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L’ Acrobazia aerea di altis- simo livello torna a dise- gnare il cielo del litorale romano. Il Roma Internatio- nal Air Show si presenta, infatti, al pubblico della capi- tale, ma non solo, come la pi importante e ricca manifesta- zione aerea dellanno con un programma che soddisfer pienamente anche gli appas- sionati p esigenti. Dalle ore 13.00 di domenica 31 maggio chi affoller la spiaggia di Ostia avr lopportunit di godere di uno spettacolo unico. Si susseguiranno con un ritmo incalzante pattuglie acrobatiche militari e civili, velivoli da trasporto, piccoli monomotori acrobatici e imponenti aerei di linea il tutto sar arricchito dallo spendido finale interpretato dalla Pattuglia Acrobati- ca nazionale. LAeronautica Mili- tare sar inoltre pre- sente con i velivoli del Reparto Sperimen- tale di Volo e con gli elicotteri del 15° Stor- mo della vicina base di Pratica di Mare. Euro- fighter, Tornado, C-27J, HH-3F daranno unulte- riore dimostrazione delle capacit degli uomini e dei mezzi dellAeronautica Mi- litare, delle risorse a dispo- sizione del Paese a garanzia della sicurezza e della difesa della Nazione. Ostia 31 - 05 - 2009 Roma International Air Show 09 Euro 2,50 Roma International Air Show 2009 3

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3 Euro 2,50 Ostia Roma International Air Show 09 31 - 05 - 2009 GIANNI ALEMANNO Sindaco di Roma 1

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L’Acrobazia aerea di altis-simo livello torna a dise-

gnare il cielo del litoraleromano. Il Roma Internatio-nal Air Show si presenta,infatti, al pubblico della capi-tale, ma non solo, come la piu`importante e ricca manifesta-zione aerea dell�anno con unprogramma che soddisfera`pienamente anche gli appas-sionati pu` esigenti. Dalle ore 13.00 di domenica31 maggio chi affollera` laspiaggia di Ostia avra`l�opportunita` di godere diuno spettacolo unico. Si susseguiranno con unritmo incalzante pattuglieacrobatiche militari e civili,velivoli da trasporto, piccolimonomotori acrobatici eimponenti aerei di linea iltutto sara` arricchito dallospendido finaleinterpretato dallaPattuglia Acrobati-ca nazionale.L�Aeronautica Mili-tare sara` inoltre pre-sente con i velivolidel Reparto Sperimen-tale di Volo e con glielicotteri del 15° Stor-mo della vicina base diPratica di Mare. Euro-fighter, Tornado, C-27J,HH-3F daranno un�ulte -riore dimostrazione dellecapacita` degli uomini e deimezzi dell�Aeronautica Mi -litare, delle risorse a dispo-sizione del Paese a garanziadella sicurezza e della difesadella Nazione.

Ostia31 - 05 - 2009

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SALUTO DEL SINDACO DI ROMA, GIANNI ALEMANNOROMA INTERNATIONAL AIR SHOW 2009

Le m a n i f e s t a z i o n ia e re e r a p p re s e n t a n od a s e m p re un’occasi one

unica per regalare al grande pub-blico uno spettacolo avvincentee dal forte impatto emotivo.L’arte del volo poggia su unsistema di valori positivi chemeritano di essere conosciuti,condivisi e testimoniati: sensodel dovere e di appartenenza,forte identità con una grandevisione del domani, spirito disacrificio, generosità, orgoglio elealtà. Sono veramente lieto,come Sindaco, di ospitare ungrande evento di respiro internazionale come que-sto che interpreta al meglio una delle vocazionidella città di Roma: il suo saper essere punto disintesi tra passato, presente e futuro.

Il “Roma International Airshow”, attraverso ilfascino che una disciplina come questa sa infonde-re in tutte le generazioni, nasce proprio dall’idea divoler dedicare una “festa del volo” alla città diRoma e ai moltissimi appassionati di aeronauticache vivono nella Capitale e dintorni. Ciò avvieneproprio nell’anno in cui in Italia ricorrono i centoanni dal primo volo a motore compiuto da WilburWright proprio a Roma sull’aeroporto di Cento-celle, nell’aprile del 1909. La Capitale è di certoorgogliosa del suo passato, ma deve dimostrarsialtrettanto viva e vitale nella sua voglia di guardareavanti.

La volontà dell’Amministrazione capitolina va

proprio in questa direzione e il“Roma International Airshow”costituisce una di quelle occa-sioni particolari in cui moltissi-mi cittadini romani, che dome-nica 31 maggio affluiranno sullungomare di Ostia, potrannotrascorrere alcune ore con ilnaso all’insù per ammirare leincredibili evoluzioni dei tantivelivoli che si esibiranno sulmare.

L’arte del volo sarà qui rap-presentato al meglio e nellesue diverse espressioni: daquello puramente sportivo a

quello di preminente utilità sociale, dal volo forte-mente tecnologico a quello acrobatico in forma-zione quale massimo esempio di coralità operativa.

Sono certo che quella che ci accingiamo a viveresarà una giornata indimenticabile e se magari com-parirà una lacrima di commozione quando lenostre amate Frecce Tricolori stenderanno nelcielo romano il loro Tricolore più lungo, nientepaura; vorrà dire che il nostro orgoglio di essereitaliani è ancora capace di regalarci profonde emo-zioni.

Un particolare ringraziamento a tutti gli organiz-zatori che, con la loro passione e professionalità,hanno permesso a Roma di vivere questo bellissi-mo evento.

GIANNI ALEMANNO Sindaco di Roma

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INTERVISTA AL DIRETTORE DEL ROMA INTERNATIONAL AIR SHOWMAURIZIO DE RINALDIS

Che cosa significa organizzareuna manifestazione sul litoraleromano? Quali sono le proble-

matiche incontrate?Significa avere un grosso onere masoprattutto un grande onore. Tante pratiche, autorizzazio-ni, nulla osta e altro ma anche e soprattutto la possibilita` diconstatare come di fronte a eventi cosi` importanti per lacitta` tutte le forze dell�ordine e gli organi istituzionali offro-no la loro piu` ampia disponibilita` ed efficienza.

Si aspettava un�adesione di questo tipo?In effetti il programma di volo e` veramente corposo. Miaspettavo tante adesioni ma non immaginavo che questamanifestazione potesse diventare la piu` grande e importan-te d�Italia.

Quanto giova nell�organizzazione di un Air Show esserestato pilota militare e soprattutto comandante delleFrecce Tricolori?Dal punto di vista tecnico la mia passata esperienza mi hapermesso di affrontare con ragionevole competenza i com-piti di direzione dell�airshow. Dal punto di vista pratico sicu-ramente essere stato Comandante di quel prestigioso repar-to ha rappresentato un ottimo biglietto da visita per risol-vere molte problematiche connesse all�organizzazione.

Come ha pensato di ovviare ai disagi della popolazionelocale che necessariamente l�evento portera`?Beh, prima di dare gia` per scontato che ci saranno dis-agi…godiamoci lo spettacolo!In altre parole ogni pubblica manifestazione sicuramente

provoca qualche disagio a chi non e`interessato all�evento. Questo accadeogni domenica per chi transita accantoa uno stadio nell�orario di apertura enon e` diretto li. Sarebbe impensabile

ovviare in toto agli eventuali disagi. Tuttavia sono sicuroche i piani e le ordinanze emesse a riguardo dalle competen-ti autorita` cercheranno di ridurli al minimo.

Pensa che questa iniziativa abbia le �carte in regola� perdiventare un appuntamento fisso, e possa raggiungerel �autorevolezza delle piu` importanti manifestazioniaeree europee come lo Zeltweg o il Fairford Royal Inter-national Air Tattoo?Credo che a questa domanda rispondera` la presenza del pub-blico e i commenti della stampa al termine dell�evento. Infondo l�autorevolezza la si raggiunge per consenso…

Com�e` stata accolta l�iniziativa dalle istituzioni e dalcomparto economico dell�area? Roma International Airshow ha avuto il patrocinio gratuitodel Ministero della Difesa, del Presidente della Camera deiDeputati e del Sindaco di Roma. Gli apporti piu` considerevo-li sono stati forniti a titolo gratuito dall�Aeronautica Milita-re, ma anche dalla Guardia di Finanza, dalla Protezione Civi-le e da altri corpi dello Stato. A tutte le spese logistiche, organizzative, pubblicitarie edella gestione ha provveduto l�organizzazione dell�Airhow.Ritengo che questa sia la formula piu` accettabile, in questoparticolare periodo, per portare avanti iniziative come que-sta dove lo scopo e` quello di promuovere la cultura aero-nautica e l�amore per le proprie Istituzioni.

