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‘09 relazione trimestraleal 30 settembre
Mission
Hera vuole essere la migliore multi‐utility italiana per i suoi clienti, i lavoratori e gli
azionisti, attraverso l'ulteriore sviluppo di un originale modello di impresa capace
di innovazione e di forte radicamento territoriale, nel rispetto dell'ambiente".
“Per Hera essere la migliore vuol dire rappresentare un motivo di orgoglio e di
fiducia per: i clienti, perché ricevano, attraverso un ascolto costante, servizi di
qualità all'altezza delle loro attese; le donne e gli uomini che lavorano nell'impresa,
perché siano protagonisti dei risultati con la loro competenza, il loro coinvolgimento
e la loro passione; gli azionisti, perché siano certi che il valore economico
dell'impresa continui ad essere creato, nel rispetto dei principi di responsabilità
sociale; il territorio di riferimento, perché sia la ricchezza economica, sociale e
ambientale da promuovere per un futuro sostenibile; i fornitori, perché siano attori
della filiera del valore e partner della crescita".
Organi di amministrazione e di controllo
Presidente Tomaso Tommasi di VignanoVice Presidente Giorgio RazzoliAmministratore Delegato Maurizio ChiariniConsigliere Mara BernardiniConsigliere Filippo BrandoliniConsigliere Luigi CastagnaConsigliere Mauro CavalliniConsigliere Piero CollinaConsigliere Piergiuseppe DolciniConsigliere Ferruccio GiovanelliConsigliere Lanfranco MaggioliConsigliere Alberto MarriConsigliere Daniele Montroni*Consigliere Roberto SacchettiConsigliere Francesco SuttiConsigliere Bruno TaniConsigliere Paolo Trombetti**Consigliere Stefano Zolea
Presidente Sergio SantiSindaco effettivo Fernando LolliSindaco effettivo Antonio VenturiniSindaco supplente Stefano CeccacciSindaco supplente Roberto Picone
Presidente Giorgio RazzoliComponente Lanfranco MaggioliComponente Daniele MontroniComponente Stefano Zolea
Presidente Giorgio RazzoliComponente Piero CollinaComponente Mara BernardiniComponente Francesco Sutti
Presidente Tomaso Tommasi di VignanoVice Presidente Giorgio RazzoliComponente Maurizio Chiarini
Presidente Giorgio RazzoliMembro Filippo BocchiMembro Luciano Sita
PricewaterhouseCoopers
Sergio Marzo
Consiglio di Amministrazione
Collegio sindacale
Comitato etico
Comitato esecutivo
Dirigente preposto ex art. 154 bis, D.Lgs. n. 58/98 ‐ L. 262/05
Comitato per il controllo interno
Comitato per la remunerazione
Società di revisione
* In carica dal 20/07/2009 ‐ ** In carica dal 05/10/2009.
INDICE Relazione Trimestrale Consolidata Gruppo Hera al 30 settembre 2009 1 ‐ Relazione sulla gestione
1.01 Dati di sintesi 01 1.02 Premessa 02 1.03 Strategia 04 1.04 Settori di attività 06 1.05 Andamento del titolo Hera in Borsa 09 1.06 Risultati economici e finanziari 13 1.07 Investimenti 17 1.08 Analisi per aree d’attività 21
1.08.01 Area gas 23 1.08.02 Area energia elettrica 25 1.08.03 Area ciclo idrico integrato 27 1.08.04 Area ambiente 29 1.08.05 Area altri servizi 31
1.09 Recupero aiuti di Stato connessi alla cosiddetta “moratoria fiscale” 32 1.10 Analisi posizione finanziaria netta 37 1.11 Risorse umane 38
2 – Prospetti contabili consolidati e note illustrative
2.01 Conto economico 2.01.01 Conto economico consolidato 39 2.01.02 Conto economico complessivo 40 2.01.03 Utile per azione 41
2.02 Stato Patrimoniale consolidato 42 2.03 Rendiconto Finanziario Consolidato 44 2.04 Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato 45 2.05 Note illustrative 46 2.06 Indebitamento finanziario netto 50 2.07 Elenco delle società consolidate 51
1 ‐ Relazione sulla gestione
Relazione sulla gestione
Gruppo Hera ‐ Relazione Finanziaria Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2009 – CdA del 12 novembre 2009 1
1.01 Dati di sintesi
Ricavi (m€)
966,5 1.233,61.607,1
1.956,32.556,5
3.064,9
3Q2004 3Q2005 3Q2006 3Q2007 3Q2008 3Q2009
Cagr. +26,0% Var. 08-09 +19,9%
Margine operativo lordo (m€)
180,1 213,0289,7 299,2
350,4 390,1
3Q2004 3Q2005 3Q2006 3Q2007 3Q2008 3Q 2009
Cagr. +16,7% Var. 08-09 +11,3%
Reddito operativo (m€)
104,3 123,5156,1 154,1
180,0 193,3
3Q2004 3Q2005 3Q2006 3Q2007 3Q2008 3Q2009
Cagr. +13,1% Var. 08-09 +7,4%Utile ante-imposte adj. (m€)
96,9 91,8
84,9 90,9
118,098,5
3Q2004 3Q2005 3Q2006 3Q2007 3Q2008 3Q2009
Cagr. +7,2% Var. 08-09 +11,1%
108,1120,1
Effetto straordinario relativo alla moratoria fiscale
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1.02 Premessa Nella prima parte dell’esercizio 2009 la crisi economica congiunturale ha continuato a manifestare i suoi effetti influenzando tutti i comparti dell’economia, compreso il settore dei servizi pubblici primari. In questo scenario Hera ha continuato a perseguire con successo le proprie strategie di crescita lungo tutte le direttrici di sviluppo, ottenendo dei risultati che, nonostante gli effetti della crisi, hanno permesso di registrare una crescita del margine operativo lordo del terzo trimestre dell’anno del +28% circa rispetto al terzo trimestre del 2008, raddoppiando il tasso di crescita positivo realizzato nei primi sei mesi dell’anno. Hera ha infatti perseguito una strategia di crescita nei mercati liberalizzati che ha permesso di segnare un significativo progresso nelle vendite di energia elettrica e di contrastare gli effetti della crisi sui consumi della clientela, mentre nel mercato del trattamento dei rifiuti speciali l’azione di razionalizzazione societaria implementata con la costituzione di Herambiente, pur essendo ancora nel periodo di avviamento a seguito della recente costituzione, ha permesso di contenere gli effetti della crisi senza peggioramenti rispetto ai livelli registrati nel primo semestre. La strategia di crescita nelle attività gestite in concessione è stata perseguita attraverso l’acquisizione di reti di distribuzione gas e teleriscaldamento nel territorio di riferimento a fronte del quale sarà data esecuzione all’aumento di capitale, deliberato dall’ultima Assemblea degli Azionisti, riservato ai soci pubblici conferenti i beni. Tale operazione ha contribuito positivamente ai risultati del periodo grazie al risparmio dei costi di affitto e alla liberazione di fondi ripristino beni di terzi connessi ai beni conferiti. I risultati delle attività regolamentate riflettono infine sia gli effetti dei nuovi sistemi tariffari sulla distribuzione di energia che gli adeguamenti tariffari concordati con le autorità delle attività dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani e del servizio idrico integrato. Anche la strategia di sviluppo di nuovi impianti ha realizzato consistenti progressi nel terzo trimestre con l’entrata a regime del WTE di Modena di 20 megawatt, uno dei maggiori impianti del Gruppo, e con la recente entrata a regime dell’impianto di cogenerazione di Imola da 80 megawatt, inaugurato alla fine del mese di settembre, in grado di soddisfare i consumi elettrici della città e di soddisfare una parte significativa delle esigenze termiche attraverso la rete di teleriscaldamento. All’avviamento di questi impianti si aggiunge un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti organici a Cesena per la produzione di energia rinnovabile e di materiale organico riciclabile per usi agricoli, ormai entrato nella fase di avviamento già alla fine del terzo trimestre con una capacità di trattamento a regime di 40.000 tonnellate di rifiuti all’anno. A questi progetti si aggiunge la definizione di una joint venture per la costruzione di una nuova centrale termica a biomasse, nella regione, da 13,7 megawatt installati e l’ottenimento della qualifica nella fase di pre‐selezione per la fase finale relativa al bando di gara indetto per la costruzione e gestione di un impianto WTE nella provincia di Firenze. Il Gruppo ha inoltre continuato l’azione di efficientamento sia in termini di estrazione di sinergie dalle aziende consolidate, che in termini di riduzione di costi connessi alle attività operative del Gruppo attraverso razionalizzazioni organizzative, societarie e l’implementazione di nuovi sistemi di gestione. Esempi di queste attività sono la riorganizzazione delle attività energetiche secondo logiche di separazione tra attività regolamentate e liberalizzate (“unbundling”) che ha inciso sulla riorganizzazione dei centri di responsabilità, la razionalizzazione societaria effettuata con la costituzione di Herambiente che ha permesso di ridurre il numero di società del Gruppo e, infine, l’integrazione della gestione della clientela attraverso piattaforme informatiche integrate che permette la riduzione di costi di assistenza per cliente. Le prospettive di ulteriore efficientamento derivano, inoltre, dalla futura trasformazione delle società operative territoriali in unità organizzative approvata dall’Assemblea degli Azionisti del 21 Ottobre, che permetterà l’efficientamento delle funzioni organizzative e il risparmio dei costi amministrativi tipici di entità legali.
Relazione sulla gestione
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Hera ha inoltre proseguito l’azione di ristrutturazione dei debiti finanziari con positivi effetti sul costo medio dei finanziamenti, attraverso la rinegoziazione delle condizioni previste per un prestito obbligazionario di 200 milioni di euro (“put bond”), con l’emissione di un ulteriore prestito obbligazionario di 150 milioni di euro a 15 anni denominato in yen con un vantaggioso tasso d’interesse del 2,925% e si prevede entro l’anno il collocamento di un’ulteriore emissione obbligazionaria per 500 milioni di euro a tasso fisso, beneficiando delle favorevoli condizioni del mercato del credito. L’insieme delle strategie di crescita perseguite sono in linea con le prospettive descritte nel nuovo piano industriale presentato al mercato nel settembre 2009. Il piano industriale non include nelle proiezioni le potenzialità di crescita esterna che rimangono tuttavia uno dei capisaldi della crescita passata del Gruppo e di rilevanza strategica anche per il futuro. In quest’ottica si è infatti proceduto, dopo la chiusura del terzo trimestre, con l’acquisizione del 25% del capitale di Aimag, società multi‐utility operante nelle province di Modena e Mantova (nella vicina regione Lombardia), con un margine operativo lordo atteso di circa 30 milioni di euro nel 2009. Alla fine di settembre, un decreto legge ha imposto alle aziende del settore un onere straordinario relativo alla cosiddetta “moratoria fiscale” che ha comportato un inatteso costo non ricorrente che per Hera è stato di 23,5 milioni di euro scaturito da un’ennesima reinterpretazione delle norme da parte delle autorità fiscali, governative e comunitarie sul tema del rimborso delle agevolazioni fiscali concesse alle aziende del settore alla fine degli anni ’90 e considerate forme di “aiuti di stato”. Tale rimborso aveva già comportato per Hera il sostenimento di costi straordinari, comprensivi di interessi di mora cumulati, per circa 11,2 milioni di euro nel corso del 2008 e per ulteriori 4,8 milioni di euro all’inizio del corrente esercizio. Le cartelle esattoriali risultano ad oggi già pagate, ma il Gruppo ha in corso delle vertenze per il recupero di parte delle somme versate ritenute non giustificate ed incongrue. Nonostante i rilevanti impatti della crisi economica, l’utile netto dei primi 9 mesi dell’esercizio sarebbe cresciuto ad un tasso di circa il 19% grazie alla strategia di crescita perseguita: questi positivi risultati hanno permesso di limitare l’impatto negativo e straordinario della “moratoria fiscale” che ha fatto registrare una riduzione dell’utile netto rispetto all’esercizio precedente di solo l’8,9%.
Relazione sulla gestione
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1.03 Strategia L’approccio strategico di Hera, focalizzato sulla creazione di valore, mira al raggiungimento di livelli dimensionali tali da contrastare la competizione delle primarie società del settore multi‐utility. Hera ha costantemente perseguito strategie di efficientamento della gestione facendo leva su un modello organizzativo innovativo basato sull’accentramento di alcune funzioni generali che ha consentito di beneficiare delle economie di scala raggiunte con la costituzione del Gruppo avvenuta alla fine del 2002 attraverso la fusione e l’integrazione di 11 aziende multi‐utility operanti in territori contigui. Anche lo sviluppo dei mercati in libera concorrenza ha costituito un rilevante punto d’attenzione della strategia di cross selling dei servizi alla vasta base di clienti già servita dai servizi gas, idrici e ambientali. Sono state quindi sviluppate le vendite di energia elettrica con un’offerta commerciale dual fuel e l’offerta di un servizio completo e integrato di trattamento dei rifiuti speciali assieme allo sviluppo della capacità impiantistica di generazione e trattamento dei rifiuti necessaria a supportare la crescita. Hera ha perseguito anche opportunità di sviluppo per linee esterne sia attraverso aggregazioni di aziende multi‐business in territori contigui, che di società integrate a monte nella filiera delle attività liberalizzate. La linea di sviluppo multi‐business ha interessato cinque aziende operanti in aree contigue al territorio di riferimento (Geat di Riccione, Agea di Ferrara, Meta di Modena, Sat di Sassuolo e Aspes di Pesaro che ha integrato nel 2008 la società Megas di Urbino) e ha permesso di continuare ad alimentare il processo di efficientamento grazie alle maggiori economie di scala. Nel mese di luglio, Hera ha concluso la propria partecipazione alla gara per l’acquisto del 25% nel capitale di Aimag e nel mese di ottobre si è aggiudicata la gara: l’esecuzione dell’acquisto del 25% del capitale sociale di tale società avverrà entro la metà di novembre. Negli anni sono state realizzate anche operazioni mono‐business con l’obiettivo strategico di rafforzare esclusivamente le attività di trattamento dei rifiuti, cogliendo le particolari condizioni favorevoli del mercato, o di quelle energetiche per seguire lo sviluppo delle vendite con una politica bilanciata di integrazione a monte nella generazione elettricita. L’espansione dell’attività di vendita e distribuzione gas è avvenuta attraverso l’acquisizione di alcune società di medio‐piccole dimensioni operanti nel mercato di riferimento come Megas Trade (acquisita nel 2008) e con la menzionata acquisizione di reti gas nel territorio di riferimento da comuni già inclusi nella compagine sociale di Hera. Nel settore elettrico Hera ha acquisito nel 2008 il 32% di Tamarete Energia di Ortona (Ch), società che entro il prossimo biennio porterà a termine la realizzazione di un impianto a ciclo combinato da 100 megawatt. Hera presenta un approccio strategico multi‐stakeholder ereditato dalle aziende pubbliche che sono confluite nel Gruppo fin dal 2002. Questo “patrimonio genetico” ha plasmato il modo di organizzare e gestire le attività in Hera ed è stato formalizzato in un codice etico condiviso con tutti i principali interlocutori del Gruppo.
