Acciaio - Silvia Avallone - Rizzoli Marzio Carlotto © 2011

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Titolo: “Acciaio” Autore: Silvia Avallone Descrizione Autore: Nata a Biella nel 1984. Scrittrice e poetessa. Laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Bologna. Ha vinto: il premio Alfonso Gatto 2008,opera prima, Il premio Campiello 2010,opera prima, il premio Flaiano 2010, sezione letteraria, il premio Fregene 2010. Seconda classificata al premio Strega 2010. Pagine effettive: 349 Pagine dichiarate: 358 Prezzo effettivo: 18,00€ Prezzo dichiarato: 18.00€ Il nostro prezzo: 18.00€ Categoria dichiarata: Psicosociologico Categoria effettiva: Psicosociologico Trama del libro: “Acciaio” è la storia di due ragazze quattordicenni, Anna e Francesca, che vivono a Piombino, cittadina dominata dall’acciaieria Lucchini, dove il lavoro è duro e l’ambiente è ostile. Le due adolescenti vogliono affermarsi nella vita, e, per farlo, puntano sulla loro bellezza, appena sbocciata e già in grado di intrigare sguardi maschili. Da segnalare tra gli altri personaggi il padre di Francesca, duro ed antipatico, la madre impegnata e battagliera di Anna ed il fratello di quest’ultima, destinato ad una fine tragica. Pro e Contro:

Ambientazione efficace

Stile personale

Lunghezza accettabile

Personaggi affascinanti Recensione: Il giudizio su questo romanzo è senz’altro positivo, si tratta di una delle opere fondamentali dell’ultimo anno, ma questo giudizio non è merito dell’intreccio creato dalla Avallone. In effetti, la trama è piuttosto esile, è troppo diluita nelle 360 pagine complessive ed il passaggio da una “scena” all’altra non è sempre felicissimo. L’elemento vincente è un altro, si trova nel fatto che abbiamo a che fare con un’opera “realistica” nel senso alto del termine, una penna che descrive la realtà dell’esistenza per quello che è, non per quello che dovrebbe essere o si vorrebbe o si desidererebbe che fosse. Viene tracciato un quadro crudissimo ed impietoso dell’adolescenza di oggi, inserita nella periferia

Acciaio - Silvia Avallone - Rizzoli Marzio Carlotto © 2011

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operaia di una cittadina periferica (Piombino), dove il miraggio di una fuga da una “realtà” insopportabile agisce come un richiamo irresistibile nelle menti e nei cuori. L’aspetto che più mi ha colpito non è la reazione delle due ragazze protagoniste, Francesca ed Anna, quanto l’incapacità degli adulti, delle famiglie e soprattutto dei padri, di creare delle condizioni, dei presupposti accettabili di fuoriuscita da questa situazione di negatività incombente, che non siano la piatta routine del lavoro giornaliero, oppure il tentativo di improbabili vincite in giochi d’azzardo. Bella prova, questa della Avallone, che lascia presagire grandi possibilità. Occorre dare al tempo la durata necessaria per dar loro la possibilità di maturare. La nostra valutazione: Ottima opera, da lettura consapevole.