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Grande spettacolo domenica scorsa, 24maggio, sulle sponde del Trasimeno, aCastiglione del Lago. In un pomeriggio

caldo e assolato si sono succeduti in volo, nelrispetto di una schedula redatta con profession-ale precisione, velivoli civili e militari dando vitaad una �parata dell�acrobazia� come da molto nonsi vedeva in Umbria. E� stata una manifestazioneperfettamente riuscita che ha ben ripagatol�impegno degli organizzatori che solo pochi mesifa hanno raccolto una sfida non facile. Cosi`, inuna regione dove e` ancora forte l�influenza delcampanilismo sulla vita quotidiana, GiancarloFaltoni, presidente dell�Aero Club Trasimeno,

Oreste Martini, presidente dell�Aero Club diPerugia e Franco Bentenuti, presidente dell�AeroClub Serristori, di Castiglion Fiorentino, e portav-oce dei Baroni Rotti hanno superato barriere esteccati mettendo tutti d�accordo nel nome dellapassione per il volo. Il Capo di Stato Maggiore dell�Aeronautica,gen.s.a. Daniele Tei, presente all�evento, ha sotto-lineato la soddisfazione dell�Aeronautica Militareper il successo, sotto tutti i punti di vista, dellagiornata. Con una DemoSAR e l�esibizione finaledelle Frecce Tricolori, infatti, il contributodell�A.M. e` stato sicuramente incisivo alla buonariuscita dell�air show. Gli uomini dell�Aeronautica

Acrobazia sulTrasimeno

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si sono esibiti accato al Canadair dell ProtezioneCivile, all�A.109 della Guardia di Finanza, alle pat-tuglie civili Yak Italia, We Fly!, Walter�s Bad,Pioneer Team e Vega ULM, ai poetici BlueVoltige, ai Rusty Angels, all�Extra 300 diFrancesco Fornabaio. Alla domanda rivolta ad Oreste Martini di sitetiz-zare con poche parole il segreto di tanto succes-so, la risposta e` stata: �passione e tigna�, efficacesinonimo dialettale di determinazione. Con questi ingredienti, in effetti, e` stata rinnova-ta sul territorio una tradizione aeronautica cheaffonda le radici nella stagione pioneristica delvolo, agli inizi del secolo scorso quando sullesponde del Trasimeno veniva prima accarezzato epoi realizzato lo splendido sogno di un aeroportoche sara` sede di una scuola caccia della RegiaAeronautica di grande prestigio.

Per anni i migliori piloti militari sono stati forgiatisu queste sponde da istruttori dalle eccellenticapacita` professionali e dalla infinita umanita`.Uno per tutti ci sentiamo di ricordare il mares-ciallo Mario Fumagalli detto �Fumi`�, recente-mente scomparso ultranovantenne. �Fumi`� svolse tutti i ruoli, non escluso quellopaterno, per i giovani allievi piloti che arrivavanoalla scuola di Castiglione del Lago per affrontareun addestramento durissimo e non privo di rischi.Fumagalli lasciava una traccia cosi` profonda neisuoi allievi che questi, a distanza di decenni daquegli spartani giorni d�iniziazione al volo da cac-cia, ufficiali e piloti maturi magari con una carri-era importante alle spalle e di fronte, non hannomai dimenticato il loro istruttore tributandoglinon appena potevano attenzioni e profondariconoscenza.

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In un caldo pomeriggio di maggio, nei pressi del Lago diBracciano, Kaspar Capparoni ci concede il tempo diun�intervista, tra scatti e riprese per una nuova fiction. L�attore

romano si mostra spesso, fuori e dentro il set, con indosso i capi diAeronautica Militare � Collezione Privata, il marchio che distribui-sce un tipo di abbigliamento caratterizzato dai simboli della nostraForza Aerea. Ma essere testimonial di questa linea e` anche indicedi una forte passione per il volo dell�attore che tra l�altro praticacon entusiasmo il parapendio.Con estrema cordialita` e partecipazione Kaspar Capparoni rispon-de alle nostre domande, rivelandoci cosa voglia dire per lui volaree come il mestiere di attore si fondi con la passione del volo.Quali valori le trasmette l�Arma Azzurra?Sicuramente il senso dello Stato, delle istituzioni e l�esigenza chequeste devono essere difese, preservate nel rispetto dei principienunciati dalla nostra Costituzione primo fra tutti quello di liber-ta`. Quindi apprezzo molto l�impegno e il sacrificio di chi operaanche in Aeronautica Militare per salvaguardare il nostro Paese. Cosa ricorda della sua esperienza di militare in questa ForzaArmata?All�epoca avevo 19 anni e mi sono anche divertito, perche´ all�inizioho preso la cosiddetta �naia� con filosofia, forse per la mia giovaneeta`; d�altro canto, ad essere sincero, non sento assolutamente diaver perso tempo, perche´ ho vissuto nuove esperienze e fatto ami-cizie che mi hanno formato, facendomi comprendere anche altriaspetti della vita quotidiana.Cosa vorrebbe poter condividere con le Frecce Tricolori?Purtroppo non avendo insite in me le caratteristiche per essere unpilota militare, cerco di immedesimarmi e di provare le emozioniche vive chi e` a bordo di un �Macchino�: la velocita`, l�accelerazione,l�aria, la liberta`.Se potessi scegliere un ruolo da interpretare sceglierei quello delsolista o del leader, perche´ il primo rispecchierebbe il mio estro, ilsecondo l�attitudine al controllo e all�organizzazione.

Come si e` accostato al volo e al parapendio?In realta` grazie a mio cugino, un altoatesino amante dell�adrenali-na, che mi ha letteralmente contagiato; il primo volo l�ho fatto ilgiorno del mio compleanno, devo dire un po� da incosciente, per-che´ non sapevo neppure cosa fosse un parapendio. Mi hanno por-tato sul Monte Elmo ed io non ho neanche fatto a tempo e riflet-tere su quanto mi stava accadendo, che mi sono ritrovato imbra-cato, mentre mi davano qualche istruzione basilare. Poi ho stacca-to i piedi da terra e l�emozione e` stata tale che ho dimenticatotutto quello che dovevo fare; percio` avevo la vela tutta picchiatamentre io scendevo a 12 m/s! Per fortuna l�istinto di conservazio-ne mi ha suggerito di tirare i freni e cosi` mi sono salvato dalla cadu-ta. Dopo un tempo incalcolabile sono riuscito ad atterrare e hocominciato a baciare terra, giurando di non farlo mai piu`, ma pocodopo e` arrivato mio cugino che mi ha nuovamente convinto acompiere un altro volo e questa volta, come un automa, ho segui-to tutte le istruzioni e ho volato. Da li` e` sbocciata la passione! Volo e interpretazione: cosa hanno in comune, per lei?Tutto: dalla fase addestrativa e istruzionale che e` necessaria allapreparazione all�esecuzione dove e` rinvenibile il lato interpretati-vo, istrionico del volo e qui che l�anima del pilota si esprime ren-dendo unica ogni missione.

CAPPARONI: ATTORE CON LE ALI

Le interviste sono state realizzate da Lodovica Palazzoli che quest’annosarà la nostra “giovane inviata speciale”.Lodovica è una simpatica e gioviale ragazza di 19 anni alle prese conl’ultimo anno di liceo classico, con una passione irrefrenabile per il voloe la scrittura.La Palazzoli è già conosciuta al pubblico per aver scritto, alla “tenera” etàdi 15 anni, Nelle vie del cuore, un romanzo elaborato con una scritturaimmediata ma allo stesso tempo poetica, in cui si scorgono echi dell’u-niverso adolescenziale “mocciano” e dove non possono certo mancarerichiami all’altro suo “amore”: il volo. Non a caso, il cuore che spicca sullacopertina del suo libro è proprio quello disegnato nel cielo dalla PAN.