Relazione sulla gestione
Gruppo Hera ‐ Relazione Finanziaria Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2009 – CdA del 12 novembre 2009 5
Sin dalla quotazione, Hera ha formalizzato i propri obiettivi strategici all’interno di piani industriali rinnovati annualmente sia per considerare la passata espansione del Gruppo, sia per aggiornarli a fronte dell’evoluzione dei macro scenari di riferimento. I piani industriali sono sempre stati coerenti con la politica di trasparenza e condivisione delle informazioni seguita dal Gruppo che offre visibilità non solo sulle scelte strategiche adottate e sui risultati economico‐finanziari raggiunti, ma anche sulle linee strategiche future e sulle attese economico‐finanziarie. Il piano industriale in atto mira a perseguire un ulteriore aumento delle dimensioni del Gruppo espandendo le quote di mercato nelle attività liberalizzate anche nella filiera a monte, riconfermando l’attenzione sull’estrazione di sinergie di costo e di ricavo, sullo sviluppo di nuovi impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili (per consolidare la presenza nelle tecnologie alternative come il wte, solare, biomasse, oli vegetali) e perseguendo la creazione di valore per gli azionisti e per i principali stakeholders. Queste strategie puntano a realizzare risultati in crescita pur senza considerare il contributo della potenziale espansione per linee esterne che è stata una modalità di creazione di valore perseguita fin dalla costituzione. Gli obiettivi futuri poggiano per la maggior parte su fattori già consolidati (nuovi impianti avviati, tariffe future già concordate per le attività regolamentate idriche e dei rifiuti, operazioni di razionalizzazione societaria) e tengono conto dei riflessi fin qui evidenziati dal negativo quadro macro‐economico che permane tuttavia ancora di difficile lettura prospettica. Il piano è sostenuto da un programma quinquennale d’investimento per circa 1,8 miliardi di euro, totalmente finanziato dai flussi di cassa in grado di sostenere anche una politica dei dividendi in crescita e di mantenere una solida struttura finanziaria per tutto l’arco di piano.
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1.04 Settori di attività Hera ha realizzato uno sviluppo equilibrato di tutti i business mantenendo il bilanciamento tra attività regolate (servizio idrico integrato, raccolta e smaltimento di rifiuti urbani, distribuzione di gas metano e di energia elettrica e teleriscaldamento) e liberalizzate (vendita di gas metano ed energia elettrica, smaltimento di rifiuti speciali e pubblica illuminazione) in termini di contributo al margine operativo lordo. L’efficacia e il profilo di basso rischio associato a questo approccio multi‐business è stato particolarmente evidente nel 2006 e nel 2007 quando, a seguito della stagione invernale straordinariamente mite, i negativi trend dei risultati delle attività gas e teleriscaldamento sono stati più che compensati dai risultati positivi raggiunti in tutte le altre aree d’affari; inoltre la natura di servizi “primari” di Hera, caratterizzata da una domanda anticiclica, ha evidenziato nei primi 9 mesi del 2009 riflessi negativi dovuti alla recessione economica in misura inferiore alla media di settore anche grazie all’ampia diversificazione della clientela di riferimento prevalentemente costituita da clienti domestici e clienti business di medio‐piccola dimensione con consumi tipicamente inelastici. A partire dalla relazione semestrale 2009 sono state effettuate alcune riclassificazioni all’interno del portafoglio multi‐business di Hera: il business gas comprende oltre alle attività di distribuzione e vendita di gas, anche le attività di teleriscaldamento e di gestione calore, mentre il business energia elettrica comprende oltre alle attività di distribuzione e vendita di energia elettrica anche la microcogenerazione (impianti cogenerativi di piccola taglia costruiti anche nei siti produttivi di alcuni clienti).
Relazione sulla gestione
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Ambiente Hera è il principale operatore nazionale nel settore ambiente per quantità di rifiuti raccolti e trattati: le attività di raccolta di rifiuti urbani sono regolate sulla base di una concessione in scadenza al 2012, mentre lo smaltimento di rifiuti speciali è un business a libero mercato. Le tariffe 2008‐2012 sono state concordate con le autorità locali. La dotazione impiantistica, potenziata nel corso degli ultimi sei anni, vanta oltre 70 impianti in grado di coprire l’intera gamma dei possibili trattamenti e valorizzazioni dei rifiuti e costituisce un’eccellenza del Gruppo su scala nazionale. Hera è inoltre tra i principali operatori italiani nel recupero di energia elettrica dai rifiuti, grazie a una capacità installata negli impianti WTE pari a oltre 100 megawatt, in grado di produrre oltre 500 gigawattora all’anno, che è stata ampliata nel corso degli anni fino a raggiungere una capacità di smaltimento di oltre 850 mila tonnellate di rifiuti all’anno.
ImpiantiPotenza installata
(MW)Quantità autorizzata (ton)
Termovalorizzatore Forlì Nuova Linea 10,7 120.000
Termovalorizzatore Ravenna 6,2 56.500
Termovalorizzatore Rimini 10,3 150.000
Termovalorizzatore Modena 7,0
Termovalorizzatore Modena Nuova Linea 30,0
Termovalorizzatore Ferrara Nuova Linea 12,9 130.000
Termovalorizzatore FEA 22,0 220.000
Termovalorizzatore Ecologia‐Ambiente 4,2 40.000
Totale 103,3 856.500
140.000*
* L'autorizzazione prevede l'estensione a 240.000 tonn con l'avvio a regime della linea 4 Nel 2008 è stato reso operativo il progetto di telecontrollo di tutti gli impianti WTE del Gruppo che garantisce l’omogeneità della gestione, la migliore fruibilità delle informazioni, la condivisione delle best practices e l’omogeneizzazione impiantistica. Herambiente, società detenuta al 100% da Hera Spa, concentra l’insieme degli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali, oltre che le attività per la loro gestione e le partecipazioni societarie in aziende del settore. Le attività di raccolta rifiuti e spazzamento, che costituiscono la parte regolamentata delle attività, sono rimaste in capo alla capogruppo Hera Spa.
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Gruppo Hera ‐ Relazione Finanziaria Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2009 – CdA del 12 novembre 2009 8
Ciclo idrico integrato Il Gruppo Hera è il secondo operatore italiano nella gestione del ciclo idrico completo, ovvero dalla raccolta alla depurazione delle acque reflue fino alla distribuzione di acqua potabile. Hera svolge questi servizi in esclusiva in sette province in Emilia Romagna e nel nord delle Marche sulla base di concessioni a lungo termine (in media 2022). Le tariffe 2008‐2012 sono state concordate con le autorità locali. L’attività di efficientamento della gestione di oltre 25.000 chilometri di reti idriche, le economie di scala negli acquisti e l’adeguamento delle tariffe 2008‐2012 alle prescrizioni di legge, sono stati i principali driver della crescita del business uniti al contributo proveniente dalla crescita per linee esterne. Ulteriori miglioramenti in termini di efficienza nella gestione sono realizzabili grazie all’entrata in funzione del polo di telecontrollo, inaugurato nel 2008 a Forlì, che permette il controllo a distanza di tutte le reti del Gruppo (57.000 chilometri tra reti idriche, gas e di teleriscaldamento nelle province in cui opera Hera), offre assistenza e supervisione a tutti gli impianti del Gruppo e assicura la continuità e la sicurezza del servizio.
Energia Negli ultimi cinque anni, Hera ha rafforzato la propria posizione sul mercato del gas fino a raggiungere la quasi completa copertura del territorio di riferimento, mantenendo la leadership rispetto alle aziende “locali” e la quarta posizione assoluta a livello nazionale in termini di volumi venduti. Con oltre 1,1 milioni di clienti, Hera realizza vendite che superano i 2,5 miliardi di metri cubi di gas all’anno confermando la posizione dominante nel proprio mercato grazie alla forza della propria offerta commerciale anche in un mercato liberalizzato. Lo sviluppo dell’upstream alla ricerca di una maggiore capacità di trasporto di gas dall’estero ha raggiunto oggi 400 milioni di metri cubi attraverso il gasdotto TAG a cui si aggiungerà una capacità di un miliardo di metri cubi all’anno attraverso il gasdotto Galsi, attualmente in fase di realizzazione tra Italia e Algeria. Con la completa liberalizzazione delle attività di vendita dei prodotti energetici in Italia, Hera ha continuato anche nel 2009 lo sviluppo consistente nel settore elettrico che ha quasi compensato la contrazione dei volumi connesso alla difficile congiuntura economica. Lo sviluppo dei volumi di vendita elettrici realizzati negli anni è stato accompagnato nel tempo da un contemporaneo sviluppo bilanciato della disponibilità di energia attraverso la costituzione di joint ventures dedicate all’acquisizione di quote di impianti a ciclo combinato, oltre che attraverso lo sviluppo in proprio di impianti di generazione da fonti rinnovabili o assimilate ed impianti di cogenerazione, come l’impianto di Imola recentemente avviato.
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1.05 Andamento del titolo Hera in Borsa La crisi economica mondiale e il pericolo della recessione anche nei paesi più avanzati hanno avuto pesanti ripercussioni sui mercati e sul sistema finanziario globale sia nel 2008, che nei primi mesi del 2009. A partire dall’inizio di marzo 2009 i mercati hanno registrato un’inversione di tendenza iniziando a segnare un leggero trend al rialzo: in questo contesto, il settore delle local utilities italiane ha seguito l’andamento del mercato registrando però, a partire dal mese di agosto, una performance peggiore rispetto a quella del mercato nonostante il tradizionale basso profilo di rischio che da sempre ha caratterizzato i titoli delle società di questo settore. Per buona parte del 2009 il titolo Hera ha registrato performance migliori sia di quelle del mercato, che dell’indice di settore, ma nel mese di settembre ha pesantemente risentito della scarsa attenzione del mercato nei confronti del settore utility italiano, anche alla luce dell’impatto negativo e straordinario della moratoria fiscale. Il titolo Hera chiude i primi nove mesi del 2009 con un prezzo ufficiale di 1,652 euro, con una performance positiva (+10,9%) rispetto all’inizio dell’anno e in linea con quella dell’indice delle local utilities italiane (+9,9%), ma peggiore di quella segnata dal mercato (FTSE Italia All Share +21,0%).
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Hera FTSE All shares Local Utilities
€ 1,652
Relazione sulla gestione
Gruppo Hera ‐ Relazione Finanziaria Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2009 – CdA del 12 novembre 2009 10
Indici e panieri La crescita dimensionale di Hera ed i crescenti livelli di liquidità e di quotazione del titolo Hera dal 2003 hanno portato alla sua inclusione a partire dal 25 marzo 2008 nell’indice Dow Jones Stoxx 600, costituito dalle 600 società a maggiore capitalizzazione di 18 paesi europei. Nel corso del 2008 il titolo Hera è entrato a far parte del ECPI Ethical Index €uro, indice costituito da 150 società quotate sul mercato EMU (european Economic and Monetary Union market) considerate investimenti etici coerenti con la metodologia “ECPI SRI”.
Il Coverage del titolo Il Gruppo Hera vanta un coverage tra i più ampi del settore “local utility” in Italia costituito da 12 uffici studi indipendenti di cui la metà internazionali: Banca Akros, Banca IMI, Banca Leonardo, Centrobanca, Cheuvreux, Equita, Intermonte, Kepler, Mediobanca, Merrill Lynch, Santander e Unicredit. Il titolo Hera è stato ripetutamente inserito tra i best picks, ovvero tra le migliori opportunità di investimento, nel corso dei primi nove mesi del 2009 da parte di diversi uffici studi: nel mese di febbraio da parte di Unicredit che ha avviato la copertura sul titolo Hera a partire da gennaio 2009, in aprile da parte sia di Equita che di Centrobanca, nel mese di luglio da parte di Banca IMI e nel mese di settembre da parte di Banca Leonardo. Nel mese di ottobre il titolo Hera continua ad essere ritenuto la migliore opportunità di investimento da parte di Unicredit tra le local utilities italiane. Hera è giudicata positivamente dagli analisti con 9 buy/outperform/add e 3 neutral/hold/underperform; il prezzo obiettivo medio a 12‐18 mesi espresso dalle valutazioni degli analisti è in media di di 2,0 euro ad azione (che implica un potenziale aumento del valore del titolo Hera a 12‐18 mesi pari a +21% rispetto al prezzo ufficiale al 30 settembre).
Rating L’indebitamento finanziario risulta quasi integralmente assicurato dai rischi di fluttuazione dei tassi d’interesse, ha scadenze mediamente nel lungo termine (la porzione in scadenza nei prossimi anni è integralmente coperta da linee di credito disponibili) e non è gravato da impegni (Covenants). Il portafoglio di business bilanciato tra attività regolate e liberalizzate, gli ottimi livelli dei servizi erogati alla clientela, la solidità dell’azionariato e la liquidità finanziaria anche prospettica sono tra le principali motivazioni dell’ottenimento dei positivi rating da parte di Moody’s (A2 con outlook negativo per il debito a lungo da luglio 2009) e di Standard & Poor’s (A‐2 per il debito a breve e A‐ per il debito a lungo con outlook negativo).
Relazione sulla gestione
Gruppo Hera ‐ Relazione Finanziaria Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2009 – CdA del 12 novembre 2009 11
Compagine sociale A seguito delle successive fusioni per integrazioni e, nel 2008, con l’incorporazione di Sat (Sassuolo), la compagine sociale ha raggiunto 1.032.737.702 azioni ordinarie del valore nominale di un euro ciascuna. L’Assemblea degli azionisti del 21 ottobre 2009 ha approvato l’aumento di capitale per 82.276.052 azioni ordinarie a fronte del conferimento di reti di distribuzione gas e teleriscaldamento da parte di alcuni soci pubblici di Hera: l’operazione avrà efficacia dal 1 dicembre 2009 e comporta un incremento del capitale sociale da 1.032,7 a 1.115,0 milioni di euro. La compagine sociale di Hera rappresenta un “unicum” nel settore Italiano con un azionariato diffuso tra oltre 190 soci pubblici del territorio di riferimento che detengono una quota complessiva superiore al 59% (di cui il 51% vincolato in un patto parasociale), oltre 400 investitori professionali italiani ed esteri e circa 21.000 azionisti privati.
