola nel modo pi pieno), lha trasformata in vita. In Ges, cos, la sofferenza e la morte sono diventate via, verit e vita. Ne consegue che gli stessi limiti e problemi umani si possono trasformare in unoccasione di superamento di se stessi, attraverso un cammino di santit. Per questo la povera vedova che getta nel tesoro del Tempio solo 2 spiccioli (cfr Mc 12,42-43) ha dato realmente pi di tutti: lessenza del bene, incluso quello materiale e concreto, compreso nellamore, che essenzialmente spirituale. Offerti a Dio gli stessi limiti umani si eucaristizzano. Un po come, fatte le dovute differenze, il pane nella consacrazione.

Vita in Dio Se Dio, come afferma santAgostino, pi intimo alluomo delluomo stesso, in certo modo, attraverso lo Spirito Santo, luomo, anche se solo come creatura, chiamato ad essere pi intimo a Dio che a se stesso, cio ad essere pi in Dio che in se stesso.Per cui, in qualche modo, a livello spirituale, la famiglia di Ges pi mia della mia famiglia, la terra di Ges pi mia della mia terra, il popolo di Ges (ebreo ma, pi ancora, il cristiano) pi mio del mio popoloE, in Dio, io sono pi me di me stesso e, anche, pi intimo agli altri di loro. La grazia, infatti, ci eleva a Dio facendo s che la nostra natura, pur rimanendo se stessa, si potenzi e perfezioni.In Dio luomo pi se stesso che in se stesso. La grazia, infatti, eleva luomo a Dio facendo s che la natura umana, pur rimanendo se stessa, si divinizza.Il fine delluomo oltre se stesso: solo in Dio egli trova pienamente se stesso.

CristianesimoE il:- massimo del trascendente e massimo dellimmanente;- massimo della contemplazione e massimo dellazione;- massimo del soprannaturale e massimo del naturale;- massimo del divino e massimo dellumano;- massimo dellamore e massimo della giustizia;- massimo della spiritualit e massimo della fisicit;- massimo della teoria e massimo della prassi;- massimo del personalismo e massimo della comunione;- massimo del bene sociale e massimo del bene personale

Fede ed emozioniOggi si parla molto di fede incarnata, di essere se stessi, di liberare la propria emotivit. Ma spesso sembra che il manifestare la gioia che d la fede attraverso le emozioni sia degradante per il cristiano maturo.Si dice: una cosa lemotivit, una la fede, tanto pi che col peccato originale lemotivit si corrotta. Giusto, teniamone conto. Ma teniamo anche conto che la fede deve farsi vita, umanizzarsi. Perch, allora, a volte sembra che solo per la fede debba essere proibito incarnarsi nella psiche umana visto che, di fatto , con la carit, lopzione fondamentale pi coinvolgente per luomo? Forse perch spesso luomo ha paura di lasciarsi veramente coinvolgere?

Donando, si riceveEspropriandomi mi trovo. Trovando Dio, trovo me stesso e i fratelli.Dio ama per primo. Per questo San Francesco nella sua Preghiera Semplice, chiede al Signore di amare piuttosto che essere amato. Lamore compendia tutto, anche il bisogno di essere amato. Non c nulla come lamore che, se donato, si riceve.La tenerezza si pu donare a tutti, anche a chi non pu ricambiare, come un figlio piccolo: nel momento stesso che la si dona, la si riceve nel cuore, perch la si ha nel cuore. Ce lha messa Dio.Se del Vangelo si capisse solo lamore di Dio, in un certo senso basterebbe. Lamore, poi, guiderebbe ai modi in cui pi opportuno che si esprima: il Vangelo lamore di Dio espresso attraverso la lettera ed necessario perch luomo comunica anche con le parole. Ma sempre Dio che fa: d il Vangelo e conduce al Vangelo.In Dio: il cuore della ragione il cuore e la ragione del cuore il cuore. Tutto cuore, cio amore, perch il cuore tale solo nellamore.Anche la ragione, in Dio, amore, cio cuore. La ragione un modo essenziale attraverso cui lamore si manifesta: essa per lamore. Di conseguenza se luomo nega lamore non pu vivere veramente col cuore, cio in modo naturale e spontaneo, perch il cuore fatto per lamore: l'uomo che rifiuta gli impulsi del cuore non pu essere libero, perch libero solo chi sviluppa e realizza ci che .La grazia di Dio eleva il cuore delluomo fino a Dio stesso e, perci, innalza anche la libert umana.Madre Teresa di Calcutta (anche se santa amo chiamarla ancora col titolo di Madre), ha dato agli altri di pi di quanto ha ricevuto? A livello solo materiale, s, ma nellottica di fede, se ha dato molto, ha anche ricevuto molto, in quanto ha dato Cristo e ricevuto Cristo. Lei ha dato di pi perch ha amato di pi ma, proprio perch ha amato di pi, ha anche ricevuto di pi.

Comunit cristianeCome ogni sapienza si ricapitola nella Sapienza divina, cos ogni forma di vita delluomo si ricapitola nella forma di vita di Ges.Di conseguenza tutte le forme comunitarie sorte per vivere la comunione nella Chiesa devono prendere la forma interiore della Chiesa ed assomigliare ad una famiglia. Devono, perci, nel perseguire lunit e lintimit, essere pienamente aperte verso lesterno.

Onniscienza di DioMolti si chiedono: Perch, se Dio Padre, essendo onnisciente, e dunque conoscendo fin dallinizio coloro che andranno allinferno, ha creato chi si danna?. Se lamore richiedesse la salvezza di tutti anche contro la volont delle persone, allora Dio salverebbe tutti. Ma evidentemente non cos.Lamore non tutto e il contrario di tutto, ma ha le sue leggi.Se in matematica ci che irrazionale non considerato, cio non matematica, quanto pi il male il contrario dellInfinito? Come un nulla il cui verme non muore? (Mc 9,44).Dio non fa tutto, ma egli il Tutto: fare il male infatti negare il Tutto, fuggire lInfinito per entrare in un buco nero.Lonnipotenza di Dio guidata dalla sapienza e mossa dallamore (Giovanni Paolo II, Udienza del 2 Ottobre 1985). Dio illimitato nel bene e non nel male, che il vero limite, non essere, non vita, negazione, come un nulla che per c, perch la libert lo ammette come possibilit. Occorre avere fiducia che lopera di Dio amore e occorre aver fede in Dio che ci vuol salvare pi che noi stessi. In Dio c libert ed ordine insieme. La bellezza, pur essendo sempre originale, ha le sue leggi che si basano sullordine e sulla simmetria: lordine non significa aridit ma, invece, esalta la creativit.

Unione come comunioneIn Dio la Trinit delle Persone non contrasta con lunit della natura divina, ma la rafforza.Cio: Dio unit perfetta sia perch UNO per natura, sia perch comunione di Persone attraverso lamore. Dio il principio dellunit e rende luomo partecipe alla sua unit per mezzo della comunione con lui: unito a Dio, luomo si universalizza.

Offrire a Dio croci e doniSia laccettare la Croce che laccettare i doni (spirituali o meno) secondo il piano divino, comporta un rinnegamento di se stessi. I doni, infatti, vanno accettati per servire, cio nellottica della Croce. Il cristiano deve sforzarsi a mettere in pratica, attraverso il dono della carit, linsegnamento di Dio: ciascuno, con umilt, stimi gli altri superiori a se stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri (Fil 2,3-4).Anche i soldi, la bellezza, il potere, vanno usati cercando lumilt e in spirito di servizio.

PretestiA volte la fede pu fare da pretesto alle le proprie paure o alla propria volont. In tal caso, nonostante un formale atto di fiducia in Dio, latto, in se stesso, non di fede, ma di fiducia in se stessi e nei propri sogni.

Giustizia umana e giustizia divinaChi pu dirsi giusto davanti a Dio? Nessuno, neanche i pi perfetti. E non solo perch la vera giustizia soprannaturale e perci la fa solo Dio, ma anche perch nel bilancino in cui si pesano le opere, anche i formalmente perfetti o coloro che si credono tali, sono mancanti.Il primo dei peccati la mancanza di amore verso Dio (e poi verso i fratelli): chi che risponde perfettamente e totalmente alla grazia di Dio?Ogni cosa buona origina dal rapporto con Dio: se qualcosa di buono si separa da colui che la Bont, si perverte. Lo stesso amore diventa egoismo e la giustizia diviene spietatezza.La giustizia del bilancino, inoltre, soggettiva. Di conseguenza cose vere possono sembrare false e le false, vere; le cose grandi piccole e le piccole grandi. E anche chi opera una tale giustizia potrebbe trovarsi ingiustamente accusato di cose che per lui non sono gravi.

EssenzaDio a volte non si capisce perch va allessenza. Egli ha come un modo nuovo e superiore di ragionare. Per questo giusto dire che ogni preghiera, se autentica, cio del cuore, viene esaudita: anche quando non vengono soddisfatte le richieste esplicite, sono sempre esaudite le vere richieste del cuore umano, spesso inconciliabili con quelle esplicite.A livello essenziale, Dio interagisce pi col pi santo, ma a livello di vita visibile non detto: una certa azione divina pu apparire con pi evidenza in chi meno santo per vari motivi, tutti finalizzati alla maggiore santit. Ad esempio in chi pi aperto psicologicamente o in opera nel modo pi giusto.

Saremo giudicati solo sullamoreSe per lamore, che lessenza di tutto, occorrono necessariamente le opere buone e la preghiera, per le opere occorrono amore e preghiera e per la preghiera occorrono amore (cuore) e opere. Contro ogni astrattismo e contro ogni attivismo.Il massimo dellastrazione e il massimo della concretezza coincidono proprio nellamore. In quellAmore che Dio stesso, che si fa trovare soprattutto dai poveri e dai semplici.Il sapere e la ricchezza umani, infatti, devono servire per diventare semplici e poveri, ma spesso luomo li usa per brillare di luce propria. Ma anche la mancanza di essi uno strumento nelle mani di Dio atto a condurre allamore. Uno strumento che spesso addirittura predilige, vista la nostra debolezza. Conta solo lamore. Neanche la nostra storia conta (anche se non verr annullata), perch solo lamore la Storia della storia.

RealtE Dio che fa la realt e rende evidente la realt alla ragione e alla fede.Ci che distingue il sogno dalla realt concreta la coscienza di essere coscienti: dal sogno, invece, ci si risveglia.Se il sogno e la fantasia favoriscono, come nei santi, la concretizzazione della carit, realizzano luomo. Se, invece, si oppongono ad esse, lo alienano.

Essenza della fedeAmmesso che si riuscisse a far s che una persona possa avere percezioni distorte e sfalsate, diverse dal reale, sia a livello sensoriale che psichico, e che con tali tecniche a questa persona si volesse far perdere la fede, in ogni caso lanima, in qualche modo continuerebbe a credere.

Testimonianza senza fedeAnche un non credente e peccatore pu testimoniare con un certo effetto ci che vede, ad esempio un miracolo.Tale testimonianza non solo pu aprire naturalmente la ragione al trascendente, in modo da favorire la grazia, ma poich il miracolo un evento di grazia e per la grazia, Dio, che fa ci che vuole, pu operare con la grazia attraverso una tale testimonianza.