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CALENDARIO DELLE ESIBIZIONI PAN - 2009

Data Evento Localita` Attivita` PAN

31 maggio Roma Air Show Lido di Ostia �RM� Esibizione

02 giugno 62° Anniversario Repubblica Italiana Roma Sorvolo

05 giugno Genova Air Show Genova Esibizione

14 giugno 155° Premio Barsanti e Matteucci Pietrasanta �LU� Esibizione

21 giugno Premio �Marco d�Oggiono Varenna �LC� Esibizione

28 giugno Otranto Air Show Otranto �LE� Esibizione

10-12 luglio Centenary Air Days Yeovilton �GB� Esibizione

15-20 luglio The Royal International Air Tattoo Fairford �GB� Esibizione

02 agosto Senigallia Air Show Senigallia �AN� Esibizione

09 agosto W Lignano 2009 Lignano Sabbiadoro �UD� Esibizione

18-23 agosto 9° Salone Internaz. Aerospaziale 09 Mosca Esibizione

30 agosto Jesolo Air Show Jesolo �VE� Esibizione

06 settembre Montichiari Air Show Montichiari �BS� Esibizione

13 settembre Vola sugli Iblei Marina di Ragusa �RG� Esibizione

20 settembre Savona Air Show Savona Esibizione

25 settembre 50° Anniversario Costituzione AWTI Decimomannu �CA� Esibizione

04 ottobre 100° Anniversario 1° volo a Cameri Cameri �NO� Esibizione

04 novembre Festa Unita` Nazionale e delle FF.AA. Roma Sorvolo

15-19 novembre Dubai Air Show 09 Dubai Esibizione

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Da sx:Cap. Stefano Centioni - pony 9Cap. Fabio Martin - pony 8Ten. Piercarlo Ciacchi - pony 5Ten. Marco Zoppitelli - pony 6Cap. Dario Paoli - pony 3Cap. Simone Pagliani - SupervisoreAddestramentoMagg. Massimo Tammaro - ComandanteMagg. Marco Lant - CapoformazioneMagg. Simone Cavelli - SolistaCap. Fabio Capodanno - pony 4Cap. Jan Slangen - pony 7Cap. Mirco Caffelli - pony 2

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VOLARE IN CORO

Le �Frecce Tricolori sonoun reparto dell�Aeronauti -ca Militare. Raccolgonol�esperienza e l�addestra -mento di piu` di 80 anni diacrobazia aerea in un pro-gramma di volo che unisce,in un insuperabile compro-messo, spettacolarita` etecnica. Le Frecce Tricolorisintetizzano in 25 minuti diprogramma di volo lecapacita` e l�ingegno nonsolo di un�istituzione mili-tare ma di un intero Paese,l�Italia.

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Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico �FrecceTricolori , Pattuglia Acrobatica Nazionale, e` dislocatosull�aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo

�Udine�, nel cuore del Friuli Venezia Giulia edell�Aeronautica Militare sono la componente sicuramentepiu` conosciuta e visibile. Ma le �Frecce Tricolori rappre-sentano in realta` la sintesi delle capacita` dei piloti e deglispecialisti di un�intera Forza Armata. Sono quella compo-nente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana �Alenia Aermacchi MB.339PAN � costituisce la piu` numero-sa compagine acrobatica al mondo che offre in circa 25minuti di �volo in coro uno spettacolo indimenticabileanche al piu` smaliziato degli spettatori e una dimostrazio-ne di capacita` e coraggio, orgoglio di un�intera nazione.18 sono le figure che danno vita a uno spettacolo che nonda` tregua. Una delle peculiarita` infatti di questa armoniatutta tricolore e` quella di essere uno splendido continuum.Circa mezz�ora da passare in apnea alternando lo sguardotra la formazione di nove che si divide in due sezioni �5 e4�, il velivolo solista, e gli incroci, le salite, i tonneaux, levirate schneider per concludersi nel grande ed emozionan-te tricolore finale dell�Alona. E poi la Bomba, la figura che ha contribuito a renderefamose le Frecce Tricolori nel mondo, imitata molto, repli-cata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiunqueintendesse visitare il �cenacolo dell�acrobazia collettivaitaliana, e il 1° maggio e` un�occasione �succosa , deve pre-disporsi a subire un�emozione forte e del tutto particolare,sebbene l�atmosfera che si respira in aeroporto, a Rivolto,nella dimora dell�acrobazia con la �A maiuscola, e` di asso-luta normalita`. Tutto si svolge con estrema naturalezza etutti hanno la convinzione di compiere nulla di ecceziona-le. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno deicomponenti, piloti e tecnici, di questo reparto comunquesingolare, sono tutti inquadrati nei ruoli dell�AeronauticaMilitare e il loro iter istruzionale e formativo non differi-sce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unita`della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quel-le caratteristiche che sono patrimonio culturale di un inte-ro Paese, l�Italia, prima che di una Forza Armata.Ardimento, capacita`, disciplina, affiatamento, spirito diappartenenza, generosita`, sofisticata creativita`. E, soprat-tutto, senso dello Stato su questi pilastri poggia il lavoroquotidiano del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico -Pattuglia Acrobatica Nazionale, capace di stendere il trico-lore piu` lungo del mondo.

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IL PROGRAMMA ACROBATICO

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Il solista merita un discorso a parte. Nell�economia delprogramma della Pattuglia rappresenta uno spettacolonello spettacolo, e` colui che consente alle �Frecce

Tricolori di offrire al pubblico quella armonia econtinuita` nella sequenza delle figure che e` altracaratteristica peculiare della PAN. Come per il restodella Pattuglia, il programma del numero �10 vienemesso a punto durante la fase invernale dell�adde-stramento. Si analizza quindi ogni singola figura e sidecide l�introduzione di qualche �tecnicismo o dipiccole personalizzazioni che generalmente nonvanno a stravolgere un programma consolidatonegli anni. Durante la stagione invernale, ogni volod�addestramento del solista prevede l�esecuzione ditutto il programma della Pattuglia perche´ unabuona parte della difficolta` del volo del solista e`costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figu-re eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi di ingres-so e` una responsabilita` del solista il quale deve modificarela propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo det-tato dal capoformazione, un ritmo che puo` dipendere dallacopertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolgel�esibizione. Il 60% della difficolta` dell�esibizione del soli-sta sta nell�esecuzione delle manovre; il restante 40% stanel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenzacostante presso la biga �in collegamento radio� del coman-dante, l�unico pilota titolato a commentare e a seguire gliaspetti di sicurezza del volo del �10 . Il comandante solita-mente si limita a esprimere considerazioni sulla qualita`estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici:solo il solista titolare detiene il bagaglio di conoscenze tec-niche necessarie a correggere eventuali difetti di esecuzio-ne delle figure acrobatiche a suo appannaggio. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il solista e`abbastanza autonomo rispetto alla formazione potendopianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprioallenamento.

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Il Solista

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I professionisti del volo acrobatico: ottanta anni di storia

Era il novembre 1929 e i sergenti Citi e Brizzolari, a bordo di due velivoli Fiat CR.20 del 1° Stormo Caccia, effettuarono alcuni pas-saggi a bassa quota sull'aeroporto di Campoformido realizzando una serie di looping a distanza, allora, proibitiva ala contro ala. I duepiloti volevano mettere in evidenza in modo così spettacolare che un volo tanto spericolato era in realtà un esigenza della caccia, avreb-be permesso di ottenere il massimo nel combattimento aereo. Il colonnello Rino Corso Fougler, loro comandante, sposò in pieno quel-la tesi e la rappresentò ai superiori riuscendo a convinceli. Naque così la stagione epica del volo acrobatico militare. Le prime pattu-glie acrobatiche furono inizialmente individuate nell'ambito dei reparti da caccia: alla pattuglia del 1° Stormo seguì, nel '36, la forma-zione del 4° Stormo e poi quella del 6° e del 53° Stormo, che suscitarono da subito ammirazione e apprezzamento, in Italia e l'estero.