Dal 2006 Hera ha adottato un piano di riacquisto di azioni proprie che prevede un limite massimo di 15 milioni di azioni per un importo complessivo di 60 milioni di euro finalizzato a finanziare un’eventuale opportunità d’integrazione di società di piccole dimensioni e a normalizzare eventuali fluttuazioni anomale delle quotazioni rispetto a quelle dei principali competitors nazionali. L’Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2009 ha rinnovato il piano di acquisto di azioni proprie per ulteriori 18 mesi per un importo massimo complessivo di 60 milioni di euro.
Al 30 settembre 2009 Hera deteneva in portafoglio 2.414.977 azioni proprie.
Free Float 30,8%
Patto Fondazioni Bancarie 8,2%
Comuni Provincia di Ferrara 2,7%
Comuni Provincia di Bologna 20,3%
Comuni Provincia di Modena 15,0%
Comuni Province della Romagna 21,0%
Lazard A.M. 2,0%
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Relazioni con il mercato finanziario Lo strumento principale di comunicazione è indubbiamente rappresentato dal sito istituzionale del Gruppo (www.gruppohera.it). Nella sezione dedicata agli azionisti/operatori finanziari (sezione “Investor Relations”) nel corso del 2009 si è cercato di proseguire il processo di continuo miglioramento della comunicazione finanziaria on‐line del Gruppo attraverso:
1 la completa rivisitazione della veste grafica e della riorganizzazione delle informazioni rilevanti pubblicate; 2 il continuo aggiornamento in tempo reale delle informazioni rilevanti; 3 la pubblicazione del Bilancio d’Esercizio annuale e, da quest’anno, semestrale in formato HTML, navigabile
e scaricabile in excel, in italiano e in inglese, il giorno stesso della sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione;
4 la pubblicazione dei bilanci trimestrali, semestrali ed annuali del Gruppo resi disponibili in formato “interattivo” lo stesso giorno della loro approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione ovvero in un formato che permette la comparabilità dei dati storici economici, patrimoniali ed industriali;
5 la pubblicazione trimestrale di una Newsletter per gli investitori privati (sintetica e di semplice lettura) per illustrare i risultati realizzati dal Gruppo;
6 la descrizione delle strategie e delle politiche di gestione del Gruppo per comprendere le prospettive future di Hera.
La sezione Investor Relations del sito è stata strutturata organizzando tutte le informazioni in aree specifiche dedicate ai diversi interlocutori al fine di agevolare le ricerca e la comprensione delle informazioni rilevanti. Alla fine del 2008, Hera ha consolidato la sesta posizione (per il secondo anno consecutivo) nella classifica Webranking 2008 stilata da Hallvarsson & Halvarsson con la collaborazione del Corriere della Sera sui siti istituzionali, collocando Hera, in termini di comunicazione finanziaria on‐line, tra le principali società quotate di grande capitalizzazione a livello nazionale e nel settore utility europeo. Nei primi nove mesi dell’anno in corso sono stati effettuati circa 380 contatti (telefonici, video conferenze e riunioni) con investitori italiani e stranieri in occasione della presentazione dei risultati annuali 2008 del Gruppo, del Piano industriale al 2011, dei risultati semestrali e del nuovo Piano Industriale al 2013 attraverso i relativi road show internazionali.
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1.06 Risultati economici e finanziari
Dati sintetici consolidati del Gruppo:
(milioni di €) 30‐set‐08 Inc.% 30‐set‐09 Inc.% Variaz.%
Ricavi 2.556,5 3.064,9 +19,9%
Margine Operativo Lordo 350,4 13,7% 390,1 12,7% +11,3%
Margine Operativo 180,0 7,0% 193,3 6,3% +7,4%
Risultato Netto 56,5 2,2% 49,3 1,6% ‐12,8%
Risultati economici e finanziari
L’esercizio 2009 è stato sin qui caratterizzato dalle ripercussioni della sfavorevole congiuntura economica globale
che ha portato a un significativo rallentamento delle attività economiche: in particolare per quanto riguarda gli
impatti sulle attività del Gruppo vanno segnalati minori volumi erogati di acqua, minori quantità di rifiuti speciali
trattate e un sensibile calo della domanda di nuovi allacciamenti e lavori conto cliente rispetto al 2008.
Va inoltre ricordato che i primi nove mesi del 2009 risentono favorevolmente della modifica al sistema tariffario
dell’attività di distribuzione del gas. La delibera 158/08 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg), infatti, ha
profondamente rinnovato la struttura della tariffa intervenendo, in particolare:
• sulla decorrenza dell’anno termico di applicazione, facendola coincidere con l’anno solare, mentre in
precedenza era fissata dal 1° ottobre al 30 settembre dell’anno successivo
• sulla creazione di una cassa conguaglio per la compensazione di eventuali differenze rispetto allo standard
sui volumi distribuiti che rende, di fatto, ininfluente l’andamento climatico.
Per quanto attiene la struttura societaria, nel corso del 2009 sono state consolidate le partecipazioni relative alle
attività di gestione delle infrastrutture del settore delle telecomunicazioni, come illustrato in dettaglio nel capitolo
specifico del presente documento.
Sui risultati proposti hanno impatto anche due operazioni a carattere straordinario:
1. la risoluzione dei contratti d’affitto di ramo d’azienda con le società Area Asset e Con.Ami, nell’ambito
dell’operazione di aumento del capitale mediante conferimento delle reti gas e teleriscaldamento già
gestite dal Gruppo; operazione che ha generato un effetto positivo non ricorrente pari a circa 15,8 milioni
di euro, mentre il risparmio che si è generato sui canoni di affitto, non più dovuti, ammonta a 2,3 milioni di
euro in relazione ai primi 9 mesi dell’esercizio 2009 e a 4,9 milioni di euro su base annua anche per i
prossimi esercizi.
2. il recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate dei cosiddetti “aiuti di Stato” connessi alla “moratoria
fiscale”: i primi nove mesi dell’esercizio scontano infatti un risultato negativo per un importo complessivo
pari a 28,3 milioni di euro, dei quali 15,7 relativi al recupero di imposte, classificati come altri costi non
operativi, e 12,6 ad interessi passivi. Va ricordato che nel 2008 era stato liquidato a tale titolo un importo
complessivo pari a 11,2 milioni di euro, di cui 5,6 per recupero di imposte e contributi ed altrettanti per
interessi passivi. Va inoltre ricordato che le imposte legate a tale operazione non godono della deducibilità
fiscale con un ulteriore effetto negativo di 4,9 milioni di euro.
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I risultati al 30 settembre 2009, nonostante gli effetti della crisi economica citati nei paragrafi precedenti,
presentano tutti gli indicatori operativi in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2008 e scontano gli
effetti negativi della moratoria fiscale nella gestione extra‐caratteristica, come riportato nella tabella seguente in
cui sono esposti sinteticamente i risultati del gruppo:
Conto economico (mln/€)
30‐set‐08 Inc.% 30‐set‐09 Inc% Var. Ass. Var. %
Ricavi 2.556,5 3.064,9 +508,4 +19,9%
Var. rim. prod. finiti e lav. in corso 7,0 0,3% 1,8 0,1% ‐5,2 ‐74,3%
Altri ricavi operativi 39,5 1,5% 54,3 1,8% +14,8 +37,3%
Materie prime e materiali (1.616,8) ‐63,2% (2.041,0) ‐66,6% +424,2 +26,2%
Costi per servizi (530,4) ‐20,7% (560,7) ‐18,3% +30,3 +5,7%
Altre spese operative (29,5) ‐1,2% (25,6) ‐0,8% ‐3,9 ‐13,2%
Costi del personale (250,5) ‐9,8% (261,1) ‐8,5% +10,6 +4,2%
Costi capitalizzati 174,5 6,8% 157,6 5,1% ‐16,9 ‐9,7%
Margine operativo lordo 350,4 13,7% 390,1 12,7% +39,7 +11,3%
Amm.ti e Acc.ti (170,4) ‐6,7% (196,8) ‐6,4% +26,4 +15,5%
Utile operativo 180,0 7,0% 193,3 6,3% +13,3 +7,4%
Gestione Finanziaria (77,4) ‐3,0% (85,8) ‐2,8% +8,4 +10,9%
Altri costi non operativi (5,6) ‐0,2% (15,7) ‐0,5% +10,1 +179,9%
Utile prima delle imposte 96,9 3,8% 91,8 3,0% ‐5,1 ‐5,3%
Imposte (40,4) ‐1,6% (42,5) ‐1,4% +2,1 +5,2%
Utile netto dell'esercizio 56,5 2,2% 49,3 1,6% ‐7,2 ‐12,8%
I ricavi al 30 settembre 2009 sono pari a 3.064,9 milioni di euro, in crescita quasi del 20% sul corrispondente
periodo dell’esercizio 2008, il margine operativo lordo passa da 350,4 milioni di euro del 2008 ai 390,1 del 2009,
+11,3%, e l’utile operativo passa da 180,0 a 193,3 milioni di euro, con un aumento del 7,4%. Il risultato ante‐imposte è
in calo del 5,3%, passando da 96,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2008 a 91,8 milioni di euro del
corrispondente periodo del 2009. Il risultato netto passa da 56,5 milioni di euro del 30 settembre 2008 a 49,3 del
30 settembre 2009.
L’incremento dei ricavi, pari a 508,4 milioni di euro, è da mettere in relazione ai seguenti fattori:
• l’incremento dei ricavi dell’area Energia Elettrica, che influisce per circa 374 milioni di euro, in relazione ai
maggiori volumi intermediati e all’aumento del prezzo della materia prima;
• l’incremento dei ricavi dell’area Gas, che influisce per circa 130 milioni di euro, in relazione all’aumento del
prezzo della materia prima e alle maggiori tariffe di distribuzione.
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L’ aumento dei costi delle materie prime e materiali, pari a 424,2 milioni di euro (+26,2%), è da collegare al suddetto
incremento dei costi unitari delle commodities energetiche e ai maggiori volumi intermediati.
Gli altri costi operativi (costi per servizi in aumento di 30,3 milioni di euro e altre spese operative in diminuzione di
3,9 milioni di euro), aumentano complessivamente di 26,4 milioni di euro (+4,7%), per oltre il 50% in relazione al
consolidamento delle società operanti nel settore delle telecomunicazioni.
L’aumento del costo del personale, che passa da 250,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2008 a 261,1 milioni di
euro del corrispondente periodo del 2009 (+4,2%), è da collegare per il 50% agli effetti delle variazioni di perimetro
e per la restante parte all’evoluzione delle dinamiche contrattuali.
La diminuzione dei costi capitalizzati, che passano da 174,5 a 157,6 milioni di euro, è legata ai minori investimenti
effettuati, in particolare nel Ciclo Idrico, per la cui illustrazione di dettaglio si rimanda alla sezione dedicata.
Il margine operativo lordo consolidato di Gruppo al 30 settembre risulta in crescita passando dai 350,4 del 2008 ai
390,1 milioni di euro del 2009 (+11,3%), oltre che per i fattori operativi sopra illustrati, anche per l’effetto della
plusvalenza straordinaria maturata nel conferimento delle reti gas e teleriscaldamento.
L’incidenza percentuale del margine operativo lordo sui ricavi passa dal 13,7% dei primi nove mesi del 2008 al 12,7%
del corrispondente periodo del 2009, in relazione all’aumento dell’attività di intermediazione energetica ed ai
maggiori prezzi di Gas ed Energia Elettrica.
Gli ammortamenti e accantonamenti aumentano del 15,5%, passando dai 170,4 milioni di euro del 30 settembre
2008 ai 196,8 del 30 settembre 2009, in relazione per circa un terzo al consolidamento delle società citate
precedentemente e per la parte restante agli investimenti realizzati nel periodo e alla messa in produzione dei
nuovi impianti.
I primi nove mesi del 2009 evidenziano un utile operativo di 193,3 milioni di euro, in aumento del 7,4% rispetto
all’analogo periodo del 2008, risultato particolarmente positivo se si considera il contesto macro‐economico
sfavorevole generato dagli effetti della recessione che ha caratterizzato gli ultimi dodici mesi.
Per quanto attiene la gestione non operativa, nei risultati al 30 settembre 2009 e in quelli del corrispondente
periodo del 2008 incide l’effetto straordinario della restituzione dei cosiddetti “aiuti di stato”: nel 2009 per un
importo complessivo di 28,3 milioni di euro, di cui 15,7 nella voce altri costi non operativi e 12,6 come interessi
passivi all’interno della gestione finanziaria, nel 2008 per un importo complessivo di 11,2 milioni di euro, di cui 5,6
nella voce altri costi non operativi e 5,6 come interessi passivi all’interno della gestione finanziaria. L’effetto netto
è un peggioramento di circa 17,1 milioni di euro sull’utile ante‐imposte complessivo.
Nello specifico il risultato della gestione finanziaria dei primi nove mesi del 2009 si attesta ad 85,8 milioni di euro
rispetto a 77,4 milioni di euro del 2008. Al netto della quota di utili da imprese collegate, gli oneri finanziari, che
comprendono la quota figurativa legata all’applicazione dei principi Ias, passano da 78,5 a 87,8 milioni di euro, con
un aumento del 11,81% rispetto all’analogo periodo del 2008. Al netto dell’effetto straordinario legato agli interessi
passivi sulle somme restituite in relazione ai cosiddetti “aiuti di stato”, pari a 5,6 milioni di euro nel 2008 e 12,6
milioni di euro nei primi nove mesi del 2009, l’aumento è limitato a soli 2,3 milioni di euro per l’incremento
dell’indebitamento reso necessario dal maggior volume d’affari e dagli investimenti del Gruppo.
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Alla luce di quanto sopra descritto il risultato ante‐imposte passa dai 96,9 milioni di euro del 30 settembre 2008 ai
91,8 milioni di euro del 2009, con un decremento del 5,3%.
Le imposte passano da 40,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2008 a 42,5 milioni di euro del 2009: tale
importo risulta penalizzato dai maggiori oneri fiscali connessi alla in detraibilità delle imposte recuperati attraverso
la “vicenda moratoria”.
Il risultato netto al termine del 30 settembre 2009 si attesta dunque a 49,3 milioni di euro, in diminuzione del 12,8%
rispetto ai 56,5 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio 2008.
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1.07 Investimenti
Gli investimenti materiali e immateriali del Gruppo ammontano a 283,6 milioni di euro rispetto ai 292,2 milioni di
euro del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Nello stesso periodo sono stati effettuati investimenti
in partecipazioni finanziarie per 1,2 milioni di euro. Questi ultimi si riferiscono all’aumento di potenzialità nei settori
energetici attraverso partecipazioni a nuove iniziative impiantistiche come, ad esempio, il gasdotto Galsi.