La Legge e la GraziaLa legge richiede la perfezione delle opere mentre la grazia perfetta in se stessa.E la grazia che rende pienamente perfette (e che perci anche eleva) le opere buone, anche quando non perfette in se stesse (conta pi il desiderio che non lazione).La grazia, infatti, guarda allessenza, mentre la legge alla lettera inapplicabile, sia perch luomo limitato e il fine della legge oltrepassa i limiti umani, sia perch luomo corrotto a causa del peccato e perci imperfetto anche umanamente e, di conseguenza, ancora pi limitato.Luomo, perci, in se stesso non pu compiere perfettamente le opere della legge e nemmeno le pu compiere in modo formalmente perfetto (almeno non tutte).Ma la grazia perfeziona le opere: non solo umanamente, arrivando anche a dilatare la natura umana, ma rendendole soprannaturali, il che le rende superiori ad ogni perfezione umana, secondo la misura della fede e dellamore di ognuno.Perch lamore di Dio, che assume le opere naturalmente buone, perfetto della perfezione di Dio.

Cammino cristianoA volte, specialmente per i non perfetti, lazione pi facile, e perci per se stessa meno meritoria, pu essere spiritualmente pi vantaggiosa della pi difficile che, pesando troppo su spalle impreparate, potrebbe rallentarne il cammino (anche se occorre tenere conto delleffetto della grazia). Come certi zaini: se pieni di accessori utili, aiutano, ma li pu portare solo chi abituato. Gli zaini leggeri, invece, con meno accessori, pur non permettendo di allontanarsi molto, non sfiniscono chi li porta, facendolo andare comunque un po avanti.

Dio in noiDio tutto ci che io sono (ma infinitamente di pi), e tutto ci che io non sono ma a cui, consciamente o inconsciamente, anelo. E perci io sono anche ci che non sono e io, che anelo alluniversalit, solo in Dio mi realizzo, non solo perch mi realizzo come tutto, ma essenzialmente perch mi realizzo come tutto nel Tutto. E nel Tutto, Dio, che pur essendo il totalmente altro pi me di me, che trovo me.

GioiaLa gioia soprannaturale opera di Dio nellanima. Tale azione divina interagisce, in qualche modo, coi sensi dellanima, con la psiche, ecc.La gioia umana, naturale, anchessa essenzialmente spirituale, perch radicata nellanima.Ma anche il piacere e le pure emozioni, che lo si voglia o no, interagiscono con lanima umana, anche quando, chiudendosi alla spiritualit, si traviano.

Peccato e natura umanaCome il peccato originale ha corrotto la natura umana anche a livello fisico, cos, ordinariamente (anche se non meccanicamente), anche il peccato attuale in qualche modo la corrompe. Di conseguenza il contrastare con amore il peccato attuale tende, ordinariamente, a favorire un qualche perfezionamento della natura umana anche a livello fisico (spirito, anima e corpo sono intimamente legati).

Effetti della preghieraCon la preghiera si entra in ogni luogo e in ogni tempo, perch ci si relaziona a Dio, presente in ogni luogo e tempo. Ci avviene in modo mistico e misterioso, ma assolutamente reale e vero.

SensibilitLa maggiore sensibilit umana di Ges dovuta non solo alla sua umanit incorrotta e perfetta, ma essenzialmente anche allUnione ipostatica, cio al suo essere Dio. Una sensibilit soprannaturale, perch Dio sente infinitamente pi delluomo, anche se a modo di Dio, cio anche in modo diverso dal nostro.

Gioia e vita ordinariaDio pu supplire alle mancanza del necessario per una vita dignitosa, ma ordinariamente, tra gioia naturale, gioia soprannaturale e condizioni di vita, c una certa relazione. La grazia agisce su ci che c.

OrdinarietSe Dio avesse voluto che tutti i problemi si potessero, avendo la necessaria fede, risolvere attraverso i miracoli, non avrebbe ordinato alluomo di lavorare. Se vero che molti miracoli potrebbero accadere se vi fosse la fede, anche vero che ordinariamente occorre il lavoro, a cui Ges stesso si sottoposto, e se ha fatto dei miracoli col cibo, generalmente non fu cos.

Figli nel Figlio, padri nel PadreLa mistica spagnola Madre Speranza non di rado chiamava Ges: Figlio mio.

AutoritLa verit (e in ultima analisi la Verit, cio Dio) autorevole in se stessa e, perci, fondamento di ogni legittima autorit, che rende luomo sicuro e libero di essere se stesso.

Unit nella diversitIn Dio la diversit un altro modo del manifestarsi dellunit. Per questo la Madonna, pur non possedendo il sacerdozio ministeriale, attraverso il suo sacerdozio regale partecipa al sacerdozio di Cristo pi profondamente di san Pietro.

Fede che sposta le montagnePerch Ges, nei Vangeli, non ha mai spostato le montagne? Si possono fare varie considerazioni. In ogni caso i miracoli, oltre a richiedere la fede necessaria, devono risultare utili alleconomia della salvezza, e Dio, ordinariamente, si serve della natura e rifugge la spettacolarit. Ma il principio che la fede pu spostare le montagne (e non detto che ci non possa mai accadere), vero.

Capire gli altriNoi non possiamo capire fino in fondo gli altri. E nemmeno noi stessi. Ma possiamo amare, che pi che capire solo intellettualmente. Lamore si comunica e, comunicandosi, insegna. Per questo tutti possono insegnare: perch possono comunicare il loro mistero e, con il loro, il Mistero divino.Lamore di Dio, infatti, comprende, purifica e innalza ogni amore umano.Non c persona a cui non puoi in qualche modo annunciare lamore di Dio, anche fosse molto pi santa di te e conoscesse molto meglio di te tale amore.

Buona fedeGli errori in buona fede procurano meno danni, sia perch posseggono meno malizia sia, in genere, per una speciale permissione di Dio.

Gioia soprannaturaleLa gioia soprannaturale, come ogni grazia, interagisce con la natura umana, e perci anche con il corpo umano. Per cui anche il corpo conta. Un esempio che rende parzialmente pu essere dato dal vino (la grazia) che interagisce con lacqua (la natura): pi grande la massa del vino rispetto allacqua pi possiamo dire che lacqua praticamente diventata vino (del resto il vino in gran parte composto di acqua).

Povert francescanaPer san Francesco la povert non consisteva principalmente nel sentirsi libero, ma era una conseguenza della povert di Cristo. La povert francescana , essenzialmente, quello che per San Luigi Maria Grinion di Montfort la consacrazione alla Madonna: rinunciare totalmente a se stessi e perci anche alla propria volont, per ottenere infinitamente di Pi: Dio stesso!Forse non a caso Francesco, parlando della povert, fa spesso riferimento alla povert di Maria e, alla povert, da il titolo di madonna.

GiustiziaDio giusto anche nel permettere del male: chi lo fa senza colpa perch in qualche modo lo subisce e ne vittima anchesso mentre, chi lo fa volontariamente, lo fa per primo a se stesso.

FamaLa fama deve essere sempre a gloria di Dio e, anche se Dio chiama alcuni ad essere conosciuti gi in questa vita (ad esempio certi scrittori cristiani), tutti, anche chi famoso, devono mirare al nascondimento e allultimo posto (ognuno nei modi che gli sono propri). Ges e Maria, i pi famosi di tutti, lo hanno fatto e lo fanno: lo dimostrano nellascoltare e nellaccogliere tutti.Ges fa il bene senza altro motivo che fare il bene e quando vuole sia risaputo sempre per il bene.

RivelazioneDio, rivelandosi, rivela anche la sua infinit, il suo abisso senza fine. Per cui, svelandosi, mostra un mistero ancora maggiore. Come la nube luminosa che guidava gli ebrei e come il Sole, che con la sua luce si manifesta e illumina, ma fa anche distogliere lo sguardo perch acceca.Per san Basilio, spiega padre Raniero Cantalamessa, Dio illumina chi sta nellerrore, poi, quella stessa luce che illumina lintelletto, fa vedere le tenebre luminose che circondano la ragione. Il massimo della ragione sapere di non sapere e lasciare fare a Dio, fidarsi e mettere in pratica la sua volont conosciuta.

FedeNella fede Dio si rivela. Perci, considerandola genericamente, possiamo dire che la fede, in se stessa, in certo modo gi unesperienza di Dio.Conseguentemente, chi crede e non la mette in pratica la fede: 1) o non crede nelle parole di Ges, cio non crede veramente, nel senso che crede a Ges solo umanamente e non in modo soprannaturale; 2) o, seguendo la carne, non ama secondo lo Spirito. O perch non vuole, o perch non pu perch schiavo.Chi ci orienta a Dio? Il desiderio mosso dallo Spirito Santo.

OpereLe opere buone sono essenzialmente divine, perci potrebbe a volte capitare che Dio si serva, per i suoi motivi, anche di una persona mediocre, mentre un grande santo potrebbe non fare nulla di importante a livello visibile. Di fatto, per, uno pi santo pi collabora con Dio nell'opera di salvezza (che si manifesta sotto varie forme).

Sensi di colpa e rinnovamento spiritualeI sensi di colpa possono essere distruttivi. Occorre, perci, donarli a chi ha preso le nostre colpe su di s: Ges Cristo. Questo atto un atto di amore che produce tanta grazia da porre rimedio in sovrabbondanza, in qualche modo misterioso, a tutti i danni che abbiamo arrecato agli altri e a noi stessi (lofferta si pu fare di ogni cosa: essenzialmente offrire se stessi in un atto di gratitudine e di amore).Il pentimento di un proposito non mantenuto pu ottenere (a seconda dellamore che comporta) la grazia che avrebbe dato il proposito mantenuto, e comportare un nuovo inizio.Se ti rialzi in qualche modo ricominci l dove hai lasciato. Se non mantieni i tuoi propositi e poi ti penti con amore, in un certo senso il pentimento supplisce al proposito non mantenuto.

GiustiziaLa giustizia deve tenere conto non solo del visibile, ma anche dellinvisibile. Deve perci tenere conto dellamore. E la giustizia divina, la vera giustizia, che realizza ogni altra forma di giustizia, tiene conto dellamore di Dio, che ne lanima.

PiacereIl piacere fisico, in se stesso, ha il limite della materia. E' un po' come esplorare un mondo bidimensionale.Il piacere spirituale ha il limite dello spirito umano. Potremmo paragonarlo all'esplorazione dello spazio tridimensionale.Il piacere soprannaturale sfocia in Dio. Si pu paragonare all'esplorazione di uno spazio infinito dotato di infinite dimensioni.

TrinitPur superando ogni categoria umana si pi parlare di questo mistero attraverso categorie, coordinate e linguaggio umani. Anche attraverso la matematica (usando i concetti di 3 e 1). Si pu parlare con precisione, ma il mistero permane.

ComunionePrima della comunione tra sposi, c la comunione in Cristo. La comunione sponsale proviene da essa ridondando a favore della comunione nella Chiesa. La comunione CON Cristo la comunione per eccellenza, da cui tutto origina e verso cui tutto si dirige.