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Dopo la 2a Guerra Mondiale, in perfetta concor-danza con la rinascita dell�Aeronautica, manife-stazioni nazionali e internazionali fecero da

ribalta a compagini leggendarie, l�acrobazia collettivariprese dunque rapidamente quota. Negli anni 50, l�Italia veniva rappresentata dalla pattu-glia del �Cavallino Rampante� della 4a Aerobrigata equi-paggiata con De Havilland DH-100 �Vampire� ; dai�Getti Tonanti� della 5a Aerobrigata dotata di RepublicF-84G �Thunderjet�; dalle �Tigri Bianche� della 51a Aero-brigata, con gli stessi velivoli; dal �Cavallino Rampante�della 4a Aerobrigata con i North American F-86 E�Sabre� ; dai �Diavoli Rossi� della 6a Aerobrigata con iRepublic F-84 F �Thunderstreak�; dai �Lancieri Neri�della 2a Aerobrigata su velivoli �Sabre� e infine di nuovodai �Getti Tonanti� della 5a Aerobrigata con gli F-84 F .Gli innumerevoli impegni della nostra formazione acro-batica rendevano pero` sempre piu` difficile mantenere laformula dell�alternanza tra i reparti da caccia. Si rende-va percio` necessaria la costituzione di una pattuglia�dedicata�.Nel 1960 la pattuglia titolare era quella dei �GettiTonanti�con i suoi F-84F, come pattuglia di riserva il�Cavallino Rampante� montata sugli F-86E.. Questapattuglia formo` il nucleo del 313° Gruppo Addestramen-to Acrobatico �Frecce Tricolori� che nel 1961 lo StatoMaggiore dell�Aeronautica costitui` con sede stabile sul-l�Aeroporto di Rivolto. Le �Frecce Tricolori� erano benevidenti sulla livrea del �Sabre�: fondo blu con le striscetricolori sul ventre delle superfici orizzontali e fregio suifianchi che rappresentava un rombo celeste allungatocon decorazione in nero e rosso all�interno, quindi le tresaette tricolori della PAN. La prima macchina in dota-zione, la versione canadese del caccia statunitense F-86E �Sabre� �sciabola�, era caratterizzata dalla �codavolante� �piani orizzontali interamente mobili e servo-comandati�, dal parabrezza a tre pannelli gia` introdottosulle ultime serie �A-6 e A-7� di F-86A e dal radar di dire-zione tiro inserito nel �labbro� superiore della presad�aria e collegato ad un traguardo di puntamento com-puterizzato. Queste innovazioni erano state apportateper dare piu` efficacia al �Sabre� consolidando la suasuperiorita` complessiva rispetto al M1G-15 la cui com-parsa nei cieli coreani aveva messo in crisi le forze aereealleate. Nel 1964 le �Frecce Tricolori� acquisiscono unnuovo velivolo, il Fiat G.91 PAN e una diversa livrea: irombi sulla fusoliera furono sostituiti da tre frecce sti-lizzate con i colori nazionali e la deriva fu contraddi-stinta da numeri individuali di colore giallo. La versionePAN del G.91 si differenzia dal G.91R per i comandi�desensibilizzati� con smorzatori di beccheggio �pitchdamper�, e per un impianto per i fumi colorati. Le armi,con il relativo munizionamento, sono state sostituite dacontrappesi sagomati �sostituzione reversibile per ripor-tare gli aerei alla configurazione operativa� e infine nonvi sono installate le macchine fotografiche Vinten diserie sull�erre. Nel gennaio 1982 giungono a Rivolto i primi AermacchiMB.339A/PAN che equipaggiano ancora oggi le FrecceTricolori.

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Le �Frecce Tricolori� dispongono in mediadi 15 velivoli MB.339A nella versione PANche si differenzia da quella �di serie�, in

servizio presso il 61o Stormo, per la livrea blu eper il sistema che genera i fumi colorati.Comandato attraverso due pulsanti �quellosulla cloche per i fumi bianchi e quello sullamanetta per i colorati�, l�impianto sfrutta unserbatoio subalare di carburante da esibizionesuddiviso in due comparti, uno da 170 litri el�altro da 65 chili di colorante, e due ugelli postinel cono di scarico per l�immissione del colo-rante nel getto e la successiva vaporizzazioneche genera la scia colorata. Altra peculiarita` e`che i velivoli della PAN per aumentare la mano-vrabilita` lungo l�asse longitudinale �e diminuireil sovraccarico delle semiali� volano senza i�tip-tank� cilindrici da 510 litri, montati soloper le trasferte piu` lunghe e sostituiti daun�apposita carenatura che serve a coprirel�estremita` alare. I grandi numeri gialli cheidentificano gli aeroplani sono adesivi e vengo-no rimossi in occasione delle revisioni e neicambi velivolo. All�interno della formazione lesollecitazioni sono distribuite in modo non uni-forme ed e` per questa ragione che i velivoli dis-posti lungo la linea centrale subiscono fattoridi carico inferiori rispetto agli esterni, e quindirimangono per piu` stagioni nella stessa posizio-ne mantenendo il proprio numero, mentre il�10�, ovvero quello del solista, viene sostituitoogni anno con la cellula che ha meno ore divolo o quantomeno con quella nelle miglioricondizioni. L�efficienza dei velivoli e` assicuratadal personale del servizio tecnico responsabiledegli interventi sui velivoli fino al 2o livellomanutentivo. Gli specialisti, volontari selezio-nati secondo criteri simili a quelli previsti per ipiloti, svolgono un ruolo fondamentale nell�e-conomia della Pattuglia dovendo garantire la�produzione� delle ore di volo non solo sullabase di Rivolto, ma anche e soprattutto, sugliaeroporti di rischieramento dove puo` esserenecessario eseguire delle riparazioni o dei verie propri interventi manutentivi per assicurarelo svolgimento dell�esibizione. Un C-130J della46a Brigata Aerea supporta gli MB.339 duranteogni trasferta, trasportando il personale spe-cialista di supporto, un sistema AGE, pneumati-ci di scorta e un certo numero di pezzi di ricam-bio scelti su base annuale, tenendo in conside-razione il tasso di rottura e la velocita` di invec-

MB.339 PAN

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chiamento degli stessi. Per rendere minimi itempi di reazione a un guasto, una parte deglispecialisti vola con gli MB.339; oltre ad inter-venire direttamente sugli scali intermedi, que-sti tecnici possono eseguire un primo asses-sment del problema in volo e comunicarne iltipo e l�entita` all�aeroplano di supporto affin-che´ il personale specialista a bordo possa predi-sporre quanto necessario per l�intervento aterra. Qualora un problema richieda tempi dilavoro incompatibili con la manifestazione, siricorre a una delle due riserve: la prima, sulposto, e` il velivolo del comandante, mentrel�altra e` uno dei �339� rimasti a Rivolto. E� ovvioche durante il periodo estivo l�attivita` del per-sonale tecnico sia finalizzata a garantire la dis-ponibilita` di tutti i velivoli della formazione perle varie manifestazioni mentre durante il perio-do invernale sono �pane quotidiano� le manu-tenzioni programmate delle 150 �che richiedo-no un fermo macchina di una settimana�, 300�due settimane� e 900 ore �un mese�, e le revi-sioni generali, eseguite al raggiungimento delle1.500 ore di volo �LOF, Limite Orario di Fun-zionamento� o degli otto anni di impiego �LIC,Limite Impiego Calendariale�, che richiedonoun fermo macchina di 7-9 mesi. Poiche´ a diffe-renza degli altri reparti di volo, i velivoli delleFrecce volano piu` o meno le stesse ore nellostesso intervallo di tempo, un�attenta program-mazione della manutenzione e` indispensabileper avere il numero minimo di velivoli disponi-bili per l�attivita` addestrativa e garantire tuttigli aeroplani �abili e arruolati� alla fine di apri-le per l�inizio della nuova stagione delle mani-festazioni.

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Proteggere lo spazio aereo nazionale da qualun-que violazione, ventiquattr�ore al giomo, 365giorni all�anno: questa e` la Difesa Aerea, da sem-

pre il compito primario, la ragion d�essere dell�Aero-nautica Militare. Una missione svolta in modo silen-zioso e continuo sin dalla costituzione dell�ArmaAzzurra, ma che ha assunto nell�epoca del dopo 11 set-tembre un ruolo di primissimo piano e a 360 gradi perfronteggiare una minaccia che puo` prendere le sem-bianze piu` subdole e tragicamente fantasiose. In que-st�ottica l�Aeronautica Militare ha riconsiderato negliultimi tempi la filosofia d�impiego di alcuni suoi mezzie reparti e si e` dotata di un caccia dell�ultima genera-zione: l�Eurofighter 2000 Typhoon. Con questo velivo-lo, che e` un concentrato di tecnologia e sapienza inge-gneristica, la Difesa Aerea ha acquisito ulteriore effi-cacia e maggiore credibilita`. Dal dicembre 2005 ilTyphoon svolge il servizio d�allarme, ovvero e` parteattiva di quel dispositivo che, in una manciata di minu-ti, assicura il decollo dei caccia dell�Aeronautica Mili-tare per intercettare e identificare qualunque tracciaaerea sospetta rilevata.Il 12 marzo 2008 due Eurofighter 2000 del 4° Stormodi Grosseto, gia` in volo sul Mare Tirreno meridionaleper una missione d�addestramento, hanno effettuatola prima intercettazione a opera dei Typhoon dell�Ae-ronautica Militare. Ai piloti dei due caccia, infatti, ilCombined Air Operation Centre del Comando Operati-vo delle Forze Aeree di Poggio Renatico �Ferrara� hadato l�ordine di effettuare il riconoscimento visivo diun velivolo �sospetto�, un Airbus 320 tunisino in volonello spazio aereo nazionale con cui gli enti del traffi-co aereo avevano perso il contatto radio. Assistiti daiguida caccia della Difesa Aerea a terra i due Eurofigh-ter 2000 raggiungevano l�Airbus nei cieli della Siciliae, dopo averne accertato l�identita`, lo scortavano finoal confine meridionale dello spazio aereo italiano.Sul piano industriale l�Eurofighter 2000 costituisce ilpiu` avanzato aereo da combattimento mai sviluppatoin Europa. Importante anche il valore industriale delprogramma con Alenia Aeronautica che partecipa per il19,5% alla realizzazione del Typhoon, realizzato per leforze aeree di Italia, Germania, Gran Bretagna e Spa-gna, ma ordinato anche dall�Austria e dall�Arabia Saudi-ta, primo cliente non europeo dell�Eurofighter, e sele-zionato dalla Grecia. Alenia Aeronautica in particolaree` incaricata dell�assemblaggio finale dei 121 esemplariitaliani. Le responsabilita` di Alenia includono la proget-tazione e la produzione dell�ala sinistra, della fusolieraposteriore e dei piloni alari, oltre alla progettazione delsistema di navigazione, dell�armamento, del controllodelle utility, della propulsione e dei sistemi di alimen-tazione secondari per tutti i velivoli.