Nella tabella seguente vengono elencati gli investimenti suddivisi per settore di attività:
Totale investimenti(mln €)
30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Area gas 43,4 48,8 +5,4 +12,4%
Area energia elettrica 31,6 27,7 ‐3,8 ‐12,1%
Area ciclo idrico integrato 88,1 81,5 ‐6,6 ‐7,5%
Area ambiente 92,0 86,2 ‐5,8 ‐6,3%
Area altri servizi 4,0 9,2 +5,3 +130,5%
Struttura centrale 33,1 30,2 ‐3,0 ‐9,0%
Totale investimenti operativi 292,2 283,6 ‐8,6 ‐3,0%
Totale investimenti finanziari 4,3 1,2 ‐3,0 ‐71,3%
Totale 296,5 284,9 ‐11,6 ‐3,9%
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Vengono raggruppati nel settore Gas gli investimenti del servizio Gas e del servizio Teleriscaldamento. Gli
investimenti del servizio Gas sul territorio di riferimento si riferiscono a estensioni di rete, a bonifiche e a
potenziamenti di reti e impianti di distribuzione. Gli interventi del servizio Teleriscaldamento sono relativi alle
opere di estensione del servizio nelle aree di Bologna (4,5 milioni di euro), Imola (4,9 milioni di euro), Forlì Cesena
(6,0 milioni di euro), e Ferrara (2,2 milioni di euro), mentre gli investimenti della Gestione calore sono volti ad
interventi strutturali su impianti termici gestiti dalle società del Gruppo. Gli investimenti inclusi nella voce “Altro” si
riferiscono ad acquisizioni di diritti di passaggio su gasdotti esteri per il trasporto di materia prima.
Gas (mln €) 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Rete Hera SpA 25,0 21,6 ‐3,3 ‐13,4%
Reti Marche/Sardegna 1,2 1,8 +0,6 +48,9%
TLR/Gestione calore 17,2 20,0 +2,8 +16,3%
Altro 0,0 5,4 +5,3 ‐
Totale gas 43,4 48,8 +5,4 +12,4%
Gli investimenti del servizio Energia elettrica sono volti prevalentemente all’estensione del servizio e alla
manutenzione straordinaria di impianti e reti di distribuzione nel territorio di Modena e Imola ed ai servizi di
supporto delle reti; rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente risulta essere rilevante l’impegno per la
sostituzione massiva degli attuali misuratori con contatori elettronici, al fine di rispettare i piani di sostituzione
deliberati dall’Aeeg (4 milioni di euro). Gli investimenti in impianti di produzione di energia elettrica e calore (Ccgt)
si riferiscono alla realizzazione dell’impianto cogenerativo di Imola, attualmente in fase di avviamento, mentre gli
interventi della cogenerazione sono volti alla realizzazione di nuovi impianti presso aziende del territorio.
Energia elettrica (mln €) 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Territorio 14,4 15,0 +0,6 +4,0%
CCGT Imola 17,0 11,0 ‐6,0 ‐35,3%
Cogenerazione ind.le 0,1 1,8 +1,6 +1185,2%
Totale energia elettrica 31,6 27,7 ‐3,8 ‐12,1%
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Per quanto attiene al Ciclo idrico integrato, si riscontra una riduzione complessiva degli interventi rispetto allo
stesso periodo dell’esercizio precedente per effetto della significativa razionalizzazione delle attività e di una
minore richiesta di nuovi allacciamenti. Risultano essere in controtendenza gli interventi nel servizio Depurazione,
per effetto di iniziative di potenziamento e di adeguamento normativo.
Ciclo idrico integrato (mln €) 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Acquedotto 50,6 41,6 ‐8,9 ‐17,6%
Depurazione 12,6 15,8 +3,3 +26,1%
Fognatura 25,0 24,0 ‐1,0 ‐4,0%
Totale ciclo idrico 88,1 81,5 ‐6,6 ‐7,5%
Nell’area Ambiente risultano in diminuzione rispetto all’anno precedente gli interventi di mantenimento e
potenziamento sugli impianti esistenti sul territorio. Gli investimenti nell’ambito dei termovalorizzatori risultano
concentrati sul completamento dell’impianto di Forlì e sulla realizzazione degli impianti di Modena e Rimini.
Ambiente (mln €) 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
impianti esistenti 40,2 33,7 ‐6,5 ‐16,2%
nuovi impianti:
WTE Canal Bianco (FE) 16,9 0,1 ‐16,8 ‐99,4%
WTE Modena 18,8 25,0 +6,2 +32,9%
WTE Forlì 8,9 12,8 +3,9 +43,3%
WTE Rimini 7,1 14,7 +7,6 +106,9%
Totale ambiente 92,0 86,2 ‐5,8 ‐6,3%
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Nell’ambito dell’area Altri servizi, si evidenzia un aumento degli investimenti nelle reti di telecomunicazione per
effetto del consolidamento delle società Acantho e Satcom, e una riduzione degli investimenti nel servizio di
pubblica illuminazione.
Altri servizi (mln €) 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
TLC 0,5 6,3 +5,8 +1236,9%
Illum. Pubblica e Semaforica 2,6 2,3 ‐0,3 ‐12,7%
Altro 0,9 0,6 ‐0,3 ‐30,9%
Totale altri servizi 4,0 9,2 +5,3 +130,5%
Risultano complessivamente in diminuzione, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, gli investimenti
nell’ambito della Struttura centrale per effetto del completamento della ristrutturazione dei sistemi informativi
aziendali e della razionalizzazione del parco mezzi operativo. Gli interventi in crescita sono viceversa riconducibili
ad interventi sulle sedi del Gruppo. Nella voce “Altri investimenti” sono ricompresi gli interventi di completamento
dei laboratori e altri investimenti minori.
Struttura centrale (mln €) 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Interventi immobiliari 11,6 15,6 +4,0 +34,6%
Sistemi informativi 9,1 7,6 ‐1,6 ‐17,1%
Flotte 8,8 4,6 ‐4,2 ‐47,4%
Altri investimenti 3,6 2,3 ‐1,3 ‐35,9%
Totale struttura 33,1 30,2 ‐3,0 ‐9,0%
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1.08 Analisi per aree d’attività
A partire dal 2009 il Gruppo Hera ha rivisto la configurazione dei propri business per meglio focalizzare le proprie
strutture industriali: in particolare all’area Gas sono stati ricollocati i business del teleriscaldamento e della gestione
del calore dall’area degli Altri Servizi, e all’area Energia elettrica è stata assegnata l’attività di microcogenerazione
industriale, anch’essa precedentemente ricompresa nell’area Altri servizi.
Di seguito si propone un’analisi dei risultati della gestione realizzati nelle aree d’attività in cui opera il Gruppo: (i)
settore del Gas, che comprende i servizi di distribuzione e vendita di gas metano e gpl, teleriscaldamento e
gestione calore (ii) settore dell’Energia Elettrica, che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di
energia elettrica (iii) settore del Ciclo Idrico Integrato, che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e
fognatura (iv) settore dell’ambiente, che comprende i servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti (v)
settore degli Altri Servizi, che comprende i servizi di illuminazione pubblica, telecomunicazione e altri servizi minori.
Alla luce di quanto riportato, al fine di fornire i necessari approfondimenti sull’andamento dei primi nove mesi
dell’esercizio 2009, si espone di seguito l’analisi per le diverse aree di attività in cui opera il Gruppo, confrontata
con i dati del corrispondente periodo del 2008 riclassificati secondo i nuovi criteri di attribuzioni dei business alle
aree di attività. La composizione e l’evoluzione negli anni in termini di ricavi e margine operativo lordo é
rappresentata nei grafici della pagina seguente:
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COMPOSIZIONE DEL PORTAFOGLIO DI BUSINESS
Nei prossimi capitoli viene rappresentata un’analisi dei risultati della gestione realizzati per aree d’affari. I conti
economici per area d’affari sono comprensivi dei costi di struttura e includono gli scambi economici tra le stesse
valorizzati a prezzi correnti di mercato.
Si evidenzia inoltre che l’analisi per aree d’affari comprende gli incrementi delle costruzioni in economia/lavori in
corso e, quindi, i relativi costi. Tali voci, come previsto nelle indicazioni dei principi Ias, sono indicate a rettifica dei
costi come costi capitalizzati nei singoli prospetti.
RICAVI 30‐set‐‘08
MARGINE OPERATIVO LORDO
Gas 28,2%
Acqua12,5%
Ambiente17,3%
Altri servi zi2,1%
EE39,9%
Gas 27,7%
Acqua10,9%
Am biente14 ,6%
A ltri servi zi2 ,4%
EE44,5%
Gas 22,7%
Acqua27,1%
Ambiente37,2%
Altri servizi3,1%
EE9,9%
Gas 29,6%
Acqua24,8%
Ambiente33,1%
Altri servizi4,1%
EE8,4%
30‐set‐‘09
30‐set‐‘08 30‐set‐‘09
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1.08.01 Analisi delle attività relative all’Area Gas
Nei primi nove mesi del 2009 il peso dell’area Gas, che include le attività di vendita e distribuzione di gas metano e
gpl, servizi di teleriscaldamento e di gestione calore, è aumentato di quasi 7 punti percentuali, in termini di
contributo al margine, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
La tabella seguente evidenzia la rilevanza di questa area sulle attività complessive del Gruppo:
(mln/€) 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo area 79,5 115,6 +36,1 +45,3%
Margine operativo lordo gruppo 350,4 390,1 +39,7 +11,3%
Peso percentuale 22,7% 29,6% +6,9 p.p.
I risultati del terzo trimestre dell’area Gas beneficiano, per circa 14,6 milioni di euro, degli effetti derivanti dal
conferimento da parte delle società degli Assets di una parte delle reti gas e teleriscaldamento gestite dal Gruppo
già citati in precedenza.
Va ricordato inoltre che i primi nove mesi dell’anno 2009 sono influenzati rispetto all’analogo periodo dell’anno
precedente dagli effetti della delibera 158/08 dell’Aeeg, che ha fissato la corrispondenza tra anno termico di
applicazione delle tariffe del servizio e anno solare, di fatto anticipando nel primo semestre la competenza
economica delle quote fisse rispetto al regime precedente.
La tabella seguente riporta i principali indicatori quantitativi dell’area:
Dati quantitativi 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Volumi distribuiti gas (milioni di mcubi) 1.550,6 1.517,0 ‐33,6 ‐2,2%
Volumi venduti gas (milioni di mcubi) 1.730,9 1.868,9 +138,0 +8,0%
‐ di cui volumi Trading 246,5 461,2 +214,7 +87,1%
Volumi erogati calore (Gwht) 279,2 301,8 +22,6 +8,1%
I volumi distribuiti di gas passano da 1.550,6 milioni di metri cubi dei primi nove mesi del 2008 ai 1517,0 del
corrispondente periodo del 2009, con un calo del 2,2%. I volumi venduti di gas invece passano da 1.730,9 milioni di
metri cubi del 2008 a 1.868,9 del 2009, con un aumento del 8,0%. Al netto dell’attività di trading i volumi venduti
alla clientela finale registrano una diminuzione del 5,5%. I volumi erogati di calore passano invece da 279,2 Gwht del
2008 a 301,8 del 2009, con un aumento dell’ 8,1%.
L’andamento dei volumi è il risultato di due effetti di segno contrario: da un lato temperature medie più basse nel
2009 rispetto al 2008, dall’altro consumi medi unitari inferiori per effetto della crisi economica in atto.
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Gli effetti sopra citati portano ai risultati economici sinteticamente esposti di seguito:
Conto economico(mln/€)
30‐set‐08 Inc.% 30‐set‐09 Inc% Var. Ass. Var. %
Ricavi 763,8 907,8 +144,0 +18,9%
Costi operativi (693,6) ‐90,8% (793,3) ‐87,4% +99,7 +14,4%
Costi del personale (35,2) ‐4,6% (40,7) ‐4,5% +5,5 +15,6%
Costi capitalizzati 44,5 5,8% 41,8 4,6% ‐2,7 ‐6,1%
Margine operativo lordo 79,5 10,4% 115,6 12,7% +36,1 +45,3%
I ricavi dell’Area Gas sono aumentati del 18,9%, passando dai 763,8 milioni di euro del 2008 ai 907,8 milioni di euro
del 2009, in relazione principalmente al maggior prezzo unitario della materia prima, che pesa per circa 95 milioni
di euro e che influiscono in senso opposto sui costi operativi.
I minori costi capitalizzati sono relativi alla riduzione programmata degli investimenti sulle reti del Gruppo ed il
maggior costo del personale è legato ai maggiori costi commerciali.
Rispetto all’anno precedente il Gruppo ha registrato un aumento del margine operativo lordo nell’area pari a 36,1
milioni di euro, passando da 79,5 a 115,6 milioni di euro, con un aumento della marginalità percentuale che passa
dal 10,4% del 2008 al 12,7% del 2009.
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1.08.02 Analisi delle attività relative all’Area Energia Elettrica
L’Area Energia Elettrica contribuisce per circa il 44% al giro d’affari complessivo del Gruppo con un contributo alla
marginalità complessiva del 8,4%, come evidenziato nella tabella sottostante:
(mln/€) 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo area 34,8 32,6 ‐2,2 ‐6,4%
Margine operativo lordo gruppo 350,4 390,1 +39,7 +11,3%
Peso percentuale 9,9% 8,4% ‐1,5 p.p.
Al termine dei primi nove mesi del 2009 l’area risulta in calo di 2,2 milioni di euro a livello di margine operativo
lordo, che passa da 34,8 milioni di euro del 2008 a 32,6 milioni di euro del 2009.
Di seguito si propone l’analisi dei risultati dell’area:
Conto economico(mln/€)
30‐set‐08 Inc.% 30‐set‐09 Inc% Var. Ass. Var. %
Ricavi 1.083,1 1.457,9 +374,8 +34,6%
Costi operativi (1.049,3) ‐96,9% (1.425,5) ‐97,8% +376,2 +35,8%
Costi del personale (16,3) ‐1,5% (16,7) ‐1,1% +0,4 +2,5%
Costi capitalizzati 17,4 1,6% 17,0 1,2% ‐0,4 ‐2,4%
Margine operativo lordo 34,8 3,2% 32,6 2,2% ‐2,2 ‐6,4%
I ricavi passano dai 1083,1 milioni di euro al 30 settembre del 2008 ai 1457,9 del 2009, con un aumento del 34,6%,
per effetto dei maggiori volumi intermediati e del maggior costo della materia prima energetica.
La tabella seguente riporta in dettaglio l’andamento dei ricavi per tipologia:
(milioni di euro) 30‐set‐08 Inc.% 30‐set‐09 Inc% Var. Ass. Var. %
Ricavi da vendita 410,6 37,9% 499,7 34,3% +89,1 +21,7%
Ricavi da distribuzione 33,8 3,1% 34,9 2,4% +1,1 +3,3%
Trading / altro 638,8 59,0% 923,2 63,3% +284,4 +44,5%
Totale ricavi 1.083,1 100,0% 1.457,9 100,0% +374,8 +34,6%
I ricavi di vendita aumentano del +21,7% per effetto di maggiori volumi derivanti dal potenziamento dell’azione
commerciale e dall’aumento del prezzo medio dell’energia sul mercato. Il forte aumento dei ricavi da trading sul
mercato elettrico è in linea con le attività sviluppate.