SperanzaLa speranza fa gi vivere il cielo e di conseguenza, in un certo modo e in un certo senso, fa gi vivere anche le cose a cui qui sulla terra si rinuncia e che mancano, e che ritroveremo in Paradiso nella loro essenza trasfigurata in Dio e nella loro pienezza.

ReciprocitNon c amore se non si pretende reciprocit. Come fa Dio con noi e come fanno gli sposi tra loro. Ci non contrasta con la gratuit del dono ma, anzi, proprio perch si vuole bene, si chiede di rispondere al bene.

RealtLa realt pi dellesperienza e lesperienza pi del capire intellettuale.Per descrivere ci che si intuisce dellesperienza e tradurlo nelle categorie del linguaggio umano, che si comunica allanima che interpreta dei segni concreti, spesso non ci sono parole e si cade nellapprossimazione (ma si riesce comunque a comunicare della verit). Solo Dio pu supplire.

Credenti mediocriA parte i santi, sono molti i fedeli praticanti mediocri, segnati dalla mentalit mondana e che si vantano di cose che a Dio ripugnano.Ma chi vive in stato di grazia a livello essenziale possiede un principio di verit che gli impedisce di interrompere del tutto lamore: vive le realt mondane come un appassionato di teatro che vive pi il teatro che la realt, ma che sa che c una realt oltre il teatro.

DoloreDio non permette il dolore inutile perch non gli piace il dolore, ma lamore. Ma il dolore finalizzato allamore e non mai inutile, se non siamo noi a renderlo inutile per noi stessi. Cos come possiamo rendere inutile lamore.Il dolore pu essere volontario, accettato o subito. Quello subito pi duro, nel senso che manca di speranza e di amore. Ma ad esso ci si pu sempre aprire il cuore in un moto di accettazione, anche solo sottoforma di sopportazione..

IntimitC un luogo, dove siamo io e Dio e basta. Non che non ci sia la Chiesa, tuttaltro. La Chiesa c, perch io sono nella Chiesa e attraverso la Chiesa e nella Chiesa che avviene questo contatto, che si situa anche oltre il resto della Chiesa, a gloria e beneficio della stessa Chiesa.

GioiaLa gioia vera sta solo in Dio. Chi dice di averla senza Dio, non la conosce e, se la conosceva, la rinnega o non la ricorda (coordinate percepite distorte).Chi non sente non vive. Lodio e il disprezzo sentire il non sentire: un dolore maggiore del non sentire. Come chi sta in stato di grazia, anche se in mezzo alla prova ha la gioia, cos chi in stato di morte, anche se assapora la scorza della gioia, cio il piacere distorto che d il peccato, vive il dolore disperato.

Gioia divinaIn Dio la gioia soprannaturale. Incarnandosi egli non ha rinunciato a questa gioia, ma lha incarnata nella sua natura umana (che pure limitata). La gioia divina infinita, come il suo amore,che della gioia lanima. Ma poich Dio, per essere gioioso, deve amare e solo amando trova la sua gioia (in se stesso), non poteva fare a meno di prendere su di s il peccato e il dolore delluomo. Un dolore naturale che, per, entra in relazione con la grazia rifiutata. Dio si incarnato per salvarci e redimerci, ma anche per condividere.Egli entra in relazione e divinizza questo dolore, che non pu essere in se stesso soprannaturale, ma che in lui si infinitizza nellamore. Nessuno mai pu soffrire come Dio, ma in Dio la sofferenza come unespressione della gioia, in quanto unespressione dellamore. Linferno, perci, manifestazione della piet divina, che rende il dolore pi mediato rispetto al rifiuto diretto del soprannaturale.

RisurrezioneSe delle telecamere avessero ripreso la risurrezione di Lazzaro, di questa risurrezione vi sarebbe prova storica, umana, ma ci non sarebbe ancora fede. Se si fosse ripresa la risurrezione di Ges, tutto ci che sarebbe rimasto impresso nella pellicola sarebbe la sparizione del corpo e, forse, come un bagliore, o qualcosa di simile. Ci sarebbe prova umana di un evento straordinario, ma nulla pi. Neanche, a livello di prova scientifica, la certezza della risurrezione.La fede grazia. Per questo le apparizioni di Cristo in carne ed ossa ai discepoli, sono speciali: da esse scaturisce la fede della Chiesa. Anche se a livello di straordinariet esperienziale certe esperienze mistiche di santi sono superiori ad esse, non lo sono a livello di essenzialit, significato, grandezza, frutti Del resto le esperienze mistiche dei santi non sono che una conseguenza della fede suscitata dalle apparizioni di Cristo risorto.. Il Messaggio delle apparizioni davvero universale e la straordinariet della fede pi di quella delle esperienze mistiche.

Grazia e grazie.In certo modo c, forse, pi grazia in un peccatore che si converte (da 0 a 1, ovvero dal nulla di grazia, allesistenza della grazia), che nel progredire di unanima in stato di grazia fino ai vertici della santit (da 1 a 100).Dio manifesta la sua pazienza nel tempo fino al punto che si hanno pi possibilit di salvezza e grazia. Poi, la pazienza e la misericordia vengono manifestate attraverso la morte.

Piani di DioUsando un linguaggio molto schematico, si potrebbe dire che Dio, come pu mandare le croci per spingere a convertirsi o per premio, come ai santi, cos con la morte. E lui il Signore della vita. In questottica convergono tutti i suoi piani: la sua provvidenza si manifesta come lui vuole.Allo stesso modo, Dio dona grazie e miracoli secondo opportunit. Non solo, cio, secondo la fede, ma anche secondo il bisogno, ecc.

SacerdotiLa predicazione particolarmente legata al ministero sacerdotale, come la santit.Tutti devono essere santi, non solo i sacerdoti e la santit, che per tutti, la cosa pi grande, ma, nelleconomia divina, Dio ha deciso di legare in modo particolarmente visibile e diretto il frutto dellevangelizzazione alla santit dei sacerdoti e comunque al suo ministero eseguito con zelo.Nella Chiesa c comunione e tutti partecipano alla santit di tutti, ma Dio agisce come vuole.

Anime misticheSe le anime mistiche (in certo modo lo sono tutte quelle che sono in stato di grazia e che perci necessariamente pregano) devo ubbidire alla Chiesa ed essere sottomessi alla Gerarchia, nello stesso tempo possono influire, parlando con Ges e Maria, nelle decisioni della Chiesa. A volte, perfino, pi degli stessi Pastori. Potremmo in certo modo dire che, come gli Apostoli e Pietro ubbidivano a Ges, cos fanno i Vescovi e il Papa che lo rappresentano, e come Ges ubbidiva a Maria e Giuseppe, cos egli ubbidisce alle anime mistiche (naturalmente anche i pastori possono e devono essere dei mistici).Chi davvero guida la Chiesa Ges: il corpo, a lui sottomesso, partecipa in qualche modo alla sua opera.

EssereCi che si vive, se lo si vive sinceramente, vero e in Cristo si eternizza, anche se la relazione falsa, perch lessenza che conta. Molte cose possono essere illusione, ma non il cuore fatto per lamore, e perci non la vita. Se, ad esempio, si pone fiducia su una persona che la rifiuta, come ad un certo momento capitato anche a Ges con Giuda, la relazione falsata, perch non c, ma lautenticit, non della relazione, ma di ci che si , vera.

Tempo ed eternitLa speranza non delude, dice la Scrittura. La speranza, infatti, rinnovando il passato, rende presente il futuro potenziale, rende presente lEterno, nostro futuro e nostro presente. Il suo eventuale rifiuto, perci, si configura come atto innaturale e perverso: rinnegare se stessi e Colui che pi in noi di noi. In speranza gi in qualche modo viviamo del futuro, che compreso nelleterno.Chi ha speranza sa che credere in Cristo vita, anche se i sensi esterni sembrassero affermare il contrario. Lo sa in fede Lo sa lanima e la coscienza. Anche se lillusione fa sembrare il contrario, fare la cosa giusta sperando, la gioia pi grande, anche se ci non si sente. Per luomo il concetto di bellezza, vita, gioia, amore, intelligenza, dolore, radicalmente diverso che per gli animali, perch vive con lanima spirituale.Il sapere di stare con Dio, perci, di fatto la grande gioia, la base di tutte le gioie. Anche se a volte, per vilt o per debolezza, si sente di pi il dolore e gli si da retta.

Contemplazione e intuizioneCome il meditare sfocia nella contemplazione, cos il pensare sfocia nellintuizione. Che la grazia pu elevare.La visione di Dio unica e soprannaturale. Luomo pi ne parla, pi la schematizza, anche se, entro certi limiti, tale processo utile per meglio conoscere la verit. Basta rendersene conto.Lo schema, isolando e limitando, riduce il discorso. Chi confonde ci che parziale con il tutto, nel falso. Chi, invece, sa che il parziale non comprende il tutto, ma va dilatato e approfondito, nella verit. La differenza la fanno i presupposti.

DiscernimentoIl discernimento sulla nostra vita va fatto anche col sentimento. Se una cosa ci da gioia in Dio, un probabile segno di chiamata.Nello stesso tempo, a seconda della misura della nostra fede, ci che di duro accettiamo con fede, si trasforma in gioia: la gioia si trova nella Croce. Come scegliere? Se chiediamo lilluminazione di Dio, da credere che sceglieremo la cosa pi opportuna. Ma anche quella meno opportuna pu essere comunque giusta. E poi, in Dio, pu diventare come la pi giusta

EssereCi che sei (o non sei) rimane in eterno, nel bene come nel male, come pienezza o come frustrazione.Ci che fai, invece, non essenziale in senso stretto, ed ha valore in funzione dellessere. Se fai cose che manifestano ci che sei, esse sono unutile strumento di crescita, se fai cose che si oppongono allessere, queste ostacolano lo sviluppo della tua persona. Dio pu guarire questi vuoti riempiendoli con la sua grazia.Il povero, in questa dinamica, avvantaggiato perch la sua vita, in genere, propende di pi verso lessenziale. Per questo la vita del povero generalmente pi intensa e pi vera.

Esperienza di DioLesperienza di Dio, che pu essere pi o meno grande e avere alcuni aspetti in comune con esperienze di altre persone, comunque originale per ogni persona: Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio (Rm 8,16), scrive san Paolo.Lesperienza di Dio avviene nella Chiesa, ma personale. E personale, ma a beneficio di tutti e in relazione con tutti, nella Chiesa.

VolontIn Dio tutte le differenze sono comprese, ricapitolate, realizzate, supplite, cos come la differenza di altezza tra i diversi monti compresa, ricapitolata, realizzata, supplita, dalle altezze dei Cieli di Dio. In tal senso la volont comprende la passione: ne comprende tutto il significato, compreso ci che, essenzialmente, la fa essere ci che , cio passione, anche quando tale significato non si manifesta sensibilmente.

VitaVivere essenzialmente unesperienza, un sentire che comprende anche lintelletto.Non un sentire irragionevole, volubile, passeggero ma un sentire secondo verit. Amare sentire, ma un sentire che vuole. Un sentire vero.Se la vita eterna conoscere Dio, che la Vita (conoscere in senso biblico, cio un conoscere che essenzialmente esperienze e vita), i dannati sentono la non-vita.