EUROFIGHTER 2000 TYPHOONapertura alare 10,95 m - lunghezza 15,96 m- altezza 5,28 m- superficie alare 50 mq - peso a vuoto 10.995 kg - peso mas-simo al decollo 23.000 kg - impianto propulsivo: 2 turbofanEurojet EJ200 da 60kN �13.490 lb� a secco e 90kN �20.000lb� con postbruciatore - velocita` massima 2 mach - tangen-za operativa 13.000 m - autonomia massima 3.600 km - rag-gio d�azione oltre 1.350 km - equipaggio: 1-2 piloti - arma-mento: 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg dicarichi esterni �serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guidaradar e infrarossa, ecc.�

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I l Tornado e` un velivolo da combattimento bireat-tore, biposto, con ala a geometria variabile ecapacita` ognitempo che l�Aeronautica Militare ha

acquisito a partire dal 1982. Tramontato il rischio di un confronto militare globa-le, la probabilita` di utilizzare un velivolo come il Tor-nado, la cui efficacia e` stata accresciuta dall�acquisi-zione di sistemi d�arma d�avanguardia, riguardaessenzialmente le cosiddette �operazioni di rispostaalle crisi� che, pur consentendo di passare a una fase

di progressiva stabilizzazione, non possono tuttaviaprescindere da quelle capacita` di deterrenza che per-mettono di garantire, dal cielo, la sicurezza delleforze di superficie e di spegnere, sul nascere, possibi-li �ritorni di fiamma�. Il ruolo di questi velivoli va quindi inquadrato unica-mente in un�ottica di deterrenza, con finalita` stru-mentali alla vocazione pacifica del nostro Paese,peraltro affermata dai principi fondamentali e ispira-tori della Costituzione repubblicana e che si esprime,

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tra l�altro, nell�incondizionato sostegno alle attivita`delle Nazioni Unite e della Comunita` internazionale,nonche´ a qualsiasi altra iniziativa a tutela dell�uomoe della sua dignita`. Nella versione standard IDS, in dotazione al 6° Stor-mo di Ghedi, il Tornado puo` essere impiegato comecacciabombardiere e ricognitore. Il 50° Stormo di Pia-cenza, invece, e` equipaggiato con la variante IT-ECR,specializzata nella soppressione delle difese aereeavversarie mediante l�impiego di missili aria-superfi-

cie AGM-88 HARM. Del Tornado IDS e` in atto un pro-gramma MLU �Mid-Life Update� volto ad estendernela vita e le capacita` operative.Attualmente i Tornado del 6° Stormo sono ancheimpiegati in Afghanistan nell�ambito della missioneISAF �International Security Assistance Force� dellaNATO con compiti di ricognizione. Dal novembrescorso, gli equipaggi e i velivoli italiani operano,infatti, dalla base aerea di Mazar-e-Sharif, a nord-estdi Herat.

PANAVIA TORNADO IDS/IT-ECRapertura alare min./max 13,91/8,60 m � lunghezza 16,70 m �altezza 5,95 m � peso massimo al decollo 28.000 kg �impianto propulsivo due turbofan Turbo Union RB.199Mk.103 da 7.260 kg/spinta con postbruciatore � velocita`massima a bassa quota circa 1.480 km/h �1,2 mach� � tan-genza 15.000 m - autonomia 3.800 km �trasferimento� �equipaggio 1 pilota, 1 navigatore � armamento: 2 cannonical. 27 mm �1 su IT-ECR�, fino a 9.000 kg di carichi esterni�serbatoi ausiliari, pod da ricognizione e designazione ber-sagli, missili aria-aria AIM-9L Sidewinder, ecc.�.

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Unico aeroplano della sua categoria specificata-mente progettato per il trasporto tattico, il C-27J Spartan e` un biturbina con tecnologia allo

stato dell�arte nel campo dell�avionica, del sistema dipropulsione e della sistemistica. Il velivolo assicuraun�elevata efficienza operativa a costi competitivi,un�estrema flessibilita` d�impiego, le migliori prestazio-ni della sua categoria in tutte le condizioni operative ecaratteristiche uniche di interoperativita` con gli aereida trasporto di classe superiore.Il velivolo e` stato ordinato dalle forze aeree italiana,greca, bulgara, lituana, romena, slovacca e marocchina.Inoltre, il C-27J e` stato recentemente selezionato dallaRomania �7 esemplari�. Il contratto italiano prevede lafornitura di 12 C-27J all�Aeronautica Militare, in unaversione particolarmente sofisticata: in aggiunta aisistemi di tecnologia avanzata della configurazionebase, infatti, saranno dotati di un apparato di riforni-mento in volo, di un sistema di autoprotezione e di unsistema di proiezione dei dati di volo su doppio head-up-display. Il primo Spartan e` stato formalmente con-segnato all�Aeronautica Militare nel gennaio 2008.Lo Spartan e` oggetto anche di valutazione da parte dinumerose forze aeree mondiali, mentre negli StatiUniti e` stato gia` scelto per il programma Joint CargoAircraft �JCA� dell�US Army e dell�USAF, un velivolomulti-funzionale, capace di compiere diverse tipologiedi missione. In Canada, invece, il C-27J risponde piena-mente al requisito per la sostituzione dell�attuale flot-ta dei bimotori Buffalo e dei quadrimotori C-130 daricerca e soccorso. Il C-27J e` stato formalmente valuta-to dalle forze aeree di Australia, Irlanda, RepubblicaCeca, e Slovenia.Il C-27J e` dotato di avionica e moto-ri avanzati �Rolls Royce AE2100-D2che garantiscono una potenza di4.650 sHP�. Grazie allo stesso sistemadi carico e di trasporto del C-130, loSpartan puo` imbarcare pallet fino a5.000 kg. alti 2,20 metri. Il nuovo siste-ma avionico del velivolo permette dioperare in qualsiasi situazione, grazie aprestazioni eccellenti e in qualsiasi condi-zione operativa, con un basso carico dilavoro per i piloti. Il C-27J e` in grado dieffettuare molteplici missioni, tra le qualitrasporto di truppe, trasporto merci e sani-tario, lancio di materiali e di paracadutisti,ricerca e soccorso, antincendio e supportoalle operazioni di protezione civile.Il C-27J e` in grado di decollare e atterrare dapiste non preparate lunghe meno di 500 metri,con un peso massimo al decollo di 30.000 kg;puo` trasportare fino a 62 soldati equipaggiati o a 46paracadutisti e, in versione aeroambulanza, 36 barelle

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ALENIA AERONAUTICA �GMAS� C-27J SPARTANapertura alare 28,70 m - lunghezza 22,70 m - altezza 9,60 m -peso massimo al decollo 31.800 kg - impianto propulsivo: 2turbine Rolls-Royce AE2100d2 da 4.700 sHP - velocita` massi-ma 590 km/h - autonomia 5.950 km a 500 km/h - raggiod�azione oltre 1.350 km - equipaggio: 2 piloti, 1 specialista.

e 6 assistenti sanitari. Le grandi dimensioni del vano cargo�2,60 m di altezza e 3,33 m di larghezza� insieme al robu-sto piano di carico �capacita` di carico di 4.900 kg/m� con-sentono il trasporto di equipaggiamenti militari di grandidimensioni. Il C-27J puo`, per esempio, imbarcare motori divelivoli da combattimento e da trasporto, come il C-130,l�Eurofighter 2000, l�F-16 e il Mirage 2000, direttamentesui rispettivi carrelli di servizio. Il C-27J e` progettato, svi-luppato e collaudato come velivolo militare, usando stan-dard militari che ne assicurano la robustezza, la sicurezzae le prestazioni ed e` stato certificato con le normative del-l�aviazione civile e qualificato con l�omologazione militare. Gli Spartan dell�Aeronautica Militare, in forza alla 46a Bri-gata Aerea di Pisa, sono stati recentemente impegnatifuori i confini nazionali per assolvere il delicato compitodel trasporto aereo tattico in zona di operazioni. Il C-27J e`,inoltre, costantemente utilizzato in missioni umanitarie edi soccorso: proprio lo scorso 6 aprile a causa del catastro-fico terremoto che ha colpito l�Abruzzo uno di questi veli-voli ha effettuato un trasporto di urgenza di 19 feriti pre-levati presso l�aeroporto aquilano di Preturo.