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I dati quantitativi dell’area, che non ricomprendono le attività di trading, evidenziano l’andamento dei volumi
legato alle politiche di gestione sopra descritte:
Dati quantitativi 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Volumi venduti (Gw/h) 3.650,7 5.111,4 +1.460,7 +40,0%
Volumi distribuiti (Gw/h) 1.707,5 1.619,6 ‐87,9 ‐5,1%
Va evidenziato il calo dei volumi distribuiti da mettere in relazione con i minori consumi medi legati alla crisi
economica in atto. Per quanto riguarda i volumi venduti invece l’aumento è conseguente al buon andamento della
campagna commerciale.
L’incremento di attività e prezzi spiega il proporzionale aumento dei costi operativi, dovuto all’acquisto di materia
prima, e la marginalità percentuale che passa dal 3,2% del primo semestre 2008 al 2,2% del 2009.
Il Costo del lavoro aumenta rispetto ai primi nove mesi del 2008 per i maggiori costi commerciali, mentre i costi
capitalizzati per investimenti sulle reti del Gruppo sono sostanzialmente allineati all’anno precedente passando da
17,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2008 ai 17,0 milioni di euro del 2009.
Al 30 settembre 2009 il Margine Operativo Lordo registra una diminuzione rispetto al corrispondente periodo del
2008, passando da 34,8 a 32,6 milioni di euro, con una diminuzione percentuale del 6,4%: tale risultato va valutato
considerando che il corrispondente periodo dell’anno precedente godeva di una posizione temporaneamente
favorevole nella valorizzazione del fair value dei derivati legati all’attività di trading.
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1.08.03 Analisi delle attività relative all’Area Ciclo Idrico Integrato
Il Gruppo attualmente opera nella gestione del Ciclo Idrico Integrato in oltre 220 comuni con oltre 2,5 milioni di
abitanti, con una copertura praticamente completa del territorio di riferimento.
Hera è attiva in sette Atoo coincidenti con le province di Ravenna, Ferrara, Forlì‐Cesena, Rimini, Modena, Bologna e
Pesaro‐Urbino.
Con tutte le citate agenzie sono attive le convenzioni che regolano il Servizio Idrico Integrato e che garantiscono al
Gruppo, oltre al prolungamento delle concessioni in media fino al 2022, la garanzia di giungere in tutti gli ambiti alla
prevista remunerazione del capitale investito.
Nei primi nove mesi del 2009 l’area del Ciclo Idrico Integrato evidenzia un aumento del risultato rispetto
all’analogo periodo dell’anno precedente:
(mln/€) 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo area 94,9 96,7 +1,8 +1,9%
Margine operativo lordo gruppo 350,4 390,1 +39,7 +11,3%
Peso percentuale 27,1% 24,8% ‐2,3 p.p.
In seguito si propone un’analisi dei risultati della gestione realizzati nell’area:
Conto economico(mln/€)
30‐set‐08 Inc.% 30‐set‐09 Inc% Var. Ass. Var. %
Ricavi 340,3 356,3 +16,0 +4,7%
Costi operativi (264,4) ‐77,7% (263,8) ‐74,0% ‐0,6 ‐0,2%
Costi del personale (77,5) ‐22,8% (79,4) ‐22,3% +1,9 +2,5%
Costi capitalizzati 96,5 28,4% 83,6 23,5% ‐12,9 ‐13,4%
Margine operativo lordo 94,9 27,9% 96,7 27,1% +1,8 +1,9%
I ricavi, pari a 356,3 milioni di euro, sono in crescita del 4,7% rispetto ai primi nove mesi del 2008, in relazione
all’effetto combinato dell’aumento delle tariffe e della diminuzione dei volumi erogati.
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La tabella seguente riproduce i principali indicatori quantitativi dell’area, che risultano in diminuzione rispetto al
terzo trimestre del 2008:
Dati quantitativi 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Volumi venduti (milioni di mcubi)
Acquedotto 197,0 195,3 ‐1,7 ‐0,9%
Fognatura 170,4 168,4 ‐2,0 ‐1,2%
Depurazione 170,7 168,4 ‐2,3 ‐1,4%
I volumi distribuiti, in diminuzione dello 0,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, mostrano segnali
di ripresa rispetto ai dati del primo semestre, che evidenziavano un calo dell’ 1,1% circa.
I costi capitalizzati diminuiscono di oltre il 13%, passando da 96,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2008 agli
83,6 del corrispondente periodo del 2009, in relazione ai minori investimenti effettuati.
Il margine operativo Lordo al termine del 30 settembre 2009 aumenta di 1,8 milioni di euro, passando dai 94,9 del
2008 ai 96,7 milioni di euro dell’anno in corso (+1,9%).
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1.08.04 Analisi delle attività relative all’Area Ambiente
L’Area Ambiente presenta un margine in leggera flessione rispetto ai valori del 2008 per gli effetti della crisi
economica generale che hanno impattato sui volumi di rifiuti speciali prodotti e smaltiti, come evidenziato nella
tabella seguente:
(mln/€) 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo area 130,2 129,2 ‐1,0 ‐0,8%
Margine operativo lordo gruppo 350,4 390,1 +39,7 +11,3%
Peso percentuale 37,2% 33,1% ‐4,1 p.p.
Ricordiamo che il Gruppo Hera è da tempo la più rilevante realtà integrata del settore a livello europeo con una
dotazione di oltre 70 impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti urbani e speciali.
Per quanto riguarda i servizi di Igiene Urbana sul territorio, spazzamento, raccolta e smaltimento di rifiuti urbani
svolti dal Gruppo in oltre 170 comuni, come per il Ciclo Idrico, il servizio viene effettuato nell’ambito dei 7 Atoo
delle province di Ravenna, Forlì‐Cesena, Rimini, Bologna, Ferrara, Modena e Pesaro‐Urbino.
In seguito si propone un’analisi dei risultati della gestione realizzati nell’area d’attività Ambiente:
Conto economico(mln/€)
30‐set‐08 Inc.% 30‐set‐09 Inc% Var. Ass. Var. %
Ricavi 468,0 480,3 +12,3 +2,6%
Costi operativi (244,3) ‐52,2% (257,0) ‐53,5% +12,7 +5,2%
Costi del personale (108,0) ‐23,1% (106,6) ‐22,2% ‐1,4 ‐1,3%
Costi capitalizzati 14,5 3,1% 12,5 2,6% ‐2,0 ‐13,9%
Margine operativo lordo 130,2 27,8% 129,2 26,9% ‐1,0 ‐0,8%
I ricavi al 30 settembre 2009 mostrano un incremento dell’2,6%, passando dai 468,0 milioni di euro del 2008 ai
480,3 dell’analogo periodo di quest’anno, legato ai maggiori ricavi di igiene urbana per gli adeguamenti tariffari
ottenuti a copertura dei maggiori servizi richiesti, parzialmente ridotto dalla diminuzione dei volumi di rifiuti
speciali trattati.
La raccolta differenziata, in termini di incidenza percentuale sul totale dei volumi raccolti, raggiunge al termine dei
primi nove mesi del 2009 il 44,1%.
Per quanto riguarda l’andamento dei costi, oltre all’aumento della raccolta differenziata, va considerato il
miglioramento dei servizi sul territorio e l’avvio dei nuovi impianti di smaltimento che, tra l’altro, hanno permesso
di minimizzare l’impatto negativo dei volumi trattati.
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La tabella seguente evidenzia il calo delle quantità di rifiuti smaltiti, che sono diminuiti del 3,3% rispetto ai primi
nove mesi del 2008:
Dati Quantitativi (migliaia di tonnellate) 30‐set‐08 Inc% 30‐set‐09 Inc% Var. Ass. Var. %
Rifiuti urbani 1.311,8 34,3% 1.342,2 34,9% +30,4 +2,3%
Rifiuti da mercato 1.436,4 37,5% 1.314,8 34,1% ‐121,6 ‐8,5%
Rifiuti commercializzati 2.748,2 71,8% 2.657,0 69,0% ‐91,2 ‐3,3%
Sottoprodotti impianti 1.077,4 28,2% 1.193,3 31,0% +115,9 +10,8%
Rifiuti trattati per tipologia 3.825,5 100,0% 3.850,4 100,0% +24,9 +0,7%
Discariche 1.191,1 31,1% 1.002,6 26,0% ‐188,5 ‐15,8%
Termovalorizzatori 443,0 11,6% 565,6 14,7% +122,6 +27,7%
Impianti di selezione 261,3 6,8% 214,0 5,6% ‐47,3 ‐18,1%
Impianti di compostaggio 267,9 7,0% 300,9 7,8% +33,0 +12,3%
Imp. di inertizzazione e chimico‐fisici 779,3 20,4% 813,7 21,1% +34,4 +4,4%
Altro 882,9 23,1% 953,5 24,8% +70,6 +8,0%
Rifiuti trattati per impianto 3.825,5 100,0% 3.850,4 100,0% +24,9 +0,7%
Dall’analisi dei dati quantitativi sopra esposti si rileva la diminuzione dei rifiuti da mercato parzialmente mitigata
dall'aumento dei rifiuti urbani. A livello impiantistico si evidenzia il forte calo dell’utilizzo delle discariche a favore
dell’utilizzo di impianti di termovalorizzazione, anche grazie all’avvio dei nuovi impianti di Ferrara e Forlì.
In conclusione i risultati economici dell’area Ambiente sono influenzati positivamente dall’avvio dei nuovi impianti
e, in misura inferiore, dalla maggiore efficienza dei servizi di igiene urbana; viceversa impattano negativamente gli
effetti della crisi economica, che determinano (i) una diminuzione dei volumi di rifiuti speciali trattati e (ii) dei
prezzi dei materiali avviati a recupero tramite la raccolta differenziata.
La riduzione del margine operativo lordo dell’area Ambiente, che passa dai 130,2 milioni di euro dei primi nove mesi
del 2008 ai 129,2 del corrispondente periodo del 2009, è limitata allo 0,8%.
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1.08.05 Analisi delle attività relative all’Area Altri Servizi
L’Area Altri Servizi è stata focalizzata sui servizi di Illuminazione Pubblica e Telecomunicazioni, a seguito della
riorganizzazione delle attività del Gruppo che ha visto collocare i servizi di teleriscaldamento, gestione calore
industriale sotto l’area Gas e i servizi di microgenerazione sotto l’area Energia Elettrica,.
Il risultato al 30 settembre 2009 si presenta in aumento rispetto all’analogo periodo del 2008:
(mln/€) 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo area 10,9 16,0 +5,1 +46,9%
Margine operativo lordo gruppo 350,4 390,1 +39,7 +11,3%
Peso percentuale 3,1% 4,1% +1,0 p.p.
Di seguito si propone un’analisi dei risultati della gestione realizzati nell’area Altri Servizi:
Conto economico (mln/€)
30‐set‐08 Inc.% 30‐set‐09 Inc% Var. Ass. Var. %
Ricavi 57,1 77,4 +20,3 +35,6%
Costi operativi (34,3) ‐60,0% (46,5) ‐60,1% +12,2 +35,7%
Costi del personale (13,5) ‐23,6% (17,6) ‐22,7% +4,1 +30,2%
Costi capitalizzati 1,5 2,7% 2,7 3,5% +1,2 +75,2%
Margine operativo lordo 10,9 19,1% 16,0 20,7% +5,1 +46,9%
Come già citato nei punti precedenti va ricordato che nel 2009 sono state consolidate le partecipazioni relative alle
attività di gestione delle infrastrutture del settore delle telecomunicazioni con oltre 3.000 km di fibra ottica e più di
7.200 clienti. Il consolidamento di tale attività, con un apporto al risultato pari a 6,8 milioni di euro, compensa la
dismissione di alcuni servizi minori nell’area di Rimini avvenuta nel corso del 2008.
La tabella seguente riporta i principali indicatori dell’attività di gestione della pubblica illuminazione:
Dati quantitativi 30‐set‐08 30‐set‐09 Var. Ass. Var. %
Illuminazione pubblica
Punti luce (migliaia) 326,0 327,1 +1,1 +0,3%
Comuni serviti 63 61 ‐2 ‐3,2%
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1.09 Recupero aiuti di Stato connessi alla cosiddetta “moratoria fiscale”
In attuazione del decreto legge 15 febbraio 2007, n. 10, convertito nella legge 6 aprile 2007, n. 46, con il quale sono
state disciplinate le modalità di restituzione degli aiuti di stato dichiarati illegittimi dalla decisione 2003/193 del 5
giugno 2002 della commissione UE, in data 6 aprile 2007 sono state notificate ad Hera Spa le comunicazioni‐
ingiunzioni emesse dall'Agenzia delle Entrate territorialmente competente, con le quali è stato richiesto alla
medesima il pagamento di un importo complessivo pari a 22.313 migliaia di euro per i quattro periodi di imposta
interessati dal recupero. In data 31 maggio 2007 Hera Spa ha presentato alla Commissione Tributaria Provinciale di
Bologna i ricorsi avverso le suddette comunicazioni‐ingiunzioni proponendo, contestualmente, istanza di
sospensione dell'esecuzione delle medesime ingiunzioni di pagamento. In data 6 luglio 2007 la Commissione
Tributaria Provinciale di Bologna adita ha emesso le ordinanze con le quali ha accolto le istanze di sospensione
proposte dalla società, fissando l'udienza per la trattazione del merito per il 13 dicembre 2007. In data 19 aprile
2008 sono stati comunicati i dispositivi delle sentenze che respingono i ricorsi, eccezion fatta per il periodo di
imposta 1997, per il quale la Commissione ha riconosciuto la legittimità dello scomputo delle ritenute d’acconto
subite e del credito d’imposta riportato a nuovo dagli esercizi precedenti.
Ottenuto in data 2 maggio 2008 lo sgravio parziale della cartella relativa al periodo di imposta 1997, a seguito del
riconoscimento delle suddette ritenute e crediti per 3.738 migliaia di euro, si è quindi proceduto al pagamento di
complessivi 17.400 migliaia di euro. Successivamente, in data 11 settembre 2008, l’Agenzia delle Entrate ha
notificato ulteriori cartelle di pagamento relative agli interessi per il periodo di sospensione, pagate nel mese di
novembre 2008, per 660 migliaia di euro. Sono stati proposti, in data 3 ottobre 2008, i ricorsi in appello avverso le
sopra citate sentenze emesse dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, ed attualmente si attende la
fissazione dell’udienza di trattazione.