Il ViventeLanalogia, illuminata dalla grazia, veicolo di una conoscenza naturale di cose soprannaturali. Ma una conoscenza naturale che, per, si relaziona con la conoscenza soprannaturale.E un po come quando dei punti nel piano tridimensionale manifestano un oggetto a pi dimensioni, un oggetto che, perci, non si pu immaginare, ma che lascia traccia precisa e visibile nello spazio a 3 dimensioni. Perch la ragione pu capire e, capendo, capisce di essere infinitamente superata da Dio?Perch la ragione, ma anche tutta la creazione, sono un barlume divino, sono conseguenza della ragione divina, il Logos, che ne rappresenta come il modello irraggiungibile.San Paolo dice: Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morto per noi (Rm 5,8).Ma anche questa unanalogia: la vita di Dio, il Vivente, non paragonabile, per se stessa, con quella umana. Se non per analogia. Nellesperienza della morte corporale di Ges, Dio, il Vivente, ha fatto unesperienza che, per certi aspetti presi in se stessi, cio separati dallessenziale, potremmo definire contro natura (ma poich la vita di Dio consiste nel suo amore divino, in realt una conseguenza naturale).Nelluomo, invece, un certo tipo di morte fisica inerente alla sua natura (sebbene nellEden, con la grazia, Dio aveva dato ai progenitori anche il dono preternaturale, superiore comunque alla natura umana in se stessa, di non fare esperienza della morte fisica).Di fatto, possiamo dire che le mortificazioni in cui luomo deve passare per ottenere la vita, non vanno contro la sua natura di persona umana (mentre Ges Persona divina), ma sono correzioni che hanno anche la funzione di ripristinare lordine naturale. La giusta mortificazione, infatti, non in contrasto col vero benessere fisico (collegato a quello dellanima) delluomo. Questo in genere.Le prove che nelluomo pi somigliano alla terrificante esperienza di morte di Ges, sono innanzitutto quelle che santi e mistici chiamano la notte dello spirito, o notte dellanima.Ma la Croce di Cristo, oltre a dare la salvezza, consola e, spesso, attenua, anche umanamente.

MiracoliAlla fede, in qualche modo, ci si pu allenare. Nella vita spirituale, infatti, si va per gradi: non a caso gli esercizi spirituali fanno parte da secoli della prassi della Chiesa.Non perch non si ha una fede grande, la fede piccole non fede.Sui miracoli pu senzaltro influire la santit di chi il miracolo lo chiede e le buone disposizioni di chi lo riceve. Spesso determinante la fede, non solo come stato, ma anche come atto e come carisma, come pu essere importante la grazia dovuta al ministero sacerdotale, ecc. Ma Dio agisce come meglio crede.Dio compie i miracoli per amore e perci anche in vista della conversione e del cammino di santit.In genere li compie soprattutto a favore dei semplici, che sono quelli che hanno fede. Generalmente la fede suscita miracoli e prodigi, ma a volte i miracoli possono accadere anche quando la fede carente o mancante, come quando Ges calm la tempesta sul lago di Tiberiade per suscitarla e rafforzarla nei suoi discepoli (che, se avessero avuto la fede richiesta, probabilmente avrebbero vissuto cose, miracolose e no, ancora maggiori).E se vero che le condizioni in cui Ges operava allora erano particolari, altrettanto vero che Ges opera anche oggi con altrettanta potenza.A volte non ci sono miracoli perch non ci sono le opere: perch non si crede non solo ai miracoli, ma neanche alle opere. Se la fede senza le opere morta (cfr Gc 2,17), anche le opere, senza la fede, sono morte.

Pregare per guarire.Chiedere fidandosi di Dio offrirsi e offrire. Come nella Messa, in cui le preghiere dei fedeli sono offerte, con Cristo, al Padre.Nell Istruzione circa le preghiere per ottenere da Dio la guarigione, della Congregazione per la Dottrina della Fede, viene riportato: Premessa laccettazione della volont di Dio, il desiderio del malato di ottenere la guarigione buono e profondamente umano, specie quando si traduce in preghiera fiduciosa rivolta a DioDurante lattivit pubblica di Ges, molti malati si rivolgono a lui implorando la restituzione della sanit. Il Signore accoglie queste suppliche e i Vangeli non contengono neppure un accenno di biasimo di tali preghiere (n. 3) La malattia costituisce un momento privilegiato di preghiera: sia di richiesta di grazia, per accoglierla con senso di fede e di accettazione della volont divina, sia pure di supplica per ottenere la guarigione (Introduzione).La Chiesa, dando alcune disposizioni da osservare nelle assemblee dove si prega per la guarigione dei malati, non solo protegge la preghiera per ottenere le guarigioni da errori, fanatismi e banalizzazioni ma, purch fatta nel modo giusto, di fatto la approva.Come la preghiera pu ottenere una guarigione o un alleviamento della malattia?1) Ispirando il medico curante perch dia la cura pi appropriata.2) Permettendo alla persona di reagire bene alle cure mediche.3) Creando le condizioni fisiche, psichiche e spirituali affinch la guarigione o un miglioramento sia reso possibile. 4) Attraverso unazione della provvidenza che instaura un processo naturale di guarigione che conduce alla scomparsa della malattia.5) Attraverso il miracolo, che avviene con la sospensione delle leggi naturali.

Luogo particolare e luoghiNessuna grazia (anche legata a luoghi, tempi, devozioni) riassume tutte le grazie, perch ognuna originale, eppure, in un certo senso, ogni grazia riassume tutte le altre nella Grazia, cio in Dio, che compendia tutto il bene. Ognuna a modo proprio. Ma spesso la santit di una grazia (che si pu manifestare in un luogo, in un tempo, ecc.) molto dipende dalla risposta degli uomini.

Ateismo e testimonianza di fedeLaffermazione di ateismo irragionevole: non vi sono i motivi. Non vi sono le prove, n scientifiche, n filosofiche. La fede prova se stessa allanima in modo soprannaturale.Chi ha fede, invece, non ha bisogno di prove. A lui basta la Testimonianza, in cui opera la grazia.

DirittiLuomo, di tutti i suoi diritti, pu concretamente usufruirne solo di alcuni, ma spiritualmente pu goderli tutti.Ad esempio egli ha diritto divino a poter vivere in ogni luogo, ma concretamente non lo pu fare, perch limitato, come anche lo il diritto umano. Preghiera carismatica di effusioneLa preghiera di effusione funziona. Perch? Fondamentalmente perch Dio lo vuole.Certo, conta anche la santit di chi prega e di chi riceve la preghiera, come anche lapertura psicologica e della mente, e altre cose ancora. Ma Dio pu dare alla semplice preghiera di richiesta la potenza che vuole, cos come ritiene opportuno.Come a proposito del Rosario la Madonna, in unapparizione privata a suor Lucia, disse che, da quando Dio gli ha dato potenza, tutto si pu ottenere attraverso di esso, cos la preghiera carismatica di effusione funziona per una speciale grazia di Dio.

Il carisma delle lingueCome carisma il dono delle lingue opera di Dio. La psiche, per, pu interagire con esso.Di fatto, a volte, il canto in lingue potrebbe essere prevalentemente unazione umana. Ma, essendo una preghiera, uno slancio del cuore, Dio la assume e in qualche modo la ispira, in modo che la grazia del carisma in certo modo pu operare.Allo stesso modo le immagini mentali, anche quando non sono direttamente soprannaturali, in vario grado ed in vario modo possono essere assunte da Dio.

Fede divina e fede umanaCredere divinamente nelle cose divine, fede.Credere umanamente nelle cose divine, riguarda le rivelazioni private e le ispirazioni.Credere umanamente nelle cose umane, riguarda la ragione.La fede con cui vanno credute le rivelazioni private umana, ma affinch queste diventano efficaci, occorre la fede soprannaturale in Cristo, specialmente attraversi laspetto della fiducia.

Perdono di AssisiCome la chiamata del popolo ebraico, cos la missione della Porziuncola di essere, secondo le parole di Francesco, lo specchio della povert, rimane per sempre.

FedeLa fede necessaria per ottenere la salvezza promessa da Ges per chi pratica i Primi 9 venerd del mese non necessariamente uguale a quella per cui, ad esempio, si richiede per ottenere delle grazie particolari.

Luoghi santiCome il cammino spirituale, pur essendo originalissimo per ogni persona, presenta, spesso, dei passaggi simili per tutti, cos le apparizioni e i luoghi santi.

StoriaCome gli uomini hanno, a livello ontologico, la stessa dignit, cos la storia che li riguarda.

EquilibrioPi il piacere disordinato, meno favorisce la gioia e pi la ostacola, fino a condurre a disperazione.Perci il cercare un piacere solo adrenalinico (che spesso tuttaltro che gradevole), o il cercare il piacere per se stesso, non soddisfa.

FedeQuando la fede umana diventa umanamente certa (secondo le categorie umane), si apre spontaneamente alla grazia per grazia. Cio: Dio non resiste e si manifesta in qualche modo particolare.

Volont di DioNella volont di Dio, che riguarda anche la pratica e lagire concreto, c tutto nella sua essenza. Anche le devozioni che, sebbene legate a parole o luoghi, posseggono unessenza spirituale che, attraverso Dio, pu essere raggiunta direttamente.

GraziaLobbligo del cristiano non quello di avere sempre una risposta per tutto o di manifestare sempre coraggio, ecc. Ma , semplicemente, far agire la grazia, che dar ci che necessario. Anche risposte. Fondamentale, perci, non parlare, ma pregare.

SapereSapere deriva da sapore, che coinvolge i sensi. In tale prospettiva per chi ha fede in Dio e gli d fiducia, sapere che si sta facendo la cosa giusta, sebbene la vita possa scorrere senza soddisfazioni umane, come oggi molti hanno la sensazione che cos avviene, pu dare vera gioia. E pensare a Dio pu diventare un sentore di Dio, cio una specie di sentire Dio, la dice lunga su cosa pu essere lintelligenza.

UmiltIl nascondimento non consiste nel non testimoniare, ma di testimoniare nascondendosi. Cio: di testimoniare sapendo di essere un servo veramente inutile. Non a parole, ma di fatto. A volte significa anche usare parole e gesti semplici, come Papa Francesco.Lumilt non solo aumenta la santit, che lessenza dellevangelizzazione ma, come conseguenza, spesso anche lefficacia di ministeri e carismi.Come fa un dotto a imparare qualcosa da unalfabeta? Tramite lumilt. Quella di mettersi allultimo posto una via verso la sapienza. La povert francescana. E soprattutto unesperienza che le troppe parole possono rovinare.Alla Messa avevo appena finito di pensare ci, quando risuona la prima lettura: Quanto pi sei grande, tanto pi fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore (Sir 3,18).