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Nell�attivita` operativa dell�Aeronautica Militare,grande risalto hanno gli interventi a favoredella collettivita`, impieghi che vanno dal con-

corso in occasione di pubbliche calamita` �in coordina-mento con la Protezione Civile� all�intera tipologiadelle missioni SAR �Search And Rescue, ricerca e soc-corso�. L�Aeronautica assicura questi interventi tuttol�anno, ventiquattr�ore al giorno con equipaggi ed eli-cotteri pronti al decollo con brevissimo preavviso.Proprio lo scorso aprile anche questi aeromobili sonostati utilizzati in Abruzzo nelle zone colpite dal sisma,soprattutto nelle fasi iniziali dei soccorsi, per traspor-tare feriti e squadre d�intervento con cani da ricerca eoperatori specializzati del club alpino italiano. Lo schieramento e le caratteristiche ognitempo deglielicotteri biturbina HH-3F e AB.212 permettono diraggiungere qualsiasi parte del territorio nazionale odelle acque territoriali in un massimo di un�ora emezza di volo. Insieme ai velivoli da trasporto, gliHH-3F del 15° Stormo di Pratica di Mare sono anchetra gli assetti piu` versatili a disposizione dell�Aero-

nautica Militare per l�impiego in missioni �fuori area�,oltre i confini della nostra tradizionale �area diresponsabilita`�. Lo dimostrano le migliaia di voloeffettuate dagli HH-3F in Iraq nell�ambito dell�opera-zione �Antica Babilonia�.I reparti HH-3F hanno anche sviluppato una capacita`Combat SAR, molto apprezzata in campo internazio-nale e alleato, che rende possibile condurre, anche inambiente ostile, operazioni di soccorso e di evacua-zione sanitaria, cosi` come missioni di trasporto o disupporto alle forze speciali, a cominciare dagli opera-tori del Reparto Incursori e dei Fucilieri dell�Aria,unita` di nuova costituzione dell�Aeronautica Militareconcepite per operare nei moderni scenarid�intervento.Con opportuni equipaggiamenti gli HH-3F possonoessere impiegati anche nel ruolo SMI �Slow MoverInterceptor� contribuendo, nell�ambito di dispositividi protezione aerea, alla capacita` di contrasto dieventuali attacchi terroristici condotti con aeromobi-li lenti e non convenzionali.

AGUSTA-SIKORSKY HH-3F PELICANdiametro rotore 18,90 m � lunghezza 22,25 m �con rotore in moto� � altez-za 5,52 m � peso massimo al decollo 10.000 kg - impianto propulsivo dueturbine General Electric T58-GE-5 da 1.521 sHP � velocita` massima 260km/h � tangenza 3.500 m - autonomia 750 km � equipaggio 2 piloti, 2 spe-cialisti polivalenti, 2 aerosoccorritori � armamento: 2-3 mitragliatricibrandeggiabili cal. 5,56 mm.

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I l P.180 Avanti II, prodotto di punta di PiaggioAero Industries, e` l�unico aeroplano in grado dicombinare le performance di un jet con

l�efficienza e i costi operativi di un turboprop. Lasua spaziosa cabina, con altezza di 1,75 m eampiezza 1,85 m, e` in grado di accogliere fino anove passeggeri in un comfort senza precedenticon una silenziosita` pari, o addirittura superiore, aquella di un business jet. Le prestazionidell�Avanti II, con una velocita` massima superioreai 400 KTAS 740 km/h�, un range massimo oltrele 1450 n.m. con riserva IFR e una quota massimadi tangenza pari a 41,000 ft 12,500 m� rivaleggia-no con molti jet entry-level. Naturalmente, tuttocio` si ottiene con i costi operativi di un turboprop,con un risparmio sul consumo di carburante tra il30% e il 40%, rispetto a un aeroplano turbofan

comparabile. Un complesso lavoro di ricerca aero-nautica, che ha richiesto anni di applicazione emigliaia di test nella galleria del vento, ha prodot-to un�aeroplano tecnologicamente all�avanguadia,realizzato secondo scelte progettuali e costruttiveassolutamente innovative.

P.180 Avanti II

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P er risalire alle origini della �Patrouille de France�,la compagine acrobatica dell�aeronautica francese�Arme´e de l�Air�, bisogna tornare indietro nel

tempo fino al 1931, ai virtuosismi dei tre MoraneSaulnier 230 della �Patrouille d�Etamps�. Il team si esibi-sce in Francia e in Europa con una formazione di cinqueaeroplani, ma lo scoppio della seconda guerra mondialene decreta lo scioglimento. Nel 1946 comunque un excomponente della �Patrouille d�Etamps� e` alla guidadella �Patrouille de Tours� che nasce sulla base di Tours.L�anno successivo la pattuglia, che si esibisce con 12biplani Stampe SV-4, viene ufficialmente denominata�Escadrille de Pre´sentation de l�Arme´e de l�Air�.

Si vola con i biplani fino al 1953 quando irrompono gliaviogetti. Sulla base di Reims, nasce una pattuglia, ribat-tezzata informalmente �Patrouille de France�, che volacon quattro Republic F-84G Thunderjet. Dal 1954, percirca dieci anni, la creazione di pattuglie acrobatiche e`affidata a rotazione ai reparti operativi, una sceltacomune peraltro a molte forze aeree. E� nel 1964, infat-ti, che si assiste a una svolta a favore di un reparto inpianta stabile, istituito dall�Ecole de l�Air di Salon deProvence, equipaggiato con bireattori da addestramentoFouga CM-170 Magister. Nel febbraio dello stesso annoil team viene ufficialmente nominato �Patrouille deFrance� e passa da una formazione di sei a otto velivoli.Nel 1981, dopo oltre 800 esibizioni con il Magister, la�Patrouille de France� acquisisce il bireattore fran-co�tedesco Dassault-Breguet-Dornier Alpha Jet.La �Patrouille de France� oggi: La formazione opera

con otto Alpha Jet. Ogni anno entrano a far parte della�Patrouille de France� tre nuovi piloti che rimangonopresso la formazione per un periodo medio di tre anni. Inuovi componenti sono selezionati tra i piloti da com-battimento dell�Arme´e de l�Air con all�attivo non menodi 1.500 ore di volo. Da novembre ad aprile la �Patrouillede France� si dedica all�addestramento e allo sviluppodel nuovo programma effettuando in media due voli algiorno, arrivando, a marzo dell�anno successivo, a inseri-re i nuovi piloti nella formazione.

Il programma di volo della �Patrouille de France� pre-vede figure acrobatiche eseguite a velocita` variabili tra i200 e i 600 km/h, a quote che vanno da un minimo di100 a un massimo di 1.500 m, con distanze di separazio-ne che possono essere anche al di sotto dei 3 metri.

Il velivolo impiegato, l�Alpha Jet, e` un biposto in tan-dem da addestramento e attacco leggero, prodotto inoltre 500 esemplari, impiegati, oltre che dalle aeronau-tiche di Francia e Germania, da quelle di altri otto Paesi.