Si fa inoltre presente che, secondo quanto stabilito dagli accordi fra i soci all’atto dell’integrazione societaria che
ha portato alla nascita di Hera Spa e riportato nel prospetto informativo di quotazione, gli enti locali si sono
impegnati “a indennizzare Hera Spa per ogni eventuale costo, perdita o danno subito dalla stessa in relazione a
provvedimenti normativi obbligatori che revochino le agevolazioni tributarie di cui la società e le società
partecipanti all’integrazione abbiano usufruito”. Conseguentemente, non è stato contabilizzato alcun costo al
riguardo. In relazione a quanto sopra, si segnala che alla data del 31 dicembre 2007 alcuni comuni soci avevano
costituito idonee garanzie a favore della società mediante il versamento di somme a titolo di anticipazione degli
importi dovuti da Hera Spa; a seguito dell’esito negativo del primo grado di giudizio e del conseguente pagamento
delle cartelle si è quindi proceduto alla definizione delle posizioni debitorie/creditorie nei confronti di ciascun
comune.
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Relativamente alla ex Meta Modena, per la quale non vi è l’indennizzo sopra indicato, si segnala che l'Agenzia delle
Entrate di Modena ha notificato, in data 10 maggio 2007 ad Hera Spa, ai sensi e per gli effetti di cui al decreto legge
15 febbraio 2007, n. 10, le comunicazioni‐ingiunzioni per il recupero degli aiuti di stato relativamente ai periodi di
imposta 1997, 1998 e 1999. Hera Spa, in data 6 giugno 2007, ha presentato istanze di autotutela chiedendo la
rettifica delle suddette comunicazioni‐ingiunzioni. L'Agenzia delle Entrate di Modena, in data 11 giugno 2007, ha
emesso i provvedimenti di autotutela parziale relativi alle comunicazioni‐ingiunzioni già notificate, richiedendo alla
Società, a chiusura dell'intera vicenda, il pagamento di una somma non significativa, relativa, peraltro, al
disconoscimento di ritenute d'acconto subite.Si segnala ancora che nel periodo compreso tra giugno 2007 e
febbraio 2008 l’ente concessionario della riscossione ha ingiunto ad Hera Spa il pagamento di alcune cartelle
esattoriali al fine di procedere al recupero di asseriti aiuti di Stato riferiti a mutui concessi dalla Cassa Depositi e
Prestiti ad alcune società/consorzi poi confluiti in Hera Spa. L’importo complessivo delle cartelle ammonta a 3.024
migliaia di euro. Hera ha impugnato le suddette cartelle innanzi la Commissione Tributaria Provinciale di Bologna
che ha rimesso le parti avanti l’Autorità Giudiziaria Ordinaria dove verranno riassunti i procedimenti di cui si
discute. Hera ha altresì impugnato avanti al Tar del Lazio una precedente comunicazione di ingiunzione notificata
dal Dipartimento del Tesoro a mezzo della quale il Ministero legittimava la propria richiesta restitutoria sulla base
della decisione della Comunità Europea del 5 giugno 2002; come noto, tale decisione aveva dichiarato incompatibili
con il mercato comune i prestiti concessi a tassi agevolati dalla Cassa Depositi e Prestiti alle società per azioni
istituite ai sensi della legge 142/90. L’importo di cui sopra è stato pagato in diverse soluzioni nel periodo compreso
tra gennaio ed aprile 2008.
Si segnala che l’art. 24 del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni nella legge 28
gennaio 2009, n. 2, ha posto a carico dell’Agenzia delle Entrate l’onere di procedere al recupero degli aiuti
equivalenti alle imposte non corrisposte e dei relativi interessi per effetto del regime della moratoria fiscale, “al
fine di dare completa attuazione” alla decisione della Commissione del 5 giugno 2002 più volte citata.
In relazione a tale disposizione, il 30 aprile 2009 la Direzione Regionale dell’Emilia Romagna – Ufficio Grandi
Contribuenti ‐ ha notificato tre avvisi di accertamento relativi alla posizione della ex Meta per i periodi di imposta
1997, 1998 e 1999, tenendo in debita considerazione le indicazioni contenute nel parere del 28 aprile 2009 fornito
dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, condiviso con l’Avvocatura dello Stato, con particolare riferimento alla
esclusione dalla base imponibile degli utili che sono stati re‐immessi nel circuito pubblico in quanto distribuiti, quali
dividendi, agli enti pubblici soci, ed alla esclusione dalla base imponibile della quota di reddito relativo al settore
dell’energia elettrica (al netto degli utili distribuiti relativi al medesimo settore elettrico). In data 8 maggio 2009 si é
pertanto provveduto al pagamento di 4.823 migliaia di euro.
In data 7 luglio 2009 la società ha depositato presso la Commissione Tributaria Provinciale di Bologna i ricorsi
avverso gli avvisi di accertamento in oggetto, richiedendone l’annullamento; non risulta ancora fissata l’udienza di
trattazione.
Relazione sulla gestione
Gruppo Hera ‐ Relazione Finanziaria Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2009 – CdA del 12 novembre 2009 34
Con riferimento all’art. 24 del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, sopra citato, per quanto riguarda la
posizione relativa alla ex Seabo, in data 12 giugno 2009 Hera ha presentato all’Agenzia delle Entrate ‐ ufficio di
Bologna 3 ‐ e alla Direzione Regionale Emilia Romagna – Ufficio Grandi Contribuenti ‐ una istanza di annullamento
parziale in relazione alle comunicazioni‐ingiunzioni ricevute in data 6 aprile 2007 per il recupero delle imposte
riferite agli anni 1997, 1998 e 1999.
Tale istanza è stata motivata sulla base delle indicazioni contenute nel parere fornito in data 28 Aprile 2009 dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri ‐ condiviso dalla Avvocatura dello Stato – ove è stato ritenuto che il recupero
degli aiuti di Stato nei confronti delle società che hanno beneficiato della c.d. moratoria fiscale debba avvenire
secondo specifici criteri. In particolare, per quanto di interesse nel caso de quo, il parere ha disposto che la
determinazione dell’imponibile sia effettuata tenendo conto, inter alia, dei dividendi distribuiti dalle società
medesime ai soci enti pubblici. Infatti, non costituiscono aiuti di Stato, in quanto non hanno alterato la concorrenza
tra le società beneficiarie del regime di esenzione fiscale e le società concorrenti, gli utili che le prime hanno
distribuito come dividendi agli enti pubblici soci: gli utili prodotti negli esercizi interessati dal recupero, per la parte
distribuita agli enti pubblici di appartenenza, sono stati “re‐immessi nel circuito pubblico” e l’esenzione fiscale ad
essi relativa non ha potuto produrre effetti distorsivi della concorrenza.
Peraltro, risulta che i criteri stabiliti nel citato parere della Presidenza del Consiglio dei Ministri sono stati
concretamente adottati dagli organi territoriali dell’Agenzia delle Entrate nell’emissione degli avvisi di
accertamento ai sensi dell’art. 24 del D.L. 185/08 citato, come è accaduto anche nel caso della società incorporata
ex Meta S.p.a. di cui si è detto. Dal momento che la situazione della ex Seabo è del tutto analoga, è evidente che il
recupero dell’effettivo aiuto di Stato fruito non può che avvenire sulla base dei medesimi criteri, tenendo cioè
conto dei dividendi distribuiti agli enti pubblici di appartenenza nel corso degli anni interessati dal recupero, pari a
complessivi 29.689 migliaia di euro.
Infine, per completezza di informazione, si segnala che in data 11 giugno 2009 il Tribunale di Primo Grado delle
Comunità Europee ha emesso le sentenze relative ai ricorsi promossi dallo Stato italiano, unitamente ad alcune
società, avverso la decisione della Commissione Europea 2003/193/CE. Le decisioni dei giudici comunitari hanno
respinto, o dichiarato irricevibili, tutti i ricorsi proposti, confermando la legittimità della citata decisione della
Commissione Europea. Hera S.p.a. non ha partecipato al giudizio in oggetto per alcuna delle sue posizioni sopra
citate.
Relazione sulla gestione
Gruppo Hera ‐ Relazione Finanziaria Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2009 – CdA del 12 novembre 2009 35
L’art 19 del D.L. 25 settembre 2009, n. 135, pubblicato in G.U. n. 223 del 25/09/2009, ha aggiunto il comma 1‐bis
all’art. 24 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185, stabilendo che:
- in sede di determinazione della base imponibile, ai fini del recupero degli aiuti equivalenti alle imposte non
corrisposte e dei relativi interessi, non assumono rilevanza le plusvalenze derivanti dalle operazioni
straordinarie;
- ai fini della corretta determinazione della base imponibile, gli accertamenti emessi dall’Agenzia delle
Entrate possono essere in ogni caso integrati o modificati in aumento mediante la notificazione di nuovi
avvisi;
- il pagamento delle somme dovute in base ai predetti accertamenti integrativi deve avvenire entro il
quindicesimo giorno successivo alla data di notifica di tali accertamenti.
In data 2 ottobre 2009 la Direzione Regionale dell’Emilia Romagna – Ufficio Grandi Contribuenti ‐ ha notificato due
ulteriori avvisi di accertamento per la società ex Meta S.p.a., relativi ai periodi di imposta 1998 e 1999, ad
“integrazione” di quelli già emessi in data 30 Aprile 2009, al fine di disconoscere le due variazioni in diminuzione,
precedentemente ammesse sulla base del parere fornito in data 28 Aprile 2009 dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri, condiviso con l’Avvocatura di Stato, relative alla quota di utili reimmessi nel circuito pubblico per effetto
della distribuzione agli enti locali soci ed alla ulteriore quota di utili realizzati nel settore dell’energia elettrica. Le
somme richieste ammontano a complessivi 22.714 migliaia di euro, di cui 12.590 migliaia per capitale e 10.124
migliaia per interessi.
Nella medesima data la Direzione Regionale dell’Emilia Romagna – Ufficio Grandi Contribuenti ‐ ha notificato
quattro avvisi di accertamento per la società ex Seabo S.p.a., relativi ai periodi di imposta 1997, 1998, 1999 – 1°
semestre e 1999 – 2° semestre, al fine di recepire i rilievi già contenuti nel processo verbale di constatazione del 17
ottobre 2005 e dei quali non aveva potuto tener conto al momento dell’emissione delle comunicazioni‐ingiunzioni
del 6 Aprile 2007 poiché l’art. 1 del D.L. 15 febbraio 2007, n. 10 attribuì all’Agenzia delle Entrate, in quella sede,
poteri di “mera liquidazione” delle dichiarazioni presentate dal contribuente.
Tuttavia, giova al riguardo ricordare che già l’art. 24 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 superò tale limitazione
all’attività di recupero dell’Agenzia delle Entrate, attribuendole al riguardo degli ordinari poteri di accertamento;
ciò nonostante, in occasione dell’incontro in Direzione Regionale per la definizione della posizione della ex Meta
S.p.a. l’ufficio dichiarò di non voler procedere nei confronti di Hera S.p.a. per i maggiori imponibili accertati con il
processo verbale del 17 ottobre 2005 della ex Seabo.
Le somme richieste per la ex Seabo ammontano a 757 migliaia di euro, di cui 386 migliaia per capitale e 371 migliaia
di euro per interessi.
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Le somme complessivamente richieste ammontano quindi a 23.471 migliaia di euro. Al momento la Società sta
valutando con i propri consulenti le azioni da intraprendere in merito.
In data 20 ottobre 2009 sono stati pagati 23.510 migliaia di euro: per ex Meta S.p.a. 22.751 migliaia di euro di cui
10.161 per interessi, per Seabo S.p.a. 759 migliaia di euro di cui 373 per interessi.
Complessivamente pertanto gli oneri per moratoria contabilizzati nella presente relazione trimestrale ammontano
a 28.333 migliaia di euro dei quali 15.705 contabilizzatii tra gli “altri costi non operativi” e 12.628 alla voce oneri
finanziari.
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1.10 Analisi posizione finanziaria netta del Gruppo:
L’indebitamento finanziario netto è dettagliato, in quanto a composizione e movimenti, nel seguente prospetto:
(mln/€) 30‐set‐09 Inc.% 31‐dic‐08 Inc% Var. ass. Var. %
a Disponibilità liquide 148,6 193,6
b Altri crediti finanziari correnti 18,6 6,8
Debiti bancari correnti ‐275,5 ‐109,7
Parte corrente dell'indebitamento bancario ‐73,3 ‐79,3
Altri debiti finanziari correnti ‐14,2 ‐15,0Debiti per locazioni finanziarie scadenti entro l'esercizio successivo
‐5,1 ‐4,7
c Indebitamento finanziario corrente ‐368,1 ‐208,7
d=a+b+c Indebitamento finanziario corrente netto ‐200,9 10,6% ‐8,3 0,5% +192,6 ‐2320,4%
e Crediti finanziari non correnti 8,9 8,5
Debiti bancari non correnti ‐418,8 ‐439,4Obbligazioni emesse ‐1.152,2 ‐999,7Altri debiti finanziari non correnti ‐121,0 ‐121,4Debiti per locazioni finanziarie scadenti oltre l'esercizio successivo
‐13,0 ‐11,2
g Indebitamento finanziario non corrente ‐1.705,0 ‐1.571,7
h=e+f+g Indebitamento finanziario non corrente netto ‐1.696,0 89,4% ‐1.563,2 99,5% +136,0 ‐8,7%
i=d+h Indebitamento finanziario netto ‐1.896,9 100,0% ‐1.571,5 100,0% +328,6 ‐20,9%
La posizione finanziaria netta passa da 1.571,5 milioni di euro del 31 dicembre 2008 a 1.896,9 milioni di euro del 30
settembre 2009. L’aumento è dovuto, oltre che al consolidamento delle società operanti nel settore
telecomunicazioni, all’incremento del giro d’affari ed agli investimenti realizzati. L’incremento rispetto al 30 giugno
è in linea con l’anno precedente.
Si conferma un indebitamento costituito prevalentemente da debiti a medio/lungo termine che coprono quasi il
90% del totale dell’indebitamento, equilibrando puntualmente la struttura patrimoniale del Gruppo caratterizzata
da un elevato livello di immobilizzazioni.
La percentuale di indebitamento a medio‐lungo termine è stata incrementata grazie ad un finanziamento di 150
milioni di euro sottoscritto all’inizio di agosto, riportandolo in linea con i valori dell’anno precedente.
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1.11 Risorse umane
Al 30 settembre 2009 i dipendenti del Gruppo Hera sono 6.562 (aziende consolidate) con la seguente ripartizione
per qualifica: dirigenti (126), quadri (324), impiegati (3.195), operai (2.917).Tale assetto è stato determinato dai
seguenti movimenti: assunzioni (157), uscite (105), variazioni di perimetro (+119).
31‐dic‐08 30‐set‐09 Variaz.