CroceDio ordinariamente agisce con ci c in natura. Cos, nellEucaristia, usa del pane e del vino mentre, per manifestare certe grazie particolari, pu servirsi di luoghi geografici che, per, essendo le grazie dei beni spirituali che si comunicano, attraverso la fede e il desiderio, si universalizzano (Dio non geloso dei luoghi santi).Cos per salvare luomo egli ha usato il peccato e la natura ormai corrotta.Daniel Ange afferma l80% delle sofferenze del mondo sono dovute al peccato attuale e il 20% al peccato originale. Se, perci, la sofferenza non si pu eliminare in questa vita, si potrebbe per affermare che almeno la sofferenza dovuta al peccato attuale Dio la vuole eliminare, ma dipende anche dalluomo (naturalmente il discorso molto pi complesso e, comunque, rimane un mistero).Per questo malattie, povert e disordini vanno combattuti e va promosso il bene integrale.In realt non sempre possibile prevedere quali sofferenze Dio vuole eliminare, anche in considerazione che molto dipende dalla situazione reale di ogni persona, che spesso non lascia agire liberamente la grazia che forza soprannaturale che agisce misticamente. Ma, dai Vangeli, come dalla storia della Chiesa, appare evidente che Dio vorrebbe agire anche miracolosamente in modo molto pi evidente di quanto luomo spesso non gli permette.Ma Dio permette la sofferenza che vorrebbe eliminare per insegnarci lamore.Se in questa vita amare comporta soffrire, laccettare la sofferenza comporta lamore. La sofferenza, infatti, in questa vita unita allamore.Per questo i santi soffrono di pi. Per questo leliminare tante sofferenze dovute al disordine, che Dio usa a fin di bene, comporta un amore ancora pi grande. Un amore che, in se stesso, d pi sofferenza della prova eliminata, perch allarga il cuore ai bisogni degli altri e si soffre per gli altri.Ma tale sofferenza piena di speranza e perci di gioia. E una sofferenza pregna di grazia e perci ha qualcosa di mistico a volte anche evidente, come certe malattie di santi, per non parlare della notte oscura.A volte Dio non vuole che certi santi guariscano dalle loro malattie, anche quando nulla osta la guarigione. Ma molte guarigioni e superamento di prove sono legate a progressi spirituali ottenuti i quali Dio toglie quella sofferenza, che ormai funge da freno, per regalare pi amore. E magari unaltra prova.I santi, molto sensibili di animo e, soprattutto, alle mozioni dello Spirito Santo, soffrono di pi per le prove spirituali che non per quelle fisiche, anche se le prove interagiscono con tutto lessere della persona.Occorre mettersi nellottica della volont di Dio che, pi che da fare, da accettare, in modo che sia essa a compiersi in noi. Cos come la vera umilt quella che ci mette davanti a Dio e non un nostro atteggiamento servile e di paura di fronte agli uomini.

Il peccato come occasione della riscoperta dellamore di DioHa detto Ges: colui a cui poco perdonato, poco ama (Lc 7,47).E la Madonna? Ella senza peccato e nulla le stato perdonato, eppure ha amato pi di tutti.Maria stata concepita senza peccato per grazia: ci che Dio ha fatto per lei (trovando la sua piena collaborazione) una grande opera di misericordia, che tutto comprende. E pi di peccare e poi tornare a Dio, e per questa misericordia (corrisposta), lei ha amato pi di tutti.Di conseguenza, a chi non risponde alla grazia non gli perdonato, e non ama; a chi risponde poco gli perdonato poco e ama poco; a chi risponde molto gli perdonato molto e ama molto. Liniziativa sempre di Dio e se luomo non ama non perch deve peccare per poterlo fare ma, semplicemente, perch non risponde con generosit allamore che Dio per primo gli ha manifestato.E se il peccato pu concorrere al bene di coloro che Dio ama, in se stesso rimane pur sempre un ostacolo per la crescita spirituale. E, di fatto, Ges e la Madonna non hanno mai peccato. La misericordia, in Maria, precede anche il peccato originale.Il piano originario di Dio prevedeva limpeccabilit per tutti: se Dio sfrutta il peccato per far conoscere il suo amore, sfrutta anche il non peccare di chi, sentendosi piccolo e bisognoso, si tuffa nelle sue braccia. E se vero che peccare, per poi pentirsi e tornare ad amare con rinnovato vigore, pu essere pi vantaggioso che amare mediocremente, anche vero che amare sempre con rinnovata generosit, come ha fatto la Madonna, la cosa pi vantaggiosa in assoluto.Ma luomo, essendo peccatore e, spesso, sordo alla grazia divina che previene il peccato, deve sfruttare la misericordia che si manifesta nel perdono dei peccati. Tutto dipende dallamore.In questo processo la cosa straordinaria che il peccato manifesta lamore di Dio. Se luomo non avesse peccato, infatti, Dio si sarebbe incarnato ugualmente e ci avrebbe redento alla piena vita divina con una grazia maggiore a quella iniziale data ad Adamo ed Eva: ebbene, nonostante il peccato delluomo e il fatto che, per questo peccato, la Redenzione, sia, in un certo senso, costata di pi (ma lamore divino non questione di calcoli e costi, ma in ogni situazione sempre totale), la grazia rimasta inalterata.Lamore di Dio in tal senso non dipende dal peccato.

Lo spirito della leggeGes un giorno incontr 10 lebbrosi che gli chiesero la guarigione (Lc 17,11-19). Egli li mand a mostrarsi ai sacerdoti del Tempio. Durante il tragitto guarirono tutti: 9 di essi, giudei, proseguirono il loro cammino, mentre uno, samaritano, torn sui suoi passi per ringraziare Ges. Cattivi i 9 giudei? No, essi ubbidiscono alla lettera alle direttive di Ges. Il samaritano, invece, fa pi di ci che la lettera della parola di Ges ha comandato. Egli non disobbedisce al comando di Ges (si presenter poi dai sacerdoti) ma, entrando nello spirito delle parole del Maestro, non attraverso un ragionamento, ma attraverso il cuore, ubbidisce pi pienamente. Egli, samaritano, non seguiva la lettera della legge mentre i giudei, che dalla legge avrebbero dovuto essere favoriti, ma che, seguendola invece con amore forse mediocre, non ne hanno colto lessenza (la loro abitudine a seguire pi la forma della legge che non la sostanza, li ha psicologicamente sfavoriti).Il samaritano ci insegna la confidenza verso Ges: egli spontaneo e sincero e il suo timore di Dio non nasce dalla paura, ma dallamore.

Figli Nella parabola evangelica del figlio prodigo e del padre misericordioso, al figlio che decide di lasciare la casa paterna per poter condurre una vita sregolata, il padre concede la sua parte di eredit (cfr Lc 15,11-32).Da ci si deduce: 1) il figlio, ormai abbastanza grande, libero di fare le sue scelte; 2) certe scelte, per, non pu permettersele nella casa del padre; 3) il padre gli concede la sua parte di eredit, responsabilizzandolo.

Considerazioni sullinferno e sullamore di DioE lanima stessa che allinferno si rimprovera: Dio lha creata buona ed ha scelto il male. Non si pente, ma la sua natura di persona, anche se pervertita, in qualche modo la rimprovera con la sua stessa perversione. Dio ci ha costituiti per lamore e la nostra natura non indifferente allamore. Cos, chi sceglie di comportarsi in modo egoistico, va contro la sua natura che, per, rimane in qualche modo sensibile e, di conseguenza, lo tormenta. Come colui che decidesse di non bere: la sua natura rimarrebbe bisognosa di acqua, tormentandolo. Chi muore in stato di peccato mortale lui che non vuole andare a Dio. Il peccato non pu che essere lavato col fuoco: se non quello dellamore, sar quello dellinferno. Le anime dannate, prima di andare allinferno per aver commesso dei peccati mortali, ci sono andate per aver rifiutato Dio.E incomprensibile lodio di satana verso Dio: anche se operando il male aumenta i rigori della giustizia, lui fa il male da qui alla fine del mondo. Egli vuole odiare sempre di pi. Linferno non nega lamore di Dio, ma lo afferma. Come la giustizia afferma lamore. Se non vi fosse la giustizia, lamore non sarebbe vero amore: come il buio evidenzia la luce, cos linferno evidenzia lamore. Se vero che lamore prevale sulla giustizia e la supera, anche vero che non la contraddice: non sarebbe amore.E scritto sulla Bibbia: Gli empi invocano su di s la morte con gesti e con parole, ritenendola amica si consumano per essa e con essa concludono alleanza, perch son degni di appartenerle (Sap 1,16). Chi va allinferno sa dellamore di Dio che in qualche modo conosce nella coscienza, lo percepisce e lo disprezza.Nel cristianesimo il vero bene coincide col dono di se stessi. Perci il massimo dellaltruismo coincide col massimo della vera convenienza.

La bocca parla della pienezza del cuore Ges dice che: La bocca parla dalla pienezza del cuore (Mt 12,34), e ci che esce dalla bocca proviene dal cuore (Mt 15,18); mentre il Salmo 27 afferma che gli empi: Parlano di pace al loro prossimo, ma hanno la malizia nel cuore (versetto n. 3).I due brani non si oppongono ma, anzi, si rafforzano a vicenda. Vanno perci integrati.Ad esempio: chi usa parole volgari tende a vivere la volgarit. Ma, peggio ancora, la situazione di chi vive la volgarit ma la camuffa usando parole oneste solamente per ingannare chi ascolta. In tal caso al peccato della volgarit si aggiunge quello della menzogna proferita, che esce dalla pienezza del cuore: quando parole esteriormente buone addobbano da un cuore cattivo, sono cattive. Se cattiva lessenza delle parole, tutto cattivo: le parole, infatti, comunicano lanima, e se lanima cattiva, comunicano cattiveria, perch lanima che usa le parole per manifestarsi. Cos, quando il demonio, attraverso coloro che possedeva, gridava che Ges era il Figlio di Dio, Ges lo zittiva, e liberava gli indemoniati.

Preghiera di richiestaIl Vangelo ci mostra vari tipi di preghiera di richiesta e vari modi in cui Ges concede le grazie.Schematizando potremmo considerare alcuni casi limite:1) Ges al Getsemani che, pur chiedendo, si offre totalmente a Dio Padre.2) La richiesta fatta con fede infallibile, dovuta, in gran parte alla santit.3)La richiesta fatta con fede carismatica, che opera al di l dei meriti e della santit di vita, come quella dei 72 discepoli (tra cui Giuda) che operavano prodigi durante la loro missione.In molti casi, per, la fede, che pure c, non cos forte e totale da escludere dubbi e incredulit: Io credo; vieni in aiuto alla mia incredulit (Mc 9,24), disse il padre di un ragazzo indemoniato a Ges che gli diceva che tutto possibile per chi ha fede.In certi casi si pu ottenere anche ci che non si chiesto, come il servo del Sommo Sacerdote che, venuto ad arrestare Ges, ebbe un orecchio reciso con una spada da Pietro e che Ges guar (cfr Lc 22,51).Dio fa sempre ci che ritiene opportuno, guarda sempre al meglio e alla salvezza delle anime. Per questo chi chiede sinceramente la salvezza, sempre la ottiene.Ges al GetsemaniLa preghiera di Ges al Getsemani, in cui chiede al Padre che passasse da lui il calice della Passione, ma che non fosse fatta la propria volont (di uomo) ma quella sua di Padre, mette in risalto la distanza infinita tra lumano e il divino. Tali parole, infatti, non manifestano come Ges abbia sottomesso la sua volont umana a quella divina mal volentieri, ma, semplicemente, come egli, sebbene la sua natura umana fosse perfetta (ma anche favorito da ci), abbia sentito tale distanza. Distanza, perci, non contraddizione, bens accordo perfetto. In Ges infatti la distanza tra la natura umana e quella divina non c pi, ma lumano, pur rimanendo tale, incorporato al divino.I due regniQuando la Bibbia parla della divisione tra il regno di Giuda e quello di Israele, dice che voluto da Dio (anche a causa dellinfedelt del popolo). Ma non vede ci come una cosa negativa in se stessa: negativa perch spesso la divisione concreta comporta anche una divisione del cuore.E la divisione religiosa (lo scisma samaritano), che negativa in se stessa.ParolaLa spiegazione della Parola di Dio spetta alla Chiesa.Il bravo predicatore, anche attraverso laiuto della grazia, deve attualizzare la Parola. E, anche, proclamarla come profezia.