Dassault Breguet Dornier Alpha Jetapertura alare 9,16 m - lunghezza 11,85 m - altezza4,19 m - superficie alare 17,05 mq - peso a vuoto 3.345kg - peso massimo al decollo 7.250 kg - impianto pro-pulsivo: 2 turbogetti Turbome´ca Larzac 04 da 1.320kg/s - velocita` massima 0,86 mach - tangenza 15.000m - autonomia 2.940 km �trasferimento� - 610 km�con pieno carico bellico� - armamento: fino a 2.040kg di carichi esterni - equipaggio: 1-2 piloti

Patrouille de France

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L�AV-8B Plus Harrier II e` un caccia ognitempomonoposto subsonico, evoluzione diretta deiVSTOL della British Aerospace prodotti su

licenza dalla McDonnel-Douglas, oggi dalla Boeing, eprovvisto di una dotazione avionica allo stato dell�ar-te. La Marina Militare utilizza l�Harrier II Plus princi-palmente per la difesa aerea della flotta, con un ruolosecondario di attacco. La versione italiana e` armatacon un cannone da 25 mm a cinque canne rotanti, conmissili a medio raggio a guida radar AMRAAM e missi-li AIM-9L Sidewinder a guida infrarossa �IR� per gliingaggi ravvicinati. E� dotato di un radar multimode ingrado di assicurare nelle missioni di difesa l�agganciodi obiettivi a tutte le quote e, nelle missioni tattiche,la mappatura del terreno e l�identificazione del bersa-glio anche in condizioni meteorologiche avverse.

AV-8B Plus Harrier IIAV-8B Plus Harrier II

BOEING AV-8B PLUS HARRIER IIapertura alare 9,24 m - lunghezza 14,55 m - altezza 3,6 m -peso a vuoto 6.658 kg - peso massimo al decollo 14.969 kg -impianto propulsivo: un turbofan a getti orientabili Rolls-Royce F404-RR-408 Pegasus 11-61 da 10.800 kg/spinta -velocita` massima al livello del mare 0,98 mach - raggiod�azione 360 km con 2.700 kg di carico bellico - equipaggio:1 pilota - armamento: 1 cannone da 25 mm a 5 canne rotan-ti, fino a un massimo di 5.000 Kg di carico bellico.

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Il velivolo ATR 42-400 e` un aeroplano di moderna concezio-ne e di ampia capacita` di carico che costituisce la massimaespressione tecnologica del comparto aereo della Guardia di

Finanza.Il velivolo e` un biturbina a elica caratterizzato da un�ampiafusoliera. L�ala alta consente di avere un�ottima visibilita` versoil basso unitamente a un buon grado di stabilita`. La rilevantedotazione avionica e` costituita da sistemi di modernissimagenerazione che ne fanno una piattaforma affidabile ed estre-mamente flessibile nell�impiego.La configurazione MP, studiata appositamente per la Guardia diFinanza, prevede la sistemazione a bordo di vari sensori di mis-sione interfacciati da un sofisticato sistema integrato di gestio-ne computerizzato, tale da conferire al velivolo una fisionomiaunica nel suo genere. L�aeromobile puo` svolgere una vastagamma di missioni operative grazie alle diverse configurazionialle quali puo` essere adattato mediante l�uso di appositi kits:a� Pattugliamento marittimoPer tale configurazione l�allestimento della cabina comprende: - due consolles operative �MOC 1 e 2�;

- una consolle comunicazioni;- un Rack apparati elettronici;- due sedili osservatori;- un tavolo e due sedili doppi;- un display ripetitore dati di missione;- due sedili doppi �Rest Zone�;- un pacco SAR;- paratie bagagliai anteriori.b� Aviolancio �27 paracadutisti�Per tale configurazione l�allestimento della cabina comprende:- una consolle operativa per la funzione CARP �Calcolo daticinematici di lancio�;- un sistema di recupero funi di vincolo a verricello elettrico;- cavi di ancoraggio longitudinali;- 13 sedili doppi paracadutisti.c� Evacuazione SanitariaPer tale configurazione l�allestimento della cabina comprende:- un kit installazione idoneo a ricevere 14 barelle standardNATO con predisposizione di una bombola di ossigeno medica-le;

ATR 42

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- supporto tendine per feriti gravi;- due sedili per assistenti medici.d� Trasporto truppa-passeggeriLa configurazione trasporto truppe �36 militari equipaggiati�prevede l�installazione di 17 sedili doppi e di due sedili singolitipo quelli usati per la versione avilancio;La configurazione trasporto passeggeri �48 persone� prevedel�installazione di 24 sedili doppi standard ATR e di un sedile assi-stente volo.

e� trasporto merci/materialiL�allestimento �Cargo� prevede l�installazione in fusoliera del kit�Cargo Handling Sistem� che consente il caricamento fino anove conteiners standard ATR. Ogni singolo container ha leseguenti dimensioni: altezza 1,27 m, lunghezza 2,12 m, larghez-za 1,09 m, cubatura 2,8 m3, peso massimo confezionato 500 kg.

CARATTERISTICHE TECNICHE GENERALI

Pesi:- peso a vuoto standard: 11.210 kg;- peso max al decollo �MTOW�: 17.900 kg.Ingombri- apertura fuori tutta: 24,57 m;- lunghezza max: 22,67 m;- larghezza max: 7,590 m.PRESTAZIONI - velocita` max �VNE�: 250 kts;- velocita` di crociera media: 160 kts;- quota di tangenza max: 25.000 ft;- quota di tangenza operativa: 19.000 ft;- autonomia chilometrica max: 1.300 NM;- autonomia oraria max: 08,00 hrs.

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Derivato dal Canadair CL-215, del quale conserval�impostazione generale, il Bombardier Aerospace CL-415 e` un velivolo anfibio multimissione anche se uti-

lizzato principalmente per la lotta agli incendi boschivi.Potenzialmente e` impiegabile anche come pattugliatore marit-timo e per ricerca e soccorso �SAR, Search And Rescue .

Del suo predecessore il CL-415 conserva la caratteristica dipoter ricaricare i serbatoi per l�acqua da scaricare sugli incendidirettamente durante il flottaggio. Per imbarcare fino a unmassimo di oltre 6 tonnellate d�acqua occorrono appena 12secondi e circa 1.300 m di flottaggio. Grazie ai nuovi motoriturboelica il CL-415 ha, rispetto al �215�, un incremento dipotenza del 15% e una maggiore velocita` di crociera.Questo anfibio � nato per operare efficientemente in regionidensamente forestate, ma ricche di specchi d�acqua � e` oggiampiamente diffuso in tutto il mondo. In Italia il CL-415 e`impiegato dal Dipartimento della Protezione Civile, che haaffidato la gestione della propria flotta a una societa` civile. Perconseguire una maggiore flessibilita` operativa nella lotta anti-cendio, ogni estate i CL-415 della Protezione Civile vengonorischierati lungo la Penisola in modo da poter raggiungere leprevedibili situazioni di emergenza in meno di un�ora di volo.

I CL-415 sono solo alcuni degli aeromobili che compongono laflotta aerea del Dipartimento della Protezione Civile che pro-prio per una migliore gestione di questa componente dall�ot-tobre si e` dotato della Direzione �Attivita` Aeronautica�: LaDirezione � che si avvale di professionalita` altamente qualifi-cate, attinte prevalentemente dell�Aeronautica Militare, maanche dalle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato � halo scopo di curare le problematiche connesse con la gestionedella flotta aerea del Dipartimento �CL-415, P.180. A.109 eAW.139 mantenendone il livello operativo costantementeadeguato alle esigenze del Paese.

BOMBARDIER AEROSPACE �CANADAIR CL-415apertura alare 28,60 m - lunghezza 19,82 m- altezza 8,98 m- superficie alare 100,33 mq - peso a vuoto 12.882 kg - pesomassimo al decollo 21.319 kg �dall�acqua , 19.890 kg �daterra - impianto propulsivo: 2 turboelica Pratt & WhitneyCanada PW123AF da 1.775 kW �2.380 sHP al decollo - velo-cita` massima a 10.000 ft 375 km/h �203 kts - corsa di decol-lo 814 m �da terra 844 m �dall�acqua - corsa di atterraggio664 m �da terra 674 m �dall�acqua - autonomia di trasferi-mento 2.427 km �1.310 mn - equipaggio: 2 piloti, 4 speciali-sti/osservatori

Canadair CL-415

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I l Boeing 767 e` un aereo di linea bimotore a pro-pulsione jet prodotto dalla statunitenseBoeing. Le sue caratteristiche principali sono

una disposizione spaziosa e comoda, un basso con-sumo di combustibile e unottima flessibilita` ope-rativa, un livello acustico poco elevato, una tecno-logia ultra moderna e unavionica completamentedigitale.Progettatato nel 1978 e messo in produzione nel

1981 nella sua prima versione 767-200, ha cono-sciuto varie rielaborazioni fino allultima versioneuscita nel 2000, la 767-400.Oggi durante il Roma International Airshow vedre-mo la versione 767-300ER in dotazione alla com-pagnia di bandiera italiana Alitalia.