Dirigenti 115 126 11
Quadri 306 324 18
Impiegati 2980 3195 215
Operai 2990 2917 ‐73
Totale 6.391 6.562 171
In dettaglio i movimenti effettivi sono i seguenti:
30‐set‐09
Organico in forza fine esercizio 2008 6.391
Entrate 157
Uscite ‐105
Flussi Netti 52
Variazioni di Perimetro * 119
Organico in forza a fine periodo 6.562
Gli ingressi del periodo sono principalmente dovuti a:
• consolidamento di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato
• inserimento di profili professionali non presenti all’interno del Gruppo
• variazioni di perimetro in entrata (cfr. dettaglio)
* Variazioni di perimetro: 80 consolidamento Acantho ‐ 28 consolidamento Satcom ‐ 11 acquisizione discarica
Urbania (Marche Multiservizi)
2 – Prospetti contabili consolidati e note illustrative
Prospetti contabili consolidati e note illustrative
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2.01 Conto economico
2.01.01 Conto economico consolidato
euro migliaia 30‐set‐2009 30‐set‐2008 3° trimestre 2009 3° trimestre 2008 31‐dic‐2008
(9 mesi) (9 mesi) (3 mesi) (3 mesi) (12 mesi)
Ricavi 3.064.861 2.556.516 918.814 804.135 3.716.336
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione
1.809 7.032 1.013 4.830 2.604
Altri ricavi operativi 54.287 39.536 23.276 9.943 73.081
di cui non ricorrenti 15.800
Consumi di materie prime e materiali di consumo (al netto della variazione delle rimanenze di materie prime e scorte)
‐2.041.019 ‐1.616.782 ‐591.744 ‐520.338 ‐2.421.439
Costi per servizi ‐560.701 ‐530.417 ‐193.502 ‐174.641 ‐716.045
di cui non ricorrenti 2.313
Costi del personale ‐261.068 ‐250.542 ‐82.706 ‐77.647 ‐331.078
Ammortamenti e accantonamenti ‐196.820 ‐170.381 ‐69.140 ‐55.477 ‐247.556
Altre spese operative ‐25.636 ‐29.482 ‐9.616 ‐9.963 ‐43.688
Costi capitalizzati 157.565 174.498 53.221 56.465 248.530
Utile operativo 193.278 179.978 49.616 37.307 280.745
Quota di utili (perdite) di imprese collegate 2.003 1.080 ‐9 383 2.123
Proventi finanziari 18.970 13.022 13.199 1.713 22.162
Oneri finanziari ‐106.751 ‐91.546 ‐47.149 ‐27.974 ‐116.169
Totale gestione finanziaria ‐85.778 ‐77.444 ‐33.959 ‐25.878 ‐91.884
Altri costi non operativi ‐15.705 ‐5.611 ‐12.976 0 0
Utile prima delle imposte 91.795 96.923 2.681 11.429 188.861
Imposte del periodo ‐42.536 ‐40.417 ‐5.243 ‐4.508 ‐78.597
Utile netto del periodo 49.259 56.506 ‐2.562 6.921 110.264
Attribuibile:
Azionisti della Controllante 42.042 46.155 ‐4.727 4.953 94.765
Azionisti di minoranza 7.217 10.351 2.165 1.968 15.499
Prospetti contabili consolidati e note illustrative
Gruppo Hera ‐ Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 settembre 2009 – CdA del 12 novembre 2009 40
2.01.02 Conto economico complessivo
€ / 000 30‐set‐09 30‐set‐08
Utile / (perdita) netto dell'esercizio 49.259 56.506
‐ variazione riserva di cash flow hedge (al netto dell'effetto fiscale)
‐5.126 ‐824
‐ variazione riserva di cash flow hedge delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale)
‐331 373
Totale Utile / (perdita) complessivo dell'esercizio 43.802 56.055
Attribuibile:
Azionisti della Controllante 36.829 45.678
Azionisti di minoranza 6.973 10.377
Tale prospetto viene presentato in base a quanto richiesto dallo Ias 1 revised. In particolare tale principio richiede d
evidenziare a conto economico alcune componenti registrate in contropartita diretta al patrimonio netto. Occorre
precisare che tali partite sono riferite a utili/perdite non realizzate alla data del 30 settembre 2009 in quanto
generate dalla valutazione di strumenti finanziari derivati di totale copertura.
Prospetti contabili consolidati e note illustrative
Gruppo Hera ‐ Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 settembre 2009 – CdA del 12 novembre 2009 41
2.01.03 Utile per azione L’utile (perdita) per azione determinato secondo le modalità dello IAS 33 è indicato nella seguente tabella:
Esercizio 2009 Esercizio 200830‐set‐09 30‐set‐08
Utile (perdita) del periodo di Gruppo (A) (importi in migliaia di euro): 42.042 46.155
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione
ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione:
‐ di base (B) 1.030.265.445 1.031.911.618
‐ diluito (C ) 1.030.265.445 1.031.911.618
Utile (perdita) per azione (in euro)
‐ di base (A/B) 0,041 0,045 ‐ diluito (A/C) 0,041 0,045
Prospetti contabili consolidati e note illustrative
Gruppo Hera ‐ Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 settembre 2009 – CdA del 12 novembre 2009 42
2.02 Stato patrimoniale consolidato
€ /000 30‐set‐2009 31‐dic‐2008
ATTIVITA’
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 3.070.701 2.889.134
Attività Immateriali 194.388 197.190
Avviamento e differenza di consolidamento 378.153 372.696
Partecipazioni e titoli 90.083 98.524
Attività finanziarie 9.467 8.597
Attività fiscali differite 66.183 60.329
Strumenti finanziari – derivati 628 241
3.809.603 3.626.711
Attività correnti
Rimanenze 52.905 60.735
Crediti commerciali 1.082.179 1.161.295
Lavori in corso su ordinazione 23.786 21.704
Attività finanziarie 19.757 7.655
Strumenti finanziari – derivati 153.607 300.387
Altre attività correnti 198.704 133.625
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 148.578 193.635
1.679.516 1.879.036
TOTALE ATTIVITA' 5.489.119 5.505.747
segue
Prospetti contabili consolidati e note illustrative
Gruppo Hera ‐ Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 settembre 2009 – CdA del 12 novembre 2009 43
€ /000 30‐set‐2009 31‐dic‐2008
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’
Capitale sociale e riserve
Capitale sociale 1.032.738 1.032.738
‐Riserva azioni proprie valore nominale ‐2.415 ‐2.300
Riserve 428.893 413.301
‐Riserva azioni proprie valore eccedente il valore nominale ‐1.461 ‐1.529
Riserva per strumenti derivati valutati al fair value ‐21.530 ‐16.125
Utile (perdita) portato a nuovo 2.061 4.383
Utile (perdita) del periodo 42.042 94.765
Patrimonio netto del Gruppo 1.480.328 1.525.233
Interessenze di minoranza 56.776 53.892
Totale patrimonio netto 1.537.104 1.579.125
Passività non correnti
Finanziamenti – scadenti oltre l’esercizio successivo 1.692.494 1.560.658
Trattamento fine rapporto ed altri benefici 103.569 105.788
Fondi per rischi ed oneri 186.430 193.789
Passività fiscali differite 125.007 121.454
Debiti per locazioni finanziarie – scadenti oltre l’esercizio successiv 12.979 11.175
Strumenti finanziari – derivati 39.607 23.571
2.160.086 2.016.435
Passività correnti
Banche e finanziamenti – scadenti entro l’esercizio successivo 364.118 204.818
Debiti per locazioni finanziarie – scadenti entro l’esercizio successiv 5.128 4.737
Debiti commerciali 909.681 1.084.427
Debiti tributari 131.676 119.173
Altre passività correnti 240.884 201.723
Strumenti finanziari – derivati 140.442 295.309
1.791.929 1.910.187
Totale passività 3.952.015 3.926.622
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 5.489.119 5.505.747
Prospetti contabili consolidati e note illustrative
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2.03 Rendiconto finanziario consolidato
Rendiconto finanziario consolidato 30-set-2009 30-set-2008
Attività di gestione
Cash flow
Utile di gruppo e di terzi 49.259 56.506
Ammortamento e svalutazione immobilizzazioni materiali 128.908 110.188
Ammortamento e svalutazione attività immateriali 34.456 32.369
Totale cash flow 212.623 199.063
Variazione imposte anticipate e differite 2.747 (183)
Trattamento di fine rapporto e altri benefici:
Accantonamenti / (utilizzi) (2.844) (1.327)
Fondi per rischi ed oneri:
Accantonamenti / (utilizzi) (9.307) 13.586
Totale cash flow prima delle variazioni del capitale circolante netto 203.219 211.139
Capitale circolante
Variazione crediti commerciali 66.787 86.886
Variazioni rimanenze 6.234 (24.340)
Variazione altre attività correnti (60.695) 38.160
Variazione debiti commerciali (173.731) (106.445)
Variazione debiti tributari 10.670 61.173
Variazione altre passività correnti 35.603 4.424
Variazioni strumenti finanziari - derivati (8.087) (2.441)
Variazione capitale circolante (123.219) 57.417
Variazioni strumenti finanziari - derivati non correnti 10.244 1.427
Disponibilità generate dall'attività di gestione 90.244 a) 269.983 a)
Attività di investimento
Disinvestimento/(investimento) in immobilizzazioni materiali al
netto degli investimenti/disinvestimenti netti (266.254) (298.400)
Disinvestimento/(investimento) in attività immateriali al
netto degli investimenti/disinvestimenti netti (16.440) (2.110)
Avviamento 0 (2.979)
Investimenti in partecipazioni al netto dei disinvestimenti (778) (2.302)
(Incremento) / decremento di altre attività di investimento (12.972) 5.217
Disponibilità generate/(assorbite) dall'attività di investimento (296.444) b) (300.574) b)
Attività di finanziamento
Finanziamenti a medio/lungo termine 111.422 (31.339)
Variazione delle voci di patrimonio netto (5.422) 4.938
Variazione di indebitamento bancario a breve termine 153.340 80.374
Dividendi distribuiti (94.565) (92.922)
Variazione dei debiti per locazioni finanziarie (3.632) (4.803)
Disponibilità generate/(assorbite) dall'attività di finanziamento 161.143 c) (43.752) c)
(45.057) (74.343)
(a+b+c) (a+b+c)
Variazione della posizione finanziaria netta
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 193.635 211.014
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 148.578 136.671
(45.057) (74.343)
Prospetti contabili consolidati e note illustrative
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2.04 Prospetto di movimentazione del patrimonio netto
Capitale sociale
RiserveRiserve strumenti derivati
valutati al fair valueUtile dell’ esercizio
Patrimonio netto
Interessenze di minoranza
Totale
Saldo al 31 dicembre 2007 1.016.135 375.154 4.365 96.246 1.491.900 46.692 1.538.592
Utile del periodo 46.155 46.155 10.351 56.506
Altre componenti del risultato complessivo al 30 settembre 2008 :
fair value derivati variazione del periodo 3.458 ‐3.935 ‐477 26 ‐451
Totale Utile Complessivo del periodo 3.458 ‐3.935 46.155 45.678 10.377 56.055
azioni proprie in portafoglio ‐882 ‐428 ‐1.310 ‐1.310
aumento di capitale fusione per incorporazone di 14.540 30.288 44.828 44.828
aumento di capitale per conferimento beni in natu 1.446 3.015 4.461 4.461
variazione area consolidamento ‐3.816 ‐3.816 2.513 ‐1.303
altri movimenti 16 16 7 23
Ripartizione dell’utile 2007:
‐ dividendi distribuiti ‐82.518 ‐82.518 ‐10.404 ‐92.922
‐ destinazione a riserva utili indivisi 4.666 ‐4.666 0 0
‐ destinazione ad altre riserve 9.062 ‐9.062 0 0
Saldo al 30 settembre 2008 1.031.239 421.415 430 46.155 1.499.239 49.185 1.548.424
Capitale sociale
RiserveRiserve strumenti derivati
valutati al fair valueUtile dell’ esercizio
Patrimonio netto
Interessenze di minoranza
Totale
Saldo al 31 dicembre 2008 1.030.438 416.154 ‐16.125 94.766 1.525.233 53.892 1.579.125
Utile del periodo 42.042 42.042 7.217 49.259
Altre componenti del risultato complessivo al 30 settembre 2009 :
fair value derivati variazione del periodo 192 ‐5.405 ‐5.213 ‐244 ‐5.457
Totale Utile Complessivo del periodo 192 ‐5.405 42.042 36.829 6.973 43.802
azioni proprie in portafoglio ‐115 68 ‐47 ‐47
variazione perimetro 724 724 ‐5.859 ‐5.135
variazione area consolidamento 193 193 13.849 14.042
altri movimenti ‐114 ‐114 ‐4 ‐118
Ripartizione dell’utile 2008 :
‐ dividendi distribuiti ‐2.322 ‐80.168 ‐82.490 ‐12.075 ‐94.565
‐ destinazione a riserva utili indivisi 10.243 ‐10.243 0 0
‐ destinazione ad altre riserve 4.355 ‐4.355 0 0
Saldo al 30 settembre 2009 1.030.323 429.493 ‐21.530 42.042 1.480.328 56.776 1.537.104
Prospetti contabili consolidati e note illustrative
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2.05 Note illustrative
Principi contabili e criteri di valutazione
La relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2009, (resoconto intermedio di gestione ai sensi dell’art. 154
ter del D. Lgs 58/1998) è stata redatta in osservanza del citato decreto legislativo e di quanto previsto dall’art. 82
del regolamento emittenti emanato dalla Consob. Tale relazione non è sottoposta a revisione contabile.
In base al suddetto art. 82, il bilancio trimestrale consolidato è stato predisposto applicando per le sole valutazioni
i principi contabili internazionali Ifrs secondo il contenuto indicato dall’allegato 3D del medesimo regolamento. Il
presente bilancio trimestrale consolidato, pertanto non è stato predisposto secondo quanto indicato dal principio
contabile concernente l’informativa finanziaria infrannuale (Ias 34 “Bilanci intermedi”). Ciò premesso, i principi
contabili già in vigore e non modificati nel corso del 2009 sono gli stessi già adottati nella redazione del bilancio
consolidato al 31 dicembre 2008 al quale si fa rinvio per completezza di trattazione. Si rinvia altresì alla relazione
finanziaria semestrale al 30 giugno 2009 per la descrizione dei principi contabili, emendamenti ed integrazioni
applicati dal 1° gennaio 2009.
La redazione del bilancio trimestrale consolidato richiede l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto
sul valore dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e
passività potenziali alla data di riferimento. Qualora nel futuro tale stime e assunzioni, che sono basate sulla
miglior valutazione da parte della direzione aziendale, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero
modificate in modo appropriato al fine di rappresentare il reale accadimento dei fatti di gestione.