Lo spirito e la carneDice Ges: Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; lo spirito pronto, ma la carne debole (Mc 14,38).Con queste parole egli dice ai suoi discepoli che necessario essere coerenti e conformare le azioni a quanto si dice di credere, e per questo occorre chiedere aiuto a Dio attraverso la preghiera. Ma dice anche che l'uomo non si pu ridurre a sola carne, n alle sole sue azioni: il cuore dell'uomo anche capace di slanci nobili e sinceri, nonostante la sua debolezza. Per questo il giudizio spetta solo a Dio, che scruta ogni cuore in profondit.

Risurrezione di CristoSan Paolo dice che se Cristo non fosse risorto sarebbe vana la nostra fede e noi saremmo da compiangere pi di tutti gli uomini. Perch? Solo nella verit ci possiamo realizzare e, se, per assurdo, Cristo non fosse risorto, sarebbero pi felici, o meno infelici, in qualche modo meglio realizzati, chi si comporta secondo verit, cio, in tal caso (assurdo), chi si comporta come Cristo non fosse risorto.Se Dio non esistesse, ammettendo per assurdo che noi esistessimo, tutto sarebbe assurdo. Ma a quel punto sarebbe meglio realizzato, ammettendo sia possibile, chi di fatto pi realizzato, o meno irrealizzato. Perci se aiutasse ad stare meglio lidea che Dio esistesse, sarebbe una buona idea. Senza Dio, anche lidea stessa che Dio non c assurda. Tutto assurdo.Ma Dio esiste, perci pi lo si trova pi si felici, anche se per incontrarlo occorresse affrontare grandi sacrifici.

TalentiNella parabola evangelica dei talenti, Ges dice che il talento di chi non lo ha fatto fruttare, andr a chi ne ha pi. Ci comporta molte considerazioni. Ad esempio che il piano divino in qualche modo un po perde se qualcuno non fa fruttare i suoi talenti, infatti chi ne ha tanti non riceve il talento col suo frutto, che non c stato. Ma vuol dire anche che, andando nelle mani di chi stato bravo a far fruttare i suoi talenti, Dio non vuole che rimanga senza frutto e, anzi, lo vuole investire bene: Ges, di fatto, non mette un limite preciso sulla rendita dei talenti: qualcuno potrebbe anche decuplicarli. Il regno di Dio dinamico anche in relazione alla risposta umana.

AmiciIl Vangelo ci dimostra che Ges aveva i suoi amici, persone con i quali passava pi tempo. Ma dimostra anche che c unamicizia pi profonda, quella della verit, perch Ges non faceva preferenze. E che c unamicizia pi grande e intima di quella solo umana: quella di comunione.Infatti a livello essenziale pi si santi, pi si amici di Dio.Dio predilige i poveri e i malati (il mondo di oggi direbbe gli sfigati) soprattutto perch sono i pi vicini ai santi. Infatti se le malattie e la povert non sono la santit, ma solo un mezzo per raggiungerla, sono ad essa particolarmente connesse. E ci mostrano il volto di Dio.I primi amici devono essere i santi (per il mondo spesso sfigati), seguiti dagli sfigati (spesso santi), poi dagli amici umani, a cominciare da chi condivide i nostri ideali.

Perseverare in CristoHa detto Ges ai suoi; voi che avete perseverato nelle mie prove. Ges si riferisce alle prove e alle fatiche della predicazione, che per rappresentano tutte le sue prove, anche quelle che coinvolgono luomo di oggi.Ma se ormai sono le sue, perch le subiamo in qualche modo anche noi? Il peccato, che ha avuto come conseguenza tali prove, quello nostro. Ges, solo, lo ha preso su di se, e con esso le sue conseguenze. Si fatto carico di tutto. Senza Ges le prove sarebbero tutte nostre e molto pi dure ed opprimenti. Ges le ha prese e noi dobbiamo solo partecipare alla sua gloria e, perci, alle sue prove.

Amore e perdonoGes, nelle sue parole riportate nei vangeli, a volte proclama dei principi di verit, altre volte fotografa la realt e, in particolare, la realt del suo tempo.Ad esempio, quando dice che un profeta non riconosciuto nella sua patria e nella sua casa, non dice che sempre cos, n dice che questo sia un bene. E una cosa sbagliata, ma una realt generale, che occorre cambiare.Allo stesso modo, quando dice che a chi si perdona poco, ama poco, non vuol dire che sempre cos (vedi la Madonna), ma prende atto di quel che generalmente avviene: luomo, spesso, utilitarista anche quando si tratta dellamore di Dio. In tal caso il peccato pu essere usato da Dio a fin di bene, per stimolare la conversione.Lamore dovrebbe dimostrarsi anche in colui a cui stato perdonato poco, infatti tutto grazia e Dio va amato per se stesso. Ma spesso il cuore umano non cos generoso.

VangeloIl Vangelo parla dellessenza di Ges e di Maria pi di qualunque scritto o rivelazione privata. Il Vangelo incarnato nella vita dei credenti parla dellessenza di Ges e di sua Madre pi di qualunque rivelazione e opera mistica.

Chiamata di Giuda IscariotaGes non ha certo sbagliato a scegliere Giuda. Perch allora questi non ha risposto?Centra sicuramente la sua libert. Anche perch Ges ha detto che sarebbe stato meglio per lui non fosse mai nato (solo un modo di dire? Oppure una condanna?Se pure queste parole non volevano essere una condanna ufficiale, Ges sembra comunque fare riferimento ad una colpa di Giuda, anche se non si sa quanto grande (forse era meglio per Giuda essere concepito senza poter nascere, che, ammesso si sia salvato, nascere e tradire Ges).Quanta libert Giuda ci ha messo nel tradire Ges e nel suicidarsi? Si pentito prima della morte? Lo sa Dio. Sappiamo, per, che anche la libert degli altri e il peccato sociale possono condizionare e perci attenuate una colpa in se stessa grave arrivando a far s che sia solo veniale.Ges, chiamando Giuda Iscariota, aveva chiamato la sua libert ad essere fedele, ma non solo la sua, ma anche quella di tutto il popolo, che pu rendere lambiente (che capace di influenzare certi comportamenti), pi o meno sano.

Paternit di GiuseppeTuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo dice la Madonna a Ges dodicenne appena ritrovato nel Tempio.Parla la madre, la donna. E parla come madre. Ma cita langoscia di Giuseppe prima della sua: probabilmente colpita dallangoscia di Giuseppe e in qualche modo angosciata anche della sua angoscia. Meravigliose follie dellamore.Maria dice che Giuseppe il padre di Ges: ci che lo rende tale lunione spirituale che si realizza pienamente nello lo Spirito Santo, cos come avviene, in certo modo, anche nel matrimonio (che non a caso pi in crisi quanto pi mancano quei riferimenti spirituali che dovrebbero, invece, renderlo roccioso). In qualche modo tutti siamo chiamati anche a partecipare del matrimonio tra Maria e Giuseppe attraverso un vincolo superiore a quello carnale, e perci tutti in qualche modo siamo chiamati, anche se diversamente da Maria e Giuseppe, ad essere genitori di Ges.La paternit e la maternit spirituale non contraddice quella carnale, perch lo spirituale che si manifestarsi nella natura e non viceversa. Perci, non tutto ci che spirituale, essendo esso infinito, si manifesta nella natura, ma solo una minima parte che, per, in virt dello Spirito di Dio, pu misticamente rivelare tutto lInfinito trascendente di Dio.Come figli nel Figlio, in certo modo anche padri nel Padre (Madre Speranza si rivolgeva a Ges chiamandolo: Figlio mio.

Lo Spirito SantoLo Spirito Santo vi insegner ogni cosa e vi ricorder tutto ci che vi ho detto (Gv 14,26).Ripetere, ricordare, vivere, scoprire di nuovo e, anche, scoprire nuove cose. Ricordo e scoperta interagiscono.Per questo non necessario dire umanamente sempre cose nuove: un gesto damore, cos come una parola conosciuta, pu suscitare uninfinit di cose. Molto dipende dallapertura di chi ascolta.Come la grazia comprende e riassume la legge, che per va osservata (losservanza una conseguenza della grazia), cos lo Spirito comprende la carne.

Siate come bambiniGes ci ha invitati a essere come bambini. Perch noi dobbiamo essere, rimanere e diventare bambini.? Perch Ges ci vuole innocenti (non immaturi). Il peccato non bello, anche quando attrae la natura corrotta. Perch toglie linnocenza e, conseguentemente, lo stupore, la meraviglia, la bellezza. Il peccato noia in profondit. Le emozioni e il piacere temporaneo non sono per la gioia ma, piuttosto, la gioia che per lemozione e il piacere lecito.In questottica, non tanto importante se la tua vita non stata come avresti voluto, limportante fare entrare Dio nella tua vita. Certamente anche le circostanze hanno una qualche importanza, nel senso che possono aiutare, ma Dio pu supplire a tutto e a tutti gli aiuti, anche in modo straordinario, a seconda della sua libert che in funzione del suo amore.

Tutto possoTutto posso in Colui che mi d la forza, dice lApostolo Paolo.La sola possibilit , nella fede, in un certo senso, un modo di partecipare e vivere dellonnipotenza divina. In qualche modo realizza gi tutto.

PreghieraNel cuore dellempio parla il peccato, davanti ai suoi occhi non c timor di Dio. Poich egli si illude con se stesso nel ricercare la sua colpa e detestarla (Sal 36,2-3).E vero che, come dice san Tommaso de Liguori, Chi prega certamente si salva, chi non prega certamente si danna, ma anche vero che la preghiera, per essere tale, deve essere sincera, anche se fatta da un peccatore (Dio pu far tornare a pregare chi non prega). Perci ci deve essere la speranza di cambiare e si deve volerlo almeno remotamente.La preghiera sincera di chi non vive in stato di grazia, procura grazie attuali di conversione.