BOEING 767ER

BOEING 767ER Lunghezza 54,9 m; apertura alare 47,6 m;Larghezza cabina 4,70 m, passeggeri 214-232; capacita`cargo 106,8 m3; velocita` di crociera 870 km/h; velocita` mas-sima 913 km/h.

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AVolkel a sede l’F-16 Demo Team della forza aereadei Paesi Bassi. La responsabilità delle esibizionidell’F-16 Demo Team è assunta a turno dei

reparti della forza aerea olandese a cadenza biennale, mail grande successo avuto da questo formazione nella sta-gione 2007-2008 ha portato a decidere che questa squa-dra, la stessa che vedremo durante il Roma InternationalAirshow, fosse confermata per i terzo anno consecutivo.Il Team, 12 addetti tra tecnici e incaricati alla pubblicherelazioni più il pilota, il cap. Ralph “sheik” Aarts, è com-posto da personale del 313° e 311° Gruppo con sedeentrambi sulla base di Volkel. Le manovre operate dalcap. Aarts sono quelle normalmente svolte durante unaqualsiasi missione operativa con questo tipo di velivolo,ma a rendere davvero speciale l’esibizione sono le acro-

bazie effettuate in rapida successione e ad altitudinimolto basse. Il display riesce così a dimostrare le carat-teristiche di manovrabilità dell’F-16 e allo stesso tempomette in evidenza le capacità dei piloti della RoyalNetherlands Airforce.

F-16 DEMOTEAM RNLAF

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La pattuglia �danzante� motoalianti d epoca�Blue Voltige� nasce nel la primavera 2000da un idea di due amici pi loti accomunati

dal la passione per gl i aeroplani d epoca: FabioIannaccone e Ivan Prizzon.La denominazione di �pattuglia danzante� indica lacaratteristica non puramente acrobatica dellesibizionedi questo team, formato da due motoalianti Fournier,un monoposto RF4D e un biposto semiacrobatico RF5.Voltige e` un termine francese sinonimo di un volodolce, armonioso e privo di strappi che �Blue Voltige�,dopo molte ore di allenamento, determinazione e affia-tamento, e` riuscita a coordinare e sviluppare in un pro-gramma della durata di 15 minuti di particolare effettoed emozione. I due eleganti e silenziosi motoaliantiFournier eseguono appunto figure dolci e armoniosetali da sembrare un balletto dellaria, unico nel suogenere, enfatizzato dal sottofondo musicale e dallusodei fumogeni.La base operativa di �Blue Voltige� e` sullaviosuperficieCampo Jonathan, una splendida area verde lungo ilfiume Piave, immersa nelle Grave di Papadopoli�Treviso�, dalla quale abitualmente la pattuglia decollaper effettuare gli allenamenti e per partecipare alle variemanifestazioni organizzate in Italia e in Europa. Imotoalianti Fournier sono velivoli degli anni Sessantadalle linee molto filanti e aerodinamiche, progettati dalfrancese Rene` Fournier e costruiti dalla tedescaSportavia Putzer. Hanno entrambi struttura in legnorivestita in tela e un caratteristico carrello monotraccia

biciclo retrattile. I motori, invece, sono dei quattro cilin-dri di derivazione automobilistica. I piloti del team sonodunque Fabio Iannaccone, che vola con il monopostoRF4D, e Ivan Prizzon che, invece, si esibisce ai comandidellRF5. Sono amici e coetanei, entrambi classe 1972. Alloro attivo hanno ciascuno circa 1.000 ore di volo.Per informazioni il team �Blue Voltige� puo` essere con-tattato tramite il sito www.bluevoltige.it, [email protected] o al numero telefonico348/8969999.

SPORTAVIA PUTZER FOURNIER RF4Dapertura alare 11,26 m - lunghezza 6,05 - altezza 1,60 - impianto pro-pulsivo: un motore Rectimo AR1200 da 39 HP con elica bipala - velo-cita` massima 200 km/h - velocita` di crociera 180 km/h - autonomia 3h- equipaggio: 1 pilota

SPORTAVIA PUTZER FOURNIER RF5apertura alare 13,74 m �9 m ripiegato� - lunghezza 7,80 - altezza 1,96- impianto propulsivo: un motore Limbach 2000 da 80 HP con elicabipala - velocita` massima 205 km/h - velocita` di crociera 190 km/h -autonomia 4h - equipaggio: 1-2 piloti

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La pattuglia �Pioneer Team� �www.pioneerteam.it�nasce dall�idea di un gruppo di piloti e istruttori divolo e dalla straordinaria disponibilita` di piloti ex

�Frecce Tricolori�, che si sono prestati nel fornire il giu-sto addestramento ai componenti del gruppo.La preparazione dei piloti e la maneggevolezza del Pio-neer 300 consentono a questo team di esibirsi, semprein vista del pubblico, con un susseguirsi di figure ritmi-che dolci ed armoniose.Il programma, in formazione serrata, e` una dimostra-zione di precisione ed eleganza di volo, una danza sin-cronizzata a cielo aperto. Musica, fumogeni colorati ed effetti pirotecnici comple-tano lo spettacolo, mentre il ritmo fluido ed emozio-nante delle evoluzioni avvince lo spettatore che per 15minuti rimane con il naso all�insu`, senza mai annoiarsi.Per quanto riguarda la sicurezza, il programma di esibi-zione del �Pioneer Team� e` il frutto di un�attenta piani-ficazione e di un regolare e intenso allenamento, dovenulla e` lasciato al caso. Durante la manifestazione il leader ha il compito di assi-curare la traiettoria della pattuglia, garantire la sicurez-za delle evoluzioni ed impartire i comandi alla squadra. Gli altri membri del team hanno il compito di mantene-re il proprio ruolo nella formazione e assicurare unatenuta della posizione perfettamente simmetrica utiliz-zando i riferimenti visivi presi sull�aereo del leader. Inquesto modo, agendo sui comandi di volo e la manetta

del gas, i piloti correggono ogni spostamento, ogni scar-to, ogni ritardo constatato. Tutte le manovre sono eseguite entro il 75% dei norma-li carichi strutturali. Controllo e manutenzione delmezzo hanno scadenze dimezzate rispetto lo standard. Ivelivoli sono provvisti di paracadute balistico. Assicura-zioni massimali dei mezzi e dei piloti, fumogeni edeffetti a norma secondo D.L. correnti e conformita` allacircolare dell�ENAC OPV-19 sulle Manifestazioni Aereedel 1° febbraio 2006.I piloti, qualificati e di provata esperienza �vantano unminimo di 1.000 ore di volo� sono, per la stagione 2007,Corrado Rusalen �leader�, Claudio Fogli �gregario sini-stro�, Franc Borin �gregario destro� e Marco Gioria�fanalino�. Davide Capponi e il com.te Erich Kustachersi occupano, infine, di training & safety.Per informazioni: [email protected]

ALPI AVIATION PIONEER 300

apertura alare 7, 55 m - lunghezza 6,25 - altezza cabina 1,05 - superfi-cie alare 10 m2 - peso a vuoto operativo 290 kg - peso massimo aldecollo 450 kg - fattori di carico in volo +4/-2g - impianto propulsivo:un motore Rotax 912S da 100 HP con elica bipala a passo variabile -velocita` massima in volo livellato 300 km/h al livello del mare - rateodi rollio 120°/sec - velocita` di stallo 65 km/h - efficienza 12,5:1 - tan-genza operativa 6.000 m - autonomia massima 1.000 km - corsa didecollo/atterraggio 120 m - equipaggio: 1-2 piloti

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Periodico di aeronautica e spazio iscritto al n. 47/2007 del registro della stampa

presso il tribunale di RomaDirettore responsabile: Alessio Piano

Editore: Associazione IDEAE via Gianfilippo Usellini, 434 � 00125 Roma

tel. +39 06 999.09.378 fax +39 06 892.804.66 www. airplanesmagazine.it

e-mail: [email protected]./p.IVA: 09339321003

testi: Aeronautica Militare, Brochure PAN, Lodovica Palazzoli, Alessio Piano

progetto grafico ed impaginazione: Fabio Simonelli

foto: © Frecce Tricolori 2009 - Troupe Azzurra - © Luca Rocca

Anno 3° - numero 3 - 31 maggio 2009finito di stampare nel mese di maggio 2009

presso gli stabilimenti dell�azienda tipografica editoriale Litograf srlZona Industriale Pian di Porto, 148/7/T/1- 06059 TODI �PG�

Tel. 075.898041 - Fax. 075.8987110www.litograf.it

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