Si segnala inoltre che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di
eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di
redazione del bilancio annuale, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairement che richiedono una immediata
valutazione di eventuali perdite di valore.
I dati del presente bilancio consolidato trimestrale sono comparabili con i medesimi dei precedenti esercizi, ad
eccezione di operazioni inusuali, o non ricorrenti, che saranno descritte più oltre.
Nel confronto delle singole voci di conto economico occorre tenere in considerazione le variazioni di area di
consolidamento riportate nello specifico paragrafo.
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Schemi di bilancio
Gli schemi utilizzati sono i medesimi già applicati per il bilancio consolidato al 31 dicembre. In particolare lo
schema utilizzato per il conto economico è “a scalare” con le singole voci analizzate per natura. Si ritiene che tale
esposizione che è seguita anche dai principali competitors ed è in linea con la prassi internazionale, sia quella che
meglio rappresenta i risultati aziendali. Si segnala che per una più puntuale informativa è stata aggiunta la voce
“altri costi non operativi” relativa ad imposte di esercizi precedenti così come ampiamente illustrato nell’apposito
paragrafo della relazione sulla gestione.
Si segnala che nel corso del terzo trimestre 2009 è stata contabilizzata un’operazione atipica, o inusuale, così
come definito nella comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006. Più precisamente, con effetto primo
luglio 2009, si è perfezionata la risoluzione consensuale dei contratti di affitto dei rami d’azienda “servizio gas ,
teleriscaldamento e cogenerazione” del 29 dicembre 2000 tra Hera Spa e Con.Ami Consorzio Azienda Multiservizi
Intercomunale e del contratto d’affitto di ramo d’azienda “servizio gas” del 24 febbraio 2003 tra Hera Spa e Area
Asset Spa. Tale risoluzione prevede la retrodatazione degli effetti economici al primo gennaio 2009; pertanto, le
società Con.Ami e Area Assets Spa si sono impegnate a riconoscere note di credito per lo storno di fatture già
emesse a titolo di canoni per l’utilizzo delle reti/impianti per complessivi 2.313 migliaia di euro. A seguito di tale
operazione è stata inoltre rilevata una sopravvenienza attiva per complessivi 15.800 migliaia di euro in quanto il
fondo ripristino beni di terzi, per i beni del Con.Ami, a seguito di specifica perizia eseguita a termini contrattuali,
non risultava più dovuto.
La presente situazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2009 è sottoposta all’approvazione del Consiglio di
Amministrazione in data 12 novembre 2009.
I prospetti contabili di conto economico consolidati sono tutti espressi in migliaia di euro tranne quando
diversamente indicato.
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Area di consolidamento
Il presente bilancio consolidato trimestrale include i bilanci della Capogruppo Hera Spa e quelli delle società
controllate. Il controllo è ottenuto quando la società controllante ha il potere di determinare le politiche
finanziarie e gestionali di un’impresa in modo tale da ottenere benefici dalla sua attività.
Sono escluse dal consolidamento integrale e valutate al costo, le imprese controllate la cui entità è irrilevante e
quelle nelle quali l’esercizio effettivo dei diritti di voto è soggetto a gravi e durature restrizioni. Sono valutate con
il metodo del patrimonio netto le partecipazioni costituenti immobilizzazioni in imprese collegate la cui entità è
rilevante.
Le imprese detenute esclusivamente allo scopo della successiva alienazione sono escluse dal consolidamento e
valutate al minore tra il costo e il fair value. Tali partecipazioni sono classificate in voci proprie.
Non vi sono imprese incluse nel consolidamento con il metodo proporzionale.
Di seguito sono riportate le variazioni di area di consolidamento intervenute nei primi nove mesi del 2009 rispetto
al bilancio consolidato al 31 dicembre 2008.
Società controllate:
Famula on Line Spa, in data 15 gennaio 2009 Hera Spa ha acquistato le azioni del socio di minoranza Engineering
Spa diventando socio unico della società. La percentuale di possesso passa quindi dal 60% al 100%
Ecosfera Spa, in data 3 giugno 2009 Hera Spa cede ad Akron Spa, la propria partecipazione , la quale rimane
inclusa nell’area di consolidamento del Gruppo. A seguito di questa operazione la percentuale di possesso a livello
di gruppo diminuisce dal 100% al 57,50%.
Le società Acantho Spa, Modena Network Spa e Satcom Spa, valutate a patrimonio netto fino al 31 dicembre
2008 sono consolidate integralmente dal primo gennaio 2009.
In particolare si segnala che Infracomm Spa, socio di Acantho Spa al 47,478%, nel corso del primo semestre 2009
ha manifestato la volontà di esercitare la “put option” (a prezzo di mercato) prevista dall’art. 8 dei patti parasociali
sottoscritti dai soci della stessa Achanto Spa.
L’accordo raggiunto prevede la cessione di una quota del 30% del capitale di Acantho Spa, per un 15% ciascuno a
favore di Hera Spa e Conami Srl. A seguito di tale espressione di volontà di Infracomm Spa che è coincisa con la
rinuncia di Infracomm stessa ad esercitare i suoi poteri di indirizzo dell’attività della partecipata, si è sostanziato il
presupposto del controllo effettivo di Acantho Spa da parte di Hera Spa, già a far data dal 1° gennaio 2009. A tale
evento ha fatto seguito, in data 22 luglio 2009, la firma di un contratto preliminare vincolante tra le parti in base al
quale Hera ha acquisito l’ulteriore 15% (al prezzo di euro migliaia 3.025) che comporterà un pari incremento della
percentuale di controllo nel secondo semestre rispetto alla quota del 47,457% detenuta al 30 giugno 2009
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Il medesimo iter è stato applicato anche nei confronti di Satcom Spa, della quale Infracomm Spa è socia al 47,5%.
Anche in questo caso, la manifestazione di esercizio della “put option” per il 30% del capitale in parte uguali a
favore di Hera Spa e Conami Spa, unitamente alla rinuncia di Infracomm stessa ad esercitare i suoi poteri di
indirizzo dell’attività della partecipata, ha consentito di esercitare un controllo effettivo sulla società,
propedeutico al consolidamento integrale già a far data dal 1° gennaio 2009. In data 22 luglio 2009 ha fatto seguito
la firma di un contratto preliminare vincolante tra le parti in base al quale Hera ha acquisito l’ulteriore 15% (al
prezzo di euro migliaia 825) che comporterà un pari incremento della percentuale di controllo nel secondo
semestre rispetto alla quota del 47,5% detenuta al 30 giugno 2009.
In seguito all'ottenimento del controllo di Acantho Spa, la partecipata Modena Network Spa passa da collegata a
controllata poiché il Gruppo Hera può ora controllare tale partecipata in virtuù di una quota di influenza di gruppo
pari al 46,24% del capitale sociale attraverso il 32% quota di possesso Hera Spa, 30% quota di possesso Acantho Spa.
Marche Multiservizi Spa, in data primo luglio 2009 ha avuto efficacia l’aumento del capitale sociale da euro
13.055.799 a euro 13.450.012, liberato integralmente dal nuovo socio Comunità Montana Alto e Medio Metauro,
mediante conferimento in natura del ramo d’azienda afferente un impianto di discarica e di
compostaggio. A seguito di tale operazione la percentuale di Hera spa passa dal 41,87% al 40,64%.
Hera Rete Modena Srl e Gastecnica Galliera Srl, società consolidate integralmente al 31 dicembre 2008, in data 15
luglio 2009 vengono fuse per incorporazione in Hera Spa. L’effetto dell’operazione è retrodatato al 1° gennaio
2009.
Società collegate:
Adriatica Acque Srl, società partecipata al 22,32% DA Hera Comm Srl e al 7,68% da Marche Multiservizi Spa. A
seguito dell’operazione di aumento di capitale sociale di Marche Multiservizi Spa, commentato nel punto
precedente, l’interessenza complessiva in Adriatica Acque Srl passa dal 25,54% al 25,44%.
Ages Scral, la società dal primo gennaio 2009 viene valutata al costo a seguito della diminuzione della percentuale
di possesso dal 21,44 % al 17,19%. La società era valutata a patrimonio netto fino al 31 dicembre 2008
Pri.Ge.A.S. Srl, in data 8 maggio 2009 Hera Spa acquisisce dal comune di Prignano sulla Secchia l’ulteriore quota di
partecipazione divenendo unico socio; viene mantenuto il metodo di consolidamento a patrimonio netto in
considerazione dell’irrilevanza dei valori della società controllata.
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2.06 Indebitamento finanziario netto
(€/milioni) 30-set-09 31-dic-08
a Disponibilità liquide 148,6 193,6
b Altri crediti finanziari correnti 18,6 6,8
Debiti bancari correnti -275,5 -109,7
Parte corrente dell'indebitamento bancario -73,3 -79,3
Altri debiti finanziari correnti -14,2 -15,0
Debiti per locazioni finanziarie scadenti entro l'esercizio successivo -5,1 -4,7
c Indebitamento finanziario corrente -368,1 -208,7
d=a+b+c Indebitamento finanziario corrente netto -200,9 -8,3
e Crediti finanziari non correnti 8,9 8,5
Debiti bancari non correnti -418,8 -439,4
Obbligazioni emesse -1.152,2 -999,7
Altri debiti finanziari non correnti -121,0 -121,4
Debiti per locazioni finanziarie scadenti oltre l'esercizio successivo -13,0 -11,2
f Indebitamento finanziario non corrente -1.705,0 -1.571,7
g=e+f Indebitamento finanziario non corrente netto -1.696,0 -1.563,2
h=d+g Indebitamento finanziario netto -1.896,9 -1.571,5
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2.07 Elenco delle società consolidate
Società controllate
Denominazione Sede legale Capitale Sociale Totaleinteressenza complessiva
diretta indiretta
Capogruppo: Hera Spa Bologna 1.032.737.702
Acantho Spa Imola (Bo) 17.375.781 47,46% 47,46% 47,46%
Acque Srl Pesaro 102.700 40,64% 40,64% 40,64%
Akron Spa Imola (Bo) 1.152.940 57,50% 57,50% 57,50%
ASA Spa Castelmaggiore (Bo)) 1.820.000 51,00% 51,00% 51,00%
Aspes Gas Srl Pesaro 1.000.000 40,64% 40,64% 40,64%
Ecosfera Spa Ferrara 1.000.000 57,50% 57,50% 57,50%
Eris Scrl Ravenna 300.000 51,00% 51,00% 51,00%
Famula On‐line Spa Bologna 4.364.030 100,00% 100,00% 100,00%
Frullo Energia Ambiente Srl Bologna 17.139.100 51,00% 51,00% 51,00%
Gal.A. Spa Bologna 300.000 60,00% 60,00% 60,00%
Herambiente Srl Bologna 351.000.000 100,00% 100,00% 100,00%
Hera Bologna Srl Bologna 1.250.000 100,00% 100,00% 100,00%
Hera Comm Marche Srl Urbino 100.000 100,00% 100,00% 100,00%
Hera Comm Mediterranea Srl Carinaro (Ce) 250.000 50,01% 50,01% 50,01%
Hera Comm Srl Imola (Bo) 53.136.987 100,00% 100,00% 100,00%
Hera Energie Bologna Srl Bologna 926.000 51,00% 51,00% 51,00%
Hera Energie Rinnovabili Spa Bologna 1.832.000 100,00% 100,00% 100,00%
Hera Ferrara Srl Cassana (Fe) 810.000 100,00% 100,00% 100,00%
Hera Forlì‐Cesena Srl Cesena (Fc) 650.000 100,00% 100,00% 100,00%
Hera Imola‐Faenza Srl Imola (Bo) 750.000 100,00% 100,00% 100,00%
Hera Luce Srl San Mauro Pascoli (Fc) 264.012 89,58% 89,58% 89,58%
Hera Modena Srl Modena 1.150.000 100,00% 100,00% 100,00%
Hera Ravenna Srl Ravenna 850.000 100,00% 100,00% 100,00%
Hera Rimini Srl Rimini 1.050.000 100,00% 100,00% 100,00%
Hera Servizi Funerari Srl Bologna 10.000 100,00% 100,00% 100,00%
Hera Trading Srl Imola (Bo) 2.600.000 100,00% 100,00% 100,00%
Herasocrem Spa Bologna 2.218.368 51,00% 51,00% 51,00%
Ingenia Srl Imola (Bo) 52.000 74,00% 74,00% 74,00%
Marche Multiservizi SpA Pesaro 13.450.012 40,64% 40,64% 40,64%
Medea Spa Sassari 4.500.000 100,00% 100,00% 100,00%
Modena Network Spa Modena 3.000.000 32,00% 14,24% 46,24% 46,24%
Nuova Geovis Spa Sant'Agata Bolognese (Bo) 2.205.000 51,00% 51,00% 51,00%
Romagna Compost Srl Cesena (Fc) 3.560.002 60,00% 60,00% 60,00%
Satcom Spa Sassuolo (Mo) 2.000.000 47,50% 47,50% 47,50%
Sinergia Srl Forlì (Ce) 579.600 59,00% 59,00% 59,00%
SIS Società Intercomunale di Servizi Spa Pesaro 103.300 16,97% 16,97% 16,97%
Sotris Spa Ravenna 2.340.000 70,00% 70,00% 70,00%
Uniflotte Srl Bologna 2.254.177 97,00% 97,00% 97,00%
Percentuale posseduta
Prospetti contabili consolidati e note illustrative
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Società collegate
Denominazione Sede legale Capitale Sociale Totaleinteressenza complessiva
diretta indiretta
Adriatica Acque Srl Rimini 89.033 25,44% 25,44% 25,44%
Agea Reti Srl Ferrara 19.000.000 39,72% 39,72% 39,72%
Dyna Green Srl Milano 30.000 33,33% 33,33% 33,33%
Estense Global Service Scrl Ferrara 10.000 23,00% 23,00% 23,00%
Feronia Srl Finale Emilia (Mo) 2.430.000 40,00% 40,00% 40,00%
FlamEnergy Trading Gmbh Vienna 3.000.000 50,00% 50,00% 50,00%
Oikothen Scarl Siracusa 1.101.730 46,10% 46,10% 46,10%
Pri.Ge.A.S. Srl Sassuolo (Mo) 15.600 100,00% 100,00% 100,00%
Refri Srl Reggio Emilia 6.800.000 20,00% 20,00% 20,00%
Service Imola Srl Borgo Tossignano (Bo) 10.000 40,00% 40,00% 40,00%
Set Spa Milano 120.000 39,00% 39,00% 39,00%
So.Sel Spa Modena 240.240 26,00% 26,00% 26,00%
Sgr Servizi Spa Rimini 5.982.262 29,61% 29,61% 29,61%
Tamarete Energia Srl Ortona (Ch) 3.600.000 32,00% 32,00% 32,00%
Percentuale posseduta