Storia della salvezzaCome non c unione pi grande dellamore, che congiunge anche i pi diversi, cos non c separazione pi grande dellegoismo, che divide in se stessa perfino la medesima persona.La genealogia di Ges d allinterpretazione delle genealogie dellAntico Testamento nuovi e pi profondi significati e fa s, attraverso la grazia, che ogni genealogia possa riferirsi e innestarsi ad essa.La Storia della Salvezza e, perci, la Storia della Chiesa, la mia storia. Le storie particolari: nazionali, regionali, famigliari, personali, sono dentro la grande storia, su cui si innesta la Storia della salvezza, come linnesto di un buon albero da frutto sul tronco di un albero selvatico.Tutto il bene viene da Dio ed il male viene da chi ha scelto di esserne nemico. Per questo se un nostro antenato si fosse dannato allinferno noi, almeno a livello essenziale, non ne saremmo menomati: la sua genitorialit supplita da Dio. E quello che di buono abbiamo ricevuto dai nostri antenati, buoni o cattivi che siano stati, sempre dono di Dio.Si pu pensare cose nuove o pensare cose vecchie, vedere cose nuove, o cose gi viste. In ogni caso, per, occorre sempre un approccio nuovo. Cosicch il pensare a cose conosciute possa diventare un ri-pensare e un vedere cose viste un ri-vedere, nel senso di pensarle e vederle in modo nuovo ed originale. Tutto deve diventare esperienza autentica.In questo senso il ricordare una storia non pu essere fine a se stesso, ma deve in qualche modo farci ri-vivere ci che si ricorda, donandoci a livello interiore qualcosa di nuovo. Cos dobbiamo fare della storia e della nostra storia personale, informandole della salvezza di Cristo.Nella storia di ognuno, come inscritta tutta la storia concreta con tutte le sue possibilit non concretizzate, perch vi inscritta la storia di Ges: Tutto vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo di Dio, proclama lApostolo Paolo.La storia, e le singole storie in cui si manifesta, una storia di dolore, meschinit, piccolezze, mediocrit, squallori, affanni. Ma in mezzo a questa melma c una pepita doro: la salvezza di Ges. Questa pepita non disdegna di toccare la melma, che da questa non viene sporcata o sgualcita: anche un torrente fangoso diviene prezioso se contiene un filone doro.Perci anche le normalissime storie personali di tutti i giorni, che i libri di storia non riportano, sono originali. Nessuno passa invano e il silenzio dei piccoli, perfino dei bambini abortiti, per Dio un grido e la loro vita una traccia luminosa nel cielo notturno, come la cometa nella notte di Natale.Solo il Bene rimane: da questo che discendiamo e a questo Bene siamo chiamati a tornare. Questa la vera storia, perch lunica storia che rimane. In eterno.

RedenzioneIl perdono che offre Ges non consiste solo nel rimettere la colpa, ma anche nel cambiare il cuore. E la vittoria di Cristo sui suoi nemici non consiste nel distruggerli, ma nel trasformarli e assimilarli a s: solo chi non si lascia vincere lamore di Cristo andr nel posto da lui scelto (At. 1,25).Nel demonio il non voler amare e il non poter amare coincidono.Dio, invece, ama sempre e i sui atti di amore rimangono in eterno. Anche lamore verso gli angeli ribelli: lamore torna a Dio, che lo ha dato(cfr Qo 12,9).Ges pu trasformare i peccatori in figli di Dio: questa la sua giustizia.E lanima stessa che allinferno si rimprovera: Dio lha creata buona ed ha scelto il male. Non si pente, ma la sua natura di persona, anche se pervertita, in qualche modo la rimprovera attraverso la sua stessa perversione.

TempiNon che una volta le cose andassero poi cos bene, come qualcuno tentato di dire. La storia ci insegna che, pi o meno, lingiustizia ha imperversato nel mondo. Perci non voglio idealizzare i tempi passati.Ma la differenza tra ieri e oggi che una volta la fede e la legge divina, a cui molti credevano, rappresentavano, con laiuto della grazia, un freno alla degenerazione, mentre oggi questo freno delegato ai valori umani che, facendo per dichiaratamente a meno di Dio, e cio in opposizione a Dio (chi non con Cristo contro di Cristo), si corrompono, tendendo a divenire dei disvalori che, in quanto tali, non hanno nulla di umano.Occorre che la civilt futura, sebbene ancora in cammino verso la pienezza dei tempi e perci ancora in divenire, possa sorgere sul basamento di una forte esperienza di Dio e perci sulla grazia.Nei tempi passati, tempi anchessi quasi per nulla cristiani anche nellOccidente cristiano, erano i santi a rendere una vera, forte, testimonianza del Vangelo.

Lo spirito comprende la carneChe lo spirito comprenda la carne (e la carne comprende lo spirito) lo dimostra Ges che, pur non essendo geneticamente mio parente stretto n mio antenato diretto, pi intimo a me di me stesso. Se il Corpo di Cristo manifesta lo Spirito, anche il nostro corpo, che manifesta il nostro spirito che tende al tutto, in comunione con Cristo manifesta, come creatura, lo Spirito.Avere antenati comuni significa avere affetti in comune, avere certe tradizioni e una certa cultura in comune. Cosa che non si oppone alluniversalit dellamore e perci allunit. Anche Cristo ha avuto la nostra stessa storia, degli antenati, una trib, un popolo, una patria ma la sua storia, in quanto Dio, speciale e unica. E universale in modo trascendente. E trasforma la sua madre, nella nostra, il suo popolo nel nostro, realizzandolo e compiendolo nel popolo cristiano. Come il popolo cristiano pi nostro dei nostri popoli, cos Maria nostra madre pi delle nostre madri, ecc. E Ges , in certo modo, pi noi di noi stessi.

Risurrezione dei corpiSe luomo non fosse stato chiamato alla vita divina, cio ad una vita di grazia, ma solo alla vita secondo la sua natura umana (spirituale e razionale), avrebbe avuto una prova da superare? Eventualmente, di che genere? E quali le conseguenze? E che tipo di riscatto vi sarebbe stato? Le domande sono molte e consequenziali.Se luomo non avesse lopportunit di una vita di grazia, il suo corpo come eventualmente risorgerebbe? Penso che avverrebbe come una trasformazione che non comporterebbe certo la visione, ma comunque degna di un essere con unanima razionale, e perci superiore alla trasformazione che il resto del creato attende (cfr RM 8,22-27).Per questo anche la risurrezione di morte dei dannati ha in qualche modo a che fare col soprannaturale: un soprannaturale rifiutato.

EventoIl mistero di Ges eterno ma si traduce nel tempo. E lEvento che si manifesta in eventi riguardanti Ges, soprattutto nella sua passione, morte e risurrezione.Lofferta del Cenacolo-Getsemani-Calvario, comporta la Risurrezione, lAssunzione, la Pentecoste, ecc. Fino, in certo modo, tutta la storia della salvezza.

OriginalitLoriginalit intrinseca alla persona non dipende tanto dal fare o dal saper fare, quanto dallessere. La capacit di saper fare cose originali, che alcune persone possiedono in modo spiccato, solo una manifestazione particolare e visibile delloriginalit della persona, che pi che manifestarsi in alcune opere, deve manifestarsi nella santit. Ogni persona infatti originale e perci indispensabile nellattuazione del primitivo piano divino, il piano di salvezza totale, sia per ci che possiede che per ci che non possiede. Ma loriginalit si manifesta soprattutto in ci che pi ci rende simili a Dio e che supplisce e incorpora ogni altra somiglianza, perch lessenza di ogni somiglianza: la santit, cio lamore di Dio in noi. Il bene si personalizza nella persona, evidenziando la sua originalit. Scegliendo il male, invece, la persona che si adegua al male.La massima espressione di libert della Vergine Maria, e perci la sua massima originalit, si esprime e realizza nellubbidienza. La Madonna non ha avuto le stimmate, non stata nominata capo della Chiesa: non ne aveva bisogno. Ella ha avuto lamore pi grande ed Madre di Dio e della Chiesa: lamore supplisce e compendia tutti i doni divini.La sua obbedienza ha fatto s che Dio potesse manifestarsi con potenza e in modo originalissimo.

Beati i poveriPerch, anche solo umanamente, pi interessante la vita del povero, anche se apparentemente non fa nulla di eccezionale, che non quella del ricco?Perch in genere pi vera, pi viva. Perch la povert evangelica conduce alla sensibilit e perci fa sentire di pi (le esperienze, come la gioia, si elaborano innanzi tutto nellanima). La ricchezza, invece, abbrutisce di pi della miseria.

Procreazione Dio sa chi creer, vuole personalmente e in modo unico coloro che ha in mente, ma vuole coinvolgere luomo, cos come fa attraverso la preghiera.Luomo, con la sua libert, pu decidere su certe circostanze, ma non sullessenza, perch tutto concorre ai piani divini.

Omosessualit e pedofiliaPer il cristiano la tendenza omosessuale non voluta ma subita, non peccato. Latto omosessuale, invece, in se stesso peccato mortale. Ma se tale atto si riduce ad un fatto privato e consenziente, non va perseguito penalmente.Il giudizio morale sulla pedofilia differisce da quello sullomosessualit non tanto per un principio intrinseco, ma solo perch la pedofilia, essendo un atto che i coinvolge minori, sempre anche una forma di violenza, per cui latto non mai un fatto privato ed sempre un crimine.Ma il giudizio morale simile a quello che viene dato allomosessualit: la tendenza in se stessa non costituisce un peccato, ma comunque una perversione della natura. Che, se messa in atto volontariamente e consapevolmente, costituisce un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio.Ma ancora pi grave della sola omosessualit, perch scandalizza i giovani e li danneggia in modo gravissimo. E, perci, un crimine tremendo.Di conseguenza deve essere perseguita con determinazione anche listigazione alla pedofilia (ma ci vale anche per listigazione allomosessualit).Il vivere una tendenza disordinata in modo onesto pu, per, rappresentare un mezzo straordinario per raggiungere la santit e, anche, una enorme santit. Infatti luomo non come , cio non solo come appare ma, in un certo senso, anche come Dio lo ha creato e come sar in paradiso.

SoggettivitLa soggettivit sempre opinabile, ma quando trattata in un contesto rigoroso, secondo le leggi della ragione, va considerata ed ha peso. Pu essere un indizio di verit, come le testimonianze dei santi. Pu manifestare aspetti della verit, anche se questi vanno poi integrati.Ma se i criteri con cui viene trattata sono anchessi soggettivi, allora scade fino ad arrivare al puro relativismo e cos a perdere totalmente o quasi il suo valore.

Luso dei beni materialiPer realizzare la propria natura, che anche materiale, luomo ha bisogno anche dei beni materiali.Ma luomo soprattutto chiamato alla vita eterna: la sua la realizzazione naturale , perci, ordinata a quella soprannaturale. Di conseguenza, perch luomo possa realizzarsi integralmente, Dio, ordinariamente, usa gli ingredienti che trova nella natura che ha creato, sebbene corrotta dal peccato. Anche le conseguenze del peccato (povert, malattia, ecc.). E a causa della grazia, che assume la natura, luomo pu realizzarsi umanamente al di l di ogni aspettativa, anche se malato o deficitario.Ci non toglie che nel piano originario di Dio l ingiustizia e le malattie non erano previste, cos come non lo sono in Paradiso.

Psicologia e libertSe luomo fosse solo materia, la psicologia potrebbe essere ridotta a entit fisico matematica e, perci, non avrebbe nessuna reale possibilit di incidere sulla realt ed essere utile. Infatti in tal caso la volont umana sarebbe solo apparenza e di fatto, sostanzialmente, non esisterebbe.Per contro, invece, dando per scontato che luomo libero di scegliere il bene o il male, come in effetti , la libert sembra mettere a rischio la capacit della psicologia di predire e, perci, di curare: di conseguenza sembra metterne a rischio la sua scientificit. Ma vero lesatto opposto.Infatti, proprio perch luomo non solo materia, la psicologia si propone alla libert umana come conoscenza, potendo cos aiutarlo nelle sue scelte e, di conseguenza, potendo incidere, anche se secondariamente, sulla vita delle persone.Proprio perch si relaziona alla libert umana, che si relaziona a Dio, la psicologia ha valore.La psicologia si realizza solo in relazione a Dio, che un concetto ragionevole e una esigenza dellistinto umano. Ma poich Dio si rivelato in Cristo, la psicologia, in ultima analisi, deve basarsi sulle verit della fede.

VolontCome fanno i bambini che vanno in Paradiso ad esercitare la loro libert?La esercita Ges per loro.Ges ha detto agli Apostoli: Chi non contro di voi, per voi. Cio, chi non contro in certo modo compie un atto di volont implicito, perch la volont di tutti orientata in qualche modo a Cristo e solo se si esercita il rifiuto a Cristo si va allinferno.In un certo senso allinferno, pi di chi non dice s a Dio, ci va chi lo rifiuta (le due cose coincidono perch il s , per cos dire, il programma con cui siamo usciti dalle mani di Dio).Di fatto Dio fa s che i bambini morti prima dellet della ragione come se avessero potuto esercitare tutte la loro libert.Avviene come per i primi 9 venerd del mese: forse tali bambini, se fossero cresciuti, si sarebbero tutti in qualche modo salvati, e Dio ne approfitta per un bene maggiore.

LimiteLa sofferenza dovuta al limite e alla mancanza inscritta nella natura e specialmente nella natura umana, affinch possa attirarci a Dio.Nelluomo, questa sofferenza del divenire, ha valenza sia naturale che soprannaturale (dovuta alla grazia). Di fatto Dio aveva progettato, attraverso lIncarnazione del Figlio, di sperimentare in modo speciale questa esperienza del limite, ma il peccato delluomo lo ha spinto anche a prendere su di se il peccato stesso.A proposito del peccato originale santAgostino afferma: Felice colpa, che ci hai meritato un cos grande Salvatore!. In che senso? Un po come nella tempesta sedata: felice colpa, lincredulit dei discepoli, che ha meritato il miracolo della tempesta sedata, operato per suscitare la fede l dove era carente.Ma se la fede fosse stata sufficiente, Ges cosa avrebbe fatto invece di sedare la tempesta?

EreditarietOltre allereditariet genetica e a quella culturale, penso che esista anche unereditariet spirituale, come un imprinting spirituale che entra in rapporto con lo spirito e la carne, ma soprattutto con la grazia. Ognuno , in un certo senso, le potenzialit di Dio in lui e la sua risposta a Dio.

Anima, psiche, corpoAnima, psiche e corpo si influenzano a vicenda: se il corpo esprime lanima, la esprime anche la psiche. Potremmo, grossolanamente, definire la psiche come quellarea in cui lo spirito e la materia delluomo si incontrano. La psiche perci pu essere condizionata da deficienze corporali e biochimiche ma, anche dalla libert.

RealtOgnuno vive la realt secondo la propria natura (corrotta, limitata), ma Dio in certo modo vive la natura di ognuno con a sua Realt. Potremmo dire che pi una cosa universale, pi si adatta alla persona e pi una cosa personale e originale a una data persona, pi umana e tende ad essere universalizzata.Schematicamente si pu anche dire che i vari elementi della persona: genetici, spirituali, ambientali, ecc., interagendo in varie proporzioni dovute dalle circostanze, possono produrre, a seconda dei casi, risultati anche molto diversi.

EroismoChi disprezza la vita ha paura e chi confida nella propria forza, commette un atto di vilt. Solo chi offre se stesso un eroe.Esporsi proditoriamente a pericoli per vivere pi intensamente significa non saper vivere e non avere il coraggio di vivere. Chi sa vivere, vive alla grande anche le cose ordinarie.

AttivismoLa giusta misura delle cose favorisce la loro interiorizzazione. Per questo i momenti di svago quando non sono esagerati ma in giusta misura ristorano di pi che il ricercare continuamente i divertimenti mondani.Lofferta e il limite possono suscitare, ma anche favorire, anche solo a livello umano, una pi forte emozione che il fare.

Persona di CristoGes, come uomo, limitato e originale: quello che , diverso da tutti. Eppure ricapitola tutto.La sua universalit non dipende da ci che in lui umano, ma dalla sua divinit, che inscindibile dalla sua umanit. E il suo amore divino ad essere universale.Il limite umano di Ges inscindibile dalla sua Persona che per, essendo divina, infinita e prevale sul limite, infinitizzando: nel limite umano di Cristo agisce tutto Dio, agisce Dio in pienezza.Ma, subordinatamente a Cristo, anche noi siamo chiamati ad infinitizzarci, anche se solo come creature. Cos lopera di Cristo in noi prende la nostra forma, anche se Dio supera la nostra forma. Egli, infatti, pu agire in noi anche oltre noi. Non spersonalizzandoci, ma realizzandoci.Cristo perfeziona, realizza, fa in noi e con noi ci che vuole, senza annientarci. Ci chiede solo di donare i nostri 5 pani e 2 pesci, cio tutto, di cui per, se vuole, pu fare a meno.

SogniI sogni e la fantasia possono rappresentare uno svago, a volte anche sano e utile. Ma non dobbiamo cercare di realizzare la nostra vita nei sogni, ma i sogni nella nostra vita.Non che i sogni debbano necessariamente realizzarsi a livello concreto. Anzi, molto spesso non si realizzano concretamente, almeno non come noi ce laspettiamo. Ma si possono compiere misticamente e possono comunque orientare la nostra vita in modo da lasciare come una traccia in come siamo e in come operiamo.

AnimaChe le cos dette esperienze di premorte, che comunque non giungono a termine se uno si risveglia, anche fossero solo esperienze psichiche (ma non per questo meno reali), possano dimostrare che lanima in vista della morte attratta verso il bene che, per, non va rifiutato? E che lanima, al di l dei processi celebrali, vede, sente e ragiona?

IntelligenzaParlare dellintelligenza umana, di ci che e di come agisce, non semplice perch, sebbene si esprima anche attraverso il cervello, nella sua essenza non dovuta al cervello. Inoltre lintelligenza e le facolt intellettive cerebrali, sono state corrotte dal peccato originale. In chi pi, in chi meno. Un po come la salute fisica.Come per la bellezza, la salute, ecc., in cui gli affetti del peccato originale variano da persona a persona, cos per lintelligenza. Quello che si manifesta un deficit soprattutto spirituale, anche se in connessione con la materia.Alcune manifestazioni possono essere innescate da altre o richiedono certi equilibri. Molte sono le considerazioni da fare e ognuna andrebbe sviluppata: siamo nel mistero. Certamente contano molto le relazioni culturali, leredit spirituale, la vocazioneMa, a livello essenziale, come nel corpo si manifesta la bellezza spirituale in modo quasi ineffabile, cos nelle facolt cerebrali si manifesta lintelligenza spirituale, che profonda. Perci in questo processo la volont molto importante.

EventiDegli eventi che ci furono utili in passato, e che magari oggi potrebbero sembrarci esperienze limitate o non altrettanto forti, rimane, comunque, la grazia. Non lesteriore, ormai superato, come pu essere un consiglio di buon senso ormai acquisito, ma ci che si vissuto in profondit, che conta.

SensualitUna cosa la sensualit che ha per fine leccitazione sessuale e una cosa la sensualit in genere. La sensualit in senso generale in se stessa qualcosa che stimola i sensi non necessariamente in modo negativo. Ad esempio certi odori o il contatto con animali nella pet-terapy.

Genitori e figliIl genitori hanno il compito di essere i primi evangelizzatori dei propri figli, che non sono loro, ma di Dio: essi non sono genitori per essere serviti, ma per servire (cfr Mc 10,45).Se la legge di Dio comanda ai figli di onorare il padre e la madre, essa comanda anche, e prima di tutto, di amare Dio: lonore che si deve ai genitori discende da Dio e a Dio sottoposto. Di conseguenza lautorit dei genitori, posta al servizio del bene dei figli, non pu essere esercitata al di fuori dellambito stabilito da Dio stesso.Perci i genitori, partecipando alla dinamica dellamore di Dio, che ci ha amato per primo, prima ancora di esigere il rispetto, sono chiamati ad amare per primi (anche se qui il termine prima non indica tanto un concatenarsi temporale di eventi quanto, piuttosto, un ordine di conseguenza morale, che a volte pu manifestarsi anche temporalmente).Poich il rispetto non pu che originare dallamore e condurre a quellamore che, come detto, i genitori devono dare per primi, essi, prima ancora di essere rispettati, devono rispettare i propri figli, pur mantenendo il proprio ruolo: nel comandamento divino che dice di rispettare i genitori sottinteso lamore che i genitori devono ai figli.

InterioritUnesperienza esteriore, come il mangiare o lavere un rapporto coniugale, d piacere, ma lemozione pi del piacere, fa saltare il cuore nel petto. E il sentimento, cio la passione bruciante, ovvero lamore profondo per qualcosa, pu rendere disposti anche a dare la vita (e lamore pi grande che tutto realizza lamore per lAmore, cio per Dio).Lamore pu sussistere anche da solo, ma anche insieme al piacere e allemozione, che comprende e compendia.

PassioneSe non vi fosse stato il peccato originale la passione matrimoniale sarebbe stata travolgente ma senza concupiscenza, libera dai condizionamenti, ma sottoposta alla ragione e alla grazia, secondo la sua natura. Cos come altre cose.

UmanitPerch lumanit possa essere vissuta in pienezza occorre comunque la grazia. La grazia, infatti, (che travalica i confini della Chiesa visibile) non solo supplisce misticamente alle conseguenze del peccato, comprese le minori potenzialit della natura, ma riordina la natura che, di fatto, rimasta intaccata dal peccatoLe maggiori potenzialit umane sono dei santi perch, se Dio vuole, pur non mortificando la loro umanit, ma anzi realizzandola, essi non fanno resistenza allazione di Dio (che in ogni caso agisce come vuole).

CulturaPi la cultura si raffina, pi dovrebbe servire a radicare nellessenziale. Ma molto spesso non cos: o per elementi estranei alla vera cultura, o per atteggiamenti sbagliati, che ci distolgono dallessenziale.

ArteLarte deve procedere pi che dalla ragione, dal sentimento (che, se conforme alla ragione, la comprende sublimandola e la supera).Per questo lopera omnia di certi artisti, fatta ragionando troppo a tavolino, voluta quasi a sintetizzare tutta la loro opera o per comunicare con la pura forma ideale della loro arte, spesso , oltre che non compresa, anche una vera banalit. Anche se lartista davvero un grande.

Manifestazione damore al maschile e al femminileSchematicamente e con molta tolleranza si potrebbe